Posts written by .:Dana:.

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    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato Nemico 1 - Parlato Toiba - Parlato Jinka - Parlano Nemico 2


    Era arrivato il momento per i tre ninja attuare il loro piano per salvare i prigionieri. I tre si diressero verso il punto in cui la ninja di Kiri aveva iniziato la sorveglianza. Per poter liberare i prigionieri senza dare l'allarme generale, Dana utilizzo' una delle sue tecniche ninja

    - Arte dell'Acqua: Tecnica del Velo di Nebbia

    Arte dell'Acqua: Tecnica del Velo di Nebbia - (Kirikagure no Jutsu - Livello I°)
    Tipo: Ninjutsu - Tecnica Modulare
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: D
    Descrizione: Il ninja sarà in grado di richiamare abbastanza chackra da controllare l'umidità presente nell'aria per creare un fitta nebbia naturale.
    Nel caso la zona in cui ci trova è parecchio arida e non si ha una fonte d'acqua da cui attingere per creare più umidità, il costo della tecnica verrà raddoppiato.
    [Visibilità Minima: 3 mt dal volto]
    [Area Interessata: ± 20m diametro]
    Consumo: 4 + 3 a turno
    Richiede: Chakra Suiton; Zen 2
    Costo: 10 Exp
    Energia: Gialla]


    Grazie a questa tecnica, nella radura scese una nebbia fitta, in modo che i nemici non potessero vedere cosa stesse accadendo. Successivamente la ragazza si diresse verso le celle, aprendole con il kunai, mentre Jinka e Toiba andarono alle spalle delle tre guardie che erano vicino alle celle e, con un colpo secco dietro la testa, le misero k.o. senza alcun problema e senza alcun rumore. Stava tutto filando liscio. Intanto la ninja fece gesto ai prigionieri di rimanere in silenzio e, sempre senza parlare, fece cenno a loro di seguirla. I prigionieri, seguirono le indicazioni ricevuto e uscirono fuori dalle celle senza alcun rumore pronti a seguire la loro salvatrice. A quel punto, Dana fece da guida per portare fuori da quell'orribile luogo i prigionieri. Jinka si era sistemato al centro del gruppo mentre il sensei si era messo in coda. Sembrava che tutto fosse andato per il meglio, quando, dopo essersi allontanati di una ventina di metri, si senti' delle urla

    -I prigionieri! Sono scappati! SONO SCAPPATI!

    La nebbia ormai si era dilatata, visto che la ninja aveva usato la tecnica giusto il tempo per liberare i prigionieri. I nemici man mano si svegliarono, grazie alle urla dell'uomo che faceva la ronda vicino alla tenda del loro capo. Vista la situazione cambiare, dovevano muoversi e scappare velocemente, cosi' Dana disse al gruppo

    - Correte!

    La ninja inizio' a correre velocemente. All'inizio i prigionieri riuscirono a mantenere il passo, ma dopo qualche minuto rallentarono di colpo. Erano troppo debilitati e non ce la facevano a correre, a malapena riuscivano a mantenersi in piedi. Ormai il gruppo di nemici li stava per accerchiare. A quel punto il sensei si fermo' e disse a voce abbastanza alta da farsi sentire dai suoi compagni

    - Dana tu porta in salvo i prigionieri, io e Jinka penseremo al resto, poi vi raggiungeremo!

    Dana fece cenno al suo sensei e continuo' a camminare seguita dai prigionieri appena liberati. Il piccolo demonietto raggiunse il suo compagno di squadra. Era contento che il sensei l'aveva tenuto con se per poter combattere. Infatti con il suo solito modo di fare disse

    - Non vedo l'ora di fargliela pagare a questi animali!!

    Per fortuna la sua compagna non ha sentito cosa stesse dicendo, altrimenti sicuramente sarebbe scattata qualche altra lite nonostante nella situazione di pericolo in cui si trovavano. Ad un certo punto, Dana senti' che i suoi compagni avevano iniziato a bloccare i loro inseguitori. Avrebbe voluto rimanere per dargli una mano, anche se sicuramente non ne avevano bisogno, ma in quel momento quelle persone erano piu' importanti e lei aveva il compito di portarle in salvo. Prima li avrebbe portati al sicuro e prima poteva andare in soccorso dei due ninja di Kiri. Dopo una decina di minuti, due degli inseguitori erano riusciti a sfuggire dal blocco di Jinka e Toiba. Dalle retrovie, Dana senti' delle urle. Si fermo' e subito attraverso' il gruppo dei prigionieri per arrivare al luogo delle urla. I due nemici avevano preso per il braccio due delle ragazze che avevano appena liberato. La ninja senza esitare creo', grazie alla sua abilità innata del ghiaccio, due shuriken per mano e li lancio' contro i due nemici colpendoli alle mani. Le due donne libere dalla presa, raggiunsero i loro compagni. Intanto Dana si lancio' contro i nemici, ad uno gli dette un pugno nello stomaco che, cadendo in ginocchio, ricevette successivamente un colpo dietro la testa, mentre l'altro ricevette un potente pugno in faccia. Entrambi andarono nel mondo dei sogni stesi a terra. Non erano un granchè e la ragazza ci mise poco tempo a sistemarli. Finita quella piccola pausa, il gruppo continuo' la sua fuga la boscaglia si fece sempre piu' fitta e si ritrovarono ad attraversare dei sentieri molto stretti, tant'è che i prigionieri si sistemarono in due file per continuare a camminare. Dopo qualche minuto, dal sentiero, si inizio' a scorgere la scogliera grazie all'illuminazione della luna. Per fortuna, quella notte, vi era una splendente luna piena che illuminava il posto. Dana inizio' a dirigersi verso il villaggio, ma non poteva certo farli entrare nella via principale, sarebbero stati troppo allo scoperto ed inoltre potevano mettere a rischio l'incolumità dei villani che stavano dormendo felicemente. La ninja, quindi, decise di dirigersi verso la villa Nikumi. Era un po' lontano dal villaggio ed inoltre era una villa abbastanza grande da contenere e tenere al sicuro i prigionieri che stava salvando. Ormai era passata una mezz'oretta da quando la ragazza si era separata dai due ninja ed ancora non si erano fatti vivi. La ninja di Kiri iniziava a preoccuparsi. Il gruppo fini' di attraversare il sentiero e si erano ritrovati in uno spiazzo abbastanza grande ed in lontananza si vedeva la villa. Dana incoraggio' il gruppo dicendo

    - Forza un ultimo sforzo e sarete al sicuro

    ebbe il tempo di concludere quella frase quando un kunai si conficco' ai piedi della ninja arrestando la sua camminata. I prigionieri si fermarono ed alcuni iniziarono ad arretrare quando, davanti a loro, videro un ragazzo. Era stato lui a lanciare il kunai. Dana fece cenno ai prigionieri di arretrare. Aveva capito che quello non era come le guardie che aveva affrontato poco prima e che era molto pericoloso. I prigionieri eseguirono l'ordine ed indietreggiarono lasciando circa cinque mentre di distanza dalla loro salvatrice ed rientrando cosi' nel sentiero da cui erano usciti.

    - Dove pensate di andare? Nessuno andrà da nessuna parte...ve ne tornerete buoni buoni nei vostri recinti...

    Senza aspettare che la ninja potesse dire qualcosa, il nuovo arrivato inizio' a fare alcuni sigilli. La ninja capi' subito che tecnica era. Purtroppo non poteva semplicemente evitarla, altrimenti i prigionieri dietro a lei sarebbero stati colpiti, cosi' anche lei impasto' il chakra e rispose usando lo stesso attacco del nemico

    - Arte dell'Acqua: Soffio del Drago Marino

    Arte dell'Acqua: Soffio del Drago Marino - (Suiton Suiryuudan no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Posizione delle mani: Bue - Scimmia - Coniglio - Topo - Cinghiale - Gallo
    Livello: D
    Descrizione: Tecnica molto simile al "Drago di Fuoco"ma meno potente; il ninja dovrà concentrare una certa quantità di chackra nel petto per poi poterlo espellere dalla bocca sotto forma di un grosso drago di acqua con corpo cilindrico che viaggerà dritto per dritto contro l'avversario.
    Consumo: 8
    Richiede: Chakra Suiton; Zen 2
    Danno: 1-3
    Costo: 80 Exp
    Energia: Gialla


    Dalla bocca della ragazza spunto' un drago d'acqua che si ando' a scontare contro il drago nemico creando una piccola pioggia di alcuni secondi. Il nemico non voleva aspettare che la ragazza prendesse l'iniziativa, cosi' scatto' verso di lei cercando di colpirla in volto con un pugno. In tutta risposta, la ragazza sollevo' il braccio destro per parare il colpo. La ragazza ci riusci' ma indietreggio' di due passi mentre il nemico indietreggio' di circa 10 metri. I prigionieri, che erano spettatori di quello scontro, rimasero a bocca aperta. L'avversario della ninja, a quel punto, disse

    Te lo ripeto, di qui non si passa!
    - Questo lo vedremo

    gli rispose. Senza perdere tempo, la ragazza uso' una tecnica appartenente al suo clan

    - Aculei di ghiaccio

    Aculei di ghiaccio
    Tipo: Ninjutsu
    Posizione delle Mani: Tigre - Serpente - Cane.
    Descrizione: una raffica di aculei di ghiaccio investirà l'avversario .
    Oltre a causare un danni, intorpidiranno i muscoli nelle zone colpite progressivamente il movimento delle vittime, causando uno slot ferita a ogni turno per il congelamento della parte interessata, a meno che non si scaldi la zona con un azione gratuita
    La gittata della raffica è di 15m e copre un cono d’azione di 3m.
    [Consumo: 10]
    [Danno: 1-3]
    [Richiede: "Arte del Ghiaccio LV.1"]


    Degli aculei di ghiaccio si diressero verso il nemico...



    CITAZIONE
    Riepilogo post

    Azione non offensiva - Difesa semplice 1: Parata pugno con il braccio
    Azione non offensiva - Tecnica energia gialla:
    Arte dell'Acqua: Soffio del Drago Marino - (Suiton Suiryuudan no Jutsu)
    Aculei di ghiaccio
    Azione di movimento 1: qualche passo in dietro
    Chakra consumato: 18
    Chakra rimasto/posseduto: 22/40
    Danni fisici Nessuno
    Danni psicologici Nessuno
    Condizioni psico-fisiche: Normali
    Armi rimaste/possedute:
    Armi nel porta kunai :
    Tasca 1: 5 kunai e 2 shuriken
    Tasca 2: 4 spiedi, 10 makibishi
    Tasca 3: 1 palla di luce e 1 fumogeno
    Tasca 4: 3m di filo di Nylon, 2m di bende.

    Farmaci rimasti/posseduti: //
    Posizione del PG: In piedi difronte al nemico
    Distanza dall'avversario: 10 metri
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    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato altrui


    Nonostante la rabbia, Dana mando' giu' il boccone e cerco' di lasciar perdere e non pensarci. Ora pero' dovevano occuparsi della missione, cosi' si calmo e disse

    Allora dove dobbiamo andare?

    Il sole stava quasi per sorgere e l'oscurità che li avvolgeva man mano spariva lasciando un po' di luce. Jinka indico che a un centinaio di metri a nord c'era il campo dove tenevano gli ostaggi, cosi' il gruppo di ninja decise di andare a vedere subito se le informazioni che aveva raccolto il demonietto erano vere. A guidare il gruppo nel tragitto fu Jinka, a seguire Toiba ed infine Dana. I ragazzi corsero attraverso i cespugli e gli alberi cercando, pero' di fare il meno rumore possibile, non dovevano farsi scoprire mica dai loro nemici. Dopo qualche minuti arrivarono sul posto. Rimasero nascosti dietro ad due alberi e ammirarono il luogo. Vi era uno scavo e, in fondo allo scavo, vi erano delle caverne. Da ognuna di esse vi erano dei binari su cui vi erano dei carrelli pieni di carbone che venivano spinti dai cittadini che erano stati rapiti. Poco distante vi erano delle enormi prigioni fatte di pali di ferro in cui vi erano altri cittadini rapiti. Sicuramente quelle persone sarebbero stati venduti come schiavi. Lo spettacolo che si presentava agli occhi di Dana non era per nulla bello. Vi erano anche degli uomini armati di spade alla guardia delle celle e sulle quattro caverne. Mentre la ragazza guardava per studiare la situazione, Jinka le si avvicino' e disse

    Guarda cosa faceva l'uomo che tanto volevi aiutare....guarda attentamente....e chiediti cosa è giusto e cosa e sbagliato ....se serve un mostro senza alcuna coscienza, per salvare questa povera gente, sono pronto a farmene carico io....io e te abbiamo una visione di fare i ninja diversa....quindi lascia a me il lavoro sporco....

    Dana gli rispose subito

    Allora tu non sei un vero ninja se ti comporti come loro. Non puoi giustificare cosi' il male che infliggi.

    La ragazza voleva continuare a discutere, ma Toiba si era avvicinato cosi' decise di finirla li'. Dana vide che Jinka era molto irritato. Non ne capiva il motivo visto che quella a cui non stavano bene quei metodi era lei. Quando tutti e tre erano vicini, Toiba disse

    E' tempo di agire. Dobbiamo sorvegliare la zona contando tutte le guardie ed i loro movimenti. Quando avremo tutti i dati necessari, entreremo in azione con un piano

    I due ragazzi si limitarono ad annuire. Per avere una visione piu' ampia del campo, i tre ninja si decisero di posizionarsi ognuno in un posto diverso e, dopo 12h di sarebbero riuniti dove stavano ora per scambiarsi le informazioni. Cosi' i tre si separarono. Toiba doveva andare nella parte opposta, proprio sopra le caverne, Jinka sarebbe andato a destra e Dana si sarebbe dovuta spostare di pochi metri a sinistra. Una volta cambiata la posizione, Dana noto' che vi era un solo sentiero ce scendeva nello scavo e che si trovava proprio a una ventina di metri sulla destra del punto di ritrovo. Da quella posizione, Dana vide che il terreno era in discesa e vi erano molti cespugli da poter sfruttare per avvicinarsi e capire meglio la situazione. La ragazza si sdraio' per terra e striscio' per qualche metro. Nascosta tra i cespugli, arrivo' a circa una decina di metri dalle prigioni di ferro. I cittadini erano malnutriti e malconci, nonchè sporchi di carbone e terra. All'interno vi erano solo un paio di coperte e delle scodelle che venivano usate per dar loro da mangiare e da bene. Erano trattati proprio come animali. Nonostante lo spettacolo che le si parava davanti, Dana non riusciva a perdonare Jinka. Lei era una dura ma aveva dei principi, alcune cose che sia buoni che cattivi non meritavano. Ora pero' aveva altro a cui pensare. Nascosta tra i cespugli, vide che vi erano due uomini davanti alle due prigioni. Inoltre, dalla sua posizione, vide che vi era un guardiano per ogni caverna e vi erano altri due che passeggiavano tra i carrelli. Dopo un'ora Dana vide che dal sentiero arrivavano correndo i tre uomini della baita di prima. Erano agitati e parlarono freneticamente con uno di quelli che passeggiavano tra i carri. Dopo una decina di minuti di discussione, i tre se ne andarono. Passarono altre tre ore e Dana vide che dal sentiero arrivarono cinque altri uomini. I tre di prima devono aver chiamato dei rinforzi. Infatti ora a circolare tra nel campo erano sette uomini, piu' due davanti alle prigioni e piu' tre altri davanti alle caverne. Erano davvero molti. Inoltre ognuno di loro aveva delle spade ed alcuni anche delle fruste che a volte le usavano sui prigionieri quando questi rallentavano l'andatura. Erano passate 10 ore dall'appostamento e a Dana iniziava a venire fame. Dopo un'altra ora vide che arrivo' un bel gruppo di uomini, fecero il cambio di guardia. Stava per scadere il tempo, cosi' Dana, strisciando ed in silenzio si allontano' da quel punto e quando, era fuori dalla portata del nemico si rimise in piedi e si diresse al punto di incontro. Fu la prima ad arrivare. Dopo qualche secondo arrivo' Jinka e dopo qualche minuto arrivo' Toiba. Dana racconto' quello che aveva visto e gli altri due confermarono, anzi Toiba aggiunse che vi erano altri due uomini sul sentiero e Jinka disse che vi era un altro dalla sua parte, dove vi era una piccola tenda, doveva essere il capo di quella banda. I tre deciso di continuare a sorvegliare e vedere la notte cosa facevano. I tre ninja, inoltre, avevano fame, cosi' Toiba prese dei bento e li dette uno a Dana ed uno a Jinka. I tre si misero d'accordo di continuare la sorveglianza per 24h e poi si sarebbero incontrati per pianificare una strategia.

    Spero che stavolta non ideeremo una strategia stupida come prima

    disse Jinka.

    Stupida o no intanto ha funzionato.

    rispose a tono Dana. Si guardarono con odio, ma furono interrotti da Toiba che disse

    Piantatela è ora di lavorare

    I due annuirono e ritornarono alle loro postazioni. Questa volta, Dana non si mise nello stesso punto di prima, ma rimase piu' su per avere una chiara visione del posto. Mentre guardava cio' che succedeva, Dana si mangio' mezzo bento. Non era l'unica a mangiare, anche i nemici si passavano tra di loro del cibo, mentre i prigionieri continuavano a lavorare senza sosta. Ogni ora, li lasciavano bere un sorso d'acqua, ma a turno. Il tempo trascorreva cosi'. Loro che sorvegliavano e quei poveri prigionieri a lavorare o ad essere rinchiusi. La notte ormai era calata e vi era il cambio turno. Erano gli stessi di quelli di prima, quindi in tutto erano circa trentadue nemici, pero' sembrava che nessuno conoscesse tecniche ninja, il che era un vantaggio. Almeno quella era la sua impressione. La notte passo' tranquilla, anche se qualche volta Dana si addormentava. La notte era tranquilla e tutti i prigionieri la passavano dentro alle celle. A quel punto i guardiani erano solo tre per celle, mentre gli altri andarono a riposare vicino alla tenda del capo, ma anche li' vi era uno che, a turno, faceva la ronda. Erano davvero molto scrupolosi nella sorveglianza. Alle prime luci dell'alba, Dana vide che i rapitori portarono delle vaschette piene di cibo vecchio e un po' ammuffito. I prigionieri erano costretti a mangiarlo per cercare di sopravvivere e sperare che qualcuno li salvasse. Dana era sul punto di intervenire, ma doveva aspettare. Decise di spostarsi per seguire meglio la situazione. Quando il sole era ben in alto nel cielo, i tre della fattoria erano ritornati e andarono nella tenda del capo. Sicuramente erano andati li' per dirgli che non trovavano il loro amico.

    Se scoprono cos'è successo al loro amico, la situazione potrebbe precipitare

    Le 24 ore erano passate e i tre ninja si incontrarono nel punto di ritrovo. Gli altri due confermarono la versione di Dana su quanto avevano visto. Inoltre Dana aggiunse

    Se quei tre scoprono cosa hai fatto al loro complice, vedrai che a farne le spese saranno i prigionieri
    Ma piantala non lo scopriranno mai

    rispose Jinka. Dana non ribattè ma era lo stesso preoccupata. Toiba propose ai tre di girare intorno al campo per vedere i punti di accesso utili e le vie di fuga. Ci misero un'ora per perlustrare il perimetro. Notarono che vicino le prigioni, dove Dana si era appostata, vi era una utile vie di fuga per i prigionieri quando questi sarebbero stati liberati. Passarono il resto del tempo a vedere le abitudini dei nemici e videro che erano intransigenti. Non si smuovevano se non era per cambiare turno. Ritornarono al punto di partenza ed iniziarono ad elaborare qualche strategia. Il tempo scorreva velocemente ed ormai erano passati due giorni da quando avevano iniziato la sorveglianza. Avevano raccolto tutti i dati necessari per agire ed avevano anche ideato un buon piano per liberare quei poveri prigionieri. Era notte inoltrata e quella sera, era davvero fredda...
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    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato Altrui


    Dana e Toiba acconsentirono a lasciare l'interrogatorio a Jinka, nonostante avessero qualche dubbio. La ragazza ed il sensei si spostarono vicino all'entrata della stanza in modo da seguire bene l'interrogatorio. Jinka si mise difronte al malcapitato. Lego' stretto il prigioniero alla sedia con delle corde che aveva trovato in quella fattoria abbandonata. Mentre fece cio' Jinka disse

    - Bene è parecchio che non interrogo nessuno ....il mio maestro zabusa lasciava sempre l'onoro di interrogare le sue vittime...ma poi usciva dalla stanza...

    Finito di legare bene il prigioniero, che si era svegliato del tutto, si tolse il giubbotto rimanendo in canottiera, mettendo cosi' in mostra i muscoli ben sviluppati. L'uomo non disse nulla, rimase muto nonostante fosse stato catturato. Prese un kunai e concluse la frase che aveva iniziato prima, dicendo

    - perchè era troppo anche per lui assistere ai miei interrogatori ...

    Dana guardava perplessa Jinka. Credeva che stesse scherzando. Non poteva essere piu' spaventoso di Zabusa. Si volto' e vide che Toiba guardava un po' preoccupato Jinka. Mentre guardava il sensei ad un tratto, senti' che Jinka si era mosso. Cosi' ritorno' a guardare il compagno di squadra e vide che gli aveva conficcato il kunai nella coscia sinistra. Prima che l'uomo potesse urlare dal dolore Jinka gli tappo' la bocca con la mano libera, avvicino' la sua bocca all'orecchio del prigioniero e gli sussurro'

    - Ora se fai il bravo e parli , non andrò a colpirti l'altra gamba, ma se non parli immagina cosa perderai oltre alle gambe...non potrai più provare il piacer e di una donna

    Dette quelle parole, Jinka libero' la bocca del prigioniero che disse

    - NON PARLERO' MAI...NON SONO UN INFAME....

    Fece in tempo a finire la frase quando lancio' un urlo di dolore. Dana vide che il kunai si stava muovendo. Jinka gli stava squarciando la gamba sinistra. Lei non era un'esperta negli interrogatori, ma quello le sembrava troppo. Dopo l'urlo di dolore, strinse i denti ed urlo

    - NON PARLERO' MAIIIII....

    Era davvero uno tosto, lo riconobbe Dana. Anche se, pensava, che dovesse parlare altrimenti Jinka gli avrebbe fatto di peggio. Dana aveva capito che quello era solo l'antipasto. Infatti dopo qualche secondo, Jinka si rivolse ai suoi compagni di squadra e disse

    - Capitano toiba, potrebbe uscire fuori con dana...a quanto pare è stato addestrato a resistere alle torture, non voglio per quanto la odi che lei mi veda trasformato nel demone che sono e neanche lei....

    Dana stava per dimostrare il suo disappunto, non voleva lasciare solo il prigioniero con Jinka temeva che l'avrebbe ucciso, quando il sensei disse

    - D'accordo, Dana andiamo

    Non era molto d'accordo, ma riluttante acconsenti', cosi' uscirono dalla stanza. La prima ad uscire fu Dana, poi Toiba che richiuse la porta alle sue spalle. Dana si mise a sedere sulla parte dello steccato ancora integro poco distante dall'entrata della fattoria, mentre Toiba si sistemo' affianco alla porta, con le spalle appoggiate al muro. Nonostante la porta chiusa ed i muri spessi. Dana e Toiba sentirono le urla del prigioniero. Dana non voleva sapere di cosa gli stesse facendo Jinka.

    - E' un demonio

    penso'. Mentre attendevano qualche notizia da Jinka, Dana capi' che quella non era la sua strada, non voleva diventare una torturatrice. Passarono circa 15 minuti quando la porta si apri'. Dana si alzo' e si diresse verso l'entrata. Ad un tratto si fermo' quando vide Jinka ricoperto di sangue. Aveva gli occhi ancora piu' freddi e distaccati di prima. Anche il sensei si sorprese a vedere Jinka ridotto cosi' e chiese subito in tono allarmato

    - cosa hai combinato li dentro

    Jinka, con uno straccio che aveva in mano, si ripuli' la faccia e disse

    Ha parlato...come avevo debutto rapiscono l agente per rivenderli ....commerciano schiavi...alcuni li hanno ancora comprati...

    Dana si avvicino' al sensei e dette una sbirciata al prigioniero. La ragazza non credette ai propri occhi. L'aveva completamente mutilato. Era irriconoscibile ed era in una pozza di sangue. Di scatto' si giro' verso Jinka furibonda, ma non disse nulla. Nonostante fosse un nemico, Dana voleva aiutarlo, cosi' cerco' di entrare nella stanza, ma Jinka la prese per un braccio fermandola. Il demonietto disse

    - Dobbiamo salvare quelle persone ....non è un gioco, e non è un lavoro , e un dovere il nostro, il dovere di onorare le missioni ...

    Dana voleva controbattere ma il sensei disse

    - Dana dobbiamo andare

    Dana si libero' dalla presa di Jinka, si ripuli' il braccio dal sangue che era colato su di lei durante la presa e gli rivolse le spalle. Fece qualche passo per muoversi, si fermo' e si giro'. Guardo' Jinka negli occhi e disse

    - Vero dobbiamo onorare la missione, ma c'è anche un limite. Cio' che hai fatto ti pone sul loro stesso livello

    Era davvero arrabbiata. Non capiva dove era il limite tra loro e i nemici se anche loro dovevano comportarsi come loro. Non lo accettava. Era disgustata per il suo comportamento. Era vero che avevano delle informazioni importanti ai fini della missione, ma a tutto c'è un limite...
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    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato Altrui


    Jinka e Dana attesero qualche minuto sulla soglia della villa, ma non vedendo nessuno arrivare Dana disse

    - Vado a darmi una rinfrescata ed aspettero' in camera. Chiamami quando arriva
    - Per chi mi hai preso per un segretario?
    - Sisi

    Concluse Dana non curante del tono di Jinka, cosa le lo fece arrabbiare. Non perdevano tempo a punzecchiarsi e nonostante le minacce del sensei, Dana non voleva accettarlo come compagno di squadra. Sali' su per le scale e si diresse in camera. Come aveva detto al demonietto, si diede una rinfrescata e si stese sul letto. Si rilasso' per un bel po'. Era nervosa e voleva avere qualche informazione per poter agire e fermare queste sparizioni. Non poteva tollerare che certe cose potessero accadere. Il tempo passava ed il sole stava tramontando. Il nervoso aumentava sempre di piu', quando, ad un certo punto, senti dei rumori. Dana non capiva cosa fossero, cosi' alzo' la testa e si guardo' attorno. Vide che alcuni sassi colpire la finestra. Dana si alzo' e si diresse al muro, allungo' il collo e vide, con la finestra ancora chiusa, Jinka e Toiba. Apri' la finestra e, prima di dire qualcosa, vide i suoi compagni di squadra fare cenno di scendere. Cosi', senza fare tutto il giro e metterci troppo, sali' sul davanzale e, con un salto, atterro' affianco a Toiba. L'altezza non era molta e non aveva problemi ad atterrare senza farsi male. Toiba e Jinka, seguiti da Dana, si spostarono e si misero in un piccolo vicolo nascosto dalla gente. Dana non capiva di tutto questo mistero, quando Toiba disse

    - Ho trovato l e informazioni che ci occorrono, tranquilli, se ci sbrighiamo, forse potremmo prendere i sospettati e interrogarli...

    A quel punto Dana capi' che l'avevano chiamata per comunicarle delle informazioni e che era arrivato il momento di agire. Cosi' Toiba ordino' ai due di seguirlo all'accampamento dove si trovavano i sospetti. Cosi' senza farsi notare, uscirono dalla città e corsero verso la radura in cui si nascondevano i sospetti. Erano appena usciti dal villaggio e stavano tagliando il boschetto quando, ad un certo punto Dana si fermo'. Aveva un'espressione pensierosa, qualcosa le stava frullando per la testa. Erano a pochi metri dal luogo, infatti lo si vedeva in lontananza, nonostante la fitta vegetazione che copriva quella zona.

    - Sembra tutto troppo semplice

    Toiba e Jinka si accorsero con qualche secondo in ritardo che la loro compagnia si era fermata, cosi' si fermarono e tornarono dietro. Il sensei stava per parlare quando Jinka disse

    - Già sei stanca? Muoviti

    Toiba vide l'espressione di Dana e si incuriosi'

    - A cosa stai pensando?

    Dana si ridesto' e rispose al sensei

    - Non vi sembra tutto troppo strano? Prima io e Jinka abbiamo chiesto a tutti se avevano visto qualcosa di strano, qualche tipo sospetto, qualsiasi cosa, ma tutti risposero di no, che era tutto nella norma e che nonostante la festa, non avevano notato nulla di strano. Ora pero' abbiamo qualcuno che ci dice esattamente dove si trova l'accampamento. Inoltre, non vi è nemmeno una trappola, nemmeno una guardia. Tutto troppo semplice

    Il quel momento anche Toiba e Jinka iniziavano a riflettere. Le parole della ragazza l'avevano colpiti. A quel punto Toiba disse

    - capisco se l a metti cosi , se pensi si a una trappola dobbiamo riorganizzarci...

    Dana fu colpita. Fino a quel momento non l'avevano calcolata proprio per niente, non le avevano chiesto opinioni e non le permettevano di partecipare attivamente, mentre ora grazie a quel suo ragionamento, a quanto pare, si erano accorti che erano in tre a fare quella missione. Si era sentita un po' escluse, ma ora le cose sembravano cambiate. Anche Jinka sembrava diverso sembrava riconoscere che anche io ero un ninja, ma non potevano di certo mancare le sue frecciatine. Infatti disse

    - a quanto pare pensi anche tu, io ero troppo preso dall'idea di combattere...

    Dana lo fulmino' con lo sguardo, ma non ribattè. Non voleva che il sensei la rimandasse a casa. Butto' giu' il boccone amaro e si trattenne. Ora dovevano decidere come comportarsi, tutti e tre stavano pensando quando Dana disse

    - Che ne dite ci avviciniamo un po', studiamo com'è il campo, cosi' possiamo creare un piano ed agire al meglio
    - Stai usando troppo il cervello, non vorrei che andasse a fuoco

    Disse Jinka concludendo con una risatina. Sia Dana che Toiba lo guardarono male e Jinka smise di ridere. Toiba sembrava apprezzare la mia partecipazione e soprattutto il fatto che non rispondesse alle provocazioni di Jinka. Dana stava acquistando fiducia.

    - Bene facciamo come ha detto lei

    Si avvicinarono di qualche metro e si nascosero tra i cespugli. Nella radura vi erano due piccole case di legno e quattro uomini. Tre stavano cercando di accendere il fuoco, sicuramente volevano preparare qualcosa per la cena, mentre l'altro era in disparte a pulire i piatti. Dana guardo' con attenzione il luogo, e vide che vi erano molti cespugli intorno molto grandi. Ad un tratto vide un cervo che sbuco' la testa tra i cespugli e subito dopo scappo' via. La ragazza noto' che anche i tre uomini l'avevano visto e che erano rimasti delusi quando questa ando' via. A quel punto a Dana le venne un'idea e si guardo' intorno. Jinka si accorse cosa stesse facendo la sua compagna e le chiese

    - Che diavolo stai cercando
    - Niente mi è venuta un'idea

    Toiba si volto' verso la ragazza e disse

    - Che idea?
    - Pensavo che potremmo catturare uno di loro per interrogarlo ed avere delle informazioni. Inoltre ho anche un piano per farlo. Un bel piano

    Concluse la ragazza sorridendo. I due ragazzi guardarono Dana sorpresi. Era riuscita in poco tempo a trovare un piano per catturare uno di loro, anche se, Jinka, sembrava un po' preoccupato visto che quando la ragazza aveva sorriso stava guardando lui. Intanto Dana si era messa a cercare una cosa e disse a Jinka

    - Femminuccia sai correre veloce vero?
    - Ovvio e non chiamarmi femminuccia, maschiaccio
    - Sisi capito

    Taglio' corto Dana facendo infuriare Jinka. Ad un tratto Dana prese due rami con tanti piccoli rametti attaccati e senza foglie. Prese un lembo del suo vestito e strappo' una striscia del suo vestito. Successivamente si mise dietro Jinka, il ragazzo cerco' di voltarsi, ma Dana glielo impedi'. Cosi' usando la stoffa, attacco i rami alla testa di Jinka formando due belle corna.

    - Ma che bel cerbiatto abbiamo qui

    Toiba fece un piccolo sorriso e cerco' di trattenersi, mentre Jinka aveva uno sguardo omicida.

    - Toglile immediatamente o ti uccido in maniera lenta e molto dolorosa
    - Fa parte del piano, tu distai quei tre uomini mostrando le corna e facendoti inseguire, mentre io e il sensei pensiamo all'altro. Cerca di trattenerli il piu' allungo possibile e non farti prendere bel cerbiatto ahahahahah

    Concluse Dana con una risata. Jinka era rosso in volto, piu' per rabbia che per vergogna.

    - Credi che possa funzionare?

    Chiese Toiba. Dana si volto' verso la raduna ed indico' i tre uomini

    - Guardi stanno accendendo un fuoco, prima c'era un cervo e l'hanno notato anche loro quindi sicuramente se vedranno un altro cervo si fionderanno a catturarlo. Inoltre con il buio riuscirai a non far vedere che sei un ragazzo con le corna di legno.

    Toiba ci penso' su, poi approvo' il piano. Jinka, nonostante non volesse fare il cervo, approvo' anche lui il piano. Prima di metterlo in atto, Jinka le chiese come continuava l'operazione rapimento.

    - Tu pensa a fare la tua parte cerbiatto, io la mia. Sensei, lei faccia un giro e si porti in quella zona piena di cespugli, proprio difronte all'uomo che pulisce i piatti. Lo portero' nella sua direzione
    - E come?
    - Si fidi di me sensei

    Nonostante Dana non avesse svelato la sua parte, i due decisero di fidarsi. Jinka prima di andare disse una cosa all'orecchio di Dana

    - Te la faro' pagare

    Dana sorrise, ma non rispose. Il sensei comunico' che a circa 100 mentri dalla loro posizione, sulla sinistra c'era una fattoria abbandonata di proprietà del sindaco. Decisero che quella sarebbe stata il loro punto d'incontro dopo aver messo in atto il piano. Jinka si sposto', nascosto dai cespugli nella parte opposta e inizio' a fare dei piccoli rumori e a mostrare le corna tra i tre cespugli. Intanto Toiba aveva già raggiunto la sua postazione, mentre Dana si mise a metà strada dalla zona di separazione alla zona in cui si trovava Toiba. I tre uomini notarono il finto cervo e dissero all'altro di aspettarlo li' mentre loro lo andavano a catturare. A quel punto Jinka inizio' ad allontanarsi lentamente e gli uomini lo seguirono. Ora toccava a Dana. Fece un respiro profondo ed usci' allo scoperto, ando' verso l'uomo con il fiato corto. Aveva un'espressione affaticata e disperata.

    - Signore la prego mi aiuti, ho il carretto bloccato, la prego ho il raccolto da consegnare per la festa, il mio capo mi licenzierà

    In questa supplica, Dana cerco' di avere uno sguardo tenero, da dolce fanciulla indifesa, inoltre cerco' di mostrare le sue "qualità" all'uomo. Questi, nel vederla, ne rimase affascinato e sembrava non avere parole, cosi' Dana oso' di piu', gli prese una mano se la porto' sul suo petto e disse

    - La prego lei sembra un signore buono, sapro' come ricompensarla

    Con quelle parole, Dana fece l'occhiolino. L'uomo non riusciva a parlare era come ipnotizzato dalla sua bellezza. Intanto gli altri uomini stavano facendo ritorno dalla "caccia", il cervo che avevano visto era riuscito a scappare. L'uomo, vedendo ai suoi amici ritornare, apri' finalmente bocca e disse alla fanciulla a bassa voce

    - Aspettami li', arrivo subito mio dolce principessa

    Dana fece finta di arrossire e, come si era immaginata, l'uomo aveva indicato il posto dove vi era Toiba. Intanto l'uomo adescato disse altri altri che era un po' stanco di stare sempre li' e voleva farsi una passeggiata. Intanto gli altri, delusi dalla caccia, spensero il fuoco e dissero che sarebbero andati a dormire. Cosi' i tre uomini entrano dentro le case, due in una e uno nell'altra. Ora era rimasto solo l'uomo adescato che, una volta spente le luci, si addentro' nel bosco dove aveva indicato alla fanciulla di aspettare. L'uomo non la vide e inizio' a cercarla addentrandosi sempre di piu'. Ad un certo punto, l'uomo viene colpito alle spalle, proprio dietro al collo. L'uomo cadde a terra privo di sensi. Ad assestare quel corpo era stato Toiba.

    - Pero' ottimo piano
    - Grazie

    Sorrise Dana che si era ricomposta. Toiba prese di peso l'uomo e i due si diressero con molto attenzione verso la fattoria. Ci misero un po' ad arrivare anche se il tempo rimasto era poco. Non sapevano quando l'uomo si sarebbe ridestato o se i suoi compagni avevano scoperto della sua sparizione. Facendosi largo tra i cespugli i due arrivarono a destinazione. Con loro enorme sorpresa, vi era già Jinka ad aspettarli, ma era privo delle corna di legno

    - Peccato che te le sia tolte, ti stavano bene

    Commento' malignamente Dana. Jinka era sul punto di esplodere, ma, alla vista del sensei si contenne. I tre entrarono dentro una casetta di legno piccola e malandata, dentro vi era qualche pezzo di mobilia rotta ed era anche pieno di polvere. Jinka e Dana cercarono una sedia, trovandola, e fecero sedere su di essa il prigioniero. L'uomo sembrava iniziasse a svegliarsi e prima che Toiba o Dana potessero dire qualcosa, Jinka disse

    - Tu hai fatto il piano? Bene l'interrogatorio lo inizio io

    disse con uno sguardo sadico Jinka. Dana e Toiba, nonostante un po' di perplessità nel vedere quell'espressione acconsentirono...
  5. .
    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato Altrui


    Dana dormi' tranquillamente. Non aveva problemi a cambiare letto. Se era stanca avrebbe dormito ovunque, anche sui sassi. Il giorno dopo, a svegliare Dana fu un rumore abbastanza forte. Qualcuno stava bussando furiosamente alla porta. Dana non capi' subito cosa stesse succedendo e prese subito un kunai. Ad un tratto il rumore si fermo' e senti' qualcuno dire

    - il maestro ha detto che attende di sotto , la colazione è pronta muoviti

    Era quell'odioso di Jinka. La giornata non poteva iniziare nel modo peggiore. Non solo era stata svegliata da lui, ma era anche l'ultima del gruppo ad essersi svegliata. Cosi' velocemente ando' in bagno a rinfrescarsi. Si vesti' nella maniera piu' veloce, cadendo anche per terra. Risistemo' il letto e lascio' la stanza perfettamente in ordine. Scese velocemente le scale e si reco' nel salone. Come aveva immaginato era l'ultima arrivata. La ragazza ebbe un leggero rosse quando vide che tutti erano li' seduti al tavolo, jinka e toiba sul lato destro, il capo villaggio a capotavola e Sumie sul lato sinistro. Jinka, vedendola disse

    - lei è la nostra collegga dormigliona...

    Dana lo guardo' fulminandolo. Già si sentiva in imbarazzo per essere l'ultima e lui non faceva altro che peggiorare la situazione. A quel punto la ragazza disse

    - Mi scuso per il ritardo. Il mio nome e Dana Yuki, è un piacere conoscerla

    Detto questo, la ragazza si accomoda affianco di Sumie. Intanto il capo villaggio si presenta

    - buon giorno signorina, come stavo dicendo ai tuoi compagni il mio nome è nikumi, e oggi voi siete miei ospiti, sentitivi liberi di usufruire delle terme, e della cucina, basta che risolviate questo mio problema...

    I tre ninja ringraziarono per la sua gentilezza e mentre facevano colazione, il capo squadra chiese

    - le sparizioni, perchè stanno avvenendo ?

    e subito Jinka aggiunse

    - è stato preso di mira da qualcuno ?

    Dana non disse nulla, ma segui' attentamente la conversazione, tanto le domande le stavano facendo loro e decise di non intromettersi. Intanto Nikumi rispose alle due domande

    - no niente di tutto questo, è iniziato tutto da quando un gruppetto, si è presentato qui al villaggio, hanno depositato dell'oro e poi sono spariti

    Dana si chiedeva chi fosse questo gruppetto e la domanda avvenne, ma a pronunciarla fu Jinka

    - capisco, allora stiamo parlando di mercenari, che contrabbando di schiavi ...che età avevano la gente rapita ?

    Il capo villaggio rispose

    - sono tutti ragazzi di 10 -12 anni

    Prima ancora che Dana potesse formulare un suo pensiero, Jinka continuo' a parlare dicendo

    - capisco....sicuramente sono stati venduti, come schiavi, li costringono a partire con la forza, per poi versare un compenso alle loro famiglie, quindi non sono stati rapiti, ma potrebbe essere che mi sbagli , dobbiamo indagare...giusto sensei ?

    Il demonietto concluse il suo pensiero rivolgendosi a Toiba. Il sensei allora rispose

    - sei proprio figlio di zabusa, hai inquadrato subito la situazione, anche io la penso come....quindi con permesso Nikumi- sama, abbiamo del lavoro da fare

    Dana non aggiunse niente ed acconsenti' con la testa. Le era sembrato che fosse escluse da quella conversazione, come se lei era solo da supporto. Cerco' di non pensarci troppo e, quando tutti e tre ebbero finito di mangiare, si alzo' per prima, pronta ad iniziare ad investigare. Subito dopo si alzo' anche Jinka e Toiba. I tre stavano uscendo dalla stanza, quando Sumie si avvicino' a loro e disse

    - Vengo anche i o con voi, per guidarvi...

    Era una cattiva idea, poteva essere pericolo, ma prima di potersi esprimere, sia lei che il maestro, Jinka disse

    - perfetto...la proteggerò io ...stia tranquilla sumie-sama, il suo bel viso non verrà sfiorato neanche da un fiore

    Dana rimase perplessa. Ieri voleva torturarla ed oggi voleva proteggerla. La ragazza non capiva proprio il piccolo demonietto e non voleva nemmeno tentarci. Sarebbe stato inutile. Senza dire una parola, Dana guardo' il sensei che disse

    - eh ehm...ok mia signora...

    Cosi' uscimmo fuori dalla villa. Il sensei era in testa, seguito da Jinka e Sumie e poco piu' distante da Dana. Quella missione iniziava a non piacerle piu', voleva l'azione e non fare da balia a qualcuno mentre doveva cercare informazioni. Inoltre, una volta fuori, Toiba disse che avremmo dovuto dividerci in squadre, in modo da poter cercare meglio delle informazioni utili.

    - Fa che capiti con il sensei. Non ho voglia di fare da balia a quella ragazza e non voglio nemmeno finire a girare per il villaggio con Jinka.

    Ma i desideri della ragazza non potevano essere avverati per sua sfortuna. Toiba l'aveva messa in coppia con...

    - Jinka tu vai con dana, ho visto che c'è dell'attrito tra voi due, questo vi servirà pe r legare, daltronde siamo un team...mentre sumie verrà con me...

    Dana rimase sconvolta, non solo doveva fare coppia con lui, ma dovevano anche legare. Stava per ribattere ma Jinka la battè sul tempo

    - ma non è giusto, perchè lei si prende questo schianto, e a me appioppa il maschiaccio ?...

    Dana non ce la fece piu' a trattenersi, quel che troppo e troppo. Cosi' si volto' verso Jinka e lo prese per il collo.

    - Senti un po' idiota, io non sono un maschiaccio e finiscila di avere questa aria da super ninja, femminuccia!
    - Finitela voi due

    Disse Toiba separandoli. Gli occhi di Dana erano diventati rossi, sembrava che tra poco le sarebbe uscito del sangue dalla rabbia. Anche Jinka mostrava uno sguardo minaccioso. I due si guardavano in cagnesco, mancava davvero poco che iniziassero ad azzuffarsi. Il sensei decise di intervenire

    - O voi due cercate di andare d'accordo e cooperare o vi rispedisco a Kiri con una lettera per il Mizukage in cui chiedero' di togliervi il grado e di non farvi fare i ninja

    Sentendo quelle parole i due sbiancarono e si voltarono verso il sensei

    - Bene ora andate a cercare informazioni. Vi avviso che se cercate separatamente e come se avesse disobbedito ai miei ordini. Ci siamo capiti?

    I due ragazzi annuirono. Ma al sensei non bastava.

    - Non ho sentito e voglio vedervi che vi date la mano

    I due ragazzi risposero all'unisono che avevano capito e si strinsero la mano, in una presa bella forte. Ma al sensei non bastava cosi' aggiunse

    - Ed ora datevi un abbraccio
    - Cosa?!
    - Cosa?!

    Risposero i due ragazzi, pensavano che il sensei stesse scherzando ma era serissimo, cosi' i due, i maniere molto riluttante , si abbracciarono. In quella posizione, i due si sussurrarono una parola nell'orecchio e lo fecero senza che il sensei potesse sentire

    - Femminuccia
    - Maschiaccio

    Il sensei soddisfatto, decise che era ora di dividersi e di cercare le informazioni. Il sensei e Sumie si diressero a destra della villa, mentre Dana e Jinka a sinistra. Nonostante la "pace" che avevano fatto, i due camminavano molto distanti tra di loro e non si rivolsero parola. Mentre camminavano i due chiedevano ai mercanti ed ad altre persone qualche informazione e si guardavano bene intorno per cercare di capire se ci potesse essere qualche indizio utile, ma nulla. Andarono in lungo e in largo, cercando anche nelle stradine piu' piccole e deserte, ma nulla. Non vi era proprio niente di utile. I due iniziarono ad essere scoraggiati. Dopo qualche ora i due decisero di tornare alla villa. Stavano sempre distanti tra di loro, ma quando furono vicino alla villa, i due si avvicinarono e camminavano vicini. Volevano dare l'impressione che andavano d'amore e d'accordo, ma tra loro era guerra aperta. Arrivati alla villa, attesero l'arrivo del sensei per potergli comunicare il fallimento della loro ricerca...
  6. .
    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato Altrui


    Dana non credeva a cio' che vedeva. Dal porto il villaggio sembrava piccolo, ma una volta arrivati, vide che si estendeva per chilometri, era davvero grande. I ninja scesero dal carretto e dissero al signore che al momento potevano camminare a piedi e che quando gli sarebbe servito l'avrebbero chiamato. Il signore rispose che avrebbe alloggiato a casa di una cugina che abitava proprio vicino all'entrata del villaggio. Salutato il signore il team inzio' a camminare verso il centro del villaggio. Toiba era in testa seguito da Jinka e ultima, poco distante, Dana. La ragazza ammirava ogni cosa che vedeva. Nelle strade che percorsero vide hotel, locande, mercanti, inoltre erano davvero piene di gente. Dana si sorprese, non pensava che quel villaggio fosse cosi' popolato, ma, quando giunsero nella piazza, capi' il motivo. Erano capitati nel bel mezzo di una festa. Al centro della piazza vi era una piccola statua di una sirena a due teste. Da quello che riusci' ad intuire, quella doveva essere la divinità protettrice del villaggio e quella era una festa in suo onore.

    - Non credevo che durante una missione avrei potuto vedere qualche festa.

    Il capo team si fermo' nei pressi della statua e disse loro che avrebbero cercato una locanda per la notte. I due genin acconsentirono con la testa, anche se, Dana, avrebbe voluto continuare a vacare e visitare quel posto. I ninja chiesero ad alcune locande se avevano un posto per loro ma tutte risposero che erano al completo. Cercarono per una decina di minuti un posto dove passare la notte con esito negativo. Uscirono dal decimo hotel e si stavano dirigendo verso l'undicesimo, quando Dana, si accorse che qualcosa non andava, si sentiva pedinata. La ragazzo cerco' di rimanere impassibile. Sicuramente se l'aveva notato lei anche gli altri due l'avevano fatto, cosi' colmo' i metri di distanza che li separarono e si mise a camminare affianco a Jinka. I due si avvicinarono al capo team e, ad un tratto, Jinka disse

    - Maestro se ne è accorto

    La persona che li stava pedinando era una ragazza dai capelli rossi fuoco, si manteneva a debita distanza mischiandosi con la folla di gente che vi era. Il capo team non disse nulla e continuo' a camminare. Dana non disse nulla, se il maestro si comportava cosi' ci sarebbe stato un motivo anche se era pronta a muoversi se le avrebbe impartito un ordine. A differenza della ragazza, Jinka invece sembro' impaziente di intervenire. Infatti continuo' dicendo

    - Maestro, ci segue da quando siamo arrivati al villaggio, chiedo l'ordine di intervenire

    Con queste parole, il ragazzo non dette il tempo a Toiba di rispondere e, con un salto all'indietro si diresse verso la ragazza che li inseguiva e la prese un braccio con una presa potente. Con quel gesto, il cappuccio che copriva il volto della ragazza misteriose le scivolo' via, lasciando vedere il suo volto angelico. Toiba si volto' di scatto e si diresse verso Jinka. Dana noto' il maestro arrabbiato.

    - Mmm...niente male per una mukenin

    Disse Jinka mentre guardava la ragazza che aveva catturato. Intanto Toiba li aveva raggiunti, seguita da Dana. Il maestro, con un tono quasi tranquillo disse

    - Lasciala, non è una mukenin, è la figlia del capo villaggio, lei è la mia informatrice...

    Jinka lascio' la presa, la ragazza si allontano' subito da lui spaventata. Mentre si allontanava il ninja le sfioro' i capelli e disse

    - Peccato, mi sarei divertito a torturarla...
    - Jinka, la prossima volta che agisci sensa il mio consenso, te ne torni a kiri ...comunque, si presenti anche a loro mia signora

    disse il maestro. Il volto di Jinka, che prima sembrava sadico e divertito, cambio' espressione. Quella minaccia l'aveva un po' scosso. Dana dal canto suo si gusto' la scena e abbozzo' un sorriso soddisfatto. Il demonietto che si credeva chissà chi ora era stato sgridato e messo in riga dal maestro. Intanto la ragazza cerco' di calmarsi, dopo qualche minuto riusci' a farlo e si presento' come aveva suggerito Toiba.

    - Il mio nome è Sumie, e sono l a figlia del capo villaggio, e ho 17 anni, sono qui per farvi da supporto, e sarei onorata se alloggiaste al palazzo di mio padre...

    A quelle parole Dana era felice, avrebbe alloggiato nella casa del capo del villaggio ed, immagino' che fosse una bella villa. Toiba accetto' l'invito di Sumie e iniziarono a seguire la ragazza. Jinka si teneva un po' piu' lontano dal gruppo, Dana lo noto' e rallento' il passo fino a camminargli vicino. Voleva un po' divertirsi e stuzzicarlo.

    - Complimenti ti sei fatto sgridare dal maestro
    - Sta zitta
    - La prossima volta chiedi a Zabusa di farti insegnare le buone maniere e di aspettare l'ordine prima di agire. Le avventatezze potrebbero costare la missione. Per fortuna che eri un genio.

    Dana concluse con una risata ed accellero' subito il passo, in modo da non sentire la replica del ragazzo. Con la coda dell'occhio la ninja noto' che Jinka era furioso.

    - Ben ti sta "genio"

    Lascio' perdere il suo compagno di squadra e si mise a camminare affianco di Sumie. Ci vollero una decina di minuti per arrivare alla villa. Come immaginava Dana, era davvero grande, inoltre dava proprio sul mare. Da quella posizione sembrava che potesse ammirare non solo il mare ma anche l'intero villaggio. Entrati nella villa, si diressero nella sala da pranzo, dove Sumie, offri' loro una bella cena a base di pesce. I ragazzi non rifiutarono anzi, ora che ci facevano caso avevano proprio fame. Infatti si spazzolarono via tutto quello che gli era stato servito in meno di dieci minuti. La cena avvenne in silenzio. Finito di mangiare e aspettato qualche minuto, Toiba chiese alla figlia del capo villaggio di condurli alle stanze in cui avrebbero alloggiato. Le stanze si trovarono al secondo piano. I ninja seguirono Sumie su per la rampa di scale coperto da un tappeto rosso, la ringhiera era fatta di legno in cui erano intagliati dei delfini. Giunti al secondo piano, indico' ad ognuno le proprie stanze. Quelle di Toiba e Jinka si affacciavano sul villaggio, mentre quella di Dana, che era difronte alle loro, si affacciava sul mare. Per Dana la scelta fu giusta. Voleva proprio ammirare il mare prima di dormire. Toiba congedo' i due ragazzi dicendo loro di riposare e rilassarsi e che presto avrebbero dovuto iniziare la missione. Quando il maestro scomparve in camera, Jinka e Dana si squadrarono e, senza dire una parola, distolsero lo sguardo ed entrarono nelle loro stanze senza dire una parola. Appena Dana valco' la soglia e chiuse la porta dietro di se, rimase a bocca aperta per la stanza che le era stata assegnata. La stanza era molto grande, vi era un letto matrimoniale a baldacchino con le colonne di legno in cui erano intagliate dei delfini, vi erano delle tende rosse quasi trasparenti intorno al letto. Vi era uno splendido armadio ed una poltrona. La ragazza mise lo zaino sulla poltrona e si diresse verso al balcone. La stanza non aveva delle piccole finestre, ma aveva un bel balcone che dava sul mare. Dana apri' la porta a vetri ed usci' fuori, si appoggio' sulla ringhiera e rimase a fissare il mare per alcuni minuti.

    E' un posto magnifico. Un giorno portero' i miei fratellini qui in gita, forse alla prossima festa della loro divinità

    Con un piccolo sorriso, rientro' dentro, socchiuse la porta a vetri, si tolse gli abiti e si infilo' al caldo sotto le coperte. Ci vollero pochi minuti e la ragazza si addormento'...
  7. .
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    Arrivati al porto dell'isola dei Delfini, il capitano getto' l'ancora e fece attaccare l'imbarcazione, con una corda, ad un palo libero del pontile. Dana, Jinka e Toiba scesero dalla nave e ringraziarono il capitano per l'attraversata. Inoltre il capo squadra gli chiese di rimanere li', cosi' quando sarebbe finita la missione avrebbero avuto un mezzo di trasporto per tornare a casa senza cercarne un altro. Il capitano acconsenti' e diede ordine ad un membro dell'equipaggio di andare a fare un po' di provviste in attesa del ritorno dei ninja. Il porto, nonostante fosse pomeriggio inoltrato, era molto popolato, vi erano pescatori che sistemavano le imbarcazioni per il giorno dopo, oppure erano in attesa che qualcuno li ingaggiasse per una attraversata. Vi erano anche alcune bancherelle del pesce, ma ormai vi era poca roba sopra. Il grosso del mercato era al mattino, mentre al pomeriggio a comprare erano i ritardatari o chi finiva tardi il lavoro. Oltre alle bancherelle del pesce, vi erano anche quelle delle verdure e alcune della carne. Per le strade del porto vi erano alcuni bambini che giocavano e si divertivano a rincorrersi.
    Il team, si diresse verso il centro del piccolo porto, che era una piccola piazza con qualche bancherella ancora aperta. Toiba camminava avanti, seguito da Jinka e per ultima Dana. La ragazza non voleva che gli altri due la vedessero mentre ammirava ogni cosa che vedeva. Non era mai uscita dal villaggio è quella esperienza Dana voleva viverla a pieno. Cosi' ammirava ogni centimetro di ogni luogo in cui passava. Vide molti negozi di pesca, alcuni avevano anche degli oggettini, come dei souvenir. Dana vide anche una bella collana con un delfino come ciondolo, due braccialetti che sembravano due delfini che si incrociavano e un piccolo orologio intagliato nel legno con vari delfini come decorazione.

    - Peccato avrei voluto regalare quei due bracciali ai gemelli, l'orologio alla vecchietta e la collana per me... vabbè sarà per la prossima volta, quando avro' messo da parte un po' di soldi con le missioni

    Arrivati alla piazza, il capo squadra si volto' verso gli altri due ninja e disse loro

    - Vado ad incontrare un informatore, voi due cercate un mezzo di trasporto.

    I due ragazzi senza dire una parola annuirono.

    - Ci ritroviamo qui fra 10 minuti. Fate i bravi.

    Concluse Toiba prima di andarsene. Scomparso il capo team, i due ragazzi si guardarono per qualche secondo e poi distolsero contemporaneamente lo sguardo. Entrambi erano infastiditi al fatto che avrebbero dovuto cercare un mezzo insieme. Ma l'ordine era quello e non potevano sottrarsi. Cosi' Jinka inizio' a camminare andando verso l'uscita del porto. Dana, senza dire nulla, lo seguiva. Lei non sapeva molto e quindi, a malincuore, decise di seguire Jinka e di lasciare fare a lui. Verso l'uscita vi era un piccolo carretto trainato da due bovini. Il carretto era incustodito. I due si avvicinarono e si guardarono intorno cercando il padrone di quel carretto per potergli chiedere se era disponibile per portarli in giro per l'isola. Dana noto' alcuni ragazzini li' vicino e decise di chiedere a loro qualche informazione. Cerco di non essere dura e fredda, non voleva spaventarli.

    - Scusate bambini, sapete dove si trova il proprietario di quel carretto?

    I ragazzini si guardarono tra di loro. Il ragazzini, che doveva essere il leader di quella combriccola, fece un passo avanti e disse

    - Non lo so brutta vecchiaccia

    fece la linguaccia e corse via, seguito dai suoi amici. Dana si arrabbio' molto, avrebbe voluto picchiare quell'impertinente. Inoltre le sembro' che Jinka avesse riso, si volto' verso di lui, ma vide che aveva distolto lo sguardo e faceva finta di niente. La ragazza non fece altro che irritarsi di piu'. In quel momento un signore sulla quarantina si avvicino' a Dana e disse

    - Mi cercavate?
    - Lei è il proprietario del carretto
    - Certo. Vi serve un passaggio? Ah siete ninja di Kiri
    - Si signore. Cerchiamo un mezzo per poterci muovere per l'isola, lei sarebbe disponibile?
    - Certamente

    Dana concluse dicendo se poteva aspettare li' mentre avrebbero incontrato il loro capo team. Il signore accetto' e si mise a sedere sul carretto, alla guida dei bovini. La ragazza e Jinka ritornarono alla piazza dove ad attendergli vi era Toiba. Li' sgrido' visto che avevano fatto tardi e chiese se almeno avessero trovato un mezzo di trasporto. Dana annui' e disse che li stava aspettando all'uscita del porto, era un carretto trascinato da due bovini. Allora il capo team disse

    - Bene ragazzi, avete trovato un ottimo mezzo di trasporto, ma anche io ho alcune cose da dirvi... punto prima siamo nei guai... a quanto pare ci stavano aspettando...

    I due ragazzi guardarono Toiba un po' sorpresi. Non si aspettavano che li stessero aspettando. La missione stava entrando sempre piu' nel vivo. Toiba indico' a Dana e Jinka che vi era un gruppetto lontano circa 200 mt da dove stavamo noi. Continuo' dicendo

    - E punto secondo, prima del nostro arrivo un'altra persona è stata presa... siamo a quota 11... quindi dobbiamo muoverci, dobbiamo raggiungere il villaggio dell'isola, il villaggio dell'oceano, posto in cima a quella scogliera...

    Il capo team ci indica il luogo verso quale ci dovevamo dirigere. Infine concluse dicendo

    - E' molto lontano... credo che arriveremo a destinazione entro sera...
    - Allora mettiamoci subito in marcia
    - Questo è lo spirito, andiamo ragazzi

    I due ninja fecero strada al capo team verso l'uscita del villaggio, dove il signore con il carretto ci stava aspettando. Toiba si presento' al signore e lo ringrazio' per aver accettato di portarli in giro per l'isola. Indico' al signore la destinazione e prese posto accanto a lui. I due ragazzi si misero sul retro del carretto. Dana si mise seduta appoggiando la schiena sul fianco sinistro del carretto, Jinka si mise proprio difronte a lei. La ragazza lo guardo' storto, voleva che il suo nemico si mettesse in un'altra posizione, ma non apri' bocca. Dopo qualche secondo, Dana si giro' e guardo' il panorama che le offriva il retro del carretto. Il signore dette il via ai bovini che iniziarono a camminare. La strada non era bella dritta e, spesso, il carretto prendeva qualche buca, facendo saltare i due ragazzi dietro. Il viaggio avvenne quasi in silenzio, i due ragazzi non erano loquaci e Toiba scambiava qualche parola con il signore. Man mano che si avanzava, la strada iniziava a pendere un po' in salita, mentre il cielo stava iniziando sempre di piu' a farsi scuro, il sole ormai stava lasciando il posto alla notte. Dopo un'ora di viaggio, il carretto prese una bella buca, facendo saltare Jinka su Dana. I due avevano i volti vicini. Jinka velocemente si allontano' e si mise seduto, questa volta, si mise sul fondo del carretto per evitare altre situazioni del genere. Sembrava essere imbarazzato. Dana, invece era rimasta di pietra, avrebbe voluto tirargli un pugno, invece era stata ferma, ma non si risparmio' a dire

    - Che diavolo pensi di fare?

    Il ragazzo non rispose e lei non voleva dare seguito alla cosa. Il viaggio continuo' senza problemi. Ormai il sole era scomparso, era sera ed i ninja erano finalmente giunti a destinazione. Erano arrivati al Villaggio dell'Oceano. Dana guardo' l'ingresso del villaggio estasiata. Ai due lati dell'ingresso, vi erano due colonne, decorate con dei delfini intagliati nel legno...
  8. .
    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato altrui


    Mentre squadrava il capo squadra, Dana disse

    - Il mio nome è Dana Yuki, del clan Yuki

    Detto questo, la ragazza si appoggio' al portone di ingresso, guardando i due ragazzi, ed attese istruzioni. Cercava di rimanere distaccata dal gruppo. Lei non ama fare squadra, ma per le missioni doveva farlo e non poteva tirarsi indietro, anche perchè finalmente sarebbe uscita dal villaggio. Avrebbe visto il mondo fuori da quelle mura. Dopo qualche secondo, il capo squadra spiego' in cosa consisteva la missione

    - Allora ragazzi, la nostra prima missione come team, consisterà, nel raggiungere l'isola dei delfini dell'arcipelago di kiri, e investigare, su la scomparsa, di persone, che stanno avvenendo da più di un mese...ne sono sparite, all'incirca 10, il nostro obbiettivo è capire il perchè ...queste persone scompaiono
    - Sparizione di persone ed isola dei delfini? Non male come prima missione

    Dana stava per chiedere qualcosa, quando Jinka la precedette chiedendo

    - Abbiamo qualche indizio a riguardo ?

    Era proprio quella la ragazza voleva chiedere. Rimase impassibile e guardo' il sensei che stava rispondendo

    - Purtroppo no, non c'è alcun indizio , dobbiamo trovarceli da soli...

    Dana si sposto' dal portone e si mise sulla strada. Fece qualche passo, poi si volto' e disse

    - Beh ci muoviamo?

    La ragazza aveva fretta di iniziare, non le piace aspettare. Detta quella frase i suoi compagni si misero in cammino. Dopo qualche passo Dana si fece passare e rimase indietro di qualche metro. In testa vi era il sensei, qualche passo dietro, sulla destra vi era Jinka e Dana stava due metri dietro sulla sinistra. Da dietro poteva guardare e studiare bene i suoi due compagni di squadra. Di Jinka sapeva che era forte, ma non credeva che avrebbe fatto squadra con altri. Lui lotta da solo proprio come lei. Mentre del capo squadra non sapeva nulla, ne' la sua forza ne' le sue tecniche. Inoltre non sapeva nemmeno se era abbastanza esperto o un principiante. Dopo che camminarono per una decina di minuti, Dana ruppe il silenzio chiedendo

    - Dove ci dirigiamo?
    - Al porto, una imbarcazione ci aspetta per raggiungere l'isola

    Rispose il sensei. Dopo qualche minuto in cui era ricalato il silenzio, Dana riparlo' chiedendo

    - Quanto durerà il viaggio?
    - Tre giorni

    rispose il sensei. La ragazza non fu entusiasta, tre giorni da passare su una barca con Jinka. Non poteva andare peggio. Per tutto il tragitto verso il porto, nessuno disse piu' niente. Tutte e tre non erano molto loquaci e per Dana era meglio cosi'. Lei non amava parlare. Dopo mezz'ora altra di cammino il team arrivo' al porto. Dana rimase senza fiato, vi erano navi di vario tipo, da quelli maestosi a quelli piccoli per la pesca. Vi era moltissima gente e le state erano piene, tra mercanti, marinai, passeggeri e cittadini. Dana e Jinka seguirono il loro capo team tra la folla, ed arrivarono da un vecchio signore che stava ordinando agli altri tre uomini di completare i lavori sulla nave. L'imbarcazione non era piccola, ma nemmeno grande. Il capo squadra si diresse dal vecchio e scambio' qualche parola. Poi si avvicino' a Dana e Jinka e disse

    - Il capitano ci darà un passaggio fino all'isola dei Delfini.

    Sia Dana che Jinka annuirono. Aspettarono altri dieci minuti, fino a quando la nave non fu pronta per salpare. Il team sali' sopra l'imbarcazione con il capitano ed altri tre uomini. Quando Dana sali', vide che il ponte era pulito e lucido. Vi erano solo qualche barile e qualche rete. Dove vi era l'albero maestro, vi era una cabina che scendeva sotto al ponte. Sotto coperta, vi erano tre stanze: il bagno, la cucina ed una camera da letto. In quest'ultima vi erano tre letti a castello, cioè 6 posti letto.
    Una volta saliti tutti a bordo, il capitano dette l'ordine di salpare. Dana si diresse a poppa e, dalla balconata, ammirava il magnifico panorama che le si mostrava davanti. Il porto si allontanava sempre di piu' fino a scomparire. Dana si rilasso' a vedere il mare aperto. Passo' qualche oretta quando il capo squadra ci richiamo'

    - Dana Jinka venite qui

    La ragazza si volto' e si diresse a Prua. Mentre raggiungeva Toiba, vide Jinka uscire dalla cabina. Forse stava riposando peso' lei. Raggiunti il capo team, questi parlo' di nuovo

    - Bene ragazzi, vi propongono una sfida, vediamo chi riesce a pescare un pesce per primo
    - E perchè dovrei partecipare?
    - Primo per avere qualcosa da mangiare oggi, secondo per passare il tempo

    Dana non si mostro' molto convinta, infatti scosse la testa e fece qualche passo per andarsene. Si fermo' quando Jinka parlo'

    - Che cosa c'è in palio?

    Toiba rispose

    - Il vincitore non dovrà ne' cucinare ne' pulire e potrà dormire. Mentre chi perde dovrà cucinare, pulire il ponte e farà la guardia per tutta la notte

    Dana sentendo il premio del vincitore ci penso' un attimo. Non le dispiaceva l'idea di vedere Jinka cucinare mentre lei stava li' bella rilassata. Inoltre avrebbe saltato il turno di guardia e l'idea non le dispiaceva. Cosi' si volta, fece qualche passo in avanti e disse rivolta al capo team

    - D'accordo partecipo. Ma dovrà partecipare anche lei
    - Va bene, partecipero' anch'io. Tu Jinka vuoi partecipare?

    Toiba si rivolse a Jinka. Sembrava che stesse riflettendo ancora, cosi' Dana decise di aiutarlo a decidersi.

    - Forse Zabusa non ti avrà insegnato a pescare, oppure hai paura di perdere contro di me?

    Jinka squadro' Dana

    - L'ultima volta ti ho sconfitta mi sembra. Mi sa che non ti è bastato, va bene partecipo

    Ce l'aveva fatta. La ragazza era riuscita nel suo intento, anche se le dette fastidio che ricordasse la sconfitta subita in accademia. I tre presero delle canne da pesca e si sistemarono in dei punti diversi. Dana si mise a poppa, mentre Jinka e Toiba rimasero a prua. Passarono alcune ore ed ancora nessuno dei tre aveva pescato nulla. Dana si chiese se davvero vi fossero dei pesci li'. Ormai il sole stava tramontando e la fame iniziava a farsi sentire sempre di piu', ma la ragazza non voleva arrendersi, doveva vincere. Ad un certo punto, a prua si senti' qualche rumore, Dana si volto' e vide che il capo squadra aveva pescato un bel pesce grosso. Sia lei che Jinka avevano perso.

    - Ho vinto io

    Disse trionfale Toiba. Visto che era lui il vincitore, decise che Dana avrebbe cucinato il pesce e che Jinka avrebbe lavato le stoviglie e pulito il ponte. Dana ando' sottocoperta, puli' il pesce e lo arrosti', mentre Jinka puliva il ponte. Una volta cotto, tutti quanti si sedettero al tavolo della cucina. Tutti le fecero i complimenti tranne il suo rivale. Non disse nulla. Dana penso' che era meglio cosi', sicuramente se avrebbe aperto bocca, l'avrebbe criticata. La cena venne passata in allegria, o almeno gli adulti si divertivano, mentre Dana e Jinka erano silenziosi e per tutta la serata non dissero nulla. Era arrivato il momento di andare a dormire e per Jinka e Dana di fare la guardia, cosi' entrambi, risalirono. Una volta usciti dalla cabina, Jinka apri' disse

    - Puoi andare a dormire, tanto...

    Non fece in tempo a finire la frase che Dana rispose

    - Vacci tu a dormire, ho perso e sconto la pena.

    Jinka non la prese bene la sua interruzione, cosi' la prese per il colletto e avvicino' il suo viso a quello di lei. I due si guardavano freddamente e con odio. Non si piacevano per niente. Dopo qualche minuto, Jinka lascio' la presa e si diresse a poppa, mentre Dana si diresse a prua. Era furibonda. Avrebbe voluto picchiarlo a sangue, ma decise di trattenersi, era in missione e doveva controllare le sue emozioni. Tra lei e il demonietto era sfida aperta. La ragazza si mise seduta atterra, poggiando le spalle alla cabina. In questo modo aveva tutta la visuale della prua libera e poteva osservare bene. Secondo Dana, non doveva esserci nessun pericolo. Il tempo era calmo e non pensava che ci fosse qualche assalto. Forse il capo squadra voleva iniziare a far capire ai due ragazzi come una missione va svolta, che anche la notte puo' essere pericolosa e che è sempre meglio fare la guardia. Questo era quello che frullava in testa alla ragazza.
    La notte passo' tranquilla. Ogni tanto la ragazza chiudeva gli occhi e subito dopo si risvegliava. Per tutto il tempo non si mosse da quella posizione e non seppe cosa facesse Jinka dall'altra parte, se dormiva o era sveglio. Passata un'ora dall'alba, Toiba e i membri dell'equipaggio si svegliarono e salirono sul ponte. La navigazione riprese.
    Il capo squadra richiamo' i due ragazzi e disse

    - Ottimo lavoro, dalle vostre occhiaie ne deduco che siete stati svegli e vigili. Bravi, ora andate a riposare
    - Non ho sonno, sto bene

    disse la ragazza con il suo modo arrogante. Il capo squadra la guardo' e disse

    - Il riposo è importante e vi voglio in forma per la missione. Ora andate a riposarvi, ci vedremo all'ora di pranzo e poi rifaremo la sfida di chi pesca il pesce.

    Jinka e Dana, quest'ultima mal volentieri, andarono sottocoperta per riposare. Dana si mise sul letto in basso vicino alla finestra, Jinka si mise sul secondo letto, sopra Dana. La ragazza fisso' il soffitto del letto superiore per alcuni minuti, prima di crollare in un sonno molto profondo. Riposo' alcune ore, quando venne svegliata dal capo team. Quando Dana si alzo', vide che Jinka non c'era, si era già svegliato ed era già in piedi. La ragazza cosi', velocemente si dette una lavata e sali' anche lei sul ponte. Appena uscita dalla cabina, il piccolo demonietto si volto' verso di lei, facendole un sorrisetto. La ragazza cerco' di controllarsi, Jinka stava sghignazzando del fatto che si fosse alzato da solo e prima di me.
    Era passato un giorno e mezzo di viaggio. Il pranzo fu cucinato dal capitano, che propose un bel pranzo di carne. In mare bisogna sempre variare le varie proteine e non mangiare sempre pesce. Finito il pranzo, a pulire furono due membri dell'equipaggio. Dopo aver pranzato, il team si mise a pescare. Il cielo era sereno e le increspature erano dovute al passaggio della nave. Dana si mise a pescare a poppa , Toiba al centro e Jinka a prua. Stava per calare la notte, quando, come il giorno precedente, il vincitore fu il capo squadra. Dana rimase incredula e penso che stesse imbrogliando. Questa volta a lei tocco' pulire il ponte e a Jinka a cucinare. La pulizia fu perfetta, quasi ci si poteva specchiare, mentre la cucina non fu un granchè. Non aveva un buon sapere ed alcuni trovarono vari lische.

    - Allora un punto debole ce l'ha

    penso' Dana. A quanto pare non era bravo a cucinare. Dopo una bella chiacchierata, a cui Dana e Jinka non parteciparono, tutti andarono a letto, mentre i due ragazzi andarono a fare la guardia. Dana si mise a poppa e Jinka a prua. La ragazza si affaccio' alla balconata ed ammiro' il mare. Era magnifico. Quella notte era davvero tranquilla. A differenza di quella precedente, quella notte riusci' a non chiudere occhio, era sveglia e rilassata. Decise di godersi il viaggio, anche perchè il giorno dopo, sarebbe arrivata a destinazione e avrebbe dovuto svolgere la missione. La brezza marina le fecero volare i capelli raccolti e le accarezzavano il viso. Era un vento fresco e sembrava che la stesse accarezzando. La notte passo' silenziosa. Dana non diresse mai dove c'era Jinka e lo stesso fece lui.
    Passata la notte, ormai erano quasi tre giorni in viaggio. Toiba, una volta sveglio, mando' i ragazzi a riposare, anche perchè la sera sarebbero arrivati sull'isola dei Delfini e avrebbero dovuto iniziare la missione. Dana e Jinka andarono a dormire senza replicare e, come il giorno precedente, a chiamarli fu Toiba, ma, stavolta, Jinka non si era alzato prima, ma insieme a Dana. Per galanteria Jinka lascio' il bagno prima alla ragazza e poi si dette una lavata lui. A pranzo mangiarono tutte delle pietanze a base di verdura. Il capitano era un eccellente cuoco e nessuno lascio' niente nel piatto. Una volta finito tutto, Toiba disse ai ragazzi

    - Per questo pomeriggio riposatevi, presto arriveremo a destinazione

    I due annuirono e si separarono. Toiba si sedette a terra, appoggiando le spalle alla cabina, mentre la ragazza si mise a prua per ammirare il panorama. Passarono qualche ora prima che in lontananza iniziasse a formarsi la sagoma dell'isola. Man mano che l'imbarcazione si avvicino' all'isola, dei delfini iniziano ad avvicinarsi e a saltare affianco alla nave. Dana vide dei delfini dal vivo per la prima volta. Li aveva visti sempre in fotografia, mentre ora poteva vederli dal vivo. La ragazza allungo' la mano, voleva accarezzarli e, come se l'avessero capita, uno di solo fece un salto, in modo che Dana potesse toccarli. Fu una bella sensazione. Se all'inizio non era molto entusiasta fare una missione con Jinka, ora, invece, ne era contenta, finalmente stava vedendo il mondo e stava vivendo un'avventura in prima persona. Giunsero al porto quando il sole stava per scomparire dall'orizzonte. I delfini erano aumentati, come se ci stessero dando il benvenuto sull'isola...
  9. .
    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato altrui


    Era passato qualche giorno da quando Dana era diventata genin. In quei giorni, la ragazza non fece altro che allenarsi per diventare sempre piu' forte e all'altezza di quel grado che aveva ricevuto. La sconfitta subita le bruciava parecchio, ma aveva deciso di andare avanti. Non poteva rimanere ancorata a quel pensiero. Aveva obiettivi piu' importanti. Puntare a diventare la migliore del suo clan e scoprire la verità sulla morte dei suoi genitori. Ancora ne aveva strada da fare e non poteva permettersi di perdere tempo.
    Quella mattina, pero', stava pulendo casa, i suoi fratelli se l'erano svignata e toccava a lei pulire la casa. Sulla mensola del camino, Dana aveva messo in una teca di vetro il pugnale che il suo sensei le aveva regalato al passaggio di grado. L'aveva messa li' ben in vista cosi' da non dimenticarsi cosa si era promessa. Stava pulendo il vetro di questa teca, quando la vecchietta, che le stava dando una mano in cucina, dice di aver visto qualcuno che si stava aggirando intorno alla casa con fare sospetto. La ragazza prese uno dei suoi kunai nuovi con la mano destra e si avvicino' alla porta d'ingresso dove senti' qualche rumore. Dana alzo' la guardia ed apri' la porta lentamente. Si sporse nella fessure e vide un tizio con una maschera, aveva il segno di Kiri. Doveva essere un anbu. La ragazza, allora, lascio' il kunai sul mobile ed apri' completamente la porta. L'anbu aveva una lettera tra le mani. Ancor prima che la ragazza potesse chiedere il motivo della sua visita, l'anbu gli porse la lettera e disse

    - Questa è per lei...

    Dana prese la lettera e, prima che potesse ringraziare e chiedere cosa conteneva, l'anbu con due balzi all'indietro scomparve. Intanto la vecchietta si era affacciata alla porta per vedere cosa stava accadendo.

    - Chissà cosa contiene

    La ragazza apri' la lettera e trovo due fogli. Su di uno vi era un buono da 250 ryo da spendere subito in armeria, mentre l'altro aveva un messaggio per lei:

    CITAZIONE
    Sei stata scelta per una missione, la tua prima missione, incontrerai il tuo team, domani mattina alle ore 8 davanti ai cancelli del villaggio, tutto ti verrà spiegato dal tuo capo squadra ...

    Il mizukage

    - Fantastico, la mia prima missione... speriamo che i miei compagni ed il capo squadra siano in gamba... Non voglio qualche moccioso come compagno

    La ragazza era molto felice di partire cosi' presto per una missione, voleva mettersi all'opera e fare esperienza. Vedendo che il buono aveva la validità di un giorno, corse subito in armerie e lascio' la casa in custode alla vecchietta. Corse a perdifiato. Non vedeva l'ora che fosse già domani per partire a scoprire il mondo. Non era mai stata fuori dal villaggio e non vedeva l'ora. In armeria spese tutto il buono, non voleva sprecare certo l'occasione di poter altre armi. Fatta la spesa corse a casa. Passo' la sera in compagnia dei fratelli e della vecchietta. I due gemelli litigavano e facevano chiasso come sempre, Dana li riprendeva e la vecchietta si gustava la scena ridendo. Quella notte, la ragazza ando' presto a dormire, voleva essere bella fresca e riposata al giorno dopo. Mise la sveglia alle 6 e mezzo. Voleva prendersi tutto il tempo per prepararsi.
    La mattina seguente, Dana, con tutta calma, si dette una bella rinfrescata, indosso' i soliti abiti, mise il copri-fronte sulla fronte e il portakunai sulla destra. Prese uno zaino in cui mise qualche bottiglietta d'acqua, una coperta e qualche tramezzino. Dana, in cucina, vide un messaggio dei gemelli che erano già andati a pescare e le augurarono buona fortuna per la missione. La ragazza mise il messaggio in tasca e si diresse al luogo dell'incontro.

    - Chissà se saranno già arrivati... sono ancora le 8 meno 10 quindi sono in tempo... forse arrivero' prima di loro

    Penso' la ragazza mentre camminava per le strade di Kiri. Le strade stavano man mano iniziando a riempirsi e un bel sole stava uscendo dalle nuvole. I giorni precedenti aveva piovuto a dirotto. Dopo cinque minuti di camminata, Dana arrivo' al luogo d'incontro. e notò che vi erano due persone.

    - Sono arrivati prima di me...

    Si avvicino' incuriosita ed appena era a qualche metro di distanza si blocco' e rimase sorpresa. Una delle due persone che l'aspettava era un uomo alto e giovane, mentre l'altra era una persona che non credeva di rivedere presto, anzi, sperava di non vederlo per un bel pezzo. Non poteva crederci, il suo compagno di squadra era niente di meno che Jinka. Il ragazzo vedendo Dana disse

    - Bene bene.... guarda un po chi c'è...

    Dana non rispose. Si ricompose e mostro' la sua aria fredda e distaccata. Cercava di mantenere la calma. Dopo anche l'altra persone parlo' presentandosi

    - ciao dana, io sono toiba e sarò il vostro capo squadra - lui è
    - noi ci conosciamo già vero ?

    - Si, per mia sfortuna ti conosco. E' un piacere conoscerla capo squadra Toiba.

    Dana lancio' uno sguardo fulminante quando disse la prima metà della frase, mentre per l'altra metà della frase guardo' il ninja che sarebbe stato il suo capo con freddezza. La ragazza inizio' a studia questo ninja sconosciuto...

    5 Kunai
    6 Shuriken
    4 Spiedi
    2 Fumogeno
    10 Makibishi
    1 Palla di Luce
  10. .
    fatto
  11. .
    ahahahahahah u-u tutte mie a voi niente u.u
  12. .
    ahahahah ero indecisa tra questa e il clan inuzuka... siccome il secondo lo feci tanto tempo fa volevo cambiare xd
  13. .
    grazie :)
  14. .
    grazie a tutti :)
  15. .
    Nome PG: Portgas Dana
    Villaggio di appartenenza: Kiri
    Età: 13 anni
    Clan di appartenenza:
    Personaggio a cui vi ispirate:
    Abilità Innata/Demone : Controllo del Chakra Gelido

    Edited by .:Dana:. - 18/10/2014, 11:36
15 replies since 28/12/2007
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