Step #2 Colosseo.

Masaki Kariwa

Il duello era ormai agli sgoccioli e Masaki era stremato da quest'estenuante lotta avuta contro due validi avversari, ma quest'ultima si era volta al meglio per lui. Erano partiti in tre, ma uno si era ritirato e ora solo due lottavano per la vittoria; un solo vincitore ci doveva essere e quello voleva diventare il giovane genin della Nuvola. L'attacco ai danni del ninja della Sabbia era riuscito perfettamente, aveva sortito gli effetti sperati e quest'ultimo era stato travolto dalla forte esplosione. In poco tempo le copie generate dal ragazzo era scomparse nel nulla, lasciando al loro posto delle piccole nuvolette di fumo bianco che si andarono ad aggiungere a quello del fumogeno, poc'anzi lanciato. Il sunese era esausto, aveva esaurito tutto il chakra a sua disposizione e non aveva più forze per reagire, anche la sua marionetta era a terra, senza vita. Masaki, inginocchiato sull'arido terreno per via della stanchezza, cercò di spostarsi con le ultime forze rimastegli per vedere cosa fosse successo al di là del fumogeno. Nel frattempo che il quindicenne si muoveva, con difficoltà, verso la sua destra udì un urlo da parte dell'avversario: aveva decretato il suo ritiro eloggiando il giovane Kariwa.

C-cosa? Ho... vinto??

Masaki non riusciva a credere a cosa era successo. Aveva sostenuto molti duelli contro altri ninja, ma nessuno di questi era stato vittorioso. Con questo, invece, era riuscito a far valere le sue capacità combattive e la sua bravura riuscendo a portare a casa una meritata vittoria, i suoi sforzi e i suoi intensi allenamenti avevano dato i loro esiti positivi; tutto questo avrebbe avuto degli effettivi magnifici per l'autostima del ragazzo che non era delle più alte. I suoi battiti cardiaci aumentarono a dismisura, sembrava quasi avesse un infarto, i dolori che prima l'attanagliavano sembravano scomparsi, tutto era stato rimpiazzato da quella splendida notizia, una gioia enorme per lui non ce ne poteva essere, al momento.

H-ho... VINTO!!!

Un forte urlo di gioia fuoriuscì dalla bocca dello shinobi avendo ormai capito ciò che stava succedendo. Gli spettatori sugli spalti acclamavano il nome di Masaki, dato che conoscevano già il ragazzino, e ne lodavano la sua vittoria con inneggi a tema. Oltre alla gioia per la vittoria, si aggiungeva l'ovazione del pubblico e tutto questo curava qualsiasi ferita del ragazzino, che fino a poco tempo fa era odiato da molti e per placare ciò voleva scappare via dal villaggio. Lo sguardo alto al cielo per poi ricadere sul suo avversario, che pian piano stava uscendo dalla nube di fumo, intento ad avvicinarsi al vittorioso ninja di Kumo, chissà con quali intenzioni. Il giovane Kariwa guardava con attenzione l'avversario, non voleva abbassare la guardia, poteva essere una sua mossa sporca per colpirlo di sprovvista; bene presto, però, i suoi dubbi sarebbero stati dissolti dalle parole dell'altro, più che altro i sussurri all'orecchio, che lo misero un attimo in imbarazzo. Aveva affidato a lui il suo sogno per la continuazione del torneo, doveva mettercela tutta e vincere anche per lui. Con felicità gli rispose subito

Contaci. Vincerò per me e per te, dedicando la vittoria a Kumo!

Oggi ho dimostrato di essere all'altezza di combattere contro altri ninja e di non perire sotto i loro colpi, ma per essere chunin, probabilmente, non basta solo questo. Il mio obiettivo è solo uno e lo porterò a termine, costi quel che costi...

Il ninja di Suna raccolse la sua marionetta e sparì all'interno dell'arena, mentre Masaki cercava un altro po' di applausi dal pubblico, anche perché doveva un attimo riprendersi dalle botte subite. Non riusciva ancora a crederci, ma era così: lui era il vincitore dello scontro e aveva diritto a passare il turno e competere contro gli altri ninja per divenire un futuro chunin, ne fosse stato all'altezza.