Missione Akatsuki: Il calderone

Angel

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  1. Angel in the Dark
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    Tra i fiumi di ricordi e sensazioni l'uchiha si destreggiava nel Caos della mente del suo interrogato, tra mille ricordi di inutile interesse finalmente cominciavano a trasparire informazioni utili. Navigare nella mente di un individuo non era impresa semplice, sopratutto per cercare un' informazione particolare. Ma l'esperienza accumulata e il personale dono naturale resero quest'azione via via con il tempo più veloce ed efficace. Le immagini della prigione gli scorrevano davanti come fotogrammi, adesso capiva il perché il resto della popolazione sconosceva quel luogo. L'isoletta è di origine vulcanica, forse ancora in attività, distante 1 giorno e mezzo di navigazione verso sud Est. L'isola è per la maggior parte costituita da una grande cavità riempita da acqua, tutto intorno una certa nebiolina provocata dalle esalazioni di zolfo e vapore acqueo rende la visuale sfocata. Ma insistendo nell' immagine appare un edificio proprio al centro del cratere, la prigione di massima sicurezza ove sarebbe stato necessario infiltrarsi senza dare nell' occhio. L'impresa si rappresentava ardua, visto che il campo era più o meno libero e l' attraversamento a piedi reso difficoltoso se non addirittura impossibile, dato che l'acqua all'intero aveva temperature elevatissimeCalderone, dovevo immaginarlo. Ma penetrando ancor più affondo tra i ricordi scoprì che l' unico mezzo di collegamento tra le due sponde era una funivia, rudimentale ma sicura. Gli uomini non sapevano altro, quando Shadow disattivò il jutsu i due caderono al suolo con la bava alla bocca, stremati dalla violenza con cui furono interrogati. Purtroppo a quello spettacolo avevo partecipato anche altri marines, che si fiondarono contro di lui tentandolo di accerchiarlo. Non voglio fare troppo rumore. Mordendosi l'indice e applicando i sigilli apparve davanti lui una femmina di corvo, Meiko, salì sulla sua groppa e in pochi istanti lasciò volando la zone del molo allontanandosi dai suoi nemici. La sera era ormai calata e la brezza marina portava con se l'odore della salsedine, tra le piume di Meiko Shadow si sentiva coccolato, analizzò con calma la situazione mentre Meiko lo portava a poca distanza dal porto, in un promontorio non abitato. Finito il suo compito il corvo scomparve in una nuvoletta di fumo, mentre Shadow andò a cercare un ripostiglio. Tra un gruppo di alberi un groviglio di rami andava a formare quasi un lettino naturale, si stese osservando il cielo che traspariva dalla folta chioma arborea, pensando sul da farsi.
    mhh...potrei pagare domani un pescatore per farmi arrivare all' isola...ma così verrei scoperto abbastanza facilmente... Se riesco a infiltrarmi dentro la nave di quel gruppo di soldati prima che salpi, potrei assumere le sembianze di uno di loro ed entrare all'interno dell' isola...o ancora potrei "piovere" all'interno, magari volando per l'ultimo tratto con Meiko...o semplicemente mettere a ferro e fuoco l'intera isola, incenerendola con le fiamme nere eheh...

    Indeciso sul da farsi si lasciò andare in un sonno leggero, dopo diversi anni di missioni dopotutto aveva incominciato a capire che i suoi piani andavano sempre (o quasi) per il verso sbagliato, come se qualcuno lassù si divertisse a mettere difficoltà e peripezie in ogni sua impresa. E questo lo gasava tremendamente.
     
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22 replies since 24/5/2014, 19:17   652 views
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