Missione Suna: Aria di tempesta (conclusa)

Mei camminava nel tunnel, portandosi la mano alla bocca per cercare di respirare il meno possibile la sostanza nell'aria. - Accidenti...questa roba è davvero pesante... - Infatti iniziò a sentire il veleno che faceva effetto. La testa e i movimenti si facevano più pesanti e sentiva che il corpo calava di riposta. Iniziò a sentirsi debole e fiacca, man mano che avanzava. - Devo sbrigarmi ad uscire da questo posto...o sarà peggio... - Evitò di parlare per non inalare inutilmente altro gas, benché quello che aveva già assunto stava facendo più che effetto. Ci mise diversi minuti prima di percorrere tutto il tratto, arrivando dall'altra parte affannata e sudata. Sbucata dall'altra parte vide la torcia di Himeko che faceva luce sulle creature bianche. Himeko sembrava riuscire a difendersi, nonostante il grande numero degli avversari, ma una voce sovrasto quella delle creature ed echeggiò nel tunnel. - Bene bene...guarda chi si rivede qui... - La voce proveniva dall'alto. Kirika alzò la testa e dal soffitto vide sbucare il doppio volto bianco nero di quella creatura che già in passato aveva incontrato. Kirika gli lanciò uno sguardo duro e severo. - Hai portato una tua amica vedo, sarà più interessante seviziarti questa volta. - L'essere non sembrava avere buona intenzioni, ma Kirika non batté ciglio, se ne restò lì, immobile a vedere cosa la creatura avrebbe fatto. Per prima cosa scese dal soffitto e si posiziono a circa dieci metri dalle due ragazze, nel mentre Kirika si affiancò ad Himeko, allineandosi a lei. Le poggiò una mano sulla spalla, mentre con l'altra teneva la torcia con cui illuminava la creatura. - Tranquilla...tieni solo gli occhi aperti al terreno... - Usò un tono estremamente calmo, come se non ci fosse un paura nella sua voce. Anche se il veleno stava facendo effetto, la giovane era incredibilmente calma. Non ci volle molto che la creatura partì all'attacco e dal terreno sbucarono delle radici che avrebbero provato a catturarle. - Tsk... - Con una sola mano la giovane compose dei sigilli e il palmo si caricò di elettricità. Diresse il palmo a terra, scagliando i fulmini contro le radici per distruggerle. Ma subito dopo delle spore si depositarono sulle ragazze. Kirika se ne accorse ma non fece in tempo ad scrollarsele di dosso che le creature iniziarono a crescere assorbendo il suo chakra. - Sempre con questi sporchi trucchi... - Kirika stava per vacillare un secondo, tra il chakra sottratto e l'effetto del veleno, ma non si piegò anzi, continuò ad essere molto determinata. La creatura se ne stava li sorniona ad ammirare il suo attacco. - Stupido... - Kirika interruppe il suo sorrisetto beffardo. - ...ho pensato a lungo a quando ci saremmo incontrati ancora... - Nel mentre Kirika prese due rotoli delle marionette. - ...sono cambiate tante cose...e credimi...se ti dico che non mi interessa riportati indietro vivo... - Evocò sul campo sia Kurotorasuiji che Misaki. Per prima cosa fece avanzare la marionetta, facendole percorrere i metri che li separavano. Kurotorasuiji di sferrarò un colpo diretto per prenderlo allo stomaco con un pugno. Poi azionò un congegno da Kurotorasuiji con cui sparare una serie di dardi per colpirlo, per poi farle indietreggiare, per posizionare davanti a lei in difesa. - Sai una cosa che ho capito dal nostro ultimo incontro...è che sei solo una pianta...che fa estirpata... - La marionetta di Misaki si fece avanti e spalancò la bocca e dalla lì iniziò a fuoriuscire un getto luminoso e incandescente. - ...o per meglio dire...vai bruciata... - Un mare di magma si diffuse nella zona davanti alla marionetta, distendendosi per dieci metri in direzione della creatura.

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Buona parte degli attacchi delle ragazze andarono a segno, creando non pochi problemi a quella sottospecie di pianta umanoide. - Tsk...insieme non siete da sottovalutare... - Kirika continuò a rimanere impassibile, mentre posava la torcia vide che qualcosa in quell'essere si muoveva. Quella sua sottospecie di carne si rigenerava, curando parte delle ferite che le due ragazze gli avevano procurato. - Si rigenera...ma non può farlo all'infinito...tecniche del genere consumano sempre parecchio chakra - Una simile conoscenza delle tecniche curative le era stata data da Karasu, durante il lungo periodo di addestramento. - Hime...potresti usare tu la torcia questo turno? - Senza perdere tempo la creatura evocò quattro suoi cloni bianchi e si avvicinarono amalgamandosi tra di loro. - Sei ripetitivo... - Kirika si voltò verso la compagna. - Attenta...sta creando una specie di mostro...nonostante la stazza è veloce... - Deciso però a fare sul serio la creatura si divise. La parte bianca e quella nera si separarono, divenendo così due esseri distinti. Il bianco si fuse con il terreno, sparendo nel sottosuolo. La creatura ormai formatasi del tutto, partì poi al'attacco delle due ragazze, cercando di colpirle con degli attacchi ravvicinati. - Arriva!! - Kirika lasciò andare le marionette, per prepararsi all'attacco nemico. Sferrò un pugno contro la giovane, che però la ragazza cercò di intercettare usando una tecnica per erigere un muro di fango che sbucò dal terreno non appena poggiò il palmo al suolo. Dopo di che riestese i fili di chakra per riprendere il controllo delle due marionette. - A 10 metri ci sono la creatura e il Nero...il bianco invece è qui vicino a noi...- Kirika portò le marionette accanto a se. - Occupiamoci prima di questo qui...facendolo fuori non sarà in grado di creare altre copie... - disse Kirika con gran freddezza, mente sentiva ancora l'effetto del veleno che la rendeva affaticata. Himeko partì così all'attacco, disse a Kirika di indietreggiare e così mentre si allontanavano usò la sabbia per creare dei grandi granelli di sabbia che caddero dall'alto contro l'avversario. - Ora tocca a me!! - Sfruttò nuovamente l'innata della sua marionetta e le fece sputare dei globi di lava per colpire il nemico. Le due avevano un buon affiatamento e non smisero di attaccare la creatura. Così Kirika mandò avanti le sue marionette per sferrare anche un attacco ravvicinato e Himeko le seguì per dare mano forte. - Non posso però non occuparmi per niente di quelli li...Hime illuminami dietro... - Mentre Himeko illuminava la zona, Kirika iniziò a comporre i sigilli con una sola mano per poi far sfrecciare dalla propria bocca una serie di dieci proiettili d'aria mirando sia alla creatura nera che al mostro. Dopodiche indietreggiò prendendo le distanze da tutti i nemici e portando vicino a se le marionette

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Kirika ricaricò di chakra la propria torcia e la passò alla marionetta multi-braccia, così da avere anche lei un'altra braccia libera senza impedimenti. La creatura bianca dopo gli ultimi attacchi sembrava piuttosto provata, mentre l'enorme mostro vegetale si apprestò ad attaccarle direttamente. Contro Kirika si avventò nuovamente con un pugno, ma la giovane aveva già in mano un altro rotolo di una delle sue marionette che evocò in campo. Era un lungo serpente ligneo, con la testa composta da uno scudo. - Vai...Grave Viper!! - Muovendo la marionetta cercò di bloccare il pungo della creatura con lo scudo posto sulla testa della stessa. Si avventò anche contro Himeko e poi contro la stessa anche la creatura bianca decise di giocare la sua ultima risorsa. Infatti prese le sembianze della compagna e inaspettatamente copiò anche il suo potere, sfruttando la sabbia e innalzandola a proprio piacimento. - Hime..occuparti tu di quello li!! Non vorrei che mi giocasse qualche sporco trucco e mi confondesse le idee...se ci pensi tu sicuro non ci saranno problemi. - Kirika si voltò verso la creatura nera e il mostro. - A questi ci penso un po' io...ti aspetto fai presto! - Analizzò un po' la situazione, il mostro era accanto a loro, mentre la creatura nera era a circa undici metri da loro. Ma vide che c'era ancora il mostro in mezzo e temeva che ancora potesse darle qualche problema se cercasse di andare a colpire la creatura nera. Così decise di occuparsi del mostro in maniera veloce. Poggiò il palmo al terreno per usare un jutsu apposito per l'occasione - Shinju Zanshu No Jutsu!! - Così facendo avrebbe aperto una voragine sotto la creatura per farla sprofondare e bloccarla temporaneamente. - E ora la creatura nera... - Mandò avanti la marionetta umana e sfrutto la sua innata per sputare dei globi di lava in direzione della creatura.

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Dopo l'ultima serie di colpi la creatura finì a terra, stavolta nella speranza di Kirika che fosse finita sul serio. Ma nuovamente tutto intorno iniziò a tremare. - AHHHHHHHHHH!!! - Accidenti...nuove scosse... - Le pareti tremavano e pezzi di pietra si staccavano piano piano. - Termo che con i nostri attacchi abbiamo esagerato...potrebbe crollare tutto da un momento all'altro... - Cosa????? - ...andiamocene di qua... - Kirika corse avanti e Himeko la seguì. - Mentre ti cercavo ho trovato una mappa dei tunnel...credo di sapermi orientare...seguimi! - Continuavano a correre nelle caverne, evitando i pezzi di roccia che si staccavano. Kirika non rinfoderò le sue marionette nei rotoli, anzi mentre correvano per la salvezza, le usava portandole avanti. Mei e Kurotorasuiji liberavano il passaggio da eventuali massi che cadevano, mentre con Grave Viper potreggeva se stessa e la compagna da eventuali massi che cadevano, grazie allo scudo della marionetta. - Dobbiamo muoverci... - Li sotto era un inferno di roccia che si sarebbe chiuso volentieri sopra le loro teste, ma Kirika non si diede per vinta. Proseguirono per i cunicoli e riuscendo a ricordarsi le giuste strade da prendere riuscì a condurle in salvo. Una volta fuori però videro l'entrata alle loro spalle crollare su se stessa. - Siamo fuori per un pelo... - Kirika ripose le marionette e avanzarono all'aria aperta respirando a grosse boccate. Kirika non avvertiva più la pesantezza del gas che aveva inalato, ora si sentiva decisamente meglio. Si guardarono intorno cercando di riconoscere il paesaggio. Se ricordava bene la mappa, questa zona era nei pressi del Paese del Fulmine. - Credo siamo piuttosto lontani dal Paese del Vento...ci aspetta un lungo cammino. - Se vuoi usando la sabbia potremmo muoverci più velocemente.... - Meglio che risparmi le energie...non sappiamo quanto siamo lontane... - Non sapevano che strada prendere così si incamminarono, ma in direzione ignota. La speranza era quella di imbattersi in un villaggio o almeno in qualcuno che potesse indicarne loro la posizione. Durante questo tragitto Kirika ne approfittò per parlare ad Himeko. - Senti...c'è una cosa di cui ti volevo parlare... - Non sapeva se quello era il momento più giusto, ma essendo sole era da un lato una buona occasione. - Durante quest'anno ho visto un sacco di cose...che non mi sarei aspettata...molti villaggi...Beh si preparano alla guerra e i piccoli villaggi soffrono la fame. Sembra che in tutto questo i Villaggi maggiori non facciano nulla e se ne disinteressino. - Si prese una pausa prima di continuare a dire quello che stava per proferire. - Mi spiace dirlo...ma neanche a Sunagakure sembra che interessi la sorte dei villaggi minori... - Mentre avanzavano il tono di Kirika si fece sempre più serio, sapeva che avrebbe potuto dire qualche parole che avrebbe turbato Himeko e in quel caso non sapeva come avrebbe preso certe affermazioni, così pensò di andarci leggera su alcuni argomenti. - Sto...pensando di cercare aiuto esterno...voglio cambiare questa situazione...ma non posso fare tutto da sola. Ho bisogno di qualcuno che mi aiuti...qualcuno che...resti a Suna e faccia un buon lavoro. - Le parole di Kirika sembravano suonare piuttosto strane, come per dire che lei non sarebbe rimasta o non avrebbe potuto fare qualcosa li. - c.....cosa???.... Che RIMANGA?????.... - Ma in quel momento mentre continuavano a parlare, delle voci in lontananza sembravano essere rivolte proprio a loro. - HEEEYYY!!! HEEEEYY!! - Le giovani si girarono in cerca della provenienza di queste voci. Ne capirono la provenienza e videro che si trattava di ninja della sabbia. Le ragazze fecero segno della loro posizione agitando le braccia e richiamano la loro attenzione. - Hime...continueremo questo discorso in un altro momento... - Mentre Kirika finì di proferire queste parole, i due ninja si erano ormai avvicinati. - Vi abbiamo trovate...vi stavamo cercando... - Cercavate noi? - Si...siamo stati mandati in ricognizione per questo...dopo la prima scossa qualche ora fa, c'era il timore che foste rimaste intrappolate li sotto. - Ci è stato dato l'ordine di controllare però tutte le uscite a noi conosciute per vedere se però foste riuscite ad uscire in qualche modo. - Dopo la seconda scossa temevamo che non vi avremmo più trovate...e invece eccovi... - Si beh...ho trovato una mappa...e sono riuscita ad orientarmi sulle uscite... - Riferirono loro che la missione era terminata con successo, ora dovevano solo fare ritorno a Suna. Grazie all'aiuto dei due ninja a loro supporto il viaggio fu decisamente migliore che tornarsene da sole. Infatti diedero alle ragazze cibo e rifornimenti, che si erano portati appositamente dietro. - Grazie...senza di voi ci avremmo messo chissà quanto ad orientarci... - Di nulla!! Di nulla Hehehe... - Il ninja si fece rosso per l'imbarazzo nel ricevere i complimenti da una così bella kunoichi Ci misero un giorno di marcia, prima di giungere nel paese del vento e arrivare al villaggio. Subito si recarono a fare rapporto al Kazekage che volle i dettagli sulla missione. - Si trattava effettivamente di quella creatura, siamo riuscite a fermarlo definitivamente...non credo creerà più problemi stavolta... - Il Kazekage prese successivamente la mappa dei cunicoli sotterranei, aprendola e mostrandola alle ragazze. - Li chiudiamo o li lasciamo aperti? Potrebbero essere utili per le manovre di emergenza. Se li volessimo chiudere, voi come fareste a farlo più velocemente possibile e con minor fatica? - Kirika pensò che il Kage avrebbe usato volentieri quei tunnel per giungere negli altri paese, ma pensò che era troppo rischioso, perché altri avrebbero potuto fare altrettanto. - Penso che sia troppo pericoloso...più che far crollare tutti i tunnel...mi a distruggere le entrare ai tunnel che portano al territorio del Paese del Vento, magari con degli esplosivi. Nelle zone non crollate metterei delle trappole nel caso, qualcuno decidesse di aprire i passaggi dall'altro lato.

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