Missione Suna: Aria di tempesta (conclusa)

Un'ombra, coperta da un mantello, si incamminava per il deserto, camminando senza fermarsi un secondo. Solo parte del volto si intravedeva da sotto il cappuccio alzato, per coprire la testa e proteggerla dal forte sole. In cammino, verso la strada di quelle che una volta era stata la sua casa e tornava nuovamente ad esserlo, anche se non sapeva per quanto.

Una vasta muragli si iniziava a vedere in lontananza, nonostante la tempesta di sabbia che si stava alzando. Pian piano si stava avvicinando, facendo ritorno alla sua vecchia patria, chiedendosi se in un anno le cose fossero cambiate. Arrivò al villico, dove le guardie delle porte e delle mura di Suna erano sempre in allerta per qualche pericolo. Venne fermata, da loro, non potendola riconoscere per via del cappuccio. - Alt!! Identificati... - Qualcosa non va? - La giovane alzò leggermente la testa, in modo che potessero guardala in faccia. - Ma lei è... - Posso passare o ci sono problemi? - No...no nessun problema... - La guardia fece segno alle altre, agitando la mano, segno che potevano abbassare le difese per far passare la ragazza. Kirika tornò a camminare a passo lento, inoltrandosi in quel corridoio delineato dalle pareti rocciose ai lati. Una volta percorso tutto, vide il villaggio estendersi davanti a se. Decise di raggiungere un punto più alto per poterlo ammirare tutto, così sali la parete per ritrovarsi in cima alla cinta muraria. Il villaggio della Sabbia si estendeva sotto di lei. - Sono casa... - Avrebbe avuto molto da recuperare, ma per prima cosa doveva tornare dai suoi genitori, che saranno stati parecchio in ansia per lei. Così saltando di tetto in tetto, raggiunse la finestra della sua casa. L'aprì dall'esterno e vi entrò. Ritrovò la sua vecchia stanza, fece qualche passo avanti e indietro, guardando quello che si era lasciata dietro. Senti poi dei passi e delle voci provenire da fuori. Era la voce della madre che era sempre in giro per la casa a sistemare qualcosa. - Tesoro sai per caso dove è stata messa la tenda che ho appena lavato? - Mmmm non saprei...tua madre deve averla spostata... - La vita sembrava scorrere normalmente, come se nulla fosse cambiato. Kirika sarebbe voluta andare di la, correre dai suoi genitori e abbracciarli, ma aveva quasi paura nel farlo. Un anno lontana, cosa le avrebbero detto. Ma nel mentre che ci stava pensando la porta della sua stanza si aprì, delineando al figura della madre sulla porta. Rimase li ferma e la giovane si abbassò il cappuccio, mostrando il suo volto. - Si guardarono per qualche istante senza dire nulla, poi la madre scoppiò a piangere, lanciandosi verso di lei per abbracciarla. - Sei tornata!! Sei tornataa!!! - Si mamma... - Neanche un anno di distanza, nemmeno la trasformazione di stile e i cambiamenti che aveva riportato Kirika, furono in grado di confondere la madre. Capì fissandola che era lei. Il padre corse per le scale, salendo al piano di sopra dopo aver sentito i rumori della moglie. - Tesoro che succ.... - Il padre fermò sulla porta vide la moglie abbracciare la ragazza e anche lui, subito capì e corse ad abbracciarle entrambe, piangendo dalla felicità. - Oh piccola mia...sia ringraziato il cielo... - Papà!! - Rimasero così per un paio di minuti, tanto che anche Kirika si lasciò sfuggire una lacrima. - Mi siete mancati tanto...vi ho pensato tutti i giorni... - I tre passarono buona parte del pomeriggio a parlare, li in quella stanza. Si era fatto quasi tramonto e Kirika disse che aveva ancora alcune cose da fare, e che sarebbe tornata presto, doveva ancora salutare qualcuno prima. Così lasciò casa sua e decise di recarsi al dormitorio, facendo però un giro lungo del villaggio così da vederselo un po' tutto. Le strade, i negozi, tutto sembrava essere uguale a prima, nulla era cambiato, eccetto lei. Raggiunse il dormitorio, passando anche qui dalla finestra della sua stanza. Ritrovò tutto come lo aveva lasciato. I suoi libri di medicina ancora aperti sulla scrivania, il suo letto i suoi vestiti, tutto era al proprio posto, anche se pieno di polvere. Si tolse il mantello e lo poggiò su una sporgenza del muro per riporlo. Si avvicinò alla porta della stanza e l'aprì per affacciarsi al corridoio. Non c'era nessuno in giro e non si sentivano rumori. - Chissà se... - Prese a camminare, sorpassando alcune porte, per poi fermarsi davanti ad una. Esitò un attimo ma poi bussò un paio di volte. Nessuno rispose. - Non deve essere in camera...forse...sarà al locale... - Si allontanò così da quella porta, su cui vi era la targhetta con sopra inciso "Hotonashi Himeko". Uscì dal dormitorio per girare per le strade del villaggio, si stava facendo sera, con il sole che stava ormai tramontando. Si recò al Dream Maid Caffè, spinse la porta e il campanello suonò, avvertendo le ragazze che qualcuno stava entrando. Una ragazza dai capelli viola si avvicinò lei salutandola con il solito modo di fare delle Maid. - Aijin o kangei (benvenuta padrona)!! - Kirika subito la riconobbe, ma lei non sembrò avere la più pallida idea di chi fosse. - La padroncina vuole un tavolo? - Oh no no...grazie...sto solo cercando Himeko... - Hime-hime? - Si...sai dirmi se è qui? - No...ha finito il suo turno da un po'...credo sia in giro... - Ah ok capito...grazie di tutto...ciao Tomoe... - Kirika si avviò ad aprire la porta per uscire, mentre la ragazza cercava di fermala. - Hey...aspetta...come fai a sapere il mio nome??? - Ma era già troppo tardi, il campanello aveva risuonato e la porta si era chiusa, facendo rimanere Tomoe con lo sguardo fisso su di essa e senza alcuna risposta. Kirika così iniziò a camminare per il villaggio, saltando di edificio in edificio, cercando nelle zone dove Himeko era solita andare e girare. Non riuscì a trovarla. - Accidenti...avevo così tanta voglia di rivederla... - Si fermò in un piccolo parco parco giochi. Non c'era bambini a quell'ora ed era quindi vuoto. Si poggiò su di un'altalena ed iniziò a dondolare. Si sentiva il cigolio della catena dell'altalena, mentre Kirika andava avanti e indietro. Continuò a pensare che non era riuscita a trovare la compagna ed era tutto il pomeriggio che la cercava. Alla fine pensò di tornare al dormitorio, dove avrebbe dovuto trovarla se fosse tornata a dormire, oppure il giorno dopo in accademia per vedere se aveva qualche lezione. Smise di dondolare, frenando con i piedi a terra, quando un pensiero le sfiorò la mente. - E se fosse stata convocata per partire per una missione? Potrebbero passare giorni... - Tirò un sospiro profondo, dopo di che si alzò dall'altalena e si incamminò verso l'uscita del parco. Da lontano vide un'ombra passare davanti l'entrata del parco e continuare a camminare diritto, senza fermarsi. L'ombra, come era delineato il corpo, i lunghi capelli, le ricordarono qualcuno. Corse subito all'uscita e di spalle vedeva la persona che si allontanava, camminando lentamente per la strada. Anche senza vederla in faccia la riconobbe e la chiamo, a voce normale. - Hime-oneesan... - Himeko si girò, fissandola perplessa per qualche istante, cercando di capire chi fosse la ragazza che si trovava a qualche metro da lei. Ci fu un silenzio che aleggiò nell'aria per qualche secondo, nel mentre che Himeko osservava la ragazza cercando di capire chi fosse. Poi sembrò avere l'illuminazione, con i suoi occhi che si sbarrarono, diventando sempre più grandi e lucidi. - ..oh..mio..... - Riempiti di lacrime iniziarono anche a traboccare. - KIRI-CHANNNNNNNNNNNNNNNNNNNN!!!!!!!!!!!!!!! - Himeko corse saltellando verso la vecchia compagna finendola per abbracciare forte e se. Kirika si ritrovò con la testa sprofondare nei suoi seni, mentre Himeko continua a stringerla sempre più forte a se. - KIRICHANKIRICHANKIRICHANKIRICHAN!!!!! - Continuò finché Kirika non le diede qualche pacca sulla spalla e con voce bassa perché chiusa dal seno di Himeko - Ariaaaa!! - Himeko lasciò la presa - G..G..Gommenee... - Hehehe...tranquilla. - Kirika le sorrise, mentre Himeko era tornata a guardarla. Doveva osservare come la giovane fosse cambiata in tutto questo tempo che non si vedevano. La vecchia amica sembrava avere il fiato corto, respirava a gran boccate d'aria, sembrava che stesse soffocando più lei che Kirika prima quando la stava abbracciando. - dove.... cioè....ti..ti trovo bene!.... - Grazie Hime...anche tu... - Kirika le si avvicinò e stavolta la abbraccio lei leggermente. - Ti ho cercata tutto il pomeriggio... - Etoo...cioè.... - La compagna sembrava parecchio impacciata e mentre era lei ad abbracciarla calò nuovamente un silenzio, che Himeko provò a staccare in qualche modo. - Dango?? - Le due tornarono insieme al parco, mettendosi insieme stavolta sulle altalene, dondolando ognuna sulla propria. Kirika avvertì che Himeko ogni tanto la fissava, le due avevano molte cose da dirsi, di sicuro si aspettava delle spiegazioni su dove fosse stata Kirika tutto questo tempo. Finirono tutti i dango che Himeko aveva con se. - Buoni...era da tanto che non li mangiavo... - di nuovo ci fu silenzio tra loro, ma durò di meno, perché stavolta Kirika prese subito parola. - Sono stata qui...nel Paese del Vento...con una squadra segreta di Sunagakure...non posso dirti molto su questo però... - si fermò un secondo prima di ripartire. - Ho trovato mia sorella... - ..tua....sorella???..... - Himeko rimase un attimo perplessa - ...so cosa pensi...ti avevo detto che era morta, lo credevo anche io...ora si può dire che effettivamente lo è...storia lunga...lei e altri due shinobi della sabbia mi hanno allenato durante quest'anno...e abbiamo fatto diverse missioni sotto copertura per il Kazekage...ho girato un po' per i paesi... - ....davvero??....sugoiii!!! - Tirò un sospiro - E' stato un anno frenetico...ma ora sono qui...anche se si può dire non per puro piacere...tu cosa mi dici? - ....io.....io sono stata rapita( risatina) ...ma solo due volte!!!! ......ti...ti ricordi di Puru-Ru??? ....la bambina che vive nel dormitorio con noi? - Ehmmm si...si mi ricordo di lei... - In realtà Kirika molto probabilmente l'aveva incontrata mezza volta, ma diverse volte era tornata in incognito al villaggio senza farsi vedere e aveva visto Himeko con la ragazzina di cui parlava. - Questo non glielo posso dire...o se la prenderebbe a male che non sono andata a salutarla le volte che sono stata qui...ma...non potevo dirglielo... - Ho...ho scoperto che.....che ..non so come spiegarlo....è...è speciale....VERAMENTE SPECIALE!!!! - Kirika ascoltò la compagna nel tentativo di spiegare cosa la ragazzina avesse di speciale. - Cioè? In che senso speciale? - ...non..non so come definirla... Mi ha salvato....... - Questa non fu propri ouna spiegazione sulla specialità della piccola, Himeko rimase un attimo in silenzio, forse stava pensando cosa dire per spiegarsi meglio. - ..come hai fatto tu!.. - Io?? - Kirika si perse nel discorso di Himeko, che cambiò repentinamente. - ..non...non ti ho mai ringraziata .... Se.. Se non era per te ora.... - Ma che dici...tu sei in gamba...sei una delle migliori kunoichi che conosca... - Ma Himeko scoppiò a piangere a dirotto. - Oddio ho detto qualcosa di male?? Il tempo passato con Nero mi deve aver fatto diventare una bambola spietata!!!! - ...mi sei mancata!!!... - Kirika si alzò dall'altalena e andò davanti a Himeko. Le protese le mani in avanti, invitandola ad afferrarle e poi aiutandola ad alzarsi. - Ora sono qui... - le due rimasero ad fissarsi in silenzio pochi secondi mentre Himeko si asciugava gli occhi dalla lacrime. - Hime? C'è una cosa di cui ti volevo parlare...c'è un motivo per cui sono tornata ora...ma magari è meglio parlarne con più calma...poi magari ne parleremo...devo prima parlare con il Kazekage di una cosa...ora piuttosto cosa facciamo?? - Lo stomaco di Kirika iniziò a brontolare. - Hehe...direi che i dango non sono bastati... - Così Himeko prese la palla al balzo invitando Kirika a cena da lei. - ...sicuramente anche An-chan sara felice di rivederti....e..e poi oggi faceva l okonomiyaki...... Cioè.... - Così deciso si recarono insieme al dormitorio, nella stanza di Himeko. Li trovarono sia An-chan che Puru. La piccola Puru sembrava essere tutta presa dalla preparazione ai fornelli e nulla sembrava distrarla. Kirika la osservò per qualche istante. An-chan guardò la suniana, le ci volle un po' per conoscerla, ma poi si precipitò a salutarla abbracciandola. - Kiri-chan!!!.... - Ciao An...è bello rivederti... - Le ragazze terminarono di preparare e si sedettero tutte a tavola cenando e pranzando allegramente. Passarono una serata tranquilla, mangiando gli okonomiyaki preparati da An-chan. Himeko parlo di cosa aveva fatto in questi mesi e delle missioni svolte. - ...sono rimasta ...MESI... prigioniera in quella strana città...non... Non ricordo quasi nulla di quel periodo....... - Aveva l'aria triste, sconvolta, pensierosa, non doveva essere stato un bel periodo per lei. - Brutta esperienza? - ....è stata...STRANA!!! .......mi hanno catturata nei bagni del ristorante.....credo volessero chiedere un riscatto.... - la guardo mentre la piccola mangiava silenziosamente - Lei mi ha salvato!.... Dovresti vederla!!!!! E fortissima!!!!! ...... - Disse mentre le accarezzava i capelli - Cos'ha di speciale? - ....hai... Hai mai notato il tatuaggio che ha sulla schiena?... La piccola croce?..... E un numero!!! ...10 .......Puru e........durante l ultima guerra vennero.....CREATE delle...delle armi potentissime.......armi con l aspetto di BAMBINE!!!..... Puru.....è....è una di esse! la piccola guardava Himeko tristemente,, mentre Kirika ascoltava il suo racconto. - ...è..è stato...scinvolgente....all inizio....poi....si!... Poi ho...ho pensato che...che non cambiava nulla!!! Puru....Puru è sempre Puru!!!.... - La serata si concluse con An-chan che stava pulendo i piatti e Pur che si era addormentata sulle gambe di Himeko. Tutto sembrava essere perfetto, come se non fosse passato quell'anno. In quello che sembrava un momento di calma Himeko, curiosa chiese a Kirika cosa le voleva dire prima. - di cosa volevi parlarmi?? - Kirika osservò Puru, assicurandosi che fosse completamente addormentata e poi An-chan in modo da essere sicura che fosse abbastanza lontana da non sentire. - E' una storia lunga...ora non è ancora il momento migliore...ma ho bisogno del tuo aiuto per una faccenda...durante il mio viaggio per i vari paesi ho scoperto diverse cose... - Si fermò un secondo, il suo sguardo si fece serio. - Molti Villaggi stanno mobilitando le loro forze...alcuni solo per difesa...altri per attaccare...nulla è ancora certo...in questo momento Suna è in grado di difendersi, ma un domani...non te lo so dire... - Poggiò una mano sulla spalla spalla di Himeko. - Finirò di spiegarti tutto quando saremo sole e ci sarà più calma...ora è tardi...sarebbe il caso di andare a riposare.

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Il mattino seguente Kirika venne raggiunta da un anbu della sabbia, portando con se una convocazione ufficiale nell'ufficio del Kage. - Sembra che il lavoro non aspetti mai... - Prese la convocazione e notò che la chiamata fu alquanto urgente, così non perse tempo e si recò subito alla residenza. Fuori all'edificio vide in lontananza anche Himeko, intenta ad entrare, così corse per raggiungerla e la chiamò per attirare la sua attenzione. - Himeeee!!! - La compagna si voltò. - KIRI-CHAAAAAN!!! - Anche tu convocata dal Kage? - SII!!.... Vuol dire che..FAREMO una missione assieme!! - La cosa sembrò entusiasmare entrambe. Le due entrarono insieme e si diressero all'ufficio, dove, una volta bussato entrarono. - Buongiorno...Kirika Yukiyo Misaki a rapporto!! - Ohayooo Kazekagr-Domo! - Con loro sorpresa doveva esserci stato un cambio generazionale, il Kazekage era cambiato. - Chi sia spettava che mentre ero via...il Kazekage cambiasse... - Kirika lo guardò, riconoscendo l'uomo. Dai racconti dei suoi compagni e dalle informazioni che era stata costretta ad imparare, sapeva molte cose anche sugli altri ninja del villaggio della sabbia. - Abe Takayuki...uno dei pochissimi a saper sfruttare la sabbia dorata...è stato scelto come nuovo Kazekage...interessante... - L'uomo prese parola. - Kirika, Himeko, è da molto tempo che non vi vedo insieme. Sono contento. - Le due ragazze si guardarono e sorrisero, anche loro erano contente di tornare a fare squadra insieme. Poi si rivolse un attimo a Kirika guardandola. - Intanto ti faccio le mie congratulazioni Kirika, Tomoko mi ha detto tutto. Sei diventata un interrogatrice a tutti gli effetti. - Grazie Kage-sama...ho svolto solo il mio lavoro... - Ma adesso basta con i convenevoli. Kirika, le nostre spie hanno finalmente scovato quello strano ninja- pianta che hai incontrato nelle tue precedenti missioni ad Iwa. - Il kage passò direttamente ai fatti e la notizia che diede loro attirò l'attenzione di Kirika, che però rimase fredda in viso, non mostrando alcuna incertezza, mentre faceva memoria degli eventi passati. - Bene...Suna e Iwa hanno un conto aperto con lui...questa volta non gli si permetterà di fuggire... - Il kage fece cenno di si con il capo, sembrando compiaciuto dalla determinazione della ragazza. - Insieme alla spie di Kumo, con la collaborazione del Raikage e dello Tsuchigake abbiamo finalmente fatto scoperte interessanti. Ovviamente Himeko non ne sa niente, voglio che tu le riferisca ogni cosa che sai sulla tua precedente missione, vi servirà. - Riferirò ogni dettaglio... - Non si sa se Himeko se ne sarebbe accorta, ma il modo di parlare di Kirika era cambiato, diventando più freddo e composto, come un vero soldato. - Il nostro nemico si è spostato a nord di Kumo, in questi mesi approfonditi studi sul sottosuolo ha rintracciato un sistema di caverne e tunnel secondari che si estende per tutte e 5 le grandi nazioni. Sono difficili da reperire, sono ad una profondità variabile tra i 200 e i 500 metri. Alcuni passano sotto laghi, fiumi, e persino mari. Hanno scavato nelle montagne, nelle pianure, per fortuna non sotto le città. Ma i loro tunnel arrivano quasi alle porte. - Kirika ascoltò silenziosamente tutte le informazioni che venivano date loro dal Kage, memorizzando tutto. La situazione non era delle migliori, quanto aveva detto, questi tunnel si estendevano per miglia ricoprendo l'intero continente e oltre. - Per esempio abbiamo scoperto che un sistema di tunnel giunge al polo archeologico di Eusapia, l'antica città dei morti che risiede sotto Suna, di cui Himeko ha sperimentato una lunga permanenza. - NO....io..io ...l'avevo distrutto!!... - Kirika si voltò verso la compagnia e vide che inspiegabilmente era diventata pallida in viso e con una mano portata al collo, sfiorava un ciondolo che portava con se. Kirika capì da questo e dalle parole del Kage che qualcosa doveva essere successo e fece memoria di quello che Himeko le aveva detto la sera prima, che era stata prigioniera per lungo tempo in un posto. - Che sia in questo luogo? - Dove arrivare in quel punto, lì vicino i nostri ninja hanno messo in luce l'ingresso di uno dei tunnel. Ecco qui una mappa. - Kirika vide che Himeko sembrava ancora parecchio scossa al solo nominare del posto così si fece avanti li a prendere la mappa. - La prendo io... - Sarà difficile orientarsi nel buio, viaggerete tutto il tempo nella completa oscurità, per tanto portatevi torce a sufficienza. - Le ragazze fecero di si con il capo. - Esplorate i tunnel, fino all'uscita di Kumo. Trovate il nascondiglio del ninja- pianta ed uccidetelo. Non voglio obiezioni, e lo voglio Morto. Intesi? - Sopratutto nelle ultime parole, il Kazekage fu particolarmente autoritario e duro, si capiva che non avrebbe accettato un risultato diverso da quello predetto. - Si...porteremo a termine questa missione. - HAAAI!.... - Le due si congedarono dal Kage, uscendo dal suo ufficio. Una volta fuori dal palazzo Kirika si rivolse a Himeko vedendola ancora scossa. - Tutto bene? Ce la fai? - SI!!....SI!!....solo...Ho..Ho solo avuto un piccolo giramento di testa.... - Kirika guardò per qualche secondo Himeko, capì che qualcosa non andava, ma non voleva sforzarla. - Facciamo così...andiamo a prepararci...ci incontriamo tra una mezz'ora davanti alle porte del villaggio, ok? - Così le due si divisero per fare rifornimenti. Kirika passò prima anche da casa, per salutare i suoi genitori e dire loro che sarebbe partita per una missione che le era stata assegnata. I due speravano che avrebbero potuto passare qualche momento in più con la figlia, ma capirono che la vita di un ninja è sempre così frenetica. Kirika passò poi dal dormitorio e riprese il mantello e il resto del suo equipaggiamento, dopo di che si recò all'ingresso di Suna ad aspettare Himeko. Quando la vide arrivare, notò che era in compagnia di una ragazzina, piccoletta, dai capelli rossi, sulle cui spalle c'era la giara di sabbia che Himeko portava solitamente con se. - Chi è quella ragazzina? - Quando si avvicinarono del tutto, Kirika la guardò meglio. Aveva uno sguardo strano, era fisso e alquanto perso nel vuoto. - Lei...è A-KO...è..è un Shikigami... - Shikigami? - ...una bambola di carta!!....la ..la uso per i lavori pesanti - Fece una piccola risatina - Ahh....ok... - Kirika non sapeva come rivolgersi a lei. Decisero di partire e iniziarono il loro viaggio, lasciando Suna. Solo dopo che partirono le due iniziarono a parlare dei dettagli della missione. La prima a parlare fu Himeko menter avanzavano per il deserto, svelando cosa le fosse successo ad Eusapia - Ti..ti ricordi che ti ho detto che ..che sono rimasta prigioniera ...per MESI....in..in un posto?? - Kirika fece cenno di si con la testa e Himeko tirò un profondo sospiro mentre si apprestava a raccontare. - Era ..Eu...Eru... Eiu.....cioè...è...era..il..il posto dove stiamo andando!!... - Immaginavo... - Si prese una breve pausa prima di continuare a parlare. - ..era....era piena di...MOSTRI!!..... - Mostri? - ....questo..questo ciondolo viene da là! .. - Kirika osservò il ciondolo. - ..comeancheunquintaledivestitighoticcarinissimi!!sevuoiquandotorniamodallamissionetenefaccioprovareunpaiochesonocertatistrarebberounamor.... - Hime!! - Kirika la stoppò - Calma...quando parli così velocemente è difficile seguirti... - Eto!!... scusa!!.... continuo a parlare a vanvera quando sono.... - Sembrava avere l'aria molto afflitta e triste. - Non voglio tornarci!!...è...è.... - Ci sono io... - Kirika la guardò mentre avanzavano, cercando di confortarla con un sorriso. - Non ti lascio sola... - Kirika aveva un'aria diversa da quando le due si erano viste l'ultima volta. Si erano lasciate che sembrava una bambina, ora era una kunoichi. - Porteremo a termine questa missione insieme Hime... - Guardò la compagnia negli occhi, mentre continuavano ad avanzare, con i suoi occhi vitrei. - Durante quest'anno...ho capito che molte cose cambiano...e se vogliamo davvero proteggere la gente...non possiamo permettere che certe cose ci frenino... - Kirika avanzò silenziosa, non guardando più la compagna e quando tornò a parlare la voce sembrò avere un velo di durezza nella parole che pronunciò. - Non posso permettere che qualcuno mi fermi Hime...ho scelto una via...e costi quel che costi la percorrerò!!...anche a costo di...mettermi contro tutti... - C'erano cose che Kirika pensava e che avrebbe voluto rivelare a Himeko, ma non era ancora giunto il momento, ora dovevano pensare alla missione. - Ascolta...per la missione... - Tornò ad avere espressione e voce normale, per quanto ci fosse un tono di serietà. - L'essere di cui il Kazekage ha parlato...è una specie di uomo pianta...un ibrido...ha fatto la sua comparsa a Iwa. Non sappiamo i suoi piani, l'ultima volta aveva creato un esercito di suoi simili...vista questa cosa dei tunnel...posso presumere che sia un tentativo di invasione il suo... - Fece una breve pausa e poi tornò a parlare dell'essere spiegandone le abilità alla compagna. - E' capace di scindersi in due parti...una bianca e una nera...dotate di propria personalità...usa tecniche miste tra terra...e acqua...ed è capace di creare delle radici e muoversi nel terreno...se riuscissimo a estirparlo dal terreno avremmo un vantaggio...non potrebbe usare le radici...Poi può creare delle strane creature...che diffonde nell'aria e crescono sul corpo del suo bersaglio assorbendone il chakra...e crea una specie di mostro...pianta...gigante...molto più forte...questo è tutto dire...Se dovesse venirmi altro in mente te lo dirò... - Continuarono il viaggio, con Himeko che fece strada, in quanto conosceva già l'ubicazione del posto. Una volta arrivate alle porte di Eusabia, trovarono due ninja con il copri-fronte di Suna. - Siamo arrivate...la situazione com'è?

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Le due giovani ragazze si addentrarono nella miniera. C'era qualche attrezzo sparso, ma sembravano essere abbandonati li da tempo. L'ambiente era grande, in diversi punti le rocce sembravano essere state scavate, probabilmente per estrarre qualcosa. - Forse...estraevano qualche metallo qui... - Si addentrarono un po' più verso il centro, guardandosi attorno. - Dove siamo??? - Non lo so. Dici che ci siamo perse?? - Per capire provarono a consultare la mappa che avevano. Dopo averla aperta e stesa per terra, la illuminarono con la torcia e la esaminarono. - Che facciamo?, cioè....se...se siamo qui.. - Fammi vedere - Himeko indicò con il dito un punto sulla mappa. Era la miniera dove si trovavano loro, era indicata sulla stessa, quindi per loro questo era un bene, così avrebbero potuto capire come muoversi. Capirono che in pratica avevano deviato il loro percorso originario, ma seguendo la mappa sarebbero riuscite a trovare un percorso alternativo da fare per tornare sulla giusta via. - Mmmm dobbiamo seguire questo percorso...e giungere a questo tunnel! - CONTINUIAMO?? - Si...restare ferme qui non servirebbe a nulla, proviamo ad andare seguendo queste indicazioni. - Memorizzarono per bene la strada che avrebbero dovuto percorrere, riposta la mappa si incamminarono. - Questo posto è infinito... - Dopo poco le parole di Kirika, giunsero alla fine del tunnel. Camminando, Kirika inciampò in qualcosa di lungo, così illuminò per terra. - Guarda...dei...binari... - Li seguirono, vedendo che c'era un intera strada ferrata e alcuni binari posti sulla stessa. Kirika illuminò più in la il percorso battuto dalla strada ferrata. - Sembra che prosegua per un lungo tratto...potremmo usare questi carrelli... - L'idea era che se percorrevano tutta la miniera avrebbero fatto prima ad attraversarla. Si avvicinarono così ai carrelli. - C'è spazio per una persona...dobbiamo usarne due... - forse dovremmo unire i carrellini!...devo avere una corda dietro... - Ok lasciò fare a te. - Himeko si occupò dei carrelli, dopo di che poterono partire. Dovevano darsi una spinta per partire, così Kirika usò i fili di chakra estendendoli fino alle pareti, tirando fece muovere i carreli dando così la spinta necessaria per partire. Il tragitto in un primo momento era pianeggiante così sembrò andare tutto bene. Non ci volle molto però, che le cose degenerarono. Il percorso iniziò ad inclinarsi sempre di più verso il basso e la pendenza fece aumentare notevolmente la velocità. - Credo...dovremmo cercare di diminuire la velocità...usiamo i freni per ridurla... - Pian piano cercarono di usarli, ma la velocità risultò essere già troppa che usandoli finirono per rompersi. Kirika si ritrovò con la leva in mano, notando che era arrugginita. - Oh oh... - NOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!! KIRI-CHANNNNN!!!!!.... - Subito dopo la pendenza aumentò e il carrello continuò ad aumentare di velocità. Kirika fu presa abbastanza dallo sgomento e dalla paura, i carrelli erano senza controllo. Le due ragazze iniziarono a gridare - AHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!! - AHHH!!! E' STATA UNA PESSIMA IDEAAAA!!! - La cosa peggiore fu quando videro una curva in lontananza. I carrelli ci si avvicinarono a tutta velocità e le ragazze non poterono far nulla quando giunsero alla curva. I carrelli lasciarono le rotaie e volarono giù insieme a loro. Le ragazze saltando cercarono un appiglio contro la parete. Kirika riuscì ad aggrapparsi, già prima estendendo i fili ad un'estremità, mente Himeko continuò a cadere ancora un po'. Prede un kunai e lo conficcò nella parete per risalirla e mettersi su di una sporgenza. Poi si affacciò verso il basso per cercare l'amica. La sentì gridare e chiamarla. - KIRI-CHAN!!!....KIRI-CHAAAAN!!! - Hime!!!...Tutto ok?? Sono riuscita a d aggrapparmi sulla parete...dove sei? Non ti vedo... - Le due erano finite su due livelli diversi e Himeko era ad un livello più basso. Gridando ne riusciva a sentire la voce, ma non a vederla. Le due si ritrovarono divise, senza sapere dove andare. - COSA FACCIAMO??' DOVE?? DOVE??? - Kirika cercò di rimanere lucida. Prese la mappa e provò a consultarla cercando di capire dove fossero. - Accidenti che razza di situazione...Dammi un minuto Hime!! - Illuminandola cercò di capire dove si trovassero cercando il tragitto dei binari e la curva dove avevano deragliato. - Ok...quindi siamo qui... - Vide che cercano diversi tunnel sulla mappa che portavano in punti vicini, probabilmente ci sarebbero stati dei collegamenti proseguendo, ma doveva far vedere il tutto a Himeko. Così trovò il modo di passarle la mappa. Si morse il dito e facendo uscire una goccia di sangue si sporcò la mano e compose i sigilli. Poggiando il palmo al suolo evocò un suo compagno animale. Un piccolo quetzal blu comparve davanti a lei. - Oh piccola serve il mio aiuto in verità? - Si ascoltami Pierrot...serve che porti questa mappa a Himeko...si trova più giù, ma non so dove sia...la raggiungeresti per me? - Certo...sono qui per te in verità... - Il piccolo quetzal prese la mappa tra le mani e si precipitò in picchiata giù, raggiungendo Himeko e consegnandole la mappa. - Hime mi senti?...Ti ho fatto portare la mappa...vedi ci sono dei tunnel che si indirizzando tutti da una sola parte...forse ci sarà qualche collegamento in quella direzione e ci ritroveremo... - Il piccolo quetzal ritornò su. - Ottimo lavoro...ora puoi andare...Grazie. - Di nulla in verità - L'animale scomparve in una nuvoletta di fumo. - Ok...ora meglio mettesi in marcia. - Torcia alla mano, illuminò il sentiero che doveva percorrere.

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Kirika continuò ad avanzare in quel tunnel, sperando di trovare la via che l'avrebbe ricongiunta a Himeko. - Spero di non prendere qualche via sbagliata...ora che non ho più la mappa con me... - Si inoltrò nel sottosuolo camminando per diversi minuti, quando la struttura di alcuni tunnel iniziarono a cambiare. Sembravano essere stati modellati e le pareti definite per bene. Qualcuno era passato di li e aveva reso i tunnel più percorribili e agevoli. Così Kirika decise di seguirli e vedere dove l'avrebbero portata. - Che posto?...Ci sono delle stanze... - Kirika si accostò alle porte prima di aprirle, non voleva qualche sorpresa. Non trovò nessuno, ma vide che nelle stanze vi erano una serie di uffici. Decise di entrare in uno e cercare di capire che posto fosse. Trovò una serie di scaffalature con diversi documenti. Un fascicolo era in una cartellina rossa che spiccava sulle altre. Decise di raccoglierla per istinto e di vedere cosa ci fosse scritto all'interno. Sfogliò i fogli andando avanti pagina dopo pagina, fino a soffermarsi su alcuni documenti. - Questi parlano della chiusura della miniera...vediamo... - Sugli stessi trovò che la causa della chiusura fu dovuta ad alcune contaminazioni pervenute dall'esterno. Molti dei tunnel a suo tempo si riempirono di un gas che risultò essere tossico e mortale per molti di coloro che lavorarono nella cava e così ne fu predisposta la chiusura. - Gas tossico?...non sarà mica questo il suo piano...se i tunnel si estendo per i paesi...non vorrà mica far uscire il gas in superficie?? - Se questa era la prospettiva la situazione era davvero critica. - Devo trovare immediatamente Himeko... - Su una delle pareti era stata attaccata una mappa di tutti i tunnel che erano stati costruiti e come essi fossero collegati tra di loro. Ripeté a memoria il percorso, illuminando il percorso con la torcia, che però calò di intensità - Si sta scaricando...dannazione... - Sfruttò il suo chakra per ricaricarla poi, vista la direzione da prendere lasciò la stanza e corse via fuori per i corridoi. - Non c'è un attimo da perdere!! - Sulla mappa aveva visto che c'erano degli ascensori che l'avrebbero portata ai piani inferiori, così sarebbe riuscita a raggiungere la compagna. - Eccoli!! - Ne prese uno nella speranza che fosse ancora funzionante, ma per sua sfortuna non lo era. - Dannazione!! - Ma la giovane non era più quella di una volta, non si fece scoraggiare dall'imprevisto. Con un colpo secco, diede un pugno alle assi di legno dell'ascensore che formavano il pavimento. Continuò a rompere formando un grosso buco. Si ci infilò e prese la corda dell'ascensore, dopo essersi infilata la torcia in bocca. Aggrappata alla corda scivolò velocemente giù raggiungendo il piano inferiore. Corse per i corridoi che incontrò, quando improvvisamente sentì dei rumori e delle grida. - E' la voce di Himeko!! - Cambiò repentinamente direzione prendendo un nuovo tunnel, seguendo le voci e i rumori, ma di imbatté in un tunnel chiuso e sbarrato da un muro costruito appositamente per sigillarlo. Sopra vi era appeso un cartello con scritto "Sostanze Tossiche". Himeko era poco oltre quel muro, cambiare strada avrebbe significato lasciarla sola e perdere del tempo. Lungo il tragitto per arrivare a quel muro, Kirika non aveva visto altre diramazioni, sarebbe dovuta tornare indietro del tutto per trovare una via alternativa. - Beh...pare io non abbia scelta... - Per niente intimorita dal gas, ma anzi con un tono spavaldo, concentrò il chakra raiton nella mano e sferrò un colpo al muro creando un buco. Del gas iniziò a fuori uscire velocemente dal buco. - Non basterà questo per fermarmi!!

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Uso 10 Unità di chakra per ricaricare la torcia (segno direttamente al prossimo turno -20 quando pagherò di nuovo nel riepilogo)