Missione Konoha: contributo alla causa

Bouranchi

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    Ieri La Hokage ti ha convocato per assegnarti una missione:
    La guerra contro il paese dei vortici stà assorbendo molte delle "energie" del villaggio.
    Domani partirà una colonna di rifornimento per la base di Norihiro (nome della base di Konoha nel territorio del vortice) tu e altri 2 (un genin e un Chunin) sarete la scorta.
    Hai 250 ryo da spendere in armi e medicinali , se non li userai andranno persi.
    Hai tutto il giorno per prepararti
    Il mattino successivo, hai appuntamento alle 5 di mattina con il resto della scorta e con il personale della colonna.
    Il Chunin si chiama Hiroshi Nimura
    24-sengoku-musou-chronicle-2nd-4
    Il genin...crealo tu.
    ..Quando i logisti hanno terminato partiamo!... purtroppo i carri sono sono lenti...impiegheremo 2 giorni per arrivare alla costa..e 1 di navigazione prima di giungere a destinazione.
    Partirete per le 7.
    Il post termina quando , alle 12 vi fermerete per far riposare gli animali e mangiare (con voi c'è un "cuoco" quindi non dovete preoccuparvi a prepararvi da mangiare)
     
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    Pensato Kaminari no Masutā
    Parlato Kaminari no Masutā
    Parlato Hiroshi Nimura
    Parlato Ryōshu Shizen

    Masutā si svegliò presto quella mattina, in preda ad un grande euforia. Erano passati alcuni mesi da quando era diventato genin e quella che avrebbe iniziato oggi, sarebbe stata la sua prima missione come ninja.
    Era anche ora!
    Il giorno prima era stato convocato alla magione dalla Hokage dove gli fu spiegato brevemente in cosa consisteva la missione. Quel giorno sarebbe partita una colonna di rifornimento per la base di Norihiro, base sita nel territorio del Vortice e la scorta, oltre Masutā, poteva vantare un altro genin e un Chunin.
    A Masutā non dispiaceva un po' di compagnia, anche se prediligeva la solitudine; sperava soltanto di non avere compagni tediosi e sopratutto incapaci.
    Probabilmente sto facendo dei pensieri inutili, devo essere fiducioso.
    Sì alzò verso le 4 del mattino così da avere il tempo per prepararsi mentalmente e in modo logistico al viaggio.
    Vediamo...per le armi nessun problema, ho già fatto scorta l'ultima volta. Per quanto riguarda i medicinali, penso cdi poterne fare a meno: non sarò da solo, perciò la percentuale di trovarmi in una brutta situazione, seppur presente, è minima.
    Dopo essere stato in bagno e aver provato, senza alcun risultato, a sistemarsi i capelli ritornò in camera per prendere il porta kunai con al suo interno gli attrezzi del mestiere. Lo sistemò di modo che non gli fosse troppo d'impiccio e senza fare rumore uscì di casa. Una volta fuori si voltò indietro guardandola: gli dispiaceva non salutare nessuno, ma non se la sentiva. Era un ninja adesso, no? Salutare i suoi famigliari prima di partire per una missione, la sua prima missione, poteva essere interpretato forse come un segnale di debolezza? Di non completa convinzione della strada che aveva scelto? Di certo una cosa la sapeva: se si fosse azzardato a svegliare il padre a quell'ora della mattina, la missione l'avrebbe fatta, forse, con qualche ossa di meno.
    Inspirò profondamente la brezza mattutina e con calma si avviò verso le porte del villaggio dove sarebbe partita la colonna di rifornimento. Era davvero una sensazione strana vedere il villaggio così tranquillo e silente...così adatto ad uno come lui. Sogghignando, accelerò il passo. Dopo pochi minuti arrivò a destinazione e poté dunque vedere la formazione della colonna: i carri erano quattro ma piuttosto grandi e, con molta probabilità, gravidi di provviste. Ogni carro era trainato da due cavalli che Masutā aveva già visto in passato...forse in un libro.
    Dalla loro conformazione fisica non sembrano portati per la velocità, ma piuttosto per la resistenza. Presumo dunque che si prospetterà un viaggio piuttosto lungo.
    Seduti sui carri c'erano i conducenti il cui unico compito era far avanzare i prima citati qualunque cosa fosse successa; in caso di attacco non avrebbero potuto fare affidamento su di loro. Alla destra di quel "accampamento" improvvisato, c'erano due individui che parlavano tra di loro in modo più o meno concitato.
    Che diavolo...questa sensazione...la stessa che ho avvertito da Nagai sensei.
    Uno dei due, il più alto, si girò verso Masutā e gli fece cenno di avvicinarsi. Il genin non se lo fece ripetere due volte e si avviò verso i due.
    Colui che lo aveva chiamato a sé era sicuramente il Chunin di cui gli aveva parlato la Hokage, Hiroshi Nimura. Era un uomo piuttosto alto, con dei capelli molto simili ai suoi ma dotato di due agghiaccianti occhi colore blu.
    Che sguardo penetrante...e non è solo questo. Lui è forte.
    A tutto questo si aggiungeva anche l'abbigliamento del Chunin che era in piena sintonia con la sua ostentata potenza: indossava un'armatura leggera dalle forme particolari, e anche se non sembrasse doveva essere molto resistente. Come ciliegina sulla torta, una sciarpa dello stesso colore degli occhi era avvolta intorno al suo collo ed era così lunga che arrivava sin quasi al livello del terreno.
    L'altro invece doveva essere il genin, Ryōshu Shizen. Quest'ultimo era decisamente più sobrio, sia come aspetto che per vestiario. I capelli erano marroni e una ciocca di questi gli ricadeva sull'occhio sinistro nascondendolo alla vista. Il fisico era simile a quello di Masutā, anche se quest'ultimo era leggermente più alto. Indossava una maglietta verde e dei pantaloni grigiastri parecchio rovinati; per finire, intorno al collo, portava quello che sembrava essere un amuleto.
    Quando i logisti avranno terminato, partiremo. I carri, purtroppo, sono lenti. Impiegheremo due giorni per arrivare alla costa e un altro di navigazione prima di giungere a destinazione.
    Disse il chunin saltando alla grande le presentazioni.
    Dopo ciò si congedò da Masutā e l'altro ragazzo per andare a parlare con i conducenti.
    Di certo non bada ai convenevoli.
    Si rivolse allora verso il genin, speranzoso di poter avere finalmente una conversazione degna di quel nome.
    Probabilmente sai già il mio nome, come io conosco il tuo, ma preferisco sempre presentarmi: piacere, io sono Kaminari no Masutā.
    Piacere, io sono Ryōshu Shizen e ti prego di non badare al capitano ma...è l'effetto collaterale della sua profonda concentrazione verso la missione
    Disse lui sorridendo.
    Già, è un tipo piuttosto particolare...e anche potente immagino.
    Ryōshu lo fissò per qualche attimo, come se lo stesse valutando.
    Hai occhio, eh? Beh, te lo confermo: lui è forte.
    Masutā guardò in direzione del capitano e per la prima volta da quando lo aveva conosciuto, vide una spada al fianco di questi.
    Perché prima non l'ho notata? E' praticamente impossibile non vedere una cosa del genere! Ok, è una katana e quindi molto sottile ma...
    Se ti stai chiedendo come mai non hai subito visto la spada...
    Incominciò Ryōshu facendo voltare di scattò Masutā verso di lui.
    ...non lo so nemmeno io!
    Masutā incominciò ad emettere senza volerlo vagonate di intento omicida che il genin riuscì ad avvertire.
    Vedo che per te è una cosa seria, eh? Non saprò dirti di cosa si tratta, certo, però possiamo supporre. Dico bene?
    Masutā si limitò a guardare negli occhi, o per meglio dire, nell'occhio il ragazzo.
    Che tipo! E' pericolosamente vicino a starmi simpatico.
    Bene, allora supponiamo.
    Ryōshu sorrise.
    Beh, non c'è molto nemmeno da supporre. Questa cosa della spada che non si nota magari è legata ad un suo possibile potere e forse, se avremo la fortuna di essere attaccati, potremmo anche vederla in azione. Inoltre potrebbe anche darsi che siamo dei pessimi osservatori e che in verità la spada sia sempre rimasta visibile.
    Concluse lui divertito.
    La sai una cosa Ryōshu? Questo viaggio si preannuncia più interessante del previsto. Non vedo l'ora di partire.
    Vale lo stesso per me.
    Non dovettero attendere molto. Verso le 7 il viaggio poté prendere inizio e con il loro lento incedere, i carri incominciarono la marcia. Ryōshu, colto a tradimento dalla sonnolenza, si addormentò spudoratamente su uno dei carri bersagliato dagli sguardi omicida del capitano Nimura.
    Ma come cavolo fa a dormire con quella pressione assurda che quel maledetto esercita?
    Con il compagno genin fuori gioco e un vigile ma più silenzioso di un albero capitano che di sicuro non avrebbe iniziato alcun discorso, Masutā decise di godersi il paesaggio che per le ore che seguirono fu di una piattezza estrema.
    A mezzogiorno si fermarono per far riposare gli animali...e finalmente per mettere qualcosa sotto i denti. Ryōshu si svegliò non appena si furono fermati, mosso da, a detta sua, un miracoloso tempismo.
    Iniziamo?
    Chiese Masutā.
    No, tranquillo. Con noi è venuto anche un cuoco. Non l'hai visto prima perché è sempre rimasto dentro uno dei carri. E non preoccuparti, dicono che sia davvero un genio ai fornelli!
    Confortato dal pensiero di un prossimo pasto soddisfacente, Masutā si mise comodo sul carro e alzò la testa vero l'alto scrutando il firmamento.
     
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    Dopo mangiato ripartirete.
    Nel tardo pomeriggio, verso le 6 , mentre attraverserete un fitto bosco dei kunai colpiranno uno degli animali da soma, che, ferito crollerà a terra.
    La carovana è sotto attacco .
    Dalla vegetazione usciranno 4 uomini armati
    tumblr_mz2abfDCbJ1r9u0k9o4_500
    Scegli un avversario e AFFRONTALO!!
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    Pensato Kaminari no Masutā
    Parlato Kaminari no Masutā
    Parlato Ryōshu Shizen
    Parlato bandito 1
    Parlato bandito 2
    Parlato bandito 3

    Il pranzo fu, come predetto da Ryōshu, assurdamente buono.
    Non hanno paura a mandare un cuoco così bravo in una missione non esente da rischi?
    Disse Masutā rivolto a Ryōshu.
    Beh, noi siamo qui apposta per prevenirli o per eliminarli, dico bene? E poi c'è Nimura. Fidati, non corriamo grandi rischi.
    Rispose lui triste
    Sembra quasi che ci speri in qualche guaio...beh, devo ammettere però che qualcosa di movimentato non mi dispiacerebbe!
    Il viaggio riprese e, con grande disappunto dei due genin, nessun genere di pericolo sembrava profilarsi all'orizzonte.
    Beh, quando i fatti non sussistono, le parole sono il miglior antidoto alla noia. Qual'è la tua storia Masutā?
    Quest'ultimo lo guardò intensamente negli occhi. La sua storia? Diavolo, non gli era mai passato per la testa di raccontarlo a qualcuno...però sentiva di essere in sintonia con quel ragazzo, nonostante lo avesse conosciuto poche ore prima.
    La mia storia...perché no? Ovviamente mi aspetto che tu, dopo, contraccambi.
    Ma certo, per chi mi hai preso?
    Intesi allora! Mettiti comodo, non è lunghissima ma nemmeno corta.
    E così iniziò. Gli raccontò della sua nascita, della gioia dei genitori sopratutto quella del padre che poteva finalmente stringere tra le braccia il suo primo figlio maschio, della sua successiva delusione nel vedere il figlio non aver ereditato il suo chakra ma quello della madre e di come lui, Masutā, prese la decisione di voler rendere fiero di sé il padre percorrendo la strada del ninja. Infine gli narrò del suo esame per diventare genin e di come dopo essere stato promosso si sentì euforico...un passo più vicino alla meta agognata.
    E che cavolo! Avevi detto che non era lunghissima eppure sono passate parecchie ore! Ad ogni modo, molto interessante. Adesso tocca a me, dico bene? Allora preparati a qualche altra ora!
    Prima ancora che potesse emettere alcun suono, avvertirono un sibilo e subito dopo un lamento. Uno dei cavalli era stramazzato al suolo e i due videro un kunai infilato nel fianco della povera bestia.
    Sentirono muoversi qualcosa nella vegetazione circostante e senza pensarci due volte si prepararono ad un più che probabile scontro.
    Sembra che la festa sia arrivata, Ryōshu
    Già, e intendo farne parte!
    Dalla boscaglia fecero la loro comparsa quattro uomini armati...di non benevole intenzioni.
    Ehi gente! Siete pronti a dire addio alla vostra vita?
    Oddio ti prego, risparmiacelo almeno stavolta...E tu smettila di disegnarmi cerchi sulla faccia, maledetto!
    E' un disegno così piccolo, che sarà mai. E poi ti dona!
    Masutā incominciò ad analizzare la situazione studiando l'ambiente circostante e i nuovi arrivati.
    Vediamo: siamo in una stradina larga non più di 5 metri e sia a destra che a sinistra è presente vegetazione boschiva. Non è il massimo, ma ce lo faremo bastare. Adesso vediamo un attimo questi simpaticoni...quello vestito di giallo che ha parlato per primo sembra un incapace, non dovrebbe essere un problema. Gli altri due invece...forse singolarmente non sono niente di speciale, ma nonostante una prima impressione da cui si potrebbe concludere che si detestino, può invece darsi che lavorino in coppia. Infine quello con la sciarpa verde...
    Un brivido percorse il corpo di Masutā. Si girò di scatto verso Ryōshu e quest'ultimo annuì con lo sguardo.
    L'hai notato, vero? Contro di lui io e te non avremmo speranze, meglio lasciarlo al capitano. Quello con la giacchetta gialla ha l'aria da checca, penso che Nimura sia abbastanza forte da occuparsi contemporaneamente di entrambi. Gli altri però ce li dobbiamo prendere noi.
    Senza alcun preavviso, l'uomo con la sciarpa verde fece un cenno con la mano e con grande celerità tutti e quattro si lanciarono all'attacco.
    Molto bene, si incomincia! Io prendo quello con i capelli rossi, ci vediamo dopo!
    Detto questo si slanciò in avanti raggiungendo in un baleno il suo bersaglio. Il suo compagno, quello con i capelli bianchi, si diresse in direzione di Ryōshu e Masutā capì di aver interpretato bene la situazione.
    Bisogna assolutamente dividerli!
    Si diresse a grande velocità verso "capelli bianchi" e in breve tempo riuscì a sbarrargli la strada, lasciando solamente tre metri di distanza tra lui e il nemico.
    Dove credi di andare? Sarò il tuo avversario quindi cerca di tenermi d'occhio, ok?
    Il bandito, fermatosi a guardarlo, sogghignò. Giocherellando con il pennello che aveva tra le mani gli disse
    Vuoi che dipinga dei cerchi anche sul tuo viso?
    Te lo sconsiglio caldamente. Sai...ho un rapporto piuttosto tragico con i pittori, non li ho mai sopportati.
    Senza perdere tempo estrasse 4 spiedi dal porta kunai, impugnandone due per mano.
    Si comincia.
    Li lanciò in direzione delle braccia del suo avversario, cercando di trovare un rapporto di equilibrio tra forza e precisione.


    Scheda riassuntiva:

    CITAZIONE
    Azione Gratuita 1: estrazione di 4 spiedi, due per mano.
    Azione offensiva: - attacco semplice: lancio 4 spiedi in direzione del mio avversario mirando alle braccia.
    Chakra consumato: //
    Chakra rimasto/posseduto: 40/40
    Ferite: //
    Condizioni pisco-fisiche: motivato
    Armi rimaste: 2 kunai, 8 spiedi, 10 makibishi, 3 palle di luce.
    Posizione: in una stradina in mezzo alla boscaglia.
    Distanza dall'avversario: circa 3 metri.

    Calcoli:

    CITAZIONE
    Attacco dalla distanza con arma (spiedi): [Velocità arma + Forza ] /2= (3+2)/2= 2,5
     
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    Il tuo avversario vedrà il tuo attacco , estrarrà un kunai con cui proverà a parare gli spiedi, ma la parata non sarà "PIENA" e subirà parte dei danni, poi scatterà verso di te e cercherà di ferirti col kunai mirando al petto

    Scheda
    Azione gratuita: estraggo un kunai
    Azione difensiva: paro in parte l'attacco
    Azione di movimento 1: corro verso l'avversario
    Azione offensiva 1: sferro un fendente al petto
    chakra consumato //
    Chakra rimasto/posseduto: 40/40
    Ferite: //
    Condizioni pisco-fisiche: motivato
    Armi rusate: 1 kunai
    Posizione: in una stradina in mezzo alla boscaglia.
    Distanza dall'avversario: a ridosso

    calcoli
    Riflessi 3
    parata 2,5

    Attacco: 2,5
     
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    Pensato Kaminari no Masutā

    Gli spiedi non riuscirono a colpire del tutto il bersaglio: quest'ultimo tentò una parata di fortuna e per poco non gli riuscì. Aveva subito dei danni superficiali ma questo probabilmente lo aveva fatto incazzare e nemmeno poco. Gettando la prudenza alle ortiche si avventò contro Masutā puntando al suo petto con un kunai.
    Questa scena non mi è nuova...
    In un lampo nella mente gli passò uno spezzone dello scontro sostenuto contro Sora durante l'esame per diventare genin.
    CITAZIONE
    Sora emise un mugolio mesto e nonostante avesse subito un danno non indifferente, si lanciò senza esitazioni verso Masutā con l'intenzione di colpirlo proprio con il kunai con il quale non era riuscita a difendersi.
    Questo non va bene, affatto.
    Preso oramai atto che i suoi riflessi non potevano competere con la velocità della ragazza, estrasse un kunai dalla borsetta ed un fumogeno e si preparò al contrattacco.
    Mi duole ammetterlo, ma mi colpirà di nuovo. Comunque sia, la velocità con cui mi si sta avventando contro mi fa dubitare che avrà il tempo di ritirarsi dopo l'attacco e sarà allora che io risponderò alla sua mossa.
    Cercò di difendersi provando una schivata ma come previsto la ragazza riuscì a ferirlo, di nuovo al petto ma questa volta dalla parte destra.

    Masutā sorrise a quel ricordo e con grazia schivò il fendente del ninja.
    Sono cambiato da quella volta...sono più forte!
    Si chinò in avanti e con la gamba sinistra come perno si girò su se stesso tendendo in avanti la gamba destra.
    Konoha Reppuu!!
    Se l'attacco fosse andato in porto, il nemico avrebbe fatto un viaggetto niente male per aria e sarebbe caduto a terra come un sacco di patate.
    Con la fretta di finire lo scontro, dopo la tecnica e senza aspettare il suo esito, Masutā estrasse un kunai dalla tasca e tentando la fortuna lo lanciò nel punto in cui il suo avversario, forse, sarebbe atterrato.*

    * Non so se sia possibile fare una cosa del genere...attendo il tuo giudizio :smoke:

    Scheda riassuntiva:

    CITAZIONE
    Azione non offensiva - difesa semplice: schivata kunai
    Azione offensiva - tecnica energia gialla: Raffica della Foglia
    Raffica della Foglia - (Konoha Reppuu - Leaf Violent Wind)
    Tipo: Taijutsu
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: D
    Descrizione: L’utilizzo di questa tecnica e un rapido giro di 360°, che potrà essere molto utile su chi attacchi frontalmente e in modo prevedibile. Girandosi a 360° si fa una specie di sgambetto rispetto all’avversario, ci si china anche per avere una maggiore riuscita della tecnica. Chi viene colpito dalla tecnica viene lasciato in aria per alcuni secondi, e l’altro ninja può attaccarlo con un solo attacco di Taijutsu per lanciarlo ad una distanza di 4 o 5 metri , chi viene colpito viene fatto girare su se stesso mentre cade per effetto delle tecnica, da questo prende il nome.
    [Consumo: 8]
    [Richiede: Velocità uguale o superiore a 1]
    [Slot ferita: minimo 1 – massimo 3]
    [Costo: 20 Ex]
    [Energia: Gialla]

    Azione gratuita 1: estrazione kunai
    Azione offensiva - attacco semplice: lancio del kunai
    Chakra consumato: 8
    Chakra rimasto/posseduto: 32/40
    Ferite: //
    Condizioni pisco-fisiche: compiaciuto dei propri progressi.
    Armi rimaste: 1 kunai, 8 spiedi, 10 makibishi, 3 palle di luce.
    Posizione: in una stradina in mezzo alla boscaglia.
    Distanza dall'avversario: 4-5 metri.

    Calcoli:

    CITAZIONE
    Schivata: riflessi 3, quindi [destrezza+velocità]/2 = [3+3]/2 = 3
    Tecnica energia gialla - raffica della foglia, quindi Taijutsu [forza+velocità]/2 = [2+3]/2 = 2.5
    Attacco dalla distanza con arma [velocità arma + forza]/2 = [2.5+2]/2 = 2.25
     
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    il discorso del kunai puoi farlo, è un pochino al limite ma puoi farlo.

    I tuo attacco andrà a segno, ma non sarà sufficiente a sconfiggere il tuo avversario.
    Si rialzerà e , questa volta , ti lancerà il kunai, mirando al petto

    Azione offensiva: lancio 1 kunai
    chakra consumato //
    Chakra rimasto/posseduto: 40/40
    Ferite: 5 punti ferita
    Condizioni pisco-fisiche: motivato
    Armi usate: 1 kunai
    Posizione: in una stradina in mezzo alla boscaglia.
    Distanza dall'avversario: 4-5 metri

    calcoli
    Attacco: 2,25
     
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    Pensato Kaminari no Masutā
    Parlato Kaminari no Masutā

    Gli attacchi portati da Masutā andarono a segno, infliggendo notevoli danni all'avversario. Quest'ultimo però non sembrava voler demordere infatti, tra molti mugolii mesti di dolore, si rialzò dal suolo preparandosi a proseguire il combattimento.
    Al diavolo! E' un tipo cocciuto, glielo concedo...questa volta devo fare in modo che non si rialzi più. Ad ogni modo vorrei preservare il mio chakra e non usarne ancora per questo idiota...lo colpirò con un attacco taijutsu, è deciso! Non sprecherò chakra e gli infliggerò, forse, dei danni. Al momento è il meglio che posso fare.
    Restò in attesa della mossa del nemico e non dovette attendere a lungo: il "pittore" aveva estratto un altro kunai ma questa volta lo lanciò mirando al petto.
    Masutā vide il colpo partire e interpretandone la traiettoria si scansò a sinistra per evitarlo.
    Questo deve essere un duro colpo per la tua attuale auto-stima, dico bene? Vedere ogni tuo attacco vanificato in questo modo...non è bello, vero?
    Senza aspettare una sua risposta, Masutā si slanciò verso di lui e una volta che gli fu a ridosso si preparò a colpirlo, seguendo quest'ordine: pugno destro portato alla bocca dello stomaco con conseguente inclinazione del busto e quindi in posizione adatta per il colpo seguente, una ginocchiata in pieno viso.*
    Se ciò dovesse avverarsi, non credo che dopo avrà la forza di alzarsi nuovamente.

    *
    Questo non so se viene contato come un unico attacco o come due...in questo ultimo caso non credo di poter effettuare due attacchi semplici con energia gialla. Se dovesse essere così, gli tiro semplicemente il pugno alla bocca dello stomaco.


    Scusa se il post è moooolto corto, ma non sapevo come dilungarmi...





    Scheda riassuntiva:

    CITAZIONE
    Azione non offensiva - Difesa semplice 1: schivata kunai.
    Azione di movimento 1: avanzo in avanti portandomi a ridosso dell'avversario.
    Azione offensiva - Attacco semplice: concatenazione di colpi - pugno destro diretto alla bocca dello stomaco e ginocchiata in volto
    Chakra consumato: 8
    Chakra rimasto/posseduto: 32/40
    Ferite: //
    Condizioni pisco-fisiche: desideroso di concludere.
    Armi rimaste: 1 kunai, 8 spiedi, 10 makibishi, 1 sigillo esplosivo.
    Posizione: in una stradina in mezzo alla boscaglia.
    Distanza dall'avversario: a ridosso.

    Calcoli:

    CITAZIONE
    Schivata: Riflessi 3, ergo [ Destrezza + Velocità ] /2 = [3+3] / 2 = 3.
    Attacco corpo a corpo: [Forza + Velocità] /2 = [2+3] /2 = 2.5
     
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    purtroppo sono 2 attacchi...il secondo non lo considero.
    Non scusarti per la lunghezza, un post di duello difficilmente viene lungo, sopratutto a livelli "bassi" , avendo poche azioni da compiere...


    Il tuo attacco andrà a segno, e il tuo avversario cadrà a terra.
    Stai per avvicinarti per catturarlo QUANDO un boato attirerà la tua attenzione:
    Vedrai uno dei carri prendere fuoco (quello con l'animale ferito) e un altro allontanarsi.
    Nel tuo istante di distrazione il tuo avversario riuscirà a fuggire .
    Anche gli avversari dei tuoi compagni , chi più ferito dell' altro, riusciranno a scappare.
    Stai per seguirli QUANDO Hiroshi ti fermerà
    Alcuni logisti sono feriti , altri sono intenti a spegnere l'incendio.
    I 4 mukenin hanno fatto più danni di quanto sembrava all' inizio.
    Tu e i tuoi compagni discuterete con il "comandante" dei logisti.
    Lui è intenzionato a continuare il movimento, le perdite erano calcolate, altre colonne si stanno muovendo e al porto li stanno già attendendo!!
    Riprendete il movimento, ma gli animali sono terrorizzati e la strada che farete prima di fermarsi per riposare sarà pochissima.
    Farete i turni di guardia.
    Durante il tuo turno inizierà a piovere .
    Il post termina quando sveglierai uno dei tuoi compagni per darti il cambio
     
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  10. Bouranchi
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    CITAZIONE
    Pensato Kaminari no Masutā
    Parlato Kaminari no Masutā
    Parlato Ryōshu Shizen
    Parlato Hiroshi Nimura
    Parlato capo logisti

    Non dovette nemmeno adoperare la ginocchiata: il pugno penetrò nello stomaco del "pittore" e quest'ultimo crollò a terra in preda al dolore.
    Non per fare il figo ma non mi hai fatto sudare nemmeno un po'.
    Si avvicinò al suo avversario con l'intento di catturarlo quando sentì un boato attirò la sua attenzione. Prima ancora di avere il tempo di voltarsi avvertì l'onda d'urto propagarsi nell'aria scompigliandoli ancor di più i capelli.
    Al diavolo! E ora che succede?
    Il suo sguardo incontrò uno dei carri, quello trainato dal cavallo che era stato ferito, della colonna che era in fiamme.
    Santa m*rda! Questo non va bene!
    Avvertì dei movimenti alle sue spalle e nel girarsi vide passargli accanto i ninja che li avevano assaliti: si stavano dirigendo verso la boscaglia e Masutā notò che tutti riportavano delle ferite.
    Anche se stanno scappando, forse sarebbe meglio non lasciarli andare. Magari non sono dei semplici banditi ma c'è sotto qualcosa di più! Devo scoprirlo.
    Fece per scattare in avanti seguendo gli assalitori quando una mano si posò sulla sua spalla. Alzò lo sguardo e incontro gli occhi di ghiaccio del capitano Nimura.
    Per il momento lasciamoli stare.
    Disse semplicemente.
    Sempre molto prolisso, vero?
    Masutā si limitò ad annuire e, seguendo Nimura, si diresse verso il carro in fiamme intorno al quale c'erano dei logisti che cercavano di domare il fuoco; guardandosi intorno, Masutā, vide che c'erano alcuni feriti.
    E' colpa mia. L'uomo con la sciarpa verde si è rivelato un avversario piuttosto impegnativo e il ragazzino con la giubba gialla ha potuto agire indisturbato.
    Capitano! Masutā!
    I due si girarono e videro Ryōshu avvicinarsi a loro.
    Shizen. Dov'eri?
    Lui si fermò un attimo a riprendere fiato, dopodiché parlò.
    Ho avuto la stessa idea di Masutā e dato che non c'era nessun ad impedirmelo mi sono lanciato all'inseguimento ma sono maledettamente veloci, anche se malconci! Comunque mi sono assicurato della distanza che hanno messo tra loro e noi e credo che la loro ritirata sia veritiera.
    Capisco. La prossima vedi di non fare di testa tua; ora andiamo a parlare con il capo logista.
    Nimura si incamminò verso il gruppetto di logisti che aveva appena finito di gestire l'incendio mentre Ryōshu e Masutā rimasero indietro.
    Allora, ti sei divertito alla fine?
    Beh, non che fosse un granché! Non mi sono dovuto impegnare nemmeno.
    Idem. Forse avremmo fatto meglio ad affrontarli in coppia, che dici?
    Può darsi, ma è plausibile che in quel caso ci avrebbero surclassato.
    Per Masutā era un piacere parlare con lui, era intelligente ed acuto e questo consentiva di fare delle discussioni interessanti.
    Dovremo creare una strategia di coppia in tal caso!
    Ryōshu lo guardò con tanto d'occhi.
    Non è malvagia come idea, però non c'è tempo.
    Forse sto sopravvalutando le nostre capacità, ma gente come tu e me non ha bisogno di allenamento pratico. Basterà la teoria.
    Disse fiducioso.
    Teoria, eh? E nello specifico sarebbe?
    Beh, basterà rivelare all'altro il proprio stile di combattimento. Come di solito preferisce iniziare uno scontro, come lo prosegue a seconda dei vari scenari possibili.
    Interessante...si potrebbe fare!
    Nel frattempo avevano raggiunto il capitano Nimura, il quale era assorbito in una discussione con il capo logista.
    Quei maledetti! Il mio cavallo! Il mio prezioso cavallo! E il carro?! Il carro no! Quei maledetti, avrò le loro teste!
    Masutā e Ryōshu si guardarono negli occhi e trattennero le risate.
    Davvero un peccato.
    Disse Nimura.
    Mio Dio, non ci prova neanche a dispiacersi davvero!
    Pensò Masutā sull'orlo di scoppiare in una risata senza ritegno.
    Ad ogni modo, come intendete procedere?
    Chiese Nimura al capo logista. Quest'ultimo lo guardò per qualche attimo.
    Le perdite, seppur fastidiose, erano state già messe in conto. Altre colonne si stanno già muovendo, questo è vero, ma potrebbero anche loro aver subito un'imboscata.
    Capisco. Nella peggiore delle ipotesi, dunque, potremmo essere rimasti l'unica colonna ancora in grado di compiere la sua missione.
    Era molto tragico come scenario possibile, eppure Masutā non la reputò così poco probabile: nonostante loro si fossero difesi piuttosto bene e messo in fuga gli assalitori avevano incassato ingenti danni...se le altre scorte non fossero state così forti? Se i banditi che avessero assalito le altre colonne fossero stati più forti? Già, la strada da seguire era solo una.
    Dunque lei capisce, capitano Nimura. Dobbiamo proseguire il viaggio! Inoltre al porto già ci aspettano e dubito che in mare possano di nuovo nuocerci quei maledetti!
    Molto bene. Shizen, Kaminari, aiutiamoli a sistemare questo scompiglio, dopodiché in marcia.
    Impiegarono una ventina di minuti per sistemare il tutto e a salvare il salvabile dal carro che aveva preso fuoco. Finalmente si rimisero in marcia, la quale risultò ancora più lenta di prima: i cavalli erano ancora sotto shock per l'attacco di prima e questo stato d'animo li faceva proseguire non al massimo della loro forma.
    Dopo sole due ore di cammino, il capitano Nimura decise che per quel giorno poteva bastare anche se il capo logista non era d'accordo.
    In questo stato quanto crede che ci metteranno i cavalli a crollare a terra? Mi creda, una nottata di riposo e saremo tutti come nuovi.
    Prima di coricarsi il cuoco preparò una zuppa calda per tutto l'organico, la quale incontrò il benestare di tutti.
    Oddio, nemmeno mia madre la fa così!
    Cavolo, mi sento molto meglio! Sembra che la stanchezza sia come evaporata.
    Perfetto Kaminari, allora cedo a te il piacere del primo turno di guardia.
    Disse Namira comparso dal nulla alle loro spalle.
    Il secondo sarà di Shizen, mentre il terzo sarà mio. Buona notte.
    Detto ciò si ritirò in una delle tende che avevano montato mentre aspettavano la cena.
    Che diavolo, non l'ho sentito arrivare.
    Dovrai farci l'abitudine, è sempre stato così...così...
    Silenzioso?
    Cavolo sì. E' il termine perfetto per descriverlo.
    Dunque mi pare di capire che non è la tua prima missione con lui.
    Già, sarà tipo la quinta. Non mi ricordo bene...o forse la sesta?
    Tu devi ancora raccontarmi la tua storia, ti sei già dimenticato?
    Beh, non vorrai mica pretendere che te la racconti ora, vero? Adesso è tempo di fare la guardia.
    Concluse lui sorridendo.
    Ridi, ridi pure. Passerò il mio tempo ad escogitare un modo atroce per svegliarti.
    Accomiatandosi dal genin, Masutā prese posto al limitare dell'accampamento, cercando di rimanere nascosto dagli sguardi amici e, sopratutto, nemici.
    Passò qualche ora ma non successe nulla e la noia prestò si impadronì di Masutā.
    Forse dovrei davvero pensare ad un modo diabolico per svegliare quel maledetto...
    Intanto si era messo a piovere e questo fece peggiorare il suo umore.
    Wow. Gran bel lavoro, nuvole! Grazie per averci portato questa pioggia del c**zo.
    Un boato spacca timpani si fece largo nell'aria e un fulmine si dipinse nel cielo dividendosi in ramificazioni.
    Beh, è comunque uno spettacolo incredibile.
    Passarono altri minuti e la stanchezza incominciò a invadere il genin. Decise che era giunto il momento del cambio della guardia, così andò a chiamare Ryōshu.
    Hey bella addormentata, tocca a te.
    Nessuna risposta. Gli diede qualche spinta per vedere se ci fosse stata qualche reazione ma niente.
    Sonno pesante, eh? Allora mi dispiace, ma mi trovo costretto.
    Estrasse uno degli spiedi dal suo porta kunai e incominciò a pungolare Ryōshu sull'addome.
    Oddio che solletico! Fermati, diamine, fermati!
    Facevi il difficile, ho dovuto operare in modo drastico.
    Comunque stiano le cose, aspettati una tremenda vendetta!
    Certo, certo. Ora vai, campione, e vedi di non farci tagliare la gola nel sonno, ok?
    Lo sai che puoi contare su di me!
    Disse lui alzando il pollice. Dopo ciò si allontanò, lasciando Masutā da solo immerso nell'oscurità.
    Beh, buona notte a me!
     
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    Il mattino successivo ripartirete e arriverete al porto nel primo pomeriggio.
    La città portuale è ancora segnata dagli attacchi subiti, ma, noterete, il molo è stato ricostruito e delle grosse navi da carico sono lì ad attendervi.
    Accompagnerete il comandante dei logisti a prendere accordi con il capitano del battello.
    Le operazioni di carico dureranno un paio di ore, poi partirete.
    Il viaggio in mare sarà lungo e noioso.
    Dovreste approdare alle prime luce dell' alba, ma la nave butterà l'ancora quando siete ancora all' largo.
    Quando ve ne accorgerete chiederete spiegazioni.
    Il capitano della nave indicherà la spiaggia La base è sotto attacco ....NON possiamo attraccare!!
    Hiroshi sembrerà pensieroso poi dirà LA nostra missione è far arrivare i rifornimenti al campo base!!!.... guarderà la spiaggia.
    NOI tre scenderemo e renderemo il punto d'attracco sicuro!
    Preparatevi!
    Raggiungerete la spiaggia, COME decidi tu, l'importante è che lo facciate in modo da non essere visti.
    Il molo dove la nave deve attraccare è in mano a i "nemici"
    conterete 8 guardie,
    Per vostra fortuna la battaglia vera e propria si svolge lontano , quindi eliminate le guardie potrete far attraccare la nave .
    Rendete le guardie inoffensive , senza farvi scoprire!!
    Il post termina quando, liberato il molo la nave arriverà e inizierete a scaricare le merci e i carri
     
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    Pensato Kaminari no Masutā
    Parlato Kaminari no Masutā
    Parlato Hiroshi Nimura
    Parlato Ryōshu Shizen
    Parlato capitano battello

    Il risveglio non fu dei migliori, sopratutto perché ci aveva messo molto ad addormentarsi. Ryōshu aveva pianificato di vendicarsi usando un secchio d'acqua ghiacciata e il risultato fu all'altezza delle sue aspettative.
    Un nuovo giorno ci da il suo benvenuto! In piedi, genin di Konoha, il dovere ci chiama!
    Masutā per tutta risposta gli mostrò il medio.
    Non ti facevo un tipo volgare!
    Non sai di cosa sia capace un uomo svegliato di soprassalto.
    Il tempo di svegliare l'intera comitiva e di consumare una colazione veloce e via, la comitiva ripresa la sua lenta marcia.
    Da quel che mi è parso di capire dalla conversazione tra il capitano e il capo dei logisti, non dovrebbe esserci ancora molta strada da percorrere.
    Meglio, questo viaggio su carri non si avvicina per niente al mio ideale di "comodità".
    Ad ogni modo, questo è il momento giusto non ti pare?
    Per cosa di grazia?
    Per raccontare la mia storia, ragazzo dotato di scarsa memoria a breve termine; sempre che tu non abbia di meglio da fare.
    Concluse lui sarcastico.
    Beh, non avendo al momento nulla da fare ed essendo tra l'altro abbastanza interessato al tuo passato, procedi pure.
    Masutā si aspettava un vissuto tragico da parte del suo compagno ma fu oltremodo smentito. Ryōshu proveniva da una ricca famiglia di shinobi che aveva fatto fortuna, in passato, durante le grandi guerre ninja in cui fornivano la propria forza militare a disposizione di chi avesse fatto un'offerta...la migliore, per intenderci.
    Ma quindi non fate parte di un villaggio vero e proprio.
    Adesso sì, siamo diventati ufficialmente shinobi della foglia ma prima non era così. Eravamo un clan errante, non appartenente a nessun villaggio. Facemmo la nostra fortuna come mercenari, uccidendo indiscriminatamente chiunque per soldi. La cosa non mi disgusta più di tanto, beninteso, ma avrei preferito di gran lunga un passato più...onesto? Ancor oggi qualcuno ci guarda storto, anche se oramai è storia vecchia.
    Si avvertiva amarezza nelle parole che stava pronunciando. Probabilmente, come Masutā stesso pensava, fin troppe volte il peso di un'eredità mai desiderata gravava sulle spalle dei discendenti di un clan. Erano simili loro due, perlomeno sotto quel punto di vista.
    Mercenari hai detto...eravate davvero così forti?
    Vorrai dire siamo! Beh, rispetto ad allora la nostra forza in questo momento non si può paragonare ma ce la caviamo ancora.
    Il tono di voce era cambiato e il genin lo avvertì. La fierezza aveva preso il posto dell'amarezza.
    Se non sono troppo indiscreto, come mai siete così forti?
    Ryōshu lo guardò intensamente per qualche secondo.
    Qualcuno potrebbe bollare come "stupida" la tua domanda, ma non lo è affatto. Il perché della nostra forza? Una sola parola: senjutsu.
    Masutā alzò leggermente il sopracciglio sinistro e restò in silenzio per un po' a meditare.
    Senjutsu...Ne ho già sentito parlare, ma nello specifico non saprei dirti nulla.
    Senza offesa ma, un novello genin come te che non ha a che fare con il nostro clan è normale che ne abbia al massimo sentito parlare di sfuggita. Il Senjutsu, conosciuto anche come "Arte eremitica", è un insieme di tecniche che si sviluppano attraverso l'uso del chakra presente in natura.
    Momento, momento, momento! Chakra della natura? Di cosa stai parlando? Il chakra non si divide in chakra spirituale e fisico?
    Non sbagli, ma come prima ho detto ne esiste un terzo; quello della natura appunto. Il segreto della nostra forza è presto svelato non è di difficile comprensione: se tu oltre ai normali chakra presenti nel tuo corpo aggiungi quello della natura, di conseguenza ogni tua tecnica, che essa sia Taijutsu, ninjutsu o genjutsu sarà più potente.
    Mi stai forse dicendo che chi esercita il senjutsu è imbattibile?
    Non esattamente. Vero, il senjutsu dona una potenza difficilmente raggiungibile senza esso ma è molto restrittivo, a partire dalla sua durata: eccetto in casi più unici che rari, la durata del senjutsu non supera i 5 minuti.
    Solamente? Beh, è anche vero che una volta diventati così potenti non ci vuole molto per disfarsi dell'avversario.
    Certo, ma oltre alla durata vi è un'ulteriore restrizione: per raccogliere l'energia della natura bisogna restare completamente fermi, concentrandosi esclusivamente sulla raccolta di essa. Comprendi da te che in battaglia è quasi impensabile ricorrere a questo se non metti in preventivo di subire danni.
    Masutā era pensieroso: certo, erano delle restrizioni mica da niente, ma l'idea di potenziare le sue tecniche lo attirava non poco e ci stava facendo un pensierino.
    Hey Ryōshu! Insegnami questa "arte eremitica"!
    Il genin lo guardò un momento e di colpo scoppiò a ridere.
    Che c'è di così divertente?
    Ahahah, scusa! Purtroppo ti devo dire di no e per tre buoni motivi: io stesso non sono ancora in grado di utilizzarla, conosco solo al teoria. Secondo, bisogna avere un controllo estremo del proprio chakra per poter entrare in "modalità eremitica" e, sempre senza offesa, dubito che tu lo abbia; infine nessuno e ripeto, nessuno del nostro clan è in grado di insegnarla.
    Masutā rimase spiazzato dinanzi all'ultima affermazione.
    In che senso?
    Beh, il senjutsu non è qualcosa che tramanda il mio clan o qualche altro. A dirla tutta non è tramandato da nessun essere umano. Dovresti provare chiedere a rospi, serpenti e lumache
    Disse lui sorridendo.
    Mi stai prendendo in giro?
    Mai stato più serio, credimi.
    Il viaggio proseguì senza intoppi e nel primo pomeriggio furono in vista del porto. Era messo piuttosto male, qua e là si intravedevano ancora le cicatrici dei molteplici attacchi subiti nel tempo ma il molo, come ebbero occasione di vedere, era stato ricostruito in modo impeccabile. A quest'ultimo erano attraccate delle grosse navi da carico che li attendevano.
    Una volta scesi dai carri i due genin, seguendo Nimura e il capo dei logisti , si avviarono ad interloquire con il capitano del battello. Una volta messi d'accordo sul da farsi incominciarono le operazioni di carico che durarono un paio d'ore e dopo di queste, finalmente, presero il largo.
    I due ragazzi, stremati dallo sforzo di caricare la merce sulla nave (complice il fatto che il grosso del lavoro era stato svolto da loro e Nimura), crollarono sfiniti sul ponte.
    Passarono le ore e nel frattempo il Sole aveva già compiuto il suo cammino nel cielo e la notte era scesa in tutta la sua bellezza. I due giovani genin proseguirono nella loro eroica dormita sotto gli occhi di un Nimura sconcertato.
    Quei due...saranno anche in gamba ma hanno bisogno di troppo tempo per riprendersi dalle fatiche. Sono ancora acerbi.
    La notte proseguì e senza che nessuno se ne accorgesse, incominciò ad alberare.
    Masutā aprì lentamente gli occhi e, dopo qualche secondo iniziale di intorpedimento, si alzò a sedere. In parte a lui, con le braccia spalancate, il suo amico stava continuando beatamente a russare.
    Ma quanto abbiamo dormito?
    Più di quanto avreste dovuto. Grazie al cielo non è successo nulla di grave e il viaggio si è rivelato di una piattezza totale. Ora, se non ti spiace, vedi di svegliare il tuo degno compare.
    Nimura era dietro di lui e il suo sguardo lo faceva sentire in pericolo mortale. Senza perdere tempo assestò un colpo al ventre di Ryōshu facendolo sobbalzare.
    Mio Dio! Quale irruenza! Non eravamo pari in quanto a risvegli da codice penale?
    Perdonami, ordini superiori.
    Disse Masutā indicando con il dito dietro al genin. Ryōshu si girò e incontrò lo sguardo del capitano.
    Buongiorno, capitano mio capitano! Ci siamo persi qualcosa?
    Disse sorridendo. Nimura, squadrandolo un'ultima volta, si allontanò senza dire nulla.
    Forse lo abbiamo fatto arrabbiare.
    Forse?
    Diciamo pure "sicuramente".
    Alzando lo sguardo sul ponte della nave e avvicinandosi al bordo, riuscirono a scorgere la riva. Erano quasi giunti a destinazione, pochi minuti e sarebbero approdati; eppure c'era qualcosa di strano...
    Non ti pare di...non so...essere fermi?
    E' vero, non stiamo avanzando per niente. Qual'è il problema?
    Cercarono con lo sguardo Nimura e lo videro discutere con il capitano del battello. Si avvicinarono per sentire la conversazione. L'uomo, un vecchio sulla settantina, indicò la spiaggia su cui sarebbero dovuti sbarcare.
    La base è sotto attacco, non possiamo attraccare!
    Nimura, pensieroso, diede un'occhiata alla riva e infine ai due genin.
    La nostra missione è far arrivare i rifornimenti al campo base. Noi tre scenderemo e renderemo il punto d'attracco sicuro.
    Disse con un tono che non avrebbe accettato mai nella vita repliche.
    Masutā e Ryōshu si guardarono negli occhi e sorrisero.
    Quale modo migliore per sgranchirci le ossa...
    ...se non rompere qualche osso?
    Riuscirono a pianificare un piano d'azione per arrivare a riva senza essere visti: usando il chakra avrebbero camminato sopra l'acqua e, complice il fatto che il Sole non era del tutto sorto, avrebbero camminato nelle zone d'ombra.
    Tutto andò nel verso giusto e in pochi minuti si ritrovarono sulla spiaggia.
    Terra!
    Sussurrò in tono melodrammatico Ryōshu una volta approdati, gettandosi sul terreno.
    Risparmiami le pagliacciate a missione finita, o ancora meglio, non farle proprio. Ci sono 8 guardie a protezione della costa...questo mi fa pensare che la battaglia vera e propria si stia svolgendo da un'altra parte.
    Nimura concepì un altro piano, questa volta per sbarazzarsi dei nemici. Essendo in otto e riuscendo e stimare la loro forza, decise di prendersene quattro lasciando gli altri ai genin.
    Due per ognuno di noi, eh?
    Non dovrebbe essere un problema, facciamolo!
    Con circospezione e furtività si avvicinarono silenziosamente alle ignare guardie che stavano chiacchierando del più e del meno.
    Quella cagna! Il bambino probabilmente non è nemmeno il mio!
    i due genin si guardarono negli occhi.
    Fra poco il povero idiota non avrà più quel genere di problemi a cui pensare.
    Zitto, ti prego. Sto cercando di non ridere.
    Senza che gli 8 avessero il tempo di accorgersi di quello che stava succedendo, i tre shinobi saltarono fuori dal loro nascondiglio di cespugli e li assalirono senza lasciare possibilità di contrattacco. Dopo qualche secondo di lotta, riuscirono ad immobilizzare i bersagli con delle corde che aveva fornito loro Nimura.
    Questa è quella che chiamo una vittoria lampo.
    Già. Però mi sembra strano lasciare a protezione della costa degli sprovveduti come questi...faremo meglio a tenere i sensi all'erta.
    Sottoscrivo, è piuttosto sospetto.
    Si affrettarono ad avvertire il battello che la riva oramai fosse sicura e attesero la venuta del mezzo. Una volta giunto a destinazione, sul viso di Ryōshu si dipinse un'espressione spaventata.
    Che hai da fare quella smorfia?
    Nimura rise sotto i baffi.
    Prova a pensare Kaminari, ti facevo più sveglio. :troll:
    Masutā ci pensò qualche secondo e sul suo volto apparì la stessa espressione del compagno.
    Oh no, non può essere.
    Già, indovina chi dovrà trasportare le merci dalla nave sulla spiaggia?


    Spero di non aver fatto uno sbaglio a far parlare più del dovuto Nimura...in caso scusami.
     
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    HAI fatto un ottimo post!
    Vi darete i turni.
    uno di guardia, 2 ad aiutare i logisti a scaricare.
    ci metterete parecchio a scaricare i carri , intanto in lontananza , la battaglia sembra perdere "forza" ma anche così lo scontro si trova fra voi e la vostra destinazione.
    Muoversi con una colonna di carri lenta non sarebbe sicuro, quindi dovete decidere:
    O aspettate che lo scontro termini e intanto difendete la merce
    O mandare qualcuno alla base a chiedere rinforzi.

    Se scegli la prima opzione alcuni soldati del vortice vi assaliranno (6)
    Hanno resistenza 1 , ne affrontate 2 a testa SCHEDA RIASSUNTIVA

    Se scegli la seconda opzione Ti offrirai come volontario per andare alla base.
    Mentre ti dirigerai là, evitando il grosso degli scontri dei soldati "nemici" ti vedranno e cercheranno di fermarti (sono 2 )
    Scheda riassuntiva
     
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  14. Bouranchi
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    Pensato Kaminari no Masutā
    Parlato Kaminari no Masutā
    Parlato Hiroshi Nimura
    Parlato Ryōshu Shizen

    I due genin, oramai rassegnati, stavano aiutando i logisti a scaricare la merce sulla costa mentre Nimura faceva da sentinella per il gruppo. I due ragazzi decisero di svolgere il loro compito lentamente e senza strafare: in quel modo avrebbero conservato meglio le energie. Di contro, però, le operazioni durarono più del previsto e la flebile luce del mattino fu sostituita dalla ben più luminosa del pomeriggio.
    I boati della battaglia che stava ormai infuriando da ore andava ad affievolirsi ma nonostante ciò lo scontro si trovava pur sempre tra loro e la destinazione che dovevano a tutti i costi raggiungere.
    Proseguire con questi carri lentissimi non è il massimo; se dovessimo trovarci in mezzo ad uno scontro probabilmente le provviste farebbero una brutta fine e mi duole dirlo ma noi tre non bastiamo per respingere un assalto portato da diversi uomini.
    Disse Ryōshu rivolto a Nimura e Masutā.
    Alla luce di questo, ci restano due alternative a mio parere: o aspettiamo che lo scontro termini e nel mentre difendiamo la merce, o mandiamo qualcuno alla base per chiedere rinforzi.
    Disse il capitano con un tono di voce leggermente seccato.
    Rimasero in silenzio per qualche minuto, dopodiché Masutā prese la parola.
    Se posso dire la mia, opterei per la prima scelta.
    Nimura e Ryōshu lo fissarono.
    Cosa ti fa dire questo, Kaminari?
    Beh, da quando siamo arrivati qui il clamore della battaglia è andato sempre più affievolendosi, giusto? Questo può farci supporre che questo scontro possa presto avere un finale. Al massimo, se non sta finendo, il motivo per il quale si avverte di meno è che si sta spostando lontano da noi e ciò è l'ideale se decidiamo di restare qui a difesa della merce, attendendo. Se proprio dovessimo scontrarci con qualcuno, sarebbero un numero esiguo numero di uomini quello di cui dovremmo occuparci. Se invece uno di noi dovesse andare da solo a chiedere rinforzi, potrebbe incappare in un notevole gruppo di soldati pronti a fargli la pelle; se qualcuno di noi dovesse farlo, l'unico in grado di giungere sano e salvo alla base è il capitano Nimura e oltre a questo c'è da aggiungere che qui rimarremmo solo io e Ryōshu a guardia, che non siamo minimamente al livello del capitano e questo aumenterebbe il rischio di mandare in fumo l'intera missione.
    Concluse Masutā.
    Ryōshu lo guardava a bocca aperta, mentre Nimura lo stava passando ai raggi "x" con i suoi occhi di ghiaccio.
    Mi fa piacere di non essere partito per una missione come questa con degli stupidi. Molto bene Kaminari, faremo come dici tu.
    Detto questo andò dal capo dei logisti per informarlo della decisione presa.
    Quello, se non si era capito, era un complimento. E' il suo modo per dirti "niente male".
    Disse ridendo Ryōshu dandogli una pacca sulla spalla.
    Rimasero dunque in attesa, tendendo sempre l'orecchio in direzione del frastuono che via via stava scemando. Oramai convinti che, senza intoppi, sarebbero potuti partire in tutta tranquillità una volta terminata la battaglia avvertirono un rumore provenire dalla boscaglia vicina alla costa dove si erano posizionati.
    Abbiamo visite.
    Dalla vegetazione fecero la loro comparsa sei figure armate che non sembravano per niente avere buone intenzioni.
    Quel copri-fronte...appartengono al vortice. Kaminari! Shizen! io me ne prenderò quattro come prima, voi vedetevela con i due che restano.
    Eh no capitano! E' da troppe ore che ci annoiamo a morte e un solo avversario non è abbastanza!
    Al diavolo, Shizen. Due a testa e non se ne parla più!
    Nimura si avventò su due dei soldati del vortice e incominciò a battersi con loro; Ryōshu guardò in direzione di Masutā e sorrise.
    Mi ringrazierai più tardi, eh?
    Se saremo ancora vivi.
    Ceeeerto che lo saremo.
    I due genin si divisero e riuscirono a separare i quattro soldati rimasti.
    Molto bene, ora a noi tre.
    Senza perdere tempo si avventò contro i due soldati che erano a pochi metri da lui e mentre correva estrasse due spiedi dal porta kunai.
    Molto bene, questi sono per quello a destra mentre quello a sinistra se la vedrà un po' più brutta.
    Una volta arrivato quasi a contatto con i due, lanciò in direzione delle braccia del soldato di destra gli spiedi e senza rimanere a guardare il risultato del lancio puntò con ferocia l'altro.
    Non ho tempo da perdere.
    Incominciò cercando di colpire con un calcio portato con la destra il fianco del soldato; se tutto fosse andato secondi i piani, il secondo colpo, quello con la sinistra avrebbe colpito il ninja del vortice allo stomaco e infine, di nuovo con la destra, al mento.
    Konoha Senpuu!


    Dall'ultimo scontro il mio chakra si è rigenerato...vero? :D


    Scheda riassuntiva:

    CITAZIONE
    Azione di movimento 1: mi spingo a ridosso dei due soldati
    Azione gratuita 1: estraggo due spiedi dal porta kunai
    Azione offensiva - attacco semplice: lancio i kunai al soldato alla mia destra
    Azione di movimento 2: punto l'altro soldato
    Azione offensiva - tecnica energia gialla: Vento della Foglia
    Vento della Foglia - (Konoha Senpuu - Leaf Spinning Wind)
    Tipo: Taijutsu
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: D
    Descrizione: Una serie di colpi che vengono portati con le gambe, i colpi sono più potenti, veloci e meno prevedibili di chi attacca normalmente. I calci sono 3 e vengono portati dal ninja dove vuole lui, basta che uno venga portato con le destra e il successivo colpo con la sinistra. Se si ripete la tecnica due volte nello stesso scontro, viene prevista più facilmente. [La seconda volta che si usa in uno stesso combattimento il ninja bersaglio ha il 50% delle possibilità in più di schivarlo]
    [Consumo: 10]
    [Richiede: Velocità uguale o superiore a 1]
    [Slot ferita: minimo 1 – massimo 4]
    [Costo: 30 Ex]
    [Energia: Gialla]

    Chakra consumato: 10
    Chakra rimasto/posseduto: 30/40
    Ferite: //
    Condizioni pisco-fisiche: desideroso di sbrigare in fretta la pratica.
    Armi rimaste: 1 kunai, 6 spiedi, 10 makibishi, 3 palle di luce.
    Posizione: sulla spiaggia.
    Distanza dall'avversario: a pochi centimetri da entrambi i soldati.

    Calcoli:

    CITAZIONE
    Attacco dalla distanza con arma [velocità arma + forza]/2 = [3+2]/2 = 2.5
    Tecnica energia gialla - vento della foglia, quindi Taijutsu [forza+velocità]/2 = [2+3]/2 = 2.5
     
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    Il tuo primo avversario cadrà sotto i tuoi colpi.
    Ora pensa al secondo
     
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