Missione Konoha: .....la faida

bouranchi

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    il villaggio sul confine con il paese del the e davanti a te
    Dopo giorni di viaggio ti e i tuoi compagno siete arrivato a.destinazione.
    Nessuno di voi sa in cosa consiste la missione .
    La Hokage vi ha detto solo di recarvi li e incontrare LA VEDOVA TATABE
    Arrivato al villaggetto chiedete informazioni.
    Alcuni sembreranno INFASTIDITI a sentire quel nome.
    Alla fine vi indicheranno un piccolo palazzo ...che pero e la costruzione piu grande del villaggio.... A est
    Il post termina quando una cameriera vi aprirà la porta
     
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    Pensato Kaminari no Masutā
    Parlato Kaminari no Masutā
    Parlato Hiroshi Nimura
    Parlato Ryōshu Shizen
    Parlato Jōhō no Sai

    Poco avanti a lui e ai suoi compagni, come un vecchio dipinto che ricorda vagamente di aver già visto, si presentava il paese del the.
    Erano giorni che marciavano senza sosta guidati dallo spirito avventuriero di Nimura e ora che lo vedevano, tutti e tre si fecero la stessa identica domanda che fu trasformata in parola da Ryōshu.
    Abbiamo fatto tutta questa strada per questo paesino dimenticato dagli dei?
    L'abito non fa il monaco, Shizen. Probabilmente c'è più di quanto per ora riusciamo a distinguere con la nostra vista.
    Monaco. Quella parola fece serrare i pugni di Masutā dalla rabbia. Erano passati circa due mesi da quella missione ma ancora l'immagine del "monaco" lo tormentava.
    Davvero sei fuggito perché ero più forte di te o mi stavi solo prendendo in giro?
    Questo pensiero era maturato in seguito a due considerazioni che Masutā aveva analizzato giorni dopo la lotta: durante il loro scontro il "monaco" non aveva mai utilizzato la strana arma che si portava appresso e questo era piuttosto strano: che senso aveva possedere un'arma se poi non la si usava? Infine, per quanto il genin avesse dedotto che il "monaco" era un avversario da non sottovalutare, non era riuscito a stimare la forza reale del nemico che aveva di fronte e questo poteva significare che poteva anche essere più forte di quanto non avesse dimostrato durante lo scontro.
    Con tutto il rispetto, della sua filosofia non me ne faccio nulla al momento! Ad ogni modo, la Hokage non ha dato ulteriori informazioni riguardo la missione?
    No, Shizen. Ne so quanto voi...e come voi, lo ammetto, fremo dal sapere cosa ci si prospetta.
    Masutā cercò di accantonare i pensieri che lo affliggevano per concentrarsi sulla missione.
    Non ho bisogno di distrazioni! Se non resto sul pezzo, rischio di diventare un peso per il capitano e Ryōshu.
    Ohi, Masutā! Tu che ne dici?
    Lieto di potersi concentrare su ben altri pensieri, il genin cercò di pensare a qualcosa che potesse in qualche modo collegarsi ed avere un senso con le poche "informazioni" fornite dalla Hokage.
    Ci ha semplicemente detto di recarci qui e di incontrare la vedova Tatabe. L'unica cosa che so riguardo al paese del the, è il fatto che sia composto da due isole separate...per quanto riguarda "Tatabe", il cognome non mi dice nulla, ma il fatto che sia vedova è probabilmente l'indizio più importante di tutti.
    Ma davvero?
    Quello che dice Kaminari è vero. Dal fatto che sia vedova, possiamo trarre conclusioni: o siamo stati inviati perché la vedova "Tatabe" è da poco conosciuta come tale e con molta probabilità la morte del marito le ha lasciato un'immensa fortuna a cui farebbe gola a tutti, o perché la morte del marito non è stata una triste fatalità ma bensì un omicidio sul quale dovremo indagare.
    Non avrei saputo dirlo meglio capitano.
    Ohi, Masutā! Ricorda che tra noi tre, quello che si ingrazia il capitano sono io. Chiaro?
    Ma certo, perdonami!
    Rispose il genin ridendo.
    Comunque, queste congetture hanno senso e non lo nego ma riallacciandomi alla risposta del capitano di prima, credo che il tutto si dimostrerà più complicato di quanto avete pensato voi.
    Disse lui spiazzandoli.
    Shizen...mai avrei pensato che un simile pensiero avrebbe potuto anche solo sfiorarti la mente.
    Davvero Ryōshu, mi lasci davvero colpito.
    E' la vicinanza con voi che sta incominciando ad avere i suoi frutti. Datemi altro tempo e vi sorprenderò ancora!
    Arrivarono finalmente alle porte del villaggio dove, dopo aver interloquito brevemente con le guardie, entrarono. Era piuttosto piccolo, forse un poco più grande di Higashimura e le case erano disposte non seguendo un ordine preciso. Mentre avanzavano per la strada principale, vennero accolti da uno "sciame" di bambini che, ridendo e additando, cercavano di convincerli a giocare con loro.
    Che seccatura!
    Disse Ryōshu dopo esserseli finalmente scrollati di dosso.
    Abbi pazienza, Shizen. E' raro che da queste parti passino degli stranieri, sopratutto giovani come noi. Per quei bambini deve essere un lieto evento che spezza la monotonia quotidiana.
    Il genin guardò preoccupato il capitano, dopodiché mormorò al compagno:
    Non ti sembra un po' troppo...non so...
    Filosofeggiante?
    Sì, qualcosa del genere. Non è che in prigione gli abbia dato di volta il cervello?
    Masutā cercò di soffocare le risate, anche perché Nimura aveva incominciato ad adocchiarli con il suo solito sguardo penetrante.
    Per la strada fermarono qualche abitante del paese per chiedere informazioni riguardanti la vedova, ma oltre a non ricevere delle risposte degne di tal nome, coloro a cui ponevano quelle domande sembravano addirittura infastiditi.
    Tatabe non sembra essere un nome che gode di grande reputazione qui, eh?
    Già...la missione si sta complicando ancor di più.
    A mali estremi, estremi rimedi. Seguitemi.
    Una volta giunti nei pressi di una locanda, vi entrarono per chiedere informazioni riguardanti la vedova Tatabe. Il proprietario, un uomo dall'aspetto burbero, era indaffarato a pulire con uno strofinaccio un bicchiere che non sembrava per niente bisognoso di essere lucidato. Li guardò di traverso non appena varcarono la soglia, e ancor di più quando capì che volevano parlargli.
    Questo tipo l'ho già visto da qualche parte...forse in un libro?
    Di certo rispetta tutti i maledetti cliché che deve avere un locandiere in un romanzo.
    Nimura si sedette su di uno sgabello e con fare teatrale alzò il capo verso il locandiere fulminandolo con lo sguardo. I due genin repressero le risate.
    Ora ci divertiamo: ottava cosa da sapere su Nimura, interrogatori imperdibili.
    Sussurrò Ryōshu.
    Il capitano rimase in silenzio, limitandosi a fissare l'uomo che poco a poco stava perdendo l'aria furente di prima, lasciando il posto ad una più guardinga e se possibile, spaventata.
    Il mio nome è Hiroshi Nimura, chunin di Konoha. Ho il piacere di parlare con...
    Il mio nome non è affar tuo, cane di Konoha.
    Rispose il locandiere sputando per terra.
    Ryōshu diede una spallata all'amico.
    Questo se le cerca.
    Nimura sembrò non curarsi del comportamento maleducato del suo interlocutore e come se nulla fosse proseguì.
    Pur non comprendendo i motivi del suo astio verso di me, le sarei grato se potesse esserci d'aiuto: siamo in cerca della vedova Tatabe. Saprebbe indicarci dove essa abiti, mio buon uomo?
    Il locandiere non rispose subito e sembrava soppesare le varie risposte che avrebbe potuto fornire.
    La vedova Tatabe, dice?
    Domandò lui.
    Ha improvvisamente cambiato tono o sbaglio?
    Pensò Masutā meravigliato. Nimura, che anche se si fosse accorto del cambio improvviso non lo dava a vedere, gli rispose:
    Proprio lei! Allora, può venire in nostro soccorso?
    Il locandiere si mise a ridere bonariamente.
    Ma certo! Come no! Allora, per raggiungere il posto a cui lor signori vogliono giungere la strada è questa: appena uscite di qui proseguite dritti ed infine, girando alla terza via a destra, sempre diritto!
    Concluse lui sorridendo. Una vena si gonfiò sulla tempia di Nimura e il suo sorriso sembrò farsi improvvisamente freddo, proprio come i suoi occhi.
    Hey aspetta...
    Mormorò Masutā.
    Ma questa che ha appena illustrato il locandiere no è...
    Già. La via per uscire dal villaggio. Al tizio piace prendere in giro, eh?
    Lei non mi sta prendendo sul serio, vero?
    Incominciò Nimura rivoltò al vecchio. Quest'ultimo si limitò a continuare a sorridere.
    Forse le mie indicazioni sono state poco chiare?
    Certo che no! E' stato piuttosto eloquente a dirla tutta...forse è per questo che le darò un'ultima possibilità.
    Quelle ultime parole parvero una sentenza e il vecchio sembrò percepire la minaccia consistente che celavano.
    Mi duole dover usare metodi simili, ma ahimè! Quando qualcuno rifiuta la ragionevolezza, bisogna intraprendere vie alternative e non sempre piacevoli. Lei se non sbaglio si chiama Hattori Fudo, meglio conosciuto come "Jōhō no Sai".
    L'uomo non disse nulla, ma la sua espressione sembrava dire tutto: l'ombra dello stupore si era dipinta rapidamente sul suo volto.
    Lei è una leggenda, sa? Il re delle informazioni...Jōhō no Sai.
    E quindi? Non c'è niente di male a sapere molte cose, anzi: l'ignoranza è una colpa, se proprio.
    Su questo la pensiamo allo stesso modo. Ciò nonostante, dopo approfondite ricerche effettuate per mio conto, ho ragione di credere che lei abbia collaborato con mukenin proveniente da diversi villaggi...addirittura con Akatsuki.
    Il vecchio parve sbiancare difronte alle parole di Nimura. Il capitano aveva indubbiamente il coltello dalla parte del manico.
    Tu come fai a sapere...
    Fin da bambino ho sentito parlare di lei e la considero tutt'oggi uno dei miei esempi di vita: la ricerca del sapere da senso alla vita. Queste sono parole sue. Ho cercato...o per meglio dire, sto cercando di raggiungere il suo livello di acquisizione di informazioni e a quanto pare devo aver fatto passi avanti se riesco addirittura a coglierla impreparato.
    Che cosa vuoi?
    Disse Jōhō no Sai. Non sembrava spaventato, ma più che altro seccato.
    Semplice, un accordo! Lei mi dice dove si trova la vedova Tatabe ed io, una volta fatto ritorno al villaggio, mi dimenticherò di averla incontrata.
    Non ci volle molto, e il vecchio cedette al ricatto perpetrato con astuzia da Nimura. Una volta fuori dalla locanda, i due genin non poterono altro che fare i loro complimenti al capitano.
    L'avevo già vista altre volte, ma in questa si è superato.
    Per sapere tutte quelle cose doveva essersi per forza informato prima...lei sapeva che Hattori Fudo dimorava qui.
    Nimura annuì con il capo.
    Come ho già detto è una delle persone a cui mi ispiro. Mi sono documentato oltre l'immaginabile su di lui e questa missione mi ha permesso di conoscerlo di persona...sono contento.
    Disse il capitano concedendo uno dei suoi rari sorrisi.
    Ma davvero ha passato informazioni ad Akatsuki?
    Da quel che mi risulta, sì. So che non l'ha fatto perché è in combutta con loro, è solo che la sua filosofia di pensiero dice che ogni essere umano ha il diritto di "sapere". Se ci pensi, Shizen, non è sbagliato pensarlo.
    Masutā era piuttosto pensieroso; quel nome non gli era nuovo.
    Akatsuki...dove posso averlo già sentito?
    Seguendo le indicazioni di Hattori Fudo, procedendo verso est, arrivarono in vista di quella che aveva tutta l'aria di essere la costruzione più grande del villaggio. Era una villetta molto grande, a tre piani, e con un giardino che sembrava non avere dei limiti. Le piante crescevano rigogliose intorno all'abitazione e una piccola stalla era situata poco più in là rispetto alla proprietà.
    Questi di certo non soffrono la fame.
    Una volta giunti dinanzi alla porta principale, Nimura bussò alla stessa. Avvertirono un rumore di scarpe avvicinarsi e poco dopo la porta fu aperta da quella che sembrava essere una cameriera.

    Spero non ci siano problemi nell'aver creato la figura di Hattori Fudo, in caso scusami :D


    Edited by Bouranchi - 2/9/2014, 18:00
     
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    Come ti ho già detto ADORO come gestisci e come crei personaggi "di contorno" ...quindi continua così.

    Direte all' inserviente che avete appuntamento con la "padrona di casa"
    La donna vi accompagnerà nella villa fino ad arrivare al giardino interno dove vedrete 3 donne, molto giovani, molto belle e vestite in modo ricco ed elegante.
    Una di loro spiccherà tra le altre, elegante, bellissima, sarà con lei che la cameriera parlerà .
    Vi guarderà dall'alto in basso , poi vi sorriderà BENVENUTI io sono Tsukino Tatabe...non immaginavo che la NOBILE Hokage avrebbe mandato deri giovani tanto valenti in mio soccorso...MA accomodatevi dentro.....MIZUMI!!! OFFRI DEL TE AI NOSTRI OSPITI!!! E NEL DIRE COSi si incamminerà verso l'interno della villa , insieme alle sue "ancelle" seguitela!
    Arriverete a una stanza , riccamente arredata.
    Vi sederete a un tavolo.
    Tsukino a un capo, voi all' altro, mentre la cameriera servirà il the a tutti i presenti.
    Penso che vogliate sapere perchè ho richiesto al vostro villaggio AIUTO....
    In parole povere la famiglia del mio defunto marito vuole "farmi del male!!"
    sorseggerà il suo the
    Suzuki, il mio defunto marito era un uomo gentile...RICCO e gentile...e , purtroppo, molto più vecchio di me!!!.... i suoi fratelli mi accusarono più volte di averlo circuito....solo per ereditare le sue ricchezze!.
    Quando è poi mancato Iniziarono a dirmi in faccia quello che fino a pochi giorni prima bisbigliavano alle mie spalle!
    Arrivarono a sospettarmi di aver ucciso il MIO DOLCE SUZUKI!!!..comprendete!!!...COME POTREI anche solo PENSARE una cosa del genere
    sembrerà quasi schifata a quell' idea
    ..LORO invece .... [color=red]Dovete proteggermi!!!...almeno fino a quando non mi risposerò!... le "ancelle" scoppieranno in una cristallina risata NON posso rimanere vedova per troppo tempo!...DEVO AVERE un uomo al mio fianco ..che mi protegga !....che prenda in mano le redini della famiglia! un altro sorso di the il mio matrimonio è tra 5 giorni...quando il mio futuro sposo arriverà dal paese delle terme .... dopo la cerimonia , quando sarò di nuovo una donna sposata non potranno più toccarmi ...MINACCIARMI...MA fino ad allora sono solo una fanciulla in balia delle loro malelingue!!
    Dopo questo verrete congedati.
    LA cameriera vi guiderà nelle vostre stanze e vi dirà che mangerete in cucina .
    Vi farà visitare il resto della casa.
    decidete come comportarvi.
    Uno di voi dovrà essere sempre con TSUKINO , giorno e notte.
    Quindi farete dei turni.
    Il tuo turno notturno cadrà alle 0200 .
    La notte senza stelle è silenziosa e monotona .
    ALMENO fino a quando uno strano rumore non attirerà la tua attenzione.
    Decidi se andare a vedere o rimanere a guardia della stanza della "signora"
    Il post termina con la tua decisione
     
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    Pensato Kaminari no Masutā
    Parlato Kaminari no Masutā
    Parlato Hiroshi Nimura
    Parlato Ryōshu Shizen
    Parlato Tsukino Tatabe

    La donna rimase a fissarli per qualche secondo, probabilmente in attesa di una qualche sorta di risposta o di presentazione.
    Buongiorno signorina. Io sono Hiroshi Nimura e questi sono i miei compagni di ventura, Kaminari no Masutā e Ryōshu Shizen. Siamo shinobi di Konoha e abbiamo appuntamento con la padrona di casa, la signora Tatabe.
    Lei, senza proferire parola, li invitò ad entrare e li guidò attraverso i tortuosi corridoi presenti nella villa.
    Che diavolo! Sembra di stare in un labirinto.
    Dopo qualche minuto giunsero nei pressi di quello che era il giardino interno dell'abitazione: era davvero incredibile, un habitat riprodotto su misura della villa; sembrava davvero di essere immersi nella natura, dove il cinguettio degli uccelli regna sovrano e le fronde degli alberi cercano di nascondere il Sole alla vista, pur facendo passare qualche raggio di luce.
    Di certo non hanno badato a spese.
    Al centro del giardino, all'interno di uno spiazzo dove non c'erano alberi, era posto un tavolinetto e intorno a questo, sedute su delle sedie, stavano sedute tre donne, dall'aspetto molto giovane e, dovette ammettere Masutā, molto belle. Erano vestite con abiti ricchi ed eleganti, di una sfarzosità di cui aveva solo sentito parlare.
    Mentre si avvicinavano, Ryōshu mormorò ai due compagni:
    Forse la vera ricompensa per la missione è questa, non credete? Un pomeriggio da sogno in compagnia di splendidi angeli...
    Nimura, facendo apparire dal nulla la sua spada, vibrò un colpo nello stomaco del genin facendolo piegare in due.
    Coff...coff...che c'è? L'idea non l'alletta, capitano?
    Ti prego Shizen, non farmi fare brutte figure, intesi?
    Il genin rispose semplicemente alzando il pollice all'insù e questo fece ridere Masutā.
    Una volta giunti al cospetto delle tre, la cameriera che li aveva accompagnati si rivolse ad una di loro, quella che tra le tre spiccava per eleganza e bellezza; era uno spettacolo per la vista: i lunghi capelli castani le ricadevano sulle spalle, incorniciando alla perfezione il suo piccolo viso. Le labbra erano carnose e rosse come il sangue, le quali si adattavano alla perfezione al colore vestito da lei indossato; gli occhi erano dello stesso colore dei capelli ed erano così profondi che uno ci si sarebbe potuto perdersi dentro.
    Li guardò dall'altro in basso, dimostrando fin da subito la sua natura da aristocratica, dopodiché sorrise al loro indirizzo sfoderando una dentatura perfetta ed abbagliante.
    Benvenuti! Io sono Tsukino Tatabe. Non immaginavo che la nobile Hokage avrebbe mandato dei giovani tanto valenti in mio soccorso! Ma accomodatevi dentro! Mizumi! Offri del tè ai nostri ospiti!
    Nel dire così, prese ad incamminarsi verso l'interno della villa insieme alle altre due che probabilmente erano le sue dame di compagnia.
    Quindi lei è la vedova, eh? Non mi sembra molto affranta!
    Li condusse dentro una stanza riccamente arredata, adornata di quadri raffiguranti delle persone che probabilmente facevano parte della famiglia Tatabe; uno tra tutti spiccava ed era il ritratto della vedova: il pittore, chiunque fosse, era riuscito ad immortalare su tela la sua accecante bellezza nei minimi dettagli.
    Li invitò a sedersi intorno al tavolo presente nella camera e senza farselo ripetere, presero posto. Lei si sedette dall'altro capo rispetto a loro e nel mentre arrivò la cameriera, Mizumi, che servì il tè a tutti.
    Dopo aver sorseggiato parte della bevanda, la vedova prese la parola.
    Penso che vogliate sapere perché ho richiesto al vostro villaggio aiuto...
    Questa è sicuramente una delle cose che ci piacerebbe sapere, signorina Tatabe.
    Disse con un tono stranamente dolce Nimura. Lei trasse un sospiro e proseguì.
    In parole povere, la famiglia del mio defunto marito vuole farmi del male!
    Sorseggiò ancora un po' di tè, come per farsi forza.
    Suzuki, il mio defunto marito, era un uomo gentile...ricco e gentile...e purtroppo, molto più vecchio di me!
    Senti senti...
    I suoi fratelli mi accusarono più volte di averlo circuito...
    Ma non mi dire!
    ...solo per ereditare le sue ricchezze! Quando è poi mancato iniziarono a dirmi in faccia quello che fino a pochi giorni prima bisbigliavano alle mie spalle! Arrivarono a sospettarmi di aver ucciso il mio dolce Suzuki! Comprendete! Come potrei anche solo pensare una cosa del genere?!
    Sembrò quasi schifata all'idea.
    Se sta mentendo, è un'attrice di prim'ordine!
    Loro invece...Dovete proteggermi!! Almeno fino a quando non mi risposerò!
    A quelle parole le ancelle proruppero in una risata cristallina. Era una risata contagiosa e Ryōshu e Masutā ne caddero vittima, anche se cercarono di non darlo a vedere. L'unico che sembrava immune a tutto quello sembrava essere Nimura, che invece ascoltava con grande attenzione le parole della vedova.
    Non posso rimanere vedova per troppo tempo! Devo avere un uomo al mio fianco che mi protegga! Che prenda in mano le redini della famiglia!
    Prese un ultimo sorso di tè, finendolo in un batter d'occhio.
    Il mio matrimonio è tra 5 giorni...
    Non perde tempo la ragazza!
    ...quando il mio futuro sposo arriverà dal paese delle terme...
    Paese delle terme? Perché, esiste un paese del genere?
    Il genin si girò a guardare Ryōshu ma quest'ultimo distolse subito lo sguardo: aveva pensato la stessa cosa e ora stava cercando di reprimere la risata che gli saliva spontanea.
    ...dopo la cerimonia, quando sarò di nuovo una donna sposata non potranno più toccarmi...minacciarmi...ma fino ad allora, sono solo una fanciulla in balia delle loro malelingue!
    Nimura si alzò dalla sua sedia e, avvicinandosi alla vedova, le prese le mani.
    Non deve temere lady Tatabe, io e i miei sottoposti ci adopereremo per proteggerla a tutti i costi. Ora, con permesso, vorremmo trovare riposo; il viaggio è stato lungo e sfiancante.
    Vennero congedati e Mizumi li guidò alle loro stanze. Li informò che avrebbero mangiato in cucina, dopodiché fece visitare loro il resto della proprietà: era davvero grande, al piano terra si trovavano il giardino in cui prima erano stati e diverse stanze per i ricevimenti; al secondo piano si trovavano le camere degli ospiti e una sala da ballo - hanno pure una sala da ballo? Ma stiamo scherzando?! - mentre il terzo piano non poterono vederlo, in quanto Mizumi si limitò solo a dire loro che al momento era inagibile.
    Dopo aver finito il "tour" ed essersi congedati da Mizumi, incominciarono a consultarsi sul da fare.
    Kaminari, Shizen, lady Tatabe non può rimanere da sola...nemmeno per un attimo. A turni veglieremo su di lei, saremo i suoi maledetti angeli custodi, è chiaro?
    Non se la sentirono di contraddirlo e si limitarono semplicemente ad annuire.
    Molto bene, inizierò io da adesso. Voi andate pure nelle vostre camere a riposarvi, ne avete bisogno.
    Senza aggiungere altro si allontanò da loro. I due genin si guardarono negli occhi preoccupati.
    Sbaglio o sembra averla presa a cuore?
    Nona cosa da sapere su Nimura, caro socio: ha un debole per le belle donne, specie se in difficoltà!
    E' un maledetto gentiluomo, non c'è che dire. Ad ogni modo, a me personalmente, quella...
    ...non te la racconta giusta, vero?
    Masutā sorrise.
    Oramai mi conosci, eh? Forse sono io ad essere un po' troppo diffidente, ma insomma! Il marito è morto da poco e tra 5 giorni già si risposa?
    Con uno del paese delle terme per giunta!
    Disse l'amico sghignazzando.
    A parte questo! Probabilmente i fratelli del defunto non hanno tutti i torti...
    Già! Anche io non ci vedo chiaro nell'intera faccenda. Insomma, cos'altro potrebbe spingere una donna incredibilmente bella come la Tatabe a sposare un vecchio come Suzuki? Andiamo!
    E' quello che penso anch'io. Senz'altro è stata una mossa astuta per riuscire ad assicurarsi un cospicuo gruzzolo di denaro...ma se davvero ha poi ordito l'omicidio del marito, ci troviamo difronte ad una vedova nera in piena regola. Dovremo stare molto attenti e muoverci con cautela, dato che Nimura sembra oramai completamente perso.
    Andarono a riposarsi nelle loro stanze, cercando di riprendersi al meglio dalle fatiche del viaggio affrontato in quei giorni e molto presto le braccia di Morfeo li avvolsero.
    Masutā ebbe un sonno tormentato, che come perno avevano sempre la figura del "monaco". Si limitava a rimanere a fissarlo da lontano, senza dire nulla e ridendo al suo indirizzo.
    Maledetto! Fatti avanti!
    A un certo punto il "monaco" tirava fuori dal nulla quella sua strana arma e con grande rapidità colpiva il genin, tranciandolo di netto.
    NOOOOOOOO!
    Si svegliò di soprassalto, tutto sudato e respirando affannosamente. Davanti a lui c'era Nimura, che era andato a chiamarlo per dargli il cambio per il turno di guardia.
    E' tutto apposto, Kaminari?
    Sì, capitano.
    Rispose semplicemente.
    Si diede una sistemata, dopodiché si diresse verso le stanze della vedova. Una volta preso posto su di una sedia posta appena fuori dalla porta della Tatabe, acuì i sensi e rimase in silenzio in ascolto, in cerca di cogliere il minimo rumore.
    Dalla finestra osservò il cielo e constatò che era molto nuvoloso: non si vedeva alcuna stella nel cielo; inoltre il suo turno di guardia stava diventando molto monotono e il sonno stava quasi per prendere il sopravvento.
    Devo resistere maledizione...
    All'improvviso, un rumore anomalo fu avvertito dal genin che subito scattò in piedi, preparandosi al peggio. Restò qualche secondo in attesa ma non successe altro.
    Devo forse andare a vedere...? No, che sto dicendo! Se il rumore è da ricondurre ad un possibile pericolo per la vedova, allora tanto vale che me ne resti qui a fare la guardia ed aspettare che il pericolo si faccia vivo. Inoltre, se provo ad abbandonare solo per qualche secondo il mio posto, ho come l'impressione che Nimura potrebbe prendere in considerazione il fatto di staccarmi la testa!
     
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    ottimo post..
    L incubo mi è piaciuto
    vedrò ti farti re incontrare il monaco più avanti.

    Se hai idee per lo sviluppo del tuo personaggio mandami pure tutti uno che vuoi ...mi pica quando sviluppate le vostre storie

    CITAZIONE
    il rumore non di ripeterà e il tuo turno terminerà tranquillo.

    Il mattino dopo mentre farete colazione tu e il tuo compagni ( ora di guardia e nimura) sentirete dei discorsi tra la servitù..
    Capirete che ci sono DUE BLOCCHI :
    Quelli che lavoravano a palazzo prima del arrivo della signora....e quelli che invece arrivarono insieme alla lady .
    I primo vi diranno che girano strane voci su di lei.
    Che.fosse una prostituta che a sedotto il padrone di casa .
    Vi diranno che fece licenziare quasi tutto il personale e lei stessa ha assunto i,nuovi.
    Kenta il fratello minore del padrone, e la sua famiglia sono stati allontanati

    Quelli arrivato con la signora invece vi diranno che Tsukino era la dama di compagnia della sorella maggiore del daymo del paese del vento e che conobbe il signore a un ricevimento.
    Kenta venne allontanato perché cercò di approfittare della signora.


    Noterete un altra cosa.
    Nimura e completamente assoggettato alla bella e raffinata padrona di casa.
    Il tuo compagno vuole vederci chiaro.
    Ti proporrà di indagare anche nel villaggio... Ma separati.
    Lui monterà di guardia a breve e tu gli darsi il cambio.
    Vi scambierete le informazioni ricevute la sera, mentre Nimura si occuperà della protezione della donna.

    Uscirai dal palazzo
    Grosso modo quello che ti diranno saranno se stesse cose che hai già sentito dalle cameriere....entrambe le versioni.
    Una donna però ti dirà di parlare direttamente con Kenta e.ti dara il suo indirizzo.
    Il post termina quando arrivi a una piccola villa fuori dal villaggio.... Non entrare
     
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    Pensato Kaminari no Masutā
    Parlato Kaminari no Masutā
    Parlato Hiroshi Nimura
    Parlato Ryōshu Shizen
    Parlato Tsukino Tatabe
    Parlato Satoshi
    Parlato Mizumi
    Hattori Fudo

    Il genin non avvertì ulteriori rumori durante il suo turno e tutto filò liscio fino all'alba. Il Sole entrò di prepotenza dalla finestra e come se fosse un segnale convenuto per il risveglio, udì dei movimenti all'interno della camera della vedova. Dopo qualche minuto di attesa la porta si aprì e ad uscirne fu proprio la padrona di casa.
    Si fermò a guardare Masutā per qualche secondo, dopodiché gli sorrise.
    Sempre ligi al dovere, voi di Konoha! La mia vita non potrebbe essere più al sicuro di così! Vi ringrazio.
    Dovere, signorina Tatabe.
    Dopo essersi congedato dalla donna, il genin si diresse verso la cucina dove ad aspettarlo per la colazione c'erano Nimura e Ryōshu.
    Kaminari! E' tutto in regola?!
    L'unica cosa è stato un rumore avvertito verso le 4 del mattino, ma per il resto è andata di velluto.
    Molto bene! Siediti dunque e serviti. Ora tocca a me fare il turno.
    Non toccava a me capitano?
    In teoria sì, Shizen, ma preferisco farlo io. A più tardi.
    Senza aggiungere altro si alzò dalla sedia ed uscì dalla cucina lasciandoli ammutoliti. I due si guardarono negli occhi.
    Nimura che mi fa saltare un turno di guardia?
    E' alquanto sospetto.
    Direi! Non era mai successa una cosa simile!
    Continuarono la colazione, Masutā decisamente famelico, e mentre consumavano il lauto pasto tendevano l'orecchio ogni qualvolta che i servitori imbastivano una conversazione. Dopo aver finito di mangiare, i due si avviarono verso le loro stanze.
    Molto interessante quello che abbiamo sentito, non trovi?
    Oh, sì. Direi addirittura che vale la pena indagare.
    Così sia!
    Da quello che avevano capito, la servitù era divisa in due "blocchi": parte di essa era qui prima dell'arrivo della vedova, mentre i restanti servi erano stati assunti dopo la sua venuta. Queste due parti avevano un modo di porsi, rispetto alla vedova, discordante tra loro e questo fece pensare una sola cosa a Masutā: una delle due versioni poteva essere considerata probabilmente la verità.
    I due si lanciarono dunque in una personalissima "inquisizione" della servitù della villa, partendo da coloro che da più tempo vivevano nella dimora. Presero di mira quello che sembrava essere il più anziano e, quindi, quello che probabilmente aveva passato più tempo di chiunque altro nella villa. L'uomo si chiamava Satoshi.
    Beh, se proprio insistete ragazzi, ebbene vi dirò: quella donna non è altro che una...una...
    Donna di facili costumi?
    Esattamente! Quella porca...fate finta di nulla vi prego...quella porca ha sedotto il padrone! Una volta insediatasi qui, ha incominciato a licenziare a destra e a manca e ha quasi rimpiazzato tutto il personale! Una cosa indecorosa!
    Siamo maledettamente d'accordo con lei, signore. C'è altro?
    Ah! Questo è solo la punta dell'iceberg! Ce ne sarebbero di cose da dire...
    Beh, farebbe meglio a stringere, purtroppo non abbiamo tutta la giornata!
    Allora vi dirò soltanto un'ultima cosa: il signor Kenta, fratello minore del padrone, e la sua famiglia sono stati allontanati dalla casa! Quale ignominia!
    Dopo essere riusciti miracolosamente a calmare il vecchio, i due andarono in cerca dei "nuovi arrivati" della servitù. Dopo poco si imbatterono in un gruppo di giovani donne, tra cui era presente anche Mizumi.
    Hey! Mizumi, giusto? Potrei farti qualche domanda?
    Lei li guardò con sospetto, ma acconsentì alla richiesta.
    Girano strane voci sul conto della signorina Tatabe.
    Che tipo di voci?
    Chiese la giovane con una nota di freddezza nella voce. Dopo averla messa al corrente di quello che erano venuti a sapere, lei scosse il capo in segno di assoluto diniego.
    Solo calunnie! Niente di ciò è vero! La signorina Tsukino era la dama di compagnia del Daymio del paese del vento e conobbe il signor Tatabe ad un ricevimento. E' da lì che nacque tutto, lei non cercò di approfittarsene! Per quanto riguarda il fratello del signor Tatabe, beh, ha avuto la malsana idea di cercare di...fare delle avance alla signorina.
    Che tipo di avance? Piuttosto spinte?
    Lei annuì con la testa e un'espressione di odio le si dipinse in viso.
    Molto bene Mizumi. Ci sei stata di grande aiuto, grazie mille!
    Si congedarono dalla cameriera e dopo aver messo una certa distanza dalle varie orecchie indiscrete della villa, iniziarono a confabulare di quanto sentito.
    E' proprio un bel casino, eh Masu? A stare a sentire il vecchio Satoshi, Tsukino è una grandissima st**nza mentre se dai retta a Mizumi, è più santa della dea Kaguya e per giunta vittima di avance troppo spinte e malelingue!
    E' una situazione piena di intrighi e di false verità; non sarà facile venirne a capo.
    Mentre parlottavano, avvertirono un rumore di passi e senza pensarci due volte si nascosero. Pochi secondi dopo fecero la loro comparsa la vedova e il capitano Nimura. Questi ultimi erano nel mezzo di una conversazione e quando si avvicinarono abbastanza, i due genin furono in grado di carpirne quale stralcio.
    Mio buon Hiroshi...posso chiamarti Hiroshi?
    Lo ha appena fatto, signorina...ad ogni modo, può chiamarmi in qualunque modo le aggrada di più.
    Lei proruppe in una risata cristallina ma che al tempo stesso, Masutā, considerò inquietante.
    Sei davvero gentile...magari tutti gli uomini lo fossero con me!
    Ad un certo punto, in modo più che palese dal punto di vista dei due, la vedova inciampò di proposito ma Nimura, grazie ai suoi riflessi, riuscì ad evitarle lo scontro con il pavimento.
    Oh cielo! Questi brutti pensieri mi impediscono perfino di stare in piedi! Meno male che ci sei tu Hiroshi...a proteggermi.
    Disse lei, tra le braccia di lui, guardandolo con quei suoi occhi profondi. Nimura le sorrise e Tsukino contraccambiò.
    Dopo che si furono allontanati, i due amici balzarono fuori dal loro nascondiglio e si guardarono preoccupati.
    Quel maledetto! Lei può chiamarlo Hiroshi, capisci? Mentre io manco per il cognome!
    E' completamente cotto...lo tiene per le palle.
    Già, mi ha dato proprio quell'impressione.
    Non è da Nimura, giusto?
    Esatto. Dovremo indagare in modo ancor più approfondito.
    E come?
    Andremo a chiedere giù al villaggio. Qualcuno deve pur sapere qualcosa in più di quello che abbiamo scoperto, no?
    Più ci pensava, e più Masutā si convinceva che quello che il suo amico diceva era la cosa giusta da fare. Si misero d'accordo che, dopo aver terminato il loro turno di guardia, sarebbero andati al villaggio.
    Le ore passarono molto lentamente e dopo aver compiuto il loro dovere di guardie del corpo, i due si avviarono all'uscita della villa.
    Dobbiamo sbrigare questa faccenda in fretta, Masu! Ho come l'impressione di stare per cadere anch'io vittima del fascino di quella donna!
    La cosa che più mi sorprende è che Nimura sia durato meno di te.
    Moooolto simpatico, davvero. Sarà meglio dividersi.
    Come vuoi, ci becchiamo dopo!
    Una volta giunti al villaggio, Ryōshu prese la strada maestra mentre Masutā quella interna al paesino. Si fermò a parlare con diverse persone, ma non apprese nulla di nuovo: tutti raccontavano o l'una o l'altra versione di cui era già a conoscenza, senza l'aggiunta di ulteriori dettagli.
    Questo è male! Se non riusciamo a scoprire nient'altro, o come l'impressione che questa missione possa complicarsi ancor più di quanto già non sia...
    All'improvviso, come un fulmine a ciel sereno, la sua mente compose una soluzione così ovvia al suo bisogno di informazioni, che gli venne da chiedersi come mai non ci avesse pensato prima.
    Hattori Fudo!
    Senza indugi si diresse verso la locanda a cui avevano fatto tappa al loro arrivo nella cittadina e con gioia vide le luci ancora accese. Una volta entrato, prese subito la via del bancone e si piazzò di fronte al locandiere, fissandolo con decisione. Hattori Fudo ricambiò lo sguardo e gli domandò:
    Ancora da queste parti, eh?
    A quanto sembra, signor Fudo. Mi servirebbe un'informazione.
    Ma davvero? Beh, sono l'uomo giusto per questo genere di cose.
    Presumo che lei voglia qualcosa in cambio.
    Da un moccioso come te? Non credo che tu abbia nulla da potermi offrire!
    Mi metta alla prova, mi seccherebbe ricevere una dritta senza poter ricambiare.
    Che moccioso impertinente! Ad ogni modo, se proprio ci tieni, io di norma scambio informazioni per informazioni. Vediamo cosa mi potrebbe interessare sapere...uhm...ma certo! Senti qua: un uomo qualche giorno fa è passato da questo parti. Dalla maschera ho dedotto che fosse un anbu, o qualcosa del genere. Una volta davanti a me, chiede: "hai per caso visto quest'uomo di recente" e mi mostra la foto di un tipo piuttosto grosso, vestito da monaco tipo. Io gli rispondo "se avessi visto un tizio vestito così da idiota me lo ricorderei!"; morale della favola, l'anbu se ne va, chiedendomi di contattarlo se fossi entrato in possesso di informazioni riguardanti il suo obiettivo.
    Vestito da monaco, ha detto?
    Esattamente. Hey, ragazzino, perché quella faccia? Sembra che tu abbia appena visto un fantasma.
    Le vene sulla testa del genin presero a pulsare a ritmo vertiginoso, e i pugni si serrarono senza che lui lo volesse. Il vecchio stava incominciando a preoccuparsi sul serio, quando all'improvviso, Masutā, riuscì a calmarsi da solo. Una volta trovato il suo solito autocontrollo, spiegò ad Hattori Fudo il perché di quella reazione.
    Quindi tu affermi di aver incrociato la strada con questo soggetto, dico bene?
    Esatto.
    Ti è andata di lusso, ragazzo.
    Perché dici questo?
    Oggi posso risponderti ad una sola domanda, perciò fai bene la tua scelta: vuoi sapere qualcosa di più su questo individuo, o su quello per cui inizialmente sei venuto fin qui?
    Il genin soppesò attentamente la scelta, ma infine giunse alla conclusione che la missione attuale doveva avere precedenza assoluta su qualsiasi altra cosa.
    Non devo essere un peso, maledizione!
    Dopo aver preso la sua decisione, pose il quesito ad Hattori Fudo, il quale prese a lisciarsi la lunga barba.
    Uhm...purtroppo so poco o niente di questa storia. L'unica dritta che posso darti, ragazzo, è quella di andare a parlare con una donna. Abita nella casa qui davanti e da quello che so, lei potrebbe metterti sulla pista giusta.
    Capisco...beh, la ringrazio.
    Figurati. E quando avrai sistemato questa faccenda, se ancora vorrai sapere qualcosa, vieni pure.
    Seguendo il consiglio del "re delle informazioni", il genin si recò difronte alla casa che gli era stata indicata e dopo aver bussato alla porta, riuscì a parlare brevemente con la donna, la quale non gli disse nulla di nuovo, ma che lo indirizzo ancora una volta verso una destinazione: una piccola villa fuori dal villaggio dove ad abitarci, non era altri che il fratello minore di Suzuki.
    Il dongiovanni, eh? E andiamo a fargli questa visita dunque!
    Seguendo le indicazioni della donna, varcò i confini del villaggio e dopo poco cammino, si ritrovo davanti ad una piccola villa, proprio come gliela aveva descritta lei.
    Quindi è qui che ora abita Kenta...beh, da una villa a tre piani passare a una a due deve essere proprio traumatico.
    Pensò ironicamente il genin.
     
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    busserai alla porta ma non ti risponderà nessuno .
    Entra nella villa...e troverai tutto sotto sopra!!!
    cerca di capire cosa è successo ma a parte la devastazione non troverai nulla e nessuno...
    Demoralizzato ritornerai a palazzo , in tempo per il tuo turno di guardia
    Descrivi la giornata.
    Per lo più sarà noiosa .
    Durante la cena però un messaggero porterà una lettera a TSUKINO ch eprima leggerà avidamente , poi , rattristandosi appoggerà sul tavolo una delle ancelle le chiederà cosa è successo il mio sposo è stato rapito!!.... Kenta-KUN chiede che rinunci alla MIA POSIZIONE in cambio della sua vita..... e scoppierà a piangere.
    Una delle ancelle avrà un idea:
    ORA AL SUO SERVIZIO CI SONO 3 VALENTI NINJA!! POTREBBE ORDINARE LORO DI SALVARLO!!
    La LADY allora convocherà i tuoi compagni e spiegherà l'accaduto.
    NIMURA sarà felicissimo di "rendersi utile" .
    Il tuo compagno farà notare che la loro missione è proteggerla, non servirla.
    Nimura allora deciderà che 1 di voi rimarrà accanto alla signora per proteggerla, mentre gli altri andranno a "salvare lo sposo".
    Nimura sembrerà intenzionato lui a "restare a casa"..ma il tuo compagno LO precederà.
    Ti prenderà in un angolo per confidarti che SOSPETTA che la "strega" abbia fatto qualcosa a NIMURA, magari un qualche genjutsu.
    Il post termina quando tu e Nimura uscirete dal villaggetto .
    La lettera specifica che Tsukino dovrà portare il sigillo del clan (il cui possesso legittima il potere su TUTTO IL CLAN) su un ponte a nord del villaggio dove avverrà lo scambio.
     
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  8. Bouranchi
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    Pensato Kaminari no Masutā
    Parlato Kaminari no Masutā
    Parlato Hiroshi Nimura
    Parlato Ryōshu Shizen
    Parlato Tsukino Tatabe
    Parlato Ancella

    Il genin rimase insistentemente a bussare per diversi minuti davanti alla porta, ma non gli giunse risposta alcuna. Appoggiò l'orecchio sulla superficie legnosa cercando di cogliere qualche rumore, ma senza esito positivo.
    Di certo non sono venuto fin qui per andarmene a mani vuote!
    Optando per l'irruenza e la sfacciataggine, prendendo una discreta rincorsa, buttò giù la porta della villa. Si massaggiò per qualche secondo il punto con cui aveva impattato con il legno, dopodiché incominciare ad osservare l'interno dell'abitazione: era tutto sotto sopra. Un tavolo era stato ribaltato, mentre le sedie si trovavano nei posti più disparati: una addirittura era schiantata nel vetro di una delle finestre ma non era riuscita a penetrarla del tutto. Alcuni quadri erano stati lasciati a terra e probabilmente erano stati anche calpestati. Per quanto a Masutā riuscì di capire, era avvenuta una colluttazione non da scherzo ma oltre a questo non poteva supporre nient'altro: nella villa l'unica persona presente era lui e anche se controllò in modo scrupoloso non trovò niente che potesse servirgli a capire la dinamica degli eventi.
    Perfetto! Invece di schiarirmi i dubbi, questa "passeggiata" li ha moltiplicati!
    Con il morale sotto i tacchi, decise di rientrare alla base anche perché fra non molto tempo avrebbe dovuto dare il cambio della guardia a Nimura. Gli ci vollero una trentina di minuti per raggiungere la villa e dopo esserci finalmente arrivato, si diresse dal capitano per richiedere il cambio.
    Lo trovò in compagnia, guarda caso, della vedova Tatabe che a quanto sembrava continuava ad esercitare il suo fascino assoluto sul povero Nimura.
    Hiroshi! Passare il tempo in tua compagnia è davvero un toccasana per me, sai?
    Lo stesso vale per me, Lady Tatabe...
    Ti prego, chiamami solo Tsukino.
    Lui annuì con occhi sognanti e lei proruppe nella sua, ormai, caratteristica risata cristallina.
    Che mi tocca vedere! Forse è meglio se mi intrometta.
    Il genin emise un colpo di tosse abbastanza forte da richiamare su di sé l'attenzione.
    Capitano! Kaminari qui presente per il cambio.
    Gli disse sorridendo. Nimura sembrò sorpreso e scocciato allo stesso tempo.
    Ah! Kaminari! Il cambio dici? Per questa volta lascia pur perdere! Prenditi pure qualche ora extra di riposo...
    Di solito quando a Masutā una cosa sembra sospetta, tende ad alzare un solo sopracciglio per evidenziare il suo stupore, ma la frase di Nimura era così fuori dall'ordinario che quella volta, entrambe le sue sopracciglia si alzarono.
    Questa poi! Se non l'avessi sentita con le mie orecchie, non ci avrei creduto mai nella vita.
    Ripresosi in fretta dallo shock dell'affermazione di Nimura, il genin decise di prendere il controllo della situazione: era meglio cercare di tenere separato il capitano da quella donna, il più possibile.
    Insisto capitano! Ha già concesso una cosa del genere a Shizen, e questo implica che lei abbia effettuato più ore di guardia di noi e che quindi sia più stanco. In quanto suo sottoposto mi sento in dovere di preoccuparmi della sua salute e di raccomandarle del riposo immediato.
    Nimura fece per controbattere ma la mano della Tatabe lo zittì in un'istante.
    Ha ragione, Hiroshi. Per quanto mi dolga non poter passare altro tempo con te, credo che sia meglio se tu ascolti quello che il ragazzo ti ha detto; inoltre...possiamo sempre vederci più tardi, non è vero?
    Lui non disse nulla ma si limitò ad annuire.
    Perfetto! E poi sono in ottime mani con Masutā, non è vero?
    Chiese rivolgendosi al genin.
    Ma certo signorina, con me non corre rischi.
    Disse lui con tono ispiratore di fiducia.
    Il capitano, persuaso dalla parole della vedova, si decise dunque a concedersi un riposo, seppur a malincuore. Una volta che se ne fu andato, la Tatabe fissò intensamente Masutā negli occhi, mantenendo sempre il suo solito sorriso stampato in viso.
    Allora conto su di te!
    E senza aggiungere altro, si ritirò nelle sue camere.
    Quella donna...oramai non ho più dubbi che abbia fatto qualcosa a Nimura. Non mi resta che scoprire di preciso di cosa si tratti.
    Prese posto a sedere su di una sedia e, per ingannare il tempo, incominciò a lambiccarsi il cervello sulle possibili cause del comportamento finora mostrato dal capitano. Nel mentre le ore scivolavano via in una monotonia letale e, sembrava, infinita. Il genin constatò che anche durante il giorno non molti membri della servitù passavano nelle vicinanze della stanza della Tatabe, e probabilmente era stata data una disposizione al riguardo. Ebbe possibilità di intrattenere ben poche conversazioni, tra cui una con Mizumi, che sembrava essere la serva che più fosse vicina alla vedova.
    Dopo aver rinunciato a capire cosa quella "strega" avesse potuto usare per soggiogare la volontà di Nimura, i suoi pensieri "volarono" verso le parole che qualche ora prima Hattori Fudo gli aveva rivolto. Quello che gli aveva detto in che modo poteva ricollegarsi con il "monaco"? E perché gli aveva detto che gli era andata di fortuna? Forse il "monaco" si era davvero trattenuto durante il loro scontro?
    Con lentezza esasperante, arrivò infine l'ora di cenare e in quanto il suo turno di guardia non fosse terminato si accinse ad accompagnare la Tatabe nella sontuosa sala da pranzo.
    Allora, Masutā! Come è andata? Ti sei forse annoiato?
    Già, ma d'altronde era inevitabile. Con dei ninja come noi a guardia della sua persona, quale nemico può essere così pazzo da cercare di attentare alla sua sicurezza?
    La sua risposta sembrò divertirla e non aggiunse altro. Una volta arrivati a destinazione, un uomo che il genin non aveva visto prima di allora nella villa si fece avanti porgendo quella che sembrava una missiva alla Tatabe.
    Disse di essere un messaggero e che portava con sé un messaggio urgente da consegnare a Tsukino Tatabe.
    Un messaggio urgente, dice? Non so perché, ma ho come l'impressione che questo possa essere un episodio chiave di tutta quanta la faccenda.
    La vedova congedò il messaggero, lasciandogli una generosa mancia e con fare avido incominciò ad ispezionare la lettera. Dopo qualche secondo di lettura, la sua espressione diventò triste e, quasi come se fosse un mancamento, si appoggiò al tavolo scioccata.
    Una delle ancelle, messa in allarme da quel comportamento, si avvicinò alla sua padrone per chiederle cosa mai ci fosse di così tragico scritto nella missiva.
    Il mio sposo è stato rapito!
    Esordì con tono melodrammatico.
    Beh, gli sta andando meglio del primo marito...
    Kenta-kun chiede che rinunci alla mia posizione in cambio della sua vita...
    Ops! Come non detto.
    Tsukino scoppiò in un pianto disperato, sinceramente, sembrava, affranta per la notizia appena appresa. Una delle ancelle però si avvicinò a lei dicendole che non c'era assolutamente bisogno di versare lacrime, perché...
    ...ora ha al suo servizio 3 valenti ninja! Potrebbe ordinare loro di salvarlo!
    La donna rimase un attimo imbambolata, poi, ripresasi, batte un pugno sulla mano.
    Ma certo! Come ho potuto non pensarci io stessa!
    Sicura che in verità non l'avessi già messo in conto? Ad ogni modo, la cosa inizia già a scocciarmi.
    Senza perdere tempo richiamò a sé anche Nimura e Ryōshu, mettendoli al corrente della situazione attuale. Nimura disse subito che non vi erano problemi e che avrebbero risolto in pochissimo tempo la pratica.
    Capitano, le ricordo che noi siamo qui per proteggere la signorina Tatabe, non per servirla.
    Stai insinuando qualcosa in particolare, Shizen?
    Disse in tono minaccioso Nimura. Masutā decise di intervenire per evitare screzi ulteriori.
    Quello che il mio compagno intende, capitano, è che questo potrebbe essere un diversivo.
    Un diversivo, Kaminari?
    Esattamente. Rapendo il promesso sposo della nostra cliente, il signor Kenta sta cercando di allontanarci dalla signorina Tatabe, lasciandola completamente indifesa.
    Ma certo, non ci avevo pensato. In tal caso credo che io...
    Sarò io a rimanere qui, voi andate pure e risolvete il problema.
    Lo anticipò Ryōshu fulmineamente. Così fu deciso: Nimura e Masutā sarebbe andati in missione di salvataggio, lasciando la protezione di Tsukino al genin.
    Mentre si stava per preparare all'uscita, Masutā fu raggiunto nella sua camera dall'amico, che doveva assolutamente parlargli.
    Che cosa c'è di così urgente da dovermelo dire ora?
    Un sospetto.
    Cosa?! Nemmeno qualcosa di certo, ma un sospetto! E sentiamo, di che si tratta?
    E' oramai certo che la vedova abbia fatto qualcosa a Nimura, giusto?
    Sicuro come la morte.
    E quindi ho passato il pomeriggio a cercare di capire quale espediente ha utilizzato quella donna.
    Sei dunque giunto ad un verdetto?
    Sono abbastanza sicuro che si tratti di un genjutsu.
    Disse il genin annuendo in modo vistoso con il capo. Masutā rimuginò qualche attimo su quell'affermazione e giunse alla conclusione che l'amico, forse, ci aveva preso.
    Un'arte illusoria, eh? E' verosimile. In questo caso però cerca di stare all'erta e di non caderci pure tu, altrimenti rimarrei da solo e la cosa mi scoccerebbe alquanto.
    Augurandosi buona fortuna l'un l'altro, Masutā si avviò verso la porta d'ingresso dove ad attenderlo c'erano Nimura e la vedova.
    Kaminari! Siamo pronti? Intendo tornare il prima possibile.
    Quando vuole lei capitano.
    Si congedarono da Tsukino e di gran carriera si diressero verso l'uscita del villaggio. Passarono di fronte ad una armeria, chiusa, e al genin venne un groppo alla gola.
    A ben pensarci non ho molte armi con me...una volta terminata questa missione, devo andare in un negozio d'armi e rifornirmi!
    Ad un tratto l'occhio gli cadde su una specie di sigillo che spuntava fuori da una delle tasche di Nimura.
    Capitano, e quello cosa sarebbe?
    Questo? E' il sigillo del clan Tatabe, il quale legittima il potere su tutto il clan. Nella lettere c'era specificato che Tsukino avrebbe dovuto portarlo per poi, presumo consegnarlo.
    Ma perché portarlo con noi se già non vogliamo rispettare i termini dettati dalla missiva?
    E' semplice: di sicuro non si aspetteranno di veder arrivare Tsukino, ma con più probabilità noi stessi. L'avere però l'oggetto che preme loro avere, impedirà che commettano un atto sconsiderato, come quello di far del male allo sposo di Tsukino.
    Stiamo tentando uno "scacco" azzardato capitano.
    Sul volto di Nimura si dipinse un mezzo sorriso.
    Già, ma ne vale la pena.
     
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    ..arriverete al ponte non vedrete nessuno
    Aspetterete per quasi un ora , ma non si farà vedere nessuno
    Noterai che Nimura sembrerà "tornare" lentamente normale (parlerà meno di TSUKINO) e ti sembrerà meno TONTO
    Dopo 2 ore capirete che qualcosa NON và
    Tornate alla villa ...e scoprirete che è statat attaccata
    il tuo compagno stà combattendo contro 4 ninja
    intervenite
    TU occupantne di 1
    scheda riassuntiva
     
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  10. Bouranchi
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    Pensato Kaminari no Masutā
    Parlato Kaminari no Masutā
    Parlato Hiroshi Nimura
    Parlato Ryōshu Shizen

    Non ci volle troppo tempo per raggiungere il punto prestabilito: giunsero in vista del ponte dopo una ventina di minuti ma ad accoglierli non sembrava esserci nessuno.
    Meglio essere in anticipo che in ritardo.
    Constatò Nimura pensieroso. Masutā aveva incominciato a notare che da quando avevano lasciato la villa, il capitano sembrava stesse ritornando ad essere quello di sempre anche se continuava a nominare a caso la Tatabe in qualsiasi discorso.
    Il raggio di un genjutsu è limitato, quindi quello che mi ha riferito prima Ryōshu potrebbe essere un sospetto fondato.
    Come scorre fluido quel fiume, non è vero Kaminari? Fluido come il tempo...fluido come i capelli di Tsukino al vento...
    Il genin si mise una mano sulla bocca girandosi dall'altra parte per mascherare la risata.
    Si nascosero dietro a dei cespugli che crescevano lì vicino e si misero in attesa. Passò quasi un'ora, ma oltre a loro nessuno sembrava avere intenzione di passare da quelle parti. Che fosse solo un vile espediente per allontanarli da Tsukino? E anche se fosse stato così...da quanti nemici dovevano guardarsi le spalle?
    Che situazione intricata! I nemici della Tatabe sono nostri nemici, ma anche lei oramai sembra esserlo...o forse in verità i nemici di lei sono dei nostri alleati a nostra e loro insaputa? Mi scoppierà il cervello...
    Avvertì il tocco di qualcosa posarsi sulla sua spalla e vide con sorpresa che era quella di Nimura.
    So cosa stai pensando, Kaminari. Temo che tu abbia ragione, potrebbe trattarsi di una trappola atta a farci allontanare. Tuttavia io rimarrei qui ancora un poco, è possibile che i rapitori siano solamente in ritardo.
    Quelle parole confortarono Masutā.
    Il fatto che non desideri ritornare al più presto alla villa, sottintende che il fascino di Tsukino stia scemando man mano che il tempo passa. Inoltre non l'ha nemmeno nominata! Sembra decisamente meno tonto di prima.
    Molto bene capitano, allora portiamo pazienza.
    Questo è lo spirito!
    Passò un'altra ora ma nulla cambiò nel paesaggio a loro circostante. A Nimura si gonfiò una vena sulla tempia e con fare furioso si alzò di scattò da terra.
    Abbiamo atteso fin troppo, Kaminari. E' tempo di rientrare alla base e verificare che nulla di grave sia accaduto.
    Ricevuto!
    Si lanciarono dunque di gran carriera verso il villaggio e dopo pochi minuti di corsa sfrenata giunsero a destinazione. Una volta arrivati notarono che qualcosa non andava quando scorsero del fumo levarsi dalla villa.
    A quanto pare lo scenario peggiore possibile...
    ...si è realizzato.
    Al diavolo! Eravamo pronti anche a questo! Seguimi!
    Si introdussero dunque nell'abitazione e usando i rumori come bussola, riuscirono a trovare la Tatabe e Ryōshu, il quale era impegnato in un "handicap match" contro quattro ninja nel giardino interno. Aveva accusato solo qualche ferita superficiale, ma la superiorità numerica sembrava dovesse infine prevalere sulla sua determinazione. Il sui sguardo si posò sui due e un sorriso gli si disegnò in volto.
    Perché rimanete lì impalati?! La festa è qui e siete invitati a parteciparvi!
    Nimura sorrise.
    Il solito spaccone...Kaminari, non so te, ma non credo di poter rifiutare l'invito.
    Caso vuole che anch'io non veda l'ora di prendere parte allo spettacolo.
    Molto bene, io me ne prendo due.
    E senza aggiungere altro si lanciò nella mischia. Masutā inarcò il sopracciglio destro.
    E questa non è "spacconeria", vero?
    Si guardò in giro e vide la Tatabe incitare a parole il capitano, interpretando alla grande il ruolo della donzella in difficoltà.
    E' proprio infida! Con lei faremo i conti dopo, ora vediamo come posso rendermi utile...
    Adocchiò uno dei due sfidanti di Ryōshu, quello sulla destra.
    Con permesso!
    Disse il genin frapponendosi tra l'avversario e l'amico.
    Mi chiedevo quando ci avresti raggiunto! Ragazzi, lui è Masutā. Preparatevi a perdere.
    L'uomo a cui era stata sbarrata la strada era distante due metri dal genin e con celerità, quest'ultimo, predispose una strategia sul da farsi.
    La distanza è minima...iniziamo con qualcosa di semplice!
    Estrasse due spiedi dal porta kunai e con un movimento fluido li lanciò in direzione del nemico mirando alle braccia.

    Scheda riassuntiva:

    CITAZIONE
    Azione di movimento: mi porto vicino all'avversario frapponendomi tra lui e il mio compagno.
    Azione gratuita: estraggo due spiedi dal porta kunai.
    Azione offensiva - attacco semplice: lancio i due spiedi cercando le braccia del nemico.
    Chakra consumato: //
    Chakra rimasto/posseduto: 40/40
    Ferite: //
    Condizioni psico-fisiche: calmo e riflessivo.
    Armi rimaste: 1 kunai, 4 spiedi, 10 makibishi, 1 sigillo esplosivo, 3 palle di luce.
    Posizione: giardino interno della villa.
    Distanza dall'avversario: due metri circa.

    Calcoli:

    CITAZIONE
    Attacco con arma da lancio, ergo: [Forza + Velocità arma]/2 = [2 + 3]/2 = 2.5
     
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    Gli siedi verranno evitati spostandosi di lato ma lo feriranno lievemente lo stesso , poi , estraendo un kunai il tuo avversario cercherà di pugnalarti alla spalla sinistra
    Riflessi 3
    schivata 2,5
    Valore attacco 2,5

    1 punto ferita
     
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    CITAZIONE
    Pensato Kaminari no Masutā
    Parlato Kaminari no Masutā

    Gli spiedi non sortirono l'effetto desiderato e anche se riuscirono a ferire lievemente lo stesso l'avversario, quest'ultimo riuscì ad evitarli.
    La cosa fece inc***are parecchio Masutā, anche perché non gli erano rimasti molti spiedi nel porta kunai.
    Perché non sono andato a comprare le benedette armi? Perché? Certe volte sono proprio un tonto.
    Cercò di scaricare la tensione schernendo il proprio avversario e dovette ammettere che la cosa lo rilassò un poco.
    Li hai schivati! Ma che bravo!
    Disse il genin all'indirizzo del nemico, il quale non prese bene quelle parole.
    Uhm...forse si è arrabbiato?
    La risposta fu molto eloquente: il nemico aveva estratto un kunai e si stava avvicinando in modo minaccioso puntando alla spalla sinistra di Masutā.
    Vuoi la mia spalla? Dovrai fare di meglio, temo.
    Grazie ai suoi riflessi riuscì a vedere perfettamente la pugnalata che il nemico cercò di vibrargli e con facilità la schivò, mandando a vuoto l'avversario.
    La posizione che hai assunto ora è fin troppo invitante...non resisto, scusa!
    Fece un rapido movimento in avanti, chinandosi per avere una riuscita migliore della tecnica, e senza perdere tempo compì un rapido giro di 360° con l'intento di colpire il suo aggressore.
    Se andrà a segno, ti farai un bel giretto per aria amico. Konoha Reppuu!


    Non penso di aver mai scritto un post così corto...scusa :smoke:


    Scheda riassuntiva:

    CITAZIONE
    Azione difensiva - schivata: schivo il fendente del nemico, facendolo andare a vuoto.
    Azione offensiva - tecnica energia gialla: Raffica della foglia
    Raffica della Foglia - (Konoha Reppuu - Leaf Violent Wind)
    Tipo: Taijutsu
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: D
    Descrizione: L’utilizzo di questa tecnica e un rapido giro di 360°, che potrà essere molto utile su chi attacchi frontalmente e in modo prevedibile. Girandosi a 360° si fa una specie di sgambetto rispetto all’avversario, ci si china anche per avere una maggiore riuscita della tecnica. Chi viene colpito dalla tecnica viene lasciato in aria per alcuni secondi, e l’altro ninja può attaccarlo con un solo attacco di Taijutsu per lanciarlo ad una distanza di 4 o 5 metri , chi viene colpito viene fatto girare su se stesso mentre cade per effetto delle tecnica, da questo prende il nome.
    [Consumo: 8]
    [Richiede: Velocità uguale o superiore a 1]
    [Slot ferita: minimo 1 – massimo 3]
    [Costo: 20 Ex]
    [Energia: Gialla]

    Chakra consumato: 8
    Chakra rimasto/posseduto: 32/40
    Ferite: //
    Condizioni psico-fisiche: prima scocciato, ma ora rilassato.
    Armi rimaste: 1 kunai, 4 spiedi, 10 makibishi, 1 sigillo esplosivo, 3 palle di luce.
    Posizione: giardino interno della villa.
    Distanza dall'avversario: a pochi centimetri.

    Calcoli:

    CITAZIONE
    Schivata: riflessi, ergo [Destrezza + Velocità]/2 = [3 + 3]/2 = 3
    Tecnica energia gialla - raffica della foglia, taijutsu [Forza + Velocità]/2 = [2 + 3]/2 = 2.5
     
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    il colpo lo prenderà di nuovo di striscio, non riuscendo apararlo completamente, questa volta però sembra averlo accusato e barcollerà
    Con uno scatto d'orgoglio ti sferrerà un calcio mirando alla tua testa

    valore attacco 2,5
    ferite 3 punti ferita
     
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    Pensato Kaminari no Masutā
    Parlato Kaminari no Masutā

    Ancora di striscio. Ancora un colpo non pulito. La cosa incominciava seriamente a infastidire Masutā.
    Qual'è il maledettissimo problema? Non riesco a colpirlo come vorrei...devo prendere atto che la sua velocità di schivata non è male.
    Al contrario del colpo precedente, però, sembrava che questo avesse sortito un effetto più consistente: nonostante la parziale schivata, il nemico sembrava aver accusato il colpo e al momento stava barcollando.
    Ad ogni modo, si sta stancando. Questo duello non durerà ancora molto.
    Sorrise in direzione del suo avversario e lo invitò a farsi sotto con un gesto della mano. La provocazione ebbe esito positivo: spinto dall'orgoglio, l'opponente del genin gli si fece incontro e sferrò un calcio mirando alla testa di Masutā.
    Troppo facile...
    Vide chiaramente il colpo dell'avversario e con un movimento fluido riuscì a scansarlo, mandando di nuovo a vuoto il nemico.
    Riprovaci fra cent'anni!
    Era il momento di cercare un colpo che potesse indirizzare lo scontro a suo favore in modo definitivo. Estrasse l'unico kunai che al momento possedeva e con un rapido movimento del braccio destro cercò di colpire la gamba sinistra del nemico.
    Con una gamba fuori uso, ti sarà più difficile evitare i miei colpi!

    Scheda riassuntiva:

    CITAZIONE
    Azione difensiva - schivata: evito il calcio del nemico.
    Azione gratuita: estraggo un kunai.
    Azione offensiva - attacco corpo a corpo: tento un fendente mirando alle gambe del nemico.
    Chakra cosumato: 8
    Chakra rimasto/posseduto: 32/40
    Ferite: //
    Armi rimaste: 1 kunai, 4 spiedi, 10 makibishi, 1 sigillo esplosivo, 3 palle di luce.
    Posizione: giardino interno della villa.
    Distanza dall'avversario: a pochi centimetri.

    Calcoli:

    CITAZIONE
    Schivata: riflessi, ergo [Destrezza + Velocità]/2 = [3 + 3]/2 = 3
    Attacco corpo a corpo con arma [Forza + Velocità]/2 = [2 + 3]/2 = 2.5
     
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    Fiore del Suono - Hokage (Ex-Raikage - Nata dalla Tempesta)

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    E' difficile seguire per intero la traccia, quindi ti farò terminare la missione, con un post aggiunto. Non sono stati messi nemmeno tutti i voti ai tuoi post precedenti, quindi mi vedo anche costretta a leggere tutto appena ho tempo, per ora ti faccio terminare la missione con l'ultimo post.

    CITAZIONE
    L'uomo cadrà a terra sfinito e anche quello del tuo compagno. Siete riusciti a sventare l'accaduto, rimane solo da capire che fine abbia fatto lo sposo della vostra mandante. Ma voi sembrate troppo sfiniti per lo sontro di certo non potrete continuare le ricerche. La donna vi ringrazierà per l'aiuto e deciderà di affidarsi alle sue guardie, congedandovi dal vostro incarico. Farete ritorno così ritorno a casa, passando dall'ospedale per farvi curare le ferite.
    Chiudi il post in piena libertà.
     
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16 replies since 2/9/2014, 07:29   262 views
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