Missione Konoha: "..tutti sanno cadere!"

tisy : mizu kempachi

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    Kodoku 孤独
    VJihl30¬ Anbu Code Name: Kodoku 孤独

    ¬ Villaggio: Kirigakure no sato

    ¬ Età: 16

    ¬ Grado: Anbu Medico

    ¬ Energia: Rossa
    Legenda
    ~ Parlato
    ~ Pensato
    ~ Capitano
    ~ Mizu
    ~ Capo logista

    u9tq3Bq















    ~ Risse da bar. ~

    Le operazioni richieste per spostare tutti i rifornimenti dai carri al traghetto dureranno più del previsto. Il sole era arrivato al suo apogeo e tingeva cielo di tinte ambrate. Kodoku lo guardò dubbioso. Mi chiedo quanto tempo ci vorrà ancora... sono sicuro che avremo già sicuramente sforato con i tempi. Il capitano della nave si aggirava nervoso sul molo sbraitando ordini e imprecazioni. Incitava le persone che caricavano la sua nave a essere più rapide, ma quelle sembravano non capire. Rassegnato si passò una mano sul volto e prese fiato. La partenza ormai è da rimandare! Partiremo domani! Il capo dei logisti, all'udire quelle parole, posò la cassa che stava trasportando. Per velocizzare le operazioni, infatti, si era tirato anche lui su le maniche e ci dava dentro di olio di gomito. L'uomo andò a discutere con il capitano, Kodoku non poté udire ciò che si dissero. Forse non vuole tardare ad arrivare al fronte, in fin dei conti ci sono in gioco vite umane, non posso dargli torto. I logisti, stanchi e sudati, lasciarono il molo e i due ninja li seguirono. Su comune accordo decisero di alloggiare in una locanda del villaggio. Decisero di alloggiare il più vicino possibile al molo. Un'insegna sgangherata, che cigolava non appena una bava di vento la facesse ondeggiare, aveva raffigurata un vecchio tonno scolorito, forse un tempo i suoi colori ricordavano l'oro luccicante, cioè intorno vi erano dei kanji che dicevano "Pinna d'oro". Il team di logistica si entrò nella locanda, Kodoku guardò la strada che tagliava il villaggio in cerca di minacce. Il villaggio sembra tranquillo, non vedo potenziali pericoli. Si voltò a guardare il molo scrutando l'orizzonte. E dubito che i pericoli vengano dal mare. Ho eliminato la minaccia pirata quindi dovremmo essere al sicuro. Lo sguardo del kiriano si perse all'orizzonte, cercò di guardare oltre, ma non vide altro che il punto in cui il cielo toccava il mare. Sono di nuovo così vicino a casa... L'anbu entrò nella locanda lasciando fuori i pensieri malinconici. Il gruppo di logisti e Mizu stavano già prendendo posto al tavolo. Kodoku andò a sedersi nell'unica sedia rimasta libera, di fianco al suo compagno medico. Arrivò un cameriere e prese le ordinazioni. Kodoku osservò l'interno della locanda. Sembrava tranquilla, eccetto per un gruppetto di quattro guardie che bivaccava felice. Ogni scusa era buona per alzare in alto i calici e brindare e a giudicare da quanto liquido lasciavano cadere a ogni movimento del bicchiere era chiaro che avessero già fatto molto brindisi. Se la sicurezza è affidata a gente così, non oso immaginare cosa possa accadere la notte quì. Arrivò il cameriere con le loro ordinazioni, dovette fare più viaggi per servire tutti. Kodoku alzò la maschera scoprendo il mento, in modo tale che avrebbe potuto far passare il cibo sopra di esso fino alla bocca. Notò che Mizu lo osservava fin da quando gli era stato portato il pasto dell'anbu. "Non sperarci, posso mangiare anche senza levare questa maschera" Tagliò corto. "Vorrà dire che se salveremo una bella ragazza si ricorderà solo del mio viso una volta tornati al villaggio eheh!" La poca serietà con cui vedeva la missione quel ninja irritò Kodoku. "Ti ricordo che stiamo andando su un campo di battaglia e non in cerca di conquiste" "L'ultima volta che sono venuto al fronte ne ho conosciute ben due di ragazze carine, quindi mai dire mai." Cosa... è stato al fronte? Sa cos'è la guerra? Non si direbbe a prima vista. "Ah s? Quindi non erano delle kunoichi che avevano una guerra a cui pensare piuttosto che a un ninja medico?" "Beh, ecco, insomma.... Dettagli. Ahah!" "Tsk..." Sembra più un idiota piuttosto qualcuno che ha visto una guerra da vicino eppure la sua non era una bugia... ero certo che i grandi spargimenti di sangue cambiassero l'essere umano. I due continuarono a mangiare in silenzio, mentre gli altri logisti non appena recuperarono le forze con il cibo iniziarono a discutere animatamente, ridendo e sorseggiando del sake. Non appena Kodoku terminò il pasto, sistemo con un gesto della mano la maschera e si alzò. Il capo dei logisti, seduto a capotavola, lo richiamò. "Aspetti Kodoku-san!" "Cosa?" "Voglio avvisarvi sul programma... Ascoltate tutti!" Calò un momentaneo silenzio sulla tavolata. "Il traghetto salperà alle quattro di questa notte, quindi sarà meglio andare a dormire senza esagerare troppo con il sake. Arriveremo nel paese nemico alle dieci del mattino. Questo è quanto!" L'anbu fece un cenno di assenso e lasciò la locanda. Non appena l'annuncio fu terminato, i logisti cominciarono nuovamente a bivaccare allegramente. Per la strada, comunque, si udiva no un vociare confuso nel quale, però, primeggiavano le rauche voci delle guardie che continuavano a bere come cammelli. Idioti... L'anbu andò lungo il molo. La marea si era alzata, ma il legno della banchina era ancora sopra il livello del mare, d'altronde era stato pensato proprio non finire mai sotto il livello marino. L'acqua era calma, ma aveva un colore diverso rispetto al giorno. Era di un blu tanto scuro da sembrare quasi nero, Kodoku notò che il suo mantello era dello stesso colore. Un sottile brezza spirava dal mare e gonfiava la cappa dell'anbu. Era una bella notte, si respirava aria pura e tranquilla. Sembra davvero impossibile che qualcosa vada storto. Stiamo per andare su un campo di battaglia dove però ormai la guerra sembra vinta. Cosa devo aspettarmi? Pile di cadaveri? Distruzioni ovunque? Terra pregna di sangue? Mogli che piangono mariti che mai torneranno a casa? Bambini che non capiscono cosa succeda intorno a loro, ma inconsciamente la loro psiche rimarrà contaminata da quell'orrido spettacolo di morte? Cosa c'è oltre questo nero mare? C'è una guerra, ma c'è anche Kiri. Se si combatte così vicino alla Nebbia puo' solo significare che presto anche il mizukage metterà in movimento le truppe. Sono contro gli spargimenti di sangue eppure, la giustiziai kiriana deve essere allargata a tutto il mondo conosciuto e dubito che ci siano altri mezzi per ottenere ciò. I paesi più vicini a Kiri stanno già allargando i loro confini, Kumo ha già conquistato il paese delle Brina e ora il paese dei Vortici sta per cadere in mano alla Foglia... questo folle mondo! Sentì una presenza di fianco a lui: era Mizu. Il medico si sedette sulla banchina di fianco a lui. Le gambe penzoloni sull'acqua. Rimase un po' in silenzio, forse anche lui stava pensando a qualcosa. "Che spettacolo di quiete... Sembra strano pensare che dall'altra parte di questo mare si sta svolgendo una guerra." "Già... Eppure a poche miglia da noi c'è morte e distruzione." Il pensiero profondo di Mizu sorprese Kodoku. "Laggiù Konoha ha fatto cose orribili... Ho fatto cose orribili. La cosa peggiore della guerra è che coinvolge anche i civili, donne, bambini... E' vero, quelli del Vortice se la sono cercata ma... Non tutte le vittime degli scontri meritavano quella fine. Probabilmente molti shinobi sono morti semplicemente perché gli era stato ordinato di combattere e, forse, gli piaceva pure il nostro villaggio." Quindi porta sulla coscienza il peso delle sue azioni. Eppure lo nasconde così bene, come fa? "E se ti dicessi che quelli del vortice forse hanno agito perchè raggirati? So, per certo, che qualcuno ha sfruttato la guerra di Konoha per coinvolgere un terzo paese: Kirigakure, in modo da estendere la guerra fino al paese dell'acqua e tutto questo solo per indebolire la Foglia e la Nebbia causando inutili spargimenti di sangue" "Le mie mani sono più sporche di sangue di quel che pensavo... Non so se grazie a te o a qualcun altro, ma da quel che ho visto al fronte nei programmi del nostro villaggio non c'è nulla in preparazione contro il Villaggio della Nebbia, quindi almeno questo pericolo sembra essere scongiurato." Un sorrise orgoglioso comparve dietro la maschera dell'anbu. "Per fortuna sono riuscito a evitare io stesso questa immane sciagura. Vuoi sapere chi avrebbe goduto di questa guerra? Kumogakure!" "Questi intrighi non mi piacciono per niente... Spionaggio, complotti internazionali... Sarebbe così semplice se fosse così chiaro chi è nostro amico e chi è nostro nemico. Comunque Kumo non è come il Vortice, è il villaggio di uno dei cinque grandi paesi. Ci aspettano tempi difficili al villaggio." "Temo di si. Ma a dire la verità sarei felice di togliere la vita a qualche kumiano. Sono dei guerrafondai, meritano di morire." "Non ho mai avuto a che fare con loro ma se davvero cospirano contro di noi avranno quel che li spetta. Devo solo continuare a migliorare sempre di più, è una strada dura ma è quella che ho scelto. Proteggerò il villaggio come han fatto i miei antenati, i primi Hokage." Però... alla fine dei conti non è poi così stupido. "I tuoi... sono pensieri nobili. Temo di averti giudicato male. Sai dirmi cosa ci aspetta al fronte?" "Non penso verremo coinvolti in una qualche battaglia. Dobbiamo recarci a Nohiro e poi tornare indietro e in quel villaggio ormai li scontri sono finiti già da tempo, con l'ultimo assalto delle truppe del Vortice guidate da Mito. Penso che gli scontri si siano spostati ancora più a nord, all'incirca nella zona dove ho operato io quando poi ho fermato quella donna. Quindi, almeno teoricamente, dovrebbe essere una missione semplice, ma non darei nulla per scontato." Sono fortunato... non sono ancora pronto a trovarmi nel mezzo di una guerra. "Quindi questa missione sarà davvero una passeggiata. Torniamo dentro ora, sarà meglio andare a dormire." Concordo. L'umidità si faceva sentire e Kodoku si strinse nel mantello. Ora guardava il suo compagno con occhi diversi. Non era un tipo malvagio. Tornarono insieme nella locanda. C'era ancora più confusione di quando l'avevano lasciata, ma Kodoku aveva altri pensieri. Odio doverlo ammettere, ma questo ragazzo è il compagno ideale. Non ha cattive intenzioni, agisce per il bene del suo villaggio anche se ciò lo porta a compiere atti infimi moralmente. Entrarono nella locanda e videro le quattro guardie che con sguardi vaghi e le guance arrossate lanciavano minacce e intimorivano quattro degli stagisti di Konoha. C'erano sedie e tavole rivoltate a testa in giù e resti di cocci sul pavimento. Ma cosa sta succedendo? Litigano? Perchè? La locanda era vuota, eccetto per gli otto litiganti, lo staff e quattro ragazze, una più carine dell'altra che si erano rintanate in un angolo e avevano sguardi densi di preoccupazione. Sarà successo qualcosa. E quelle ragazze sono l'oggetto della disputa. Ssarà colpa di quelle guardie ubriacone e me la pagheranno per questo. Dovrebbero difendere le persone innocenti, non maltrattarle... ma se scopro che i nostri logisti non sono stati da meno subiranno la mia ira. "Me lo sentivo che ci saremmo imbattuti di nuovo in qualche ragazza carina! Fermiamo questa sceneggiata..." Fu Mizu a parlare accennando le quattro ragazze. Una delle guardie si lanciò su uno stagista facendolo ruzzolare malamente a terra- Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. "Io blocco una guardia, tu pensa alle altre" Vediamo se è davvero forte nel corpo a corpo. Dovrebbe bloccarli tutti e tre senza alcun problema, soprattutto se conosce tecniche di clonazione del corpo, ma potrebbe sistemarli anche senza spendere chakra. Io invece andrò sul sicuro. Un genjutsu su una mente poco lucida è devastante. L'anbu corse fino a frapporsi fra l'uomo di Konoha a terra e la guardia che lo aveva attaccato. Compose dei sigilli e fischiettò una melodia che risuonò in tutto la stanza. .

    Per la guardia sarebbe stata fatale, mentre tutti gli altri l'avrebbero udita restandone ammaliati, ma senza cadere nell'illusione, avrebbero semplicemente goduto della musicalità della tecnica del kiriano





    Riepilogo post

    Azione di movimento 1: Mi frappongo fra guardia e stagista a terra
    Azione offensiva - Tecnica energia gialla: Inferno delle formiche
    Inferno delle Formiche
    Tipo: Genjutsu
    Sigilli: tigre - cane - drago
    Livello: D
    Descrizione: Tecnica illusoria di supporto che il ninja potrà utilizzare per effettuare attacchi corpo a corpo o dalla distanza; il jutsu illusorio consiste nel richiamare i sigilli (che l'avversario dovrà vedere ) e subito dopo fischiare una canzoncina (che l'avversario dovrà ascoltare). Se l'esecuzione andrà a buon fine l'avversario sentirà all'interno dell’ sua mente un forte terremoto che farà collassare il terreno sotto i suoi piedi , venendo risucchiato al centro di una grande fossa. L'illusione durerà massimo un turno se il ninja non avrà la statistica intuito sufficiente per accorgersi di essere entrato nell'illusione per poterne uscire con la tecnica liberazione - durante l'illusione si potranno utilizzare attacchi semplici oppure taijutsu o ninjutsu non superiori al livello D.
    [Consumo: 12]
    [Richiede: Intellettive e volontà pari a 3]
    [Costo: 30 Exp]
    [Energia: Gialla]


    Chakra consumato: 6
    Chakra rimasto/posseduto: 174/180
    Danni fisici //
    Danni psicologici //
    Condizioni psico-fisiche: Arrabbiato per la mancanza di disciplina
    Armi rimaste/possedute: //
    Farmaci rimasti/posseduti: //
    Posizione del PG: Nella locanda.
    Distanza dall'avversario: Pochi metri

    Calcoli & considerazioni
    Genjutsu 7 e 3. Ho preferito andare sul sicuro. Comunque scusa se prima abbiamo invertito l'ordine per i post, ma credevo fosse irrilevante in post di narrato.
     
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27 replies since 23/8/2014, 20:43   455 views
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