Missione Konoha: "..tutti sanno cadere!"

tisy : mizu kempachi

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  1. tisy16
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    Kodoku 孤独
    VJihl30¬ Anbu Code Name: Kodoku 孤独

    ¬ Villaggio: Kirigakure no sato

    ¬ Età: 16

    ¬ Grado: Anbu Medico

    ¬ Energia: Rossa
    Legenda
    ~ Parlato
    ~ Pensato
    ~ Capitano
    ~ Mizu
    ~ Logisti

    u9tq3Bq















    ~ Una bolla per nemico. ~

    I quattro ubriaconi vennero immobilizzati dai due medici. Mentre quello finito vittima del genjutsu finì al suolo stramazzante, gli altri tre che erano tenuti prigionieri da Mizu che gli teneva in una stretta morsa di ferro. Iniziarono a frignare e blaterare frasi senza senso. Pur essendo ubriachi fradici, si rendevano conto di essersi cacciati in un gran casino. Solo uno di loro, raccogliendo quel briciolo di lucidità che gli era rimasto formulò qualche frase dal senso compiuto. Supplicava pietà. Mizu e le sue copie li lasciarono andare. I tre provarono a far rinvenire il loro compagno svenuto, ma non vi era metodo che funzionasse. Allora fecero affidamento sui loro muscoli per sollevarlo da terra, ma questi non funzionavano a dovere. Così, con una patetica scena, gli tirarono su le gambe e lo trascinarono via. Almeno la mia teoria è confermata. Genjutsu e alcool sono un cocktail micidiale. Lo special jounin fece sparire le proprie copie, Kodoku osservava i quattro logisti per cercare di capire le loro condizioni, ma uno di loro con fare sbiascicato propose loro di buttar giù un goccio di sake. Grascie ragazzi! Che ne dite di bervi un goscietto con noi? Sono ubriachi fradici anche loro! L'anbu strinse i pugni per il nervosismo, avrebbe voluto sferrargli un pugno sullo zigomo. Un altro logista intervenne. Offriamo noi. Non appena l'odore di saliva impastata ad alcool giunse alle narici del kiriano, questo perse la testa e in uno scatto d'ira afferrò per il collo della maglia, il secondo uomo ad aver preso parola. Lo sollevò leggermente da terra. Siete ninja, comportatevi da tale! Guardatevi non vi reggete in piedi! Tirandolo per la stoffa del suo vestiario lo scaraventò a terra, facendolo ruzzolare rovinosamente. Se non vi mettete immediatamente a dormire ci penserò io a farvi chiudere gli occhi. Le parole del giovane anbu erano delle chiare minacce. Parvero, essere anche molto intimidatorie, infatti, i quattro bevitori, con lo sguardo basso e un'espressione di ebbra vergogna lasciarono la sala dirigendosi al piano superiore, dove erano situato le camere da letto. Direi che qua il nostro lavoro è finito. Buona notte.. Notte. I due medici salirono anch'essi le scale che gli avrebbero portato alle loro stanze. Alloggiavano in due camere praticamente attaccate. Kodoku appena entrò in camera si spogliò del mantello e lo lanciò su una sedia. Sganciò la katana e il suo fodero dalla schiena e li poggiò sul comodino. Tenne la maschera e si coricò sul letto. Alcuni ninja sono davvero irresponsabili. Non tutti scelgono di servire il villaggio e al giustizia che esso rappresenta perchè lo vogliono davvero. Alcuni lo fanno semplicemente perchè lo ritengono un buon lavoro che serva per mantenersi. I pensieri dell'anbu furono interrotti dall'immensa che stanchezza poichè aveva fatti l'ultimo di guardia e questo stava a significare che erano passate quasi ventiquattro ore dal suo ultimo riposo. Un urlo riecheggiò fra le vuote e silenziose strade del villaggio. Kodoku sebbene desiderasse di ogni altra cosa, fare un riposo completo non potè ignorare il disperato strillo acuto, come solo quello di una donna poteva essere. Si alzò e si mise a sedere sul letto. Chi ha strillato? Sta succedendo qualcosa! Mi sembra un deja vù. Mentre l'anbu sistemava la katana dietro la schiena, gli tornò in mente la notte in cui fu assassinato il monaco anziano del monastero shintoista nel paese del riso. Afferrò il mantello e lo indossò mentre apriva la porta. Nel corridoio si trovò davanti Mizu. Si scambiarono un segno di intesa con il capo e scesero velocemente in strada. C'era poca luce, ma riuscì a distinguere chiaramente tre figure di ninja che correvano nella loro stessa direzione, ovvero verso il luogo in cui aveva avuto origine lo strillo. I ninja avevano alcuni metri di vantaggio e non appena svoltarono un angolo, i due medici li persero di vista. Arrivarono in un vicolo poco illuminato. Un ninja era piegato su una donna sanguinante e priva di sensi, intento a curarla. L'oscurità celava i lineamenti del visto della donna. Assassinio? Anche quì? Sembrava essere tutto calmo. Cosa è successo? La mia squadra stà seguendo l'assalitore!! Non è la risposta che vole... ma si! Meglio non perdere tempo quì. Cerchiamo l'aggressore. Su tacito accordo, i due medici iniziarono a setacciare le strade del villaggio in cerca di indizi. Kodoku osservava il terreno sperando di trovare tracce di sangue, sebbene la scarsa luminosità non lo aiutava. Non sappiamo nemmeno chi cercare. Dubito troveremo qualcosa. Ma chi potrà mai aver quella donna? Sicuramente non le guardie, ma chi?Kodoku, per di là, mi è sembrato di vedere qualcuno! Mizu, indicando un vicolo, ruppe il pressante silenzio che regnava fra le strade del villaggio. Seguiamolo! Si lanciarono all'inseguimento della misteriosa ombra. In un attimo si trovarono al molo e continuarono a seguire l'ombra che sembrava essere irraggiungibile. Furono condotti fuori dal perimetro del villaggio, su una spiaggia poco distante dal molo. La figura si fermò e illuminata dai raggi lunari fu chiaramente visibile ai due ninja. Era un monumentale uomo con una vesta bianca da monaco e un bastone di legno secco, di buona fattura, intriso di sangue. Lui... è lui l'aggressore! Non ho mai creduto che potessero essere le guardie ubriache, a quest'ora saranno già in un profondo coma. Ma chi è quest'uomo? Kodoku stava già elaborando un piano per neutralizzare subito l'uomo, senza ucciderlo in modo che potesse essere interrogato quando una voce alle sue spalle lo fece trasalire. BENKEI!!!....TOMODACHI vuole che che torni a casa. L'anbu si voltò di scatto e vide un'alta donna dai capelli rossi e corti. Aveva una muscolatura più adatta al corpo di un uomo. Passò tra i due medici, come se non li avesse visti continuando a dialogare con il monaco che senza proferire parola si strinse nelle spalle. sei fortunato!! se ti trovava una delle sue "cagnoline" ora saresti.. Era a un paio di metri dai due shinobi, quando si voltò e con aria sorpresa disse: e voi chi siete??? Ci sta prendendo in giro? Non è possibile che si sia accorta di noi sola ora. E di cosa diavolo stava parlando? Si tratterà di mukenin, ne sono certi.. dannati, sempre loro! Chi diavolo siete voi, assassini! Ora ci penso io! Mizu estrasse la katana e a una velocità tale che l'anbu non potè seguire i suoi movimenti menò due rapidi fendenti ai due mukenin. I corpi di questi, però si dissolsero in tante piccole bolle di sapone che aleggiarono in aria. Che diavolo di jutsu,,,
    Il sole scottava sulla pelle nuda del ragazzo. Si alzò di scatto impugnando la katana. Girò su se stesso più volte in cerca di avversari, ma non fece altro che peggiorare il suo mal di testa. Cosa è successo? Vide il suo compagno steso a terra inerme. C'erano due nemici, sono diventati bolle di sapone e poi mi sono risv... ma certo! Un genjutsu! Dannazione! Quando ci sono caduto dentro? E come ho fatto a non rendermene nemmeno conto? Mi hanno fregato. Iniziò a chiamare il suo compagno. Ehi... ehi... Mizu! Lo special jounin non si mosse di una virgola così l'anbu gli piantò la punta del piede fra le costole con un calcio. Svegliati dannazione! Che potente genjutsu, se sono già sveglio è solo perchè ho una resistenza mentale superiore. Mizu rinvenne e massaggiandosi le tempie si rialzò a fatica recuperando la sua arma che era stata piantata nella sabbia. Che mal di testa... ma che è successo? Dove sono la donna e quel monaco? Vorrei tanto saperlo anche io. L'anbu sbuffò nervoso e cominciò a pulire il proprio mantello per mandar via i granelli di sabbia. Imprecò a bassa voce. Odio essere battuto al mio stesso gioco... Ricordo di averli colpiti e averli visti esplodere come bolle di sapone poi più niente fino a quando mi hai svegliato. Vorrei sapere di più anche io, ma mi toccherà investigare. Odio quando vengo sconfitto e questa è stata una sconfitta. Chiunque abbia lanciato quel genjutsu non la passerà liscia. Oddio Kodoku, ma che ore sono? Dobbiamo prendere il traghetto! L'anbu trasalì, si era completamente dimenticato della missione. Dannazione! Il sole è già sorto! La nave sarà salpate molte ore fa. Ormai è inutile. I due tentarono comunque di raggiungere il molo per vedere se il traghetto era ancora attraccato lì. Ci vollero pochi minuti per mandar via le poche speranze dei due. Il molo era vuoto, la loro barca non vi era più ormeggiata. Avanti stanno scherzando? Son partiti senza di noi?! Non mi importa. Devo scoprire chi si è preso gioco di me tanto facilmente. Vorrei saperlo anch'io ma... se non portiamo a termine la missione come lo spieghiamo all'Hokage?! L'hai detto tu, no? Dove stanno andando è sicuro. Li aspetteremo al ritorno per provvedere ai feriti. Io nel frattempo devo indagare quì. Se tu vuoi seguirli a piedi fa pure. Non posso lasciare dei mukenin a piede libero, in special modo se questi mi hanno fatto finire in un genjutsu facendomi perdere i sensi. Non ho nemmeno intenzione di far morire i soldati che avrei dovuto curare, quando il traghetto tornerà io sarò quì ad attenderlo, ma nel frattempo...




    Edited by tisy16 - 25/8/2014, 12:22
     
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