Missione Iwa: Come sono arrivato a questo?

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    Sei in marcia verso il paese del tè. Con te ci sono i tuoi compagni. Manca un solo giorno e sarete arrivati alla vostra meta. Ripenserai a quanto disse la tsuchikage:
    Sei nel suo ufficio, con te ci sono altri 3 ninja, un chuunin e due genin (Libertà di descrizione). (Nome del chuunin) sarà il vostro leader per questa missione. Si sta rivolgendo a voi 3 genin. Credo già sappiate che non appena sarete fuori di quì la sua parola è legge per voi. Ora... Ora si concentrerà sul chuunin. Il paese delle terme è stato conquistato da una banda di banditi, almeno questo è ciò che si dice... (fa una pausa) Io credo ci sia ben altro che semplici banditi dietro ciò. Inviai un genin, in collaborazione con un altro genin di Kiri per risolvere la situazioni, ma sono stati sconfitti e graziati dalla morte per non attirare le ostilità di due grandi villaggi. Tutt'ora, quindi la situazione non è delle migliori (sembrerà fissare il vuoto) quel paese è ancora sotto il dominio di mukenin e temo che possano essere gli shamen (un velo di preoccupazione le oscurò il viso) sono estremamente pericolosi. (tornerà tra di voi e fisserà di nuovo il chuunin) Dovete recarvi lì e tentare di recuperare informazioni su chi ci sia dietro quell'attentato. Sono più che certa che sia un credente di Janshin e forse ha solo voluto rivendicare territori che secoli fa erano dei suoi predecessori, se così fosse cercate di scoprite dove sia finito il daimyo del paese e aiutatelo nel riconquistare la città. (tornerà il velo di preoccupazione) se invece dietro vi sono gli Shamen, tornate immediatamente quì a fare rapporto. Ora andate.
    Il viaggio è stato lungo, ma tranquillo. Hai fatto conoscenza dei tuoi compagni. Avete alloggiato per lo più all'aperto e solo di rado consumavate pasti in una locanda. I png tuoi compagni, puoi gestirli come vuoi. Chiudi il post con l'ultimo giorno di viaggio nel quale varcate i confini del paese del terme e i primi dubbi sulla missione occupano le vostre giovani menti.
     
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    CITAZIONE
    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Parlato Kaito
    Parlato Keito
    Parlato Yamato
    Parlato Tsuchikage

    DUE GIORNI PRIMA...




    Un'altra convocazione...
    Pensò sbuffando.
    Tra allenamenti vari non ho neanche avuto il tempo di riposarmi come si deve dopo l'ultima missione...E questa qui che fa?
    Disse riferendosi all Tsuchikage.
    Mi manda a chiamare per un altro incarico...
    Yaeko infatti si era incamminato di buon ora per essere puntuale all'incontro con il Kage, che si sarebbe tenuto nel suo ufficio alle 8:00.
    Come di consueto i negozi stavano aprendo i battenti, con le prime luci dell'alba. La calma sembrava essere tornata ad Iwa, nonostante la guerra fosse ancora in corso.
    Finalmente le cose stanno ritornando alla normalità.
    Pensò, guardandosi intorno.
    Chissà come se la cavano quelli al fronte..
    Il viaggio per raggiungere l'ufficio della Tsuchikage fu molto breve. Yaeko era in lieve anticipo ma decise di entrare lo stesso. Come al solito nella residenza c'erano soltanto una manciata di ninja. Arrivato difronte alla porta controllò ancora una volta l'orario. Erano le 7:46.
    So che la Tsuchikage è una persona puntuale, ma non penso se la prenderà se arrivo 10 minuti prima..
    Detto questo bussò alla porta di legno che si frapponeva tra lui e l'ufficio. Subito dopo la voce della Tsuchikage lo fece accomodare.
    Appena entrato si rese conto che nell'ufficio c'erano altri tre ninja.
    Ehm.. Devo passare più tardi?
    Ma la Ttsuchikage fece cenno con la mano al ragazzo di avvicinarsi alla scrivania.
    Non ditemi che devo andare in missione con questi tre...
    Nel brevissimo tragitto che lo separava dalla scrivania Yaeko ebbe modo di identificare i tre ninja che aveva difronte.
    Quella giubba.. E' un chunin! Mentre gli altri due sono dei genin.
    Poi guardando più attentamente il volto del chunin, e lo riconobbe.
    Mi sembra di averlo già visto...Ma dove... Dove?
    Poi gli venne in mente.
    Ah, si ora ricordo. Era alla fiera. E ho sentito delle persone che parlavano molto bene di lui. Il prodigio. Colui che ha terminato l'accademia a 12 anni con il massimo dei voti.. Non mi sorprendo che alla mia età sia già chunin. Anche se, ora come ora, mi sfugge il suo nome!
    Lo sguardo a quel punto si spostò sugli altri due ninja che a braccia conserte lo stavano fissando.
    Sono due gocce d'acqua.. A parte per i capelli, ovviamente. Devono essere sicuramente loro, non c'è ombra di dubbio.
    Si trattava dei gemelli Akashi. Yaeko aveva sentito molte voci sul loro conto. Due genin che combattevano come un solo uomo. Gira voce che abbiano sostenuto un solo esame genin, e che sia stato convalidato per entrambi.
    Chissà se vanno anche al bagno insieme! Ahahaha.
    Yaeko sorrise all'idea. Poi ritornò serio. Senza rendersene conto era arrivato ai piedi della scrivania del Kage. Quest'ultima senza perder tempo iniziò a spiegare i dettagli della missione:
    Yamato sarà il vostro leader per questa missione.
    Disse guardando i tre genin.
    Yamato! Ecco come si chiamava!
    Credo già sappiate che non appena sarete fuori di qui la sua parola è legge per voi. Ora...
    Subito dopo si rivolse al chunin.
    Il paese delle terme è stato conquistato da una banda di banditi, almeno questo è ciò che si dice...
    Poi fece una breve pausa.
    Io credo ci sia ben altro che semplici banditi dietro ciò. Inviai un genin, in collaborazione con un altro genin di Kiri per risolvere la situazioni, ma sono stati sconfitti e graziati dalla morte per non attirare le ostilità di due grandi villaggi. Tutt'ora, quindi la situazione non è delle migliori...
    Poi si alzò e si girò verso la grande apertura che si affacciava sul villaggio. Il suo sguardo sembrava perso nel vuoto.
    La vedo più preoccupata del solito. Dev'essere una cosa seria..
    Quel Paese è ancora sotto il dominio di mukenin e temo che possano essere gli Shamen.
    In quel momento si girò verso i tre ninja che erano in silenzioso ascolto. Sul suo viso era palese la preoccupazione sulla situazione che si era instaurata laggiù.
    Sono estremamente pericolosi.
    Poi prese nuovamente posto sulla poltrona dietro la scrivania e riprese a parlare, rivolgendosi ancora una volta al chunin.
    Dovete recarvi lì e tentare di recuperare informazioni su chi ci sia dietro quell'attentato. Sono più che certa che sia un credente di Janshin e forse ha solo voluto rivendicare territori che secoli fa erano dei suoi predecessori, se così fosse cercate di scoprite dove sia finito il daimyo del paese e aiutatelo nel riconquistare la città...
    Jashin? Ma cos'è, un Dio? Un leader? Non ne ho mai sentito parlare.
    Il volto era carico di preoccupazione, probabilmente dovuto al fatto che quei quattro ninja avrebbero dovuto affrontare una missione molto difficile e dai risvolti tutt'altro che certi
    Se invece dietro vi sono gli Shamen, tornate immediatamente quì a fare rapporto. Ora andate.
    Ma saranno così pericolosi questi Shamen?
    In men che non si dica si ritrovarono in strada. Ma prima di lasciare il villaggio Yaeko decise di passare dall'armeria.


    ADESSO




    Il viaggio era stato lungo, ma abbastanza tranquillo. Il primo giorno c'era stato il silenzio totale. A parte le indicazioni del chunin che aveva ribadito il suo ruolo di leader in quel team. Il secondo giorno invece Yaeko era stufo di quel silenzio, e così cercò di rompere il ghiaccio.
    Allora è vero? Voi due avete fatto un solo esame chunin quando eravate in accademia?
    Certo!
    Certo!
    Dissero girandosi e rispondendo all'unisono. Yaeko rimase un pò sorpreso da questa risposta simultanea. Ma poi continuò:
    Ma.. Cioè.. Si può fare?
    Beh, se l'hanno fatto, vuol dire che è possibile.
    A rispondere alla sua domanda fu Yamato che si trovava in testa alla formazione, che prevedeva i gemelli ai lati e Yaeko a chiudere il rombo.
    Si! Nostro padre è una persona importante, ed ha una grande influenza.
    Si! Nostro padre è una persona importante, ed ha una grande influenza.
    Ma se le preparano prima queste frasi oppure hanno davvero un unico cervello diviso in due? In ogni caso sembrano delle brave persone. Un po viziate ma per bene.
    Capisco..
    Il pomeriggio passò velocemente. I tre discussero un pò di tutto. Ognuno raccontò le proprie missioni, dalle più pericolose, alle più ridicole.
    Senti, Yamato, ma a quanto mi ha detto mio padre, spesso sono i chunin stessi a scegliere i propri team. E' così? E se confermi questa cosa, perchè proprio me?
    Beh, si. Ho chiesto i ninja migliori che c'erano a disposizione, e sarà per la carenza di ninja nel villaggio o perchè effettivamente tu ci sappia fare, ma la Tsuchikage mi ha fatto il tuo nome. E così eccoti qui.
    Il giovane genin non sapeva se interpretare quella frase come un complimento o come un offesa. In ogni caso rispose sorridendo, cercando di evitare dissapori ancor prima che la vera missione fosse iniziata.
    Ho capito.
    La sera decisero di trascorrere la notte in una locanda. Tutti erano troppo stanchi per mangiare e così andarono a dormire senza mangiare nulla. Sarebbero poi ripartiti la mattina all'alba.
    La notte era calata. Tutte le luci erano spente nella locanda. Tutte tranne quella nella stanza di Yaeko, che non riusciva a prendere sonno.
    C'è qualcosa che non mi convince in questa missione. Sembra tutto troppo perfetto. Ho dei compagni perfetti di missione. Il viaggio è stato perfetto. Non un inconveniente, un'imboscata, niente di niente.. Magari dovrei solo godermi quello che ho senza cercare sempre il pelo nell'uovo.. Lo vorrei.. Ma non ci riesco.
    La notte passò, e Yaeko dormì poco più di 3 ore.
    Sono stanchissimo. Non ho dormito per niente questa notte. E tutto questo perchè? Perchè non mi deve mai andar bene niente.
    Come da programma già alle prime luci del mattino erano ritornati in marcia. Dopo poche ore erano finalmente giunti ai confini del Paese delle terme. A dar la notizia, il capitano della squadra, Yamato.
    Bene ragazzi.
    Disse riferendosi ai tre ninja dietro di lui.
    Siamo arrivati. Benvenuti nel Paese delle terme. D'ora in avanti occhi bene aperti. Per qualsiasi problema, comportamenti, avvistamenti o persino persone sospette voglio che mi facciate immediatamente d'accordo. Siamo una squadra, sia ben chiaro. Non voglio nessun eroe. Qui si agisce come team. E' una missione per raccogliere informazioni, nient'altro.
    Le parole del capitano non sortirono l'effetto sperato. Persino le facce, sino ad allora molto spensierate, dei due gemelli si erano fatte improvvisamente cupe. Era l'inizio di una nuova avventura.



    SCHEDE COMPONENTI DEL TEAM





    Yamato Koshimoto

    Villaggio: Iwa
    Età: 16
    Segni particolari: Carismatico
    Gradi: Chunin
    Energia: Verde
    Innate: Arte dell'Esplosione

    Storia: Bimbo prodigio. Brillante, affascinante, intuitivo, ligio al dovere. Insomma, il figlio che tutte le madri vorrebbero.
    Si diploma all'accademia all'età di 12 anni, come primo della classe. Da allora ha servito il suo Paese incessantemente.
    Alla tenera età di 15 anni supera con successo l'esame per diventare chunin ricevendo i complimenti di tutto il corpo di esame. Il suo obiettivo è diventare Tsuchikage. Per quanto riguarda la sua famiglia, non si sa molto. I suoi genitori si sono trasferiti ad Iwa poco prima che Yamato nascesse. La madre poco dopo averlo dato alla luce è scomparsa, senza lasciare tracce, lasciando il neonato alle cure del padre. Quest'ultimo apre una attività commerciale ad Iwa, cercando di riuscire a ricavare il necessario alla sopravvivenza del piccolo. Yamato, cresce quindi in un contesto del tutto avulso da ricchezze ed opulenza, facendo proprie
    virtù come l'umiltà e la modestia.










    anime-boys-jpg

    Kaito e Keito Akashi
    Villaggio: Iwa
    Età: 15
    Segni particolari: Fanno quasi tutto all'unisono
    Gradi: Genin
    Energia: Gialla
    Innate: Nessuna

    Storia: Figli di Takama Akashi, ricco mercante di Iwa, sono nati nello stesso giorno, alla stessa ora, nello stesso minuto. Si potrebbe dire che uno è di poco più grande dell'altro, ma nessuno ci ha mai fatto caso. Fin da bambini hanno fatto sempre tutto insieme. Essendo il loro padre molto impegnato per lavoro, così come la madre, hanno potuto fare affidamento solo su loro stessi. E questo non ha fatto altro che rafforzare la già preesistente sintonia fuori dal normale. Sembra infatti che si capiscano anche senza comunicare direttamente, comunicando telepaticamente secondo alcuni. Caratterialmente sono molto simili: socievoli, scherzosi e vivaci. Decisamente molto vivaci. Per contenere questa vivacità, sfociata in scherzi e scorribande per tutto il villaggio, il padre ha deciso di mandarli in accademia. Anche li, come quando erano piccoli, il loro punto forte è sempre stato il gioco di squadra.



    Acquisti armeria
    3 sigilli esplosivi =150 ryo
    15 shuriken=225 ryo
    1 fumogeno=20 ryo
    4 kunai=80 ryo
    5 metri bende=25 ryo
    7 m nylon=7 ryo
    1 palla di luce= 20 ryo
    Ryo usati=527 ryo
    Ryo missione 300 ryo
    Utilizzo quindi 217 ryo


    Edited by -Madara- - 1/9/2014, 10:50
     
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    1) Coerenza del pg. Il rispetto nel tempo del modo in cui viene fatto ruolare: 1.5/2 PUNTI

    2) Lessico, struttura e scorrevolezza dello scritto. Utilizzo non improprio di termini (o con la giusta licenza) e presenza di questi non per mascherare una bassa qualità. Equilibrio tra lessico passivo ed attivo: 2/3 PUNTI
    Testo scorrevole, linguaggio alla mano.

    3) Impegno: il livello di attenzioni e volontà di partecipare. Lo si distingue chiaramente dall'assenza di errori di distrazioni e confrontando magari i lavori precedenti. Oppure con la presenza di dialoghi/pensati atti a riempire: 3/3 PUNTI
    Le ottime schede dei tuoi png hanno dato i loro frutti.

    4) Stile globale: 1.5/2 PUNTI
    Per globale, io faccio entrare in gioco la mia parte di critica soggettiva e ancora una volta posso dire sono stati i dettagli con cui hai creato i png che mi hanno colpito. Avrei preferito vedere qualche dialogo in più.

    TOTALE: 8/10

    Siete in quel territorio da poco più di un'ora e sentite delle urla in lontananza. Andate a controllare. Un piccolo centro urbano D3acTk4
    è in invaso da un manipolo di briganti. La gente è spaventata e cerca riparo dentro le proprie case, ma menano chi è in strada e appiccano fuoco a un edificio. Non appena vedrete le fiamma divampare intervenite. Vi dividerete. I gemelli vorranno andare dove è stato appiccato l'incendio, non diranno perchè. Tu mentre cercherai i banditi, ne vedrai due atterrare una donna. Uno tenterà di immobilizzarla schiacciandola con il peso del proprio corpo. Intervieni! I due non appena ti vedranno, lasceranno la donna. Questa proverà a fuggire, ma uno dei due le darà un pesante schiaffo facendola ruzzolare a terra. Rendi il combattimento realistico, ma niente scheda, sono comuni bandati quindi non dovresti avere difficoltà a batterli. Una volta che li avrai immobilizzati, soccorrerai la donna. Quando si sarà ripresa vedrai che intanto l'incendio è placato. Il tuo capitano verrà da te. Ti dirà di aver messo in fuga i suoi avversari e si complimenterà per il tuo lavoro visto che sei riuscito a catturarli. Li trascinerete al centro del villaggio. I due gemelli vi raggiungeranno. Un manipolo di abitanti si è radunato intorno a voi e ai banditi catturati. I due genin faranno rapporto a Yamato. Se hanno placato l'incendio è stato grazie al chakra suiton di uno dei due (scegli tu quale, l'altro ha il katon). Un uomo vi sbraiterà contro. Non voleva il vostro aiuto, ora per colpa vostra il villaggio verrà completamente distrutto. Non capite. Uno dei banditi parlerà. Fugasaku-sama! Non vi dice niente?! Vi ucciderà tutti! Brucerà le vostre case! Userà voi ninja come schiavi da miniera! Gli abitanti sembrano seriamente preoccupati. Vi obbligheranno a lasciargli andare, implorando pietà. voi rimarrete da parte, a bocca aperta. Dopo che se ne saranno andati, chiederete informazioni. Il paese è finito in mano ai banditi e ora loro possono fare tutto ciò che vogliono. Sono stati attaccati perchè non avevano pagato le imposte mensili, che sono molto alte. E chi non paga, viene obbligato a farlo, anche se non ha niente. Questo porta a maltrattamenti come quello a cui avete appena assistito. Gli abitanti si dimostreranno ostili con voi, vi guarderanno con diffidenza: portate guai. Chiederete dove sia il precedente daimyo (Hamura Otsutsuki) con il suo esercito, ma in un primo momento non vorranno rispondervi. La donna che tu hai salvato, però, parlerà nonostante tutti tenteranno di zittirli con sguardi truci e ammonizioni verbali. Il daimyo sembra esser andato in esilio nella terra fuoco, oppure si dice che si sia ucciso, altri ancora pensano che sia ancora nascosto lì. Informazioni troppo vaghe. Gli abitanti, in modo poco gentile, vi inviteranno ad andare via e voi vi rimettete in marcia. Chiudete il post un volta raggiunto la città principale del paese. La zona pullula di banditi e di tipi loschi. Buon lavoro!


    Edited by tisy16 - 1/9/2014, 17:55
     
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    chiedo proroga fino al 8 o 9 settsmbre
     
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    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Parlato Kaito/Parlato vecchio/Parlato altri
    Parlato Keito/Parlato altri
    Parlato Yamato/Parlato altri
    Parlato banditi/Parlato altri
    Parlato donna capelli rossi/Parlato altri

    Il Paese delle terme. Un Paese conosciuto in tutto il mondo per la ricchezza bio e geomorfologica dei suoi territori. Da pochi mesi è diventato un luogo cupo e tetro. I suoi villaggi sono in mano a banditi senza scrupolo, che non guardano in faccia a donne e bambini, che sfruttano questi territori, totalmente indifesi, sprovvisti di esercito o di ninja che possano proteggerli. La situazione è molto critica, e la Tsuchikage aveva dei buoni motivi per essere così preoccupata pochi giorni addietro. I quattro ninja di Iwa avevano appena varcato i confini del Paese delle Terme. Ad attenderli, fortunatamente si potrebbe dire, non c'era anima viva. Il paesaggio, nonostante fosse pieno di vegetazione, era particolarmente silenzioso. Nell'aria era chiaramente percettibile la tensione che i membri del team provavano in quel momento. Ma per ovvie ragioni non potevano tirarsi indietro. Non dopo tutta quella strada, e senza aver recuperato neanche un briciolo di informazioni.
    Il viaggio all'interno del Paese delle Terme procedeva da più di un'ora, quando Yamato, il capitano del team, scorse qualcosa il lontananza.
    Era un villaggio.
    Fermi, fermi.
    Disse aprendo le braccia cercando di fermare l'avanzata dei compagni che lo precedevano.
    Guardate laggiù.
    Disse indicando i tetti spioventi di alcune case in lontananza.
    E' un villaggio!
    E' un villaggio!
    Esatto! Procediamo in quella direzione.
    I quattro si misero in cammino. Al momento dell'avvistamento si trovavano su una collina. Il villaggio distava circa 2 km. Dovevano quindi scendere a valle e percorrere poche centinaia di metri in linea retta.
    Un villaggio, eh? Che sia l'inizio dei guai?
    La risposta a quella domanda la ebbe nel giro di pochi minuti. Infatti arrivati a 200 metri dal villaggio si sentono delle urla in lontananza.
    I quattro quindi scattarono in direzione di essa seguendo le indicazioni del capitano.
    Forza ragazzi andiamo!
    Disse iniziando a correre.
    Cercate di mantenere la formazione fino al nostro arrivo al villaggio. Poi arrivati lì decideremo cosa fare.
    I tre ninja seguirono alla lettera le informazioni del capitano. Quindi dopo una breve corsa i quattro erano arrivati alle porte del villaggio. Ma i problemi non erano finiti. Anzi di li a poco si sarebbero moltiplicati esponenzialmente.
    Guardate laggiù?
    Gridò Yamato indicando, senza arrestare la corsa, del fumo nero che proveniva dal centro del villaggio. I quattro fissarono il punto indicato da Yamato e capirono che la situazione era più critica del previsto. Il villaggio era ormai precipitato nel caos. Appena arrivarono in una piazza secondaria, una manciata di banditi stavano spaventando la gente, distruggendo tutto quello che gli capitava a tiro.
    Perchè prendersela in questo modo con questa povera gente? Cosa possono aver fatto di tanto grave da meritarsi tutto ciò?
    Yamato, ancora una volta senza perdere la calma, diede indicazioni al team.
    Di questi me ne occupo io. I gemelli da quella parte. Tu, Yaeko, da quell'altra.
    Le indicazioni erano chiare, ma i gemelli avevano altre intenzioni.
    Capitano! Noi ci occuperemo dell'incendio!
    Capitano! Noi ci occuperemo dell'incendio!
    Yamato vista la situazione non potè far altro che accettare la richiesta dei gemelli, che sembravano avere le idee ben chiare sul da farsi.
    Va bene! E' il momento di entrare in azione!



    Yaeko scattò nella direzione che gli aveva indicato il capitano.
    Erano più di dieci banditi! Ce la farà da solo?
    Poi scosse la testa in senso di disapprovazione.
    Non è il momento di pensarci adesso. Devo concentrarmi!
    Dopo aver percorso pochi metri verso Nord-Est, al centro strada vide una donna in difficoltà. Era il momento di agire. Due banditi l'avevano bloccata a terra, e molto probabilmente, di lì a poco, avrebbero abusato di lei, o anche peggio, chi lo sa. Yaeko non poteva restare con le mani in mano.
    Ehi, voi due! Lasciatela andare!
    Disse urlando, mentre si trovava a dieci metri dai due malviventi.
    Oh, hai visto Sato? Quel moccioso ha detto di lasciarla andare! Magari dovremmo fargli capire con chi ha a che fare!
    In quel momento si alzarono, lasciando la donna che fino ad allora era bloccata per terra. Quest'ultima sfruttando l'occasione tentò di scappare.
    Ehi dove vuoi andare brutta puttana!
    Uno schiaffo la fece cadere nuovamente atterra. Yaeko non ci vedeva più dalla rabbia e partì all'attacco. Creò due kage bushin che avanzarono verso i due nemici a gran velocità, mentre l'originale era rimasto indietro, componendo i sigilli per il muro di fango.
    Cazzo ma è un ninja! Meglio andarcene!
    I due si voltarono per darsela a gambe ma un enorme muro di fango si era materializzato dietro di loro impedendo la fuga.
    Dove credete di andare!
    I kage bushin erano ormai arrivati addosso ai due nemici.
    Merda!
    Due calci possenti fecero sbattere violentemente i due malviventi su quel muro. Un ulteriore pugno, dato dai kagebushin, fece perdere i sensi ai due, che caddero sul terreno come corpi senza vita. Yaeko era soddisfatto del risultato ma non era ancora il momento da festeggiare. Doveva immobilizzarli e poi soccorrere la donna che era ancora distesa sul terreno, in una posizione del tutto innaturale per un essere umano. Probabilmente anche lei priva di sensi. Non ci volle molto a legare i due, con della corda. Subito dopo si andò ad accertare delle condizioni della donna.
    Speriamo non sia grave.
    Yaeko andò dalla donna che non dava cenni di vita. Aveva la faccia rivolta sul freddo suolo di granito. La girò reggendole la testa e cercando di farle riprendere i sensi. Era molto bella. Capelli rossi come il fuoco, ed un viso le cui simmetrie, così perfette, donavano alla ragazza un aspetto quasi celestiale. Yaeko per un momento rimase affascinato da cotanta bellezza, e allo stesso tempo decisamente arrabbiato per come quei due l'avessero deturpata, lasciando su quella pelle così morbida, lividi violacei. Erano infatti ben visibili i segni sui polsi, sulla gola e soprattutto i segni di quello schiaffo dato con così tanta forza ad una giovane ed indifesa ragazza.
    Fortunatamente bastarono dei tocchetti e la voce di Yaeko a farle riprendere conoscenza.
    Uh? Chi sei??? Lasciami, lasciami!!
    Si mise a gridare spaventata. Yaeko la lasciò.
    Si, tranquilla va tutto bene. Sono un genin di Iwa, sono qui per aiutare. Ho messo fuori gioco quei malviventi che ti stavano aggredendo!.
    Dise indicandoli. Si trovavano a pochi metri da loro ed avevano polsi e le caviglie legate. Nonostante queste parole, che per Yaeko dovevano essere di rassicurazione, il volto della ragazza divenne ancora più preoccupato e spaventato. Come se il peggio dovesse ancora venire.
    E adesso perchè quella faccia? Non mi merito neanche un minimo di riconoscenza per averla salvata da quei due balordi?
    Ma proprio in quel momento vide con la coda dell'occhio una mano che si stava poggiando sulla sua spalla destra.
    Ce n'era un altro? Merda non l'ho visto arrivare.
    In pochi secondi afferrò un kunai. Facendo una rotazione, con il kunai nella mano destra, stava per infilzare il ragazzo all'altezza del petto. Quando la punta del kunai era ormai arrivata a pochi centimetri, la sua rapida corsa si interruppe immediatamente. Quell'ombra, apparsa alle spalle del ragazzo, era il capitano del team, Yamato.
    Yamato, sei tu! Mi hai fatto prendere un colpo! Ti stavo per infilzare!
    Urlò mentre il kunai letamente si allontanava dal petto del chunin.
    Oh, mi dispiace.
    Poi sorridendo aggiunse:
    Comunque sia, sapevo che ti saresti fermato, non ho percepito alcun pericolo. In caso contrario... Ti avrei fatto esplodere la spalla.
    Fatto.. Esplodere?? Ma di che sta parlando?
    Vedo che hai fatto un buon lavoro, con quei due. Credo di aver fatto bene a sceglierti!
    Beh, grazie.
    Poco dopo arrivarono anche i due gemelli.
    Sembra che ce l'abbiano fatta anche loro!
    Disse guardando l'edificio in lontananza.
    Bene. Adesso portiamo questi due nella piazza del villaggio.
    Mentre venivano trascinati, i due malviventi ripresero conoscenza e iniziarono ad urlare e ad imprecare.
    Voi non sapete chi siamo noi! Entro due giorni sarete tutti quanti seppelliti! Sia ben chiaro! Qui comandiamo noi! Noi siamo la legge!
    Quelle urla e quelle minacce avevano attirato la gente del piccolo villaggio, che si era ammassata nella via principale del paese. Avevano formato un corridoio umano che permetteva il passaggio ai quattro ( più i due malviventi ) fino al centro della piazza principale. Tuttavia tra di loro non c'erano facce sorridenti, visi allegri, gioiosi, scherzosi e soprattutto felici. No. Quella gente non sembrava per niente contenta della loro presenza lì. E naturalmente una reazione del genere generò preoccupazione nei volti dei quattro shinobi che non capivano bene come interpretare quelle facce e quegli sguardi.
    Ma non dovrebbero essere felici, dico io? A partire dalla donna con i capelli rossi. Le ho salvato la vita e lei mi lapida con lo sguardo. E ora guarda qui.
    Pensò guardandosi intorno.
    Tutti che ci fissano con viso truce ed ostile. Come se fossimo noi i banditi.
    Nel frattempo gli sguardi si erano tramutati in un mormorio. Un mormorio che cresceva ad ogni passo che quei quattro facevano. Erano voci di sdegno. Erano voci di rabbia. Erano la concretizzazione di quegli sguardi.
    Ci metteranno in un mare di guai.
    Ah questa non ci voleva. Ne verranno altri, molti altri.
    La prossima volta distruggeranno tutto.
    In lontananza una bambina si stringeva alla mamma.
    Mamma ho paura!
    Shh.. Non preoccuparti, piccola mia. Presto se ne andranno.
    Il viaggio che li separava era quasi giunto al termine. La tensione e la preoccupazione nel team era alta. E ancora una volta, Yamato da buon capitano, cercò di allentarla.
    Ditemi un pò, voi due, ragazzi.
    Disse riferendosi ai gemelli dietro di lui.
    Come avete fato a domare quell'incendio?
    Bhe keita possiede chakra suiton.
    Mentre kaito ha chakra katon.
    Poi sorridendo insieme dissero:
    Siamo uguali in tutto. A parte per i capelli e per il chakra. Siamo i terribili gemelli katon-suiton!
    Siamo uguali in tutto. A parte per i capelli e per il chakra. Siamo i terribili gemelli katon-suiton![
    Anche Yaeko dall'altra punta della formazione sorrise. Per un attimo la pace e la serenità sembrava essere ritornata. Ma durò pochi attimi. Erano infatti giunti nella piazza principale, fermandosi al centro di essa. La gente tutt'intorno si era disposta intorno a loro creando un silenzio surreale, destinato a rompersi pochi attimi dopo.
    Infatti un uomo, di circa cinquant'anni, fece un passo avanti, uscendo da quel perimetro, stranamente molto regolare, di persone. Era alto, spalle larghe, occhi azzurri e capelli neri molto corti corti. Da quella bocca carnosa fuoriuscirono solamente minacce, seguite dagli sguardi e dai gesti di approvazione di tutti i cittadini lì presenti. Quell'invettiva durò circa quaranta minuti e sembrava doverne durare altri quaranta quando un vecchio, con un gesto della mano, riuscì ad interrompere l'uomo dai capelli neri e a far ritornare il silenzio nella piazza. Era molto basso, capelli bianchissimi e rughe che ricoprivano ogni centimetro di pelle visibile del suo corpo. La piazza improvvisamente si era ammutolita e sembrava propensa ad ascoltare le parole dell'uomo anziano, che sicuramente doveva avere una certa influenza e godere di una posizione di rilievo nel villaggio. Tuttavia approfittando di quel momento di silenzio uno dei due banditi urlò:
    Fugasaku-sama! Non vi dice niente?! Vi ucciderà tutti! Brucerà le vostre case! Userà voi ninja come schiavi da miniera!
    Improvvisamente nei volti della gente comparve nuovamente la stessa espressione di paura e preoccupazione di quando i quattro avevano trascinato i due malviventi nella piazza. A quel punto la folla divenne inferocita. Tra urla e grida, tutti quanti intimarono i quattro ninja di rilasciare gli ostaggi. Ed in pochi minuti passarono dalle parole ai fatti. I malviventi vennero liberati senza che i quattro potessero fare niente. Solo dopo che i due si allontanarono Yaeko urlò verso gli abitanti:
    Come è possibile? Dov'è la vostra dignità?
    Disse, cercando di guardare negli occhi, una per una, tutti le persone lì presenti.
    Farsi calpestare in questo modo...Perchè li avete lasciati andare? Siamo qui per aiutarvi! Per favore, permetteteci di farlo!
    Tra tutti, rispose proprio il vecchio, che stava per intervenire poco fa. Nelle sue parole non c'era paura, sgomento, agitazione o preoccupazione. Erano cariche di tristezza e soprattutto di rassegnazione.
    Ragazzo, questo Paese è ormai nelle loro mani. Quei bruti erano qui perchè non avevamo pagato le imposte mensili, che sono troppo alte per i nostri profitti. E questo è il loro modo di "sollecitare" i pagamenti.
    Poi sospirò.
    Non c'è nulla che possiamo fare. Se proviamo ad opporci ne mandano ancora di più. Ed essendo noi, un piccolo villaggio di umili agricoltori ed artigiani, e non di guerrieri, soccomberemmo nel giro di una notte. La vostra presenza qui, non fa altro che destabilizzare l'equilibrio che si è creato.
    Yaeko non credeva alle sue orecchie.
    Lui lo chiama equilibrio. Permettere a degli animali di molestare donne e bambini, ed incendiare case senza che nessuno alzi nemmeno un dito, e lui lo chiama equilibrio.
    Poco dopo che il vecchio terminò di parlare, Yamato intervenne.
    Se posso permettermi, dov'è il precedente daimyo, Hamura Otsutsuki, e con lui il suo esercito?
    Ma nessuno sembrava intenzionato a voler rispondere a quella domanda. Solo dopo qualche minuto una donna, la stessa donna dai capelli rossi che Yaeko aveva salvato, decise di parlare. Mentre si avvicinava ai quattro ragazzi venne subissata da sguardi truci. Era chiaro che non approvavano quello che stava facendo. Ma, evidentemente, a lei non importava.
    Ve lo dico io. Il daimyo non si vede da queste parti da tanto tempo. Ormai non si sa più esattamente cosa gli sia successo. Alcuni ritengono che sia stato ucciso.
    Disse fissando gli uomoni alla sua destra.
    Altri che sia andato in esilio nel Paese del fuoco, o che si stia semplicemente nascondendo in attesa di tempi migliori.
    Questa volta guardò alcune donne alla sua sinistra.
    Resta il fatto che adesso siamo in queste condizioni, alla mercè di quei balordi.
    Poi rivolgendosi all'intera piazza:
    Lo so che adesso mi state odiando perchè sto dicendo queste cose a questi ragazzi. Vedo chiaramente il disappunto nei vostri occhi. Ma a me non interessa. Questi ragazzi sono qui per aiutarci, e...
    Si fermò un attimo. Congiunse le mani sul petto, all'altezza del cuore e disse:
    Mi hanno salvato la vita. E poi diciamocelo... Le cose peggio di così non possono andare.
    Detto questo si fece strada tra la folla, aprendosi un varco con le braccia, e scomparve all'orizzonte.
    Dopo alcuni minuti il vecchio riprese a parlare:
    Ora sapete come stanno le cose. Non vi abbiamo chiesto nessun aiuto, quindi vi prego di andarvene, e di non metterci nei guai, più di quanto non avete già fatto.
    A quelle parole seguirono cori delle persone lì intorno:
    Si. Andatevene!
    Via! Non vi vogliamo! Tornatevene da dove siete venuti!
    Fuori da villaggio!
    Yaeko, in quel marasma cercò di attirare l'attenzione di Yamato tirando la manica destra dell'uniforme.
    Yamato! Che facciamo adesso?
    Quello che ci hanno detto. Ce ne andiamo!
    E così i quattro si misero in marcia.
    Non ci volle molto perchè raggiungessero il villaggio principale del Paese. Era sera e la visibilità era ridotta. Tuttavia era chiaro che le cose non si sarebbero messe affatto bene. Infatti, dalla piccola collina in cui si trovavano la vista non era affatto piacevole. I banditi e le guardie erano molto più numerose di quelle presenti nell'altro villaggio.

    Ok sono ritornato attivo. Spero che non sia troppo confusionario come post dato il grande numero di png usati e vista la limitatezza dei colori.
    Volevo inoltre ricordarti che ho richiesto di imparare questa tecnica in missione:
    CITAZIONE
    Palmo di Suono
    Tipo: Taijutsu
    Villaggio: Suono
    Posizioni delle Mani: Nessuna
    Livello: C
    Comprimendo il chakra all’interno del palmo, e successivamente scaricandolo su un bersaglio, il ninja che utilizza questa tecnica è in grado di allontanare da se l’oggetto/persona colpito di almeno sei metri (nel caso di un corpo di dimensioni e peso umani) arrivando a causare danni seri (il colpo infatti avrà una potenza doppia rispetto ad un pugno normale). Il colpo che fa da tramite per questa tecnica è veloce, e spesso diretto verso il busto dell’avversario o il centro dell’oggetto.
    [Consumo: 10]
    [Richiede: Abilità Zen uguale a 3, Velocità uguali o superiori a 1]
    [Slot ferita: minimo 2 – massimo 5]
    [Costo: 30 Ex]
    [Energia: Verde]

    Link scheda:http://nif.gdr.forumcommunity.net/?t=56664655
    (Per la scheda dimmi se è necessario che la metta in ogni post o meno )


    Edited by -Madara- - 9/9/2014, 17:38
     
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    Yamato si mette ad osservare per bene tutta la zona, poi vi suddivide nuovamente nel medesimo modo in cui l’aveva fatto in quel paesino dove siete stati accolti calorosamente.
    Restate nascosti, non dovete assolutamente farvi vedere, perlustrate tutto il perimetro in cerca di un eventuale buco nella loro sorveglianza!
    Vi separate e dopo una mezz’ora tornate tutti al punto di partenza.
    Ok, io ho individuato il punto in cui è possibile infiltrarsi, ma è necessario attendere il cambio delle guardie e considerando che sono dei malviventi, non sono precisi al secondo quindi dobbiamo essere il più veloci possibile.
    Allora, voi avete trovato qualcosa?
    Tu non trovi nulla, solo i gemelli dicono di aver scovato una falla nel sistema di sicurezza, vi portano proprio lì, dove l’hanno avvistato.
    Ah, bel lavoro, allora teniamo il mio come piano B…
    Rimane un attimo in silenzio a pensare una strategia.
    Ragazzi, faremo in questo modo, io andrò per primo, i gemelli mi seguiranno a ruota.
    Poi ti guarda e dice.
    Tu invece sarai dopo di loro, dovrà essere una formazione in fila indiana, fino a quando non arriviamo a quei massi laggiù dove ci separeremo per nasconderci meglio.
    Partite e fate ci che ha deciso il capo squadra.
    Perfetto, l’ordine di formazione sarà la stessa ma vi darò io l’ok.
    Si mette a correre e arrivato a quello che sembra essere un varco procurato dal passare del tempo e dalle intemperie, si ferma per dare un’occhiata, vi guarda e vi dice di raggiungerlo. Correte alla massima velocità quei 10 metri che vi separano fino a quando non vedete che Yamato è sparito, poi un urlo.
    ANDATE VIAAAAA!
    Una serie di esplosioni seguono quelle parole che erano state pronunciate da Yamato, non sapete bene cosa fare…
    Compi la tua scelta, in base a ciò che farai, la missione prenderà una piega differente.

    Non è necessario linkare la scheda ogni post :nono:
    Fai attenzione al linguaggio, non esagerare :sisi: non ho trovato nulla di particolarmente strano, solo non mi sembra molto logico che due banditi si mettono a scappare dopo aver visto che c’è un ragazzino che li minaccia pur essendo lui un ninja :nono:
    ho trovato un solo errore, probabilmente di battitura quindi non inciderà sul voto ma cerca di fare più attenzione.
    Il posto comunque è molto buono e ti meriti un 7.7
     
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  7. -Madara-
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    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Parlato Kaito
    Parlato Keito
    Parlato Yamato

    Era una notte buia. Niente stelle. La luna faceva capolino da quelle numerose nuvole che oscuravano il cielo. Faceva freddo, lì, a ridosso del villaggio principale del Paese delle terme. I quattro ninja di Iwa, appostati sul freddo manto erboso di una collinetta nelle vicinanze, erano immobili. La vista sul villaggio era chiara, nonostante l'assenza di stelle o di raggi lunari. Questo perchè sul muro, alto nove metri, che circondava il villaggio, erano state inserite, ad intervalli regolari, delle torce. Grazie ad esse era possibile vedere le numerose guardie presenti su quella che era una muraglia a tutti gli effetti. L'ingresso per accedere al villaggio era uno solo. A guardia di esso, un manipolo di dieci soldati. Entrare da lì, avrebbe significato morte certa per i quattro ninja. E questo lo sapeva bene Yamato, il capitano del team. Era lì seduto, con lo sguardo apparentemente perso nel vuoto. Dietro di lui, gli altri componenti della squadra, in attesa di ordini. Poco dopo la voce del capitano spezzò il silenzio che si era creato.
    Bene ragazzi. Come potete vedere la visibilità è poca e quindi questo sarà un punto a nostro sfavore. Ma possiamo sfruttarla anche noi per non farci notare mentre cerchiamo di entrare.
    Poi si girò verso i tre ninja dietro di lui. Aveva lo sguardo di chi, dopo aver elucubrato a lungo una strategia non vede l'ora di farla conoscere agli altri.
    Allora. Direi che prendere l'entrata principale sia una mossa sciocca ed avventata, perchè in poco tempo avremmo addosso tutti i soldati della città. Quindi dopo averci pensato penso che dividerci sia la scelta più opportuna. Restate nascosti, non dovete assolutamente farvi vedere, perlustrate tutto il perimetro in cerca di un eventuale buco nella loro sorveglianza! Il vostro compito sarà quello di trovare uno spazio, un'apertura o delle irregolarità nel loro sistema di sicurezza. Insomma, qualcosa che ci permetta di entrare senza essere scoperti. Ci divideremo in tre gruppi, come abbiamo fatto in quel paesino. Io andrò a Nord, i gemelli ad Est e tu Yaeko ad Ovest.
    Disse guardandolo negli occhi.
    Ovviamente la parte Sud è quella che abbiamo difronte, e sinceramente a parte quel cancello, non vedo altri possibili punti da cui entrare.
    Yamato stava terminando il suo discorso quando un serpente iniziò ad avvolgersi sul braccio di Yaeko fino ad arrivare all'altezza del collo. E questo attirò l'attenzione dei gemelli.
    Hai un serpente sul collo!
    Hai un serpente sul collo!
    Yaeko molto lentamente si girò a guardarlo e sorrise. Poi si rivolse ai due.
    Si.. Bhe, non so perchè ma ho una certa affinità con gli animali. Sembra che io piaccia molto a loro, e devo dire che la loro compagnia non mi dispiace.
    In realtà Yaeko sapeva il motivo di quella sintonia.
    Se gli dicessi la verità già immagino come reagirebbero. Come tutti al villaggio. Definendomi un mostro, un abominio della natura.. No.. Meglio non dire nulla.
    Che cosa strana! Non ti sembra anche a te Yamato?
    Che cosa strana! Non ti sembra anche a te Yamato?
    Dissero rivolgendosi al capitano.
    Si alquanto particolare.
    Poi riprese il discorso dal punto in cui l'aveva lasciato.
    Voglio ricordarvi che è una missione per recuperare informazioni. Quindi la priorità è quella di non farci notare ed evitare ogni guaio. Siamo intesi?
    I tre fecero cenno con la testa.
    Bene, procediamo! Tra mezz'ora ci rivediamo qui. Andate.
    Detto ciò i tre ninja si divisero.

    Il fruscio delle foglie era un rumore rilassante per Yaeko. Poteva starsene intere giornate disteso sui manti erbosi di Iwa a disegnare angeli, utilizzando mani e piedi, nell'erba. Quel rumore aveva un qualcosa di magico. Riusciva a cancellare dalla mente i brutti ricordi, ed in qualche modo alleviare le sofferenza dell'anima. Questa volta la situazione era diversa. Il fruscio non proveniva dal manto erboso di Iwa, ma dagli alberi ed arbusti che circondavano il villaggio principale del Paese delle terme. Il genin di Iwa aveva deciso di percorrere quel tratto di strada che lo separava dalla sua destinazione sfruttando, come copertura, la fitta foresta che circondava le possenti mura di pietra. Non ci volle molto a raggiungere il luogo designato. Purtroppo però, tranne per il cancello ( assente in questo caso ), la parte Ovest che era stata assegnata a Yaeko era identica alla parte Sud. Il muro era in ottime condizioni.
    Dannazione. Non è il mio giorno fortunato. Qui sembra tutto in ordine, non vedo faglie nella sicurezza. Le guardie lassù, sembrano non staccare un'attimo gli occhi da ciò che vi è al di là delle mura.
    Poi diede un pungo di rabbia all'albero alla sua destra.
    Dovrò tornare a mani vuote. Spero solo che gli altri abbiano più fortuna di me, altrimenti questa missione fallirà ancor prima di iniziare.
    La delusione era molta sul volto del giovane ninja di Iwa, che percorse la strada a ritroso con l'amarezza per non aver trovato nulla. Raggiunto il punto di incontro sulla collinetta si rese conto che gli altri membri del team mancavano all'appello.
    Non c'è nessuno.. Non avrò sbagliato posto?
    Poi si guardò intorno.
    No, non ho sbagliato. Era proprio qui.. Ma allora perchè non sono ancora arrivati.
    La preoccupazione stava per prendere il sopravvento, quando vide un'ombra in lontananza avvicinarsi a gran velocità.
    Non si vede bene. Non riesco a capire di chi si tratta. Meglio tenersi pronti.
    Si mise in posizione d'attacco, ed estrasse un kunai.
    L'uomo era arrivato a pochi metri da Yaeko quando un solitario raggio lunare colpì il suo visto. Era Yamato.
    Sempre con un kunai in mano, eh?
    Poi si mise a ridere.
    Mi piaci. Cerca di non perdere questa tua abitudine. E ricordati di tenere sempre aperti gli occhi. Un giorno, tutto questo, farà la differenza tra la vita e la morte.
    Dopo quelle parole, l'ammirazione di Yaeko per Yamato crebbe ancora di più. Nonostante fosse pur sempre un chunin di Iwa, e che di conseguenza rappresentava il villaggio che in questi anni lo ha umiliato ed emarginato, non poteva far a meno di ammirarlo come persona. Un suo coetaneo capace di gestire un team, delle vite umane, con tanta facilità e destrezza, e con la saggezza di un ninja con anni di esperienza.
    I due stavano ancora ridendo quando anche i gemelli fecero ritorno sulla collinetta.
    Bene, ragazzi. Visto che siete qui, posso tirare un sospiro di sollievo, visto che non vi siete fatti ammazzare in questa mezzora.
    Poi fece una breve pausa, e si mise nuovamente a ridere.
    Ma dai cosa sono quelle facce!
    Disse rivolgendosi ai tre ninja dinnanzi a lui.
    Ok. Adesso pensiamo alle cose serie. Cerchiamo di fare il punto della situazione. Per quanto mi riguarda, ho analizzato la parte Nord, e ho trovato soltanto un altro cancello, simile a questo. Tuttavia è decisamente più piccolo e molto meno sorvegliato.
    Poi si girò per dare un'occhiata alle guardie del cancello principale. E subito dopo tornò a parlare guardando nuovamente negli occhi i componenti del suo team.
    E devo dire che sembrano decisamente meno pericolose di queste qui. L'ipotesi più plausibile è che quel cancello sia soltanto un'uscita secondaria. E visto che in quella direzione si ergono le due più grandi montagne del Paese, hanno messo in secondo piano la difesa di quel lato del villaggio. Quello potrebbe essere il punto in cui è possibile infiltrarsi, ma è necessario attendere il cambio delle guardie e considerando che sono dei malviventi, non sono precisi al secondo quindi dobbiamo essere il più veloci possibile.
    Poi si rivolse agli altri:
    Allora, voi avete trovato qualcosa?
    Yaeko con un pò di amarezza nella voce e di irritazione per non esser riuscito a trovare niente, fece rapporto.
    Purtroppo non ho trovato niente. Semplicemente un muro di pietra pieno di cespugli. La sorveglianza è costante e direi che è da escludere completamente come lato da prendere in considerazione per infiltrarsi.
    Va bene, così. Invece voi due?
    Disse rivolgendosi ai gemelli.
    Abbiamo trovato un buco nella parete!
    Abbiamo trovato un buco nella parete!
    Un buco?
    Rispose Yamato abbastanza sorpreso dell'affermazione.
    Si proprio così! Seguiteci! Non è molto distante da qui.
    Si proprio così! Seguiteci! Non è molto distante da qui.
    I quattro, guidati dai due gemelli si mossero in direzione Est, facendo sempre attenzione a non essere scoperti. Arrivati sul posto si resero conto con i loro occhi di ciò di cui parlavano i gemelli. Sul muro di pietra, a contatto con il terreno, c'era un grande buco. Dalla forma si poteva dedurre che fosse l'opera dell'erosione e dell'invasività delle piante che ricoprivano la parete. Il buco aveva le dimensioni di un tunnel, quindi l'unico modo per attraversarlo era a gattoni. Nonostante ciò, sia a Yaeko sia a Yamato sembrava essere l'alternativa migliore.
    Ah, bel lavoro, allora teniamo il mio come piano B…
    A quel punto si zittì un momento. Stava elaborando una strategia. Dopo pochi minuti diede le direttive.
    Ok. Vi voglio concentrati. Ragazzi, faremo in questo modo, io andrò per primo, i gemelli mi seguiranno a ruota.
    Poi guardò Yaeko.
    Tu invece sarai dopo di loro, dovrà essere una formazione in fila indiana, fino a quando non arriviamo a quei massi laggiù dove ci separeremo per nasconderci meglio.
    Poi guardò le guardie sulla muraglia.
    Un ultima cosa...Se il cielo rimane coperto saremo praticamente invisibili ai loro occhi. Tuttavia cercate di evitare le zone illuminate.
    Fece cenno con la mano indicando delle zone, fuori dalle mura, illuminate dalle torce disposte sulla sommità della muraglia.
    Detto ciò partirono seguendo le indicazioni del capitano. Arrivati ai massi il capitano diede gli ultimi ordini.
    Perfetto, l’ordine di formazione sarà lo stesso ma vi darò io l’ok.
    Quindi partì per primo e in pochi secondi raggiunse il varco. Si guardò intorno e fa cenno ai ragazzi di seguirlo. I tre ninja rimasti dietro i massi partono immediatamente, correndo al massimo della velocità. Yamato però era sparito.
    Non lo vedo più! Probabilmente ha già iniziato ad attraversare il varco!
    Poi un urlo squarciò il silenzio delle tenebre.
    ANDATE VIAAAAA!
    Seguirono una serie di esplosioni. I tre ninja si fermarono, quasi pietrificati dopo quell'urlo. Si fissarono negli occhi.
    Cosa facciamo?
    Cosa facciamo?
    Chiesero con aria decisamente preoccupata a Yaeko. Senza pensarci per più di pochi istanti diede un ordine ai gemelli.
    Andatevene, mattetevi in salvo. Io.. Vado ad aiutarlo...
    Ma moriai! Sarà pieno di uomini là dentro!
    Ma moriai! Sarà pieno di uomini là dentro!
    Ma Yaeko non volle sentire ragioni. E indicò con la mano la direzione da prendere ai due gemelli.
    Tornate indietro. Forza. Andate!
    Lui invece dopo essersi accurato che i gemelli facessero ciò che aveva detto, si mise a correre verso il varco. In realtà quello che voleva non era salvare Yamato, nonostante cercasse di giustificare quella sua scelta. Quello era il modo perfetto di morire. Il modo perfetto per espiare le proprie colpe verso la sua famiglia. Per uccidere il "mostro" di Iwa. Quella corsa non era una corsa verso la vita del capitano Yamato. Era una corsa verso la morte. Una corsa verso la liberazione dal dolore. Una corsa verso la redenzione.

    Allora... Vista la storia del mio pg la scelta più plausibile era quella di andare a salvarlo e ho scritto perchè. Ora non mi hai detto se dovevo coinvolgere in questa scelta anche i gemelli e quindi li ho mandati via. Ho fatto dire a Yamato tutto ciò che hai scritto però ho aggiunto qualcosa di mio per rendere il post più scorrevole. Tuttavia non so se mi era permesso di farlo o meno.
    Riguardo la missione un altro favore: La sorella del mio pg vorrei che morisse per mano di Iwa. Quindi per mano di un anbu, di un jonin o di un qualsiasi ninja di Iwa in un modo qualsiasi, scatena la fantasia :)
    Infine vorrei ricordare ( per l'ultima volta lo prometto ) : che in questa missione ho richiesto di imparare il Taijutsu di Oto: Palmo di suono


    Edited by -Madara- - 15/9/2014, 17:42
     
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    Lo raggiungi e vedi che ci sono molti cadaveri in giro ma che Yamato è in grosse difficoltà, ti vede arrivare così si tistrae.
    Mai distrarsi!
    Gli urla il diretto avversario che subito dopo lo colpisce con un violentissimo jutsu noto ai ninja di Oto, il palmo di suono.
    Ahahaha!
    Il povero ninja viene lanciato attraverso una parete che distrugge con il peso del suo corpo ormai inerme. Non sai come reagire ma di istinto ti fiondi da lui per controllare le sue condizioni.
    Vai… vai via… è troppo per te… scap…

    Non termina nemmeno la parola che finisce esanime.
    Ahahaha! Feccia di Iwa, ora il mondo è più pulito ahahah!

    Dopo averlo schernito si rivolge verso di te.
    Ha ragione, devi ascoltarlo mocciosetto, per me sei troppo debole, ma se vuoi morire puoi farlo! Ahahaha!
    Ti rendi conto della sua enorme superiorità solo guardandolo, non ha un graffio, non ha neppure il fiatone, è fresco come una rosa. A te la scelta, puoi combattere o puoi andartene, se te ne vai lui non ti seguirà e dovrai raggiungere i gemelli, mentre se decidi ci combattere hai la prima mossa e sarebbe un combattimento vero, quindi con riepilogo finale.

    Lui invece dopo essersi accurato che i gemelli facessero ciò che aveva detto,
    volevi dire assicurato?
    È assolutamente vietato far ruolare i png senza aver ricevuto l’ok, lo sai benissimo proprio come hai detto quindi questa trasgressione ti costa molto, il tuo post sarebbe stato da 7.7 ma ricevi 5 e ti va’ ancora bene visto che hai fatto la stessa cosa con ben 3 png.
    Oltretutto, sono io che decido le tracce e sono io che decido se e chi muore, ricordati che ho sempre tutto a mente, so della tecnica visto che me l’hai già detto.
     
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  9. -Madara-
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    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Parlato Yamato
    Parlato avversario

    La corsa del ragazzo continuava. Nonostante le urla e le colonne di fumo provenienti dall'altra parte delle mura. Il tempo sembrava essersi fermato. In quei pochi metri che lo separavano dalla destinazione il giovane genin di Iwa ebbe modo di riflettere. Di elaborare una strategia. Ma risultò più difficile del previsto.
    Solo il solito impulsivo. Sto correndo all'impazzata, ma una volta arrivato lì che faccio? Saranno in molti, ne sono certo. Non posso certamente prendere il capitano ed andarmene, come niente..Senza considerare le eventuali ferite di Yamato..
    Poi scosse la testa in senso di diniego.
    Non posso darmi per sconfitto se non ci ho neanche provato. Io.. Porterò in salvo il capitano.. Lo prometto..
    Altre esplosioni richiamarono l'attenzione di Yaeko, il cui pensiero sembrava essere altrove. A quella velocità bastarono pochi secondi per arrivare sul posto. Dopo aver oltrepassato il varco, difronte ai suoi occhi si dispiegò un macabro scenario. C'erano fiamme, fumo e cadaveri. Tanti cadaveri, disposti a semicerchio rispetto al varco. Non aveva mai visto tanto sangue e tanta morte tutta in una volta. Fu uno shock per lui.
    E' stato davvero Yamato a ridurli così? Che razza di potere possiede..
    Poi ripensò al motivo per cui lui si trovava lì: salvare Yamato. L'attenzione era stata completamente catturata da quei corpi che non si era reso conto che il capitano era proprio alla sua sinistra. Si girò lentamente e lo vide. Era visibilmente affaticato, e sembrava reggersi a mala pena in piedi. In quel momento Yamato si accorse della presenza del ragazzo e si girò nella sua direzione. Approfittando di questo momento di distrazione il suo avversario, un omone a dieci metri da lui, si fiondò sul chunin di Iwa.
    Mai distrarsi!
    Con un taijutsu di Oto lo scaraventò sul muro dietro di lui. Yaeko era nel panico.
    Ahahaha!
    C-Cosa? Capitano! Perchè resti li...Dai alzati..Ti prego!
    Il genin non riusciva più a ragionare lucidamente. Non aveva più il controllo del suo corpo. Si mise in ginocchio con lo sguardo perso nel vuoto.
    Fortunatamente i gemiti di dolore alla sua sinistra, provenienti da Yamato, lo fecero rinsanire e ritornare alla realtà. Yamato era seduto con le spalle appoggiate sul muro di roccia, completamente ricoperto di sangue. Del suo sangue.
    Nonostante gli tremassero le gambe Yaeko corse nella sua direzione. Fu un movimento più automatico che volontario. Vedere Yamato in quelle condizioni era troppo per il ragazzo. Era la prima volta nella sua vita in cui non sapeva cosa fare. O come agire.
    L'area era piena di cenere. Si sentiva soltanto il rumore dei fuochi sparsi in quell'area, nati dalle esplosioni di Yamato. Yaeko era inginocchiato alla destra del capitano. Gli stringeva la mano piena di sangue. Non aveva la forza di parlare. Si limitava a guardarlo; era in condizioni pessime. Il sangue lo ricopriva totalmente. Poi la voce del capitano, flebile come quella di chi è sul punto di morire.
    Vai… vai via… è troppo per te… scap…
    Non riuscì a terminare la frase. Morì, esalando l'ultimo respiro tra le braccia di Yaeko.
    Yamato! NOOOOO!
    Gridò Yaeko mettendo la testa sul petto insanguinato del chunin senza vita.
    Perchè proprio tu!
    Se Yaeko era dilaniato dal dolore della perdita di quello che considerava il primo vero amico ad Iwa, a dieci metri da lui l'uomo del taijutsu rideva divertito. Un omone alto almeno 1.85. Aveva almeno triplo degli anni del ragazzo e una cicatrice a forma di X che gli attraversava la faccia. Ridendo urlò:
    Ahahaha! Feccia di Iwa, ora il mondo è più pulito ahahah!
    Con una mano sulla pancia e lo sguardo al cielo l'uomo sembrava non aver mai riso tanto in vita sua. Poi si rivolse a Yaeko, che si trovava ancora a ridosso del cadavere di Yamato.
    Ha ragione, devi ascoltarlo mocciosetto, per me sei troppo debole, ma se vuoi morire puoi farlo! Ahahaha!
    Yaeko alzò lo sguardo e lo puntò su di lui.
    Scappare..Sarebbe davvero l'alternativa migliore se non voglio morire qui..Se è riuscito a battere Yamato, con tanta facilità che possibilità ho io? Ma non posso fargliela passare liscia per quello che ha fatto.
    A quel punto si alzò in piedi. E si diede un'occhiata intorno.
    Questa volta non potrò fare del male a nessun'altro. L'unico che soccomberà, sarai tu.
    L'uomo guardò stranito il ragazzo. Non capiva a cosa si riferisse.
    Era da tanto che non premevo l'interruttore. E' la fine per te.
    Yaeko chiuse gli occhi.
    Non.. Avresti.. Dovuto.. Farlo...
    Poi li aprì. Il suo corpo era cambiato.Il segno maledetto lo copriva per gran parte. Sulle braccia, diventate molto più grandi e grigiastre, erano comparsi degli spuntoni. Così come unghia di notevoli dimensioni all'estremità delle dita. Il mostro di Iwa era stato liberato ancora una volta.
    E'...Stato...Un ...Errore...
    Dopo quelle parole si mise a correre a gran velocità verso l'uomo difronte a lui. Nonostante avesse più controllo dell'ultima volta, in quella forma, non riusciva comunque a distinguere gli amici dai nemici, il giusto e lo sbagliato, il bene ed il male. Attaccava chiunque si trovasse nel suo raggio d'azione. Ed essendoci solo quell'uomo, tutta la rabbia e la forza mostruosa ricevuta grazie al chakra della natura, si sarebbe riversata interamente su di lui. Il ragazzo, dopo essersi trasformato si mise a correre verso l'avversario. Arrivato a pochi metri dall'uomo trasformò la sua mano in un vero e proprio artiglio aumentando ancora di più la dimensione delle unghia e rendendole affilate come rasoi. Cercò quindi di dare una sorta di zampata, mirando alla giugulare dell'uomo. Poi, senza perdere tempo, trasformò anche l'altro braccio, il destro questa volta. In particolare, la mano divenne tre volte più grande ed il braccio con essa si ingrossò. Quindi cercò di colpire l'uomo al volto con un montante, diretto dal basso verso l'altro. Era in preda ad una furia omicida. Non capiva bene cosa stava facendo. Fece un salto all'indietro e dopo aver compiuto una rotazione trasformò nuovamente un suo arto. Il braccio sinistro da artiglio divenne una falce. Coadiuvato dalla rotazione, provò a colpire l'uomo con un fendente verticale, cercando di lacerargli il petto. Alla fine dell'offensiva fece un salto all'indietro, per vedere i risultati di quegli attacchi.

    Riepilogo post
    CITAZIONE
    Azione Gratuita 1: Attivo innata (5)Livello 2 (Verde)
    Assorbendo passivamente il chakra della natura a questo livello il ninja sarà in grado di modificare la forma di entrambi i propri arti superiori (la pelle assumerà un colore grigiastro nella zona trasformata).
    Compariranno dei tatuaggi neri ricoprendo metà corpo e la forza del ninja aumenterà a dismisura, rendendo tutti i suoi attacchi più violenti e brutali (Forza +2)
    La trasformazione eremitica scatenerà nel ninja una personalità doppia, tanto che se non si avranno almeno Volontà 3 e Intuito 3 si rischierà di attaccare anche i propri compagni durante un combattimento (metà degli attacchi saranno rivolti verso l'avversario, l'altra metà verso i propri amici).
    [Costo di attivazione: 5; mantenimento: 2 x turno]

    Azione di movimento 1: Percorro i metri che mi separano dall'avversario (10)
    Azione offensiva - Tecnica energia verde 1: Artiglio (17)Artiglio
    Tipo: Hijutsu
    Posizione delle mani: //
    Livello: C
    Descrizione: Con questa trasformazione la propria mano assumerà un colore grigiastro, le dita diventeranno appuntite e compariranno delle punte in prossimità delle proprie falangi. Tenendo premuto il palmo della propria mano sulla pelle dell'avversario si potrà asportare un pezzo di carne da quest'ultimo (danno 2-4). La carne prelevata potrà essere usata per delle funzioni specifiche alla missione del ninja oppure potrà essere direttamente assimilata (si recupereranno 2 slot ferita).
    [La tecnica durerà un solo turno]
    [Consumo: 17]
    [Slot ferita: 2-4]
    [Richiede: “Trasformazione eremitica Liv.2”]

    Azione non offensiva - Tecnica energia gialla 1: Pugno gigante (4)Pugno Gigante
    Tipo: Hijutsu
    Posizione delle mani: //
    Livello: D
    Descrizione: La propria mano triplicherà la sua grandezza; in questo modo si potranno sferrare pugni molto potenti. Dopo che il braccio si sarà trasformato non sarà più utilizzabile per la composizione dei sigilli.
    [Consumo: 4; Mantenimento: 2xturno]
    [Slot ferita: +1 agli attacchi fisici portati con il braccio]
    [Richiede: “Trasformazione eremitica Liv.1”]

    Azione offensiva- Attacco semplice 1: Montante diretto al volto
    Azione movimento 2,3,4: Indietreggio di un metro, faccio una rotazione, e con un salto gli ritorno addosso
    Azione non offensiva- Tecnica energia verde 2: Falce distruttiva (10)Falce distruttiva (Destroying Axe Fist)
    Tipo: Hijutsu
    Posizione delle mani: //
    Livello: C
    Descrizione: L'utilizzatore potrà far fuoriuscire dal suo braccio una falce con effettuare attacchi semplici. La lama sarà molto tagliente e avrà una durezza pari a quella dell'acciaio.
    [Consumo: 10; mantenimento 4 per turno]
    [Slot ferita: 2-5]
    [Richiede: “Trasformazione eremitica Liv.2”]

    Azione offensiva- Attacco semplice 2: Fendente dall'alto verso il basso ( con il braccio a forma di falce ) mirato al petto
    Azione movimento 5: Indietreggio 5 m
    Chakra consumato: 5+4+17+10=36
    Chakra rimasto/posseduto: 54/90
    Danni fisici //
    Danni psicologici //
    Condizioni psico-fisiche: In preda ad una furia omicida
    Armi rimaste/possedute: Tutte
    Farmaci rimasti/posseduti: Tutto
    Posizione del PG: Difronte all'avversario
    Distanza dall'avversario: 5 metri

    Calcoli
    Attacchi semplici: 5,5
    Hijutsu (Artiglio) che vale come ( Ninj/Taij ): 5
    Attacchi portati con forza 6, però il primo ( quello con "pugno gigante" ) ha +1 al danno quindi: 3-5
    Attacco con la falce ha valore fisso che è: 2-5


    Edited by -Madara- - 17/9/2014, 13:57
     
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    Lui evita con una semplicità sconcertante tutti i tuoi attacchi deridendoti.
    Ahaha! Non potevo aspettarmi di meglio, se quell’incompetente era il tuo superiore, tu non potevi che essere ancora più feccia di lui! Ahahaha!

    Prende e parte lui all’attacco, usa nuovamente la tecnica appena utilizzata contro Yamato, il palmo di suono, che ti investe e ti scaraventa lontano, poi prosegue con un altro taijutsu, il colpo di ginocchio con cui dopo una rincorsa, ti piazza una possente ginocchiata alla bocca dello stomaco.
    Non è finita qui lurido insetto!
    Infatti di scaglia due pugni dietro la nuca facendoti cadere a terra inerme, da quel punto non vedi più niente. Mentre sei svenuto ti prende e ti trascina su Yamato, gli taglia la gola e mette nella tua mano il kunai insanguinato.
    Ehehehe, ora vediamo che ti accade.
    Dopo essersene andato arrivano i gemelli che ti trovano in quella situazione, per loro è palese che tu impazzito per via della tua trasformazione,ti sei scagliato su Yamato uccidendolo tagliandogli la gola.
    Ti svegli, sei medicato ma imprigionato nelle segrete di Iwa, chiedi il motivo di ciò ma le guardie non ti rispondono.
    E così sei sveglio, vuoi sapere perché sei qui? Beh, perché hai tradito il tuo villaggio uccidendo Yamato!
    Tu vuoi discolparti ma non ti fa parlare.
    Silenzio! Non dire nulla, ci penserò io a vedere la verità!
    Come puoi immaginarti è un interrogatore, entra nella cella, ti poggia la mano sulla testa per vedere cosa sia accaduto, tu lo lasci fare perché vuoi dimostrare la tua innocenza ma il contatto si interrompe.
    Impossibile!
    Prende e va’ via, dopo un’ora circa ritorna però non è solo, con lui c’è un tizio enorme.
    Lui ti interrogherà!
    Bene bene, e così tu saresti l’assassino che cela le notizie?

    Non capisci, poi intuisci, la tua trasformazione ha preso il sopravvento non facendoti più capire nulla, in questo modo il cervello si è come “spento” dunque c’è buio nella tua mente.
    Sono certo che ora parlerai!

    Inizia a malmenarti, senti distintamente il rumore delle tue ossa che si frantumano colpo dopo colpo.
    Allora? Non parli? Non confessi?
    Così continua a picchiarti fino a farti svenire. Chiudi qui il post.

    Per la cronaca, il tizio ha riflessi 7, calcolo di schivata 8, calcolo di attacco 8 quindi ti manda ko :sisi:

    questo è stato un buon post, ti sei rimesso in carreggiata subito, bene così :beer: prendi 7.6
     
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    CITAZIONE
    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Parlato Interrogatore 1
    Parlato ninja delle terme
    Parlato Interrogatore 2

    Yaeko, o per meglio dire, il suo corpo, giaceva sul suolo di roccia del villaggio principale del Paese delle terme, e a prima vista sembrava esser morto.

    CITAZIONE

    Alcuni minuti prima



    Dopo quella serie di colpi Yaeko si trovava a cinque metri dal suo avversario. Aveva la solita espressione che ha quando si trasforma. Solita, perchè ogni volta che attingeva al chakra della natura, a cambiare non era solo il corpo ma anche lo status mentale. E questo lo portava ad avere l'espressione di chi ha una sete di sangue irrefrenabile, in grado di uccidere chiunque gli si ponga davanti. Aveva i denti che facevano capolino dalla bocca e un sorriso le cui curve avrebbero inquietato chiunque.
    Purtroppo per lui, l'uomo con la cicatrice sul volto non aveva riportato nessuna ferita. Aveva evitato con una facilità quasi imbarazzante tutti gli attachi del ragazzo.
    Ahaha! Non potevo aspettarmi di meglio, se quell’incompetente era il tuo superiore, tu non potevi che essere ancora più feccia di lui! Ahahaha!
    Yaeko lo osservò. Piegò la testa a destra. Era stupito, meravigliato. Per dare un'idea sembrava un qualsiasi animale che, nel momento in cui gli si comanda qualcosa, non capisce bene cosa debba fare. Lo stesso sguardo e la stessa espressione erano impressi sul suo volto. Per la prima volta i suoi attacchi, in quella modalità, erano andati a vuoto. E lui non riusciva a capacitarsene. Tuttavia, il suo avversario sembrava ancora più divertito vista l'espressione del ragazzo. E partì all'attacco. I suoi colpi andarono a segno con la stessa facilità con cui aveva schivato quelli di Yaeko. Il genin di Iwa sembrava quasi un manichino da combattimento, più che un ninja in grado di rispondere e schivare gli attacchi. La velocità dell'uomo era impressionante, così come la sua precisione e potenza nell'eseguire taijustu. Infatti ne bastarono due, in particolare il colpo di ginocchio ed ancora una volta il palmo di suono, per mettere fuori combattimento il ragazzo. Yaeko non aveva possibilità. Il suo avversario era decisamente superiore a lui. Dopo quei due taijustu, Yaeko si reggeva in piedi a mala pena. Senza mostrare un briciolo di pietà, l'uomo decise di porre fine al combattimento. Anche se più che combattimento, quello lì era un tiro al bersaglio. Dove il bersaglio era Yaeko.
    Non è finita qui lurido insetto!
    Dopo aver detto ciò, due pugni dietro la nuca misero definitivamente la parola fine a quel pestaggio. Yaeko crollò a terra, privo di sensi.

    Adesso Yaeko era fuori combattimento, privo di sensi ai suoi piedi. Dopo avergli tirato un altro calcio nello stomaco, lo prese dai capelli e lo scaraventò sul cadavere di Yamato, ancora appoggiato sul muro. Poi con un kunai tagliò la gola del chunin defunto, e mise il kunai nelle mani del ragazzo. L'uomo fece tutto senza perdere tempo. Senza nessuna esitazione. Come se avesse avuto intenzione di farlo fin dall'inizio. Ad opera compiuta, Yaeko si trovava sul cadavere di Yamato. Nella mano destra, stringeva un pugnale insanguinato. Ma quel sangue non era il suo, o quello di qualcun'altro. Apparteneva al cadavere sotto di lui.
    Ehehehe, ora vediamo che ti accade.
    E dopo aver guardato per un'ultima volta i due corpi ammassati l'uno sull'altro se ne andò, lasciando Yaeko in balia del destino. E purtroppo il destino, si rivelerà decisamente avverso nei suoi confronti. Infatti passarono poche ore prima che i gemelli a seguito di alcuni ninja alleati arrivarono sul posto. Yaeko impugnava ancora il pugnale insanguinato. Vista la velocità con cui era andato ko, la trasformazione eremitica non aveva ancora fatto completamente il suo decorso. Difatti metà del volto, così come gli arti superiori erano ancora marchiati dal segno maledetto. Perciò, difronte a tale scenario, per chiunque, la spiegazione era una sola: Yaeko, mentre era trasformato, non era riuscito a distinguere gli amici dai nemici. In questo modo, così come accaduto quella fatidica notte di mezz'estate, in preda ad una furia omicida "il mostro di Iwa" aveva fatto un'altra vittima. Il ragazzo venne quindi riportato ad Iwa con un carro. Rimase incosciente durante tutto il viaggio, nonostante la strada fosse piena di asperità che resero il tragitto "movimentato". Riprese conoscenza solo dopo essere arrivato a destinazione. Si trovava su una sedia, al centro di una stanza enorme. Più che una stanza sembrava un magazzino inutilizzato. Quello era uno dei posti peggiori dove finire ad Iwa. Era la stanza per gli interrogatori. Quando aprì gli occhi si rese conto che mani e caviglie erano incatenate. Ma anche senza di esse non avrebbe fatto molta strada, visto che le ferite gli facevano ancora male. Ferite che, per l'appunto, erano state medicate e fasciate con bende.
    D-Dove...Mi...Trovo?
    Disse alzando la testa e guardando il soffitto. Si trattava di una cupola di vetro, rovinata dal tempo e dalle intemperie. Su di essa era cresciuta una pianta rampicante molto nota ad Iwa per la sua invasività. Nonostante ciò, nelle notti senza nubi, si riuscivano a vedere le stelle. Ma quella notte il cielo era coperto.
    Ehi, voi!
    Disse Yaeko con il tono di voce di chi ha dormito per più di quindici ore consecutive, o di chi si sveglia dopo una lunghissima convalescenza.
    Perchè mi trovo qui?
    Ma le due guardie sulla porta ignorarono del tutto la domanda del ragazzo.
    RISPONDETE! CHE CI FACCIO QUI!SIETE QUEI FARABUTTI CHE HANNO PRESO IL CONTROLLO DEL PAESE DELLE TERME?
    Yaeko non aveva capito quello che stava succedendo, e della situazione in cui si trovava. In ogni caso nonostante le urla le guardie non batterono ciglio. Ma in quel momento la porta alle loro spalle si aprì. Un uomo, alto, sulla trentina, entrò a passo svelto. Le urla di Yaeko avevano attirato la sua attenzione.
    E così sei sveglio, vuoi sapere perché sei qui? Beh, perché hai tradito il tuo villaggio uccidendo Yamato!
    Tradire? Uccidere? Ma di che sta parlando?
    Non so chi sei ma io non ho..
    Aspetta un attimo...
    Yaeko stava acquistando man mano lucidità. E ripetendo nella sua mente le parole dell'uomo, si rese conto di quello che poteva essere accaduto.
    Non ricordo bene cos'è successo. Ho visto solo il capitano, su quel muro. Era pieno di sangue, e non ci ho capito più niente. Però mi sembra di aver perso i sensi ad un certo punto. Magari vedendomi lì avranno pensato che...
    So cosa state pensando, ma vi sbagliate! Io non ho fatt..
    Silenzio! Non dire nulla, ci penserò io a vedere la verità!
    Disse l'interrogatore, troncando sul nascere le parole del ragazzo. Poi si avvicinò con il braccio teso e la mano aperta.
    Non ci sono dubbi, lui è un interrogatore. Vuole leggermi la mente ed osservare i miei ricordi. Bene, che faccia pure. Così dimostrerò la mia innocenza.
    La poggiò sulla testa del ragazzo e chiuse gli occhi. Yaeko sentì un formicolio alle tempie. Ma dopo un po' sparì. Dopo pochi minuti l'interrogatore aprì gli occhi di scatto. Era molto arrabbiato, e nella sua espressione trapelava anche della frustrazione. Yaeko non ne capì il perchè.
    Impossibile!
    Quindi si girò e uscì dalla stessa porta da cui era entrato. Yaeko cercò di dare una spiegazione a quella reazione.
    Dalla sua espressione devo dedurre che non è riuscito a leggermi la mente. Oppure che sono risultato innocente. Le opzioni sono queste due. Se non è riuscito a leggere i miei ricordi sarà sicuramente a causa della trasformazione. Non ho ancora il controllo completo su di essa, perciò quando mi trasformo i miei pensieri diventano molto meno lucidi. Oscuri oserei dire. In quello stadio a guidarmi è l'istinto e il desiderio di uccidere. Quindi credo sia plausibile che ciò che quell'uomo abbia visto leggendo i miei pensieri sia solo oscurità. In ogni caso quando ritornerà saprò quale delle due ha innescato in lui quella reazione.
    Passò un'ora prima che l'uomo riaprì la porta metallica. Ma questa volta non era solo. Con lui c'era un tizio enorme.
    Lui ti interrogherà!
    Disse indicandolo. Poi si girò e se ne andò nuovamente.
    Non è riuscito a leggermi la mente...
    L'uomo appena arrivato poggiò una pinza di ferro piena di sangue sul tavolo alla sinistra di Yaeko.
    E questo tavolo da dove è uscito? Cosa sono tutte quelle cose?
    Era evidente che su quel tavolo c'erano strumenti di tortura.

    Mounting created Bloggif



    L'uomo era vestito elegantemente. Sembrava non avere niente a che fare con quel posto. Eppure era lì.
    Bene bene, e così tu saresti l’assassino che cela le notizie?
    Un'ulteriore conferma. Quell'interrogatore non è riuscito a leggermi la mente.
    Sono certo che ora parlerai!
    Quindi prese la pinza e con essa iniziò a colpirlo violentemente. Colpo dopo colpo le ossa sembravano frantumarsi come grissini. Yaeko iniziò a sputare sangue. Molto sangue.
    Allora? Non parli? Non confessi?
    Yaeko non aveva nulla da confessare, ma l'uomo continuò imperterrito con una violenza inaudita. Il genin non aveva mai perso così tanto sangue tutto in una volta.
    Io non...
    Stava per dire qualcosa quando un colpo alla nuca gli fece perdere completamente i sensi. Era svenuto, con la testa che pendeva ad un lato, incatenato ad una sedia nella stanza per gli interrogatori del suo stesso villaggio. Le cose potevano andare peggio di così?

    Edited by -Madara- - 22/9/2014, 11:52
     
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    Al tuo risveglio sarai totalmente stordito e vedrai davanti a te un volto familiare, quello di tua sorella.
    Cosa c'è, non la riconosci? Dai, non ti ho picchiato così forte!
    Anche lei è priva di sensi ma non ha segni di percosse, l'hanno fatta svenire per portarla qua di peso.
    Adesso la svegliamo.
    Le tira un ceffone e lei riapre gli occhi. Non sa che cosa le è successo.
    Ops, che ci fai qui? Devi sapere che sei in questo posto per colpa del tuo caro fratellino!
    Ti guarda e ti vede in condizioni critiche e si mette ad urlare il tuo nome.
    Silenzio!
    Poi si rivolge verso di te.
    Vedi... ora per colpa tua che non vuoi parlare, sono costretto a farle del male.
    Estrae un kunai, lo affila per bene e lo avvicina al volto della ragazza provocandole un taglio di qualche centimetro.
    Dai, non urlare così per un taglietto. Se la tua sorellina soffre così tanto per una roba simile, con quelli cosa farà?
    Si sposta e vedi un tavolino pieno di strumenti metallici, bisturi, pinze, tenaglie, c'è pure una sega circolare molto piccola.
    Allora, cosa potrei farti?
    Sempre col kunai le fa un'incisione sul collo, lei soffre molto.
    Ancora non vuoi parlare?
    Tu ovviamente non puoi parlare perchè non sai nulla, lui però non ti crede. Si gira, posa il kunai e prende una pinza.
    Ma che orecchini carini...
    Li prende e li strappa via, lei urla dal dolore.
    Ops... che sbadato che sono, c'era l'apertura...

    Dopo una serie di torture lei sviene.
    Ma che famiglia di rammolliti, non sono nemmeno arrivato alla sega per le ossa... solo tu puoi fermare questa tortura, quindi vedi di parlare!
    Non riesci a farti credere e non riesci nemmeno a liberarti nonostante la tua innata si attivi.
    Non ti agitare, quelle catene sono cosparse di chakra, fatte apposta per uno come te. Quindi non mi dici niente?
    La fa rinvenire con un altro ceffone, vedi che le partono via alcuni denti.
    Questo era forte vero? Ahahaha! Ora basta, sono stanco, è più di un'ora che la guardi soffrire senza fare nulla, facciamo così, o mi racconti tutto o lei muore!
    Dicendo ciò la afferra dai capelli tirandole la testa in alto per farla rimanere ben dritta.
    Hai 3 secondi, 1...... 2..... 3.......
    Niente da fare, proprio non vuole crederti, non riesci a convincerlo.
    Bene, dille addio!
    La lascia andare, afferra la katana e le taglia via la testa che rotola ai tuoi piedi.
    Adesso starai qua per molto tempo insieme a lei così potrai pensare alle tue azioni.
    In queste 6 ore ragioni su come uscire da li e come fargliela pagare e noti che piano piano il chakra che avvolge le catene si affievolisce fino a scomparire, riesci così a liberarti. Sfondi la porta della cella e con in braccio la ragazza, la vai a seppellire.
    Chiudi il tuo post dopo averla ricoperta di terra e mentre pensi cosa puoi fare per vendicarti.

    Per modificare qualcosa a distanza di giorni da quando hai postato ricordati di avvertire, tu hai postato il 19 e hai modificato qualcosa oggi.
    Questo è stato forse il post migliore che hai fatto, quindi prendi 8.
     
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    Chiedo proproga di due giorni. Molto probabilmente riuscirò a postare prima anche oggi, ma meglio non rischiare. Il post mi sta venendo abbastanza lungo e dato che c'è in ballo la trasformazione psicologica del mio pg non vorrei fare stupidagini :)
     
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    Edit: ho modificato un'immagine che non si vedeva.


    Parlato
    Pensato
    Parlato interrogatore
    Parlato Yomo
    Parlato Juugo


    Ci vollero almeno due ore affinché il genin di Iwa riprendesse conoscenza. Il viso era pieno di sangue, così come i suoi vestiti. O quello che ne rimaneva. Nonostante tutti i calci e i pugni che aveva incassato in quei due giorni, senza ombra di dubbio quello si rivelò il risveglio peggiore di tutti. Il passaggio dal sonno alla veglia fu rapido. Aveva un fortissimo mal di testa, ma riuscì comunque a rimettersi dritto sulla sedia. Quando riacquistò totalmente la vista notò che difronte a lui era stata posta una sedia. E su di essa una ragazzina stava dormendo. La guardò attentamente. Poi la riconobbe, non c'erano dubbi. Era sua sorella..
    Y-Yomo...
    Disse sottovoce.
    Cosa c'è, non la riconosci? Dai, non ti ho picchiato così forte!
    E si mise a ridere di gusto.
    C-Che ci fa l-lei qui..
    Yaeko era in preda al panico. Nonostante sembrava che non avesse subito il suo stesso trattamento, la sua sola presenza in quella stanza non avrebbe portato a nulla di buono.
    Adesso la svegliamo.
    Disse sghignazzando, tirandole un ceffone. La guancia divenne subito rossa.
    Ahia!
    Urlò toccandosi la guancia.
    Mi hai fatto male! Che ci faccio qui? Voglio tornare a casa!
    Ops, che ci fai qui? Devi sapere che sei in questo posto per colpa del tuo caro fratellino!
    E lo indicò con la mano aperta.
    AHHHHHHHHH! Fratellone! Che ti è successo! Sei pieno di sangue! Devi andare in ospedale!
    Silenzio!
    E diede un pugno su uno dei braccioli della sedia. Poi si girò per guardare Yaeko. Era visibilmente preoccupato per sua sorella. L'unica persona per cui avrebbe dato la vita. L'unica persona per cui valeva ancora la pena di vivere.
    Vedi... ora per colpa tua che non vuoi parlare, sono costretto a farle del male.
    Senza lasciare a Yaeko il tempo di dire qualcosa estraesse un kunai e lo utilizzò per ferire la ragazzina. Dopo che ebbe finito, un taglio di qualche centimetro le comparve sul viso.
    Ahiaaaa!
    A quel punto la ragazzina scoppiò a piangere.
    Perchè mi fai questo! Yaeko fai qualcosa!
    Brutto figlio di puttana!
    Dai, non urlare così per un taglietto. Se la tua sorellina soffre così tanto per una roba simile, con quelli cosa farà?
    Disse indicando qualcosa alla destra di Yaeko. Il ninja si girò velocemente e vide un altro tavolino simile a quello alla sua sinistra. Tuttavia questo era decisamente più grande ma il suo contenuto era pressocché identico a quello alla sua sinistra, fatta eccezione per una sega circolare, che sull'altro tavolino mancava. A quel punto l'uomo si mise a girare intorno alla sedia della ragazza, che continuava a piangere. L'uomo aveva l'abitudine di piegare l'indice della mano destra utilizzando il pollice. Un gesto che rimarrà impresso nella mente di Yaeko per sempre.
    ch89s
    Allora, cosa potrei farti?
    Prese un verme. Lo stesso verme che aveva utilizzato per torturare Yaeko.
    tumblr_nbrmds8hk31qkp04ro2_r1_250
    No ti prego! Questo no!
    Yaeko aveva già provato quell'esperienza. Il verme era addestrato ad entrare da un orecchio e ad uscire dall'altro. Quel breve percorso durava un'eternità e provocava alla vittima un dolore atroce. Yaeko cercò di evitare a tutti i costi che anche sua sorella soffrisse tanto. Fortunatamente l'uomo decise che non era ancora il momento di utilizzarlo sulla ragazza. Optò per un altro taglio. Questa volta sul collo. La ragazzina continuava a piangere.
    NOOOOOO! Farabutto! Ti ho già detto tutto quello che so! Ti prego lasciala andare!
    Ancora non vuoi parlare?
    TI HO GIA' DETTO TUTTO BASTA! PRENDITELA CON ME MA LASCIALA ANDARE!
    Poi mise una mano sugli orecchini di Yomo, e li accarezzò.
    Ma che orecchini carini...
    Con un gesto di inaudita violenza, li strinse tra pollice ed indice, e li strappo via. Era una scena da film dell'orrore. Le orecchie erano piene di sangue, così come il collo ed il viso della ragazza. L'uomo aveva l'orecchino in mano, e con esso un pezzo di cartilagine insanguinata. Sembrava divertito. Facendo pressione nel punto giusto lo aprì, ed il piccolo pezzo di carne che era attaccato ad esso cadde sul pavimento.
    Ops... che sbadato che sono, c'era l'apertura...
    Yomo! No, non piangere piccola. Ti riporterò a casa te lo prometto. E giocheremo a tutto quello che vorrai. Però non piangere ti prego, presto sarà tutto finito.
    Ma questo non bastò a farla smettere di piangere.
    Dai, basta. Sii forte. Forza guardami. Dai guardami. Guardami, guardami, guardami, guardami, guardami! GUARDAMIII!
    Yaeko era in preda al panico. Stava praticamente urlando a squarciagola. In quel momento i loro sguardi si incrociarono.
    Si, brava, così. Andrà tutto bene! Andrà tutto bene te lo prometto.
    Perchè noi portiamo il fuoco.
    Si...Perchè noi portiamo il fuoco...
    Disse, sforzandosi di sorridere.
    CITAZIONE
    Sei anni prima, in un bosco nelle vicinanze di Iwa

    Vieni, altrimenti facciamo tardi.
    Si! Ma io non sono veloce come te!
    Yaeko sorrise.
    Hai ragione. Dai salimi sulle spalle. Ti porto io.
    Va bene.
    Percorsero la collina fino ad arrivare al nido. Era quasi sera, di un giorno all'insegna della frescura. Era l'equinozio d'autunno. I due bambini non vedevano l'ora di assistere alla nascita del cucciolo di mamma orsa. La nascita di un cucciolo era ormai diventata un evento raro. Erano anni che non ne nasceva più uno. Arrivati sul luogo si appostarono fuori dalla caverna in attesa del grande momento. Era ormai sera quando mamma orsa uscì dalla sua tana seguita dal suo cucciolo. Era una scena bellissima, che aveva ripagato i due bambini della fatica fatta per raggiungere quel luogo. Visto che era notte i due decisero di dormire proprio lì. Accesero un fuoco e cercarono di addormentarsi contando le stelle, quando all'improvviso tre iene comparvero all'orizzonte. Erano fameliche, e quel cucciolo poteva essere un ottima cena per loro. Si avvicinavano minacciose verso la tana, ma Yaeko senza perdere tempo, prese un ramo e lo incendiò. Agitandolo cercò di mandarle via, mentre sua sorella tremava di paura dietro di lui.
    Non aver paura Yomo. Non ci succederà niente, andrà tutto bene. Perché noi portiamo il fuoco.
    Difatti le iene spaventate dalla luce rossastra della fiamma ardente, scapparono via, lasciando in pace mamma orsa ed il suo cucciolo. Yaeko tornò a sedersi vicino al fuoco, abbracciando sua sorella ed accarezzandogli dolcemente li capelli, come piaceva a lei.
    Yomo finchè portiamo il fuoco non ci succederà nulla di male.
    E quando il fuoco non c'è?
    Il fuoco c'è sempre. E' una fiamma che arde viva dentro di noi. E' la fiamma della speranza e della volontà. Io l'ho vista dentro di te. Non farla spegnere mai.
    Va bene fratellone.

    L'uomo con la camicia non sembrava apprezzare molto quella breve ma intensa conversazione e perciò sferrò un gancio destro sulla faccia della povera Yomo. Fu talmente forte che la ragazzina perse i sensi.
    Ma che famiglia di rammolliti, non sono nemmeno arrivato alla sega per le ossa... solo tu puoi fermare questa tortura, quindi vedi di parlare!
    Come te lo devo dire! Non so niente! Lasciala stare, è solo una bambina!
    Yaeko non ci vedeva più dalla rabbia. E la trasformazione prese il sopravvento. Adesso tutto il corpo era diventato di colore scuro, e sulle braccia erano comparsi degli spuntoni. Ma questo non bastò a rompere quelle catene.
    Non ti agitare, quelle catene sono cosparse di chakra, fatte apposta per uno come te. Quindi non mi dici niente?
    Si mise a fissarlo per qualche secondo. Aveva i denti lunghi come le zanne di un lupo, che spuntavano agli angoli della bocca. I capelli erano diventati grigiastri così come tutta la pelle del suo corpo. Negli occhi, neri come la notte più buia, erano distinguibili venature che sfumavano verso il rosso. Yaeko non sapeva cosa dire e si limitò a fissarlo anche lui. Era colmo di rabbia ma, nonostante cercasse in tutti i modi di liberarsi, quelle catene non si aprivano. Passò un minuto esatto prima che l'uomo decidesse di svegliare nuovamente la ragazza. Le tirò un altro ceffone, sporcandosi inevitabilmente la mano di sangue. Yomo era visibilmente provata. Dopotutto aveva soltanto dodici anni.
    Questo era forte vero? Ahahaha! Ora basta, sono stanco, è più di un'ora che la guardi soffrire senza fare nulla, facciamo così, o mi racconti tutto o lei muore!
    Cosa cazzo posso fare! Giuro che se mi riesco a liberare lo faccio a pezzi. Ma cosa posso fare, non so veramente nulla.. Che questo potere sia maledetto, mi ha rovinato la vita!
    Ti ho già detto tutto! Basta ti prego!
    Yaeko non riuscì più a trattenere le lacrime.
    L'uomo non mostrò un briciolo di pietà. Prese la ragazza dai capelli facendola rimanere ben dritta. Yomo non aveva neanche più la forza di piangere. Aveva perso troppo sangue. Il suo sguardo era vuoto. Il fuoco si era spento. Per sempre.
    Hai 3 secondi, 1...... 2..... 3.......
    Y-Yomo. M-Mi dispiace.
    Poi cercò di lanciare un ultimo accorato appello alla pietà ed alla compassione dell'uomo che stringeva i capelli della ragazza.
    Ti prego, ti supplico. Ascoltami. Io stavo cercando di salvare la vita del capitano Yamato. Un tizio enorme mi ha messo KO e poi..
    Bene, dille addio!
    No, no, no ,no ,no. Ti prego, uccidi me. UCCIDI ME. LASCIALA ANDARE, TI SUPPLICO!
    Effettivamente la lasciò andare. Ma subito dopo aver mollato la presa sui capelli estrasse una katana e con un colpo preciso tagliò di netto il collo della ragazza. La testa, dopo aver toccato il pavimento, rotolò ai piedi del ragazzo.
    NOOOOOOOOOO!
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    Yaeko stava tremando. Non credeva ai suoi occhi. Il corpo senza testa rimase qualche secondo in equilibrio per poi cadere anch'esso in avanti, sbattendo sul pavimento di marmo.
    Adesso starai qua per molto tempo insieme a lei così potrai pensare alle tue azioni.
    Quelle parole non lo sfiorarono nemmeno. Ormai Yaeko era in un'altra dimensione. Completamente sconvolto da quello che era successo difronte ai suoi occhi. Ci vollero tre ore prima di ritornare alla realtà. Improvvisamente le orecchie si stapparono e un fischio assordante gli pervase i timpani.
    Yomo, mi dispiace.
    Disse rivolgendosi alla testa ai suoi piedi.
    Non morirò qui. Te lo prometto.
    Iniziò a guardarsi intorno, per cercare una via di fuga.
    Come ha detto quell'uomo queste non sono catene normali. Perciò anche se riuscissi ad afferrare uno di quegli arnesi non credo che riuscirei a forzarle e riuscire ad aprirle. In ogni caso lo posso sentire. La stretta sui polsi è calata. Magari tra un pò calerà anche la quantità di chakra che hanno impresso su di esse. Non mi resta che aspettare.
    Passarono altre due ore.
    Mi sono veramente rotto. Per di più quel bastardo potrebbe piombare qui da un momento all'altro. E' il momento decisivo. O la va o la spacca.
    Concentrò il chakra eremitico nelle braccia rendendole dure come l'acciaio. Dopo aver accumulato tutto quel chakra, riuscendosi a concentrarsi anche dopo tutto quello che era successo, lo rilasciò. Con un movimento dall'interno verso l'esterno cercò di rompere le catene. Il rumore di un vetro che si rompe segnò la fine di quella prigionia. Le catene erano state distrutte. Adesso era libero. Prese il corpo senza vita di Yomo e lo tenne tra le braccia.
    Non morirò qui... Te lo prometto..
    Si alzò e camminò lentamente verso la porta metallica. Nonostante fosse alta il doppio del ragazzo un calcio, in quella modalità, bastò per spazzarla via.
    Se era un mostro che volevano... Adesso ce l'hanno.
    La stanza era circondata da un lunghissimo corridoio. Ogni due o tre metri c'era una porta. Ma a Yaeko interessava solo andarsene alla svelta da quel luogo. Raggiunse un'uscita secondaria che si affacciava sul giardino. Scese la scala a chiocciola fino a raggiungere il piano terra. Stranamente non c'erano ninja di guardia, o qualcuno che potesse bloccare la sua fuga. Nonostante gli parve abbastanza strana come cosa, tirò un respiro di sollievo. Viste le sue condizioni psico-fisiche, un altro combattimento, avrebbe significato la sua morte. La stanza per gli interrogatori era situata in una parte isolata di Iwa. Un quartiere completamente desolato a causa dello dopo lo scoppio di alcune tubature. In realtà si trattava di una messa in scena per tenere la gente lontana da quel luogo.
    Yaeko dovette attraversare il villaggio per raggiungere casa sua. Sfruttò le strade secondarie, che ormai conosceva a memoria, per evitare ogni sorta di attenzione. Dopo un'ora raggiunse la sua abitazione. Era una casa di legno, con il tetto spiovente, qualche chilometro fuori da Iwa. Il padre l'aveva costruita apposta per lui, per evitare che con la sua abilità facesse del male a qualcuno.
    Guarda Yomo.
    Disse rivolgendosi al corpo senza vita, immaginando che potesse ancora sentirlo.
    Ho costruito un giardino. L'ho fatto tutto da solo. Ti lascerò riposare qui. Sei d'accordo?
    Si mise a scavare per un ora, facendo una buca rettangolare delle dimensioni del corpo di sua sorella. Quando ebbe finito la poggiò delicatamente e la ricoprì della stessa terra che aveva tolto. Poi mise una rosa bianca sul terreno.
    In quell'istante il suo occhio divenne nero, con venature rossastre. Una voce iniziò a farsi strada nella sua testa.
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    Proprio un peccato per la tua sorellina.
    Adesso sento anche le voci!
    Oh, no caro mio non sei pazzo. Io esisto. Esisto veramente.
    Da dove viene questa voce?
    Certo che sei stupido, eh? Io sono dentro la tua testa.
    Dentro la mia testa!
    Si, idiota! Io sono te e tu sei me. O per meglio dire: io sono una versione migliorata di te. Quando assorbi il chakra della natura io assumo il controllo del tuo corpo. Questo perchè non sei abbastanza forte per controllarmi.
    Se è vero che esisti e che non mi sto immaginando tutto questo, sparisci dalla mia testa! Sei il figlio di puttana che ha ucciso mia madre, e che mi ha messo in questa situazione di merda!
    Iniziò a colpirsi da solo.
    Oh, suvvia. Non fare così. Ti ripeto che io e te siamo una cosa sola. Quindi quello spiacevole incidente è colpa NOSTRA.
    Yaeko non disse niente.
    Cosa c'è non parli più? Ah, che sbadato! Non mi sono neanche presentato. Puoi chiamarmi Juugo.
    Io non ti chiamerò in nessun modo. Hai rovinato la mia vita.
    Sei proprio uno stupido sai? Hai un potere immenso, grazie a me! E tu dici che ti sto rovinando la vita. Bhe caro mio, ti rivelerò un piccolo segreto: la vita non è tutta rose e fiori. C'è sempre un prezzo da pagare per ottenere il potere. Quella notte di quattro anni fa, sei ricorso al chakra della natura perchè non eri abbastanza forte per difendere tua madre. Quello che è successo dopo è stato un incidente. Non devi colpevolizzarti. Mentre per tua sorella... Beh.. Le cose cambiano..
    Yaeko fissò il terreno. Solo allora si rese conto che sua sorella era morta. Che l'unica persona al mondo che gli volesse ancora bene non ci fosse più.
    Iniziò a piangere.
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    Y-Yomo.. Mi dispiace! Non è stata colpa mia...
    E invece si brutto idiota!
    Stai zitto!
    Non mi sto zitto per niente. Perchè ho ragione e tu lo sai bene. Non eri abbastanza forte quattro anni fa e non lo sei stato neanche ora. E' inutile girarci intorno e raccontare a te stesso puttanate su puttanate solo perchè non sei in grado di guardare in faccia la realtà.
    Yaeko continuava a piangere.
    Se vuoi rimanere un debole fai pure. Ma tu sai quello che devi fare.
    V-Vendicarmi...
    Vendicarti! Esatto. Adesso dimmi cosa hai intenzione di fare.
    A quest'ora mi staranno cercando. Ma se andassi io da loro li coglierei di sorpresa! Se mi nascondo in quegli alberi potrei seguire i loro movimenti da lontano. A quel punto seguirei l'uomo con la camicia e gliela farei pagare.
    Queste sono stronzate. Voglio sapere cosa hai intenzione di fare con lui. Dopo tutto quello che ti ha fatto passare.
    Veloce come un treno in corsa nella sua mente apparvero le torture ed il dolore che aveva provato a causa di quel mostro.
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    Gli venne in mente quel gesto che faceva piegando l'indice con l'ausilio del pollice. Lo fece anche lui. La sua voce iniziò a cambiare, diventando più oscura che mai.
    Quando lo troverò.. Gli staccherò le mani, artefici di torture e foriere di morte.
    Si così! Continua, CONTINUA!
    Poi gli taglierò le orecchie. Per fargli sentire il dolore che ha provato lei.
    Perfetto! Ne voglio di più, DI PIU'.
    Poi gli afferrerò i capelli...
    Ci siamo, ci siamo. Non ti fermare!
    I capelli diventarono dello stesso colore della rosa posta sulla tomba di Yomo.
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    E poi gli staccherò la testa.
    Oh, si! E' questo che voglio, si! Bravo Yaeko, bravo! Sei magnifico! Veramente magnifico! Muahahaaahha, buaahhaahahah!
    Anche a costo della mia vita, lo troverò...
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    E lo ucciderò.

    Edited by -Madara- - 26/9/2014, 11:09
     
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15 replies since 30/8/2014, 20:46   439 views
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