Missione Suna: Spedizione espressa

I due energumeni si stavano allontanando lungo il viale alberato quando Kensei, alle loro spalle, gli intimò di fermarsi. << Ve lo chiedo per l’ultima volta… per il vostro bene… ridatemi il mio pacco… >>, il ragazzo diventò improvvisamente molto serio, dal suo sguardo si poteva capire facilmente che quello sarebbe stato l’ultimo richiamo ai due malviventi. Ito e Toma si voltarono, quest’ultimo passò un porta-kunai al suo compare. /* Ma quello? Dove diavolo hanno preso quel porta-kunai… Un altro furto? */. << Va bene ragazzino, cominciamo a divertirci! >> Disse Ito mentre Toma aveva impugnato due shuriken. Agitando le due armi nella mano iniziò a gridare contro il ragazzo, << Diventerai uno scola pasta!!!>>, poi li scagliò con forza in direzione di Kensei. I due shuriken viaggiavano nell’aria molto velocemente spinte dalla grande forza del gigante. La luce lunare che rifletteva sulla superfice affilata delle due piccole armi le faceva scintillare nel buio. /* Arrivano!! */. I due shuriken puntavano al petto. In maniera del tutto istintiva Kensei spostò il peso del corpo sulla gamba sinistra e spingendo con forza scattò verso destra per uscire dalla traiettoria delle armi. /* Dannazione!! */, sebbene fosse stato molto veloce nel suo movimento laterale, si era mosso con leggerissimo ritardo ed uno shuriken lo colpì di striscio all’avambraccio quel tanto che bastava per fendere di un paio di centimetri la sua ancor tenera pelle. /* Quegli shuriken erano dannatamente veloci, è molto forte… se voglio avere qualche possibilità devo rimanere lontano da questi due ma ho bisogno di un diversivo… */. Dopo aver visto quello che era in grado di fare Toma, Kensei comprese che non avrebbe mai battuto quei due tipi in un combattimento ravvicinato.

Pochi istanti dopo l’attacco di Toma, si generò una nube di fumo nero da sotto i piedi di Ito. L’uomo aveva utilizzato un fumogeno. /* Ecco il diversivo che cercavo… */, Kensei con estrema rapidità di pensiero, che poi era una delle sue capacità migliori, osservando la situazione ed il campo di battaglia elaborò una strategia che probabilmente l’avrebbe messo in condizione di attaccare pur rimanendo nascosto agli occhi dei suoi nemici.

Fintanto che l’effetto del fumogeno era ancora forte e il ragazzo rimaneva celato alla vista dei due ladri, egli estrasse un sigillo esplosivo dal porta-kunai e lo piazzò a terra al centro della strada con la funzione di mina a pressione. Subito dopo eseguì in rapida successione i cinque sigilli che attivavano la tecnica della moltiplicazione creando due copie. Una di queste copie si posizionò a pochi centimetri dal sigillo esplosivo ed avrebbe funzionato da esca nel caso in cui Ito e Toma decidessero di attaccare in corpo a corpo. Kensei e l’altra copia, furtivamente avrebbero raggiunto i due lati opposti della strada e avrebbero celato la loro presenza dietro alberi e cespugli che costeggiavano il viale. La copia si posizionò dietro un albero sul lato sinistro della strada al riparo dall’eventuale esplosione e celata agli occhi del nemico, mentre Kensei avrebbe preso come riparo un grande albero con alla base un cespuglio, sufficientemente grande a nasconderlo, sul lato destro della strada.

L’effetto della nube di fumo stava per terminare e Kensei, dietro il suo nascondiglio e con gli occhi puntati sulla nube, attendeva pazientemente che questa si affievolisse a tal punto da mostrare i due malviventi. Non appena il ragazzo riuscì a inquadrare le due sagome iniziò la sua controffensiva. /* Vediamo se riescono ad evitare i mie proiettili di terra… */. Con le mani unite nella posizione del coniglio iniziò a concentrare una discreta quantità di chakra nel terreno davanti alla copia che fungeva da esca. La copia simulò la posizione delle mani del suo padrone, subito dopo dalla strada si staccarono sei piccoli ammassi di terriccio che inizialmente fluttuarono a mezz’aria davanti alla copia e un istante dopo si scagliarono a gran velocità contro Ito e Toma. Kensei aveva impostato la sua manovra per far sembrare ai suoi nemici che l’attacco provenisse dalla copia esca.

Infine, al termine dell’attacco del ragazzo, la copia esca con un semplice gesto della mano e un espressione spavalda del viso avrebbe istigato i due energumeni ad attaccarla.