Missione Kumo: Strane Apparizioni

Il cuore mi batteva all’impazzata, il mio corpo era un fascio di nervi pronto a scattare e la mia mente era lucida e preparata a rispondere agli stimoli esterni.
Mi trovavo di fronte alla creatura, era molto più grande di quello che sembrava in acqua, ed ora era anche molto arrabbiata, i suoi occhi parevano tizzoni ardenti, si poteva percepire la sua ira molto chiaramente.

Eccolo li sta venendo verso di me, devo rimanere concentrato.

La bestia fece uno scatto in avanti che io avrei giudicato impossibile per un essere di quelle dimensioni, e si portò a pochi passi da me, poi lo vidi ruotare la testa ed eseguire un attacco verso le fronde, probabilmente aveva trovato Oru… Quello che gli uscì dalla bocca era un potente getto d’acqua che, man mano si avvicinava alle fronde, prendeva le dimensioni di un imponente drago acquatico, chissà se il mio compagno era riuscito a evitare quell’imponente attacco.
Decisi di riporre il kunai che avevo appena preso, data l’entità l’attacco sferrato contro il mio socio, pensai che avrei fronteggiato meglio il nemico a mani nude, senza l’impedimento del kunai. Dopo quel maestoso attacco si girò nuovamente verso di me, ancora quei terribili occhi incrociavano i miei, poi l’attacco…
Di nuovo un arto della bestia si allungò e con forza disumana cercò di colpirmi,

eccolo che arriva, non mi prenderai nemmeno questa volta mostro!

Grazie ai riflessi sviluppati riuscì a vedere distintamente l’attacco nemico partire e arrivare su di me, composi quindi il sigillo del cane ed eseguì la tecnica della sostituzione, l’obbiettivo era in primis quello di schivare l’attacco, ma soprattutto quello di levarsi dal campo minato nel quale mi trovavo.
Mi sostituì con un tronco di legno che avevo notato, a circa 5 metri dal mostro.
Era arrivato il momento di contrattaccare, mentre il mostro stava cercando di capire cosa era successo e come mai aveva tra le mani un tronco di legno anzichè il mio corpo, caricai del chakra raiton nelle mie mani, e con molta concentrazione sviluppai una sfera delle dimensioni di un pallone, la lanciai con tutta la mia forza nella direzione del mostro, sperando di colpirlo nella sua parte inferiore, dove sarebbero dovute esserci le gambe, e quindi paralizzandolo con l’elettricità rendendogli molto più difficile una improbabile fuga, poi estrassi il kunai che rubai ad Oru e mentre scappavo all’indietro lo tirai alla bestia, cercando di arrecare qualche danno aggiuntivo.

Devo correre! quel folle potrebbe far saltare tutto da un momento all’altro!

Riuscì a compiere altri 5 metri prima che un tremendo boato dietro mi fece accapponare la pelle,

KABUMMMM

come lo sentì mi lanciai dietro una pianta, sperando di evitare possibili schegge proiettate dall’esplosione.
Un esplosione enorme che oltre al rumore terribile, alzò una densissima nube di fumo e polvere che non mi permetteva di vedere a un metro di distanza, chissà se quel piromane del mio amico era riuscito a proteggersi da quell’esplosione tanto potente e devastante, passarono giusto pochi secondi e poi la sua voce si sentì attraverso l’auricolare:

Crrrrrrrr... Crrrrrrr..... Crrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr......... Nobo! Nobo! Crrrrrrrrrrrr..... Mi senti??

Ma allora è vivo quel brutto pazzo!

Ero felice che anche il mio compagno era sopravvissuto all’esplosione, anche se da come parlava, sembrava affaticato, come se avesse il fiato corto, chissà se l’attacco di prima lo aveva raggiunto.
Risposi quindi alla chiamata con fare ironico:

Bzz.. Ma volevi proprio.. Bzz.. Farmi fuori vero?

Dopo quella tattica suicida eravamo entrambi ancora vivi, forse un tremendo colpo di fortuna, pensai, ma in ogni caso non eravamo certi che questa fosse andata a buon fine, non bisognava in ogni caso abbassare la guardia.
Non restava che attendere e sperare...