Missione Konoha: L'anello d'oro

Partecipanti: Mokuton

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    Narrato, Pensato, Parlato, Parlato da altri.


    Qualche giorno prima…


    Le pagine era già rovinare di loro per gli anni, in più ,la piccola scritta era in bianco, come a significare una mistificazione. “Alla fine troverai la risposta”.

    Eh? La riposta…

    Rifletté.

    Alla fine… un codice? Le ultime pagine però non…

    Gli si accese una lampadina e si sentì stupido.

    La copertina!

    La copertina finale era vergine e ingiallita dal tempo, come quella iniziale. Avvicinò il naso a pochi centimetri ma non scovò nessuna scritta.

    Forse mi sto inventando tutto…

    Strusciò le dita sulla carta rigida: percepì qualcosa. La scritta c’era, ma per qualche motivo si riusciva solo a toccarla come se fosse in rilievo: eppure non si notava alcun segno visibile.

    Ma… queste sono… coordinate…

    Rapidamente se le appuntò su un foglio e controllò sulla mappa del villaggio che teneva fra alcuni libri. Uno dei pochi lasciti di suo padre. Individuò il punto: una sezione della foresta vicino Konoha. La conosceva bene.

    La… risposta… a non so cosa… forse a tutto questo… si trova nella foresta?


    In quel momento…


    Gli uomini continuarono a squadrarlo. Il ragazzo rimase in silenzio fino a quando quelli sembrarono rilassarsi.

    Ehehe.. sei nel posto giusto ragazzo!

    Oggi pomeriggio si terrà nel villaggio un'asta.. se cerchi armi, gioielli, armature e altro ancora puoi venirci a trovare.. dovrebbe iniziare alle 17,00 nei pressi della chiesa del villaggio.

    Ottimo… quell’uomo diceva il vero.

    Solo un consiglio: la prossima volta fatti accompagnare da tuo padre, qui non sono tutti gentili come noi due..

    Abbozzò un sorriso forzato.

    Certamente. Avete ragione. A presto allora, grazie.

    Si congedò con un cenno di mano e proseguì per quella via. Quando raggiunse una certa distanza dalla casa si fermò.

    È ancora presto… darò un’occhiata in giro e cercherò la chiesa.

    Deviò a destra in una stradina secondaria e si ritrovò in un quartiere ancora più desolante: due locande costeggiavano la strada in terra battuta ricoperta di spazzatura e tavoli delle rispettive taverne. Le poche sedie erano occupate da uomini di mezza età già ubriachi che appoggiavano inesorabilmente il volto sul legno sporco.

    Portami da bere!

    Qualche rutto e imprecazioni.

    Un altro per me e il mio amico!

    Da un locale più avanti proveniva della musica. Nessuno danzava. Appoggiati a dei muri sul procinto di crollare, alcuni uomini incappucciati fissarono il passaggio del giovane. Non si mossero, forse valutandolo come uno spreco di tempo.

    Devo cercare di non attirare l’attenzione prima dell’asta…

    La città non era molto grande e dopo alcune ore ne aveva visitata gran parte. Rimaneva la zona est.

    Immagino che troverò finalmente la chiesa.

    Si incamminò in silenzio mentre rifletteva sulle prossime mosse.

    Spero non ci sia un prezzo di entrata altrimenti dovrò inventarmi qualcosa. In più non posso sicuramente concorrere per l’anello.

    Immaginò la situazione incupendosi un poco.

    Punterò sull’acquirente. Dopo tutto immagino che si tratti di merce rubata, per cui sono dalla parte del giusto.

    Si ritrovò nel nuovo quartiere inesplorato, dove alcuni mendicanti lo tallonarono ad ogni metro. La povertà sembrava dilagare e nel giro di pochi muniti venne accerchiato da una banda di ragazzini dalle dubbie intenzioni. Dopo aver incrociato alcuni sfortunati mercanti che fuggirono, portò la mano destra verso l’arco e si fermò. Tutti intorno a lui si immobilizzarono e in meno di un minuto non vide più nessuno. Erano spariti tutti in delle case dagli infissi mancanti. Attraversò quello che sembrava essere un parco ormai abbandonato e si ritrovò in una grande piazza con al centro una fontana senza acqua. Dall’altra parte si ergeva una vecchia chiesa: il campanile osservava dall’alto tutto e tutti. Si sedette sui resti di un muro e si guardò intorno. Nessuno si aggirava da quelle parti, anche se si sentiva continuamente osservato.
    Attese in silenzio l’ora stabilita. Notò che piano piano, gruppetti di massimo cinque persone si dirigevano nei pressi della chiesa lateralmente senza tornare indietro. L’ora si stava avvicinando e sempre più persone arrivavano camminando frettolosi ed impazienti. Alle 17,00 si unì a un gruppo di losche figure e si diresse verso la chiesa: vi era un’entrata secondaria laterale aperta. Scale. Scesero in silenzio e si ritrovarono in una sala poco illuminata. Alcune vecchie sedie di legno erano rivolte verso un grande e lungo tavolo di metallo, ove dietro, era possibile notare una specie di trono sul quale era seduto un vecchio uomo dalla barba bianca.

    Un’asta del mercato nero in una chiesa… non mi stupirei se quello fosse il parroco…

    Trovò posto e occupò una sedia senza fiatare.

    Da una porta infondo alla sala, accanto al tavolo, entrarono due uomini alti e muscolosi: uno si sistemò dinnanzi la scala e mentre l’altro rimase accanto al vecchio.
    L’asta iniziò in un tacito consenso. Passarono sul grande tavolo, portati di volta in volta da una ragazza per niente attraente, vari oggetti proveniente da qualche parte oltre la porta.
    Spade, armature, vari oggetti da collezione. Anche alcuni rotoli ninja fecero la loro comparsa. Gli acquirenti si limitavano ad alzare la mano per rilanciare quando il vecchio con la barba presiedeva le aste. Il pagamento era immediato come anche la consegna.
    Dopo quasi un’ora il giovane shinobi incominciò a perdere le speranze.

    Sono stati battuti diversi gioielli ma dell’anello nessuna traccia…

    Dopo poco tuttavia si dovette ricredere. Lo stesso anello della foto venne portato dalla ragazza e mostrato al pubblico. Il prezzo di partenza era di 1500 ryo. Dopo alcune mani sparse nella sala, un vecchio uomo vestito di nero si aggiudicò l’oggetto per 2000 ryo. La sala si riempì di voci e sussurri.

    Questo non ci voleva…

    Percepì chiaramente quello che alcuni acquirenti stavano bisbigliando: erano a conoscenza del proprietario precedente dell’anello. I mormori continuarono anche durante le ultime aste. Quando tutto giunse al termine, la sala incominciò a svuotarsi. Kodama non perse di vista il vecchio che si era aggiudicato l’anello: per non farsi notare lasciò alcuni metri di distanza. Mentre stava ripercorrendo le scale, il ragazzo sentì rimbombare un urlo. Accelerò e quando raggiunse l’esterno della chiesa notò il vecchio a terra.

    Dannati… me l’hanno rubato! Aiutatemi!

    Con la coda dell’occhio vide alcune figure muoversi e si voltò. I tre banditi che aveva incontrato nella foresta stavano scappando.

    Cosa? Ancora loro?

    Anche le altre persone giunsero intorno all’uomo ma Kodama aveva una priorità. Si lanciò all’inseguimento con le braccia tese all’indietro.

    Come biasimarli… molto probabilmente avrei dovuto fare la stessa cosa. Hanno comunque bisogno di una lezione. Recupererò l’anello.
     
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