Missione Kumo: Solo per Sport

Santoryu e Raven

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  1. Santoryu
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    Finalmente un Bagno Caldo


    Parlato Noboru
    Pensato Noboru
    parlato Raven
    Parlato organizzatori evento
    Parlato Raikage

    Link Scheda



    Raven saltò fuori dalla fumogena e con tutte le forze che gli erano rimaste si gettò a capofitto verso i due avversari, con un movimento fulmineo sferrò un violentissimo pugno al piccoletto che venne sbalzato di alcuni metri indietro e finì inerme steso a terra. La stessa sorte capitò all’avversario muscoloso, che si ritrovò privo di sensi, steso atterra.
    Il mio compagno era riuscito a mettere fine a quell’eterno incontro, avendo finalmente ragione dei due avversari. Io invece ero nelle retrovie, e ormai privo di energie non potevo far altro che assistere a quell’ultimo disperato assalto.
    Non ero mai arrivato a quel punto in un combattimento, sentivo le braccia deboli e le gambe pesanti, otre che a quel terribile caldo che non voleva andarsene, ero probabilmente arrivato al mio limite.

    Vai Raven, ottimo colpo! dovresti averli messi ko quei due!

    Passarono pochi attimi di silenzio, quando finalmente l’organizzatore pronunciò la fatidica frase.

    Siamo lieti di annunciarvi i vincitori di questa competizione… I vincitori sono il Team… Kumoooooo!!!

    Finalmente era tutto finito, quel folle torneo era giunto al suo termine, e noi eravamo i campioni.
    Lentamente il caldo diminuì d’intensità fino ad arrivare ad una temperatura abbastaza fredda, capì quindi che l’afa di prima doveva essere qualche specie di tecnica fatta dai due avversari di prima, cercai qundi la mia tunica e la rimisi immediatamente.

    Io e il mio compagno ci dirigemmo quindi verso l’uscita dell’arena, andando verso l’organizzatore del torneo, eravamo curiosi di vedere quale sarebbe stato il premio per tutta quella fatica.
    Una volta davanti all’omone questo ci guardò negli occhi con un sorriso largo, si avvicinò e sottovoce ci disse queste misteriose parole:

    Dite alla Raikage che avrà quello che le spetta per la vittoria…

    A cosa si riferisce? Aiuti militari? Oppure qualche favore commerciale, o cos’altro… Odio tutto questo mistero, mi fa innervosire!

    Nonostante la mia curiosità e stizza per quella misteriosa risposta, feci un inchino in segno di rispetto, e dopo che l’uomo si allontanò, anche noi lasciammo quel posto.
    Una volta tornati al villaggio delle rondini ci organizzammo per il ritorno.

    Ci rimettiamo in cammino ? Non possiamo fare molta strada visto che è quasi buio ma almeno domattina avremo meno strada da fare…

    Si, penso sia la cosa giusta da fare, anche se siamo stanchi morti, prima lasciamo questo paese e meglio sarà, non mi sento molto a mio agio qui.

    Partimmo immediatamente, nonostante la stanchezza, il desiderio di tornare a casa era più forte di tutti i nostri acciacchi. Era ormai buio, ma decidemmo di continuare per un’altra ora lungo quel tortuoso sentiero di montagna, volevamo facilitarci il più possibile la marcia del giorno successivo.

    Non riesco più a camminare dobbiamo assolutamente fermarci, poi ho anche i crampi allo stomaco…

    Guardai Raven negli occhi con uno sguardo da cane bastonato, e lui sorridendo ricambiò lo sguardo, aveva capito il mio problema, e se senza dirlo nemmeno acconsentì alla mia richiesta.

    Ci accampammo quindi a bordo strada, sfruttando un albero come appoggio, poi decisi di mostrare al compagno il mio asso nella manica.
    Presi lo zaino ed estrassi due bei pezzi di pane e 6 listelli di carne affumicata, gli occhi di raven si illuminarono di gioia.

    E quella da dove diavolo viene ?

    Guardai negli occhi l’amico e con un sorrisetto risposi alla domanda

    He he, diciamo che il villaggio delle rondini ci ha rimborsato per l’orribile notte passata nell’ostello.

    In verità avevo rubato il pane e la carne al mercato la mattina seguente, sapevo che per il viaggio di ritorno avrebbe potuto far comodo. Normalmente non ero avvezzo a rubare, ma le circostanze mi avevano portato a volerlo fare, il cattivo modo in cui ci avavano trattato, cacciati da ostello a ostello mi aveva incattivito, volevo una sorta di risarcimento, e me l’ero preso.
    Raven mi guardò incuriosito, e allora gli raccontai di come lo avevo rubato, finendo entrambi per ridere di gusto. Finimmo la cena con gusto, per poi andare a letto con la pancia piena, forse quello era il momento più rilassante e felice di tutta la missione. Mi addormentai subito.

    La mattina seguente il risveglio fu dettato dai raggi del sole e dai cinguettii degli uccellini, la natura si stava svegliando e con lei anche noi dovevamo riprendere la nostra marcia.

    Che bella dormita, quasi come a casa

    Nonostante avessi dormito su qualche foglia messa a fortuna, il pasto di ieri era riuscito a risollevarmi di morale, e quindi a conciliarmi il sonno.
    Dopo aver sistemato le nostre cose, riprendemmo il cammino, a marcia forzata seguimmo il sentiero montano fino a valle, una volta arrivati sulla strada principale, il viaggio proseguì liscio fino al villaggio.
    Sul sentiero incontrammo solo un mercante sul suo carro, che con diffidenza ci guardò per tutto il tempo dell’incontro. Quell’uomo giustamente non si fidava di noi, forse perchè trasportava merci di valore, o forse solo perchè era un tipo particolarmente sospettoso. Nonostante questo breve incontro nulla di significativo accadde.

    Arrivammo finalmente alle porte del villaggio, il sole era orami calante, ma ciò nonostante piacevole, e la sua luce illuminava tutto il villaggio, che nella sua complessa architettura aveva un fascino quasi fiabesco.

    Finalmente a casa! non vedo l’ora di andare a casa e farmi un bagno bollente, ma prima dobbiamo concludere la missione facendo rapporto alla raikage.

    Le guardie dopo averci riconosciuto ci accolsero aprendoci le porte, e dopo qualche chiacchiera di rito di dirigemmo alla tenuta della signora.
    Dopo le solite burocrazie riuscimmo ad avere udienza dalla nostra leader, così Raven si fece avanti e portò il resoconto della missione.

    Siamo di ritorno dalla missione che ci è stata affidata… Il Team Kumo ha vinto la competizione svoltasi nel Paese delle Rondini… Quello che sembrava l’organizzatore ci ha detto che il villaggio avrà quel che gli spetta anche se non so a cosa si riferisse…

    Sentite quelle parole la donna si lasciò scappare un sorrisetto, per poi ricomporsi in un attimo e congedarci con il benservito.

    Bene… Sono felice di sentirlo… Congratulazioni per la vittoria e per aver dato gloria al villaggio… Avrete una giusta ricompensa… Ora potete andare…

    Con quelle parole la Raikage ci mostrò la sua gratitudine, e ci congedò senza dare nessuna spiegazione sul premio della competizione.
    Dopo tutta quella fatica speravo in un minimo di spiegazioni in più, ed ero tentato di chiederle io stesso, ma poi pensai.

    Alla fine sono solo un giovane genin, è normale che mi venga detto il minimo possibile, e se la raikage ha deciso di non dirci nulla, forse è meglio non sembrare troppo curioso.

    Ci allontanammo così dallo studio, con più domande che risposte, e ci fermammo a parlare subito fuori dall’edificio.

    Che ne pensi di tutto questo ?

    Penso che tutta questa missione sia stata solo una perdita di tempo. Tu che ne pensi invece?

    Beh troppo mistero per i miei gusti... Siamo andati lì senza sapere cosa dovevamo fare e con mille dubbi e siamo tornati qua a mani vuote con ancora più incognite…

    Esattamente quello che volevo chiederti, secondo te a cosa si riferiva il commentatore?

    Non ne ho la più pallida idea... Però credo sia inutile pensarci su…

    Si, forse hai ragione, alla fine siamo solo due poveri ninja, ancora alle prime armi al servizio di questo paese, cosa vogliamo saperne... Beh penso che andrò a casa a farmi un bagno caldo

    E io a farmi una bella dormita sul mio letto... Ne ho davvero bisogno… Spero di potermi trovare nuovamente al tuo fianco amico… Siamo un'ottima squadra!

    Esatto! Alla prossima Raven!

    Ci vediamo Nobo!

    Dopo quel confronto capì che anche il mio amico si seniva come me, ma alla fine era quella la vita che avevamo deciso di intraprendere, la difficile via del ninja.

    Dopo aver salutato ancora una volta Raven mi allontanai camminando, in direzione di casa, ero stanco e ancora abbastanza dolorante, non vedevo l’ora di potermi fare un bel bagno.

    Come entrai a casa la vecchietta mi salutò con il suo solito fare brusco, era impegnata a cucinare, e il mio arrivo inatteso l’aveva presa in contropiede, costringendola a pelare delle altre carote.
    Salutai l’anziana signora come di consuetudine, per poi andare direttamente in bagno, aprì l’acqua e iniziai a far riempire la vasca, tolsi i panni sporchi e li misi nel cestello delle cose da lavare e attesi che il bagno caldo fosse pronto.
    Non vedevo l’ora di tuffarmi, le mie ossa lo imploravano.

    Finalmente un bagno caldo! sono passati solo due giorni ma mi sono sembrati due mesi...

    Era tutto pronto, prima il piede destro, poi quello sinistro, e infine l’intero corpo, una sensazione di rilassamento profondo mi pervase, alla fine immersi pure la testa, lasciando emergere solo il naso e la bocca. In quel bagno di calore il mio corpo si stava rigenerando, e anche la mia mente si sgombrava da tutti i pensieri della giornata.
    Rimasi li per molto tempo, forse troppo, e la cena si stava raffreddando.





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