Fronte Tumultuoso

Missione Mista: [Iwa] Sraeps - [Kumo] TonYnoT

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    Missione Mista Iwa-Kumo: Fronte Tumultuoso

    Partecipanti: Kariya Ashura (sraeps) e Ōru Mirume (TonYnoT)





    E' domenica e ti trovi a passare una meritata giornata di riposo dopo aver affrontato un duro addestramento.*Non dire che addestramento hai effettuato. Rimani sul generico. La sera sul tardi ricevi una missiva. Dopo averla aperta capisci che è una convocazione ufficiale da parte della tua Tsuchikage. La comunicazione ti invita a presentarti l'indomani mattina alle ore 8:30 nel suo ufficio per ricevere le disposizioni per una nuova missione. Il giorno dopo ti presenti puntuale all'appuntamento bussando alla porta. Il tuo capo ti invita ad entrare e a chiudere la porta.

    Buongiorno Kariya... Prego, accomodati pure...

    [...]Hai facoltà di rispondere o no. Quando trovi i tre punti di sospensione tra due parentesi quadre sono momenti in cui puoi inserire un tuo parlato in un discorso.

    Vengo subito al dunque... Non posso trattenermi molto perchè ho un mucchio di lavoro da fare oggi... Mi sono stati segnalati disordini al confine tra il Paese della Terra e il Paese della Cascata*Il paese della cascata è quello che ospita Taki all'altezza dell'area portuale... Dovrai recarti lì e cercare di capire per bene di cosa si tratta... Ti sarà richiesta discrezione... Non voglio che attiri l'attenzione su di te se non è assolutamente necessario...

    [...]Rispondi per accettare. Hai facoltà di commentare ciò che ti viene assegnato. Non dilungarti troppo se decidi di farlo.

    Bene... Parti subito per favore... E mi raccomando... Presta molta attenzione... Non so perchè ma ho un brutto presentimento...

    Dopo aver risposto dalla stanza ti prepari a partire. Ti servirà un giorno pieno prima di giungere a destinazione. Dopo tale tempo arrivi a Hamamatsu, cittadina portuale di modeste dimensioni sita al confine tra il Paese della Terra e quello della Cascata. Concludi il post quando arrivi all'ingresso della città senza andare oltre.

    Nota!!Hai a disposizione 300 ryo da utilizzare per fare acquisti o in armeria e/o in farmacia. Ciò che non userai di tale cifra andrà perso. Decidi tu se inserire il momento dell'acquisto prima di recarti dalla Tsuchikage o dopo che ti è stata assegnata la missione e prima di partire.










    Missione Mista Iwa-Kumo: Fronte Tumultuoso

    Partecipanti: Kariya Ashura (sraeps) e Ōru Mirume (TonYnoT)





    E' giovedì sera. Ricevi una comunicazione che ti invita a presentarti l'indomani nell'ufficio della tua Raikage alle ore 8:30. L'indomani quando arrivi lì bussi per ottenere il permesso di entrare, che ti viene concesso subito dopo. Entri, chiudi la porta e ti accomodi di fronte alla scrivania del tuo capo.

    Buongiorno Ōru... Tutto bene? Ho necessità di recapitare una comunicazione importante sottoforma di missiva alla mia collega Tsuchikage... Essendo però il suo contenuto delicato non posso permettermi di rischiare inviandola con un piccione viaggiatore, quindi preferisco che questo compito venga svolto da una persona... E penso che tu ne sia in grado... Te la senti di farmi questa cortesia?

    [...]Rispondi positivamente. Hai facoltà di commentare o no la missione che ti viene assegnata. Quando trovi i tre punti di sospensione tra due parentesi quadre sono momenti in cui puoi inserire un tuo parlato in un discorso.

    Molto bene... Siccome non mi fido a farti arrivare a Iwa via terra preferisco che viaggi via mare... Ti dovrai quindi recare nel porto che c'è a nord-ovest di Kumo e prendere una nave... Non viaggerai da solo... Lì al porto ti attenderanno due marinai al quale ci affidiamo per fare questo tipo di viaggi... Ti seguiranno però solamente nel tragitto via mare... Sia all'andata che al ritorno... Via terra dovrai cavartela da solo...

    [...]Hai facoltà di decidere se commentare o no questi dettagli della missione.

    Bene... Puoi partire subito... Ti aspetta un lungo viaggio... La missione dovrebbe essere una pura e semplice formalità però tieni comunque la guardia alta... Non si sa mai...

    [...]Dopo esservi salutati te ne vai e ti prepari a partire.

    Per arrivare al porto ti ci vorrà all'incirca una mezza giornata. Arrivato lì troverai i due marinai che ti attendono. *Inserisci tu eventuali dialoghi con loro come più ti aggrada. I loro nomi li decidi tu, così come la loro descrizione e la descrizione dell'imbarcazione con cui viaggerai. Partirete senza perdere troppo tempo. Concludi il post quando saranno passati due giorni dalla vostra partenza dal porto e vi trovate a metà del solo tragitto marino.

    Nota!!Hai a disposizione 300 ryo da utilizzare per fare acquisti o in armeria e/o in farmacia. Ciò che non userai di tale cifra andrà perso. Decidi tu se inserire il momento dell'acquisto prima di recarti dalla Raikage o dopo che ti è stata assegnata la missione e prima di partire.









    sraeps
    Non perdere di vista le fasi temporali del tuo post. Ricevi la missiva la domenica, la convocazione e la partenza sono lunedì mattina, l'arrivo nella cittadina è martedì mattina. Non ho particolari indicazioni da farti sul post in se a parte il fatto che ti chiedo di stare attento a come concludi il post (fai ciò che ti ho chiesto di fare nella tua traccia).

    Per qualsiasi dubbio ti invito a contattarmi via mp o via chat. :fiore:

    TonYnoT
    Presta molta attenzione anche te alle fasi temporali del tuo post. Secondo regolamento per arrivare da Kumo a Iwa ci vogliono cinque giorni. Per comodità prendo come tempo di percorrenza per la parte via terra mezza giornata (mezza da kumo al primo porto) e mezza dal porto del Paese della Terra a Iwa. Per far coincidere temporalmente i due partecipanti alla missione ho dovuto farti partire qualche giorno prima. Riceverai quindi la comunicazione il giovedì, la convocazione e la partenza sono venerdì mattina, la prima parte del viaggio via mare inizia venerdì sera e finisce domenica sera. Per quanto riguarda il secondo post non nominare la tua destinazione nel tuo post ma limitati a far dire ai due marinai che sanno dove portarti. Ricordati che il tuo post finisce alla fine del secondo giorno di viaggio via mare. Non andare oltre. Per quanto riguarda la moderazione della missione da parte mia ti avviso già da ora che sono una persona molto esigente e rigida nelle valutazioni (non l'ho detto a sraeps nelle sue raccomandazioni perchè sa già come sono). I buoni voti con me ve li dovete sudare. Ti troverai quindi una valutazione congrua rispetto alla qualità del lavoro che hai prodotto. Non stiamo qui a dirlo perchè non serve ma tu sarai osservato molto attentamente da parte mia. ;)

    Per qualsiasi dubbio ti invito a contattarmi via mp. :fiore:

    Raccomandazioni per entrambi
    Per questo primo giro di post non mi interessa chi sia il primo dei due a postare. Accordatevi pure tra di voi per l'ordine. L'unica cosa che vi chiedo e di mantenere lo stesso ordine anche nei successivi post. Rimando eventuali annotazioni su come vorrei che collaboraste quando i vostri due pg interagiranno (ora entrambi vi dovete comportare come se l'altro non esistesse).


     
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    Kariya Ashura
    narrato
    parlato | *parlato sottovoce*
    pensato
    parlato altrui 1
    parlato altrui 2
    parlato altrui 3
    pensato (innata)

    La brezza rinfrescava l'aria in quell'afosa giornata estiva. Era il week end, precisamente domenica, ed il possessore dell'arte eremitica si crogiolava su un prato al di fuori delle porte del suo villaggio. Quel dì il giovane aveva deciso di non affaticarsi ulteriormente, dato che le sue condizioni fisiche stavano iniziando a risentire del duro allenamento attuato nell'arco della settimana. Passarono diverse ore e Kariya, dopo essersi rilassato a sufficienza, si avviò verso la zona commerciale di Iwa. L'Ashura durante il suo cammino si soffermò per qualche attimo a scrutare dei bambini divertirsi in un parco giochi che risiedeva nelle vicinanze.

    Beati loro, a quell'età non si hanno preoccupazioni. Il tuo unico pensiero è solamente come passare la giornata. Non esiste periodo più bello durante la nostra vita...

    Fissando quei ragazzini il chunin rievocò un tragico episodio avvenuto 12 anni or sono, quando il suo villaggio natale fu attaccato dal paese del fuoco.

    Nessuno meriterebbe di vivere gli orrori della guerra durante l'infanzia e loro sono molto fortunati a non esserne stati preda. Vi sono scene che non riesci a cancellare dalla tua mente, per quanto ti possa sforzare. Inoltre l'odio ti pervade, si nutre del tuo essere ed attende l'occasione giusta per esplodere con veemenza.

    Non straziarti per avvenimenti accaduti diversi anni fa. Konoha la pagherà per tale affronto, fino ad allora pensa unicamente ad incrementare le tue potenzialità. Non sei ancora pronto per questa impresa titanica.

    Adesso no, ma un giorno riuscirò ad unificare il mondo ninja sotto un unica nazione. E' solo questione di tempo.

    Per ora evitiamo di fossilizzarci su queste argomentazioni e pensiamo a goderci questa giornata di nullafacenza.

    Dopo quel breve dibattito con il suo alter ego l'aspirante jounin si avviò verso un ristorante per rifocillarsi con un pasto. Il sedicenne dopo essersi gustato del tofu e del sashimi si avviò verso la propria dimora per appisolarsi per qualche ora. Al suo risveglio il giovane continuò a restare sdraiato sul letto, perdurando nella sua oziosità. La serata passò in un lampo, senza che il ragazzo concludesse qualcosa di significativo. L'adagiarsi del chunin fu interrotto un paio d'ore dopo l'orario di cena da un uomo che bussò alla porta per recapitare una missiva. Il ninja, dopo essersi recato all'uscio dell'abitazione, senza esitazione afferrò la lettera per poi leggerne il contenuto.

    Mmm...una convocazione da parte della Tsuchikage, spero ci sia da divertirsi. Non che mi dispiaccia qualche giorno di nullafacenza ma nulla può reggere il confronto con l'azione eheh.

    Il ragazzo, dopo quel pensiero, posò la lettera sul suo comodino per poi tentare di addormentarsi. Sfortunatamente per lui non era semplice riposarsi ulteriormente per passare, dato che dopo aver dormito nel pomeriggio la sonnolenza scarseggiava. Per tale ragione si mise a fissare il soffitto della sua stanza e ripensò alle esperienze passate, agli avversari più tenaci, alle avventure più spericolate. Ripensando a quegli eventi, che avevano segnato la sua vita, un sorrisetto si stampò sul suo volto.

    La mia vita da shinobi è stata molto adrenalinica e di questo me ne compiaccio. Spesso e volentieri vi sono state delle difficoltà, ma senza di esse le varie situazioni non avrebbero avuto la medesima tensione...

    Rimembrando tali episodi il giovane dalla folta chioma bronzea cadde in uno stato di relax, tale da farlo addormentare. L'indomani Kariya si svegliò di buon ora per evitare ritardi con Yoruichi-sama. Per codesta ragione si preparò in fretta e furia ed una volta varcato l'uscio della sua abitazione si diresse senza esitazione verso il palazzo della massima autorità del villaggio. Arrivato al di fuori dell'ufficio della donna colpì la porta con le nocche, attendendo che ella lo invitasse ad entrare.

    Buongiorno Kariya... Prego, accomodati pure..

    Buongiorno Tsuchikage-sama.

    Il sedicenne entrò per poi chiudere la porta alle sue spalle.

    Vengo subito al dunque... Non posso trattenermi molto perchè ho un mucchio di lavoro da fare oggi... Mi sono stati segnalati disordini al confine tra il Paese della Terra e il Paese della Cascata all'altezza dell'area portuale... Dovrai recarti lì e cercare di capire per bene di cosa si tratta... Ti sarà richiesta discrezione... Non voglio che attiri l'attenzione su di te se non è assolutamente necessario...

    Eseguirò il mio compito come da manuale, non si preoccupi.

    Bene... Parti subito per favore... E mi raccomando... Presta molta attenzione... Non so perchè ma ho un brutto presentimento...

    Il chunin fece un cenno con il capo, in segno di intesa, per poi uscire dallo stabile. Senza incappare in distrazioni, come era suo solito, si diresse verso l'armeria e una volta ultimate le sue compere si diresse verso il portone principale del suo villaggio per poi varcarlo. Il suo viaggio era appena iniziato e il ninja stava già ripensando alle parole del kage.

    Disordini nella zona portuale...che vi sia qualche contrabbando o qualcosa di simile ? La cosa che mi preoccupa è stata l'espressione di Yoruichi-sama, raramente si preoccupa per delle missioni. Persino quando entrammo in guerra era sicura del nostro operato.

    Eri affiancato da due pilastri del nostro villaggio, sarebbe stato assurdo temere per la riuscita di quell'infiltrazione. Comunque sia qualsiasi sia la problematica noi la risolveremo, di questo puoi starne certo.

    L'Ashura percorreva il tragitto senza sosta, rimanendo sempre vigile a possibili pericoli. Man mano che si dirigeva verso nord, quindi verso la zona portuale, l'ambientazione circostante mutava radicalmente. Le lande desolate e rocciose di Iwa man mano stavano iniziando a lasciare spazio ad una vegetazione sempre più florida e rigogliosa man mano che si avvicinava verso la locazione prestabilita. Persino durante le ore notturne il giovane decise di procedere nel suo cammino, rimanendo comunque all'erta. Le luci dell'alba stavano iniziando a spuntare e lo shinobi era appostato su un promontorio. Da tale altura pote scorgere da lontano la cittadina di Hamamatsu.

    C'è una vista spettacolare da quassù. E' la prima volta che vedo il mare e devo dire che è una visione paradisiaca, davvero rilassante persino udire il rumore provocato dalle onde. Tsk, per mia sfortuna non posso soffermarmi ulteriormente...

    Magari avrai tempo una volta conclusa la missione, per ora focalizzati su di essa e sul tuo compito.

    Dopo quella breve discussione con il suo alter ego il possessore dell'arte eremitica riprese il viaggio e dopo qualche ora si trovò dinanzi alle porte dell'area portuale. Per evitare di essere tenuto sott'occhio lui cercò di assumere un atteggiamento molto rilassato e disinvolto, sperando in tal modo di poter scrutare la zona interna senza problematiche.

    Oggetto comperato in armeria:
    Binocolo Oculare: 600 ryo miei + 300 in dotazione dal villaggio


    Edited by sraeps - 23/10/2014, 02:15
     
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    Scheda


    CITAZIONE
    -Parlato-
    “Pensato”

    -Kushina Mirume (Madre)-
    -Raikage-
    -Nonno (nella mente)-
    -Lucy Origami (Amica)-
    -Sazo-
    -Heddo (Capitano)-
    -Yomamoto (Marinaio)-

    Viaggio nella Terra del Mistero..


    *Toc-Toc-Toc*

    -Oru vai tu ad aprire? Io non posso, sto lavando i piatti!-

    Era giovedì sera e l’”allegra famigliola” aveva appena finito di cenare. Oru si trovava sul divano del salotto a creare Origami di ogni genere insieme alla sua amica, Lucy Origami. Insieme loro, seduto sulla poltrona di fronte alla televisione, c’era, con la camicia sbottonata ed illuminato dalla luce offuscata di quell’aggeggio con in una mano una bottiglia di birra e nell’altra il telecomando, suo padre, Sakumo Mirume, imbronciato, come al solito. Il ragazzo era entusiasta, aveva scoperto l’abilità della ragazza, cioè il Controllo della Carta; farfalle, uccellini, topi correvano e fluttuavano in quella stanza, servendo ai due degli snack, senza far muovere ai due nessun muscolo. Sai, invece, correva nella stanza inseguendo gli animaletti e rompendo le scatole ai due. Il divertimento dei tre venne interrotto da qualcuno che bussò alla porta, sua madre non poteva andare ad aprire poiché stava sparecchiando la tavola e lavando i piatti, suo padre diceva di essere troppo stanco per farlo, sua sorella non c’era e Sai era troppo piccolo per andare ad aprire la porta.

    -Si ma!!- Disse con tono scocciato

    -Dai non fare così.. Sei carino quando aiuti gli altri, sai?- Disse sorridendogli

    Oru, non potendo resistere alla “provocazione” dell’Origami, si alzò e come uno zombie andò ad aprire. Con sua sorpresa si trovò d’avanti un Anbu del Villaggio, l’unica cosa che fece fu consegnargli una lettera sigillata per poi scomparire nel nulla. Il ragazzo richiuse la porta e si diresse nel salotto, sedendosi sul divano.

    -Mh? E’ dalla Raikage..-

    -Si.. Ho visto..- Aprì la busta, leggendo la lettera -.. Devo recarmi nel suo ufficio domani alle otto e mezza.. –

    -Oh che bello! Di sicuro è una missione! Da quando sono diventata special Jonin le missioni sono diventate più dure e pesanti.. Tu sei ancora un Genin, devi considerarti fortunato!- Disse ridacchiando dando una pacca sulla spalla al ragazzo

    Il Mirume abbassò lo sguardo e si alzò, dirigendosi in cucina

    -Piccolino chi era alla porta?-

    -Era un Anbu.. La Raikage mi ha convocato, domani mattina alle otto e trenta nel suo ufficio.. Un’altra missione..-

    -E non sei contento? Dai ora va a riposare, sono quasi le dieci, domani devi alzarti presto! Saluta Lucy e va a nanna..-

    Il ragazzo fece un grugno e tornò nel salotto, ma la ragazza non c’era: se n’era andata. Non chiese spiegazioni a nessuno, si fece forza ed andò in camera sua. Li aprì la finestra ed incominciò ad osservare la Luna, che quella sera era così splendente e grande che sembrava poterla toccare con un dito.

    CITAZIONE
    -Sei sempre così pensieroso.. Hai voglia di dirmi cosa ti succede in questo periodo? Sai non riesco più ad entrare nei tuoi pensieri liberamente.. Hai imparato a scacciarmi, ma comunque ora mi hai fatto entrare.. Hai bisogno di me?-

    “Mph..” Sorrise al vento “.. Sto incominciando a capire tante cose solo ora.. E devo ammettere che non siamo tanto diversi..”

    -Ma se te l’ho sempre detto!-

    “E FAMMI FINIRE DI PARLARE!! O di pensare.. Boh! Comunque ti ricordi la proposta che mi hai fatto? Beh.. Ci sto facendo un pensierino.. “ Chiuse la finestra e si sedette sul letto, per poi coricarsi “Beh ora va!” Pensò scacciandolo dalla sua mente..

    -ORUUUU NON HAI MESSO LA SVEGLIAAAA!!!-

    Un urlo sovrumano provenne dal corridoio, ed una forza inarrestabile sfondò la porta della sua camera. L’esperto Genin sobbalzò dal letto, aveva paura, sapeva di chi era quella voce, quella rabbia, sapeva cosa gli sarebbe accaduto tra pochi secondi.

    -Mamma ti prego non l’ho fatto apposta!!-

    Ma non lo ascoltò, anzi, lo prese per l’orecchio sinistro e lo portò in bagno, lanciandolo nella doccia, e finì il tutto sbattendo la porta del bagno. Li il ragazzino si fece una doccia veloce, si lavò la faccia, i denti, dopodiché tornò in camera e si vestì, indossando i suoi soliti vestiti da missione: una maglia a righe Ninja, una maglietta leggera a mezze maniche viola, una felpa bianca senza maniche con cappuccio, un pantalone nero e degli stivali ninja. Dopodiché prese le sue armi, il Porta-Kunai con sopra cucito il proprio copri fronte e uno Shuriken Gigante, che legò dietro la schiena, che il padre gli aveva regalato pochi giorni prima. In più prese, per precauzione, la radiolina, poiché non sapeva se sarebbe stato in compagnia di altri Ninja, così se gli sarebbe servita ce l’aveva. Dopodiché scappò in cucina, afferrò un cornetto, e si diresse alla porta, dopo aver salutato sua madre, suo padre e suo fratello. Da li uscì e, correndo, si diresse verso il Palazzo della Raikage. Quel giorno il clima era leggermente più caldo, le nuvole, come al solito, regnavano tra quelle montagne, ed anche se era venerdì la gente era per le strade, dirette chissà dove. Arrivato al Palazzo entrò e si diresse al bancone.

    -Mi scusi devo incontrare la Raikage.. questa è la missiva che ho ricevuto ieri sera..- Disse ad un uomo girato di spalle, poggiando la lettera sul bancone

    -Si, lo so, sono stato io a consegnartela..- Si girò –Non mi riconosci? Sono Sazo.. Qualche tempo fa sei venuto in mio soccorso.. – sorrise

    -Ma si certo!! Quanto tempo è passato!! Come mai sei qui’..?-

    -Sono salito di grado nel frattempo ed ora lavoro anche al Palazzo.. Dalla tua scheda Ninja tu sei ancora Genin.. Devi impegnarti di più!-

    A quelle parole il ragazzo arrossì e girò la testa da un’altra parte, era arrabbiato, odiava essere preso in giro.

    -Haha, dai, non essere così permaloso.. Ora non c’è tempo, seguimi, ti conduco subito nell’ufficio di Kaleshi..-

    I due, così, salirono delle rampe di scale, con Sazo avanti e Oru qualche scalino più sotto, che trascinava già le gambe dalla stanchezza e dal sonno. Dopo qualche minuto arrivarono, il suo amico aprì la porta, e subito dopo entrò.

    -Buon giorno signorina..- Disse inchinandosi

    -Buongiorno Ōru... Tutto bene? Ho necessità di recapitare una comunicazione importante sottoforma di missiva alla mia collega Tsuchikage... Essendo però il suo contenuto delicato non posso permettermi di rischiare inviandola con un piccione viaggiatore, quindi preferisco che questo compito venga svolto da una persona... E penso che tu ne sia in grado... Te la senti di farmi questa cortesia?-

    “..quindi dovrei fare un Viaggio ad Iwa? E’ molto lontano.. Uff che pizza, però non posso dire di no.. Devo accettare..”

    -Certo, accetto l’incarico!-

    -Molto bene... Siccome non mi fido a farti arrivare a Iwa via terra preferisco che viaggi via mare... Ti dovrai quindi recare nel porto che c'è a nord-ovest di Kumo e prendere una nave... Non viaggerai da solo... Lì al porto ti attenderanno due marinai al quale ci affidiamo per fare questo tipo di viaggi... Ti seguiranno però solamente nel tragitto via mare... Sia all'andata che al ritorno... Via terra dovrai cavartela da solo...- Dopodiché tacque, forse si aspettava una qualche risposta dal ragazzo, che non arrivò -Bene... Puoi partire subito... Ti aspetta un lungo viaggio... La missione dovrebbe essere una pura e semplice formalità però tieni comunque la guardia alta... Non si sa mai...-

    Fatto questo il Mirume fece un altro inchino e si congedò. Scese le scale salutò anche Sazo, che gli disse “buona fortuna”. Prima di partire tornò a casa e prese tutto il necessario, tra alimenti, altre armi ed aggeggi vari per passare il tempo. Subito dopo uscì di casa e si diresse verso l’uscita nord del Villaggio; una volta incominciato quello che sarebbe stato un lungo viaggio già sentì l’improvviso cambiamento sia climatico che geografico, infatti stava scendendo da quelle montagne che toccavano il cielo, scendendo a valle. Inoltre si stava sentendo già solo, era passata più o meno un oretta, e già era molto annoiato.

    “Uff che pizza.. E’ molto noioso fare una missione da solo.. Per lo meno non mi trovo a litigare su molte cose, come sui tempi del viaggio, quando bisogna riposarsi e cose varie.. Nah userò la Kage Bushin così starò con qualcuno almeno.. Devo ancora imparare a padroneggiarla.. Sarà anche un buon modo per esercitarsi!”

    Dopodiché spezzò gli appositi sigilli ed evocò una copia. Subito dopo i due incominciarono a fare una corsa, per vedere chi arrivava per primo al porto. Ma la strada era lunga, infatti dopo neanche una mezzoretta il ragazzo dissolse la tecnica, era troppo stanco

    […]

    “Ma questo è.. L’odore del mare!!”

    Un lieve brezza si alzò, improvvisamente, ed un odore forte ma piacevole si inoltrò nelle narici del Mirume. Il ragazzo si mise a correre e, arrivato alla fine di una salita, si trovò di fronte ad uno spettacolo unico nel suo genere: il sole, che stava ormai tramontando, si trovava specchiato nell’acqua, un colorito tra il giallo ed il rosso illuminava ogni cosa, e stormi di uccelli si alzavano in volo diretti in ogni dove. Dopo aver osservato ed ammirato per bene quello spettacolo il ragazzo scese da quella collinetta e si diresse nel posto. C’erano molte imbarcazioni, alcune in legno, alcune in ferro, nuove e vecchie, e provenienti da ogni dove.

    -Sei tu il ragazzino mandato dalla Raikage?-

    Una voce provenne da dietro alle sue spalle e, quando si girò,scoprì che era un uomo, precisamente un marinaio, non molto altoma molto muscoloso, dallo sguardo minaccioso e dalla crespa barba marrone, affiancato da uno più alto ma più mingherlino, con dei capelli corti e biondi.

    -S-si sono io!-

    -Seguimi.. La nostra barca si trova più avanti..-

    Il ragazzo li seguì, ed una volta arrivati si trovò di fronte ad una barca non molto grande, fatta in ferro e legno, pitturata di grigio e rosso, non molto nuova e piena di esperienza, visti i danni e le ammaccature.

    “Wow.. Non ho mai preso una barca in tutta la mia vita..”

    Il ragazzo seguì i due e salì a bordo. Li quello mingherlino gli fece vedere l’imbarcazione e la sua cabina: era molto piccola, c’era una branda ed un cassetto, con sopra una candela mezza consumata. In più c’era solo un oblò ad illuminargli quello sgabuzzino. Inoltre era pieno di polvere e topi e, cosa più odiata, ragni. Passò il primo giorno nella sua cabina sul letto, a sentirsi male per colpa delle onde ed a vomitare ogni tanto. Il secondo, invece, lo passò passeggiando in tutta la barca e parlando con il mingherlino che, grazie ad un suo intruglio, gli aveva fatto passare anche il mal di mare.

    -Comunque io mi chiamo Yomamoto, ma tu puoi chiamarmi Yoma o Yò, come preferisci.. Il capitano della barca, invece, si chiama Heddo.. Sta attento con lui, si arrabbia per tutto.. E tu, invece, come ti chiami?-

    -I-io?? Mi chiamo Oru, Oru Mirume..-

    -..Mh.. Mirume dici.. Non mi sembra nuovo come cognome, non è neanche molto famoso, vero? Comunque la strada per arrivare nel Paese della Terra è ancora lunga.. Siamo ancora a metà strada.. Ti va di far qualche partita a carte?-

    Oru, a quelle parole, sorrise ed accettò.

    Compere:
    - 4 Sigilli-Esplosivi: 200ryo
    - 1 Kunai: 20 ryo
    - 1 Shuriken: 15 ryo
    - 1 Shuriken Gigante: 60ryo
    - Tot: 295 ryo


    Edited by TonYnoT - 23/10/2014, 14:49
     
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    Inserite entrambi nei vostri post i link che rimandano alle vostre schede se volete che ve le aggiorni direttamente io. Ricordate di inserire i link in questo tipo di contesto. Anzi, se vi prendete l'abitudine di inserire un link che rimanda alle vostre schede in qualsiasi post voi facciate non sarebbe male. Quando avrete effettuato le modifiche richieste inviatemi le notifiche esclusivamente via mp. Una volta che avrò effettuato personalmente le modifiche provvederò appena possibile a darvi direttamente la nuova traccia. Mi scuso per l'italiano poco corretto ma sono i postumi di tre giorni parecchio tosti. :P
     
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    Missione Mista Iwa-Kumo: Fronte Tumultuoso

    Partecipanti: Kariya Ashura (sraeps) e Ōru Mirume (TonYnoT)





    Prosegui il tuo viaggio. Decidi di entrare a Hamamatsu. Passerai la giornata a indagare con circospezione sulla situazione nel villaggio. La mattina la dedicherai a chiedere solamente a un pò di commercianti con poca o preferibilmente niente clientela senza ottenere nessuna informazione utile (ti diranno tutti che non sanno niente o che non vogliono sapere niente). La sera continuerai a indagare chiedendo sia a commercianti che a marinai ma anche a qualche ninja presente nei dintorni del porto con sostanzialmente gli stessi risultati. Solo a fine serata venuto a sapere della tua insistenza un ninja ti da qualche informazione in più dicendoti che in quella zona oramai da svariati mesi vige una sorta di racket di estorsioni che coinvolge i commercianti e i pescherecci in primis. Non ti viene detto altro ne su chi pratica tali reati e sul dove possano essere localizzati. Il tuo post finisce la notte di martedì mentre vai a dormire dopo aver cercato un ostello che ti ospitasse.




    Missione Mista Iwa-Kumo: Fronte Tumultuoso

    Partecipanti: Kariya Ashura (sraeps) e Ōru Mirume (TonYnoT)





    Continua il tuo viaggio. Durerà altri due giorni. Il secondo giorno di viaggio (decidi tu quando di preciso) vieni a sapere il nome del porto in cui attraccherete: Hamamatsu. Arriverete lì la notte di martedì. Dopo aver attraccato vieni invitato dai tuoi compagni marinai a cercare un'alloggio per la notte. Loro se la caveranno in qualche modo. Mentre te ne stai andando noti che i due uomini vengono avvicinati da tre tipi loschi e poco raccomandabili. Noti la cosa ma non gli dai più di tanto peso. Vai dunque alla ricerca di un ostello. Finisci per caso nello stesso ostello dove è finito il tuo compagno che però ancora tu non conosci e che non vedrai ancora. Il post si conclude mentre vai a letto.



    sraeps

    Una cosa molto semplice. Hai molte interazioni con png e l'opportunità di descrivere gli ambienti che vedi (tutti gli ambienti porto compreso). Voglio vedere un buon finale e non la stessa cosa frettolosa di prima. Attento alla parte dove incominci a sapere degli affari loschi. Non far dire poco ma neanche più del dovuto. Magari se lo fai anche cenare il tuo pg non sarebbe male.

    Per qualsiasi dubbio ti invito a contattarmi via mp o via chat. :fiore:

    TonYnoT

    Buona parte del post la dovrai dedicare alla seconda parte del viaggio. Hai involontariamente la possibilità di riparare all'errore commesso nel precedente post. Considerala come una fortuna. Voglio vederti lavorare anche sulla parte del post dove ti trovi nella città.

    Per qualsiasi dubbio ti invito a contattarmi via mp. :fiore:

    Raccomandazioni per entrambi

    Collaborate sulla descrizione degli ambienti. Non voglio vedere post fotocopia da parte vostra. Non dovete per farla breve darmi due descrizioni diverse dello stesso ambiente (es.: uno dice che ci sono solo case che non superano i due piani e l'altro che ci sono solo case di un piano) ma neanche darmi descrizioni uguali (es.: entrambi scrivono "ho visto una casa rosa a due piani con giardino e un cane"). Cercate di fare descrizioni dell'ambiente coerenti tra di loro. Per quanto riguarda l'ostello dovrete collaborare diversamente invece. Essendo entrambi nello stesso posto la descrizione dell'ambiente dovrà somigliarsi molto. Voglio vedere come ve la cavate con la parte dell'ostello perchè non è facile come sembra. Serve intesa (non vi ho messo questo pezzo di post a caso infatti). Mi raccomando non voglio vedere fotocopie. E ricordatevi che non vi incrociate. Buon lavoro ragazzi.




    sraeps

    - Hai fatto tesoro della mia osservazione nella tua ultima attività e questo ti fa onore. L'introduzione ora però risulta troppo generica. D'altronde non sei unico nel tuo genere. O quantomeno non sai se lo sei o meno.

    - Se tu inizi un post con una preposizione generica poi ci sta che usi il nome del protagonista (non so se usi spesso il tuo cognome per scelta voluta o meno).

    - Non dai bene l'idea di dove sia collocato temporalmente (nell'arco di tutta la domenica) il tuo post. Devi sempre darlo un riferimento temporale. Io ad esempio al tuo posto avrei fatto partire il racconto dalla domenica pomeriggio. Avresti avuto un lasso di tempo moderatamente breve da gestire per fare una introduzione di tutto rispetto senza dilungarti oltremodo ottenendo così l'effetto contrario.

    - Se mi parli di cibi giappo specifici pretendo immagini e ricetta :giu: (ovviamente scherzo :asd: ho conosciuto solo una persona talmente cretina da fare una cosa del genere... Ed è quella che ti sta valutando... :asd:)

    - Credo di aver visto forse per la prima volta o quasi il tuo pg usare la parola... E' strano... Sono abituato agli scambi di pensato tra la tua coscienza e quella dell'innata.

    - Temevo che avresti sbagliato nel finale. Speravo non lo facessi ma alla fine non sei riuscito a farne a meno. Volevo vederti descriverti meglio (molto meglio) il tuo primo giorno di viaggio. Dalla tua partenza in poi hai concluso frettolosamente il post nel giro di poche righe. E' un male perchè era forse una delle parti più importanti.

    - Mi pare di averti chiaramente chiesto di inserire nel post il momento dell'acquisto in armeria. Non lo hai fatto. Male.


    Voto: 6,8

    Per qualsiasi dubbio ti invito a contattarmi via mp o via chat. :fiore:

    TonYnoT

    - Non mettere apostrofo e virgolette consecutivamente perchè esce una cosa bruttissima. Quando ti succede una cosa del genere la preposizione va insieme alla parola e non fuori.

    - Fai sovente uso delle virgole. Direi quasi sino alla nausea (e ti sto parlando della sola introduzione, quindi ho retto veramente poco). Usa la punteggiatura bene cercando di non spezzettare troppo la frase e di usarla il meno possibile (quando serve e non quando finisce una parola). Se non lo fai la lettura risulta molto pesante e macchinosa e fai passare a chi sta leggendo la voglia di continuare.

    - Vedo che hai impostato il tuo pg come una persona felice e all'apparenza anche socievole. Sono curioso di vedere come imposti il tuo pg durante tutta la missione. La cosa mi intriga molto professionalmente parlando.

    - Anche tu niente acquisti in armeria. Vi siete messi d'accordo percaso?

    - E' lodevole l'idea di usare il kage bushin per tenerti compagnia. Non prenderla però come un abitudine. Dai quasi l'idea di avere un pg "debole" che non sa stare da solo e non sa vivere da solo altrimenti. Cosa che prima o poi giocoforza ti capiterà. E sopratutto un master se utilizzi spesso questo tipo di tecniche ha la facoltà e il potere di decidere di farti qualche scherzetto che potresti non gradire. Quindi attento.

    - Perchè quei punti tra le parentesi quadre? Che senso aveva il buo temporale? Non potevi sostituirlo con un narrato per velocizzare se proprio non sapevi che scrivere?

    - Potevi parlare dei marinai nel viaggio da Kumo al porto. Non ne hai fatto minimo cenno invece. Li hai fatti saltare fuori dal nulla di punto in bianco.

    - Hai fatto confusione con i colorii della legenda con i marinai. Hai usato lo stesso colore utilizzato per tuo nonno anche con uno dei marinai. Attento alle distrazioni.

    - La tua traccia era forse più complessa da sviluppare perchè avevi più giorni insieme da gestire in un unico post. Come il tuo compagno hai ridotto un lungo lasso di tempo (nel tuo caso anche molto lungo) in poche, pochissime righe. Va bene che è difficile fare la descrizione di molti giorni nello steso post, ma quando è poco è poco mi spiace. E bada bene che hai scelto tu dove andare in missione e che i giorni di viaggio in apertura e chiusura sarebbe stati compressi in pochi post (che tu l'avessi voluto o no).


    Voto: 6,5

    Il tuo post è leggermente inferiore a quello del tuo compagno. Pesano il finale e quei punti di sospensione che potevi evitare di mettere.


    Per qualsiasi dubbio ti invito a contattarmi via mp. :fiore:


     
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    Erano le prime luci dell'alba e Kariya era situato dinanzi l'immenso portone che ostruiva l'entrata della cittadina portuale. Lo shinobi del villaggio della roccia, con passo lento, si avviò verso l'ingresso principale. Il suo obiettivo era rimanere in incognito per non essere adocchiato ancor prima di riuscire a mettere piede al porto e per tale ragione volle evitare di scavalcare la sorveglianza per poi piombare su un edificio per scrutare la zona. Era conscio che in prima mattinata difficilmente avrebbe potuto notare qualcosa di rilievo, aveva bisogno di informazioni e doveva trovare il modo per procurarsele. Per sua fortuna, senza troppe complicazioni, riuscì ad entrare ad Hatamatsu ed a recarsi nella zona commerciale. Vi erano diverse abitazioni fatiscenti alte un paio di piani con relativo giardino ben curato. Tra queste "villette" vi erano 2 grossi edifici, probabilmente amministrativi, che si ergevano nei pressi dell'entrata e tra di essi, al centro della piazza principale, vi era una statua raffigurante un uomo barbuto sulla cinquantina che stringe tra le mani un sacco pieno di monete. Le strade pullulavano di gente, le quali si spostavano di negozio in negozio in modo frenetico. Il giovane dalla folta chioma bronzea fu stranito dalla cosa, dato che non si aspettava di trovare cosi tanti abitanti in una città portuale.

    Tsk, questo mi complica il lavoro. Troppi occhi e troppe orecchie, dovrò stare molto attento alle mie azioni. Fino a che non avrò idea di cosa stia succedendo in questo posto non posso permettermi di essere scoperto. Comunque sia non devo focalizzarmi solo sugli aspetti negativi, ma devo analizzare gli elementi di questo luogo e sfruttarli a mio vantaggio. E' una cittadina con una solida economia a quanto sembra, la quale si baserà prettamente sul commercio a giudicare da quel monumento. Se vi sono disordini vi è un alta possibilità che le persone colpite siano i negozianti ed è proprio da lì che partirò.

    Il possessore dell'arte eremitica arrivato nel luogo prefissatosi fissò la folla per le vie cittadine, locazione dove vi erano svariate attività mercantili. Per quanto potesse essere caotica la zona non poteva restare con le mani in mano e per tale ragione decise di intraprendere le indagini. Il ninja del villaggio della roccia si guardò attorno, cercando di trovare nel borgo in cui era situato una possibile attività che era priva o quasi di clientela per poter acquisire qualche dettaglio nella sua ricerca. Mentre ricercava il suo obiettivo, la brezza marina si faceva largo tra i suoi capelli ed accarezzava la sua pelle. Il chunin pose una mano sulla sua folta chioma per evitare che il vento potesse scombinarla ed alzando lo sguardo notò l'insegna di un orefice. Senza pensarci ulteriormente decise di varcare la porta di tale negozio e di far finta di dare un occhiata agli articoli che vi erano all'interno del negozio, in attesa che si sfollasse la stanza. Dopo una decina di minuti il suo desiderio fu esaudito e restarono nella sala solo lui ed il negoziante. L'Ashura a quel punto si diresse vicino al bancone e cercando di parlare sottovoce disse al proprietario:

    *Buongiorno, sono un chunin del villaggio della roccia. Mi hanno segnalato che in zona vi sono alcuni disordini, speravo potesse darmi qualche informazione al riguardo.*

    Si notò lontano un miglio che l'uomo era turbato dalle parole del ragazzo. La sua espressione era alienata, tentava di sorridere e di essere disinvolto ma era semplice scorgere dal suo tono di voce e dalla sua mimica che il suo atteggiamento era ingannevole.

    Disordini ?! Ahah non so di cosa stai parlando ragazzo. Qui procede tutto a gonfie vele...

    In quel momento entrarono due donne nell'oreficeria e lo shinobi del paese della terra non poteva proseguire con il suo interrogatorio. Il ninja fu nettamente seccato da quell'imprevisto ma sapeva di non poter fare altrimenti. A causa di ciò intraprese una sceneggiata per cercare di non far trapelare nulla riguardo il suo scopo lì e non far accorgere di nulla la popolazione per evitare di far spargere la voce.

    La ringrazio per i consigli. Buona giornata.

    Dopo quelle parole il sedicenne si avviò verso l'uscio del negozio per poi ritornare nuovamente in strada. La situazione era anomala. L'Ashura non riusciva a comprendere quale potesse essere la motivazione per cui quell'uomo avesse deciso di essere omertoso. Vi erano ancora poche informazioni e doveva rimettersi in modo nella speranza che la volta successiva sarebbe andata diversamente. Per non incappare in problematiche decise di cambiare quartiere e per quale ragione si spostò. Si addentrò per alcune vie secondarie per non dare nell'occhio. In queste stradine notò un paio di uomini con abiti imbrattati e lacerati che dormivano in posizione sopiva poggiando la loro schiena al suolo. L'aspirante jounin li sorpassò senza focalizzarsi più di tanto su di loro.

    A quanto pare non tutti gli esponenti di questa cittadina sono benestanti, come ogni luogo "dove vi è luce vi è anche ombra".

    Uscito da quei vicoli stretti e sudici si diresse all'interno di un altra attività. Lì si era ripetuta la stessa scena che era avvenuta con l'orefice e Kariya, comprendendo che non sarebbe riuscito ad ottenere nulla di significativo fece retro-front e andò via. La sua ricerca non stava dando frutti ed iniziava ad essere stufo degli atteggiamenti dei negozianti.

    Con quell'atteggiamento permissivo speravi sul serio che ti parlasse ? Noi siamo bravi nell'intimidire, non nell'essere eloquenti. Sfruttiamo tale capacità per estorcere informazioni. Proviamo ad avviarci verso la zona portuale e vediamo se avremo miglioramenti con le indagini.

    Oramai il sole era alto e faceva piena luce sulla cittadina. Era l'orario di pranzo ma il possessore dell'arte eremitica non volle concedersi riposo e continuò nella sua ricerca. Camminava a passo lento, proprio per cercare di inquadrare le strade, abitazioni e quant'altro relativo alla struttura urbana della zona portuale. Continuando a procedere per la via principale si ritrovò nuovamente la statua avvistata in precedenza all'entrata, quella raffigurante quell'uomo barbuto con un sacco d'oro. Il ragazzo iniziò a comprendere che forse tale figura poteva essere, o era stata, una persona di rilievo per Hatamatsu. Man mano che si avvicinava verso il mare l'afflusso di gente tendeva a diminuire, in particolar modo degli individui facoltosi. Arrivato dinanzi alla banchina lo shinobi notò un grosso edificio della marina locale, il quale non era affiancato da nessuna struttura. Nella zona vi erano unicamente alcuni marinai e dei pescatori che stavano scaricando a riva il loro "bottino". Kariya scrutò la zona circostante cercando di non dare troppo nell'occhio, ma non vi era nulla di rilevante. Uno dei pescatori per qualche istante si allontano dal suo gruppo per fare i suoi bisogni in un angolo di un vico e lo shinobi prese la palla al balzo per tentare di ricavare qualche informazione. L'uomo non si era accorto di essere seguito dall'iwano e si stava mettendo comodo per soddisfare i suoi stimoli quando improvvisamente notò un ombra alle sue spalle. La pelle gli rabbrividì, come se potesse essere chissà quale malfattore. L'uomo stava voltando lentamente il capo per paura di cosa avrebbe trovato alle sue spalle.Una volta accortosi che non vi era l'uomo che temeva ma un "semplice ragazzino" si alzò i pantaloni e lo sgridò:

    Cosa ci fai qui ragazzino ? Vattene a casa e non scocciarmi !

    L'uomo stava quasi per superare Kariya, ma quest'ultimo non glielo permise dato che lo bloccò con il suo braccio.

    Ma che ?...

    Sei talmente spaventato che non hai nemmeno notato il mio coprifronte. Sono uno shinobi di Iwa. Mi hanno segnalato che nei dintorni vi sono dei problemi e io sono qui per risolverli.

    La rivelazione del sedicenne scioccò l'uomo, il quale con voce sibilante tentò di replicare alle parole del giovane tentando di convincerlo di non essere a conoscenza di nulla.

    Problemi ?! Io non ne so nulla, e ora lasciami passare che sono impegnato..

    Il pescatore non riuscì ad ingannare il ninja, il quale si stava innervosendo e per tale ragione decise di passare alle maniere forti. Oltre ad evitare di farsi oltrepassare afferrò per la maglia l'uomo per poi sbatterlo contro il muro. Il suo sguardo sinistro fece rabbrividire il malcapitato, il quale iniziò a tremare.

    Non mentirmi o potresti pentirtene brutto stronzo. Inizia a raccontarmi come stanno le cose, oppure avrai un nuovo incubo da oggi in poi.

    La tensione era visibile sul volto dell'uomo, il quale era quasi shockato dalle parole del giovane. Per diversi secondi non riuscì nemmeno a parlare, fino a che riuscì a pronunciare qualche parola.

    ...Ti prego, non voglio averci a che fare con quella gente. Se vengono a sapere che ho parlato...

    L'interrogatorio fu interrotto da una voce che si stava avvicinando man mano al vicolo. Un collega del malcapitato non vedendolo ritornare lo andò a chiamare.

    Hey Shiku quanto ti ci vuole ? Abbiamo ancora molto lavoro da fare.

    Il ragazzo lasciò la presa per evitare di avere casini per poi intimidire il pescatore dicendo di tenere la bocca chiusa su quanto successo. L'uomo lasciò il vicolo, ancora mezzo spaventato, mentre lo shinobi uscì da un altra via. Il ragazzo decise di rimanere nell'anonimato per qualche ora, giusto il tempo per far calmare le acque ed attendere che quell'uomo che aveva interrogato fosse andato via da lì. Era tardo pomeriggio quando l'Ashura decise di rimettersi in moto alla ricerca di informazioni. Tornò alla banchina, dove notò un ninja e un marinaio interloquire. Di primo impattò ipotizzò che quello shinobi era lì per il suo stesso motivo. Si avvicinò per accertarsi della sua ipotesi, la quale però fu errata. I due stavano semplicemente chiacchierando del più e del meno mentre il marinaio stava legando con una corda una pitta per poter ormeggiare la barca del suo capitano. Kariya decise di rischiare qualcosina in più ed andare a parlare con entrambi. Una volta arrivato lì interruppe bruscamente il discorso dei due schiarendosi la gola per poi inserirsi nella conversazione.

    ...Salve, sono uno shinobi di Tsuchi. Ho ricevuto una segnalazione riguardo dei disordini nei dintorni, voi siete a conoscenza sulla natura di queste problematiche ?

    Entrambi rimasero per qualche attimo in silenzio, fino a che il marinaio non aprì bocca.

    Qui è tutto tranquillo, non so proprio di cosa stai parlando eheh.

    L'uomo si grattò il capo cercando di essere convincente, lo shinobi invece scrutò l'iwano senza dire una parola. Quest'ultimo fissò i due uomini dinanzi a lui per poi sbuffare ed andare via. Kariya era stufo dell'omertà della cittadinanza di Hatamatsu e dato che a causa dell'orario era affamato decise di avviarsi verso una taverna per potersi gustare un pasto caldo. Si diresse verso la zona commerciale per poi entrare nel primo stabile che potesse sfamarlo. Il ragazzo si sedette ad un tavolo mentre osservava la struttura in legno e gli altri clienti in sala mentre ripensava agli avvenimenti accaduti quel giorno.

    Tsk, se continua cosi non ne riuscirò a cavare un ragno dal buco. Possibile che questa gente abbia talmente paura di....qualsiasi cosa stia accadendo qui. Dannazione...

    Una volta arrivata il suo piatto di mare il giovane si apprestò a divorarlo. La sua abbuffata fu interrotta qualche minuto dopo da un individuo che si avvicinò al suo tavolo per poi sedersi di fronte a lui. Kariya fissò la figura in cagnesco per qualche istante per poi notare che era uno shinobi. Il ragazzo notò che la persona che era situata dinanzi a lui aveva il medesimo stemma sul coprifronte del ninja con cui aveva cercato di parlare un ora prima.

    Che sia il capo o comunque sia qualche altro membro del gruppo di quel tipo ? Non capisco cosa voglia da me in questo momento, spero non voglia semplicemente infastidirmi altrimenti gli apro in due il cranio. Dopo una giornata del genere mi servirebbe proprio una cavia da picchiare con veemenza.

    Il loro sguardo si incrociò per qualche attimo, fino a che lo sconosciuto decise di parlare.

    Mi è giunta voce che stai infastidendo la gente del luogo facendo domande su dei presunti disordini che vi sono in zona.

    L'Ashura si alzò leggermente dalla sedia in modo da poter avvicinare il suo volto a quello dell'uomo dinanzi a lui in segno di sfida. I suoi occhi non promettevano nulla di buono, come del resto i suoi atteggiamenti. Kariya una volta che era a pochi centimetri da quell'individuo con tono minaccioso gli disse:

    Vi sono problemi al riguardo ?

    Le azioni del ragazzo impressionarono l'uomo, il quale per arginare i primi malumori decise di ridere per districarsi da quella situazione ed assumere una mimica facciale più amichevole. Tali azioni confusero l'iwano, che non stava comprendendo le sue intenzioni.

    Eheheh Mi piaci ragazzo. Ascolta: ho delle informazioni che potrebbero interessarti....

    Ascoltando quelle parole si calmò e si rimise nuovamente composto sulla sedia.

    Ti ascolto.

    *Da alcuni mesi a Hatamatsu stanno avvenendo alcuni casini. Nello specifico vi è un gruppo di delinquenti che ha messo su un giro di racket tra i negozianti, che colpisce in particolar modo pescivendoli e commercianti. Questa storia sta andando avanti da diversi mesi e stanno incrementando sempre più la loro influenza sulla zona. La polizia locale non sembra essere in grado di acciuffarli, probabilmente perchè alcuni suoi vigilanti vengono corrotti e sono quindi dalla loro parte. Non posso rivelarti altro !*

    Una volta ultimato il suo discorso, detto sottovoce, l'uomo si alzò dal tavolo per poi andarsene. Il ragazzo per qualche istante aveva rischiato di farsi notare sin troppo, dato che poteva sfociare in una rissa ma fortunatamente cosi non fu. Il ragazzo non guardò ne lo strano individuo uscire dallo stabile ne gli rispose. Si limitò a ripensare alle sue parole. Dopo alcuni istanti il giovane riprese a cibarsi per poi pagare il conto ed uscire dalla taverna. Oramai era a conoscenza dell'attività illecita che veniva praticata nella zona, ma non aveva idea ne di chi ne fosse l'artefice e ne dove fosse svolta. Quantomeno aveva fatto qualche passo avanti, seppur per cause fortuite. Per tale ragione decise di andare a rifocillarsi andando a dormire in modo da riprendere le forze. Fortunatamente per lui a pochi passi dalla taverna vi era un ostello, il quale fu subito preso di mira dal ragazzo. Lo stabile era di un paio di piani con i pavimenti composti rigorosamente col parquet. Nel primo piano lui notò unicamente la reception, ovvero il salone dove effettuò la registrazione ed il pagamento della stanza. Una volta effettuata la transazione Kariya si guardò attorno notando alcuni quadri, di cui uno in particolare lo colpì. Era raffigurato in esso l'uomo scolpito nelle statue poste per la città.

    Per essere persino sui quadri deve essere sul serio uno importante, oppure un megalomane.

    In tale sala vi erano anche un prolungamento che portava alla sala da pranzo, locazione dove alle varie ore della giornata i clienti dell'ostello potessero rifocillarsi. Una volta data una veloce occhiata al luogo il ragazzo, o quantomeno alle zone che gli erano accessibili, salì al secondo piano attraversando una scala di marmo. Lì vi era un lungo corridoio, ove ai lati erano poste le stanze da letto degli ospiti dello stabile. Lo shinobi si recò nella stanza 7, quella da lui affittata per quella notte, per poi cambiarsi, lavarsi e tentare di coricarsi. In un primo momento, anche se era sfinito a causa della lunga camminata, non riuscì a chiudere occhio. Ripensava alle parole delle persone interrogate, al loro terrore riguardo tali persone e alle informazioni ricevute da quello shinobi. L'Ashura era indeciso sul da farsi, ma era conscio che quegli individui andavano fermati. Le loro scorribande non potevano proseguire oltre, per il bene di Hatamatsu e per il paese della terra. Era deciso e sicuro che avrebbe risolto tale chaos e fantasticò sul momento in cui li avrebbe presi e massacrati uno ad uno, questo fino a che la tranquillità del sonno non lo avvolse tra le sue braccia facendolo sprofondare in uno stato di assopimento.

    Edited by sraeps - 27/10/2014, 03:45
     
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    Questa settimana c'è stata una specie di tempesta e mi sono saltati sia internet che la luce.. Mi scuso in anticipo ma i lavori procederanno per molto tempo.. Mi scuso ancora sia con sraeps che con circu ma abbandono la missione :fiore:
     
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    Prendo atto della decisione di TonYnoT e lo escludo dalla missione. La stessa continuerà come se lui non fosse mai esistito nella trama della storia.






    Missione Iwa: Fronte Tumultuoso

    Partecipanti: Kariya Ashura (sraeps)





    La notte passa velocemente senza particolari patemi esterni.*Lascio a te la possibilità di scegliere come passare la notte. L'indomani mattina dopo che ti svegli e ti alimenti decidi di uscire di buona lena alla ricerca di nuove e più utili informazioni. Ora però hai per le mani qualcosa di più di semplici informazioni vaghe, quindi ti muovi si con precauzione ma conscio del fatto che sei sulla buona strada. Dopo qualche domanda qua e là che non porterà niente che tu già non sappia decidi di addentrarti nel bosco adiacente alla cittadina alla ricerca chissà di qualcosa o qualcuno che potesse trovarsi più presumibilmente in una zona isolata. Quando ti trovi quasi al confine noti la presenza di un ragazzo sulla ventina d'anni che si muove frettolosamente guardandosi attorno, quasi come se volesse essere sicuro di non essere seguito. Decidi incuriosito di seguirlo prestando molta attenzione a non farti vedere. Dopo una mezzoretta tra gli stretti sentieri del bosco finite in una piccola spiaggiola. Ti fermi per precauzione senza staccargli gli occhi di dosso. Ad un certo punto vedi che si volta di scatto e frettolosamente torna indietro. Ti getti pancia a terra di scatto tra qualche cespuglio. L'uomo ti passa vicino ma non ti nota, però tu noti ciò che dice: "Che idiota che sono... Dovevo prendere una sola cosa e sono riuscito a dimenticarla... Se torno indietro senza i soldi di ieri il capo mi disintegra...". Non lo segui ma rifletti su quelle parole. Dopo che si è allontanato ti dirigi con circospezione in quella spiaggia, dove vedi ormeggiata questa piccola imbarcazione provvista di remi:

    p1010591616



    Noterai che nella barca sono ricavati degli scomparti. Decidi di nasconderti lì dentro perchè hai il presentimento che l'uomo tornerà indietro e la utilizzerà. Meglio non farsi notare per il momento. Quando l'uomo tornerà indietro dopo un'ora tu sarai ben nascosto. Partirete "insieme" addentrandovi in mare aperto. Tu non vedi niente ma percepisci tutto. Concludi qui il post.




    Voglio lasciare a te la scelta della descrizione dell'uomo che insegui. Mi interessa che sia consona al contesto in cui ti trovi. Attieniti alla foto per la descrizione della spiaggia e della barca (devi aggiungere i remi che lì non sono presenti e devi considerare il fatto che la spiaggia è deserta e non ci sono ne persone ne altre barche). Non dovrebbe servirti altro mi pare.

    Per qualsiasi dubbio ti invito a contattarmi via mp o via chat. :fiore:



    - Mi devo complimentare con te per l'introduzione che hai sviluppato. Con questo tipo di introduzione contribuisci a rendere ben chiara la situazione in cui ti trovi. Lavorerei meglio sulla punteggiatura perchè in alcuni punti non l'hai sistemata meglio. Mi riferisco sopratutto all'utilizzo che hai fatto delle virgole. Ci avrei però visto bene anche un collegamento al post precedente, utile al fine di rendere continuativa la lettura di chi segue tutta la missione e in particolar modo utile anche a chi legge per la prima volta la missione iniziando dall'ultimo post. La tua abilità deve stare nel rendere il più possibile facile la comprensione di ciò che succede senza doversi per forza leggere tutta la missione.

    - Sarei curioso di capire perchè hai associato l'immagine di casa fatiscente a quella di giardino ben curato. Mi viene quasi il dubbio che non conosca il significato della parola fatiscente che per inciso è
    questofatiscènte agg. [dal lat. fatiscens -entis, part. pres. di fatisci «fendersi»], letter. – Di edificio (o sua parte), che cade in rovina: mura f.; un vecchio castello fatiscente. Anche in senso fig., riferito a istituzione decrepita, in via di disfacimento: un’accademia ormai fatiscente..

    - Noto con piacere che hai prestato molta più attenzione ai dettagli. Ti invito solo a prestare molta attenzione a non diventare troppo "mieloso" perchè poi invece di rendere piacevole la lettura la appesantisci parecchio (con questo non sto dicendo che ora lo hai fatto).

    - Se devi fare indagini è nel tuo interesse farlo con discrezione. Non dire "sono un chunin del villaggio della roccia" ma mantieni un certo anonimato. Se fai sapere chi sei ai quattro venti non fai che attirare le attenzioni su di te. Potresti sempre chiedere informazioni alla persona sbagliata che finge di non sapere nulla e invece trama alle tue spalle. Attento anche ai dettagli tattici quando scrivi.

    - Mi raccomando, cerca di leggere i tuoi post prima di renderli pubblici. Così eviti errori grammaticali abbastanza facili da notare.

    - Carina la scenetta del ragazzino che importuna il marinaio intento a urinare. :asd:

    - Non inserire ninja con coprifronte se non ti autorizzo esplicitamente io. Piuttosto preferirei in questi casi che ti inventassi qualche altro segno di riconoscimento

    - Finale descritto bene ma ci sarebbe stata anche qualche interazione. Va bene descrivere i movimenti che fa il tuo pg ma devi prestare anche molta attenzione a non eccedere.


    Voto: 7,3

    Hai ancora margini di miglioramento. Sei comunque sulla buona strada, e questo lo apprezzo. Bravo


    Per qualsiasi dubbio ti invito a contattarmi via mp o via chat. :fiore:

     
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    I pensieri si agitavano vorticosamente nella mente di Kariya, il quale ripensava agli interrogatori attuati nella cittadina di Hatamatsu eseguiti con l'intento di scoprire se vi fossero delle problematiche nella zona portuale. La ricerca aveva dato i primi frutti, dato che uno shinobi gli aveva fornito alcune importanti informazioni. Non era a conoscenza del nome o della locazione del gruppo criminale, ma quantomeno aveva la certezza della sua esistenza e del loro giro di racket. Il sedicenne era deciso a destabilizzare il caos provocato da tali scorribande illegali ed a ripristinare la situazione. La guerra effettuata contro il paese degli uccelli aveva portato diversi grattacapi al villaggio della roccia e l'Ashura doveva assicurarsi che non ve ne fossero altri a gravare sulla Tsuchikage. Quei pensieri ossessionarono l'iwano fino a che non sopraggiunse la stanchezza e il sonno a cullarlo dolcemente fino all'indomani mattina. Al suo risveglio il giovane dalla folta chioma bronzea si avviò verso il bagno per lavarsi e prepararsi alla lunga giornata. Mentre si asciugava il viso con un panno guardò il suo riflesso nello specchio, fissandolo in modo deciso. In particolar modo si focalizzò sul suo sguardo, il quale lo invogliò a dare il massimo. Il possessore dell'arte eremitica, dopo essersi vestito, uscì dalla stanza dell'ostello per poi scendere attraverso le scale al piano terra. Lì si avviò verso la sala da pranzo dove si gustò una veloce colazione prima di rimettersi sulle tracce di quei criminali. Uscito dallo stabile camminò in direzione del porto, lasciandosi alle spalle la zona commerciale.

    Stavolta come hai intenzione di muoverti ? Io consiglierei di iniziare con i pescatori.

    Era proprio quello che avevo in mente. Acciufferò quei figli di p*****a e li sbatterò uno ad uno in carcere.

    Durante il breve discorso con la sua controparte malvagia contrasse i muscoli ai lati della faccia mentre stringeva i denti. Sul suo volto era ben visibile la sua rabbia e la sua determinazione nel voler concludere questa storia il più velocemente possibile. Per tale ragione aumentò il passo, fino a che non arrivò nel luogo dov'era diretto. I raggi solari facevano brillare l'immensa distesa d'acqua e il chunin rimase qualche attimo imbambolato a fissare tale panorama. In seguito distolse lo sguardo da quello spettacolo per poi avviarsi verso la banchina. Sfortunatamente la maggior parte dei pescatori era già al largo e per tale ragione l'aspirante jounin dovette ripiegare sui negozianti. Il ninja scrutò la zona circostante e notando alcuni scaricatori decise di avvicinarsi a loro sperando che potessero fornirgli ulteriori informazioni. Durante la chiacchierata cercò di avere un tono ed un'espressione serena sperando che tale atteggiamento invogliasse i due lavorati ad aprirsi più facilmente a lui.

    Salve signori, scusatemi per il disturbo ma vorrei chiedervi delle informazioni. Da qualche mese qui si aggirano alcuni criminali che chiedono il pizzo ai negozianti ed ai pescatori in cambio della loro protezione. Sto insomma parlando di racket...

    Le facce dei due uomini divennero cupe per qualche attimo, segno che conoscevano il gruppo di criminali e vi era persino la possibilità che avessero avuto dei contatti con loro. Uno dei due lavoratori istintivamente cercò di arretrare, sperando di non dare nell'occhio. Questo particolare fu notato dal ragazzo, il quale irrigidì i muscoli del suo viso ed aggrottò le ciglia cercando di far comprendere che con uno come lui non si scherza. Avanzò minacciosamente verso l'uomo, il quale sentiva la tensione derivata dall'intricata situazione e deglutì l'ammasso di saliva che aveva accumulato nella sua bocca.

    Non..so di cosa tu...

    Kariya non sopportava l'idea di essere preso per stupido e decise di passare subito alle maniere forti. Afferrò la maglia del malcapitato per poi spingerlo all'indietro. L'uomo, data la potenza della spinta, cadde rovinosamente al suolo mentre l'iwano si avvicinò a lui per poi poggiare il proprio piede sullo stomaco e fare una leggera pressione.

    NON HO INTENZIONE DI PERDERE TEMPO ! Dimmi cosa sai al riguardo ?

    L'altro lavoratore, vedendo il compagno in difficoltà, tentò di intimidire il ragazzo invogliandolo a lasciar stare il suo compaesano. Il sedicenne, con una torsione del collo, portò il volto in direzione dell'omaccione per poi guardarlo in malo modo.

    Ditemi quel che voglio sapere e non vi importunerò ulteriormente.

    Il colosso, notando che le sue parole non furono minimamente ascoltate dal giovane dalla folta chioma bronzea, decise di assaltarlo. Vedendo tale scena il chunin sbuffò per poi afferrarlo per la gola e sollevarlo alcuni centimetri da terra. La mancanza d'aria stava mandando nel panico lo scaricatore, che si dimenava come un forsennato, ma la presa dell'iwano non accennava ad allentarsi.

    LASCIALO STARE !

    Sai bene cosa devi fare allora !

    La situazione stava diventando problematica. Kariya doveva risolvere quell'interrogatorio nel più breve tempo possibile, dato che era sempre in un luogo pubblico. Per sua fortuna, a causa dell'orario, la banchina era sgombra e questo gli permetteva di poter agire in tale modo, anche se non poteva protrarre quell'atteggiamento a lungo per non rischiare di incappare in problematiche con la polizia. L'uomo sdraiato al suolo fissò con timore l'individuo che aveva poggiato la suola della scarpa sul suo addome e con voce tremante ribatte dicendo:

    Hai idea di cosa faranno a noi e alle nostre famiglie se vengono a sapere che abbiamo parlato ? Se vuoi pestarmi allora fallo, ma io non parlerò.

    Come negli interrogatori eseguiti il giorno prima, anche adesso la popolazione decise di essere omertosa e non divulgare informazioni riguardo questo gruppo criminale. L'Ashura era davvero irritato di questo atteggiamento e per qualche attimo volle massacrare con veemenza quell'uomo. Alcuni marchi di color scuro si stavano diramando sul suo volto, ma in qualche modo riuscì a reprimere la sua furia. Lo scaricatore, vedendo quella specie di tatuaggi sul volto e sul collo del giovane, iniziò a tremare dal terrore.

    Tu...cosa sei ?

    Il sedicenne si accasciò leggermente per poi afferrare la maglia ed alzare in modo brusco l'uomo e in seguito allentò la presa al collo dell'omaccione. Una volta che entrambi i lavoratori erano nuovamente in piedi l'iwano, con voce sinistra gli sussurrò:

    *E' meglio ne tu ne rimanda allo scuro, come deve essere per il resto della popolazione. Se verrò a sapere che avete parlato con qualcuno...

    Il possessore dell’arte eremitica, dopo quella breve frase, sfumò in un silenzio più eloquente di qualsiasi parola e lasciò la presa sui due per poi allontanarsi. I due lavoratori erano shockati per la situazione che avevano appena vissuto. In particolar modo il colosso portò le mani sul collo dolorante e respirò affannosamente fino a che non riuscì a colmare il vuoto d'aria creatosi nei suoi polmoni. L'alter ego dello shinobi non fu entusiasta della repentina rinuncia nell'interrogatorio e volle chiedere spiegazioni:

    Spiegami per quale diavolo di motivo hai deciso di andartene proprio adesso ? Aveva mollato, non hai visto come tremava dalla paura.

    Stavo rischiando troppo. Se la polizia o qualche altro organo delle forze dell'ordine mi avesse avvistato avrebbero rallentato la mia ricerca, se non addirittura causarmi rogne. Non posso permettermelo, dato che vi sono alcuni di loro che sono corrotti ed avvertirebbero tale organizzazione criminale. Devo agire adesso, prima che possano accorgersi che gli sono alle calcagna.

    Tsk, io avrei continuato.

    Lo shinobi, entrando in alcuni viuzze e vicoli secondari, si era lasciato alle spalle la zona portuale ed era ritornato in quella commerciale. Per sua fortuna non aveva nessuno a pedinarlo o che lo guardasse in malo modo ed ebbe il tempo di riflettere sul da farsi. Il ninja oramai aveva compreso che non vi era nulla da fare, dato che nessuno si sarebbe esposto per dare informazioni. Il terrore per quella banda criminale era tale da serrare le bocche di tutti, specialmente di chi subiva tali abusi. Non sarebbe riuscito a cavarne un ragno dal buco e per tale ragione decise di optare per una nuova locazione da scrutare. La sua decisione andò a ricadere su una zona limitrofa alla città di Hatamatsu, dove attualmente stava indagando per conto del villaggio della roccia. Il ragazzo, assicurandosi di non essere adocchiato da nessuno, salì sulla cima dell'edificio più alto che si trovava nei pressi della sua posizione e notò che nelle vicinanze vi era un bosco. L'iwano si focalizzò su quella lussureggiante vegetazione e speranzoso decise di esplorarla. Infondo il nascondiglio di quella losca gang non gli era notò e allo stesso tempo i popolani della cittadina portuale non volevano esporsi e dare informazioni per non essere presi di mira. Per tali ragioni il chunin balzò giu dall'edificio, atterrando in un vicoletto tetro e angusto in modo da non essere avvistato durante la discesa, per poi varcare il portone dell'entrata principale. Si lasciò quindi alle spalle Hatamatsu per avviarsi verso l'area boschiva, sperando di trovare lì qualche informazione che gli potesse essere utile.

    Spiegami cosa ti aspetti di trovare ? Oltre alla folta vegetazione e a qualche animale selvatico dubito ci possa essere qualcosa di interessante riguardo la nostra indagine.

    Oramai non ci rimane molto altro da poter fare. La popolazione rifiuta di collaborare, quindi a mali estremi estremi rimedi. Setacceremo la zona sperando di trovare qualcosa di utile. E' pur sempre un luogo isolato, magari è proprio nelle vicinanze che sono situati questi bastardi. Infondo tentar non nuoce.

    La controparte malvagia non fu d'accordo con il pensiero del sedicenne, ma comprendendo l'intricata situazione non volle ostacolarlo. Il ragazzo, con passo lento, si addentrò in quel tratto di vegetazione verdeggiante con le piante che ondeggiavano alla brezza e i nugoli di uccelli colorati che volteggiavano in alto. Quell'ambiente gli dava un senso di tranquillità e di serenità, stimolandolo quasi a poggiarsi sotto un albero e godersi quella visione cosi piacevole e quelle sonorità cosi soavi. L'aspirante jounin rimase qualche attimo imbambolato, appagando i propri sensi, per poi riprendere il tragitto. Il ninja percorse diversi chilometri, scrutando la zona circostante, ma non notò nulla che potesse essere rilevante. La sua coscienza oscura, vedendo l'infruttuosità della scelta di Kariya, iniziò a tartassarlo cercando di farlo tornare indietro. Il ragazzo non prestò minimamente ascolto alle parole del suo alter ego, dato che seppur le ricerche non procedevano quantomeno si stava rasserenando. L'Ashura udì lo scorrere dell'acqua, luminosa al sole opaco, nella quale il chunin si stava rispecchiando e tramite cui si dissetava. Durante tale azione qualcosa destò la sua attenzione. Una figura sconosciuta si stava muovendo nella boscaglia, allertando l'iwano che si riparò dietro un albero nelle vicinanze per evitare di essere avvistato. Il giovane, notando quell'individuo, cercò di scrutarlo per capire quali potessero essere le motivazioni per cui si trovava in quel luogo. Il sedicenne scostò leggermente il capo, in modo da permettergli la visuale, ed utilizzò il suo binocolo oculare per osservare la figura misteriosa. Era un uomo sulla quarantina con una capigliatura nera che gli arrivava sino alla base del collo. Il suo volto era contrassegnato da una cicatrice che partiva dalla guancia sinistra e si concludeva all'altra guancia, sfregiando cosi anche il naso dell'individuo. L'aspirante jounin fu incuriosito da quella figura, in particolare per come si fosse procurato quello squarcio sulla faccia. L'uomo agiva con fare sospetto dato che si muoveva in modo frettoloso e scrutava frequentemente la zona circostante, temendo probabilmente di essere inseguito.

    Foto del tizio
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    Quel tipo si comporta sul serio in modo strano. Sarà il caso di dare un occhiata, non si sa mai che sia collegato o che faccia persino parte di quella feccia a cui stiamo dando la caccia. Pediniamolo e vediamo cosa succede.

    Lo shinobi, essendo d'accordo con la sua coscienza oscura, decise di seguire il losco individuo nella boscaglia. Il ragazzo cercava di rimanere ad una distanza di sicurezza di almeno una ventina di metri, dato che non voleva rischiare di essere adocchiato. La riuscita della sua missione poteva dipendere dalla sua furtività e per tale ragione non poteva fallire. L'Ashura cercava di rimanere sempre celato ala vista dell'uomo e rimaneva occultato dietro degli alberi o nei cespugli, passando da un nascondiglio all'altro per celare la sua presenza. L'uomo costantemente, dopo aver effettuato un dato numero di metri, si fermava di scatto e guardava intorno e alle sue spalle. Talvolta, a causa di tali atteggiamenti, l'iwano credette quasi di essere stato avvistato. Per sua fortuna il tizio non aveva la benchè minima idea di essere pedinato, anche se lo temeva. I due si muovevano in questo habitat verdeggiante, uno essendo quasi l'ombra dell'altro. Kariya stava quasi per perdere la pazienza, dato che oramai era una mezz'oretta che lo seguiva in quella dannata boscaglia e gli sembrava quasi come se il suo "obiettivo" non avesse meta. L'uomo stava percorrendo un sentiero, il quale lo fece sbucare in una spiaggetta. Il giovane, dato che non vi erano ripari dove nascondersi, decise di rimanere a distanza senza però perdere le sue tracce. Il ninja continuava a scrutare il "potenziale" malvivente, che improvvisamente bloccò la sua camminata e si voltò con un espressione nervosa. L'Ashura si accasciò dietro un cespuglio, evitando così di essere notato, mentre il tizio tornava sui suoi passi discutendo tra sè e sè.

    Che idiota che sono... Dovevo prendere una sola cosa e sono riuscito a dimenticarla... Se torno indietro senza i soldi di ieri il capo mi disintegra..

    Kariya non potè far a meno di origliare le sue parole e fu soddisfatto nel comprendere che lui era uno dei membri di quella banda di criminali. Un sorriso spuntò sul voltò dell'Ashura, il quale sapeva adesso come agire.

    Bene ! Saltagli addosso e pestalo a sangue fino a che non ci avrà rivelato quello che vogliamo sapere su quei delinquenti.

    Lo farei molto volentieri, ma dobbiamo agire d'astuzia. Non sono sicuro che persino se lo pestiamo quell'uomo ci direbbe la verità, senza contare che noi non potremmo nemmeno intuire se ci menta o meno dato che non abbiamo quasi nessuna informazione su di loro. Piuttosto che massacrarlo prendiamoci il tempo per analizzare la situazione ed agire in modo da avere un vantaggio tattico. Adesso lui tornerà probabilmente alla sua abitazione a prendere quei soldi. Questo ci dà un po di tempo, prima che lui sia di nuovo qui. Se hai ben notato si stava dirigendo verso la spiaggia ed immagino che non fosse un caso.

    Tsk, d'accordo vediamo se questa tua teoria ci porterà da qualche parte. Sperando di non perdere di vista quell'individuo.

    Il ninja, dopo il breve battibecco con la sua controparte malvagia, attese che l'uomo si allontanasse dalla zona per poi dirigersi verso la spiaggia. Il ragazzo, arrivato lì osservo il paesaggio circostante in cerca del possibile rifugio della banda criminale. Nella zona non vi era anima viva. La sabbia, dalla colorazione chiara e contrassegnata da alcune pietre sparse qua e là, dominata sul panorama posto dinanzi agli occhi del giovane. L'unico oggetto di rilievo nel territorio era un imbarcazione, ormeggiata con una fune ad una roccia, che era l'unica presente sull'intera spiaggia. Il ragazzo, adocchiando il mezzo di trasporto marittimo, salì con un balzo su di esso per scrutarlo con maggiore attenzione. La barca aveva una colorazione prettamente azzurra, larga all'incirca una decina di metri e provvista di remi ed alcuni scomparti. Proprio questi ultimi fecero riflettere lo shinobi, come del resto la presenza dell'imbarcazione nella zona.

    Mmm...dubito sia una zona di pesca o comunque sia frequentata da turisti per godersi il mare. Non vi è la minima traccia di presenza umana qui, apparte per questa barca. Probabilmente il nascondiglio di questa cospirazione criminale non è situato sulla terraferma. Deve essere un posto dove si può arrivare unicamente con la barca, ad esempio un anfratto costiero oppure un isoletta nelle vicinanze. Nella boscaglia ho modo di seguirlo senza preoccupazioni ma lo stesso non avviene in acqua. Lì non ho ripari. Non posso camminare sull'acqua, altrimenti sarei notato in un batter d'occhio, e allo stesso tempo non conviene nemmeno che io provi a seguirlo in apnea. Devo escogitare qualcosa di ingegnoso per ridurre al minimo il rischio di essere scoperto. Se magari...

    Poggiando le mani sugli scomparti tentò di sollevarli e notando che vi era uno spazio vuoto al suo interno lo shinobi ebbe la brillante idea di nascondersi al suo interno e rimettere al suo posto la tavola di legno in modo da non far accorgere a quell'uomo che vi era un intruso a bordo. Il tempo passava, ma del tizio nessuna traccia. L'Ashura stava iniziando a spazientirsi e la sua coscienza oscura non gli dava man forte nel reggere lo stress dell'attesa. Il ninja avrebbe voluto stiracchiarsi e dimenarsi, dato che la posizione che aveva assunto in quell'antro angusto non era per nulla comoda, ma non poteva rischiare che la sua copertura saltasse. Per tale ragione tentò di distrarsi, non focalizzandosi su quel malessere, interloquendo con il suo alter ego. Improvvisamente il silenzio fu interrotto da un verso simile ad un lamento e dallo sballottamento della barca. Le assi di legno iniziarono a scricchiolare e si potevano udire dei passi che facevano vibrare lo scafo dell'imbarcazione. Il giovane dette una testata su una superficie lignea, ma rimase in silenzio imprecando con rabbia e vigore nella sua mente mentre si toccava la parte colpita. Un tonfo si udì nella parte anteriore dello scafo, il quale fece quasi sobbalzare lo shinobi. Quest'ultimo ipotizzò fosse la fune con cui era precedentemente ormeggiato l'imbarcazione ma non ne aveva la certezza, non che fosse rilevante al momento. Dopo un paio di minuti circa Kariya udì, a ritmo costante, lo scrosciare dell'acqua. Tale suono, in concomitanza con il leggero sballottamento della barca gli fece comprendere che oramai erano in viaggio. Rimanere in quell'oscuro antro ebbe uno strano effetto sul giovane, che riusciva a percepire con maggiore attenzione l'infrangersi delle onde sullo scafo, le vogate del tizio ed i suoi lamenti per la fatica, lo scuotersi del mezzo di trasporto marittimo e il verso dei gabbiani, che probabilmente sorvolavano le acqua in cerca della loro cena. Il tragitto sembrava non concludersi mai e questo "lacerava" l'animo dello shinobi, che iniziava davvero ad essere stufo di quella situazione. L'unica motivazione che gli dava la forza e la caparbietà di sopportare tale stress fu una fantasia, l'assaporare il momento in cui sarebbe arrivato nel nascondiglio di quei lestofanti ed avrebbe iniziato a dargliele di santa ragione fino a che nessuno di loro sarebbe rimasto in piedi. Sfortunatamente quel momento non era ancora arrivato, ma ad ogni colpo di remo del tizio la sua meta divenire sempre più vicina. Ad ogni remata la sua brama di sangue aumentava, nell'attesa di sistemare questa storia una volta per tutte.
     
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    Missione Iwa: Fronte Tumultuoso

    Partecipanti: Kariya Ashura (sraeps)





    La barca navigherà in mare aperto per un'altra mezzora. Si fermerà poi in un piccolo isolotto con giusto qualche pianta e poca vegetazione. Rimarrai dentro lo stretto nascondiglio per altri cinque o dieci minuti giusto per assicurarti che abbiate effettivamente attraccato. Deciderai a quel punto di uscire con cautela sperando di non essere notato dal ragazzo. Ti renderai conto una volta fuori che lì non c'è traccia di una base. Dopo qualche riflessioni giungerai alla conclusione che quella è probabilmente una piccola isola utilizzata come punto d'incontro tra chi riscuote i soldi delle estorsioni e chi comanda. Camminerai per un pochino alla ricerca di quel ragazzo che doveva sicuramente essere lì nei dintorni. Lo troverai in piedi fermo al centro di uno spiazzo d'erba del raggio di circa 24 metri e con una grossa valigia in mano, con le spalle rivolte verso di te. Non ti noterà per qualche metro, poi di scatto si girerà e con tono e atteggiamento chiaramente scontroso inveirà contro di te.

    E tu chi sei? Cosa diavolo ci fai qui? Da dove sei saltato fuori? Come hai fatto ad arrivare qui? - capirà dopo una serie di domande formulate con frenesia che sei un ninja di Iwa - Maledetto inutile iwano!! Torna da dove sei venuto e fatti i c***i tuoi!!!

    E poi scatterà contro di te da una distanza di circa otto metri. Alla sua partenza noti che la muscolatura dell'uomo si è visibilmente ingrossata. Arrivato quasi di fronte a te cercherà da prima di colpirti con un calcio all'addome che andrà dal basso verso l'alto. Poi ti sferrerà tre calci alternando gli arti inferiori e partendo dalla destra e sempre nella stessa zona.

    > Status Avversario <

    CITAZIONE
    Tecniche utilizzate
    CITAZIONE
    1° Porta: Apertura

    Situata nel cervello, permette all'utilizzatore di usare il massimo potenziale dei suoi muscoli, impedendo al cervello di limitarne l'uso. Concederà un Bonus di +1 sulla Forza.
    [Attivazione: 3; Mantenimento: 2 a turno]



    Vento Ascensionale della Foglia - (Konoha Shoufuu - Leaf Rising Wild)

    Tipo: Taijutsu
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: C
    Descrizione: Questa tecnica è una variante del “Vento della foglia”, dove si esegue la tecnica con un solo calcio ascendente, dal basso verso l’alto. Con questa mossa si possono bloccare taijutsu non troppo complicate dell’avversario poiché chi fa questa tecnica, utilizza forza, velocità e abilità.
    Consumo: 13
    Richiede: Vento della foglia; Velocità 1; Forza 1; Riflessi 1
    Danno: 2 - 5
    Costo: 30 Exp
    Energia: Verde

    CALCOLO ATTACCO: 4,5



    Vento della Foglia - (Konoha Senpuu - Leaf Spinning Wind)

    Tipo: Taijutsu
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: D
    Descrizione: Una serie di colpi che vengono portati con le gambe, i colpi sono più potenti, veloci e meno prevedibili di chi attacca normalmente. I calci sono 3 e vengono portati dal ninja dove vuole lui, basta che uno venga portato con le destra e il successivo colpo con la sinistra. Se si ripete la tecnica due volte nello stesso scontro, viene prevista più facilmente.
    La seconda volta che si usa in uno stesso combattimento il ninja bersaglio ha il 50% delle possibilità in più di schivarlo
    Consumo: 10
    Richiede: Velocità 1
    Danno: 1 - 4
    Costo: 30 Exp
    Energia: Gialla

    CALCOLO ATTACCO: 4,5

    Nota!!Ti ricordo che se lo vuoi hai la possibilità di mettere il riepilogo del post nell'apposita sezione adibita ai soli riepiloghi presente nel tuo villaggio.








    Ti chiedo solamente di rispettare la traccia e di non fare errori nel combattimento per favore. Nient'altro. Buon lavoro.

    Per qualsiasi dubbio ti invito a contattarmi via mp o via chat. :fiore:



    - Hai fatto bene a fare una sorta di introduzione riepilogativa a inizio post. E' servita a riprendere il filo logico della missione. Anche perchè non la consideravamo da talmente tanto tempo che incominciavo a dimenticarmi la trama. :asd:

    - A tratti i discorsi tra te e la tua controparte diventano molto sintetici. Avete entrambi una coscienza, quindi esprimentela.

    - Collega meglio tra di loro i vari periodi quando è possibile. Spesso sembrano troppo distaccati l'uno dall'altro, questo nonostante stiano descrivendo una stessa situazione.

    - Capisco benissimo che il tuo personaggio si innervosisca abbastanza facilmente però dovresti cercare di capire come funziona la logica delle indagini. Tu non sei in un contesto di interrogatorio privato dove ci sta che tu possa usare anche un pò di "brutalità" ma sei in un contesto dove ci sono persone che sono sotto estorsione e che comprensibilmente hanno un pò di paura ad aprirsi con chiunque. Magari perchè sono minacciati loro o la famiglia, magari perchè hanno paura di perdere tutto, magari semplicemente perchè non vogliono problemi. Devi essere capace di far adeguare il tuo pg ai diversi contesti. Magari ci sta che ti innervosisci, però sempre con un minimo di contegno. Analizza bene i contesti in cui si trova il tuo pg quando devi o vuoi farlo agire in un determinato modo.

    - "Il colosso, notando che le sue parole non furono minimamente ascoltate dal giovane dalla folta chioma bronzea, decise di assaltarlo." Si scrive assalirlo.

    - "*E' meglio ne tu ne rimanda allo scuro, come deve essere per il resto della popolazione. Se verrò a sapere che avete parlato con qualcuno...". Si scrive rimanga all'oscuro. (Ti sei dimenticato l'asterisco a chiudere)

    - "I due lavoratori erano shockati per la situazione che avevano appena vissuto." Si scrive scioccati. Ti chiedo per favore di scrivere in italiano.

    - "Infondo il nascondiglio di quella losca gang non gli era notò e allo stesso tempo i popolani della cittadina portuale non volevano esporsi e dare informazioni per non essere presi di mira." Si scrive noto. E non mi pare di ricordare l'esistenza della parola popolani.

    - Non sono ben chiare le motivazioni che ti portano alla scelta di andare nel bosco.

    - Mi pareva chiaro che se ti scrivo che individui una persona al confine intendo dire che la vedi appena prima di uscire dal villaggio e non quando sei già uscito e ti trovi nel bosco. Stai bene attento alla traccia che ti viene assegnata.

    - Ti avevo dato come unica caratteristica per la descrizione dell'uomo l'età: vent'anni. Non solo non l'hai rispettata, ma l'hai addirittura raddoppiata. Sei palesemente uscito fuori tema non rispettando un'unica e chiara indicazione. E sono due errori consecutivi di poca attenzione nei confronti della traccia. Analizzala punto per punto quando scrivi. Non lasciare niente al caso. Ogni minima distrazione ti potrebbe far uscire fuori tema.

    - Faccio finta di non aver visto l'immagine sotto spoiler che ti serviva per descrivere l'uomo. Ovviamente non è l'aspetto di un ragazzo sulla ventina.

    - Il parlato altrui di colore simile al pensato della tua innata evitalo. Crea confusione. Potevi tranquillamente usare il viola. Mi sarebbe sicuramente saltato all'occhio prima di altri colori avendo utilizzato io lo stesso colore.


    Voto: 6,7

    Per qualsiasi dubbio ti invito a contattarmi via mp o via chat. :fiore:



    Edited by circu - 18/11/2014, 19:20
     
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    alcuni errori li ho fatti probabilmente scrivendo veloce, inutile dire che un post di quelle dimensioni non avevo gran voglia di leggerlo per quanto possa essere errata come cosa.

    PS: popolano esiste come termine: indicava il cittadino di ceto medio nel medioevo, era giusto per non utilizzare sempre le stesse parole continuamente nelle frasi.


    CITAZIONE
    Kariya Ashura
    narrato
    parlato | *parlato sottovoce*
    pensato
    parlato altrui 1
    parlato altrui 2
    parlato altrui 3
    pensato (innata)

    La marea dondolava Kariya, quasi tentandolo ad appisolarsi, ma l'antro tetro e ristretto dove si era nascosto non dava occasione al ragazzo di stiracchiarsi e di godersi il viaggio. L'imbarcazione procedeva sulle acque salmastre tramite le vogate del criminale posto alla sua guida, che ansimante continuava in modo incessante nel suo sforzo fisico. L'Ashura, mentre imperterrito rimaneva nascosto all'interno di uno scomparto del mezzo di trasporto marittimo, si distrasse per qualche attimo rievocando gli episodi avvenuti negli ultimi giorni. Lo scrosciare dell'immensa massa liquida che si infrangeva sulla barca velò il rumore dei lamenti provocati dall'uomo e semplificò il vagare dei pensieri del chunin. L'iwano ripensò a quando arrivò ad Hatamatsu, sotto ordine della Tsuchikage, con l'intento di sventare dei disordini nella zona portuale. Rimembrò le persone che aveva incontrato e quelle a cui aveva chiesto informazioni senza però avere risposta. L'omertà regnava sovrana in quella cittadina. Non vi era pescatore o commerciante che avesse il coraggio di aprire bocca. Ognuno temeva la banda criminale come se fossero dei demoni, a causa di possibili vendette che avrebbero potuto attuare contro i loro familiari. La svolta si ebbe quando uno shinobi, incuriosito dal suo attaccamento alla vicenda e divertito dai suoi modi burberi, volle spifferargli alcuni dettagli riguardo il racket attuato da questo gruppo di malviventi nella zona portuale. Kariya fu molto grato a quell'uomo, dato che senza di lui probabilmente starebbe girando ancora senza meta. Oramai aveva una traccia da seguire. Il delinquente che stava pedinando sembrava avere un collegamento con quella banda criminale, e nell'intento di scoprire dove fosse ubicato il loro nascondiglio decise di nascondersi sulla sua imbarcazione attendendo lo sbarcò per poter acciuffare il resto dell'organizzazione e mettere fine alle loro malefatte. Passò un altra mezz'ora prima di raggiungere la terra ferma, ma quel lasso di tempo sembro infinito per Kariya. Il ninja, udendo il suono di un materiale solido che "grattava" alla base della barca e a causa degli sballottamenti, comprese che il bandito stava ormeggiando il proprio mezzo di trasporto.

    Finalmente, direi che siamo arrivati alla nostra meta. Ora usciamo fuori da questo fottuto buco e diamogliele di santa ragione a qualsiasi figlio di p*****a che incontriamo.

    Non è il caso di essere frettolosi. Non abbiamo idea di dove diavolo possiamo essere, non intendo unicamente la locazione in se per se. Se ci troviamo nel quartiere generale nemico non sarebbe la scelta migliore, dato che vi sarebbero troppi occhi e troppi uomini da fronteggiare. Non dobbiamo fallire e dobbiamo assicurarci che tutto fili per il verso giusto.

    Io non sento altre voci, a parte i lamenti di questo str***o che stiamo seguendo ma se vogliamo andarci con i piedi di piombo d'accordo. In seguito però mi aspetto una carneficina da parte nostra. Questa feccia sarà prima malmenata a dovere e poi messa sotto torchio dalla legge.

    Lo shinobi rimase nascosto nell'anfratto per un altra decina di minuti, in modo tale da essere sicuro che il "suo uomo" fosse lontano dall'imbarcazione e poter uscire di soppiatto senza che si accorgesse della sua presenza. L'Ashura fece forza sulla tavola di legno, sollevandola, per poi far fuoriuscire il suo capo con cautela dallo scomparto della barca. L'iwano tornò ad essere irradiato dai raggi solari riscoprendo una piacevole sensazione di calore, la quale sfortunatamente non pote godersi appieno dato che si trovava in territorio ostile. Scrutò la zona circostante notando di essere approdato su un isolotto dalla scarsa vegetazione e priva di persone, quantomeno nella locazione specifica dove era ubicato attualmente lui. Notando che la zona era tranquilla il giovane uscì dal suo nascondiglio venendo investito dalla brezza marina che, contrastando il calore emanato dal sole, lo fece rabbrividire per qualche attimo. Una volta conclusa tale azione Kariya eseguì torsioni con il collo e i fianchi per poi distendere i propri arti. L'eccessivo tempo rinchiuso in quell'angusto "buco" del mezzo di trasporto marittimo aveva intorpidito il suo corpo ed a causa di ciò decise quindi di sgranchirsi i muscoli. Una volta ripresosi richiuse lo scomparto con la tavola di legno, in modo da assicurarsi che quell'uomo nel caso tornasse lì non si accorgesse che vi era un infiltrato a bordo. In seguito balzò giù dall'imbarcazione, affondando con i piedi nella sabbia e iniziò a seguire le orme lasciate dal criminale.

    Sembra deserta come zona, inoltre è spoglia. Dubito che ci sia il loro quartier generale data la scarsa vegetazione e l'inesistenza di anfratti, quantomeno in questo punto dell'isola. Se ricordo bene quel tipo aveva parlato di dover consegnare un quantitativo di denaro al suo boss, quindi è possibile che questo sia semplicemente un punto di incontro per la riscossione delle tangenti del racket. Effettivamente non potrebbe esserci luogo migliore, dato che non vi è anima viva. Peccato per loro che oramai non mi è più sconosciuto. Se avrò fortuna riuscirò ad acciuffare sia quel tipo che il loro capo, o comunque sia uno dei pilastri dell'organizzazione

    L'aspirante jounin, passo dopo passo, si addentrò verso l'entroterra seguendo le orme del criminale. Sfortunatamente le impronte divenivano meno nitide e profonde man mano che la sabbia lasciava spazio ad un terreno stabile. Le tracce del tizio improvvisamente si dissolsero e l'Ashura perse l'unica pista che aveva. In un primo momento si innervosì con se stesso per aver aspettato probabilmente troppo all'interno della barca prima di uscire allo scoperto, ma non volle darsi per vinto e tentò di ritrovare il contatto visivo con il suo obiettivo. Si spostava con andatura moderata, tentando di non provocare rumore, percorrendo in lungo e in largo l'area circostante. Passò diversi minuti a girovagare alla sua ricerca, sino a che non notò una figura con una valigetta in mano in uno spiazzo d'erba. Il ninja attivò il suo binocolo oculare e tramite l'attrezzo riuscì ad assicurarsi che l'uomo seduto era proprio colui che stava cercando. All'angolo della bocca del sedicenne si formò un accenno di sorriso per la riuscita dell'inseguimento, ma il suo lavoro non era certo finito lì. Il possessore dell'arte eremita avanzò con passo felpato verso l'uomo, che gli dava le spalle. Inaspettatamente il malvivente si voltò, notando il chunin del villaggio della roccia. Quest'ultimo rimase incredulo di come fosse riuscito ad individuarlo, in particolare perchè non gli era di fronte ma di spalle. L'uomo fissò per qualche attimo il giovane, sorpreso della sua presenza sul posto, per poi aggredirlo verbalmente.

    E tu chi sei? Cosa diavolo ci fai qui? Da dove sei saltato fuori? Come hai fatto ad arrivare qui?

    L'Ashura, irritato dall'atteggiamento aggressivo dell'uomo, reagì alla stessa maniera e con tono sadico gli rispose dicendogli:

    Non è importante chi sono, ma come ti ridurrò una volta che avrò terminato con te e la tua organizzazione di figli di p*****a !

    Maledetto inutile iwano !! Torna da dove sei venuto e fatti i c***i tuoi !!!

    Il ninja, percorrendo con passo lento un paio di metri, produsse una fragorosa risata malefica mentre il suo corpo mutava. Oltre all'aspetto fisico anche la tonalità della sua voce, che divenne più rauca, provocando una strana distorsione nel suo ghigno. Sul suo corpo iniziarono a diramarsi alcuni sigilli color pece mentre il suo avversario assisteva esterrefatto alla scena.

    AHAHAHAHAHAHAHAHA. SPERI DI SPAVENTARMI ? NON HAI BEN CAPITO CHI TIENI DI FRONTE A TE. IO SONO IL DEMONE DELLA TERRA, COLUI CHE METTERA' FINE ALLA TUA VITA.

    Dopo quelle parole l'uomo, senza esitazione, scattò di corsa verso l'iwano. Quest'ultimo, mentre i metri tra lui e il suo nemico si riducevano, notava che la muscolatura del criminale era notevolmente migliorata. Kariya a quel punto si mise in posizione difensiva, incuriosito dalle abilità dell'uomo che stava per fronteggiare. I due erano specialisti nell'arte del taijutsu e sicuramente sarebbe stata una sfida interessante. L'uomo dal fisico statuario una volta arrivato a distanza ravvicinata tentò di colpire con un calcio ascendente allo stomaco il possessore dell'arte eremitica, che non riuscì a bloccare il colpo in tempo e venne innalzato di diversi centimetri dal suolo. In seguito il bandito continuò la sua offensiva portando una serie di 3 calci. Il giovane dalla folta chioma bronzea cercò di difendersi come poteva, ma incassò nuovamente i colpi avversari. Non era la prima volta che l'Ashura vedeva quella tecnica. Subito gli rivenne in mente il giorno in cui si scontrò con un ninja di konoha, incontro dove ebbe la peggio. Sfortunatamente la situazione non permetteva di rievocare ulteriormente quell'evento, dato che era nel pieno di uno scontro. Kariya, notando che l'offensiva nemica era terminata, si preparò a contrattaccare.

    Mi aspettavo di più da te, mi hai fatto appena il solletico.

    Il ninja, dopo quelle parole, arretrò di 3 m per poi tentare di caricare con veemenza il suo avversario. Lo shinobi, data la sua immensa potenza fisica, cercò con questo primo attacco di destabilizzare il suo avversario in modo tale da rendere il seguito della sua strategia offensiva maggiormente ostica e devastante. Dopo aver tentato di cozzare con brutalità il suo nemico, l'Ashura quadruplicò le dimensioni del suo arto destro in modo da incrementare esponenzialmente il suo potere distruttivo. Il ninja, nel momento in cui trasmutò il suo braccio, lo fece roteare per un istante in modo da caricare il colpo per poi tentare di far impattare un primo pugno sulla gamba sinistra del malcapitato ed in seguito, utilizzando sempre il medesimo braccio, caricò un rovescio tentando di colpire il volto del criminale. Infine, per concludere la sua micidiale strategia offensiva, tentò di colpirlo con la sua tecnica preferita, ovvero il palmo distruttivo. La mano del giovane mirava al torace dell'uomo, con l'intento di metterlo al tappeto. L'Ashura, una volta conclusa l'ultima azione, si allontano di 4 m dal suo obiettivo per poi fissarlo in malo modo. Il possessore dell'arte eremitica fendeva l'aria con le sue dita potenziate, che sembravano pizzicare il vuoto, impazienti di scoprire se l'uomo fosse ancora in grado di rialzarsi. Lo shinobi, mentre aspettava il responso, pose la sua mano "sana" sul suo capo aggiustandosi il copri fronte per poi passarla sulla sua folta chioma bronzea, gettandosela all'indietro in modo da sistemarla. Sul suo volto risplendeva un sorriso alquanto macabro, che era pari unicamente al suo sguardo assassino. Il ninja mise in conto che se la maggior parte dell'organizzazione era composta da membri di livelli infimo come l'individuo con cui stava combattendo sarebbe stato un gioco da ragazzi sbarazzarsene e allo stesso tempo divertente nel godere del panico sulle loro facce una volta che li avrebbe malmenati o addirittura uccisi uno ad uno. Sfortunatamente quello non era che il preludio e il primo passo per tale avvenimento era la disfatta del bandito che aveva dinanzi ai suoi occhi.

    CITAZIONE
    Calcoli
    riflessi: 4
    parata semplice: 6
    tecnica offensiva 5,5
    attacco semplice 5,5

    CITAZIONE
    Azione gratuita 1: Attivazione innata 2°livello Livello 2 (Verde)
    Assorbendo passivamente il chakra della natura a questo livello il ninja sarà in grado di modificare la forma di entrambi i propri arti superiori (la pelle assumerà un colore grigiastro nella zona trasformata).
    Compariranno dei tatuaggi neri ricoprendo metà corpo e la forza del ninja aumenterà a dismisura, rendendo tutti i suoi attacchi più violenti e brutali (Forza +2)
    La trasformazione eremitica scatenerà nel ninja una personalità doppia, tanto che se non si avranno almeno Volontà 3 e Intuito 3 si rischierà di attaccare anche i propri compagni durante un combattimento (metà degli attacchi saranno rivolti verso l'avversario, l'altra metà verso i propri amici).
    [Costo di attivazione: 5; mantenimento: 2 x turno]
    | Consumo: 5

    Difesa semplice 1: tento di parare vento ascensionale della foglia | danni ricevuti: 2
    Difesa semplice 2: tento di parare vento della foglia | danni ricevuti: 1
    Azione di movimento 1: arretro di 3 m
    Tecnica offensiva a verde: CaricaCarica- (Tokken - Tackle Charge)
    Tipo: Taijutsu
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: C
    Descrizione: E’ una tecnica sia di difesa che di attacco. Il ninja che la utilizza contrae i muscoli del corpo ottenendo una grande resistenza ai colpi e una grande potenza d’impatto. In questa situazione però il ninja non è molto mobile e l’unica cosa che può fare è un attacco diretto con una spallata. Ma la grande energia sprigionata da questa spallata rende la tecnica molto difficile da ostacolare. Si può utilizzare anche per abbattere avversari di stazza molto grossa o contro grosse strutture come case e alberi. Il danno causato alle persone causa danni debilitanti.
    [Consumo: 12]
    [Richiede: Resistenza uguale o superiore a 1]
    [Nota: I danni saranno dipendenti dal proprio grado di Forza. A forza LV 3 abbatte piccoli alberi; a forza LV 5 abbatte muri di piccole abitazioni]
    [Slot ferita: minimo 2 – massimo 5
    A forza 5: minimo 3 - massimo 5
    A forza 7: minimo 3 - massimo 5 con possibile status : Stordimento]
    [Costo: 30 Ex]
    [Energia: Verde]
    | Consumo: 12 | danno: 3 - 5

    Tecnica non offensiva a gialla: Pugno gigantePugno Gigante
    Tipo: Hijutsu
    Posizione delle mani: //
    Livello: D
    Descrizione: La propria mano triplicherà la sua grandezza; in questo modo si potranno sferrare pugni molto potenti. Dopo che il braccio si sarà trasformato non sarà più utilizzabile per la composizione dei sigilli.
    [Consumo: 4; Mantenimento: 2xturno]
    [Slot ferita: +1 agli attacchi fisici portati con il braccio]
    [Richiede: “Trasformazione eremitica Liv.1”]
    | Consumo: 4

    Attacco semplice 1 : pugno diretto alla gamba sinistra avversaria | danno: 5 - 6
    Attacco semplice 2 : rovescio diretto al volto | danno: 5 - 6
    Tecnica offensiva a gialla : Palmo distruttivo PALMO DISTRUTTIVO - (Houshou - Crushing Fist)
    Tipo: Taijutsu
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: D
    Questo taijutsu può rilevarsi molto debilitante per il corpo del nemico se esso viene colpito, la tecnica consiste nel colpire, con il palmo della mano, il nemico al petto o all'addome, richiede una discreta forza per causare più danni possibili.
    [Consumo: 7]
    [Richiede: Abilità Corporee uguale o superiore a 2- forza uguale o superiore a 3]
    [Slot ferita: 1-3 se si possiede forza 5 danno 2-4]
    [Costo: 40 Ex]
    [Energia:Gialla]
    | Consumo: 7 | Danni: 3 - 5

    Azione di movimento 2: arretro di 4 m

    Chakra consumato: 5 attivazione innata + 12 carica + 4 pugno gigante + 7 palmo distruttivo = 28
    Chakra rimasto/posseduto: 68/90
    Danni fisici 3/20
    Danni psicologici //
    Condizioni psico-fisiche: euforico
    Equipaggiamento auricolare | arma retrattile da polso 0/22 | Binocolo oculare (indossato)
    Distanza dall'avversario: 4 m
    CITAZIONE
    Portakunai
    Tasca 1: 8/8 kunai | 3/4 Uchiha shuriken
    Tasca 2: 15/15 spiedi, 0/15 makibishi
    Tasca 3: 4/4 Sigillo esplosivo, 2/2 palla di luce, 2/2 fumogeni
    Tasca 4: 10/10m di filo di Nylon, 0/5m di bende.

    CITAZIONE
    Giubba chunin
    [Prima tasca]

    Slot 1: 0/5 m Bende
    Slot 2: Rotolo di pergamena n°1 [vuoto]
    Slot 3: 2 carte bomba. [vuoto]

    [Seconda tasca]

    Slot 1: Tonico da guerra della forza
    Slot 2: Tonico da guerra della resistenza
    Slot 3: //
    Slot 4: //
     
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    Missione Iwa: Fronte Tumultuoso

    Partecipanti: Kariya Ashura (sraeps)





    Alla fine dei conti sei risultato essere troppo forte per il tuo avversario. Il tuo ultimo colpo risulterà per lui fatale. Giacerà di fronte a te steso e immobile. Non sai se e morto o vivo ma la cosa ti importa relativamente poco alla fine. Prenderai la valigia con i soldi e cercherai di inventarti un modo per andartene via da quell'isolotto alla svelta, portando però con te il corpo dell'uomo. Una volta tornato al porto consegnerai alle autorità competenti il malloppo spiegando di cosa si tratta. Esse ti ringrazieranno ma ti redarguiranno per via di numerose segnalazioni pervenute sui tuoi modi un pò troppo bruschi di indagare. Questa volta vieni graziato, ma se mai capiterà di nuovo da loro una cosa del genere verrà mandata una segnalazione ai tuoi capi. Il corpo dell'uomo deciderai di portarlo con te ad Iwa. Concludi il post quando ti prepari a partire (il tuo bagaglio pesante ancora non si è ripreso).




    Se vuoi chiarimenti sul combattimento contattami in privato. La nuova traccia mi sembra abbastanza chiara, ma se hai bisogno sono a disposizione.

    Per qualsiasi dubbio ti invito a contattarmi via mp o via chat. :fiore:



    - Se non hai voglia di correggere post lunghi allora che li scrivi lunghi a fare? Se per illuminare i miei occhi speri che basti scrivere molto allora ti sbagli di grosso. Io non voglio ne che scrivi molto ne che scrivi poco. Voglio che scrivi il giusto, e che lo faccia bene.

    - Le parole dovrebbero anche avere un minimo di contesto però. Ci stanno quel tipo di parole ma se usi un linguaggio dove non risultano essere fuori luogo. Posso come è giusto che sia non contartelo come errore, però il succo del discorso rimane lo stesso per me.

    - La parola tetro è più frequentemente utilizzata in contesti dove entra in gioco anche la paura. Per quanto tra i suoi significati vi sia anche il buio (cosa che presumo a pelle fosse tue intenzione fare) io ci avrei visto di più un altro sinonimo. Poi per carità, opinione mia.

    - Non mi piace vedere la fase d'attacco di un utente senza uno straccio di elemento di pensato o parlato. Mortifica il bel lavoro che si può fare in quella fase. Una situazione del genere la vedo meglio nella fase difensiva dell'utente.

    Da ora in poi solo osservazioni sul riepilogo.

    - Va bene che tu scriva tenti di parare, ma devi anche scrivere come lo fai.

    - Non riesco a capire come hai fatto a fare il conto giusto del chakra consumato ma sbagliare il conto del chakra rimasto. Ti rimane 62, non 68.

    - Nei danni fisici voglio che tieni il conto di quelli subiti. Nel senso che voglio anche che scrivi cosa hai subito (devi insomma dare una giustificazione danno per danno).


    Voto: 7,3

    Per qualsiasi dubbio ti invito a contattarmi via mp o via chat. :fiore:



    Edited by circu - 30/11/2014, 20:17
     
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    Lo scontro era terminato in meno di due minuti. L'arte marziale dell'iwano era nettamente superiore a quella del criminale. Quest'ultimo subì uno ad uno i colpi del chunin frantumandosi alcune ossa, le quali produssero un suono stridulo tale da far raggelare il sangue. Conclusa la strategia offensiva il tizio fu scaraventato via dal palmo distruttivo dell'Ashura, che lo spedì dritto contro una roccia dalle medie dimensioni. Il possessore dell'arte eremitica si avvicinò al malcapitato e lo scrutò per qualche istante, cercando di comprendere se fosse cosciente o meno. Una volta assodato che il malvivente era privo di sensi gli assestò un unico ma possente calcio sul volto sbeffeggiando la sua carcassa. Lo sguardo dell'aspirante jounin si spostò verso l'oriente, dove vi era la valigetta. Con passò lento avanzò verso l'oggetto per poi aprirlo, assicurandosi che all'interno vi fossero i contanti. Il ninja, notando il quantitativo di danaro, fu combattuto. La sua famiglia non viveva nell'agiatezza economica e quell'ingente capitale gli avrebbe dato man forte. La questione sarebbe stata come spiegare quell'ammontare di banconote tutte in un unica volta, senza contare che i suoi non sarebbero stati sicuramente d'accordo su tale azione.

    Forse non sarà la somma di danaro più alta che abbia mai visto ma sarebbe comunque un bel malloppo. La problematica è in campo etico, non è giusto prendere dei soldi rubati a degli onesti cittadini.

    Aspetta aspetta andiamo con ordine. Questi soldi non li abbiamo presi noi, li abbiamo semplicemente "ritrovati". Secondariamente, nessuno ha visto quest'uomo e noi allontanarci da Hatamatsu e dirigerci qui. In breve basterà sbarazzarsi del corpo oppure assicurarsi che sia morto e consegnare il cadavere alle autorità. In tal modo ne usciremo puliti e per di più felici. Pensa a quante diavolo di cose potremmo comprarci, quanti divertimenti potremmo permetterci.

    Questo è vero, non abbiamo derubato noi i negozianti e potremmo dar sfogo ad alcuni nostri desideri e capricci. Ma il prezzo di tutto ciò ? Sapere che delle persone hanno lavorato duro per poi veder sfumare il loro sudato guadagno mentre noi sperperiamo i loro averi, è davvero ingiusto.

    La tua moralità mi dà il voltastomaco, sul serio. Sai che ti dico ? VAF*******O !!! TU E LA TUA FOTTUTA ONESTA', RIMANI UN PEZZENTE A VITA SE E' QUESTO CHE DESIDERI.

    Forse rimarrò un pezzente, rimarrò umile, ma a prescindere da questo non avrò scrupoli di coscienza. Se devo crearmi un impero lo creerò dal mio impegno e dai miei sforzi. Pensavo l'avessi compreso, questo mondo non è mosso dal danaro ma dal potere ed il potere è la capacità di agire sugli eventi. Per tale convinzione e per mia personale utopia cambierò il mondo e lo plasmerò in meglio, in un qualcosa che non si è mai visto prima.

    L'alter ego del giovane preferì tacere piuttosto che sollevare ulteriori polemiche, evitando in tal modo di rimanere imbambolati su quell'isola. Dopo la breve discussione lo shinobi richiuse la valigetta e tornò nuovamente verso il criminale, ormai ridotto ad uno straccio. Con la mano libera afferrò la gamba sinistra del lestofante, trascinandolo da lì sino al punto da cui era arrivato. Kariya approdato nuovamente sulla spiaggia da dov'era sbarcato si avviò verso il mezzo di trasporto marittimo. Il sedicenne scaraventò con forza l'uomo sulla barca per poi fare lo stesso con la valigetta, ma molto più delicatamente per evitare che l'oggetto potesse aprirsi. L'Ashura, dopo aver "riposto" sull'imbarcazione i suoi "bagagli", levò gli ancoraggi per poi spingere la grande matassa di legno in mare. L'iwano, una volta salito a bordo, afferrò i remi ed iniziò a vogare senza sosta in direzione della cittadina portuale. Il ragazzo, durante tale azione, teneva sempre d'occhio il bandito nel caso quest'ultimo potesse riprendersi e, nell'eventualità, tentare di colpirlo. Il tragitto era faticoso e noioso, a causa della monotonia dei movimenti da attuare per smuovere la barca. Ad ogni vogata il ninja emetteva dei suoni simili a dei lamenti. Egli cercava di limitare il tempo perso aumentando la velocità e la potenza delle sue remate, le quali "frustavano" con vigore la massa d'acqua circostante. Il giovane, a causa dell'affaticamento, iniziava ad essere a corto di fiato ed a vogare con minore intensità. Fortunatamente era nei pressi del porto e notando di essere vicino al suo obiettivo si riarmò di coraggio e vigore fino a che non arrivò alla banchina. Lì ormeggiò l'imbarcazione per poi sollevare e reggere sulle sue spalle il malvivente, ancora in stato di incoscienza, e prendere con la mano libera la valigetta. Una volta sceso dalla barca si avviò verso la zona commerciale dove vi era lo stabile delle autorità locali, ovvero la stazione di polizia. Lo shinobi, entrato all'interno dell'edificio, fu guardato in malo modo dagli agenti. Il chunin non comprese inizialmente il loro comportamento, ma non volle dare troppa importanza a tale dettaglio. Un signore gli andò incontro per poi fermare la sua avanzata a circa un metro dal ragazzo. L'uomo aveva una divisa leggermente diversa rispetto a quella delle guardie all'entrata che l'avevano adocchiato, inoltre su di essa vi erano alcune "decorazioni". Non ci volle molto per comprendere che costui era uno dei membri di rilievo all'interno del dipartimento di polizia. Per evitare di "sparare" sentenze che potevano non essere veritiere l'uomo rimase in silenzio, fissando per qualche attimo i "bagagli" dell'Ashura, in attesa che lui iniziasse a spiegare la sua versione dei fatti.

    Questa feccia che ho sulle spalle è uno dei membri di quella banda criminale che estorce denaro a negozianti e pescatori nella zona portuale. I "pesci piccoli" utilizzavano un isoletta a nord, a circa un oretta da qui, come punto di incontro con gli intermediari dell'organizzazione e cedevano il loro "fatturato"...

    Lo shinobi alzò il braccio sinistro porgendo la valigetta al capo del dipartimento, il quale la afferrò senza molta esitazione per poi controllarne il contenuto.

    ...Sono riuscito a recuperare il danaro senza troppi problemi. Confido che venga restituito ai commercianti. Costui invece verrà con me ad Iwa e probabilmente verrà interrogato, cosi ne sapremo qualcosa di più riguardo questi criminali.

    Dopo quelle parole Kariya fece retro-front ma all'uscio dello stabile fu frenato dall'ispettore, che attirò la sua attenzione schiarendosi la gola.

    *Coff coff*... Prima che tu te ne vada ragazzo, vorrei dirti due paroline. In primis ti ringrazio per il lavoro svolto, ci hai dato una mano in questa faccenda complicata e di questo ne tengo conto. Ciò non toglie che hai utilizzato delle "tecniche di interrogatorio moralmente discutibili". Mi sono giunte diverse lamentele da parte dei cittadini...

    Il tono della voce dell'uomo divenne più deciso e severo. Tale scelta fu effettuata con l'intento di rimproverare e mettere in chiaro determinate questioni con il ninja di Iwa.

    Normalmente io non tollerò tali comportamenti qui ad Hatamatsu, ma chiuderemo un occhio questa volta. Ricordati però che io non sarò sempre clemente e se infastidirai nuovamente la popolazione te la vedrai direttamente con i tuoi superiori, e a quanto mi dicono la Tsuchikage non è per nulla indulgente.

    Il possessore dell'arte eremitica, sentendo quelle parole, si voltò verso il suo interlocutore ed aggrottò le sopracciglia in segno di sdegno. In seguito a quell'azione sbuffò per poi varcare lo stabile e dirigersi verso il portone principale della cittadina. Il sedicenne avrebbe preferito inveire verbalmente sull'uomo, accusandolo di non eseguire il suo dovere per proteggere la popolazione, ma per evitare possibili ripercussioni decise di ammutolirsi. Il chunin continuò nel suo tragitto, guardando un ultima volta quella città portuale le cui redini erano tenute parzialmente nelle mani di questa organizzazione criminale, che stava estendendo man mano la sua egemonia su di essa. L'iwano sapeva bene che da sole le autorità competenti non sarebbero venute a capo dei loschi affari effettuati dai membri di questa banda, anche perchè vi erano alcuni agenti delle forze dell'ordine che erano stati corrotti. In particolar modo si domandò se persino l'uomo con cui aveva parlato fosse uno di loro, uno che aveva venduto il proprio onore e infangato la divisa che orgogliosamente avrebbe dovuto portare. Come se non bastasse un ulteriore dilemma dimorava nelle sua mente, ovvero per quale ragione non avesse scovato l'intermediario. Che avesse visto lo scontro e se la fosse data a gambe levate ? Quelle domande non avrebbero avuto risposta, quantomeno non cosi presto. Kariya sapeva bene di non potersi perdere in futili interrogativi. Doveva dirigersi da Yoruichi-sama, colei che gli aveva commissionato la missione ovvero la leader del villaggio della roccia, ed aggiornarla sugli sviluppi recentemente emersi. Inoltre, il malcapitato sarebbe dovuto essere interrogato dagli anbu con l'intento di scoprire eventuali informazioni riguardo tale associazione a delinquere. Una luce sfavillava negli occhi del ragazzo, il quale era determinato ad arrivare in fondo alla questione e l'unico mezzo per farlo era l'individuo posto sulle sue spalle. Il giovane dalla folta chioma bronzea varcò senza problematiche il portone principale della cittadina e guardò l'orizzonte. In seguito roteò leggermente il capo per poter fissare il volto del criminale, che era ancora in stato di incoscienza, sperando che le ferite che gli aveva arrecato non gli avessero fatto "varcare l'ultima soglia".
     
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