Missione Kiri: L'isola dei Delfini

Pt: .:Dana:.

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    Jinka e Dana attesero qualche minuto sulla soglia della villa, ma non vedendo nessuno arrivare Dana disse

    - Vado a darmi una rinfrescata ed aspettero' in camera. Chiamami quando arriva
    - Per chi mi hai preso per un segretario?
    - Sisi

    Concluse Dana non curante del tono di Jinka, cosa le lo fece arrabbiare. Non perdevano tempo a punzecchiarsi e nonostante le minacce del sensei, Dana non voleva accettarlo come compagno di squadra. Sali' su per le scale e si diresse in camera. Come aveva detto al demonietto, si diede una rinfrescata e si stese sul letto. Si rilasso' per un bel po'. Era nervosa e voleva avere qualche informazione per poter agire e fermare queste sparizioni. Non poteva tollerare che certe cose potessero accadere. Il tempo passava ed il sole stava tramontando. Il nervoso aumentava sempre di piu', quando, ad un certo punto, senti dei rumori. Dana non capiva cosa fossero, cosi' alzo' la testa e si guardo' attorno. Vide che alcuni sassi colpire la finestra. Dana si alzo' e si diresse al muro, allungo' il collo e vide, con la finestra ancora chiusa, Jinka e Toiba. Apri' la finestra e, prima di dire qualcosa, vide i suoi compagni di squadra fare cenno di scendere. Cosi', senza fare tutto il giro e metterci troppo, sali' sul davanzale e, con un salto, atterro' affianco a Toiba. L'altezza non era molta e non aveva problemi ad atterrare senza farsi male. Toiba e Jinka, seguiti da Dana, si spostarono e si misero in un piccolo vicolo nascosto dalla gente. Dana non capiva di tutto questo mistero, quando Toiba disse

    - Ho trovato l e informazioni che ci occorrono, tranquilli, se ci sbrighiamo, forse potremmo prendere i sospettati e interrogarli...

    A quel punto Dana capi' che l'avevano chiamata per comunicarle delle informazioni e che era arrivato il momento di agire. Cosi' Toiba ordino' ai due di seguirlo all'accampamento dove si trovavano i sospetti. Cosi' senza farsi notare, uscirono dalla città e corsero verso la radura in cui si nascondevano i sospetti. Erano appena usciti dal villaggio e stavano tagliando il boschetto quando, ad un certo punto Dana si fermo'. Aveva un'espressione pensierosa, qualcosa le stava frullando per la testa. Erano a pochi metri dal luogo, infatti lo si vedeva in lontananza, nonostante la fitta vegetazione che copriva quella zona.

    - Sembra tutto troppo semplice

    Toiba e Jinka si accorsero con qualche secondo in ritardo che la loro compagnia si era fermata, cosi' si fermarono e tornarono dietro. Il sensei stava per parlare quando Jinka disse

    - Già sei stanca? Muoviti

    Toiba vide l'espressione di Dana e si incuriosi'

    - A cosa stai pensando?

    Dana si ridesto' e rispose al sensei

    - Non vi sembra tutto troppo strano? Prima io e Jinka abbiamo chiesto a tutti se avevano visto qualcosa di strano, qualche tipo sospetto, qualsiasi cosa, ma tutti risposero di no, che era tutto nella norma e che nonostante la festa, non avevano notato nulla di strano. Ora pero' abbiamo qualcuno che ci dice esattamente dove si trova l'accampamento. Inoltre, non vi è nemmeno una trappola, nemmeno una guardia. Tutto troppo semplice

    Il quel momento anche Toiba e Jinka iniziavano a riflettere. Le parole della ragazza l'avevano colpiti. A quel punto Toiba disse

    - capisco se l a metti cosi , se pensi si a una trappola dobbiamo riorganizzarci...

    Dana fu colpita. Fino a quel momento non l'avevano calcolata proprio per niente, non le avevano chiesto opinioni e non le permettevano di partecipare attivamente, mentre ora grazie a quel suo ragionamento, a quanto pare, si erano accorti che erano in tre a fare quella missione. Si era sentita un po' escluse, ma ora le cose sembravano cambiate. Anche Jinka sembrava diverso sembrava riconoscere che anche io ero un ninja, ma non potevano di certo mancare le sue frecciatine. Infatti disse

    - a quanto pare pensi anche tu, io ero troppo preso dall'idea di combattere...

    Dana lo fulmino' con lo sguardo, ma non ribattè. Non voleva che il sensei la rimandasse a casa. Butto' giu' il boccone amaro e si trattenne. Ora dovevano decidere come comportarsi, tutti e tre stavano pensando quando Dana disse

    - Che ne dite ci avviciniamo un po', studiamo com'è il campo, cosi' possiamo creare un piano ed agire al meglio
    - Stai usando troppo il cervello, non vorrei che andasse a fuoco

    Disse Jinka concludendo con una risatina. Sia Dana che Toiba lo guardarono male e Jinka smise di ridere. Toiba sembrava apprezzare la mia partecipazione e soprattutto il fatto che non rispondesse alle provocazioni di Jinka. Dana stava acquistando fiducia.

    - Bene facciamo come ha detto lei

    Si avvicinarono di qualche metro e si nascosero tra i cespugli. Nella radura vi erano due piccole case di legno e quattro uomini. Tre stavano cercando di accendere il fuoco, sicuramente volevano preparare qualcosa per la cena, mentre l'altro era in disparte a pulire i piatti. Dana guardo' con attenzione il luogo, e vide che vi erano molti cespugli intorno molto grandi. Ad un tratto vide un cervo che sbuco' la testa tra i cespugli e subito dopo scappo' via. La ragazza noto' che anche i tre uomini l'avevano visto e che erano rimasti delusi quando questa ando' via. A quel punto a Dana le venne un'idea e si guardo' intorno. Jinka si accorse cosa stesse facendo la sua compagna e le chiese

    - Che diavolo stai cercando
    - Niente mi è venuta un'idea

    Toiba si volto' verso la ragazza e disse

    - Che idea?
    - Pensavo che potremmo catturare uno di loro per interrogarlo ed avere delle informazioni. Inoltre ho anche un piano per farlo. Un bel piano

    Concluse la ragazza sorridendo. I due ragazzi guardarono Dana sorpresi. Era riuscita in poco tempo a trovare un piano per catturare uno di loro, anche se, Jinka, sembrava un po' preoccupato visto che quando la ragazza aveva sorriso stava guardando lui. Intanto Dana si era messa a cercare una cosa e disse a Jinka

    - Femminuccia sai correre veloce vero?
    - Ovvio e non chiamarmi femminuccia, maschiaccio
    - Sisi capito

    Taglio' corto Dana facendo infuriare Jinka. Ad un tratto Dana prese due rami con tanti piccoli rametti attaccati e senza foglie. Prese un lembo del suo vestito e strappo' una striscia del suo vestito. Successivamente si mise dietro Jinka, il ragazzo cerco' di voltarsi, ma Dana glielo impedi'. Cosi' usando la stoffa, attacco i rami alla testa di Jinka formando due belle corna.

    - Ma che bel cerbiatto abbiamo qui

    Toiba fece un piccolo sorriso e cerco' di trattenersi, mentre Jinka aveva uno sguardo omicida.

    - Toglile immediatamente o ti uccido in maniera lenta e molto dolorosa
    - Fa parte del piano, tu distai quei tre uomini mostrando le corna e facendoti inseguire, mentre io e il sensei pensiamo all'altro. Cerca di trattenerli il piu' allungo possibile e non farti prendere bel cerbiatto ahahahahah

    Concluse Dana con una risata. Jinka era rosso in volto, piu' per rabbia che per vergogna.

    - Credi che possa funzionare?

    Chiese Toiba. Dana si volto' verso la raduna ed indico' i tre uomini

    - Guardi stanno accendendo un fuoco, prima c'era un cervo e l'hanno notato anche loro quindi sicuramente se vedranno un altro cervo si fionderanno a catturarlo. Inoltre con il buio riuscirai a non far vedere che sei un ragazzo con le corna di legno.

    Toiba ci penso' su, poi approvo' il piano. Jinka, nonostante non volesse fare il cervo, approvo' anche lui il piano. Prima di metterlo in atto, Jinka le chiese come continuava l'operazione rapimento.

    - Tu pensa a fare la tua parte cerbiatto, io la mia. Sensei, lei faccia un giro e si porti in quella zona piena di cespugli, proprio difronte all'uomo che pulisce i piatti. Lo portero' nella sua direzione
    - E come?
    - Si fidi di me sensei

    Nonostante Dana non avesse svelato la sua parte, i due decisero di fidarsi. Jinka prima di andare disse una cosa all'orecchio di Dana

    - Te la faro' pagare

    Dana sorrise, ma non rispose. Il sensei comunico' che a circa 100 mentri dalla loro posizione, sulla sinistra c'era una fattoria abbandonata di proprietà del sindaco. Decisero che quella sarebbe stata il loro punto d'incontro dopo aver messo in atto il piano. Jinka si sposto', nascosto dai cespugli nella parte opposta e inizio' a fare dei piccoli rumori e a mostrare le corna tra i tre cespugli. Intanto Toiba aveva già raggiunto la sua postazione, mentre Dana si mise a metà strada dalla zona di separazione alla zona in cui si trovava Toiba. I tre uomini notarono il finto cervo e dissero all'altro di aspettarlo li' mentre loro lo andavano a catturare. A quel punto Jinka inizio' ad allontanarsi lentamente e gli uomini lo seguirono. Ora toccava a Dana. Fece un respiro profondo ed usci' allo scoperto, ando' verso l'uomo con il fiato corto. Aveva un'espressione affaticata e disperata.

    - Signore la prego mi aiuti, ho il carretto bloccato, la prego ho il raccolto da consegnare per la festa, il mio capo mi licenzierà

    In questa supplica, Dana cerco' di avere uno sguardo tenero, da dolce fanciulla indifesa, inoltre cerco' di mostrare le sue "qualità" all'uomo. Questi, nel vederla, ne rimase affascinato e sembrava non avere parole, cosi' Dana oso' di piu', gli prese una mano se la porto' sul suo petto e disse

    - La prego lei sembra un signore buono, sapro' come ricompensarla

    Con quelle parole, Dana fece l'occhiolino. L'uomo non riusciva a parlare era come ipnotizzato dalla sua bellezza. Intanto gli altri uomini stavano facendo ritorno dalla "caccia", il cervo che avevano visto era riuscito a scappare. L'uomo, vedendo ai suoi amici ritornare, apri' finalmente bocca e disse alla fanciulla a bassa voce

    - Aspettami li', arrivo subito mio dolce principessa

    Dana fece finta di arrossire e, come si era immaginata, l'uomo aveva indicato il posto dove vi era Toiba. Intanto l'uomo adescato disse altri altri che era un po' stanco di stare sempre li' e voleva farsi una passeggiata. Intanto gli altri, delusi dalla caccia, spensero il fuoco e dissero che sarebbero andati a dormire. Cosi' i tre uomini entrano dentro le case, due in una e uno nell'altra. Ora era rimasto solo l'uomo adescato che, una volta spente le luci, si addentro' nel bosco dove aveva indicato alla fanciulla di aspettare. L'uomo non la vide e inizio' a cercarla addentrandosi sempre di piu'. Ad un certo punto, l'uomo viene colpito alle spalle, proprio dietro al collo. L'uomo cadde a terra privo di sensi. Ad assestare quel corpo era stato Toiba.

    - Pero' ottimo piano
    - Grazie

    Sorrise Dana che si era ricomposta. Toiba prese di peso l'uomo e i due si diressero con molto attenzione verso la fattoria. Ci misero un po' ad arrivare anche se il tempo rimasto era poco. Non sapevano quando l'uomo si sarebbe ridestato o se i suoi compagni avevano scoperto della sua sparizione. Facendosi largo tra i cespugli i due arrivarono a destinazione. Con loro enorme sorpresa, vi era già Jinka ad aspettarli, ma era privo delle corna di legno

    - Peccato che te le sia tolte, ti stavano bene

    Commento' malignamente Dana. Jinka era sul punto di esplodere, ma, alla vista del sensei si contenne. I tre entrarono dentro una casetta di legno piccola e malandata, dentro vi era qualche pezzo di mobilia rotta ed era anche pieno di polvere. Jinka e Dana cercarono una sedia, trovandola, e fecero sedere su di essa il prigioniero. L'uomo sembrava iniziasse a svegliarsi e prima che Toiba o Dana potessero dire qualcosa, Jinka disse

    - Tu hai fatto il piano? Bene l'interrogatorio lo inizio io

    disse con uno sguardo sadico Jinka. Dana e Toiba, nonostante un po' di perplessità nel vedere quell'espressione acconsentirono...
     
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