Missione Kiri: L'isola dei Delfini

Pt: .:Dana:.

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  1. .:Dana:.
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    Nonostante la rabbia, Dana mando' giu' il boccone e cerco' di lasciar perdere e non pensarci. Ora pero' dovevano occuparsi della missione, cosi' si calmo e disse

    Allora dove dobbiamo andare?

    Il sole stava quasi per sorgere e l'oscurità che li avvolgeva man mano spariva lasciando un po' di luce. Jinka indico che a un centinaio di metri a nord c'era il campo dove tenevano gli ostaggi, cosi' il gruppo di ninja decise di andare a vedere subito se le informazioni che aveva raccolto il demonietto erano vere. A guidare il gruppo nel tragitto fu Jinka, a seguire Toiba ed infine Dana. I ragazzi corsero attraverso i cespugli e gli alberi cercando, pero' di fare il meno rumore possibile, non dovevano farsi scoprire mica dai loro nemici. Dopo qualche minuti arrivarono sul posto. Rimasero nascosti dietro ad due alberi e ammirarono il luogo. Vi era uno scavo e, in fondo allo scavo, vi erano delle caverne. Da ognuna di esse vi erano dei binari su cui vi erano dei carrelli pieni di carbone che venivano spinti dai cittadini che erano stati rapiti. Poco distante vi erano delle enormi prigioni fatte di pali di ferro in cui vi erano altri cittadini rapiti. Sicuramente quelle persone sarebbero stati venduti come schiavi. Lo spettacolo che si presentava agli occhi di Dana non era per nulla bello. Vi erano anche degli uomini armati di spade alla guardia delle celle e sulle quattro caverne. Mentre la ragazza guardava per studiare la situazione, Jinka le si avvicino' e disse

    Guarda cosa faceva l'uomo che tanto volevi aiutare....guarda attentamente....e chiediti cosa è giusto e cosa e sbagliato ....se serve un mostro senza alcuna coscienza, per salvare questa povera gente, sono pronto a farmene carico io....io e te abbiamo una visione di fare i ninja diversa....quindi lascia a me il lavoro sporco....

    Dana gli rispose subito

    Allora tu non sei un vero ninja se ti comporti come loro. Non puoi giustificare cosi' il male che infliggi.

    La ragazza voleva continuare a discutere, ma Toiba si era avvicinato cosi' decise di finirla li'. Dana vide che Jinka era molto irritato. Non ne capiva il motivo visto che quella a cui non stavano bene quei metodi era lei. Quando tutti e tre erano vicini, Toiba disse

    E' tempo di agire. Dobbiamo sorvegliare la zona contando tutte le guardie ed i loro movimenti. Quando avremo tutti i dati necessari, entreremo in azione con un piano

    I due ragazzi si limitarono ad annuire. Per avere una visione piu' ampia del campo, i tre ninja si decisero di posizionarsi ognuno in un posto diverso e, dopo 12h di sarebbero riuniti dove stavano ora per scambiarsi le informazioni. Cosi' i tre si separarono. Toiba doveva andare nella parte opposta, proprio sopra le caverne, Jinka sarebbe andato a destra e Dana si sarebbe dovuta spostare di pochi metri a sinistra. Una volta cambiata la posizione, Dana noto' che vi era un solo sentiero ce scendeva nello scavo e che si trovava proprio a una ventina di metri sulla destra del punto di ritrovo. Da quella posizione, Dana vide che il terreno era in discesa e vi erano molti cespugli da poter sfruttare per avvicinarsi e capire meglio la situazione. La ragazza si sdraio' per terra e striscio' per qualche metro. Nascosta tra i cespugli, arrivo' a circa una decina di metri dalle prigioni di ferro. I cittadini erano malnutriti e malconci, nonchè sporchi di carbone e terra. All'interno vi erano solo un paio di coperte e delle scodelle che venivano usate per dar loro da mangiare e da bene. Erano trattati proprio come animali. Nonostante lo spettacolo che le si parava davanti, Dana non riusciva a perdonare Jinka. Lei era una dura ma aveva dei principi, alcune cose che sia buoni che cattivi non meritavano. Ora pero' aveva altro a cui pensare. Nascosta tra i cespugli, vide che vi erano due uomini davanti alle due prigioni. Inoltre, dalla sua posizione, vide che vi era un guardiano per ogni caverna e vi erano altri due che passeggiavano tra i carrelli. Dopo un'ora Dana vide che dal sentiero arrivavano correndo i tre uomini della baita di prima. Erano agitati e parlarono freneticamente con uno di quelli che passeggiavano tra i carri. Dopo una decina di minuti di discussione, i tre se ne andarono. Passarono altre tre ore e Dana vide che dal sentiero arrivarono cinque altri uomini. I tre di prima devono aver chiamato dei rinforzi. Infatti ora a circolare tra nel campo erano sette uomini, piu' due davanti alle prigioni e piu' tre altri davanti alle caverne. Erano davvero molti. Inoltre ognuno di loro aveva delle spade ed alcuni anche delle fruste che a volte le usavano sui prigionieri quando questi rallentavano l'andatura. Erano passate 10 ore dall'appostamento e a Dana iniziava a venire fame. Dopo un'altra ora vide che arrivo' un bel gruppo di uomini, fecero il cambio di guardia. Stava per scadere il tempo, cosi' Dana, strisciando ed in silenzio si allontano' da quel punto e quando, era fuori dalla portata del nemico si rimise in piedi e si diresse al punto di incontro. Fu la prima ad arrivare. Dopo qualche secondo arrivo' Jinka e dopo qualche minuto arrivo' Toiba. Dana racconto' quello che aveva visto e gli altri due confermarono, anzi Toiba aggiunse che vi erano altri due uomini sul sentiero e Jinka disse che vi era un altro dalla sua parte, dove vi era una piccola tenda, doveva essere il capo di quella banda. I tre deciso di continuare a sorvegliare e vedere la notte cosa facevano. I tre ninja, inoltre, avevano fame, cosi' Toiba prese dei bento e li dette uno a Dana ed uno a Jinka. I tre si misero d'accordo di continuare la sorveglianza per 24h e poi si sarebbero incontrati per pianificare una strategia.

    Spero che stavolta non ideeremo una strategia stupida come prima

    disse Jinka.

    Stupida o no intanto ha funzionato.

    rispose a tono Dana. Si guardarono con odio, ma furono interrotti da Toiba che disse

    Piantatela è ora di lavorare

    I due annuirono e ritornarono alle loro postazioni. Questa volta, Dana non si mise nello stesso punto di prima, ma rimase piu' su per avere una chiara visione del posto. Mentre guardava cio' che succedeva, Dana si mangio' mezzo bento. Non era l'unica a mangiare, anche i nemici si passavano tra di loro del cibo, mentre i prigionieri continuavano a lavorare senza sosta. Ogni ora, li lasciavano bere un sorso d'acqua, ma a turno. Il tempo trascorreva cosi'. Loro che sorvegliavano e quei poveri prigionieri a lavorare o ad essere rinchiusi. La notte ormai era calata e vi era il cambio turno. Erano gli stessi di quelli di prima, quindi in tutto erano circa trentadue nemici, pero' sembrava che nessuno conoscesse tecniche ninja, il che era un vantaggio. Almeno quella era la sua impressione. La notte passo' tranquilla, anche se qualche volta Dana si addormentava. La notte era tranquilla e tutti i prigionieri la passavano dentro alle celle. A quel punto i guardiani erano solo tre per celle, mentre gli altri andarono a riposare vicino alla tenda del capo, ma anche li' vi era uno che, a turno, faceva la ronda. Erano davvero molto scrupolosi nella sorveglianza. Alle prime luci dell'alba, Dana vide che i rapitori portarono delle vaschette piene di cibo vecchio e un po' ammuffito. I prigionieri erano costretti a mangiarlo per cercare di sopravvivere e sperare che qualcuno li salvasse. Dana era sul punto di intervenire, ma doveva aspettare. Decise di spostarsi per seguire meglio la situazione. Quando il sole era ben in alto nel cielo, i tre della fattoria erano ritornati e andarono nella tenda del capo. Sicuramente erano andati li' per dirgli che non trovavano il loro amico.

    Se scoprono cos'è successo al loro amico, la situazione potrebbe precipitare

    Le 24 ore erano passate e i tre ninja si incontrarono nel punto di ritrovo. Gli altri due confermarono la versione di Dana su quanto avevano visto. Inoltre Dana aggiunse

    Se quei tre scoprono cosa hai fatto al loro complice, vedrai che a farne le spese saranno i prigionieri
    Ma piantala non lo scopriranno mai

    rispose Jinka. Dana non ribattè ma era lo stesso preoccupata. Toiba propose ai tre di girare intorno al campo per vedere i punti di accesso utili e le vie di fuga. Ci misero un'ora per perlustrare il perimetro. Notarono che vicino le prigioni, dove Dana si era appostata, vi era una utile vie di fuga per i prigionieri quando questi sarebbero stati liberati. Passarono il resto del tempo a vedere le abitudini dei nemici e videro che erano intransigenti. Non si smuovevano se non era per cambiare turno. Ritornarono al punto di partenza ed iniziarono ad elaborare qualche strategia. Il tempo scorreva velocemente ed ormai erano passati due giorni da quando avevano iniziato la sorveglianza. Avevano raccolto tutti i dati necessari per agire ed avevano anche ideato un buon piano per liberare quei poveri prigionieri. Era notte inoltrata e quella sera, era davvero fredda...
     
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