Missione Kumo: Tornando a casa

+Kakashi Hatake+

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    Otogakure e Kumogakure...dipende dalla situazione xD...

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    CITAZIONE
    Sei stato in vacanza per un paio di mesi, hai girato un po' il Paese del Fulmine ma ora sei stanco e vuoi tornare a dormire nel tuo letto. Manca soltanto un giorno di viaggio al ritorno ufficiale nella bella Kumo, però qualcosa va' storto, per qualche strana ragione a te incomprensibile, decidi di provare a fare una strada che non hai mai fatto, sembra più corta però è piuttosto insidiosa (descrivi tu cosa c'è, voglio farti riprendere la mano con un po' di scrittura libera :beer: ). Mentre corri saltando da un ramo all'altro, qualcosa ti colpisce dietro la nuca con una forza tale da farti cadere a terra e stordirti fino quasi a farti svenire. Sei molto confuso e vedi una persona correrti vicino, inizia a frugarti nelle tasche e quando vede che non sei svenuto, ti tira un calcio in faccia facendoti perdere i sensi totalmente. Rinvieni qualche ora dopo, sei senza nulla, hai soltanto i tuoi vestiti, ti ha rubato persino le scarpe, non sai che fare così inizia a camminare fino a quando non scorgi un piccolo paesino, sei molto dolorante così cerchi rifugio in quel posto. Entri in un locale dove vieni scambiato per un barbone e scaraventato fuori. Passando un signore anziano ti vede e ti chiede che cosa ti sia successo, glielo spieghi così dice di seguirlo, lo fai e ti porta a casa sua.
    Chiudi il post come meglio credi ma l'importante è che alla fine ti metti a dormire esausto. Sei libero di aggiungere altri png e di farli parlare.

    Hai a disposizione 250 ryo, dimmi come li spendi :beer:
     
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    Il Ritorno



    CITAZIONE
    Parlato kakashi
    Pensato kakashi
    Parlato Ido
    Parlato Agura
    flash back

    Finalmente di ritorno...

    Superai con facilità un albero caduto atterra con un balzo e poi ripresi a correre, ero entusiasta stavo tornando a casa, tornavo nel villaggio delle nuvole.
    Erano passati ormai due mesi da quando mi ero preso quella vacanza... anzi è più giusto dire che ufficialmente per le autorità del villaggio e il Raikage io ero in vacanza ma in verità non era andata proprio così.
    La strada per raggiungere il villaggio la ricordavo ancora perfettamente, mi mancava tutto di Kumo, dal sole praticamente sempre presente sopra di esso al chiasso la mattina tra le torri di pietra e le vie piene di negozi e abitazioni, ma sopratutto mi mancava la mia dolce casa che condividevo con Shingi mio zio.
    Pensare a lui mi fece venire una fitta allo stomaco, gli avvenimenti degli ultimi mesi non erano stati tutti una vacanza, anzi la vera ragione di quella aspettativa era di sventare un attentato al regnante del villaggio dell'erba.

    ok è tutto chiaro? shingi tu comincia a preparare tutto io mi fermo un attimo a parlare con Kakashi Ido diede qualche colpetto alla sua pipa poi riprese a guardarmi con fare interessato.
    Sai ragazzo che stanotte potremmo incontrare tuo padre vero? abbiamo controllato tutti insieme più volte, è stasera che ha intenzione di eseguire l'attentato, se dovesse riuscirci si impossesserà di un ingrediente fondamentale per la riuscita del suo piano, ma se ci comportiamo come si deve andrà tutto bene.
    Sei stato addestrato abbastanza, non puoi fallire tutti noi contiamo su di te...

    Osservai l'uomo vestito di smeraldo poi mi feci scivolare il cappuccio sulla testa.
    Tranquillo Ido-Sensei non permetterò a nessuno di raggiungere la sala principale.. poi mi voltai e uscii nella pioggia ...


    ormai mancava solo qualche ora al mio ritorno al villaggio quando ad un certo punto mi fermai ad un incrocio, a sinistra si snodava la lunga e soprattutto in salita strada per raggiungere l'ingresso principale di Kumo, dall'altra che era più rapida si entrava nel villaggio passando da uno delle entrate secondarie, non avevo mai fatto quella strada e da come era ridotta poca gente la faceva però inspiegabilmente impiegai quella via.
    dopo solo qualche minuti mi pentii subito della scelta fatta, benché più veloce quella strada passava vicino a un torrente che alla minima pioggia esondava rendendo lo spazio dove stavo passando io semplicemente impraticabile, fango, sassi alberi spezzati ostruivano continuamente la strada tanto da costringermi ad arrampicarmi su un albero e proseguendo saltando da un ramo all'altro sicuramente un modo più pratico ma più faticoso.
    Mentre correvo da un ramo all'altro osservai la via che stavo percorrendo, sicuramente gli animali non passavano spesso vicino al fiume anzi da quel lato non cera la benché minima protezione, la riva era praticamente allo stesso livello dell'acqua quindi non appena pioveva e i vari fiumiciattoli che scendevano dalle montagne si univano a quello esso usciva dai argini inondando tutto da quella parte del bosco, fu per quello che rimasi sorpreso quando vidi uno zaino ero ancora a mezz’aria e lo stavo osservando dall'alto quando sentii una violenta scossa partire dalla nuca e allargandosi per tutto il corpo, in un istante mi sentii tramortito senza poterlo evitare andai a sbattere violentemente contro il ramo successivo e caddi a terra da 3 metri di altezza, se non fosse stato per il fango sarei morto così, e sarebbe stata sicuramente una morte molto stupida.
    Quando atterrai atterra ero ancora cosciente, sentì il fango schizzare ovunque mentre cercavo di riprendere il controllo del mio corpo ma anche pensare mi era impossibile in quel momento.
    Il sapore di sangue e terra bagnata che si mischiava in bocca mi fece lentamente riprendere mentre sentivo che delle mani mi si infilavano in tasca e mi portavano via tutto.
    E...E...Ehi!riuscì a dire solo quello poi l'uomo accortosi che ero ancora vigile si avvicinò al mio volto e mi diede un violentissimo calcio in faccia.
    Per fortuna non sentii neanche dolore, l'unica cosa che vidi fu un esplosione di luci poi il buio più totale...

    la pioggia colpiva il mio volto mentre saltavo da un palazzo all'altro, era ora..
    lanciai uno sguardo a Ido alla mia sinistra e a Shingi alla mia destra, il piano era già deciso, non cera bisogno di parlare arrivati al palazzo signore del paese dell'erba ci dividemmo, io entrai dentro una finestra che ogni sera lasciavano aperta mentre shingi e Ido entrarono da un altra parte, loro avrebbero affrontato mio padre mentre il mio compito era un altro.
    Appena entrato mi ritrovai in un corridoio, un esplosione mi sorprese a quanto parte lo scontro era gia cominciato e come immaginavo i rinforzi per mio padre non tardarono ad arrivare, quello era il mio compito fermare ogni aiuto a costo della vita.
    venite forza...
    L'ultima cosa che quelle persone videro fu il mio Rinnegan che tiranneggiava su di loro che avevano tradito il loro stesso culto per seguire un pazzo con manie di grandezza, mi ritrovai in un limbo di sangue e armi.
    Quando anche l'ultimo nemico fu spazzato via vi fu un altra tremenda esplosione guardai dalla finestra e lo vidi, un pipistrello gigante che volava via, sopra di esso mio padre, i nostri occhi si incontrarono, il mio Rinnegan entrò dentro i suoi occhi rossi, erano strani non avevo mai visto dei occhi del genere avevano dei motivi disegnati all'interno, poi esso si voltò e volò nella notte....


    lentamente il mio cervello ricominciò a funzionare anche se ad intervalli regolari si fermava per far spazio a un dolore forte e pulsante alle tempie.
    Dannazione...
    Con uno sforzo che mi parve sovraumano mi sollevai mettendomi seduto sul fango e sputando terra mista a fango al mio fianco.
    Cominciai a capire che cosa mi era successo e lo intuì per prima cosa guardandomi i piedi... ero scalzo.
    Sto figlio di una buona donna... mi hanno derubato... posso capire i soldi o le armi ma che se ne fanno di un paio di scarpe logore dannazione.
    mi misi in piedi a fatica avvicinandomi all'acqua per sciacquarmi almeno la faccia e la bocca, avevo un labro rotto per essere andato a sbattere contro il tronco un livido alla spalla destra per la caduta anche se attutita da tre metri e una ferita con tanto di bernoccolo all'altezza del sopracciglio destro.
    non è possibile deve essere un vizio ogni volta mi faccio sorprendere alle spalle ma porca...
    Dopo essermi lavato con cura cominciai a camminare, sapevo che da quelle parti vi era un piccolo villaggio avevo bisogno di scarpe e di un posto per dormire ormai era il crepuscolo e si stava per mettere a piovere, restare in quella zona con il rischio di piena non mi sembrava il caso.
    Dopo oltre un ora, finalmente lo trovai, era un villaggio di circa 500 anime a sud di Kumo, come avevo intuito da venti minuti aveva cominciato a piovere a dirotto e oltre ad essere tutto dolorante e sporco completamente di terra ora ero bagnato fradicio.
    sono troppo sfigato mi hanno pure derubato non ho più niente dannazione.
    mi avvicino alla locanda e vi entro dentro, ma prima che io possa presentarmi e spiegare la situazione due signori, anzi due enormi scimmioni mi afferrarono per le spalle e mi lanciarono fuori dal locale, atterrai sulla terra fradicia insudiciando ancora di più i miei abiti.
    Grazie eh.... molto gentili in questo villaggio... ma andate a ca...re va
    Ragazzo tutto bene? un vecchietto si avvicinò a me con un ombrello e mi osservò con un sorriso sul volto.
    o si mi scusi sa questi maleducati non mi hanno voluto ascoltare, sono stato aggredito e derubato e ora non ho un posto dove ripararmi...
    il mio nome è Agura, vieni con me ho una stana in più per stanotte.non credevo alle mie orecchie e nonostante mi facesse male la bocca feci un profondo sorriso a quell'uomo.
    la ringrazio signore.
    seguii l'uomo all’interno della sua casa, era piccola ma confortevole, mi indicò la doccia e la mia stanza dandomi dei vestiti pulii e un paio di scarpe.
    Dopo la doccia mi lanciai esausto sul letto e senza neanche accorgermene sprofondai nel sonno all'istante...




    prendo
    -1 sigillo esplosivo
    -1 aiukuichi che metterò nella cintola dietro la schiena ^^
     
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  3. Masahiro
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    Sostituisco Yoko :fiore:

    L'introduzione del flashback per riprendere a ruolare è una buona idea. Tralasciando qualche piccolo errore da distrazione ed alcuni periodi mancanti di punteggiatura (che renderebbe il tutto più fluido) nel complesso va bene. Con la ruolata libera non limitarti al minimo.
    [ Voto: 7,0 ]

    CITAZIONE
    Al tuo risveglio troverai l'uomo seduto accanto al letto.
    Buongiorno, figliolo.. se vuoi seguirmi ti ho preparato qualcosa da mangiare.
    Ti condurrà nella stanza accanto, dove ha preparato sulla tavola una bella colazione (strano ma vero).
    Sai.. - comincerà a parlare voltandosi verso la finestra - non sei il primo che arriva al villaggio in quelle condizioni..
    Da qualche tempo a questa parte alcuni banditi derubano i viaggiatori nella foresta.
    Io e gli abitanti del villaggio non possiamo nulla contro questi banditi, ma confido che il messaggio inviato di recente a Kumo possa far giungere al più presto dei validi aiuti..

    Sentendo pronunciare queste parole smetterai di ingurgitare cibo e gli dirai che proprio seduto al suo tavolo c'è un genin della Nuvola.
    Di.. dici sul serio? - spalancherà gli occhi per la sorpresa.
    Ma se sono riusciti a cogliere di sorpresa pure te.. per di più derubandoti di tutto ciò che avevi.. non credo che avremo molte speranze in più... - abbasserà lo sguardo, rassegnato.
    Devi tirarlo su, convincerlo che puoi "liberare" il villaggio dai banditi che infestano la foresta.
    Sicuro di voler provare? Da solo?
    Se è così allora devi sapere alcune cose..
    - prenderà una mappa e l'aprirà sul tavolo.
    Vedi Kumo segnata sulla cartina, e poco più giù il villaggio in cui vi trovate.
    L'uomo indicherà un lago che si trova esattamente nel centro.
    Il motivo per cui nessuno di noi è riuscito a far qualcosa è che il loro covo si trova su una delle grandi rocce in questo lago, nascosto dalla foschia. - si volterà verso di te - per di più è abitato da animali pericolosi..
    Sarò io ad accompagnarti. Conosco la zona e la direzione in cui si trova il loro covo..
    Non posso fare altro, ma se questo potrà portare un po' di pace e tranquillità al villaggio allora è compito mio intervenire.

    Ti darà alcuni abiti puliti e partirete diretti verso nord. Attraversata la foresta giungerete sulla riva sud del lago, dove l'uomo teneva ormeggiata una piccola imbarcazione, e prenderete così il largo.


    Attraversata la prima parte del lago sembrerà proceder tutto nel migliore dei modi, ma proprio quando avrai abbassato un attimo la guardia qualcosa vi coglierà di sorpresa, saltando fuori dall'acqua a gran velocità.
    Un pesce spada gigantesco urterà l'imbarcazione scaraventandovi in acqua, per poi sparire nelle profondità del lago.


    Recuperi l'uomo che pare ferito e incapace di muoversi.
    Dannazione.. mi ha colto di sorpresa..
    Lo prendi in spalla e decidi di continuare camminando in superficie concentrando chakra nelle piante dei piedi.
    Per di là. - dirà l'anziano indicando la tua destra.
    Dopo circa 5-10 min di corsa raggiungi una grande roccia la quale cima è coperta da foschia, come le altre.. ma pare nascondere qualcosa tra quelle nuvole.
    Raggiungi una sporgenza rocciosa e lasci l'uomo.
    Lasciami qui.. sarei solo un peso.
    Il loro covo dovrebbe trovarsi proprio qui sopra..

    Si appoggerà alla roccia, seduto a terra.
    Buona fortuna figliolo.
    Termini il post mentre inizi l'arrampicata.
     
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    L'isola

    CITAZIONE
    Parlato Kakashi
    Pensato Kakashi
    Parlato Agura

    Flash back
    Parlato Ido
    Parlato Karashi

    Osservai per alcuni interminabili secondi il cielo ormai coperto solo da una spessa coltre di nuvole, attorno a me vi erano 5 cadaveri, osservai i loro volti rientrando nel corridoio mentre il braccio del mondo Asura rientrava al suo posto, alcuni di loro erano solo bambini, molto più piccoli di me e volevano uccidermi, perchè mio padre voleva questo..
    come si fa a mandare dei ragazzini come questi a morire solo per uno scopo assurdo e inutile, se vuole i poteri di Madara Uchiha Uccidere il regnante del villaggio dell'erba non serve a niente e questi ragazzini sono morti per niente...
    Ormai era tutto finito, mi voltai e cominciai a correre lungo i corridoi per trovare il punto dell'esplosione, sicuramente era nella sala principale del palazzo, con tutti i preparativi che avevamo fatto conoscevo quel posto come casa mia, difatti svoltai qualche volta e poi entrai in una sala enorme, una serie di pilastri scolpiti a cerchio presentavano una specie di trono al centro della sala.
    Il mio sguardo però non si accorse di niente di tutto ciò, la prima cosa che notai fu Karashi, mio zio per terra in un lago di sangue vedevo il suo petto che si alzava e si abbassava freneticamente mentre dalla bocca mentre tossiva gli usci una grossa quantità di sangue rosso scarlatto.
    Maledizione noo...
    Mentre raggiungevo il corpo di Karashi vidi anche Ido era appoggiato ad una delle colonne, sembrava ferito ma non gravemente come mio zio.
    mi inginocchiai di fronte ad esso mentre in sangue caldo continuava ad uscire da ogni parte del suo corpo..
    Zio...Zio... dai tirati un pò su..
    Presi la sua testa appoggiandola delicatamente sulle mie ginocchia, mentre sentivo gli occhi leggermente pizzicarmi e una mano cominciò a stringere convulsamente il mio cuore sempre più forte mi sembrava di morire mentre assistevo a quella scena.
    Ka-Ka-Kakashi.... anf... anf...cof...cof... ti- ti- ti voglio....anf... Bene...Furono le ultime parole che disse, mentre mi guardava negli occhi le lacrime cominciarono ad uscire da entrambi.
    Anche io Zio... però non parlare devi riposare...
    Lui guardo i miei occhi osservò per qualche secondo il Rinnegan ancora attivo nei miei occhi poi sorrise e in quel momento lo vidi, i suoi occhi si spensero lentamente, senza spasmi senza rantoli semplicemente non c'era più...
    ZIOOO!!...
    Mi chinai sul suo petto senza più trattenere le lacrime, cominciai a singhiozzare furiosamente, fin da quando ero entrato nella sala sapevo che sarebbe finita così, il sangue era troppo e le ferite erano troppo gravi.
    Kakashi, non possiamo restare qui... dobbiamo andare forza...
    Non volevo lasciarlo li ma in quel momento non avevo la forza per combattere anche se ferito Ido mi sollevò di peso e mi portò fuori dal palazzo, davanti a me però vedevo sempre l'immagine di Karashi...


    quando aprii gli occhi la mattina dopo avevo ancora l'immagine del sogno appena fatto che mi ballava in testa, era stato terribile rivivere per l'ennesima volta tutto quello che era successo ma nonostante tutti i miei sforzi non riuscivo mai a fare un sogno diverso da quello.
    Quando mi sedetti sul letto mi accorsi che Agura, il vecchietto che mi aveva ospitato il giorno prima era seduto di fianco al mio letto e stava leggendo un libro in attesa del mio risveglio.
    Buongiorno, figliolo.. se vuoi seguirmi ti ho preparato qualcosa da mangiare.Disse con un sorriso e una voce piacevolmente tranquilla.
    oh... buongiorno, si grazie signore mi piacerebbe veramente...
    Alzandosi mi disse che mi avrebbe aspettato in cucina indicandomi la porta giusta poi mi lasciò da solo mentre io saggiavo la spalla destra quella sulla quale ero caduto il giorno prima, incredibilmente non mi dava alcun fastidio, c'era un grosso livido nero-viola-verde però non era dolorante.
    A piedi nudi percorsi il corridoio spalancando la porta e trovandomi davanti una tavola ben imbandita con dolci, succhi di frutta vari toast e tantissime altre cose.
    Signor Agura non doveva disturbarsi così tanto, bastava un caffè davvero.
    Esso mi sorrise e mi indicò il posto dove sedermi, e mentre cominciavo a mangiare a più non posso tutto quello che mi capitava davanti (la sera prima non avevo mangiato, mi sembrava quasi di morire) Agura camminò verso la finestra guardando fuori da essa.
    sai...non sei il primo che arriva al villaggio in quelle condizioni.. disse con lo sguardo perso nel vuoto come osservando un punto troppo lontano perchè un uomo normale potesse vederlo.
    Da qualche tempo a questa parte alcuni banditi derubano i viaggiatori nella foresta.
    Io e gli abitanti del villaggio non possiamo nulla contro questi banditi, ma confido che il messaggio inviato di recente a Kumo possa far giungere al più presto dei validi aiuti..

    Sorpreso sollevai la testa dal piatto cercando di mandare giù un grosso pezzo di pane che si era bloccato nell'esofago, una volta riuscito nell'impresa di non soffocare ero indeciso su cosa dire, volevo tornare a casa, però volevo anche aiutare quel signore così gentile che mi aveva dato dei vestiti un tetto e tantissimo cibo... e alla fine volevo anche recuperare tutte le armi che mi aveva fregato quel tipo oltre che picchiarlo fino a fargli uscire gli occhi dalle orbite.
    signore, io sono un ninja di Kumo... sono un genin..
    Agura si voltò di scatto spalancando gli occhi sorpreso.
    Di.. dici sul serio? i suoi occhi prima tristi per un attimo si illuminarono di speranza.
    Certo, non vede il copri fronte perchè mi hanno derubato anche a me, purtroppo mi hanno sorpreso alle spalle facendomi cadere da un albero non sono riuscito a difendermi una volta caduto...
    Ma se sono riusciti a cogliere di sorpresa pure te.. per di più derubandoti di tutto ciò che avevi.. non credo che avremo molte speranze in più... -E con uno sguardo rassegnato tornò a fissare fuori dalla finestra, sembrava molto triste, sapevo che i villaggi intorno a Kumo erano poveri e che sopravvivevano grazie ai viaggiatori ma non pensavo che poteva essere così povera la gente di li, mi si strinse il cuore a vedere quel vecchietto con quell'espressione sul volto così lasciai perdere il cibo e mi alzai in piedi.
    Signor Agura, io penso di poter liberare il villaggio, nonostante mi abbiano sorpreso rimango comunque un ninja del villaggio della nuvole e sono perfettamente in grado di affrontare una minaccia come i banditi... mi creda lo farò... posso farcela.
    Ancora una volta gli occhi di Agura si illuminarono di speranza.
    Sicuro di voler provare? Da solo?
    si... sono sicuro che potrò fermare sti banditi e riprendere tutto quello che vi hanno rubato se non l'anno danneggiato o consumato mi creda.
    Ero sicuro di me, non vedevo l'ora di menare le mani finalmente, il viaggio per tornare al villaggio era stato noioso e funestato da lunghi incubi di quella notte, volevo distrarmi e una missione come quella richiedeva tutta la mia concentrazione.
    Se è così allora devi sapere alcune cose..
    Per qualche istante scomparve in un altra stanza, quanto tornò indietro aveva con se un enorme rotolo di pergamena che distese sul tavolo liberato poco prima, era un enorme mappa del paese dei Fulmini, riconobbi all'istante il luogo che stavo cercando di raggiungere, il villaggio più grosso quello di Kumo, poi più in basso disegnato come un puntino vi era Kumoarakura, il piccolo villaggio in cui mi trovavo in quel momento.
    Il motivo per cui nessuno di noi è riuscito a far qualcosa è che il loro covo si trova su una delle grandi rocce in questo lago, nascosto dalla foschia. Mi mostrò un lago situato esattamente tra Kumo e quel villaggio, era da li che si formava il fiume che costeggiava quel villaggio, in quel lago vi erano molte rocce che spuntavano dall'acqua, ed era anche immersa nella perenne foschia.
    Conosco questo posto, il sensei dell'accademia ci aveva raccontato che un tempo quel luogo era stato il centro di una grande battaglia e che non in molti si avventuravano in essa...
    per di più è abitato da animali pericolosi..Disse con voce grave voltandosi a guardarmi.
    Conosco questo lago... e va bene, sapete anche in che direzione è il loro covo?, so che li ci sono molte rocce e quindi molte caverne, non saprei dove trovarli senza aiuto.dissi continuando ad osservare il lago rappresentato in cartina.
    Sarò io ad accompagnarti. Conosco la zona e la direzione in cui si trova il loro covo..
    Non posso fare altro, ma se questo potrà portare un po' di pace e tranquillità al villaggio allora è compito mio intervenire.
    aveva un tono deciso era veramente intenzionato a riportare il villaggio alla solita vita.
    Non si preoccupi signore, lei mi dovrà solo accompagnare nelle vicinanze al resto penserò io. gli dissi sorridendo e appoggiando una mano sulla sua spalla.
    Una volta deciso tutto il resto Agura mi mostrò i miei abiti che pensavo avesse buttato, invece no erano ancora li, però erano completamente privi di macchie di fango o altro, erano bianchi che quasi ti danneggiavi la vista a guardarli.
    Signor Agura non doveva disturbarsi a lavarmeli, ne avrei comprati dei altri appena arrivato a Kumo... grazie.
    Come può un uomo fare tutto questo per un altro, senza conoscerlo tra l'altro, per quanto ne sapeva io potevo essere uno di quei banditi e fare solo finta per derubarlo... devo salvare questa gente...
    Ormai ero deciso a farlo, e se non ci fossi riuscito la prima volta sarei ritornato e ritornato fino a che tutto non fosse tornato alla tranquillità.
    Dopo essermi vestito ci trovammo all'ingresso della piccola casetta del vecchio Agura esso aveva un piccolo zaino con se e con un pò di dolore ricordai il mio zaino pieno zeppo di armi perduto chissà dove.
    dannazione devo ritrovare tutte le mie armi... ok Signore possiamo partire.
    Nonostante dimostrasse 90 anni Agura era ancora un uomo forte e sopratutto agile, in pochi istanti ci immergemmo tutti e due nella foresta, l'aria era carica di umidità dato che il giorno prima aveva abbondantemente piovuto, seguivo il vecchio che praticamente correva senza problemi conoscendo la strada a menadito.
    Arrivammo alla riva del lago dopo quasi un ora di viaggio, ci fermammo davanti ad un piccola imbarcazione di legno a remi che ci attendeva forse messa li da Agura oppure dai banditi o semplicemente per chi doveva attraversare il lago.
    Nella foschia si potevano vedere le enormi rocce che spuntavano dalla superficie tranquilla dell'acqua.
    questo posto è incredibile, chissà se la storia che ha raccontato il sensei era vera... qui ci fu una grande battaglia, forse quei isolotti sono stati creati da quella battaglia.
    Agura salì a bordo della barca prima di me prendendo uno dei due remi e mi fece sistemare dietro con l'altro, disse che doveva stare davanti in questo modo avrebbe saputo la direzione da prendere e io non mi opposi, non ero mai stato in quelle acque e non sapevo nemmeno in che direzione andare.
    L'acqua era calme mentre passavamo remando in sincronia, non avevo mai navigato da nessuna parte e quel viaggio fu una piacevole esperienza per me, purtroppo però in quel momento il mio cervello era rilassato e i ricordi passati tornarono a tormentarmi...


    in piedi osservavo il fuoco davanti a me... Ido dopo avermi portato via dal paese dell'erba mi aveva condotto nella caverna in cui avevamo fatto la nostra base e aveva acceso un fuoco mentre si stava fasciando le ferite.
    Mentre la legna scricchiolava io ipnotizzato dalla danza delle fiamme presi una decisione.
    Ido... io devo andare via..Lo dissi con voce bassa e rassegnata.
    Ma che cavolo dici, tra un pò pioverà e poi Karashi è appena morto dove vuoi andare... tuo padre ci ha tratto in inganno il suo piano era solo sviluppare i suoi poteri uccidendo suo fratello... non aveva alcuna intenzione di uccidere il regnante del paese dell'erba.. il suo piano era..
    Non mi importa.. Lo interruppi sempre con quella voce bassa mentre in lontananza si sentì un tuono e una leggera pioggerella cominciò a cadere alle mie spalle.
    Non ho intenzione di restare nell'organizzazione, ora sono solo voglio tornare a Kumo..
    Smettila ragazzo, so che sei sconvolto ma hai fatto un patto ed è stato fatto con un sigillo, non puoi abbandonare l'organizzazione non è così semplice, e poi dobbiamo trovare tuo padre e fermarlo..
    QUESTO LO FARò IO... DA SOLO... IO UCCIDERò MIO PADRE NON TU O VOI... IOO...NON MI IMPORTA NIENTE DEL TUO PATTO O DEL TUO SIGILLO, MI TROVERETE, CERCHERETE DI UCCIDEREMI... PROVATECI PURE, MA IO ME NE ANDRò ORA... E NON TORNERò PIù IDO...
    Ido non parlò per alcuni secondi forse era scioccato e non si aspettava una simile reazione poi parlò con voce calma e rassegnata.
    vai... ma sappi che se un giorno le nostre strade si incroceranno di nuovo non potrò più lasciarti andare via... sarò punito severamente per questo...
    sono sicuro che ci rivedremo ma non sono sicuro che riuscirai a fermarmi... addio Ido-Samae con questa ultima onorificenza per il ninja che mi aveva insegnato molto mi voltai indossando il cappuccio e mi persi nella pioggia...


    BOOOOOOOOOOOOOOOOOM
    Erano bastati pochi istanti di distrazione, non mi ero accorto dell'increspatura dell'acqua ne dell'ombra che continuava a passarci sotto, poi un enorme pesce spada uscì dall'acqua così veloce che non potemmo fare altro che assistere alla scena.
    Era enorme, aveva letteralmente una spada sul muso e dei occhi rossi iniettati di sangue poi prima di riemergersi nell'acqua con la coda urtò l'imbarcazione, fu un urto tremendo sentì il legno mancarmi da sotto i piedi mentre la barca si girava su se stessa e si frantumava noi finimmo in acqua.
    Dannazione è gelata..
    Ero sotto la superficie dell'acqua mi guardai intorno per capire dove si trovava il pesce ma sembrava andarsene via senza alcun interesse per noi, allora cominciai a nuotare per trovare agura e alla fine lo trovai era qualche metro più in basso di me, sembrava ferito e si muoveva a malapena tentando di tornare in superficie.
    Agura..
    Nuotai freneticamente prendendo il vecchio ferito per le ascelle e con uno sforzo sovraumano lo riportai in superficie facendo prendere ossigeno pure ai miei polmoni che ormai stavano cedendo.
    signore come si sente..Chiesi al vecchio rimanendo a mollo nell'acqua
    Dannazione.. mi ha colto di sorpresa..
    Non si preoccupi lo porto io lei mi deve solo dire la direzione.. andrà tutto bene.
    Concentrai il chakra nelle mani prima per issarmi sulla superficie e poi sulle piante dei piedi per riuscire a galleggiare senza problemi sull'acqua poi presi Agura e cominciai a camminare sull'acqua come mi era stato insegnato in passato.
    Per di là. disse indicando un punto a destra, sistemai la rotta e ripresi a camminare, ci vollero circa 10 minuti per arrivare e fortunatamente agura pesava pochissimo, la roccia in cui eravamo arrivati era molto ampia e aveva la cima coperta da una coltre spessa di foschia che rendeva impossibile vedere la cima, arrivati a riva appoggiai Agura al suolo facendolo respirare.
    Eccoci qui... Dissi sorridendo, sentivo il freddo entrarmi nelle ossa, ero completamente fradicio e anche agura ma purtroppo non conoscevo nessuna arte in grado di scaldare e asciugare.
    Lasciami qui.. sarei solo un peso.
    Il loro covo dovrebbe trovarsi proprio qui sopra..
    Disse agura con la voce dolorante mentre issandosi a sedere si appoggiò ad una roccia
    Mi aspetti qui signore... non si preoccupi tornerò molto presto.
    Buona fortuna figliolo.
    Con quelle parole mi voltai verso la roccia concentrai il chakra nei piedi e nelle mani e cominciai la scalata il più velocemente possibile mentre la terra si allontanava da me e Agura mi osservava dal basso...


    I flash back sono serviti per raccontare la storia dall'ultima missione fino ad ora da questo momento in poi non ve ne saranno più a meno di illuminazioni dell'ultimo minuti :riot:
     
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  5. Masahiro
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    Molto bene, continuiamo.
    [ Voto: 7,4 ]

    CITAZIONE
    Sali, arrampicandoti come meglio puoi, la parete rocciosa fino a giungere su un'enorme terrazza dalla quale è possibile vedere l'intero lago, e oltre..
    Una scalinata in pietra sembra condurre a poche decine di metri sopra di te, all'interno di una nuvola passeggera che pare coprire la cima di quella roccia che sovrasta tutte le altre nel lago.
    Salendo la scalinata e facendo attenzione a non esser scoperto giungi finalmente davanti a un piccolo edificio in legno (quello di destra, in foto), posto vicino ad una cascata e collegato, tramite un ponte, ad un secondo e terzo edificio, identici al primo.
    Pare non ci sia nessuno nelle vicinanze, così decidi di avvicinarti ed entrare. L'interno della piccola struttura sembra completamente vuota e disabitata, ma alcuni rifiuti e oggetti lasciati a terra ti fanno capire che è abitata.
    Superi il ponte senza che nessuno esca allo scoperto, ma dopo aver raggiunto l'altra sponda senti delle voci provenire da poco più avanti.
    Una seconda scalinata sembra collegare le due strutture da quel lato della cascata, e proprio diretti verso il basso, nella tua direzione, ci sono due uomini che parlano tra di loro, ma troppo lontani per capire di cosa discutono.
    Ti nascondi all'interno del secondo edificio, il quale è pieno di casse e barili, riempiti con oggetti di ogni tipo; probabilmente la refurtiva degli attacchi ai poveri viaggiatori.
    I due entrano nella sala, si fermano nel centro (sala quadrata da 20x20 e tu sei in uno dei 4 angoli) e continuano a parlare, ma questa volta senti chiaramente cosa dicono.
    Ho sentito Chikao.. a quanto pare uno degli abitanti del villaggio ha avvisato Kumo..
    Dannazione..
    Sai cosa significa?
    Dobbiamo levare le tende, preparare tutto e lasciare questo posto..
    Non proprio..
    Che intendi dire?
    Intendo dire che se noi attaccassimo il villaggio e non dovessimo lasciare alcun superstite nessuno ci troverebbe mai.. solo alcuni degli abitanti di quel paesino conoscono la nostra attuale posizione.
    Ohh, si.. questo si che mi piace!
    I due si avvieranno verso l'uscita che porta al ponte, da dove sei entrato tu, ma diretti dove non si sa.
    A questo punto sta a te decidere: provi ad attaccarli ora o li lasci uscire per poi continuare l'esplorazione?
    Nel primo caso serve un riepilogo (niente limitazioni), mentre nel secondo attendi la loro uscita e ti dirigi verso il terzo edificio dopo aver perlustrato quello in cui ti trovi e non aver trovato nulla (in questo caso termini il post una volta salita la scalinata e raggiunto il terzo edificio).
     
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  6. +Kakashi Hatake+
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    In cima al masso



    CITAZIONE
    Parlato Kakashi
    Pensato Kakashi
    Parlato Bandito 1
    Parlato Chikao

    Salivo sempre più velocemente, la superficie della rocce era per lo più liscia e con pochissimi appigli così utilizzavo il chakra nelle mani e nei piedi per fare aderire perfettamente alla superficie i miei arti e arrampicarmi esattamente come un ragno.
    Salivo rapidamente, ormai la riva dove avevo abbandonato Agura era un puntino lontano ma la vetta era ancora lontana, la nebbia mi avvolgeva diventando sempre più intensa.
    Di questo passo non riuscirò a vedere più niente ne in basso ne in alto... devo darmi una mossa.
    Poi improvvisamente la scalata termino, le mie mani si appoggiarono su una superficie di pietra e in quel momento mi fermai, lentamente sollevai la testa per vedere cosa vi fosse oltre il parapetto ma non vi era nulla, solamente una terrazza fatta interamente di pietra bianca, un pò impolverata e abbandonata.
    Che diavolo di posto è questo...
    Senza fare il minimo rumore mi issai sulla terrazza rimanendo accucciato per osservare bene intorno, finalmente la foschia si era diradata e da quel punto la vista era mozzafiato, mi voltai un attimo e dal cielo pulito il sole luccicava sulla superficie del lago.
    Si vedeva tutto da quella altezza, l'intero lago le alte montagnette che uscivano dall'acqua e in lontananza si intravedeva il villaggio da dove eravamo partiti e anche le alte montagne di Kumo la mia casa.
    Rimasi ad osservare quelle montagne per alcuni secondi, non riuscivo a capire le sensazioni che provavo o che avrei provato al mio ritorno, ero partito che benché ridotta di numero, possedevo una famiglia, mio zio era sempre stato la mia famiglia fin da quando ero piccolino si era sempre preso cura di me insegnandomi tutto quello che sapeva.
    Ora sarei dovuto tornare a casa da solo, senza nessuno che mi parlasse... completamente da solo.
    mi voltai nuovamente verso la cima della roccia e mi accorsi che ancora non riuscivo a vederla, era immersa in un altra spessa coltre di nubi che mi impedivano di vedere oltre.
    Nel più completo silenzio feci qualche passo in avanti, era strano sembrava del tutto abbandonato quel luogo eppure secondo Agura era il covo di briganti e rapinatori.
    Quella è una scala?..
    Dopo alcuni metri percorsi notai davanti a me una scalinata di pietra identica alla terrazza, essa saliva per decine di metri sopra alla mia testa in direzione della cima che ancora mi era impossibile vedere.
    questa è probabilmente la roccia più grande dell'intero lago... deve essere questo il posto giusto..
    Non sapevo cosa mi aspettava in cima alla scalinata ma dovevo salirla per scovare quei farabutti che attaccavano i visitatori del villaggio, senza fare il minimo rumore cominciai la salita, il silenzio intorno a me era irreale, sembrava di trovarsi in un cimitero, l'unico rumore erano i miei passi ed erano assolutamente silenziosi e leggeri, poi improvvisamente un rumore entrò nel mio campo uditivo.
    Questa è acqua?..
    Il rumore che percepivo sembrava esattamente lo scrosciare di una cascata era lo stesso rumore che fa l'acqua quando si mischia tra essa cadendo da una roccia.
    Poi lentamente la nebbia di diradò, e mi permise di vedere quello che stavo tentando di raggiungere, e rimasi assolutamente stupefatto.
    Davanti a me si alzava un piccolo palazzo di due piani tipicamente giapponese e assolutamente diverso dalla tipologia di costruzioni del paese dei fulmini, voltando il viso a destra notai un piccolo ponti posto esattamente sopra una cascata che collegava quella costruzione ad un altra esattamente uguale.
    Ma che cavolo di posto è questo, chi l'ha costruite queste case...
    Percorrendo gli ultimi scalini notai, posto sopra una roccia più alta e raggiungibile attraverso una seconda scalinata, vi era un terzo palazzo identico ai altri due posti più in basso.
    Prima di entrare nel primo palazzo vi era un piccolo cortiletto di legno, appena misi il piede sopra esso scricchiolò pericolosamente come se stesse per cedere, attesi qualche istante che succedesse qualcosa poi mi diressi verso la classica porta scorrevole giapponese e la aprii lentamente osservando con il solo occhio destro l'interno della struttura, era completamente vuota e polverosa.
    Dai forza e coraggio...
    Preparandomi a combattere spalancai la porta che scivolò sul suo asse tranquillamente, la struttura era completamente vuota, non vi erano mobili o luci.
    Appena entrato notai a destra una piccola scaletta che portava al piano di sopra e che percorsi per vedere se vi fosse qualcosa, o le mie attrezzature ma niente, la prima costruzione era utilizzata solo come pattumiera a quanto pare, vi erano bucce di banane, pacchi di patatine finiti e ciotole di ramen vuote lasciate sul pavimento di entrambi i piani.
    anche e questa è disabitata comunque è frequentata spesso... qualcuna di questa rumenta è fresca...
    Scesi nuovamente al piano di sotto e spalancai la porta che dava sul ponte, nuovamente il rumore dell'acqua fece capolino ma ora era molto più fragoroso, davanti a me si snodava un piccolo ponticello di colore rosso che conduceva dall'altra parte della cascata.
    Se non c'è niente qui dall'altra parte dovrebbe esserci qualcosa... mi ritrovai a parlare da solo per cercare di farmi compagnia.
    Nonostante tutte le strutture sembravano vecchie e abbandonate trovai il ponte molto solido e per niente barcollante, sembrava appena costruito senza neanche un piccolo scricchiolio.
    Appena arrivato dall'altra parte però un rumore attirò la mia attenzione, allungai lo sguardo verso la scalinata che collegava l'edificio 2 all'edificio 3 e li vidi, nascosti da una leggera foschia due uomini stavano scendendo verso di me, il mio corpo reagì d'istinto.
    I due uomini stavano parlando tra di loro e non si accorsero di me, mi infilai dentro all'edificio davanti a me, ma esso era completamente diverso dall'altro, se nell'edificio numero 1 regnava il disordine e la desolazione li vi erano casse e barili pieni di oggetti come cibo coppe d'argento o d'oro e piccoli sacchi pieni di ryo.
    Toccai le casse con un tocco leggero.
    Questa deve essere la refurtiva dei viaggiatori... meglio prendere qualcosa e magari vi sono anche le mie armi qui...
    Cominciai a cercare, a differenza dell'altro palazzo questo era costruito su un solo piano ma era leggermente più ampio.
    Infilai in tasca tutto quello che riuscii a farci entrare compresi dei gamberi marci poi le voci si fecero molto più forti e compresi che stavano per entrare in quell'edificio.Merda...
    Con un movimento fluido e leggero saltai alcune casse e mi nascosi dietro di esse trovandomi perfettamente in un angolo della costruzione.
    Le mie armi non le ho ancora trovate cavolo.
    poi la porta si spalanco mentre i due uomini entrarono fermandosi esattamente al centro della stanza.
    Ho sentito Chikao.. a quanto pare uno degli abitanti del villaggio ha avvisato Kumo..Disse uno dei due, quello che sembrava più alto.
    Agura... maledizione... hanno saputo del suo messaggio a Kumo...
    Dannazione.. disse l'uomo chiamato Chikao
    Sai cosa significa? Chiese l'altro uomo
    Dobbiamo levare le tende, preparare tutto e lasciare questo posto..
    Vogliono andarsene!! è proprio quello che voglio io.... Pensai sorpreso da quelle parole.
    Non proprio.. disse l'altro uomo bloccando il mio entusiasmo
    Che intendi dire?
    Intendo dire che se noi attaccassimo il villaggio e non dovessimo lasciare alcun superstite nessuno ci troverebbe mai.. solo alcuni degli abitanti di quel paesino conoscono la nostra attuale posizione. terminò l'uomo come se fosse la cosa più semplice del mondo.
    Ohh, si.. questo si che mi piace!
    Ridendo tra loro cominciarono a dirigersi verso l'uscita dalla quale ero entrato io, e in quel momento dovevo prendere una decisione.
    Vogliono attaccare il villaggio... non sono riuscito a capire quando però... potrebbero farlo ora, sembrava una cosa già decisa da come parlava... dannazione devo fermarli...
    L'angolo nella quale era nascosto era esattamente alla sinistra davanti ai uomini dovevo fare in modo che si girassero dall'altra parte e cominciai a pensare, ero senza armi potevo solo contare sulle mie arti ninja il che mi sarebbero bastate.
    Però dovevo distrarli prima, abbassai lo sguardo velocemente e in quel momento tutta una strategia si formò nella mia testa, li in basso vi era una coppa di vino fatta di metallo grezzo la presi in mano.
    Questa farà molto casino... e usando il lato nascosto ai uomini lanciai la coppa dall'altro lato della stanza, la vidi volare mentre cominciavo a impastare il chakra per le mie mosse.
    La coppa colpi uno scatolone in bilico che cadde riversando aranci per tutta la stanza fu quello il rumore che aspettavo.
    Con un balzo uscì dallo scatolone che avevo davanti ero ancora in aria quando cominciai.
    RINNEGAN!!
    I miei occhi mutarono, come al solito diventarono di un grigio chiaro e comparvero dei cerchi uno dentro l'altro fino alla pupilla, poi concentrai il chakra nei sigilli che stavo eseguendo per attivare la tecnica più potente che conoscevo al momento.
    drago – serpente – lepre – gallo – cinghiale... arte del tuono tecnica della sfera di tuono in quell'attimo il chakra elettrico pervase la mia mano sinistra, controllando il chakra lo trasformai in una piccola sfera di saette e la scagliai atterrando a 6 metri dei nemici verso l'uomo chiamato Chikao, poi allungando la mano alle spalle cominciai a correre verso l'altro uomo.
    La sentivo crescere dal palmo della mia mano sempre più lunga e affilata e quando raggiunse la lunghezza che volevo la staccai afferrandola con forza.
    Utilizzando il chakra del Rinnegan avevo creato un asta di metallo nero resistentissima, era l'unica arma di cui disponevo e l'utilizzo di essa era molto semplice.
    Corsi in avanti per i sei metri che ci dividevano e puntai il metallo nero esattamente al centro del petto del nemico.
    Non posso permettervi di distruggere il villaggio di Agura... io vi fermerooo.
    Dopo l'attacco sempre stringendo l'asta in mano feci un balzo di 5 metri all'indietro atterrando accucciato osservando se i miei attacchi fossero andati a segno o meno.
    finalmente torno a combattere....
    Il mio Rinnegan scintillava al cospetto di tutta quella violenza, dal paese dell'erba ero cambiato ma non proprio in meglio...


    CITAZIONE
    Riepilogo Kakashi
    Lancio di oggetti che non fanno danni:Lancio una coppa a 20 metri nella direzione opposta alla mia nel tentativo di distrarre i nemici
    Azione di movimento:Balzo fuori dal nascondiglio e corro per 6 metri verso i nemici
    Azione gratuita:Attivo <b turbospoiler="LV 1 (Gialla)
    -A questo livello si sblocca il Mondo Demoniaco (Asura) e le sue relative abilità.
    -Si potrà utilizzare solo un sentiero durante il proprio turno.
    -Il portatore vedrà la sua riserva di chakra aumenta di 30 unità.
    [Costo di attivazione: 3; mantenimento: 2 x turno]">Rinnegan LIV 1 +30 punti chakra - 3 punti attivazione
    Tecnica offensiva energia gialla:Tecnica della sfera di tuono utilizzata contro Chikao - 8 punti chakra
    Sfera di tuono
    Tipo: Ninjutsu
    Elemento: Tuono
    Posizioni delle mani: drago – serpente – lepre – gallo – cinghiale.
    Livello: D
    Descrizione: Il ninja effettuando i sigilli richiesti dovrà unire le mani a coppa e concentrare tutto il chakra raiton che riesce a richiamare all'interno dove prenderà forma una sfera di fulmini gialli che scricchiolerà rumorosamente e avrà la grandezza di una palla da calcio.
    La sfera potrà essere lanciata solamente in linea retta e potrà raggiungere una distanza massima di 15 metri prima di perdere potere.
    Pagando un costo extra e possedendo l'abilità zen al massimo sarà possibile concentrare il chakra con una sola mano per creare la sfera, questo permetterà di creare due sfere con entrambe le mani.
    [Consumo: 8 una sfera 15 2 sfere]
    [Richiede: Zen uguale o superiore a 2; Destrezza 2; Chakra Raiton]
    [Slot ferita: 1– 3 la parte colpita avrà una paralisi media]
    [Costo: 40 exp]
    [Energia: Gialla]

    Tecnica Non offensiva energia gialla:Tecnica dei ricettori di chakra - 10 punti chakra
    Ricettori di Chakra
    Tipo: Ninjutsu
    Posizioni delle mani: Nessuna
    Descrizione: questa tecnica permette al possessore dell’innata di creare dalle mani delle aste, simili a spranghe, nere appuntite intrise del chakra dell’utilizzatore. Questa tecnica può essere usata come arma offensiva, utilizzando i ricettori creati come armi.
    Se un avversario viene trafitto da queste spranghe, il suo chakra verrà disturbato e non sarà in grado di eseguire jutsu fino a quando non riuscirà a liberarsi.
    N.B. Per liberarsi dal disturbo del chakra, bisognerà avere forza e volontà pari o maggiore dell'utilizzatore della tecnica, ogni turno che passa il valore necessario senderà di 1 punto.
    N.B. Anche i corpi evocati saranno in grado di utilizzare questa tecnica.
    [Richiede: “Rinnegan LV 1”]
    [Consumo: 10 per creare una spranga da usare come arma; 15 per creare una spranga da usare sia come arma che per disturbare il chakra avversario]
    [Danno: 1-3]

    Attacco semplice 1:Attacco l'altro uomo con la spranga mirando al centro del petto.
    Azione di movimento 2:Balzo indietro di 5 metri
    Chakra consumato: 3+8+10=21
    Chakra rimasto/posseduto: 49/70
    Danni fisici 0/10
    Danni psicologici 0/7
    Condizioni psico-fisiche: Leggermente felice/illeso
    Armi rimaste/possedute: Nessuna arma (rubate)
    Farmaci rimasti/posseduti: Nessun farmaco
    Posizione del PG: Davanti alla porta d'ingresso
    Distanza dall'avversario: 5 metri

    CITAZIONE
    Calcoli e considerazioni:
    Non avendo armi ho dovuto improvvisare spero ti piaccia il tentativo per distrarre i nemici e sopratutto che vada a buon fine.
    Tecnica della sfera di tuono: valore 4 come la mia destrezza
    Attacco semplice: [(2+2)/2]= valore attacco 2

     
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  7. Masahiro
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    L'idea del diversivo mi piace. Sei giustamente in una stanza piena di oggetti utilizzabili.
    [ Voto: 7,6 ]

    CITAZIONE
    Indipendentemente da ciò che puoi aver pensato inizialmente, i due sono due mezze cartucce. Il primo, colto totalmente alla sprovvista, viene investito in pieno dalla sfera, venendo sbalzando indietro e parzialmente paralizzato; mentre il secondo, che nel mentre riesce a sfoderare un kunai e mettersi in posizione difensiva, non riesce comunque a parare il tuo colpo. Quello colpito dalla sfera perde i sensi, mentre l'altro inizia a chiamare il suo capo a gran voce, per poi darsela a gambe.
    Noti che il corpo rimasto lì è armato, e se vuoi puoi prendere un paio di shuriken e kunai (lascio a te, ma non esagerare).
    Pochi istanti dopo la fuga di uno dei due vedrai svolazzare, sul fondo della sala, una serie di foglietti bianchi che si uniranno andando a formare un vero e proprio corpo umano, dando vita a un uomo sulla trentina, con bandana sul capo due lunghi tagli sul petto cicatrizzati.
    Bene bene.. chi abbiamo qui?
    Ti guarderà sorridendo..
    La lezione che ti abbiamo dato nella foresta non ti è bastata?
    Ne vuoi ancora?!

    Senza aspettare oltre l'uomo inizierà a far vorticare la carta attorno a sé, per poi creare sei shuriken di carta e con un rapido movimento delle braccia indirizzarli verso di te.
    Kami Shuriken!
    I sei shuriken viaggeranno nella tua direzione a gran velocità.

    CITAZIONE
     
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  8. +Kakashi Hatake+
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    Il Boss



    CITAZIONE
    Parlato Kakashi
    Pensato Kakashi
    Parlato Boss

    Mi sentivo euforico, sentivo il sangue che mi scorreva nelle vene, lo sentivo pulsare nella testa accompagnando l'entusiasmo e l'adrenalina per la battaglia.
    Il combattimento si era concluso molto rapidamente, il primo uomo che avevo mirato era stato colpito e sollevato dalla sfera di tuono, l'impatto lo aveva fatto volare per un metro all'indietro andando a sbattere contro delle casse piene di pesce marcio.
    L'altro attacco terminò alla stessa maniera, la mia lama nera che avevo creato grazie al chakra del rinnegan si era infilata per qualche centimetro all'interno della carne del nemico nonostante esso avesse tentato di parare il colpo usando un vecchio Kunai.
    Mi aspettavo qualcosa di più da sti due, sono mezze cartucce...
    Osservai la lama che stringevo in mano che gocciolava sangue ai miei piedi, osservai per lunghi istanti il sangue che si allargava e si asciugava... era bellissimo.
    Voi non distruggerete il villaggio... sarà io a distruggere il vostro covo...
    Il volto dell'uomo che avevo ferito al petto era una maschera di sangue e terrore, mi aspettavo provasse ad attaccarmi ma invece cominciò a retrocedere verso la scalinata da dove erano arrivati poi con tutte le difficoltà della ferita cominciò a gridare a gran voce parole come "aiuto" o "capo".
    tsk...
    Annoiato percorsi a grandi passi il terreno che mi divideva dal corpo del nemico svenuto, poi osservai fuori, nella nebbia il bandito stava arrancando lasciando una scia di sangue fino ai primi scalini.
    Tornando ad osservare l'uomo ai miei piedi notai che gli uscivano due shuriken dalla tasca dei pantaloni e cominciai a sorridere.
    Mi divertirò un bel pò...
    Mi chinai a prenderli mentre tramite il Rinnegan entravo nel mondo dei asura aumentando la mia forza fisica in modo esponenziale.
    Stavo per lanciare il primo dei due shuriken verso le gambe del mio avversario che scappava ma dei foglietti bianco cominciarono ad offuscarmi la vista, erano sempre più numerosi e si stavano raggruppando ai piedi delle scale.
    e questa che roba è?
    Poi i foglietti si unirono uno con l'altro e apparve un uomo, alto sulla trentina e con il petto nudo, aveva dei capelli lunghi nascosti da una bandana rossa e sul petto aveva due enormi cicatrici.
    Bene bene.. chi abbiamo qui?
    Disse il Boss osservandomi da lontano sorridendo, ci distanziavano circa 5 metri, fuori dalla porta vi erano altre casse appilate, le osservai e poi tornai a concentrarmi sul nuovo nemico apparso.
    Salve.. il mio nome è Kakashi sono un ninja di Kumo... sono venuto qui per disgtruggervi tutti..
    La mia voce era alta e strafottente, ero felice di avere ancora il modo di combattere, era cambiato qualcosa in me, lo sapevo e lo sentivo ma non mi interessava finalmente avevo il modo di non pensare a quella notte e la battaglia mi stava dando il sapore giusto, appoggiai la spranga per terra mentre il nemico riprese a parlare.
    La lezione che ti abbiamo dato nella foresta non ti è bastata?
    Ne vuoi ancora?!

    oh... si...
    L'uomo non attese oltre della carta cominciò a svolazzare alle spalle dell'uomo, erano dei piccoli foglietti che lentamente piegandosi presero la forma di piccoli shuriken, sembravano tanto dei origami.
    Kami SHuriken!
    Disse muovendo le mani verso di me i shuriken si mossero contemporaneamente, non potei fare nulla se non coprirmi il volto incvrociando le mani davanti ad esso.
    Nonostante fosse semplicemente carta percepii la pelle tagliarsi, non erano molto profondi ma il dolore era molto elevato e questo stranamente mi rese ancora più lucido.
    Spostando le braccia dal volto rivelai un enorme sorriso molto sinistro, era arrivato il mio momento.
    ahahaha finalmente posso battermi con qualcuno alla mia altezza...
    Tenevo ancora i shuriken in mano e con un movimento fluido li scagliai verso il nemico, ma questo era semplicemente l'inizio del mio attacco che era più elaborato, guardando le casse al mio fianco mi immaginai in azioni più elaborate con i miei fumogeni e i mie fili di nylon ma purtroppo non avevno niente di quello avevo solo le mie arti ninja e gli shuriken che avevo preso al nemico che poco prima avevo atterrato.
    Devo aumentarne la velocità e togliere un pò di nebbia.
    KAI
    Le mie mani andarono a sbattere appiccicando i palmi l'uno all'altro perfettamente, dalle mie spalle cominciarono ad alzarsi delle piccole folate di vento sempre più veloci.
    Arte del vento: colpo del ciclone...
    Il vento raggiunse i Shuriken che si avvicinavano al nemico aumentandone la rotazione e la velocità, il mio chakra scendeva rapidamente lo sentivo calare a vista d'occhio dopo tutte le tecniche che stavo utilizzando.
    Se non lo mando K.O velocemente mi ritroverò senza chakra molto presto.. devo continuare però...Topo tigre cavallo
    Con un balzo misi un piede su una delle casse facendo forza su di esso per sollevarmi in aria.
    Arte del fulmine: aghi paralizzanti...
    Chiusi il pugni incrociando le mani e formando i 6 aghi che avevo intenzione di scagliare verso il boss, sentivo il chakra Raiton crepitare nelle mani e poi poco prima di atterrare li scagliai, tre in direzione del torace e gli altri tre in direzione delle gambe, speravo di distruggere il mio nemico con quella tecnica.
    Non fai più lo sbruffone ora eh...urlai contro il mio nemico correndo all'indietro e tornando ad afferrare la lama che avevo creato prima e che era la mia sola arma rimasta.
    Se non è ancora battuto lo finirò con questo...






    CITAZIONE
    Riepilogo post

    Azione Gratuita 1: Mantengo rinnegan liv 1 -2 punti chakra
    Azione Gratuita 2: Attivo Mondo Asura +1 forza
    Azione gratuita 3: prendo 2 shuriken dal corpo per terra appoggiando la spranga a terra.
    Attacco semplice lancio 2 shuriken presi verso il nemico
    tecnica non offensiva energia gialla Colpo del ciclone - 10 punti chakra
    Jutsu livello D

    Colpo del Ciclone
    Tipo: Ninjutsu
    Posizione delle mani: congiunte insieme
    Descrizione:Il ninja crea un vortice di vento non molto potente ma molto veloce che aiuterà ad aumentare la velocità di un arma lanciata verso l'avversario, la tecnica si potrà utilizzare una volta a turno e le armi che entreranno a contatto con la tecnica riceveranno un bonus al calcolo finale di 0,5.
    [consumo: 10]
    [richiede: chakra Fuuton Destrezza pari o superiore a 3]
    [costo: 30 EXP]
    [Energia: Gialla]

    Azione di movimento Salto su delle casse fuori dalla porta per prendere la spinta verso l'altro
    Tecnica offensiva energia gialla: Aghi paralizzanti ne creo 6 - 10 punti chakra
    Aghi Paralizzanti
    Tipo: Ninjutsu
    Elemento: Tuono
    Posizioni delle mani: Topo tigre cavallo
    Livello: D
    Descrizione: Il ninja attivando i sigilli richiesti contentrerà il chakra tra le due mani e creerà dai 3 ai 6 spiedi fatti puramente di elettricità.
    Questi spiedi sovranno essere lanciati tutti contemporaneamente vers il nemico, viaggioranno solamente in linea retta e per una distanza massima di 15 metri.
    Se anche uno spiedo colpirà il nemico la parte colpita verra paralizzata lievemente.
    [Slot Ferita: 1 slot danno a spiedo più effetto paralisi lieve]
    Consumo: 5 ogni 3 spiedi si potranno creare massimo 3 aghi per mano.
    Richiede: Chakra Raiton- Zen uguale o superiore a 1- abilità corporee 1
    Costo: 35 exp
    Energia: Gialla

    Azione di movimento 2: Dopo essere atterrato torno indietro di 3 metri
    azione gratuita Raccolgo spranga creata prima
    Chakra consumato: 10+10+2=22
    Chakra rimasto/posseduto: 27/70
    Danni fisici 3/10
    Danni psicologici 0/7
    Condizioni psico-fisiche: Entusiasta/ piccoli tagli alle braccia
    Armi rimaste/possedute: Nessuna
    Farmaci rimasti/posseduti:nesuna
    Posizione del PG: vicino al corpo del tizio svenuto
    Distanza dall'avversario: 5 metri

    Calcoli e considerazioni
    Il suo attacco lo subisco tutto quindi 3
    Valore shuriken 3.25 valore finale
    Valore 6 spiedi 4
     
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  9. Masahiro
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    Molto bene. Unica correzione: gli spiedi non puoi indirizzarli tutti allo stesso bersaglio, poiché è una tecnica di energia gialla, quindi al massimo tre.
    Se trovassi altre tecniche in cui la cosa non viene specificata ricorda che bene o male le tecniche di un certo livello hanno tutte più o meno lo stesso danno (qui al massimo 3), e qui è come se fosse una tecnica a bersagli multipli ma non è specificato.
    [ Voto: 7,6 ]

    CITAZIONE
    L'uomo creerà altri shuriken di carta vorticanti attorno al corpo e riuscirà a bloccare uno dei due da te lanciati, mentre il secondo lo ferirà al braccio sinistro.
    Tsk.. dannaz.. !!!!
    Distratto dalla ferita verrà poi colpito in pieno da tre spiedi che paralizzeranno lievemente l'altro arto, rendendo difficile l'utilizzo del braccio destro.
    Bastardo..
    Ci rivedremo ragazzo, stanne certo!

    Composto un sigillo con la mano sinistra si trasformerà in tanti piccoli foglietti di carta e svanirà nel nulla, lasciandoti solo in quella sala, ed uno dei suoi scagnozzi privo di sensi. Legalo per evitare che fugga. Nella stanza trovi tutto l'occorrente.
    Puoi continuare la ricerca e il controllo della zona, raggiungendo il terzo edificio, e noti con piacere che fortunatamente in quel covo vivevano solo quei tre banditi.
    Perlustrata una prima parte dell'edificio troverai finalmente una sala che sembra contenere tutti gli oggetti più preziosi, tra i quali anche il tuo equipaggiamento andato perduto il giorno prima.
    Recuperi le tue cose e lasci quel posto portando con te il bandito svenuto. Scendi le scale che ti avevano portato sin lì e con tua grande sorpresa trovi l'anziano signore ad attenderti, seduto sul corpo di quello che poco prima si era dato alla fuga.
    Eheh.. perdonami figliolo, ma non riuscivo a starmene con le mani in mano..
    Seppur anziano e leggermente ferito dall'incidente di prima il vecchio risulta più tosto del previsto.
    Voleva fuggire, seguendo quel passaggio segreto - indicherà un'apertura nella roccia alle tue spalle - ma l'ho fermato..
    Legato e preso pure lui scenderete per quel passaggio nella roccia e raggiungerete un piccolo molo dove vi attendono un paio di imbarcazioni.
    Tornati al villaggio dell'anziano signore troverete ad attendervi un chunin di Kumogakure.
    Lasciati a terra i due corpi il chunin li esaminerà, dopodiché si volterà verso di te.
    Sarà anche solo per caso, ma sei stato fortunato a trovarti qui al momento giusto..
    A questi due penserò io.. tu pensa a riposare, che hai già fatto tanto.
    Domattina è richiesta la tua presenza nell'ufficio del Raikage per fare rapporto.
    Sino ad allora sei libero.. e grazie per il lavoro svolto.

    Prelevati i corpi scomparirà in una nuvola bianca.
    Il sole è prossimo al tramonto e l'uomo anziano ti si avvicina.
    Non so come poterti ringraziare figliolo..
    Posso solo offrirti un alloggio, in modo che domattina tu possa ripartire riposato.

    Non c'è fretta, per cui puoi fermarti lì ancora un po'. Vedrai la gente del villaggio molto più rilassata, e quelli che il giorno prima ti avevano guardato storto ti ringrazieranno per quanto hai fatto.
    Ruolata libera finché non vai a dormire, nell'abitazione dell'uomo.
     
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    Alesya



    CITAZIONE
    Parlato Kakashi
    Pensato Kakashi
    Parlato Agura
    Parlato Boss
    Parlato Chunin
    Parlato mondo umano
    Parlato mondo animale
    Alesya

    Non le sentivo nemmeno le ferite lungo i bracci, ero concentrato solo su quello che succedeva davanti a me mentre il sangue lentamente colava lungo le maniche, gli shuriken lanciati dal nemico avevano reciso la mia maglia facendomi lunghi ma poco profondi tagli lungo i avambracci.
    Questo però non mi aveva impedito di lanciare senza problemi gli shuriken che avevo rubato all'uomo colpito dalla sfera di tuono, essi viaggiarono a velocità doppia grazie all'effetto dell'arte del vento che avevo utilizzato proprio per questo scopo.
    Tsk.. dannaz.. !!!!
    L'uomo tentò un disperato tentativo di evitare le lame che si avvicinavano. due shuriken di carta riuscirono a deviare il primo, ma per il secondo era troppo tardi.
    esso passò alla sua sinistra lasciando un lungo ed enorme taglio appena sotto la spalla sinistra.
    Per badare alla ferita si volto verso di essa distrandosi un attimo di troppo, mentre la mano destra andava a tamponare il taglio tre spiedi che avevo lanciato verso l'addome andarono a colpire l'altro braccio mentre gli altri tre mancarono i piedi di un centimetro scarso piantandosi nel terreno.
    Ormai è finito... non può più muovere le braccia...
    Bastardo.. disse stringendo i denti tra di loro per resistere al dolore, strinsi ancora più forte la sbarra di metallo che avevo in mano ancora intrisa del sangue dell'avversario di pochi istanti prima.
    E ora?.. non hai più da fare lo spiritoso vero... ora ti farò ridere io con que...stavo facendo qualche passo in avanti, i miei occhi fissi su quelli del nemico, sul volto avevo un sorriso sadico, non riuscivo più controllarmi, ero come una macchina e il mio unico obbiettivo era la morte e il sangue, purtroppo il mio nemico era molto abile e addestrato a fuggire.
    Ci rivedremo ragazzo, stanne certo! con il braccio sinistro anche se ferito sollevo due dita e effettuò un sigillo con le mani, lentamente il suo corpo cominciò a disfarsi così come era apparso.
    No dannato...Tentai un balzo in avanti ma ormai era troppo tardi, il suo corpo scomparve definitivamente un istante prima dell'arrivo della mia lama.
    ed infine ero solo.
    Hai piedi della scala osservavo il punto preciso in cui era scomparso il mio nemico, ero come paralizzato, nella mia mente le immagini di mio zio e di quello che avrei voluto fare a quel balordo si confondevano, vedevo Shingi senza vita in un mare di sangue... poi Ido gravemente ferito... il sangue del nemico che schizzava lontano mentre lo shuriken lo feriva... e infine mi immaginai nel momento della decapitazione dello stesso nemico.
    Presi la testa tra le mani e caddi in ginocchio stringendo convulsamente la sbarra di metallo.
    ne ho bisogno... voglio il sangue... lo voglio...Lentamente mi voltai verso il corpo del nemico ancora privo di sensi... sarebbe stato così semplice, era li immobile svenuto, bastava usare il ricettore che avevo in mano e sarebbe finita subito, mi alzai in piedi e passo dopo passo raggiunsi il corpo del povero malcapitato ancora sotto gli effetti della sfera di tuono.
    Devo solo farlo... ora e starò meglio.
    Sollevai la spranga sopra la testa preparando il colpo finale, una goccia di sudore mi scese lungo la tempia, poi scattai...
    In un lampo gli un paio di occhi rossi con delle tomoe mi apparvero enormi in mente, erano gli stessi di quella notte, gli stessi di mio padre.
    Ero solo a un centimetro dal collo dell'uomo quando due voce diverse ma simili mi urlarono risvegliando il mio subconscio da quel limbo oscuro.
    Fermati ragazzo!!
    Fermati ragazzo!!
    E lo feci... la lama si fermò appena toccato il collo del nemico, una goccia di sangue scese da un piccolo buco causato dalla punta della spranga, respiravo affannosamente ed ero completamente fradicio dal sudore, osservai un attimo la spranga poi l'uomo e in quel momento il dolore di quei piccoli tagli sui bracci mi entrarono nel cervello.
    Ma che diavolo sto facendo... cosa sono diventato... basta.
    Con un unico movimento lanciai lontano la spranga essa compiendo alcuni giri in aria oltrepassò la porta che dava sul ponte e finì in acqua scendendo lungo il masso da quella strana cascata.
    Mi inginocchiai ancora a terra appena di fianco all'uomo privo di sensi, il Rinnegan si disattivò praticamente senza che me ne accorgessi forse si era già disattivato prima non potevo saperlo.
    Mi stavo asciugando il sudore quando l'uomo vicino a me si mosse, il suo braccio ebbe uno spasmo evidentemente il suo cervello stava cercando di rimediare al colpo e alla paralisi sparando piccole scariche nervose.
    Si sta svegliando, devo legarlo... potrebbero esserci altri nemici devo vedere l'ultima costruzione...
    Con molta lentezza mi alzai in piedi, le mie gambe reggevano a malapena il mio peso e non per il combattimento o per il troppo utilizzo di chakra, era una cosa nervosa, sentivo tutti i muscoli tesi e doloranti, come piccoli flash mi tornarono in mente le sensazioni che provavo durante il combattimento, il godimento che sentivo nel ricevere o procurare ferite e la voglia di sangue.
    Cercando di controllare il tremolio alle mani rovistai dentro una scatola trovando una spessa corda, tornai dall'uomo privo di sensi e mettendogli le mani dietro la schiena gliele legai ai piedi lasciandolo in un innaturale posizione a ponte rovesciato.
    Tu resta qui... ho ancora un lavoro da fare.
    Dopo essermi assicurato di aver legato bene ogni cappio della corda mi voltai verso la scalinata osservando la costruzione in cima ad essa, poi cominciai a camminare, non sapevo se ci fosse ancora qualcuno dovevo stare attento.
    Cominciai a salire gli scalini di marmo bianco, Lentamente mi sentivo sempre più sicuro sulle mie gambe, riuscivo a camminare senza barcollare e i flash erano meno frequenti.
    Quando raggiunsi l'ultima costruzione la trovai identica alle altre con la sola differenza era che essa era piena di roba fino al soffitto fatta eccezione per un angolo dove vi erano tre sacchi a pelo.
    Erano solo loro... a quanto pare hanno iniziato a riempire questa e poi si stavano riempiendo le altre...
    ooh meno male...Le ultime parole mi uscirono con una leggera nota di sollievo, erano tutte li, le mie cose: il mio zaino pieno di roba, il mio portakunai, il coltello Akuichi e infine le mie scarpe.
    Dopo essermi assicurato che vi fosse tutto mi riequipaggiai per bene fissando tutto al mio corpo e mi infilai anche le mie vecchie e leggermente maleodoranti ma comodissime scarpe.
    Qui ho finito, uno l'ho preso... l'altro starà morendo da qualche parte e il boss è scappato lontano... il villaggio è al sicuro...
    Con calma tornai al secondo edificio dove trovai l'uomo legato ma con gli occhi aperti ma leggermente vacui, il suo cervello si stava "ravviando" lentamente con fatica lo caricai sulle mie spalle e feci tutta la strada a ritroso passando per il ponte fino ad arrivare alla terrazza.
    Mi chiesi che strada avesse preso l'uomo ferito per andarsene ma senza trovarla nella nebbia posizionai meglio l'uomo e cominciai a scendere lungo la parete rocciosa concentrando il chakra sulle piante dei piedi.
    Questo tipo pesa troppo...
    Dopo alcuni minuti arrivai alla piana nella quale avevo lasciato il ferito Agura ma non lo trovai più, preoccupato lasciai cadere l'uomo che mi portavo dietro e cominciai a chiamarlo a gran voce girando lungo la piana fino a quando non mi apparve davanti.
    Teneva il piede destro e un bastone sulla schiena di Chikao l'uomo che avevo ferito prima e che era fuggito, Agura appena mi vide mi fece un ampio sorriso alzando il braccio libero come per darmi il benvenuto.
    Eheh.. perdonami figliolo, ma non riuscivo a starmene con le mani in mano..
    Disse ridacchiando e trascinato da quella scena mi feci contagiare dalla risata liberando il collo all'indietro, era una sensazione bellissima, mi sentivo piacevolmente sollevato con quel vecchietto.
    Ottimo... non mi aspettavo che fossi ancora così forte.. ma da dove è arrivato? Chiesi dopo la risata avvicinandomi a Chikao ed estraendo una corda dallo zaino per legare anche esso.
    Voleva fuggire, seguendo quel passaggio segreto disse indicando la parete alle mie spalle.
    ma l'ho fermato..
    Da qui dici... Mi voltai osservando la dura roccia... sembrava molto dura e non vedevo passaggio, mi avvicinai e vi posai una mano sopra e compresi.
    La tecnica della trasformazione.... non sapevo si potesse applicare in questo modo... ma chi la applicata... e mentre parlavo scomparve rivelando l'ingresso di una grossa caverna.
    era lui quello che l'ha attivata ma ora che è scappato la tecnica non aveva più riciclo di chakra e si è esaurita...
    Andiamo a casa Vecchietto... Dissi girandomi e prendendo il nemico legato.
    Vecchietto a chi se voglio posso anche farti nero bambino...
    Sorrisi senza pudore, era piacevole veramente stare con lui, anche se non mi conosceva mi aveva donato un posto dove vivere e non mi faceva sentire solo.
    Ehi guarda la... Dietro le rocce vi erano due piccole imbarcazioni legate tra di loro, per fortuna non mi dovevo trascinare quei due energumeni per tutto il tempo.
    Dai carichiamoli...

    ***



    Dai stupido ragazzo tu spingi che io tiro...mi disse Agura mentre tentavamo di togliere dalla nave uno dei due uomini legati.
    Agura... se mai io tiro che tu spingi sono io fuori dalla nave...
    sisi dai veloce...
    Dopo alcune risate scendemmo dalle navi e cominciammo il viaggio verso il villaggio dalla quale venivamo, fu un viaggio meno veloce dell'andata ma più tranquillo, parlammo per tutte le due ore in cui trascinavamo i corpi sul pavimento dei due uomini ormai svegli e prontamente imbavagliati.
    Finalmente raggiunto il villaggio fummo fermati appena entrati, dal nulla in una piccola nube di fumo bianco apparve un ninja, lo riconobbi era un Chunin di Kumo, forse il Raikage aveva accolto la richiesta di Agura di aiuto ma era arrivato troppo tardi.
    Se ti manda il Raikage non serve... mi trovavo qui per caso e ci ho pensato io insieme a questo vecchio... Sentivo l'occhiataccia di agura nella schiena.
    Sarà anche solo per caso, ma sei stato fortunato a trovarti qui al momento giusto..
    A questi due penserò io.. tu pensa a riposare, che hai già fatto tanto.

    Disse in un tono tanto formale alla quale non era affatto più abituato, ricordai come era stare a Kumo, il Raikage era una persona che teneva al villaggio e amava ogni abitante ma era tremendamente severo sulle regole e il comportamento.
    Non ho fatto niente... Dissi grattandomi la testa.
    Domattina è richiesta la tua presenza nell'ufficio del Raikage per fare rapporto.
    Sino ad allora sei libero.. e grazie per il lavoro svolto.
    poi prese Chikao e l'altro uomo e scomparve in un nuvola di fumo.
    e anche questa storia è finita...
    Mi voltai verso Agura, era arrivato il momento di salutarsi e tornare a casa e quando lo guardai nei occhi esso era estremamente serio esattamente come quella mattina si avvicinò e mi appoggiò una mano sulla spalla.
    Non so come poterti ringraziare figliolo..
    Posso solo offrirti un alloggio, in modo che domattina tu possa ripartire riposato.

    Era serio, mi stava ringraziando con tutto il cuore, nel frattempo intorno a noi si stava formando un piccolo campanello di persone curiose di capire cosa fosse successo.
    Non devi ringraziarmi agura... sono io che devo ringraziarti... mi hai fatto risvegliare, ho scoperto di essere diverso da quello che credevo ma ora so di poterlo controllare... la sconfitta di quei tre briganti mi ha cambiato... o forse conoscere te mi ha cambiato... accetto la tua offerta... resterò ancora stanotte... appoggiai a mia volta la mano sulla sua spalla e gli sorrisi mentre le mie parole venivano sussurrate tra la gente e si spargeva.
    Nel giro di qualche minuto tutto il villaggio sapeva che ora erano liberi, passeggiare tra di loro fu difficile molti ci chiedevano come fosse andata e volevano sapere la storia ma prima di tutto volevo che Agura fosse medicato, così dopo avergli chiesto chi fosse ad occuparsi di queste cose mi condusse da Alesya, sua nipote di 14 anni che si destreggiava nell'arte della medicina senza uso di chakra.
    Figliola sono il nonno sono venuto a chiederti un favore e a presentarti un eroe un pò scemo... entrai nella casa sorridendo ma poi mi fermai sulla soglia.
    Dalla cucina entrò di corsa una ragazza, la prima cosa che vidi furono i capelli, aveva lunghi e cresposi capelli ricci castani, era Alesya la nipote di Agura.
    Senza dire una parola si avvicinò al nonno abbracciandolo forte e io rimasi li, il sorriso che mi moriva sul viso e la bocca spalancata, intorno alle guancie provavo una sensazione di calore.
    Alesya era una ragazza della mia età, aveva come gia detto i capelli ricci, era piuttosto bassa forse raggiungeva il metro e sessanta di altezza e per questo sembrava tutta capelli, il suo corpo era spettacolare... aveva tutto al punto giusto ma la cosa che più mi colpì fu il suo viso, tutte le guancie erano coperte da delle bellissime lentiggini marrone chiaro e i suoi occhi erano di un castano scintillante.
    Piano, piano tesoro il nonno è ferito... disse dandole un bacio in fronte.
    Oddio scusa... nonno non dirmi che sei ancora andato a combattere... e quello che ha?
    Non riuscivo a pensare e la sua voce mi entrava nelle orecchie lasciando una piacevole melodia, mi accorsi che mi stavano osservando solo dopo alcuni secondi.
    o non ti preoccupare tesoro... è solo un ninja testone di Kumo... forse è un po scemo... puoi fare qualcosa per questa? Le parole di agura mi risvegliarono, mi accorsi di avere ancora la bocca aperta e di essere sempre fermo sulla sogli di casa da circa due minuti.
    oh dannazione... che figura di merda... con le guancie in fiamme mi chiusi la porta alle spalle ed entrai nella sala sedendomi vicino ad Agura.
    Non è niente nonno, è solo una contusione ti medico e ti fascio farà male ma starai bene se non fai più lo scemo in giro... ehi ma tu sanguini...
    Disse esaminando la spalla di Agura poi con un movimento fulmineo girò la testa verso di me e si precipitò sui miei tagli ai avambracci, appena la sua mano sfiorò la mia pelle una serie di rividi colpirono tutto il mio corpo fino a farmi rizzare i capelli.
    oh... no... ehm... non.... ehm... non... non è niente.... non mi era mai successo nulla di simile, per la prima volta stavo balbettando come un idiota.
    cosa non è niente... non sono profondi ma sono sporchi e continuano a sanguinare... farà infezione togliti la maglia...
    Tranquillo mia nipote è esperta nella medicina... ti metterà apposto...
    Non era questo che mi preoccupava ma mi sentivo incredibilmente in imbarazzo per quella situazione... ero sopravvissuto a ferite ben più gravi non volevo farmi medicare due graffi ma mi tolsi comunque la maglia sopra e anche quella sotto dato che era anche essa a maniche lunghe restando a petto nudo.
    Dovevo ammettere che non facevo affatto una brutta figura, il mio corpo era tonico e muscoloso al punto giusto dopo tutti gli allenamenti che avevo fatto ma Alesya non badò minimamente al mio fisico e questo mi dispiacque un pò.
    Prese le mie mani e cominciò a pulire i graffi e a fasciarli mentre sulla schiena aveva tutta una serie di brividi, il cuore sembrava esplodermi dal petto ma lei non ci fece caso mi bendò e poi passò a medicare suo nonno dicendomi semplicemente di rimettermi le mie maglie... riuscii soltanto a bofonchiare un grazie a voce bassa e poi attesi che anche Agura fosse medicato.
    Nonno ora so che ti piacerebbe andare a festeggiare ma ti prego di fare veloce.. devi riposare... e tu non farlo stancare. mi disse guardandomi decisa.
    si... certo... il suo sguardo sembrava incandescente ero come ipnotizzato fino a che Agura non mi diede un violento schiaffo sulla nuca.
    Dai idiota cammina la gente vuole conoscerti... non so come ma sei tu l'eroe... ciao chicca.
    Baciò la nipote e mi spinse nella strada mentre mi massaggiavo la nuca colpita poco prima.
    Passammo le successive due ore nello stesso locale che il giorno prima mi aveva rifiutato, per farsi perdonare mi offrirono copiose dose di birra fino a che la mia mente non cominciò ad annebbiarsi ed in quel momento mi tornarono in mente le parole di Alesya, non potevo permettere ad Agura di stare ancora in giro era quasi notte così dopo un paio di tentativi a vuoto riuscimmo ad evadere dalla locanda, passammo davanti a casa di Alesya ed entrammo in quella di Agura.
    Agura grazie di tutto... domani mattina parto presto non preoccuparti per la colazione...
    Buonanotte ragazzo.. aveva il viso stanco e dopo avermi salutato si voltò ed entrò nella sua stanza.
    Dopo essermi spogliato mi sedetti sul letto con le gambe incrociato e cominciai a richiamare chakra, era una cosa che facevo spesso per rilassare l'anima e controllare le emozioni delle lunghe e faticose giornate, ripensai a tutto quello che era successo da Agura, alla colazione, ad Alesya, ai combattimenti, alla mia furia e infine a quelle voci e in quel momento sprofondai nel mio inconscio.
    Benvenuto...
    Avevo ancora gli occhi chiusi ma nella mia visuale apparve una specie di statua, un idolo di pietra parlante, mi ricordò quando avevo scoperto il rinnegan e avevo parlato con il mondo demoniaco.
    Sai perchè sei qui?
    Un altra statua diversa dall'altra apparve come illuminata non sapevo chi fossero ma ero sicuro non fossero nemici.
    voi chi siete?
    Io sono la rappresentazione del mondo animale...
    e io quella del mondo umano siamo qui perchè tu stai capendo come funzionano i tuoi occhi...
    voi siete come Asura il mondo demoniaco?... il rinnegan ha altri poteri?
    e molti li devi ancora...
    Scoprire...
    odio quando leggi il pensiero....urlò la statua del mondo animale.
    e io odio la puzza dei tuoi animali...
    E finì li in un lampo spalancai gli occhi ero completamente sudato e davanti a me vidi il mio riflesso nello specchio ai piedi del letto, ero ancora in pantaloncini ma il rinnegan era attivo e non lo avevo fatto io, chiusi un attimo gli occhi e appoggiai la mano sul letto e in un lampo li vidi, fu come se un radar si fosse acceso, sentivo la presenza di ogni chakra nel raggio di 50 metri, li vedevo nella mia testa come delle masse di chakra, rimasi fermo a lungo e alla fine la trovai.
    Era vellutata e molto consistente, Alesya nonostante il corpo esile aveva una grande quantità di chakra, rimasi ad "osservarla a lungo" e poi crollai nel letto addormentandomi sul momento senza sapere che il Rinnegan non si sarebbe mai più spento, erano i miei occhi e lo sarebbero stati per sempre...



    mi puoi linkare il regolamento che hai citato nello spoiler non lo trovo :asd:

    ho descritto i nuovi poteri del rinnegan ad energia verde (dopo questa missione la raggiungo e ho pensato che fosse carino spero di non aver fatto male tanto è solo a scopo descrittivo.

    d'ora in poi ho deciso che i miei occhi saranno sempre il rinnegan e che non devo dire che cambiano (ovviamente in combattimento dovrò dire che attivo il rinnegan e pagare tutto il procedimento attivazione mantenimento)

    spero ti piaccia la parte della ruolata libera sto riprendendo piano piano la mano :sisi:
     
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  11. Masahiro
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    Volevo lasciartela anche per l'ultima parte una bella ruolata libera :sisi: (cosa che comunque farò, visto il rientro in patria)
    Per il regolamento.. non è specificato ed è una cosa forse da correggere, ma ricorda che non puoi con una tecnica a gialla infliggere 6 danni con una sola azione, anche se teoricamente con quella è possibile.
    Molto bene, a parte qualche frase da " :wtf: " (tipo: il godimento che sentivo nel ricevere o procurare ferite e la voglia di sangue) :asd:
    Mi piace l'introduzione dei nuovi regni.
    [ Voto: 8,0 ]

    CITAZIONE
    Al risveglio parti diretto finalmente verso Kumo. Impieghi circa mezza giornata.
    Al tuo arrivo ti rechi subito al palazzo centrale dove ti attende la Raikage.
    Sei via dal villaggio da parecchio, e non hai ancora avuto modo di conoscere il nuovo Kage (la scheda la trovi nel palazzo di Kumo).
    Entrato nell'ufficio vedrai la donna rivolta verso la grande finestra, darti le spalle.
    Kakashi.. dico bene?
    Confermi.
    Ti ringrazio per il lavoro svolto, anche se ufficialmente non eri tenuto ad aiutare quel piccolo villaggio..
    Ho già ricevuto un breve rapporto dal chunin che ti ha incontrato ieri; c'è altro da sapere?

    Fai rapporto di quanto accaduto.
    Capisco.. provvederò immediatamente a mandare una squadra di ricerca per poter localizzare il prima possibile quell'uomo.
    Hai già fatto molto tu, non preoccuparti..

    Si volterà verso di te - ora sei pure libero di andare..
    è un piacere riaverti a casa..

    Uscito dall'ufficio ha mezza giornata a disposizione prima del calar del sole.
    Da qui sino alla fine del post hai carta bianca.
     
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  12. +Kakashi Hatake+
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    Il nuovo Raikage



    CITAZIONE
    Parlato kakashi
    Pensato Kakashi
    Parlato Agura
    Parlato Alesya
    Parlato Raikage
    Parlato Shingi
    Parlato Hiroshi

    flash back

    Il sole era appena sorto dalle pendici delle montagne quando mi svegliai, una volta aperti gli occhi con qualche difficoltà rimasi alcuni istanti ad osservare il soffitto, mi sentivo stranamente tranquillo, non sentivo alcuna fitta allo stomaco e nessuna stretta intorno al cuore.
    Forse questa mia sensazione era dovuta al fatto che per la prima volta da circa due settimane avevo passato una notte tranquilla, nessun sogno pieno di sangue, nessun riferimento a quella dannata notte.
    Avevo semplicemente sognato il mio ritorno a Kumo e saltuariamente entrava ed usciva dai miei sogni anche Alesya ma io non mi ricordai di quel particolare una volta sveglio, spesso mi capitava che i sogni una volta sveglio si sgretolavano e perdevo alcuni pezzi.
    Meglio alzarsi...
    Una volta tornato a sedere ricordai come la sera prima ero sprofondato esausto dopo aver utilizzato senza interruzione uno dei nuovi poteri del mio Rinnegan e sorpreso notai anche che esso era ancora attivo.
    Ma che diavolo... Pensai avvicinandomi allo specchio cercando in tutti i modi di "spegnere" quel potere ma non ci riuscii, a quanto pare più sviluppavo le abilità legate a quei occhi più essi entravano a far parte di me diventando i miei veri occhi e non potevo cambiarli, la cosa non mi dispiacque affatto.
    Dopo essermi vestito ed aver sistemato le fasciature che avevo sui avambracci uscii dalla stanza, la sera prima avevo detto ad Agura di non svegliarsi che sarei partito presto ma quando raggiunsi in cucina trovai la stessa colazione della mattina prima, Agura era seduto sulla sedia ed Alesya gli stava controllando la ferita alla spalla.
    ok nonno, è apposto non ha bisogno di altre medicazioni... disse sorridendogli e prendendo un cornetto sul tavolo.
    Ancora una volta rimasi fermo sulla soglia, non riuscivo ne a muovermi ne a proferire parola fino a che Agura non mi vide.
    Alla buon ora Kakashi... siediti a fare colazione. Sentendo il mio nome Alesya si voltò verso di me salutandomi con una mano mentre con l'altra stringeva la merendina, era bellissima esattamente come il giorno prima, indossava una specie di divisa da infermiera rosa chiaro e dovevo ammettere che forse era un po troppo attillata.
    scusa... disse mandando giù il boccone Le braccia come vanno? mi chiese guardandomi con curiosità gli occhi ma senza fare domande.
    Oh... molto meglio si... ti ringrazio per ieri... non dovevi... comunque questi sono i miei veri occhi... così per dire...
    Stupido idiota...
    Mi ero impappinato di nuovo, la ragazza però non ci fece molto caso dopo aver finito la prima merendina passò ad un altra scegliendola con cura dal mucchio sul tavolo, poi si versò un bel bicchiere di succo d'arancia.
    Agura ti ringrazio ma devo proprio partire... devo fare rapporto al Raikage e poi ho veramente bisogno di riposarmi un paio di giorni a casa... grazie di tutto... Per parlare avevo cercato in tutti i modi di evitare che il mio sguardo si posasse su Alesya, quando la guardavo non riuscivo a mettere due parole insieme.
    Va bene ragazzo... aiutandosi con il bastone esso si alzò e mi accompagno verso la porta seguito dalla nipote, poi aprendola mi poso una mano sulla spalla.
    Kakahi Akase, a nome di tutto il villaggio ti ringrazio per il tuo aiuto... ah un altra cosa se pensi di non farti più vedere scordatelo... ho giusto qualche tecnica interessante da mostrarti... e buona fortuna con il Raikage quella donna è tremenda...
    L'ultima frase mi confuse non poco e questa volta non centrava niente Alesya, "quella donna" ma se il Raikage era un uomo grande e grosso perchè aveva detto quello?
    Donna??chiesi senza mascherare lo stupore.
    Si certo... il vecchio Raikage è morto un mesetto fa.. un malore così i signori feudali hanno riunito il consiglio dei anziani e hanno scelto il nuovo Raikage... a che numero siete arrivati? 16-17?...Disse la ragazza sorseggiando il succo.
    15... credo... questa è una bruttissima notizia il Raikage era un uomo potente... questa donna sarà all'altezza del compito? devo andare grazie Agura...
    Arrivederci figliolo... Poi mi osservò allontanarmi e infine chiuse la porta alle sue spalle.
    Avrei impiegato qualche ora per arrivare a Kumo ma avevo intenzione di fare il più velocemente possibile, così cominciai a correre lungo il sentiero, le mani lasciate libere si distesero alle mie spalle a causa della grande velocità e il cappuccio si abbassò da solo mentre compivo alcuni salti per evitare delle rocce.
    Il viaggio fu tutto sommato tranquillo, E mi permise di pensare a tutto quello che era successo dalla deviazione che avevo preso per raggiungere quel villaggio.
    La strana sensazione che mi aveva dato osservare quella strada e devo ammettere che per fortuna avevo seguito il mio istinto, altrimenti non avrei mai capito il male nella quale mi stavo infilando e non avrei mai conosciuto Agura.
    Finalmente...
    Nonostante mancassero ancora alcune ore al mia arrivo, alcune pendici di Kumo erano già visibili dal posto in cui mi trovavo, era la mia casa anche se avrei preferito tornarci con Shingi ma questo non era più possibile e dopo quasi un mese dalla sua dipartita mi ero rassegnato a questo, aiutato anche da Agura ero riuscito a sistemare la mia anima e a capire veramente cosa era successo quella dannata notte.
    La strada era tranquilla, mi fermai una mezzoretta a riposare attorno ad un albero e poi ripresi la corsa, la notizia di un nuovo Raikage sopratutto donna mi aveva colto alla sprovvista, chissà come era e se avrebbe capito la scusa che avevo deciso di inventarmi per giustificare l'assenza di mio zio.
    Avevo optato per un attacco notturno, gli avrei detto che eravamo finiti in un imboscata di qualche brigante e che Shingi era morto per l'esplosione di una carta bomba durante il sonno.
    Era un racconto abbastanza plausibile anche se avrebbe dimostrato che ne io ne lui avevamo sentito il nemico e che quindi non stavamo attenti però non mi interessava, se gli avessi rivelato la vera storia probabilmente mi avrebbero punito.
    Infine eccole... le mura di Kumo, alti muraglioni che costeggiavano tutto il perimetro del villaggio, finalmente dopo oltre due mesi di lontananza ero tornato a casa, varcai la soglia del portone principale come se fosse la prima volta, osservavo tutto per notare dei cambiamenti dovuti alla nuova politica del nuovo Raikage ma tutto era assolutamente normale, identico a quando ero andato via, alla destra del portone vi era il mercato, tutte le mattine dalle 8 fino alle 14 il mercato offriva la possibilità di comprare cibo, utensili e anche alcune armi a prezzo stracciato.
    e infine davanti a me si stendeva il resto del villaggio fatto di montagnette casette e la torre più alta, quella dell'ufficio principale di Kumo dove risiedeva la polizia di Kumo, gli uffici amministrativi e sopratutto l'ufficio del Raikage ed era quella la mia destinazione.
    Sistemandomi lo zaino in spalla ricominciai a camminare, ora non c'era fretta, avevo impiegato praticamente tutta la mattinata a raggiungere il villaggio e ora non avevo più tutta quella fretta, passando per Kumo notai moltissimi volti conosciuti, niente era cambiato tutto l'ambiente era ancora piacevolmente sereno e tranquillo come sempre, l'unica cosa diversa era la presenza di alcuni ninja del paese della brina, avevo sentito che Kumo l'aveva conquistato dopo una decisa e ben studiata spedizione Ninja questo era un bene sicuramente, significava far capire alla popolazione e ai altri villaggi ninja che Kumo restava un villaggio unito e potente.
    Arrivato nel palazzo principale cominciai a percorrere ogni corridoio e scale fino a raggiungere l'ufficio del Raikage, bussai la porta e la spalancai entrandovi dentro.
    entrai e mi chiusi la porta alle spalle.
    L'ufficio era identico a prima mancava solo l'enorme stazza del Raikage che era sostituito da una figura esile e dai capelli biondissimi, essa era in piedi dietro alla scrivania con lo sguardo rivolto verso la finestra dandomi le spalle.
    Kakashi.. dico bene? Chiese la donna, aveva una voce vellutata e serena ma decisa.
    Salve piacere, il mio nome è Kakashi Akase Genin del villaggio delle nuvole al suo servizio. Confermai ad alta voce come mi era stato insegnato.
    e questa sarebbe il Raikage? non sembra nemmeno un ninja...
    Ti ringrazio per il lavoro svolto, anche se ufficialmente non eri tenuto ad aiutare quel piccolo villaggio..
    Ho già ricevuto un breve rapporto dal Chunin che ti ha incontrato ieri; c'è altro da sapere?
    Chiese la donna sempre osservando il villaggio dall'enorme vetrata, così cominciai a raccontare, spiegai come ero capitato in quel villaggio e l'imboscata che mi avevano fatto, come uno dei abitanti mi avesse ospitato e spiegato la situazione.
    Poi le raccontai del viaggio in barca fino a che non arrivai a parlarle dei duelli.
    Dopo il mio primo attacco il ninja se ne è andato dicendo che sarebbe tornato prima o poi... poi ho legato gli altri due con l'aiuto di Agura e li ho riportati al villaggio consegnandoli al Chunin che lei ha mandato signora... e terminai così il racconto.
    Capisco.. provvederò immediatamente a mandare una squadra di ricerca per poter localizzare il prima possibile quell'uomo.
    Hai già fatto molto tu, non preoccuparti..

    Anche perchè ho già abbastanza nemici senza che quel tipo si mette in mezzo...pensai serio, ma dovevo ancora dirle cosa era successo a Shingi così prima che potesse parlare la fermai.
    c'è un altra cosa... cercando di non spostare lo sguardo raccontai quello che avevo deciso, la donna si voltò verso di me guardandomi fisso quanto terminai il racconto spiegando della morte di Shingi essa si limitò semplicemente a congedarmi.
    ora sei pure libero di andare..
    è un piacere riaverti a casa..
    disse voltandosi nuovamente.
    anche per me signora la ringrazio.
    Poi senza dire altro presi lo zaino che avevo appoggiato a terra e uscii dal palazzo, rimasi alcuni istanti sulla soglia di esso decidendo cosa fare e una sola cosa mi restava tornare veramente a casa a posare lo zaino, volevo in un certo senso evitare quella casa sarebbe stato orribile e pieno di ricordi tornarvi dentro da solo ma era l'unico posto che avevo così facendo un grosso sospiro mi diressi verso la mia vecchia abitazione.
    Ogni passo che facevo mi avvicinavo sempre di più e la mia angoscia aumentava, ricordavo quando da piccolo shingi mi portava al parco a giocare e poi quando tornavamo indietro mi raccontava di mia madre, mai di mio padre e ora sapevo il perchè.
    Eccola infine, una piccola abitazione su un unico piano, provvista di un piccolo giardino a di un caminetto, infilai la mano nello zaino ed estrassi un mazzo di chiavi ne scelsi una con cura e la infilai nella toppa girandola.
    Quando la porta si spalancò uscii un aria di stantio, quella casa era disabitata da solo due mesi ma sembrava passato molto di più dall'odore di ambiente chiuso e umidità.
    Casa dolce casa Pensai amaramente, non ero affatto felice di essere li.
    Spalancai tutte le finestre dando un pò di luce e aria pulita ad un ambiente che fino a poco prima era lugubre, appoggiai lo zaino sul tavolo e mi sedetti osservandomi intorno.
    Era tutto come lo avevamo lasciato, c'era persino ancora l'appunto lasciato da shingi sul frigo erano poche parole ma mi fecero sorridere.
    "per Kakashi: quando torniamo dovrai pulire tutta la casa io non farò nulla"
    Sorrisi tristemente consapevole che purtroppo non potevo più oppormi e protestare, lui non c'era più... non si sarebbe più allenato con me, non avrebbe più preparato la colazione la cena o il pranzo, non ci saremmo più confidati come farebbero zio e nipote, non avremmo mai più scherzato.
    Le lacrime cominciarono a scendere copiose, sapevo che un ninja deve controllare le emozioni sempre e comunque ma in quel momento piangere era l'unica cosa che volevo fare, scesi dalla sedia scaraventandomi contro la scrivania ancora piena di mappe del paese dell'erba e strategie, le avevamo lasciate li prima di partire, su un foglio vi era scritto con la calligrafia di Ido ancora il motto del clan dei assassini.
    "la morte è solo un avventura..."
    Mentre continuavo a singhiozzare preso da uno scatto di ira sollevai di peso la scrivania rovesciandola a testa in giù lanciando un potente e fortissimo grido di dolore, quello che provavo forse era peggio del dolore di una pugnalata, era un dolore che non poteva essere alleviato, una stretta al petto così forte da farmi desiderare la morte.
    Crollai in ginocchio mentre sentivo tutto il mondo crollarmi e infine compresi veramente, per tutti quei giorni il solo pensiero che Shingi non ci fosse più era ridicolo, lui era stato li fino a qualche giorno prima, al mio fianco ma in quel momento forse per il fatto di essere tornato a casa nel posto in cui era cominciato tutto il mio cervello lo aveva capito ed era crollato sotto quel peso, il peso del dolore.
    Ancora in ginocchio tra i fogli presi la mia testa fra le mani dondolando avanti e indietro e ricordai le ultime parole che mi aveva detto Shingi, prima di quella sera, in un attimo fui inghiottito dai ricordi

    Eravamo nella caverna ma l'atmosfera era completamente diversa, invece della tristezza vi era una sorta di spasmodica euforia in attesa del momento di partire, Ido era impegnato a meditare mentre io era in piedi davanti all'ingresso osservando il sole che tramontava aldilà delle montagne, Shingi si avvicinò lentamente e si posizionò al mio fianco mettendomi una mano sulla spalla.
    Ehi Kakashi sei preoccupato?Chiese sorridendo.
    Un pò... infondo sto per incontrare mio padre...
    Tranquillo, non permetterò che ti faccia del male lo sai, tu non lo vedrai... secondo Ido potrebbe decidere di prendersi il tuo Rinnegan ora meglio se resti nelle retrovie impedirai ai alleati di tuo padre di raggiungerci.disse, quelle parole mi sollevarono un pò ma comunque rimanevo cupo.
    Zio, perchè mio padre si è comportato così?... se non gli interessava di mia mamma perchè l'ha spostata e ha voluto farmi nascere?... l'amava?
    Non so perchè tuo padre fa questo Kakashi, ma penso che fosse innamorato dell'idea dell'amore, tuo padre ha sempre avuto difficoltà nella vita e forse sperava di innamorarsi anche lui ma il suo cuore è puramente nero... alla fine ha voluto che nascessi solo perchè sapeva che avresti posseduto il Rinnegan, forse lo sapeva dall'inizio e ha voluto solo farti venire al mondo per poi privarti della vita una volta controllato il potere del Rinnegan.Strinsi i pugni violentemente, lo sapevo che era per quello, lo avevo capito nello stesso istante in cui mi avevano raccontato della notte della morte di mia mamma e mi avevano rivelato la verità.
    Non ti preoccupare Kakashi anche se tuo padre ti ha voluto solo per uno scopo non vuol dire che tu non sia amato, tua madre ti amava con tutto il cuore e... io ti amo ora Kakashi, ti voglio un bene dell'anima


    Quelle parole risuonavano nella mia mente mentre il sorriso di mio zio scemava e io tornavo alla realtà, ripresi a piangere più forte nella stessa posizione e ci passai diverse ore...
    Quando mi risvegliai il sole aveva già cominciato la sua parabola discendente da un bel pezzo, evidentemente dopo un pò di tempo ero crollato addormentandomi sul pavimento, mi alzai a fatica, il tavolo era ancora rovesciato così dopo averlo rimesso in piedi ed essermi sciacquato la faccia andai verso il frigo per prendere da bere ma quando lo aprii mi ricordai che avevamo svuotato tutto prima di partire per non lasciare marcire niente.
    Dannazione...
    Non avevo voglia di uscire sopratutto dopo quel pomeriggio trascorso ma facendomi coraggio presi la via della porta in direzione di un piccolo emporio poco distante.
    La luce del villaggio era diversa, tutto era ovattato e tranquillo mentre la gente stanca cominciava a tornare a casa dopo il lavoro, mentre mi dirigevo verso il negozio fui chiamato da una voce sconosciuta.
    Kakashi?Chiese incerto.
    Mi voltai lentamente sulla testa avevo il cappuccio come mio solito anche se questa volta lo tenevo per non far vedere gli occhi lucidi, quello che mi aveva chiamato era un ragazzo, alto qualche centimetro più di me e aveva dei capelli arancioni a spazzola davvero buffi.
    Si!Mi limitai a dire osservando curioso quel ragazzo, da come era vestito intuii che si trattava di un Jounin.
    Scusa se ti ho fermato così ma volevo farti le mie condoglianze, mi è dispiaciuto sapere che Shingi non c'e la fatta, è stata una terribile notizia era un mio amico.Era un ragazzo strano, sentivo però che aveva un grande potere dentro di se.
    Ti ringrazio...?Rimasi in sospeso in attesa che mi dicesse il suo nome ma esso era più incuriosito dai miei occhi.
    oh scusa il mio nome è Hiroshi... i tuoi occhi... li avevo già visti prima...
    Le sue parole mi lasciarono interdetto, qualcun'altro che possedeva il Rinnegan? come era possibile, secondo la leggenda pochissimi eletti possedevano quell'abilità e nello stesso villaggio ve ne erano due?
    Chi?Chiesi d'impulso
    purtroppo è venuto a mancare qualche anno fa... comunque ora devo andare è stato un piacere conoscerti Kakashi...e scomparve nel nulla senza una nuvola di fumo.
    Quel ragazzo è veramente strano...
    riprendendo a camminare mi diressi verso l'emporio dove avrei trovato tutto quello che mi serviva, la notte era vicina e una nuova parte della mia vita stava per cominciare.

    CITAZIONE
    Nella notte due figure incappucciate si fermarono appena fuori i cancelli di Kumo, si guardarono di soppiatto convinti e poi entrarono di nascosto dalle mura attendendo che nessuno li vedesse...



    Grazie per questa bellissima missione Masa:
    il personaggio di Agura mi è piaciuto talmente tanto che ho deciso di farlo entrare nella storia del mio pg così come Alesya e Hiroshi che sarebbe il mio vecchio personaggio ho deciso di sfruttarlo e non farlo sparire nel nulla semplicemente.
    La parte sotto Quote il mio pg non sa che succede ne lo saprà mai.
     
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  13. Masahiro
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    User deleted


    Addirittura :yao:

    CITAZIONE

    Missione Conclusa

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    Ricompense:
    23 PPE - 10 Exp - 300 Ryo

     
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12 replies since 25/11/2014, 16:18   178 views
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