Due facce della stessa medaglia

[Kumo - Missione Tartaruga] Grëed

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    Missione Mista Kumo/Iwa - Livello B



    Due facce della stessa medaglia


    Utenti partecipanti: Grëed e Maruko|

    Pg partecipanti: Shuren Furinji e Maruko Kagesawa


    Ti trovi a casa tua. Fuori c'è freddo e ha appena iniziato a piovere copiosamente. Nonostante tutto qualcuno bussa alla tua porta. E' mattina e ti chiedi chi possa essere a quella ora e con quel tempo. Alla porta trovi un jounin di Kumo con maschera vestito in tenuta da combattimento.

    Shuren Furinji... Seguimi... Sono qui per conto della Raikage...

    Ti concederai con il suo assenso il tempo di poterti preparare adeguatamente preparandoti come se dovessi partire in missione. Tornato da lui partirete senza proferire parola alla volta del palazzo del Raikage (saprai la destinazione solo quando sarete sul posto). Arrivati lì vi recherete nelle segrete dove vengono tenuti temporaneamente prigionieri di diversa caratura. Lì ad attendervi troverete la Raikage che vedendoti ti saluterà e ti spiegherà il perchè sei stato recuperato poco prima dell'ora di pranzo e senza alcun preavviso.

    Ciao Shuren... Innanzitutto mi scuso per il poco preavviso, ma le condizioni mi hanno obbligato a muovermi di tutta fretta... Questa mattina è stato catturato dalle guardie che sorvegliano l'ingresso del villaggio un mukenin originario di Suna che tentava di intrufolarsi all'interno e presumiamo per compiere qualche azione illegale che fortunatamente abbiamo sventato... Dopo aver consultato un rappresentante del suo villaggio d'origine presente qui per operazioni diplomatiche abbiamo convenuto che lo stesso prigioniero necessita di un trasferimento in una prigione a lui consona e più vicina al vigile controllo di Suna...

    Il Jounin che ti aveva accompagnato sino a lì e che poco prima era sparito andando sin dentro le segrete tornerà con un uomo ammanetato ai polsi dietro la schiena.

    300px-Suien



    Il compito che ti assegno è quello di trasportarlo sino ad Ame e consegnarlo alle guardie carcerarie per poi fare ritorno al villaggio dopo aver ricevuto un documento che attesti l'avvenuta consegna del prigioniero... E' un compito semplice che non ti sarà difficile gestire... Il tuo compagno di viaggio non è al tuo livello e sono sicuro conoscendoti che tu sia in grado di gestirlo senza alcun problema... Sarà un viaggio lungo quello che ti troverai a fare perchè durerà quattro giorni... Il tutto è attenuato dal fatto che non viaggerai diciamo con un chiacchierone... A stento siamo riusciti noi a tirargli fuori qualche parola...

    La Raikage farà un attimo di pausa per poi riprendere a parlare.

    Ora vai però... Non c'è tempo da perdere... Dovete partire il prima possibile...

    Dopo averla salutata partirai subito alla volta di Ame scortando il tuo anomalo compagno.

    Missione Mista Kumo/Iwa - Livello B



    Due facce della stessa medaglia


    Utenti partecipanti: Grëed e Maruko|

    Pg partecipanti: Shuren Furinji e Maruko Kagesawa


    Ti viene recapitata da un Jounin del villaggio una lettera di convocazione urgente. All'interno della lettera ti viene sostanzialmente chiesto di presentarti nel più breve tempo possibile nell'ufficio della Tsuchikage. Dopo averti consegnato la lettera il ninja sparirà nel nulla mentre tu, appreso ciò che ti attenderà di lì a poco ti prepari per fare ciò che ti è stato chiesto. Giunto infine a destinazione busserai e ti verrà concesso il permesso di entrare.

    Eccoti Maruko... Grazie per esserti presentato con così poco preavviso... Dunque, sarò breve... Ho mandato poco tempo fa in missione uno dei miei migliori ninja... Dovresti conoscerlo... Rue Ryuzaki... In questo momento dovrebbe trovarsi orientativamente tra il paese degli uccelli e quello del ferro... Si trova lì per intervenire in una situazione di criticità che potrebbe vedere coinvolti più villaggi... Uno di questi è quello della Sabbia... Quello che voglio da te è che ti rechi a Suna per verificare se vi è coinvolgimento o meno da parte loro... Prima di muovere un attacco contro quel villaggio vorrei appunto evitare di andare alla cieca... Con te porterai questo rotolo che non è altro che un certificato che servirà a te per attestare che sei lì su mia precisa indicazione... Devi indagare e chiedere a chi di dovere nei dovuti modi e senza fare casini. E' molto semplice come lavoro.... Sono certo che non avrai problemi...

    Dopo che finisce di aver finito di parlare prenderai il rotolo dalla sua mano.

    Va ora... Sono due giorni di viaggio quelli che dovrai affrontare... Prima parti e prima torni...

    Vi saluterete e poi tu ti accingerai a partire.


    Grëed: La traccia è semplice e sufficientemente chiara, quindi non serve che aggiunga molto. Vorrei vedere nel tuo post tanta personalizzazione in tutti gli elementi del testo che si adeguino alla missione assegnata e al contesto in cui è stata insegnata. Concludi il post quando ti troverai all'ingresso del villaggio e siete pronti ad affrontare i vostri bei quattro giorni di viaggio. Per il momento non far parlare ancora il tuo "compagno". Buon lavoro e stai attento a quello che scrivi perchè sono un master esigente. :ice:

    Per qualsiasi dubbio sulla traccia non esitare a contattarmi. :fiore:


    Maruko|: Per gli orari attieniti a quanto detto a Grëed. Se a lui sono stati dati giorni dal quale partire tu partirai alla stessa ora ma 3 giorni dopo. Vedi di non farmi trovare banalità nella traccia ma cattura la mia attenzione con qualcosa. Dopotutto ti ho dato più di uno spunto. Concludi il post quando ti troverai all'ingresso del villaggio e sarai pronto a partire. Buon lavoro e stai attento a quello che scrivi perchè sono un master esigente. Questo lo sai, e se ancora non lo sai presto lo scoprirai :ice:

    Per qualsiasi dubbio sulla traccia non esitare a contattarmi. :fiore:


    Edited by circu - 22/1/2015, 17:30
     
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    https://i.imgur.com/S2ku5QX.png
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    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato jounin - Parlato Matabi - Parlato Raikage

    Era una giornata cupa in quel di kumogakure no sato. Il giovane chunin della nuvola dormiva con una guancia schiacciata contro il gelido vetro della finestra, incurante della pioggia battente contro di esso.

    Shuuuu-ren...

    Ad un tratto una voce tetra e inquietante rimbombò nella testa dello shinobi, cercando chiaramente di attirarne l' attenzione. Nulla però sembrava potesse turbare la quiete del giovane, da tempo abbandonatosi ad un sonno profondo.

    Shuuu-reeeeen...

    Continuava la voce, completamente distante dall' attenzione del kumiano. .

    SVEGLIA IMBRANATO!

    Che diavolo vuoi!?

    Pensò il ragazzo, staccando rapidamente il volto dal vetro. Con aria ancora assonnata, aprì lentamente gli occhi e, quasi d' istinto, puntò lo sguardo verso l' orologio ad acqua, sull' alto della mensola.

    Maledizione... è quasi mezzo giorno! Devo correre agli allenamenti!

    Correndo verso il vicino armadio della sua stanza, indossò gli abiti del giorno prima e, infilata la giubba, si apprestò a raggiungere l' uscita di casa. Tutto sarebbe proseguito, se il suo stomaco non avesse iniziato improvvisamente a brontolare.

    Prima però sarà meglio mettere qualcosa sotto i denti...

    Facendo retromarcia in cucina, il ragazzo iniziò a rovistare in dispensa, aspettandosi di trovare qualcosa che potesse minimamente saziarlo, ma l' unica cosa rimasta era una piccola confezione di ramen istantaneo, per giunta in procinto di scadere. Fortunatamente lo shinobi non era schizzinoso su queste cose, abituato ad affrontare le improvvise assenze del nonno, in seguito alle sue "lunghe notti". Accontentatosi di qualsiasi cosa fosse commestibile, seguì le istruzioni sulla confezione e, in poco tempo, si preparò a pregustare il suo ramen.

    Si mangiaaaa!

    Proprio quando aveva appena aperto la confezione, il suo pranzo venne interrotto da qualcuno che bussava alla porta.Leggermente irritato per la cosa, poggiò le bacchette sul tavolo e rapido corse ad aprire.

    Vorrei capire chi diavolo disturba a...

    Appena spalancò la porta, le sue parole vennero interrotte dalla vista di un jounin dal volto completamente coperto da una maschera. Non era facile stabilirlo, ma a giudicare dall' equipaggiamento, doveva trattarsi come minimo di un membro della squadra anbu.

    Shuren Furinji... Seguimi... Sono qui per conto della Raikage...

    Riferisce l 'uomo, attendendo una risposta del chunin.

    Se hanno mandato un jounin, vuol dire che è una questione importante...

    D' accordo... il tempo di prendere il porta kunai e arrivo...

    Avuto il consenso del jounin, Shuren ritornò in casa e sfrecciando nella sua camera, raccolse tutto il suo equipaggiamento, per poi presentarsi nuovamente dinanzi all' uomo.

    Perfetto... possiamo andare!

    Senza indugi, i due shinobi passarono per una torre all' altra di Kumo, fino a raggiungere l' imponente palazzo della Raikage. Una volta dentro, i ninja attraversarono una serie di corridoi oscuri, arrivando in fine negli antri segreti del palazzo. In quel luogo, una serie di progionieri erano tenuti in custodia da kumo, per tentare probabilmente di estorcergli informazioni. Certamente l' aria non era tra le più ospitali, ma almeno se finivi lì, potevi gioire di non essere stato travolto dalla furia di kumo. Le gabbie furono gli elementi che attirarono maggiormente l' attenzione del chunin, notando subito le dimensioni disumane di quelle celle.

    Ahahah... Guarda Matabi! Ho trovato la casa giusta per te... Lì si che potresti avere tutto lo spazio che vuoi!
    Ridi pure... tanto sarò io a ridere quando tornerò di nuovo libero!

    Già... ma ti ricordo che hai un patto da mantenere...

    Sta tranquillo... quello non posso dimenticarlo!

    In quell' istante, la Raikage fece il suo ingresso in stanza, rivolgendosi allegramente verso Shuren.

    Ciao Shuren... Innanzitutto mi scuso per il poco preavviso, ma le condizioni mi hanno obbligato a muovermi di tutta fretta... Questa mattina è stato catturato dalle guardie che sorvegliano l'ingresso del villaggio un mukenin originario di Suna che tentava di intrufolarsi all'interno e presumiamo per compiere qualche azione illegale che fortunatamente abbiamo sventato... Dopo aver consultato un rappresentante del suo villaggio d'origine presente qui per operazioni diplomatiche abbiamo convenuto che lo stesso prigioniero necessita di un trasferimento in una prigione a lui consona e più vicina al vigile controllo di Suna...

    Proprio in quel preciso momento, il jounin era tornato dagli anfratti delle segrete, portando con se un uomo, dai polsi ammanettati dietro la schiena.

    E questo da dove sbuca? Neanche mi ero accorto fosse sparito...

    Facendo avanzare l' uomo, l' esperto shinobi mostrò ai presenti il volto del prigioniero. Era un tipo dalla chioma grigiastra, con una grossa bandana legata intorno alla fronte. Non sembrava indossare alcuna sorta di copri fronte e il suo volto aveva sicuramente un' aria poco raccomandabile.

    Il compito che ti assegno è quello di trasportarlo sino ad Ame e consegnarlo alle guardie carcerarie per poi fare ritorno al villaggio dopo aver RICEVUTO un documento che attesti l'avvenuta consegna del prigioniero... E' un compito semplice che non ti sarà difficile gestire... Il tuo compagno di viaggio non è al tuo livello e sono sicuro conoscendoti che tu sia in grado di gestirlo senza alcun problema... Sarà un viaggio lungo quello che ti troverai a fare perché durerà quattro giorni... Il tutto è attenuato dal fatto che non viaggerai diciamo con un chiacchierone... A stento siamo riusciti noi a tirargli fuori qualche parola... Ora vai però... Non c'è tempo da perdere... Dovete partire il prima possibile...

    Congedato dalla convocazione, il kumiano salutò la Raikage e ,senza aggiungere altro, uscì dalla stanza con il suo nuovo compagno di viaggio.

    Fantastico... mi toccherà passare i prossimi quattro giorni con un criminale che, per giunta, non ha neanche a che fare con il villaggio...

    Pensa al lato positivo... sei passato dal fare la balia di un manipolo di ragazzini a quella di un pericoloso criminale mukenin... stai migliorando!

    Astenendosi da ulteriori commenti, lo shinobi imboccò una stradina del villaggio e si lasciò alle spalle l' enorme palazzo della Raikage. In breve tempo raggiunse facilmente i cancelli di Kumo, dove si apprestò a partire in compagnia del suo "amico".


    //


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    Edited by Grëed - 15/1/2015, 23:29
     
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    Si unisce alla missione Maruko. La traccia originaria è già stata riadattata. Ora tocca a postare a Maruko. Dal prossimo turno seguirete sempre questo ordine: Greed per primo, Maruko per secondo.

     
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    L'utente Maruko| è escluso dalla missione. Non ha postato nei tempi previsti dal regolamento (la missione era tartaruga per Greed, non per entrambi) e non ha neanche risposto a un messaggio inviato circa 2 giorni fa. Siccome non ho ricevuto richieste di proroga e siccome non mi sembra giusto attendere oltre la missione continua in singolo come era inizialmente previsto.



    Missione Kumo - Livello B



    Due facce della stessa medaglia


    Utenti partecipanti: Grëed

    Pg partecipanti: Shuren Furinji


    Prima parte del viaggio. Prosegui per due giorni completi. Il tuo compagno di viaggio continua a non essere socievole. Sul finale della seconda giornata provi per l'ennesima volta a parlarci ma non gli esce niente di più che un mugugno accennato accompagnato da un'espressione facciale che radiava tutto l'opposto della felicità. Concludi il post alle prime luci dell'alba del terzo dei quattro giorni di viaggio.


    Durante il viaggio sei libero di fare ciò che ti pare e piace. L'unico vincolo che hai riguarda l'asocialità del tuo amico. Fammi vedere giornate ben strutturate e attività consone alla condizione in cui vi trovate. Tieni conto per il viaggio del fatto che dovrai giocoforza attraversare diverse nazioni. Non mi interessa che tipo di strada fai e dove deciderai di passare. L'importante è che una volta scelta la strada rimani su quella e non cambi idea. Il viaggio qualsiasi strada tu scelga durerà sempre quattro giorni in tutto. Buon lavoro per il prossimo post.

    Per qualsiasi dubbio sulla traccia non esitare a contattarmi. :fiore:


    - Introduzione di post decisamente scarna. Ti sei solamente limitato a dire abbastanza sinteticamente cosa stava facendo il tuo pg e che tempo faceva fuori. Allungati di più a inizio post (può essere utile usare qualche flashback che si colleghi ad attività fatte precedentemente).

    - Sei sintetico anche nei dialoghi con il tuo "amico". Non so che rapporto abbia tu con lui, ma per quel poco che so di te non mi sembri una persona capace di creare qualcosa di associale (poi per carità, potrei anche sbagliarmi). Fai dialoghi migliori (intendo sia quelli ad alta voce che col pensiero) che lascino trasparire in maniera più efficace che tipo di persona sia tu e che tipo di "entità" sia il tuo amico (sia esso associale, socievole o normale).

    - Non voglio vedere narrato, pensato e parlato altrui dello stesso colore (anche se utilizzi grassetto e sottolineatura si confondono lo stesso). Utilizza colori diversi.

    - Ti ho dato come riferimento la mattina, non l'ora di pranzo. Stai molto attento anche a questi piccoli dettagli. Non lasciare nulla al caso.

    Voto: 6,5

    Nel complesso non mi è tanto piaciuto come hai gestito (sopratutto nella prima metà del post) i punti dove dovevi descrivere ciò che succede a te e attorno a te. Stessa cosa fatta con i dialoghi. Nella seconda parte dai l'impressione di fare qualcosa di più, ma è più che altro un illusione creata dal fatto che ti ho messo nelle condizioni di sviluppare un lasso di tempo moderatamente breve in una porzione di post moderatamente grande.

    Per qualsiasi dubbio sulla valutazione non esitare a contattarmi. :fiore:
     
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    Narrato – Parlato - Pensato - Parlato Hido - Parlato Otiani - Parlato Matabi

    Dopo una notte trascorsa su un polveroso sacco a pelo, il chunin uscì da quell’ ammasso di lanugine e toppe, per invitare il suo insonne compagno a ripartire.
    Buongiorno, compare!!! Dormito bene? Spero che tu abbia voglia di camminare, perché sarà un lungo viaggio!
    Il mukenin sembrò entusiasmarsi poco della cosa, ma come suo solito, si alzò e seguì il kumiano senza esitare. Allontanatisi dall’ altura su cui avevano sostato, il gruppo avanzò per diversi metri all’ interno delle fitte foreste di Oto, impossibilitati persino di osservare il cielo. Degli abbaglianti raggi di luce filtravano attraverso l’elevate fronde degli alberi, rendendo difficile persino capire le condizioni del clima. Tuttavia, l’ambiente umido e la luce tenue lasciavano intendere l’ arrivo di un brutto temporale.
    Pare che dovremo trovare un riparo… vivendo a Kumo, ho acquisito una certa esperienza con i temporali... qui si preannuncia proprio la tempesta perfetta… l’ ideale sarebbe però trovare un’ abitazione o una grotta, ma qui ci sono solo alberi e stare nei loro pressi non è il modo migliore per evitare di finire folgorati…
    Nella vana ricerca di un riparo, lo shinobi vide in lontananza alcuni ninja sparire all’ interno di un albero cavo, mentre conducevano un’ ignoto figuro al suo interno.
    Ma certo! Quello deve essere uno degli accessi segreti ai famosi nascondigli degli otiani… non penso si offenderanno se dovessi “usufruire” della loro ospitalità!
    Fiducioso di trovare l’aiuto che cercava e con la pioggia imminente, il ragazzo si avvicinò alla cavità dell’ albero e, legando per sicurezza il mukenin ad uno dei rami della soglia, si apprestò a varcare l’ ingresso.
    Scusa amico… ma è meglio che non sappiano che vado in giro con un mukenin… potrebbero riconoscerti, quindi tornerò a prenderti appena potremo rimetterci in viaggio…
    Lasciato il criminale impalato sulla soglia, il chunin si addentrò maggiormente nell’ albero cavo, fino a precipitare improvvisamente in una sorta di scivolo naturale.
    Maledizioneeee…
    Il kumiano scivolò per diversi metri in profondità, ritrovandosi in fine in una sorta di antro sotterraneo. Al suo interno, si ritrovò la scena di un gruppo di otiani, posizionati in cerchio intorno ad un tipo imbavagliato e legato ad una sedia. Leggermente sorpreso per il tetro scenario a cui aveva assistito, lo shinobi si innalzò dall’ enorme polverone che aveva generato, attirando l’attenzione di tutti i presenti.
    Vedo che qui vi date al gioco delle sedie… continuate pure a divertirvi… io stavo giusto per andarmene eheh
    Ha visto tutto. Uccidetelo!
    Gridò uno dei loschi figuri presenti in stanza, incitando gli altri all’ attacco.
    Cavolo… senza mezze misure…
    Senza pensarci troppo, due uomini si abbatterono su di lui, impugnando minacciosamente una wakizashi. Con un balzo, lo shinobi finì rapidamente con le piante del piede ancorate al soffitto, grazie ad un impeccabile controllo sul chakra. Inizialmente sorpresi dei riflessi del chunin, altri due ninja iniziarono a comporre alcuni sigilli, fino a generare dal terreno due imponenti colonne di roccia. Queste si abbatterono in direzione del kumiano, abbattendosi però sul soffitto dell’ antro. Subito dopo, lo shinobi iniziò a correre lungo la superficie del soffitto, mentre una porzione di esso iniziò a crollare addosso ad alcuni dei nemici. Vedendolo scendere al suolo, l’ ultimo dei nemici tentò ancora di abbattere il jinchuuriki, scagliandogli contro alcuni kunai.
    Si sono praticamente stesi da soli e questi continuano ad attaccarmi… non me la ricordavo così la gente di Oto…
    Evitando di esitare oltre, il kumiano compose una lunga serie di sigilli e, impastando il chakra katon nei polmoni, rispose all’ attacco con un enorme drago di fiamme che inghiotti i kunai e colpì in pieno il povero otiano. Quando tutti furono a terra, lo shinobi stava per lasciare i sotterranei, prima che venisse giù l’ intera stanza.
    Quasi dimenticavo!
    Tornando indietro, il ninja slegò l’ uomo imbavagliato che appena libero, subito lo ringraziò per l’ intervento.
    Sei stato grande, ragazzo! Tutte quelle fiamme… non so neanche come sdebitarmi… quegli otiani erano senza scrupoli!
    Mi ringrazierai dopo… dobbiamo andarcene prima che questo posto diventi la nostra tomba!
    Incanalando nuovamente il chakra nella pianta del piede, il ragazzo risalì lo scivolo da cui era venuto, portandosi su anche l’ ex prigioniero. Appena misero piede in superficie, l’ antro venne rapidamente occluso dai massi, mentre il silente mukenin restò incredulo a fissare la scena.
    Si lo so, Kuro… ci ho messo più tempo del previsto…
    Disse rivolgendosi al mukenin, per poi riportare lo sguardo sull’ uomo.
    A proposito… ti presento Kuro, il mio “turbolento” compagno di viaggio… Kuro lui invece è… come hai detto che ti chiami?
    Che maleducato che sono… non ho avuto neanche il modo di presentarmi… mi chiamo Hido Kagesawa e sono un “libero imprenditore”… volevo dirti che hai fatto davvero un’ ottimo lavoro con quei tipacci! Ho visto pochi ninja combattere in quel modo, ma nessuno avrebbe sprecato un minuto per aiutarmi!
    Già… ehm… scusa la franchezza… ma perché quei tipi ti tenevano imbavagliato, malmenato e legato ad una sedia? Non prendertela… ma dal loro coprifrote, non sembrava fossero dei mukenin…
    Anche perché quelli li riconosco bene…
    Pensò, posando nuovamente lo sguardo su quel traditore che si portare dietro.
    Ah è stato terribile… quei tipi mi hanno rapito nel cuore della notte, accusandomi di essere un ladro e una serpe attaccata ai soldi… IO che di denaro non ho mai visto un quattrino! Comunque sia quell’ orrore è finito… e tutto solo grazie a te! Vorrei ringraziare la buona stella che vi ha mandato da queste parti!
    [colo=red]Eheh veramente ero solo di passaggio… ora sono diretto ad Ame per… diciamo aiutare un mio amico![/color]
    Lo shinobi ancora una breve occhiataccia alla postazione del mukenin, alludendo chiaramente al trasporto di quest’ ultimo nella famigerata prigione di Ame.
    Ahah ma perché non l’ avete detto subito? Devo passare giusto da quelle parti… seguitemi! Ho il carro posizionato poco fuori la foresta.
    Davvero ci darebbe un passaggio? Grandioso… ci risparmierà un sacco di fatica!
    Iniziando a seguire i passi dell’ uomo, Shuren iniziò a porre maggiore attenzione al suo vestiario. Nonostante dicesse di non essere un ladro, i suoi abiti erano leggermente vistosi e anche il fisico non era esattamente quello di un morto di fame, anche se tutto ciò non dimostrava comunque nulla.
    D’ accordo… so che lo dico con ogni tipo vistoso, ingioiellato e con un ghigno malevolo in volto… ma penso che aver azzeccato dieci volte su dieci sia sufficienti a darmi un minimo di credibilità, quindi te lo dico ora… pensi sia saggio seguire un tipo conosciuto in un albero che al novanta percento si rivelerà un tagliagole?
    Un tagliagole? Quel tipo? Ma lo hai visto bene? Secondo me non arriva neanche ad allacciarsi i sandali…
    Come vuoi… tanto anche i criminali devono guadagnarsi da vivere in qualche modo…
    Chiarito la sua posizione con il demone, lo shinobi riprenderebbe a seguire il tipo, fino a quando non giunsero ad un grosso carro, guidato da due possenti destrieri.
    Siamo arrivati! Prego… accomodatevi pure sul retro del carro…
    Posizionatisi dove diceva l’ uomo, in mezzo ad un ammasso di sacchi e cianfrusaglie di ogni genere, il kumiano aiutò il suo prigioniero a salire, invitandolo a posizionarsi in un posto dove avrebbe potuto tenerlo d’ occhio.
    Perfetto ragazzi… mettetevi comodi. Se avete fame, in quel barattolo ho conservato un po’ di carne essiccata… se avete bisogno di altro, fate pure un fischio… per il resto, si parteee!!!
    A quelle parole, l’ uomo diede una sferzata ai cavalli, mentre questi, quasi imbizzarriti, iniziarono a sfrecciare come saette. Il viaggio e la postazione, non erano certo tra i più comodi, muovendosi in compagnia degli urti, generati dai dossi, e dal rumoroso strepitio dei cavalli. Tentando di non far caso alla cosa, lo shinobi approfittò della generosità dell’ uomo e si servì da solo, attingendo alla carne presente nel barattolo. Poco dopo, con la bocca ancora piena di quella roba, il ragazzo ne offrì una parte al mukenin che, stranamente, declinò l’offerta.
    Che tipo strano… magari il silenzio fa passare la fame.
    Dopo aver viaggiato per qualche ora, nel cuore della notte, la carrozza si fermò di botto, sostando in prossimità di un piccolo stagno.
    Bene ragazzi… questa notte sosteremo, i puledri non proseguire di notte… qui piazzeremo ci accamperemo e riposeremo per il resto del viaggio… se avete sete, lì c’è una piccola fonte d’ acqua da cui attingere… ripartiremo domani all’ alba…
    Appena poggiò i piedi a terra, il ninja corse fino alla fonte d’ acqua più vicina e, riempiendo la borraccia, ne condivise una parte con il suo compagno di viaggio. Al suo ritorno, notò però che l’ uomo aveva già piazzato delle grosse tende, in cui ognuno avrebbe potuto dormire comodamente.
    Queste tende sono fantastiche… vorrei che le dessero in dotazione anche a noi shinobi, invece dei soliti sacchi a pelo da prima guerra dei ninja…
    Ahah! E’ il minimo che potessi fare per il mio benefattore! Forza, ora riposate… domani ci aspetta un lungo viaggio!
    Dando subito retta alle parole dell’ uomo, il jinchuuriki si coricò all’ interno della tende e, prese le dovute precauzione con il prigioniero, si addormentò come un sasso. La mattina dopo, senza neanche accertarsi delle condizioni del prigioniero, l’ uomo aveva già svegliato entrambi, invitandoli cordialmente a partire. Evitando di fare storie, il gruppo salì sul carro e, come da programma, ripartirono alla volta di Ame.
    Durante il lento tragitto, apparentemente privo di sorprese, qualcosa scosse la quiete dello shinobi. Mentre si ingozzava della carne essiccata che il tipo aveva in conserva, un urto fece perdere l’ equilibrio al kumiano, facendogli andare quasi di traverso l’ ultimo.
    Dannazione Hido! Fa attenzione… stavo per strozzarmi!
    Notando che l’ uomo non si era ancora degnato di rispondergli e che il carro continuava a subire dei veri propri spintoni, il chunin si affacciò dal carro e dovrò alcuni uomini a cavallo. Indossavano un luccicante coprifronte di Oto e avevano tutta l’ aria di volerli arrembare.
    Ehm… Hido… sono amici tuoi questi?
    Non ho tempo per spiegarti, ragazzo… presto! Sul retro dovrebbero esserci alcuni barili. Afferrali e lanciaglieli contro!
    Lo shinobi si guardò intorno con aria confuso, cercando di capirci qualcosa in quella storia, ma per il momento non aveva nessuna voglia di dubitare di un tipo cortese come quel mercante.
    D’ accordo! Ci penso io!
    Scavando tra le mille cianfrusaglie, Shuren cercò si impegnò a d individuare i barili descritti dall’ uomo, ma l’ unica cosa che risaltò alla sua attenzione, fu la vista di un braccio, uscire da un grosso sacco in stoffa. Controllando al suo interno, il chunin trovò il pallido cadavere di una donna.
    Ora capisco perché gli danno la caccia…
    Hido! Che diavolo ci fa un davere nel tuo carro!?
    Gridò verso l’ uomo, mentre questo era intento a spronare i cavalli durante la folle corsa.
    Non posso aiutarti se non mi dici che diavolo hai combinato!
    Prometto che te l’ avrei detto, prima o poi… comuque devi sapere che non sono un semplice mercante… mi occupo della tratta dei cadaveri! Il mercato nero mi procura un bel po’ di ryo per gli organi dei giovani Otiani che si sperdono nel bosco… quindi faccio semplicemente quello che prima o poi avrebbe fatto madre natura…
    Lo shinobi resta un attimo perplesso e al contempo incredulo nell’osservare l’ uomo parlare in modo quasi scostante di quegli argomenti, mentre continua imperterrito la sua fuga dai ninja del suono.
    Niente da fare… gli psicopatici te li cerchi con l’ antennina.
    Ancora attonito per la situazione in cui era finito, il Furinji capì ormai era pienamente coinvolto nella cosa, decidendo di offrire temporaneamente il suo aiuto al mercante.
    Beh ormai ci sono dentro fino all’ ossa… va bene Hido… ti aiuterò a sbarazzarti dei tipi... almeno finché non perderanno le mie traccie…
    Afferrando un dei barili, come suggerito precedentemente dal criminale, Shuren si affacciò fuori dal carro e scagliò l’ oggetto in direzione dei cavalli. Abili negli spostamenti, gli Otiani evitarono il primo barile a cui seguì una lunga serie di offensive.
    Non funziona, maledizione… questi evitano tutto!
    Prova a sparargli delle fiamme… quelle sicuro non le evitano…
    In realtà volevo evitare di usare dei jutsu… ma pare che non ci sia altra scelta…
    Componendo i dovuti sigilli, il kumiano incanalò una buona quantità di chakra katon nei polmoni e, in un attimo, sputò fuori un’ enorme sfera di fuoco. L’ attacco vermiglio viaggiò così in direzione dei cavalli che, sbilanciandosi per l’ urto della sfera con il suolo, caddero, lasciando dietro i loro padroni. Solo un otiano riuscì ad evitare completamente la tecnica, cavalcando imperterrito verso il carro. Subito dopo, raggiungendo una buona vicinanza al carro, l’ inseguitore estrasse un sigillo esplosivo e, legandolo saldamente ad un kunai, lo conficcò in direzione delle brighe per i cavalli.
    Sta per detonare…
    Hido! Rallenta! Forse riesco a rimuovere il sigillo
    Mi dispiace ragazzo… ma non è il caso che proseguiate oltre… il vostro viaggio finisce qui! Grazie di tutto!
    Detto questo, l’ uomo tirò la leva al suo fianco e staccò lo spazio su cui era Shuren, dal resto del carro. A quel punto, meta del carro rimase completamente indietro, lasciando sprofondare il gruppo giù un pendio. Mai, come in quel momento, percepì le emozioni, seppur di terrore, del mukenin che lo accompagnava. Sembrava avessero veramente rischiato la pelle, ma ormai questo non avevo più importanza.
    Maledetto… la testa mi fa un male terribile… tu stai bene?
    Ancora una volta il mukenin non rispose, ma pare che il suo gemito di dolore fosse più che sufficiente per esprimere il suo stato fisico. Necessitando quindi di una sosta, i due viaggiarono per breve tempo in direzione, quella che il mercante di organi gli aveva indicato come la meta per Ame. La notte, avendo perso parte dell’ attrezzatura che gli consegnarono alla Brina, i due si addormentarono sugli elevati rami di un albero, sperando che la latitudine li avrebbe nascosti dagli occhi del nemico o, quantomeno, li avrebbe protetti da eventuali predatori. La mattina dopo, in seguito ad una scomoda nottata passata contro la corteccia di un albero, i due si allontanarono rapidamente dalla loro postazione e partirono a quella che credettero essere la volta di Ame.
    Lo ammetto… è vero che ho il sedere pieno di schegge e che forse avrei non sarei stato schedato dagli otiani… ma quel grazie a quel tipo abbiamo accorciato di molto la strada…
    Concluse, osservando l’enorme struttura che ergendosi nel folto della foresta, si stagliava all’ orizzonte.
    Sii felice mio impavido amico… le tue pene finisco qui! Ora ti aspetta solo un lungo soggiorno in una gabbia di due metri per due… ma dopo quanto passato, direi che starai una favola eheh
    Afferma Shuren, pensando alle numerose sventure che, soprattutto per mano sua, il mukenin era stato costretto a subire. Addentrandosi nell’ umido terreno di Ame, i due si avvicinarono silenti all’ antica struttura che doveva corrispondere alla temibile prigione della Pioggia. Non gli era concesso di capire cosa si ergesse sul retro della struttura, ma a giudicare dalla facciata stracolma di guardie, doveva essere qualcosa di poco invidiabile.





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    Edited by Grëed - 28/2/2015, 20:08
     
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    Utenti partecipanti: Grëed

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    Seconda parte del viaggio. Viaggiate per altri due giorni. Il tuo compagno si smuove appena, a qualche tuo tentativo di conversazione risponderà con frasi semplici e brevi. La mattina del quinto giorno (dalla tua partenza) arrivate in questa struttura all'apparenza fatiscente ma dalla fama tutt'altro che benevola (per chi vi è ospitato).

    12-angkor-wat



    Concludi il post quando siete poco distanti dall'ingresso.


    Sul viaggio non ti do vincoli se non quelli che ci sono nella traccia sul tuo compagno di viaggio. Fai conto che la foto sia quello che vedete voi da un altopiano poco distante dalla prigione (magari da più lontano). Non fare supposizioni concrete sull'utilizzo che viene fatto delle due strutture che si vedono di più nella foto. Immagina che qua e là negli spazi vuoti vi siano delle piccole strutture costruite sempre allo stesso modo e con sbarre alle finestre. Anche se nella foto non si vede nulla sia dentro che nel perimetro vi sono un buon numero di guardie armate di tutto punto. Mi raccomando non voglio vedere interazioni con persone che lavorano nella prigione o con png che si trovano nelle vicinanze che riguardino la prigione stessa (escluse indicazioni stradali).

    Per qualsiasi dubbio sulla traccia non esitare a contattarmi. :fiore:


    - "Avevano da poco mosso i primi passi, ma le porte del cancello erano già state varcate da un pezzo." Le parti prima e dopo la virgola si contraddicono a vicenda. Stai attento a che scrivi.

    - "L’ itinerario te l’ organizzi da solo… non sono il tuo segretario!" :yao:

    - Fammi capire. Parli a voce alta da solo? :grat: Non sarebbe meglio parlare con il demone a livello mentale? Te lo dico perché se parli a voce alta senza rivolgerti a qualcuno che ti sta affianco potresti essere preso ecco come un pazzo... :grat: Poi se hai sbagliato la legenda è un altro discorso, ma così come è ora quello fa capire.

    - Rileggiti bene i post prima di inviarli. Ti eviteresti qualche insensato errore ortografico. Mi di vedere che scrivi bene, quindi deduco che la tua sia fretta.

    - Non voglio vedere il parlato altrui di colore bianco sottolineato. Usa colori per favore.

    - Un po' troppo sbrigativa la tappa nel paese della brina. Non mangi? Devo essermelo perso. :grat:

    - Ogni tanto i tuoi post perdono di potenziale. Fortunatamente gli ingressi del demone risollevano un po' la baracca. Riesci a gestirlo davvero bene, bravo.

    - Diamine descrivi ciò che mangi. Rimani troppo vago in questi momenti.

    - Ma si può essere così ritardati da inventarsi una scenetta dove sei senza soldi per pagare il conto? :rofl:

    Voto: 6,7

    Post qualitativamente normale. Hai avuto qualche picco positivo compensato però da qualche errore e diverse parti anonime. Ti consiglio di lavorare meglio sulla descrittivi delle tue azioni e di fare in modo che picchi positivi ce ne siano molti di più. Ricontrolla sempre i post prima di inviarli. Ti aiuta ad evitare errori e apportare correzioni a parti del post che non ti convincono tanto.

    Per qualsiasi dubbio sulla valutazione non esitare a contattarmi. :fiore:
     
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    CITAZIONE
    Narrato – Parlato - Pensato - Parlato Hido - Parlato Otiani - Parlato Matabi

    Dopo una notte trascorsa su un polveroso sacco a pelo, il chunin uscì da quell’ ammasso di lanugine e toppe, per invitare il suo insonne compagno a ripartire.
    Buongiorno, compare!!! Dormito bene? Spero che tu abbia voglia di camminare, perché sarà un lungo viaggio!
    Il mukenin sembrò entusiasmarsi poco della cosa, ma come suo solito, si alzò e seguì il kumiano senza esitare. Allontanatisi dall’ altura su cui avevano sostato, il gruppo avanzò per diversi metri all’ interno delle fitte foreste di Oto, impossibilitati persino di osservare il cielo. Degli abbaglianti raggi di luce filtravano attraverso l’elevate fronde degli alberi, rendendo difficile persino capire le condizioni del clima. Tuttavia, l’ambiente umido e la luce tenue lasciavano intendere l’ arrivo di un brutto temporale.
    Pare che dovremo trovare un riparo… vivendo a Kumo, ho acquisito una certa esperienza con i temporali... qui si preannuncia proprio la tempesta perfetta… l’ ideale sarebbe però trovare un’ abitazione o una grotta, ma qui ci sono solo alberi e stare nei loro pressi non è il modo migliore per evitare di finire folgorati…
    Nella vana ricerca di un riparo, lo shinobi vide in lontananza alcuni ninja sparire all’ interno di un albero cavo, mentre conducevano un’ ignoto figuro al suo interno.
    Ma certo! Quello deve essere uno degli accessi segreti ai famosi nascondigli degli otiani… non penso si offenderanno se dovessi “usufruire” della loro ospitalità!
    Fiducioso di trovare l’aiuto che cercava e con la pioggia imminente, il ragazzo si avvicinò alla cavità dell’ albero e, legando per sicurezza il mukenin ad uno dei rami della soglia, si apprestò a varcare l’ ingresso.
    Scusa amico… ma è meglio che non sappiano che vado in giro con un mukenin… potrebbero riconoscerti, quindi tornerò a prenderti appena potremo rimetterci in viaggio…
    Lasciato il criminale impalato sulla soglia, il chunin si addentrò maggiormente nell’ albero cavo, fino a precipitare improvvisamente in una sorta di scivolo naturale.
    Maledizioneeee…
    Il kumiano scivolò per diversi metri in profondità, ritrovandosi in fine in una sorta di antro sotterraneo. Al suo interno, si ritrovò la scena di un gruppo di otiani, posizionati in cerchio intorno ad un tipo imbavagliato e legato ad una sedia. Leggermente sorpreso per il tetro scenario a cui aveva assistito, lo shinobi si innalzò dall’ enorme polverone che aveva generato, attirando l’attenzione di tutti i presenti.
    Vedo che qui vi date al gioco delle sedie… continuate pure a divertirvi… io stavo giusto per andarmene eheh
    Ha visto tutto. Uccidetelo!
    Gridò uno dei loschi figuri presenti in stanza, incitando gli altri all’ attacco.
    Cavolo… senza mezze misure…
    Senza pensarci troppo, due uomini si abbatterono su di lui, impugnando minacciosamente una wakizashi. Con un balzo, lo shinobi finì rapidamente con le piante del piede ancorate al soffitto, grazie ad un impeccabile controllo sul chakra. Inizialmente sorpresi dei riflessi del chunin, altri due ninja iniziarono a comporre alcuni sigilli, fino a generare dal terreno due imponenti colonne di roccia. Queste si abbatterono in direzione del kumiano, abbattendosi però sul soffitto dell’ antro. Subito dopo, lo shinobi iniziò a correre lungo la superficie del soffitto, mentre una porzione di esso iniziò a crollare addosso ad alcuni dei nemici. Vedendolo scendere al suolo, l’ ultimo dei nemici tentò ancora di abbattere il jinchuuriki, scagliandogli contro alcuni kunai.
    Si sono praticamente stesi da soli e questi continuano ad attaccarmi… non me la ricordavo così la gente di Oto…
    Evitando di esitare oltre, il kumiano compose una lunga serie di sigilli e, impastando il chakra katon nei polmoni, rispose all’ attacco con un enorme drago di fiamme che inghiotti i kunai e colpì in pieno il povero otiano. Quando tutti furono a terra, lo shinobi stava per lasciare i sotterranei, prima che venisse giù l’ intera stanza.
    Quasi dimenticavo!
    Tornando indietro, il ninja slegò l’ uomo imbavagliato che appena libero, subito lo ringraziò per l’ intervento.
    Sei stato grande, ragazzo! Tutte quelle fiamme… non so neanche come sdebitarmi… quegli otiani erano senza scrupoli!
    Mi ringrazierai dopo… dobbiamo andarcene prima che questo posto diventi la nostra tomba!
    Incanalando nuovamente il chakra nella pianta del piede, il ragazzo risalì lo scivolo da cui era venuto, portandosi su anche l’ ex prigioniero. Appena misero piede in superficie, l’ antro venne rapidamente occluso dai massi, mentre il silente mukenin restò incredulo a fissare la scena.
    Si lo so, Kuro… ci ho messo più tempo del previsto…
    Disse rivolgendosi al mukenin, per poi riportare lo sguardo sull’ uomo.
    A proposito… ti presento Kuro, il mio “turbolento” compagno di viaggio… Kuro lui invece è… come hai detto che ti chiami?
    Che maleducato che sono… non ho avuto neanche il modo di presentarmi… mi chiamo Hido Kagesawa e sono un “libero imprenditore”… volevo dirti che hai fatto davvero un’ ottimo lavoro con quei tipacci! Ho visto pochi ninja combattere in quel modo, ma nessuno avrebbe sprecato un minuto per aiutarmi!
    Già… ehm… scusa la franchezza… ma perché quei tipi ti tenevano imbavagliato, malmenato e legato ad una sedia? Non prendertela… ma dal loro coprifrote, non sembrava fossero dei mukenin…
    Anche perché quelli li riconosco bene…
    Pensò, posando nuovamente lo sguardo su quel traditore che si portare dietro.
    Ah è stato terribile… quei tipi mi hanno rapito nel cuore della notte, accusandomi di essere un ladro e una serpe attaccata ai soldi… IO che di denaro non ho mai visto un quattrino! Comunque sia quell’ orrore è finito… e tutto solo grazie a te! Vorrei ringraziare la buona stella che vi ha mandato da queste parti!
    Eheh veramente ero solo di passaggio… ora sono diretto ad Ame per… diciamo aiutare un mio amico!
    Lo shinobi ancora una breve occhiataccia alla postazione del mukenin, alludendo chiaramente al trasporto di quest’ ultimo nella famigerata prigione di Ame.
    Ahah ma perché non l’ avete detto subito? Devo passare giusto da quelle parti… seguitemi! Ho il carro posizionato poco fuori la foresta.
    Davvero ci darebbe un passaggio? Grandioso… ci risparmierà un sacco di fatica!
    Iniziando a seguire i passi dell’ uomo, Shuren iniziò a porre maggiore attenzione al suo vestiario. Nonostante dicesse di non essere un ladro, i suoi abiti erano leggermente vistosi e anche il fisico non era esattamente quello di un morto di fame, anche se tutto ciò non dimostrava comunque nulla.
    D’ accordo… so che lo dico con ogni tipo vistoso, ingioiellato e con un ghigno malevolo in volto… ma penso che aver azzeccato dieci volte su dieci sia sufficienti a darmi un minimo di credibilità, quindi te lo dico ora… pensi sia saggio seguire un tipo conosciuto in un albero che al novanta percento si rivelerà un tagliagole?
    Un tagliagole? Quel tipo? Ma lo hai visto bene? Secondo me non arriva neanche ad allacciarsi i sandali…
    Come vuoi… tanto anche i criminali devono guadagnarsi da vivere in qualche modo…
    Chiarito la sua posizione con il demone, lo shinobi riprenderebbe a seguire il tipo, fino a quando non giunsero ad un grosso carro, guidato da due possenti destrieri.
    Siamo arrivati! Prego… accomodatevi pure sul retro del carro…
    Posizionatisi dove diceva l’ uomo, in mezzo ad un ammasso di sacchi e cianfrusaglie di ogni genere, il kumiano aiutò il suo prigioniero a salire, invitandolo a posizionarsi in un posto dove avrebbe potuto tenerlo d’ occhio.
    Perfetto ragazzi… mettetevi comodi. Se avete fame, in quel barattolo ho conservato un po’ di carne essiccata… se avete bisogno di altro, fate pure un fischio… per il resto, si parteee!!!
    A quelle parole, l’ uomo diede una sferzata ai cavalli, mentre questi, quasi imbizzarriti, iniziarono a sfrecciare come saette. Il viaggio e la postazione, non erano certo tra i più comodi, muovendosi in compagnia degli urti, generati dai dossi, e dal rumoroso strepitio dei cavalli. Tentando di non far caso alla cosa, lo shinobi approfittò della generosità dell’ uomo e si servì da solo, attingendo alla carne presente nel barattolo. Poco dopo, con la bocca ancora piena di quella roba, il ragazzo ne offrì una parte al mukenin che, stranamente, declinò l’offerta.
    Che tipo strano… magari il silenzio fa passare la fame.
    Dopo aver viaggiato per qualche ora, nel cuore della notte, la carrozza si fermò di botto, sostando in prossimità di un piccolo stagno.
    Bene ragazzi… questa notte sosteremo, i puledri non proseguire di notte… qui piazzeremo ci accamperemo e riposeremo per il resto del viaggio… se avete sete, lì c’è una piccola fonte d’ acqua da cui attingere… ripartiremo domani all’ alba…
    Appena poggiò i piedi a terra, il ninja corse fino alla fonte d’ acqua più vicina e, riempiendo la borraccia, ne condivise una parte con il suo compagno di viaggio. Al suo ritorno, notò però che l’ uomo aveva già piazzato delle grosse tende, in cui ognuno avrebbe potuto dormire comodamente.
    Queste tende sono fantastiche… vorrei che le dessero in dotazione anche a noi shinobi, invece dei soliti sacchi a pelo da prima guerra dei ninja…
    Ahah! E’ il minimo che potessi fare per il mio benefattore! Forza, ora riposate… domani ci aspetta un lungo viaggio!
    Dando subito retta alle parole dell’ uomo, il jinchuuriki si coricò all’ interno della tende e, prese le dovute precauzione con il prigioniero, si addormentò come un sasso. La mattina dopo, senza neanche accertarsi delle condizioni del prigioniero, l’ uomo aveva già svegliato entrambi, invitandoli cordialmente a partire. Evitando di fare storie, il gruppo salì sul carro e, come da programma, ripartirono alla volta di Ame.
    Durante il lento tragitto, apparentemente privo di sorprese, qualcosa scosse la quiete dello shinobi. Mentre si ingozzava della carne essiccata che il tipo aveva in conserva, un urto fece perdere l’ equilibrio al kumiano, facendogli andare quasi di traverso l’ ultimo.
    Dannazione Hido! Fa attenzione… stavo per strozzarmi!
    Notando che l’ uomo non si era ancora degnato di rispondergli e che il carro continuava a subire dei veri propri spintoni, il chunin si affacciò dal carro e dovrò alcuni uomini a cavallo. Indossavano un luccicante coprifronte di Oto e avevano tutta l’ aria di volerli arrembare.
    Ehm… Hido… sono amici tuoi questi?
    Non ho tempo per spiegarti, ragazzo… presto! Sul retro dovrebbero esserci alcuni barili. Afferrali e lanciaglieli contro!
    Lo shinobi si guardò intorno con aria confuso, cercando di capirci qualcosa in quella storia, ma per il momento non aveva nessuna voglia di dubitare di un tipo cortese come quel mercante.
    D’ accordo! Ci penso io!
    Scavando tra le mille cianfrusaglie, Shuren cercò si impegnò a d individuare i barili descritti dall’ uomo, ma l’ unica cosa che risaltò alla sua attenzione, fu la vista di un braccio, uscire da un grosso sacco in stoffa. Controllando al suo interno, il chunin trovò il pallido cadavere di una donna.
    Ora capisco perché gli danno la caccia…
    Hido! Che diavolo ci fa un davere nel tuo carro!?
    Gridò verso l’ uomo, mentre questo era intento a spronare i cavalli durante la folle corsa.
    Non posso aiutarti se non mi dici che diavolo hai combinato!
    Prometto che te l’ avrei detto, prima o poi… comuque devi sapere che non sono un semplice mercante… mi occupo della tratta dei cadaveri! Il mercato nero mi procura un bel po’ di ryo per gli organi dei giovani Otiani che si sperdono nel bosco… quindi faccio semplicemente quello che prima o poi avrebbe fatto madre natura…
    Lo shinobi resta un attimo perplesso e al contempo incredulo nell’osservare l’ uomo parlare in modo quasi scostante di quegli argomenti, mentre continua imperterrito la sua fuga dai ninja del suono.
    Niente da fare… gli psicopatici te li cerchi con l’ antennina.
    Ancora attonito per la situazione in cui era finito, il Furinji capì ormai era pienamente coinvolto nella cosa, decidendo di offrire temporaneamente il suo aiuto al mercante.
    Beh ormai ci sono dentro fino all’ ossa… va bene Hido… ti aiuterò a sbarazzarti dei tipi... almeno finché non perderanno le mie traccie…
    Afferrando un dei barili, come suggerito precedentemente dal criminale, Shuren si affacciò fuori dal carro e scagliò l’ oggetto in direzione dei cavalli. Abili negli spostamenti, gli Otiani evitarono il primo barile a cui seguì una lunga serie di offensive.
    Non funziona, maledizione… questi evitano tutto!
    Prova a sparargli delle fiamme… quelle sicuro non le evitano…
    In realtà volevo evitare di usare dei jutsu… ma pare che non ci sia altra scelta…
    Componendo i dovuti sigilli, il kumiano incanalò una buona quantità di chakra katon nei polmoni e, in un attimo, sputò fuori un’ enorme sfera di fuoco. L’ attacco vermiglio viaggiò così in direzione dei cavalli che, sbilanciandosi per l’ urto della sfera con il suolo, caddero, lasciando dietro i loro padroni. Solo un otiano riuscì ad evitare completamente la tecnica, cavalcando imperterrito verso il carro. Subito dopo, raggiungendo una buona vicinanza al carro, l’ inseguitore estrasse un sigillo esplosivo e, legandolo saldamente ad un kunai, lo conficcò in direzione delle brighe per i cavalli.
    Sta per detonare…
    Hido! Rallenta! Forse riesco a rimuovere il sigillo
    Mi dispiace ragazzo… ma non è il caso che proseguiate oltre… il vostro viaggio finisce qui! Grazie di tutto!
    Detto questo, l’ uomo tirò la leva al suo fianco e staccò lo spazio su cui era Shuren, dal resto del carro. A quel punto, meta del carro rimase completamente indietro, lasciando sprofondare il gruppo giù un pendio. Mai, come in quel momento, percepì le emozioni, seppur di terrore, del mukenin che lo accompagnava. Sembrava avessero veramente rischiato la pelle, ma ormai questo non avevo più importanza.
    Maledetto… la testa mi fa un male terribile… tu stai bene?
    Ancora una volta il mukenin non rispose, ma pare che il suo gemito di dolore fosse più che sufficiente per esprimere il suo stato fisico. Necessitando quindi di una sosta, i due viaggiarono per breve tempo in direzione, quella che il mercante di organi gli aveva indicato come la meta per Ame. La notte, avendo perso parte dell’ attrezzatura che gli consegnarono alla Brina, i due si addormentarono sugli elevati rami di un albero, sperando che la latitudine li avrebbe nascosti dagli occhi del nemico o, quantomeno, li avrebbe protetti da eventuali predatori. La mattina dopo, in seguito ad una scomoda nottata passata contro la corteccia di un albero, i due si allontanarono rapidamente dalla loro postazione e partirono a quella che credettero essere la volta di Ame.
    Lo ammetto… è vero che ho il sedere pieno di schegge e che forse avrei non sarei stato schedato dagli otiani… ma quel grazie a quel tipo abbiamo accorciato di molto la strada…
    Concluse, osservando l’enorme struttura che ergendosi nel folto della foresta, si stagliava all’ orizzonte.
    Sii felice mio impavido amico… le tue pene finisco qui! Ora ti aspetta solo un lungo soggiorno in una gabbia di due metri per due… ma dopo quanto passato, direi che starai una favola eheh
    Afferma Shuren, pensando alle numerose sventure che, soprattutto per mano sua, il mukenin era stato costretto a subire. Addentrandosi nell’ umido terreno di Ame, i due si avvicinarono silenti all’ antica struttura che doveva corrispondere alla temibile prigione della Pioggia. Non gli era concesso di capire cosa si ergesse sul retro della struttura, ma a giudicare dalla facciata stracolma di guardie, doveva essere qualcosa di poco invidiabile.





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    Edited by Grëed - 28/2/2015, 23:49
     
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    Entrerai dunque nella struttura carceraria di Ame dopo essere stato identificato da due guardie carcerarie piuttosto grosse che vegliavano sull'ingresso. Entrati dentro potrete entrambe prendere visione di quanto enorme e misteriosamente lugubre possa essere. Seguirete per diversi minuti un lungo viale alberato ai lati dei quali immersi nelle piante troverete dei piccoli ruderi dall'aria vissuta ma chiaramente ancora utilizzati, e lo si potrà capire dal fatto che ognuno di essi abbia una luce accesa (le piante oscurano l'ambiente circostante) ed emani strani rumori (qualcuno umano e qualcuno "artificiale"). Arriverete infine ad un grosso piazzale alla sinistra del quale vi è una grossa struttura che si estende sia orizzontalmente che verticalmente in maniera importante (parte inferiore destra della foto), mentre alla destra vi è una struttura simile ma di dimensioni in rapporto più piccole. Una guardia che si trova antistante all'ingresso della prima vi intimerà a fermarvi e vi chiederà un'identificazione (si rivolgerà a te vedendo il tuo compagno trattato da "ostaggio"). Una volta dentro sbrigherai le dovute pratiche del caso e ti potrai liberare del prigioniero solo dopo una lunga e complessa trafila burocratica. Finalmente uscirai dalla struttura sereno e sollevato per essere riuscito nell'intento di portare correttamente a termine la missione, così come ti era stato richiesto dal tuo capo. Non ti resta dunque altro da fare che ripercorrere a ritroso la strada fatta per giungere sino a lì. Dopo poche centinaia di metri fatti seguendo le mura di recinzione esterne del carcere qualcosa attirerà la tua attenzione. Nel muro è presente uno squarcio di dimensioni importanti dalla conformazione strana. Sembra come bruciato, forse squagliato, ma dall'interno del carcere. Come se qualcosa o qualcuno fosse uscito. Ti avvicini a controllare e toccare la zona interessata e appuri che è ancora calda (non abbastanza da ustionarti o da essere deformata). Continui sulla strada principale con mille pensieri in testa per quanto appena visto lavandotene le mani di tutto perchè non vuoi avere problemi. Trovi però poco più in là un uomo che ti da le spalle e che sta andando nella tua stessa direzione con in mano una maschera bianca con incavati i soli fori per occhi e bocca.

    20personaggimaschili07



    Costui si girerà quasi subito perchè percepita la tua presenza, incominciando a guardarti in cagnesco. Vi fisserete intensamente quasi per trenta secondi, come se foste in una di quelle situazioni dove uno aspetta che l'altro faccia la prima mossa. Poi, tutto d'un tratto, ti arriverà contro una serie importante di furiosi attacchi portati ad una distanza di circa otto metri. Il primo era una enorme palla di fuoco del grande circa cinque metri quadrati sputata dalla bocca prendendo la mira con la mano. Il secondo, sempre dalla stessa distanza, era rappresentato da un enorme disco di terra originatosi dal terreno stesso impastando il chakra con l'ambiente sottostante. Infine cercherà di scagliarsi furiosamente contro di te con una mano imbevuta di un chakra stranamente ben formato che ne allungava la forma di circa cinque centimetri cercando di colpirti entrambe le gambe.

    CITAZIONE
    ATTACCHI AVVERSARIO (in ordine di esecuzione)

    Arte del Fuoco: Palla di Fuoco Suprema - (Katon: Goukakyuu no Jutsu)

    Tipo: Ninjutsu
    Posizione delle mani: Serpente - Pecora - Scimmia - Cinghiale - Cavallo - Tigre
    Livello: D
    Descrizione: Una tecnica di fuoco molto potente, dove chi la utilizza deve aver impastato un buon quantitativo di chakra per utilizzare questo attacco. La tecnica si fa, usando il chakra concentrato nella parte del petto, dove lo si fa mescolare nei polmoni dal quale uscirà con l’aria e poi andrà a verso l’avversario a forma di una palla grande (5 metri quadrati circa) , poi per dare forma e direzione alla fiamma , si mette la mano destra davanti alla bocca.
    Consumo: 6
    Richiede: Chakra Katon; Zen 2
    Danno: 1 - 4
    Costo: 25 Exp
    Energia: Gialla

    VALORE ATTACCO: 7,5



    Arte della Terra: Disco Roccioso

    Tipo: Ninjutsu/Taijutsu
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: C
    Descrizione: Tecnica che richiede una forza fisica fuori del comune. Impastando il chakra con le mani si emerge dalla terra, un enorme disco di roccia impastato col chakra. Le dimensioni e il peso del disco saranno pari a quelle di un elefante ed esso sarà lanciato immediatamente
    Consumo: 17
    Richiede: Chakra Doton; Corporee 2; Forza 3; Resistenza 3
    Danno: 2-6
    Costo: 80 Ex
    Energia: Verde

    VALORE ATTACCO: 7,5



    Bisturi di Chakra (Chakura no Mesu)
    Tipo: Ninjutsu
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: C
    Descrizione: Tecnica che viene principalmente utilizzata dai ninja medici per la chirurgia. Si può utilizzare anche in combattimento come ottima arma offensiva. Mantenendo i bisturi di chakra non si potranno utilizzare le mani per comporre sigilli o maneggiare armi.
    La tecnica si dividerà in due livelli in base alla concentrazione e alla quantità di chakra immessi nelle mani.
    [Livello 1 - Energia rossa] Si concentra il chakra nelle mani per creare delle lame sottili e taglienti di chakra che penetrano nei tessuti al solo contatto fisico. Durante il mantenimento di questa tecnica se si andranno anche toccare solamente delle zone del corpo nemico (quindi durante gli attacchi semplici che si effettueranno basterà il solo danno minimo per attivare l'effetto debilitante) si recideranno i nervi o i muscoli arrecando un danno interno (il malus statistica varierà in base alla zona colpita).
    -Abilità F/C 1: bisturi lungo 3 cm in grado di recidere tendini e nervi (malus -1 x 1 turno)
    -Abilità F/C 2: 5 cm in grado di recidere anche i muscoli (malus -1 x 2 turni).
    [Consumo: 25 + 6 a turno]

    VALORE ATTACCO: 6,5
    LUNGHEZZA BISTURI: 5 cm


    > Status Avversario <


    Ti chiedo solo di non fare le scemenze fatte nel precedente post. Descrivi bene ciò che devi descrivere senza fantasticare inutilmente e finire fuori tema. Non tornare sui tuoi passi cercando di rimediare agli errori cambiando cose ormai già scritte perchè non fai che peggiorare le cose. Il tuo amico non ha parlato sino ad ora e continuerà a non parlare. Il tizio che ti attacca non parlerà. Tra di voi ci saranno solamente diversi incroci di sguardi. Non dovrei aver dimenticato niente, ma vista l'ora rimando ogni eventuale dubbio in privato. Buon lavoro per la prossima traccia.

    Per qualsiasi dubbio sulla traccia non esitare a contattarmi. :fiore:


    -
    - Te l'ho già detto e non mi stancherò mai di dirtelo. Voglio vedere introduzioni decenti nei post degli utenti che modero. Non voglio vedermi catapultato direttamente nel presente. Non dimenticartelo mai. Sono un master che tiene conto di certi dettagli.

    - Ci sta che ti sia inventato un modo per avere compagnia durante il viaggio, del resto non te lo avevo vietato. Mi piace anche il modo in cui sei arrivato ad avere tale compagnia. L'unica pecca che gli troverei è che ho avuto la sensazione che tu ti sia dilungato oltre il dovuto risultando leggermente pesante.

    - Ogni tanto sistematicamente fai qualche errore ortografico. Posso capire che la cosa non sia voluta e che siano più che altro "distrazioni". La cosa però alla lunga diventa quasi fastidiosa. Fai in modo di evitare questo in futuro.

    - Ti avevo esplicitamente chiesto di far parlare (seppur con vincoli) il tuo compagno di viaggio, ma non lo hai fatto. Questo è da considerare un errore grave perchè di fatto non hai rispettato un punto focale della traccia che ti era stata assegnata. E la cosa è resa ancora più paradossale dal fatto che hai incentrato praticamente tutto il post sul mercante di cadaveri.

    - Praticamente inesistente la descrizione della struttura carceraria. Non ti ci ho fatto entrare dentro ma ti ho comunque dato la possibilità di vederla da una distanza ragionevole (sta scritta nelle considerazioni della terza traccia questa cosa).

    Voto: 6

    Questo voto è in gran parte una conseguenza del mio penultimo commento (ci tengo a far presente questo). Non posso (giustamente) darti l'insufficienza perchè comunque non scrivi male (se vuoi) e perchè almeno in parte la traccia l'hai rispettata. Se mi fai altri errori simili il trattamento non sarà però lo stesso, sei avvisato.

    Per qualsiasi dubbio sulla valutazione non esitare a contattarmi. :fiore:


    Edited by circu - 10/3/2015, 14:15
     
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    https://i.imgur.com/S2ku5QX.png
    CITAZIONE
    Narrato – Parlato - Pensato Parlato Matabi

    Il viaggio sembrava andato a buon fine. Quella che si stagliava all' orizzonte, circondata da guardie, torri di vedetta e mura carcerarie, sembrava trattarsi proprio della temutissima prigione di Ame. Non a caso le guardie del luogo sembrava avessero una stazza superiore alla media, sottolineando forse le restrizioni e la man forte necessaria per gestire i prigionieri al suo interno.
    Siiii!!! Finalmente... non sembra vero che siamo arrivati... sei contento Kuro?
    L'uomo non rispose, mostrando come sempre un'aria triste e turbata alle parole della "scorta".
    Lo so, lo so... senza di me, ti annoieresti a morte... come biasimerti... nessuno riesce a stare lontano dal grande Shuren Furinji...
    Secondo me, se servisse a non vederti, quel tipo accetterebbe anche la ghigliottina.
    Io invece sono convinto che mi adori... anche se non lo da a vedere. ..
    Contento tu...
    Coraggio Kuro! Ora ti portiamo a "casa".
    Poco entusiasmato dalla cosa, il mukenin si lasciò lentamente accompagnare verso l'ingresso. Giunti dinanzi al roccioso portone, due grosse guardie rivolsero un terrificante sguardo ai due viandanti, chiedendogli con voce cupa e profonda di farsi riconoscere. Senza rispondere, Shuren infilò la mancina in una delle tasche della giubba e vi tirò fuori un documento recante la firma della Raikage. Quasi con una smorfia di disprezzo, la guardia diede uno sguardo al documento e, apatico, ordinò al collega di lasciarli passare.
    Grazie!
    Sí limitó a dire il kumiano, varcando l'ingresso al fianco del suo compagno. Percorrendo un lungo quanto antico viale alberato, lo shinobi notò la presenza di diversi suoni artificiali provenire da alcuni ruderi, situati nelle vicinanze, quasi nascosti dalla vegetazione circostante. L'intera zona, scarsamente illuminata, rendeva difficile capire la natura di quegli inquietanti suoni.
    Chissà cosa tengono dentro quei cosi... magari hanno qualche attrezzatura per i prigionieri...
    Perché non ti avvicini? Così lo scopri.
    Grande idea! Così magari anticipo a Kuro quello che potrebbe trovare qui dentro.
    Forse ti è sfuggito che ti prendevo per il culo... firma quello che devi firmare e andiamocene! Non voglio restare oltre in questo postaccio!
    Già... ora che mi ci fai pensare, devo firmare dei documenti...speriamo non ci voglia molto...
    Mentre rifletteva sul da farsi, una delle guardie aveva raggiunto Shuren in prossimità del viale, guidandolo verso una delle strutture in cui era di guardia. Anche questa aveva un'aria cupa e minacciosa, ma oltre a lei pare che altre guardie sorvegliassero un'altro edificio, dalla medesima forma incrociata, ma nel lato opposto del piazzale. Poco importava però di quella struttura, poiché il luogo del martirio era un'altro. Raggiunto l'ingresso di una costruzione quasi identica a quella incontrata in precedenza, la guardia prese visione del documento della Raikage, estratto nuovamente dal Furinji che, fungendo da riconoscimento, gli permise di accedere all'edificio. Una volta dentro, un'enorme sala, sempre adornata con le tipiche sbarre alle finestre, si stagliò dinanzi alle azzurre iridi del kumiano. Al centro, su un grosso bancone in legno, due enormi pile di carte si ergevano al centro della sala, sembrando quasi due torri insormontabili.
    Guarda quante pratiche... quasi mi dispiace per il poveraccio che dovrà compilarle... ah ah
    Senza aggiungere nulla, la guardia che li aveva condotti al suo interno, tirò fuori uno stilo e poggiando una mano sulla spalla del giovane, puntò con l'indice il tavolo. Neanche il tempo di obiettare che il chunin si ritrovò da solo, con una montagna di pratiche da compilare.
    È ufficiale... odio la burocrazia...
    Dopo aver trascorso ore a compilare quelle maledette pratiche, il giovane gettò a terra lo stilo come sfogo, sospirando dalla gioia.
    Finito... non pensavo di riuscirci davvero. ..
    Terminato l'ardua compito, lo shinobi lasciò la sala con i documenti firmati e, dopo una rapido controllo della guardia, fu finalmente libero di lasciare la struttura.
    Perfetto... qui posso anche andarmene... mi raccomando Kuro... fatti tanti amici e cerca di essere più loquace...
    O almeno di comunicare. ..
    Detto quello che doveva, il ninja si incamminò verso il viale e si lasciò alle spalle il resto della prigione. Varcato l'uscita, il chunin iniziò a ripercorrere il perimetro della prigione, cercando di raggiungere un sentiero che dava sul retro. Fischiettando con le mani tasca,quasi spensierato dopo essersi tolto un peso, il kumiano continuò sereno per la sua strada, fino a quando qualcosa non attirò la sua attenzione.
    Chi diavolo è stato a fare una cosa simile?
    Le cerulei iridi erano puntate sullo strano varco, generatosi nel bel mezzo delle mura. Intorno alle sue estremità, pezzi di muro sembravano quasi carbonizzati, come se qualcosa lo avesse colpito con una fiammata. A confermare questa ipotesi, si aggiunse il fatto che la sua superficie era leggermente calda, dimostrando che la casa era avvenuta da poco.
    Wow... chiunque abbia fatto una cosa del genere o è un ampio conoscitore dell'arte del fuoco o è un piromane... in entrambi casi, parliamo di un tipo pericoloso...
    Continuando a fissare quasi con ammirazione quel varco, Shuren staccò poi i palmi dal muro e decise quindi di continuare per la sua strada.
    Vabbe... se ne occuperanno le guardie...
    Continuando come nulla fosse per la sua strada, il ninja avanzò poco distante dalle mura della prigione, quando ad un tratto qualcosa interruppe il suo cammino. Un uomo, con indosso un lungo soprabito e una maschera bianca in una mano, occupava la strada allo shinobi, dandogli le spalle. Percependo probabilmente la sua presenza, l'oscuro figuro si voltò di scatto e scrutando poi il volto del jinchuuriki, iniziò a fissarlo adirato. Nonostante si fosse voltato, restava completamente anonimo, mostrando i tipici tratti di qualcuno che, pur non conoscendolo, presentava comunque qualcosa di vagamente familiare. Rimasero a fissarsi per diversi istanti, lasciando trasparire da essi le loro intenzioni. Attimi interminabili, in cui sembrava che uno di loro leggendo nella mente dell'altro.
    Non vorrei interrompere... qualunque cosa sia quello che state facendo... ma penso che quel tipo o ha intenzione di ucciderti o è amore a prima vista... in entrambi i casi, penso sia meglio tenere alta la guardia... percepisco uno strano tipo di chakra...
    Neanche a me piace il suo brutto muso... e non sembra che io gli vada a genio...
    Quindi?
    Quindi mi serve il tuo chakra!
    Come al solito...
    Mentre i due sembrano quasi impietriti dallo sguardo dell'altro, il chakra del demone iniziava già fluire nel jinchuuriki, rendendosi visibile, per il momento, solo con una visione più marcata dei canini. Quando l'uomo iniziò però a comporre diversi sigilli, lo scontro arrivò ormai alle porte.
    Riconoscerei ovunque quei sigilli. ..
    Prendendo fiato, l'uomo avvicinò una mano alla bocca e con essa direzionò una grossa fiammata che, distanziandosi dal suo creatore, assunse una tipica forma sferica. A quel punto, vedendo solo la sagoma della sfera avvicinarsi, Matabi rilasciò il resto del chakra e la forza portante vide la comparsa di una lunga coda, costituita da fiamme bluastre. Quando l'attacco fu ormai vicino, Shuren ipotizzò la traiettoria dell'attacco e con uno scatto si sarebbe spostato verso sinistra, in direzione opposta alle mura carcerarie. Ma l'offensiva era solo all'inizio. Subito dopo il primo attacco, lo shinobi si vide arrivare addosso un enorme disco di roccia, facendo appena in tempo a tentare di abbassarsi all'indietro per evitarlo. In questo modo il disco gli sarebbe passato solo a pochi centimetri dal volto, comunque sufficiente a rimanere illesi dall'offensiva. Terminata la prima sequenza di ninjutsu, il misterioso avversario sembrerebbe poi avventarsi su Shuren, puntando a colpirlo con la punta delle dita, intrise di un denso chakra verdognolo.
    Belle tecniche. .. ma se volevo restare a guardare, sarei rimasto a casa a vedere le lotte tra barboni.
    Sfruttando un'incredibile velocità nelle gambe, lo shinobi andrebbe a sparire dalla vista del nemico, lasciando che il suo ultimo attacco andasse a vuoto. Sparendo per qualche istante, il ninja sarebbe poi ricomparso improvvisamente, tentando di colpire l'addome del nemico con un rapido calcio ascensionale. Questo sarebbe poi stato lanciato all'altezza di circa quattro metri, rendendosi vulnerabile ad un successivo attacco del kumiano. Accorciando infatti la manica del soprabito, il jinchuuriki mostrò uno strano marchingegno, in cui erano già stati caricati una serie di spiedi metallici. Attivando il meccanismo, gli spiedi sarebbero poi stati lanciati a ripetizione in direzione delle spalle e il collo dell'avversario. Prima che precipitasse al suolo, Shuren avrebbe poi fatto un passo indietro, acquisendo il breve slancio necessario per sferrare una lunga serie di calci rotanti che avrebbero colpito il nemico a mezz'aria, scagliandolo per qualche metro in direzione delle mura. Portando il nemico letteralmente con le spalle al muro, il kumiano estrarrebbe alcuni oggetti dalla giubba, per poi legare due carte bomba ad un rispettivo kunai. Senza esitare oltre, il jinchuuriki lancerebbe i due kunai in direzioni opposte, conficcandoli saldamente nel muro, ognuno a circa tre metri dall'uomo, impostando così l'esplosione a circa tre secondi dal loro lancio. Con un ultimo balzo all'indietro, lo shinobi avrebbe preso infine le dovute distanze dall'esplosione. Se tutto fosse andato come previsto, il nemico avrebbe avuto quindi ben poche vie di fuga.




    //



    Edited by Grëed - 24/3/2015, 17:36
     
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    Missione Kumo - Livello B



    Due facce della stessa medaglia


    Utenti partecipanti: Grëed

    Pg partecipanti: Shuren Furinji


    Il tuo avversario vedendo muoverti verso di lui poggerà una mano sul suo petto, il perchè non si potrà capire. Cercherà di muoversi all'indietro per limitare i danni e in parte ci riuscirà. Se il corpo a corpo non è il suo forte sulla distanza è più difficile colpirlo, e te lo dimostra riuscendo a schivare senza alcun problema gli spiedi. Tornando sul fisico fai una scelta giusta e riesci a colpirlo di nuovo, infliggendogli un maggior numero di danni rispetto a prima, anche se non quelli massimi per via di un'altro tentativo di schivata. Per schivare i due kunai bomba gli basterà invece scattare in avanti evitando l'effetto delle armi esplosive che scoppieranno facendo solo un gran casino. Dopo aver composto i sigilli di Cane, Orso, Tigre, Bue, Topo e Gallo sputerà in aria una gigantesca massa di lava incandescente del diametro approssimativo di dieci metri, massa che ricadrà poi a tutta velocità verso di te, velocità che sembra però essere maggiore rispetto a prima. La cosa di certo non prometterà niente di buono. In seguito alla composizione di un'altra serie di sigilli poggerà con forza la propria mano destra a terra sul terreno sotto i suoi piedi creando una sorta di onda sismica che sgretolerà il terreno e si dirigerà verso di te.

    CITAZIONE
    TECNICHE AVVERSARIO (in ordine di esecuzione)

    Arte della terra: Tecnica dell'Alleggerimento del Peso

    Tipo: Ninjutsu/Taijutsu
    Posizioni delle mani: Nessuna
    Livello: B
    Descrizione: dopo che l'utilizzatore avrà toccato un qualsiasi bersaglio (anche se stesso) potrà alleggerire notevolmente il suo peso rendendo i suoi movimenti molto più agili del normale. Difatti mentre si sarà alleggeriti si avrà un +1 alla Velocità per tutta la durata della tecnica.
    L'effetto negativo di questo jutsu sarà che, essendo diventati più leggeri, tutti i propri colpi fisici avranno una forza minore facendo quindi meno danno (tutti gli attacchi corpo a corpo faranno danno minimo per tutta la durata della tecnica).
    Questa tecnica potrà durare massimo due turni.
    La tecnica potrà essere disattivata in qualsiasi momento al costo di 1 Azione Gratuita da parte di chi ha attivato la tecnica.
    [Cacolo da Ninjutsu ravvicinato se usato su terzi e non se stessi]
    Consumo: 20 (attivazione) + 12 (mantenimento)
    Richieste: Chakra Doton; Forza 3; Destrezza 5; Zen 3
    Costo: 70 Exp
    Energia: Rossa



    Arte della lava: Tecnica dell' apparizione fusa (Lava Release: Melting Apparition Technique - Yōton: Yōkai no Jutsu)
    Tipo: Hijutsu
    Posizioni delle mani: Cane - Orso - Tigre - Bue - Topo - Gallo
    Livello: B
    Descrizione: Dopo aver composto i sigilli l'utilizzatore sputerà in aria una gigantesca massa di lava incandescente. La massa di lava avrà un estensione di 10m e ricadrà al suolo bruciando tutto ciò che incontra, colpendo un massimo di 3 nemici, anche alleati se si trovano sulla strada. Se una persona venisse colpita da questa tecnica subirebbe delle forti ustioni di terzo grado (durata 2 turni).
    [Danno: 3-7]
    [Consumo: 40]
    [Richiede “Arte Della Lava Liv.3”]

    VALORE ATTACCO: 8



    Arte della Terra: Palmo Sismico

    Tipo: Ninjutsu
    Grado: C
    Posizioni delle mani: Orso - Bue - Mano a terra
    Descrizione: Dopo aver composto i sigilli l'utilizzatore poggierà violentemente il proprio palmo contro il suolo: il terreno inizierà a sgretolarsi facendo crollare tutto ciò che si trova nell'ondata sismica che si verrà a creare.
    La tecncia avrà maggiore effetto se usata in luoghi come caverne, grotte o in prossimità di una montangna, laddove il sisma potrà far crollare anche dei massi causando la distruzione totale del luogo in cui ci si trova (il danno aumenta di 1 solo se si trova vicino ad un monte o in una caverna).
    Consumo: 16
    Richiede: Chakra Doton; Zen 4
    Danno: 2-5
    Costo: 70 exp
    Energia: Verde

    VALORE ATTACCO: 8


    > Status Avversario <


    Incominciamo a movimentare un pò il gioco. :ice: Tieni la guardia alta, non si sa mai cosa può succedere nella vita. :ice:

    Per qualsiasi dubbio sulla traccia non esitare a contattarmi. :fiore:


    -
    - Prima cosa che non hai fatto e di cui ho bisogno specialmente in post dove si combatte è il link che rimanda alla scheda del tuo pg. Mi serve sia per le verifiche sia per programmare varie altre cose in cui mi serve tener conto di quanto hai in scheda. Abituati a metterlo, a prescindere da chi sia il tuo master.

    - Preferirei che lo specificassi che il parlato del tuo demone è a livello di subconscio. Potrebbe confondere così com'è ora. Basterebbe anche mettere la precisazione o sottoforma di newspoiler o turbospoiler. A te la scelta, ci stanno bene tutti e due tanto.

    - Non usi png nei tuoi post? Già dall'inizio e dalla legenda ne ho il sospetto, ma temo che andando avanti le cose non cambieranno. Nei tuoi post a meno che le condizioni non lo permettano se hai la possibilità di interagire con png fallo. E a maggior ragione lo devi fare se il tuo master ti da delle situazioni in cui devi interagire con png. Questo è un errore che in tutta franchezza ti potevi evitare, specialmente in considerazione del fatto che hai una discreta esperienza in questo gdr.

    - Ti sei guardato bene dallo descrivere la struttura carceraria in cui ti trovi. Lo hai a malapena fatto all'esterno e ancora peggio all'interno. Se hai intenzione di lavorare con me che ti "dirigo" non puoi tralasciare questo tipo di aspetti. Devi prenderti l'abitudine di descrivere minuziosamente (non dico a livelli maniacali ma almeno a livelli accettabili) gli ambienti in cui si trova il tuo pg. Sono anche questi dettagli che ti fanno spiccare nella massa, non te lo dimenticare.

    - Te lo dico con tanto dispiacere perchè so che sei capace di fare qualcosa di meglio. E' quasi fastidioso veder ruolare solamente te e il tuo demone. Così facendo sminuisci anche il bel lavoro che fai anche con lui. Peccato.

    - Ricordo chiaramente (ora non ho voglia di controllare :yao:) di averti parlato di mura fuse (o squagliate che dir si voglia) e non carbonizzate. Sono due cose decisamente diverse. Sii coerente con quanto ti viene detto dal tuo master. Un piccolo cambiamento potrebbe variare il senso logico del contesto in cui ti trovi.

    Voto: 6*Questa valutazione tiene conto anche di quanto fatto nel riepilogo del combattimento.

    Da un certo livello di gioco in poi ci si aspetta di avere a che fare con post in cui bisogna andare a cercare il pelo nell'uovo per trovare errori. A volte ci si riesce e a volte no. Con te questa difficoltà non c'è l'ho avuta, e questo non è un punto a tuo favore. Peccato perchè con questo tipo di post mi costringi a far abbassare la tua media. Considerati fortunato ad aver preso la sufficienza. La prossima volta non mi metterò problemi a scendere sotto il 6 sappilo.

    CITAZIONE
    Qui trovi la parte riguardante il riepilogo.

    Per qualsiasi dubbio sulla valutazione non esitare a contattarmi. :fiore:
     
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    CITAZIONE
    Narrato – Parlato - Pensato - Parlato Matabi

    La strategia sembrava azzeccata. Un’ enorme boato annunciò una grossa esplosione, alzando un nube tale da rendere quasi impossibile determinare chi ne fosse rimasto colpito.
    Tsk… non sarà rimasto nulla di quel tipo. Meglio così! Non doveva sfidarmi…
    Stava quasi per voltare le spalle il giovane kumiano, quando una sorta di manto di lava emerse improvvisamente dalla nube. In breve tempo, il manto iniziò a fare ombra sul campo, facendo voltare Shuren che in quel momento si accorse della gravità del pericolo.
    Non perdi mai il vizio di essere avventato?
    Senza rifletterci troppo, il chunin vide il ninjutsu avvicinarsi e, concentrando l’ energia nelle gambe, tento di evitarlo con un poderoso balzo all’ indietro. Questa volta purtroppo l’ attacco era più veloce di quanto avesse immaginato.
    Maledetto bastardo!
    Nonostante la sua notevole schivata, la lava si era diffusa più velocemente di quanto stimato, lasciandogli delle gravi ustioni su buona parte della tibia e del femore. Per sua fortuna lo avevano beccato solo di striscio, ma il dolore di quelle ustioni era comunque qualcosa di atroce e mai provato fino a quel momento. Strinse i denti il kumiano, cercando di dimenticare quanto gli era appena accaduto e valutando invece il da farsi.
    E’ inutile prendersi in giro… in questo stato non riuscirò mai a gestire il duello… devo trovare qualcosa per alleviare il dolore…
    Frugando nel suo personale porta farmaci, il kumiano si mise alla disperata ricerca di qualsiasi rimedio potesse tornargli utili contro quelle lancinanti ustioni.
    Andiamo… un unguento, un farmaco… mi accontento anche di una garza!
    Proprio quando stava per perdere le speranze, per poi prepararsi al prossimo attacco del nemico, risaltò all’ occhio una minuscola boccetta di cristallo, sulla cui etichetta era indicato il contenuto. Quando il nemico fu in procinto di comporre gli ultimi sigilli, il jinchuuriki sfilò il tappo di sughero e, tutto di un fiato, ingurgitò l’ amara brodaglia.
    Il sapore non è certo il massimo… ma in queste situazioni non è il caso di fare gli schizzinosi…
    Strofinando il dorso della mano contro il muso, lo shinobi si ripulì di quello che restava del tonico e attese il suo immediato effetto. Per qualche istante, il dolore che gli stava dilaniando le gambe sembrava svanito, cosa che gli permise di concentrarsi tranquillamente sulla schivata. Nel momento in cui l’ avversario poggiò un palmo al suolo, una violenta onda d’ urto viaggio rapidamente verso il chunin, sgretolando tutto il terreno lungo il suo cammino. Sperando nel vano tentativo di riuscire in una schivata decente, il kumiano concentrò la forza nelle gambe e con uno scatto all’ indietro, tenterebbe di raggiungere un’ area abbastanza distante da uscire dal raggio d’ azione della tecnica. Purtroppo per lui le sue speranze erano vane, dato che appena mise piede a terra, l’ onda d’urto lo raggiunse, facendolo sbilanciare, cadendo così violentemente al suolo. Rimase per qualche secondo a al suolo, ancora sofferente per l’ urto subito, poi qualcosa lo portò a capire la grave situazione in cui era capitato.
    Rialzati! Non ti ho concesso il mio chakra per vederti mangiare la terra…
    Quasi senza ascoltare le parole del demone, il kumiano strinse il terreno sotto di lui tra i pugni e, con sguardo basso, iniziò a ridere come un folle.
    Perfetto… lo abbiamo perso… ora devo trovarmi un’ altro jinchuuriki…
    Ma non capisci Matabi? Tutto questo… è esattamente quello che volevo!
    Non ti seguo, ma… sono contento che tu non sia morto! Sarebbe stato un problema trovare un altro ebete che fa tutto quello che gli dico…
    Alzando le cerulei iridi verso l’ uomo, il ninja farebbe leva sulle braccia e lentamente inizierebbe ad alzarsi da terra. Con occhi sbarrati e inquietanti, il giovane mostra un sorrisetto malevolo stampato in volto, per poi rivolgersi nuovamente verso il suo avversario.
    Complimenti… era da tempo che non affrontavo un avversario del genere… sei davvero forte! Non so quale sia il motivo che ti abbia spinto ad attaccarmi… ma devo comunque ringraziarti…
    Seguì un’ attimo di pausa, mentre il giovane alzava lentamente lo sguardo, fissando con occhi vispi e carichi di un intenso blu elettrico la figura del suo avversario. Con un a smorfia beffardo stampato in volto, il chunin ritornò completamente in stazione eretta, per poi rivolgersi nuovamente verso l’uomo.
    …è grazie a quelli come te che non smetterò mai di combattere!
    Imprimendo una carica e un' energia inspiegabile nelle sue parole, lo shinobi mise poi da parte i discorsi e, come se nulla fosse accaduto, iniziò a preparare l’offensiva. Immettendo una buona dose di chakra sulla pianta dei piedi, il kumiano renderebbe i suoi movimenti rapidi e silenti, sfruttando questa caratteristica per sferrare il suo primo attacco. Raggiunta una breve distanza dal nemico, il ninja sferrerebbe una violenta serie di sferzate, dirette prevalentemente al volto, con l’intento d’ intontire i sensi dell’ uomo. Senza un’ attimo di tregua, Shuren estrarrebbe poi i fidati artigli che userebbe poi per colpire con una lunga ripetizioni di artigliate volte a lacerare, tramite una successioni di scatti in svariate direzioni, il dorso e il ventre del nemico. Al termine della combo, il Furinji sferrerà poi una violenta codata verso l’ uomo che sarebbe stato poi ustionato e scaraventato al suolo.
    Non male ragazzo… ora finiscilo!
    Senza esitare oltre, Shuren strinse i suoi artigli intorno alla gola del nemico, tentando quindi di sollevarlo lentamente da terra. Successivamente avrebbe finto un affondo diretto al petto, mentre avrebbe invece tentato una lunga artigliata che sarebbe partita dal basso, lacerandolo poi fino alla gola. Con un ultimo sorriso compiaciuto, lo shinobi avrebbe finalmente lasciato la presa, osservando così il suo avversario dall’ alto in basso.






    //




    Edited by Grëed - 12/4/2015, 01:01
     
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    Questa traccia è stata scritta e postata in ossequio agli impegni presi con l'utente partecipante. Era già pronta da prima che comunicassi le mie dimissioni e non sarà seguita da altre tracce o post di qualsiasi tipo che competano a figure diverse da quelle di un semplice utente.



    Missione Kumo - Livello B



    Due facce della stessa medaglia


    Utenti partecipanti: Grëed

    Pg partecipanti: Shuren Furinji


    <div style="overflow:auto; height:250px;"> Il tuo avversario pare essere preparato nel campo dei taijutsu e te lo fa capire di nuovo anche in questo scambio di battute. Rende da prima quasi inefficace il primo taijutsu, mentre dei due attacchi semplici ne va a segno uno solo che fa comunque un buon danno. Dopo il tuo ultimo colpo il tuo avversario incominciò a ridere abbastanza fragorosamente, e guardandoti con un fare derisorio inveì contro di te pronunciando parole enigmatiche e a te apparentemente incomprensibili.

    Ahahahahahahahahah!!! Grazie per i complimenti e i ringraziamenti, caro il mio pollo kumiano... Vuoi sapere perchè ti ho attaccato quindi? Non resisto... Prima che te ne accorga da solo te lo dirò io, come segno di riconoscimento... Ahahahah!!! Sono perfettamente riuscito a fare quello che dovevo fare... Ovvero distrarti ed essere sicuro che non ci disturbassi...

    Si zittirà sorridendo e dandoti il tempo di assorbire tali parole. Poi riprenderà, dando però l'idea di guardare oltre te.

    Dovevo solo distrarti per dargli la sicurezza e la possibilità di fuggire indisturbato... Io dovevo solo aprire la strada e controllare che tutto andasse come doveva andare...

    Pochi istanti. Attimi che a mente fredda sarebbero potuti risultare interminabili. Percepirai appena dei passi provenire dietro dite. Poi un colpo portato alla nuca con il manico di una spada (che chiaramente non vedrai), qualcuno ti farà perdere i sensi. Ti sveglierai poi dopo un'oretta all'interno di una grotta con addosso ancora tutto quello che avevi al momento dell'aggressione. Accanto a te non ci sarà nessuno e ci sarà buio. Sarai intontito e riuscirai a muoverti a stento.

    Alla fine ci rivediamo... Dopo tanti anni... Esattamente quindici... Il destino ci ha fatto di nuovo incontrare dopo il tuo ravvicinato con Matatabi... Ucciderò anche te prima o poi, ma non ora... E' già toccato al tuo padre adottivo... Poi alla sua compagna... Per un pelo anche al tuo presunto nonno... Non è però ancora arrivato il tuo momento... Non ho motivi per ucciderti... Non ora almeno... Scappa prima che cambi idea...

    Il tono della voce dell'uomo che ti stava parlando pareva essere deciso e determinato. Prenderai tutto quello che è tuo e scapperai di lì in fretta e furia, cercando di evitare di soffermarti per porti inutili e dolorose domande. Concluderai il tuo post quando ti sarai allontanato sufficientemente.


    Descrizione di ambienti e del secondo uomo che parla vicino alla struttura e nella grotta sono a tua descrizione. Per il resto ti lascio libertà di movimento. Post puramente descrittivo.

    Per qualsiasi dubbio sulla traccia non esitare a contattarmi. :fiore:


    - Cerca di trovare un modo per rendere la lettura dei tuoi post più fluente. C'è troppo spesso una netta separazione tra i vari elementi del testo. Sinceramente preferisco che si accompagnino a vicenda.

    - La tipologia di avversario che ti ritrovi contro è particolarmente tosta da affrontare. Non limitarti a parlare di solo dolore quando parli di ustioni ma vai più sul dettaglio, sia estetico che fisiologico. Dopotutto sempre di lava si tratta.

    - Utilizzi un tonico per contrastare le ustioni ma non dici quale. Sei alla ricerca di un rimedio per dare sollievo alle tue sofferenze ma non dici che tipo di sollievo e per quale motivo cerchi quel tipo di sollievo.

    - Presta molta attenzione ai verbi che utilizzi. Non confonderti mai con i tempi e ricontrolla sempre il post per evitarlo se lo reputi necessario.

    Voto: 7

    Te lo ripeto e te lo continuo a ripetere. Sei una persona che può rasentare livelli di qualità decisamente più alti, se vuole.

    CITAZIONE
    La valutazione riguardante il riepilogo è ancora da inserire.

    Per qualsiasi dubbio sulla valutazione non esitare a contattarmi. :fiore:
     
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    Narrato – Parlato - Pensato - Parlato nemico 1 - Parlato nemico 2 (grotta) - Parlato Matabi

    Il sangue scorreva a catinelle. Le tibie erano contornate da quello che sembrava un mix di cenere e carne. Queste potevano essere definite ustioni, flagelli che avrebbero impedito ad una semplice mortale di ragionare lucidamente. Ma questo non era il caso di Shuren. Aveva combattuto per diverso tempo con i segni della lava scavati nella carne, senza però accusare la minima sofferenza per la loro presenza. Merito in parte del tonico e in parte dell’innata tempra del giovane, il kumiano riuscì a sferrare una serie di violenti attacchi, tali da indurlo a credere di aver avuto finalmente il sopravvento sul nemico.
    Bene… è andato tutto come previsto… se questo tipo riesce ancora a stare in piedi dopo tutto questo, prometto che mi faccio mozzare entrambe le gambe!
    Sicuro dell’ efficacia delle proprie tecniche, lo shinobi fece qualche passo indietro e strizzando gli occhi cerulei, si sforzò d’ individuare una sagoma nell’ enorme polverone che aveva alzato. Mettendo a fuoco un’ immagine, il chunin riconobbe la figura dell’ uomo che, visibilmente divertito, si reggeva in piedi guardando dritto verso il jinchuuriki.
    Mai dare tutto per scontato…
    Ahahahahahahahahah!!! Grazie per i complimenti e i ringraziamenti, caro il mio pollo kumiano... Vuoi sapere perchè ti ho attaccato quindi? Non resisto... Prima che te ne accorga da solo te lo dirò io, come segno di riconoscimento... Ahahahah!!! Sono perfettamente riuscito a fare quello che dovevo fare... Ovvero distrarti ed essere sicuro che non ci disturbassi...
    Ah quindi sa parlare… ma perché parla di se al plurale?!
    Lentamente l’ uomo distolse lo sguardo dallo shinobi e posò gli occhi su una figura alle sue spalle. Non capiva a chi si stesse riferendo, ma guardando il riflesso nelle orbite sgranate del nemico, il ninja indentificò la sagoma di qualcuno posto dietro di lui.
    Dovevo solo distrarti per dargli la sicurezza e la possibilità di fuggire indisturbato... Io dovevo solo aprire la strada e controllare che tutto andasse come doveva andare...
    Calò il silenzio, lasciando il chunin colpito, con l' amaro di quelle parole in bocca. Ancora una volta il giovane cambiò espressione, precipitando questa volta in uno stato di apatia e silezio più totale.
    Ora mi è chiaro… questo tipo è solo una pedina… non ha mai puntato a sconfiggermi... ma solo a guadagnare tempo… assurdo… qualcuno è arrivato a rischiare la vita di qualcun'altro, pur di salvare la proprio… ma chi può essere stato?
    La risposta era proprio ad un passo dal Furinji. Rapidamente qualcuno si stava avvicinando a lui, preannunciando il suo arrivo con una serie di pesanti passi. Attimi interminabili, mentre il kumiano, confuso e scosso dall’accaduto, tentava lentamente di voltarsi, puntando ad incrociare lo sguardo del suo reale avversario. Non passò molto, prima di sentire il fiato del nemico sul collo e, l’ istante dopo, precipitare nell’ oscurità più totale. Per qualche istante, il mondo sembrava svanito. Nulla si fece sentire, fino a quando il ragazzo non riprese il possesso dei sensi. Un forte ronzio gli perforava fastidiosamente i timpano, mentre iniziò improvvisamente a sudare freddo. Aprendo con cautela le palpebre, una tenue luce gli riempì completamente la visuale quasi come se fosse stato accecato da un faro. I muscoli erano indolenziti, la testa si fece pesante e il dolore delle ustioni stava nuovamente tornando a farsi sentire. Tuttavia il suo corpo mostrava ancora segni di ripresa, dando l’ impressione che quello stato fosse solo una fase temporanea. Riaquisendo rapidamente l’ udito e l’ uso della vista, lo shinobi potette quindi mettere a fuoco l’area. Era confuso, non aveva idea di dove si trovasse, ma nonostante le sue condizioni, aveva comunque intuito che quello non doveva trattarsi di un luogo così accogliente. Muovendo a scatti le braccia, il ninja riuscì a percepire il terreno sdruccioloso sotto i palmi, mentre il soffitto sembrava invece ricoperto una serie di spuntoni di roccia. Nulla risaltava in particolare, se non la debole fiaccola che, posta su una parete in lontananza, riuscì ad abbagliarlo a causa del suo temporaneo stato di accecamento.
    Come diavolo sono arrivato in questo posto?!
    Con una leggera torsione del collo, lo shinobi tentò di guardarsi intorno, notando però solo una breve zona di penombra. Fu in quest’ area che il jinchuuriki riuscì faticosamente a distinguere un’imponente figura
    umana absolute_zero_s_silver___fairy_tail_by_salim202-d6o6igq . Aveva una corporatura robusta e indossava grossa armatura in metallo, con un lungo mantello alle spalle. Il sui occhi sembravano di ghiaccio, con una lunga cicatrice che attraversava obliquamente uno di queste. In piedi, puntò lo sguardo verso il ragazzo e gli rivolse la parola con voce decisa e profonda.
    Alla fine ci rivediamo... Dopo tanti anni... Esattamente quindici... Il destino ci ha fatto di nuovo incontrare dopo il tuo ravvicinato con Matatabi... Ucciderò anche te prima o poi, ma non ora... E' già toccato al tuo padre adottivo... Poi alla sua compagna... Per un pelo anche al tuo presunto nonno... Non è però ancora arrivato il tuo momento... Non ho motivi per ucciderti... Non ora almeno... Scappa prima che cambi idea...
    Non sapeva come reagire. Aveva davanti a se il bersaglio che cercava da tempo. Il responsabile della morta di coloro che lo hanno sempre amato. La ragione che lo aveva spinto a diventare uno shinobi. Stava lì, a fissarlo con la sua aria gelida, forse persino compiaciuto delle sue azioni. Non aveva idea di cosa fare o dire. Tremava come una foglia, guardando negli occhi colui che si era appena confessato come la causa di ogni suo male. Ma probabilmente quel tipo neanche se ne rendeva conto. Avrebbe voluto combattere, saltargli addosso e strappargli la faccia a morsi, ma l' unica cosa che trovò il coraggio di fare fu di correre. Correre come se non ci fosse un domani, lontano da quel luogo che era sede di ansie e timori. Senza esitare oltre, corse verso gli abbaglianti raggi del sole, abbandonando l' oscurità della grotta. Aveva il fiato corto e il cuore in gola, mentre fuggiva ,senza riflettere, da quell' inferno in terra. Mai aveva percepito una simile sensazione, ma per la prima volta pote affermare con certezza di aver provato quella che molti definivano "paura".





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    Missione Kumo - Livello B



    Due facce della stessa medaglia


    Utenti partecipanti: Grëed

    Pg partecipanti: Shuren Furinji


    Prima parte del viaggio di ritorno. Durata di due giorni. Partenza nel primo pomeriggio. Ripercorri a ritroso quanto fatto all'andata (parlo di geografia e non di avvenimenti).


    Ruolata libera. Cerca di non farmi un lavoro noioso e di recuperare quanto non fatto in questo post. Buon lavoro.

    Per qualsiasi dubbio sulla traccia non esitare a contattarmi. :fiore:


    - Il tuo narrato sembra buono e descrittivo, ma non so perchè ho avuto la sensazione che fosse leggermente forzato. Sopratutto per via del fatto che hai fatto periodi tendenzialmente corti.

    - Come fai scusa addirittura a vedere il riflesso di una persona negli occhi di un'altra? Manco c'è l'avessi a due centimetri di distanza...

    - Ci sarebbe stato bene subito dopo il tuo risveglio un tuo pensato che personalizzasse al meglio i momenti concitati e di incertezza che avevi attraversato e stavi attraversando.

    - Neanche pensato e impressioni dopo che l'uomo di ha parlato. Neanche un qualcosa che motivasse le tue conclusioni. Un finale un pò vuoto se posso permettermi questo termine.

    Voto: 6,5

    Non mi sei piaciuto mi spiace. Hai avuto un inizio abbastanza buono anche se forzato ma sei piano piano calato finendo in una specie di anonimato. Peccato.

    Per qualsiasi dubbio sulla valutazione non esitare a contattarmi. :fiore:
     
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    Narrato – Parlato - Pensato - Parlato Matabi

    Il vento soffiava forte ad Ame, scuotendo le alte fronde dei querceti circostanti. Un manto d’ erba fresca si ripiegava sotto i pesanti passi del chunin, sfrecciando sotto la gelida pioggia primaverile. Le precipitazioni erano frequenti in quelle terre, ma in quell’ occasione sembrava quasi che il mondo intero fosse precipitato in lacrime. Non c’era modo per descrivere l’ angoscia nel cuore del kumiano, ma se c’era una cosa che poteva distrarlo era il fatto che in quel momento doveva solo pensare a sopravvivere. Non c’era tempo per indugiare, ne spazio per inutili domande. Mai come in quel momento ebbe la sensazione di essere stato in qualche modo graziato da qualcuno più potente di lui. Terminate le ultime forze, il ragazzo prese quindi fiato, si accostò all’ albero più vicino e, aderendo la schiena alla sua corteccia, si riparò sotto le alte fronde.
    Come ho fatto a ridurmi così?
    Chiese retoricamente il kumiano, riportando alla mente gli avvenimenti appena vissuti. Rimanendo con la schiena poggiata contro la quercia, lo shinobi iniziò a scivolare verso il basso, ritrovandosi infine seduto a terra. Abbassando rapidamente lo sguardo, il jinchuuriki poggiò la testa tra le ginocchia e, con aria afflitta, fissò dritto il terreno sotto i suoi piedi.
    Senti… non ce la faccio a vederti in questo stato! Devi reagire ragazzo! E’ vero… la vita è come una battaglia… bisogna essere sempre forti per poterla affrontare… ma se smetti di combattere ora, avrai già perso in partenza…
    Lo shinobi ascoltò in silenzio le parole del demone, continuando a mostrare però la triste espressione, accompagnata da uno sguardo vuoto e privo di vita.
    Pfff… ancora non capisci Matabi? Non c’è nessuna battaglia… abbiamo perso! Il mio attimo di gloria era lì… a fissarmi con aria beffarda… aspettavo da anni questo momento… eppure quando me lo sono trovato davanti sono stato lì… inerme… come una preda dinanzi al suo giustiziere… non sono degno di portare questo coprifronte…
    Portando la mancina al bicipite destro, lo shinobi afferrò la placca in metallo e, con decisione, strappò il coprifronte dal suo braccio, stringendolo con forza tra i palmi.
    Ho disonorato questo stemma e tutto ciò che esso rappresentava… non merito di essere definito uno shinobi, ne di essere considerato un Furinji… non sono nulla ormai… non ha senso che continui a vagare per queste terre…
    COSA DIAVOLO STAI DICENDO?! Non hai la minima idea di quello che ho passato per sopportare le tue follie e ora vuoi persino ritirarti?! Mi dispiace… ma non ci sto! Se non vuoi combattere, allora vuol dire che lo farò io al tuo posto!
    In quel momento, il Cercoterio liberò una vasta dose di chakra, andando ad interferire con i normali punti di fuga del kumiano. Irrorando il suo corpo di chakra, il manto del demone venne liberato spontaneamente, manifestandosi con una lunga coda di fiamme bluastre alle spalle dello shinobi. Sfruttando il calore delle fiamme, la quercia alle spalle iniziò quindi a prendere fuoco, obbligando il giovane a balzare via, per evitare di essere coinvolto lui stesso in quella sorta d’incendio.
    MA SEI FUORI?! Un’ altro po’ e rischiavi di farmi precipitare l’ albero addosso!
    Dai muovi il culo… questo posto ha una brutta influenza su di te. Se non hai le forze, userai il mio chakra fino a quando non usciremo dal paese… poi troveremo un posto in cui sostare.
    Ma non hai sentito quello che ho detto?! Ho smesso di essere un ninja… tornare indietro non avrebbe senso…
    Questo lo deciderai quando saremo andati via di qui… ora muoviti. Dobbiamo andarcene prima che aumenti la pioggia.
    Lievemente spaisato dalle parole del demone, ma pur sempre convinto di non voler indugiare in quel posto carico di dolore, il chunin si fece coraggio e sfrecciò rapidamente via da quel luogo. Fortunatamente da quella posizione pare fosse abbastanza vicino da raggiungere in breve tempo il confine con Konoha. Le folte foreste preannunciarono l’ arrivo di quello che poteva essere riconosciuto come il Paese del Fuoco. Balzando tra un ramo e l’ altro, lo shinobi non smise quasi mai di correre, mostrando la volontà di volersi lasciare alle spalle le terre della pioggia. La notte, stremato per la lunga “maratona”, individuò un’albero vicino e, arrampicandosi sulla cima di esso, si sdraiò sul ramo più robusto ed elevato. Piombò quasi senza accorgersene in un sonno profondo, dimenticandosi che solo qualche ora prima era ad un passo dal perdere la vita. Il mattino dopo, i raggi del sole piombarono sul volto del kumiano, spingendolo ad aprire gli occhi. Fortunatamente pare che gli anbu di konoha non fossero in vena di cacciare quella notte, cose che in qualche modo gli salvò nuovamente la pelle.
    Non so se sono più distrutto o affamato… ma ormai neanche questo ha più senso…
    Afflitto come sempre, lo shinobi scese dall’ albero su cui passo la notte e iniziò a vagare come un non morto per le foreste di Konoha. Ormai sembrava che la sua vita non avesse più senso. La sua identità, in passato così forte, si era ridotto a delle semplici azioni, svolte da un sorta di automa senza vita. Anche Matabi aveva smesso di farsi sentire e con lui il resto del suo chakra. Si manteneva in piedi quasi per scommessa, quando nel mezzo del suo girovagare raggiunse quello che sembrava essere il confine con il Paese delle Risaie. Arrivò lì quasi senza rendersene conto, ripercorrendo il suo cammino a ritroso, seguendo per qualche ragione i consigli del demone.
    Chissà cosa mi aspetto di trovare una volta a casa… probabilmente il nonno sarà appena tornato dalla sbronza, mentre dorme sul divano con una bottiglia di sakè alla mano… un classico. Tuttavia è l’ unico caro che mi è rimasto… a prescindere da quale scelta intraprenda, devo prima avvisarlo… altrimenti quello è capace di sconvolgere l’ ufficio della Raikage, solo per venirmi a cercare…
    Convintosi a voler fare ritorno, seppur temporaneamente, a casa, lo shinobi si fece coraggio e attraversò senza sosta le oscure foreste del Suono. Ormai aveva superato abbondantemente il confine, avendo passato la giornata a camminare continuamente come un vagabondo. Il contenuto del suo stomaco era infatti molto simile a quello di un vero barbone, dato che il pensiero di quella lunga serie di avvenimenti lo aveva quasi spinto a dimenticarsi di mangiare, ma per sua sfortuna il suo fisico ne risentiva diversamente. Stava lentamente perdendo le forze e, se questo fosse accaduto in un Paese ostile come Oto, questo avrebbe certamente corrisposto a morte certa.
    Senza non mangio subito qualcosa, probabilmente sarò io a diventare il cibo di qualcuno… qui in giro ci sarà qualcosa di commestibile!
    Raccogliendo alcune bacche rossastre, cresciute in un folto cespuglio, lo shinobi le analizzò con occhio clinico e, senza poi fare altre storie, butto giù l’ intera manciata di frutti.
    Bleah! Ma come fanno gli altri animali a mangiare questa roba?!
    Fu proprio in quel momento di disgusto che, per qualche ragione, gli venne il lampo di genio.
    Giusto! Dimenticavo che la selvaggina di Kumo, arriva proprio da queste… almeno sulla commestibilità della carne non ho dubbi…
    Decidendo finalmente di darsi alla caccia, lo shinobi tirò fuori un kunai mezzo spuntato e, poggiando una grossa manciata delle bacche in posizione strategica, rimase attesa, celato in un cespuglio poco distante. Dovrette attendere per diverso tempo, prima che l’ agognata preda si facesse viva, dopo un po’ pare che qualcuno fosse veramente caduto nella trappola. Avvicinandosi con cautela, un piccolo Daino si accostò alle bacche posizionate e, appena fu intento a pregustare il suo pasto, il kumino si preparò a fare lo stesso. Appena la preda abassò la guardia, Shuren balzò fuori da cespuglio e, bloccandone energicamente il collo, gli tagliò la gola di netto. Poco tempo dopo, portò la carcassa sopra una radura poco distante e si accampò lì per la notte.
    Finalmente si mangia!
    Leccandosi i baffi che non aveva, il ninja radunò alcuni bastoncelli al centro del campo e, incanalando di chakra demoniaco i polmoni, accese il rovo, soffiando fuori una lingua di fiamme blu. Poggiando lentamente la carne sul fuoco, attese che la carcasse finisse di cuocere e, appena le viscere assunsero un colorito marroncino, affondò i suoi affilati canini nel Daino.
    Non so perché, ma quando sei tu ad ucciderla, la preda ha un sapore più buono!
    Contento di gustarsi il beato pasto, lo shinobi dimenticò per qualche istante i suoi malanni, godendosi spensierato la serata. Con la pancia piena, lo tirò fuori il sacco a pelo e si sdraiò lentamente all’ interno di esso, poi con sguardo pensoso puntò le azzurre iridi al cielo.
    Vorrei solo sapere se sono veramente rimasto solo a questo mondo… non voglio credere che mi sia rimasto solo il nonno… deve esserci qualcun’ altro oltre lui…
    Rivolgendo gli ultimi pensieri alla sua famiglia, Shuren rigirò nella spessa coperta e precipitò gradualmente in un sonno profondo. Al alba, i primi raggi del sole colpirono ancora una volta il viso del kumiano, spingendolo nuovamente a sgranare gli occhi.
    Dannato sole… non mi fai mai dormire in pace…
    Pensò ironico il ragazzo, mentre rimetteva nello zaino l’equipaggiamento. Senza indugiare, subito si rimise in viaggio, accompagnato da costanti dubbi e perplessità. Non aveva trascorso delle giornate piacevoli, ma almeno era riuscito a tenersi occupato fino al momento in cui avrebbe raggiunto il villaggio. Attraversata buona parte delle ombrose foreste di Oto, stranamente senza incappare in loschi figuri, ricontrollò per sicurezza la mappa del villaggio e notò, con suo stupore, che aveva già percorso buona parte del cammino.
    Fantastico… ho passato più tempo a camminare che ha svolgere effettivamente la missione… neanche fossi un maledetto culturista…
    Era ormai giunto in prossimità del confine con il Paese delle Terme, quando l’ arrivo di un gruppo di turisti diretti ad Oto, preannunciarono l’ arrivo in quella località. Chiacchieravano e si intrattenevano tra loro come fossero appena stati ad una festa in gala. Dai loro volti e dal modo in cui ignorarono completamente la figura del kumiano si capì, oltre al fatto che avevano alzato il gomito, anche che quella doveva essere sicuramente una meta di relax.
    Riflettendoci potrebbe farmi comodo pensare ad altro…
    Con la solita aria triste e malinconica, Shuren si diresse verso uno dei più prestigiosi centri del Paese, seguendo le indicazioni riportate su alcuni dei cartelli lungo la strada. Superate diverse distese pianeggianti, il kumiano arrivò esattamente nel posto che cercava. L’ enorme struttura termale si presentò subito come un luogo affollato di turisti, il luogo ideale in cui passare inosservati e rimanere soli con i proprio pensieri. Varcando l’ ingresso della Hole, il jinchuuriki tirò fuori un sacchetto di monete dinanzi alla cassiera e questa si mostrò disponibile nei suoi confronti.
    Sto cercando una stanza… e magari anche un posto per rilassarsi…
    La donna, fissando gli abiti lerci dello shinobi, raccolse tra l’ indice e pollice il sacchetto di monete e con mostrando un sorriso quasi forzato, fece segno segno al giovane di seguirlo. I suoi abiti erano “poco sobri” e la sua gonna eccessivamente corta, segno che probabilmente quel locale si prestava anche ad un altro genere di servigi. Conducendo il giovane nella stanza, gli diede le ultime indicazioni per raggiungere le terme e, con un ultimo inchino, si dileguò in un istante. Rimasto solo nella stanza, posò la sua roba sul letto e con calma si preparò a recarsi nelle celebri terme del luogo. Raggiunta la sua meta, si procurò un accappatoio e, preparatosi si immerse nella sorgente termale. La casa strana che subito gli saltò all’ occhio era che, nonostante quella fosse la zona maschile, un mucchio di cameriere venivano sul luogo a servire i clienti con vestiti “leggermente scollati”.
    Devo riconoscere che qui sono attrezzati bene… e sono anche molto più economici delle ultime terme che ho visitato… probabilmente punteranno sull’ affluenza di clienti, invece che su prezzi sprepositati.
    Nonostante la cosa sembrasse un po’ insolita, lo shinobi aveva altri pensieri nella testa, per cui non fece caso alla cosa. La sua attenzione venne attirata solo molto tempo dopo, quando ormai era forse troppo tardi. Una delle ragazze stava iniziando a lamentarsi con un cliente, in quanto aveva iniziato a stringerle violentemente il braccio. Più la ragazzo e più il tipo stringeva forte, con aria sadica e divertita, pronto a fare ciò che voleva sotto gli occhi di tutti. Non era chiaro se fosse perché era un cliente importante o cosa, ma era inquietante che nessuno avesse mosso un muscolo, comportandosi come se la cosa fosse normale.
    Hai intenzione di restare a fissare ancora a lungo?
    Hai ragione… non posso starmene a guardare…
    Avvolgendo il palmo di fiamme bluastre, lo shinobi chiuse la mano a pugno e uscendo senza pensarci dalla vasca, si avvicinò verso l’ uomo e gli picchietto con la mano libera la spalla, in modo da farlo voltare.
    Hey amico… ti hanno mai fatto notare che non sai trattare una donna?
    Senza esitare oltre, lo shinobi mollò un montante alla mandibola dell’ uomo, mentre questo venne lanciato in aria contro la staccionata opposta. Dinanzi a quella scena, subito la ragazza iniziò ad arrossire, vedendo qualcuno battersi per lei, mentre le altre cameriere iniziarono rapidamente ad imitarlo.
    Lo so, lo so… non hai parola! Tranquilla non c’è bisogno che mi ringrazi!
    Ehm… forse dovresti guardare più in basso…
    Calando lo sguardo, il jinchuuriki ripensò alla cameriera e capì finalmente il motivo di tanto imbarazzo.
    Sei una vergogna…
    Ah giusto… i vestiti!
    Prima che potesse rendersi effettivamente conto della situazione, l’ anziana proprietaria del locale era già accorsa sul posto, iniziando a cacciare via il kumiano a suon borsate in testa. Qualche minuto dopo, si ritrovò sul ciglio della strada, con dietro tutta la sua roba.
    Complimenti… sei riuscito a farti cacciare…
    Non importa… finalmente ho capito… ora mi è chiaro il vero ruolo di uno shinobi… noi stiamo qui per raggiungere dei nostri obiettivi personali… il nostro compito è quello di difendere i più deboli e punire chiunque metta a rischio il paese… e per questo che ho deciso che non mi arrenderò… mi allenerò finché avrò forza nelle gambe… diventerò più forte, non importa quanto ci vorrà… troverò quel mukenin e vendicherò la morte dei miei… devo farlo non solo per loro, ma anche per tutti gli innocenti che hanno incontrato la morte per mano di quel tipo… vuole davvero uccidermi? D’accordo… avrò un motivo in più liberare il mondo dalla feccia…
    Il demone rimase, non si fece sentire e ascoltò con calma le parole del suo custode.
    Perfetto… questo è lo Shuren che volevo… ora torniamo al villaggio!
    Trovando nuovamente coraggio lo shinobi si mise in cammino verso Kumo, apprestandosi ad uscire dal confine del Paese delle Terme. Raggiunta la Brina, il ragazzo raggiunse l’ accampamento più vicino di cui ricordava l’ ubicazione e facendosi riconoscere, gli shinobi lo invitarono a trascorrere lì la notte. Mangiando con loro ad un enorme tavolata ricoperta di pietanze a base carne e carry (forse utilizzate per combattere il freddo), il chunin fece compagnia ai presenti intrattenendo quest’ ultimi con storie del suo lungo viaggio. Qunado terminarono la cena, il kumiano, ormai ripresosi completamente, si ritirò in una brandina e sprofondo rapidamente in un sonno profondo. Qunado si svegliò la mattina dopo, Shuren ringraziò le guardie della nuvola per loro ospitalità e, senza indugiare, rimise in viaggio. Passò poco tempo, prima di lasciarsi alle spalle l’ enorme distesa di nebe caratterizzante il paese, per recarsi quello che all’orizzonte appariva come il Paese del Fulmine.
    Ormai ci siamo… sento già le tempeste di Kumo rimbombare fin qui!
    Quando il chunin ripensò, subito riprese ad ardere il desiderio di rivedere la sua casa. E’ vero, non gli erano rimasti molti affetti, ma quelli di cui ancora aveva memoria doveva guidarlo fino a quando non avrebbe raggiunto il suo obiettivo. Arrivato intanto fino alle primi rilievi montuosi della nuvola, il Furinji raccolse le ultime forze e, con coraggio, scalò le immense vette che lo separavano da casa. Attraversate una lunga serie d’ altura, Shuren era finalmente pronto a presentarsi al villaggio. Gli enormi cancelli di Kumo, incastonati nell’ immenso fianco della montagna, potevano sembrare un paesaggio monotono per alcuni, ma per Shuren non c’era niente di meglio che poter ritornare in quel posto che poteva chiamare casa.







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