Missione Konoha: La casa dei fantasmi

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    Missione Konoha: La casa dei fantasmi
    Partecipante: Davvo (Kenzaburo Sarutobi) e KillerBii (Hakurama Senju)

    CITAZIONE
    Vi dovete trovare entrambi nell'ufficio dell'hokage (se volete potete descrivere in breve la vostra mattinata). Nella stanza vi ritroverete, oltre al kage, ad essere in tre: ci sarà Kenzaburo, Hakurama e KaoruNome PNG: Kaoru
    Clan: Yamanaka
    Età: 12 anni
    Grado: Genin
    Energia: Gialla

    AVATAR:
    Kaoru_Akimoto_Genin_2_render
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    Salve a tutti e benarrivati. Hakurama e Kaoru vi conoscete già.. Non ho potuto convocare Makoto perchè è occupato in un'altra missione, quindi nel vostro team a sostituire il vostro amico ci sarà Kenzaburo. Ma lascio a voi le presentazioni.. Kenzaburo ha già svolto diverse missioni in maniera eccellente, pertanto quest'oggi sarà il capo del team.
    L'hokage vi farà poi vedere la foto di una collana550094823_063.
    Chi ha commissionato questa missione ha richiesto il ritrovamento di questa collana.. Stando alle informazioni ottenute, questo oggetto è stato perso in una casa abbandonata situata ai confini del Paese del Fuoco. Gente dei villaggi vicini a quella zona dicono che la casa sia infestata da spiriti maligni.. Voi non preoccupatevi, saranno sicuramente dicerie e in ogni caso un team di 3 genin non potrà fallire un simile compito. Ora andate e non deludetemi.
    Usciti dall'ufficio vi presenterete (lo dico da adesso: dato che Kaoru è un png, avete piena libertà di descrivere le sue azioni e di farla parlare con voi.. ovviamente fatela atteggiare da ragazza calma e tranquilla quale è :asd: ). Poi passerete dall'armeria e, chi vorrà, potrà fare acquisti (300 ryo da spendere).
    Una volta partiti descriverete il vostro viaggio (durerà mezza giornata): il tempo sarà orribile, difatti man mano che avanzerete soffierà un vento sempre più violento. A circa 3/4 del tragitto inizierà anche a piovigginare, per poi ritrovarvi in una vera e propria tempesta. Sarete però arrivati davanti alla casa abbandonata e deciderete quindi di entrare, sia per trovare riparo, sia per ispezionarla e recuperare l'oggetto scomparso.
     
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    KENZABURO SARUTOBI


    ...o0Link Scheda0o...




    Legenda
    Narrato
    Pensato Kenzaburo
    Parlato Kenzaburo
    Parlato Hakurama Senju
    Parlato Kaoru Yamanaka
    Parlato Hokage

    Un sole fioco penetrava dalla finestra della casa del Sarutobi, illuminando il quotidiano allenamento del giovane. Il ragazzo dopo la fine dell'ultima missione non era più stato convocato alla presenza dell'Hokage per una decina di giorni.
    Dopo l'accademia sono stato quasi subito convocato per la prima missione...e al ritorno da questa ho avuto un periodo di inattività di pochi giorni...invece ormai sono passati quasi...240 ore...evidentemente non mi ritengono necessario...dopo quello successo nell'ultima missione...siamo riusciti a concluderla solo grazie a Tonou...sono stato inutile...per la foglia.
    Si disse Kenzaburo, sferrando per l'ennesima volta tre calci, due col destro e uno col sinistro, al manichino usato come avversario.
    Comunque è ora di mettere qualcosa sotto i denti...il sole è già alto...
    Si ordinò lo shinobi, rientrando nella propria abitazione togliendosi la speciale imbragatura da allenamento.
    Come ogni giorno fece la sua solita colazione, spremuta d'arancia e uova strapazzate, per poi rigenerarsi con l'abituale doccia.
    Una volta lavatosi il Sarutobi fece per reindossare l'imbragatura da allenamento quando notò una busta sotto la porta.
    E questa? Prima non c'era...potrebbe contenere un sigillo esplosivo... meglio fare attenzione...
    analizzò il giovane utilizzatore del chakra Raiton, il quale cautamente afferrò il possibile ordigno e, usando un kunai, recise la parte inferiore della busta.
    Normalmente si apre nella parte superiore...così facendo dovrei evitare l'innesco del sigillo...altrimenti causerei un disturbo alla quiete del villaggio...e non posso permetterlo...
    dall'apertura uscì un foglio contenente poche righe e un simbolo che Kenzaburo conosceva bene: una foglia stilizzata.
    Pochi minuti dopo il ragazzo entrava nel grande ufficio della personalità più importante del villaggio.
    Puntuale.
    Constatò freddamente lo shinobi mentre eseguiva un leggero inchino di rispetto verso il suo superiore.
    Quasi nello stesso istante il Sarutobi udì la porta aprirsi alle sue spalle, non si voltò e rimase fermo rivolto verso l'Hokage, ma quando chi aveva aperto la porta entrò nel campo visivo dell'ex compagno di missione di Tonou Uchiha il ragazzo poté constatare che si trattavano di due shinobi, un ragazzo e una ragazza entrambi più piccoli di qualche hanno rispetto all'utilizzatore del Raiton.
    Sono i miei compagni di missione? Senza dubbio si conoscono già...e sono legati in qualche modo.
    Dedusse Kenzaburo notando lo sguardo di intesa che i due si scambiarono appena giunti davanti alla massima autorità di Konoha.
    Salve a tutti e benarrivati. Hakurama e Kaoru vi conoscete già...
    Come sospettavo...ciò potrebbe essere un male...
    Non ho potuto convocare Makoto perchè è occupato in un'altra missione, quindi nel vostro team a sostituire il vostro amico ci sarà Kenzaburo. Ma lascio a voi le presentazioni...Kenzaburo ha già svolto diverse missioni in maniera eccellente, pertanto quest'oggi sarà il capo del team.
    In maniera eccellente? No...questo segno dimostra che ho commesso degli errori...Ma come mi permetto di discutere le decisioni dell'Hokage!?
    Si disse critico il consanguineo del Kage del paese del Fuoco, spostando il suo sguardo dal suo superiore ad una foto posta sulla scrivania innanzi all'uomo.
    Chi ha commissionato questa missione ha richiesto il ritrovamento di questa collana...
    Mmm?! Mi ricorda qualcosa...sembrano tre occhi uno sopra l'altro...con la pupilla in comune...dovrò chiedere a Tonou, se lo rivedrò...lui è uno specialista di occhi...
    Stando alle informazioni ottenute, questo oggetto è stato perso in una casa abbandonata situata ai confini del Paese del Fuoco. Gente dei villaggi vicini a quella zona dicono che la casa sia infestata da spiriti maligni... Voi non preoccupatevi, saranno sicuramente dicerie e in ogni caso un team di 3 Genin non potrà fallire un simile compito. Ora andate e non deludetemi.
    Una squadra di tre persone per una missione così...apparentemente semplice...potrebbe esserci qualcosa sotto, ma se l'Hokage non ha reputato di doverci informare non c'è motivo di preoccuparsi.
    Elaborò il Sarutobi, accennando un leggero inchino e tornando sui suoi passi, uscendo dalla grande stanza la cui finestra dava sull'intero villaggio.
    Il ragazzo aspettò che anche la coppia di suoi subordinati uscì dallo studio e, una volta che la porta venne chiusa, attaccò discorso, con tono glaciale e sguardo profondo.
    Sono Kenzaburo Sarutobi, posseggo il chakra Raiton e sarò il vostro superiore per questa missione.
    Pretendo due comportamenti: il massimo impegno possibile e la totale obbedienza ai miei ordini. Ho svolto due missioni di livello D.

    Messe in chiaro queste due direttive il Sarutobi squadrò il ragazzo, notando subito i tre solchi rossi sul suo viso, ricordandogli qualcosa e la ragazza, con estrema attenzione.
    Piacere, Kenza-Senpai! Io sono Yamanaka Kaoru e sono una Kunoichi Genin sensitiva.
    disse sorridendo la ragazza, suscitando il disappunto dell'amico...
    Un sensitivo...molto bene...in oltre mi accetta com supreriore...però...
    riflettè inespressivo Kenzaburo, spostando il suo sguardo verso il terzo componente della sua squadra.
    Io sono Senju Hakurama, possiedo solo il chakra Doton al momento, ma mi cimento con il Mokuton da un po'...
    proferì il quattoricenne su cui gravavano gli occhi dell'utilizzatore del Raiton.
    ...lui mi sembra troppo legato alla ragazza...probabilmente sono sentimentalmente uniti...
    Ti cimenti? Guarda che se non era per te, Haku-kun, avrei potuto essere addirittura uccisa!
    ...non va bene...
    Non dire fesserie, Kaoru-chan... Non ho fatto niente di che... disse arrossendo il probabile fidanzato della giovane Genin.
    potrebbero fare sciocchezze l'uno per l'altra...in oltre lui è un Senju...ecco perchè mi ricordava il predecessore del primo Hokage di sangue Sarutobi...se gli somiglia oltre che fisicamente anche emotivamente potrebbe mandare a monte la missione, di qualsiasi difficoltà sia...non posso permetterlo!
    Io e Kaoru abbiamo svolto solamente una missione assieme, durante la quale io ho risvegliato il mio nuovo potere, questo!
    riprese l'amante della natura con tono più serio, alzando un dito a mezz'aria, circa all'altezza del suo naso e diede dimostrazione della sua abilità.
    Un Senju e una Yamanaka...vedo che siete molto legati l'un l'altra...mi auguro per voi che teniate bene a mente la regola numero venticinque...
    Ci troviamo all'ingresso nord del villaggio fra dieci minuti, chi non si presenterà puntuale verrà lasciato indietro. Se non lo avete passate in armeria e prendete un auricolare.

    Ordinò lo shinobi che rispondeva al nome di Kenzaburo, con fredda calma per poi voltarsi e scendere in armeria.
    Ho bisogno di alcune cose...1 Kunai, 1 Sigillo esplosivo e 1 m di Corda :fiore:
    Una volta terminati gli acquisti il giovane uscì da quella grande struttura collocata al centro del villaggio che era la residenza, nonché ufficio, della massima autorità della foglia.
    Ho dovuto spendere qualcosa in più dell'ultima volta...è comprensibile...dopotutto abbiamo potenziato il nostro servizio di difesa...
    Si disse Kenzaburo, salutando con un cenno del capo la sentinella posta vicino all'ingresso Nord del villaggio.
    Bene, ci siete tutti. Partiamo immediatamente.
    Ordinò il capo del trio.
    La strada procedeva dritta e con poche curve, fendendo le verdeggianti foreste caratteristiche del paese del fuoco. Uscendo dai confini dell'agglomerato il Sarutobi non pensò al suo villaggio, ormai era la terza volta che nel giro di due settimane lasciava Konoha, e ormai si era abituato alla sensazione.
    Loro invece sembrano pensierosi...ci faranno l'abitudine.
    Il paesaggio si fece fin da subito monotono: a nord si scorgevano alberi, a est si scorgevano alberi, a ovest si scorgevano alberi, solo a sud si vedeva ancora il monte dove erano scolpite le facce dei gloriosi Kage del villaggio della foglia, oltre ad altri alberi.
    Di tanto in tanto qualche corso d'acqua incontrava la corsa del team di Konoha, la quale avanzava attraversando il fiume o il torrente grazie a ponti o guadi.
    Solo foreste...meglio così, dobbiamo abituarci ad operare solo su un tipo di terreno...sembra quasi l'ultima missione...alberi, strada, alberi...però...quest'odore...e questo vento...non sono come dieci giorni fa...
    notò l'utilizzatore del Raiton. Il tempo meteorologico infatti era diverso dall'ultima uscita in missione del giovane. L'aria non era secca e in cielo il sole veniva spesso coperto bensì da nuvole, ma tendenti sempre di più al grigio scuro. Un vento soffiava da Sud-Est verso Ovest, rinfrescante si, ma pesante e umido man mano che il tempo passava.
    Vento umido...viene da Sud, Sud-Est...dal mare?...forse da Kiri...si preannuncia un viaggio meno semplice del previsto...
    Aumentiamo l'andatura.
    Disse piatto Kenzaburo dopo aver osservato un ultima volta le nuvole che vorticavano sopra le loro teste.
    Erano a circa un quarto di percorso dalla loro destinazione quando qualcosa di umido si infiltrò fra il collo e la maglia del capo squadra, susseguita poi da un'altra e un'altra ancora.
    Dannazione… speriamo sia una nuvola passeggera!
    Manca ancora tanto? Sta per diluviare!
    si lamentò il Senju.
    Muoviamoci, siamo vicini!
    Ordinò lo shinobi mantenendo il suo tono inespressivo nonostante la situazione.
    In un paio di minuti vere e proprie bombe d'acqua iniziarono a schiantarsi al suolo. La strada, prima compatta e polverosa, adesso era un'enorme pozzanghera di fango che limitava di molto la velocità.
    Per aggirare questo ostacolo e cercare riparo dall'acqua che cadeva dal cielo sempre con maggiore violenza il team si spostò dalla strada agli alberi, saltando di ramo in ramo.
    Porco Jashin… ce l'hai con me per l'ultima volta? Lo so che questa è tutta opera tua… maledetto!
    Ingiuriò Kenzaburo, sogghignando.
    Ad un certo punto fra la fitta pioggia il gruppo si ritrovò in una piccola radura al cui centro sorgeva una vecchia e diroccata casa, un tempo imponente.
    Quello era il loro obiettivo: una fatiscente struttura la cui facciata era bucata da numerose finestre suddivise in due piani e da un cornicione che tagliava longitudinalmente l'edificio, il quale era in più punti ricoperto da folti rampicanti. Dalla loro posizione si poteva vedere anche una specie di terzo piano, forse una soffitta o un sottotetto.
    Dannazione, non c'è modo di ispezionarne l'esterno… il vento sta aumentando e i lampi sono veramente grossi…è una tempesta di grossa potenza... restando allo scoperto richiamo grosso…
    Dentro, forza, non abbiamo tempo!
    Urlò il responsabile della missione, sovrastando lo scroscio della pioggia, il fragore dei tuoni e il fischio del vento. Kenzaburo si fermò sul ramo dell'ultimo albero della radura e fece passare avanti i due compagni di missione per poi scendere a terra sua volta, correndo alla massima velocità verso quell'ingresso che rappresentava la salvezza in una radura circondata da alberi.


    CITAZIONE
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    Legenda
    Narrato

    Pensato Hakurama

    Parlato Kenzaburo

    Parlato Hakurama Senju

    Parlato Yahoda

    Parlato Kaoru Yamanaka

    Parlato Hokage


    Orfanotrofio di Konoha, prime ore della mattinata.
    Hakurama Senju dormiva ancora, le lenzuola mezze sul letto e mezze a terra. Si era concesso qualche giorno di pausa, dopo la più che estenuante missione di recupero dell'orchidea fantasma, svolta assieme all'impetuoso Makoto Sarutobi e alla bellissima Kaoru Yamanaka, cui pensava continuamente dopo quell'occasione.
    Sognava ancora i saluti collettivi con i due colleghi, dopo aver fatto rapporto allo Hokage al ritorno dalla spedizione, e quando il momento in cui Kaoru baciò Hakurama sulla guancia fu vivido come la concreta realtà, ecco che il Senju si svegliò.

    Che ore sono?

    Il pelandrone si alzò pigramente e controvoglia dal suo letto, e con altrettanta calma si andò a lavare e vestirsi, poi scese a salutare gli altri ragazzi e Yahoda, che lo chiamò in disparte.

    Lo Hokage ti ha riconvocato, ragazzo mio.

    Di nuovo? Volevo allenarmi con la mia nuova arte, perchè ha chiesto di me?!

    E secondo me me lo diceva chi mi ha chiesto di riferirtelo? Anzi, ringrazia che non c'era fretta di svegliarti! E poi è un onore essere richiesti da lui, vuol dire che le tue capacità sono ben viste.

    Che consolazione...

    Smettila di ]tenere il broncio e sbrigati. Ti aspetta una bella sorpresa appena arrivi. Muoviti! Non farlo aspettare!

    Ok!

    Haku salì subito in camera sua, preparò tutto l'occorrente per passare qualche giorno fuori dal villaggio, indossò il sempiterno coprifronte di suo padre e il suo porta-kunai mezzo pieno di strumenti e armi da lancio.

    Potrei passare da Kaoru, volendo!

    Così fece, ma una volta al negozio di fiori non trovò lei ma la nonna, che lo informò dell'assenza della ragazza.

    Pazienza, sarà per la prossima...

    Un po' deluso, Haku si mise in strada alla volta della residenza dello Hokage, pensando a quando avrebbe rivisto la splendida Kaoru, il suo viso angelico e i suoi occhi di ghiaccio pieni di vitalità e amenità allo stesso tempo.
    Il tempo camminava mentre il piccolo Senju giungeva alla Residenza. Entrò, e sul momento in cui stava percorrendo le scale che portavano all'ufficio del Kage, una voce più che familiare arrivò alle sue orecchie.

    HAKU-KUUUUN!!! SENJU HAKURAMA-KUN!!!

    La sua mente si svuotò, sentì come un riflesso condizionato, un brivido lungo la schiena fino ad arrivare al collo, provocato dal petto. Il suo sorriso si fece quanto l'abisso che separava il paradiso dall'inferno.

    KAORU!!!

    Per correre ad abbracciarla stava quasi per inciampare nei gradini della scalinata. Erano entrambi contentissimi di rivedersi.

    Che bello vederti! Non dirmi che lo Hokage ha convocato anche te!

    Si, Kaoru-chan! A quanto posso immaginare, anche tu hai ricevuto la chiamata!

    Esatto! Dai, non facciamolo aspettare, sicuramente Makoto sarà già davanti la sua scrivania, se noi due siamo stati convocati!

    Quando si dice il destino, cazzo!

    Una risata collettiva risuonò tra i due amici, che in men che non si dica furono davanti l'ufficio del capo del villaggio. Speravano fortemente di trovare proprio l'ex compagno Makoto Sarutobi all'interno.

    Prima le donne, Kaoru-chan!

    Che galante che sei, Haku-kun!

    Kaoru regalò un sorrisino al Senju e bussò alla porta.

    Haku, trattieniti e non guardarle il c...

    Non finì di pensare cosa non doveva guardare, che entrambi ricevettero il permesso di entrare e al cospetto del principale protettore di Konoha non stava Makoto. Eppure Sarutobi doveva essere, a giudicare dall'aspetto fisico e dai lineamenti facciali, corredati da una cicatrice sulla guancia sinistra. Si scambiarono uno sguardo di intesa reciproca al riguardo.

    Bho... Sarà un suo parente!

    Appena si misero a fianco del giovane già presente, lo Hokage parlò da dietro la sua scrivania, l'ufficio come sempre stracolmo di scartoffie. Fuori dalla finestra, nuvole e sole si alternavano come a chi conquistasse più firmamento.

    Salve a tutti e benarrivati. Hakurama e Kaoru vi conoscete già... Non ho potuto convocare Makoto perchè è occupato in un'altra missione, quindi nel vostro team a sostituire il vostro amico ci sarà Kenzaburo. Ma lascio a voi le presentazioni... Kenzaburo ha già svolto diverse missioni in maniera eccellente, pertanto quest'oggi sarà il capo del team.

    A sentir questo, Haku vide Kenzaburo che si toccava la sua cicatrice sul viso, come quasi a smentire il complimento ricevuto dal Kage.

    Chi ha commissionato questa missione ha richiesto il ritrovamento di questa collana...

    Haku e Kaoru non avevano mai visto quel tipo di ciondolo rappresentato nell'immagine: sembrava un atomo con le sue orbite elettroniche, tutto di colore rosso, con una pallina al centro.

    Mah! Per richiedere i servigi di tre shinobi, questa collana deve avere qualcosa di particolare... Chissà cosa ne pensa il nostro leader.

    Chi ha commissionato questa missione ha richiesto il ritrovamento di questa collana.. Stando alle informazioni
    ottenute, questo oggetto è stato perso in una casa abbandonata situata ai confini del Paese del Fuoco. Gente dei villaggi vicini a quella zona dicono che la casa sia infestata da spiriti maligni ..


    Che cosa?!

    Haku e Kaoru si guardarono nuovamente, stavolta con un'espressione tipica di chi non tende a certe peripezie.

    Voi non preoccupatevi, saranno sicuramente dicerie e in ogni caso un team di 3 genin non potrà fallire un simile compito. Ora andate e non deludetemi.

    Con riverenza Haku e Kaoru, seguiti dal terzo ragazzo, presero congedo dallo Hokage. Chiusa la porta dell'ufficio, il terzo parlò.

    Sono Kenzaburo Sarutobi, posseggo il chakra Raiton e sarò il vostro superiore per questa missione. Pretendo due comportamenti: il massimo impegno possibile e la totale obbedienza ai miei ordini. Ho svolto due missioni di livello D.

    Il Sarutobi guardò dapprima Hakurama, notando curiosamente i particolari lineamenti rossi che gli percorrevano il viso, poi pose il suo sguardo su Kaoru, abbastanza interessato a dire il vero.

    Per me può anche mandarmi a morire, ma non voglio che Kaoru mi venga toccata in qualunque senso.

    Da dietro il profondo rispetto per l'anzianità e l'ostentata esperienza del ragazzo, gli occhi di Hakurama fiammeggiavano, geloso della sua amica. Lei fu la prima a presentarsi al giovane Sarutobi.

    Piacere, Kenza-Senpai! Io sono Yamanaka Kaoru e sono una Kunoichi Genin sensitiva.

    Kaoru rivolse il suo caldo e incantevole sorriso al leader del nuovo team, gentile e angelica nel porsi e nel fare.

    Io sono Senju Hakurama, possiedo solo il chakra Doton al momento, ma mi cimento con il Mokuton da un po'...

    Ti cimenti? Guarda che se non era per te, Haku-kun, avrei potuto essere addirittura uccisa!

    Haku arrossì quasi sul colpo e cercò di sdrammatizzare appena Kaoru gli accarezzò affettuosamente la spalla.

    Non dire fesserie, Kaoru-chan... Non ho fatto niente di che...

    Il piccolo Senju non voleva dar a vedere cose che possibilmente erano solo frutto dell'eruzione ormonale scaturita dalla paura e dalla rabbia della circostanza. Si rivolse poi a Kenzaburo, con fare riverente.

    Io e Kaoru abbiamo svolto solamente una missione assieme, durante la quale io ho risvegliato il mio nuovo potere, questo!

    Alzò un dito all'altezza del naso e fece germogliare magicamente due timide foglioline di quercia, per poi riassorbirle da dove spuntarono. Kenzaburo pareva come impassibile.

    Ci troviamo all'ingresso nord del villaggio tra 10 minuti, chi non si presenterà puntuale verrà lasciato indietro. Se non lo avete, passate in armeria e prendete un auricolare.

    Non ci volle molto ad eseguire il loro primo ordine, impartitogli con una calma e un'autorità tipica di un capo, di un condottiero: i due amici si avviarono insieme verso l'armeria di Konoha per comprare quegli auricolari.

    Come ti sembra, Kaoru-chan?

    Si vede che è parente di Makoto! E ho la mera impressione che Kenza-senpai parli proprio per esperienza, non col fare intrepido e aggressivo del nostro caro amico...

    Hai proprio ragione... Penso che in quelle due missioni abbia svolto il suo lavoro da subordinato, e che ora sta riservando a noi lo stesso trattamento che hanno riservato i suoi superiori a lui.

    Beh, che ti aspettavi, Haku-kun? Punto primo è un Sarutobi, eh eh! Punto secondo, mia nonna dice sempre: impara ad obbedire e imparerai a comandare! E poi ognuno ha il suo carattere... Tu sembravi impaurito da Makoto, come se avessi dovuto badare a un drago sputafuoco appena nato! Ah ah!

    Metti pure che ero responsabile delle vostre stesse vite, quei due giorni... Non avrei mai permesso che quei rapitori e qualsiasi altra cosa avrebbe messo a repentaglio voi o la missione stessa! Avrei preferito esserci io al tuo posto mentre quel bastardo cercava di estorcerti informazioni sull'orchidea.

    Cosa vuoi dire?

    Kaoru era curiosa, immaginava un po' che Hakurama era interessato particolarmente a lei.

    Ehm... Che io... tu... Ehm... Dai sbrighiamoci! E non facciamo aspettare Kenza-senpai, altrimenti s'incavola di brutto.Ah Ah!

    Ok!

    Detto questo si trovarono già davanti l'armeria. Acquistarono gli auricolari e nel giro di qualche minuto giunsero sul luogo prefissato per la partenza. Le nuvole continuavano a far competizione al sole, per il controllo totale del cielo. Ad aspettarli ovviamente c'era Kenza-senpai, in anticipo come ogni buon condottiero.

    Bene, ci siete tutti. Partiamo immediatamente.

    E così fu: il team prese a correre per la strada fuori l'ingresso nord, con un'andatura poco sostenuta. Evidentemente Kenzaburo voleva risparmiare le forze e i due ragazzi dietro di lui stavano al suo passo, pensierosi per il loro piccolo dialogo durante la via per l'armeria. Dietro di loro il villaggio, con le sue case e l'altopiano che imponente sovrastava l'estensione dell'agglomerato, si faceva sempre più lontano. Un leggero vento spirava dalla loro parte opposta.

    E adesso come le dico quello che ho in testa? Lei è intelligente, l'avrà già capito...Sicuramente aspetta la mia mossa... NO! Devo concentrarmi sulla missione! Non voglio deludere le aspettative del mio superiore... A incarico terminato se ne parla!

    Il tempo iniziava a peggiorare, sembrava che le nuvole finalmente avessero vinto la competizione sulla proprietà della distesa celeste e si accalcavano l'un altra assumendo quel tono di grigio simile al fumo di una ciminiera: Kenzaburo se ne accorse prontamente.

    Aumentiamo l'andatura.

    Quando i ragazzi iniziarono ad accelerare, le prime goccioline presero a cadere verso il suolo e sembrava che la giornata avesse ricevuto un torto da parte di qualche essere soprannaturale.

    Ci mancava solo la pioggia, sembra che stia aumentando il ritmo...Ma perchè non ci fermiamo? Potrei usare il mio Mokuton per crearci un riparo!

    Manca ancora tanto? Sta per diluviare!

    Muoviamoci, siamo vicini!

    Con lo stesso tono calmo e lineare, il leader del gruppo ordinò di sbrigarsi; nel frattempo iniziò a piovere a dirotto e viaggiare in quello stato per un tempo continuato avrebbe portato solo febbre e raffreddore, per farla ottimistica.

    Meno male!

    Fortunatamente, nel mezzo del fitto velo d'acqua si intravedeva quella che doveva essere la casa infestata: un villone su due piani ormai in malora, retto in piedi da chissà quale forza, naturale o magica che fosse. Le pareti recavano bruciature dovute probabilmente a un incendio poco recente e ciò riportò in mente al Senju la visione della SUA villa ridotta in macerie; Hakurama guardò Kaoru, tremante per l'acqua fredda che accarezzava il suo viso e i suoi capelli chiari raccolti come sempre nella caratteristica coda di cavallo che la rendeva sublime quale lei era.

    Dentro, forza non abbiamo tempo!

    Kenzaburo urlò con tutto il tono autorevole che aveva, sembrava che lui stesso tonasse in quel diluvio universale e di certo Haku e Kaoru non se lo fecero ripetere mezza volta. Così giunsero in quella villa, temendo più le condizioni del tempo che l'eventuale presenza di qualche spirito o demone.



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    buoni post entrambi :sisi: KillerBii comunque hai dimenticato di scrivermi quali armi compri (specificamelo nel prossimo post, così aggiorno la scheda a tutti e due).
    Voto Davvo: 7,8
    Voto KillerBii: 7,7
    CITAZIONE
    La casa all'interno sembrerà essere normale. A parte pavimento e muri rovinati per la vecchiaia e la polvere sembrerà essere un posto tranquillo. Inizierete ad ispezionare la casa. Tutti e tre insieme inizierete a controllare la sala da pranzodinig-room-louis-xvi-table-chairs , ma non troverete nulla. Passerete poi alla stanza successiva (si tratta di un vecchio studioboiserie-victoria-2-pareti-decorative): ad un tratto sentirete dei rumori, come se delle porte stessero sbattendo, ma abbandonerete ogni paura rendendovi conto che può tranquillamente essere il temporale.
    Proseguirete per qualche ora, trovando diversi gioielli per la casa, ma nessuno di essi sarà uguale a quello della foto mostratavi dall'Hokage
    Cercavate questa?
    Vi accorgerete della presenza di una bambina nella stanza, con un ciondolo fra le mani (esattamente quello che state cercando). All'improvviso Kaoru inizierà ad urlare e vi accorgerete, girandovi verso di lei, che le pareti della stanza stanno iniziando a sanguinare. Quando vi girerete nuovamente la bambina sarà scomparsa, così come anche il sangue sui muri.
    Non riuscirete a capire con certezza che cosa sia successo, fatto sta che non fermerà le vostre ricerche.
    Nella stanza successiva su dei vecchi mobili troverete diverse foto, alcune di esse molo strane
    Ci saranno inoltre tre porte. Adesso avete due scelte:
    -velocizzare le ricerche separandovi (dovete dirmi chi sceglie la porta A, chi la B e chi la C)
    -rimanere uniti (e dirmi sempre se il trio apre la porta A, B o C)
     
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    KENZABURO SARUTOBI


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    Legenda
    Narrato
    Pensato Kenzaburo
    Parlato Kenzaburo
    Parlato Hakurama Senju
    Parlato Kaoru Yamanaka
    Parlato Bambina

    Un salto, uno scatto, finalmente all'asciutto.
    Ok, siamo dentro… entrambi ci sono e, a parte il fatto che sono bagnati fradici, stanno bene.
    Si disse lo shinobi che portava lo stesso cognome dell'Hokage, notando poi un fatto estremamente imbarazzante.
    Kaoru è fradicia e i suoi vestiti mostrano decisamente più del dovuto… e a quanto pare Hakurama apprezza decisamente… e lei non se ne accorge!
    Ok, siamo dentro. Hakurama, io e te staremo davanti e apriremo la strada mentre Kaoru ci coprirà le spalle. Non ammetto obiezioni.
    Disse con una marcata fermezza Kenzaburo fissando il Senju, conscio che il compagno si sarebbe fermato per ore ad ammirare le curve della ragazza.
    Va bene, Kenza-kun...
    annuì a testa bassa il ragazzo.
    Ok Kenza-kun, allora io sarò il vostro radar spirituale!
    rispose sorridendo la kunoichi.
    Dannazione, ci mancavano solo le sue curve a complicare la missione… Ma che sto dicendo, devo concentrarmi sullo scopo principale: trovare quel dannato medaglione! Calmiamoci: l'ambiente non sembra ostile… dovrebbe reggere al temporale… non vedo infiltrazioni d'acqua
    Andiamo, e restate concentrati. Tutti e due.
    Ordinò con un tono che non ammetteva repliche il Sarutobi, troncando la discussione.
    Si, Kenza-kun!
    Il guppo fece per iniziare quando il Senju propose una strategia.
    Aspetta un attimo, Kenza-kun: potremmo abbozzare uno schizzo di pianta dell'edificio ad hoc man mano che ispezioniamo, per tenere traccia delle varie stanze che avremo controllato.
    Buona idea...conto su di te.
    Vediamo se è degno di fiducia...
    Setacciando tutto l'atrio, di dimensioni ristrette se proporzionato col resto della casa, senza trovare niente.
    Hakurama continua a sbirciare Kaoru… capisco che essendo bagnata sia più carina, ma possibile che non riesca a concentrarsi? E anche lei, perché una buona volta non la smette di incoraggiarlo? Stupidi ragazzini… non capiscono le priorità!
    Non trovando niente il gruppo passò alla stanza successiva: aprendo la porta centrale dell'atrio i tre si ritrovarono in una sala da pranzo che un tempo doveva essere stata molto lussuosa.
    Questi piedistalli…
    Disse dubbioso lo shinobi, avvicinandosi ad essi e chinandosi per poterli analizzare da vicino.
    …sono fatti interamente di oro?! Impossibile! Se così fosse i ladri avrebbero già fato man bassa… cosa li ha trattenuti?
    Realizzò pensieroso il sedicenne. Mentre cercava di trovare una risposta plausibile a quell'interrogativo le sue dita percorrevano le stupende quanto impolverate rifiniture dei due pilastri su cui poggiava il tavolo.
    E' senza dubbio oro…
    Si disse il Sarutobi, alzandosi e guardandosi intorno.
    A cosa pensi, Kenza-kun?
    domandò l'altro membro maschile del gruppo.
    Quello è oro. Siamo in una casa abbandonata alla mercè di tutti. Senza dubbio non siamo i primi a mettere piede qui dentro, fra curiosi, barboni e ladri mi chiedo come mai questi piedistalli siano ancora li. Inoltre il nostro obiettivo potrebbe non essere più qui.
    La sua mente elaborava le più svariate teorie, il suo volto rimaneva freddo e inespressivo.
    Capisco... Hai ragione, l'ipotesi che altri possano aver cercato questo medaglione non è da non scartare assolutamente.
    Non trovando niente il team di Konoha concentrò le sue attenzioni su un'altra stanza.
    Questo sembra uno studio… un tempo doveva essere molto elegante… vediamo nei cassetti…
    Si disse Kenzaburo, notando il tappeto ormai logoro, i vetri della libreria coperti di polvere e la scrivania di legno marcita a causa dell'umidità.
    Speriamo di cavare qualcosa, almeno qui... È più facile che qualcuno avesse potuto conservare gioielli in qualche mobile tra questi, piuttosto che in una sala da pranzo!
    disse speranzoso Hakurama.
    Speriamo.
    Niente… assolutamente niente… dove potrebbe essere questa collana? Magari in una cassaforte… forse spostando il tappeto… no, non c'è niente neanche sotto il teppeto… a quanto pare neanche gli altri hanno avuto fortun…
    Un rumore secco destò lo shinobi dai suoi pensieri.
    E quello cos'era? Sembra come se le porte stiano sbattendo… o forse sono persiane? Comunque sia sarà senza dubbio il temporale, violento com'è…
    Cos'è stato?!
    esclamò Kaoru bloccandosi di scatto.
    E' il temporale. Oggi Jashin vuole proprio farmi indispettire...
    rispose ghignando il Sarutobi.
    Ok... Ma stiamo attenti, credo che non siamo soli...
    Questo cambia tutto... ma potrebbe solo essere spaventata...
    La ricerca continuò per diverse ore, ma sembrava che più impegno ci mettessero, più quel pendaglio si prendeva gioco dei tre ragazzi. Il gruppo mise a soqquadro quasi tutto il piano terra, trovando, ironia della sorte, diversi gioielli di discreto valore, ma mai il loro obiettivo.
    Mi domando se sia stato realmente perso qua… questa casa sembra in disuso da molto tempo… comunque sia, procedendo con metodo alla fine vedremo se i nostri sforzi saranno ricompensati…
    Cercavate questa?
    Chiese una voce sconosciuta, proveniente dalle spalle dei ragazzi.
    Cosa? Da dove è sbucata?! Una bambina… non l'ho vista muoversi… e ha in mano il medaglione, non ci sono dubbi!
    Esattamente… sei pregata di lasciarlo a terra ed allontanrti…
    Disse il Sarutobi con un tono che di "sei pregata" ne aveva ben poco.
    Questa bambina… non mi piace… per niente!
    Percepì il ragazzo, portando la mano sull'elsa del suo Aikuichi.
    Passarono attimi di silenzio, scanditi dallo scroscio della pioggia battente sui vetri.
    Improvvisamente Kaoru urlò, ma non era un urlo di dolore, bensì di paura.
    Che succede?! Ma… che cazz… sangue dalle pareti? A fiotte… come diamine è possibile! Porco Jashin, ti ci metti ancora di mezzo?!
    Pensò Kenzaburo, voltandosi verso la compagna.
    I vestiti sono ancora bagnati… ma non è a questo che devo pensare! La missione! Il ciondolo! Il ciondolo?!
    Si disse il ragazzo, voltandosi nuovamente.
    Che fine ha fatto? E' scomparsa… e anche del sangue non c'è traccia… che sia stato un Genjutsu… non posso affermarlo con assoluta certezza, ma loro hanno bisogno di una sicurezza…
    Un Genjutsu… attenti… continuiamo a cercare quel pendaglio…
    Disse piatto il responsabile della squadra, dopo un' attimo di silenzio.
    Non vorrei azzardare ipotesi affrettate, ma potrebbe essere che anche altri cerchino quel ciondolo... Dovremo stare più che attenti!
    insinuò l'impastatore di Doton e Suton.
    Se può consolarti, sono quasi certo che la tua non sia un ipotesi tanto distante dalla realtà.
    Gli spettri non esistono, quindi quello era un Genjutsu, e potente. Ho ancora nel naso l'acre odore del sangue.
    Metodicamente esplorarono un'altra stanza, non trovando la minima traccia dell'oggetto ricercato, ma notando delle strane fotografie.
    Ma... CHE SCHIFO!!! Ci mancavano solo questi quadri!
    urlò schifata la ragazza del gruppo.
    Beh... Sarà una specie di antifurto psicologico, per far spaventare gli eventuali ladri! Eh Eh!
    scherzò il coetaneo della sensitiva.
    Che sono queste cose…? Arte moderna? Una tizia che sbadiglia… un qualcosa di indistinguibile… un bambino con un eccesso di zuccheri e… cosa è 'sta roba? Bha… chi li capisce questi artisti…
    Si disse l'utilizzatore del chakra Raiton, avvicinandosi per poter osservare meglio e poi allontanandosi pensieroso con le idee confuse riguardo quelle fotografie.
    Arte moderna in una casa come questa... bha!
    disse Kenzaburo mentre si accingeva a riprendere le ricerche.
    Aprendo l'ennesima porta si ritrovarono in un'anticamera, vuota e senza alcun mobilio, salvo per tre porte incastonate sulla parete opposta.
    Tre porte… volendo potremo dividerci e non sarebbe neanche una brutta idea riuscire a separare i due piccioncini ma… quel Genjutsu dimostra che non siamo soli… se restiamo unti abbiamo maggiori probabilità di successo…
    Hakurama, crea una barriera che protegga te e Kaoru, io apro la porta in mezzo…Porta B :fiore:
    Meglio non rischiare… questi due hanno un'abilità innata e col tempo diventeranno molto più utili di me alla Foglia… le mie priorità sono di trovare quel ciondolo e riportare sani e salvi questi due a Konoha…
    Ok, Kenza-kun! MOKUTON: MOKU NO TATE NO JUTSU!
    Esclamò il Senju, erigendo uno scudo altro fino al busto e rannicchiandovisi dietro strigendo la Yamanaka.
     
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    Legenda
    Narrato

    Pensato Hakurama

    Parlato Kenzaburo

    Parlato Hakurama Senju

    Parlato Kaoru Yamanaka


    Parlato bambina spettrale




    Che posto lugubre! Se fuori è così, vorrei vederne l'interno...

    Su ordine di Kenzaburo i tre shinobi entrarono nella vecchia catapecchia, il cui aspetto esteriore di certo non tradiva le aspettative di Hakurama: i muri da dentro erano incrostati, c'erano polvere a tonnellate e qualche crepa da cui spiravano soffioni di aria fredda come fossero urla di fantasmi.

    Non saprei se è meglio il diluvio fuori, o quest'atmosfera orribile. Mette quasi paura! Come sta Kaoru-chan?

    Pensò alla sua amica e si voltò verso di lei, preoccupato per come la piccola Yamanaka potesse sentirsi in quel momento e voleva tranquillizzarla. La ragazza si era sciolta la consueta coda di cavallo e stava asciugandosi i capelli, tutti fradici come i suoi vestiti (che mostravano generosamente qualche accenno di forme), rossa in viso per lo sbalzo termico cui tutti e tre si esposero. Era semplicemente bellissima.

    Quant'è bona!

    Hakurama restò di stucco, non aveva mai visto Kaoru in quello stato e dovette frenare i suoi pensieri e le sue reazioni a quella sublime visione. Stavolta nemmeno si sforzò di non guardare.

    Ok, siamo dentro. Hakurama, io e te staremo davanti e apriremo la strada mentre Kaoru ci coprirà le spalle. Non ammetto obiezioni.

    Che bastardo...

    Il Senju cadde dalle nuvole e una sensazione di dispiacere mista a vergogna percorse la sua schiena fino alle prime vertebre del collo, annuendo con la testa bassa.

    Va bene, Kenza-kun...

    Ok Kenza-kun, allora io sarò il vostro radar spirituale!

    Kaoru sorrise. Voleva rendersi disponibile al massimo, a dispetto di quando fu catturata durante la sua precedente missione assieme a Hakurama e Makoto, incapace di reagire a quel mascalzone che la torturava. Sorrise all'idea che finalmente le sue capacità avrebbero potuto tornare utili.

    Kenza-kun ha ragione a dividerci, mi sto facendo trasportare troppo dai miei sentimenti ... devo concentrarmi sulla missione. Lo aiuterò come meglio posso, così prima troviamo sto medaglione e prima potremo tornare a Konoha. Devo chiarire con Kaoru-chan...

    Dopo aver organizzato la modalità di ricerca, Kenzaburo e Hakurama presero a studiare l'ambiente, testandone la solidità delle pareti e squadrandone con attenzione i connotati: a prima vista, quella villa doveva essere una residenza di lusso e per quanto malandati, gli ambienti si presentavano immensi e gli arredamenti lasciavano pensare che gli allora proprietari dell'immobile non avevano problemi economici di alcuna sorta.

    Andiamo... E restate concentrati. Tutti e due.

    Si, Kenza-kun!

    Dato l'ordine, i tre iniziarono a ispezionare l'ingresso della villa, che rispetto alle altre stanze era relativamente piccolo, per cui non persero tanto tempo in quel posto.

    Aspetta un attimo, Kenza-kun: potremmo abbozzare uno schizzo di pianta dell'edificio ad hoc man mano che ispezioniamo, per tenere traccia delle varie stanze che avremo controllato.

    Buona idea...conto su di te.

    Ogni tanto Hakurama si girava verso Kaoru, semplicemente per vedere come stava o se aveva paura; sembrava che al Sarutobi la cosa desse fastidio, ma di certo nessuno dei tre poteva non curarsi dei rispettivi compagni di squadra.
    Non essendoci granché da controllare, i tre shinobi di Konoha si avviarono ad aprire la prima porta disponibile ed entrarono in quella che era la sala da pranzo: era immensamente grande e non era troppo difficile immaginarla agli antichi fasti, dando un leggero sguardo al mobilio della stanza. Stavano credenze e mobili di ogni tipo, per non parlare dell'enorme tavolo in legno di noce finemente scolpito e delle sedie al suo perimetro, al centro della sala.

    Ah, però! Si trattavano bene gli abitanti del posto, qua...

    Iniziarono con l'aprire sistematicamente i vari cassetti e sportelli di credenze e armadietti, controllando addirittura tra piatti, bicchieri, scodelle e in mezzo alle tovaglie, poi si misero a scostare i numerosi quadri e tappeti aspettandosi di trovare una botola o una cassaforte segreta dietro essi e ancora cercarono sotto il grosso tavolo in legno intarsiato nella speranza di rinvenire un doppio fondo, buttando di quando in quando uno sguardo anche per terra.

    Questi piedistalli...

    Kenzaburo si soffermò particolarmente su un paio di piedistalli interamente d'oro e ciò gli sembrava strano. Hakurama lo raggiunse.

    A cosa pensi, Kenza-kun?

    Quello è oro. Siamo in una casa abbandonata alla mercè di tutti. Senza dubbio non siamo i primi a mettere piede qui dentro, fra curiosi, barboni e ladri... mi chiedo come mai questi piedistalli siano ancora li. Inoltre il nostro obiettivo potrebbe non essere più qui.

    Capisco... Hai ragione, l'ipotesi che altri possano aver cercato questo medaglione non è da non scartare assolutamente...

    Continuarono per un altro po', ma niente da fare: il medaglione non era nella sala da pranzo.

    Stiamo cercando un ago in un silo! Ma non dobbiamo demordere, per niente al mondo!

    Per quanto il morale di Hakurama poteva altalenare, voleva dimostrare al suo leader che ci si poteva fidare di un Senju e che era altrettanto capace di focalizzarsi sull'obiettivo, tralasciando le altre cose che non giovavano ai fini della buona riuscita della missione; disegnò ciò che simboleggiava la sala da pranzo nella sua mappa abbozzata.
    Terminate le vane ricerche in quell'immensa sala, i tre Genin ritornarono all'androne d'ingresso, per poi entrare nella stanza subito di fronte: un vecchio studio, spazioso quasi quanto l'ufficio dall'Hokage.

    Speriamo di cavare qualcosa, almeno qui... È più facile che qualcuno avesse potuto conservare gioielli in qualche mobile tra questi, piuttosto che in una sala da pranzo!

    Speriamo.

    Le ricerche ripresero. Anche lì, il trio di ninja si mise a rovistare tra le cataste di libri buttati per tutta la stanza, tra cassetti e scomparti. Hakurama si spostò poi verso un mobile dove altrettanti volumi stavano in piedi grazie a qualche forza invisibile, dato lo stato di quell'arredo. Kaoru aiutava un po' Kenzaburo e un po' Hakurama, ma più passava il tempo, più diventava irrequieta: sentiva come se qualcuno o qualcosa li osservasse, finchè un rumore improvviso fermò per un attimo le ricerche dei tre ragazzi, un fastidioso tonfo come il sordo sbattere di una porta, o di una finestra; Kaoru si congelò letteralmente.

    Cos'è stato?!

    I tre si guardarono intorno ma non videro niente e non sentirono ulteriori rumori oltre quell'improvviso boato.

    E' il temporale. Oggi Jashin vuole proprio farmi indispettire...

    Ok... Ma stiamo attenti, credo che non siamo soli...

    L'ispezione del vecchio studio si dilungò ancora per qualche ora e durante quel lasso di tempo gli shinobi della Foglia rinvenirono collane, orecchini e bracciali di medio taglio e valore, ma nulla di ciò che assomigliasse a quel pendente.
    Tutto d'un tratto, l'atmosfera si incupì di colpo: la luce, abbastanza debole a causa del temporale e delle persiane socchiuse, divenne sempre più flebile e l'ambiente, in cui si espandeva un odore simile a quello del ferro, sembrava più umido.

    Cercavate questa?

    I tre, presi dal panico, si voltarono verso la sorgente sonora alle loro spalle e scorsero nel quasi buio una bambina, forse dell'età di Hakurama, vestita di un unico abito di quello che sembrava bianco, chiazzato di macchie scure e recante strappi di varia lunghezza e posizione. Kaoru si coprì la bocca e spalancò gli occhi, avendo così trovato il motivo della sua irrequietezza

    Chi cazzo è questa qui?! E da quale antro infernale è spuntata?!

    Esattamente... sei pregata di lasciarlo a terra ed allontanarti...

    Lo shinobi leader del team, impaurito ma allo stesso tempo coraggioso, accarezzando la sua aikuchi, parlò alla bambina con un tono ancora più autorevole rispetto a quello che normalmente usava con i suoi colleghi. Hakurama era impietrito e lì per lì non sapeva cosa pensare, era sempre stato scettico sulle storie di fantasmi infestanti che si raccontavano lui e gli altri orfani a Konoha, quando in serate come quella si sedevano tutti a cerchio accanto al camino del salone dell'orfanotrofio.

    AAAAAAHHHHHH!!!

    I due ragazzi si voltarono verso Kaoru, che urlò come mai ebbe fatto in vita sua; videro improvvisamente la luce che era tornata come prima e i tre si accorsero del perchè l'aria si era fatta più umida e maleodorante: dalle pareti fuoriusciva sangue come se vi fosse diluvio anche dentro la casa.
    Un battito di palpebre, un attimo in cui si ebbe il tempo di girarsi di nuovo verso la spettrale figura della bambina che scomparì nel nulla, portandosi dietro quell'odore e quell'orrenda visione. Ci fu un breve momento di silenzio, in cui si sentiva solo lo scrosciare della pioggia contro le pareti esterne della casa.

    Un genjutsu... attenti... continuiamo a cercare quel pendaglio...

    Nessuno poteva dedurre con certezza qualcosa da quanto era accaduto, ma una cosa era sicura: quell'illusione era potente, dato che anche l'olfatto dei tre Genin ne fu coinvolto.

    Non vorrei azzardare ipotesi affrettate, ma potrebbe essere che anche altri cerchino quel ciondolo... Dovremo stare più che attenti!

    Se può consolarti, sono quasi certo che la tua non sia un ipotesi tanto distante dalla realtà.

    Compiaciuto del consenso del collega Sarutobi, Hakurama abbozzò abbastanza fedelmente sulla mappa improvvisata anche la sala dello studio, dopodiché i ninja uscirono tornando nell'androne e avviandosi verso l'ultima stanza che trovarono, che dava il suo ingresso perpendicolarmente rispetto alle rispettive entrate delle sale da pranzo e da studio, fronteggianti l'una con l'altra.

    Antipasto in primis, poi il primo... Adesso il secondo...

    Ironicamente, il Senju dava giudizio a quella che pareva una strana conformazione architettonica: a ridosso delle pareti laterali stavano vecchi e logori mobili che non presentavano scomparti oltre le proprie ante; sopra di essi c'erano foto ancora più vecchie, in bianco e nero, sgualcite sicuramente a causa dell'umidità del posto, recanti le più svariate immagini macabre, secondo Kaoru più che spaventose. Una di esse recava la figura di una vecchia post-morte, con una bocca spalancata più lunga rispetto alle normali proporzioni umane, l'altra subito dopo sembrava illustrare un neonato col busto sbranato, la terza foto ancora sembrava rappresentare un pagliaccio schizofrenico e l'ultima una figura umana nuda, di dubbio genere, accompagnata da un cigno adulto.

    Ma... CHE SCHIFO!!! Ci mancavano solo questi quadri!

    Beh... Sarà una specie di antifurto psicologico, per far spaventare i ladri! Eh Eh!

    Kaoru, per quanto inorridita da quelle immagini, sorrise al tentativo di Hakurama di sdrammatizzare l'atmosfera.

    Arte moderna in una casa come questa... bha!

    Andando avanti, antistante all'ingresso c'era un anticamera vuota, senza alcun suppellettile, ma con tre ulteriori porte, tutte parallele sulla stessa parete, frontale rispetto l'entrata. Kenzaburo si fermò un attimo per decidersi sul da farsi e alla fine optò per l'unità del gruppo.

    Meglio così, non mi va per niente a genio il fatto di dividerci per fare prima... qualcuno di noi qui può rimetterci le penne.

    Hakurama, crea una barriera che protegga te e Kaoru, io aprirò la porta in mezzo...

    Ok, Kenza-kun!
    MOKUTON: MOKU NO TATE NO JUTSU!


    Il Senju, senza farselo ripetere due volte e contento che il leader del gruppo la pensasse come lui e Kaoru, incrociò le mani e da esse fuoriuscì uno scudo che copriva fino al busto di una persona adulta, riparandosi poi dietro assieme all'amica, che lo abbracciò impaurita.

    Stai caaaalmo, Haku!


    In armeria a Konoha ho comprato solo gli auricolari, avrei specificato altrimenti ;)
     
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    "Porco Jashin" e "Quant'è bona!" mi hanno steso :rofl: Bei post entrambi :sisi: entrambi prendete 7,9
    PS: schede aggiornate con gli oggetti acquistati
    CITAZIONE
    Traccia:
    Appena aprirai la porta non succederà nulla. Aprendola vedrai soltanto che inizia un lungo corridoio illuminato da tante torce attaccate sul muro, che saranno già accese nonostante la casa sia abbandonata. Appena varcherete la soglia della porta, fatti 4-5 passi, la porta si chiuderà da sola (anche provando ad aprirla o a scassinarla essa non si muoverà). Percorrendo lungo l'andito ad un certo punto sentirete un'urlo infantile provenire dall'inizio del corridoio: di colpo le torce inizieranno a spegnersi in successione proprio dal punto dell'urlo. Sentirete anche una sensazione di pericolo che vi spingerà a correre verso l'uscita, cercando ad ogni costo di non rimanere al buio.
    Correndo vi renderete conto che il corridoio è troppo lungo, vi sembrerà come percorrere chilometri e chilometri, quando invece vi trovate in una semplice abitazione. Aprendo la porta di fine-corridoio vi ritroverete poi in una stanza parquet-multistrato-pefc-62021-6724451: noterete che dalle finestre entra un sacco di luce, come se non ci fosse stato affatto un temporale, rendendo il tutto sempre più strano.
    Vi fermerete qualche minuto per fare il quadro della situazione, ma il pavimento sotto ai vostri piedi inizierà a tremare. Le tavole di legno incominceranno a frantumarsi ed usciranno dalle spaccature diverse braccia cadaveriche ZombieArms che afferreranno Kaoru, tirandola giù (dal buco che si creerà nel pavimento vedrete soltanto l'oscurità). Vi accorgerete che nella stanza non vi sono più le finestre, ma che allo stesso tempo essa è ancora luminosa: sui muri inizieranno a formarsi diverse crepe da cui poi uscirà un'ondata di sangue che vi travolgerà gettandovi nel buco sul pavimento.
    Al vostro risveglio ognuno di voi si ritroverà in una vecchia cantina, non si vedrà molto, ma capirete di essere soli. Non riuscirete a contattarvi, infatti chiamandovi a voce non riuscirete a sentirvi e usando l'auricolare sentirete solo una forte interferenza.
    CITAZIONE
    Davvo:
    Camminando per la cantina, troverai una cassa piena di gioielli. Inizierai a cercare al suo interno la collana della vostra missione, ma niente, anzi, sul fondo del forziere troverai una mano amputata. Appena la lascerai essa cadrà a terra e prendendogiphy vita, si allontanerà nell'ombra. Concludi il post quando alle tue spalle avvertirai la presenza: girandoti vedrai che non è altri che Kaoru, ferita lievemente dalla caduta.

    KillerBii:
    Camminando per la cantina troverai delle tracce di sangue. Seguendole arriverai poi a trovare il corpo di una persona: appena starai per verificare se sia viva o morta noterai che si tratta proprio della bambina che avevate incontrato poco prima. Di colpo ti sentirai immobilizzato e non riuscirai a muovere neanche un dito. La bambina si avvicinerà a te e inizierà a strozzarti con le sue mani, usando una forza sovrumana. Proprio quando starai per perdere i sensi arriverà Kaoru a salvarti, sferrando un calcio alla ragazzina, scagliandola contro il muro e facendola dissolvere. Concludi qui il tuo post.

    Vi avviso.. solo una delle due Kaoru è quella reale.. chissà quale... :asd:
     
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    Vedo adesso che non mi ha preso il topic! :grat:
    Richiedo una proroga di 24 ore :fiore:
     
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    Legenda
    Narrato
    Pensato Kenzaburo
    Parlato Kenzaburo
    Parlato Hakurama Senju
    Parlato Kaoru Yamanaka
    Parlato Bambina

    Uno, due, ORA!
    Kenzaburo aprì la porta con un colpo secco e deciso.
    Bene, se deve succedere qualcosa che succeda ora.
    Si disse lo shinobi di Konoha, restando immobile davanti all'apertura.
    Sono già trenta secondi che non succede niente…
    Libero.
    Informò il Sarutobi, aspettando i compagni sulla soglia.
    Un corridoio. Hakurama, passa in retroguardia, Kaoru finchè non raggiungiamo la prossima stanza procederai in mezzo.
    Decise il ragazzo, varcando poi la soglia seguito dai due compagni.
    Dopo che tutti furono entrati il gruppo potè vedere chiaramente il piccolo corridoio che dovevano percorrere.

    *SBAM* la porta alle loro spalle si chiuse violentemente senza apparente motivo.
    Dannazione!
    Hakurama sfondala!
    Ordinò con rabbia il Sarutobi.
    Che storia è questa?! Ti stai ancora prendendo gioco di me Jashin? No… non è quel cornuto di Jashin… non è nel suo stile… ma allora chi?
    Imprecò mentalmente il Genin, guardando senza osservare con particolare attenzione una delle torce che illuminavano quel piccolo corridoio.
    Di colpo un grido squarciò il lugubre silenzio formatosi, propagandosi fin nelle viscere dei tre giovani e portando loro un senso di angoscia e timore. Subito dopo le torce iniziarono a spegnersi in serie, partendo dalla parte opposta del corridoio, dal punto in cui era partito l'urlo.
    Questa voce… è la bambina di prima… ma che sia veramente una bambina? E se fosse qualcos'altro? E se questa casa fosse veramente infestata da spettri? No! E' impossibile, non esistono prove che i fantasmi esistano, quindi non devo cadere nel panico! E' sicuramente un trucco! Cosa succede? Una sensazione fredda e selvaggia mi conquista, che sia la paura?
    Si disse Kenzaburo, cercando di riprendere la sua razionalità.
    No! Non posso permettermi il lusso di provare paura! Sono un ninja della Foglia! Ho sotto la mia responsabilità quei due! Non posso…
    Non riuscì a finire il pensiero: quella sensazione prese il sopravvento sul giovane, cancellando quel poco di lucidità rimastogli.
    Un irrefrenabile impulso di scappare e andarsene da quel buio diede la sciabolata finale all'auto controllo del Sarutobi, il quale iniziò a correre verso l'altra porta del corridoio.
    Muovetevi!
    Riuscì a urlare ai compagni.
    Kenzaburo corse, corse e ancora corse. Sembrava che quel piccolo corridoio non finisse mai.
    Che cazzo succede!? Ditemi che cazzo succede!
    Sbraitò dentro di sé l'utilizzatore del chakra Raiton, percorrendo kilometri e kilometri in quel piccolo corridoio.
    Le gambe del ragazzo stavano per cedere, quella corsa era troppo anche per lui, quando finalmente raggiunsero la porta.
    Crepa!
    Disse il giovane shinobi nella sua mente, inveendo contro la porta e sferrando un calcio contro essa, sfondandola, per poi fiondarsi nella stanza immediatamente successiva.
    Finalmente…luce…
    Gli occhi di Kenzaburo, ormai abituati all'oscurità, si restrinsero prontamente, ma il grande sbalzo di luminosità accecò momentaneamente il Sarutobi.
    Appena tornatogli la vista il ragazzo apprese di trovarsi in una grande e accogliente stanza, dall'ampio soffitto e grandi finestre al pavimento fatto interamente di legno levigato. Un'immensa quantità di luce entrava dalle aperture laterali, riflettendosi sulle bianche pareti e inondando il caposquadra e i suoi subordinati, anch'essi presenti.
    Li fuori ci dovrebbe essere un violento temporale…e invece… quanta luce…sono morto?
    Ragazzi, cosa è successo? Siamo tutti e tre morti?
    Chiese ancora stordito il membro più vecchio della squadra.
    Di colpo il pavimento iniziò a tremare vistosamente.
    Che cosa succede?! No, non sono morto… ho la pelle d'oca… i miei sensi sono in allerta… riesco ancora a percepire il pericolo.
    Analizzò Kenzaburo, ritrovando il suo zelo e la sua freddezza.
    Con un colpo secco una delle assi che componevano il pavimento di legno si spezzò, facendo vibrare schegge grosse quando il pollice del Sarutobi.
    Un altro colpo, seguito poi da ancora un altro e un altro ancora, allargarono il buco creatosi vicino, troppo vicino ai tre ninja di Konoha.
    Cosa sono quelle?
    Si chiese mentalmente il Genin imparentato con l'Hokage.
    Delle braccia cadaveriche irruppero con violenza in quell'angolo di tranquillità, riportando definitivamente alla realtà il team incaricato di trovare quello strano medaglione.
    Le braccia afferrarono Kaoru con un movimento sorprendentemente veloce, trascinandola nella voragine.
    Pochi secondi dopo ciò che restava degli arti in decomposizione e della giovane kunoichi era solo tanfo prodotto dal marciume della carne.
    Dannazione! Che diamine erano quelle? Hanno trascinato Kaoru in questo buco…
    Si disse Kenzaburo, avvicinandosi alla voragine aperta da quel blitz improvviso, sputandoci dentro.
    …sembra che non abbia fondo… ma ora ho problemi più immediati a cui pensare!
    Concluse il ragazzo, guardando il compagno della Yamanaka.
    Hakurama…
    Un rumore secco e improvviso, proveniente dalla parete delle finestre si intromise prima che il Genin potesse dire qualcosa.
    E adesso cosa…
    Il ragazzo non finì il pensiero. Dove prima sorgevano le finestre ora era presente solo un muro. E una vistosa crepa.
    Accadde tutto in un attimo: la crepa si propagò per tutto il muro, cedendo poi alla pressione di un liquido rossastro che i due shinobi conoscevano fin troppo bene, spingendoli nel baratro che aveva precedentemente inghiottito la fanciulla.
    Buio.
    Dannazione…dove sono? Ancora buio… ma per fortuna è abbastanza rado. Hakurama…niente. Sono solo.
    Constatò il Sarutobi, ridestandosi.
    Dannazione! Li ho persi, persi entrambi! Che cazzo ti è successo bastardo?!
    Inveii a se stesso Kenzaburo.
    Da qundo hai paura del buio?! Da quando perdi il controllo così facilmente?! A che cazzo è servito tutto quello che ti ha detto…
    Si fermò, portando alla mente diversi ricordi. Non tutti piacevoli.
    …lui.
    Un profondo respiro.
    Dannazione, cosa sto facendo.
    Una risata istintiva scosse tutto il suo corpo, e la cantina sembrò ridere con lui.
    Non mi sono proprio comportato da shinobi… ma non tutto è perduto.
    Ragazzi, mi ricevete?
    Disse poi nel microfono, ottenendo come risposta solo il classico fruscio delle interferenze.
    Ti intrometti ancora eh? Suino di un Jashin…
    Imprecò il ragazzo come ormai suo solito.
    Cerchiamo questa benedetta collana… e magari anche quei due piccioncini… si, conoscendoli saranno sicuramente insieme a fare qualcosa di non inerente alla missione.
    Ipotizzò divertito il Genin, lasciando vibrare un'altra poderosa risata.
    Il giovane percorse diversi metri al buio, abituandosi nuovamente ad esso. Più che buio sembrava penombra, e ciò facilitò non poco lo shinobi nelle sue ricerche.
    Cosa abbiamo qui? Una cassa… e bella pesante…
    Si disse l'utilizzatore del chakra Raiton, aprendo una cassa di modeste dimensioni.
    Questo non'è. Neppure questo. Nemmeno quest'altro. Questo è un anello… e questo che diavolo è?
    Si domandò l'erede della volontà del fuoco, trovando una mano amputata sul fondo della cassa.
    Appena venne toccata la mano balzò fuori dal contenitore e si allontanò correndo sulle dita, scomparendo nell'ombra.
    Ora posso dire di averle viste tutte…
    Si disse il parente dell'Hokage dopo un attimo di sorpresa.
    Il Sarutobi stava per procedere nella sua ricerca quando un brivido percorse la sua schiena, attivando quelle ghiandole che tante volte avevano salvato il ragazzo producendo una sostanza chiamata adrenlina.
    Portando la mano al suo Aikuichi Kenzaburo si voltò lentamente, ponendosi di fronte a quella presenza avvertita come pericolosa.
    Si trovò davanti una Kaoru leggermente ferita, probabilmente dalla caduta, con due occhi arrossati e il viso leggermente bagnato.

    L per errore mio (pensavo che ieri fosse il 3° giorno e oggi il 4°) nel mio post non ci sono i dialoghi del pg di Killer e della sua png perchè ho posato prima che mi desse risposta perchè pensavo di essere in ritardo :fiore:
     
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    Legenda
    Narrato

    Pensato Hakurama

    Parlato Kenzaburo

    Parlato Hakurama Senju

    Parlato Kaoru Yamanaka


    Piano Kaoru... Così mi strozzi...

    Ma non ne era tanto convinto. Ad Hakurama piaceva che Kaoru si stringesse a lui dietro quello scudo di legno, perchè si sentiva protetta e al sicuro: il ragazzo avrebbe voluto che quei pochi secondi si fossero dilatati all'infinito, perchè passarono solo quei pochi istanti da che Kenzaburo aprì la porta centrale delle tre, la quale emise un sinistro rumore. La giovane kunoichi si strinse ancora di più al giovane portatore del Mokuton.

    E questo cosa significa?!

    Un oscuro corridoio si estendeva davanti a loro in tutta la sua presunta lunghezza: ciò che lasciava i ragazzi perplessi consisteva nella presenza di torce a muro accese che pigramente illuminavano la galleria, sebbene la casa fosse disabitata. Kenzaburo intuitì la situazione e stese fermo all'ingresso, riparato dietro la parete dove la porta era fissata, nell'attesa dello scatto di eventuali sigilli o trappole connessi all'ingresso.

    Libero.

    E attese i due compagni all'ingresso del corridoio mentre Hakurama riassorbì il suo ligneo scudo plasmato prima, e assieme a Kaoru raggiunse il leader del gruppo.

    Un corridoio. Hakurama, passa in retroguardia, Kaoru finchè non raggiungiamo la prossima stanza procederai in mezzo.

    E così agirono: i tre genin si misero in marcia lungo quel corridoio, vicini e disposti come era stato loro ordinato. Avanzavano lentamente, stando bene attenti a dove mettevano i piedi, cercando di non incappare in fili di nylon o punti di pressione nascosti da mattonelle false.

    Kaoru-chan, non ti sembra abbastanza lungo e illuminato per una catapecchia inabitata da chissà quanto tempo?

    Stavo pensando la stessa cosa, Haku-kun... Sento qualcosa di strano nell'aria, come se avessi un formicolio su per la schiena...

    Cerchiamo di stare calmi e ragionevoli su... seguiamo Kenza-kun.

    Erano passati solo pochi secondi, quando la porta che oltrepassarono per imboccare il corridoio si chiuse da sola, come a causa di una fortissima folata di vento: la sensazione che Kaoru avvertiva si instillò nei due ragazzi, facendo prendere loro un brivido di freddo non dovuto alla temperatura ambientale.

    Hakurama sfondala!

    Il piccolo Senju tentò spallate, calci e per giunta pugni di legno contro l'uscio ma senza successo, quella porta era chiusa e niente al mondo o al di fuori di esso sembrava potesse ormai aprirla. Stava per chinarsi verso la serratura e tentare di forzarla con una chiave di legno che fece fuoriuscire dal suo indice quando, per completare l'opera mozzafiato che si avvicendava, un urlo agghiacciante, quasi come se a una bambina fosse stato squarciato il petto per il dolore, percorse l'intero corridoio che i ragazzi attraversavano cautamente. Le torce sui muri dietro di loro iniziarono a spegnersi a coppia, come se vi fosse un demone invisibile che al suo passaggio ne assorbiva la fiamma.

    Sangue di Tobirama redivivo! Qua ci lasciamo le penne!
    Muovetevi!

    Hakurama non fu mai così contento di eseguire un ordine: il trio prese a correre allo stesso modo di
    quanto avessero corso se i mukenin dell'Akatsuki, pronti a chissà quale violenza o cattiveria, si fossero lanciato contro di loro, ma man mano che la più che sostenuta corsa procedeva, il corridoio sembrava allungarsi a non finire.

    Non mi sembra più di essere in una vecchia casa... Ma quanto è lungo?!

    Sentiva le sue gambe cedere e Kaoru iniziava a rallentare, in altrettanto modo Kenzaburo dava segni di gettare la spugna, quando la porta verso cui erano diretti si avvicinava: il Sarutobi la sfondò con un poderoso calcio al volo, per poi ritrovarsi con Haku e Kaoru appresso a lui in una stanza illuminata a giorno. La porta dietro di loro si chiuse con un tonfo pari a quello della sua opposta lungo il tunnell.

    Che pace, qui dentro! Ma com'è che questa stanza è in ordine e in buono stato, quando tutta la casa sta cadendo letteralmente a pezzi? E tutta questa luce?! Fuori c'è il diluvio universale!

    Ragazzi, cosa è successo? Siamo tutti e tre morti?

    Perchè? È questo il paradiso che ti immagini?

    Ragazzi, state attenti... paradiso o meno, questo è l'ultimo posto ove dovremmo trovarci.

    Mezzi accecati e stanchi, i tre Genin non finivano di porsi interrogativi, che uno dopo l'altro affollavano la loro mente. Il pavimento sembrava ben messo, fatto di un parquet di legno levigato e lucido come appena lucidato e incerato, le varie suppellettivi ivi stanti parevano altrettanto ben messi: pareva veramente il Paradiso.

    Troppo strano... Kaoru-chan ha ragione, non dobbiamo prolungare la nostra presenza in ques...

    Non ebbe il tempo di capire la sitazione che tutto a un tratto il pavimento fu scosso da un terremoto degno dello Shinra Tensei di Pain. Le tavole del parquet ai loro piedi si staccavano e frantumavano tra loro, spinte verso l'alto da qualcosa di ignoto, lasciando posto a un abisso oscuro: i due ragazzi se ne resero conto a malapena e in un istante breve quanto l'oscillazione di un pendolo alcune braccia cadaveriche, tumefatte e piene di piaghe spuntarono dalle fessure e tirarono giù Kaoru, afferrandola per una caviglia.

    KAORU-CHAN!!!

    Nulla. L'abisso nero stava sotto di loro e non si vedeva un fico secco da sotto quel parquet squarciato da quegli arti che lasciarono l'olezzo della putrefazione in quello che fino a qualche secondo prima era un posto tranquillo, all'avviso dei due ragazzi.

    Devo trovarla! Non la lascerò in balia di quell'oscurità, di quelle braccia e quella bambina fantasma!

    Hakurama.

    Il leader imparentato con lo Hokage avvisò il Senju di osservare bene la stanza, che nel frattempo era mutata ulteriormente. Ciò che avvenne al pavimento toccò alle pareti della stanza: le finestre che illuminavano a giorno quella camera scormparvero, lasciando il posto a piccole crepe che via via aumentavano di superficie, colorandosi di rosso.

    Ho l'impressione che sta per accadere di nuo...

    Vedendo quel rossore colorare le chiare pareti, Hakurama e Kenzaburo rivissero l'esperienza dei fiotti di sangue che sgorgavano dai muri, solo che stavolta i fiotti erano più che travolgenti. I due shinobi ne furono pienamente travolti e spinti verso quell'abisso dove precedentemente fu attirata Kaoru, separandosi l'uno dall'altro.

    Kenza-ku..!? Kenz... AAAHHHHHH!!!

    Una caduta sorda. Il “viaggio” verso il buio profondo durò qualche istante. Il Senju era intontito e non sapeva cosa pensare.

    Uh.. Dove... Dove sono?... Ma... che puzza! Ahhh... Dove... sono gli altri? Oh, Kaoru-chan...

    Il portatore del Mokuton cercò di rialzarsi, cercando di intravedere e riconoscere il luogo dove era piombato: una specie di cantina, senza botti di vino o idromele, ma al cui centro stava una sagoma umana stesa a terra, in mezzo a tutto quel sangue.

    Oh no... Kaoru-chan!

    Rialzatosi completamente, Hakurama si avviò verso la figura distesa ma vide che non era Kaoru, bensì quella bambina terrificante, il cui urlo era capace di far raggelare il sangue di un utilizzatore di Katon, oltre che quello che c'era lì a terra.

    Ma... è quella bambina! Sembra morta...Vediamo se tiene ancora con sé il pendaglio...

    Stava per controllare le tasche e successivamente le mani e il collo della fanciulla, quando si sentì i muscoli totalmente immobilizzati. Quella bambina, quella Presenza Oscura, riprese vita in tutto il suo vigore, anche troppo: in un attimo fulmineo afferrò il ragazzo al collo e prese a stringere con un forza di un sennin.

    UHHH... BRUTTA... PUTT... AHHH...

    NO! Haku-kun! Resisti!

    Ma quell'agonia ebbe durata breve. In men che non si dica quella Presenza Oscura fu scaraventata verso la parete laterale della stanza, senza che Hakurama capì più di tanto cosa stava accadendo, un po' perchè ancora stordito da quella presa dalla pressione iperatmosferica.

    Coff, Coff... Ma che c...

    Appena ripresosi, il piccolo Senju vide Kaoru in piedi davanti a lui. Fu lei a sferrare il calcio alla Presenza Oscura, salvando il compagno da essa.

    Grazie infinite, Kaoru-chan...
     
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    Davvo: piano con le bestemmie, o Jashin si vendicherà :asd: L'unica considerazione che ho da fare è che è un po' più spoglio rispetto agli altri post, l'avrai fatto di fretta.. inoltre nulla ti vietava di far parlare Kaoru (ok, che è amica di Hakurama, ma già dalla prima traccia ho espressamente detto che "avete piena libertà di descrivere le sue azioni e di farla parlare con voi".. voi:sisi: Voto: 7,4
    KillerBii: post un po' meglio del tuo compagno, ma anche tu potevi descrivere maggiormente almeno la parte finale (quando ti strozza la bambina). Voto: 7,7
    CITAZIONE
    Traccia:
    CITAZIONE
    [Davvo:]
    Kaoru ti dirà di essersi risvegliata in questa cantina, dopo che le mani l'hanno portata giù; spaventata ti abbraccerà, dopodichè inizierete a camminare insieme. Provate sia ad urlare il nome di Hakurama, sia a cercare di contattarlo con gli auricolari in vostro possesso, ma nulla. Continuerete allora a cercare di capire come uscire dalla cantina, ma sembrerà essere uno spazio vastissimo. Ad un tratto dal pavimento inizieranno a sbucare le stesse mani che avevano portato giù Kaour, questa volta usciranno gli interi corpi (saranno i cadaveri di una famiglia composta da madre, padre, e due figli piccoli, uno dei quali sarà proprio la bambina di prima). Gli zombie proveranno inizieranno a dirigersi verso di voi, cercando di afferrarvi con le loro mani: saranno molto lenti e pertanto riuscirete a non farvi afferrare mai, tuttavia -descrivimi gli attacchi sferrati da te e kaoru- sembreranno essere indifferenti ai vostri colpi, tanto che non manifesteranno nè dolore ne stanchezza. A lungo andare, invece, sarete voi ad essere stanchi e la famiglia deceduta inizierà ad avere la meglio bloccandovi. Uno degli zombie, il padre, ti afferrerà e guardandoti negli occhi inizierà a sussurrarti qualcosa.
    A..iu..ta..ci... per...fa...vo..re.....
    Dopodichè i loro corpi sprofonderanno nuovamente nel pavimento. Rimanendo più allerta che mai, proseguirete a camminare nella buia cantina della casa abbandonata, trovando solamente topi e scarafaggi.

    CITAZIONE
    [KillerBii]
    Kaoru ti dirà di essersi risvegliata in questa cantina, dopo che le mani l'hanno portata giù; spaventata ti abbraccerà, dopodichè inizierete a camminare insieme. Provate sia ad urlare il nome di Kenzaburo, sia a cercare di contattarlo con gli auricolari in vostro possesso, ma nulla. Continuerete allora a cercare di capire come uscire dalla cantina, ma sembrerà essere uno spazio vastissimo.
    Ad un tratto troverete una porta: aprendola troverai una piccola stanza piena di mobili e fotografie incorniciate: quest'ultime, a differenza dei quadri spaventosi che avevate trovato prima, saranno foto normali, raffiguranti una famiglia (fra i figli ci sarà anche la bambina che ti ha attaccato prima).
    Una scossa inizierà poi a far tremare l'intera stanza: si aprirà sul pavimento una voragine che inizierà a risucchiare tutto ciò che è presente nella stanza, a partire dai grossi mobili, fino a trascinare anche voi. Riuscirai a dirigerti verso la porta, ma Kaoru sembrerà avere grosse difficoltà, tanto da venire quasi risucchiata se non fosse per il tuo aiuto. Chiusa la porta della stanza anche il sisma sembrerà scomparire.
    Proseguendo le ricerche nella vasta cantina, ma gli unici ostacoli che troverete saranno solo qualche topo o insetto di passaggio.

    Camminando camminando alla fine ognuno di voi avvisterà due figure a circa 5m di distanza: Hakurama vedrà Kenzaburo e Kenzaburo vedrà Hakurama; il problema è che a fianco di ciascuno dei due ci sarà Kaoru.. quale sarà quella vera e quale l'impostore? Concludete qui il vostro post.

    Nota: le Kaoru che stanno con voi potrete farle parlare e agire come volete. Dato che non sono la stessa persona potrete anche farla parlare in modo diverso e non mettere gli stessi dialoghi in entrambi i vostri post. In caso di dubbi mandatemi un MP ;)
     
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    Legenda
    Narrato
    Pensato Kenzaburo
    Parlato Kenzaburo
    Parlato Hakurama Senju
    Parlato Kaoru Yamanaka
    Parlato Padre Errante


    Kenza-kun!
    esclamò spaventata la ragazza, abbracciando il compagno.
    E' solo Kaoru… dannazione, si sarà parecchio spaventata.
    Per fortuna ti ho trovato! Dopo che quelle... mani mi hanno trascinata mi sono risvegliata qui…
    Spiegò la kunoichi.
    Tranquilla, per ora sembra che questa... cantina sia disabitata… comunque ti dispiacerebbe staccarti?
    Disse freddamente lo shinobi, distratto dalla pressione esercitata dai seni della ragazza sul suo petto.
    Oh, scusa…
    Rispose Kaoru. Il ragazzo notò un accenno di dispiacere nella sua voce.
    Ora dobbiamo trovare Hakurama…
    Ordinò il Sarutobi.
    Haku-kun!
    Confermò la Yamanaka, facendo passare un lampo di preoccupazione nei suoi occhi, subito sostituito dalla sua caratteristica vitalità.
    Dannazione… quando lo troveremo saranno lacrime, baci ed abbracci… già mi immagino la scena…
    Sbrighiamoci a trovare sia lui sia la collana… Hakurama mi ricevi?
    Concluse il caposquadra, cercando invano di mettersi in contatto col compagno.
    Haku-kun! Haku-kuuuun!
    Il duo continuò la ricerca del compagno e del medaglione, ottenendo scarsi risultati.
    Dannazione! Questo posto è immenso! Sulla base di quanto abbiamo camminato fino ad ora posso affermare che questa cantina sia paragonabile alle terme di Yugakure, almeno in termini di spazio percorribile!
    Kenza-kun, che ne dici di una pausa?
    Propose la ragazza, visibilmente affaticata.
    Approvato.
    Non ha la mia stessa resistenza… è più piccola... devo tenerne conto.
    Mentre si accingevano a sostare per recuperare un poco le forze, un rumore familiare scosse i due giovani, portando la loro attenzione al pavimento.
    Una serie di colpi, sferrati con una violenza non umana, avevano sfondato il pavimento.
    Ancora? State iniziando a diventare ripetitivi… comunque qua il pavimento mi sembra più solido… dovrebbe reggere.
    Come a smentire il pensiero del Sarutobi una seconda serie di pugni allargò la fessura, permettendo ai proprietari delle braccia di salire allo stesso livello dei due inviati di Konoha.
    Come non detto… grazie Jashin!
    Sbuffò lo shinobi, mettendosi in posizione da combattimento.
    Sembrano lenti… sono quattro in totale… due dovrebbero essere adulti… un uomo e una donna… e poi ci sono due bambini… un momento, quella è la piccola di prima! Bene… inizierò da lei.
    Con uno scatto il sedicenne superò i macabri corpi dei due adulti, estraendo il suo Aikuichi dal relativo fodero per portarlo ad eseguire un fendente mirato al petto della bambina.
    Questa, colpita in pieno, cadde a terra in mezzo ad una pozza di putridume difficilmente chiamabile sangue.
    E una è andata… ora occupiamoci di questi due più grandi, visto che ho la loro attenzione…
    Si disse lo shinobi alle dipendenze del villaggio della foglia.
    Esso ora si trovava in mezzo ad un triangolo formato dai restanti membri di quel gruppo di cadaveri erranti.
    Prima che Kenzaburo potesse fare qualcosa una Kaoru molto combattiva conficcava un Kunai nella nuca della donna in decomposizione.
    Non male…
    Valutò il parente dell'Hokage, lanciandosi contro l'ultimo errante dall'aspetto adulto eseguendo poi una spazzata e "accompagnandolo" a terra con la lama del suo coltello che squarciava la carne nei pressi dello stomaco.
    E ora non resta che l'ultimo pargolo…
    Ghignò il ragazzo, voltandosi verso il bambino.
    Cosa significa?!
    Si chiese mentalmente il sedicenne, vedendo la donna e la bambina nuovamente in piedi.
    Possibile che non gli abbiamo fatto niente? Mi serve una prova…
    Kaoru, dammi una mano!
    Ordinò il ragazzo, sfoderando un Kunai dall'apposito contenitore e scattando verso la donna.
    Kenzaburo conficcò l'Aikuichi ed il Kunai nella pancia dell'essere per poi far roteare le armi e salire fino al torace squarciando tutto il petto del suo oppositore.
    Una volta concluso questo sbudellamento il Sarutobi si fece da parte estraendo le proprie armi dal putrido corpo appena colpito per cedere il posto alla compagna, la quale sfoderati due Kunai fece ricadere supina la donna per piantare le due armi nella colonna vertebrale del corpo in decomposizione.
    Bel lavoro… Non pensavo fosse così decisa… se non altro abbiamo sistemato per bene quella cosa…
    Si disse soddisfatto il caposquadra, per poi cambiare rapidamente il proprio stato d'animo.
    Si rialza…
    Il corpo putrido della donna si erigeva nuovamente davanti alla vista dei due Genin. Le budella strascicate, il torace squarciato e un cuore penzolante rendevano quel corpo un aborro per la vista.
    Kenza-kun dietro di te!
    Avvertì la ragazza, notando nel buio che l'altro esemplare adulto si era rimesso in piedi e si stava pericolosamente quanto lentamente avvicinando al compagno.
    Il ragazzo prontamente si voltò e fece conoscere a quella creatura la potenza della Foglia colpendola con tre calci: uno al collo e due all'addome.
    Schiena contro schiena i due giovani continuarono a respingere gli attacchi lenti ma inesorabili di quelle creature apparentemente inarrestabili: ogni volta che venivano messi a terra si rialzavano, ignorando ferite e contusioni.
    Dannazione!
    Urlò mentalmente il Sarutobi, respirando profondamente quel' acre odore di sangue raffermo, di budella marce e di alito pesante.
    Non riesco più a respingerli! Sono esausto… e loro non sembrano neppure affaticati… non mostrano punti deboli…
    I due erano circondati, gli erranti ormai a ridosso, il sudore misto a quel sangue marcio.
    I loro occhi si erano ormai perfettamente abituati al buio tanto che potevano vedere benissimo i lineamenti dei loro assalitori: il più piccolo aveva due orecchie a sventola e pochi capelli, gli occhi erano chiusi e il naso piccolo e grazioso. La bocca era deturpata da un profondo taglio infertogli dalla ragazza.
    La bambina era identica a quella vista tempo prima nella casa abbandonata, o almeno l'aspetto lo era prima che gli spiedi del duo non deturpassero il suo viso, rendendola più simile ad un puntaspilli che ad un essere umano.
    L'uomo aveva lineamenti delicati dal naso in giù, senza un solo pelo in volto. Gli occhi, gli zigomi e la fronte erano stai maciullati dai continui attacchi della coppia, ma una parte di bulbo oculare mezzo spiaccicato era rimasta incavata nelle ossa del viso, rendendo possibile notare l'iride con un minimo di luce.
    La donna era quella messa peggio. Il suo volto non esisteva più: la maggio parte si era staccata a seguito di diversi attacchi coordinati e quello che restava erano brandelli di pelle intrisa di sangue. Il suo cranio era sfondato in più punti e minacciava di cedere a momenti.
    Dannazione… è finita.
    Constatò il Sarutobi sentendo una mano, e poi un'altra e un'altra ancora afferrargli il corpo immobilizzandolo.
    La testa di quello che sembrava il padre in quella macabra famigliola si avvicinò al volto del ragazzo. La bocca semiaperta lasciava intravedere qualche dente meno marcio degli altri.
    Non posso più opporre resistenza… sono immobilizzato ed esausto… non vedo Kaoru ma probabilmente sarà nella mia stessa situazione… mi spiace proprio Jashin, ma non potrai avere la tua vendetta.
    A..iu..ta..ci...
    Cosa?!
    Il non morto non aveva azzannato il giovane, ma si era avvicinato all'orecchio per potergli dire qualcosa.
    per...fa...vo..re.....
    Concluso l'ultimo sospiro di quell'improbabile frase l'oscurità si fece più fitta e i corpi che avevano dato tante grane ai due ninja vennero strappati quasi controvoglia da quell'abbraccio fautolente.
    In pochi secondi il sedicenne e la quattordicenne si trovarono nuovamente soli.
    Infradiciati di sangue maleodorante i due si guardarono per un momento, poi la sensitiva ruppe il silenzio.
    Cosa è successo, Kenza-kun?
    Il ragazzo non poteva vedere la compagna in volto, ma era cosciente del fatto che la ragazza fosse parecchio scossa.
    Non lo so. Mi serve un attimo per riprendermi.
    Il combattimento era stato estenuante sia per il fisico sia per la mente per entrambi e il gruppetto dovette fare una sosta per ritrovare quella lucidità necessaria ad andare avanti.
    Dopo una decina di minuti il duo riprese a muoversi, deciso a non sfidare più dei cadaveri ambulanti.
    Solo ora mi accorgo di una cosa… come ha fatto Kaoru a non accorgersi che stavamo per venire attaccati? Poco prima del primo contatto con questi esseri ci aveva avvisato di una presenza negativa…
    Con questo pensiero il Sarutobi si inoltrò nel buio corridoio di quella cantina fino all'udire un rumore di passi davanti a sé.
    Sono troppo veloci per essere ancora quei corpi…
    Disse lo shinobi alla kunoichi.
    Potrebbe essere Haku-kun!
    Si, può darsi.
    Confermò il giovane, accelerando il passo.
    L'incontro avvenne in una zona della cantina dove l'oscurità diventava penombra, facilitando la visione.
    Da un ultimo strascico di buio comparvero prima il Senju e poi, fra lo stupore di Kenzaburo, un'altra Kaoru.
    Dannazione, come può essere?!
    C'era una Yamanaka di troppo: una teneva amorevolmente per mano il discendente dei primi due Hokage, l'altra era coperta di sangue dall'odore vomitevole ed era posta al fianco del Sarutobi. Entrambe avevano la stessa espressione scioccata.
    Kenza-kun, Haku è nei guai!!
    Disse la ragazza voltandosi verso il suo compagno.
    Vuoi vedere che…!
    La mente del ragazzo frazionò i secondi, elaborando tutte le informazioni in suo possesso, giungendo ad un'unica soluzione.
    Dobbiamo immobilizzarle entrambe!
    Lo shinobi vide chiaramente l'azione nel suo immaginario: un kunai estratto fugacemente seguito da un celere passo indietro e una repentina presa che portava il Genin a bloccare la "sua" Kaoru.
     
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    Legenda
    Narrato

    Pensato Hakurama

    Parlato Hakurama Senju

    Parlato Kaoru Yamanaka



    Le faccio una statua se riusciamo a tornare a casa.

    La Presenza Oscura scomparve appena si sfracellò contro la parete di quello che sembrava un sotterraneo lugubre quanto un cimitero di notte in un racconto horror, una volta ricevuto il calcio della Yamanaka. Kaoru abbracciò Hakurama e lo baciò sulla guancia, contenta di rivederlo dopo che fu tirata giù da quella stanza illuminata a giorno da quelle braccia zombie.

    Haku-kun! Stai bene?

    Sì, Kaoru-chan... COFF... COFF... se non fosse stato per te, non saprei cosa mi sarebbe accaduto.

    Ma a lei non le hanno fatto nulla...

    Hakurama sorrise riconoscente alla preziosa amica e si sentì rincuorato da quel bacio, ma una cosa gli pareva strana: ricordava perfettamente che l'amica era stata trascinata giù da quelle putride braccia cadaveriche, quando prima si trovavano nella stanza ben illuminata assieme al leader del team Kenzaburo, ma non recava segni di violenza o maltrattamenti dopo l'improvvisa separazione, mentre lui stava per lasciarci le penne.

    Oh, Haku-kun... È stato terribile... Mi hanno trascinata qui, in questa specie di cantina, sono rimasta sola tutto questo tempo e non riuscivo a vedere niente... Mi sono risvegliata quando ho sentito la tua voce affannata mentre la Presenza Oscura ti stava strangolando.

    Forse essa ti ha voluto separare da noi in quanto sei la sensitiva del gruppo, Kaoru-chan...

    Può darsi, ma ciò che conta è che adesso siamo in due... adesso che sei qui con me, sento che nulla può più ferirmi o...

    Aspetta a parlare cara, dopo quello che ci è accaduto non mi stupisce più niente... Piuttosto concentriamoci sulla missione, può essere che Kenza sia in questo posto. Direi di andare a cercarlo.

    Hai ragione Haku-kun! Andiamo...

    Il portatore dell'Arte del Legno tentò di fare mente locale: apparentemente erano solo loro due in quello che appariva un luogo buio e vastissimo.

    La situazione sembra troppo tranquilla. Dobbiamo andare avanti molto più che prudentemente. Come dico sempre: Aspettati più di quanto aspettato, aspettati l'inaspettabile. Lei è una sensitiva, può darsi che la sua abilità possa giovarci nella ricerca.

    Aspetta, Kaoru-chan! Riesci a sentire la sua presenza?

    Non tanto... Prima la sento, poi no... è questo posto, lo so... l'unica cosa che posso dire per certo è che emana quelle che io chiamo radiazioni spirituali. Mi confonde le idee e non riesco a stabilire se qualcuno sia vicino o lontano...

    In questo caso dovremmo procedere alla vecchia maniera: provare a chiamarlo, anche via radio-trasmittente. Le batterie sono ancora cariche?

    Non saprei Haku-kun... sono state accese per tutto il tempo, come Kenza-kun ci ha ordinato di tenerle, per cui non credo che sia rimasta tanta autonomia.

    Va bene, dai.. speriamo di trovarlo presto allora. Stammi vicino e non lasciare la mia mano...

    Ok!

    Hakurama prese la mano dell'amica, fredda come la morte e iniziarono entrambi a camminare gridando a squarciagola il nome del collega e capo della squadra Sarutobi, cercandolo letteralmente nel vuoto; di tanto in tanto provavano a contattarlo via radio ma non c'era campo in quel sotterraneo e la kunoichi sensitiva del gruppo riusciva a sentirne a malapena la presenza.

    Come direbbe Kenza, il suino di un Jashin ce l'ha a morte con noi... Inoltre lei è qui con me, ma non proferisce parola. Sarà la paura, o forse cerca di sentire il compagno e deve concentrarsi, ma non mi convince più di tanto...

    Continuarono a cercare Kenzaburo ancora per parecchio e sembrava che avessero percorso tanta strada. Entrambi erano senza parole e si scambiavano ogni tanto mezzo sorriso per farsi coraggio, quando Kaoru ad un certo punto scorse in lontananza una porta, dalla cui fessura sul suolo si intravedeva una timida luce.

    Là, Haku-kun! Vedo una stanza!

    È la nostra unica alternativa. Mettiamoci ai lati e proverò ad aprirla. E... Sta' attenta, non saprei come fare se ti accadesse qualcosa di brutto... non permetterò che ti succeda nulla di male, ma dovrai coprirmi in caso di attacco improvviso.

    ...

    Era come se Kaoru fosse stata presa alla sprovvista. Per quanto si notava, divenne rossa in viso e abbozzò un altro mezzo sorrisino, senza nulla dire al Senju. Hakurama non voleva certo farla sentire in imbarazzo ma quella reazione gli parve ancora più strana, dato che in passato è capitato di parlare di certe cose che vanno oltre il semplice avvertimento e la cura verso gli amici.

    È strano come sia rimasta zitta, o non abbia incrociato il mio sguardo... Di solito è più aperta.

    Giunsero davanti quella porta e si misero rispettivamente uno per lato di essa, poi Hakurama tirò il saliscendi e aprì pian piano: prese a sbirciare da dietro l'angolo di apertura, aspettandosi di ricevere un “caloroso” benvenuto ma non successe niente.

    Niente... Kaoru sembra non avvertire il minimo disturbo... possiamo entrare.

    La stanza in cui accedettero sembrava familiare. Presentava una porta opposta alla loro entrata, mobili finemente intarsiati in legno pregiato e credenze alla cui sommità stavano quadri, portafoto e cornici di ogni genere e materiale. L'unica differenza, a parte la luce che illuminava la stanza, era che le foto erano tutt'altro che macabre e orripilanti: alcune di esse raffiguravano un'allegra famigliola, altre solo una bambina sorridente e bella quanto un angelo.

    Ma è... ERA... la Presenza Oscura!

    Al dire di Kaoru, Hakurama si avvicinò e guardò più attentamente una delle immagini che rappresentavano la bambina.

    Non ci voglio nemmeno credere!

    Era veramente bella, coi capelli lisci e lunghi di un nero intenso, ma ben ordinati e pettinati rispetto all'attuale versione della piccola, tutti increspati e malconci; gli occhi, che trasparivano felicità e innocenza erano di un celeste meraviglioso e la carnagione era più colorita, mentre adesso quegli stessi occhi e quella carnagione lasciavano intendere tutto fuorchè una bambina apparentemente indifesa e felice nell'ambiente familiare in cui avrebbe dovuto trovarsi.

    Hai ragione Kaoru-chan! Inizio a capire cosa è succ... MERDA!!! DI NUOVO!!!

    Mentre parlava, una scossa di terremoto si fece sentire nella stanza in tutta la sua intensità, facendo tremare anche il singolo granello di polvere che aleggiava nell'aria: ciò che il forte sisma produsse fu una nuova voragine che, come un mostro aspira-tutto, iniziò a fagocitare l'intero contenuto della stanza, iniziando dai grossi mobili, per poi passare ai numerosi quadri e portafoto appesi e appoggiati qui e là.

    KAORU-CHAN!!! NON LASCIARE LA MIA MANO PER NIENTE AL MONDO!!!

    Il discendente dei primi due Hokage tentò di aggrapparsi alla maniglia della seconda porta, cercando di sopportare il peso di Kaoru, la quale però non riuscì a tenere la presa e stava quasi per essere risucchiata, se non fosse che all'ultimo momento si appigliò al ciglio del baratro che scaturì dal sisma.

    AIUTO HAKU-KUUUN!!!

    RESISTI! AGGRAPPATI AL LEGNO!

    Hakurama allungò miracolosamente dal suo braccio una protuberanza di legno che avvolse la Yamanaka e la trasse in salvo dalla voragine, che ormai aveva risucchiato tutte le suppellettili della stanza.

    Dobbiamo andare! SUBITO! Meglio l'ignoto che il terremoto!

    E facendo rima nei suoi pensieri, infilarono l'uscio non curanti di cosa avrebbero ritrovato fuori da quella camera e si ritrovarono di nuovo in quella cantina buia, nella stessa calma di prima che entrassero in quel monovano: la scossa di terremoto era ormai terminata.

    E con questa volta siamo pari!

    Kaoru abbracciò stretto e baciò per l'ennesima volta il collega, la cui temperatura corporea salì di qualche grado per l'emozione. Hakurama cercò di rimanere calmo, ma non riuscì a tenere a bada il suo cuore che prese a battere all'impazzata: senza pensarci ricambiò il bacio della compagna e per completare l'opera si baciarono entrambi passionalmente. Erano proprio presi.

    Uno a uno quindi, Kaoru-chan!

    Già! Dai, andiamo avanti ora... Dobbiamo ancora trovare Kenza-kun...

    Hai ragione, non possiamo lasciarlo solo. Riprendiamo le ricerche e speriamo che niente si pari davanti a noi.

    OK... Ma stiamo attenti, sento delle presenze qui, diversamente da prima...

    Ripresero così a camminare e di tanto in tanto il rumore di passettini di qualche topo e alcuni squittii attiravano l'attenzione dei due, finché in lontananza non scorsero le sagome di due persone.

    Avevi ragione, Kaoru-chan...

    Il Senju e la Yamanaka serrarono le fila e si misero a camminare misurando il singolo passo in quel buio presto.

    Ma è Kenzaburo! Ma l'altra persona.. No.. Non ci credo...

    SANGUE DI HASHIRAMA!

    Assieme al parente dello Hokage, il portatore del Mokuton scorse quella che sembrava Kaoru. Guardò alla sua destra e Kaoru era lì, che gli teneva la mano, anche lei apparentemente scioccata da quella vista.

    Haku-kun, quella vicino a Kenza-kun è la Presenza Oscura, ne sono certa!

    Se davvero è così, allora Kenza-kun è in pericolo!

    All'opposto, Kenzaburo e l'altra Kaoru parlavano tra loro, senza che Hakurama e la collega a fianco sentissero la minima parola.

    E adesso!? Che cavolo succede!? Quel bacio era vero... Doveva essere vero! Sentivo il suo respiro, le sue labbra, le sue braccia attorno alle mie, il suo profumo di rose blu... NO! NON PUÒ ESSERE!!!

     
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    Ma che avete contro Jashin? :asd:
    comunque mi sono piaciuti entrambi i post. Mi aspettavo esattamente ciò che avevo richiesto da entrambe le tracce. .Tutti e due prendete come voto 7,8
    CITAZIONE
    Traccia:
    La Kaoru vicino ad Hashirama estrarrà subito un kunai dal proprio taschino. Mentre starete per pensare che sia proprio lei il nemico, la sua controparte vicina a Kenzaburo trapasserà il Sarutobi con una mano (ti sentirai levare parte delle energie) per poi correre verso Hakurama e colpirlo con quella stessa mano in faccia.
    Kaoru proverà a colpirlo con un affondo, ma l'essere misterioso sarà troppo veloce e schiverà il colpo.
    Indietreggiando, la presenza muterà la sua forma, assumendo quella di un guerriero 635px-The_Cursed_Warrior con tanto di lancia e armatura.
    Siete le prime persone ad essere ancora vive dopo più di un'ora passata in questa abitazione.. Pare che quella famigliola felice che uccisi 78 anni fa non sia stata di buon esempio per voi...
    Kaoru avvicinandosi a voi vi spiegherà una sua strategia.
    Proverò a bloccarlo con il capovolgimento spirituale.. Lascio il resto a voi!
    Posizionando le mani a mo' di mirino, la ragazza lascerà il proprio corpo per entrare in quello del proprio bersaglio; tuttavia, dopo neanche 2 secondi dal suo svenimento, riaprirà gli occhi.
    Non.. non è possibile.. Sembra non avere un corpo nel quale entrare.. è un fantasma!
    Oltre che spaventata, sarà molto stremata, tanto che non riuscirà a muoversi. Tocca quindi a voi combattere e sconfiggere colui che vi ha causato così tanti problemi finora.

    Avete a disposizione il primo attacco. In seguito ai colpi del fantasma Kenzaburo ha perso 15 punti chakra, mentre Hakurama ha subito 3 slot ferita (partirete quindi con questo svantaggio).
     
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    Legenda
    Narrato
    Pensato Kenzaburo
    Parlato Kenzaburo
    Parlato Hakurama Senju
    Parlato Kaoru Yamanaka
    Parlato Fantasma

    Ora o mai più!
    Si disse il Sarutobi, portando la mano al suo portakunai per estrarre l'omonima arma.
    La Kaoru "di Hakurama" fu più veloce di lui.
    Allora è lei quella fittizzia…
    Constatò sogghignando Kenzaburo, continuando la sua azione.
    Hai fatto un passo fals…!
    Il giovane interruppe il pensiero sentendo qualcosa penetrargli la schiena per poi osservare una mano spuntargli dal petto.
    Che cosa…? E' la mano di Kaoru… la riconosco dal sangue raggrumato… dannazione!
    Bastardo… sei tu allora…
    Sussurrò il ragazzo, inerme in quella presa. Il bracco della ragazza, infatti, trapassava da parte a parte il petto del Genin, senza ferirlo fisicamente.
    Dannazione, non riesco a muover…
    Ancora una volta il discendente del terzo Hokage non riuscì a concludere il pensiero a causa, questa volta, dell'estrazione del braccio.
    Cosa diamine sta succedendo? E' come se stesse trascinando fuori tutte le mie energie… come fa? Chi è in realtà?
    Con un colpo secco la falsa Kaoru liberò il suo braccio dal corpo del Sarutobi.
    Dannazione! Perché sono improvvisamente così stanco?
    Quest'ultimo fece per cadere a terra ma al'ultimo riuscì a piegare un ginocchio, non cadendo completamente a terra. Ansimante e in ginocchio, con un braccio ben piantato a terra che aiutava a sorreggere il corpo, Kenzaburo non poté che assistere impotente all'offensiva contro il Senju, nemmeno minimamente ostacolata dall'intervento della vera Yamanaka.
    AHHH... BESTIA... DEFORME...
    Dannazione, non posso fare niente, il mio corpo non si è ancora ripreso! Kaoru è decisamente troppo lenta, non può fermarlo! Non con quel fendente!
    CHI SEI VERAMENTE? PARLA!
    Una volta completata la sua azione, la Kaoru fittizia indietreggiò per poi ricoprirsi di un lieve bagliore, cambiando il suo aspetto.
    Siete le prime persone ad essere ancora vive dopo più di un'ora passata in questa abitazione.. Pare che quella famigliola felice che uccisi 78 anni fa non sia stata di buon esempio per voi...
    Un'armatura... ora si spiegano molte cose... Che abbia annullato una tecnica della trasformazione? Ed è anche cornuto...
    Nel frattempo che l'essere blaterava lo shinobi imparentato con l'Hokage si era riunito ai suoi due compagni, appena in tempo per ascoltare la strategia della ragazza.
    Proverò a bloccarlo con il capovolgimento spirituale.. Lascio il resto a voi!
    Vai.
    Ordinò il Sarutobi, conscio del suo ruolo di capitano.
    La Yamanaka formò con le mani una specie di mirino e, puntando la creatura, svenne.
    Prontamente il Senju accolse il corpo della compagna nelle sue braccia.
    Pronti!
    Si disse il capo del team della foglia, estraendo un kunai.
    Non erano passati neanche una manciata di secondi che il corpo di Kaoru venne scosso da un leggero tremito, seguito dall'apertura delle palpebre della ragazza.
    Con occhi sconvolti la sensitiva pronunciò parole nefaste.
    Non.. non è possibile.. Sembra non avere un corpo nel quale entrare.. è un fantasma!
    Ma... che dici?!
    Un fantasma? Che cazz… avrebbe anche senso! Dannazione!
    Inveì l'utilizzatore del chakra Raiton, constatando poi l'impossibilità della compagna nel muoversi.
    Vorrà dire che lo dovremo sconfiggere con solo le nostre forze…
    Hakurama, gli apro io la guardia, tu colpiscilo con la tua tecnica più potente!
    Ordinò serio il caposquadra, erigendosi in tutti i suoi centimetri.
    Non me lo faccio ripetere due volte, Saru-kun.
    Abbiamo subito già dei danni… non possiamo reggere ancora a lungo, dobbiamo finirla il più velocemente possibile!
    Lo shinobi afferrò il kunai con la bocca e compose tre sigilli a lui cari: cane, topo e tigre.
    Riprendendo in mano il primo kunai ed estraendone un secondo dall'apposito contenitore, il Sarutobi eseguì la tecnica già usata nella sua prima missione per fermare il ladruncolo.
    Prova a schivare questo!
    Vai Hakurama!
    Al segnale del ragazzo il Senju si scagliò contro l'armatura, cercando di colpire il collo della persona, o qualunque cosa fosse, con un kunai in un punto poco coperto. Subito dopo seguì un assaggio della potenza della foglia, indirizzato sempre nello stesso punto.
    Cerchiamo di resistere, dobbiamo sconfiggerlo quanto prima!
    Il punto è che non so quanto reggerò ancora... sto esaurendo il mio chakra.
    pensò Kenzaburo asciugandosi col polso destro la fronte, grondante di sudore.


    Riepilogo di fine post
    Azione gratuita 1: Afferro il kunai con la bocca, liberandomi le mani.

    Azione gratuita 2: Estraggo un secondo kunai.

    Azione gratuita 3: Riprendo il kunai dalla bocca.

    Azione Offensiva 1 - Attacco con armi da lancio: Lancio i kunai.

    Azione Offensiva 2 - Tecnica energia gialla: uso la Tecnica dei Kunai Paralizzanti mirando alle gambe. (15)
    Tecnica dei Kunai Paralizzanti


    Tipo: Ninjutsu
    Posizione delle mani: Cane - Topo - Tigre
    Descrizione: il ninja dopo aver completato i sigilli estrae due kunai e comincia a concentrare il proprio chakra all'interno di essi.
    Successivamente dovrà scagliarli contro il nemico cercando di colpirlo, se questo avverrà esso il nemico riceverà una malus di un punto alla parte del corpo (se sono braccia -1 forza se sono gambe - 1 velocità se è il busto -1 destrezza).
    I kunai non dovranno per forza infilzarsi nella carne del nemico ma basterà anche solo una taglio (causato da almeno di uno dei due kunai) per far scattare la tecnica.
    Consumo: 15
    Richiede: Destrezza 3
    Costo: 35 Exp
    Energia: Gialla



    Chakra consumato: 15 (Tecnica Kunai Paralizzanti) + 15 (Rubati dal fantasma) = 30
    Chakra rimasto/posseduto: 10/40
    Danni fisici //
    Danni psicologici //
    Condizioni psico-fisiche: Stanco ma determinato, conscio del disperdio di forze.
    Armi rimaste/possedute: Tutto meno due kunai :fiore:
    Farmaci rimasti/posseduti: //
    Posizione del PG: leggermente spostato verso sinistra (osservatore il fantasma) sull'asse Kaoru-Fantasma, al fianco di Hakurama.
    Distanza dall'avversario: Ignota (5m ?)


    Calcoli
    Attacco con armi da lancio = [(2.5 + 2) / 2] = 2.25


    Commenti/Considerazioni
    Ho già quasi finito il chakra xD
    Se serve qui c'è la mia scheda.
     
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28 replies since 4/1/2015, 17:27   828 views
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