Missione Oto: Consegna degli Ordini

Come la vide avvicinarsi da lontano, Keidan fece qualche passo verso di lei per venirle incontro.
Hai fatto prima di quanto mi aspettassi, bene, si vede che hai preso la missione seriamente...ed è quello che ci serve.
Si...penso che prima parto meglio è...
Senza indugiare oltre il superiore le passò una sciarpa di colore violaceo, dalla tonalità chiara.
Tieni, con questa Shun ti riconoscerà...
Sayuri la prese e se l'avvolse intorno al collo, in modo molto soffice, facendola scendere in un lato.
Non mi sta male...
Subito dopo Keidan prese una busta dalla tasca e passò anche questa a Sayuri.
Questi sono gli ordini......mi raccomando, consegnali solo a Shun....
Si...sarò fatto
Li prese in consegna e li pose all'interno delle sue vesti, nascondendo la lettera.
...un'altra cosa...se vedessi che la situazione si complica distruggili. Sempre meglio che non riceva gli ordini che venisse scoperto
Dovevano essere di sicuro ordini molto importanti o quanto meno avrebbero messo la copertura di Shun in pericolo. Di certo era curiosa di sapere che tipo di ordini ci fossero li dentro, ma non poteva aprire la busta di sua iniziativa.
Va bene...farò molta attenzione
Le passò ancora una busta infine Qui troverai la mappa e il nome del luogo in cui dovrai recarti
Le venne dato il permesso di aprirla e visionò la mappa che c'era al suo interno. Segnava un piccolo villaggio oltre il confine del Paese delle Risaie, il nome era Kumetaki. Da li si sarebbe dovuta recare in una locanda, Il Pollastro. Li sarebbe avvenuto l'incontro con il ninja.
Bene...allora partirò subito, così dovrei arrivare entro sera!
Ricevuto l'assenso dei Keidan, Sayuri lasciò il nascondiglio, pronta a partire. Una volta fuori notò che era una bella giornata di sole e la foresta che stava percorrendo sembrava essere bella e animata di vivacità dagli animali che l'abitavano. Decisa a voler arrivare quanto prima assunse un passo più che moderato. Correndo per la foresta pensò a molte cose, come questa missione avesse degli aspetti pericolosi. Di certo quale missione non ne aveva, ma qui sapeva che in gioco non c'era solo lei, ma anche il ninja che si era infiltrato tra le schiere del Villaggio dei Takigakure. Iniziò a pensare che con il tempo lei avrebbe accumulato sempre più esperienza, e molto probabilmente le missioni sarebbero diventate sempre più difficili. In questa se non andava storto, avrebbe dovuto solo consegnare una busta, dopo di che se ne sarebbe potuta tornata al villaggio e da un lato sperava veramente che le cose andassero in questo modo. Quando furono circa le due del pomeriggio, decise di fermarsi un momento per rifocillarsi. Si sedette sotto un'albero, cercando un po' di ombra e prese un piccolo fagotto che si era preparata, portandosi così qualcosa da mangiare. Vi aveva messo dentro due palle di riso e iniziò a mangiarle lentamente, così da prendersi qualche minuto per riposare le gambe.
Ehh...mi sarebbe piaciuto avere un po' di compagnia...una missione da sola non è il massimo...
Dopo essersi riposata una mezzo'oretta, riprese a viaggiare nuovamente, senza fare ulteriori soste. Era da poco tramontato il sole, quando aveva varcato il confine del Paese delle Risaie. Sapeva che ora avrebbe dovuto prestare molta più attenzione, ma anche che non si sarebbe potuta tirare indietro.
Il villaggio di Kumetaki non è molto lontano stando alla mappa...
Continuò dirigendosi verso ovest, in direzione del villaggio, seguendo le indicazioni che leggeva sulla mappa. Dopo circa un'oretta si ritrovò a Kumetaki, un villaggio non molto grande, che si estendeva su poche vie, di cui una principale. Non sarebbe dovuto essere difficile trovare la locanda, ma per sicurezza preferì chiedere a qualcuno del posto. Fermò una signora che stava trasportando una cesta piena di panni.
Mi scusi...
Si?
Sto cercando una locanda...Mmm meglio non dire subito il nome o non sembrerà che sono una straniera di passaggio...Me ne saprebbe consigliare una buona e vicina?
Ma certo...ce ne sono solo due in questo villaggio...
Solo due? Ottimo...
La prima è "L'Ostello Rosso"...e lo trovi girando per quella via a destra...
Mmm si bene...e l'altra invece?
Fece finta di essere interessata di sapere entrambe dove si trovassero, così da non dare sospetti.
...l'altra è "Il Pollastro"...
Si...bene così!
...e devi girare sempre prima a destra...ma vai un po' più avanti e poi svolti a sinistra...sono entrambe due buone locande...
La ringrazio...è stata davvero gentilissima
Lasciata la donna, Sayuri imboccò la prima via a destra e proseguì dritto, oltrepassando la prima locanda a cui non aveva minimamente interesse. Seguendo le indicazioni che le erano state date, si ritrovò davanti alla locanda giusta, vedendo bene il mostra la targa in legno con sopra scritto il nome. Si avvicinò ed entrò nella locanda. C'era diversa gente, ma a prima occhiata non vedeva in giro il ninja.
Posso aiutarti signorina?
Si avvicinò lei un uomo piuttosto grande e robusto, con due folti bassi, ma pelato, che indossava un camice da lavoro molto sporco.
Eh?
Sono l'oste di questo posto...desideri qualcosa?
Oh sisi...mmmm un tavolo libero c'è?
Ma certo, puoi scegliere quello che preferisci...quando ti sarai seduta verrò subito da te e prendere l'ordinazione.
Così Sayuri iniziò a guardarsi intorno per scegliere un tavolo. C'era molta gente, ma di tavoli liberi ce ne erano ancora. Lei però cercava dei tavoli vicini, non sapeva in che modo Shun le sarebbe apparso e se si fosse seduto con lei, cosa improbabile a dirsi. Vide due tavoli uno dietro l'altro, attaccati vicino alla parete. Erano tavoli da due e così ne scelse uno e andò a sedersi. Ora non doveva far altro che attendere.

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Dopo poco che si era seduta l'oste la raggiunse per prendere l'ordinazione.
Allora...sai già cosa vuoi mangiare?
Si...ho visto sul tavolo di qualcuno una ciotola di ramen...aveva l'aria invitante
Perfetto...vedo di portartelo quanto prima
L'oste se ne andò, lasciandola sola. Sayuri continuò a guardarsi in giro, nell'ipotesi che non avesse visto Shun per una svista, ma di lui neanche l'ombra.
Forse non sarà ancora arrivato...aspetterò...
Passò un po' di tempo prima che Shun arrivasse. Finì il suo pasto, trovandolo anche molto gustoso, proprio come aveva detto l'oste. Quando il ninja giunse era ormai passata un'oretta, ma Sayuri non si accorse del momento in cui lui si sedette proprio dietro di lei.
Scusa il ritardo...
Eh? Si chiese se la voce che sentì stava parlando effettivamente con lei
...ho avuto un contrattempo...
Non aveva dubbi che si stava rivolgendo a lei, così si girò per avere conferma di chi fosse. Vide il profilo di dietro, lunghi capelli scuri e un uniforme ninja, poteva essere solo una persona.
Hai avuto una buona intuizione a sederti tra due tavoli vuoti...
Sei...Shun? Giusto?
Si...sono io...
Bene...meno male...ti aspettavo qui da un po'
...non pensavo avessero mandato una ragazzina.
Hanno detto che così non avrei destato sospetti
Hai avuto problemi ad arrivare qui?
No...nessuno. E' andato tutto bene...
I due continuarono a parlare, restando schiena contro schiena, senza voltarsi, così da non far vedere che stessero comunicando tra loro.
Allora cos'hai per me?
Una lettera...con degli ordini...mi è stata affidata da Keidan...
Bene...passami la busta vicino al muro, senza voltarti...
Sayuri fece come le venne detto. Prese la busta e l'affianco al muro, facendola passare dietro, cercando la mano di Shun per consegnargliela. Ma proprio mentre stavano per effettuare lo scambio, qualcuno li interruppe, avvicinandosi al tavolo di Shun. Sia il ninja, che la ragazza, tirarono indietro il braccio, per non farsi vedere.
Maoto...che ci fai qui?
Maoto?
Si voltò leggermente con il viso, per vedere chi si fosse avvicinato. Era un ninja del villaggio di Takigakure, che si era piazzato proprio davanti al tavlo di Shun, e visto che sembrava conoscerlo, Sayuri dedusse che Maoto doveva essere il nome finto che usava al villaggio.
Kenzo...io...vengo qui spesso...mi sono fermato per mangiare qualcosa. Che ci fai tu qui invece?
Il ninja si sedette al tavolo di Shun, la missione sembrava essere compromessa , non era più il caso di restare li. Così Sayuri pensò bene di alzarsi e andarsene dalla locanda, avrebbero trovato in seguito il modo per comunicare. Si avviò alla porta e diede un ultimo sguardo a Shun prima di uscire. Il ragazzo le fece un cenno con la testa, facendole capire che stava facendo bene ad uscire da li. Una volta fuori però Sayuri doveva decidere sul da farsi, intanto iniziò a camminare per le vie del villaggio, ipotizzando che sarebbe stato sospetto se avesse aspettato davanti alla locanda.
Devo trovare un posto per nascondermi...e se andassi all'altra locanda per il momento?
Ma mentre camminava sentì dei rumori e dopo poco si accorse che qualcuno stava facendo la sua stessa strada. Guardandosi in giro però non vide nessuno e la cosa l'allarmò. Man mano che avanzava sentiva sempre questa presenza dietro di se, alla fine decise di provare a seminarla. Così iniziò a correre più veloce che poté e proprio quando lo fece l'ombra che la stava seguendo uscì allo scoperto. Anche se era lontano, voltandosi indietro vide qualcuno correrle dietro.
Allora è vero!...Qualcuno mi segue!
Purtroppo il suo tentativo di fuga non finì bene. Non conoscendo le strade di Kumetaki, finì per svoltare in un vicolo cieco e si ritrovò a non avere via d'uscita. Si guardò in giro e vide alcuni bidoni dell'immondizia, così, non essendoci altro l'unica cosa che poté fare e mettersi dietro di loro per nascondersi.
Mamma che puzza...
Pochi secondi dopo anche il suo inseguitore giunse all'entrata del vicolo.
Hey ragazzina...esci fuori...
Lo sentì fare lentamente qualche passo e Sayuri si sentì con il cuore in gola, non sapendo che fare.
Sapevamo che qualcuno stava facendo il doppio gioco...non pensavamo fosse Maoto...
Sapevano di Shun?
...e ora mentre il mio compagno si occupa di lui, io mi occuperò di te. Abbiamo visto che gli stavi consegnando una lettera...
Si chiese come avevano fatto a vedere la lettera
...avanti consegnamela subito.
Continuò a sentirlo avvicinarsi e la tensione si fece sempre più palpabile. Non poteva assolutamente consegnare la lettera che le era stata affidata da Keizan, avrebbe significato fallire la missione e fallire come ninja. La paura iniziò ad impadronirsi di lei e si rannicchio portandosi le ginocchia al petto. Le veniva quasi da piangere per la paura e per un attimo si chiese perché mai avesse deciso di diventare una kuinoichi. Gli occhi le si iniziarono a riempire di lacrime e tremò tutta.
Che posso fare?? Voglio andare via da qui...
Vide improvvisamente un tombino a pochi metri da lei, pensò che sarebbe potuta uscire e infilarsi li dentro e continuare a fuggire, ma non sapeva se sarebbe riuscita ad arrivarsi, le serviva un diversivo.
So che non dovrei...ma ...se leggessi gli ordini...e dopo gli dessi la lettera con dentro un sigillo esplosivo...riuscirei a prendere tempo. In questo modo saprò solo io il contenuto e la lettera verrà distrutta...

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