Difendere il covo!

[Akatsuki] - Misaki Mei

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  1. Misaki Mei
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    Fiore del Suono - Hokage (Ex-Raikage - Nata dalla Tempesta)

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    Kirika: Parlato/Pensato
    Alleati: Zetsu - Quetzalcoatl
    Iwa: Ninja

    Zetsu guardò più attentamente tutti i nemici che avevano difronte - I Jonin dici?... - muovendo la testa a destra e sinistra si mise a guardali tutti, quasi uno per uno. - Non sembra essere una bella situazione... - Kirika avrebbe voluto del tempo per fare del sarcasmo, ma sapeva che quello non era il momento più opportuno. Improvvisamente Zetsu sbatté il piede destro a terra per poi rimanere completamente immobile. - Hey? - Provò a chiamarlo, ma l'essere non si scomponeva, nemmeno battendo ciglio. - Ti sei incantato? Proprio ora? - Immobile più di un albero era incerto se stesse pensando a qualcosa o semplicemente si fosse impietrito o se ancora quello non fosse il risultato di un altro dei suoi bizzarri atteggiamenti. Zetsu era di certo un compagno imprevedibile e a rendere la situazione ancora più stressante fu l'avanzare dei nemici che correndo si diressero verso di loro. Kirika guardò in tutte le direzione, ipotizzando cosa avrebbe potuto fare. Di sicuro sarebbe servito aumentare il loro numero e le marionette avrebbero fatto al caso loro, pur sapendo che non sarebbero bastate. La sua ultima risorsa sarebbe stata quella di richiamare la sorella e forse anche Quetzacolat...ma anche così facendo sarebbe stata una mossa disperata, riuscendo a raggiungere forse solo un terzo del numero di ninja che si trovavano di fronte. - Penso...che comunque non ho un'altra scelta... - Era pronta ad evocare la sorella quando qualcosa iniziò a muoversi sotto al terreno e avvertì altre presenze avvicinarsi. - Altri nemici? - Voltandosi però con suo stupore non si trattava di nemici, ma di altri esseri simili in tutto e per tutto a Zetsu. - Arrivati. - molti di loro parlarono quasi in coro, mentre emergevano da terreno e si avvicinavano. Zetsu lasciò quel suo stato di trans e si voltò verso Kirika - Questi sono gli unici che sono riusciti ad arrivare. Ti apriamo un varco, tu vai. - I primi zetsu si erano già lanciati all'attacco, mentre la giovane guardava stupida l'essere bianco. Non si sarebbe aspettata questa cosa, rimase meravigliata e stupita. Non indugiò oltre e raccolse l'invito del compagno. - S...si....ok vado! - Fece qualche passo, prima di essere fermata però dal compagno - Aspetta un secondo... - Si avvicinò a lei e le pose una mano sulla schiena - Eh??! - Avvertì un'insolito flusso pervaderla, come se il suo chakra venisse smosso da qualcosa. Alcune piccole ferite che aveva le vide rimarginarsi da sole e immediatamente. - Tu... - Ora va! - Si...grazie! - Kirika partì e lo stesso fece anche Zetsu insieme ai suoi simili. Lungo la corsa dei nemici provarono a fermarla, la gli esseri bianchi chiamati dal compagni si interponevano a lei per difenderla e permetterle di avanzare. - E' l'ultima occasione...non posso sprecarla! - Determinata corse più che poté evitando tutti i nemici fino a sorpassare l'intera schiera, alla fine riuscì ad intravederlo. A mezzo chilometro da lei...il ninja che stavano inseguendo. - Ti ho trovato!! - Erano ormai prossimi alle porte del villaggio e anche l'uomo si era accorto della presenza della giovane. - Bene... - Si fermò di scatto, tra i due intercorrevano circa 15 metri - ...sembri essere più ostinata del normale, ma ormai è fatta. Guardati intorno! Sei a Iwa... - E' vero...siamo troppo vicini al villaggio...ma ormai le cose sono andate così, poso ancora fermarlo! - ...non puoi più fare nulla ormai! Ahahahahah - Non dovresti cantare vittoria troppo presto!! - Tra poco tu e i tuoi amichetti verrete distrutti, ma perchè non iniziare da te già che ci hai fatto la cortesia di venire fino a qua! - l'uomo allargò le braccia e diede un pugno alla sua mano e con stupore di Kirika, tra il palmo e le nocche si generò una piccola esplosione - Cos'era? Un esplosione? - L'uomo aveva lo sguardo fiducioso e subito iniziò la sua offensiva. Compose dei sigilli per poi poggiare la mani a terra. Il suolo roccioso si spaccò e facendo forza con le braccia sollevò due massi non molto grandi. - Me li lancerà contro? - Vediamo come te la cavi con questi! - l'uomo scagliò i massi contro Kirika che si stava preparando ad accoglierli, quando improvvisamente esplosero in tante pietre che una dopo l'altra inondarono la ragazza dall'alto. - Dannazione...quel tipo fa esplodere le cose...è pericoloso! - Lo vide avvicinarsi pronto sicuramente per attaccarla corpo a corpo. - Non devo farmi toccare... - Prese il rotolo di Grave Viper con una mano, mentre con l'altra compose velocemen te i sigilli per innalzare un muro di terra - Arte della Terra...Trincea!! - Davanti a Kirika si innalzò un muro di terra che avrebbe dovuto difenderla dall'attacco dell'uomo, nel mentre però evocò anche Viper così da sfruttarlo in difesa, cosa che non tardo nel dover fare. Infatti subito dopo l'attacco, il ninja si preparò a sferrare un nuovo pugno che si sarebbe decisamente rivelato pericoloso visto il fascio lucente di chakra che lo circondava. Usando la resistenza di Grave, Kirika tentò di parare il colpo, pur sapendo che qualche danno lo avrebbe potuto subire la sua stessa marionetta. Finita la sua esplosiva offensiva, il ninja con una serie di salti si allontano dalla giovane - Voglio proprio gustarmi la tua sconfitta...voglio vedere la paura nei tuoi occhi, voglio che mi chieda pietà!... - Che...gran sbruffone...aspetta che sia io a fare la mia mossa...e poi vedremo se parlerai ancora!! - Doveva decidere come attaccarlo, perché di certo andargli vicino non era proprio una buona idea. - La cosa migliore è stargli quanto più lontano possibile...ovvero allontanarsi dal terreno...quindi... - Si passò il dito della mano che aveva libera su una delle ferite e prelevò del sangue, poi compose i sigilli e sbatté il palmo al suolo - Kuchiyose no Jutsu!!! - una nube di fumo bianca l'avvolse in pochi secondi, per poi scomparire grazie al battito delle poderose ali del gigantesco quetzal che aveva evocato. - Giovane amica...serve aiuto? - Si...per prima cosa ho bisogno che ti avvicini...e quando ti darò il segnale...voglio che tu salga verso l'alto! - Bene...lascia fare a me! - Il grande quetzal si fiondò in avanti ad alta velocità e in breve tempo accorciò le distanze di una quindicina di metri. Kirika, dopo aver portato avanti Grave di altri cinque metri, richiamò la sua spada violacea, lasciandola cadere sul terreno, poi prese i rotoli delle altre sue marionette e le richiamò sul terreno, avendo così tutta la sua formazione di bambole al completo. - Forzaaaa! - Mando in avanti Kimimaro e Yogan ai lati, seguiti dietro da Kurotorasuiji, che venne però prima manovrato per raccogliere la Shisui. Le prime due marionette per tentarono due attacchi di finta per distrarre il nemico. Kimimaro con la sua coda e Yogan sferrando un cacio in rotazione. Solo dopo i loro attacchi portò quello verò con un fendente di Shisui, impugnata dalla sua marionetta multibraccia. Il colpo fu veloce e potente, l'aria vibrò al passaggio della lama che era diretta ad affondare se stessa almeno in metà gamba dell'avversario, fino ad arrivare all'osso. - Non pensare che sia finita! - Attivò un congegno delle sue marionette Yogan e Kuro che spalancarono la loro bocca facendo fuoriuscire un tubo metallico. Le due iniziarono a volteggiare intorno all'avversario per poi sparargli contro un getto d'acqua pressurizzata ciascuno. Finito il loro spettacolo, le due marionette avevano però un'altro asso nella manica. Per meglio dire Kuro lo aveva nella testa, che si staccò dal suo corpo e fece fuoriuscire una lama dal collo, intrisa di veleno. La testa si diresse verso l'uomo tentando di colpirlo alla spalla con un veleno che se fosse entrato in circolo gli avrebbe causato un forte senso di spossatezza. - Ultimo ATTO!!...YOGAN!!! - Dopo che Kurotorasuiji si ricompose, fu la volta di Y ogan che spalancò la sua bocca e da lui un'enorme quantità di lava incandescente fuoriuscì. La lava si innalzò verso il cielo andandosi a depositare fino a quindici metri di distanza davanti a lei. Se l'uomo fosse stato colpito per lui sarebbe stato un vero problema. La lava era di un colore vivo, più delle altre volte e innalzò una cappa di calore e gas che inondò l'area. - Bene...Quetzalcoatl...ORA!! - Ricevuto! - A tutta velocità, il grande volatile sfrecciò verso il cielo, innalzandosi per venti metri dal terreno, permettendo a Kirika di allontanarsi dall'uomo e dalle sue capacità esplosive.


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