Difendere il covo!

[Akatsuki] - Misaki Mei

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  1. Misaki Mei
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    Fiore del Suono - Hokage (Ex-Raikage - Nata dalla Tempesta)

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    Kirika: Parlato/Pensato
    Alleati: Zetsu - Quetzalcoatl - Mei
    Iwa: Ninja - Tsuchikage

    Quando le ante della marionetta di aprirono, l'uomo cadde in avanti, primo di forze e stremato. Le ferite inflitte dalle lame di Kurotorasuiji erano parecchie e profonde, il sangue sgorgava a fiotti. Vederlo cadere al suolo fu un sollievo per Kirika che pensò che ora era veramente fatta, in quelle condizioni non sarebbe riuscito a fare più nulla - D-dannata... - La sua mostruosa trasformazione iniziò a venire meno, facendolo tornare al suo aspetto originale segno che evidentemente non riusciva più volontariamente a mantenere quella forma. - Son...sono stato...bat-battuto... - Con le poche forze era riuscito a non cadere a terra del tutto, fermandosi sulle ginocchia, ma con il resto dei muscoli completamente immobili tirò un sospiro e volse lo sguardo al cielo come per contemplare la misericordia di un Dio. Forse preso dalla follia iniziò a ridere in modo osceno e Kirika e Mei non poterono fare a meno di guardarsi - Ora per te è veramente finita... - Eh? - ...buona morte ragazzina.... - L'uomo barcollò, sapendo che per lui non c'era molto da fare, ma intento a voler ancora guardare il cielo tentò comunque di mantenersi in ginocchio - Saluta la tsuchikage... - Ne Kirika ne Mei capirono cosa intendesse e quando voltarono lo sguardo al cielo fu troppo tardi - Tsuchi...?? - Non ebbe il tempo di fare nulla che nel momento che alzò lo sguardo qualcosa la colpì violentemente al volto senza che si rendesse conto di cosa e venne sbalzata via dal quetzal per il contraccolpo subito - AHHH! - Mentre era in picchiata vide il compagno volante sempre più in alto, mentre lei scendeva sempre più in basso e poi un'ombra nera, veloce che si avvicinò a lei e nuovamente la colpì due volte, accelerando così la rovinosa caduta. Arrivò a schiantarsi al suo, in modo violento e disastroso che si sentì rompere le ossa. Il respiro le sembrò mancare, dopo le prima urla non riuscì ad emettere altri gemiti per il dolore. - Kirika!!! - Mei vide la scena da lontana e cercò di avvicinarsi alla sorellina, quando l'ombra nera si diresse velocemente contro di lei, attaccandola. I movimenti erano estremamente veloci e Kirika, anche per la concentrazione completamente svanita, non riusciva a seguirla per niente. I colpì che portò contro Mei erano rapidi e violenti e a ognuno di quelli un pezzo della rianimata andava in frantumi. Alla fine Mei era stata ridotta letteralmente a pezzi, tanto che la rigenerazione questa volta ci avrebbe messo parecchio tempo. Il corpo cadde a terra e solo in quel momento Kirika riuscì a vedere l'ombra nelle sue vere fattezze. Una donna magra, vestita di nero. Le vesti facevano risaltare ancora di più la sua bianca pelle e il suo aspetto minaccioso - Tsuchi...kage? - Osservandola i suoi piedi erano sollevati da terra, come se levitasse a mezz'aria - L'akatsuki in casa mia...non pensavo sarebbe mai successo... - Kirika era ancora stesa a terra, quando sentì delle voci nelle sue vicinanze - Oh...la Tsuchikage... - Cercò di spostare il capo, sentendo dolore ovunque e vide che erano comparsi accanto a lei ben due zetsu - ...meglio che vada, tu tienila impegnata più che puoi! - Im...impegnata? Come...pensi...che riesca...? - Kirika cercò di alludere al suo stato fisico dopo i colpi subiti, ma la creatura bianca prima di andarsene si chinò su di lei toccandola con una mano. - C...cosa? - Come aveva fatto precedentemente, immise nel corpo della giocane del chakra e lei lo senti scorrere dentro di se e rinvigorire il suo corpo malandato. Benché sentiva ancora dolore e non aveva di certo le ferite curate, ora riusciva per lo meno a stare in piedi. Il secondo Zetsu scomparve nel terreno anche lui, ma lo vide ricomparire accanto al ninja della roccia, probabilmente per tentare di dargli il colpo di grazie, ma prima che potesse fare qualsiasi cosa, venne colpito dalla donna, che con un singolo calcio gli ruppe il braccio destro, facendogli assumere una posizione poco naturale. Kirika non poté che deglutire davanti a tanta forza e pensare che un altro paio di colpi ben assestati avrebbero potuto portare anche alla sua fine. Zetsu velocemente si rintanò nel terreno per comparire nuovamente a qualche centimetro di distanza in una posizione diversa sempre nei pressi del ninja di Iwa. Ma la donna nuovamente lo intercettò, costringendolo alla ritirata. Con gran stupore della giovane ragazza, Zetsu continuava a perseverare e comparire nei pressi dell'uomo - Per ché non scappa? E'...troppo porte per lui... - Osservò attentamente i movimenti del compagno e capì quale fosse il suo intento, ovvero quello di uccidere il ninja contro cui Kirika e Mei avevano combattuto. La donna sembrava avesse interessa a mantenerlo in vita e poteva esserci solo un motivo - Le informazioni sul covo...ma certo... - Zetsu continuava i suoi tentativi di offensiva e Kirika sapeva che doveva aiutarlo, o quanto meno doveva portare a termine la missione al posto suo, mentre lui con i suoi svariati tentativi cercava di attirare l'attenzione della donna. Estese il controllo dei fili di chakra ad uno dei pezzi di Kurotorasuiji che si trovava a qualche centimetro dall'uomo e osservò bene la situazione per capire quale fosse il momento più opportuno. Lo trovò quando la donna creò una spada fatta di acqua e tentò un affondo diretto a Zetsu. La lama d'acqua e la lama della marionetta si conficcarono nei loro bersagli nel medesimo momento. La spada d'aqcua violentamene tagliò la creatura in due che esalò le sue ultime parole - Kirika...tieni duro... - Mentre la lama della marionetta aveva trafitto la gola dell'uomo da parte a parte, facendogli perdere in pochi secondi parecchio sangue che si riversò fuori da se e nei suoi polmoni, finendo per soffocarlo. Due ninja erano morti in un colpo solo e ora due donne erano rimaste sul campo - Voi...sporchi mukenin...non ve lo perdonerò! Ora mi dirai dove si trova il vostro covo... - Kirika non ebbe tempo di pensare che la donna, ad una velocità a lei assurda, si ritrovò davanti a lei e la colpì con un pugno in faccia - Veloce....!!! - Ancora un calciò lo assestò al fianco e la giovane venne scaraventata indietro di almeno cinque metri - Dove si trova il vostro covo? - La voce della donna era sempre più adirata e non aveva evidentemente voglia di perdere tempo, cosa che invece Kirika doveva ottenere. Non poteva di certo rassegnarsi così e quindi provò lo stesso a fare dei tentativi. Restando già a terra, si limitò a poggiare il palmo sul suolo e rilasciare delle scosse elettriche sperando che raggiungessero la donna, ma questa con un veloce saltò
    evitò la tecnica. Immaginando questa mossa Kirika si era tenuta pronta, recuperando un altro pezzo della sua marionetta con l'alta mano e e provando ad attaccarla di spalle tentò un affondo. La donna però innalzando una colonna di roccia da terra, trovò sotto di se un appoggio per darsi una spinta ed evitare il colpo, con la lama che si bloccò nella stessa tecnica che lei aveva innalzato. Con una picchiata dall'alto atterrò proprio sulla giovane, con una tallonata sulla spalla destra, facendola così sbattere al terreno per la forza che vi aveva messo e subito dopo con un altro calcio fece volare Kirika indietro per altri sette metri. Nonostante il chakra infuso da Zetsu, la ragazza si rese conto di non poter fare molto, ma doveva comunque provare. Richiamò a se le marionette e mandandole tutte all'attacco cercò di colpire almeno con una di loro la Tsuchikage, ma questa con colpi consecutivi le lanciò tutte verso l'alto, eseguendo spostamenti ad una velocità a dir poco sovrumana. Poi la vice comporre dei sigilli e dalla bocca sputare un gettò d'acqua estremamente pressurizzato con cui andò a colpire tutte in una volta le sue marionette, tagliandole perfettamente a metà. - Cosa?! - Kirika si sentì persa. Niente più marionette, niente più Mei e nessuna delle sue abilità era in grado di fermare quella donna. - Finiamola qua. Se non vuoi dirmi dove si trova il vostro covo ti porterò dai nostri interrogatori... - La donna accumulò una massa d'acqua sferica davanti a lei e in pochi secondi la scagliò contro la giovane che ormai non vedeva più alcun modo per evitare tutto ciò. - Shinra tensei. - Quella che udì fu una voce maschile e improvvisamente, dopo aver avvertito una forza che spingeva da dietro, vide la massa d'acqua fermarsi contro una specie di muro invisibile e venire respinta. - Ma cosa? - La massa d'acqua tornò alla sua proprietaria e la spinta che l'aveva fatta indietreggiare colpì anche la donna, facendola sbalzare via di almeno una decina di metri. Non capendo cosa fosse successo, Kirika si voltò indietro e notò immediatamente la tunica dell'akatsuki indossata da un uomo. - Rinforzi? - Un uomo dai capelli arancioni si avvicinava a lei. Il suo sguardo era di ghiaccio, cosa probabilmente dovuta a quegli occhi che chiunque avrebbe riconosciuto, Rinnegan! - Capo? - Non pensavo saremmo arrivati a questo punto. Comunque ottimo lavoro Kirika, ora ci penso io... - Le parole dell'uomo erano fredde e distaccate, non vi era ombra di paura - Lo vedremo!! - La donna si era nel mentre rialzata e guardò l'uomo con aria parecchio adirata. I due si catapultarono l'uno contro l'altra, pronti ad iniziare un nuovo scontro, qualcosa a cui Kirika non aveva mai assistito in vita sua. I due usavano tecniche di una potenza inaudita, che si respingevano a vicenda. I jutsu usati dal capo erano qualcosa che andavano l'umana comprensione e benché anche la donna avesse tecniche sorprendenti, pian piano, nonostante la sua velocità cedeva il passo all'uomo. Ogni attacco da vicino che provava o un qualsiasi jutsu dalla distanza veniva respinto dalla tecnica del portatore delle sei vie. Alla fine con quella strana forza gravitazionale la incastonò al muro e facendo uscire una sbarra nera dalla propria mano le trafisse il petto, facendola sussultare. Con una seconda barra, uscita dall'altra mano, la infilzò nuovamente, all'altezza della milza. La donna in pochi secondi smise di muoversi e l'uomo allontanandosi la rimase li appesa al muro. La giovane Kirika si sentì un misero moscerino, non poteva credere al combattimento che aveva visto e non sapeva nemmeno cosa dire. L'uomo le si avvicinò e lei, inginocchiata a terra come una comune mortale, contemplava la forza del flagello degli Dei. - Ora è tutto finito... - Ah... - ...andiamocene prima che arrivino altri ninja! I prossimi mesi saranno piuttosto movimentati, non ci voleva... - L'uomo alzò lo sguardo verso il cielo, osservando il quetzal librarsi in aria - Possiamo usare la tua evocazione? - Si...non ci sono problemi... - il tono della giovane fu quasi imbarazzato. Non riuscendo a gridare estese uno dei suoi fili, così da raggiungere il compagno e strattonandolo lo chiamò. Una volta che erano in viaggio Kirika restò stesa sul dorso della propria creatura, mentre davanti a se, il capo guardava l'orizzonte. - Non...non sono ancora...così forte...ora come ora...non potrei mai proteggere Suna... - Strinse il pugno e si morse le labbra, mentre alcune lacrime le cadevano giù dagli occhi.
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