Missione Suna: La Stirpe Del Male Terminata

Paese: Suna
Grado: Genin
Energia: Verde

È mattina e sto tranquillamente passeggiando per Suna, per riprendermi dell’addestramento e restare lontano da chiunque. E in questo caso, la parte distrutta dal recente attacco fa al caso mio, poiché gli addetti al lavori sono troppo concentrati a svolgere il loro compito al meglio, quindi non mi disturberanno.
Dannazione, le ferite mi bruciano ancora, ma credo e spero che ne sia valsa la pena.
Mi guardo attorno vedendo solo macerie e danni di quanto accaduto e il ciò mi fa pensare un po’.
Com’è possibile ridurre una città così? E poi per che motivo? Mi sarebbe piaciuto partecipare allo scontro per difendere il mio villaggio, ma mi rendo anche conto che se hanno creato danni simili, di certo vanno ben oltre al mio livello attuale.
Passeggio per un po’ godendomi la tranquillità della solitudine e il chiasso dei lavori in corso.
Ma qualcosa attira la mia attenzione e disturba la mia quiete, per precisione un volatile si avvicina a me. Subito penso che sia solo un uccello di passaggio, ma sento lo sbattere d’ali sempre più vicino fino a ritrovarmelo di fronte. Lo guardo attentamente e noto che tra le zampe porta un messaggio.
Sarà per me?
Passano alcuni istanti e il volatile resta davanti a me, sicuramente vuole la mia attenzione.
Ok ho capito, il messaggio è per me. Proprio mentre mi stavo rilassando.
Prendo dalle sue zampe il messaggio e, mentre lo leggo, il pennuto vola via.
Il messaggio contiene una richiesta di presentarmi immediatamente al palazzo del Kage per una missione.
Toh guarda proprio nel mio momento libero, beh almeno la cosa ha un lato positivo: non vedrò per un po’ quel tizio che si è insediato a casa mia.
Butto via il messaggio e mi dirigo con passo spedito verso la mia destinazione, guardando un attimo dietro e rimpiangendo quel posto così calmo e monotono.
La strada fino al palazzo è normalmente gremita di gente, il ciò mi da leggermente fastidio, ma non ci posso fare niente. Quando finalmente arrivo alle porte dell’ufficio faccio un sospiro, per poi bussare e entrare.
“con permesso, mi stava cercando?”
Appena dentro, noto subito la scrivania strapiena di fogli. Le pile di fogli sono perfino più alte di lui.
Wow quanto lavoro, dev’essere stressante. Ma sono qui per una missione, anche se sembra che non mi abbia nemmeno sentito entrare.
Guardando meglio noto che c’è una persona diversa dal solito alla scrivania e rimango un attimo sorpreso.
Che sia un'altra trappola? No, impossibile, non riuscirebbero mai ad infiltrarsi qui dentro, almeno spero. Forse mi sono perso qualcosa? Che ci sia un nuovo kage, può anche essere, quando sono indaffarato nei miei lavori mi perdo il mondo circostante. Quindi credo non ci sia da preoccuparsi.
“salve, mi voleva per una missione?”
Finalmente si accorge di me e mi rivolge la parola.
“oh bene eccoti, lei è il signor Madstar giusto?”
“Si, sono io”
Lui si alza e viene subito a stringermi la mano sorridendo.
Ehm…ok questa non me la aspettavo, e poi…non mi piace la gente che sorride. Poi con quel taglio di capelli, quei occhi, non so perché ma mi fa leggermente timore. Ma è il kage devo sopportare, e forse anche il caso di ricambiare con un sorriso.
“Come sai sono in questo ufficio da molto poco e la quantità di informazioni e documenti da controllare e firmare sono esagerate XD ho paura di morirci sotto quei fogli ehehe... comunque andiamo a noi.”
Ok con questa frase sono sicuro che è il nuovo kage. È meglio se non dico niente per evitare brutte figure. Dovrei chiedere a qualcuno tutto quello che mi sono perso, perché se non so che è cambiato il kage, chissà quante altre cose mi sono perso.
Mentre io sono perso nei miei pensieri lui si avvicina a un armadietto prende alcune cose e m’indica un tavolino lontano dalla scrivania. Io subito ritorno con i piedi per terra e mi accomodo sul divano li vicino.
Dannazione, devo evitare di perdermi nei miei pensieri.
“Allora ho una missione per te, tranquillo è una missione semplice di livello C ecco qui.”
Prende un rotolo e lo poggia sul tavolino in vetro. Prima che lo srotoli, riesco a vedere che sopra c’è scritto con caratteri giapponesi “C”. Una volta aperta, noto che dentro ci sono riportate molte informazioni e c’è una foto, che subito mi mostra.
Meno male che è una missione semplice, con tutte quelle informazioni potrebbe essere un esercito.
Guardo la foto e noto che è una donna, per di più incita.
Cosa?! No no no no. Qualsiasi cosa sia, no. Primo perché una donna, secondo è pure incinta. Sono troppe responsabilità.
“Lei è la mandante della nostra missione, il suo nome è Misa Akane, lei è una contessa del paese dei fiumi, come saprai il mio predecessore ha preso la decisione di attaccare il paese dei fiumi e l'omonimo villaggio per rendere più ampi i territori del paese del vento, questa invasione è riuscita con successo, fatto sta però che alcune cellule dormienti di ribelli si siano distaccati in tutto il territorio con l'intento di effettuare attacchi terroristici a Suna, questa ragazza è una di quelle che conta nel paese dei fiumi, figlia del vecchio Dayamo del paese conta su una disponibilità economica non indifferente e mi ha garantito che se il compito che ti sto per affidare finisce bene lei darà un enorme contributo alle casse del villaggio e sopratutto scoverà coloro tra i nobili che finanziano queste cellule in attesa di attivazione e li fermerà.”
Dannazione quante informazioni. Quindi mi sono perso l’attacco di Suna verso un altro villaggio. Ma quest’attacco ha portato a delle conseguenze, quali aver scatenato l’ira di alcuni ribelli. E poi questa donna è ricca, perché non assume un esercito per se. E in cosa consiste la missione? Darà molti soldi alle casse di Suna, quindi non devo fallire la missione.
Mentre penso lui, si alza e si serve una bevanda marrone scuro che sorseggia con calma.
Uhm…lui ha un altro stile rispetto al predecessore, ma devo portare lo stesso rispetto e adempiere hai miei doveri.
“Il luogo che dovrai raggiungere è il centro del paese, il villaggio dei fiumi, li risiede Misa insieme al marito Yago, la donna ritiene che questa alleanza con Kumo possa causarle dei problemi e teme per la vita sua e del bambino non ancora nato... il tuo compito è molto semplice, dovrai raggiungere il villaggio e occuparti della difesa della sola donna, la missione è semplice lei giura che il villaggio dopo la nostra invasione è sereno e che non ci sono pericoli però teme lo stesso per la sua vita... quella è la mappa per raggiungere il villaggio e li ci sono 300 ryo per eventuali spese... mi raccomando non vogliamo che questi terroristi siano anche finanziati da persone con molti soldi intesi?”
Quindi questa missione sarà una noia, visto che non ci sono pericoli. Sono solo le paranoie di una donna che ha paura di tutto. Beh almeno non faticherò molto e non ci saranno problemi.
Guardo la mappa e noto che non è nemmeno così difficile raggiungere il villaggio. Poi guardo i soldi e li prendo entrambi con calma.
“Si. Svolgerò il mio compito al meglio”
Esco dall’ufficio e mi dirigo verso il centro del villaggio, con passo tranquillo, ma senza perdere tempo.
“uhm…in effetti non è così difficile come missione. In quanto non ci sono pericoli veri e propri, ma è pur sempre una missione di protezione, quindi dovrò lo stesso fare attenzione”
Arrivo davanti a un negozio e noto che c’è quel tizio che è entrato con prepotenza nella mia vita davanti alla porta.
Subito rimango un attimo sorpreso e lo fisso. Lui mi guarda è ridacchia.
“cosa ci fai qui?”
Lui prende da una tasca un foglio e me lo mostra.
“ma è la lettera di convocazione che ho ricevuto poco fa”
“esattamente, mi ci è voluto poco per immaginare di averti trovato qui. Dimmi di che missione si tratta?”
Perché vuole sapere queste cose? Che cos’ha in mente? Questo tizio comincia a darmi il nervoso e poi non so nemmeno i suo nome.
“è segreta. E poi posso sapere qual è il tuo nome, visto che ti sei stabilito a casa mia?”
Lui ridacchia un attimo e poi butta via il foglio.
“è segreto”
Uhm…sa essere fastidioso. Ma così non andrò da nessuna parte.
“è una missione di protezione di una persona importante”
Lui sbuffa e mi guarda attentamente.
“tutto qui? Veramente mi aspettavo qualcosa di più visto l’urgenza del messaggio. Bah, niente che mi può interessare”
“ora dimmi il tuo nome”
Il tizio si indica il volto con l’unica mano che ha.
“il mio nome? Te l’ho già detto, è segreto”
Ora le cose sono due: o mi sta prendendo in giro o si chiama segreto. Opterei più per la prima, ma la seconda non è da escludere.
“ho già parlato al negoziante e ordinato il materiale per la missione, spero ti vada bene”
Ha già scelto il materiale per la mia missione. Ora comincia davvero a darmi il nervoso, ma non ci posso fare niente. E meglio che vado dentro e controllo che cos’ha ordinato.
Entro nel negozio e, dopo alcune discussioni con il negoziante, esco con un sacchetto e una spada in mano.
Il tizio è ancora li, lo guardo e leggermente innervosito gli dico cercando di mantenere la calma.
“grazie, ma la prossima volta non lo fare più”
Dopo di che mi dirigo alle porte del villaggio, mentre cammino noto che la strada è piuttosto vuota e allora ne approfitto per evocare la mia marionetta e, dopo averle aperto il petto tramite il meccanismo apposito, inserire nel suo allocamento la provetta di veleno comprata.
Dopo di che rimetto la marionetta nel rotolo e mi lego alla cintura la Wakizashi appena comprata.
Appena fuori dal villaggio comincia il mio viaggio verso la mia destinazione godendomi la calma e la solitudine del viaggio.
Passo per i deserto che circonda Suna, ma per il caldo sono obbligato a fare alcune soste e, dopo diverse ore sono a metà strada.
Mi siedo e si incomincia a intravvedere un po’ di verde, me ne approfitto per aggiornare il mio diario.
“uhm…non posso restare qui a perdere tempo, beh scriverò mentre cammino”
Prendo dal cappotto il diario con una penna e mi rimetto in cammino verso la meta.
Mentre cammino scrivo sul mio diario gli ultimi avvenimenti, tra quale l’addestramento con quel tizio e della mia attuale missione.
“era da un po’ che non scrivevo più sul mio diario. Dovrei farlo un po’ più spesso. Almeno per rendermi conto di cosa accade attorno a me”
Finito di aggiornare il diario lo ripongo nel cappotto e continuo con il mio viaggio.
Dopo altre ore di viaggio comincio a stancarmi e mi guardo attorno e controllo la mappa.
“uhm…qui l’aria è diversa. È più fresca, dovrei avvicinarmi. Anche se comincia a fare buio, ma di certo non sarà un po’ di oscurità a fermarmi”
Mentre avanzo sento comincio a sentire il rumore dell’acqua che scorre vicino a me. Guardo in direzione del rumore e noto un fiume.
Mi avvicino all’acqua per poi chinarmi e berla. Rinfrescato e soddisfatto mi rialzo.
“che bello avere dell’acqua fresca qui vicino. Dopo tutto il pezzo di viaggio nel deserto di Suna, avevo proprio bisogno di bere”
Avanzando noto che ci sono altri fiumi che passano vicino al villaggio e poco più avanti noto finalmente il villaggio in cui dovrò compiere la mia missione.
Finalmente arrivato controllo la mappa per capire dov’è che devo andare di preciso.
Dopo aver sbagliato alcune volte la strada finalmente arrivo alla casa di questa importante persona.
Appena fuori dalla porta noto un signore che sta aspettando.
Uhm…la mappa indica quella casa. Dall’aspetto di quell’abitazione di sicuro chi ci abita deve avere molti soldi.
Appena mi avvicino il signore mi fa cenno di seguirlo e mi accompagna nella sala da pranzo, dove ci sono la donna che devo proteggere assieme a un signore che credo sia suo marito.
La donna mi guarda per poi chiedermi.
“Lei è il ninja mandato dal Kazekage?”
Quindi non ho sbagliato, sono loro quelli che devo proteggere.
“si sono io”
“Bene il mio nome è misa, lui è mio marito... sai già cosa fare giusto?”
Dalle informazioni datemi dal kage so cosa fare, i loro nomi, tutto. Mi piace quando ho molte informazioni, devo impegnarmi di meno per ricavarne.
“si so cosa devo fare e sono pronto a impegnarmi al massimo”
“Bene ora... vuole cenare? stavamo andando a tavola.”
Cenare? Ehm…pensavo che dovevo proteggerla, non pensavo fossero gentili con chi lavora per loro. Beh tanto meglio, essendo ricchi avranno di sicuro qualcuno che cucina in modo sublime.
“sarebbe un onore”
Dopo un po’ ci accomodiamo a tavola e portano da mangiare. Mentre mangiamo dell’ottimo cibo parliamo e faccio conoscenza con Misa e suo marito Yago. Inoltre cominciano a parlare di una loro vacanza fatta al paese del ferro, hanno parlato di come li sia molto freddo e pieno di neve, ed inoltre li non ci sono ninja, ma dei samurai. Mentre parliamo mi accorgo che sono delle fantastiche persone, a differenza di come m’immaginavo le persone ricche.
Dopo la fantastica cena il signore, che credo sia il maggiordomo, mi accompagna a fare un giro della casa. Io ne approfitto per controllare ogni punto d’ingresso o ogni possibilità di pericolo.
Anche se non ci pericoli, mi hanno assegnato la missione di proteggerla, quindi non voglio essere da meno al mio compito.
Dopo un completo giro della casa il maggiordomo mi indica la mia stanza per la notte.
Appena vedo la stanza rimango stupito, va bene che sono ricchi e la casa è bellissima, ma la stanza degli ospiti non è da meno. Questo è un vero onore, forse perché fin da piccolo non è che miei, e poi, io abbiamo avuto molte disponibilità economiche.

Caratteri = 11.023

Paese: Suna
Grado: Genin
Energia: Verde

Al mattino sento qualcuno che mi chiama, subito non lo sento, ma poi comincio a svegliarmi e me ne accorgo.
Mentre sono un uno stato di dormiveglia lui mi da il buongiorno e mi dice che la colazione è pronta.
Il maggiordomo esce ed io mi decido ad alzarmi dal letto per poi stiracchiarmi e fare un gran sbadiglio.
“uhm…il maggiordomo mi sembrava calmo, quindi devo ipotizzare che durante la notte non è successo niente. Sarà davvero noioso come compito stare qui e aspettare che accada qualcosa”
Ho passato una notte abbastanza riposante, anche se non sono abituato a questi letti, risultando alla fine leggermente scomodi per me.
Prendo dal mio cappotto il diario e la penna e, dopo averlo aperto, scrivo una semplice frase su quanto fatto ieri prima che qualcosa fuori dalla finestra mi distrae.
Guardo fuori e noto un corvo con tra le zampe una piccola pergamena su cui subito noto il sigillo di Suna.
“ti prego fai che devo tornare a casa, mi sto annoiando. Sono gentili e simpatici, ma non è il posto per me”
Apro la finestra e, sporgendomi leggermente, prendo la pergamena facendo attenzione a non cadere di sotto.
Appena l’ho stretta tra le mani, il corvo la lascia andare e se ne vola via. Io esito un attimo rischiando di perdere l’equilibrio, per poi tornare dentro e chiudere la finestra.
Mi siedo sul letto e apro il rotolo, dentro ci trovo un messaggio scritto dal kazekage.

Una biblioteca? Che bello, finalmente una bella notizia. Appena avrò un attimo libero andrò in questa fantastica biblioteca. E ho pure un contatto a cui chiedere informazioni. potrei cambiare idea, sulla missione, sempre se riesco a andarci.
Dopo di ciò mi metto in tasca la pergamena e indosso il mio cappotto per poi scendere in cucina.
Appena arrivato trovo già lì Misa e Yago. Educatamente li saluto e poi mi siedo con loro, ma appena mi siedo il marito si alza e bacia sua moglie.
“va bene io vado a lavorare... mi raccomando signor Madstar badi a mia moglie e al mio piccolino...”
l’uomo accarezza il pancione della donna, mentre lei gli stringe la mano e sorride.
Wow si voglio davvero molto bene, ma questo non m’interessa. A dire il vero mi da un po’ fastidio, ma non devo pensarci.
“stia tranquillo so fare il mio lavoro al meglio”
Il marito va via e mentre mangio lei si rivolge a me parlandomi.
“Anche se sono così gonfia non pensare che io me ne stia a casa tutto il giorno, il dottore dice che dovrei partorire entro qualche giorno ma oggi arriva il mercato e ci sono delle bambole che devo per forza comprare quindi dopo colazione andremo li, poi devo andare nel pomeriggio dalla sarta per i vestitini, finalmente sono pronti e devo ritirarli e infine andremo in giardino... se non ti dispiace sfrutterò un pò della tua forza e delle tue conoscenze volevo piantare un pò di rose...”
Uhm…per essere incinta vuole fare tante cose, anche troppe. Beh almeno non resto a fare niente. Anche se a mio parere se ne sta approfittando. Uhm…magari al mercato potrei perfino vedere qualcosa che m’interessa. Per passare dalla sarta non ci sono problemi, ma riguardo a usare la mia forza avrei qualcosa da ridire. Non sono poi così forte, ma in conoscenze non manco. Anche se per delle rose, non è che m’interessi molto la botanica. Ma almeno mi rendo utile, invece che annoiarmi a proteggerla da pericoli inesistenti.
Poco dopo finiamo di mangiare e, sazio e soddisfatto mi alzo. La donna fa lo stesso e si dirige fuori di casa. Io subito la seguo, restandole vicino e guardandomi continuamente attorno.
Appena arriviamo al mercato rimango stupito e esito un attimo, da quanto è grande e estremamente affollato di gente.
Ma nonostante lo stupore iniziale resto molto vicino a Misa, cercando di non perderla di vista, ma allo stesso tempo guardando attorno le bancarelle.
Guardando le bancarelle noto che ci sono alcuni prodotti di Suna, ma ci sono anche i simboli di molti altri villaggi, tra cui Konoha, Kumo e Iwa.
Questo mercato è vastissimo, se non fosse che devo proteggere questa donna sicuramente mi fermerei a guardare meglio le bancarelle e farei molte spese.
Nel frattempo Misa è andata più avanti, velocemente la raggiungo e mi guardo attorno, facendo fatica a non toccare nessuno.
Se caso mai ci fosse veramente qualche pericolo questo sarebbe il momento migliore. Anche se qui provengono da ogni parte, quindi potrei perfino essere in pericolo io, in quanto l’organizzazione di mio padre ha mostrato che vuole uccidermi. Ma ora l’importante è controllore che non ci sia nessuno di sospetto.
Ma all’improvviso Misa si ferma davanti a una bancarella che vende bambole e si mette a parlare con il negoziante. Ma guardando la bancarella meglio, noto che sono strane e alcune anche sporche.
Uhm…non è che queste cose mi attirino molto, forse è che sono sporche, e per i miei standard lo sporco è un difetto. Anche se alcune mi fanno venire in mente delle marionette.
Quando, con mio stupore Misa mi parla mostrandomi una bambola
“Non è meravigliosa?”
Uhm…non è che la trovi così bella, anzi a essere onesto m’inquieta un po’. Ma se dicessi così potrei offenderla. Ma non voglio nemmeno mentire. Uhm…nonostante l’aspetto, che non mi piace per niente, è fatta molto bene e in modo molto accurata, e questo mi piace.
“mi dispiace, ma non apprezzo quest’arte, ma ammiro l’esecuzione”
“Sai è da molto tempo che mi piacciono queste bambole mi fanno sentire molto sicura averle attorno, poi dopo il paese del ferro, la vacanza che abbiamo fatto io e Yago la mia passione si è ampliata, saranno gli ormoni, il bambino lo abbiamo concepito li”
Uhm…forse tutte queste informazioni non avrei voluto saperle, ma fa lo stesso. Purtroppo non condivido i suoi gusti per queste bambole, ma se le piacciono così tanto, io non ho nulla da ridire.
Noto che Misa passa al commerciante tanti soldi, per poi incamminarsi verso casa con la bambola.
Dannazione quanti soli, saranno stati più di certo ryo. Per una bambola del genere? Di sicuro sarà stata fatta da qualche artigiano, famoso. Ma purtroppo non apprezzando queste cose, non sono neanche informato.
Misa si ferma di tanto in tanto a guardare le altre bancarelle, purtroppo tutto le cose che hanno qui sono belle, ma non vedo niente che attira il mio interesse, quindi decido di controllare con lo sguardo attorno, caso ci sia qualcosa di strano.
Arrivati a casa Misa, mi sembra leggermente stanza, ma nonostante ciò si vede la sua forza di volontà a continuare e si sforza a non mostrare la sua stanchezza, questa cosa è davvero ammirevole.
A casa il pranzo è già pronto e mangiamo solo io e Misa, senza vedere il marito.
Mi chiedo che lavoro faccia. Uhm…forse è meglio se mi faccio gli affari miei e cerco di essere meno curioso, non devo diventare amico con loro, devo solo garantire la protezione della donna e del suo bambino.
Dopo pranzo usciamo di nuovo e ci dirigiamo verso la sarta.
Uhm…allora aveva detto che oggi saremmo passati al mercato…poi dalla sarta…e in fine…ah si. La dovevo aiutare con a piantare le rose. Forse è meglio se passo in biblioteca a informarmi, ma non posso lasciarla sola. Beh spero che lei abbia delle conoscenze in più di me.
Ma una volta raggiunta la sarta, mi dice di aspettare fuori dato che la sarta ha paura di tutto quello che si muove.
Non mi oppongo e attendo fuori, mentre Misa e la sarta sono dentro, ma nel frattempo controllo il perimetro della casa.
Uhm…sarei curioso di vedere le abilità di questa sarta, di sicuro è più brava di me, ma non si smette mai d’imparare.
Controllando il perimetro passa davanti a una finestra, provo a sbirciare ma le tende sono chiuse. Ma mentre mi appoggio alla finestra noto un piccolo mucchietto di cenere.
Uhm…cenere? Che cosa strana. Brucerà i vestiti che sbaglia a cucire? Beh se facesse così non avrei nulla da ridire, se non è perfetto è un errore, quindi meglio farlo sparire e quale metodo migliore se non usare il fuoco?
Ma passando da altre finestre noto sempre la stessa cosa.
“uhm…strano. Ma non credo sia importante”
Quando Misa esce torniamo a casa, ma noto che lei è stanca e non fa cenno di andare in giardino per quel lavoro.
Uhm…come giornata è stata molto faticosa, specialmente per una che deve partorire tra poco, non è di certo il caso di chiedere di andare in giardino a lavorare. Sarà per un'altra volta, così ho pure la possibilità d’informarmi e fare il lavoro al meglio.
Mangiamo tutti cena in pace e serenità, per poi dopo andare ognuno nella sua stanza a dormire.
Dopo essermi tolto il cappotto e le armi di dosso e averle messe in ordine, mi sdraio nel letto cercando di riposare, ma il letto non favorisce la cosa.
Dannazione, di solito qualcuno si lamenterebbe perché il letto è scomodo, invece io mi devo lamentare perché è troppo comodo.
Dopo un po’ di sforzi finalmente ad addormentarmi.
Ma ad un certo punto della notte mi sveglio di colpo.
“d-dannazione…”
Guardo l’orologio e mi alzo dal letto con gli occhi socchiusi e sotto voce dico tra me e me.
“sono solo le due di notte…forse è meglio se mi metto a dormire sul pavimento”
Mi sdraio sul pavimento cercando di riposare, ma c’è qualcosa nell’aria che mi allarma, non capisco cos’è ma sono sicuro che c’è qualcosa che non va.
Mi alzo e dopo aver preso il cappotto e la mia attrezzatura comincio a girare per la casa facendo attenzione a non fare rumore per svegliare qualcuno.
Mentre controllo in giro, non noto nulla di strano, ma comincio a sentire un rumore, come qualcosa che raschia contro del legno.
Che cosa diavolo sta succedendo qui? Non è normale questo suono, meglio se vado a controllare.
Mi avvicino alla finestra più vicina e guardo attentamente fuori, ma non vedo nessuno o niente di strano.
Uhm...da dove arriva questo rumore? Fuori non c’è nessuno e l’oscurità non aiuta a vedere lontano.
Ma prima di allontanarmi dalla finestra noto che fuori dalla finestra, sul davanzale c’è un piccolo mucchietto di cenere.
Il ciò mi lascia perplesso e mi comincia a fare riflettere.
Che diavolo?! Perché c’è della cenere lì? Dalla sarta avevo ipotizzato una cosa, ma qui non trovo nessun motivo plausibile per ciò. Qui sta succedendo qualcosa di strano e preferirei starne fuori. Anche se…non ha senso, che significato ha tutto ciò?
Ma mentre penso il rumore diventa più intenso, permettendomi di capire bene da dove arriva.
Salgo lentamente le scale, tenendomi alla corrimano e testando attentamente con i piedi il mio passo successivo per evitare di cadere.
Quando arrivo in cima alle scale guardo in direzione del rumore e noto, alla fine del corridoio una stanza, con la porta socchiusa, una fiocca luce.
Uhm?! Quella stanza...l’aveva detto quando ho fatto il giro della casa…dovrebbe essere la futura cameretta del bambino. Perché c’è quella luce e questo rumore che proviene da lì? Che ci sia un intruso? Quindi potrebbe essere un pericolo, devo agire al più presto prima che sia tardi.
Estraggo l’aikuchi dalla caviglia a mi avvicino lentamente alla porta, evitando di fare rumore.
Ma ogni passo che faccio ho il terrore che questo intruso mi senta e il ciò mi rende molto nervoso, ma riesco a avvicinarmi alla porta per poi affiancarmi al muro e sfruttare lo spiraglio della porta per vedere cosa succede e chi c’è dentro.
Ma appena vedo la scena che mi si presenta all’interno rimango pietrificato dallo stupore.
C’è Misa inginocchiata a terra che stringe un coltello molto elaborato mentre incide dei solchi sul pavimento e il suo sguardo è perso nel vuoto.
C-cosa diavolo sta succedendo qui. Questa cosa non mi piace per niente. Dannazione ora che sono qui tanto vale entrare e provare a parlare, ma…devo ammettere che ho paura.
Mi tremano leggermente le gambe e lo noto quando provo a mettere l’aikuchi nel suo fodero legato alla caviglia.
Deglutisco e allungo la mano verso la porta facendomi coraggio e cercando di ragionare su cosa sta accadendo, ma non mi vengono in mente spiegazioni sensate e l’unica cosa che mi sembra da fare e entrare.
Avendo la mano sulla porta faccio un respiro profondo e, facendo un passo avanti, apro la porta sperando che tutto vada per il meglio.

Caratteri = 10.189

Paese: Suna
Grado: Genin
Energia: Verde

Appena aperta la porta Misa non reagisce e continua a fare quello che stava facendo.
“ehi c’è nessuno?”
Ma da lei nessuna risposta e ciò mi innervosisce e preoccupa.
“uhm…è come parlare da solo, non è che mi dispiaccia, ma visto che sta grattando un pavimento abbastanza costoso…dannazione devo fare qualcosa”
Mi avvicino a lei e la guardo negli occhi cercando di capire cosa succede.
“ehi…ehi…EHI!”
Perché non risponde, che qualcuno la controlli? Sta situazione non mi piace per niente, anzi mi mette angoscia.
Sbuffo e faccio un passo indietro.
“se continuo così è più facile che sveglio tutti gli altri nella casa tranne lei, forse è meglio se provo a fermarla”
Mi abbasso davanti a lei e le tolgo di mano il coltello, rischiando di farmi tagliare dai suoi movimenti continui e non curanti dell’ambiente circostante, ma lei non reagisce e si ferma.
Uhm…ok ha smesso, adesso cosa dovrei fare? Non posso lasciarla qui.
Ma prima che passi un secondo comincia a grattare di nuovo il pavimento con le unghie e subito si rompe delle unghie.
E che diavolo! Perché non si ferma? Adesso sta cominciando a innervosirmi.
Subito porto le mie mani avanti, prendendole i polsi e cercando di fermarla.
Lei cerca di continuare, ma appena capisce che non la lascerò andare oltre fa un urlo disumano.
Le mie povere orecchie. Uhm…ma questo urlo…non era di dolore, ne di paura…era…rabbia? Questa cosa diventa sempre più strana e di sicuro avrà svegliato tutti.
Ma prima che riesca a ragionare su cosa fare prova a tirarmi pugni ovunque, subito mi sorprende e alcuni mi colpiscono, ma poi riesco a fermarla.
Mentre la tengo ferma sento dei passi dietro di me, qualcuno che arriva.
“Che diavolo sta succedendo... oddio misa...”
Dalla voce riconosco subito che è il marito, e credo che anche Misa se ne accorge visto che smette subito di lottare contro di me e il suo sguardo ritorna normale.
Ma prima che possa dire qualcosa Yago mi prende per una spalla strattonarmi via dalla moglie, per poi prenderla in braccio e mi rivolge la parola.
“Che diavolo stavi facendo a mia moglie? non erano questi i patti con suna ragazzo...”
Dannazione questo non va bene. Potrei fallire la missione per una cosa del genere, per un errore, per un fraintendimento? Dannazione no! Forse spiegando quello che è successo capirà. Oppure…il kage ha detto che non possiamo permetterci che quelle celle di rivoltosi siano finanziati, quindi devo trovare una soluzione e in fretta.
Yago s’incammina con Misa in braccio verso la camera, lei sta piangendo.
Subito mi alzo e mi avvicino a loro.
“non so cosa le può essere parso quello che ha visto, ma le posso assicurare che non ho la minima intenzione di fare del male a sua moglie. Mi sono svegliato sentendo dei rumori, forse a voi e la servitù troppo fievoli per essere sentiti, ma io avendoli sentiti mi sono subito alzato e diretto lì pensando fosse qualche pericolo per sua moglie. Ma con mio gran stupore, al posto di un intruso ho trovato sua moglie che stava incidendo dei solchi nel pavimento. Il suo guardo era assente e il ho provato a parlarle, ma non reagiva, allora ho deciso che fosse meglio, per la sua sicurezza, fermarla. Ma credo che voi abbiate sentito l’urlo che ha fatto e poi è subito accorso lì vedendo ciò che ha visto. Io sto solo facendo ciò che mi è stato incaricato di fare. Ho creduto che fosse meglio, per la sicurezza di sua moglie, fermarla. Se ho sbagliato mi assumo le mie colpe, ma non potevo saperlo”
Mentre parlo, Yago ha posato la moglie sul letto e i maggiordomi le stanno fasciando mani e il suo sguardo sembra distante.
Dannazione spero le cose vadano per il meglio, altrimenti qui non si mette per niente bene.
“E va bene... ti credo, dobbiamo chiamare il dottore però...”
Fuori resto serio e cerco di restare calmo, ma dentro sono parecchio agitato e nervoso. Anche se il fatto che Yago mi credo mi ha leggermente sollevato, ciò che è successo a Misa e anche il fatto che per un errore avrei potuto fallire la missione mi da ancora angoscia. E di certo con tutta questa agitazione non riuscirò a dormire.
Nel frattempo che aspetto il dottore comincio nervosamente a controllare ogni angolo della casa, in cerca di qualsiasi cosa sospetta e cercando di evitare di parlare o stare vicino a qualcuno.
Quanto è successo è stato un mio errore? Possibile, ma ora ho la possibilità di portare a termine il mio compito e non sbaglierò un'altra volta. non devo più sbagliare!
Nel frattempo arriva il dottore, che successivamente entra nella stanza di Misa.
Se il dottore fosse uno di quelli che le vuole fare del male? È li dentro con lei, potrebbe benissimo ucciderla, senza che io possa fare niente. NO. Sto diventando paranoico. Non devo agitarmi per un piccolo errore.
Finalmente il dottore esce e parla con il marito, io essendo lì vicino sento tutto.
"Misa non sta bene Yago... sembra sconvolta, mi hai raccontato che era sonnambula... non so che dire so solo che se non partorisce entro questa giornata sta notte dovremmo far nascere il bambino che mostra dei segni di affaticamento."
"Va bene... lei può rimanere dottore, le mostro la sua camera, lei signor Madstar ha la giornata libera..."
Credo che, anche se credo a quello che ho detto prima andava bene, non vuole avermi intorno. Quindi non si fida di me.
Torno nella stanza del bambino, ma rimango sorpreso nel vedere che è tutto perfetto, hanno già pulito e coperto il segno sul pavimento con un tappeto.
Sono stati davvero veloci, ma adesso devo controllare delle cose, quindi mi dispiace rovinare il loro bel lavoro.
Con un movimento veloce e preciso del piede sposto quel che basta del tappeto per scoprire il segno sul pavimento e mi chino a guardarlo meglio.
Uhm…forse è meglio se lo copio da qualche parte…potrei andare in biblioteca a controllare se hanno qualche informazione su quello che potrebbe essere.
Prendo dalla giacca in diario e lo apro, sfogliandolo fino ad arrivare al fondo con le ultime pagine bianche. Strappo una pagina vuota e poi prendo la mia matita e comincio a copiare il disegno su quella pagina. Fatto ciò mi rimetto tutto in tasca e mi guardo un attimo attorno.
Uhm…stava usando un pugnale abbastanza particolare, chissà dov’è finito.
Comincio a cercare il pugnale per la stanza, ma non lo trovo, cerco pure sotto i mobili, ma nemmeno lì c’è. Rimetto a posto il tappetto e ricontrollo ancora una volta, ma non lo trovo da nessuna parte.
Strano, che mi ricordi nessuno l’ha preso, perché non c’è? Qui sta succedendo una davvero strana e non credo che andrà a migliorare.
Uhm…è meglio andare a controllare in biblioteca se trovo qualche informazione a riguardo.
Esco dalla casa per poi incamminarmi verso la biblioteca e in poco tempo la raggiungerla e entrare.
Appena dentro rimango affascinato dall’immensità della biblioteca e dalla quantità di libri. Comincio a girare come un bambino in un parco giochi, ma facendo attenzione a non fare rumore o disturbare qualcuno. Appena passato un po’ di entusiasmo mi riprendo e ricomincio a pensare a ciò per cui sono venuto a fare.
Da quanto ho visto ci sono tre sale su tre piani, non saprei da dove iniziare, forse avendo un simbolo è meglio se cerco nella sezione simbolismo è una basa di partenza. Mi conviene cominciare a selezionare i libri e cercare informazioni.
Passo tra gli scaffali scegliendo tutti i libri che potrebbero servire e poi mi accomodo a un tavolo con una montagna di libri.
Dopo essermi accomodato apro tre libri davanti a me e comincio a controllarli tutti e tre simultaneamente. Ma non mi sono di nessuna utilità. Quindi chiudo quei tre e passo ad altri tre. E così via per 4 ore, ma senza risultati. Messi via gli ultimi tre, ne rimane solo più uno grande da 2300 pagine.
Se non ho trovato niente in tutti gli altri, in questo di sicuro non troverò niente di più.
“Certo che sei una testa dura eh?”
Si sta rivolgendo a me? Non credo.
Ma all’improvviso sento qualcuno che si avvicina e dal suono direi che zoppica e usa un bastone per camminare. Guardandomi dietro lo vedo e la mia intuizione è esatta.
“io sono il professor. Ward Sosuke mi ha detto che un ninja di Suna avrebbe potuto avere bisogno di me e in caso di necessità avrei dovuto aiutarlo, ho dovuto osservarti da lontano per 4 ore... è stato divertente vederti soffrire, allora che cosa cerchi?”
Davvero simpatico questo qui. Beh non sono qui per giudicarlo, però non mi piace il suo modo di fare. Ma non perdiamo tempo ed è meglio che gli mostro il foglio con il disegno del simbolo.
Prendo dalla tasca il foglietto e lo mostro a lui, aspettando una sua risposta.
“questo.. questo è antico... molto antico... allora vediamo..”
Una cosa antica? Com’è possibile? Misa sembra giovane e non credo che le interessi, anche se con i gusti che ha nelle bambole non mi stupirei.
Lui si alza e comincia a leggere i titoli di vari libri sugli scafali cercando quello giusto, per poi prenderne uno e mettermelo davanti.
“Mi è capitato di vederlo un paio di volte, allora questo simbolo è usato come una protezione, spesso viene messo nelle abitazioni per proteggere la famiglia ma sopratutto le donne incinte... nei tempi antichi però non veniva usato così, nei tempi antichi veniva usato come sigillo per l'attivazione di una potente tecnica... era il centro di un enorme sigillo, il resto veniva disegnato con dei piccoli mucchietti e strisce di cenere tutto intorno all'abitazione…”
Wow questo professore sa molto e ed capace di raccontarlo in modo davvero interessante. Non posso fare altro che ascoltare interessato ciò che dice.
Il professore comincia a leggere dal libro e io seguo con lo sguardo ciò che scritto mentre parla.
“ecco ecco... allora il simbolo veniva usato prima della creazione delle nazioni ninja, prima delle grandi guerre, era il simbolo di Chaos... erano una setta che ingravidava donne mischiando dei geni di animali e umani e impiantandoli in una donna non cosciente che sia lontano da casa...”
Uhm…Misa è andata a fare un viaggio nel paese del ferro, potrebbe essere che…dannazione questa storia del rituale è ciò che sta accadendo. Non è possibile, devo fare qualcosa e subito. Devo fermare questa follia.
“Una volta che la donna scopre di essere incinta la setta si sposta nel suo villaggio per tenerla d'occhio e prepararla... il giorno prima della nascita la donna dovrà marchiare questo simbolo su un pavimento della casa in modo da attivare la tecnica, dopo di che sarà tutto pronto... il bambino nascerà la notte successiva...Bhè che dire proprio una bella leggenda non trovi?”
Esco subito, prima che il professore possa finire la sua interessante spiegazione, ma non ho tempo, devo fermare tutto ciò prima che sia troppo tardi.
Appena fuori noto subito che il sole sta per tramontare e capisco, nonostante l’agitazione, che devo agire in fretta.
“uhm…se ciò è vero di sicuro alla casa sarà protetta ora che sta per attivarsi la tecnica e poi Yago non mi crederà, è già tanto se mi ha creduto quanto ho cercato di fermare Misa. Dannazione cosa posso fare? Giusto! I sigillo è disegnato con strisce e mucchietti di cenere, se per caso cancellassi una parte del sigillo, la tecnica non potrà attivarsi. Di certo non sarà una cosa facile, ma devo farlo”
Ripenso a dove ho visto i mucchietti e le strisce di cenere e gli unici due posti che mi vengono in mente sono la casa di Misa e Yago e dalla sarta.
“non credo di avere molta scelta dovrò andare da quella misteriosa sarta e cercare di capire cosa fare”
Corro subito alla casa della sarta cercando di perdere meno tempo possibile e una volta lì davanti mi fermo per riprendere fiato.
“eccoci qui. Di sicuro questa casa e la sarta centrano qualcosa. Devo entrare per scoprire cosa sta succedendo”
Provo a aprire una finestra, ma è bloccata; controllo anche le altre, ma la situazione non cambia.
Dannazione devo entrare in più fretta possibile, ma con tutto chiuso così non posso entrare di certo entrare dalla porta principale. Anche se…non posso abbattere una parete così per entrare, devo essere più furtivo.
Comincio a girare attorno alla casa guardando attentamente ogni dettaglio o qualsiasi cosa possa tornare a mio vantaggio. Ma dopo un po’ di giri a vuoto, quando mi sto per arrendere noto un piccolo dettaglio in una delle finestre, un piccolo intaglio alla base della finestra.
Potrei fare leva con qualcosa, per forzare la finestra e entrare, solo che deve essere sottile e lungo…trovato! Potrei usare una lama.
Mi avvicino lentamente alla finestra e prendo dalla caviglia l’aikuchi per poi poggiarmi sul davanzale. Lentamente infilo la lama sotto la finestra, sfruttando quel difetto, e lentamente, cercando di non fare rumore, muovo la lama cercando di sboccare la finestra spostando il gancio che la chiude. Ma dopo un paio di tentativi a vuoto, quando sto per perdere la pazienza e sto tornando a pensare di abbattere una parete, sento finalmente qualcosa muoversi. Dopo un ultimo forzo capisco che finalmente ho sbloccato la finestra.
Finalmente mi stavo veramente stancando. Questa situazione diventa sempre più critica più tempo passa e non posso permettermi di perdere tempo, così per una stupida finestra.
Facendo piano la apro quel poco che basta per passare e entra nella casa, che all’interno è completamente buia.
Qui è troppo buio e silenzioso, che abbia sbagliato le mie ipotesi e ho perso solo tempo?

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Grado: Genin
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Comincio lentamente a avanzare nella casa, ma subito sposto con il piede una carta di qualche pacchetto di cibo, ma fortunatamente me ne accorgo in tempo e mi fermo, evitando di fare rumore. Lentamente la scavalco e passo oltre arrivando alla parete all’opposto della finestra.
Carte di cibo per terra? per essere una sarta è parecchio disordinata...e parecchio affamata.
Comincio ad aggirarmi per il pian terreno della casa e noto che c’è un piano sopra a dove mi trovo e uno sotto, seminterrato, quando noto che c’è una stanza l’illuminata. Pian piano mi avvicino alla soglia di quella stanza e appena lì sbircio dentro, notando che è illuminata da alcune lampade, ma dentro non c’è nessuno, allora decido di entrare nella stanza. Appena dentro guardando per terra, trovando il pavimento più morbido noto che sul pavimento ci sono almeno venti sacchi a pelo.
Wow…o hanno ordinato tanti posti dove dormire o qui ci sono più di una persona.
Ma alzando lo sguardo al soffitto rimango un attimo stupito e perplesso, c’è dipinto il segno che Misa aveva inciso.
Quindi o la sarta fa parte del gruppo o anche lei è posseduta. Ma devo trovare i segni per spezzare il sigillo.
Mi dirigo al piano di sopra, sempre facendo attenzione a non fare rumore, ma arrivato sopra rimango un po’ deluso, mi sarei aspettato chissà che cosa e invece la stanza è completamente vuota, neanche un mobile, ma solo polvere e sporcizia.
Uhm…torniamo giù che qui non c’è niente di interessante, anzi la sporcizia mi da solo fastidio.
Ma prima che riesca a fare un passo giù per le scale comincio a sentire dei rumori provenire dal piano di sotto e distinguo anche il suono di una porta che si apre.
Dannazione di certo non sarà la sarta, devo nascondermi, ma dove?
Mi sbrigo e mi appiattisco contro il pavimento subito prima delle scale, restando immobile e sperando che il buio mi aiuti.
Qui così non si dovrebbe riuscire a notarmi nel buio, ma io dovrei avere un angolo di visione leggermente migliore. Spero solo che non debbano venire qui al piano di sopra, altrimenti sono fregato.
Mentre attendo cosa succederà il terrore e la paura di essere scoperto cresce dentro di me, facendomi leggermente tremare.
Poco dopo, quando la mia ansia è al massimo, si apre la porta che porta al piano di sotto ed escono un ventina di persone, alcuni uomini altri donne, ma tutti incappucciati, con tuniche nere e il viso celato.
“è il momento fratelli, lui sta per arrivare...”
Lui? Di chi stanno parlando e chi sono questi qui? Non credo siano assistenti della sarta, specialmente perché vestiti così faranno parte di qualche setta, di sicuro quella che sta creando tutti questi problemi.
Pian piano escono tutti di casa e posto torna di nuovo alla sua quiete iniziale e comincio a calmarmi.
Ora! Devo agire in fretta, di sicuro questi sono i tizi di cui parlava il libro, devo trovare un modo per fermare tutto ciò.
Aspetto un attimo, per assicurarmi che non ci sia più nessuno, per poi scendere di corsa al piano di sotto e poi, dopo essere passato dalla porta che da al piano di sotto, continuare a scendere.
Lentamente scendo per le scale, nel buio che pervade quel posto fa sembrare le scale quasi infinite, l’unica cosa che mi da la certezza che sto scendendo è il fatto che la parete, su cui poggio la mano, diventa sempre di più formata da terra.
Arrivato in fondo arrivo in una stanza circolare di pietra illuminata da diverse torce sulle pareti.
Ma appena noto cosa c’è al centro rimango un attimo scioccato e barcollo.
C’è disegnato ancora quel simbolo, ma al centro c’è il corpo di una donna martoriato e sembrato.
“d-dannazione. Sarà la sarta. Mi dispiace, ma non posso farci niente”
Mi aggiro per la stanza cercando qualcosa che possa aiutarmi a capire come procedere, ma non trovo niente.
“o mio dio...”
Sentendo questa voce provenire da dietro di me, mi giro di scatto estraendo la wakizashi legata alla cintura, tenendomi pronto a colpire. Ma accorgendomi che è il professor Ward mi fermo immediatamente. Dal suo sguardo noto che è sconvolto da quanto vede, ma non curante di ciò qui chiedo come mettere in atto il mio piano.
“Devo rimuovere la cenere che traccia il sigillo, così dovremmo fermare questo stupido rituale”
“no,no,no quello non funzionerà... non funzionerà perchè anche togliendo la cenere ormai il segno è stato messo, ogni punto in cui viene messa la cenere diventa un concentrato di chakra pronto ad attivarsi in ogni momento... questa volta siamo nei guai ragazzo, quando Sosuke mi ha detto che mandava un ninja per controllare i regnanti di questo villaggio e proteggerli non mi sarei mai aspettato di vedere questo... maledizione”
Il professore mi afferra per le spalle e, visibilmente nel panico mi guarda negli occhi.
“Ragazzo... se quel rituale viene svolto correttamente e la creatura nasce non hai idea di cosa potrebbe succedere, quando sei andato via ho continuato a leggere il libro e vi è riportato tutto quello che è successo l'unica volta che è riuscito... la distruzione, in questo momento la madre del bambino è controllata dalla creatura stessa, non è più lei in pratica l'essere partorita se stesso stanotte... se ci riuscirà sarà orribile molto peggio di alcune cellule dormienti di ribelli armati, stiamo parlando dell'apocalisse, quella creatura porterà la fine del mondo...”
Uhm…la fine del mondo? Quasi quasi mi prendo qualche dolce per poi godermi lo spettacolo. Il peccato è che morirei pure io. Beh devo fare qualcosa o qui finisce male.
“ci sarà pur qualcosa che posso fare per evitare ciò?”
“c'è un solo modo possibile... devi uccidere la ragazza prima della nascita....”
Toh guarda. Prima vengo mandato qui per proteggere la donna e poi devo ucciderla. Beh a essere onesti ci avevo già pensato quanto il marito mi aveva urlato contro quando ho fermato Misa, ma non ci ho dato peso.
Ma improvvisamente il terreno comincia a tremare e subito mi abbasso poggiando una mano e il ginocchio a terra.
Un terremoto? Questa mi è nuova, ma non credo che ciò mi fermerà.
“è cominciato...”
Il rituale?! Dannazione devo fare in fretta.
Corro velocemente su per le scale, per poi dirigermi fuori di casa, ma appena fuori rimango stupito nel venire bagnato da della pioggia. Continuo a correre verso la casa di Misa e Yago nonostante la violenta pioggia e dai tuoni. In poco tempo sono completamente fradicio, ma poco importa.
Dannazione devo fare in fretta, anche se mi sono bagnato il cappotto non ho tempo da perdere e ucciderò con piacere gli autori di tutto ciò.
Arrivato davanti casa noto i venti di prima fermi, tutti che tengono un sigillo attivo. Mi avvicino lentamente a uno per poi sferragli un forte calcio allo stomaco, ma con dispiacere noto che sono come in trans e non reagiscono al dolore, semplicemente tengono lo sguardo fisso sulla casa e sussurrano frasi.
“arriva... lui sta arrivando... arriva...”
Sbuffando entro dentro casa ignorando gli altri.
“Dopo vi ucciderò tutti per avermi fatto bagnare il cappotto”
Mentre entro in casa c’è un’altra scossa di terremoto.
Barcollo come per perdere l’equilibrio, ma fortunatamente riesco a non cadere.
“ci è mancato poco, ma la scossa sembrava che venisse proprio da sotto la casa, questo non mi piace per niente”
Appena dentro noto che è tutto un disastro, i mobili distrutti e tutti i muri che cominciano a creparsi e sono marchiati con la cenere.
Ma all’improvviso sento un urlo sovraumano provenire dal piano di sopra.
“questa è Misa, beh la mia lama è pronta per lei”
Corro subito al piano di sopra, ma mente salgo le scale m’imbatto dei cadaveri distrutti di molti inservienti.
Uhm…poveri, quasi mi dispiace per loro, ma non posso fermarmi ora.
Poi arriva un'altra scossa di terremoto e mi aggrappo alla ringhiera per non cadere.
Dannazione si fanno sempre più frequenti, devo sbrigarmi.
Appena passata ricomincio a salire e arrivo finalmente al piano di sopra e capisco che le urla vengono dalla camera del bambino, corro e entro nella stanza ritrovando Misa in piedi al centro del simbolo inciso sul pavimento, che indossa una vestaglia sporca di sangue.
Abbassando noto che i solchi sono pieni di sangue e li di fianco giace Yago, sicuramente morto.
Uhm, mi dispiace. Potrei quasi dire che ho fallito la missione. Quindi tanto vale distruggere tutto.
Lei si volta subito verso di me, mostrandomi i suoi occhi gialli e urla.
“aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh anf anf afn afn aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh”
Dannazione le mie povere orecchie, diventerò sordo di questo passo. Ma ora pensiamo al dunque, la uccido e torno a Suna, tutto molto semplice.
Ma prima che riesca a fare un qualsiasi movimento lei scatta verso di me colpendomi con il palmo della mano e subito dopo, mostrandomi il suo volto sfigurato da un espressione quasi demoniaca mi colpisce di nuovo.
Cado a terra dolorante, mentre lei torna al centro del simbolo e con una potente contrazione fa tremare le pareti della casa.
D-Dannazione, questo non me l’ho aspettavo, devo dire che è forte e veloce. Per di più la stanza non è così grande e questo mi può dare problemi di mobilità in caso evocassi la mia marionetta.
Ma potrei provare ad attaccarla con la nuova tecnica che ho imparato. Ma in caso fallissi? Devo assicurarmi che lei muoia, dovessi morire anch’io nel farlo.
Ma preferirei evitare questo punto, ma se usassi un sigillo esplosivo restando nella stanza verrei coinvolto nell’esplosione. Credo che centri quel simbolo, dopo avermi colpito è tornata subito nel simbolo, quindi se riesco a tenerla fuori, dovrei spezzare il rituale.
Estraggo nuovamente la mia nuova wakizashi e concentro il chakra nella lama per poi muoverla con un movimento preciso e rapito scagliando il chakra in direzione di Misa.
“I miei ordini sono cambiati. Ora devo ucciderti”
Successivamente con l’altra mano libera estraggo Aikuichi e mi faccio un taglio sull’avambraccio.
Attendo un attimo che il sangue esca e ricopra l’arma e dopo di che lancio aikuchi di fianco a Misa, ma non per colpirla e successivamente faccio la stessa cosa con la wakizashi, ma lanciandola dall’altro lato di Misa.
Faccio un sorrisetto e con la mano che prima teneva l’aikuchi prendo il rotolo che contiene la marionetta e con un movimento secco la srotolo.
“Yūdoku funjin ho bisogno del tuo aiuto”
Evoco la marionetta che, in una nuvola di fumo, compare davanti a me la mia marionetta e creo subito dei fili di chakra con entrambe le mani per controllarla.
Muovendo velocemente la mano faccio in modo che la marionetta prenda dal mio porta-kunai un sigillo esplosivo.
Con questo rischio molto, ma credo sia la mia unica garanzia di riuscita.
Facendo un movimento secco porto la mano in avanti e ma marionetta scatta contro Misa, prima per colpirla con la coda.
Sfruttando questo momento controllo il sangue attorno alla wakizashi formando una sorta di tentacolo e lo sfrutto per attaccare in contemporanea con la coda della di Yūdoku.
Successivamente lascio cadere il sangue a terra e poi faccio sferrare alla marionetta un pugno, il più vicino possibile al volto, per applicare il sigillo esplosivo.
Successivamente a tutto ciò tiro la mano contro il mio petto facendo tornare la marionetta davanti a me per proteggermi.
Spero che ciò funzioni, non voglio usare quel sigillo, ma se ne fossi costretto mi garantisce un vantaggio.

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Fortunatamente tutti i miei colpi vanno a segno e lei cade fuori dal simbolo come avevo sperato.
Ottimo, dovrebbe bastare questo, e non ho nemmeno avuto bisogno di usare il sigillo esplosivo.
Mentre è a terra la guardo attentamente e noto che del sangue esce dalla sua bocca. Ma mi lascia stupito e perplesso quello che dice dopo.
“augrud astum proviu asledi agrem...”
Cosa diavolo ha detto? Non è una lingua che conosco.
Alzo un attimo lo sguardo pensando a quella frase, pensando che ormai lo scontro è finito.
Ma essendo distratto non mi accorgo che lei si è rialzata in piedi e ha preso in mano un coltello.
Mi accorgo di ciò solamente quando, già in piedi, fa un urlo disumano e io, per il fastidio, mi porto le mani sopra le orecchie come per tapparle.
Dannazione, comincia a essere davvero fastidiosa, o meglio è fastidioso il demone che la controlla. Ma purtroppo è tardi, devo ucciderla. Avessi saputo prima cosa stava accadendo forse avrei potuto fare qualcosa, ma non ho più altra scelta. Almeno ho scoperto che fine ha fatto il coltello e pensare che credevo lo avesse preso il maggiordomo, invece l’ha sempre avuto lei.
“tu... non fermerai... me”
La sua voce non è più umana, sembra quella di un mostro, per precisione mi ricorda quella di un demone.
Cosa diavolo crede di fare, sarà forte in attacco, ma in difesa non mi sembra quel gran che.
Misa scatta verso di me cercandomi di accoltellarmi con quel coltello.
Senza scompormi muovo la mano destra davanti a me, e la marionetta si mette in mezzo, venendo trafitta dal coltello.
Mi spiace rovinare così la mia arte, ma non ho altra scelta, non durerò a molto contro di lei quindi devo farla finita in fretta se non voglio perdere, e per di più la mia sconfitta segnerà la fine del mondo, non è che mi dispiaccia, ma così nessuno potrà più apprezzare la mia arte.
“Io ti fermerò e ti ucciderò. Non poi fare più niente, hai scelto l’avversario sbagliato”
Dalla mia posizione dietro la marionetta, noto che nella sua mano libera si sta formando una sfera di chakra, che dal rumore scricchiolante e i fulmini gialli da cui è formata direi che è di chakra raiton. Lei poco dopo la scaglia verso di me, ma senza problemi la schivo spostandomi leggermente di lato, facendo perno sulla gamba destra.
Nel frattempo che io schivo l’attacco lei è tornata al centro del simbolo e ha una contrazione così forte che fa tremare tutto.
Sentendo dei scricchioli attorno a me, provenire dalle pareti, capisco che la casa sta per crollare e non resterà in piedi per molto.
Dannazione devo fare in fretta e scappare da qui, forse se la casa le crolla addosso morirebbe, ma non posso rischiare che ci non accada quindi me ne devo occupare personalmente.
“tutto qui quello che sai fare, demone da quattro soldi?”
Senza perdere tempo muovo la mano sinistra in avanti e, di conseguenza, la marionetta scatta verso Misa, cercando di infilzarla con la coda.
Ora è il momento devo colpirla dall’altro lato con la nuova tecnica, e poi potrei…se passo la lama a Yūdoku funjin potrei infliggere più danni.
Subito dopo il mio sangue cerca di colpirla dal fianco di nuovo con la wakizashi, ma subito dopo il fendente laterale lancia la spada in aria verso la marionetta.
Alzo il braccio destro, Yūdoku funjin fa lo stesso prendendola al volo, successivamente abbasso il braccio destro e porto in avanti il sinistro, la marionetta con un movimento quasi acrobatico ruota sul posto cercando di colpire Misa con la lama.
Sto diventando davvero bravo, se continuo così nulla mi potrà fermare.
Con un movimento coordinato di entrambe le braccia riporto davanti a me la marionetta con in mano la wakizashi ancora ricoperta con il mio sangue.
Mentre la marionetta mi raggiunge continuo a tenere d’occhio Misa e le due pozze del mio sangue hai suoi due lati.
Ho ancora il sigillo esplosivo, ma sono sicuro che se lo utilizzassi, ma casa crollerebbe e finché sono dentro non è una buona cosa.
Cerco di riprendere un po’ di fiato dopo questo azione breve, ma impegnativa.

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Dopo aver notato che tutti i miei colpi sono andati a segno, faccio un sorrisetto.
Nonostante la forza di quel mostro, il corpo di Misa non può sopportare altre ferite senza conseguenze.
Da come avevo previsto Misa comincia a barcollare, per poi finire contro il lettino per il bambino, dal suo aspetto si capisce che è al limite.
Ora non può più fermarmi, facciamola finita qui e torniamo a casa, dove ho altri compiti che mi spettano.
Lentamente cammino verso di lei, il mio passo è fermo e sicuro. Passando di fianco alla marionetta le prendo di mano la wakizashi e lei ritorna nel suo rotolo.
Mi hai servito bene, ma per ora non mi servi più.
Con la wakizashi stretta in pugno mi avvicino sempre di più a lei, pronto a farla finita una volta per tutte.
Ma all’improvviso un'altra scossa di terremoto mi sorprende, ma questa è molto più forte e dopo un attimo che barcollo alla fine perdo l’equilibrio.
D-dannazione questa non ci voleva. Perderò solo tempo e questo non mi piace.
Mentre cerco di rialzarmi Misa s’inginocchia e il simbolo comincia a illuminarsi e capisco che devo agire in fretta.
No, no e no. Adesso tu ti togli da lì, non posso fallire una missione a così poco dalla fine. Io ti ucciderò e tutto questo spettacolino finisce qui.
Faccio per scattare verso di lei con la lama tesa, ma improvvisamente una forza molto forte mi spinge contro il muro dietro di me e mi blocca lì contro impedendomi di muovermi.
Dannazione, in questo stato non riesco nemmeno a attivare il sigillo esplosivo, la mia unica garanzia di salvezza nullificata così. Dannazione!
Misa si alza in piedi e facendo un sadico sorriso si poggia la lama del coltello alla base della pancia.
Cosa diavolo vuole fare? Che faccia parte del rituale. Beh tanto vale, sono qui bloccato e praticamente è arrivata la fine del mondo, mi dispiace solo non avere qualche dolce per godermi lo spettacolo.
Ma lei mi stupisce quando con un movimento rapido e fluido si taglia la pancia per poi crollare al suolo.
Tutto smette, è il silenzio più assoluto, ma improvvisamente la forza che mi bloccava contro il muro sparisce facendomi cadere di faccia a terra.
Ahi…dannazione almeno avvertire prima. Uhm…ma è finito qui? Sono morto? Mi sarei aspettato qualcosa di più…spettacolare.
“cosa... cosa... aiutatemi... cosa succede?”
Uhm?! È ancora viva? Non sembra quella di prima, credo sia tornata se stessa, quella vera. Ma, anche non essendo un medico, so che non sopravvivrà, io ho colpito per uccidere e…beh quel taglio, non si può fare più niente. Me ne andrei, ma mi sembra più umano restare con lei in questi ultimi istanti.
Mi avvicino a lei e già dal suo sguardo si capisce che tra poco ci lascerà, i suoi occhi sono distanti e quasi spenti, ma vedendomi mi dice, con mio stupore e imbarazzo.
“yago... amore mio... sei così bello... ti amo...”
Uhm, mi scambia per il marito? Beh non voglio dire niente, non le rovinerò questo ultimo momento.
Mi inginocchio di fianco a lei e la guardo mentre chiude gli occhi e sospira per l’ultima volta.
Beh…non è colpa mia, io sto solo facendo la mia missione. Uhm…ora che mi viene in mente il bambino, in teoria centra qualcosa con il rituale.
Guardo il bambino, ma lui non si muove o piange, tra tutto quel sangue non riesco a capire se è stato ferito o no, ma credo sia morto.
Improvvisamente mi sento sollevare e dimenandomi un attimo noto i venti tizi incappucciati di prima, che mi sollevano di peso e noto anche che uno, stranamente senza cappuccio si china sul corpo di Misa.
Dannazione ora cosa vogliono fare, credo che quando capiranno che i loro piani sono andati al vento se la prenderanno con me. E sono troppi da poter tenere testa, perfino con la mia marionetta faticherei.
uuuuuueeeeehhhh uuuuuueeeehhh
Ma che diavolo?! Il pianto di un bambino?!
Di colpo cerco di muovermi per capire cosa sta succedendo e noto che il tizio senza il cappuccio sta tenendo un bambino, un normale bambino che piange. Quando un lampo illumina la stanza mostrando il volto del dottore che la notte in cui ho fermato Misa, l’aveva visitata.
Lui?! Dannato…
“è salvo andiamo...”
Bene adesso mi faranno fuori, beh giustamente, ho provato a fermare i loro piani. Anche se mi piacevano di più quando erano fuori immobili che subivano i miei colpi.
Ma improvvisamente mi lasciano e scappano dall’edificio con il bambino.
Provo ad alzarmi per inseguirli, ma le ferite m’impediscono di farlo, costringendomi a guardarli mentre scappano e io sono in una stanza vuota, tutto sporco di sangue e con i cadaveri di una coppia.
Quasi attivo il sigillo e la faccio finita ora…no…non porterebbe a niente, non ho fallito. Ma dannazione odio quando le cose non vanno come previsto.
A fatica mi alzo e lentamente mi avvicino a Misa per recuperare il sigillo esplosivo e poi vado nella stanza a fianco per riposarmi. E pensare a quanto accaduto. Appena dentro quella vuota e distrutta stanza mi sdraio sul pavimento con il fiatone.
Sospiro per poi cominciare a ridere.
“ho rischiato di morire e questa casa sta per crollare, cosa potrebbe andare peggio? Ah già sono scappati con il bambino e ho fallito la missione. Che bella cosa, beh quasi quasi resto qui a vedere cosa accade”
Mentre aspetto sdraiato sul pavimento unisco le mani facendo arrivare il mio sangue dall’altra stanza assieme all’aikuichi, per poi rimetterlo a posto nel suo fodero e riassorbire il mio sangue nero.
“beh ora al kage cosa dirò? Che ho fallito? Uhm…no. Forse che dei pazzi stavano facendo un rituale sul mio bersaglio e non ho potuto fare niente? Beh…forse questa è la risposta più giusta”
Passano delle ore ed io resto sempre lì, sdraiato sul freddo pavimento a pensare su cosa fare e non fare.
Quando all’improvviso sento qualcuno che si avvicina e mi parla sorprendendomi e facendomi portare lo sguardo nella sua direzione.
“oddio... Ragazzo?... ragazzo sei ancora qui?”
Riconosco subito il professore Ward che sta entrando nella stanza, il suo sguardo è visibilmente sconvolto. Senza alzarmi dal pavimento gli rispondo mentendo la calma.
“non so più cosa fare. Misa è morta, Yago è morto, sono tutti morti. I tizi hanno preso il bambino che è ancora vivo nonostante ciò che ha fatto la donna. Direi che ho fallito”
“Maledizione questa non ci voleva... va bene allora dobbiamo tornare a suna immediatamente... verrò con te...”
Beh, non ho nulla in contrario. Almeno ho qualcuno che mi aiuterà a spiegare cos’è successo.
In poco tempo, mi alzo e mi preparo per tornare a Suna. Una volta pronto anche lui partiamo subito per Suna. Durante il viaggio io sto zitto, anzi evito proprio di parlare, poiché mi sento male per aver fallito la missione.
Ignorando qualsiasi cosa faccia il professore e pensando solo a dove andare per non sbagliare strada e finire da qualche altra parte.
Arrivati a Suna mi dirigo subito all’ufficio del kazekage per fare rapporto. Busso e entro.
“signor Kage sono di ritorno dalla missione. Il professore Ward è qui con me, ha deciso di venire qui con me. Riguardo al mio compito di proteggere la donna…ho fallito, lei è morta. Principalmente per il motivo che sono stato obbligato a ucciderla, in quanto una setta stava facendo un rituale che avrebbe portato alla fine del mondo. Per quanto ho potuto l’ho protetta, ma questa cosa è iniziata molto tempo prima che io potessi intervenire. Mi spiace aver fallito”
“la situazione è particolare, dobbiamo indagare... professore è un piacere averla qui... penso che in questo caso le sua abilità mi saranno utili vendo... lei signor Madstar è congedato, la missione non è andata a buon fine ma alla fine non è colpa sua ha fatto il massimo...”
Saluto e esco dall’ufficio cercando di mantenere la calma. Ma appena fuori mi allontano di corsa per andare a sfogare la mia rabbia.
“ha fatto il massimo?! Non basta, non m’importa se mi dice che non è colpa mia. Ho fallito, sono io che ho fallito. Lei è morta e io non ho potuto fare niente. Dannazione!!!”
Dopo qualche ora di corsa per il villaggio torno a casa mia e appena dentro vedo il tizio, che si fa chiamare Segreto al mio banco da lavoro.
Oggi non è giornata, al diavolo tutti.
Normalmente avrei tirato un calcio a chiunque si sieda al MIO banco da lavoro, ma sono parecchio demoralizzato dal risultato della missione che lo ignoro. Vado semplicemente in bagno a lavarmi la faccia e poi torno in camera mia, per buttarmi sul letto e crollare esausto con ancora tutti gli armamenti addosso.

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