Missione Oto: La scorta

Sayuri Terumi: "Parlato/Pensato"
Altri: Ogomo - Cuoco

Le strade del villaggio erano sempre popolate da gente e mercati e Sayuri piaceva prendere un attimo di respiro da tutto quello che faceva per immergersi in quella realtà, seppur finta. Il vero villaggio del suono era sparso in tutto il territorio, tra nascondigli vari di cui solo i ninja appartenenti allo stesso ne sapevano le entrate.
Anche se quello dove aveva la casa era solo un villaggio fittizio, la calma atmosfera la faceva sentire bene, come se quello in cui vivesse fosse un periodo di pace.
Ehhh...chissà all'orfanotrofio come stanno...mi piacerebbe andare a trovarli...
Ultimamente Sayuri era davvero impegnata con gli allenamenti. Il suo obbiettivo era quello di riuscire ad arrivare agli esami chunin imminenti e il lavoro che faceva per raggiungere il suo scopo le richiedeva grandi sforzi, occupando gran parte, se non tutto, il suo tempo.
Si fermò per la via e tirò un grande sospiro. AAAAA.......HAAAAAAAAAA!!! Fu davvero grosso, forse per scaricare tutta quella tensione che aveva accumulato. Qualcuno dei passanti si girò pure, forse impressionati dalla ragazza, ma poi tornarono alla loro attività.
Era mattinata inoltrata e tutti erano immersi nella loro attività di spese e compre per il mercato. Le bancarelle erano piene di alimenti di ogni genere, dalla frutta, ai salumi...fino al pesce fresco importato da qualche città marittima nelle vicinanze. Si sentì un po' malinconica nel vedere come la gente conducesse così tranquillamente la propria vita, mentre lei era immersa in un mondo di battaglie e rischi. Ma tutto questo lo sopportava...per i suoi fratelli. L'orfanotrofio non sarebbe riuscito ad andare avanti senza l'aiuto di qualcuno e in quel momento lei era l'unica che poteva fare la differenza.
Continuò a camminare per la zona commerciale, vagando nei propri pensieri.
Isako Sensei si sarà arrabbiata che mi sono presa questa pausa stamattina? La sensei infatti aveva accettato di allenarla in vista dell'esame e questo ovviamente avrebbe tolto del tempo ai suoi impegni per dedicarsi così alla ragazza. Questa cosa fece sentire per un attimo Sayuri un'ingrata, ma sentiva anche che aveva bisogno di un attimo per staccare da tutto questo.
Credo che riceverò una bella ramanzina appena tornerò...però devo ammetterlo...è solo grazie a lei se sto facendo progressi. E' una kunoichi straordinaria...
Era migliorata parecchio dall'ultima volta, sia sul piano fisico che sul controllo del chakra, ma c'erano ancora parecchie cose che doveva fare. Si stava impegnando a mettere a punto nuove tecniche, sapeva che le serviva qualcosa per fare il salto di qualità.
La sensei mi ha spiegato più o meno cosa devo fare...ma non so se sarà facile...
Tutto d'un tratto iniziò però a pensare che era da un po' che non faceva altro che fare allenamenti, ma di nuove missioni non le erano state assegnate.
Che sia davvero un momento tranquillo? Mmm...forse è opera di Isako? Avrà chiesto lei di non farmi assegnare nuove missioni? Mmm no...non credo lo farebbe...anzi...ha sempre detto che le missioni sono il miglior modo per fare esperienza.
La cosa in effetti le dava un senso di dispiacere, da un lato amava che le missioni la spingessero a viaggiare e a girare il mondo, ma oltretutto senza missioni non avrebbe avuto la paga che le serviva da dare all'orfanotrofio. Iniziò anche a pensare di passare per il nascondiglio del villaggio a chiedere informazioni. Iniziò a guardarsi intorno, per vedere che strada prendere, quando si rese conto di ritrovarsi solo lei per la via.
Dove sono finiti tutti?
Camminando camminando, non si era resa conto di aver passato la zona commerciale ed essere arrivata nella zona periferica del villaggio, dove non molta gente passava di li se non per tornare alle proprie case.
Accidenti...quanto ho camminato?
Improvvisamente un brontolio partì dall'altezza del suo stomaco. Sayuri arrossì per l'imbarazzo e si portò le mani alla pancia. Voltandosi in giro però si rese nuovamente conto che non c'era nessuno e quindi per lo meno non aveva fatto nessuna figura. Ipotizzò che si fosse fatto tardi e che l'ora di pranzo si stesse avvicinando. Più o meno conosceva la zona e sapeva che li c'era una locanda in cui andava spesso dopo il lavoro.
A questo punto tanto vale andare li...
Si avviò così in direzione della locanda, che distava pochi metri da dove si trovava. La porta era aperta e c'era una tendina a coprire l'entrata. La varcò, notando che anche li dentro c'era poca gente. Quella parte del villaggio sembrava essere vuota. Si guardò intorno e si avviò al bancone, preferì quello che sedersi ad uno dei tavoli.
Buongiorno...
Vide l'uomo dietro al bancone avvicinarsi, ma poco distante da lei, notò che c'era anche un'altra persona seduta qualche sgabello più in la. Se ne stava quieta, con il capo chinò sul proprio pasto, senza dar conto a nessuno. Evidentemente pensava ai fatti suoi. L'attenzione della ragazza però venne immediatamente ripresa dall'uomo oltre il bancone.
Terumi-chan, era da tempo che non ti facevi viva.
Si...sono stata parecchio impegnata...
A quale divinità possiamo rivolgerci per la tua ricomparsa ma, soprattutto, il tuo break dagli allenamenti?
L'uomo cercava di fare il simpatico, forse aveva capito, magari glielo si leggeva in faccia, che la ragazza doveva essere stanca e aveva bisogno di un break.
Eh...avevo bisogno di un attimo di pausa...mi trovavo nei paraggi e ho pensato di fare un salto.
Un attimo di pausa eh?...gli allenamenti sono duri?
Si abbastanza
Ehhh...io non avrei mai potuto fare il ninja. Gli unici coltelli che so maneggiare sono quelli della cucina
Sayuri gli sorrise
Comunque sia, sarai affamata. Corro a preparati qualcosa!
Detto questo l'uomo scomparve dirigendosi dietro una tendina. Sayuri non ebbe nemmeno la facoltà di decidere cosa mangiare, evidentemente l'uomo voleva prepararle qualcosa di sua iniziativa.
Beh...visto che vengo spesso credo conosca i miei gusti...
Si mise ad aspettare, gomiti poggiati sul bancone e non avendo nulla da fare si guardò un po' intorno. L'attenzione ricadde nuovamente sull'uomo alla sua sinistra, che fino a poco prima era chino con la testa nella ciotola. Ora invece la fissava sorridendo e senza la testa nel piatto lo riconobbe subito
Ogomo!!
Ma come sei cresciuta, e pensare che quando ti ho lasciato eri una ragazzina
Sayuri si alzò immediatamente dal suo sgabello e corse vicino l'uomo per salutarlo. Era passato del tempo dall'ultima volta che si erano visti, non aveva spesso sue notizie.
E' passato così tanto...sempre in giro a caccia di ragazzi per il villaggio?
Hehe...si...un lavoro che non finisce mai il mio...ogni tanto torno e mi fermo, ma come sai sto via a lungo per girare il paese...quando sono qui però mi piace fermarmi a mangiare in questa locanda...il ramen è delizioso.
Sayuri si sedette sullo sgabello accanto a lui Hai ragione...qui cucinano bene...strano che oggi ci sia poca gente
Mentre parlavano sentivano i rumori provenienti dalla cucina e alla ragazza torno in mente che il cuoco stava cucinando per lei e non poteva fare a meno di chiedersi chissà cosa avrebbe portato fuori.
Allora...come mai ora sei tornato? Portato qualche nuovo ragazzo al villaggio o altro?
Ogomo si alzò con la schiena, mettendosi diritto Beh...
Ma poco prima che l'uomo parlasse, il cuoco uscì da dietro la tendina della cucina e si diresse verso il banco. Notò che la ragazza si era spostata e così si diresse verso di lei.
Ecco a te disse poggiandole una ciotola fumante di ramen davanti.
Ohhh...sembra essere delizioso... Si rivoltò subito dopo verso l'uomo.
Scusa...stavi per dire?
Non ti preoccupare, sicuramente avremo più tempo per riparlarne
Mette nella sua veste una mano e tira fuori dei soldi che poggia sul bancone servendoli al cuoco. La somma ad occhio era eccessiva per una sola ciotola. Capì che infatti era per due, e che l'uomo le stava offrendo il pranzo.
Grazie!!
Come sempre Ogomo si era rivelato gentile con lei. Lo stomacò di Sayuri tornò a brontolare, probabilmente perchè l'odore delizioso del ramen era arrivato al suo naso, facendo così risvegliare l'appetito. Si voltò verso il bancone e iniziò a prendere con le bacchette i primi fili di pasta, soffiandoci sopra per farli raffreddare così da mangiarli. Mangiò lentamente così da gustarsi il pasto. Il ramen che le aveva preparato era davvero ottimo.
Eh...ci voleva proprio...ma ora è meglio che torni da Isako...mi avrà aspettato ance troppo per gli allenamenti
Si alzò dallo sgabello, a malincuore, avrebbe continuato volentieri a riposare quel giorno.
Bene... ora che torni ad allenarmi...grazie per il ramen era squisito
il cuoco sembrava avere l'aria soddisfatta nel vedere come Sayuri aveva ripulito la ciotola. Dopo averlo salutato, con aria moscia, si avviò verso l'uscita. Forse perché sovra pensiero per tutte le cose di quella mattinata, ma la ragazza non vide che davanti a lei sulla soglia della porta c'era un'altra persona e camminando finì per scontrarvici.
Per lo scontro cadde indietro, finendo sedere a terra. Alzando lo sguardo, al pensiero di aver fatto una figuraccia, subito chiese perdono.
Mi...mi scusi...ho camminato senza guardare...
Nel fissa chi fosse, fu presa per un attimo da sgomento, nel vedere qualcuno ricoperto da uno strano pellicciotto bianco e una maschera di tipo tribale. La persona non disse nulla e Sayuri oltre che imbarazzata non sapeva che aggiungere. Si rialzò da terra, guardando la persona che le si parava da vanti in modo strano.
Scusi ancora...
Con aria perplessa si defilò di lato, oltrepassando l'uscita, di certo ora doveva proprio andare, ma questo scontro l'aveva lasciata un attimo titubante.
La gente a volte è davvero strana...

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