Villaggio del Sole

[Kumo] Beerethor e Kuroi Raven

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    Pensato
    Parlato Bee
    Parlato Sylphie
    Parlato Chunin
    Parlato Raikage
    Parlato Raven


    Erano le 13:00 di una giornata afosa, il caldo era opprimente, la casa sembrava quasi un forno e le grandi vetrate e le porte aperte che facevano penetrare i raggi del sole non aiutavano di certo a raffreddare la casa, ma non avevo voglia di girarla tutta per chiuderle, anche perché Sylphie stava per servire il pranzo. Appena finito di mangiare, mentre Sylphie si apprestava a lavare i piatti, mi alzai in cerca di un posto dove poter trovare refrigerio per potermi riposare un po’
    Bee dammi una mano, ho caldo anche io, ma questo non giustifica i piatti sporchi, se mi aiuti finiremo subito e potremo andare a riposare
    E’ proprio una rottura, ma quello che dice ha un senso, non mi piace, ma ha un senso
    Bene, e cosi sia, ma bada che appena finiamo voglio andare a riposarmi in un posto fresco
    Non sei il solo, dai aiutami
    Tornai indietro e presi i piatti che Sylphie non era riuscita a portare per poterli lavare, sapevo che non sarebbe stato cosi semplice, e che sicuramente avrei dovuto fare qualcos’altro, ma speravo di sbagliarmi, una volta che i piatti furono lavati e messi ad asciugare mi apprestavo ad uscire dalla stanza, quando cominciò a fissarmi con i suoi occhioni da cerbiatta, come per impietosirmi, sapevo cosa desideravo, ma adoravo quello sguardo, quindi attesi un po’ prima di farle cenno che l’avrei aiutata a ripulire la sala da pranzo.
    Appena terminammo i lavori domestici ci fissammo e Sylphie propose di spostarci in giardino, sdraiandoci sotto al gazebo che dava sul mare, sottolineando che li c’è sempre una fresca brezza proveniente dal mare.
    Appena usciti dalla porta della sala da pranzo che dava sul giardino esterno sentimmo suonare il campanello
    Va pure avanti, apro io
    Bene, ti aspetto li
    Dopo che Sylphie si avviò al gazebo rientrai e mi avvicinai alla porta per aprirla
    Chi potrà mai essere a quest’ora, non aspettavo visite, e se Sylphie aspettava qualcuno non avrebbe mai fatto venire me ad aprire..
    Aprendo la porta vidi un ragazzo biondo, poco più basso di me, sembrava avere qualche anno in più ma non molti, guardandolo meglio capii subito che era un chunin dal suo vestiario ed iniziai a fantasticare subito su quando lo sarei diventato anch’io.
    Come posso esserle utile?
    Mi è stato detto di consegnare questa lettera ad un certo Bee Wigesury
    Sono io, è per me
    Presi la lettera e lentamente chiusi la porta congedandomi da lui, la aprii subito per sapere di cosa trattasse
    “Gentile Bee Wigesury, con la presente è richiesta la sua presenza, entro e non oltre le ore 15:00 di oggi nel mio ufficio per discutere riguardo il suo futuro e la prossima missione, è pregato di presentarsi vestito in modo appropriato per quest’ultima.

    La Raikage”


    Benissimo, una nuova missione, ho ancora un’ora e mezza, mi riposerò un po’ ed intanto avvertirò Sylphie, poi mi incamminerò.

    Cosi la raggiunsi al gazebo e le spiegai la situazione, dicendole che ero stato convocato, ma che non c’era alcun accenno di lei nella lettera, quindi stavolta sarei andato da solo, e che non sapevo quando sarei tornato, ma avevo ancora tempo quindi decidemmo di restare li ancora un po’. Stava giocherellando come al solito con il suo orecchino di perle, come faceva quando non sapeva cosa dire, in quel momento notai che non indossava le maniche in stile kimono che solitamente accompagnavano quel completo, ed alzando gli occhi le vidi sul tavolo, forse il caldo l’aveva spinta a toglierle. Infatti anche con la brezza fresca che arrivava dal mare il caldo era davvero opprimente, tanto che il sudore aveva impregnato i miei vestiti facendoli aderire alla mia pelle, voltandomi verso di lei vidi che lo stesso era accaduto a lei, che cercava disperatamente di staccarli. Ormai il saio che copriva la parte superiore era diventato trasparente, mostrando il reggiseno nero anche davanti, quando glielo feci notare decise di andare a farsi una doccia ed io di prepararmi per andare dalla Raikage.
    Dopo aver fatto una doccia per togliere di dosso il sudore andai in camera e decisi di indossare il mio solito completo, tranne che per la giacca, optando per una di pelle a maniche corte e senza il colletto di pelo, più fresca e quindi adatta al clima. Presi il porta-kunai e controllai il contenuto, assicurandomi che ci fosse tutto, aprii la faretra e contai le frecce, sperando che non ne mancasse nessuna, ed infine pulii la lama della Zeal, per poi rimetterla nel fodero ed indossare la cintura che teneva sia il fodero che la faretra, ero proto per uscire.
    Salutata Sylphie mi avviai verso l’ufficio della Raikage, ormai conoscevo a memoria quelle strade, grazie alle ronde notturne, mentre avanzavo salutavo i vari negozianti. Arrivato all’entrata del palazzo dove si trovava l’ufficio della Raikage mi fermai un secondo pensando al passato
    E’ da un po’ che non vengo convocato in questo modo, l’ultima volta ho dovuto fare da guardia del corpo e guida turistica per il villaggio, chissà cosa mi aspetta oggi…
    Mentre ero perso in quei pensieri vidi arrivare un ragazzo poco più basso di me, aveva capelli neri e indossava un mantello dello stesso colore che lo copriva completamente, ma non gli diedi troppo peso, tantissimi ninja passavano di li ogni giorno, era uno dei tanti, quindi decisi di entrare, il ragazzo cominciò a seguirmi, e la cosa dopo un po’ cominciò ad infastidirmi, mentre salivo le scale stavo quasi per voltarmi e chiedergli perché mi seguisse, ma poi pensai che forse stava semplicemente andando nella mia stessa direzione. Arrivato alla porta dell’ufficio bussai tre volte con delicatezza, poi notai che il ragazzo si era fermato dietro di me, ma non riuscii a parlargli perché fui subito autorizzato ad entrare, cose che fece anche lui.
    Buon giorno Bee... Buongiorno Raven... O buon pomeriggio che dir si voglia... Il poco preavviso della convocazione è dovuto al fatto che ho ricevuto proprio questa mattina una richiesta di aiuto urgente inviatami da un Sannin del villaggio, uno dei più forti ninja che sia mai esistito, il quale vive da eremita in una casa sperduta immersa nelle montagne che delimitano il confine tra il nostro paese e quello della Brina...
    Quindi era stato convocato anche lui, per fortuna non ho seguito il mio istinto e non ho fatto una scenata…
    C'è una missione da eseguire ma non so di preciso quale sia lo scopo della missione... So solo che mi è stato chiesto di inviare almeno un team di due persone di cui almeno uno doveva avere capacità che possiedi tu Bee...
    Team? Quindi dovrò collaborare con lui? E poi le mie abilità? Vorrei tanto che stesse parlando delle mie doti da arciere, ma sicuramente starà parlando della mia abilità innata, l’arte della lava… che tipo di lavoro sarà?...
    Ora quindi partirete verso la casa di Warrod e lì riceverete disposizioni nuove a riguardo... Se partite subito arriverete lì a notte fonda... Quindi muovetevi... Non credo ci sia tempo da perdere... E non lasciate questa stanza senza questa busta che contiene le indicazioni giuste per arrivare a destinazione..
    Il ragazzo che mi seguiva si avvicinò e ricevette la lettera ringraziando la Raikage, dopo esserci congedati lo seguii fino all’esterno dove mi rivolse la parola
    Visto che saremo compagni di squadra mi sembra opportuno presentarci… Io sono Raven!
    Cosi almeno smetterò di rivolgermi a te come quel tipo
    Io sono Bee, piacere
    Notai che mi porgeva la mano, quindi ricambiai la stretta, in quel momento notai lo strano colore dei suoi occhi, ma preferii non proferir parola al riguardo. Terminate le presentazioni ci incamminammo verso l’entrata ovest del villaggio, continuai a seguirlo senza rivolgergli la parola per tutto il tragitto, notando che il resto del villaggio era assorto nella solita routine. Appena usciti dal villaggio si fermò, aprendo la lettera che la Raikage gli aveva dato, ne tirò fuori due fogli, uno sembrava una mappa mentre l’altro era un testo, ma non riuscivo a vederli bene, e Raven li ripose subito, la cosa mi infastidiva un po’, avrei voluto che condividesse con me la cosa, intanto lui si rivolse a me…
    Sono già stato un paio di volte nel Paese della Brina… Se ti va bene posso occuparmene io della strada da percorrere… Ora bisogna salire su quell’altopiano…
    Non sono molto entusiasta di questa situazione, ma non sono mai stato nel Paese della Brina, e lui dice di esserci stato più di una volta, credo che sia meglio seguire le sue indicazioni, sarà sicuramente più esperto di me in quest’ambito…
    Va bene, mi affido alla tua guida allora
    Raven mi indicò la zona dove stavamo andando e gli feci un cenno con la testa per dirgli che andava bene per me, poi ci incamminammo, costeggiando un piccolo bosco li vicino, riuscii a vedere degli scoiattoli che si arrampicavano sugli alberi ed una parte di me desiderava usarli come bersagli per allenarmi con l’arco, mentre l’altra pensava che la parte precedente fosse crudele senza motivo, superato il boschetto arrivammo all’altura che Raven mi aveva indicato in precedenza, utilizzando le nostre abilità ninja iniziammo a scalarla, semplicemente camminammo, potevamo in quanto ninja, utilizzando il nostro chakra e questo mi ricordava quanto fosse noioso a volte essere un ninja, una persona normale si sarebbe arrampicata per ore, provando tantissime emozioni, mentre per noi era come camminare in piano o quasi, arrivati in cima ci fermammo comunque un momento per riposarci ed ammirare il paesaggio che avevamo davanti.
    Il sole stava tramontando, ricoprendo il cielo di un forte colore arancione, davanti a noi c’erano altre montagne, che circondavano una foresta, il mio compagno di squadra alzò il braccio indicando un punto lontano e poi mi disse
    Quello è il fiume che dobbiamo costeggiare…
    Sforzandomi un po’ riuscii a vedere il fiume, cosi iniziammo a correre, il percorso era in piano, anche se, con le nostre abilità non sarebbe stato troppo diverso anche se fosse stata una salita, oltretutto, a causa del caldo e la mancanza degli ultimi giorni il terreno era duro e secco, non correvamo il rischio di affondare nel fango o scivolare.
    Dopo alcuni minuti riuscimmo a raggiungere il fiume e continuammo a seguirlo, ormai la notte stava calando, il cielo diventava sempre più buio, non avevo parlato molto con il mio compagno di squadra, ma proprio in quel momento lui mi rivolse nuovamente la parola
    Bee… La Raikage ha detto che le tue abilità sono necessarie per questa missione… Posso sapere di cosa parlava? Anche per conoscerci meglio visto che siamo comunque in missione insieme…
    Vorrei tanto saperlo anche io, potrei dirgli che è per le mie doti da arciere, ma sarebbe una stupidaggine e soprattutto è meglio non scoprire tutte le mie carte, per ora chi mi vede penserà che mi piace combattere corpo a corpo, non sanno cosa nasconde la mia attrezzatura, sarà meglio dirgli la verità, o almeno quello che penso sia il senso delle parole della Raikage
    Beh, credo parlasse delle abilità della mia famiglia, più che le mie, il mio clan possiede un particolare tipo di potere, sfruttando l’unione dei due tipi di chakra che possediamo possiamo sfruttare un nuovo elemento, la lava, la scelta è ricaduta su di me perché sono l’ultimo membro della famiglia Wigesury ancora in vita. Non posso dirtelo con certezza, ma penso sia questo il motivo di quelle parole, in ogni caso ne sapremo di più appena troveremo questo Warrod.
    Mentre parlavo con il mio compagno la notte era ormai calata, lo vidi leggere nuovamente le istruzioni per poi dirmi che dovevamo nuovamente scalare, l’idea non era delle più piacevoli, non per la fatica, semplicemente perché mi ero stancato di salire e di camminare, speravo di arrivare presto a destinazione, raggiungemmo un avvallamento d’acqua, e vidi Raven che cercava qualcosa, ne dedussi che la casa doveva essere vicina, non capivo in che direzione guardare, e soprattutto non riuscivo a vedere nulla, il buio copriva tutto lo scenario, ed anche Raven sembrava avere delle difficoltà, non riuscivo a capire cosa fare, poi, all’improvviso un’idea attraversò la mia mente
    Beh, cosi non caveremo un ragno dal buco, abbiamo bisogno di vedere lontano per trovare la casa, e per vedere lontano abbiamo bisogno di luce, non ho con me neanche una torcia, e penso che se Raven ne avesse con se le starebbe già usando, non conosco le sue abilità, quindi non posso contare sul suo supporto al momento, forse potrei provare con un jutsu, ormai gli ho rivelato le mie abilità, è inutile lesinare su di esse. Potrei usare l’arte del fuoco, la tecnica dei proiettili di fuoco esplosivi, trattenendo la sfera dovrei illuminare la zona intorno a me, e se non bastasse potrei sempre lanciarla, potendo vedere un’area più distante e più ampia, visto che si dividerà in tre sfere, cosi avremo più possibilità di arrivare presto a destinazione, devo solo sperare di non bruciarla con quest’attacco…
    E cosi feci, accumulai il chakra di tipo fuoco nel palmo destro e gli diedi la forma di una sfera, lo scenario intorno a me cominciò a diventare sempre più chiaro, vedevo l’acqua del fiume, il prato che lo circondava, l’ombra che le cose e noi due proiettavamo grazie alla luce della sfera, ma della casa non c’era traccia, sperai nel fato benevolo mentre mi apprestavo a lanciare la sfera, sperando che fosse la direzione giusta, in caso contrario avrei dovuto reiterare il processo, poco dopo la sfera si divise, le due sfere laterali andarono a vuoto, quella di destra finì in acqua, mentre quella a sinistra si scontrò contro una parete rocciosa, la sfera al centro fece un po’ di strada in più, frantumandosi anch’essa contro una parete rocciosa e lasciando cadere un po’ di fiamme in basso, che anche dopo un po’ di tempo proiettavano luce, e la cosa mi insospettiva, pensavo di aver appiccato un incendio, ma le fiamme non si muovevano, e, fissando quel punto per un po’ riuscii a capire che non erano le mie fiamme a bruciare, ma era la luce di un’abitazione. Fatta completamente in legno, situata vicino ad uno strapiombo, aveva una finestra grande al piano inferiore e due più piccole al piano superiore, era facile distinguerle perché l’illuminazione arrivava dal loro interno
    Penso di averla trovata, meglio avvertire Raven
    Dopo aver avvisato il mio compagno ci apprestammo a raggiungerla.
     
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