Villaggio del Sole

[Kumo] Beerethor e Kuroi Raven

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    [QUOTE]
    Nome Pg: Bee Wigesury
    Villaggio: Kumogakure no Sato
    Energia: Verde
    Grado: Genin
    Minischeda:Minischeda




    Continuai ad osservare il fiore cristallizzato mentre attendevo la risposta del mio compagno alla mia ultima domanda, non riuscivo ad immaginare cosa potesse avere un effetto cosi drastico su una forma di vita, iniziai a pensare che, se un fiore poteva essere colpito e rinchiuso, lo stesso poteva accadere anche ad altre forme di vita, tipo animali e persone, ma non potevo esserne certo, la mia testa era affollata da dubbi del genere e mi preoccupavano molto, chissà quante possibilità di sopravvivere ad un colpo del genere avevamo.
    Sono davvero strani questi fiori, qualsiasi cosa abbia provocato questo è da temere, non so quanto Raven possa essere forte in realtà, o che abilità celi ma io penso di non essere in grado di sopravvivere ad una cosa del genere.
    Alzai lo sguardo verso il mio compagno e vidi che aveva un’espressione strana, sembrava quasi infastidito e riflettendo capii che poteva essere a causa della mia domanda indiscreta.
    Lui sa delle mie abilità questo è vero, ma ho scelto io di rivelarle e poi le ho comunque sfruttate molto durante il viaggio, non posso chiedere che riveli cosi i suoi segreti ad una persona che conosce da circa due giorni, in condizioni normali neanche io lo farei.
    Intanto Raven rimase qualche momento in silenzio forse riflettendo su cosa dirmi, e questo mi fece pensare che forse stava decidendo se rivelarmi o meno quello che gli avevo chiesto, ma decisi di rimanere in silenzio e dargli i suoi tempi per parlare
    Beh… Questi occhi risalgono al mio clan… Credo che i membri siano sparsi per il mondo… E purtroppo non so se questi occhi servono a qualcosa… Magari sono qui solo per bellezza… Ti aspettavi di meglio vero? Purtroppo non sono speciale quanto te…
    In realtà si, qualcosina in più mi aspettavo, la sua spiegazione più che rispondere alle mie domande me ne fa venire altre in mente, del tipo, non ti è mai capitato nulla di strano, che non sapevi spiegarti, qualche situazione in cui seri riuscito a cavartela ma non sai come, come se una forza sovrannaturale agisse per te? Nel mio caso la lava è ben visibile ma credo ci siano anche altri le cui abilità agiscano in modi più “sottili”
    Non so dire se mi aspettavo di più o meno, ero semplicemente curioso… ma voglio sottolineare una cosa, io non mi ritengo speciale o fortunato a possedere queste capacità, credo che la mia vita sarebbe stata più semplice senza e forse avrei subito meno perdite…
    Finita la breve discussione ci apprestammo a raggiungere l’entrata del villaggio che era proprio li davanti a noi… Lo scenario che avevamo davanti non era di certo fra i più gradevoli che avevo visto nell’ultimo periodo, era tutto cristallizzato o congelato a dir si voglia, era tutto rinchiuso in quella strana sostanza che racchiudeva i fiori appena visti e la cosa mi preoccupava molto, ricordandomi i pensieri che avevano attraversato la mia mente poc’anzi quando avevo in mano il fiore.
    Mentre ispezionavamo il villaggio notai in lontananza alcuni uccelli che stavano volando, la cosa mi risollevo il morale, non tutto era bloccato e nella mia mente nacque una nuova teoria
    Forse non tutto è stato congelato, forse le forme di vita più complesse sono immuni a questi effetti che hanno catturato tutto il resto del villaggio, o semplicemente quei volatili hanno volato e schivato gli effetti, in ogni caso abbiamo qualche possibilità di salvarci, non dobbiamo demordere
    In ogni caso non erano le forme di vita che stavamo cercando, quindi continuammo a girovagare per il villaggio fino al momento in cui un idea mi balzò in mente
    Sembra tutto cristallizzato, e se fosse del ghiaccio?
    Potrei provare a scioglierlo con l’arte del fuoco, forse riusciremmo a capirne un po’ di più o almeno come contrastare la cosa se la mia idea funzionasse

    Hey Raven, fermati un momento, stavo pensando ad un modo per liberarci di questo ghiaccio fastidioso, dammi un momento per provare una cosa
    Avvertito il mio compagno iniziai a comporre i sigilli, era la prima volta che li componevo mentre lui mi guardava, in rapida sequenza composi prima il gallo seguito dal drago, la tigre e nuovamente il drago, successivamente aprendo la mano vi si formò all’interno una sfera di fuoco che lanciai verso un albero li vicino, sperando che sciogliesse il ghiaccio, ma a malincuore notammo che quest’ultimo non subì alcun effetto, e la cosa mi portò a pensare che la cristallizzazione non fosse dovuta al congelamento, successivamente Raven mi rivolse la parola
    Si sta iniziando a fare tardi… Credo sia meglio se ci fermiamo qua con l’esplorazione e cerchiamo qualcosa da mangiare…
    E in quel momento mi resi conto che anche il mio stomaco stava brontolando quindi, concordai con il mio compagno e iniziai a pensare cosa mangiare
    Non abbiamo nulla con noi di commestibile, e i delle cose trovate o pescate abbiamo finito tutto, in definitiva vogliamo mangiare ma non abbiamo la cosa principale, il cibo da mangiare
    In quel momento mi ricordai degli uccelli visti prima
    Prima ho visto volare degli uccelli, potrei prendere quelli con la zeal, dirò a Raven che ci penso io a trovare del cibo, lui intanto può riposarsi.
    Posso pensarci io al cibo, tu riposati pure…
    Mentre lui si sedeva sotto l’albero che avevo appena colpito iniziai a guardarmi intorno cercando di trovarli, ma senza successo…
    Ricordavo la zona dove li avevo visti cosi iniziai a pensare al modo per stanarli
    Prima volavano vicino all’albero più a destra, all’altezza della colonna dell’entrata, forse si sono fermati da quelle parti, potrei scoccare una freccia per farli uscire fuori per poi scoccarne altre per colpirli e poi andare a recuperarli
    E cosi feci, innanzitutto estrassi la zeal e la feci trasformare in arco, poi estrassi una freccia dalla faretra e la incoccai, infine la scoccai verso la zona dove avevo visto gli uccelli, in quel momento Raven mi si avvicinò incuriosito, forse era stato attirato dal rumore della freccia che veniva scoccata.
    Dopo poco gli uccelli si alzarono in volo, quindi estrassi una nuova freccia e la scoccai colpendone uno che cadde a terra.
    Non so se l’hai riconosciuta, è la spada che prima portavo sulla cintura, è un arma particolare appartenente alla mia famiglia, molto utile per chi vuole combattere da lontano, infatti puoi usarla come arco per colpire i nemici lontani, ed appena si fanno troppo vicini trasformarla in una spada per colpirli e difenderti in modo adeguato, preferisco tenerla in modalità spada perché occupa meno spazio, ed oltretutto se un nemico si avvicina di soppiatto è pronta all’istante, ma anche in modalità arco ha i suoi pregi, tipo ci ha appena procurato del cibo…
    Voltandomi verso il mio compagno notavo sul suo volto che era molto curioso e decisi di fargli provare l’arma
    Ti va di provare?
    Il mio compagno annui, quindi gli porsi l’arco e una freccia, si prese, si concentrò un po’ e poi scoccò, ma il colpo andò a vuoto
    Ah sono negato! Vado a recuperarla dai e prendo anche l’uccello che hai colpito…
    Va bene ma non metterci troppo
    Mentre il mio compagno andava a recuperare le frecce io estrassi altre tre frecce che usai per colpire altrettanti volatili, una volta che ne colpivo uno utilizzavo la tecnica della corda gommosa per prendere e tirare a me le prede, cosi da non dover correre a destra e a manca per poterle prendere, tornato il mio compagno gli mostrai il bottino.
    Per come sta andando questo viaggio sono sicuro che in futuro avrò nuovamente bisogno dell’arco per procurarci il cibo, tanto vale portarlo già in questa modalità, almeno non devo perdere tempo per trasformare la spada ogni singola volta che devo scoccare una freccia ad uno stupidissimo pennuto, forse non stanotte, avendone quattro potremmo conservarci qualcosa per stasera, con il buoio sarà difficile che escano per farsi colpire da me, ma domani sicuramente ci servirà altro cibo.
    Cosi posizionai l’arco dietro la schiena e parlando con Raven decidemmo di mangiare due dei quattro uccelli e lasciare gli altri due per la cena, infatti sarebbe stato difficile trovarli una volta calata la notte.
    Ci apprestammo a spennare i due pennuti scelti per diventare il pranzo, gli tagliammo la testa e li tenemmo ancora infilzati sulle frecce e utilizzai nuovamente la tecnica dei proiettili di fuoco per cucinarli.
    Il sapore non era eccezionale, ma erano migliori della cena della sera precedente, stavamo cominciando a prenderci la mano con questi pasti di fortuna.
    Finito il pranzo decidemmo di continuare l’esplorazione, Raven mise le prede per la cena nel suo zaino visto che io avevo lasciato il mio zaino a casa prima dell’incontro con la Raikage, sarebbero state al sicuro li, anche perché fin’ora non aveva mostrato una grande affinità col fuoco, quindi difficilmente avrebbe potuto cucinarli da solo.
    Continuando a vagare per il villaggio notammo che era del tutto privo di vita, non si sentiva alcun rumore, se non quelli fatti dai nostri passi, ma dopo pochi minuti una nuova scoperta fece congelare il sangue nelle mie vene, le mie ipotesi iniziali erano state esatte, gli umani potevano essere catturati dalla strana sostanza, anche se mi veniva difficile chiamare umani quello che avevo davanti, sembravano più dei giganti.
    Giganti intrappolati nel cristallo, mah, dove andremo a finire. Possibile che gli amici di Warrod fossero dei giganti? Avrebbe dovuto accennarci la cosa, se non fossero stati congelato avremmo fatto una figuraccia…
    Erano tutti armati con delle spade gigantesche, che facevano sembrare la zeal uno stuzzicadenti a confronto
    Chissà se anche le loro armi si trasformano…
    Cominciammo cosi ad esplorare le varie abitazioni, erano gigantesche, adatte agli esseri appena visti e le porte erano spalancate
    Non temono che si nascondano degli estranei in casa eh? Beh con la loro stazza è normale, e per noi è una fortuna che siano aperte, possiamo entrare dove vogliamo
    Anche l’interno dell’abitazione non era in ottimo stato, o uno stato agibile per viverci, la situazione non variava da abitazione ad abitazione, tutto era rinchiuso in quello strano cristallo rosa, tavoli, sedie, finestre, libri e tutti gli arredamenti, rendendo impossibile l’utilizzo di molti di loro, o meglio, anche se potevano essere utilizzati non erano affatto comodi.
    Poco alla volta il cielo iniziava ad oscurarsi, questo significava una cosa semplicissima e naturale, stava calando la notte, e nel villaggio non c’era ancora nessun segno di qualche essere umano che non fosse all’interno dei cristalli, pensai di chiedere a Raven se fosse il caso di continuare questa esplorazione o di tornare indietro e avvertire Warrod delle nostre scoperte, essendo un sannin era molto più forte di noi, probabilmente avrebbe potuto fare qualcosa per liberare il villaggio.
    Decisi di sottoporre questi miei pensieri al mio compagno l’indomani mattina, per ora dovevamo cercare un luogo dove ripararci per la notte, vedemmo un’abitazione ancora più grande delle altre, con due giganti davanti alla porta principale, come se fossero delle guardie e decidemmo di andare li per dormire, ci fermammo nel gigantesco atrio, al centro era vuoto, qualche mobile era posto davanti ai muri, che davano un idea di arredamento che avrei definito come accatastare gli oggetti, ci fermammo al centro dell’atrio Raven prese gli uccelli che avevamo conservato a pranzo, li ripulimmo come avevamo fatto il pomeriggio e, grazie alla tecnica che ormai stava diventando il mio tormentone li arrostimmo…
    Una volta finita la cena, visto che non lo avevo fatto durante il pomeriggio, estrassi tutte le frecce dalla faretra e le iniziai a pulire con uno straccio che mi ero ritrovato attaccato dietro lo zaino, forse Sylphie aveva ben pensato che mi sarebbe servito uno straccio e lo aveva messo li per non farmelo dimenticare a casa.
    Una volta che le frecce furono pulite le rimisi nella faretra e mi sdraiai come aveva già fatto Raven, cercando di dormire, ma la sistemazione era ancora meno confortevole di quella della notte precedente, non riuscendo a prendere sonno a causa del suolo duro mi tolsi la cintura che portava la faretra e decisi di utilizzare quest’ultima come cuscino, cosi riuscii ad addormentarmi.
    La mattina seguente mi sveglio il cinguettio di qualche uccellino, voltandomi verso il mio compagno notai che dormiva ancora e decisi di non disturbarlo, mi alzai e mi misi in cerca di un bagno, cosa dettata da un bisogno urgente che non potevo controllare, ma essendo ancora mezzo addormentato al posto di attraversare le porte che portavano all’interno della casa usai quelle da dove eravamo entrati, cosi mi ritrovai a liberarmi davanti al una di quelle due statue che sembravano le guardie della casa, una parte di me mi ricordava che c’era qualcosa di pericoloso nel farlo, ma non ricordavo cosa, quasi immediatamente uscì anche Raven dalla casa che mi fissò e poi esclamò
    Ehm… Non credi potrebbe essere pericoloso? E se il gigante si scongelasse di colpo e ti ammazzasse? Per giunta proprio in questo momento… Non faresti una bella fine…
    Ed io sussurrai
    Ah ecco cosa c’è di strano, potrebbe scongelarsi ed uccidermi… già… già…
    Risvegliandomi del tutto pensai
    Che cavolo sto combinando? Se questo coso si risvegliasse ora sarei morti, in più in una situazione che porterebbe la mia dignità ai minimi storici
    Sul mio viso si stampò un’espressionehqdefault terribile, era si un’espressione di paura, ma non semplice paura era anche un’espressione di rassegnazione, l’espressione che un uomo fa quando è sicuro di morire, voltandomi fissai il mio compagno con quell’espressione, il quale mi ignorò tornandosene dentro, un gesto che interpretai come il lasciarmi al mio destino, solo dopo che mi fui calmato capii che semplicemente si stava preparando per ricominciare l’esplorazione, li non correvo alcun pericolo, ci trovavamo in quel villaggio da quasi un giorno e nessuno di quegli esseri si era spostato nemmeno di un millimetro, tornato dentro anche io ripresi le mie cose e mi preparai per partire.
    La sera precedente avevo pensato di tornare indietro, ma prima di rientrare in casa avevo notato un’altura che potevamo esplorare quindi decisi di chiedergli di andare li prima di tornare e dichiarare fallita la missione
    Senti Raven, mentre ero fuori ho notato che c’è un’altura non molto lontana dal villaggio, e visto che il villaggio lo abbiamo esplorato orami tutto, forse la causa di questo disastro potrebbe trovarsi li, sarebbe opportuno andare a controllare, che ne dici?
    Lui concordava con me, quindi il programma della giornata era stato stilato, non mancava che uscire e cominciare a rispettarlo.
    Usciti dalla casa ci incamminammo verso il punto che avevo indicato a Raven, le strade erano identiche al giorno precedente, tutto era rimasto immobile, l’unica differenza era che oggi uno stormo di uccelli attraversava il cielo, probabilmente erano uccelli migratori che andavano in posti più caldi, ad esempio Kumo.
    Arrivati all’altura, notai che c’era un sentiero che potevamo percorrere per risalirla, ma il mio compagno aveva già intrapreso la nostra solita scalata utilizzando le arti ninja e non ebbi il tempo di potergli dire della strada, cosi lo seguii su per quel burrone.
    Diamine Raven, so che siamo ninja, ma ogni tanto potremmo anche fingere di essere persone normali, soprattutto quando lo sforzo da fare è lo stesso sia per i ninja che per le persone normali.
    Arrivati in cima la vista era spettacolare, si poteva vedere tutto il villaggio, l’unica pecca era che era tutto cristallizzato, entrambi stavamo zitti aspettando che l’altro parlasse, all’improvviso il silenzio venne spezzato ma non riconoscevo la voce.
    E voi che accidenti ci fate qui? Via dalle palle, non è territorio vostro, siamo arrivati prima di voi... Fuori di qui, immediatamente!!!
    Voltandomi vide due tizi praticamente identici, celavano il loro volto dietro una maschera bianca, indossavano una giacca scarlatto, con tanto di cappuccio, questo mix lasciava intravedere solo gli occhi azzurri, la giacca era lunga fino alle gambe, altra peculiarità dei due erano le mani che sembravano robotiche.
    Scambiandomi un’occhiata con il mio compagno ci capimmo anche senza parlare, era il momento di combattere, Raven rivolse la parola ai due, forse voleva deconcentrarli, o forse avevo interpretato male il suo sguardo e voleva evitare lo scontro
    Il vostro territorio dite ? Beh io qui non vedo scritto il vostro nome da nessuna parte nonostante abbiamo girato questo posto in lungo e in largo…
    Dai Raven perché ci provi?
    E poi se è davvero il vostro territorio dovreste prestargli più cura visto che abbiamo avuto modo di girovagare per di qua per un giorno intero…
    Dovresti sapere meglio di me che queste cose non funzionano mai
    Piuttosto perché non fate i bravi e ci spiegate cosa avete fat-
    Mentre il mio compagno distraeva i nemici estrassi una freccia e la scoccai verso quello a sinistra, mentre estraevo la seconda freccia il mio compagno si avvicinò a me e notai che aveva un fumogeno in una mano e un kunai nell’altra, cosi decisi di attendere che lanciasse il fumogeno e usare la complicità della visibilità scarsa per scoccare una seconda freccia, mirò allo stesso avversario che avevo provato a colpire in precedenza quindi stavolta io provai a colpire quello sulla destra, intanto il fumogeno era stato lanciato e Raven mi sussurrò una frase
    Dai l’arco al mio clone e poi trasformati in uno zaino ho un piano!
    Clone? Quale clone, qui non si vede un’accidenti
    Vidi una mano allungarsi verso di me e le lasciai l’arco sperando che fosse il clone di Raven, poi composi i sigilli e mi trasformai in uno zaino marrone, Raven mi prese e mi mise in spalla, poi lui e il suo clone uscirono dal fumo creato dal fumogeno spostandosi verso destra dove mi depose a terra.
    Chissà cosa vuole fare… aspetta, ma il suo clone… somiglia a me, deve aver usato la tecnica della trasformazione… ottima idea Raven, cosi non penseranno molto ad uno zaino lasciato a terra, si concentreranno sul me copia e non sul me zaino, potrebbero pensare che hai preso tu il mio zaino perché mi impediva i movimenti mentre scoccavo le frecce, non possono sapere se lo portavo con me oppure no.
    Forse avevo ragione la notte a casa di Warrod e c’era qualcosa sotto, potrebbero essere questi i suoi amici, perché un sannin che paura dovrebbe avere di questi due, o meglio, se lui ne deve aver paura noi che possibilità abbiamo di sconfiggerli? Potrebbero essere suoi alleati e noi siamo caduti in una trappola come dei pivellini… ora non è il momento per parlarne con Raven, dovremmo catturarne uno e fargli qualche domanda, forse riusciremo a capirci qualcosa in quel caso.
    Devo sfruttare al meglio quest’occasione che Raven mi ha creato, posso restare tranquillo per qualche istante e pensare ad un modo per sconfiggerli e catturarli se possibile, penso che il modo migliore per fare ciò sia farli cadere dall’altura, almeno uno dei due, mentre l’altro potrei catturarlo con la gomma…
    Avrei un’idea, ma devo riuscire a dire a Raven che deve allontanarsi abbastanza da me, altrimenti potrebbe essere coinvolto e ferirsi.

    Mentre io ero assorto nei miei pensieri lo scontro stava procedendo, Raven aveva indossato un guanto strano e si era lanciato alla carica, correndo molto velocemente, più velocemente di quanto potessi immaginare, intanto la mia controfigura se ne stava li con l’arco in mano come se volesse scoccare una freccia da un momento all’altro, la cosa più carina della mia arma era infatti che, se non sai bene come funziona non riesci a capire se la freccia è veramente incoccata o stanno solo facendo una finta, questo grazie allo speciale carrello usato per incoccare la freccia, per fortuna avevo mostrato a Raven come usarlo il giorno prima, cosi ora sapeva quali corde tirare…
    Finito con il suo attacco Raven tornò vicino alla sua copia.



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