Missione Kiri: Esfiltrazione

Partecipanti: blaze9 [Tartaruga]

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    Nome: Kameji Ashimizu
    Villaggio: Kirigakure No Sato
    Grado: Genin
    Altezza: 1,83 m
    Età: 17 anni
    Energia: Verde








    Pensato Kameji

    -Parlato Kameji

    -Mizukage-Sama

    -Ispettore Zenigata

    -Energumeno 2










    IL LIBRO DELLA VERITA'




    Plumbee iridi spaesate si chiusero d’istante lasciando quindi il corpo all’inerzia della gravità che lo fece capitolare al terreno con un tonfo contenuto.
    Ho vinto?!
    Stentavo a crederci ma era prevedibile. Le membra posate sull’angolo fra la parete e il pavimento in una posa del tutto innaturale.
    Sai il mal di schiena al risveglio… Vabè cazzi suoi…
    Disattivai quindi la mia illusione e la mia abilità innata. Il circondario continuava per mia fortuna a rimanere deserto.
    Evidentemente non dev’essere un luogo molto frequentato dell’edificio questo… Probabilmente perché solo poche persone hanno accesso a questa porta…
    Per terra ancora una mistura di acqua con flebili tracce di inchiostro, nell’aere ancora persisteva l’olezzo nauseabondo della mia digestione.
    Cazzo!!! Lo sapevo io che non avrei dovuto mangiarlo quel ramen ai fagioli!!!
    Estrassi quindi un kunai e mi avventai con molta calma su quella serratura utilizzando abilmente la punta della mia arma per far saltare ad uno ad uno quei pesanti manto giganti lucchetti che tenevano serrato l’infisso. Cercai quindi di spalancarlo il più delicatamente possibile abbastanza inutilmente. Un lento e fastidioso cigolio punzecchiò i miei timpani. Per limitare i danni la aprii soltanto il necessario per passarci.
    Mi ritrovai in una sala buia. Accesi quindi l’interruttore della luce, per constatare che non funzionava.
    Ottimo… Ancora non hanno riparato il guasto…
    Aspettai dunque qualche secondo per dar tempo alle miei iridi di espandersi e permetter alla retina di delineare alcune forme al buio. La luce soffusa di una piccola finestrella in alto bastò a delineare la forma di una lanterna ad olio che subito procedetti ad accendere. In fretta e furia mi guardai attorno. Il denso odore di polvere e chiuso copriva quello di carta vecchia. Scaffali e scaffali di libri e documenti, scartoffie che saranno lì da tempo immemore.
    Mhhh… Da dove inizio…
    Appoggiati ai muri vecchi arnesi da coltivatore, pezzi di tubi e di ricambi idraulici, viti sparse per terra e qualche martello e cacciavite per il fai da te. In generale, regnava la confusione. Dunque passai al vaglio i libri e i documenti che naturalmente ritenevo gli oggetti più importanti sempre con il cuore che batteva a mille per la frenesia dell’attesa. Soffiai su manufatto impolverato mi capitò a tiro per passare in rassegna un paio di manuali di istruzioni relativi al montaggio della mobilia. Arrivai dunque in seguito a stringere in mano un grosso tomo e pesante, rilegato in pelle di chissà qualche animali.
    Organizzazione Lupin… Che sia il nome di questi lestofanti?!
    Lessi l’intestazione a caratteri cubitali per toglier lo sporco con la destra lungo la copertina. Cominciai a sfogliarlo.
    E’ una specie di tabella cifrata… Ma che diamine vorrà dire?! Che sia una specie di registro?! Che ci siano i loro pagamenti e i loro contatti?!
    Sfoglia ancora qualche pagina e poi molto velocemente le altre per notare che era completamente cifrato, dall’inizio alla fine.
    La squadra crittografica saprà fare qualcosa… Magari ritornerà utile… In ogni caso direi che non ho più tempo per cercare altro!!!
    Lo chiusi e procedetti a impastare dei sigilli al petto che nel corso di questa incursione avevo già utilizzato. [Cane – Orso – Pecora]
    Henge no jutsu!!

    Presi stavolta le sembianze del tizio che avevo sconfitto da poco, il libro quindi partecipò alla trasformazione con il sottoscritto e scomparì per lasciare spazio ad una figura interamente vestita di nero, con le fattezze di un lestofante che ora si trovava nel mondo dei sogni. Sbirciai quindi fuori dall’uscio per notare ancora via libera.
    Merda!!!
    Richiusi nuovamente la porta alle mie spalle con tutti i suoi rumori pregando che nessuno scendesse a ficcanasare. Sarebbe stata la mia condanna però purtroppo sul corpo dell’uomo non potevo fare nulla. Indi mi incamminai verso l’ingresso della struttura camminando con fare molto svelto ma non tanto da destare fretta negli altri. Ritornai per quel lungo labirinto di corridoi fino a quando una potente pacca sulla schiena non mise a serio rischio il mio apparato circolatorio.
    -PEZZO DI MERDA!!! RICORDATI IL SAKE CHE MI DEVI ANCORA OFFRIRE DOPO QUELLA SCOMMESSA!!! AHR AHR AHR AHR AHR!!!
    Mi voltai giusto in tempo per notar un uomo spesso e dalle mani grandi, vestito con una canottiera bianca, che si voltò e proseguì per la sua strada.
    FIGLIO DI PUTTANA!!! PER POCO NON MI SCIOGLIEVA LA TRASFORMAZIONE!!!
    Un colpo di fortuna insomma, diciamo che avrebbe potuto andarmi peggio. Raggiunsi l’uscio senza spiacevoli incontri, tenendomi a debita distanza da qualunque figura incontrassi anche se oramai bastava la sola vista di un energumeno in quella struttura a farmi agitare eccessivamente. L’uscio era ancora aperto, probabilmente perché non avevano ancora risolto il guasto. Passai attraverso la porta e salutai con un cenno del capo le guardie per poi procedere verso il pendio dove mi ero congedato in precedenza dall’ispettore Zenigata. Non ebbi problemi a risalire la scarpata tenendomi sempre nascosto nei cespugli e sondando che nessuno passasse prima di effettuare ogni spostamento. Quasi fui fuori pericolo sciolsi la tecnica della trasformazione e ricomparve anche il libro mastro. Laddove ci eravamo congedati, l’ispettore aspettava nel suo intrepido impermeabile con le braccia conserte al petto. Emisi un grosso respiro.
    -Allora… Hai trovato qualcosa?
    Mi fissò con occhi colmi di trepidante attesa. Porsi quindi a lui il libro mastro. Un gesto vale a volte più di mille spiegazioni. Il suo sguardo si illuminò in maniera solenne e prima di prendere il manufatto fra le sue mani battè il pugno destro sul palmo aperto della mano sinistra.
    -Finalmente un passo avanti ed anche notevole!!!
    Quindi come un bambino a cui hanno appena regalato un giocattolo nuovo prese il libro e cominciò a sfogliarlo con aria festosa.
    -Sono felice che sia utile…
    -Con quelle informazioni, una volta decifrate l'organizzazione chiuderà i battenti una volta per tutte!!!
    -Addirittura…
    Mi sentii soddisfatto di me stesso. E’ come se ancora una volta venisse riconosciuto il mio valore. Indi cominciammo a incamminarci verso la città lasciandoci alle spalle quella che sarebbe stata una baracca popolata ancora per poco.
    -La giustizia ha alti e bassi ma alla fine il bene trionfa sempre!! Sbatteremo l’organizzazione Lupin in galera!!!
    -Posso chiederle cosa ho trovato di preciso?!
    Il sole pomeridiano inquadrava coi suoi raggi il mio volto solleticandomi il viso con un tiepido tocco.
    -Cioè… Io vedo solo un mucchio di cifre che per me possono dire tutto e niente!!
    -Beh è un libro mastro ragazzo!!
    -Un libro che?!
    Lo scrutai perplesso.
    -Una specie di registro dove sono annotati tutti i pagamenti e i dipendenti che lavorano per una determinata azienda… Puoi capire che questa organizzazione abbia notevoli attività illecite e che quindi questo libro sia una prova potentissima contro di loro…
    -Ma allora se è così pericoloso perché scriverlo?!
    -Perché può essere utile… E’ una sorta di registro dove annotano ogni entrata di ogni genere e quindi sapere quanta merce illegale hanno… Oppure quali persone sono corrotte e sotto il loro controllo e quindi possono fidarsi… Oppure semplicemente usarle come ricevute fiscali con altre associazioni a delinquere in delle controversie economiche…
    -Capisco… Quindi lei sa leggerlo questo robo?!
    -No purtroppo… E’ troppo complicato anche per me… Servirà una squadra crittografica!!
    -In ogni caso ci sono anche le prove per scagionare Kitajima?!
    -Penso proprio di sì… Vedrai che su questo libro paga comparirà molte volte il nome del suo socio e magari anche i nomi di eventuali sicari assoldati per compiere quella strage…
    Alla fine i konohani erano buoni… Direi che non mi hanno deluso!!
    -Nessuno gli toglie un bel processo!!
    -Esattamente ragazzo!!
    Si fermò di colpo a scrutarmi in volto con aria soddisfatta. Sogghignò compiaciuto.
    -Devo dire che non mi aspettavo che tu saresti tornato, spesso i Grandi Villaggi tendono ad agire in maniera poco trasparente, in qualche modo piegando al loro volere la legge. Mi ricorderò di te la prossima volta che mi troverò a lavorare con altri shinobi. Forse non siete poi così male come credevo.
    -La ringrazio ispettore!! Sarà un piacere aiutarvi di nuovo!!
    Un cenno di assenso prese forma fra le mie gelidi effigi mentre dentro di me regnava il gaudio. Ero felice. Felice per come fosse andata la missione, felice per le strategie usate, felice perché qualcuno avesse riconosciuto il mio valore, felice per aver fatto buon nome alla mia patria alla quale ero tanto attaccato.
    Quando tornerò a casa farò un salto a controllar come sta Kaede… E perché no… Magari mi sbilancerò un pochino… Chissà…

    Il canto dei gabbiani aleggiava libero e baritonale e si faceva strada in maniera soffusa nonostante le finestre dell’ufficio del Mizukage erano chiuse. Ero tornato a casa finalmente, dopo tanto sudare. L’odore salmastro, la vegetazione, la fauna, la nebbia, mi facevano sentire a mio agio perché io effettivamente ero ora a casa. Il sommo capo non aveva esitato a convocarmi nel suo studio, come si confà al termine di ogni missione, per sentire in prima persona il mio rapporto sulla vicenda. Kitajima era stato rilasciato e dichiarato innocente e io avevo potuto riscortarlo a Kiri. Per mia fortuna lungo il ritorno non incontrai nessun genere di animale aggressivo. Fu una vera e propria scampagnata rilassante, sebbene avessi una persona sotto la mia diretta responsabilità.
    -Beh Mizukage-sama… Kitajima gestiva una piccola impresa di costruzioni assieme ad un socio che era legato a questa organizzazione criminale… Per l’appunto l’Organizzazione Lupin.
    Un cenno d’assenso sul volto del superiore mi portò fiero a continuare il discorso. Un velo di soggezione mi rendeva a tratti irrequieto, ma col passare del tempo mi abituavo sempre di più a quella presenza carismatica.
    -Gli affari cominciarono ad andare male e probabilmente il socio cominciò a non pagare più l’organizzazione con la quale aveva sviluppato dei debiti… Il socio quindi fu ucciso in circostanze misteriose cinque anni fa…
    Un secondo cenno d’assenso col mento scandì il ritmo del racconto.
    -Kitajima nel frattempo si era sposato ma suo malgrado non era in buoni rapporti con la famiglia di lei perché i suoceri non lo ritenevano all’altezza della figlia… Ma per l’organizzazione erano comunque parte del suo parentame e cominciarono dunque a chiedere a Kitajima di saldare i debiti… Lo stesso si rifiutò e si rivolse all’ICPO per farli arrestare ma questi ultimi non trovarono prove sufficienti a poterli ingabbiare…
    Deglutii e umettai le labbra secche mentre il kage seguiva silenzioso il sermone.
    -I familiari della moglie di Kitajima probabilmente scoprirono questi legami di recente e si infuriarono non poco magari minacciandolo anche… In ogni caso l’omicidio della famiglia della moglie di Kitajima avvenne durante il mio viaggio verso il Paese del Fuoco e si tratta molto probabilmente di una ritorsione e l’Organizzazione ne è la principale sospettata!!
    -Capisco Kameji!! Ottimo lavoro… Complimenti sia per il buon nome che hai fatto a Kiri e per come hai intrattenuto i tuoi rapporti con l’ICPO!!
    AHHH!!! CAZZO SI!!! RIPETILO!!! CAZZO SI!!!
    I miei occhi si illuminarono, a quanto pare le soddisfazioni non erano mica finite.
    -La ringrazio… Ho fatto solo il mio dovere…
    Cercai di mantenere un tono neutro e riguardoso ma inutile dire quanto fossi emozionato per l’accaduto.
    -Voglio che tu sappia inoltre che Zenigata mi ha personalmente informato dell’aiuto che gli hai dato e ha deciso di organizzare una retata con le informazioni che ti sei riuscito a procurare… Continua così Kameji!
    -La ringrazio!!
    Oh che goduria!!
    -Arrivederci Mizukage-sama!!
    Mi congedai dunque con riverenza dal mio superiore per proiettarmi fuori dal suo studio troppo emozionato per sentire la risposta, sebbene all’esterno regnasse il solito glaciale sguardo in quella pelle albina a contrasto dei corti e folti capelli neri.
    Vediamo come stanno i miei vecchi…
    Sarei passato a salutare i miei genitori, per prima cosa. Era diventato ora un rito scaramantico da eseguire al termine di ogni missione. E per il futuro?! Beh avevo in piano di passare al Villaggio di Ogai con l’intento di aggiungere un tocco di brio alla mia vita personale.







    Spero non sia un pugno nell'occhio questa nuova grafica


     
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    La grafica non è male, ma se fossi in te eviterei di usare scritte blu su quello sfondo, si legge un po' male :ehmsi:

    Voto: (7.2+7.4+7.5+7.5+7.7+7.4+8+7.6)/8=7.5

    Ricompense: 30 pex; 600ryo; 22ppe

    Puoi richiedere l'aggiornamento
     
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16 replies since 20/10/2017, 17:26   339 views
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