Missione Kumo: La Forza di Rialzarsi

Questa volta gli attacchi sembrava avessero pesato di più sulla salute della psicopatica. Evidentemente non era in grado di evitare tutti quegli attacchi per un periodo eccessivamente lungo o forse era Shuren che si era finalmente deciso ad andarci giù pesante, nel caso la scarica di pugni iniziale non fosse considerata abbastanza mortale per un normale essere umano, ma era evidente ormai che la tipa che aveva davanti il jinchuuriki non potevano rientrare nella categoria "ordinario". Infatti, subito dopo aver incassato buona parte dei colpi, la bruna si rialzò di nuovo in piede, per quanto avesse fatto più fatica del solito.
Merda... questa proprio non vuole saperne di crepare...
Bel micetto che sei... Ci sai fare.... Peccato che tu non sia ancora forte abbastanza per noi... E sopratutto per lui...
La donna ghignò ancora una volta sadicamente, poi compose il sigillo della tigre e puntò lo sguardo in direzione di Shuren.
Ah quindi non sarei forte abbastanza??!! Preparati! Darò una lezione a te e quel bestione del tuo capo!!!
Nonostante fosse stanco e a corto di chakra, Shuren trovò le forze d'impugnare la sua katana e di gettarsi all'attacco al fianco delle sue copie.
Preparati a morire amore mio...
Durante l'assalto, il gruppo venne però colto alla sprovvista da una pioggia di piume che avrebbe fatto invidia ad un piumone invernale.
E queste da dove diavolo sbucano?
Improvvisamente il Furinji e le sue copie iniziarono ad assopirsi. Dopo pochi secondi rallentarono la loro carica, fino ad arrestarla del tutto.
Mi sento... mi sento stanco... non riesco a mantenere...gli occhi...aperti...
Dopo qualche secondo chiusero completamente le loro palpebre e caddero al suolo, sprofondando in un sonno profondo. Quando riaprì gli occhi, il kumiano si trovò davanti le sagome delle sue copie tutte intorno a lui, disposte in cerchio esattamente com'ernoa prima di addormentarsi.
Aaaaaaaahhhhh....la testa...mi fa un male cane! Ma che è successo? Dov'è finito la tipa?
Mettendo lentamente a fuoco l'ambiente che aveva intorno, il kumiano vide a pochi metri da lui, attaccata al terreno, una scintillante carta bomba in procinto di detonare.
E te pareva... mai un risveglio felice...
Ormai era tardi. Non poteva fare granché, ma prima che l'esplosione lo investisse, il manto di chakra del Nibi cosparse completamente il jinchuuriki indipendentemente dalla sua volontà. Dal manto rossastro si distaccò poi una protuberanza che rapidamente si ingrandì e prese le sembianze di una gigantesca mano di chakra. Questa si posizionò improvvisamente davanti a Shuren e gli fece da scudo contro la fiammata.

Wow...per un pelo... grazie Matatabi!
Ehi adesso non pensare che mi stai a cuore! Semplicemente non volevo che gli altri demoni mi prendessero in giro per averti fatto crepare in maniera così stupida...
Successivamente a quell'intervento, l'arto di chakra si ritirò dal copro del kumiano, così come il resto del manto rossastro. Purtroppo le copie non erano state altrettanto fortunate e scomparvero tutte non appena vennero investite dall'esplosione, ma per il Furinji al momento non era una grossa perdita. La cosa importante da fare adesso era invece trovarsi un posto sicuro e lontano. Sicuramente il combattimento tra Shuren e la donna aveva fatto non poco rumore e non è da escludere che abbia fatto rizzare le orecchie a qualche altro nukenin nei dintorni.
Meglio sparire di qui per il momento... devo recuperare le forze...
Addentrandosi nella vegetazione, si lasciò la tenuta alle spalle, così come il campo di battaglia ormai raso al suolo. Viaggiando per alcuni chilometri verso nord e superato di poco il confine con la Brina, Shuren trovò una collinetta nel pieno del bosco. Raggiunta la cima, si arrampicò sulla sommità di un lungo abete e non appena trovò un ramo abbastanza solido, vi si sdraiò per recuperare le energie.
Questo posto è perfetto... qui dovrei essere al sicuro...
Hai già pensato alla prossima mossa?
Non mi serve pensarci... ho sempre saputo quello che dovevo fare fin da quando ho iniziato questo viaggio...
Non pensi sia meglio avvisare la Raikage di quello che è successo qui?
No... è una faccenda personale... devo scoprire cosa voleva da me e la mia famiglia quel tipo e devo occuparmene solo... non voglio che il villaggio si immischi in queste cose...
Poco tempo dopo il ragazzo si addormentò in preda alla stanchezza. Le ore di sonno arretrate si stavano facendo sentire e i combattimenti contro i nukenin non si conciliavano certo con il riposo. Trascorse alcune ore, ormai nel tardo pomeriggio, il kumiano si risvegliò fresco come una rosa e scese quindi dall'albero, pronto a riprendere il suo viaggio.
Quell'uomo ha detto che mi cercato sull'isola tartaruga... ho l'impressione che raggiungendo la copia ho sull'isola, troverò anche lui...
Il ragazzo iniziò si avviò quindi a passo spedito, avanzando implacabile tra i terreni innevati della Brina. Per tutto il viaggio cercò di mantenere un profilo basso, evitando i quei pochi centri abitati lungo il suo cammino e cercando di non lasciarsi dietro alcuna traccia. Come Shuren ha ribadito, non voleva che il villaggio si immischiasse in delle faccende personali che lo riguardavano, quindi preferì evitare che qualcuno venisse a conoscenza della sua posizione. Durante la sua traversata nella Brina, cacciò alcune lepri artiche appostandosi sopra agli alberi e le cucinò a punto grazie a delle fiammate di chakra kataon. Questo fu sufficiente per saziare il suo appetito ed aiutarlo a recuperare le energie. A ormai sera tarda decise di non dormire e di continuare imperterrito il suo cammino, per evitare di perdere altro tempo prezioso durante il quale il suo bersaglio poteva sfuggirgli. Il mattino seguente del secondo giorno di viaggio, Shuren aveva già superato il confine con Paese del Fulmine, pronto ad attraversare i cammini rocciosi di quelle terre che ormai conosceva come le sue tasche.
Siamo vicini... mi sembra già di sentire l'odore di quel cane rognoso...
Sei ancora sicuro della tua scelta? Da qui possiamo svoltare facilmente e tornare a Kumo...
Matatabi...ormai... io non torno mai sui miei passi... vado dritto fino a quando non raggiungo la mia meta!
Non sono convinto che ci convenga raggiungerla questa meta...
Camminando per tutta la mattina tra gli aspri terreni rocciosi del Fulmine, Shuren raggiunse la costa ovest del Paese, da dove aveva accesso al traghetto che lo avrebbe condotto all'Isola Tartaruga. Il problema era che il traghetto quel giorno non c'era.
Dove diavolo è finito Toshi?! Scommetto che ha lasciato ancora il posto di lavoro per andare a donnine...quello un giorno si beccherà la gonorrea!
Shuren abbassò lo sguardo e sbuffo sconsolato. Senza un mezzo di trasporto, non aveva modo di superare quel braccio di mare, visto che lui e il nuoto non andavano molto d'accordo.
E adesso come faccio...?
Guardandosi intorno in cerca di una soluzione, il jinchurriki trovò l'illuminazione quando puntò le azzurre iridi verso una vecchia baracca di legno, dove i pescatori usavano probabilmente conservare le reti.

Forse ho la soluzione...
Impugnando la katana, Shuren saltò sul tetto della bracca e sfrutto la lama della spada per scardinare il tetto dall'edificio. L'operazione riuscì e dopo pochi minuti trascinò in mezzo al mare quello che una volta era un tetto di legno. Sfruttando quell'ammasso di assi come zatterra, Shuren vi salì sopra e utilizzò pezzo di legno sempre ricavato dalla baracca per remare in direzione della sua meta. Per fortuna le acqua erano calme e quella misera imbarcazione, se così può essere definita, fu sufficiente per condurre iil kumiano sano e salvo sull'isola. Vide la costa infatti quando era ancora il primo pomeriggio e mise piede sull'isola Tartaruga non troppi minuti dopo. Raggiunto il suo bersaglio, lasciò l'imbarcazione alla deriva e si addentrò nell'isola con un solo pensiero in testa: mettere le mani su sul cane lo aveva spinto ad iniziare quel viaggio.
Spero che quell'uomo abbia un'ottimo chirurgo plastico, perché quando lo troverò non lo riconoscerà neanche sua madre!

Finalmente era arrivato. Dopo giorni di cammino, Shuren era finalmente riuscito a posare i piedi nudi sul manto erboso di quella che ormai era diventata la sua casa: l'Isola Tartaruga.
Mi mancava questo posto...
Non appena mosse i primi passi nell'isola, il kumiano compì un profondo respiro e distese le braccia verso l'alto, come se volesse letteralmente assaporare tutto ciò che di buono aveva quel post. Tutto quello che Kumo non poteva dargli.
Questo posto è un toccasana... ha tutto quello che cerco: aria fresca, alberi alti cento metri e nessuno che ti interrompe quando dormi...
Ma in quella specie di paradiso naturale c'era qualcosa che non andava. Non era più come il jinchuuriki l'aveva lasciato. Quel posto era cambiato ed era un cambiamento che non lasciava presagire nulla di buono.
C'è qualcosa che non mi piace in questo posto...
Ehi non diventare fobico adesso! Siamo sull'Isola Tartaruga! Questo posto è una roccaforte... non c'è niente che può andare storto qui!
Ma ben presto anche il jinchuuriki dovette ricredersi. Più avanzava tra la vegetazione dell'isola e più si rendeva conto che la foresta era calata in un silenzio innaturale. Persino il fruscio del vento sembrava interrompersi quando entrava a contatto con gli alberi di quell'isola.
Ma dove siete finiti tutti??
SIETEEE TUTTI MORTI???!!!
Alzò la voce il ragazzo, nella speranza di essere udito dai suoi amici animali. In realtà neanche immagina quanto siia andato vicino alla realtà con quella frase.
Molto strano... a quest'ora dovrei già essere stato stritolato affettuosamente da un gorilla... poco male, li cercherò dopo... ora devo prima trovare quel bastardo che mi voleva morto!
E detto questo, continuò il suo vagabondare nella foresta, nella speranza d'intercettare il suo bersaglio. Mentre balzava da un ramo all'altro, notò dall'alto di questi un grosso numero di figure radunate in lontananza al centro di una radura.
Che diavolo succede lì?!
Scendendo dagli alberi, il kumiano si avvicinò alle figure e mise a fuoco la scena. Erano avvoltoi e stavano banchettando con il cadavere di qualche povero animale. Incuriosito, Shuren scattò verso il gruppo di volatili e li cacciò via brandendo minacciosamente la sua katana.
Sparite sanguisughe! Cacciatevi una preda da soli!!
Quando però gli avvoltoi volarono via, Shuren non poté credere ai suoi occhi.
N-No non può essere... Hanpan!
Gettò a terra la katana e si fiondò sul corpo della bestia, cercando di girargli il volto per riconoscerlo. Non c'era dubbio. Quegli occhi, quelle cicatrici erano le stesse di quel gorilla, forse l'unico vero amico che aveva avuto durante la sua permanenza sull'isola.
C-chi è stato ad ucciderlo...?! Dopo di me era l'essere più forte di tutta l'isola... persino i ninja di Kumo gli stavano alla larga...
La rabbia del jinchuuriki sembrava incontenibile. Ci teneva così tanto per un animale? Si, era successo, ma questo perché a Shuren non era più rimasto nessuno al mondo e quell'animale era forse la cosa più vicina che aveva ad un amico.
WRAAAAAAHHH!!! PERCHE'??!! Perché tutte le volte che mi affeziono a qualcosa, questa viene distrutta!!! Faccio così schifo ai nostri "dei"??!!
Il manto di chakra rossastro stava iniziando a prendere il sopravvento su Shuren. Le iridi iniziarono ad assottigliarsi, mentre gli artigli diventavano sempre più affilati.
Controllati ragazzo! Non è il caso di dare di matto per un gorilla...
Da quell'orecchio però Shuren sembrava non sentirci. Il manto di chakra si faceva sempre più intenso, il respiro più affannato e gli occhi sempre più iniettati di sangue. Soltanto dopo qualche minuto, Shuren riuscì a mantenere la calma, anche sotto l'influenza di Matatabi. Fortunatamente il cercoterio riusciva ad avere ancora una certa influenza su Shuren e controllare che non abusasse del suo chakra. Non appena il manto di chakra si ritirò, il kumiano evocò un gruppo di kage bushin e si fece aiutare da loro per scavare una buca scavando con le unghie. Subito dopo vi seppellì Hanpan e utilizzò due legnetti trovati in giro per piantare una croce sulla tomba del gorilla.
Lo troverò... qualsiasi cosa sia, troverò la cosa che ha ammazzato Hanpan e gli riserverò lo stesso trattamento!!!
Sciogliendo la tecnica, le copie scomparvero e Shuren si dileguò nella foresta, in cerca del suo bersaglio.
Devo scoprire chi ha ucciso Hanpan... quelle ferite sul suo corpo non poteva essersele inferte da solo...
So a cosa stai pensando... credi che sia stato quel nukenin ad eliminarlo...
Io non credo proprio a nulla... so solo che romperò il culo a chiunque mi troverò davanti...
Dopo diversi minuti di cammino, quando la rabbia del Furinji stava ormai scemando, il giovane raggiunse una piccola abitazione di cemento bianco, estesa su un solo piano. Al di sotto della porta d'ingresso si intravedeva una lunga scia di sangue.
Sento odoro di carne fresca...
Con un calcio, buttò giù la porta e fece irruzione nella struttura, trovandosi davanti un monolocale con un tavolo rotondo centrale, qualche sedia rovesciata sparsa per la stanza e una scena raccapricciante.
Sicuramente non ti sei sbagliato...
Davanti agli occhi della forza portante c'era un cadavere appeso al soffitto con delle catene. Aveva un grosso foro nel cranio, gli occhi bendati e delle interiore sorrette da una bilanciata posta davanti a lui.
Sembra che qui si siano divertiti parecchio...
Pensi possa essere stato quel nukenin?
Questo non lo so... ma in ogni caso sento che siamo sulla strada giusta...
Il Frunji restò per qualche altro minuto a contemplare impassibile la scena, giusto per vedere se c'era qualche altro dettaglio che poteva tornargli utile. Rimase gelido per tutto il tempo. In fondo era ancora un anbu assassino, visto che non ha mai presentato le dimissioni, e se si fosse fatto impressionare da scene del genere, avrebbe fatto meglio a cambiare mestiere. Alla fine si lasciò alle spalle quella dimora e proseguì verso la prossima cosa. Non c'erano molte abitazioni sull'isola, per cui non fu difficile perlustrare il centro abitato, anche questo completamente desolate. Ripetette la stessa operazione in altri edifici, praticamente uguali al primo, ma questa volta non trovò né cadaveri appesi al soffitto né tracce di sangue di alcun tipo.
Niente! Niente! Niente! Non c'è nessuno in questo posto... solo un tipo appeso come un salame...
Tuttavia mancava ancora una casa per completare la ricerca. Con un calcio sfondò la porta anche di questa abitazione. Inizialmente sembrò non trovare nulla di strano, come in tutti gli altri edifici, ma non appena di addentrò nel monolocale, qualcosa piombò sulla testa del giovane.
Ma che diavolo...
Strofinandosi i capelli e controllandosi le dita, notò tra i polpastrelli un liquido rossastro.
Ma...questo è sangue?
Rivolgendo lo sguardo verso l'alto, le iridi del giovane furono puntate su un cadavere appeso al soffitto come un sacco di carne. I tricipiti erano stati scuoiati e la pelle rimossa utilizzata per simulare delle ali, lasciando il corpo in una posa "angelica". Ma la cosa sorprendente era il petto, su cui era inciso nella carne la scritta "Nibi", un chiaro riferimento a Matatabi.
Ottimo... abbiamo a che fare con un altro pazzo che si mette alla ricerca di un cercoterio...
Io me li aspettavo più originali... pensa se ci scrivevano "scemo chi legge"!
Non ti vedo per niente preoccupato...
Ne ho visti parecchi di pazzi in giro... non mi farò impressionare da un tipo del genere!
Al di là tutto però la situazione restava paradossale. Qui c'era uno che aveva praticamente svuotato l'isola e lasciava inquietanti indizi in giro, alcuni dei quali rivolti proprio al kumiano.
Non prendere la situazione alla leggera... questo tipo ha sterminato mezza isola... non è saggio avventurarsi senza rinforzi...
Si, forse hai ragione... forse dovrei avvisare proprio la Raikage... con qualche ninja in più, faremo sicuramente il culo a questo pazzo!
Ma prima che Shuren potesse voltarsi per lasciare l'abitazione, sentì improvvisamente una mano gelida sulla spalla. Quando ormai era pronto a reagire, la forza portante su voltò e vide inaspettatamente la maschera di un anbu.
Nao??!! Maledetto! Potevo ucciderti! Non devi piombarmi alle spalle così!!!
Non mi aspettavo di trovarti qui... ho sconfitto e interrogato la donna che ho inseguito e da quello che ho scoperto...
Si si, lo so... su quest'isola c'è un nukenin assetato di sangue...
Esatto...come l'hai scoperto?
Anche io ho sfidato la mia avversaria...anche se non mi è andata benissimo...
Prendo i pop-corn.
Sei stato sconfitto? Molto strano...eppure non vedo neanche un graffio...
Si beh...non mi ha sconfitto sul piano fisico...
Come faccio a dirlo...
Ho capito... ti ha inchiappettato a suon di genjutsu...
Inchiappettato è proprio il termine esatto MUAHAHAHAH!!!
Ehi non mi ha "inchiappettato"... semplicemente mi ha colto alla sprovvista... potevo batterla quando volevo...
Tra il dire e il fare, c'è di mezzo il mare eheh
Comunque sono riuscito a salvarmi all'ultimo secondo, come puoi vedere... prima dello scontro però ho assistito alla conversazione tra la donna e un nukenin... parlava come se fosse il capo della banda...da quanto ho capito, era stato questo tipo a rubare le informazione su di me al villaggio e pare che sia qui proprio per trovare me...
E per quale motivo ti starebbe cercando?
Questo non lo so con certezza, ma spero per lui che mi trovi il più tardi possibile...
Da lì Nao iniziò a riflettere in silenzio sulle parole di Shuren, fino a quando non espresse le sue conclusioni.
Comunque quel nukenin potrebbe ancora essere su quest'isola...tu sei l'unico che l'ha visto in faccia, quindi ci muoveremo in gruppo per setacciare tutto il territorio.
Ancora a darmi ordini??!! Dimenticavo quanto fosse fastidioso questo tipo...
Togli il condizionale... hai visto il casino che ha lasciato in giro? Nelle case qui a fianco ci sono solo cadaveri uccisi in modo strano, su uno dei quali il tipo ha anche inciso la scritta "Nibi"...scommetto che fa parte di quegli psicopatici che vanno a caccia di cercoteri per sentirsi forti...
Chiunque sia, ormai ho pochi dubbi che stia cercando te... o il tuo demone... resta solo da appurare se sia lo stesso nukenin che hai visto alle Terme o qualcun'altro...
Penso che questo lo scopriremo molto presto... forza! Diamoci una mossa!
Fu così che i due kumiani lasciarono il centro abitato e girovagarono in gruppo sull'isola alla ricerca dell'uomo. Dopo meno di un'ora di cammino, il team incrociò però un gruppo di shinobi della nuvola che correva sfinito in direzione del centro abitativo.
Fermi! Dove state andando??
Poi rispose uno degli shinobi che fece da portavoce per il gruppo.
Dove state andando voi... noi siamo la pattuglia dell'isola! identificatevi!!!
Io sono Nao, anbu della Nuvola... e sono stato mandato qui insieme al mio collega Shuren Furinji per risolvere dei furti che ci sono stati di recente agli archivi di Kumo.
Quando sentirono il nome della forza portante, alcuni degli shinobi rabbrividirono, ripensando che l'attacco di quel nukenin poteva essere avvenuto unicamente per causa sua.
Ah...quindi lui è... Shuren Furinji... il jinchuuriki del due code...
Si, sono proprio io! Qualche problema??!!
Oh nono... nessuno...solo che...
A questo punto l'uomo si interruppe, mostrando un volto piuttosto preoccupato, poi riprese.
...non hai visto che su uno dei cadaveri c'era scritto il nome del tuo demone... noi pensiamo che siano venuti qui per te...
Ancora con sta storia?!
Sisi, l'ho visto... ma non mi faccio intimorire dal primo psicopatico di turno!! Ora diteci quello che avete visto!
Ah si si, dimenticavo... siamo stati attaccati da un uomo che si è infiltrato di soppiatto nell'isola... ha ucciso metà di noi senza che neanche ce ne rendessimo conto...quando abbiamo controllato le singole abitazioni, era troppo tardi...
Poi afflitto dal dolore, lo shinobi fece una pausa singhiozzando. Riprese il coraggio di parlare solo dopo qualche istante di silenzio.
Lo abbiamo intercettato solo qualche tempo... non l'abbiamo visto in faccia, ma era un tipo molto grosso...lo abbiamo inseguito per un po', ma poi è riuscito a farci perdere le sue tracce... non sappiamo ora dove sia...
Mmmm...la descrizione sembrerebbe proprio quella del nukenin che ho incontrato alle Terme...ma prima di decidere come muovermi, devo essere sicuro che sia lui al cento per cento...non mi sembrava uno da sottovalutare...
I due membri del team si guardarono tra loro pensierosi, analizzando con freddezza le parole del povero kumiano che faceva da portavoce per il suo gruppo.
C'è altro che dobbiamo sapere?
No...è tutto... ora scusateci, ma siamo sfiniti... dobbiamo tornare al centro abitato per riposarci...
E detto questo, l'uomo saluto il team e si diresse verso la sua destinazione, seguito dagli altri membri del gruppo.
Direi che la cosa migliore è continuare a cercare informazioni su quest'uomo... dobbiamo capire se gli omicidi sull'isola siano tutti collegati all'uomo che hai incontrato al rifugio dei nukenin...
Per una volta, sono d'accordo. Non perdiamo altro tempo...iniziamo queste ricerche!!
Tempo dopo, i due kumiani si mossero in gruppo alla ricerca d'indizi sul loro bersaglio. Perlustrarono dettagliatamente tutte le zone boschive che circondavano il centro abitato, ma sfortunatamente non trovarono nulla. Persino gli animali sembrava si fossero nascosti tutti per il terrore.
Non c'è nulla qui in giro e presto calerà l'oscurità... ci conviene recarci alla casa dell'Ottacoda e riposarci per il giorno seguente... continuare adesso sarebbe del tutto inutile...
E in effetti aveva ragione. Continuare le ricerche in preda al nervosismo e alla stanchezza che aveva generato quella situazione, non aiutava di certo.
Forse hai ragione... una bella dormita ci aiuterà a riordinare le idee... e poi anche i migliori cacciatori riposano ogni tanto!
Fecero quindi quanto detto. Entrambi conoscevano l'isola come le loro tasche, per cui raggiunsero in poco tempo la casa dell'ottacoda. La struttura era solo un grosso edificio con la facciata che ricordava il volto del polpo-toro. L'interno era suddiviso in due piani, con quello inferiore accogliente la mensa e le provviste, mentre quello superiore accoglieva i bagni e dormitori. La struttura era completamente deserta in quel momento, per cui salirono indisturbati al piano superiore e coricarono ognuno in una delle diverse stanze libere. Il mattino seguente, Shuren si risvegliò fresco come rosa, pronto a riprendere le ricerche.
*Yaaaaaaaaaawn*
Era da un pezzo che non dormivo in un letto decente...
La mattina seguente, Nao e Shuren trafugarono una brioche e alcuni cartoni del latte dalla dispensa della dimora e consumando una colazione al volo, partirono in fretta e furia per le loro indagini. Nelle ore seguenti si concentrarono principalmente sulle zone circostanti alle Cascate della Verità. Fu lì che fecero uno strano ritrovamento.
Oh no... Wally! Che diavolo ti hanno fatto?!
Il Furinji vide accasciato davanti ad un scpecchio d'acqua un grosso struzzo con un profonda ferita alla gamba. Era immobile, silenzioso e sofferente.
Quel bastardo non ha risparmiato nessuno... Nao! Dammi una mano! Non possiamo lasciarlo morire.
Senza commentare la cosa, Nao estrasse rapidamente le sue bende dalla manica della tunica e le utilizzò per medicare in silenzio l'animale.
Queste bende dovrebbe evitare infezioni e fuoriuscita di sangue... sopravviverà...
Davvero?! Sei stato un grande!
Poi si rivolse all'amico con gli occhi carichi di gioia, felice di non rischiare di perdere un altro compagno di venture.
Hai sentito Wally?! Ha detto che te la caverai...
Poi tornò serio.
Non preoccuparti amico... vendicheremo quello che hanno fatto a te e agli altri animali dell'isola!
E abbandonando la bestia che iniziava lentamente a riprendersi, si rimisero sulle tracce del loro uomo. Per tutto il resto della giornata perlustrarono quasi ogni angolo dell'isola. Persino il Tempio dei Bijuu, un luogo protetto e vietato persino alle guardie dell'isola, era stato setacciato da capo a piede dal jinchuuriki, ma nulla. Anche questa volta non trovarono assolutamente nulla di utile. Continuarono le perlustrazioni tutta la notte, senza sosta, ma i risultati erano sempre gli stessi. Ma ad un certo punto, mentre il team era ancora nel folto della foresta, Shuren notò qualcosa che neanche il suo compagno di team sembrava avesse visto.
Che diavolo è quella cosa??
Senza avvisare Nao, il Furinji si avvicinò ad una strana luce blu che si intravedeva tra la vegetazione, cercando di capire che cosa fosse, mentre Nao, intento a consultare una mappa della zona, neanche si era accorto che il compagno si stava allontanando. Quando Shuren si avvicinò abbastanza a quella flebile luce, mise finalmente a "fuoco" quello che aveva davanti.

Era un fuoco fatuo. Stava fluttuando dal nulla davanti a Shuren, come se stesse cercando di richiamarlo verso di se.
E questo dov-
*Ouch*
Non appena si avvicinò alla fiamma bluastra, Shuren sentì qualcosa pizzicargli il collo e dopo pochi secondi cadde a terra, privo di sensi. Quando riaprì gli occhi, si ritrovò davanti una stanza scarsamente illuminata. Da quel poco che riusciva a distinguere, c'erano una serie di catene che lo tenevano legato ad un lettino, mentre in lontananza si vedeva la sagoma di una donna che macchinava qualcosa di fronte ad un uomo disteso su una brandina.
Ma...dove... mi trovo...??
Subito dopo, la sagoma femminile si allontanò dalla brandina e si diresse verso Shuren, in modo che potesse esporsi alla debole luce che c'era in quella stanza.

Scusa, tesoro... ero impegnata a massacrare quel tipo, ma non mi sono dimenticata di te...
TU?! Che diavolo... LIBERAMI SUBITO, BRUTTA STREGA!!!
Oooh ma che brutte parole da dire a colei che potrebbe toglierti la vita da un momento all'altro... mi dispiace che ci incontriamo sempre in queste circostanze, ma non mi piace operare alla luce del sole...
Arriva al punto, donna! Perché mi hai portato qui!!
Vedi...quando ti ho aiutato a controllare il Nibi, ti rivelai che ero sulle tracce di alcuni nukenin, ricordi? Bene... ho sentito che sei anche tu alla ricerca di un mukenin ultimamente e c'è la possibilità che questo faccia parte proprio di uno dei criminali che stavo cercando...
*Ouch*
Ad un certo punto però si sentì un mugolio provenire dall'uomo in barella, come se stesse per riprende i sensi.
Ops... scusa un attimo...
La ragazza si diresse allora verso l'uomo e brandendo la sua katana, colpì l'uomo con il manico e lo azzittì, poi tornò da Shuren.
Dicevo... il tipo che stai cercando potrebbe interessarmi, ma come vedi ora sono molto impegnata e non posso occuparmi di lui...
Subito dopo la tipa estrasse un ciondolo dalla tunica e lo infilò nella tasca del pantalone di Shuren.

E questo che roba è?
E' un ciondolo speciale... se infondi in questo il chakra del Nibi, riuscirò a percepirlo anche a chilometri di distanza... usalo nel caso riuscissi a far fuori quel nukenin...
E detto questo, la ragazza baciò lentamente la guancia dell'assassino e subito dopo gli mostrò due aghi che tirò fuori dalla manica.
Buonanotte, caro...
NO! ASPETTA!!
Ma non ebbe il tempo di reagire che la donna gli ficcò i due aghi nel collo e il kumiano perse rapidamente i sensi. Quando si risvegliò, il ragazzo si ritrovò in mezzo ad una piccola radura, esattamente di fronte alla casa dell'Ottacoda.
Cavolo...Mi fa malissimo la testa...
Shuren! Finalmente ti ho trovato...
Improvvisamente Shuren sentì la voce di Nao provenire alle sue spalle.
Ti ho cercato per un bel po'...eri sparito nel nulla...
Si, scusa è che...
Non dirgli la verità. Non dirgli la verità...
Ehm stavo...seguendo una pista... una pista moooolto calda... ho visto qualcuno... qualcuno correre verso la costa, ecco...
Molto strano... ho perlustrato personalmente tutta la costa e non ho trovato nessuno...
Beh ecco... qualsiasi cosa fosse mi ha seminato e ne ho perso le tracce...
Comunque non importa... ormai ho perlustrato tutta l'isola e non ho trovato niente utile... a questo non abbiamo altra scelta che comunicare la cosa alla Raikage...
Fantastico... giorni di ricerca e non abbiamo risolto nulla...
Sono d'accordo... diamoci una mossa!
Al tramonto, i due kumiani avevano già raggiunto la costa, dove li attendeva l'imbarcazione di Nao. Il resto del viaggio in mare fu abbastanza ed eviteremo di annoiarvi con storie di quanto fosse tranquillo il mare quella sera. Quando misero piede a terra, i due scattarono attraverso le catene montuose del Fulmine per tutta. Al mattino, si ritrovarono entrambi davanti a Kumo, dove raggiunsero il Palazzo della Raikage, pronti per consultarsi sul da farsi. Raggiunsero quindi l'ultimo piano della torre, pronti a posare le nocche lungo la porta dell'ufficio del kage.

I due kumiani erano impalati davanti all'ingresso dell'ufficio del kage, aspettando chissà che cosa. Avrebbe volentieri bussato Shuren, ma Nao gli si era messo davanti ad ostruirgli l'ingresso.
Io direi che l'uffico è libero... che dici ? Bussiamo o restiamo ancora un po' ad osservare questa magnifica porta?
Disse Shuren all'anbu con una punta di nervosismo.
Hai ragione, scusa... stavo riflettendo sui dettagli da riferire...
D'accooooordo...
Che tipo strano...
Alla fine Nao bussò alla porta e subito dopo sentirono la voce della Raikage dargli il permesso per entrare. Una volta nella stanza, i due kumiani si trovarono davanti la solita scena della donna immersa tra pile di scartoffie che sormontavano tutta la sua scrivania. Dallo sguardo sembrava chiaro che non si aspettasse minimamente di vederli lì quel giorno. Sapeva che sarebbero arrivati, certo, ma ancora non sapeva quando.
Siamo tornati dal nostro viaggio... come ci ha detto, abbiamo seguito le tracce di quei nukenin fino al confine con il Paese del Suono. Lì abbiamo trovato il loro covo come avevamo previsto...quel posto purtroppo era stato utilizzato solo come punto di appoggio, ma fortunatamente siamo riusciti a pedinare due nukenin della loro banda... Da qui in poi ci siamo divisi... io ho seguito una donna e il mio "collega" l'altra... anche se non abbiamo avuto entrambi perfettamente la meglio, abbiamo raccolto un po' d'informazioni e grazie a Shuren abbiamo scoperto il volto del loro capo...
Da qui, forse un po' annoiato dalla minuziosità dell'anbu, lo interruppe Shuren.
Un tipo troppo pompato e troppo poco raccomandabile...gente pericolosa...
Shuren fece poi un attimo di pausa, ripensando alle esperienze spiacevoli che ha avuto durante il suo ultimo scontro, ma poi ripreso dopo lo sguardo perplesso della Raikage.
Comunque... abbiamo la conferma che sono stati questi nukenin a rubare le informazioni su di me... infatti dopo sono venuti a cercarmi all'Isola Tartaruga...
Appena sentì l'ultima frase, la Raikage sembrò abbozzare un sorriso compiaciuto, stando probabilmente a simboleggiare che il suo piano era andato come previsto.
...purtroppo la copia che avevo sull'isola è andata distrutta, quindi sono stato costretto a recarmi sul posto di persona... lì mi sono incrociato di nuovo con Nao...abbiamo perlustrato insieme l'isola e abbiamo scoperto i cadaveri di due kumiani nella zona residenziale... uno di questi aveva la scritta Nibi sul petto...
Da questo momento, Shuren fece una breve pausa per riprendere fiato e dare tempo a tutti i presenti di assimilare le varie informazioni, poi continuò il discorso Nao.
Abbiamo parlato con alcuni superstiti tra le pattuglie della Nuvola e abbiamo scoperto che hanno dato la caccia all'artefice di quel massacro, senza però riuscire a catturarlo... pensiamo che l'assassino che abbia eliminato i nostri ninja sia il capo della stessa banda di nukenin che ha incontrato Shuren, ma a sostegno di ciò,
non abbiamo trovato nessuna prova schiacciante...
A quel punto la donna abbassò lo sguardo pensierosa, come se i suoi occhi fossero fermi a fissare il vuoto. Shuren e Nao si guardarono tra loro con sguardo serio. Evidentemente nessuno in quella stanza riusciva a vedere il "bicchiere mezzo pieno" di tutta quella situazione, ma ormai il passato era quella che era. Bisognava reagire in qualche modo e la Raikage aveva sicuramente l'intraprendenza giusta per farlo.
Lo stratagemma della copia mandata all'Isola Tartaruga ha avuto l'effetto di salvare la tua vita Shuren, ma facendolo abbiamo esposto tutta l'isola ad un rischio enorme... I due cadaveri sono la prova lampante, inutile dirlo... Sarà bene prendere provvedimenti a riguardo... Sia per quanto concerne il controllo e la protezione dell'isola sia per quanto concerne te Shuren... Inutile girarci intorno... E' te che vogliono... Il ritrovamento del cadavere nè è chiaramente la riprova...
Quindi cosa vuole che faccia? Che mi nasconda come un coniglio?! Beh ha sbagliato shinobi!
Ma prima che Shuren potesse aprire bocca per giungere come sempre a conclusioni affrettate, la Raikage riprese il discorso che aveva interrotto.
Dunque... Facciamo così... Tu Shuren vai a farti vedere in ospedale... Non sei proprio in condizioni idilliache, hai chiaramente bisogno di assistenza medica... Una volta che verrai dimesso voglio che ti prendi qualche giorno di riposo... Nao nel mentre si occuperà della riorganizzazione militare e della sorveglianza all'interno dell'isola... Io mi occuperò invece di gestire il resto... Servirà un piano d'azione efficace questa volta...
Di seguito i due kumiani non poterono far altro che annuire, per poi salutare la donna con un cenno del capo e lasciare l'ufficio. Abbandonato il palazzo, i due membri del team si salutarono e imboccarono strade diversi, ognuno felicemente intenzionato ad adempiere al compito affidatogli dal capo villaggio.
Quindi avrei bisogno di cure, eh? Ma se sto benissimo!
Ma non appena ideò quella frase, un intenso dolore sembrò colpirgli improvvisamente la gamba, sentendosi tirare dall'interno coscia fino all'inguine.
AAAAAAHHH!! UN CRAMPO! DANNAZIONEEE!!!
Gridò furioso il jinchuuriki, toccandosi continuamente la zona dolorante. Alcuni abitanti invece si voltarono verso di lui, sconvolti dalle sue urla di dolore, ma poi, spaventati, iniziarono ad allontanarsi, per poi ingorarlo come la peste.
Ma tu non eri quello che non si era fatto niente?
E tu non girarmi il coltello nella piaga...
Meglio se ci vai di corsa all'ospedale... fidati del tuo "amico" eheh
E' così fece, saltellando faticosamente verso l'ospedale di Kumo. Da quel momento in poi Shuren dovette passare due notti in ospedale, dove sopravvisse tra integratori vitaminici e le cure di qualche infermiera poco amante del suo mestiere. La diagnosi era "affaticamento muscolare", per cui l'unica vera terapia consigliata era decisamente quella di stare a riposo nel proprio letto, ma visto che un "letto" Shuren non lo aveva più, la cosa migliore da fare era trattenersi ancora in ospedale per ulteriori accertamenti. Quando dimesso, fu finalmente libero e in forma come non mai.
Sono contento di aver lasciato quel posto... se avessi mangiato un solo altro giorno una scodella di semolino, lo avrei vomitato in faccia agli infermieri...
Almeno qui hai avuto un pasto regolare per due giorni di seguito... sull'isola un giorno mangiavi e l'altro rischiavi di essere mangiato da qualcun'altro...
Intanto adesso mi sparo un bel piatto di ramen da Hattori che non ne mangio uno da una vita!
Ma proprio quando stava per incamminarsi verso il chiosco del cuoco, Shuren venne raggiunto da una ragazza, forse sua coetanea, con indosso una giubba da chunin.
Te pareva... proprio ora che volevo mangiare in santa pace...
Identificandosi, la ragazza consegnò il messaggio della Raikage al jinchuuriki e poi sparì tra le vie del villaggio. Senza perdere altro tempo, Shuren strappò il sigillo dalla busta e lesse il contenuto del messaggio.
Vediamo un po'... sembra che debba recarmi nell'ufficio del capo alle 15:00... quindi niente ramen per oggi...
Visto il poco tempo che aveva a disposizione, il kumiano accartocciò la lettera e la gettò alle sue spalle. Sfrecciò dritto in direzione del palazzo della Raiakge e raggiunse in fretta e furia l'ultimo piano della torre, dove situava l'ufficio del capo villaggio. Bussando con tue tocchi sulla porta di legno, il Furinji sentì di risposta la voce del kage intimargli di entrare e subito accettò l'invito. Una volta dentro, vide come al solito la Raikage dietro la sua scrivania, ma questa volta era in compagnia di qualcun'altro, seduto esattamente dall'altra parte della cattedra.
Nao?! Che ci fa lui qui?! Non ditemi che devo fare un'altra missione con questo tipo... non sopporterei prendere ancora ordini da lui...
Senza commentare apertamente la presenza dell'anbu, Shuren salutò svogliatamente i presenti e si accomodò di fianco a Nao.
Bene Shuren... Grazie per essere venuto con così poco preavviso innanzitutto...
La forza portante non rispose, ma le sue iridi era costantemente puntate in direzione del malloppo di documenti che maneggiava la donna. In primo piano, la foto con lo sguardo incazzato del jinchuuriki.
Immagino di sapere di cosa parleremo...
Come ti ho detto alcuni giorni fa a Nao ho affidato la riorganizzazione militare all'interno dell'Isola Tartaruga... Questo ha comportato una dislocazione di ninja che avevo qui nel villaggio nella stessa isola, con conseguente depotenziamento bellico di presidio a Kumo e a disposizione di Kumo...
Cosa?! E se attaccassero il villaggio??!! Se pensa che salverò il culo a tutti da solo, ha sbagliato persona...
...Ci ho pensato attentamente e ho convenuto che è il caso di promuovere qualche Chunin e qualche Special Jonin per riempire i vuoti attualmente presenti... Tra i profili valutati sei stato considerato anche tu...
Ok... questo mi fa incazzare di meno...
Ho pensato di proporti una promozione a Jonin... Come ben sai significa che avrai più responsabilità... Sia a livello di gestione di squadre di ninja che di interazione con altre figure di rilievo del villaggio, me compresa...
All'udire quella notizia, Shuren rimase inizialmente allibito. Di certo non si aspettava una promozione dopo quel lungo periodo di assenza dal mondo ninja, ma da come parlava la biondina, non sembrava se lo fosse immaginato.
Wow... certo che una promozione proprio adesso non me l'aspettavo...
Certo che stanno messi proprio male per dare un grado così importante ad un incompetente come te...
Che le cose siano molto cambiate rispetto a quando sono stato via è sicuro... ma ora sono qui ed è arrivato il momento d'invertire il vento!
Già.. ora sei qui... proprio quello il problema!
D'accordo... accetto l'incarico! Vedrà, non la deluderò!
Bene... Ora andate entrambi...
Concluse la donna, congedando i due kumiani. Una volta fuori però, quando ormai stava per scendere le scale della terre, Shuren si sentì strattonare per un braccio, individuando immediatamente la figura di Nao.
Ehi come diavolo ti permetti??!!
Senti Shuren... Raggiungimi tra un'ora nelle segrete... E chiedi di me... Devo parlarti di alcune cose...
E riferito il messaggio, l'uomo sparì correndo verso i piani inferiori della torre.
"Tra un' ora"... non poteva dirmelo subito?? Che tipo strano...
Comunque, senza obiettare oltre, Shuren decise di fare quanto detto e d'incontrare l'uomo nella base segreta. Un'ora dopo quell'incontro il kumiano si trovava davanti alla porta di un ufficio con sopra affisso in bella vista la scritta:
"Nao: Capitano Corpo Raijinshū". Chi l'avrebbe mai detto... avranno fatto fuori quella vecchia cariatide di Shigubāru...
Dimenticandosi di bussare, Shuren entrò nell'ufficio dell'anbu, dove lo trovò seduto dietro una scrivania stracolma di scartoffie. Non appena lo vide, Nao invitò cordialmente il jinchuuriki a sedersi, ovviamente senza lasciar trasparire alcun tipo di emozione a causa della maschera.
Abbiamo poco tempo per i convenevoli... Vorrei che tu sappia alcune cose da me... Prima di tutto il fatto che tu sia stato proposto come Jonin per me è semplicemente una cosa di passaggio... Ho intenzione di proporti come capitano anbu in futuro, affinchè tu possa lavorare più a stretto contatto con me...
Wow... una sorpresa dopo l'altra oggi... adesso è Nao che decide i gradi di un ninja... questo tipo pensa di essere il signore del mondo,
mi dà proprio sui nervi!
Ma vorrei che ci arrivassi per gradi... Prima voglio, e lo vuole anche la Raikage, che tu ti faccia un pò le ossa come Jonin... Spero tu possa capirmi..

Certo che lo capisco...
...lo capisco che sei un dannato dittatore... ma se pensi che mi darai ordini a destra e a manca anche all'interno del villaggio, hai sbagliato di grosso!
Certo che ti sta simpatico, l'amico... immagina se diventasse il tuo capo...ci sarebbe da ridere...
L'uomo continuò repentinamente, annuendo alla risposta del ragazzo.
Vorrei chiederti un favore e vorrei che tu faccia una cosa per me...
Ancora?! Ma quanti favori volete da un povero diavolo??!!
Non fare assolutamente niente riguardo al mukenin che ha creato scompiglio nell'Isola Tartaruga... Non siamo ancora pronti per affrontare sia lui che l'organizzazione di cui dovrebbe far parte... La donna che hai affrontato ti ha quasi ammazzato, figurati quanto possa essere forte il suo capo... Ti preparerai per affrontare l'organizzazione un giorno... E ti preparerai per essere pronto a dovere quel giorno... Questo è il favore che ti chiedo...
Mi dispiace dirtelo, ma su questo ha ragione lui... quella tipa "ti ha fatto il culo".. per usare il gergo di voi umani...
Va bene... quindi cosa dovrei fare, di preciso?
Voglio che tu ti metta in contatto con un ninja... Si chiama Circu, Circu Dimir... Ha recentemente fatto da scorta a un nostro nobile in un meeting con un altro villaggio... Un meeting che ecco, non è proprio finito bene... Nonostante tutto è riuscito a gestire una situazione potenzialmente molto problematica e a preservare con successo la vita del nobile... E' ninja cacciatore piuttosto capace e ha delle peculiarità molto interessanti... Cercalo, trovalo e cerca di interagire con lui... Ti sarà funzionale per la tua crescita...
Shuren restò pensieroso per qualche secondo, restando inizialmente spaesato dall'insolita richiesta dell'anbu, po rispose.
Circu Dimir?? Ma che razza di nome?! Certo che i suoi dovevano volergli proprio male...
Come vuoi...farò amicizia con questo "Circu Dimir"...diventeremo compagni di gioco eheh!
E ironizzando sull'ultima frase, Shuren si preparò a lasciarsi alle spalle Nao, quando ad un tratto l'uomo lo bloccò, dandogli un ultimo avvertimento.
Shuren ti avviso di una cosa su quel tipo... Ha un carattere piuttosto particolare... Fai tesoro di questo mio consiglio...
Si si... mi sto già cagando sotto...eheh
Disse Shuren con una punta di sarcasmo, per poi lasciare l'ufficio ridacchiando. Gli farai per quel giorno erano terminati, ora però restava un'ultima preoccupazione nella mente del jinchuuriki.
Ma dove dormirai sta notte?
Non ci ho ancora pensato... beh sull'isola Tartaruga di certo non posso più tornarci... quei nukenin sanno che abitavo lì...
Quindi che farai? Dormirai sotto un ponte come il barbone che sei? Sono caldini in questo periodo dell'anno...
No... ma forse ho avuto un'idea geniale...
Ci crederò quando ne vedrò una...cioè mai...

La mattina dopo

FORZA RAGAZZI! PORTATELO QUI! ATTENTI A NON SBATTERE CONTRO QUELLA TORRE!!
Shuren urlava a squarciagola in direzione di delle sue nove copie, intente a trasportare un lungo albero che sollevavano portandoselo sulla schiena. Shuren invece li guidava per evitare che andassero a sbattere contro qualche abitazione del villaggio e sentirsi poi qualche vecchietta incazzata.
CORAGGIO RAGAZZI! MANCA POCOOOO!!!
Sulla cima dell'albero trasportato dalle copie, si vedeva una casa di legno retta da due giganteschi animali, rispettivamente Wally, un grosso struzzo dal piumaggio corvino, e Margot, un enorme esemplare di femmina d'armadillo. Tutti ovviamente provenivano dall'isola tartaruga.
Bene... siamo arrivati!
Raggiunto il giardinetto in cui c'erano le ceneri della vecchia abitazione dei Furinji, Shuren richiamò il manto di chakra rossastro del Nibi e con delle gigantesche braccia di chakra che si dilungarono dal manto, afferrò il tronco dell'albero e aiutò le copie a tirarlo su, per piantarlo in una fossa precedentemente scavata nel giardinetto.
Ooooooooh...ISSA!!!

Alla fine, grazie ai suoi aiutanti, Shuren riuscì a sollevare l'albero senza far crollare la casa di legno che aveva ancorato con delle liane alla sommità dell'albero.
Ma era proprio necessario portarsi tutto l'albero a Kumo... non potevi trasportare solo la baracca, se proprio dovevi...?
Beh sai come si dice... se Kumo non è come l'isola, allora porta l'isola a Kumo!
Ci rinuncio...
Completato il tutto, il jinchuuriki ringraziò i suoi amici animali e, mentre questi si accasarono nel giardinetto ai piedi dell'albero, Shuren si accomodò nella sua vecchia dimora. Di questa ormai era rimasta solo qualche tenda e un'amaca, ma per essere felice il kumiano non chiedeva altro.
Aaaaaah...casa dolce casa...
Nonostante fossero solo le otto del mattino, Shuren che aveva passato la notte insonne, si tuffò sulla sua amata amaca e, come ai vecchi tempi, sprofondò in un sonno profondo.