Missione Kiri: Sulle sue Tracce

Partecipante: Ðiegø - [tartaruga]

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  1. Ðiegø
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    Tobio Kaguya

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    Pensato - Parlato - Ryota Shuneguchi - Altri - Altri


    Dopo diverso tempo ero finalmente partito per una nuova missione, la mia destinazione era il Paese del Fulmine, più precisamente un piccolo porto situato vicino alle confinanti terre della Brina. Dalle poche indicazioni ricevute dal Mizukage il compito era principalmente quello di pattugliare il posto cooperando con shinobi appartenenti al Villaggio della Nuvola. Partito da Kirigakure impiegai circa due giorni per raggiungere la meta, quando la nave attraccò e misi i piedi a terra trovai ad attendermi una minuscola località, con un via vai di imbarcazioni comunque impressionante. C’erano diversi chioschi e bancarelle che commerciavano ogni tipo di articolo, diversi tipi di verdure e frutti, nonché svariate tipologie di pesce proveniente dai più disparati posti, rimasi decisamente sorpreso.

    Non credevo che un posto del genere potesse avere un commercio simile…sembra esserci di tutto qui…ora però sarà meglio che mi avvicini…devo trovare il kumiano il prima possibile…

    A quel punto iniziai ad avviarmi, facendomi largo tra i numerosi marinai e commercianti lasciai il ponte d’imbarco e raggiunsi la piazza poco più avanti. Intorno a me era un continuo avanti e indietro, la fretta faceva da padrona e tutti erano impegnati a caricare o scaricare i propri prodotti, altri carri invece arrivavano dall’entroterra e portavano via con loro chili e chili di merci, insomma un luogo piccolo ma pieno di vita. Ad un certo punto mentre mi guardavo un po’ intorno notai tra tutto il trambusto una figura che se ne stava sulle sue, si trovava a qualche metro alla mia destra vicino la banchina del porto, un tizio dalla bianca chioma e la carnagione scura, dava l’impressione di essere diverso da ogni individuo li presente.

    Sta a vedere che…

    Mentre mi avvicinavo cominciai a focalizzarlo un po’ meglio e feci caso che indossava l’uniforme della nuvola, ad attirare la mia attenzione fu il simbolo del proprio paese sul petto, ormai non c’erano più dubbi che fosse lui e una volta avvicinatomi ne ebbi la conferma.

    Tu devi essere il ninja di Kiri che aspetto, dico bene?

    Si sono io…salve mi chiamo Tobio Kaguya…lieto di conoscerti…

    Io sono Ryota Shuneguchi.

    Di primo acchito poteva dare l’impressione di essere un pallone gonfiato, dava l’idea di avere un atteggiamento un po’ strafottente, tuttavia dopo averlo osservato meglio capii subito che non era tutta apparenza. La sua non era strafottenza ma sicurezza nei propri mezzi, di sicuro eravamo più o meno allo stesso livello, probabilmente su molti aspetti mi era anche superiore. I nostri rispettivi capi sembravano aver affidato un compito relativamente semplice a ninja decisamente forti, dopotutto un pattugliamento la maggior parte delle volte viene affidato a shinobi di rango inferiore.

    La Raikage mi ha anche detto che non sai esattamente dove ci recheremo, quindi dovrò farti da guida lungo il percorso.

    Si infatti…mi è stato solamente detto lo scopo del mio viaggio sin qui…non conosco i dettagli purtroppo…ti ringrazio comunque per la disponibilità…ti seguo…

    Da questa parte.

    Terminati i convenevoli era tempo di mettersi in marcia, lo shinobi di Kumo mi fece strada lungo un sentiero che costeggiava la parte meridionale del territorio. Passo dopo passo proseguivamo l’uno di fianco all’altro, ormai mi ero adattato bene al nuovo clima, il sudore e le vampate di calore che avevo appena sbarcato erano passate. Era il momento quindi di ottenere nuove informazioni e capire meglio lo scopo di questa missione.

    Non capisco una cosa…questo sembra un luogo alquanto tranquillo…un po’ movimentato ma nulla più…

    Lungo questo litorale di tanto in tanto attraccano barche di contrabbandieri.

    In effetti con tutto quel casino ci può stare che qualcuno faccia il furbetto cercando di passare inosservato…

    Altre volte invece sono i pirati a fare delle scorribande.

    Accidenti…forse devo ricredermi…

    Tuttavia verosimilmente ci imbatteremo più nei primi che nei secondi.

    Beh non sono nuovo a questo genere di problemi…anche nel Paese dell’Acqua ogni tanto succedono questo tipo di disagi…ogni giorno dai porti della mia terra sbarcano e attraccano decine e decine di navi…essendo l’unico modo per arrivarci sono alte le possibilità di imbattersi in corsari o contrabbandieri…di solito se ne occupano chunin e special jonin…anche se a me non è mai capitato a dire il vero…comunque resta il fatto che qualcosa non mi torna…perché due ninja come me e questo qui si devono occupare di questo genere di cose? Forse da queste parti non sono preparati come da noi…vabbè ormai non serve a niente starci troppo a pensare…devo solo rimanere concentrato e fare bene la mia parte…

    Percorremmo diverse centinaia di metri in una via all’interno di una fitta vegetazione, dalla quale poi imboccammo la zona di nostra competenza. Uscendo dal bosco ci trovammo davanti un’immensa distesa blu, eravamo arrivati quindi ci fermammo per organizzarci e dividerci i compiti. Non ebbi alcuna obbiezione a lasciar gestire a lui la missione, essendo del posto conosceva molto bene il territorio circostante e poteva gestire al meglio il tutto. Decidemmo di dividerci per perlustrare con più cura, io rimasi nella parte alta della costa in modo da avere una visuale libera sul mare e potevo inoltre controllare cosa accadeva nella parte opposta. Ryota invece raggiunse un sentiero situato più in basso lungo la parete rocciosa, poteva cosi verificare con più precisione sia chi arrivava ma soprattutto chi partiva. Era un buon piano che ci avrebbe permesso di non lasciarci sfuggire nulla, prima di separarci comunque lo shinobi della nuvola mi consegnò un auricolare con cui comunicare, potevamo essere più reattivi in caso di problemi.

    Bene…sarà meglio avviarsi…devo tenere gli occhi aperti…infondo sono sempre in terra straniera…non devo abbassare assolutamente la guardia…

    Il pattugliamento ebbe quindi inizio e procedevo tranquillo per la via indicatami dal mio compagno, alla mia destra potevo scrutare il vasto oceano che si estendeva per chilometri e chilometri, a sinistra invece visto che c’ero tenevo sotto controllo il territorio. Lo stesso risultava essere prevalentemente montagnoso, numerose catene montuose si estendevano ovunque e complice anche la fitta vegetazione un po’ dappertutto adempiere al mio compito poteva diventare un po’ più complicato.

    Con tutti questi ostacoli non sarà per niente semplice fare la guardia…inoltre potrebbe spuntare fuori qualcuno all’improvviso…se dovessi cadere in un’imboscata non avrei molte vie di fuga…e avrei ancora meno tempo per elaborare una strategia…devo essere pronto ad ogni evenienza…

    Il sole splendeva sempre più forte e numerose con il passare del tempo furono le imbarcazioni che attraccavano e ripartivano in continuazione, non sembrava comunque ci fossero movimenti strani. Nessun disordine o incidente, con Ryota ci sentivamo all’incirca ogni mezz’ora per fare rapporto, fortunatamente tutto pareva filare liscio e non riscontrammo alcun tipo di problema. Io lo avvisavo nel caso notassi strane imbarcazioni e lui verificava una volta giunta nei pressi del porto, ci coordinammo molto bene e ne rimasi stupito.

    Non credevo di trovarmi cosi a mio agio…anche se non parliamo molto devo dire che stiamo lavorando bene…

    Il tempo passava e passo dopo passo proseguivamo con la nostra missione, in quel lasso di tempo fortunatamente non accadde nulla di strano, notammo giusto un paio di barche sospette che si rivelarono poi un falso allarme.

    Continuando cosi non dovremmo avere problemi…non so se forse dovrei cercare di approcciarmi un po’ meglio con lui…vorrei capire che tipo sia…certo che…in generale forse se riuscissi ad aprirmi di più con gli altri ne potrei giovare in qualche modo…arriverà sicuramente il giorno in cui mi servirà l’aiuto di qualcuno…di un amico magari…certo non in questo particolare caso…

    Mentre divagavo nei miei pensieri un leggero fruscio proveniente dal bosco attirò la mia attenzione, continuai comunque a camminare come se nulla fosse. Dopo pochi metri ne udii un secondo sempre più o meno alla stessa distanza ma come prima proseguii senza batter ciglio, tuttavia avvicinai la mano alla spada pronto per qualunque evenienza. Il cuore cominciò a battere velocemente ed ero molto teso ma non volevo allarmare inutilmente il kumiano, quindi restai in attesa e con la guardia alta. Al momento giusto poi se fosse stato necessario lo avrei contattato. Di colpo il suono si intensificò e di scatto impugnai Elucidator che portavo sulla schiena vicino alla Mannaia Decapitatrice, ero pronto al combattimento se fosse stato necessario. Un brusio continuo si manifestò da un cespuglio li vicino e all’improvviso dal suo interno un’ombra saltò fuori. Di scatto estrassi la lama e preparai un potente fendente, ero pronto a colpire qualunque cosa fosse stata. La lama viaggiava ma non appena focalizzai il bersaglio interruppi di colpo l’attacco, all’istante tutte le mie preoccupazioni svanirono nel nulla.

    Che tu sia stramaledetta dannata lepre…se ci riprovi giuro che ti mangio a cena!!!

    Un piccolo animale selvatico mi aveva fatto preoccupare a morte, credevo fosse un ladro o peggio ancora un’imboscata di alcuni banditi. Probabilmente se fossi rimasto concentrato con le mie abilità lo avrei capito prima che non c’era pericolo.

    Basta distrazioni…devo restare concentrato sulla missione…è da completi idioti sprecare energie inutilmente…e io non mi posso più permettere queste figuracce…sono uno dei sette spadaccini della nebbia…e rappresento il mio villaggio in questo momento…devo esserne all’altezza…

    Altre ore passarono e di intoppi non ce ne furono, Ryota mi contattò avvertendomi che mi avrebbe raggiunto. Una volta riuniti il ragazzo propose di fermarci e accamparci, per quasi mezza giornata avevamo pattugliato la zona e la stanchezza iniziava ad arrivare. Trovammo quindi un piccolo spiazzale dove accamparci, il kumiano dallo zaino che portava con se prese un paio di tende da campeggio e me le passò dicendomi di aprirle e montarle. Io perciò le aprii e successivamente fissai i quattro angoli di ognuna con dei kunai per mantenerle salde al terreno, lui nel frattempo preparava un fuoco e montava le graticole per cucinare il pesce che sempre il kumiano aveva pescato. Pochi minuti più tardi il campo era finalmente pronto e potevamo quindi riposarci e ricaricare le batterie.




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    Mi sa che è meglio questo blu vero? :yao:
     
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