Missione Oto: La Cattedrale

Partecipanti: Zolf J. Kimble

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    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Karui


    Che cosa mi hai fatto... Mi sento come incatenato... Le parole di Karui confermarono a Kabuto che il genjutsu aveva avuto effetto, portando il ragazzo a sorridere stancamente. Stava dando il massimo in quello scontro, intenzionato com'era ad uscirne il più sano possibile: questa sua volontà però si era tradotta in un consumo quasi assurdo di chakra, che lo aveva portato quasi ad esaurimento scorte. Se Karui non fosse caduto di lì a breve, Kabuto avrebbe finito per perdere la battaglia, nonostante l'avesse dominata fino a quel momento. Intanto il nemico non sembrò intenzionato ad attaccare, barcollante e totalmente coperto di sangue: tutto il corpo era evidentemente coperto di piccole ferite, causate dai morsi di Tabris e delle tecniche di Kabuto. Per un momento quella visione impressionò il ninja di Oto, il quale non potè fare a meno di pensare quanto dolore stesse provando adesso il suo avversario, e come strenuamente stesse continuando a combattere, senza arrendersi e senza fuggire. Le convinzioni che guidavano Karui erano del tutto sconosciute a Kabuto, eppure il giovane seppe da quello scontro che si trattava di una volontà forte, capace di far resistere una persona dallo svenire di fronte ad una simile sofferenza. Devo chiudere lo scontro.. senza ucciderlo e senza svenire a mia volta... Non me la sta rendendo affatto facile!! Non ti facevo proprio così ostico come avversario... Il tono di voce di Karui era pesante, sinonimo della sua infinita stanchezza, eppure il nemico sembrava più che deciso a continuare lo scontro con tutte le sue forze, quella frase non era affatto un preludio alla resa, tutt'altro, sembrava l'avvisaglia per un contrattacco degno di questo nome. Kabuto si preparò mentalmente, sicuro che il suo nemico avesse ancora delle carte da giocare e che, nonostante il genjutsu andato a segno, la partita non era ancora vinta. Karui compose il sigillo della tigre e ai suoi lati comparvero due copie che prontamente si lanciarono verso Kabuto, con uno scatto che però stranamente non aveva nulla di prodigioso. Si muovono così lentamente per colpa del genjustu?!Mi costringi ad utilizzare le maniere forti! Il ninja di Oto non potè concentrarsi sull'originale, dovendo vedersela con le due copie che finirono per ostruirgli il cmapo visivo: i bushin infatti si posizionarono proprio di fronte a Kabuto, cercando di colpirlo rispettivamente al volto e alle gambe, con un pugno ed un calcio. Fin troppo lenti e prevedeibili! Il giovane indietreggiò di un passo, quel tanto che bastava per non essere neanche sfiorato dai due attacchi, quando però senti una sorta di boato, un rumore familiare che aveva già sentito altre volte: senza rendersi conto della cosa, si ritrovò Karui sul fianco destro, pronto a colpirlo con una tecnica. RASENGAN! Kabuto associò immediatamente il rumore che aveva sentito alla tecnica che Karui stava per usare contro di lui: si trattava del Rasengan, un jutsu che anche il ninja di Oto sapeva usare, ma che fino a quel momento non aveva mai sperimentato sulla sua pelle. Mi è arrivato troppo vicino, non so come schivare questo attacco dannazione! Il ragazzo aveva capito troppo tardi che le copie altro non erano se non un diversivo, ma era troppo tardi per rammaricarsi e Kabuto non potè fare altro se non osservare l'attacco arrivargli addosso inevitabilmente. La sfera di chakra si schiantò sull'esterno coscia destro di Kabuto: il chakra si aprì la strada fino alla carne viva, lacerandola e strappandola, finchè con una spinta decisa del braccio Karui concluse il colpo, sbalzando di alcuni metri il ninja di Oto. Kabuto si ritrovò schiantato per terra, impolverato e coperto di piccoli detriti di roccia, poi quando fu più lucido lo avvertì: un dolore lancinante gli risalì la gamba destra, un dolore così forte che quasi lo fece urlare. Osservando di sfuggita l'arto notò come fosse sanguinante e la pelle fosse quasi strappata in più punti, come se si fosse trattata di carta da quattro soldi. Il giovane si morse a sangue il labbro inferiore, trattenendo le lacrime e cercando di mettersi in piedi, nonostante le fitte che lo attraversavano costantemente durante l'azione: Karui, dal canto suo, non aveva certo intenzione di lasciar correre lo scontro in quel modo, e così tornò alla carica più sicuro di prima. Estrasse un Kunai del vento demoniaco dal suo zaino e, saltando all'indietro, lo caricò di chakra e lo lanciò, non esattamente in direzione di Kabuto. Dannazione, dannazione che vuole fare?! La mente dello special jonin era solo piena del dolore che stava provando, ma non potè fare a meno di rendersi conto che lo shuriken aveva preso all'improvviso una strana traiettoria e che, adesso, putava esattamente verso di lui. Cazzo!! Kabuto fece appena in tempo a spostarsi affinchè lo shuriken gli procurasse solo un taglio sul fianco sinistro, per poi andare a conficcarsi nella roccia alle sue spalle. Come diavolo si è ribaltata in fretta la situazione.... Il ragazzo si mise in piedi lentamente, cercando con lo sguardo Tabris: appena lo notò incrociò gli occhi del suo animale, che comprese immediatamente cosa fare. Prima che il rettile si muovesse, però, lo shinobi sciolse il genjutsu su Karui. Ho troppo poco chakra, non vale la pena tenerlo attivo.. Tabris percorse i pochi metri che lo separavano dal nemico e cercò di morderlo prima alla caviglia sinistra e poi risalendo il suo corpo cercò di morderlo al collo, il tutto cercando al contempo di iniettargli il veleno presente nei suoi denti. Il giovane ninja di Oto, prima di agire contro Karui decise di ingerire il tonico della velocità che si trovava incastonato nella capsula del dente finto in suo possesso: non appenna lo ingoiò ebbe modo di sentirsi leggermente meglio, come se gli avessero tolto quel grosso peso che si sentiva sulle spalle. Ombra della serpe! Kabuto, assicuratosi che non ci fossero più di due metri fra se e il nemico, utilizzò una tecnica di basso grado della sua abilità innata, con la quale indirizzò un modesto numero di serpenti in direzione dell'avversario. Spero tutto questo basti...



    CITAZIONE

    Riepilogo Kabuto
    Riepilogo Tabris


    Azione gratuita 1: mantenimento innata
    CITAZIONE
    Livello 3 Energia Rossa
    A questo livello dell'innata si riusciranno ad allungare braccia, busto, gambe e lingua, ad un costo di 5 unità di chakra
    Braccia: 5m Max e Gambe: 2m Max (Che diventeranno estremamente flessibili e snodabili)
    Busto: 3m Max (Lo si potrà allungare e diverrà snodabile come un serpente)
    Lingua: 2m Max (Con possibilità di usarla come arto prensile per afferrare/sollevare oggetti e armi da lancio, ma potrà essere utilizzata anche per attaccare il nemico con la stessa usata come una frusta. Danno: 2-4). Sarà possible utilizzare la flessibilità del proprio corpo sia in modo offensivo che non offensivo (per usufruire di queste abilità bisognerà pagare 5 unità di chakra ed allungare una parte del corpo che sia coinvolta nell'azione): utilizzando un'attacco semplice sarà possibile immobilizzare un arto dell'avversario il quale dovrà avere forza pari quella dell'utilizzatore per potersi liberare (l'utilizzatore avrà un bonus di +1). Snodando la parte del copro coinvolta (costo 5 punti chakra e un'azione gratuita più un ulteriore costo a seconda del livello della tecnica da cui ci si libera) ed utilizzando un'azione non offensiva si potrà invece liberarsi più facilmente delle prese avversarie, bisognerà usarne una di livello pari a quella da cui ci si vuole liberare, senza dover fare riferimento al proprio punteggio di forza (il costo sarà 5 punti chakra per tecniche di energia bianca e salirà di 5 punti per ogni energia superiore, quindi diverrà 10 per tecniche di energia gialla ecc). Questa abilità funzionerà al massimo contro tecniche di livello B.
    Da questo livello in poi sarà possibile assimilare i veleni creati dall'utente stesso per poi iniettarli nel corpo del nemico tramite alcuni jutsu dell'innata (sarà specificato nella descrizione della tecnica se lo si può fare): assimilare un veleno costerà 1 azione gratuita e dovrà essere fatto prima di compiere l'attacco; una volta sferrato il veleno scomparirà dal corpo dell'utilizzatore e dovrà essere assimilato nuovamente.
    [Costo di attivazione: 14; mantenimento: 8 x turno]

    Azione gratuita 2 - mantenimento skill animale Lv4
    CITAZIONE
    Skills: Il serpente sarà in grado di sferrare attacchi avvelenati, mordendo l'avversario.
    L'efficacia del veleno varierà a seconda delle abilità Fisico/chimiche dell'evocazione.
    Lv.1: 1 Slot Danno per 1 turno.
    Lv.2: 1 Slot Danno per 2 turni.
    Lv.3: 2 Slot Danni per 2 turni.
    Lv.4: 3 Slot Danni per 2 turni.
    [Dare più colpi ad un'avversario non cumulerà il veleno aumentandone l'effetto. Solo quando l'effetto è finito si potrà avvelenarlo nuovamente.]
    [Consumo: 20 attivazione + 10 mantenimento]

    Azioni non offensive 1-2 : schivata semplice - Kabuto cerca di schivare gli attacchi di Karui, riuscendoci solo in parte
    Azione di movimento 1: Tabris percorre due metri verso Karui
    Azione gratuita 1: Kabuto scioglie il genjutsu che gravava su Karui
    Azione offensiva 1/2 - attacco semplice :Tabris mira a mordere la caviglia sinistra di Karui ed il suo collo
    Azione gratuita 2 :Kabuto ingerisce un tonico della velocità dalla capsula dentale
    Azione offensiva 3 - tecnica energia gialla
    CITAZIONE
    Formazione dei diecimila serpenti (Formation of Ten Thousand Snakes - Mandara no Jin)
    Tipo: Ninjutsu
    Livello: B
    Descrizione: L'utilizzatore vomiterà dalla propria bocca diecimila serpenti, i quali come un'onda si ammasseranno cadendo addosso ai nemici. In tale attimo ognuno di essi farà uscire dalla propria bocca una lama, ferendo ulteriormente chi subirà questo attacco. L'ondata di serpenti avrà una larghezza di 10m e una lunghezza di 15m. L'attacco avrà un bonus di +1 alla velocità e si potranno colpire massimo 2 avversari, se nell'area d'azione della tecnica.
    Danno: 3-7
    Consumo: 35
    [Richiede: “Hebiton Liv.3”]

    Azione offensiva 3 - Tecnica energiaverde
    CITAZIONE
    Tecnica dell'Ombra della Serpe (Sen'ei Jashu)
    Tipo: Ninjutsu
    Livello: D
    Descrizione: Dalla manica di un braccio usciranno tanti serpenti che attaccheranno il nemico mordendolo. I serpenti si allungheranno fino a due metri.
    Nel caso il ninja fosse impossibilitato a usare le braccia, questo jutsu potrà essere anche usato facendo uscire i serpenti dalla propria bocca.
    Danno: 2-4
    Consumo: 10
    [Richiede: “Hebiton Liv.1”]

    Chakra consumato : 8+10 = 18
    Chakra consumato : 10 = 10
    Chakra Rimasto/Posseduto : 16/180
    Chakra Rimasto/Posseduto :60/100
    Ferite subite : (3 nei turni precedenti) 6+4=10
    Ferite subite : //
    Condizioni Pisco-fisiche : Dolorante ed esausto, ad un passo dal crollare
    Posizione Pg : di fronte a Karui, a due metri da lui
    Posizione Pg : addosso a Karui
    Armi Rimaste/Possedute :
    - Tanto ( 2 colpi sferrati ) [gamba destra]
    CITAZIONE
    Porta-Kunai [Base]
    [Prima sacca]
    Tasca 1: (7/8) Kunai [6] - Pietra Lunare [1], (15/15) Shuriken [2] - Campanelli [4]
    Tasca 2: (0/15) Makibishi, (15/15) Spiedi
    [Seconda sacca]
    Tasca 3: (2/2) Palla di luce, (3/4) Sigillo esplosivo, (2/2) Fumogeni [Sfera esoergonica]
    Tasca 4: (10/10m) Filo di Nylon, (4/5m) Bende

    Protesi dentale
    Arcata superiore
    Dente destro : Tonico da guerra della velocità [Usato]-- Dente sinistro : //
    Arcata Inferiore
    Dente destro : // -- Dente sinistro : //


    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia :Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui


    Mi hai messo un attimo in difficoltà, sinceramente non sapevo se fosse corretto usare il tonico prima del tuo secondo attacco, quindi non l'ho fatto , usufruendone solo in fase offensiva . Per il resto, ecco i Calcoli
     
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    Missione lv. B - La Cattedrale


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    Missione lv. B - La Cattedrale


    Utente/i partecipante/i: Zolf J. Kimblee

    Pg partecipante/i: Kabuto Fuji


    CITAZIONE
    Vedrai Karui sputare un po' di sangue per colpa del veleno in circolo nel sangue del tuo avversario, poi accasciarsi definitivamente al suolo, poco prima di essere travolto dai tuoi serpenti
    Non può finire così...
    Poco prima che il tuo attacco lo raggiunga, i segni sul suo corpo svaniranno ritirandosi in un sigillo sul suo collo, ed in un lampo vedrai che la sua iride cambierà diventando sottile come la tua. Comprenderai che fino a quel momento il ragazzo ha costantemente utilizzato una qualche arma personale o tecnica per celare quel dettaglio ai più.
    Che fosse per il poco chakra rimasto, o semplice istinto di sopravvivenza che ne guidava il corpo, karui vomiterà una copia di se stesso così come facesti tu ad inizio duello, fuggendo via da quell'attacco, recuperando la pergamena e muovendosi lungo la parete della cattedrale. Tenterai di bloccarne i movimenti con lancio di armi, tecniche e tutto quello che vuoi, ma li eviterà tutti, non curandosi più della tua presenza e pensando solo a fuggire. Sgattaiolando fuori dalla fessura della cattedrale, ti lascerà solo, nel silenzio tombale di quel posto dimenticato.
    Essendo troppo stanco per provare ad inseguirlo, tornerai a Oto, sicuro di aver scacciato quella minaccia, e lungo la strada rifletterai su ciò che hai appena visto. Sul tuo avversario che sembra possedere la tua stessa innata, ma che non la vuole utilizzare e anzi, prova odio per i suoi simili. Riferisci tutto alla Kokage, e dopo la tua spiegazione, ti affiderà un incarico futuro fondamentale per il paese del Suono.
    Kabuto, ho intenzione di organizzare una squadra speciale per trovare questa.. A questo punto mi sento di dirlo, "vecchia conoscenza" di Oto, e vorrei che tu ne fossi a capo. Non lavorerete FullTime, ma sarà una squadra che non appena si otterranno notizie, indagherà per stanare questo ladro, e riottenere le informazioni per l'arma leggendaria che ci appartiene. E se riesci a riportarla a casa... Beh, potrei fare un pensiero sul consegnare quella pergamena a te. Cosa ne dici, ci stai?
    È scelta libera, far parte di questo team costruito su misura per te, che ti accompagnerà fino al ritrovamento di quella pergamena (e quindi fino alll'esame) oppure agire per conto tuo. In base alla tua risposta scriverò la fine di questo capitolo dopo la valutazione.
    In bocca al lupo :beer:
    CITAZIONE

    Info & Valutazione:


    Parlando del post, mi è piaciuta molto la descrizione che hai dato una volta subito il rasengan ed il dolore provato, per quanto riguarda poi il "kunai del vento demoniaco" :asd: A parte questo piccolo errore di transcrizione le difese purtroppo non sono state sufficienti per coprirti dal resto degli attacchi.
    Per quanto riguarda il resto, e questo è solo un consiglio, come hai potuto ben vedere è molto facile ribaltare una situazione che ti era favorevole anche essendone uscito fino a qui con soli 3 slot danno visto le tue schivate molto rapide. Sta attento alla statistica resistenza, e fa un sapiente uso dei regolamenti status alterati e ferite debilitanti, oltre a pensare delle strategie più funzionali, l'aver usato la tecnica che ti dava un bonus alla velocità nelle schivate fin dal primo turno ma con un enorme consumo di chakra rispetto all'offensiva avversaria ti ha portato con le spalle al muro in termini di riserve di energia, sfrutta quelle tecniche solo quando le ritieni strettamente necessarie, perchè altrimenti potresti trovarti in situazioni di grande svantaggio da un momento all'altro. Adesso, procediamo con l'ultimo post, di questa narrativa infinita :beer:

    Voto 6a Traccia: 7.4
     
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    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Karui
    Parlato Kokage
    Parlato Guardia cittadina


    Kabuto stava per attaccare Karui con la tecnica dell'ombra della serpe, dopo aver visto il suo fido compagno mordere l'avversario iniettandogli in circolo per la seconda volta il suo potente veleno: appena prima che lo shinobi di Oto potesse modulare a dovere il chakra, Karui sembrò quasi spegnersi, come un macchinario a cui era stata staccata la spina senza preavviso. Il giovane si bloccò, come paralizzato sul posto, si piegò in avanti di scatto e sputò un grosso grumo di sangue che andò a tingere il pavimento e i suoi piedi di rosso, poi, come una marionetta a cui vengono tagliati i fili, Karui cadde in avanti, sbattendo con violenza al suolo. Non può finire così... Kabuto udì queste parole pronunciate dal nemico, quasi come se stesse esalando l'ultimo respiro e non si arrendesse al fatto: lo shinobi di Oto non potè far altro se non provare pena per il suo avversario. Karui si era dimostrato folle e pieno d'odio per il villaggio del Suono e per Kabuto stesso, eppure nel suo modo di fare c'era una sorta di determinazione, una volontà così ardente, che il giovane dagli occhi serpentini non poteva ignorare ciò che aveva di fronte. Se lo riporterò al villaggio, spero solo che sia accondiscendente durante l'interrogatorio. L'ho già massacrato abbastanza.... Pensando questo una fitta di dolore percorse l'intero corpo del ragazzo, che strinse i denti senza preoccuparsi di nascondere il suo disagio: lo scontro, che all'inizio sembrava totalmente a suo favore, si era ribaltato per un momento, vedendolo ora ferito gravemente e quasi a corto di Chakra. Sarebbe bastato che Karui resistesse un altro po, e per Kabuto sarebbe stata sicuramente la fine. I pensieri dello special jonin però furono prontamente interrotti da ciò che i suoi occhi ebbero modo di cogliere: Karui, che fino a quel momento aveva combattuto con degli strani segni neri che gli percorrevano il corpo, fu scosso da un tremito e quelli che sembravano essere tatuaggi iniziarono a ritirarsi in un bagliore rossastro verso un punto preciso del corpo nemico, vicino alla base del collo. Ciò che catturò la vista di Kabuto però, furono gli occhi di Karui, che cambiarono nell'istante in cui i segni sul suo corpo scomparvero: la sclera da nera passò ad un normale colore bianco, ma soprattutto, l'iride passò dall'essere giallognola con una pupilla tonda, ad una colore quasi aureo, con una pupilla serpentina, in tutto e per tutto identica a quella di Kabuto stesso. Non poteva osservarsi in quel momento, ma il ninja di Oto sbiancò, ancor di più di quanto già non lo fosse normalmente. Quindi... quindi lui è di Oto e possiede le mie stesse capacità?! L'idea balenò immediatamente nella mente di Kabuto, ma tutto ciò che si portava dietro investì il ragazzo come un'onda anomala, riuscendo quasi a procurargli istantaneamente un intenso mal di testa: se Karui fosse davvero stato un ninja di Oto in possesso dell'hebiton, allora Kabuto non aveva affrontato un ninja qualsiasi, bensì un mukenin del suo stesso villaggio, e come se non bastasse il suo nemico non aveva usato neanche tutte le armi che aveva a disposizione. Ma tu chi sei realmente?.. Il ninja del suono ripercorse i suoi ricordi degli ultimi due giorni, cercando di ricordarsi il colore degli occhi di Karui, arrivando alla conclusione che probabilmente il ragazzo aveva usato delle lenti a contatto colorate o qualche sorta di tecnica per nascondere il suo vero aspetto. Kabuto scosse la testa, cercando quasi di togliersi quel groviglio di pensieri dal cervello in maniera meccanica: adesso doveva prendere Karui con se e tornare al villaggio, dove tutto sarebbe stato chiarito. Allungò la mano verso il suo nemico, deciso a legarlo per poi portarlo in spalla, quando il ragazzo tremò di nuovo, quasi come se avesse avuto uno spasmo, poi all'improvviso spalancò la bocca e da essa uscì una mano. Vuole cambiare pelle esattamente come faccio io?! Kabuto cercò di richiamare a se il chakra, senza però riuscirci e ottenendo soltanto una fitta di dolore che lo portò ad inginocchiarsi al suolo: purtroppo per lui le sue risorse erano totalmente finite, ciò che gli restava erano le sue armi e i pugni, perfino le gambe erano da considerarsi inutilizzabili con la ferita che aveva subito. Intanto, dalla bocca del nemico si fece strada un corpo nuovo per Karui, totalmente ricoperto di bava e , questa volta, con i suoi veri occhi da serpente. Per un istante i due incrociarono lo sguardo, consci in qualche modo che quello era il momento dell'arrivederi fra di loro, perchè prima o poi si sarebbero nuovamente incontrati: il nemico infatti non assaltò Kabuto, nonostante la sua evidente debolezza, ma si lanciò sul rotolo che aveva preso poco prima dalla caverna e poi si avviò verso la sua via di fuga, una delle aperture scavate nella pietra dal soffitto, dalla quale filtrava la luce del giorno. Non scappare vigliacco! Kabuto non ci stava a far fuggire il suo nemico, così fin tanto che Karui si era messo a correre lungo le pareti in verticale, lo shinobi di Oto aveva estratto quattro kunai, con i quali cercò di intercettare la traiettoria del suo avversario, lanciandoli uno ad uno. Il primo ed il secondo si conficcarono a pochi centimetri dai piedi di Karui, ma gli ultimi due, soprattutto a causa della distanza maggiorata e della brezza che filtrava dai fori nelle pareti, deviarono del tutto finendo per non sfiorare neanche l'obiettivo. Senza neanche voltarsi, Karui imboccò una delle aperture, e sparì dalla vista di Kabuto. Devo inseguirlo! Il ragazzo si alzò di scatto, facendo perno sulla gamba ferita dal rasengan, ottenendo soltanto di ritrovarsi destabilizzato, cadendo al suolo mentre urlava dal dolore: ancora steso per terra Kabuto cercò di riprendere fiato e di ragionare con maggiore freddezza. In queste condizioni... se lo seguissi sarebbe un suicidio. Sicuramente anche lui è esausto, ma sembrava perfettamente capace di muoversi, al contrario di me... Il ragazzo si morse il labbro, conscio di ciò che gli restava da fare: tornare al villaggio e fare rapporto su quanto fosse successo in quella cattedrale, sperando di non essere accusato di spionaggio per aver accompagnato li Karui. Si alzò lentamente, cercando di non mettere troppo peso sulla gamba sinistra e si incamminò verso l'entrata della cattedrale. Maledirò Karui ad ogni scalino... Con grandissima fatica Kabuto riuscì a scendere la scala a chiocciola e ad uscire dal tempio, ritrovandosi in mezzo alle macerie dell'entrata lasciate lì dall'erosione del tempo: si sedette su di una pietra più stabile delle altre, massaggiandosi la gamba e ritrovandosi a pensare a ciò che gli era successo. Karui era un mukenin del villaggio, a questo punto ormai è chiaro. Però è.. particolare. Ho già visto altri mukenin, ma nessuno odiava il villaggio da cui proveniva come lui. Ora mi spiego anche perchè voleva che mi togliessi il coprifronte, non ne sopportava la vista! Ciò che però è assurdo, è che nonostante possedesse l'hebiton, come me, sembrava odiare i serpenti...Ora che ci penso, a che gli servivo io per leggere quella pergamena? Dovrebbe avere anche lui un compagno serpente... che odi così tanto i rettili, da non volerlo utilizzare?! Più pensava al ragazzo, più Kabuto provava pena per lui: nelle sue parole e nel suo modo di fare c'era qualcosa che lo induceva ad empatizzare con lui, nonostante non ne conoscesse la storia o i suoi scopi. Karui ai suoi occhi era come un bambino che urlava per richiamare l'attenzione, e forse per questo si trovava a provare tanta pena, perchè non importa quanto un bambino si comporti male, sai che in fondo lo fa perchè è triste e vuole che qualcuno lo capisca. Kabuto però non potè fare a meno di confrontarlo con Moria, che aveva affrontato poco tempo prima: anche lui era un mukenin di Oto, un adulto pienamente cosciente delle sue responsabilità, che usava il suo potere per fare del male alla sua stessa gente, nascondendosi dietro la delusione che il villaggio gli aveva procurato. Se rivedrò Karui, non potrò andarci piano. Dovrò abbatterlo, e a quel punto capire cosa lo spinge. Così lo giudicherò in maniera imparziale... Formulato alla fine il suo pensiero, Kabuto si alzò nuovamente, cercando di muoversi al meglio delle sue possibilità verso il villaggio: la strada, per quanto fosse in realtà corta, risultò essere quasi infinita per il giovane, principalmente a causa della ferita alla gamba. Durante il cammino infatti Kabuto si ritrovò costretto più e più volte a riposarsi, avendo ormai compreso che la gamba era quasi sicuramente rotta, e che il sangue che aveva perso sino a quel momento era più che abbastanza per farlo svenire da un momento all'altro. Ogni pensiero cupo del giovane ebbe modo di definirsi infondato dopo ben due ore di cammino, quando potè avvistare un gabbiotto di guardia del villaggio: solitamente erano dei piccolissimi avanposti mimetizzati nella vegetazione, invisibili a chi non ne conosceva già l'ubicazione, come un ninja di Oto ad esempio. Ehi, c'è nessuno? Ho bisogno di aiuto, sono un ninja del villaggio, vi prego! Esausto, Kabuto si stese schiena a terra, osservando il cielo ed il placido movimento degli alberi, sperando che qualcuno lo avesse sentito: pochi secondi, e un rumore di passi lo raggiunse, finchè nel suo campo visivo non entrò un uomo con il coprifronte del suono. Per fortuna... Il ninja che stava soccorrendo Kabuto si accertò del coprifronte che portava al collo, poi senza fare domande gli pose una bottiglietta d'acqua, dalla quale il giovane bevve avidamente. Grazie, mi stai davvero salvando eheh.. Cosa è successo?! Ci sta attaccando un altro villaggio? L'uomo era evidentemente agitato, per quanto la sua preoccupazione era più che vana: si trovavano abbastanza all'interno del territorio di Oto, quindi se davvero ci fosse stata un'invasione in corso, lo si sarebbe scoperto molto prima. No, ho avuto uno scontro con un mukenin. Si potrebbe dire che ho vinto lo scontro.. ma purtroppo mi è sfuggito, e io sono finito in queste condizioni. Piuttosto, penso che mi porterai dalla kokage a fare rapporto, vero?! L'uomo annuì, ma prima fece segno a Kabuto di aspettare un momento, lasciandolo sul terreno e tornando al suo gabbiotto: ne uscì con quello che sembrava un rotolo di bendaggi, con i quali si occupò di fasciare la gamba del ragazzo. Poi, Kabuto venne aiutato ad alzarsi, ed insieme i due ninja si diressero verso il villaggio: a metà percorso la guardia di confine lasciò Kabuto ad un altro ninja, così da poter tornare al suo posto, così dopo questo passaggio di mani lo special Jonin venne accompagnato nell'interno del villaggio, fino all'ufficio della kage stessa. Lì la spalla del ragazzosi congedò, dopo essersi assicurato delle condizioni di Kabuto, il quale si affrettò piuttosto a bussare alla porta della Kokage. Entra pure! Kabuto entrò nello studio del capovillaggio: la donna, dietro la sua scrivania, era intenta a compilare più documenti in contemporanea sfruttando le braccia extra di cui era fornita. Prima o poi la vedrò combattere contro un altro ninja, piuttosto che qui a compilare scartoffie.. ma tant'è, non sono qui per questo. Il ragazzo si inchinò in segno di rispetto, aspettando che la Kokage facesse un cenno o dicesse qualcosa per porgli la parola. Su parla, non penso che tu sia venuto in queste condizioni per tergiversare. Sono già stata avvisata in anticipo di quello che ti è accaduto, ma vorrei che tu mi raccontassi i dettagli. Kabuto si sentì grato per l'immediatezza di quella donna, dato che per l'appunto neanche lui aveva voglia di perder tempo in convenevoli in una situazione simile, così passo a raccontare tutto ciò che riguardava quella mattinata con Karui, fin dal principio, quando il mukenin si era finto amichevole aiutando Kabuto e Morgana contro i due banditi. Il racconto si protrasse per almeno dieci minuti buoni, dato che il giovane non fu avaro di dettagli, tanto su ciò che era accaduto quanto sulle sue idee a riguardo. Quindi, per concludere, sono riuscito a battere questo Karui, ma lui si è dimostrato più tenace e furbo di quanto mi aspettassi, quindi al momento è a piede libero, e purtroppo non conosco l'esatto nome o la forma dell'arma che stava cercando in quella cattedrale. Nel pronunciare quelle parole Kabuto sentì come una coltellata nella schiena, comprendendo quanto ampio fosse stato il suo fallimento alla fine dei giochi, ma non diede adito ad interpretazioni del suo pensiero, aspettando di ascoltare l'opinione della donna che aveva di fronte: proprio la Kokage adesso si era accasciata sulla poltrona, tamburellando con tutte le dita sulla scrivania, in maniera ritmica e quasi ipnotica. Kabuto, ho intenzione di organizzare una squadra speciale per trovare questa.. A questo punto mi sento di dirlo, "vecchia conoscenza" di Oto, e vorrei che tu ne fossi a capo. Non lavorerete FullTime, ma sarà una squadra che non appena si otterranno notizie, indagherà per stanare questo ladro, e riottenere le informazioni per l'arma leggendaria che ci appartiene. E se riesci a riportarla a casa... Beh, potrei fare un pensiero sul consegnare quella pergamena a te. Cosa ne dici, ci stai? La proposta shocckò Kabuto, il quale si aspettava un rimprovero più che una nuova richiesta di lavoro: il giovane quindi si ritrovò a pensare quanto più velocemente possibile a ciò che gli era stato chiesto e a quanto sarebbe stato importante per lui. La kokage gli aveva proposto di prendere la posizione di caposquadra, in un team formato appositamente per cercare un mukenin: questo pensiero balenò nella mente di Kabuto che si ritrovò a gonfiare il petto d'orgoglio. Sarà un carico di laovro extra non da poco, esarà una grandissima responsabilità, ma non posso rinunciarvi ora. Per la mia carriera, e per far si che nessuno apparte me catturi questo Karui! Il ragazzo si inchinò nuovamente in segno di rispetto, scandendo la sua risposta ad alta voce e con tono fermo e quasi autoritario. La sua proposta mi onora, e la accetto con il massimo dell'entusiasmo concessomi!!



    ///////

    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia :Rossa
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui


    Blu, è stato bello , spero di lasciarti con un buon post :beer:
     
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    Missione lv. B - La Cattedrale


    CITAZIONE

    Missione lv. B - La Cattedrale


    Utente/i partecipante/i: Zolf J. Kimblee

    Pg partecipante/i: Kabuto Fuji


    Missione Conclusa.



    CITAZIONE

    Info & Valutazione:


    Altro buon post, mi fa piacere tu non abbia "mollato la presa" sulla qualità continua che stavi mantenendo, ottimo così.
    Peccato l'aver fatto dire altre cose alla Kokage, avrei preferito lasciassi il tutto sul vago, e come sai questo è un errore di un certo peso, ma che non influisce sul resto della traccia.
    Light saprà continuare la storyline per come gliel'ho delineata, per il momento, considero la missione conclusa, complimenti ragazzo mio :beer:

    Voto 7a Traccia: 7

    Riepilogo:

    7 + 7.5 + 7.8 + 7.6 + 7.3 + 7.4 + 7 = 7.3

    Ottieni:

    21 ppe - 45 exp - 1600 ryo
     
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18 replies since 25/3/2018, 11:35   417 views
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