Ashimoto Dangerous

[Missione Tartaruga Oto] / [Zolf J. Kimble - Kabuto Fuji]

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    Ashimoto Dangerous


    Missione Oto - Livello B


    Utente/i partecipante/i: Zolf J. Kimble

    Pg partecipante/i: Kabuto Fuji


    Di ritorno dalla tua ultima missione ti vengono concessi alcuni giorni di meritato riposo. Il terzo giorno risorgerai dalle ceneri di un riposo oltremodo ristoratore e ti convincerai dopo aver fatto colazione che è forse il caso di trovare qualcosa da fare. Quale posto migliore per trovare risposta a questa domanda del palazzo del Kokage? Ebbene, è lì che ti dirigerai, ed è lì che verrai stoppato da un segretario di istanza alla reception che alla richiesta di poter ricevere la Kokage pronuncerà suddette parole:

    Al momento la Kokage è impegnata in una riunione abbastanza importante e non ti può ricevere... Ti pregherei di attendere se ti è possibile che si liberi... Mi preoccuperò io stesso di farle sapere che richiedi un incontro con lei...

    Non sapendo né tu né il segretario quanto dovrai attendere non ti resta che rimanere lì a portata di mano per essere pronto quando ciò avverrà. Verrai quindi fatto accomodare in una piccola sala d'aspetto. Tutto nella norma, non fosse altro per il fatto che aspettarmi come una pera cotta per quasi due ore senza che nessuno ti dicesse niente e senza vedere nessuno se non qualche inserviente o qualche ninja di grado pari o inferiore al tuo che passava da quelle parti per i motivi più variegati. Nessuno però (manco a dirlo) ti può essere utile per velocizzare il tempo di attesa o per arrivare alla Kokage (nulla ovviamente ti vieta di interagirci purché non interferisca con il corretto svolgimento della traccia). Allo scoccare delle due ore ecco spuntare dal nulla il segretario.

    Eccoti qua... Si è liberata da qualche minuto... Ho riferito che eri in attesa di poterla vedere e mi ha chiesto di riferirti che la potevi raggiungere nel suo ufficio...

    E così farai. Una volta arrivato nell'ufficio entrerai dopo aver bussato e ottenuto il consenso. Chiuderai la porta. Siete solo tu e lei.

    Bene... Accomodati pure Kabuto... Scusa se ti ho fatto aspettare ma avevo in corso un meeting piuttosto importante con rappresentanti di altri villaggi... Oltretutto non ti aspettavo, o per meglio dire non aspettavo nessuno, quindi per forza di cose non potevo dare un appuntamento preciso... Comunque... Di cosa avevi bisogno?

    Gli dirai quello che hai da dire (non importa come lo farai, importa che il contenuto sia quello della richiesta di una missione o comunque di qualcosa da fare).

    Mmm... Fammici pensare un attimo... Qualcosa da fare volendo c'è l'avrei anche... Però non è una cosa da fare in solitario ma in team...

    Hai un team no? Ricordaglielo allora.

    Beh così è già più fattibile... Diciamo che è un lavoro relativamente semplice ma trattandosi di rapporti con uno dei villaggi presenti al meeting preferisco andarci cauta... Non si sa mai...

    La situazione si delineerà sempre più nitidamente ma non lo sarà ancora del tutto. Chiederai quindi di cosa si tratta nello specifico.

    Dovrete partire con meta Kusagakure... Con una richiesta di rilascio di documentazione direttamente firmata da me vi presenterete al recente del villaggio e vi farete dare delle pergamene... Cosa le pergamene contengono, perdonami la franchezza e l'apparente rudezza che non è mia intenzione avere, non è diciamo affar vostro... Quel che importa è che voi dovrete prendere le pergamene e portarle qui al villaggio... Senza consultarle ma sopratutto senza che nessuno oltre voi ne entri in possesso... E con nessuno intendo proprio nessuno... Sino a quando queste pergamene non finiranno sulla mia scrivania nessuno oltre voi li dovrà avere....

    Ora sai cosa devi fare e con chi, ti mancano solo gli ultimi dettagli.

    Non c'è una scadenza una tempistica precisa... Chiaramente prima partite e prima tornate e prima ho quello che mi serve... Diciamo che vista l'improvvisazione della missione e il poco preavviso avuto vi concedo una mezza giornata per potervi organizzare... Cercate di partire dopo pranzo... Non oltre...

    Recepite le ultime indicazioni ti congederai e lascerai l'ufficio. Primo passo: recuperare la tua squadra. Secondo passo: organizzare il viaggio con la tua squadra. Terzo passo: pranzare (con o senza la tua squadra, libera scelta). Quarto passo: partire alla volta di Kusagakure. Il tuo post si dovrà concludere nella prima fase quando sarete pronti a partire.



    Consiglio: non sottovalutare questo tipo di post, sopratutto se chi ti deve valutare sono io. :ice: Comunque, sarò un pò dettagliato (ma non troppo) nelle note per farti prendere un pò di familiarità con il tipo di lavoro che voglio dai miei utenti. Nelle primissime fasi (prima della tua resurrezione per essere chiari :asd:) mi devi far conoscere il tuo pg (comportati come se io non ti avessi mai visto ruotare, cosa peraltro vera fatta eccezione per la missione evento natalizia) con il chiaro intento di fare bella figura (quindi non trascurarla minimamente, e considerala una ruolata libera in cui poter fare quello che ti pare). Consiglio: approfitta di questa parte per impostare il lavoro sui tuoi png che abbiamo concordato privatamente. Sul resto del post quello che devi fare mi pare abbastanza chiaro. Visto che si tratta della prima attività che facciamo insieme ho deciso di non traumatizzarti privandoti di punto in bianco di tutte le tue abitudini. Ti sono diciamo venuto incontro, quindi vedi di non farmi pentire della cosa. :asd:



    Quanto letto sopra riguardava la traccia. Quanto scriverò ora riguarderà il nostro rapporto utente-master per questa attività e per le attività future. Non so cosa tu conosca di me ma è bene che io chiarisca alcune cose. Sono un master molto esigente, e questo è innegabile. Pretendo il massimo dai miei utenti dal primo all'ultimo post, dall'attività più insignificante a quella più importante della tua vita da ruolatore. Ogni post deve essere preparato con il massimo della cura e il massimo dell'attenzione, senza lasciare nulla al caso. Mi piace vedere passione e impegno in ciò che i miei utenti scrivono, e mi piace che i miei utenti non si mettano dei limiti cercando sempre di superarsi. Premio la costanza e l'impegno, non premio e anzi faccio notare i cali di attenzione e gli errori. Dò valutazioni congrue a quello che è il lavoro fatto senza regalare nemmeno un centesimo, ma so come detto premiare l'impegno. Avrai delle valutazioni tendenzialmente lunghe e dettagliate, atte a farti capire come e dove sbagli ma sopratutto messe in modo di essere considerate "critiche costruttive", atte cioè a portarti a migliorare e crescere. Non saranno, ed è importante farlo notare questo, valutazioni improntate sulla negatività dei tuoi post (se presente è ovvio) ma saranno valutazioni che vedranno anche il rinforzo positivo nel caso in cui tu faccia qualcosa a me gradito (può essere una scelta intelligente o banalmente anche qualcosa che mi ha gratificato a livello personale). Consiglio: trova il modo di fare post che catturino in positivo la mia attenzione portandomi a fartelo notare (non ti dirò come, lo dovrai scoprire da te), comportandoti come se quello che scrivi tu debba piacere a me che leggo. Ora però mi fermo che ti avrò annoiato anche troppo. Se mi verranno in mente altre cose le dirò in corso d'opera. :patpat: Staremo a vedere cosa ne uscirà da questo rapporto padre-figlio. Avanti caro Zolf, sorprendimi. :ice:

    Per qualsiasi dubbio sulla traccia contattami in privato :fiore:

    p..s.: gli mp che riguardano una precisa attività dovranno riportare il titolo della suddetta attività; non voglio quindi vedere mp intitolati "..." o "missione" o "dubbi" o chi più ne ha più ne metta, mi serve che tu faccia così per permettermi di avere meglio sott'occhio nella mia casella i messaggi di un certo tipo

    p.p.s.: vediamo se sei abbastanza bravo da cogliere la citazione celata nel titolo della missione :asd: senza aiuti :asd:



    Edited by circu - 7/6/2019, 17:37
     
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    Proroga di 24 ore richiesta e riconosciuta e da considerarsi già estinta.

    verranno comunque conteggiatr 24 ore anche se sono passate
     
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    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Kokage
    Parlato Segretario
    Parlato Akado
    Parlato Yoroi
    Parlato Nishio
    Parlato Urie
    Parlato Sojiro
    Parlato Kokuo Fuji
    Parlato Kogami
    Parlato Shu





    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Blu
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui






    RIEPILOGO DI FINE POST





    -

    NOTE



    Allora circu, come master sappi che nelle note scriverò quasi sempre qualcosa, che si tratti di un dubbio, di una spiegazione per una mia certa scelta, o di un semplice apprezzamento per la traccia. Sostanzialmente è una piccola finestra di dialogo. Nello specifico, no, non ho colto il riferimento del titolo della missione, mi viene in mente unicamente una malattia che ho studiato poco tempo fa :asd:
    Per il resto spero che il post sia di tuo gradimento, ho cercato di non tagliare nessuna interazione, così da portare avanti il lavoro di cui avevamo parlato
    Infine, come ultima cosa, anche io ho messo una "chicca" nel post, riguardante un'attività che mi hai moderato ma del quale non ti sei ricordato :asd:





    Re: Start




    Kabuto aprì gli occhi per osservare il soffitto della sua stanza: erano probabilmente le sette e mezzo del mattino, ma lui era già sveglio almeno da un'ora, quando il suono della sua sveglia elettrica l'aveva scosso dal sonno. Dalla finestra filtrava una luce flebile, ma calda, segno della primavera che lentamente cercava di volgere all'estate, una stagione che il giovane non amava particolarmente, soprattutto a causa del clima nel villaggio e dell'assenza di luoghi in cui rinfrescarsi, come laghi o spiagge che si affacciassero sul mare. Non riusciva a decidere se alzarsi subito o restare ancora steso a letto, così iniziò a ripensare alle giornate passate a ciò che avrebbero potuto comportare nel futuro: Karui aveva acquisito una nuova forza, qualcosa di difficile da utilizzare certo, ma che se usato bene lo poneva molto al di sopra di ciò che era stato nel loro primo incontro

    Quando il suo corpo si ricopriva di segni la sua forza e la sua velocità impennavano violentemente.. E neanche in tre siamo riusciti realmente a tenergli testa. Certo è fuggito perchè era consapevole che in un modo o nell'altro l'avremmo battuto, grazie al lavoro di squadra, ma io da solo non l'avrei potuto sconfiggere. Certo però, quando non usa quella tecnica è abbastanza inferiore a me ....

    Si morse l'unghia del pollice, pensando ancora e ancora alle fasi del loro scontro, e alla fine si alzò di scatto dal letto, inforcò le ciabatte e si diresse verso le scale, per scendere in soggiorno: continuare a rimuginare su quella battaglia era inutile, ormai aveva ben chiaro in mente il livello di Karui, e l'unico modo per non avere problemi era allenarsi, fisicamente e mentalmente. Inoltre lo stomaco di Kabuto aveva iniziato a brontolare piacevolemente, facendogli capire che era venuto il momento di mettere qualcosa sotto i denti: sceso in soggiorno infatti trovò il tavolo sgombro, tranne per una tovaglietta rotonda con sopra un piccolo termos, un piattino e sotto ad esso un biglietto. Sorrise e si allungò verso lo scaffale con le tazze, ne prese una e ci versò il contenuto del termos, un caffè nero e bollente, della varietà che maggiormente apprezzava, poi prese il biglietto ed iniziò a leggerlo

    Kabuto sono la mamma, ti sto lasciando il termos col caffè che preferisci, per il resto andavo un pò di fretta, controlla tu in dispensa e prenditi quello che vuoi. Io e tuo padre oggi saremo a lavoro tutto il giorno, quindi ci rivedremo sta sera. Ci sei mancato durante la tua missione, riposati e non mancare a cena!



    Kabuto sorrise e si sedette, poggiando il bigliettino sul tavolo e continuando a sorseggiare il caffè, pensando all'ultima frase di sua madre: in effetti voleva allenarsi, ma sentiva il bisogno di un pò di riposo, oltre la necessità di raccogliere le idee. Sperava infatti di parlare con Yoroi e Akado di quanto fosse successo, e riunire inoltre la sua squadra per aggiornare Charlotte degli ultimi sviluppi e concordare una strategia, così che il gruppo non venisse nuovamente colto di sorpresa

    Mhh, forse dovrei iniziare cercando Nishio e Charlotte, lei lavora nella clinica in cui Nishio passa un sacco di tempo, magari potrò trovarli insieme!

    Si alzò, avendo quindi deciso cosa fare durante quella giornata, e si diresse verso il lavandino per pulire la tazzina ed il termos, quando qualcuno bussò alla porta e lasciò scorrere diversi biglietti sotto di essa

    La posta?

    Kabuto si asciugò le mani e raggiunse l'ingresso, osservando la moltitudine di lettere e biglietti che erano stati recapitati, li raccolse da terra formando un mazzo ordinato e iniziò ad osservare chi fossero i mittenti e chi i destinatari: la maggior parte delle buste erano indirizzate ai suoi genitori, ma due bigliettini erano diretti a lui. In piedi sull'uscio di casa aprì entrambi i biglietti e li lesse uno dietro l'altro

    Ciao ragazzo, sono Kogami! Non ti vedevo da un po, ma ieri ho saputo che sei tornato da una missione con qualche "imprevisto". Vorrei chiederti per favore di ritagliarti uno spazio di tempo domani, finalmente io e te saremo nel villaggio insieme, e ci sarà anche Shu. Ti avevo detto che prima o poi dovevo presentartelo! Appuntamento quindi a domani mattina, per le dieci, al tuo solito campo d'addestramento.



    Il ragazzo rigirò il biglietto fra le mani, cercando qualche altra informazione scritta chissà in che punto, ma il messaggio si limitava a ciò che aveva appena letto. L'interesse di Kogami nel presentargli un altro allievo di suo padre lo incuriosiva, d'altronde non sapeva spiegarsi perfettamente il perchè di un'azione simile: in fondo però era contento, lo era stato quando aveva conosciuto Kogami e sperava quindi che anche questo Shu si sarebbe dimostrato un'ottima persona

    Bene bene, direi che la giornata non inizia male! Speriamo che l'altro biglietto sia qualcosa di bello... Beh anche se non so chi potrebbe scrivermi! Mah, meglio tagliare corto e leggerlo!

    Kabuto sono Charlotte. Ho saputo che tu, Nishio e Urie siete tornati dall'ultima missione a cui non ho partecipato. Sarò breve, ho capito che non ero adatta a questo team, e ho quindi deciso di distaccarmi da voi. Mi dispiace, non potremo neanche salutarci, quando riceverai questo biglietto probabilmente sarò già partita per una missione che mi terrà per lunghissimo tempo lontana dal villaggio. Comunque è stato un piacere aver fatto la vostra conoscenza, spero che riusciate a fare tutto ciò che volete e che riusciate a trovare qualcuno che mi sostituisca. Addio.



    Kabuto sbarrò gli occhi, incredulo per ciò che aveva appena letto: nella sua testa non c'era un solo motivo valido per cui Charlotte potesse aver preso quella decisione, e così di fretta tra l'altro. Prese un respiro profondo e poggiò tutta la posta sul tavolo del soggiorno, si passò le mani fra i capelli e iniziò a camminare in tondo, irrequieto

    Cosa posso fare adesso? Ha detto di essere già partita.. Non ha neanche specificato nulla a riguardo della sua nuova missione, ovviamente non poteva. Però così il nostro team ha un uomo in meno, un uomo fondamentale tra le altre cose... E non è solo una questione di ruoli!

    Si appoggiò con le mani al tavolo, osservandosi intorno con sguardo vacuo, senza concentrarsi realmente su ciò che stava osservando, e capì ciò che doveva fare in quel momento. Si girò e prese il suo giacchetto bianco dall'appendiabiti vicino alla porta, uscì e si diresse a grandi passi verso l'ospedale dove pensava di trovare Nishio: doveva avvisare il resto del team di ciò che era avvenuto. Gli bastò una mezz'oretta, e raggiunse la clinica pubblica in cui lavorava Charlotte e dove Nishio si recava spesso, entrò e si diresse con sicurezza al secondo piano, raggiungendo una piccola stanzetta che fungeva da sala relax: su un tavolo era piegato Nishio, intento a leggere una pergamena e sgranocchire degli snack da una bustina

    Oh Kabuto, sveglio così presto dopo le ultime giornate che abbiamo passato?

    Nishio sorrise in maniera un pò strana, sembrava quasi un sorriso amaro, come quello di una persona che aveva ricevuto una brutta notizia e stesse tentando di nasconderlo. Kabuto però non se ne accorse, e aspettò alcuni secondi per rispondere alla domanda, dato che non sapeva come mettere in chiaro l'abbandono di Charlotte: per sua fortuna, Nishio si alzò e gli poggiò una mano sulla spalla, guardandolo attraverso le lenti degli occhiali

    So già tutto Kabuto, quindi non preoccuparti! Piuttosto, andiamo a parlare con Urie..

    Grazie!

    Kabuto abbassò la testa, realmente grato per la schiettezza dell'amico: con poche parole era riuscito a toglierlo dall'imbarazzo di dover dire qualcosa di brutto, che non sapeva affatto come comunicare. I due così si incamminarono verso casa di Urie, che distava ad una ventina di minuti da lì. Nel tragitto Nishio continuò a masticare i suoi snack, lanciando ogni tanto un'occhiata a Kabuto, che ricambiava lo sguardo e restava in silenzio. Dopo poco però il peso di quel mutismo divenne insopportabile per il giovane, che quasi sbottò a voce alta con una domanda

    Nishio, sono stato un capitano così pessimo?!

    Si fermò ad osservare il suo interlocutore, che fece solo qualche altro passo avanti per poi girarsi: Nishio scosse lentamente la testa, sorridendo e nuovamente si avvicinò al suo capitano appoggiandogli la mano sulla spalla e toccandosi una tempia con l'indice dell'altra mano

    Stai pensando troppo per cose sulle quali non puoi scervellarti, Kabuto. Il punto è che ti mancavano le informazioni necessarie a capire Charlotte. Tu sei stato un buon capitano, per il breve tempo che ti ha conosciuto, è l'obiettivo del nostro team che la turbava. Dentro di se non accettava il fatto che la nostra squadra fosse stata creata con il solo scopo di dare la caccia ad una persona, ma per bontà d'animo non ti ha detto niente. Io ho avuto modo di parlare qualche volta, fuori dalle missioni, e me l'ha fatto capire. Quindi non ti crucciare, l'unica cosa che devi fare ora è comunicarlo ad Urie e cercare un sostituto! Ah e per la cronaca, ha scritto un bigliettino anche a me, in cui mi ha detto che avrebbe avvisato nello stesso modo te e il piccolo prodigio della nostra squadra

    Detto ciò Nishio si girò e continuò a camminare, e mentre Kabuto osservava la sua schiena allontanarsi strinse i pugni, rabbioso: secondo quello che aveva appena detto, era ovvio che non avesse colpe, eppure non poteva fare a meno di pensare che avrebbe dovuto conoscere appieno lo stato d'animo di Charlotte

    Comunicarlo ad Urie e trovare un sostituto... Il secondo punto in realtà non è difficile, ma comunicare la cosa ad Urie lo sarà! Spero solo che ci risparmi il suo atteggiamento di sufficienza, almeno questa mattina.

    I due camminarono ancora per poco, arrivando infine all'abitazione di Urie: si trattava di una piccola casa con giardino, modesta ma ben curata. Sul portico della casa era seduto Urie con un biglietto in mano e, quando vide Kabuto e Nishio, si avvicinò loro senza dire niente, osservandoli con gli occhi spenti

    Urie, lo saprai già ma Charlotte ha abbandonato la squadra..

    Kabuto si fermò, sapeva cosa dire ma gli faceva male dirlo: cercare un sostituto, quello dovevano fare, e subito dopo il team si sarebbe dovuto abituare alla presenza di un nuovo membro. Anche questa volta però, fu il suo interlocutore a toglierlo dall'imbarazzo, e questa volta Urie riuscì anche a stupire Kabuto rispetto a quando aveva parlato con Nishio

    Tu sei il nostro caposquadra, spetta a te cercare qualcuno che sostituisca Charlotte. Qualsiasi scelta mi andrà bene, purchè tu scelga un ninja degno di questo nome. E... comunque, Charlotte mi mancherà, era una brava persona ed era bello lavorarci insieme. Nessuno di noi dovrebbe sentirsi in colpa, semplicemente è andata così. E ora se non vi dispiace, andrei ad allenarmi!

    Il giovanissimo ragazzò passò in mezzo a Kabuto e Nishio, dirigendosi presumibilmente verso uno dei campi d'addestramento, lasciando entrambi i suoi compagni basiti. I due si guardarono l'un l'altro negli occhi, finchè Kabuto non ruppe il silenzio

    Mi ha chiamato capitano in maniera seria, per la prima volta...

    Beh, magari la prossima volta abbandono anche io il team, così come prossimo passo ti offrirà il pranzo per scambiare due chiacchiere in amicizia!

    Improvvisamente l'aria tesa che si respirava si alleggerì, e i due ragazzi iniziarono a ridere di gusto: istintivamente entrambi ricominciarono a camminare, dirigendosi nuovamente verso l'ospedale da cui erano partiti. Nel tragitto Kabuto pensò che era stato tutto più facile di quanto si fosse immaginato, ma che purtroppo tutta quella situazione avrebbe tardato a risolversi davvero: gli balenò quindi in mente l'idea che conosceva due prevedibili teste calde a cui chiedere consigli in momenti simili, e che magari gli avrebbe fatto bene passare il resto della giornata con loro, così si fermò e fece un cenno a Nishio

    Vai da un'altra parte?

    Si, e magari troverò una soluzione al problema che si è venuto a creare! Nishio, grazie di tutto, senza il tuo aiuto l'abbandono di Charlotte sarebbe stato un brutto colpo per me!

    Nishio non disse niente, annuì sorridendo, si aggiustò gli occhiali sul naso e si allontanò, mentre Kabuto si dirigeva nella direzione opposta. Gli ci volle più o meno un'oretta e mezza per trovare Yoroi e Akado, sapendo che entrambi si trovavano a casa per quell'ora del mattino: Yoroi si stava prendendo cura del fratellino più piccolo, mentre Akado aiutava sua nonna nelle faccende domestiche. Entrambi non ebbero obiezioni nel seguire l'amico, e così Kabuto li portò in un posto che non vedeva l'ora di fargli conoscere: dopo un'abbondante mezz'ora, nella quale i tre parlarono semplicemente del più e del meno, giunsero a destinazione, e lì Kabuto si girò verso i suoi amici e alzando le braccia verso l'insegna del locale esclamò

    Vi presento il posto che mi renderà il palato più fine di noi tre, da qui all'eternità probabilmente! Benvenuti al LeBlanc!
    Kabuto chiuse gli occhi aspettando platealmente dei versi di stupore, o meglio ancora qualche frase di sfida, ma nessuno dei suoi amici parlò, anzi, ad un certo punto due braccia lo afferrarono e lo fecero girare su se stesso

    Kabuto, ehm, se apri gli occhi noterai che questo posto si chiama Shiro, e non LeBlanc! Sei sicuro di non esserti perso?!
    Il ragazzo spalancò gli occhi e la bocca, incredulo: il locale che aveva scoperto e che aveva amato fin da subito era lì, di fronte ai suoi occhi, con la stessa facciata e persino lo stesso menù leggibile da dietro ai vetri presenti di fianco alla porta, eppure aveva cambiato nome. Divenne rosso come un peperone, e decise che non avrebbe fatto la figura dello scemo

    In realtà, be in realtà sapevo che il locale avrebbe cambiato nome ahah, ma non sapevo quando, quindi ... ahah entriamo!

    Non era riuscito a trattenere delle risate isteriche per l'imbarazzo, e sempre a causa di ciò si incamminò verso la porta del locale a grandi passi, senza curarsi dei suoi amici che avevano iniziato a ridere scompostamente fino addirittura a cadere per terra. Aprì la porta titubante, con la paura di non essere accolto dal solito locandiere, ma subito un forte profumo gli assalì il naso, e davanti ai suoi occhi si formò l'immagine del signor Sojiro, con la sua ispida barbetta a punta e la sua solita camicia rosa

    Signor Sojiro, quindi gestisce ancora lei il locale!

    Kabuto aveva il cuore pieno di gioia, ma si stranì nel vedere lo sguardo incredibilmente confuso del locandiere, finchè il volto rugoso dell'uomo si trasformò e Sojiro si produsse in una fragorosa risata. Ci vollero pochi secondi perchè si ricomponesse, durante i quali fecero il loro ingresso nel locale anche Akado e Yoroi, poi si rivolse con tono gentile al trio, e nello specifico a Kabuto

    Scusami tanto ragazzo! Non volevo prendermi gioco di te sia chiaro, semplicemente non sei il primo cliente che mi dice questa cosa. Hai notato il cambio di nome del locale, era poco giapponese e in molti mi evitavano a prescindere per questo, così l'ho cambiato. Ehh, voi giovani non immaginate cosa bisogna fare per restare attivi nel mondo del lavoro! Comunque, voi tre siete insieme immagino!

    Kabuto sorrise e annuì, contento di poter far assaggiare finalmente la cucina del signor Sojiro ai suoi amici: il poprietario mostrò loro i tavoli del tutto vuoti, facendo quindi segno di accomodarsi, poi si allontanò verso le pentole che si scaldavano sui fornelli a gas

    Signor Sojiro mi porti pure il solito, e lo porti anche ai miei due amici!

    L'uomo accennò ad un si con la testa e si girò verso i fornelli, lasciando quindi liberi di parlare i tre ragazzi: fu Yoroi, con uno sguardo quasi tagliente ad interrogare Kabuto per primo

    Allora, il profumo che sento venire dalla cucina è magnifico, e mi sembra ovvio perchè ci hai portato qui per mangiare. Ma di cosa vuoi parlare in realtà ?!

    Parlare? Io ero sicuro che volesse offrirci solo il pranzo! Ah e Kabuto, io non ho soldi con me quindi me lo devi offrire per forza!

    A Kabuto scappò un risolino: Yoroi come sempre si era dimostrato estremamente percettivo, tanto quanto Akado non lo era. Stava per aprire bocca, per raccontare loro tutto, dell'ultima missione, dello scontro con Karui, dell'abbandono di Charlotte e di tutti i dubbi che lo stavano assalendo, quando il signor Sojiro arrivò con tre enormi piatti di Curry e Tonkatsu, e tre tazze fumanti di caffè

    Gustatevi il pasto!

    Oh wao, che profumi! Mi era mancato questo locale, e oggi il signor Sojiro sembra aver dato il meglio di se!

    Akado e Yoroi cercarono di non tradire una patina di indifferenza, ma attratti dall'odore invitante si fiondarono sul cibo, mentre entrambi cercavano di bofonchiare fra un boccone e l'altro, chiedendo a Kabuto di parlare durante il pasto: il ragazzo sospirò, sorrise ed iniziò a mangiare a sua volta, raccontando la missione appena passata e ciò che aveva fatto quella mattina

    Mezz'ora dopo



    Akado sorseggiava il caffè avidamente, mentre Yoroi osservava Kabuto con sguardo serio, appoggiato al tavolo con entrambi i gomiti

    Quindi ricapitolando, hai incontrato casualmente Karui e l'hai affrontato. Durante questi scontri hai avuto modo di capire che sta usando una tecnica che lo rende incredibilmente forte, al punto da riuscire a tenere testa a te, Nishio e Urie in contemporanea. Però, quando non usa quella tecnica ritorna ad esserti inferiore... Poi, sta mattina hai ricevuto la notizia che un membro del tuo team di ricerca abbandona. Beh, hai due gatte da pelare niente male!

    Non ti nascondo Kabuto che un pò mi spiace di non aver ancora avuto a che fare con questo Karui, chissà quanto deve far male un suo pugno!

    Akado posò la tazza di caffè, ghignando, mentre Yoroi rideva sotto i baffi: per Kabuto la visione di loro due era incredibilmente rilassante, riusciva a ragionare meglio quando si trovava con loro, e sperava in questo caso che avessero un modo per aiutarlo

    Aka, forse tu sopporteresti un suo pugno, io non saprei invece.. Comunque, per Karui non c'è molto che possa fare, devo solo continuare ad allenarmi, non che sia facile ovviamente, ma è la cosa più ovvia da fare. Se poi riuscissi a scoprire che razza di tecnica stia usando sarebbe anche meglio. Il vero problema però è l'abbandono di Charlotte a mio avviso, non so con chi sostituirla!
    Yoroi e Akado si guardarono, cercando reciprocamente un aiuto nell'altro per dare una risposta sensata, ma entrambi fecero spallucce, rassegnati

    Mi spiace Kabuto, nessuno di noi conosce ninja medici tanto capaci da poter fare parte della tua squadra. E, prima che tu ce lo chieda, sinceramente non so se riusciresti a chiedere consigli al capitano Keidan! Sai, ultimamente è un po...

    Non andarci leggero Yoroi, il capitano da un pò è sparito! Secondo me si sta segretamente allenando da qualche parte, ma nessuno di noi due sa cosa fare nel frattempo. Sai Kabuto, questo fortunello è riuscito a farsi inserire nel team della sua famiglia,io invece sto a zonzo da un pò di tempo a questa parte. Anzi, Yoroi tu non avevi uan riunione questo pomeriggio per una missione?!

    Yoroi sbiancò, sbattendosi le mani in faccia e digrignando i denti

    Se faccio tardi mio padre mi ammazza! Kabuto..

    Si pago io, tranquillo!

    Yoroi uscì di corsa, dopo aver salutato il proprietario, e poco dopo anche Kabuto e Akado uscirono, dopo aver pagato il conto, entrambi appesantiti da quel fantastico pasto, tant'è che a Kabuto venne quasi istintivo massaggiarsi la pancia camminando. Entrambi fecero pochi passi, finchè non si fermarono ad un bivio: dovevano separarsi di nuovo

    Che dire, sarà difficile trovare un posto migliore in cui mangiare! E comunque, Kabuto, non ti disperare, per nessuno dei problemi che ci hai raccontato. Riuscirai a battere Karui, io e Yoroi ne siamo sicuri. E troverai un sostituto per il tuo team, chiedi in giro, passa per gli ospedali o chiedi direttamente alla magione del Kage, qualcuno troverai. E se hai bisogno di due tipi tosti, sai dove trovarci!

    Kabuto sorrise e allungò la mano al suo amico, che ricambiò il gesto con veemenza

    Non so per adesso, ma forse sarò occupato, chissà quando rifaremo una missione insieme.. Fino a quel momento, miglioriamo entrambi!

    I due si salutarono così, e Kabuto tornò lentamente a casa: a quel punto non aveva molto da fare, quindi allungò il giro del ritorno, così da visitare il centro del villaggio. La luce ora iniziava ad allungarsi alle ore più tarde del pomeriggio, e il panorama dei piccoli negozietti di Oto, intervallati a tutte quelle strutture come tunnel e caserme militari, davano al villaggio un aspetto molto particolare, al quale Kabuto difficilmente sapeva rinunciare. Ci mise quasi due ore a tornare a casa, quando arrivò era ancora metà pomeriggio e i suoi non erano ancora tornati, così decise di fare loro una sorpresa, ed iniziò a preparare la cena: passarono due orette, e i suoi si presentarono a casa, così poterono passare una serata insieme, dopo parecchio tempo che non ci riuscivano. Entrambi apprezzarono molto, e alla fine Kabuto decise di pulire tutto, lasciando che sua madre tornasse a riposarsi, mentre il padre si gingillava con un congegno ninja sul tavolo del soggiorno

    Sai Kabuto, dovrei farti provare questo gioiellino, se solo riuscissi a farlo funzionare, accidenti!

    Appena finì la frase il marchingegno gli schizzò via dalla mano, finendo all'altro capo della stanza, e tanto il padre quanto il figlio eruppero in una risata fragorosa. A quel punto Kokuo si alzò e si diresse verso le scale, per andare a dormire a sua volta, così a Kabuto balenò in mente un pensiero

    Ah papà, sta mattina ho ricevuto un biglietto da Kogami, mi ha detto che domani mi presenterà Shu Makishima, era un tuo allievo quindi.. beh hai qualche consiglio su come dovrei approcciarlo?

    Il volto di Kokuo improvvisamente si rabbuiò, ma fu solo per un secondo, tornò a sorridere e grattandosi il mento guardò suo figlio di sbieco mentre saliva le scale, quasi affrettandosi ad uscire dalla conversazione in maniera fisica

    Ti posso solo dire questo: non fargli domande sulla benda! E ora buonanotte!

    Benda?! Ma che razza di risposta è?.. Vabbe, lo scoprirò domani, chissà come sarà questo Shu.. Spero non casinista come Kogami!

    Kabuto sorrise fra se e se, e di lì a poco andò a dormire, sprofondando in un sonno pesante e senza sogni: il mattino seguente si svegliò tardi, consapevole che tanto non avrebbe avuto da fare fino a metà mattinata, così si ritrovò a ripetere parte della routine del mattino precedente, facendo colazione da solo e preparandosi per andare al campo d'addestramento. Prima di mettere i piedi fuori di casa valutò se fosse il ha caso di portarsi il porta-kunai o qualche sorta di armamento dietro, ma poi giudicò la cosa non necessaria: d'altronde il fatto di doversi incontrare in quel luogo non significava per forza il doversi addestrare. Non gli ci volle molto, ed arrivò alla fine a destinazione: di fronte a lui si apriva l'enorme fossa scavata nella roccia che costituiva il suo campo d'addestramento preferito, questo perchè solitamente era poco frequentato ed era costituito anche da molti cunicoli scavati nella pietra, ciò gli permetteva di allenarsi senza essere osservato da occhi indiscreti. Aguzzando la vista Kabuto potè notare Kogami, in piedi sul bordo opposto della fossa, ed un ragazzo dai capelli rossi seduto più in basso, su di una pietra

    Quello deve essere Shu. In effetti ha una benda sull'occhio, forse era a questo che si riferiva mio padre.

    Kabuto scese nella fossa, alzando la mano per salutare i due, quando improvvisamente Shu sparì dalla sua vista, per riapparire incredibilmente minaccioso alle sue spalle.

    Ma che?!

    Non ebbe il tempo di pensare, poichè l'uomo iniziò ad attaccarlo furiosamente corpo a corpo: ogni suo pugno era incredibilmente preciso e carico di potenza e Kabuto capì immediatamente che doveva evitare di essere colpito. La sua testa però era colma di dubbi, e in un momento di distrazione quasi involontario voltò lo sguardo verso Kogami, cercando di capire quale fosse il suo ruolo in tutto ciò, e fu così che lo vide seduto sul bordo del fossato, intento a godersi lo scontro fumandosi una sigaretta. Il giovane ebbe come l'impressione di capire ciò che stava succedendo, ma quella distrazione lo portò a subire un pugno che lo scaraventò in dietro di almeno cinque o sei metri. Atterrato al suolo iniziò a tossire, massaggiandosi la guancia, notando che l'uomo con cui stava combattendo si era fermato solo per un istante ad osservare Kogami, per poi lanciarsi di nuovo all'attacco

    Mi stanno mettendo alla prova... che situazione schifosa!!

    Mettendo tutto se stesso nelle mosse seguenti, Kabuto balzò in piedi e si diresse verso il suo avversario, che nel frattempo si stava producendo in un altro poderoso pugno, e con tutta la felssibilità di cui era capace evitò l'attacco di pochissimo, portandosi sul lato dell'avversario dove aveva l'occhio non coperto dalla benda, e caricando il chakra usò un genjutsu per disorientarlo

    Tecnica dell'oscurità!

    L'uomo ne sembrò subito colpito, perdendo per pochi secondi l'equilibrio e rendendosi vulnerabile a Kabuto, il quale decise di attaccare a sua volta, senza però esagerare, scagliandosi contro il suo nemico a sua volta usando i suoi pugni: il giovane era abbastanza scarso nel taijutsu, ma cercando di attingere a tutta la sua conoscenza delle arti marziali scagliò quanti più colpi sul suo nemico, mandandolo infine al tappetto con un calcio alla tempia dall'alto verso il basso, per poi allontanarsi di pochi metri. Aveva il fiatone, il cuore batteva a mille e gli occhi gli pulsavano al ritmo del sangue che pompava, ma quel momento di tensione si sciolse subito quando Kogame scese e aiutò l'uomo steso a terra a rialzarsi, ridendo

    Certo che te le ha date eh Shu! E dire che prima del suo arrivo ti stavi preoccupando di non dovergli rompere qualche osso AHAHAH

    Kabuto abbassò le braccia, sconsolato e al contempo incredibilmente innervosito: aveva perfettamente capito che i due avevano cercato di mettere alla prova le sue capacità, ma il fatto che tutto fosse avvenuto in quel modo lo turbava parecchio. Ciononostante, per il rispetto che portava nei confronti di Kogami decise di mordersi la lingua e non dire nulla a riguardo

    Beh, in effetti Ko, quel ragazzo si è comportato esattamente come Romeo no? Anche lui mi batteva in questo modo quando eravamo ragazzini!

    Couff, couff, scusate, ehm, io sarei qui davanti a voi...

    Kabuto non potè evitare di far sentire dalla sua voce quanto fosse seccato, ed entrambi gli uomini lo osservarono divertiti, così quello con cui fino a poco prima si era scontrato si avvicinò allungandogli la mano

    Piacere, Shu Makishima, piacere di conoscerti!

    La voce di Shu era profonda, a dispetto di una sua apparenza tutto sommato normale, apparte l'incredibile altezza: Kabuto comunque non serbava rancore per il trattamento ricevuto, e strinse la mano all'uomo

    Kabuto Fuji, ma... Beh Kogami forse ti avrà già parlato di me!

    In quel momento Kogami si avvicinò ai due, mettendo una mano sulla spalla di entrambi

    Scusaci Kabuto, non volevamo ferirti, è solo che Shu voleva vedere di che pasta fosse fatto il figlio del nostro maestro. E voleva vederlo con i suoi occhi, non sentirlo raccontare da me!

    Stando ai tuoi racconti, Ko, gli avresti insegnato il rasengan. E ringrazio il cielo che non abbia deciso di usarlo contro di me poco fa ahah. Comunque, è stato uno scambio di colpi breve, ma mi hai stupito ragazzo. In futuro ci rivedremo, stanne certo!

    Shu si sciolse dalla stretta di mano e si allontanò a grandi passi, lasciando Kogami sorridente e Kabuto a bocca aperta: era stato un incontro brevissimo, ma estremamente incisivo. Una volta soli il giovane decise che forse poteva porre qualche domanda, così da sciogliersi qualche nodo mentale

    Kogami non vorrei essere sfrontato ma.. Beh tutto questo incontro è stato un pò assurdo! Che scopo aveva tutto questo?!

    Kogami si sedette per terra, accendendosi un'altra sigaretta e osservando il cielo alle spalle di Kabuto, lasciandolo per pochi attimi senza risposta, poi dopo aver soffiato via del fumo si decise a parlare

    Shu sotto molti aspetti caratteriali è più morbido di me, ma non quando si tratta dell'addestramento. In quel caso diventa duro come l'acciacio, con chiunque. Quindi non c'è molto da dire, voleva vedere con le sue mani quanto valessi e tu, glielo hai dimostrato appieno. Quel breve scambio di colpi gli ha ricordato qualcosa... anzi ci ha ricordato qualcosa. Ma non è questo il momento per parlarne, vedrai, in seguito potremmo coinvolgerti in qualcosa di interessante!

    Detto ciò Kogami si alzò, spense la sigaretta sotto la suola della scarpa e si mise in posizione difensiva, sorridendo

    I tuoi colpi di prima comunque, non erano particolarmente precisi e neanche forti, al massimo erano molto veloci. Quindi adesso attaccami, vediamo di migliorare il tuo combattimento corpo a corpo!

    Kabuto non se lo fece ripetere due volte: una sessione d'allenamento con Kogami valeva oro, ne era consapevole, così senza troppi convenevoli si buttò all'attacco, cercando di dare il meglio di se. Fu così che il giovane passò il suo secondo giorno di riposo, allenandosi dalla mattina alla sera, quando alla fine fu Kogami a definirsi troppo stanco per continuare, così i due si separarono. Kabuto una volta tornato a casa ebbe modo di raccontare l'incontro ai suoi genitori, aspettandosi un minimo di preoccupazione per il colpo ricevuto, ma incontrando invece un loro atteggiamento divertito e nostalgico, probabilmente dovuto ai ricordi di quando suo padre addestrava quei ragazzi ormai divenuti adulti. Concluse così la sua giornata, andando a dormire con molta fatica, pieno d'adrenalina per via dell'addestramento. Il mattino seguente si svegliò incredibilmente riposato, eppure irrequieto: scese le scale e si intrattenne pochi minuti davanti al caffè, pensieroso

    Sono due giorni che non faccio chissà che cosa.. Beh quello che ho fatto era "necessario", però devo rimettermi in moto. L'addestramento di ieri è stato utile, ma se non agisco sul camo non potrò di certo migliorare più di così!

    Presa questa decisione Kabuto si alzò si vestì e si diresse verso l'unico luogo dove poteva ottenere dell'azione: la magione del kokage. La giornata era magnifica, Kabuto era pieno di energie e tutto sembrava andare per il meglio, raggiunse la magione in meno di un'oretta notando tra l'altro che c'erano pochi shinobi nel palazzo, e così incredibilmente speranzoso si diresse verso la porta della Kokage, quando una voce maschile stranamente acuta lo bloccò

    Al momento la Kokage è impegnata in una riunione abbastanza importante e non ti può ricevere... Ti pregherei di attendere se ti è possibile che si liberi... Mi preoccuperò io stesso di farle sapere che richiedi un incontro con lei...

    Kabuto si voltò verso l'uomo, un ragazzo vestito di nero con un taglio cortissimo, il volto squadrato e senza barba e un paio di occhiali sottili: sul vestito portava un cartellino con sopra scritto "Segretario". Il giovane aggrottò la fronte, mentre il segretario gli indicava una stanzetta lì di fronte con delle sedie, e così non potè far altro che seguire quelle indicazioni, andandosi a sedere quasi sconfortato

    Ma da quando la Kokage ha un segretario?!

    Kabuto restò seduto sulla sedia per un pò, non seppe quantificare i minuti, finchè ad un certo punto non si rese conto del ticchettio di un orologio poco distante, notando che in quella sala ce n'era uno proprio sopra la sua testa: senza neanche rendersene conto, probabilmente era seduto in quella sala d'attesa da quasi dieci minuti, senza far niente. Sentì lentamente l'entusiasmo che scemava, mentre cercava di intrattenersi nelle maniere più disparate, prima imitando il ticchettio usando la lingua, poi fischiettando dei motivetti e infine camminando avandi e indietro per la sala, sotto lo sguardo accigliato del segretario, finchè persino lui non sparì. Nel frattempo, di fronte alla saletta d'attesa, pochissimi shinobi vi passarono di fronte, tutti affaccendati e con le mani piene di scartoffie

    Potrei chiedere a loro, ma di sicuro non saprebbero che dirmi... Per la miseria che noia!

    Ormai erano passate quasi due ore, Kabuto aveva perso le speranze e si era praticamente sciolto su una sedia della saletta, osservando il soffitto con occhi spenti, finchè finalmente il segretario non si affacciò e con tono seccato lo richiamò

    Eccoti qua... Si è liberata da qualche minuto... Ho riferito che eri in attesa di poterla vedere e mi ha chiesto di riferirti che la potevi raggiungere nel suo ufficio...

    Kabuto scattò in piedi, quasi convinto che se avesse impiegato più tempo del dovuto per entrare nella stanza del capovillaggio qualcuno di più importante avrbbe preso il suo posto, impedendogli per tutto il giorno di richiedere una missione. Fiondatosi quindi verso la porta bussò educatamente, e una volta ricevuto il permesso entrò, non prima però di lanciare un'occhiataccia al segretario, che ricambiò lo sguardo torvo. Una volta dentro si richiuse la porta alle spalle, mise le mani dietro la schiena e osservò la Kokage, aspettando il permesso di poter parlare

    Bene... Accomodati pure Kabuto... Scusa se ti ho fatto aspettare ma avevo in corso un meeting piuttosto importante con rappresentanti di altri villaggi... Oltretutto non ti aspettavo, o per meglio dire non aspettavo nessuno, quindi per forza di cose non potevo dare un appuntamento preciso... Comunque... Di cosa avevi bisogno?

    Quanto è gentile oggi!

    Kabuto non si lasciò ripetere l'invito, afferrò una delle sedie di fronte alla scrivania della Kokage e si sedette, osservando la donna dritta negli occhi, per poi formulare la sua richiesta

    Non si deve scusare, lei ha sicuramente impegni che uno shinobi comune come me deve semplicemente rispettare! Detto questo, sono tornato tre giorni fa da una missione come probabilmente già saprà, e al momento sono in una fase di inattività che non mi conviene... Beh, per farla breve, sono qui perchè vorrei richiedere una missione!

    La donna si morse il labbro, piegandosi leggermente sulla poltrona, poi si rimise dritta riprendendo il contatto visivo col giovane

    Mmm... Fammici pensare un attimo... Qualcosa da fare volendo ce l'avrei anche... Però non è una cosa da fare in solitario ma in team...

    Kabuto colse la palla al balzo, d'altronde sapeva perfettamente chi portare in una missione di squadra in quel momento

    Kokage ho già una squadra, e un membro del mio vecchio team è a sua volta a zonzo per il villaggio. Se c'è la necessità di un team quindi non c'è alcun problema!

    Beh così è già più fattibile... Diciamo che è un lavoro relativamente semplice ma trattandosi di rapporti con uno dei villaggi presenti al meeting preferisco andarci cauta... Non si sa mai...

    La donna sembrava non voler arrivare al punto, cosa che iniziò leggermente a infastidire Kabuto che a sua volta incomincò a ticchettare col suo indice sul ginocchio, sperando di non farsi notare e, dato che calò il silenzio decise di chiedere qualcosa in più, onde evitare di restare lì tutto il giorno

    Se mi può dare qualche altro dettaglio poteri pensare meglio a quale squadra mettere in piedi. Che genere di missione sarebbe?

    Dovrete partire con meta Kusagakure... Con una richiesta di rilascio di documentazione direttamente firmata da me vi presenterete al recente del villaggio e vi farete dare delle pergamene... Cosa le pergamene contengono, perdonami la franchezza e l'apparente rudezza che non è mia intenzione avere, non è diciamo affar vostro... Quel che importa è che voi dovrete prendere le pergamene e portarle qui al villaggio... Senza consultarle ma sopratutto senza che nessuno oltre voi ne entri in possesso... E con nessuno intendo proprio nessuno... Sino a quando queste pergamene non finiranno sulla mia scrivania nessuno oltre voi li dovrà avere....

    La curiosità di Kabuto venne titillata da quell'aria di mistero, ma più che altro rimase leggermente deluso per il tipo di missione: era quel genere di compito che per definirsi portato a termine senza il benchè minimo problema, prevedeva la totale assenza di scontri con avversari

    In una missione del genere non penso che potrei crescere chissà quanto.. Ma ormai sono qui e non posso di certo tirarmi indietro!

    La Kokage però non diete il tempo a Kabuto di intromettersi con altre domande, e continuò il suo monologo sulla missione

    Non c'è una scadenza una tempistica precisa... Chiaramente prima partite e prima tornate e prima ho quello che mi serve... Diciamo che vista l'improvvisazione della missione e il poco preavviso avuto vi concedo una mezza giornata per potervi organizzare... Cercate di partire dopo pranzo... Non oltre...

    L'ultimo ordine aveva un che di perentorio, così Kabuto senza aggiungere altro si alzò, si inchinò ed uscì dalla stanza: aveva mezza giornata, quindi doveva partire poco dopo pranzo, ma sapeva perfettamente chi portare in quella missione. Corse di fretta verso l'ospedale dove aveva incontrato Nishio due giorni prima, ritrovandolo nuovamente lì intento a studiare

    Kabuto, non pensavo di rivederti così presto ma... Mh, dal tuo sguardo direi che abbiamo una missione!

    Bravo Nishio! Recupera Urie, io prenderò il quarto membro della squadra, ci vediamo per le 12 all'uscita sud del villaggio, lì c'è un chioschetto, mangeremo insieme!

    Nishio annuì e si alzò, rimettendo apposto le sue cose, mentre Kabuto correva a perdifiato fuori dall'ospedale: il tempo scorreva in fretta, e lui sperava di trovare Akado a casa sua, esattamente come aveva dichiarato due giorni prima. Per sua fortuna, una volta raggiunta casa dell'amico potè vederlo già da lontano mentre si affaccendava a pulire il caminetto, con guanti e mascherina

    Ehi, ma Kabuto come mai sei qui? Ci sono problemi con Yoroi!

    Nient'affatto! Tu ora scendi, ti prepari, e insieme andiamo in missione!

    Akado si strappò la mascherina saltando dal tetto di casa, travolgendo poi Kabuto con con un cinque fortissimo, per poi rientrare in casa ed uscirne una decina di minuti dopo, equipaggiato di tutto punto

    Tu non hai nulla con te o sbaglio? E poi chi siamo per questa missione?

    Non sono equipaggiato è vero, adesso andremo prima a casa mia e recupereremo l'equipaggiamento, poi andremo all'uscita sud del villaggio dove incontreremo Nishio e Urie!

    Akado annuì ed insieme si diressero verso casa di Kabuto: una volta lì il ragazzo decise che non fosse il caso di portarsi troppo equipaggiamento dietro, e prese dunque solo il suo porta kunai e il porta medicinali, lasciando i suoi rotoli evocativi e lo zaino a casa. Nella sua mente sarebbe stata una missione in cui si dovevano evitare gli scontri se possibile, quindi era meglio non viaggiare troppo pesanti. Una volta fuori lui e Akado si diressero all'uscita sud del villaggio, verso un chioschetto di Takoyaki che entrambi i ragazzi conoscevano, davanti al quale videro già in attesa Urie e Nishio

    Bene, ci siamo tutti. Penso che conosciate già Akado dico bene?

    Nishio e Akado si strinsero la mano, mentre Urie fece un cenno scocciato con la testa, poi tutti e tre si girarono verso Kabuto, in attesa di notizie sulla missione da svolgere





    Edited by circu - 14/4/2019, 13:46
     
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    Missione Oto - Livello B


    Utente/i partecipante/i: Zolf J. Kimble

    Pg partecipante/i: Kabuto Fuji




    Partite per il viaggio. Di fronte a voi avrete due giorni di strada prima di arrivare a destinazione (ho preso come riferimento la distanza da Oto a Iwa che più o meno la stessa). Post tranquillo puramente descrittivo. Descrivimi bene e fluidamente entrambi i giorni (bada bene, due giorni significa 48 ore a casa mia, quindi arrivi alla stessa ora in cui parti :asd:). Dividimi il viaggio in due parti, una tranquilla dove fila tutto liscio (non significa che non succede niente, ma solo che non succede niente di "grave") e una meno tranquilla dove non fila tutto liscio. A te la scelta dell'ordine in cui far succedere una o l'altra, ma a prescindere sempre 48 ore ci metti. Il post si conclude quando starete arrivando a destinazione (non entrare ancora nel villaggio, sarai al confine).




    Tra una cosa e l'altra ti ho dato tutte le indicazioni già nella traccia. :asd: Mi raccomando solo di fare un bel lavoro facendo tesoro di tutto quanto scritto nella valutazione. Come già ti ho detto sono strutturare in maniera da farti capire dove hai sbagliato (secondo me) e come migliorare. Sono certo che saprai migliorarti. Mi raccomando. Buon lavoro. :fiore:

    Per qualsiasi dubbio sulla traccia contattami in privato :fiore:




    Premessa. Sopratutto inizialmente ti darò delle indicazioni su come migliorare il tuo post anche a livello di presentazione grafica, quindi non mi limiterò solo ed esclusivamente al contenuto dello stesso. Metto in conto comunque di avere tolleranza sul valutare questi aspetti, quindi inizialmente a meno di gravi errori non peserò questo tipo di aspetti. Inizialmente. Più in generale non tengo di buon occhio la recidività, quindi cerca di non ripetere più volte errori gravi. Detto questo veniamo a noi. :ice:

    - Mi chiedo il perchè della tua scelta di mettere tutto il testo in grassetto. Per carità, non è fastidioso e se a te sta bene sta bene pure a me. Sono non riesco a capire il motivo, tutto qui. :soso:

    - Vedo ancor prima di iniziare a leggere che hai una legenda bella corposa a livello di voci. Ti consiglio di ridurre al minimo le voci anche per non complicarti molto la vita sulla scelta dei colori da usare. Usa delle voci personalizzate per i png di rilievo e per te, utilizza una colorazione altrui per il parlato generico. Evita chiaramente di utilizzare parlati diversi dello stesso colore ravvicinati, diventerebbe a quel punto difficile distinguerli e intaccherebbe la facilità di lettura del post.

    - Non utilizzare colori troppo scuri nel post. Ricorda che hai uno sfondo scuro, quindi devi cercare qualcosa che faccia contrasto con lo sfondo e che sia leggibile. Chiaramente i colori chiari sono più adeguati per la cosa. Più sono scuri e meno sono leggibili e più uno si deve sforzare per capire cosa c'è scritto, risultando alla lunga una cosa pesante e fastidiosa. A questo proposito, il grigio si vede ma non vedo chissà quale stacco tra una colorazione e l'altra.

    - Buona introduzione, ci sta un pò di "normalità". Scrivi anche bene, stai giusto attento alla punteggiatura. Mi aspetto sempre una lettura fluida, e troppa punteggiatura o punteggiatura usata male non aiutano.

    - Che tu usi lo stratagemma delle lettere ci sta, che si confonda con il resto del narrato un pò meno. Devi trovare il modo di farle staccherei graficamente quelle parti. Puoi anche lasciarle bianche ma cambia qualcosa, magari quelle le puoi togliere dal grassetto e puoi aggiungere le virgolette all'inizio e alla fine. Dovrebbe andare bene così credo.

    - Fai un uso veramente smoderato del tuo nome all'inizio di ogni frase. Cerca di darti un contegno diamine. :asd: Non metterlo sempre all'inizio, usa sinonimo. Non devi mai essere ripetitivo, su nulla.

    - E a proposito di ripetizioni, le lettere. Usando troppe volte questo sistema l'originalità e l'effetto che hanno sulla lettura vanno a svanire con il tempo. Le cose belle sono tali quando usate al momento giusto e nel modo giusto, se si esagera si ottiene l'effetto contrario proponendo qualcosa che alla lunga non piace e nausea. Questa osservazione te la faccio sulle lettere ma vale per qualsiasi altra cosa analoga ovviamente.

    - Abbiamo parlato di alleggerimento del tuo parco png in on grr e cosa fai? me ne fai sparire uno per farne entrare un altro... :yao: hai sprecato un'occasione d'oro per come avevi ben costruito il tutto a livello di trama... :facepalm:

    - "Certo che te le ha date eh Shu! E dire che prima del suo arrivo ti stavi preoccupando di non dovergli rompere qualche osso AHAHAH" Ti sei dimenticato di colorare questa frase caro... :patpat:

    - "I tuoi colpi di prima comunque, non erano particolarmente precisi e neanche forti, al massimo erano molto veloci. Quindi adesso attaccami, vediamo di migliorare il tuo combattimento corpo a corpo!" e sono due... :yao:

    - Hai trattato molto superficialmente la parte dell'attesa della Kokage... Mi aspettavo lavorassi di più facendo leva sul fatto che eri lì ad aspettare senza far niente... E invece hai ridotto quel pezzo a poche righe... Cura meglio queste parti, senza esagerare ovviamente...

    - Ti dò un pò di numeri per farti capire quello che ti sto per dire. Il tuo post conta esattamente 39151 caratteri. Di questi circa 30000 riguardano la parte del post precedente al "presente dove ti rechi della Kokage. Capisci bene che su un post da quasi 40000 caratteri avere un rapporto di un quarto su una parte comunque importante del post un pò stona, non credi? Ti avevo chiesto di fare un introduzione per presentarmi il tuo pg e approfittarne per gettare le basi per quanto ci siamo detti privatamente sui tuoi png ma ti sei fatto sfuggire di mano la cosa mi sa. Lavora meglio sugli equilibri da ora in poi. Più che una questione di troppo o molto in questo caso è una questione di rapporto della grandezza tra le due parti principali del post.

    Voto: 6,5

    Qualitativamente all'inizio mi sei piaciuto. Per quanto lungo sia il pezzo mi hai comunque fatto conoscere il tuo pg, cosa che ti era comunque richiesta. Ciò che non mi è piaciuto è il fatto che hai fatto diventare pesante la parte introduttiva e curato male la parte successiva. L'unione delle due ha prodotto una combinazione che chiaramente nel complesso fa perdere un pò di qualità al post. Normalmente errori del genere li peso di più ma per questa volta ti concedo l'attenuante della non conoscenza. Stai più attento mi raccomando.

    p.s.: non dare particolare peso al voto. Solitamente a meno che l'utente non mi presenti la cosa più bella mai vista mi tengo basso con i voti (con questo non ti sto dicendo che fai schifo sia chiaro :asd:). Lavora per migliorare e saprò per l'appunto premiare i tuoi miglioramenti.

    p.p.s.: sul riferimento del titolo della missione ecco qui la citazione. :asd: Guardalo tutto e capirai. :asd:

    p.p.s.: non ho colto la cosa che hai inserito riguardo a me nel post ma sopratutto non ricordo al momento di aver fatto missioni con te tolta quella evento di questo natale... :grat: Chiedo venia... :grat:

    Per qualsiasi dubbio sulla valutazione contattami in privato :fiore:


     
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    Narrato
    Parlato Kabuto
    Pensato Kabuto
    Parlato Akado
    Parlato Nishio
    Parlato Urie





    Nome : Kabuto Fuji
    Villaggio : Oto
    Energia : Blu
    Grado : Special Jonin
    Mini scheda : Qui






    RIEPILOGO DI FINE POST





    -

    NOTE



    Circu per risponderti alle considerazioni che mi hai fatto , sto usando il grassetto ovunque perchè con lo sfondo dietro senza di esso leggerei poco quello che scrivo, non è una questione di stile ma proprio di esigenza :sisi:
    Per il resto spero di aver corretto le criticità che mi hai fatto notare, buona lettura :beer:





    The Road




    Il caposquadra srotolò una mappa davanti al suo team mentre erano tutti intenti a mangiare di fretta i loro pasti, consapevoli del fatto che di lì a poco sarebbero partiti alla volta del villaggio dell'Erba. Posta la mappa sul suolo pose il dito sulla rappresentazione del villaggio del suono, muovendo poi lentamente l'indice in linea retta fino alla destinazione

    Allora ascoltatemi bene perchè una volta usciti dal villaggio dovremo essere tutti consapevoli del da farsi. Il viaggio che ci aspetta durerà più o meno due giorni, purtroppo non ho esperienza sul tragitto, quindi semplicemente ci accamperemo dove capita durante la notte a meno che voi....

    Il ragazzo guardò il suo team, speranzoso che almeno uno di loro avesse percorso quelle strade, così punto di più lo sguardo su Nishio essendo lui il membro più navigato del gruppo: il ragazzo con gli occhiali però non si sprecò neanche a parlare, occupato com'era a divorare il suo Takoyaki, ma si limitò a scuotere la testa in segno di dissenso

    Uff, come non detto allora. Tornando al viaggio, seguiremo un percorso all'andata, ma al ritorno ne seguiremo un altro. Non ho idea se qualcuno potrà seguirci o meno, ma se possibile sarebbe meglio evitare scontri o agguati, quindi seguire due percorsi diversi fra andata e ritorno dovrebbe aiutarci. Infine, parlando della formazione da tenere durante il viaggio, direi che Nishio e Urie saranno rispettivamente l'avanguardia e la retroguardia del team, controllate sempre la zona circostante con le vostre abilità mi raccomando. Io e Akado invece resteremo in mezzo a voi, quando avremo il rotolo sarà uno di noi due a portarlo. Per concludere, non distanziamoci l'uno dall'altro più di tre o quattro metri, d'accordo?

    Il giovane passò al setaccio la sua squadra con lo sguardo ma nessuno di loro gli diede motivo di preoccuparsi, sembrava che avessero capito tutto, e d'altronde era anche normale per dei buoni shinobi come loro. Una volta messa via la mappa il gruppo si intrattenne ancora pochi minuti a mangiare e quando tutti ebbero finito si diressero verso l'uscita del villaggio mettendo subito in atto la formazione decisa: iniziò così il viaggio di due giorni verso il paese dell'Erba, una zona nuova per tutti in quella squadra

    Mi domando come sarà il villaggio dell'Erba, speravo che Nishio essendo un nostro Senpai l'avesse già visitato come fu nel villaggio della Cascata, ma a questo giro non ci è andata bene.. Spero solo che la missione fili liscia, c'è uno strano tarlo che mi sta mangiando lo stomaco, come se qualcosa di brutto debba accadere da un momento all'altro..

    Il gruppo prese un tunnel sotterraneo prima, ed una via in mezzo alle riasei poi, così da dirigersi sul confine e poi seguirne il profilo fino al villaggio dell'erba: secondo la mappa non si sarebbe trattato di un percorso ostico, per quanto la vicinanza ad altri paesi avrebbe fatto notare la diversità dell'ambiente, andando prima a trasformarsi in un paesaggio maggiormente collinare e roccioso, per poi diventare lussureggiante e verde man mano che la squadra si sarebbe avvicinata alla meta. Era passata poco meno di una mezz'ora dalla partenza e la tensione nel gruppo era ovviamente salita: difficilmente infatti banditi o criminali di vario genere tendevano imboscate direttamente alle uscite dei villaggi, ma si tenevano sempre distanti quel tanto che bastava per poter tendere agguati in territori non troppo ostici, quindi in quel momento tutti erano con i sensi all'erta, pronti a scattare in caso di attacchi. In quel frangente Akado si avvicinò maggiormente a Kabuto poggiandogli una mano sulla spalla per richiamare la sua attenzione

    Hai notato qualcosa in giro?!

    La domanda doveva esser stata posta con un tono troppo concitato, al punto che Akado storse la bocca osservando l'amico con uno sguardo preoccupato, per poi tornare a concentrarsi sui dintorni mentre parlava

    Sciogliti un pò, sta filando tutto liscio e non mi pare che qualcuno ci stia tendendo un'imboscata. Sai non volevo dirtelo ma ora mi sembra il caso, si nota che sei in tensione ad essere il caposquadra.. voglio dire, non che con me e Yoroi non ti comporti in maniera pensierosa e apprensiva, ma in questo momento ho proprio l'impressione che tu ti stia caricando la tensione di tutti addosso!

    I due amici si guardarono di nuovo per un momento ed e Kabuto tirò un grosso sospiro, cercando in qualche modo di svuotare la mente

    Non pensavo si notasse tanto, nessuno mi aveva ancora detto una cosa simile..

    Si girò nuovamente verso l'amico, in dubbio se chiedergli qualche altra impressione, ma venne interrotto nuovamente dal compagno che questa volta sfoderò un incredibile sorriso, strofinandosi il naso con il dorso della mano

    Apparte questo ti devo ringraziare per avermi portato con te, se non fosse stato per questa missione ora starei a pulire dei piatti probabilmente! E detto questo, sappi che sono ai tuoi ordini, usami come desideri, capitano!

    Dicendo ciò il giovane puntò in su il pollice, sorridendo nei confronti del suo capitano, la cui pelle bianchissima si colorò improvvisamente di rosso: l'imbarazzo per una tale dimostrazione di affetto era enorme, ma si trattava di qualcosa che gli aveva appena scaldato enormemente il cuore. Mentre quei due scambiavano queste poche parole, Nishio e Urie sembravano estremamente guardinghi e una volta arrivati in una zona boscosa appena al di fuori di una risaia, il più anziano dei due rallentò un momento il passo, guardo il suo compagna in retroguardia che fece un cenno affermativo con la testa, e a quel punto si avvicinò all'orecchio del capitano per parlare

    Ci stanno seguendo, anche Urie se n'è accorto! Non si tratta di shinobi di Oto credo, potrebbe trattarsi di banditi. Non penso che siano una particolare minaccia, saranno anche loro in quattro, al massimo cinque. Vuoi che cambiamo strada?

    Un'imboscata eh? Cavolo, sapevo che qualcosa doveva andare storto! Però non abbiamo tempo ora, cambiare strada o peggio affrontarli a viso aperto vorrebbe dire perdere un sacco di tempo.. No, non ci sto!

    Gli occhi da rettile dello shinobi scrutarono velocemente i dintorni nella speranza vana di notare qualcosa, poi si posarono sul volto del suo sottoposto, osservandolo col massimo della serietà, alla quale corrispose un tono di voce fermo e deciso

    Continueremo per la nostra strada, se tu o Urie notate che stiamo per essere attaccati intervenite subito, io e Akado vi seguiremo a ruota. Se dovessimo combattere non usate una forza letale, ok?

    Nishio sorrise, si aggiustò gli occhiali sul naso e ubbidendo al comando imposto tornò in avanguardia e, quasi per cammuffare la motivazione del suo comportamento di poco prima, urlò a gran voce qualcosa, come a far intendere che aveva rallentato il passo per chiacchierare di un qualche argomento non inerente alla missione

    Così mi ferisci Kabuto, e dire che ti credevo un estimatore del cibo grigliato come me!

    Cosa?! Oddio... il suo tono di voce è convincente ma che razza di argomento, chissà se chi ci sta seguendo ci cascherà davvero..

    Nel frattempo Akado, che aveva ascoltato la conversazione, fece dei segni con la mano destra così da indicare ad Urie che era dietro di loro il sunto di ciò che si erano detti: continuare dritti e tenere i sensi all'erta. Da quel momento nessuno di loro parlò, anche se ogni tanto si scambiarono degli sguardi per assicurarsi che tutto filasse liscio: la corsa della squadra continuò così fino a sera, quando il sole era ormai calato verso le sette e mezza e l'ambiente intorno a loro si era trasformato. Quando si alzò la luna in cielo, indicativamente intorno alle nove secondo quello che bofonchiò Urie osservando le stelle, il team si trovava in uno spiazzo roccioso senza nessun particolare impetimento visivo intorno a loro: il posto perfetto per un campo notturno. Kabuto aveva fatto segno di fermarsi e così tutti i membri della squadra si erano accasciati al suolo esausti, tranne Akado che cercò di rimanere in piedi osservando i dintorni, finchè alla fine anche lui non si lasciò andare sul suolo

    Buona idea fermarci ora! Uff.. ci saremmo potuti fermare anche un'oretta fa, ma eravamo ancora in mezzo alla boscaglia, lì ci avrebbero potuto tendere un agguato senza troppi problemi, qui ne dubito invece!

    Il giovane rettilofono sorrise, seriamente contento di aver ricevuto un complimento da una persona che tanto rispettava, seppur si trattase di un complimento abbastanza pacato: nonostanto questo momento di tranquillità tutti però iniziarono a organizzare il campo, con Kabuto che controllò il perimetro insieme a Nishio, Akado che tirava fuori delle scorte alimentari dalla sua borsa e Urie che accendeva un piccolo fuoco. Di lì ad una ventina di minuti il gruppo si ritrovò a scaldarsi davanti al fuocherello, affamati e stanchi, ma attentissimi a tutto ciò che li circondava: fu il più silenzioso di loro a rompere la quiete, prendendo la parola con un tono basso e seccato

    Kabuto, questa missione da dove è saltata fuori di preciso? Non siamo stati convocati come squadra d'altronde e non mi sembra neanche qualcosa di così importante..

    Il ragazzo bofonchiò questa domanda mentre mandava giù un pezzo della sua razione militare, osservando il fuoco con occhi vacui ma lasciando ben intendere come il fatto di partecipare ad una missione che sembrava poco remunerativa in termini di grandi azioni non gli piacesse

    Come al solito pensa solo ad accaparrarsi meriti.. Prima o poi dovremo trovare il modo di cambiare la sua visione delle cose...

    Ad essere sincero con tutti voi, beh questa mattina sono andato all'ufficio della Kokage, e lì le ho chiesto una missione! La realtà è che mi stavo annoiando a casa, volevo addestrarmi ma non c'è miglior addestramento di quello sul campo. E quindi, eccoci qui..

    Tutto il team si voltò verso il ragazzo, ognuno di loro con sguardo sbalordito: l'imbarazzo di Kabuto era immenso ed era prontissimo a scusarsi per aver trascinato tutti in quella missione solo per un suo capriccio, ma per sua fortuna Akado e Nishio iniziarono a ridere rumorosamente, al punto che al più anziano caddero gli occhiali per terra e l'altro si ribaltò di schiena arrivando addirittura a piangere dalle risate. Al contrario loro però, Urie distolse lo sguardo facendo un verso stizzito

    Quindi questa missione non ha alcuna importanza se è stata assegnata così all'improvviso.. Non mi stupirei se il rotolo da recuperare si rivelasse della semplice corrispondenza fra la nostra kage e quello dell'Erba!

    La reazione del giovanissimo lasciò il caposquadra abbastanza abbattuto: lui aveva ben chiaro l'importanza di ogni missione, anche di quella in corso, e quindi difficilmente riusciva ad accettare un simile comportamento. Nonostante questo si morse la lingua ed evitò di ammonire il suo interlocutore, convinto che facendolo non avrebbe fatto altro che cementare le certezze: il modo migliore di smentirlo non erano spiegazioni articolate, ma i fatti. Quando gli altri due smisero di ridere il gruppo finì di mangiare ed insieme decisero i turni di guardia durante la notte: si sarebbero svegliati il mattino seguente intorno alle sei e avrebbero fatto un turno da due ore ciascuno iniziando da Kabuto e finendo con Akado. Di lì a poco quindi tutti si misero a dormire, lasciando un'unica persona di guardia: il ragazzo si alzò e lentamente iniziò a camminare in cerchio intorno a quella sorta di accampamento, guardandosi intorno e pensando

    Certo che se ci attaccassero ora sarebbe abbastanza pericoloso.. Ma forse mi sto preoccupando troppo, d'altronde non penso che qualcuno possa sapere della nostra missione, se mai qualcuno dovesse attaccare briga con noi al massimo potrebbero essere dei criminali in cerca di soldi e roba da rivendersi. Penso che prima o poi quelli che ci hanno seguiti ci attaccheranno..

    Impensierito si sedette su un sasso, cercando di rilassarsi osservando quel paesaggio: il cielo al di fuori dei villaggi era sempre più luminoso, più vivo, questo perchè le varie stelle lo rendevano come un soffitto colmo di piccole lampadine, uno spettacolo che adorava osservare ogni volta che una missione glielo permetteva. Passò così la prima ora e mezza nella noia più totale quando, all'improvviso, da un cespuglio poco lontano iniziò a sentire un rumore prima lieve e poi sempre più forte: le foglie si muovevano violentemente ed ebbe l'impressione di avvertire una sorta di istinto feroce provenire da quella direzione. In fretta estrasse un kunai ed indietreggiò verso il fuoco, pronto a svegliare i suoi compagni se necessario

    Si fanno già avanti eh.. Vediamo che sanno fare!

    Digrignò i denti tesissimo com'era, poi scattò in avanti in contemporanea con l'ombra che uscì dal cespuglio solo per scoprire che non si trattava di un criminale: il ragazzo infatti si ritrovò steso a terra con un piccolo cane peloso sulla sua pancia, intento a cercare di leccargli il volto

    Quindi eri tu dietro al cespuglio eh, però fai silenzio cucciolo, dai, dai fai silenzio!

    In quel momento Urie arrivò alle sue spalle, osservando la scena dall'alto col suo solito volto scocciato messo in risalto dalla luce del fuoco alle sue spalle: in maniera del tutto inaspettata però allungò una mano verso il cucciolo, gli accarezzò la testa e lo portò a se, andandosi a sedere due metri più in la

    Ora tocca a me, dormi pure..

    Kabuto si alzò un pò sbigottito, ma la stanchezza ebbe la meglio e piuttosto che fare domande preferì andare a dormire

    Il mattino seguente



    Il primo a svegliarsi fu Nishio che a sua volta fece alzare gli altri due della squadra, mentre Akado continuava a guardarsi intorno mentre sgranocchiava una galletta: con sorpresa di tutti il cagnolino era ancora lì e abbaiava rumorosamente in cerca di affetto

    Questo pelosetto mi ha fatto un sacco di compagnia durante la notte, è un peccato non portarlo con noi, ovviamente a meno che non si tratti di un cane ninja, in quel caso potrebbe tenere il passo..

    Urie si avvicinò alla testa del cane, piegandosi sulle ginocchia e accarezzando le orecchie dell'animale

    Purtroppo non è un cane ninja, dovremo lasciarlo qui. Piuttosto, sul nostro percorso per il villaggio dell'erba dovrebbe essserci un fiumiciattolo giusto? Se arrivassimo lì per le tredici saremmo in anticipo sul programma e potremmo sfuggire alla calura

    Aveva toccato un punto sensibile, nonostante fossero le sei infatti faceva già abbastanza caldo ed era ovvio che durante la giornata le cose sarebbero solo peggiorate, quindi tutti e quattro si accordarono per fare quella fermata. Appena prima di partire il rettilofono si avvicinò ai suoi sottoposti, sfoggiando un gran sorriso e urlando a gran voce

    Cavolo, certo che con la mia pelle bianchissima mi scotterò sicuramente! Venite qui ragazzi, dovete avere della crema solare sper!

    Una volta che fu abbastanza vicino iniziò così a sussurrare

    Avete avvertito la presenza di chi ci ha seguito durante tutta la giornata di ieri?

    Akado e Urie scossero la testa, rincuorandolo, ma Nishio fu del parere opposto

    Durante la notte non li ho avvertiti, ma ora sento il loro odore. Non sono vicinissimi ma devono essere dei principianti, si sono messi controvento, per questo li sto avvertendo ora. Mi sa che dovremo stare attenti ancora per un pò!

    Tutti sbuffarono, ma senza aggiungere altro ognuno di loro prese le proprie cose e si rimisero in marcia riprendendo la formazione, lasciando lì il povero cucciolo che abbaiava mentre si allontanavano: passò giusto un'oretta e nel silenzio più totale Urie esordì con la frase più tenera che poteva dire

    Spero che quel cucciolo sia ancora in zona al ritorno, potrei adottarlo!

    Tutti si girarono verso il giovanissimo shinobi che intanto era diventato rosso in volto come un peperone, ma prima che potessero parlare fra di loro un grosso rumore catturò la loro attenzione, così si fermarono tutti e fecero quadrato osservandosi intorno: passarono alcuni minuti, ma nessuno li attaccò e nessun altro rumore venne prodotto dalla boscaglia intorno a loro

    Quel rumore di prima, era come se un grosso tronco fosse caduto al suolo o sbaglio?

    Tutti annuirono, avendo più o meno intuito cosa fosse accaduto intorno a loro: o un animale aveva fatto cadere un tronco, poco probabile ma non impossibile, oppure a farlo erano stati i loro inseguitori. Quello stato di continua tensione non giovava a nessuno dei quattro ninja di Oto, ma il fatto che questi insrguitori si facessero notare così spesso rincuorò tutti, dato che era la dimostrazione di quanto questi nemici fossero dei dilettanti. Nuovamente calò il silenzio ed il gruppo si diresse dritto come una spada sul percorso deciso, raggiungendo anche prima del previsto il fiumiciattolo: lì senza pensarci due volte tutti e quattro si tolsero i vestiti che portavano al di sopra della cinta e si gettarono verso l'acqua, in cerca di refrigerio. Il caposquadra si mise in ginocchio sulla riva ed affondò il volto nell'acqua gelida, per poi prenderne un po con le mani per bagnarsi la schiena, mentre un più temerario Akado si era tuffato del tutto. Nishio si affiancò e sedendosi sulla riva si guardò alle spalle

    Non ci attaccheranno così di giorno, all'aperto. Li vedremmo arrivare e non potrebbero fare niente..Però questo significa che..

    Che se non si arrendono ci attaccheranno o stanotte o domattina al risveglio. Ma punto sulla notte, magari penseranno di sfruttare il buio per coglierci di sorpresa!

    Che razza di seccatura..

    Il ragazzo si alzò togliendosi gli occhiali, e bagnando un pannetto nel fiume lo usò per pulire le lenti, poi fischiò richiamando lì il resto della squadra: avevano passato almeno mezz'ora sulla riva del fiume, nessuno di loro era particolarmente affamato e decisero così di rimettersi in marcia: erano in perfetto orario, ma prevedendo un attacco di lì al mattino seguente era meglio non perdere tempo, o sarebbero arrivati in ritardo al villaggio dell'Erba. Il pomeriggio proseguì noioso, con piccole pause sempre più frequenti dovute a strani rumori intorno a loro: era sempre più evidente come gli inseguitori stessero diventando impazienti, facendo errori uno dietro l'altro rivelando la loro presenza. Nonostante ciò i quattro shinobi non fecero mai la prima mossa, e si fece così notte: intorno alle dieci di sera il gruppo si fermò per mangiare e dormire in una piccola radura in mezzo a degli alberi di ulivo, erano bassi ma i tronchi si slargavano parecchio chiudendo abbastanza il campo visivo di chi cercava di vedere oltre. La squadra mangiò in silenzio, ognuno di loro era guardingo per ciò che sarebbe accaduto di lì a poco, e alla fine si accordarono per gli stessi turni della notte precedente. Il caposquadra si sedette su una radice nodosa che spuntava dal terreno, facendo finta di distrarsi gingillandosi con un kunai: era seccato da quella situazione, e a quel punto sperava quasi nell'attacco da parte degli inseguitori, così da non doversi più preoccupare. Per fortuna la situazione in cui sperava non tardò ad arrivare

    Eccoli finalmente!

    Dall'ombra degli alberi spuntarono quattro uomini, al buio Kabuto non ebbe modo di squadrarli alla perfezione ma ebbe la netta impressione che due fossero abbastanza grassi, mentre gli altri due apparivano più minuti e anche più alti. Tutti e quattro gli uomini corsero verso di lui urlando e sguainando le loro armi, passando dalle Katane fino ad una grossa e grezza ascia bipenne. Il giovane sorrise osservandoli, rincuorato da quella visione: erano dei veri e propri dilettanti. Si alzò di scatto senza contrattaccare, limitandosi a schivare ogni loro fendente, passandogli in mezzo, saltando sulle loro teste e sgusciando come la serpe che era in mezzo a quel turbinio di lame. Si accorse subito che i suoi compagni erano svegli e pronti all'azione, ma non stavano intervenendo apposta per osservarlo mentre prendeva in giro quei banditi senza farsi colpire: ghignò facendo un balzo indietro e provocando i criminali invitandoli ad avvicinarsi con la mano, così tutti e quattro si gettarono verso di lui urlando. Fu di nuovo facile schivare i loro colpi, evitò prima un colpo di Katana diretto all'addome scartando di lato, abbassò la testa per evitare che il ciccione con l'ascia gliela tagliasse, poi saltando in aria con una capriola evitò un affondo ed infine strisciando al suolo in mezzo alle gambe dell'ultimo criminale evitò anche una spazzata con un'enorme spada a doppio filo.

    Fate davvero pena...

    I quattro energumeni avevano il fiatone ma non sembravano intenzionati a concludere le loro azioni criminose, così si lanciarono un'ultima volta all'attacco sbraitando con tutto il fiato che avevano in gola: fu un attimo e tutti e quattro vennero mandati K.O. da Urie e Akado che si erano alzati intervenendo nello scontro. Il più giovane stese due criminali con due calci ben piazzati allo stomaco, mentre Akado fece valere la sua forza bruta colpendo entrambi gli avversari al volto e schiantandoli al suolo. All'improvviso calò il silenzio, e i quattro inseguitori sembrarono aver perso i sensi: immediatamente Nishio prese della corda e mettendoli seduti legò loro le braccia

    Un assalto deludente, non trovate?

    Pff, non valeva neanche la pena di sporcarsi le mani..

    Sono tentato di interrogarli, ma dovrei perdere troppo tempo e dubito siano più di quel che sembrano, dei semplici banditi in cerca di soldi facili!

    I quattro si osservarono e con sguardo complice decisero il da farsi senza neanche parlare: si rimisero tutti a dormire, consapevoli che tanto nessuno avrebbe dato loro fastidio. Il mattino seguente sembrò arrivare praticamente subito, gli shinobi si svegliarono lentamente e un pò infastiditi per la notte appena passata: forse l'adrenalina dello scontro aveva rovinato a tutti il sonno. Con loro enorme sorpresa i quattro banditi sembravano ancora svenuti, così Nishio si avvicinò loro per verificare che fossero ancora vivi: pochi secondi e confermò che c'era ancora battito

    Forse li avete picchiati troppo forte!

    Akado e Urie sorrisero imbarazzati, ma poi il più giovane si rivolse al caposquadra con un tono incerto

    Tu sei un interrogatore no? Non hai intenzione di chiedere loro nulla?

    Chiedere loro qualcosa?.. Potrei farmi dire tutto quello che voglio da queste quattro mezze calzette, ma dubito ne valga la pena sinceramente. E poi un interrogatorio fatto bene richiede tempo.. si, quanto più tempo si ha meglio è!

    L'interrogatore non si rese conto di star ghignando dicendo quella frase, così come non notò lo sguardo leggermente sconvolto del suo team, e continuò così a parlare dando loro il seguente ordine

    Lasciamoli qui, dubito nuoceranno a qualcuno per lungo tempo dopo questa lezione. L'unica cosa che propongo è di portare via le loro armi, troviamo un posto qui vicino e gettiamole via!

    Il resto della squadra sembrò essere d'accordo col piano, così Akado si fece carico delle armi bianche e tutta la squadra ripartì alla volta del villaggio dell'Erba, questa volta con un'andatura molto più rilassata, consapevoli del fatto che ora nessuno li stava minacciando. Mezz'ora dopo la ripartenza trovarono uno stagno abbastanza profondo e lì persero alcuni minuti a legare le armi a delle pietre, per poi gettarle nello specchio d'acqua. Il resto del viaggio filò incredibilmente liscio, fino a quando la squadra non raggiunse quello che sembrava il limitare del villaggio, o almeno quello che sembrava il limite guardando la mappa che avevano con loro



     
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    Missione Oto - Livello B


    Utente/i partecipante/i: Zolf J. Kimble

    Pg partecipante/i: Kabuto Fuji




    Arriverete a destinazione alla giusta ora, come da programma. Una volta lì cercherete di capire dove portare il documento del quale siete in possesso. Dopo aver superato una lunga serie di peripezie burocratiche dovute agli accertamenti della vostra identità e alla diffidenza nei confronti degli estranei giungerete al cospetto di questo individuo, capo del villaggio e referente principale per qualsiasi questione. Lo vedrete inizialmente un pò cupo in volto, come se fosse pensieroso e preoccupato (per farla breve ha la stessa espressione dell'immagine). Alla lettura della pergamena sembrerà rasserenarsi, ma gradualmente. Certo, non farà salti di gioia, ma è pur sempre meglio di niente. In tutto questo non proferirà parola e quel poco che dirà sarà breve e conciso. Dopo aver concluso riavvolgerà il rotolo con molta cura e dopo averlo appoggiato manderà una delle due guardie che stavano al suo fianco a prendere quanto vi spetta secondo programma. Voi rimarrete lì fermi, in attesa. Poco dopo la guardia tornerà e porterà quattro rotoli di dimensione media che poggerà sulla scrivania del capo. Ovviamente non vi è dato sapere cosa contengano e ogni tentativo eventuale di saperlo cozzerà contro una negazione. Alla fine della fiera non vi rimarrà altra scelta che levare le tende e tornare a casa (libera scelta se farlo subito o temporeggiare nel villaggio stesso o da altre parti, purché il temporeggiare non vada oltre la giornata in corso di svolgimento). Ora, in tutto questo c'è da fare una piccola precisazione, i rotoli verranno consegnati ad una persona sola, ma durante il viaggio nulla vi vieta di dividerveli magari uno a testa. Considera però che sia la suddivisione che la non suddivisione presentano entrambe sia dei pro che dei contro. Chissà quali. Veniamo dunque a noi. Inizierete il viaggio. Non succederà nulla nel primo giorno di viaggio, quindi puoi descrivermi una prima parte di viaggio tranquilla. All'inizio del secondo giorno però un violento acquazzone vi costringerà dapprima a deviare da una strada diventata impraticabile e in seconda istanza a cercare riparo. Il riparo per vostra immensa fortuna è una casa abbandonata, decisamente meglio di un ostello o di una grotta. Vi entrerete e starete buoni buoni per qualche ora, nella speranza che il temporale finisse e vi permettesse di ripartire, ma niente. Che fare a quel punto? Vi rigirate i pollici come delle belle statuine o cercate di ammazzare il tempo in qualche modo? Forse è meglio la seconda opzione. La casa è grande, ma non oscenamente. Di arredamento non ve ne è praticamente nulla e regnano ragni e qualche topo. Giungerete infine ad una stanza posta in conclusione di un corridoio. Una volta aperta la porta vi rendete conto che esattamente dalla parte opposta è presente un'altra porta. Entrerete e avanzerete compatti e uniti a passo molto lento e guardingo. Lento e guardingo, lento e guardingo. Poi arrivò uno scricchiolio, un secondo, un terzo, poi l'intensità degli scricchiola aumentò ed in men che non si dica il pavimento sotto i vostri piedi cedette senza che voi poteste avere il tempo di mettervi in salvo. Dopo una rovinosa caduta di diversi metri rinvenirete fortunatamente tutti interi all'interno di una piccola cavità sotterranea. La cosa anomala è che sembra quasi essere curata nell'aspetto, per quanto non presenti segni di civilizzazione, ma tutto fa pensare che non sia comunque una cosa "normale", sopratutto considerato il fatto che è posta sotto una casa. Ora, a meno che uno di voi non sia in grado di volare non vi resta altro che cercare un altro modo per uscire. Perchè non farlo percorrendo quell'innocente corridoio di fronte a voi? Ma si dai, dopotutto cosa mai può andare storto ancora. Concludi il post quando dopo una camminata vi ritroverete di fronte quattro porte di legno maniglie a pomello. A fine post mi serve che mi formalizzi se decidete di dividervi per velocizzare le ricerche o se volete entrare in ciascuna porta in gruppo, ma sopratutto mi serve sapere chi apre la porta o le porte e in quale disposizione entrate. Mi raccomando, non aprite la o le porte ma solamente dichiarami chi fa cosa.




    Non ho nulla da dire sulla traccia. Solo ti voglio invitare a leggerla bene e a contattarmi per qualsiasi dubbio tu abbia sulla stessa.

    Per qualsiasi dubbio sulla traccia contattami in privato :fiore:

    Piccola precisazione extra missione. Ho ricevuto il tuo messaggio privato. Mi scuso se non ho risposto ma non l'ho fatto di proposito con l'intento di risponderti nel concreto con la traccia che vedi tu stesso.





    - Questione colori della legenda, a primo impatto. Per come è messo graficamente il tuo post eviterei di usare colorazioni scure in favore di quelle chiare. Nel tuo caso a stonare sono il viola e il blu, mentre sulle altre non ho nulla da ridire. Ora, riconosco che sopratutto il viola possono essere colori a cui sei legato, motivo per il quale più che consigliarti di cambiare radicalmente colore ti consiglio di scegliere tonalità dello stesso colore che più si adattano allo sfondo che usi. :fiore:

    - La punteggiatura caro Zolf, la punteggiatura. E' molto importante usarla bene. La lettura deve essere fluida e non macchinosa. Immagina la punteggiatura come fossero delle pause, paragonando le virgole a pause brevi e i punti a pause lunghe. Se sono troppe la lettura diventa macchinosa, se sono poche o non ci sono ti viene quasi da trattenere il respiro perchè non ti fermi. Le pause ci devono essere ma devono essere al punto giusto, ma sopratutto devono essere quelle giuste. Metti cioè le virgole dove ci stanno le virgole, i punti dove ci stanno i punti. Questo discorso vale ovviamente per qualsiasi tipo di punteggiatura.

    - Mi piace il modo in cui descrivi i sentimenti e le emozioni del tuo pg nelle fasi iniziali del viaggio... lo fanno sentire più umano... bravo..

    - Vedo che hai dato al nuovo arrivato il ruolo di voce fuori dal coro nella parte dove spiegavi il perchè vi fosse stata assegnata questa missione... Ci sta... Hai fatto una scelta non banale, bravo...

    - Io fossi in te non darei mai per scontato che chi ti segue ha buone intenzioni o intenzioni cattive che esulano dall'oggetto della tua missione/attività... Abbassare la guardia o dare per scontato qualcosa potrebbe alla lunga essere deleterio... sopratutto se chi gestisce le potenziali interferenze nelle tue attività non sei te... :patapat:

    - Piccolezze... ma a volte i dettagli possono fare la differenza... "Il mattino seguente" (passaggio tra la prima notte e il giorno successivo)... sarebbe stato meglio metterlo in corsivo e magari con due trattini alti ai lati così era leggermente più risaltato dal resto del testo... così è come se fosse mimetizzato... per carità, nulla di grave sia chiaro... ma come ho detto rimangono pur sempre dettagli...

    - Abbandoni un povero cane randagio? Che cosa altamente diseducativa... :nunu:

    - Ti sei preparato il terreno per l'intervisto del secondo giorno dal giorno prima... e lo hai anche strutturato bene... bravo...

    - Forse il secondo giorno lo hai trattato un pò più superficialmente rispetto al primo... avrei preferito due paroline in più riguardo agli inseguitori che vi stavano addosso...

    - Ma scusa... due giorni di preparazione e mi liquidi i tuoi avversari in un niente? :yao:

    Voto: 7

    In tutta onestà non mi ha fatto particolarmente impazzire la seconda parte del viaggio... troppo anonima rispetto alla prima... ravviso comunque qualche miglioramento rispetto al post precedente... e questo va detto e riconosciuto...


    Per qualsiasi dubbio sulla valutazione contattami in privato :fiore:


     
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    Missione trasformata in attività tartaruga su richiesta dell'utente

     
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