Posts written by *Jiro*

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    Lo Zietto di Kirigakure
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    Quindi è un si per uno zietto quarantenne??
    Ma posso iniziare da energia gialla??
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    :]
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    Nome PG: Bercouli Wan
    Villaggio di appartenenza: Kirigakure
    Età: 40
    Clan di appartenenza:*
    Personaggio a cui vi ispirate: Bercouli Synthesis One (Sword Art online)
    Abilità Innata/Demone: Via del Samura
    Come hai conosciuto il gdr: Ex utente


    So che l'età è avanzata, ma sono un vecchio vecchio utente....volevo chiedere di ricominciare, ma se ho letto bene non serve che rifaccia l'accademia, pur volendo chiedere un cambio di innata....e mi piacerebbe avere un personaggio di età avanzata, che abbia una sua senilità mentale e una sua saggezza
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    Fatto controlla pure :)
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    Allora queste sono le modifiche che dovrei richiedere per le armi:

    Maschera Teschio: Categoria Media
    Mantello Sopravvissuto: Categoria Leggera e vorrei aggiungere una cosa. Quando creai il mantello non esisteva ancora la tecnica del camuffamento e vorrei chiedere se posso aggiungere la possibilità di usare la tecnica con la mia veste.
    Lance Avvitate: Categoria Leggera e il danno diventa 2-3
    Sen Ryōkei: Arma Leggera, il danno diventa 2-3 e poi vorrei modificare una dicitura visto che le quest dei fili metallici sono due ora:
    Dove dice:
    CITAZIONE
    Potranno essere usate le tecniche "Stretta Omicida" e "Gabbia" una volta ottenute dalla quest, usando le stringhe metalliche di quest'arma. Indossare i guanti non comporta l'impossibilità di comporre sigilli.

    Vorrei poterla rendere ora:
    CITAZIONE
    Potranno essere usate le tecniche delle stringhe metalliche, una volta ottenute dalle quest:
    Legatura di Stringhe
    Gabbia di Stringe (Kago no Me)
    Stretta Assassina (Ayametori)
    Manipolazione della Legatura di Stringhe
    Indossare i guanti non comporta l'impossibilità di comporre sigilli.
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    Rosario Kurosu
    Jiro Kotoba (Deah Mask)

    Nome Utente: *Jiro*
    Villaggio: Kumo Ame
    Grado: Mukenin Lv. C Chūnin
    Energia: Rossa
    CITAZIONE
    Jiro: Parlato/Pensato/Io Narrante
    Altri: Kazemaru - Kenshin - Nemico 1 - Nemico 2 - Sumata


    Anche il secondo cadde a terra e Jiro provava una forte pulsione di volerlo finire li, tanto da sentire la testa che gli sbatteva forte. Ma sapeva di non poterlo fare, non davanti a loro.
    E ora?
    E' chiaro che vadano arrestati...
    anche se in mente aveva ben altro, ovvero di farli fuori non appena loro si fossero allontanati, magari utilizzando una copia ...sono stati dei veri sciocchi
    Si, aveva deciso cosa fare, avrebbe creato una copia che si sarebbe occupata di loro due, magari anche con l'aiuto di Sumata, mentre lui avrebbe continuato la missione per condurli verso il Paese delle Rocce.
    Abbiamo comunque una missione da portare a termine. La mia copia e Sumata porteranno questi due al Villaggio della Pioggia. Noi proseguiremo verso il Paese delle Rocce.
    Lascia che una delle mie copie vengano con te...
    Eh??
    ...l'altra proseguirà con noi. Giusto per essere preparati per altri intoppi durante il viaggio
    Istintivamente Jiro fulminò con gli occhi lo shinobi, facendo capire che non gradiva affatto l'idea. Così gli aveva completamente rovinato i piani e sopratutto il divertimento. Senza contare che sarebbero usciti dal percorso che aveva deciso di far fare loro. Purtroppo rifiutarsi non sarebbe stato molto prudente sotto certi aspetti, quindi dovette inventarsi qualcosa alla svelta.
    Va bene...ma ad una condizione
    Si?
    Quando saremo a pochi kilometri dal villaggio devo chiederti di farla ritirare. Questioni di difesa del villaggio che non posso spiegarti...spero tu possa capire

    Ci pensò solo qualche secondo, poi lo shinobi accettò le condizioni dategli Nessun problema...appena glielo dirai la copia scomparirà
    Seccato dalla cosa fece cenno alla copia e a Sumata di muoversi e lo stesso fece Kazemaru con la sua copia. Presi di peso i due uomini si allontanarono e rispettivamente anche loro ripresero a camminare, proseguendo come sempre sotto l'incessante pioggia.
    Camminarono a lungo fino a quando Jiro non avvisò loro che era quasi fatta.
    Ormai manca poco...
    I due avevano preso a parlare tra di loro, ma Jiro non aveva proprio voglia di partecipare alla loro chiacchierata. Quello di cui aveva voglia era fare fuori quei due, ma purtroppo era un bel privilegio che gli era stato negato.
    La loro avanzata venne però disturbata dall'arrivo di un grosso volatile verde, che Jiro ci mise un po' a riconoscere.
    Rosario...
    Era una delle evocazioni di Kirika e il fatto che fosse venuto a cercarlo poteva significare solo una cosa.
    ...ho un messaggio dall'Amekage per te
    Fece un cenno all'uccello e poi si voltò verso i ragazzi.
    Scusatemi un attimo...credo ci sia qualche nuovo ordine. Torno subito...
    Si allontanò insieme al grosso uccello che lo informò su quanto era successo al villaggio e riportandogli i nuovi ordini da parte dell'Amekage. Il grosso volatile andò via, permettendogli così di tornare dagli altri.
    Tutto bene?
    Si...come immaginavo ho un'altra missione...
    Devi andare?
    Si...ma prima devo accompagnarvi al confine...e poi devo riaccompagnare te verso il Paese del Fuoco...Mmmm...faremo così...creerò un'altra copia, così lei verrà con te e potrai tornare, mentre io mi assicurerò che Kenshin e la tua copia arrivino al confine con la Roccia...che ne pensi?
    Beh immagino che se hai altro lavoro da fare...non credo di poter obbiettare...Kenshin tu che ne pensi?
    Per me va bene...non ho problemi a fare così

    Così Jiro creò un'altra copia che si affiancò al vero Kazemaru. Si divisero in due gruppi, prendendo direzioni opposte. Mentre Lui si dirigeva verso il confine, la sua copia si impegnò a scortare lo shinobi della foglia.
    Non vedeva l'ora di lasciarli perché ufficialmente era stanco di essere così accomodante. L'unica seccatura era che non avrebbe avuto molto modo di riposare, visto che una nuova missione era imminente.
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    Rosario Kurosu
    Jiro Kotoba (Deah Mask)

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    Dopo la successione di attacchi il primo uomo cadde a terra esausto, ora dovevano trovare anche l'altro e finire questo stupido gioco di nascondino.
    Meno uno...
    Ma fu proprio lui ad uscire allo scoperto, ma non prima di sferrare un altro attacco a sorpresa. Un disco di vento tagliente, generato per mezzo di uno shuriken venne scagliato tra la vegetazione, finendo per tagliare tutto quello che si trovava davanti. Calcolando la direzione dello shuriken non ci misero molto a capire che il destinatario di quella tecnica era il ragazzo dai capelli rossi.
    Ehh....
    Jiro tirò un sospiro annoiato molto flebile, che nessuno avrebbe percepito. Sapeva che se voleva evitare che quel ragazzo si facesse male doveva intervenire lui in prima persona. Così si mise davanti al ragazzo e usando nuovamente il jutsu che aveva richiamato prima, eresse un muro di terra perfettamente squadrato. Quello sarebbe dovuto essere sufficiente a fermare la tecnica nemica.
    Fu allora che l'uomo finalmente si palesò, brandendo una spada e puntando in direzione dello shinobi della foglia.
    Fa attenzione!!
    Lo shinobi si voltò in tempo, provando ad evitare i due colpi di spada portati dal loro aggressore, che subito dopo indietreggiò, iniziando a comporre nuovi sigilli.
    Jiro capì subito che doveva intervenire per fermare il suo attacco e così compose a sua volta dei sigilli. La tecnica del muro di fango fu tempestiva per difendere Kazemaru, evitando così che i proiettili di vento creati dall'uomo lo colpissero.
    L'uomo rimase li, fermo qualche secondo con il fiatone, permettendo ora alle sue prede di osservarlo per bene.
    Rosario...ma quell'uomo...
    I due lo conoscevano già, era lo stesso uomo che nella taverna aveva osato aprire bocca e che Jiro avrebbe volentieri malmenato.
    Si...a quanto pare è il tipo che ha fatto quella battuta alla locanda.
    Ma perché mai?...
    Perché siete stranieri...ecco l'ignoranza della gente del posto...o forse vuole morire!!
    Beh...allora sistemiamolo
    Si...una volta finita questa storia farò in modo che finisca al fresco

    Jiro stava già pensando come divertirsi con lui, quando Kazemaru volle prendere l'iniziativa.
    Vado avanti io...
    La cosa gli diede un po' fastidio, avrebbe voluto giocare lui con quell'uomo, ma visto che doveva comunque trattenersi, non potendo dar sfogo alla sua vera indole, decise di lasciar correre.
    Lo shinobi tentò di colpirlo con un taijutsu, quindi evidentemente voleva adottare la tattica del corpo a corpo. Così Jiro decise di mandargli Sumata in supporto.
    Vai...
    Il leone corse verso l'uomo non appena ricevette l'ordine e si confuse tra gli attacchi dello shinobi per dargli man forte.
    Approfittando che il nemico era impegnato con loro, Jiro compose i sigilli e poggiò il palmo a terra. Il braccio venne ricoperto di terra e rocce e quando lo alzò, puntando come una pistola l'arto, mirò all'uomo, scagliandogli contro una serie di spuntoni rocciosi aguzzi.


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    Rosario Kurosu
    Jiro Kotoba (Deah Mask)

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    Jiro si guardò attorno, cercando di capire dove potessero essere i nemici che avevano inseguito fino a lì, quando un jutsu si fece largo tra gli alberi. Si trattavano di una serie di proiettili di terra, che viaggavano ad gran velocità, con i quali eveintemente cercarono di coglierli di sorpresa.
    Jiro però fu decisamente più pronto dello shinobi della foglia, che prese in pieno la tecnica avversaria. Infatti lui compose dei sigillie sbattendo le mani a terra sollevò un muro di pietra contro cui i proiettili andarono a scontrarsi.
    Osservò lo shinodi che si rialzava, chiedendosi se dovesse chiedergli ome stava, ma siceramente era stanco di essere troppo gentile e comunque erano nel bel mezzo di una battaglia.
    Delle risate si sentirono intorno a loro, distinguendo due voci diverse.
    Heheh...
    Heheh.....
    I soliti codardi che si nascondono...tsk...

    La cosa era in effetti quasi seccante per lui, tutti facevano sempre la stessa cosa. Ma alla fine il gioco era bello, perché li stanava e poi li uccideva. Ora però non avrebbe potuto fare così, visto che era in compagnia di uno straniero e doveva anche stare attento a non lasciare tracce nel paese della pioggia.
    Come fate a muovervi con tutta questa pioggia??
    Eh...credici o no...a volte è un casino anche per noi

    In verità lui non era abile ancora a muoversi li come un normale shinobi della pioggia e dicendo così sperava di nascondere le sue pecche orientative.
    Non era però quello il momento migliore per distrarsi, perché un nuovo attacco era portato dai nemici. Vide uno shuriken viaggiare verso di se, ma non lo ritenne perticolarmente insidioso, ritenendo di poterlo fermare facilmente. Li colse entrambi in fallo però il cambio di tratiettoria dell'arma, che per mezzo di un jutsu ventoso virò verso Kazemaru, il quale, pur tentando una schivata venne lo stesso preso di striscio dalla scia d'aria tagliente.
    Cercano di usare jutsu per confonderci...e si nascondono...non penseranno davvero di essere al sicuro così??
    Non voleva attirare troppo l'attenzione, altrimenti avrebbe già usato la lava e con una grossa ondata avrebbe incenerito la foresta li davanti aloro, quindi optò per una soluzione diversa, più semplice.
    Hanno un grosso vantaggio qui...credo ci abbiano attirati intenzionalmente
    Nel mentre Jiro si morse il dito per prendere una goccia di sangue e usare così la tecnica del richiamo. Sbattendo il palmo a terra utilizzò la tecnica per richiamare il suo animale segugio.
    ...un richiamo??
    RROOOOOAAARRR!!!
    Con il suo fiuto li troverà...forza Sumata!

    Fiero della sua idea ammirava il compagno quadrupede che con il suo fiuto iniziava la ricerca dei due uomini. Gli si avvicinò per parlargli a bassa voce, così che i due uomini non sentissero che ordini gli stava impartendo
    Inizia a trovarne uno... poi alzò lo sguardo verso Kazemaru Ce ne occuperemo di uno per volta se per te sta bene
    Certo
    Anche il ragazzo usò una tecnica abbastanza comune tra i ninja e creò due copie di se che andarono a posizionarsi accanto a Kenshin.
    Lo proteggeranno...mentre noi ci diamo da fare
    Perfetto!!

    Sumata fiutò filamente qualcosa ed emise un nuovo ruggito per avvertire i due shinobi
    ROOOAR!! Dopo di che partì all'attacco
    Ne ha trovato uno!! Seguiamolo!
    Il primo a tentare l'attacco fu proprio il leone, usando il suo fiuto per individuare dove si fosse nascosto l'uomo, ovvero nei pressi di uno degli alberi. Dopo fu la volta di Jiro che componendo i sigilli, poggiò il palmo a terra per creare una serie di lupi, con il terriccio fangoso creato dalla pioggia, che si scagliarono all'attacco del bersaglio designato.
    Vide Kazemaru prendere due lame, pronto a lanciarsi all'attacco, così Jiro fece un fischio che richiamò il suo animale per farlo partire nuovamente all'attacco. Sumata portò un finto attacco con una zampata, così da distrarre l'uomo dall'arrivo di Kazemaru e dargli così più margine di riuscita alla sua offensiva.



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    Rosario Kurosu
    Jiro Kotoba (Deah Mask)

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    Comodamente steso Jiro si riposava per il lungo viaggio fatto, trovano un piacevole ristorono lontano da tutta quella pioggia. Ma purtroppo tutta quella pace non poteva evidentemente durare visto che il suo sonno venne disturbato da un rumore vitreo e chiaramente forte proveniente da una delle stanze davanti alla sua.
    Spalancò gli occhi e si lanciò giì dal materasso. Non era certo che ciò che avesse sentito fosse qualcosa di cui preoccuparsi, ma nel dubbio decise di controllare. Indossò così alla svelta stivali e tunica e si avvicinò al pomello della porta, aprendolo lentamente. Alla stessa velocità aprì anche la porta, controllando con gli occhi che non ci fosse nessuno fuori. Il corridoio era deserto e scuro e nulla si muoveva. Aprì la porta lignea ancora un po' e fece i primi passi in avanti, quando sentì la voce di Kazemaru proveniente dalla sua stanza.
    Credo ti sia andata male...
    C'è qualcuno con lui?...quindi non mi ero sbagliato su quel rumore!
    Tirò fuori un kunai e se lo tenne nella mano sinistra mentre si avvicinava con cautela sempre di più alla porta della stanza dello shinobi della foglia. Accostandosi sentì nuovamente Kazemaru parlare Chi sei? e non ricevere alcuna risposta alla sua domanda.
    Pensò un attimo cosa fare, come intervenire. Se aprire lentamente la porta o entrare di scatto. Preferì la seconda azione, visto che la prima avrebbe annunciato di più la sua presenza. Dopo essersi preso il tempo per pensare, con forza si scontrò con la porta e l'aprì. Davanti a lui c'era Kazemaru a pochi centimetri e a terra un serpente rosso di cui non capiva la provenienza. A qualche passo da lui c'era anche qualcuno che dalla sagoma si capiva esserre di sesso maschile.
    Che succede?!
    L'entrata in scena di Jiro però non sortì un effetto positivo. Nella distrazione l'uomo infatti ne approfitto per scappare, lanciandosi con un balzo fuori dalla finestra dopo una veloce corsa.
    Accidenti...
    Entrambi corsero alla finestra, così da vedere dove si stesse dirigendo, notando che si muoveva verso la foresta.
    Chi era?
    Non so...è...

    Ma prima che il ragazzo potesse finire di parlare, dalla stanza a fianco, quella di Kenshin, si sentirono dei rumori di colluttazione.
    Anche da Kenshin!!!
    Muoviamoci!!

    Di corsa lasciarono la stanza di Kazemaru per fiondarsi in quella del ragazzo. Senza perdere tempo di lanciarono contro la porta e con il peso della loro porta la sfondarono entrando così nella camera, dove videre il ragazzo davanti a loro, che teneva tra le mani la sua spada, benché infoderata e l'ombra di uomo accanto alla finestra.
    Nel vederli arrivare forse l'uomo si allarmò per il numero di persone da fronteggiare e così fuggì anche lui dalla finestra, riversandosi per la strada.
    Due uomini...non è una coincidenza
    Allora andiamo a prenderli!

    Si avvicinarono alla finestra, oltrepassando il ragazzo Quella va sfoderata però... pensò guardandogli la spada che brandiva in quel modo assurdo. Non concepiva come si potesse combattere in un modo simile.
    Verrò anche io...
    Ne sei certo?

    La cosa sorprese Jiro, ma in negativo. Pensava infatti che sarebbe potuto essere d'intralcio.
    Se mi lasciste qui nulla toglie che potrebbero attaccarmi di nuovo...se starò con voi sarò più al sicuro. Dopotutto...la vostra missione è scortarmi no?
    Kazemaru sembrò farsi convincere dalle parole del ragazzo
    Va bene...resta dietro di noi...
    Jiro non era molto d'accordo, ma ormai sembrava essere presa la decisione e visto che non voleva perdere le tracce degli uomini prima che la pioggia le cancelasse del tutto, esortò i due a darsi una mossa.
    Non perdiamo altro tempo allora...o ci sfuggiranno!
    Balzarono anche loro dalla finestra, iniziando a correre nella direzione in cui avevano visto andare i due uomini. Sicuramente dovevano essere complici e il fatto che avessero attaccato insieme siginficava probabilmente che avevano un piano ed un obbiettivo. A Jiro non interessa nulla di tutto questo, ma solo sgranchirsi un po' le mani, cercando ovviamente di tenersi calmo, senza esagerare troppo o i suoi impulsi omicidi avrebbero avuto il sopravvento. La foresta era piuttosto buia, sia per le piante che non facevano filtrare la luce della luna, sia per pa pioggia che limitava un po' la visuale da lontano. Ma il lancio di kunai ai loro piedi, per bloccare la loro corsa fece ben capire che gli uomini che li avevano attaccati non erano interessati a fuggire, ma a cercar battaglia.
    Bene...sarò contento di prendervi a pugni!!
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    Rosario Kurosu
    Jiro Kotoba (Deah Mask)

    Nome Utente: *Jiro*
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    Jiro: Parlato/Pensato/Io Narrante
    Altri: Kazemaru - Kenshin - Oste - Uomo



    La tranquillità di quel luogo sembrò rovinarsi nel momento i n cui Kazemaru e Kenshin abbassarono i loro cappucci. A macchia d'olio gli sguardi dei presenti iniziarono a concentrarsi su di loro e nessuno sembrava avere un'espressione felice.
    Siamo certi che sia un buon posto questo?
    Tranquillo. Nel caso di problemi interverrò io...

    Kazemaru cercò un confronto con Jiro sulla situazione e questi cercò di rassicurarlo. Lui si era già trovato una volta in quella locanda e di certo non c'era tutta quest'aria tesa. Non poteva aspettarsi che la venuta di forestieri avrebbe creato questo clima ostile.
    Non ci volle molto che ora l'oste li degnò di considerazione, seppur con un tono poco amichevole
    Che volete?
    L'uomo li guardava con occhi sprezzanti e di certo lo sguarò severo che Jiro gli rivolse non fu da meno.
    Vorremmo...
    Il ragazzo capì che era meglio parlare lui, visto che questa situazione si era creata proprio per la loro presenza. Alzò la mano, interrompendo Kazemaru, ma fecendogli un cenno per fargli capire che era meglio se se ne occupava lui.
    Un tavolo...e una stanza per la notte...
    Mentr l'oste in un primo momento si limitò a sollevare il sopracciglio, da un tavolo in sala si sollevò la voce di uno dei presenti, che attirò l'attenzione di tutti.
    Dì che non ci sono tavoli per gli stranieri...
    Tra i presenti suscitò un coro di risate beffarde, a cui l'oste fece fatica a sottrarsi.


    E va bene...
    Jiro si abbassò il cappuccio, rivelando anche lui il volto e tirando già la zip del suo impermeabile mostrò la placca metallica che aveva sotto la veste, su cui era inciso il simbolo della Pioggia. Già questo bastò per placare le risate e l'atteggiamento da sbruffone di qualcuno dei presenti.
    Se avete dei problemi con lo shinobi della Foglia potete parlarne con me...
    Si mosse in direzione dei tavoli, buttnando l'occhio proprio in direzione dell'uomo che aveva osato parlare prima.
    ...sono stato incaricato dall'Amekage di fare loro da scorta nel Paese. Qui qualcuno ha qualcosa da commentare?
    Con uno sguardo fulminante e ancora più servero, da sinistra a destra osservò tutti i presenti, che sembrarono ingoiare il rospo. Nessuno proferì parola per timore. Bene... La carrellata di sguardì terminò sull'oste a cui Jiro ripropose nuovamente ciò che voleva.
    ...ora potremmo avere un tavolo?

    Con un mix di musica rock e metallara che aleggiava nell'aria, Jiro si diresse verso l'uomo che aveva osato parlare sotto lo sguardo di tutti i presenti. Lo afferrò per i capelli e con un colpo secco gli spiaccico il muso sul tavolo con gran forza, rompendogli il naso.
    Tirando su la testa gli si poteva infatti vedere il sangue grondare a fiotti, mentre l'uomo si lamentava per il dolore. Tirandolo sempre per i capelli lo tirò giù dalla sedia, deciso a fargliela pagare per lo scherno subito. Lo tirò fino alla parete e sbattendolo contro il muro, prese un kunai e glielo conficcò nella mano, inchiodandolo alla parete stessa.
    AHHHHH!!!!
    Altrettanto fece con l'altra mano rimasta, con un nuovo kunai che si conficcò tra palmo e parete.
    ARRGHH!!!!
    Hai scherzato con la persona sbagliata!!
    Un pugno secco e lo colpì alla testa, che spinta indietro sbatté contro la parete, facendogli perdere così i sensi. Jiro si voltò verso tutti i presenti, attoniti e increduli per quanto appena successo.
    Qualcuno ha qualche altro commento da fare?
    nessuno però osò parlare e così Jiro si mosse verso l'oste, ripetendogli ciò che aveva già detto, con le uniche differenze rispetto a prima erano le mani macchiate di sangue
    Un tavolo...e una stanza per la notte...

    Senza obiettare l'oste mostrò la strada portandosi avanti Venite con me...
    Ma nonosntante le parole di Jiro, anche se ora si era dimoastrato più disponibile, l'uomo riverso la sua scelta su uno dei tavoli peggiori rimasti. Posizionato accanto ad una finestra mezza rotta, da cui entravano spifferi freddi e acqua
    Beh...almeno è qualcosa no?
    Trovando inutile fare commenti, Jiro si sedette, seguito dai due ragazzi
    Perché ci guardano così?
    Jiro alzò il sopracciglio, ipotizzando quale fosse la risposta, trovandola oltretutto scontata.
    E' per quello che mi hai detto vero? Il Paese è stato talmente tanto chiuso nei suoi confini che chi viene da fuori non è visto di buon occhio
    Pre la broca d'acqua e si riempì il bicchiere. Con un gesto di formale cortesia, cosa che voleva far sembrare che fosse, riempì i boccali anche degli altri due. In realtà fu un modo per temporeggiare e trovare una risposta da poter dare. Doveva continuare a far credere loro determinate cose, quindi le sue parole dovevano essere più che accurate. Poggiò nuovamente la brocca sul tavolo, rispondendo alla domanda di Kazemaru con un si accennato con il capo.
    E' per questo che l'Amekage insiste a dare un ninja della Pioggia come scorta. Un ninja...ma anche un normale cittadino di un altro paese non verrebbe visto di buon occhio qui...almeno le cose per ora sono così. Se si sollevasse polemiche o anche semplici risse...
    ...Sarebbe un vero casino...

    Dopo una ventina di minuti arrivarono al loro tavolo le cibarie e così passarono un tranquillo momento in cui non pensarono altro che a rifocillarsi. Al contrario degli altri due Jiro non si interesso dei presenti nella locanda che continuavano a fissarli, ma si rese conto di starsene fin troppo in silenzio e doveva però cercare di essere più colloquiale con loro. Decise di capire qualcosa in più sul ragazzo che stavano scortando, visto che di Kazemaru aveva già appreso qualcosa.
    Come mai sei diretto nel Paese delle Rocce?
    Sono originario di quel Paese...come Kazemaru già sa...sono stato tenuto prigioniero per lungo tempo, fino a quando uno shinobi della foglia non mi ha trovato e liberato. Il mio desiderio è solo quello di tornare a casa
    In realtà no gli itneressava nulla di quello che stava dicendo, a stento lo ascoltò Intervenne però Kazemaru, che invece sembrava erssere molto più interessato.
    Scusa...più o meno so cosa il mio compagno è andato a fare nel posto di trovavi e mi sembra di aver capito che è stata una coincidenza l'averti salvato. Mashu... si voltò verso Jiro ...è il ninja di cui parlavamo...
    Jiro fece un cenno con il capo, ma in mente sua pensava a tutt'altro Chissene...
    ...è andato li a salvare il padre, catturato perché quella gente che voleva apprendere i suoi kenjutsu...quindi...perché hanno catturato anche te?
    Finalmente ha fatto la domanda...sembrava un monologo
    Sei anche tu abile con la spada?
    Beh sono di certo maneggiare una spada...ma non è per quello che mi tenevano prigioniero. Saper utilizzare la spada...ma non possederne una è decisamente inutile...ed è per questo che hanno preso anche me. Io sono un fabbro di spade...
    A guardarlo Jiro non avrebbe ai detto che quel ragazzo fosse un armaiolo
    In sostanza quindi volevano che tu producessi armi per loro
    Esattamente
    Bisogna immaginare che quindi se hanno preso proprio te...da un paese lontano...devi essere molto bravo in quello che fai

    Da quanto era appena stato detto, a meno che non avevano bisogno di un semplice fabbro, quel ragazzo doveva ovviamente avere delle abilità qualità manifatturiere sulle armi
    Abbastanza da essere preso come bersaglio...
    Questa fu la prima cosa interessante che trovò sul ragazzo
    Beh ora tornerai a casa, nessuno ti costringerà a fare più nulla...hai una famiglia?
    No...sfortunatamente nessuno è ad attendermi
    Oh...povero...Bah..sopravvalutata la famiglia...
    E per la cronaca...non ho mai ceduto alle loro pressioni. Non ho prodotto nemmeno una spada per quelle persone

    Jiro alzò il sopracciglio. L'affermazione appena fatta sembrava voler dire che il moccioso era uno tosto, ma si chiese se avesse mantenuto questo atteggiamento spavaldo anche davanti ad una tortura fatta da lui.
    Continuarono a consumare il pasto, restando più tempo li seduti a riposare e parlare, fino a quando non decisero che si era fatta una certa ora ed era il momento di andare a riposare.
    Tutte le stanze si trovavano al piano di sopra e fu li che si diressero dopo essersi alzati da tavola. L'oste avevas dato loro le chiavi per tre stanze ravvicinate. Due erano affiancate, mentre la terza era posta difronte.
    Prenderò io questa di qua...voi potete stare vicini.
    Si bene...allora a domani...

    Ognuno entrò nella propria stanza, chiudendosi la porta dietro. Jiro tirò un sospiro quasi scocciato. Fino ad ora la missione stava andando bene, ma era di una noia mortale. Si tolse l'impermeabile buttandolo via su una sedia. Stesso fece con gli stivali, lanciandoli per terra. Si lasciò cadere sul letto, cercando di prendere sonno.
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    Rosario Kurosu
    Jiro Kotoba (Deah Mask)

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    Energia: Rossa
    CITAZIONE
    Jiro: Parlato/Pensato/Io Narrante
    Altri: Kazemaru - Kenshin


    Avendoli avvistati, Jiro decise di muoversi verso di loro, così che anche lui fosse visto. Una volta uscito dalla boscaglia andò loro incontro, alzando la mano come per farsi notare e a sua volta i due iniziarono a camminare verso di lui, anche se uno dei due, quello con capelli rossi venne invitato dallo shinobi della foglia a fermarsi prima.
    Salve...
    Il ninja della foglia che devo scortare presumo...
    Si...

    Jiro e l'altro shinobi si ritrovarono l'uno di fronte all'altro e subito, l'osservare il suo copri-fronte gli riportò in mente diversi ricordi, su come e quanto si era divertito nel Paese del Fuoco.
    ...mi chiamo Kazemaru... Il ragazzo alzò la mano, in segno di saluto, ma Jiro fu preso per un momento da quella marea di ricordi che lo isolarono in un'istante dal mondo che lo circondava.

    ...Mare dei Ricordi...
    Sangue...per terra...sulle mie mani...impronte lasciate al passaggio degli scarponi, mentre mi allontano da un
    cadavere, che felice, sorride perché finalmente tutto è finito...la sua vita e le mie torture.
    Corpi che uno dopo l'altro cadono al suolo quando la mia stretta molla il loro collo e senza vita ornano il tappeto rosso del mio successo.
    Villaggi che cadono, gente che grida e muore. Inseguitori che si pentono di aver seguito le mie orme.
    Shinobi dopo shinobi, accorcio le fila dell'albero, facendo cadere le sue verdi Foglie, bruciandole. Annichilendo il loro futuro, che scompare in una stretta di calda lava, facendo si che di loro non rimanga che cenere.
    La giustizia non esiste, esisto io, come la Morte. Una maschera di ferro che mi priva della mia identità terrena e mi rende qualcosa di più, qualcosa che nessuno vorrebbe mai incontrare, forse...nemmeno io.

    Mazel tov a tutti voi che vi troverete sulla mia strada. Io farò del mio meglio per apporre con il vostro sangue il mio rosso sigillo
    , così che tutti possano ricordare a cosa sono predestinati.
    Ciò che aspetta voi e ciò che aspetta me, è solo un'oscurità già formatasi, pronta ad emergere.


    La mano di quel ragazzo era li tesa ad attendere, quando anche Jiro alzò la sua e gliela strinse
    ...Rosario...
    Il tono con cui pronunciò il suo nome fu duro e distaccato. Alzò lo sguardo, osservando il ragazzo a pochi passi da loro.
    E' lui la persona da scortare?
    Si esatto
    Sembra solo un ragazzino...

    Mentre era intento a fissarlo incuriosito, lo shinobi della foglia fece una strana domanda.
    Non ci saranno problemi durante il viaggio vero?
    la prima cosa che fece istintivamente fu quella di lanciargli un'occhiataccia, ma lui non era stupido. Aveva degli ordini e doveva tenerli presente.
    I nostri Kage hanno un accordo, io vi farò da guida...se dovessero esserci problemi lungo la strada sarò di supporto
    Per quanto si sforzasse, non era molto abituato a parlare con le persone, quindi qualsiasi cosa avesse fatto sarebbe risultato di certo un tipo strano. Il meglio che poteva mostrare di se era quindi una gentilezza che di certo non gli apparteneva, mescolata ad altre futili cose come accondiscendenza e servilismo alla missione.
    Lo shinobi fece segno al ragazzo dai capelli rossi di avvicinarsi, così da finire le presentazioni.
    Lui è Kenshin...
    Piacere...

    Un semplice gesto con il capo fu la risposta del ninja della pioggia, dopo di che passò subito ai fatti concludenti.
    Siete pronti per partire o avete bisogno di riposare un po' prima?
    No siamo apposto
    Abbiamo già avuto modo di fermarci
    Bene allora possiamo andare...

    Mentre si voltava, iniziando ad incamminarsi per tornare nuovamente nella foresta, Jiro pensò bene che se voleva fare in modo che tutto filasse liscio, doveva mostrare più interesse a verso di loro. Non era una cosa che realmente gli andava a genio, ma era quello che andava fatto.
    ...ancora una cosa... Disse voltandosi nuovamente indietro verso i due
    Si?
    Avete impermeabili con voi?

    Sapeva bene quanto potesse essere fastidiosa la pioggia una volta arrivati in territorio inoltrato, e da quanto aveva visto i due non sembravano per niente essere preparati.
    No a dire il vero, non abbiamo proprio pensato alla pioggia...sciocco da parte nostra
    Come immaginava non erano pronti ad imbattersi nella pioggia, ritenendoli davvero sconsiderati in questo.
    Nessun problema...prima che inizi la parte dove la pioggia è intensa ci vorrà qualche kilometro. Lungo la strada troveremo sicuramente un villaggio dove poterne comprare un paio per voi
    E come detto, mostrò loro la falsa gentilezza che però risultò ai due compagni di viaggio essere molto utile. Ormai Jiro aveva imparato a conoscere il territorio della Pioggia, dopo tutto era necessario se voleva far finta di essere nato e cresciuto li. Reperito ciò che serviva loro, ripresero il cammino, con destinazione Paese delle Pietre.
    Durante il viaggio ci fu ovviamente e per lui anche sfortunatamente, modo di parlare. Non riceveva così tante domande su di lui da quando era al Villaggio della Nuvola e ciò gli dava alquanto fastidio, ma alla fine dovette accettare la cosa.
    E' vero che la pioggia è stata attaccata dall'Akatsuki?
    Si...è così...A dirla tutta io non ero al villaggio in quel momento, ma fuori in missione. Le cose mi sono state raccontate...

    In verità lui non si era ancora unito all'Akatsuki quando successe il tutto, ma si ritrovò a far parte delle due cose direttamente in un momento successivo.
    E' per questo che il Villaggio della Pioggia attualmente è in fase di assestamento?
    Gli lanciò un'occhiata seccata, mentre pensava che quel ragazzo faceva davvero troppe domande per i suoi gusti.
    Se non gli do qualcosa credo non la smetterà di domandare...
    Pensò bene cosa dire, doveva mostrarsi sia riluttante a parlare, sia dare l'impressione di voler cedere alla trattativa sociale.
    Mi spiace, ma non credo di essere autorizzato a parlare di queste cose...almeno in maniera ufficiale... aspetto qualche secondo prima di continuare. Giusto il tempo di vedere sul visto dello shinobi quell'espressione che diceva "Ho toppato a fare questa domanda" e appena la vide ...Ma... Gli occhi del ragazzo si illuminarono, concedendo nuovamente la sua attenzione a Jiro, facendolo diventare ora preda del suo discorso ...credo che tu sappia già la risposta. Non posso entrare nei dettagli...ma mi sembra chiaro che respingere l'Akatsuki ha comportato uno sforzo non indifferente. La nostra Amekage sta facendo di tutto per rendere la situazione migliore...
    Con la coda dell'occhio fissò Kazemaru e poi, voltando la testa indietro, osservò per un breve istante anche Kenshin
    Credimi...il vecchio capo della Pioggia non avrebbe autorizzato una missione del genere.
    Un tipo chiuso?
    Un tipo diffidente...proteggere il Paese equivaleva a tenere lontani gli stranieri...
    Mentre l'attuale Kage...fa il contrario?

    Mentalmente sorrise, al pensiero di averlo portato sulla strada che voleva lui.
    Si...crede che possa ottenere risultati migliori colloquiando con i villaggi
    Così facendo aveva dato un certo aspetto del Villaggio della Pioggia e dell'Amekage al ragazzo, che molto probabilmente ad esito missione, una volta tornato al suo Villaggio, avrebbe inserito nel rapporto da consegnare all'Hokage. La sottigliezza del piano di Jiro era spietata quanto la sua capacità di uccidere le persone.
    Come previsto, addentratisi nel Paese, la pioggia iniziò a farsi più forte, non permettendo di continuare tranquillamente.
    La notte la pioggia incalza di più...meglio trovare un posto dove fermarci e ripartire domattina
    Sulla sua sollecitazione, decisero quindi di trovare riparo presso una locanda verso cui Jiro li condusse.
    Il posto da fuori non era ben illuminato, non lasciando capire, nel buio della sera, quanto fosse grande l'edificio. Ne ebbero una concezione migliore una volta dentro, vedendo come fosse grande e spaziosa, oltre che piena di gente, la sala principale. C'erano molte persone, ma nessuno sembrò avere interesse nei nuovi arrivati che cercavano un riparo dalla pioggia. Nemmeno l'oste si accorse che era entrato qualcuno tanto aveva da fare.
    Non vedo l'ora di mangiare qualcosa...
    Si è vero...ho una gran fame anche io
    Tranquilli, presto ci siederemo...
  13. .
    Rosario Kurosu
    Jiro Kotoba (Deah Mask)

    Nome Utente: *Jiro*
    Villaggio: Kumo Ame
    Grado: Mukenin Lv. C Chūnin
    Energia: Rossa
    CITAZIONE
    Jiro: Parlato/Pensato/Io Narrante
    Amegakure: Kohana


    Non era ancora molto in grado di starsene con gli altri abitanti del villaggio. Per Jiro tenere a bada le sue repulsioni omicide era qualcosa che non piaceva, ma se voleva mantenere la nuova identità che aveva assunto, per forza di cose doveva continuare a concentrarsi e focalizzare i suoi obbiettivi primari. Per fare ciò era solito andare un po' fuori dal villaggio, lontano da tutte quelle costruzioni metalliche che lo soffocavano. L'unica cosa a cui non sembrava riuscire a sfuggire era quella maledetta pioggia incessante che abbracciava tutto il territorio circostante. Per ripararsi si procurò un impermeabile scuro, che portava sempre con se, tenendo il cappuccio alzato. Era solo uno dei tanti espedienti per mascherare il suo aspetto, a cui aveva aggiunto una tinta ai capelli, facendoli diventare color corvino e delle lenti a contatto che gli avevano fatto assumere una colorazione rossastra alle iridi.
    Spesso si allontanava per meditare, una piccola pratica zen che gli era stata consigliata per mantenere la calma. Il luogo preferito era un piccolo fiumiciattolo, la cui corrente era rinforzata dal cadere della pioggia, e lo rendeva così leggermente più forte. Aveva ripreso ancora con le medicine. Prima non gli era stato più possibile perché procurarle era molto complicato e così aveva deciso di smettere. Ma ricordava molto bene che erano un grande aiuto a mantenerlo calmo, a reprimere quella voce nella sua testa che continuava a ronzare. Spesso quando si affacciava nello specchio d'acqua del fiume, invece di vedere il suo volto, vedeva la maschera metallica di Death Mask. La cosa non lo spaventava, perché vedeva solamente ciò che realmente era, ciò che non aveva abbandonato. Jiro, Rosario, Death Mask. Erano solo nomi, ma la persona dietro tutti quei volti era sempre la stessa. L'unica differenza era che ora la gente in giro avrebbe visto solo uno di loro, almeno per un po' Rosario avrebbe dovuto essere la presenza dominante, così da ritagliare un suo spazio all'interno del villaggio della Pioggia.
    Visto che in pochi sapevano di lui dovette partire da una posizione medio bassa, con il grado di Chūnin, ma la cosa poco gli importava. Come ogni altro ninja del villaggio doveva dimostrare di saper dare il proprio contributo e per questo lavorò a stretto rapporto con altri shinobi, anche se non riuscì ad instaurare con nessuno di loro un vero rapporto. Tutto quello che fece furono fino ad allora però piccoli lavori all'interno del Villaggio stesso, ma vista la sua instabile psiche, non gli era stato ancora assegnato un vero compito ufficiale. Ma anche per questo arrivò il giorno, quando l'Amekage lo convocò a rapporto nel suo ufficio.
    Una volta dentro con un solo gesto della mano la donna, una splendida donna dai lunghi capelli verde smeraldo e una carnagione candida, invitò tutti ad uscire e nessuno batté ciglio al suo ordine. Otosake Kohana, l'Amekage del Villaggio della Pioggia e allo stesso tempo Misaki Kirika, membro dell'Organizzazione Mukenin più conosciuta in tutte le nazioni del continente, l'Akatsuki.
    Solo quando furono fuori i due poterono parlare in tranquillità.
    Rosario eh...nome particolare...occidentale non è vero?
    Jiro mise le mani nelle tasche del suo impermeabile e fece spalline. Parlare così del suo nome gli faceva un po' strano, e una parola sbagliata anche li dentro poteva far saltare la copertura.
    E' cauto parlare così?
    Si tranquillo...non corriamo problemi. Le guardie fuori in realtà sono due Zetsu trasformati, non lasceranno avvicinare nessuno.

    La cosa lo colpì, una donna bella e astuta, si chiese ora quale fosse il suo vero aspetto.
    In questo caso...questo tipo è quello che più mi assomigliava, il nome me lo dovrò tenere
    La donna gli sorrise, mentre lui rimase impassibile sotto il suo cappuccio.
    Comunque è proprio per una questione di sicurezza che ti ho chiamato...
    E' successo qualcosa?
    ...la Foglia deve scortare un uomo fino al Paese delle Rocce e per farlo deve passare per il nostro territorio. Ho bisogno che qualcuno li guidi...ed eviti che chiunque venga mandato ficcanasi in giro.

    Essendo il Paese della Pioggia il nascondiglio dell'Akatsuki era normale che lei come tutti i membri non volessero gente che girava liberamente per il territorio, ed era anche semplice capire perché era stato scelto lui e non un comune ninja del villaggio.
    Pensi di poterlo fare?
    Nessun problema... era da molto che non riceveva una missione ufficiale in questo modo e ciò gli ricordava molto i tempi in cui era un ninja della nuvola ...mi assicurerò che proceda tutto tranquillamente
    La donna gli passò una busta, e aprendola Jiro scorse una serie di fogli e una mappa. Li dentro c'erano tutte le indicazioni necessarie sul luogo approssimativo dove avrebbe intercettato il convoglio della foglia e le identità fornite dall'Hokage per non commettere errori.
    Bene...se è tutto allora vado
    Jiro lasciò l'ufficio, pronto ad avventurarsi verso il suo primo compito ufficiale come ninja della pioggia e finalmente avere un po' d'azione, anche se il suo compito prevedeva solo di fare da scorta. In verità voleva solo uscire un po' dal villaggio, dato che non gli piaceva rimanere troppo tempo fermo in un luogo. Man mano che avanzava nel paese, vide come anche fuori fosse tutto uguale. Tutto era bagnato dalla pioggia costantemente e si chiedeva come fosse possibile un tempo del genere. Ma ora avrebbe dovuto definire quel paese come casa sua molto probabilmente e quindi doveva accettare anche la pioggia. Una volta raggiunto il confine rimase li in attesa di vedere arrivare le persone che avrebbe dovuto scortare. Stando alle informazioni erano solo due persone, e solo una di loro era uno shinobi.
    Un solo shinobi non dovrebbe essere un problema da gestire...meglio per lui che non mi causi problemi
    Rimase in appostamento diverse ore prima che intravide in lontananza qualcuno arrivare. In un primo momento non poteva ancora distinguere le due sagome che gli stavano venendo incontro, ma era quasi certo che fossero loro. Decise di non uscire allo scoperto fino a quando non ne ebbe la conferma e notando il copri-fronte della foglia capì che si trattavano proprio dei due uomini tanto attesi.
    Finalmente...
  14. .
    Jiro Kotoba (Deah Mask)

    Villaggio: Kumo Mukenin
    png

    Età: 17
    Segni Particolari: Segni di Ustioni sul lato sinistro del corpo e del volto
    Gruppo Sanguigno: A+
    Grado: Genin Lv.C
    Energia: Rossa
    Status Mentale: Instabile
    Professione: Mukenin Mercenario
    Affiliazione: Nessuna
    Punti Wanted: 25

    ---------------------------------------------------------------

    Ricercato nei Villaggi: Kumo - Konoha
    Taglia: 1050 Ryo
    Abitudine: Disegnare una croce sulla fronte delle sue vittime con il loro sangue.
    Motto:
    It's Show Time
    Passioni:












    Storia:
    Jiro Kotoba, giovane ninja del paese del fulmine, distintosi come uno dei più promettenti ninja del villaggio. Da tempo ormai aveva superato con successo l'accademia e si era proiettato in quello che era il grande e vasto mondo dei ninja. Portò a termine alcune missioni di livello basso, distinguendosi tra i membri delle varie squadra tra cui venne affidato. Prese successivamente un periodo di riposo dalle missioni, quando un lutto colpì la sua famiglia. Tornato da una missione trovò la sua casa completamente avvolta dalle fiamme. Il modo di come ciò sia stato possibile è ancora ignaro, ma in quel tragico incidente i suoi parenti più stretti morirono tutti avvolti dalle fiamme. Ciò scatenò nel ragazzo un senso di inquietudine, che lo resero psicologicamente instabile. Sotto ordine del Raikage, fu costretto a prendersi un periodo di riposo, restando così lontano dal campo di battaglia. In tutto questo doveva essere seguito da un dottore, che valutasse costantemente il suo stato psicologico, così da considerare quando fosse più opportuno farlo tornare in servizio. Passarono circa due anni prima che Jiro potesse essere considerato riabilitato. L'incidente della sua famiglia lo aveva scosso molto, era ancora un ragazzino e non poteva pensare di aver perso i genitori. Anche se addestrati a molte cose, nessuno può essere addestrato alla morte dei propri cari. In tutto questo tempo, sempre seguito da qualcuno, però aveva continuato a tenersi in allenamento. La sua più grande dote era la capacità datagli dalla sua innata. Infatti in pochi nel villaggio della nuvola possiedono le capacità di Jiro, ovvero la possibilità di controllare e manipolare la lava a suo piacimento. All'interno dell'organizzazione di Kumo tutti ci tenevano affinché il ragazzo recuperasse quanto prima possibile la sua stabilità, era visto come una risorsa preziosa per il villaggio e il loro interesse era che tornasse in servizio il prima possibile. Passati i due anni, gli venne finalmente dato l'ok per tornare in servizio, restando però, sempre sotto il controllo attento di uno specialista. Dopo gli eventi del segno maledetto però Jiro non fu più lo stesso, la sua psiche iniziò a crollare come un castello di sabbia e alla fine decise di lasciare il villaggio. Durante la sua fuga venne però fermato da un ragazzo, tra i due ci fu uno scontro all'ultimo sangue ma alla fine Jiro riuscì a prevalere. Stava per ucciderlo, sotto l'influenza del segno maledetto, ma si fermò in tempo. Prima di andarsene gli fece un segno con il suo sangue, una croce sul palmo della mano del ragazzo, come una sorta di sua firma. Lasciato il villaggio della nuvola, iniziò a vagare per il paese del fulmine passando di villaggio in villaggio, ma sapendo che era ormai ricercato. Decise così di camuffare la sua identità, confezionandosi una specie di costume che avrebbe segnato la svolta della sua vita, alla prima occasione buona si sarebbe fatto riconoscere come Death Mask.


    Edited by *Jiro* - 22/12/2015, 08:07
  15. .
    Jiro Kotoba - Death Mask

    Nome Utente: *Jiro*
    Villaggio: Kumo
    Grado: Mukenin Lv. C
    Energia: Rossa
    CITAZIONE
    Jiro: Parlato/Pensato/Io Narrante
    Tonou Uchiha
    Sumata


    Il ragazzo era a terra, stremato e sanguinante, ormai era un verme privo di ogni capacità. Voleva delle risposte, voleva sapere, ormai sentiva che gli era rimasto solo questo.
    Ch...chi sei?
    Il ragazzo lo guardava, con fare distrutto, morente. Come se quello fosse il suo ultimo desiderio.
    Se...proprio...devo...ahhh...morire...almeno... faceva davvero difficoltà a comporre le frasi, era più vivo che morto ...dimmi...chi sei!
    Quelle del ragazzo non sembravano essere suppliche, ma l'atto di qualcuno di sapere chi era la mano che lo avrebbe giustiziato. Incrociò gli occhi del ragazzo con il suo sguardo, leggendo la determinazione anche prima della morte.
    Quella sensazione che avvertì, fu qualcosa di meraviglioso, il potere di decidere della morte di qualcuno, era inebriante. Ma la follia che girava nella sua mente in quel momento, iniziò a fare mille e più pensieri. La sua capacità di ragionare non era per nulla lineare, ma contorta e mutevole. Sentì come un brivido dietro la testa, tanto da fargli venire le convulsioni al capo.
    Si avvicinò al giovane, li steso per terra, nel fango che lo sommergeva e già lo rendeva un cadavere pronto ad essere seppellito.
    Alzò il piede destro e schiacciandolo verso il basso sul avambraccio del ragazzo, più e più volte per farlo gridare dal dolore. Poi si chinò verso di lui e con il palmo al contrario gli diede uno schiaffo in viso.
    Sembrò continuarlo a pestare per bene, ma non sembrava per gioia che lo faceva, non disse nulla per tutto il tempo che lo percosse.
    Quando vide che era allo stremo, si pose sopra di lui dall'altro lato per guardarsi dritti in faccia. Si abbassò il cappuccio e si levò la maschera, mostrando il suo viso al ragazzo. Un viso giovane, un ragazzo dai capelli tra il rosso e il violaceo e un profonda bruciatura che gli percorreva tutta la guancia sinistra in su fino alla fronte. Probabilemnte in realtà i due avevano la stessa età. Il segno maledetto era ancora attivo nel momento che si tolse la maschera, ma piano piano iniziò a ritirarsi fino a scomparire del tutto.

    Del tuo villaggio non mi può importare di meno...quanto a me... Si inginocchio verso il ragazzo, così che potesse vedere bene il suo volto ...sono solo un'anima persa...che sceglie di portare morte in questo mondo...ma per una volta...voglio lasciare una persona in vita. Voglio vedere se riuscirai a rialzarti...se riuscirai a trovarmi...poi potremmo parlare ancora...o forse scontrarci...chissà!
    Jiro si rimise la maschera e si rialzò, continuando a fissarlo.
    Vivere...o...Morire...lo lascio...a te... la voce tornò ad essere spettrale come lo era prima ...sono curioso...di vedere...la tua...volontà...Uchiha!
    Detto questo se ne andò via, percorrendo il sentiero non battuto della foresta, cercando di allontanarsi quanto più possibile da li. Era passato troppo tempo, di sicuro da un momento all'altro sarebbe giunto qualcuno. Quello era il momento di andare via e scomparire.
    Quello che aveva in mente nessuno ancora lo avrebbe saputo, come ragiona una mente corrotta è inspiegabile al genere umano.
28 replies since 29/8/2014
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