Konoha/Ame: Mastro Fabbro

Partecipanti: Pandemon e *Jiro*

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    Fiore del Suono - Hokage (Ex-Raikage - Nata dalla Tempesta)

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    Missione Mista Konoha/Ame:
    Mastro Fabbro



    Jiro: Arte della Terra: Proiettili di Terra del Drago (Doryuudan)

    1° Traccia:
    CITAZIONE


    Ti troverai in viaggio con questo uomo, il suo nome è Kenshin Himura. Sai poco sul suo conto, solo che recentemente è stato portato al villaggio da Mashu, dopo una sua missione. Saranno passate delle settimane da quando è giunto al villaggio, ma ora ti è stato incaricato il compito di portarlo a casa sua. L'uomo è originario di Ishigakure e dovrai accompagnarlo li.
    Per arrivarci dovrai però passare dal villaggio della Pioggia, ma il villaggio pare sia in un momento di ristrutturazione del suo assetto militare, quindi hanno acconsentito al vostro passaggio alla sola condizione di essere scortati per il paese da un loro shinobi.
    Nel primo post dovrai semplicemente percorrere il viaggio nel paese del Fuoco con Kenshin, fino ad arrivare al confine, dove troverai ad attenderti il ninja della pioggia (Jiro).
    Durante il viaggio sei libero di far parlare l'uomo con te, ma il suo atteggiamento sarà piuttosto strano e taciturno in verità.


    Per il Bonus del Villaggio della Foglia: Hai 300 Ryo da poter spendere, quelli che non userai verranno persi.

    Presentami il tuo personaggio anzitutto, devo sapere un po' chi è Rosario.
    Dopo di che sarai convocato dall'Amekage per l'assegnazione della tua prima missione come ninja della pioggia.
    Come arriverai nel suo ufficio, tutti verranno fatti uscire e resterete solo tu e l'Amekage (cioè Kirika) e potrete parlare liberamente.
    Rosario eh...nome particolare...occidentale non è vero?
    Ti chiederai se è sicuro poter parlare così normalmente, ma verrai rassicurato.
    Si tranquillo...non corriamo problemi. Le guardie fuori in realtà sono due Zetsu trasformati, non lasceranno avvicinare nessuno. Comunque è proprio per una questione di sicurezza che ti ho chiamato...la Foglia deve scortare un uomo fino al Paese delle Rocce e per farlo deve passare per il nostro territorio. Ho bisogno che qualcuno li guidi...ed eviti che chiunque venga mandato ficcanasi in giro. Pensi di poterlo fare?
    Accetterai ovviamente la missione. Ti verranno date tutte le indicazioni sul luogo d'incontro, sarà al confine con il Paese del Fuoco.
    Dovrai attendere alcune ore prima di vedere due persone arrivare (cioè il tuo compagno e il ragazzo che accompagna).

     
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  2. Pandemon
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    Kazemaru Shimura
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    Kazemaru:[Parlato - Pensato]

    Altri: Kenshin
    Ame: Rosario
    Con molte tranquillità Kazemaru procedeva a passo lento all'interno delle foreste del Paese del Fuoco. Al suo fianco c'era un giovane ragazzo di nome Kenshin Himura, di cui sapeva poco e niente. Avevano lasciato il villaggio insieme e il suo compito era di fargli da scorta, affinché raggiungesse sano e salvo il suo paese d'origine. Dall'aspetto sembrava un semplice ragazzino dai capelli lunghi e rossi, ma c'erano diversi dettagli che lasciavano intendere che in lui ci fosse qualcosa di più. La cicatrice sul viso, gli occhi seri, la spada che portava con se logora. O ne aveva passate tanto o aveva qualche segreto da nascondere. Si era ritrovato al villaggio della Foglia dopo che Mashu lo aveva portato in salvo durante la sua autonoma spedizione di salvataggio del padre. non gli era chiaro il perché fosse stata accordata questa missione di supporto per farlo tornare al suo paese natio, ma una missione era una missione e quindi doveva solo portarla a termine. La loro destinazione era il Paese dell Pietre, cosa che faceva intendere che molto probabilmente era originario di Ishigakure, benché non ne avesse la certezza. Per arrivare li il viaggio sarebbe stato piuttosto lungo, costringendoli prima a camminare per tutto il territorio del Paese del Fuoco e poi intraprendere un pezzo di tratto all'interno di quello della Pioggia.
    Sarà un viaggio lungo...quando avrai necessità di riposarti dimmelo pure
    Si tranquillo...sono abituato a camminare molto
    Posso farti una domanda?
    Si certo...
    Sei...un samurai?

    Il ragazzo rimase qualche secondo in silenzio prima di rispondere So come maneggiare una spada...ma non sono un Samurai
    La risposta sembrava avere un tono strano, evidentemente c'era qualcosa che non voleva dire e ciò gli confermò che il ragazzo avesse qualcosa di strano. Nonostante avessero avuto più volte modo di parlare durante il tragitto, non sembrava mai sbilanciarsi troppo su se stesso. La conversazione più proficua e lunga la ebbero parlando del Paese della Pioggia e del fatto che andasse attraversato.
    Come mai saremo scortati nel loro territorio?
    L'uomo aveva fatto una domanda più che legittima dettata dalla curiosità, ma lo stesso Kazemaru sapeva poche cose, che però gliele disse lo stesso.
    Sembra che ci sia un po' di agitazione ad Amegakure
    Agitazione?
    Si...sono stati attaccati dall'Akatsuki, un'organizzazione criminale, non so se hai presente...comunque sono riusciti a respingerli ma chi reggeva il paese ora è morto. Così c'è stato un cambio al potere praticamente...ma sembra che non ci sia ancora stabilità.

    Gli fece un resoconto veloce e poco dettagliato sulla situazione interna del Paese, oltretutto non aveva dettagli più precisi visto che il Villaggio della Pioggia sembrava starsene per il momento molto sulle sue.
    E il perché di questa scorta?
    Posso solo supporre che sia una forma di sicurezza...forse temono nuovi attacchi. Non lo so questo...di fatto quello che ci importa è che ci abbiano dato l'autorizzazione per passare e con una scorta passeremo prima il loro Paese senza il rischio di perderci

    Ovviamente sperava vivamente che la Pioggia non avrebbe fatto brutti scherzi. Non era mai stato nel loro territorio e non sapeva che gente fossero.
    Il viaggio comunque procedette tranquillo, alternandosi a momenti di sosta per riprendere le energie. Ci impiegarono circa due giorni per arrivare nei pressi del confine territoriale che separava i due paesi. Non era stata data loro alcuna informazione su come si sarebbero incontrati con la loro scorta, quindi la cosa più probabile era che sarebbe stato lui a trovare loro.

    Scheda (Mini) - Riepilogo
    Pandemon@Mp
    Appunti di uno Studio chiamato Vita



    QUOTE
    Compre:
    Kunai (x3) = 60
    Spiedi (x2) = 10
    Palla di Luce = 20
    Nylon (x5m) = 5
    Bende (x5m) = 25
    Shuriken Vento Demoniaco (x3) = 180 --> Vanno nel Rotolo che ho con me nella Giubba Chunin
    Totale: 300 Ryo
     
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    Rosario Kurosu
    Jiro Kotoba (Deah Mask)

    Nome Utente: *Jiro*
    Villaggio: Kumo Ame
    Grado: Mukenin Lv. C Chūnin
    Energia: Rossa
    CITAZIONE
    Jiro: Parlato/Pensato/Io Narrante
    Amegakure: Kohana


    Non era ancora molto in grado di starsene con gli altri abitanti del villaggio. Per Jiro tenere a bada le sue repulsioni omicide era qualcosa che non piaceva, ma se voleva mantenere la nuova identità che aveva assunto, per forza di cose doveva continuare a concentrarsi e focalizzare i suoi obbiettivi primari. Per fare ciò era solito andare un po' fuori dal villaggio, lontano da tutte quelle costruzioni metalliche che lo soffocavano. L'unica cosa a cui non sembrava riuscire a sfuggire era quella maledetta pioggia incessante che abbracciava tutto il territorio circostante. Per ripararsi si procurò un impermeabile scuro, che portava sempre con se, tenendo il cappuccio alzato. Era solo uno dei tanti espedienti per mascherare il suo aspetto, a cui aveva aggiunto una tinta ai capelli, facendoli diventare color corvino e delle lenti a contatto che gli avevano fatto assumere una colorazione rossastra alle iridi.
    Spesso si allontanava per meditare, una piccola pratica zen che gli era stata consigliata per mantenere la calma. Il luogo preferito era un piccolo fiumiciattolo, la cui corrente era rinforzata dal cadere della pioggia, e lo rendeva così leggermente più forte. Aveva ripreso ancora con le medicine. Prima non gli era stato più possibile perché procurarle era molto complicato e così aveva deciso di smettere. Ma ricordava molto bene che erano un grande aiuto a mantenerlo calmo, a reprimere quella voce nella sua testa che continuava a ronzare. Spesso quando si affacciava nello specchio d'acqua del fiume, invece di vedere il suo volto, vedeva la maschera metallica di Death Mask. La cosa non lo spaventava, perché vedeva solamente ciò che realmente era, ciò che non aveva abbandonato. Jiro, Rosario, Death Mask. Erano solo nomi, ma la persona dietro tutti quei volti era sempre la stessa. L'unica differenza era che ora la gente in giro avrebbe visto solo uno di loro, almeno per un po' Rosario avrebbe dovuto essere la presenza dominante, così da ritagliare un suo spazio all'interno del villaggio della Pioggia.
    Visto che in pochi sapevano di lui dovette partire da una posizione medio bassa, con il grado di Chūnin, ma la cosa poco gli importava. Come ogni altro ninja del villaggio doveva dimostrare di saper dare il proprio contributo e per questo lavorò a stretto rapporto con altri shinobi, anche se non riuscì ad instaurare con nessuno di loro un vero rapporto. Tutto quello che fece furono fino ad allora però piccoli lavori all'interno del Villaggio stesso, ma vista la sua instabile psiche, non gli era stato ancora assegnato un vero compito ufficiale. Ma anche per questo arrivò il giorno, quando l'Amekage lo convocò a rapporto nel suo ufficio.
    Una volta dentro con un solo gesto della mano la donna, una splendida donna dai lunghi capelli verde smeraldo e una carnagione candida, invitò tutti ad uscire e nessuno batté ciglio al suo ordine. Otosake Kohana, l'Amekage del Villaggio della Pioggia e allo stesso tempo Misaki Kirika, membro dell'Organizzazione Mukenin più conosciuta in tutte le nazioni del continente, l'Akatsuki.
    Solo quando furono fuori i due poterono parlare in tranquillità.
    Rosario eh...nome particolare...occidentale non è vero?
    Jiro mise le mani nelle tasche del suo impermeabile e fece spalline. Parlare così del suo nome gli faceva un po' strano, e una parola sbagliata anche li dentro poteva far saltare la copertura.
    E' cauto parlare così?
    Si tranquillo...non corriamo problemi. Le guardie fuori in realtà sono due Zetsu trasformati, non lasceranno avvicinare nessuno.

    La cosa lo colpì, una donna bella e astuta, si chiese ora quale fosse il suo vero aspetto.
    In questo caso...questo tipo è quello che più mi assomigliava, il nome me lo dovrò tenere
    La donna gli sorrise, mentre lui rimase impassibile sotto il suo cappuccio.
    Comunque è proprio per una questione di sicurezza che ti ho chiamato...
    E' successo qualcosa?
    ...la Foglia deve scortare un uomo fino al Paese delle Rocce e per farlo deve passare per il nostro territorio. Ho bisogno che qualcuno li guidi...ed eviti che chiunque venga mandato ficcanasi in giro.

    Essendo il Paese della Pioggia il nascondiglio dell'Akatsuki era normale che lei come tutti i membri non volessero gente che girava liberamente per il territorio, ed era anche semplice capire perché era stato scelto lui e non un comune ninja del villaggio.
    Pensi di poterlo fare?
    Nessun problema... era da molto che non riceveva una missione ufficiale in questo modo e ciò gli ricordava molto i tempi in cui era un ninja della nuvola ...mi assicurerò che proceda tutto tranquillamente
    La donna gli passò una busta, e aprendola Jiro scorse una serie di fogli e una mappa. Li dentro c'erano tutte le indicazioni necessarie sul luogo approssimativo dove avrebbe intercettato il convoglio della foglia e le identità fornite dall'Hokage per non commettere errori.
    Bene...se è tutto allora vado
    Jiro lasciò l'ufficio, pronto ad avventurarsi verso il suo primo compito ufficiale come ninja della pioggia e finalmente avere un po' d'azione, anche se il suo compito prevedeva solo di fare da scorta. In verità voleva solo uscire un po' dal villaggio, dato che non gli piaceva rimanere troppo tempo fermo in un luogo. Man mano che avanzava nel paese, vide come anche fuori fosse tutto uguale. Tutto era bagnato dalla pioggia costantemente e si chiedeva come fosse possibile un tempo del genere. Ma ora avrebbe dovuto definire quel paese come casa sua molto probabilmente e quindi doveva accettare anche la pioggia. Una volta raggiunto il confine rimase li in attesa di vedere arrivare le persone che avrebbe dovuto scortare. Stando alle informazioni erano solo due persone, e solo una di loro era uno shinobi.
    Un solo shinobi non dovrebbe essere un problema da gestire...meglio per lui che non mi causi problemi
    Rimase in appostamento diverse ore prima che intravide in lontananza qualcuno arrivare. In un primo momento non poteva ancora distinguere le due sagome che gli stavano venendo incontro, ma era quasi certo che fossero loro. Decise di non uscire allo scoperto fino a quando non ne ebbe la conferma e notando il copri-fronte della foglia capì che si trattavano proprio dei due uomini tanto attesi.
    Finalmente...
     
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    Fiore del Suono - Hokage (Ex-Raikage - Nata dalla Tempesta)

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    2° Traccia:
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    Descrivetemi il vostro incontro, in cui vi presenterete.
    Questo post sarà semplice e lasciato a voi. Mi descriverete qualcosa del vostro viaggio nel Paese della Pioggia, sotto la supervisione di *Jiro* e cercherete per quanto possibile di conoscervi tutti quanti (non di fare amicizia eh!...per me potete pure schifarvi a prima vista ahahah). Voglio solo che mi mostriate un degno atteggiamento di due shinobi che devono collaborare.
    Visto che ad un certo punto si farà tardi, Jiro vi condurrà in una locanda, dove potrete rifocillarvi e riposare.
    Anche nella locanda voglio che mi descriviate qualcosa.
    Come vedete è un post che esalterà le vostre capacità ruolistiche. Voglio vedere ancora Jiro destreggiarsi con la sua nuova identità e voglio vedere Pandemon che fa un post più sui livelli di quelli che fa di solito.

    Pandemon: Mi aspettavo qualcosa di più, un po' standard e banalotto, rispetto a molti altri post che hai fatto. Non so se è dovuto alla traccia, ma hai sempre arricchito meglio i tuoi post. Del viaggio ad esempio mi hai detto poco e niente. 6,8

    *Jiro*: Bel post, mi è piaciuto. Hai sempre caratterizzato bene il tuo pg, dandogli degli aspetti interessanti. E' una bella sfida riuscire a non buttare quello che hai fatto fino ad ora e aggiungere nuovi aspetti e ci sei riuscito a mio parere 7,5

     
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  5. Pandemon
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    Kazemaru Shimura
    16 anni
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    Kazemaru:[Parlato - Pensato]

    Altri: Kenshin
    Ame: Rosario
    I due proseguirono a rilento, nella zona in cui sarebbe dovuto avvenire l'incontro con lo shinobi della pioggia. Non sapendo da che parte sarebbe venuto, Kazemaru iniziò a guardarsi intorno, cercando di scorgere il loro contatto.
    Niente ancora?
    Il giovane shinobi della foglia scosse la testa, quando finalmente lo vide Ecco...credo che ci siamo
    Lentamente vide un uomo uscire dalla radura. Indossava un mezzo impermeabile, ancora bagnato, segno che proveniva proprio dal paese della Pioggia. Mentre i tre si avvicinavano a vicenda per andarsi incontro, Kazemaru provò a scrutare il viso dell'uomo, ma essendo coperto dal cappuccio, da lontano riuscì a capire solo che si trattava di un ragazzo, pressapoco della sua età, o forse più grande. Fece segno con la mano a Kenshin di fermarsi e lasciarlo andare da solo, così da poter parlare con lui.
    Salve...
    Il ninja della foglia che devo scortare presumo...
    Si... Ora che si trovarono faccia a faccia, riuscì a vedere meglio sotto il cappuccio. La cosa che lo colpì subito furono i suoi occhi, di certo espressivi, ma di uno strano gelo interiore ...mi chiamo Kazemaru...
    Alzò la mano per tendergliela e il ragazzo, prima di rispondere al saluto se la guardò un attimo con una certa aria diffidente.
    ...Rosario...
    Sembrava stare molto sulle sue e Kazemaru lo notò chiaramente.
    Sarà freddo perché vuole essere cauto?
    Lo vide scorgersi con lo sguardo indietro, a fissare il ragazzo E' lui la persona da scortare?
    Si esatto Non sapeva quanto fidarsi di lui, quindi volle mettere le cose in chiaro Non ci saranno problemi durante il viaggio vero?
    Rosario lo guardò un attimo, con aria quasi spenta, temeva quasi cosa stesse per dirgli.
    I nostri Kage hanno un accordo, io vi farò da guida...se dovessero esserci problemi lungo la strada sarò di supporto
    Il giovane Shimura si stupì, non si aspettava una risposta così pacata. Fece segno al ragazzo di avvicinarsi, così da presentarlo.
    Lui è Kenshin...
    Piacere...

    Il ninja della pioggia rispose con semplice cenno del capo.
    Siete pronti per partire o avete bisogno di riposare un po' prima?
    No siamo apposto
    Abbiamo già avuto modo di fermarci
    Bene allora possiamo andare...
    Lo shinobi della pioggia si voltò ed iniziò ad incamminarsi in direzione della foresta, seguito da loro due, quando dopo alcuni passi si fermò per voltarsi nuovamente.
    ...ancora una cosa...
    Si?
    Avete impermeabili con voi?

    Capì subito dove voleva arrivare. In effetti non si erano procurati nulla per la pioggia. Un piccolo errore di distrazione che Kazemaru si meravigliò di aver commesso.
    No a dire il vero, non abbiamo proprio pensato alla pioggia...sciocco da parte nostra
    Nessun problema...prima che inizi la parte dove la pioggia è intensa ci vorrà qualche kilometro. Lungo la strada troveremo sicuramente un villaggio dove poterne comprare un paio per voi
    Rosario, seguito da gli altri due riprese a camminare, ponendo così le basi al loro viaggio nel Paese. Dopo la prima impressione che aveva avuto, e con quanto visto subito dopo, Kazemaru si chiese se non lo avesse giudicato troppo in fretta. Era decisamente un tipo freddo, ma i motivi potevano essere diversi, ciononostante si era dimostrato fin da subito disponibile. Li condusse infatti al villaggio più vicino, dove reperirono due lunghi mantelli impermeabili che li avrebbero protetti meglio dalla pioggia.
    Durante il viaggio i tre si dimostrarono essere piuttosto taciturni, rendendo questo gruppetto disomogeno ancora più strano. Rosario se ne stava molto sulle sue e parlava solo se interpellato. Kenshin era come avvolto invece da un velo di mistero, su chi fosse e cosa facesse. Su entrambi Kazemaru sapeva poco e niente e avrebbe di certo voluto appurare qualcosa di più su di loro. Decise di iniziare con Rosario, forse tra shinobi avrebbero avuto una maggior intesa e magari sarebbe riuscito ad avere anche qualche informazione. Accelerò leggermente il passo, così da affiancarlo, in modo da poter parlare tranquillamente con lui.
    E' vero che la pioggia è stata attaccata dall'Akatsuki?
    Si...è così...A dirla tutta io non ero al villaggio in quel momento, ma fuori in missione. Le cose mi sono state raccontate...

    Quindi non ha avuto modo di vedere chi fosse questa gente...
    Molti membri dell'Akatsuki erano noti, ma altri erano decisamente ancora nascosti nell'ombra. Al Villaggio della foglia, i nomi che erano arrivati all'attenzione della bacheca dei ricercati ufficiali erano diversi, tra ci spuntava anche un ex-shinobi dello stesso villaggio, di cui non si avevano notizie già da diverso tempo sui suoi spostamenti.
    E' per questo che il Villaggio della Pioggia attualmente è in fase di assestamento?
    Rosario si voltò verso di lui, fulminandolo con lo sguardo, come se avesse messo in mezzo un argomento che era meglio non aprire.
    Mi spiace, ma non credo di essere autorizzato a parlare di queste cose...almeno in maniera ufficiale...
    Dovevo aspettarmelo che non avrebbe detto nulla...
    ...Ma...
    Eh? Il ragazzo continuò inaspettatamente a parlare
    ...credo che tu sappia già la risposta. Non posso entrare nei dettagli...ma mi sembra chiaro che respingere l'Akatsuki ha comportato uno sforzo non indifferente. La nostra Amekage sta facendo di tutto per rendere la situazione migliore... tornò a fissare lo shinobi della foglia e poi buttò indietro lo sguardo verso Kenshin Credimi...il vecchio capo della Pioggia non avrebbe autorizzato una missione del genere.
    Un tipo chiuso?
    Un tipo diffidente...proteggere il Paese equivaleva a tenere lontani gli stranieri...
    Mentre l'attuale Kage...fa il contrario?
    Si...crede che possa ottenere risultati migliori colloquiando con i villaggi

    Questa fu di certo un'informazione interessante, che gli permise di capire qualcosa in più sul loro villaggio. La Pioggia a quanto pare si stava gradualmente aprendo al mondo e agli altri villaggi, anche se ciò avrebbe di certo comportato delle difficoltà. Riuscire a raggiungere un'intesa con uno dei grandi villaggi non era semplici e riuscirci avrebbe comunque comportato inimicarsi qualcuno, qualche altro Paese. Ad Amegakure e alla sua Kage spettava di certo un compito molto arduo.
    Proseguirono il loro viaggio fino a sera, almeno fino a quando Rosario ritenne necessario fermarsi.
    La notte la pioggia incalza di più...meglio trovare un posto dove fermarci e ripartire domattina
    Conoscendo la zona, li condusse ad una locanda li vicino, a circa una quindicina di minuti di viaggio, durante i quali Kazemaru poté effettivamente constatare che la pioggia stava aumentando. Fu sollevato di vedere una costruzione, posta proprio quella che sembrava essere una strada commerciale, visti i segni di ruote di carri sul terreno fangoso e i segnali stradali che indicavano le direzioni per i villaggi vicini. Si avvicinarono alla struttura, che doveva essere molto probabilmente una locanda di stallo proprio per i viaggiatori come loro. Una volta dentro sentirono subito il tepore del caldo di un posto chiuso, benché fossero ancora lontani dal fuoco. Le loro guance bagnare erano intorpidite dal freddo e quelli che sembravano risentirne di più erano proprio Kazemaru e Kenshin. Rosario di meno, forse perché abituato ad un clima del genere.
    Si osservarono intorno, mentre aspettavano che l'oste si dedicasse a loro. C'era parecchia gente, tutti ovviamente impegnati a bere e mangiare e nessuno fece caso a tre uomini bagnati che erano entrati a ripararsi.
    Non vedo l'ora di mangiare qualcosa...
    Si è vero...ho una gran fame anche io
    Tranquilli, presto ci siederemo...

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    Pandemon@Mp
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    Nome Utente: *Jiro*
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    CITAZIONE
    Jiro: Parlato/Pensato/Io Narrante
    Altri: Kazemaru - Kenshin


    Avendoli avvistati, Jiro decise di muoversi verso di loro, così che anche lui fosse visto. Una volta uscito dalla boscaglia andò loro incontro, alzando la mano come per farsi notare e a sua volta i due iniziarono a camminare verso di lui, anche se uno dei due, quello con capelli rossi venne invitato dallo shinobi della foglia a fermarsi prima.
    Salve...
    Il ninja della foglia che devo scortare presumo...
    Si...

    Jiro e l'altro shinobi si ritrovarono l'uno di fronte all'altro e subito, l'osservare il suo copri-fronte gli riportò in mente diversi ricordi, su come e quanto si era divertito nel Paese del Fuoco.
    ...mi chiamo Kazemaru... Il ragazzo alzò la mano, in segno di saluto, ma Jiro fu preso per un momento da quella marea di ricordi che lo isolarono in un'istante dal mondo che lo circondava.

    ...Mare dei Ricordi...
    Sangue...per terra...sulle mie mani...impronte lasciate al passaggio degli scarponi, mentre mi allontano da un
    cadavere, che felice, sorride perché finalmente tutto è finito...la sua vita e le mie torture.
    Corpi che uno dopo l'altro cadono al suolo quando la mia stretta molla il loro collo e senza vita ornano il tappeto rosso del mio successo.
    Villaggi che cadono, gente che grida e muore. Inseguitori che si pentono di aver seguito le mie orme.
    Shinobi dopo shinobi, accorcio le fila dell'albero, facendo cadere le sue verdi Foglie, bruciandole. Annichilendo il loro futuro, che scompare in una stretta di calda lava, facendo si che di loro non rimanga che cenere.
    La giustizia non esiste, esisto io, come la Morte. Una maschera di ferro che mi priva della mia identità terrena e mi rende qualcosa di più, qualcosa che nessuno vorrebbe mai incontrare, forse...nemmeno io.

    Mazel tov a tutti voi che vi troverete sulla mia strada. Io farò del mio meglio per apporre con il vostro sangue il mio rosso sigillo
    , così che tutti possano ricordare a cosa sono predestinati.
    Ciò che aspetta voi e ciò che aspetta me, è solo un'oscurità già formatasi, pronta ad emergere.


    La mano di quel ragazzo era li tesa ad attendere, quando anche Jiro alzò la sua e gliela strinse
    ...Rosario...
    Il tono con cui pronunciò il suo nome fu duro e distaccato. Alzò lo sguardo, osservando il ragazzo a pochi passi da loro.
    E' lui la persona da scortare?
    Si esatto
    Sembra solo un ragazzino...

    Mentre era intento a fissarlo incuriosito, lo shinobi della foglia fece una strana domanda.
    Non ci saranno problemi durante il viaggio vero?
    la prima cosa che fece istintivamente fu quella di lanciargli un'occhiataccia, ma lui non era stupido. Aveva degli ordini e doveva tenerli presente.
    I nostri Kage hanno un accordo, io vi farò da guida...se dovessero esserci problemi lungo la strada sarò di supporto
    Per quanto si sforzasse, non era molto abituato a parlare con le persone, quindi qualsiasi cosa avesse fatto sarebbe risultato di certo un tipo strano. Il meglio che poteva mostrare di se era quindi una gentilezza che di certo non gli apparteneva, mescolata ad altre futili cose come accondiscendenza e servilismo alla missione.
    Lo shinobi fece segno al ragazzo dai capelli rossi di avvicinarsi, così da finire le presentazioni.
    Lui è Kenshin...
    Piacere...

    Un semplice gesto con il capo fu la risposta del ninja della pioggia, dopo di che passò subito ai fatti concludenti.
    Siete pronti per partire o avete bisogno di riposare un po' prima?
    No siamo apposto
    Abbiamo già avuto modo di fermarci
    Bene allora possiamo andare...

    Mentre si voltava, iniziando ad incamminarsi per tornare nuovamente nella foresta, Jiro pensò bene che se voleva fare in modo che tutto filasse liscio, doveva mostrare più interesse a verso di loro. Non era una cosa che realmente gli andava a genio, ma era quello che andava fatto.
    ...ancora una cosa... Disse voltandosi nuovamente indietro verso i due
    Si?
    Avete impermeabili con voi?

    Sapeva bene quanto potesse essere fastidiosa la pioggia una volta arrivati in territorio inoltrato, e da quanto aveva visto i due non sembravano per niente essere preparati.
    No a dire il vero, non abbiamo proprio pensato alla pioggia...sciocco da parte nostra
    Come immaginava non erano pronti ad imbattersi nella pioggia, ritenendoli davvero sconsiderati in questo.
    Nessun problema...prima che inizi la parte dove la pioggia è intensa ci vorrà qualche kilometro. Lungo la strada troveremo sicuramente un villaggio dove poterne comprare un paio per voi
    E come detto, mostrò loro la falsa gentilezza che però risultò ai due compagni di viaggio essere molto utile. Ormai Jiro aveva imparato a conoscere il territorio della Pioggia, dopo tutto era necessario se voleva far finta di essere nato e cresciuto li. Reperito ciò che serviva loro, ripresero il cammino, con destinazione Paese delle Pietre.
    Durante il viaggio ci fu ovviamente e per lui anche sfortunatamente, modo di parlare. Non riceveva così tante domande su di lui da quando era al Villaggio della Nuvola e ciò gli dava alquanto fastidio, ma alla fine dovette accettare la cosa.
    E' vero che la pioggia è stata attaccata dall'Akatsuki?
    Si...è così...A dirla tutta io non ero al villaggio in quel momento, ma fuori in missione. Le cose mi sono state raccontate...

    In verità lui non si era ancora unito all'Akatsuki quando successe il tutto, ma si ritrovò a far parte delle due cose direttamente in un momento successivo.
    E' per questo che il Villaggio della Pioggia attualmente è in fase di assestamento?
    Gli lanciò un'occhiata seccata, mentre pensava che quel ragazzo faceva davvero troppe domande per i suoi gusti.
    Se non gli do qualcosa credo non la smetterà di domandare...
    Pensò bene cosa dire, doveva mostrarsi sia riluttante a parlare, sia dare l'impressione di voler cedere alla trattativa sociale.
    Mi spiace, ma non credo di essere autorizzato a parlare di queste cose...almeno in maniera ufficiale... aspetto qualche secondo prima di continuare. Giusto il tempo di vedere sul visto dello shinobi quell'espressione che diceva "Ho toppato a fare questa domanda" e appena la vide ...Ma... Gli occhi del ragazzo si illuminarono, concedendo nuovamente la sua attenzione a Jiro, facendolo diventare ora preda del suo discorso ...credo che tu sappia già la risposta. Non posso entrare nei dettagli...ma mi sembra chiaro che respingere l'Akatsuki ha comportato uno sforzo non indifferente. La nostra Amekage sta facendo di tutto per rendere la situazione migliore...
    Con la coda dell'occhio fissò Kazemaru e poi, voltando la testa indietro, osservò per un breve istante anche Kenshin
    Credimi...il vecchio capo della Pioggia non avrebbe autorizzato una missione del genere.
    Un tipo chiuso?
    Un tipo diffidente...proteggere il Paese equivaleva a tenere lontani gli stranieri...
    Mentre l'attuale Kage...fa il contrario?

    Mentalmente sorrise, al pensiero di averlo portato sulla strada che voleva lui.
    Si...crede che possa ottenere risultati migliori colloquiando con i villaggi
    Così facendo aveva dato un certo aspetto del Villaggio della Pioggia e dell'Amekage al ragazzo, che molto probabilmente ad esito missione, una volta tornato al suo Villaggio, avrebbe inserito nel rapporto da consegnare all'Hokage. La sottigliezza del piano di Jiro era spietata quanto la sua capacità di uccidere le persone.
    Come previsto, addentratisi nel Paese, la pioggia iniziò a farsi più forte, non permettendo di continuare tranquillamente.
    La notte la pioggia incalza di più...meglio trovare un posto dove fermarci e ripartire domattina
    Sulla sua sollecitazione, decisero quindi di trovare riparo presso una locanda verso cui Jiro li condusse.
    Il posto da fuori non era ben illuminato, non lasciando capire, nel buio della sera, quanto fosse grande l'edificio. Ne ebbero una concezione migliore una volta dentro, vedendo come fosse grande e spaziosa, oltre che piena di gente, la sala principale. C'erano molte persone, ma nessuno sembrò avere interesse nei nuovi arrivati che cercavano un riparo dalla pioggia. Nemmeno l'oste si accorse che era entrato qualcuno tanto aveva da fare.
    Non vedo l'ora di mangiare qualcosa...
    Si è vero...ho una gran fame anche io
    Tranquilli, presto ci siederemo...
     
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    Fiore del Suono - Hokage (Ex-Raikage - Nata dalla Tempesta)

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    Non appena vi leverete il cappuccio, tutti faranno caso al copri-fronte di Kazemaru e inizieranno a guardarvi. Se prima non vi filavano, ora avete attirato l'attenzione.
    L'oste vi si avvicinerà e avrà un tono piuttosto sgarbato.
    Che volete?
    Chiederete un tavolo, ma qualcuno molto simpaticamente risponderà al posto dell'oste.
    Dì che non ci sono tavoli per gli stranieri...
    Ci saranno delle risate di sottofondo e qui interverrà Jiro, come ninja del Villaggio della Pioggia dovrà far rispettare l'ordine e rimettere tutti in riga. Dopo questa breve scenetta l'osta vi accompagnerà ad un tavolo
    Venite con me... Vi posizionerà accanto ad una finestra, dove, seppur chiusa, il freddo continuerà ad entrare dalle fessure.
    Non sembra siate stati accolti per il meglio, e la gente continuerà a fissarvi.
    Perché ci guardano così? Sarà Kenshin a fare la domanda e dovrete dare una risposta.
    Siete liberi di parlare e ora è il momento di scoprire qualcosa in più sul ragazzo che scortate. Potete farmi max 2 domande a testa, me le inviate tramite Mp e io vi darò le risposte. Nel m entre che siete nel mezzo della vostra discussione potrete anche mangiare e saziarvi.
    Dopo cena prenderete tre stanze, una a testa. Vi recherete li dove potrete chiudere a piacimento il post, terminandolo ovviamente che ve ne andate a dormire.

    Pandemon: Bene qui il tuo pg è tornato suoi sui livelli normali, mostrando una buona intuizione strategia in ciò che apprende. Ecco Kazemaru. 7,3

    *Jiro*: Ottimo post davvero...ne ho letti di tuoi e in questa missione ti stai dando da fare più di altre volte. Bravo davvero 7,8

     
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    Kazemaru Shimura
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    Kazemaru:[Parlato - Pensato]

    Altri: Kenshin
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    Tutto sembrava procedere tranquillo, almeno fino a quando non abbassarono i cappucci dei loro impermeabili. Ciò rivelò il copri-fronte di Kazemaru con il simbolo del villaggio della foglia, che mano mano attirò l'attenzione dei presenti. Il primo che lo vide strattonò il compagno indicando il ragazzo e quello a sua volta fece lo stesso con quello al suo fianco. In questo modo, lentamente tutti si girarono a guardarli e l'aria si fece stranamente tesa.
    Mmm...non mi piacciono questi sguardi...
    Avendo qualche dubbio, Kazemaru si avvicinò a Rosario, per cercare una rassicurazione sul posto.
    Siamo certi che sia un buon posto questo?
    Tranquillo. Nel caso di problemi interverrò io...

    In quel momento l'oste, che anche lui si era degnato di vederli, si avvicinò, con un'aria spavalda e severa come chiunque altro li dentro.
    Che volete?
    Decisamente non credo che usi questo tono con tutti... si guardò in giro ...altrimenti non avrebbe tutta questa gente
    Il presentimento di Kazemaru si fece sempre più una certezza, li non erano ben graditi.
    Vorremmo...
    Rosario alzò la mano per fermare il ragazzo, evidentemente era meglio se trattava lui, dopo tutto era il suo paese.
    Un tavolo...e una stanza per la notte...
    Ma da un tavolo lontano si sollevò una voce che dava un certo suggerimento all'oste, che faceva ben intendere il piacere che aveva quella gente nel vederli li.
    Dì che non ci sono tavoli per gli stranieri...
    Molti nella sala iniziarono a ridacchiare e nemmeno l'oste ebbe la decenza di nascondere quell'accenno di sorriso sotto i suoi baffi.
    E va bene... Rosario abbassò il suo cappuccio e si sbottonò la cerniera del suo impermeabile, mostrando lo stemma del villaggio della Pioggia che aveva agganciato sulla veste. Già solo a questo l'oste sembrò sussultare.
    Se avete dei problemi con lo shinobi della Foglia potete parlarne con me...sono stato incaricato dall'Amekage di fare loro da scorta nel Paese. Qui qualcuno ha qualcosa da commentare?
    Ci fu un brusio di sottofondo, ma nessuno ebbe il coraggio di dire altro. Mostrare la sua identità aveva di certo funzionato, facendo così azzittire le voci, anche se forse qualcuno ancora mormorava qualcosa, ma senza farlo alla luce del sole.
    Bene... si rivoltò verso l'oste ...ora potremmo avere un tavolo?
    Non avendo nemmeno lui nulla da obiettare acconsentì a dare loro ciò che chiedevano Venite con me... E muovendosi li condusse ad uno dei pochi tavoli liberi, ma guarda caso diede loro quello decisamente meno piacevole. Accostato ad una finestra mezza rotta, da cui passavano spifferi fastidiosi che rendevano quel tavolo piuttosto freddo. L'oste si allontanò, dicendo che sarebbe tornato tra un po' per l'ordinazione.
    Beh...almeno è qualcosa no?
    Presero posto al tavolo, cercando un po' di riposo dal loro tanto camminare. Gli occhi della gente erano ancora tutti su di loro. A quanto pare l'intervento di Rosario era riuscito solo a placare la situazione, ma non gli animi della gente.
    Perché ci guardano così?
    Kazemaru guardò Rosario, con aria dubbiosa anche lui, sebbene avesse una teoria.
    E' per quello che mi hai detto vero? Il Paese è stato talmente tanto chiuso nei suoi confini che chi viene da fuori non è visto di buon occhio
    Rosario prese la brocca che era presente sul tavolo e si versò un bicchiere d'acqua ai due ragazzi e a se stesso, mentre con la testa faceva cenno di si, confermando quanto appena detto da Kazemaru.
    E' per questo che l'Amekage insiste a dare un ninja della Pioggia come scorta. Un ninja...ma anche un normale cittadino di un altro paese non verrebbe visto di buon occhio qui...almeno le cose per ora sono così. Se si sollevasse polemiche o anche semplici risse...
    ...Sarebbe un vero casino...
    Capì subito quanto la situazione fosse delicata nel Paese. A quanto pare la scorta non era dovuta ad una mancanza di fiducia nelle altre nazioni, sebbene questa potesse essere l'interpretazione più semplice. Ma ad una mancanza di fiducia all'apertura verso gli altri degli stessi cittadini della Pioggia. Eventuali risse avrebbero creato dei precedenti, che l'Amekage voleva evidentemente evitare.
    Non mi aspettavo che le cose qui fossero così complicate...
    Sotto gli occhi attenti di tutti, i tre se ne rimasero tranquilli, a mangiare ciò che avevano ordinato. Nessuno di loro aveva intenzione di sollevare questioni, sopratutto Kazemaru che evidentemente era quello più puntato di tutti e tre. E visto che nessuno probabilmente avrebbe rivolto loro, non rimaneva altro da fare che parlare tra di loro e fu Rosario a mettere in mezzo l'argomento, rivolgendosi però a Kenshin.
    Come mai sei diretto nel Paese delle Rocce?
    In effetti lui non aveva le stesse informazioni di Kazaemaru, che anche se poche erano sempre di più di quelle che Rosario possedeva.
    Sono originario di quel Paese...come Kazemaru già sa...sono stato tenuto prigioniero per lungo tempo, fino a quando uno shinobi della foglia non mi ha trovato e liberato. Il mio desiderio è solo quello di tornare a casa
    Kazemaru pensò che chiunque avrebbe desiderato una cosa del genere dopo un periodo di prigionia. Il punto ora era capire, perché era stato prigioniero.
    Scusa...più o meno so cosa il mio compagno è andato a fare nel posto di trovavi e mi sembra di aver capito che è stata una coincidenza l'averti salvato. Mashu... si voltò un attimo verso Rosario ...è il ninja di cui parlavamo... poi tornò a rivolgersi a Kenshin ...è andato li a salvare il padre, catturato perché quella gente che voleva apprendere i suoi kenjutsu...quindi...perché hanno catturato anche te? Aveva già notato che aveva una spada con se e quindi la cosa più ovvia fu...Sei anche tu abile con la spada?
    Kenshin appoggiò le braccia sul tavolo, unendo le mani Beh sono di certo maneggiare una spada...ma non è per quello che mi tenevano prigioniero. Si prese una breve pausa Saper utilizzare la spada...ma non possederne una è decisamente inutile...ed è per questo che hanno preso anche me. Io sono un fabbro di spade...
    In sostanza quindi volevano che tu producessi armi per loro
    Esattamente

    Bisogna immaginare che quindi se hanno preso proprio te...da un paese lontano...devi essere molto bravo in quello che fai
    L'uomo non rispose subito, si limitò in un primo momento ad annuire con il capo. Abbastanza da essere preso come bersaglio...
    Eppure Kazemaru aveva la sensazione che non avesse detto tutto, che qualcosa lo aveva tenuto per se.
    Beh ora tornerai a casa, nessuno ti costringerà a fare più nulla...hai una famiglia?
    No...sfortunatamente nessuno è ad attendermi Ciò sembrò essere molto triste E per la cronaca...non ho mai ceduto alle loro pressioni. Non ho prodotto nemmeno una spada per quelle persone
    Questo particolare non se lo aspettava. Quindi Kenshin era rimasto li, in prigione tutto quel tempo, senza mai cedere alle richieste dei suoi rapitori. Era decisamente un ragazzo giovane, ma si vedeva che aveva un temperamento forte.
    Finita la cena non restava loro che riposare. Su richiesta di Rosario erano riusciti a farsi dare tre stanze, una a testa, così che ognuno avesse la propria privacy. Ma per non correre ulteriori problemi, erano tutte le une accanto alle altre.
    Salirono al piano di sopra, vedendo infatti che due camere era affiancate, mentre una e disposta proprio difronte alle altre.
    Prenderò io questa di qua...voi potete stare vicini.
    Si bene...allora a domani...

    Ognuno aprì la porta della propria stanza per ritirarsi. Kazemaru si affiancò alla parete, poggiando l'orecchio, così da capire se era abbastanza sottile da sentire i rumori della stanza di Kenshin, come sorta di precauzione. Ma le pareti furono fin troppo doppie e spesse perché si sentisse qualcosa.
    Così non va... Compose velocemente i sigilli con le mani e e poggiano le mani sul pavimento usò la tecnica del richiamo per evocare uno dei suoi serpenti.
    Autumn...tieni d'occhio la persona della stanza accanto...se ci sono problemi vieni a riferirmi...
    SssSiiiSsssss....

    Ricevuto l'ordine il serpente strisciò via, passando per la finestra. Ciò fece sentire Kazemaru più sicuro e gli permise di stendersi sul letto con minori preoccupazioni.
    Meglio riposare un poco...non so quanto dovremo camminare ancora

    Scheda (Mini) - Riepilogo
    Pandemon@Mp
    Appunti di uno Studio chiamato Vita

     
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    Rosario Kurosu
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    Nome Utente: *Jiro*
    Villaggio: Kumo Ame
    Grado: Mukenin Lv. C Chūnin
    Energia: Rossa
    CITAZIONE
    Jiro: Parlato/Pensato/Io Narrante
    Altri: Kazemaru - Kenshin - Oste - Uomo



    La tranquillità di quel luogo sembrò rovinarsi nel momento i n cui Kazemaru e Kenshin abbassarono i loro cappucci. A macchia d'olio gli sguardi dei presenti iniziarono a concentrarsi su di loro e nessuno sembrava avere un'espressione felice.
    Siamo certi che sia un buon posto questo?
    Tranquillo. Nel caso di problemi interverrò io...

    Kazemaru cercò un confronto con Jiro sulla situazione e questi cercò di rassicurarlo. Lui si era già trovato una volta in quella locanda e di certo non c'era tutta quest'aria tesa. Non poteva aspettarsi che la venuta di forestieri avrebbe creato questo clima ostile.
    Non ci volle molto che ora l'oste li degnò di considerazione, seppur con un tono poco amichevole
    Che volete?
    L'uomo li guardava con occhi sprezzanti e di certo lo sguarò severo che Jiro gli rivolse non fu da meno.
    Vorremmo...
    Il ragazzo capì che era meglio parlare lui, visto che questa situazione si era creata proprio per la loro presenza. Alzò la mano, interrompendo Kazemaru, ma fecendogli un cenno per fargli capire che era meglio se se ne occupava lui.
    Un tavolo...e una stanza per la notte...
    Mentr l'oste in un primo momento si limitò a sollevare il sopracciglio, da un tavolo in sala si sollevò la voce di uno dei presenti, che attirò l'attenzione di tutti.
    Dì che non ci sono tavoli per gli stranieri...
    Tra i presenti suscitò un coro di risate beffarde, a cui l'oste fece fatica a sottrarsi.


    E va bene...
    Jiro si abbassò il cappuccio, rivelando anche lui il volto e tirando già la zip del suo impermeabile mostrò la placca metallica che aveva sotto la veste, su cui era inciso il simbolo della Pioggia. Già questo bastò per placare le risate e l'atteggiamento da sbruffone di qualcuno dei presenti.
    Se avete dei problemi con lo shinobi della Foglia potete parlarne con me...
    Si mosse in direzione dei tavoli, buttnando l'occhio proprio in direzione dell'uomo che aveva osato parlare prima.
    ...sono stato incaricato dall'Amekage di fare loro da scorta nel Paese. Qui qualcuno ha qualcosa da commentare?
    Con uno sguardo fulminante e ancora più servero, da sinistra a destra osservò tutti i presenti, che sembrarono ingoiare il rospo. Nessuno proferì parola per timore. Bene... La carrellata di sguardì terminò sull'oste a cui Jiro ripropose nuovamente ciò che voleva.
    ...ora potremmo avere un tavolo?

    Con un mix di musica rock e metallara che aleggiava nell'aria, Jiro si diresse verso l'uomo che aveva osato parlare sotto lo sguardo di tutti i presenti. Lo afferrò per i capelli e con un colpo secco gli spiaccico il muso sul tavolo con gran forza, rompendogli il naso.
    Tirando su la testa gli si poteva infatti vedere il sangue grondare a fiotti, mentre l'uomo si lamentava per il dolore. Tirandolo sempre per i capelli lo tirò giù dalla sedia, deciso a fargliela pagare per lo scherno subito. Lo tirò fino alla parete e sbattendolo contro il muro, prese un kunai e glielo conficcò nella mano, inchiodandolo alla parete stessa.
    AHHHHH!!!!
    Altrettanto fece con l'altra mano rimasta, con un nuovo kunai che si conficcò tra palmo e parete.
    ARRGHH!!!!
    Hai scherzato con la persona sbagliata!!
    Un pugno secco e lo colpì alla testa, che spinta indietro sbatté contro la parete, facendogli perdere così i sensi. Jiro si voltò verso tutti i presenti, attoniti e increduli per quanto appena successo.
    Qualcuno ha qualche altro commento da fare?
    nessuno però osò parlare e così Jiro si mosse verso l'oste, ripetendogli ciò che aveva già detto, con le uniche differenze rispetto a prima erano le mani macchiate di sangue
    Un tavolo...e una stanza per la notte...

    Senza obiettare l'oste mostrò la strada portandosi avanti Venite con me...
    Ma nonosntante le parole di Jiro, anche se ora si era dimoastrato più disponibile, l'uomo riverso la sua scelta su uno dei tavoli peggiori rimasti. Posizionato accanto ad una finestra mezza rotta, da cui entravano spifferi freddi e acqua
    Beh...almeno è qualcosa no?
    Trovando inutile fare commenti, Jiro si sedette, seguito dai due ragazzi
    Perché ci guardano così?
    Jiro alzò il sopracciglio, ipotizzando quale fosse la risposta, trovandola oltretutto scontata.
    E' per quello che mi hai detto vero? Il Paese è stato talmente tanto chiuso nei suoi confini che chi viene da fuori non è visto di buon occhio
    Pre la broca d'acqua e si riempì il bicchiere. Con un gesto di formale cortesia, cosa che voleva far sembrare che fosse, riempì i boccali anche degli altri due. In realtà fu un modo per temporeggiare e trovare una risposta da poter dare. Doveva continuare a far credere loro determinate cose, quindi le sue parole dovevano essere più che accurate. Poggiò nuovamente la brocca sul tavolo, rispondendo alla domanda di Kazemaru con un si accennato con il capo.
    E' per questo che l'Amekage insiste a dare un ninja della Pioggia come scorta. Un ninja...ma anche un normale cittadino di un altro paese non verrebbe visto di buon occhio qui...almeno le cose per ora sono così. Se si sollevasse polemiche o anche semplici risse...
    ...Sarebbe un vero casino...

    Dopo una ventina di minuti arrivarono al loro tavolo le cibarie e così passarono un tranquillo momento in cui non pensarono altro che a rifocillarsi. Al contrario degli altri due Jiro non si interesso dei presenti nella locanda che continuavano a fissarli, ma si rese conto di starsene fin troppo in silenzio e doveva però cercare di essere più colloquiale con loro. Decise di capire qualcosa in più sul ragazzo che stavano scortando, visto che di Kazemaru aveva già appreso qualcosa.
    Come mai sei diretto nel Paese delle Rocce?
    Sono originario di quel Paese...come Kazemaru già sa...sono stato tenuto prigioniero per lungo tempo, fino a quando uno shinobi della foglia non mi ha trovato e liberato. Il mio desiderio è solo quello di tornare a casa
    In realtà no gli itneressava nulla di quello che stava dicendo, a stento lo ascoltò Intervenne però Kazemaru, che invece sembrava erssere molto più interessato.
    Scusa...più o meno so cosa il mio compagno è andato a fare nel posto di trovavi e mi sembra di aver capito che è stata una coincidenza l'averti salvato. Mashu... si voltò verso Jiro ...è il ninja di cui parlavamo...
    Jiro fece un cenno con il capo, ma in mente sua pensava a tutt'altro Chissene...
    ...è andato li a salvare il padre, catturato perché quella gente che voleva apprendere i suoi kenjutsu...quindi...perché hanno catturato anche te?
    Finalmente ha fatto la domanda...sembrava un monologo
    Sei anche tu abile con la spada?
    Beh sono di certo maneggiare una spada...ma non è per quello che mi tenevano prigioniero. Saper utilizzare la spada...ma non possederne una è decisamente inutile...ed è per questo che hanno preso anche me. Io sono un fabbro di spade...
    A guardarlo Jiro non avrebbe ai detto che quel ragazzo fosse un armaiolo
    In sostanza quindi volevano che tu producessi armi per loro
    Esattamente
    Bisogna immaginare che quindi se hanno preso proprio te...da un paese lontano...devi essere molto bravo in quello che fai

    Da quanto era appena stato detto, a meno che non avevano bisogno di un semplice fabbro, quel ragazzo doveva ovviamente avere delle abilità qualità manifatturiere sulle armi
    Abbastanza da essere preso come bersaglio...
    Questa fu la prima cosa interessante che trovò sul ragazzo
    Beh ora tornerai a casa, nessuno ti costringerà a fare più nulla...hai una famiglia?
    No...sfortunatamente nessuno è ad attendermi
    Oh...povero...Bah..sopravvalutata la famiglia...
    E per la cronaca...non ho mai ceduto alle loro pressioni. Non ho prodotto nemmeno una spada per quelle persone

    Jiro alzò il sopracciglio. L'affermazione appena fatta sembrava voler dire che il moccioso era uno tosto, ma si chiese se avesse mantenuto questo atteggiamento spavaldo anche davanti ad una tortura fatta da lui.
    Continuarono a consumare il pasto, restando più tempo li seduti a riposare e parlare, fino a quando non decisero che si era fatta una certa ora ed era il momento di andare a riposare.
    Tutte le stanze si trovavano al piano di sopra e fu li che si diressero dopo essersi alzati da tavola. L'oste avevas dato loro le chiavi per tre stanze ravvicinate. Due erano affiancate, mentre la terza era posta difronte.
    Prenderò io questa di qua...voi potete stare vicini.
    Si bene...allora a domani...

    Ognuno entrò nella propria stanza, chiudendosi la porta dietro. Jiro tirò un sospiro quasi scocciato. Fino ad ora la missione stava andando bene, ma era di una noia mortale. Si tolse l'impermeabile buttandolo via su una sedia. Stesso fece con gli stivali, lanciandoli per terra. Si lasciò cadere sul letto, cercando di prendere sonno.
     
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    Fiore del Suono - Hokage (Ex-Raikage - Nata dalla Tempesta)

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    4° Traccia:
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    E' notte fonda e state tutti dormendo. Ma Pandemon avrà il suo serpente che lo avviserà in tempo di un imboscata. Sembra che qualcuno stia per assaltare proprio la sua stanza. Jiro tu all'inizio potrai anche riposare tranquillamente, ma poi sentirai dei rumori.
    Pandemon descrivimi l'assalto nella tua stanza e come metti in fuga l'uomo (hai libertà di narrazione).
    Quando arriverà Jiro sarà tutto finito, ma sentirete dei rumori anche nella stanza accanto, quella di Kenshin.
    Accorerete ma quando aprirete la porta vederete l'uomo che fuggirà dalla finestra, probabilmente perché ora siete in troppi.
    Kenshin impugnerà la sua spada in mano, ma sembra averla usata con tutto il fodero.
    Deciderete di non poter lasciar andare quelle persone via così come se nulla fosse e così le inseguirete. Salterete fuori dalla finestra (ovviamente Kenshin deciderà di venire con voi).
    Iniziare la rincorsa nella boscaglia. Ovviamente fuori piove. Chiudete il post che arrivati in uno spazio leggermente più aperto dei kunai verranno lanciati proprio davanti ai vostri piedi. Il nemico non si è ancora rivelato.

    Pandemon: Come sempre il tuo personaggio è previdente e sa cosa fare. Attento solo agli errori di battitura, per il resto nulla da segnalere, un buon post. 7,6

    *Jiro*: Buon lavoro anche questa volta, mi è piaciuto che hai dato due aspetto. Quello che hai fatto e quello che avresti voluto fare. Stai facendo uscire molto bene il tuo personaggio fuori, sopratutto nella sua psiche. Questa missione la stai conducendo davvero bene. 8

     
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    Kazemaru Shimura
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    Kazemaru:[Parlato - Pensato]

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    Nella tranquilità della notte, Kazemaru era nel pieno del sonno, adagiato tra le coperte calde che lo avvolgevano. Ma a sua insaputa un'ombra lo spiava dalla finestra, probabilmente meditando qualcosa di malevolo. Chiunque fosse aveva di certo intenzioni ostili, visto che con uno spiedo scassinò la serratura della finestra e aprendola lentamente, senza far rumore, entrò nella stanza in punta di piedi. Posato lo spiedo, tirò fuori un kunai e molto lentamente, con passo felpato si avvicinò al letto, pronto a pugnalare il giovane e ignaro ragazzo. Il buio della stanza non permetteva di vedere molto, ma c'era sufficiente luce della luna per capire dove andare a colpire. Con un colpo secco tirò un affondo verso il basso, ma non appena la punta colpì il ragazzo, questi si trasformò in un pezzo di legno.
    EH!!??
    Deluso?
    L'uomo si girò di scatto, verso l'angolo della stanza. Non riusciv a vedere niente, tanto il buio che regnava li dentro. Tentò di tirare fuori il kunai tra pezzo di legno, trovando qualche difficoltà, ma alla fine ci riuscì. Lo impugnò portandolo davanti a se, utilizzandolo come un coltello pronto per l'uso, mentre cercava di aguzzare le vista per vedere dove fosse lo shinobi.
    Credo ti sia andata male...
    Capì da dove proveniva la voce e si voltò nel punto in cui tra la porta e l'armadio c'era un angolo vuoto, buio, dove intravide una sagoma nascosta. Kazemar si fece avanti, rivelandosi all'uomo, la cui identità rimaneva ancora celata dalla poca visibilità della stanza.
    Chi sei?
    L'uomo provò a fare qualche passo in direzione della finestra, ma l'improvvisa comparsa di un serpente rosso lo pietrifico.
    SssssSSssss....
    Di scatto indietreggiò e andando a sbattere contro il comodino lo fece oscillare, facendo cadere a terra una lampada che andò in frantumi.
    Era stato propio Autumn, che Kazemaru aveva mandato in ispezione, ad avvertirlo del tipo che si stava avvicinando e arrampicando lungo il muro. Il compagno serpente precipitandosi a svegliare il padrone lo mise così in guardia, permettendogli così di prepararsi alla venuta dell'uomo.
    Kazemaru fece qualche passo avanti, uscendo sempre di più da quel nascondioglio fatto di buio e avvicinandosi all'uomo, che si guardava intorno in cerca di una possibile via di fuga.
    Non ci volle molto che sorpaggiunse Rosario, attirato evidentemente dal rumore della rottura della lampada, che irruppe nella stanza con gran violenza, brandendo un kunai.
    Che succede?!
    Cogliendo l'attimo di distrazione di Kazemaru che si voltò verso la porta, l'uomo con uno scatto si precitò alla finestra saltanto fuori.
    Accidenti...
    Corsero entrambi alla finestra affacciandosi e seguendo la sagoma dell'uomo che si allontanava.
    Chi era?
    Non so...è...

    Ma un nuovo rumore attirò l'attenzione di entrambi che subito si resero conto che proveniva dalla stanza accanto.
    Anche da Kenshin!!!
    Muoviamoci!!

    Entrambi preoccupati per irl agazzo si riversarono nel corridoio e scontrandosi insieme con la spalla alla porta la sfondarono, accorrendo così in suo aiuto. Kenshin era davanti a loro, brandendo la sua spada, ma senza averla sfoderata.
    Avrà combattuto così?
    Ma non erail momento di pensare a come stava usando la spada, perché l'uomo che era nella stanza, nel vederli arrivare si lanciò anche lui fuori dalla finestra, proprio come era successo poco prima con l'altro.
    Due uomini...non è una coincidenza
    Allora andiamo a prenderli!

    Entrambi d'accordo sul da farsi si precipitarono alla finestra, ma poco prima di uscire Kenshin li fermò
    Verrò anche io...
    Ne sei certo?
    Il ragazzo annuì con la testa Se mi lasciste qui nulla toglie che potrebbero attaccarmi di nuovo...se starò con voi sarò più al sicuro. Dopotutto...la vostra missione è scortarmi no?
    Trovò che il suo ragionamento non afacesse una grinza. Pur non sapendo con chi avessero a che fare, lasciarlo li poteva essere pericoloso tanto quando portarselo dietro. Ma per lo meno se fosse stato con loro avrebbero potuto fare qualcosa in più per proteggerlo.
    Va bene...resta dietro di noi...
    Non perdiamo altro tempo allora...o ci sfuggiranno!

    Tutti e tre uscirono dalla stanza saltando giù dalla finestra, inoltrandosi nuovamente in quella fitta pioggia che bagnava il paese. Solo Rosario aveva l'impermeabile che gli permetteva un minimo di protezione, mentre loro due per la fretta non lo avevano con se.
    Fu difficile seguire i passi degli uomini, visto che la pioggia cancellava velocemente le impronte, ma Rosario sembrava conoscere bene il luogo e si mise lui in testa al gruppo.
    Corsero nella boscaglia diversi minuti, con una visibilità che era a dir poco scarsa. Buio e pioggia non davano di certo loro un buon vantaggio.
    Cosa che invece non sembrò essere un problema per i loro avversari, che con precisione arrestarono la loro corsa con alcuni kunai che vennero lanciati proprio davanti ai loro piedi.
    Fermandosi, in tre iniziarono a guardarsi in giro, cercando di individuare i due uomini nel bosco, nonoastante la scarsa visibilità.
    Dove sono?!

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    Rosario Kurosu
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    Nome Utente: *Jiro*
    Villaggio: Kumo Ame
    Grado: Mukenin Lv. C Chūnin
    Energia: Rossa
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    Jiro: Parlato/Pensato/Io Narrante
    Altri: Kazemaru - Kenshin - Oste - Uomo


    Comodamente steso Jiro si riposava per il lungo viaggio fatto, trovano un piacevole ristorono lontano da tutta quella pioggia. Ma purtroppo tutta quella pace non poteva evidentemente durare visto che il suo sonno venne disturbato da un rumore vitreo e chiaramente forte proveniente da una delle stanze davanti alla sua.
    Spalancò gli occhi e si lanciò giì dal materasso. Non era certo che ciò che avesse sentito fosse qualcosa di cui preoccuparsi, ma nel dubbio decise di controllare. Indossò così alla svelta stivali e tunica e si avvicinò al pomello della porta, aprendolo lentamente. Alla stessa velocità aprì anche la porta, controllando con gli occhi che non ci fosse nessuno fuori. Il corridoio era deserto e scuro e nulla si muoveva. Aprì la porta lignea ancora un po' e fece i primi passi in avanti, quando sentì la voce di Kazemaru proveniente dalla sua stanza.
    Credo ti sia andata male...
    C'è qualcuno con lui?...quindi non mi ero sbagliato su quel rumore!
    Tirò fuori un kunai e se lo tenne nella mano sinistra mentre si avvicinava con cautela sempre di più alla porta della stanza dello shinobi della foglia. Accostandosi sentì nuovamente Kazemaru parlare Chi sei? e non ricevere alcuna risposta alla sua domanda.
    Pensò un attimo cosa fare, come intervenire. Se aprire lentamente la porta o entrare di scatto. Preferì la seconda azione, visto che la prima avrebbe annunciato di più la sua presenza. Dopo essersi preso il tempo per pensare, con forza si scontrò con la porta e l'aprì. Davanti a lui c'era Kazemaru a pochi centimetri e a terra un serpente rosso di cui non capiva la provenienza. A qualche passo da lui c'era anche qualcuno che dalla sagoma si capiva esserre di sesso maschile.
    Che succede?!
    L'entrata in scena di Jiro però non sortì un effetto positivo. Nella distrazione l'uomo infatti ne approfitto per scappare, lanciandosi con un balzo fuori dalla finestra dopo una veloce corsa.
    Accidenti...
    Entrambi corsero alla finestra, così da vedere dove si stesse dirigendo, notando che si muoveva verso la foresta.
    Chi era?
    Non so...è...

    Ma prima che il ragazzo potesse finire di parlare, dalla stanza a fianco, quella di Kenshin, si sentirono dei rumori di colluttazione.
    Anche da Kenshin!!!
    Muoviamoci!!

    Di corsa lasciarono la stanza di Kazemaru per fiondarsi in quella del ragazzo. Senza perdere tempo di lanciarono contro la porta e con il peso della loro porta la sfondarono entrando così nella camera, dove videre il ragazzo davanti a loro, che teneva tra le mani la sua spada, benché infoderata e l'ombra di uomo accanto alla finestra.
    Nel vederli arrivare forse l'uomo si allarmò per il numero di persone da fronteggiare e così fuggì anche lui dalla finestra, riversandosi per la strada.
    Due uomini...non è una coincidenza
    Allora andiamo a prenderli!

    Si avvicinarono alla finestra, oltrepassando il ragazzo Quella va sfoderata però... pensò guardandogli la spada che brandiva in quel modo assurdo. Non concepiva come si potesse combattere in un modo simile.
    Verrò anche io...
    Ne sei certo?

    La cosa sorprese Jiro, ma in negativo. Pensava infatti che sarebbe potuto essere d'intralcio.
    Se mi lasciste qui nulla toglie che potrebbero attaccarmi di nuovo...se starò con voi sarò più al sicuro. Dopotutto...la vostra missione è scortarmi no?
    Kazemaru sembrò farsi convincere dalle parole del ragazzo
    Va bene...resta dietro di noi...
    Jiro non era molto d'accordo, ma ormai sembrava essere presa la decisione e visto che non voleva perdere le tracce degli uomini prima che la pioggia le cancelasse del tutto, esortò i due a darsi una mossa.
    Non perdiamo altro tempo allora...o ci sfuggiranno!
    Balzarono anche loro dalla finestra, iniziando a correre nella direzione in cui avevano visto andare i due uomini. Sicuramente dovevano essere complici e il fatto che avessero attaccato insieme siginficava probabilmente che avevano un piano ed un obbiettivo. A Jiro non interessa nulla di tutto questo, ma solo sgranchirsi un po' le mani, cercando ovviamente di tenersi calmo, senza esagerare troppo o i suoi impulsi omicidi avrebbero avuto il sopravvento. La foresta era piuttosto buia, sia per le piante che non facevano filtrare la luce della luna, sia per pa pioggia che limitava un po' la visuale da lontano. Ma il lancio di kunai ai loro piedi, per bloccare la loro corsa fece ben capire che gli uomini che li avevano attaccati non erano interessati a fuggire, ma a cercar battaglia.
    Bene...sarò contento di prendervi a pugni!!
     
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    Fiore del Suono - Hokage (Ex-Raikage - Nata dalla Tempesta)

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    Dal fitto della foresta vedrete arrivare verso di voi 5 proiettili di terra a testa. Ma chiunque li abbia lanciati contro di voi non fa altro che spostarsi, non sembra voler uscire allo scoperto.
    Heheh...
    Heheh.....

    Subito dopo vedrete uno shuriken dirigersi verso Rosario, ma in modo del tutto innaturale, e aumentando anche la sua velocità di rotazione per il chakra futon infuso, cambierà la propria traiettoria, andando a puntare contro Kazemaru.
    I vostri nemici decideranno di rimanere nell'ombra, rendendo così più difficile il combattimento.
    Quindi prima di poterli attaccare dovrete anzitutto trovarli.
    Primo post di combattimento molto semplice e riduttivo, in cui però vi sarà richiesto di collaborare per riuscire a fare qualcosa. Scoprire la posizione dei vostri nemici e successivamente attaccateli.
    Un modo per farlo ci sta, e uno di vuoi due lo conosce. Se avete dubbi contattaremi tramite mp.

    Tecnica Offensiva (Rossa): Arte della Terra: Proiettili di Terra del Drago (Doryuudan) Valore: 7
    Tipo: Ninjutsu
    Posizione delle mani: Pecora - Cavallo - Drago - Tigre
    Livello: B
    Descrizione: Dopo aver composto i sigilli si ceerà un drago composto di terra dalle cui fauci verranno sparati cinque proiettili che andranno a colpire il nemico ad alta velocità.
    Creando 10 proiettili sarà possibile creare più proiettili per poter colpire massimo due nemici contemporaneamente a patto che si trovino a meno di 5 metri tra loro.
    N° di proiettili creabili è uguale alle abilità Fisico/Chimiche dell'utilizzatore + abilità Zen.
    Consumo : 20 x 5 proiettili
    Danno: 4-6
    Richiede: Chakra Doton; Destrezza 5
    Energia: Rossa

    Tecnica Offensiva (Verde): Arte del Vento: Deviazione degli Shuriken Valore: 6,5 Vs Kazemaru
    Tipo: Taijutsu/Ninjutsu
    Posizioni delle mani: Tigre
    Livello: C
    Descrizione Tecnica: Evoluzione della precedente tecnica ottenuta infondendo nello shuriken il chakra di tipo vento. Contrariamente alla precedente bisognerà usare un solo shruken caricato prima del lancio con il chakra elementare. Una volta scagliato quando si comporrà il sigillo della tigre il chakra di tipo vento entrerà in azione e aumenterà all'improvviso la velocità dello shuriken, cambiandone improvvi samente la traiettoria (anche di 90°). L'arma avrà un bonus di +1 sulla sua velocità e in più grazie al vento tagliente che lo circonda, il suo danno aumentarà di 1 punto al danno min/max.
    Consumo: 16
    Slot danno: danno di 1 shuriken maggiorato di 1 punto al danno max/min.
    Exp: 40
    Richiede: Tecnica della Deviazione degli Shuriken; Arte del Vento; 1 shuriken; Zen Lv3
    Energia: Verde



    Pandemon: Bene buon post il tuo, mi è piaciuto di più. Mostri l'abilità di un ninja, che ha ampi margini di crescita 7,7

    *Jiro*: Bene anche se mi aspettavo qualcosa di più sulla parte iniziale del post. Sei andato abbastanza diretto, mentre gli altri post sei sempre riuscito ad aricchirli con qualcosa. 7

     
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    Kazemaru Shimura
    16 anni
    Chūnin - Energia Rossa
    Konoha Team
    Clan Shimura
    png

    Kazemaru:[Parlato - Pensato]

    Altri: Kenshin
    Ame: Rosario - Uomo 1- Uomo 2
    La fitta pioggia e l'ambiente scuro nella foresta non aiutavano di certo a capire dove si trovassero i due uomini che avevano inseguito fino a li. A stento Kazemaru era riuscito a vedere il kunai che bene si era mimetizzato nel buio. E fu da quell'oscurità che il jutsu nemico venne fuori, ma Kazemaru riuscì ad accorgersene troppo tardi, finendo per essere colpito in pieno.
    Proiettili di terra?
    Rosario invece era riuscito a proteggersi in tempo, richiamando un muro fatto anche esso di terra, perfettamente squadrato.
    Heheh...
    Eh??
    Si voltò nella direzione da cui gli era sembrata provenire la risata, ma non aveva la certezza di averla individuata.
    Heheh.....
    Al suono di un'altra risata si voltò nuovamente, in una direzione completamente opposta alla prima. Gli era davvero difficile orientarsi li in mezzo ed evidentemente, chiunque fosse ad averli attaccati doveva avere confidenza con il luogo.
    Avranno fatto in modo che li inseguissimo fino a qui apposta??
    Ma anche loro avevano Rosario, che altrettando doveva essere in grado di muoversi li in modo decisamente migliore rispetto a lui e a Kenshin.
    Come fate a muovervi con tutta questa pioggia??
    Eh...credici o no...a volte è un casino anche per noi

    All'improvviso si vide uno shuriken volare in direzione di Rosario, ma inaspettatamente, l'acqua attorno a se iniziò a cadere in modo irregolare, come richiamata dall'arma e andando a formare un mini vortice.
    Accidenti!!
    Aumentando la sua velocità di rotazione lo shuriken iniziò a modificare la propria corsa e cambiando del tutto direzione, dal suo primo bersaglio apparente si spostò verso Kazemaru.
    Una trappola?
    Anche questa volta venne preso alla sprovvista, anche se meno rispetto a prima. Tentò comunque una schivata laterale, cercando di avitare anche se di poco l'arma, ma l'attrito di vento generato dalla rotazione, finì comunque per prenderlo al braccio strappandogli la manica e ferendolo superficialmente.
    Ora capisco l'improvviso aumento di velocità e il cambio di direzione... Ci aveva già pensanto nel momento in cui aveva visto l'acuqa convogliarsi verso lo shuriken, ma ora che era stato colpito nonostante non fosse stato preso direttamente dallo shuriken potè confermare la sua ipotesi ...questa è arte del vento!
    Kazemaru si guardò in giro, cercando di capire dove si trovassero i due nemici, ma non riusciva minimamente ad individuarli. Capì che combattere così sarebbe stato troppo difficoltoso e probabilmente erano stati attirati li apposta.
    Hanno un grosso vantaggio qui...credo ci abbiano attirati intenzionalmente
    Sentì all'improvviso un'esplosione accanto a lui e dopo che la nube di fumo si dileguò vide Rosario con il palmo a terra e un leone marrone al suo fianco.
    ...un richiamo??
    RROOOOOAAARRR!!!
    Con il suo fiuto li troverà...forza Sumata!
    Trovò che questa fu una mossa astusta da parte di Rosario, permettendo così di tornare ad entrambi di avere un vantaggio.
    Il leone iniziò a guardarsi intorno, cercando di individuare la posizione di uno dei due, mentre Rosario gli si avvicinò mormorandogli qualcosa all'orecchio.
    Inizia a trovarne uno... poi si voltò verso Kazemaru, parlando sempre a bassa voce Ce ne occuperemo di uno per volta se per te sta bene
    Certo
    Kazemaru creò due copie di se che andarono a mettersi ai lati di Kenshin.
    Lo proteggeranno...mentre noi ci diamo da fare
    Perfetto!!
    Il leone ruggì nuovamente ROOOAR!! e poi iniziò a correre in direzione di uno degli alberi.
    Ne ha trovato uno!! Seguiamolo!
    Il leone iniziò la sua corsa cercando di portare un attacco contro l'uomo, che colpendolo o meno sarebbe probabilmente uscito allo scoperto, permettendo così ai due ragazzi di portare la loro offensiva.
    Rosario compose dei sigilli e poggiano il palmo per terra richiamo dal terreno delle bestie di fango che provarono ad azzannare l'uomo.
    Subito dopo anche il leone partì all'attacco, provando a prenderlo nuovamente, o per lo meno era quello che volle far credere, perché subito dopo di lui intervenne Kazemaru con un attacco corpo a corpo diretto con le sue lame. Sferrò due fendenti consecutivi con cui tentò di prenderlo al petto.
    A fine attacco indietreggiarono tutti, portandosi sulla difensiva.

    Scheda (Mini) - Riepilogo
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    Rosario Kurosu
    Jiro Kotoba (Deah Mask)

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    Villaggio: Kumo Ame
    Grado: Mukenin Lv. C Chūnin
    Energia: Rossa
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    Jiro: Parlato/Pensato/Io Narrante
    Altri: Kazemaru - Kenshin - Nemico 1 - Nemico 2 - Sumata


    Jiro si guardò attorno, cercando di capire dove potessero essere i nemici che avevano inseguito fino a lì, quando un jutsu si fece largo tra gli alberi. Si trattavano di una serie di proiettili di terra, che viaggavano ad gran velocità, con i quali eveintemente cercarono di coglierli di sorpresa.
    Jiro però fu decisamente più pronto dello shinobi della foglia, che prese in pieno la tecnica avversaria. Infatti lui compose dei sigillie sbattendo le mani a terra sollevò un muro di pietra contro cui i proiettili andarono a scontrarsi.
    Osservò lo shinodi che si rialzava, chiedendosi se dovesse chiedergli ome stava, ma siceramente era stanco di essere troppo gentile e comunque erano nel bel mezzo di una battaglia.
    Delle risate si sentirono intorno a loro, distinguendo due voci diverse.
    Heheh...
    Heheh.....
    I soliti codardi che si nascondono...tsk...

    La cosa era in effetti quasi seccante per lui, tutti facevano sempre la stessa cosa. Ma alla fine il gioco era bello, perché li stanava e poi li uccideva. Ora però non avrebbe potuto fare così, visto che era in compagnia di uno straniero e doveva anche stare attento a non lasciare tracce nel paese della pioggia.
    Come fate a muovervi con tutta questa pioggia??
    Eh...credici o no...a volte è un casino anche per noi

    In verità lui non era abile ancora a muoversi li come un normale shinobi della pioggia e dicendo così sperava di nascondere le sue pecche orientative.
    Non era però quello il momento migliore per distrarsi, perché un nuovo attacco era portato dai nemici. Vide uno shuriken viaggiare verso di se, ma non lo ritenne perticolarmente insidioso, ritenendo di poterlo fermare facilmente. Li colse entrambi in fallo però il cambio di tratiettoria dell'arma, che per mezzo di un jutsu ventoso virò verso Kazemaru, il quale, pur tentando una schivata venne lo stesso preso di striscio dalla scia d'aria tagliente.
    Cercano di usare jutsu per confonderci...e si nascondono...non penseranno davvero di essere al sicuro così??
    Non voleva attirare troppo l'attenzione, altrimenti avrebbe già usato la lava e con una grossa ondata avrebbe incenerito la foresta li davanti aloro, quindi optò per una soluzione diversa, più semplice.
    Hanno un grosso vantaggio qui...credo ci abbiano attirati intenzionalmente
    Nel mentre Jiro si morse il dito per prendere una goccia di sangue e usare così la tecnica del richiamo. Sbattendo il palmo a terra utilizzò la tecnica per richiamare il suo animale segugio.
    ...un richiamo??
    RROOOOOAAARRR!!!
    Con il suo fiuto li troverà...forza Sumata!

    Fiero della sua idea ammirava il compagno quadrupede che con il suo fiuto iniziava la ricerca dei due uomini. Gli si avvicinò per parlargli a bassa voce, così che i due uomini non sentissero che ordini gli stava impartendo
    Inizia a trovarne uno... poi alzò lo sguardo verso Kazemaru Ce ne occuperemo di uno per volta se per te sta bene
    Certo
    Anche il ragazzo usò una tecnica abbastanza comune tra i ninja e creò due copie di se che andarono a posizionarsi accanto a Kenshin.
    Lo proteggeranno...mentre noi ci diamo da fare
    Perfetto!!

    Sumata fiutò filamente qualcosa ed emise un nuovo ruggito per avvertire i due shinobi
    ROOOAR!! Dopo di che partì all'attacco
    Ne ha trovato uno!! Seguiamolo!
    Il primo a tentare l'attacco fu proprio il leone, usando il suo fiuto per individuare dove si fosse nascosto l'uomo, ovvero nei pressi di uno degli alberi. Dopo fu la volta di Jiro che componendo i sigilli, poggiò il palmo a terra per creare una serie di lupi, con il terriccio fangoso creato dalla pioggia, che si scagliarono all'attacco del bersaglio designato.
    Vide Kazemaru prendere due lame, pronto a lanciarsi all'attacco, così Jiro fece un fischio che richiamò il suo animale per farlo partire nuovamente all'attacco. Sumata portò un finto attacco con una zampata, così da distrarre l'uomo dall'arrivo di Kazemaru e dargli così più margine di riuscita alla sua offensiva.



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