5° Incontro Del Torneo CONCLUSO

Angelus Yamikura VS Kira

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  1. Keigan
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    CITAZIONE
    Come deciso il campo in cui si effettuerà il torneo si trova a Kumo, il 01.07.2010.
    L'arena in cui vi scontrete sarà uno spiazzo circolare di 100 metri di diametro.
    Il terrenno è roccioso e scosceso privo di alberi e di vegetazione, quasi completamente privo di punti dove poter appoggiare saldamente i piedi, la struttura delle rocce man mano che si prosegue verso il centro dell'arena tende a formare una collinetta sulla cui sommità c'è un piccolo spazio pianeggiante (un ovale di 6 metri di lunghezza e 3 di larghezza) dove vi posizionerete per iniziare, dal lato sinistro della collinetta sgorga una sorgente d'acqua che discendendo prosegue verso il lato sinistro del campo di battaglia formando un fiumiciattolo.
    La giornata è molto nuvolosa con forti raffiche di vento e un discreto tasso di umidità, non è prevista pioggia.
    Entrambi i partecipanti non avranno penalizzazioni per i rispettivi elementi in questo scontro.

    A questa sfida parteciperanno Angelus Yamikura e Kira.
    L'incontro finisce con un K.O. o con una resa dell'avversario.
    L'unica condizione da rispettare è che il post non può essere inferiore ai 20 righi.
    Come prima cosa bisognerà postare l'ingresso nell'arena e l'incontro con il proprio avversario (in questo primo post si accetteranno anche un minimo di 10 righi ma sarà comunque elemento per il voto finale). appena avrete postato DARO' IO IL VIA ALL'INCONTRO.
    Per decidere chi comincia per primo, accordatevi tra voi.
    Detto questo, Buon Torneo.



    Edited by Keigan - 4/7/2010, 00:12
     
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  2. SawKira
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    Narrato
    Flashback
    Parlato Kira
    Pensato Kira
    Parlato Sunēku-sensei

    Finalmente il torneo avrebbe avuto inizio, erano mesi che Kira si preparava mentalmente e fisicamente per quel mirabolante avvenimento; l’eccitazione era palpabile e la paura di fallire faceva tremare le gambe al giovane genin. L’ansia era palpabile, e stancava il ninja molto più di qualsiasi altro allenamento; il principale motivo di preoccupazione era di non essere riuscito a perfezionare un Genjutsu che potesse servirgli per il torneo, avrebbe dovuto contare sulla sua astuzia e sulla forza fisica che per fortuna non gli mancavano. Unica soddisfazione era il fatto di essere riuscito a risvegliare finalmente la sua innata, il che gli provocò non pochi turbamenti.
    Il giorno in cui, finalmente, il potere sopito del ragazzo si risvegliò, Kira si trovava a casa, appena rientrato da un allenamento molto duro, in cui aveva dovuto affrontare il proprio sensei in combattimento. Era riuscito a collaborare con i suoi compagni, creando una forte intesa ed una complicità tale, che non si sarebbe spezzata tanto facilmente. Ognuno di loro confidava nelle proprie capacità, ma soprattutto in quelle del compagno di squadra, inoltre il fatto di avere tutti e tre la stessa abilità innata, li faceva sentire come fratelli. Kira non avrebbe mai tradito i suoi compagni ed era sicuro che anche loro nutrivano la stessa lealtà nei suoi confronti. Purtroppo i tre ragazzi non erano riusciti a sconfiggere il loro maestro che dileggiandoli con voce sorniona e sorrisetto canzonatorio disse che avevano passato la prova, nonostante non fossero riusciti a fargli neanche un graffio.
    Kira, come anche i suoi compagni, non fu molto contento del risultato ottenuto in quel frangente, e salutatosi mestamente con i suoi compagni, tornò alla sua abitazione, che da poco si trovava in uno dei livelli più superficiali e arieggiati del villaggio. La sua speranza era quella di incontrare Asuka, la sua migliore amica, ma si era fatto tardi e quasi sicuramente, ormai, la ragazza stava cenando tranquillamente con la sua famiglia. Una famiglia, la cosa che più si avvicinava all’idea di famiglia erano i suoi due compagni, almeno da quando il ragazzo era rimasto orfano. Senza nemmeno accorgersene, fiutava l’aria piena degli odori delle cucine degli abitanti, riusciva a sentirne i sapori sulla lingua, che saettava convulsamente fra le labbra raccogliendo, ad ogni spasmo, un insieme inebriante di sapori e profumi.
    Arrivato sulla soglia di casa, gettò una rapida occhiata alle finestre della sua calorosa vicina, dalle quali irradiava il tepore del focolare domestico, prima di chiudersi la porta alle spalle. Come di consueto consumò un pasto frugale e subito andò a rinfrescarsi per scacciare la stanchezza. L’acqua bollente fu un vero toccasana per il corpo ormai privo di energia. I pori si allargarono facendo fuoriuscire tutte le sostanze nocive accumulate. Improvvisamente qualcosa cadde sul piede nudo del ragazzo, Kira guardò in basso e quello che vide fu scioccante. Un lembo di pelle abbronzata si era staccato dal suo avambraccio sinistro, il ragazzo pensò di essersi ustionato terribilmente, ma quando andò a toccare la parte scorticata, si accorse che non doleva, anzi, sotto lo strato abbronzato vi era una nuova pelle, molto più pallida e turgida. Pian piano tutto il corpo, colpito dal getto della doccia , seguì la stessa sorte del braccio. Stava facendo una sorta di muta. Il ragazzo era atterrito dall’avvenimento, nonostante in un certo senso ora si sentisse più libero ed a suo agio. Alzò gli occhi al cielo con fare disperato e quello che vide fu ancora più scioccante: da sopra la tenda della doccia, due occhi vitrei e rossi,con la pupilla verticale lo fissavano da una testa affusolata, grossa quasi quanto la sua, completamente bianca con macchie gialle, mentre una lingua biforcuta, lunga quasi venti centimetri, serpeggiava fuori dalla bocca di quel mosto immenso, sfiorando la fronte e gli occhi del ragazzo. Kira urlò per il terrore, ma la testa si ritrasse, anzi emise un sibilo sordo e cupo che spaventò, se possibile, ancora di più il ragazzo, che non aveva armi con se e si sentì perso. Chiuse gli occhi, pronto ad una fine orrenda, quando una voce calda, baritonale, gli disse con fare perentorio.
    “SSShtai calmo giovanotto! Non hai nulla da temere. Ora vessshtiti e vieni in cucina!”
    Il gigantesco serpente si ritirò scomparendo nell’altra stanza. Kira si vestì, prese un kunai e si recò in cucina con fare circospetto, quando la voce si ripresentò.
    “Metti via quel cosssho, potresti farti del male! Ora Ssshiediti qui ed assshcoltami per un momento!”
    L’immenso animale che stava parlando a Kira attraverso sibili sordi e potenti, altro non era che un immenso Pitone Reale Albino, lungo circa 9 metri, completamente raggomitolato nella piccola cucina copriva quasi tutto il pavimento. Kira si stetì mancare le forze e si lasciò cadere su una sedia vicino a lui. Il serpente lo guardò per qualche secondo, poi vedendo che l’attenzione del ragazzo era rivolta a lui cominciò a spiegare lo strano avvenimento.
    “Io mi chiamo Gurētoarubīno Wa Sunēku, ssshono il tuo nuovo compagno. Quello che è sshuccesso oggi è sshtato il risshveglio della tua abilità innata. L’hebiton. Ti ha conferito un corpo forte e ressshissshtente, con la carnagione molto pallida. Capissshco che ora tu ssshia ssshconvolto, quindi dormici ssshu, da domani comincerò ad allenarti.”
    Kira era rimasto fermo ed in silenzio per tutto il tempo, non capiva nulla di quello che era accaduto, ma più dello spavento poté la stanchezza, ed il ragazzo si addormentò sulla sedia sulla quale si era accasciato vivendo un sonno agitato.
    La mattina seguente, il risveglio del ragazzo fu leggermente violento, una sferzata arrivò in pieno viso al ragazzo che ruzzolò giù dalla sedia. Sunēku , il serpente gigante, lo aveva colpito per farlo svegliare.
    ”Ahia! Sei molto…gentile a svegliarmi così di buon ora!” disse il ragazzo ancora intimorito dal serpente .
    ”Fai lo ssshpiritoso? Da oggi vedrai cosssha vuol dire davvero allenamento!”
    Fu così che il ragazzo incominciò a prendere confidenza con l’Hebiton. Il grande serpente bianco non si mostrò più a Kira, essendo troppo il dispendio di chakra per tenerlo sempre con se. Il mostruoso animale fu sostituito da un simpatico serpentello comune, che trovava posto all’interno del copri fronte che Kira portava legato attorno al collo. I mesi passarono in allegria allenandosi con il suo “maestro” in miniatura e si sviluppò un feeling profondo tra i due. Anche gli altri due compagni di Kira svilupparono l’abilità nello stesso periodo e capitava spesso di incontrarsi e discutere con i rispettivi compagni animali. Quelli furono i giorni più belli della sua vita.

    ”Finalmente il gran giorno è arrivato. Tra quattro giorni ci sarà il grande torneo ninja, ed io e Sunēku-sensei, almeno la sua copia ridotta, dovremmo metterci in viaggio oggi. Mi ha detto che vuole allenarmi un ultima volta…Bene andiamo!”
    Il viaggio da Oto a Kumo durava due giorni buoni, Kira decise di mettersi in marcia quattro giorni prima dell’inizio del torneo, in modo da potersi allenare fino all’ultimo momento. Salutò i suoi amici, dicendo che si sarebbero rivisti a Kumo, e, con il suo fido compagno annidato tra le pieghe soffici del copri fronte, si diresse verso la sua meta.
    ”Chissà come sarà Kumo, non ci sono mai stato. Chissà se è più bella della nostra Oto, o se ci sono belle ragazze…Non vedo l’ora di arrivare, sono eccitatissimo!”
    I pensieri del genin vennero interrotti da una vocina stridula e soffiante.
    ”Allora, cominciamo l’addessshtramento, preparati a ssshoffrire Kira-kun!”
    Il serpentello non scherzava affatto, i tre giorni di viaggio furono un inferno. le giornate si altalenavano tra teoria sull’Hebiton, controllo del chakra, tecniche derivanti dall’innata e allenamento nel taijutsu. Tutto questo senza mai smettere di correre. Inoltre, il piccolo rettile guidò Kira per una strada che gli fece impiegare 3 giorni anzicchè 2 prima di giungere alla tanto agognata Kumo.
    ”Oddio, per fortuna sono arrivato…non avrei resistito un giorno di più”
    ”Cercati un albergo, Kira-kun, magari con molti topi, e riposati fino a domani. Penserò io a svegliarti!”
    L’ultima giornata prima del torneo, Kira la passò a letto, a dormire, recuperando le forze che aveva speso nell’estenuante viaggio per arrivare a Kumo. Non aveva nemmeno notato la città e se ne dolse molto quando il suo “maestro” lo svegliò.
    ”Sveglia, sfaticato! Oggi è il giorno del tuo incontro!”
    Il ragazzo aprì gli occhi stancamente, guardando fuori dalla finestra. Fuori era ancora buio, e si vedeva l’alone delle luci del villaggio rischiarare il vetro della finestra. Ma che aveva in mente Sunēku-sensei…?
    ”Ti prego sensei, ancora un oretta, fuori è buio ed io ho tanto sonno…”
    ”Ragazzo, devi arrivare perfettamente ssshveglio al torneo. Quindi ora alza il sshedere dal letto, fatti una doccia e poi ussshiamo!”
    Kira non aveva voglia di contraddire il sensei, si alzò, si fece una bella doccia con acqua bollente. L’albergo aveva messo a disposizione degli oli purificanti. Kira si spalmò addosso quelle belle fragranze speziate. Appena finito, aprì improvvisamente l’acqua fredda. Un brivido percorse il corpo del ragazzo mentre i pori si richiudevano trattenendo al loro interno tutto il calore e il profumo dell’olio. Chiuse l’acqua, e dopo pochi secondi, dal suo corpo tonico e pallido vide sollevarsi piccole ed evanescenti nuvolette di vapore. Il calore lo riavvolse, facendolo arrossire. Si vestì e raccolse il suo compagno di viaggio. Uscì dall’albergo e si inoltrò per le strade di Kumo mentre cominciava ad albeggiare Improvvisamente il ragazzo sntì uno strano ronzio provenire dal suo copri fronte.
    ”Sunēku, non trovo giusto che tu dorma mentre io devo svegliarmi così presto!”
    ”Ragazzo, ssshono contento che tu mi consideri un tuo amico, ma usssha un po’ di risshpetto! Ssshono pur ssshempre il tuo ssshensshei! Ora fammi dormire! !”
    Il serpente disse queste ultime parole solleticando la gola del ragazzo con la lingua. Un brivido percorse la schiena di Kira, non si era ancora perfettamente abituato ad avere un ospite potenzialmente letale così vicino alla gola.
    ”Ok sensei, dormi pure, io mi godrò le bellezze del villaggio, l’importante è che tu sia sveglio appena avrò bisogno di te!”
    Kira girovagò allegramente per il villaggio di Kumo mentre il sole si alzava nel cielo. All’ora prestabilita si recò nell’area dove si svolgeva il torneo, presentò la sua iscrizione ad un responsabile che, facendogli gli auguri, gli indicò il campo da raggiungere. Ci mise cinque minuti ad arrivare a destinazione. Quando entrò nell’arena, gli spalti erano già gremiti di folla, ninja e curiosi da tutto il mondo erano accorsi per vedere le imprese dei ragazzi che si sarebbero affrontati in quel torneo. Il terreno di gioco era uno spiazzo circolare di 100 metri di diametro.
    Il terrenno era roccioso e scosceso privo di alberi e di vegetazione, quasi completamente privo di punti dove poter appoggiare saldamente i piedi, la struttura delle rocce man mano che si prosegue verso il centro dell'arena tendeva a formare una collinetta sulla cui sommità c'era un piccolo spazio pianeggiante dove i contentendi si sarebbero dovuti posizionare prima di iniziare, dal lato sinistro della collinetta sgorgava una sorgente d'acqua che discendendo proseguiva verso il lato sinistro del campo di battaglia formando un fiumiciattolo. La giornata era molto nuvolosa con forti raffiche di vento e un discreto tasso di umidità, non era prevista pioggia.
    ”Bene, eccoci qui. Sensei, sveglia. Tra poco dovremo cominciare.”
    ”Tranquillo Kira, ssshono già pronto. Assshpetto sssholo un tuo ssshegnale”
    L’eccitazione cresceva in Kira, era ormai ora. Tra poco sarebbe arrivato anche il suo sfidante, e finalmente avrebbe potuto dimostrare cosa davvero era in grado di fare. Il gemito della folla si faceva assordante, ma il vento con il suo ululato, copriva tutto, portando via anche le ansie del giovane ninja, che adesso molto più combattivo e fiero, aspettava il suo avversario al centro del campo di battaglia.
    "Chi sarà mai questo ninja misterioso? quello che maggiormente non sopporto è il non sapere chi o che cosa mi troverò di frote al momento in cui dovrò fare le mie scelte...Il mio piccolo sensei me lo ha sempre detto durante questi mesi di duro allenamento: "Kira, la tua vera paura è la paura stessa. Nessno può farti del male, sei un ninja capace e diventerai molto potente. l'unica cosa che ti frena e che devi superare e la paura di aver paura!" Certo a lui era uscito un pò più sibilante e acuto, ma comunque il senso è questo...sta tranquillo sensei, adesso non ho più paura di nulla, anche perchè ho capito che oltre a te, ci sono molte persoe su cui posso contare, e vincerò...devo vincere questo torneo anche per loro!"
    Naturalmente anche i compagni di Kira stavano partecipando al torneo e possibilmente in quel preciso istante stavano combattendo per ottenere un buon risultato. Kira non sarebbe stato da meno, si promise di riuscire a sfidare i suoi compagni in duello nel torneo...sarebbe stato fantastico competere contro i propri compagni per il titolo finale e lui era sicuro che quella prospettiva poteva avverarsi. Tra non molto si sarebbe visto il vero valore dei ninja di Oto.
     
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    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Parlato altrui (“anche la seconda personalità”)


    Chapter one: the Beginning

    La domanda sorge spontanea: perché ero iscritto al torneo, niente nei miei ricordi mi faceva pensare a qualche iscrizione prima di diventare un ricercato, poteva anche trattarsi solo di una trappola per catturarmi o era vero e avrei dovuto combattere per la gloria e la redenzione.
    Il torneo si svolgeva a kumo, paese abbastanza vicino al mio covo quindi questo poteva voler dire che quei squallidi ninja sapevano la mia posizione ma subito accantonai questa ipotesi basandomi sul fatto che se i cosiddetti squallidi avessero saputo la posizione del mio covo a quest’ora sarei già stato messo in una prigione di stato, ero ricercato solo a kiri, li la mia fama per aver ucciso tutta la mia famiglia mi aveva fatto diventare una presenza di terrore nei villaggi vicini e le persono solo alla vista di un po’ di acqua che si muoveva velocemente si buttavano per terra contorcendosi dalla paura, ma questo non era male, potevo avere rispetto usando la paura, poteva essere un arma facilmente scagliabile contro i nemici più agguerriti.
    Il dubbio continuava ad assillarmi: dovevo partecipare al torneo o no, i pro erano più dei contro ma il pericolo era sempre incombente, ora avevo una taglia sulla testa e, anche se ero ricercato solo su kiri, a tutti i ninja fanno piacere un po’ di soldini in più avrebbero potuto benissimo colpirmi alla spalle e andare a kiri a riscattare la tagli che pendeva sulla mia testa.
    Ma c’era anche un pro molto interessante, se io combattevo a quel torneo avrei potuto magari redimere un po’ le mie gesta di terrore e magari aver salva la capocchia in situazioni di pericolo, era sempre un torneo molto importante, la gloria guadagnata da una vincita sarebbe stata molto grande e pensare il premio, denaro armi, qualcosa di incredibile, avrei potuto perfino potuto allargare il mio covo, far entrare altre persone nella mia organizzazione, riuscire a rivoltare il governo di kiri e diventare il capo assoluto di quel grande paese, avrei potuto scatenare un’altra guerra tra i 5 paesi, avrei potuto farli distruggere tra di loro, farli massacrare come porci costretti dallo spirito di sopravvivenza. Avere una squadre di ninja tale da poter conquistare il mondo con le nostre sole forze, poter annientare qualsiasi problema che si ponesse sulla nostra strada, perfino i 5 Kage messi insieme.
    La mia innata, il controllo del chakra gelido o dovrei dire il controllo delle arti acquatiche mi davano potere, uno dei cinque elementi poteva essere manipolato così facilmente? Ebbene si, non avevo alcun problema a manipolare l’acqua a mio piacimento, creare colonne, provocare urti di tal potere da uccide animali, e la creazione del ghiaccio, con cui potevo creare armi, seppur di basso livello, mi dava un grande vantaggio sui miei avversari, potevo far morire le persone in modo atroce estraendoli tutta l’acqua in loro possesso dal corpo e facendolo diventare quella sottile patina grigia comunemente chiamata polvere o facendoli sbattere contro un muro e usando la pressione generata dall’acqua rompergli varie ossa del corpo, tutto questo usando una mano.
    Ormai la decisione era quasi sicura, avrei partecipato a quel torneo , per la gloria e il trionfo, per l’odio e la paura.
    Mancavano molti giorni all’inizio dell’inaspettato tornei a cui avrei dovuto partecipare, il mio sfidante era sconosciuto, avevo solo un’informazione rubata ad una nave crociera piena di studenti.
    iL torneo si svolgerà a kumo, gli abbinamenti sono stati casuali e-ed ecco gli abbinamenti ma per f-favore , lasciac-ci st-ttar-re
    Sapevo che il mio avversario era si Oto, mi ricordava qualcosa questo, 2 ninja su di una nave container incontrati da poco, portavano dei copricapo del villaggio nascosto del suono, magari uno di loro era il mio avversario, li per li ero stato aiutato dalla natura e non avevo potuto testare le loro capacità in combattimento ma sapevo che di sicuro non erano tanto deboli.
    Io sono più forte di chiunque!
    Le parole che uscirono dalla mia bocca in quel momento non furono veramente pensate, ci fu qualcosa all’interno della mia mente che mi ordinava di dirle ma io non volevo, sapevo di non essere il più forte, molti ninja mi avrebbero battuto molto facilmente ma un voce era sempre li a suggerire alla mia coscienza ciò da dire.
    "Lo spirito di un ninja deriva dalla sua forza, tu sei forte Angelus?"
    No non sono forte, mi spaccio per forte solo perché ho assassinato la mia famiglia, perché lo fatto, perché!
    Una lacrima uscì dal mio occhio, la commozione era tanta e estremamente forte ma, quella lacrima non cadde mai a terra, ma bensì si depositò su di un sogno, un sogno reale , una donna bellissima, più grande di me e con la mia stessa mantella da metallare era posizionata sotto di me e proprio nel momento in cui mi accorsi di lei le sue labbra si unirono alle mie creando una congiunzione mistica tra i nostri due corpi.
    Dopo poco la sua immagine iniziò a sparire pian piano, sempre più flebile era la sua immagine, sempre più trasparente il suo bellissimo corpo, ma una cosa di lei mi rimase impressa nella mante, non solo i suoi vestita ma anche i suoi capelli biondi che sotto l’azione del vento si muovevano sinuosi.
    Ti troverò mio sogno, ti troverò.
    appena mi svegliai i miei occhi ancora stanchi dalla piena giornata precedente faticarono ad adattarsi alla luce presente in quella splendida giornata di sole , le mie ossa scricchiolarono un po’ per la lunga dormita che avevo fatto.
    Mi alzai in piedi con difficoltà e non mi ritrovai nella mia stanza ma in un’altra sezione del covo, sezione per me ancora sconosciuta.
    Che posto è questo?
    Girovagai per qualche minuto in cerca di qualcosa di importante e prezioso ma niente, era solo una sala circolare di 20m di diametro, di sicuro mi poteva servire a qualcosa ma a cosa?
    La porta era proprio li, davanti al mio naso ma la domanda era sempre incombente, perché mi trovavo lì?
    Uscii da quella stanza ignota e presi il mio solito spiedo da lancio che seguendo la traiettoria della mia mano si staccò da essa e andò a conficcarsi su di un bicchiere di vetro ma il bicchiere non cadde e non si frantumò, venne trafitto proprio nel suo centro facendo un buco abbastanza sottile da non rompere tutta la struttura di esso.
    La mia mira è ancora buona.
    Mancavano 3 giorni all’inizio del torneo di cui il giorno prima avevo deciso di partecipare dopo una lunga riflessione sui pro e suo contro di esso.
    Allora, io mi trovo a metà strada tra kiri e kumo, quindi rispettivamente un giorno per ogni direzione, a me interessa kumo quindi la mia marcia dovrà durare un giorno quindi dovrò partire esattamente 1 giorno prima dell’inizio del torneo.
    Avevo 2 giorni per riposarmi.
    Avendo costatato questo lasso di tempo decisi di non allenarmi, avrebbe portato solo male al mio corpo, mi ero allenato già abbastanza in quei giorni.
    Decisi, dopo una lunga decisione che tutto il ragionamento che avevo fatto prima non serviva a niente, dovevo partire subito, io non avevo una barca, ne dovevo aspettare una.
    Mi diressi all’uscita del covo, senza dilungarmi troppo nelle “faccende di casa”, e appena fuori la vidi, una nave passeggeri che stava venendo nella mia direzione, la fortuna era dalla mia parte.
    Ora il problema era entrare come clandestino su quella nave e riuscire a non farsi beccare dalla sicurezza.
    Mi tuffai in acqua nuotando in direzione della nave, arrivato a più o mene 50 metri da essa, creai, manipolando l’acqua, un quadrati di un metro per un metro molto sottile che mi fece levitare verso la nave, ora non dovevo farmi vedere, non molto difficile basandomi sulle mie conoscenze ma, non potevo farlo.
    La mia strategia era di usare la tecnica superiore della nebbia così da non far vedere a nessuno il mio arrivo e magari scippare a qualche riccone un po’ di denaro ma, facendo questo avrei potuto farmi benissimo scoprire da qualche ninja più potente di me che non avrebbe perso tempo e sarebbe stato facile per lui uccidermi.
    Il dubbio mi assillava ancora una volta ma, in quel momento, la vidi, la mia “scialuppa di salvataggio”, un oblò era un po’ aperto, sarei passato da li.
    Levitai verso quel punto e con grande agilità mi portai dentro quella stanza vuota, uno sgabuzzino contenente scope e accessori per il lavaggio del ponte.
    Bene direi che qui può andare.
    In quel momento un ragazzino, per mia sfortuna, aprì lo sgabuzzino, io usando l’acqua che avevo dentro la mia giara mi spinsi in alto così da cercare di non farmi vedere.
    Il ragazzo era un ninja, lo si poteva vedere dal coprifronte che portava e secondo le mie conoscenze in materia se era presente un ninja nei paraggi ne doveva girare un altro.
    Dovevo cambiare posizione, la mia copertura in quello sgabuzzino era precaria.
    Appena il ninja ebbe chiuso la porta feci tornare pian pano l’acqua a terra e successivamente nella giara.
    Aprii la porta con discrezione per non farmi sentire dai ninja presenti su quella nave.
    Iniziai a camminare velocemente e silenziosamente per cercare un nascondiglio funzionale per la mia opera quando mi venne un’idea, la tecnica della trasformazione. Trovai una donna che si stava avvicinando alla sua cabina e appena ebbe aperto la posta un mio spiedo le trapasso le trapasso il cranio ed un secondo la gola.
    Essa cadde senza fare tonfi perché io da buon assassino la presi prima che essa potesse fare casino, ripresi gli spiedi ed entrai nella cabina, secondo i documenti, che portava la signora, era sigle e ricca, con se aveva 200ryo che presi con me e dopo aver lanciato il corpo della donna in acqua usai la tecnica della trasformazione per prendere le sue sembianze.
    La tecnica funzionò senza problemi e mi ritrovai con un corpo mozzafiato e dei capelli lunghi biondi.
    Proprio in quel momento i capelli biondi mi fecero pensare alla visione fatta il giorno prima, quella donna bionda bellissima, dove l’avrei potuta trovare, magari a kumo, magari avrei dovuto batterla per passare una fase del torneo, resta il fatto che a i miei occhi lei era una dea, poteva essere paragonata ad afrodite, la dea dell’amore e della bellezza degli antichi greci, o a venere, stessa dea per i romani, dovevo conoscerla.
    Intanto decisi di dormire per riposare il mio corpo in previsione del torneo.
    Un tonfo mi sveglio di colpo, mi guardai attorno e successivamente alla specchio per vedere se la mia trasformazione era ancora presente, tutto a posto ma cosa era stato quel tonfo.
    Uscito dalla cabina vidi che eravamo attraccati in un bellissimo porto , chiesi ad un passeggero che giorno era.
    Oggi è il giorno più importante della mia vita, io parteciperò al torneo!
    Quindi anche quel ragazzo partecipava al torneo, magari lo avrei trovato in uno dei miei girono, chi lo sa.
    Ma aspetta, è già il giorno del torneo!
    Probabilmente avevo dormito troppo, mi dovevo sbrigare a trovare il posto dove avrei dovuto combattere, a quel punto la mia trasformazione si annullo e restai davanti a tutti come un ragazzo 15 metallaro, Mukenin Liv. C.
    Alcuni alla mia vista andarono via, per paura o per vergogna ma stava di fatto che la mia reputazione era abbastanza buona.
    Subito mi accorsi che dei ninja iniziarono ad appostarsi sui tetti delle case, l’unica spiegazione esistente era che stavano spando me, ma in modo strano: non facevano nulla per coprire i loro passi e si facevano vedere bene, magari erano solo Genin curiosi o magari erano Anbu assoldati per tenermi d’occhio, restava il fatto che non mi avevano ancora attaccato questo voleva dire che non dovevano catturarmi e i miei ragionamenti di tre giorni prima si erano rivelati giusti.
    Bene ora troviamo il posto dove dovrò combattere.
    I ninja inseguitori si girarono per parlare tra di loro e io non persi tempo per apparire davanti a loro facendogli prendere un colpo.
    Allora, ho bisogno che mi diciate dove si trova il campo di combattimento per la mia sfida e siate veloci.
    I due ninja si erano completamente bloccati alla mia vista, ciò voleva dire che essi non avevano molta esperienza.
    Forza!
    s-s-si, te lo m-mos-striamo subito.
    I due ninja partirono per una direzione sconosciuta, a me, e mi portarono proprio davanti all’arena .
    Una grande posto dove erano presenti molte rocce e al centro era presente una pianura dove il mio avversario era già posizionato.
    Ragazzo, vieni qua.
    Quello si avvicinò a me con aria spaventata.
    Grazie per l’aiuto prendi questo.
    E con la mano sinistra estrassi uno spiedo e lo misi nella sua mano.
    Successivamente mi portai al centro del campo di battaglia.
    Era difficile camminare su quel terreno roccioso ma la mia vista cadde sulla sorgente che sgorgava a sinistra del campo, mi dovevo subito avvicinare al mio elemento per vincere.
    Successivamente squadrai il mio avversario, e proprio in quel momento capii, lui, lui era uno di quei ninja del porta container, chissà che faccia avrebbe fatto al vedermi.
    Arrivato alla cunetta lo fissai con occhi pieni di rabbia e odio, proprio come mi guardava il ninja che doveva dare il via all’incontro.

    Lo squalo e la manta erano uno davanti all’altro, che avrebbe vinto?



    Edited by wert95 - 2/7/2010, 12:07
     
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  4. Keigan
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    Il Raikage vide che i due ragazzi erano entrambi pronti, la tensione era palpabilissima e il campo così duro avrebbe probabilmente accentuato la durezza dello scontro, non voleva essere troppo cerimonioso così tagliò subito corto e disse.
    Bene ragazzi, benvenuti al primo grande torneo ninja. Le regole sono semplici: potete usare qualsiasi genjutsu, taijutsu o ninjutsu...l'importante è non uccidere l'avversario.
    Io interverrò solo in caso di gravi infrazioni, ma basterà usare il buon senso e non travalicare i limiti delle rispettive abilità per evitare qualsiasi sanzione.
    L'incontro finisce con K.O. o resa dell'avversario. Auspico un incontro pulito e leale, potrete iniziare dal momento in cui abbandonerò il campo...e che vinca il migliore.

    Il Kage si allontanò lasciando spazio ai due ragazzi, erano loro i protagonisti di questo scontro...il combattimento era iniziato.
     
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  5. SawKira
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    Parlato Suneku-sensei
    Parlato Altrui

    “ODDIO NON CI CREDO!” Davanti a Kira si era parata una figura che da un po’ di tempo ossessionava i suoi pensieri; che invadeva i suoi sogni; che non riusciva a scacciare per quanto il ragazzo potesse provarci. Non era passato tanto tempo dall’ultima volta che l’aveva visto, ed il solo rivederlo in quel luogo, in quella situazione, con l’aria fiera di chi sa il fatto suo, lì davanti a lui, ritto come un obelisco, sicuro di quello che avrebbe fatto da li a poco…era lui…non poteva dimenticare quell’individuo…“MA È IL RAIKAGE! Che ci fa lui qui? Come mai è venuto ad arbitrare? Oddio è magnifico, allora ci saranno tutti i kage a rapporto, è magnifico! Non mi aspettavo che sarebbe stata un esperienza tanto elettrizzant…” “AHIA!!!” Il morso arrivò inaspettato e fece emettere un gridolino al ragazzo che quasi tradì la presenza di Suneku nel copri fronte legato attorno al collo. “Che diavolo combini Suneku? Vuoi immobilizzarmi prima dell’inizio del torneo?” le parole uscirono dalla bocca del ragazzo con un sibilo, era strano per Kira udire le tonalità serpentesche e riuscire ad interpretarne il significato, gli sarebbe tornato molto utile durante il combattimento. “Ssshei davvero ssshtupido ragazzo! Io ho il pieno controllo ssshul mio veleno, ssshe voglio possssssho morderti ssshenza avvelenarti, ma non per quessshto sarà meno dolorosssho. Adesssho cerca di concentrarti sssholo ssshull’avverssshario. Potrai chiedere dopo l’autografo al Raikage…ssshe non ti fai ammazzare!” Era vero, la presenza di così tante personalità all’interno di quell’arena e con tutti gli occhi puntati su di Kira, aveva cominciato a far galoppare la sua fantasia. Non era per nulla abituato alle grandi folle ed ancor meno a vedere così tante persone famose, tutte raggruppate li e solo per poter vedere lui, il rinnegato di Oto, il ragazzo senza una famiglia, maltrattato ed evitato da tutti. Adesso tutti erano li per vedere di che cosa sarebbe stato capace il ragazzino dalla pelle chiara. Senza perdere tempo, l’arbitro si apprestò ad enunciare le regole dell’incontro ed i requisiti di vittoria. “Bene ragazzi, benvenuti al primo grande torneo ninja. Le regole sono semplici: potete usare qualsiasi genjutsu, taijutsu o ninjutsu...l'importante è non uccidere l'avversario. Io interverrò solo in caso di gravi infrazioni, ma basterà usare il buon senso e non travalicare i limiti delle rispettive abilità per evitare qualsiasi sanzione. L'incontro finisce con K.O. o resa dell'avversario. Auspico un incontro pulito e leale, potrete iniziare dal momento in cui abbandonerò il campo...e che vinca il migliore.” Il discorso fu diretto, privo di cerimonie o di incoraggiamenti, sicuramente già il Kage sapeva per esperienza personale che i concorrenti avrebbero fatto quanto in loro potere per riuscire a vincere quell’incontro. Fu solamente durante il discorso del Raikage che kira si accorse dell’altro avversario, un ragazzo dai capelli bianchi, completamente vestito di nero e con una pesante giara sulla schiena, lo riconobbe quasi all’istante, era lo stesso ragazzo che aveva affrontato sulla portacontainer, durante la missione di consegna. Quel ragazzo gli aveva quasi fatto perdere l’oggetto della missione, ma per fortuna il Kira era riuscito a salvare il pacco ed a portarlo con se sulla nave con la quale il capitano e l’altro dei suoi compagni, Keigan, erano accorsi ad aiutare lui e Majeed. Non sapeva ancora il motivo per cui quel ragazzo li avesse attaccati, probabilmente solo per andare in cerca di rogne, ma adesso non importava più a Kira, l’unica cosa che si doveva fare era quella di vincere l’incontro. Il ragazzo si preparò allo scontro, legandosi il copri fronte sulla testa, Suneku era già uscito dalle pieghe dell’ornamento, in modo da non farsi vedere quando Kira avesse tirato fuori il proprio copri fronte. L’arbitro si allontanò dall’arena lasciando i due contendenti da soli ad affrontarsi, fu un attimo…
    "Allora giovanotto, vediamo di riussshcire ad allenarti abbassshtanza da renderti almeno in grado di affrontare un avverssshario di media potenza. Il ssshegreto ssshta nella tua velocità di reazione. Nel casssho in cui lui riesshca ad attaccare per primo, tu dovrai esssssshere in grado di ressshpingere l’attacco e contrattaccare ssshubito; ssshe invece, per puro casssho, tu dovesssssshi riussshire ad approntare la prima mosssha, devi essshere in grado di non mancarlo. Ora cominciamo!” L’allenamento a cui venne sottoposto Kira fu lungo ed estenuante, esso consisteva nel riuscire a colpire Suneku con una serie di colpi apportati con l’Hebiton attivato, il problema consisteva nel fatto che il rettile si era trasformato in un piccolissimo vermiciattolo, veloce come una saetta e davvero difficile da individuare su qualsiasi superficie, figurarsi colpirlo. “Sensei, mi sembra poco corretto da parte sua, riesco a stento a vederla, non riuscirò mai a colpirla, e se anche dovessi riuscirci andrebbe a finire che la polverizzerei.” “Per riussshcire a polverizzare me, ssshtupido ragazzo, non ti bassshterebbero mille anni, ed in ogni casssho ssshono sssholo le dimenssshioni che cambiano, la mia potenza mussshcolare e la durezza delle mie ssshquame non è variata, potressshti utilizzarmi come uno ssshpiedo ssshe sssholo tu ne avessshi le capacità!” L’allenamento frustrava Kira, che non riusciva a colpire il microscopico serpentello, riprovarono ogni giorno, tutti i giorni. E la cosa peggiore era che Suneku non permetteva a Kira di mangiare, ne di riposarsi dall’alba fino a mezzanotte se non lo colpiva, ed inoltre non era autorizzato ad eseguire nessun altro allenamento. Kira era ormai allo stremo delle forze, Suneku lo faceva mangiare quel tanto da non farlo morire, ma tutto il resto veniva fagocitato dall’immenso rettile, lasciando il ragazzo a bocca asciutta. Tutte le notti il ragazzo tentava di andare a caccia, ma puntualmente veniva fermato dal serpente che lo ricacciava a letto, ormai il corpo del ragazzo aveva bruciato tutte le riserve di grasso ed ormai si vedeva la pelle aderire ai muscoli…dopo diverse settimane di estenuante allenamento, finalmente il serpente si fermò “Adessssssho puoi mangiare tutto quello che vuoi!” Kira non credeva alle prorpie orecchie, eppure non aveva colpito il maestro, ma non ci pensò e senza farselo ripetere andò ad ingurgitare disperatamente tutto il cibo che poteva. Dopo poco meno di mezz’ora il serpente lo richiamò a se, dicendogli di ricominciare l’allenamento. Kira era scoraggiato, sapeva che lo spettava almeno un'altra settimana di digiuno, ma non si lamentò e attivata l’innata cominciò a menare fendenti addosso al sensei. Il primo colpo fu quello che riuscì ad intercettare il microscopico rettile, la cosa sorprese Kira a tal punto che ritrasse la mano inorridito. Il serpente bianco ritornò delle sue dimensioni originali. “Forssshe non ssshei cossshì inutile come penssshavo. L’allenamento funziona, con il digiuno il tuo corpo è diventato uguale al mio. Appena hai immagazzinato tutto quel cibo, ssshei riusshcito ad accumulare abbassshtanza energia per esssheguire un attacco abbassshtanza veloce da colpirmi! L’allenamento è finito per ora." Kira non riusciva a credere alle parole del suo maestro, “Davvero è finita? Non dovro più digiunare? Il maestro sta dicendo davvero che ho superato l’allenamento? È fantastico, grazie maestro, grazie di tutt…” Le lacrime rigavano il viso di Kira mentre i suoi pensieri pieni di gratitudine erano rivolti al maestro, La tecnica innata era appena stata sciolta, quando un conato scosse il ragazzo facendogli rimettere tutto ciò che aveva mangiato. “Quassshi dimenticavo…Quando non ussshi L’Hebiton, non possshiedi le caratterissshtiche di un sssherpente, devi controllarti quando mangi, o vomiterai anche l’anima!”
    Il ricordo dell’allenamento era ancora vivo nella mente di Kira che agì con estrema velocità. La prima mossa fu quella di attivare l’Hebiton, la sua innata, in modo da poter contare su una grande forza e velocità. Attivata la tecnica il corpo si contrasse, tutto il grasso sparì facendo diventare il corpo del giovane ninja molto più resistente e reattivo, anche se aveva perso un po’ di volume. L’attivazione dell’innata serviva anche perché, dato che il corpo di Kira si rimpiccioliva di 2-3 cm i vestiti diventavano impercettibilmente più larghi, e così anche le bende che il ragazzo aveva su gambe e braccia, che quindi potevano facilmente essere usati come corridoi dal piccolo Suneku per muoversi velocemente e spuntare improvvisamente da una manica senza essere visto. Kira aveva già dato una veloce occhiata intorno e ricordava che l’avversario poteva servirsi dell’acqua, quindi doveva fare attenzione ai possibili attacchi che questa avrebbe potuto garantire al nemico, in compenso per lui che possedeva l’arte dell’Hebiton, era facile muoversi su quel terreno scosceso senza cadere, cosa che sarebbe stata più difficile per il nemico vista l’irregolarità della superficie. L’unico punto regolare era la collinetta sulla quale si trovavano i due contendenti, c’erano soli 5 metri tra i due contendenti che Kira avrebbe potuto coprire in pochi attimi per attaccare il nemico. Immediatamente dopo l’attivazione dell’innata Kira estrasse i 3 shuriken nascosti nelle bende del braccio sinistro, sia perché era il modo più veloce per attaccare, sia perché così Suneku non si sarebbe ferito se fosse passato dalle maniche. Lanciò i 3 shuriken, due poco sopra la testa dell’avversario in modo che non potesse saltare, estrasse con l’altra mano un kunai precedentemente preparato, estrasse con la mano destra un kunai con una carta bomba assicurata all’anello di coda ed una bomba accecante. Lanciò la bomba accecante in pieno petto all’avversario, seguita a pochi immediatamente dal Kunai con la carta bomba, in modo che la flash bang esplodesse davanti alla faccia dell’avversario colpita dal kunai, il quale l’avrebbe attraversata e colpisse il ragazzo al petto provocandogli danni ingenti. Il ragazzo, continuando l’azione in cui lanciò gli shuriken, Kunai-bomba e flashbang, allungò le proprie braccia di circa 6 metri, utilizzandole come fruste per colpire ai fianchi l’avversario, la combo si basava di tre colpi consecutivi: il primo, apportato con entrambe le mani, doveva servire a colpirlo nel caso l’avversario fosse andato a destra o a sinistra, stringendolo in una morsa, e quindi afferrarlo se non avesse avuto il tempo di schivare gli shuriken. Gli altri due erano due semplici frustate che avevano il triplice compito di provocare danni allontanando l’avversario dall’acqua, cercare di afferrarlo se fosse scappato dagli shuriken e dal primo attacco, e spingerlo sul terreno scosceso per rendergli difficili i movimenti, “Suneku-sensei, si prepari, appena afferrerò quel ragazzo, lei dovrà morderlo alla giugulare in modo che l’effetto immobilizzante del veleno sia immediato…” “Ssshtai tranquillo ragazzo, sssho quel che devo fare, tu pensssha sssholo a tirarlo versssho di te nel casssho in cui lo afferri, cossshì da permettermi di attaccarlo ssshenza lassshciargli via di ssshcampo!”
    L’incontro aveva appena avuto inizio, e già Kira attaccava con ferocia, non voleva uccidere il suo avversario, ma solo costringersi ad arrendersi, e sicuramente ce l’avrebbe fatta.

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    Riepilogo
    Azione 1: Lancio di 2 Shuriken alla testa dell'avversario (azione offensiva)
    Azione 2: Corsa verso l'avverario (azione di movimento) lancio flashbang e Kunai bomba al petto (2° azione offensiva)
    Tecnica 1 e relativo consumo chakra:Attivazione Hebiton 2
    Tecnica 2 e relativo consumo chakra:Allungamento Braccia 5
    SPOILER (click to view)
    LV 1 (Gialla)
    Le due braccia dell’utilizzatore possono allungarsi di sei metri e diventano flessibili come un giunco (costo chakra: 5); La lingua si estende fino ad un metro e può essere usata come arto prensile ma solo per afferrare/sollevare oggetti piccoli (circa come un makibishi); il compagno serpente può attaccare a velocità media (LV 3) e i denti sono avvelenati con un veleno blando che paralizzerà per un turno.
    [Costo di attivazione: 2; mantenimento: 1 x turno]

    Chakra consumato: 2+5=7
    Chakra rimasto/posseduto: 18
    Ferite subite: // [ferite supportate in base alla resistenza:] Livello 1 : 8 slot.
    Condizioni psico-fisiche: Determinato e Preciso
    Armi rimaste/possedute:
    -Cintura porta oggetti (2 Kunai, 5 metri di Filo di Nylon)
    -1 metro di Bende su ogni arto (3 shuriken nascosti sul braccio destro e 3 sul sinistro)(- 3 shuriken braccio sinistro)
    Porta Kunai:
    - Kunai 10-1=9
    - Shuriken 10
    - Spiedi 10
    - Makibishi 15
    - Sigilli Esplosivi 2-1= 1
    - Fumogeno 1
    - Palla di Luce 1-1=0
    - 10 metri di Filo di Nylon
    Posizione del Pg: Davanti l'avversario, in rapido avvicinamento
    Distanza dall'avversario: 4 metri il corpo, 30 cm le braccia

     
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  6. wert95
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    ti avverto già che probabilmente avrò un ritardo nel post, non so di quanto ma in questi giorni sono impegnatissimo, cercherò di postare il prima possibile.

     
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  7. Keigan
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    SPOILER (click to view)
    Wert se entro domani alle 18 non posterai dovrò dare la vittoria a Kira...domani alle 18 saranno passate 96 ore dal tuo avvertimento, non è possibile aspettare di più
     
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  8. Keigan
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    Wert ELIMINATO per essere andato ben oltre le 100 ore e non aver postato

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    SawKira passa il turno e guadagna 15 punti per passaggio energia e 50 ryo...aggiungo io

     
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7 replies since 1/7/2010, 00:26   311 views
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