Girone C-secondo scontro VAN VS SHIPPU

Io... io... devo migliorare... non posso... perdere ancora... devo salvare la mia faccia ed il mio onore... tutto ciò che ho fatto nella vita a cosa è servito?... sono diventato un ninja chissà per quale miracolo... non ho nessuna abilità speciale... non sono nulla... nessuno... ho provato a riprendermi, ma... Non devi demoralizzarti e deprimerti in questo modo. Tu credi di essere solo e di non avere nessuno che creda in te, ma ti sbagli. Il tuo sensei, non che capo del Villaggio della Nuvola ti ha dato il coprifronte per un motivo ben valido. Credeva e crede tutt'ora in te. Noi ti vogliamo bene e crediamo in te... Il giovane Masaki si svegliò di scatto da quel sogno, inzuppato di sudore, in cui riversavano le sue più remote emozioni di cui non dava a vedere. Quella voce che sentì gli ricordò tanto una persona a lui cara, un timbro inconfondibile che risvegliò quei pochissimi e sfocati ricordi di un'affettuosa madre che diede la vita per proteggerlo da dei loschi individui. Oh... mamma... papà... avrei voluto tanto conoscervi meglio... cercherò di non demoralizzarmi e di guardare avanti al nuovo giorno che mi aspetta... sono pronto per il prossimo incontro dell'evento... Masaki cercò in tutti i modi di darsi la carica giusta per andare avanti e non buttare tutto ciò in cui aveva speso tanto: i duri allenamenti solitari nella palestra di casa, l'addestramento fatto con il Raikage-sama, la sua prima missione in cui aveva incontrato la dolce Kanna - tanti bei ricordi gli ritornarono in mente appena pensò alla novizia sacerdotessa - ed infine alla promessa fatta dopo il duello contro i due ninja Ashura e Kid Koyo, quella di rincontrarsi, nuovamente, più forti prima per darsele di santa ragione.

Era arrivato, finalmente, il momento che tanto aspettava il giovane Masaki: l'inizio dello scontro contro il suo nuovo avversario. Un tipo alquanto strano, dai capelli a cresta di gallo ritirato indietro, molto scuri, che scoprivano una fronte stempiata e non poco, la pelle era di un bianco candido anche se comunque imbrunita dal tempo nuvoloso. Indossava degli abiti non molto adatti ad un combattimento tra ninja, ma di certo non interessava a Masaki quel piccolo particolare e non ne vedeva nulla di pericoloso. Il giovane Kariwa si girò attorno per vedere il luogo in qui avrebbe duellato; una vasta landa di lava solidificata e, guardando con più attenzione, si rese conto che era dentro un cratere con un diametro di oltre venticinque metri, a prima vista. Sembrava fosse calata la notte perchè il cielo si era così incupito da rendere più difficile la vista di tutto questo spettacolo, grosse nuvole sulle teste dei due che stavano per presentarsi, il primo fu Masaki Salve! Sono Masaki Kariwa, un ninja di Kumo e credo che anche tu lo sia vedendo il coprifronte... intanto il genin gli mostrò il suo che teneva al braccio destro E questo è il mio. E' uno scontro tra compaesani! Spero che vinca il migliore... cominciamo! disse guardando negli occhi il suo avversario. Si mise in posizione e cercò di elaborare una strategia veloce Negli scontri che ho fatto ho sempre cercato di stare alla larga per studiare l'avversario però non ho mai tentato l'approccio fisico eppure mi sono sempre allenato anche in questo. Ho sbagliato già due volte la prima mossa, adesso ho bisogno di cambiare rotta e cercare di soddisfare i miei genitori... il ragazzino si era mosso, aveva deciso di attaccare con un attacco frontale, a prima vista, e si mise a correre contro l'avversario Se gli vado incontro in questo modo avrò modo di anticiparmi e colpirmi, c'erano tipo dieci metri di distanza... meglio attaccare con un ninjutsu da una distanza non troppo elevata... userò la sfera di tuono così forse potrò paralizzargli le gambe... Masaki aveva pensato bene di non cercare subito il confronto fisico e forse era meglio indebolirlo prima. Il ragazzino aveva in mente di utilizzare un diversivo per distrarlo e nel frattempo lui avrebbe composto i sigilli Stai attento! disse al giovane mentre cacciava, velocemente, dal portakunai uno dei due shuriken, dati in dotazione prima del duello, verso il busto dell'avversario Se lo colpisco o lo manco non è un problema. L'importante è prenderlo con l'arte magica... la sua tattica era semplice, ma poteva anche essere efficace, quindi dopo aver lanciato il kunai, aveva accorciato le distanze (10/2=5m) compose velocemente i sigilli per la sfera di tuono. Drago – Serpente – Lepre – Gallo – Cinghiale. in pochissimo compose i sigilli e portò le mani, chiuse a forma di coppa, verso il fianco destro concentrando così il suo esiguo chakra per creare una piccola sfera, non molto grande, pronta a colpire l'avversario. Quindi senza perdere nemmeno un secondo Masaki direzionò la sfera verso l'avversario e nel frattempo aspettò la mossa dell'avversario.