PRIMO TORNEO CHUUNIN,
Step #1

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Group
    Banned
    Posts
    3,103
    Reputazione
    -8,388,607

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE

    bando2torneochuunin



    raikageannunc
    Terso il cielo alta la fronte, cammina il Raikage verso la cristallina fonte.
    Oscilla le braccia e i bracciali lampeggiano, sotto il sole dove le pietre campeggiano.
    Muove i passi che pesanti affondano, tra le polveri aride ad un minuscolo oceano.

    [...]

    Eccola infine la cristallina fonte, cammina il Raikage sotto il terso cielo ed alta la fronte.
    Gira il capo a destra e a manca, il giusto dove trova così energico vi arranca.
    Un fulmine lo avvolge a mille la tensione, e con il pugno affigge al palo una pubblicazione...


    CITAZIONE

    Kumo. Il paese fra i grandi delle più grandi nazioni
    scelto per ospitare questa edizione delle selezioni Chuunin.
    Tutti gli aspiranti saranno presentati dai loro Sensei e per questo iscritti.
    Non saranno accettati Genin privi di raccomandazione da parte di un maestro.
    La prima prova avrà luogo Giovedì 22 Settembre,
    i partecipanti dovranno perciò presentarsi nelle sedi adibite
    entro e non oltre Mercoledì 21;
    pena l'esclusione.


    Il Raikage, Rem Katsuya.


    beehachibi7mode



    Yo! Il tempo è giunto, presto inizieremo questo è il punto:
    Chi si è iscritto verrà da me chiamato,in ordine mi raccomando risponda con tanto fiato!
    Non seguirò un ordine o per paese, griderò semplicemente senza pretese!

    [...]

    Che il Party abbia inizio!


     
    Top
    .
  2.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Group
    Banned
    Posts
    3,103
    Reputazione
    -8,388,607

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE
    1) Ogni evento del torneo presentarà un regolamento a parte.
    2) Sono vietati nei post ogni genere di bestemmie, parolacce ed altri termini offensivi.
    3) Il voto degli staffer è indiscutibile, non saranno accettate lamentele sui giudizi assegnati.

    Caratteristiche del torneo

    In questo evento, si invitano i partecipanti ad osservare la politica di rinnovamento che negli ultimi tempi si sta proponendo in tutto il forum GdR ( per dubbi consultare la guida al roling nei regolamenti). Dislivelli energetici verranno prontamente equilibrati se di primaria importanza per lo svolgimento del torneo. Si tiene a sottolineare che mai un player in possesso di innate considerate migliori partirà avvantaggiato. Si invita per tanto tutti gli iscritti a partecipare con il giusto impegno ed a non farsi demoralizzare o nel caso contrario sottovalutare chi sulla carta è inferiore.

    I seguenti utenti ora postino, con un minimo di 2000 caratteri di qualità, la loro risposta alla chiamata di Bee e quindi un eventuale soggiorno a Kumo. I Mukenin non dovranno presentarsi, ma avranno un loro topic nella giusta sezione.




    CITAZIONE

    Zeshin Kobura
    Hisoka Hozuki
    Fujiwara Kenusuke
    Edward Eldrick
    Jiro Kitsuke
    Kakuro Akawa


    CITAZIONE

    Shiku Niroku
    Soah ishida
    Vingard Fuaku
    Himeko Otonashi
    Daisuke


    CITAZIONE

    Josuke Uchiha
    Radin Inuzuka
    Samael Palazzo


    CITAZIONE

    Masaki Kariwa
    Anakin Fuyu
    Darren Fukowa
    Jin Ichimaru


    CITAZIONE

    Shinji Katsumoto
    Kamiko Reklow
    Shan Terumi
    Ichigo Kaguya


    Questi sono i Pg che in data 18 possiedono i giusti requisiti.

     
    Top
    .
  3.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Group
    Moderatori Villaggi
    Posts
    10,044
    Reputazione
    +1,190

    Status
    Offline
    Himeko (parlato)
    Himeko (pensato)
    Ryoma (parlato)

    ...vi recerete a KUMO per partecipare al torneo! il volto di mio padre è una maschera di granito ,ma nel suo tono sento una punta di ...ORGOGLIO?, FELICITA?
    Io sono TERRORIZZATA!!! devo appoggiarmi a qualcosa, ho le gambe molli! Capisci che è un grande onore: rappresenterai SUNA davanti agli altri villaggi A questo non ci avevo pensato!! la testa inizia a girarmi come una trottola: se già il fatto di affrontare ninja con sicuramente maggiore esperienza mia in un torneo non bastasse ,devo pure caracollarmi la responsabilità di tenere alto il nome di SUNA?? stò per vomitare!!

    Non sono mai stata a KUMO, seguendo mio padre nelle sue attività diplomatiche per conto del KAGE sono stata in molti posti, ma KUMO mi mancava! chissà com'è!

    Osservo il paesaggio attraverso le finestre della mia stanza: LA COSA PIU LONTANA DA SUNA!!!
    L'aria è umida e , non saprei come definirla meglio, ELETTTRICA!!
    Il paessaggio mi affascina: sono abituata agli orizzonti sconfinati e ai colori "fiammeggianti" del deserto , oppure alla lucentezza cristallina dei mari di KIRI , qui tutto sembra dipinto a olio, mi sono già scordata il motivo per cui sono qui!

    Quello sembra fortissimo!!!...e quello?? spero di non doverlo affrontare!! Attorno a me vedo solo ragazzi dagli sguardi fiammeggianti che ci faccio io qui?? che sprigionanano un'energia...una forza che ci faccio io qui??, mi sento quasi schiacciare e nonsolo dal peso della mia brutta, pesante, scomoda, antiestetica giara!
    La sabbia si agita, sono io a farla muovere, anzi, sono le mie paure!
    Sono tentata di fuggire, andarmene da quella bolgia, evitare di fare brutta figura, per me, per il villaggio......per mio padre "Quella ragazza è sua figlia CONSIGLIERE OTONASHI?? , mi dispiace molto per lei, deve essere un peso tremendo avere un tale.....ORRORE tra i propri cari: se vuole posso prenderla al mio servizio ....COME SGUATTERA!!" stò già iniziando a muovermi verso l'uscita quando una voce tonante inizia a parlare.
    Non volendo guardo l'uomo , deve essere il Raikage! e quasi per sbaglio incrocio lo sguardo di mio padre in piedi nella tribuna delle autorità vicino al Kazekage.
    Rividi quella strana luce, quella punta di orgoglio che aveva quando mi disse che sono stata scelta, insiema ad altri, a rappresentare il villaggio di SUNA a questo torneo, questo mi inchiodò a terra lo deluderei di più se ora fuggissi inizio a turturarmi l'orlo della gonna mentre sento alcuni ragazzi urlare entusiasti la loro risposta alla chiamata del RAIKAGE.
    Quando sentii il mio nome quasi strappai in 2 la gonna, cercai di parlare, ma la gola era secca.
    Degluitisco 2 volte e poi ci riprovo sono..sono qui quasi IO non mi sento!, faccio un profondo respiro e URLO con tutto il fiato che ho in corpo SONO QUI!! HIMEKO OTONASHI, KUNOICHI DI SUNA divento viola per lo sforzo e per l'imbarazzo , mi sento tutti gli occhi addosso, vorrei piangere, ma non lo faccio.
    Mi rendo conto che mi stò accarezzando il polso destro solo quando l'unghia dell' indice si incastra nel nodo con cui mi sono legata la benda a forma di cuore , non mi serve più per coprire la mia orbita vuota, ma non me la sentivo di buttarla via il mio portafortuna ne avrò tanto bisogno qui!!

    spero vada bene

     
    Top
    .
  4. ‡ Ðarren ‡
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE

    Narrato
    Pensato Darren
    Parlato Darren
    Yamata No Orochi


    Finalmente. Dopo tanto tempo, finalmente, si presentava una bella occasione per rispolverare i kunai. Passando per il palazzo del Raikage aveva notato un insolito cartello posto al di fuori delle possenti mura: non c'era mai stato prima di quel momento e ciò creava in lui molte curiosità. Con disinvoltura si avvicinò; come lui anche altre persone si avvicinarono spinti dalla curiosità ma nessuno sembrava essere un ninja quindi la scritta non avrebbe dovuto coinvolgere gli shinobi: ma si sbagliava! Quando potè distinguere le lettere capii che centrava eccome con il mondo dei Ninja: erano i nomi dei futuri partecipanti al torneo Chuunin. Come descritto esso, quella volta, veniva ospitato dal nobile paese di Kumogakure no Sato: che onore per il ragazzo! Che con dovuta agitazione si accinse a leggere i nomi che, secondo lui, il Raikage in persona aveva scelto; i nomi erano i seguenti:

    Masaki Kariwa
    Anakin Fuyu
    Darren Fukowa
    Jin Ichimaru



    Un sorrisetto mostrò la felicità di Darren, la felicità esterna perchè dentro gridava di felicità per l'occasione offertagli dal paese stesso; sapeva che tutti riponevano fiducia in lui e negli altri partecipanti...guardando quei nomi gli venne anche in mente che li conosceva praticamente tutti.
    Anakin Fuyu era la persona che conosceva da più tempo, con lui aveva vissuto i primi anni della sua carriera ninja e oltre quello anche una vicissitudine che avrebbe preferito dimenticare ma che purtroppo non poteva. Masaki Kariwa lo aveva conosciuto tempo prima, prima del suo viaggio, quando tutti gli avevano voltato le spalle e convinto delle sue scelte aveva deciso di fuggire tradendo il villaggio...forse era anche un pò merito suo se ora era lì a leggere quell'annuncio.
    Con Jin Ichimaru aveva scambiato quattro chiacchere in una locanda, si erano molto divertiti, ma anche con lui aveva vissuto una vicenda che come con Anakin proprio non voleva ricordare.
    Il messaggio, oltre i nominativi, esponeva anche il luogo in cui si sarebbe svolto il torneo...informando i partecipanti dell'orario in cui si svolgerà il tutto.
    Firmato: " Bee"
    Quel nome ancora gli faceva salire i brividi sulla schiena, raggiungendo l'apice della spine dorsale.
    Bene, non aveva tempo da perdere...doveva prepararsi.
    Il vociare di tutte quelle persone lo quietava, nessuno gli dava attenzione; la sua sciarpa bianca strusciava il pavimento senza mai sporcarsi, scrutava tutti gli eventuali partecipanti: sembravano davvero molto forti! Sarebbe stata una nuova sfida e di sicuro non avrebbe rifiutato.
    Aspettò con ansia, il Raikage incominciò a chiamare i nomi dei partecipanti ed essi rispondevano confermando la loro presensa; "Darren Fukowa! " Il suo nome fu pronunciato.
    Lo shinobi alzò il braccio, stette in silenzio per qualche secondo e alzando il capo disse con tono deciso:
    Sono Darren Fukowa! Genin di Kumogakure no Sato...e sono presente!
    Presto si sarebbe fatto male, ma la paura degli avversari che avrebbe affrontato lo attraversava per pochi secondi...diventando poi eccitazione.

    Ad i miei compagni Kumiani, avendo postato per primo ( di noi) ho proposto una metodologia di richiamo al torneo...leggete il post, grazie ^^
     
    Top
    .
  5. P a p e r :
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Wep, senza offesa, mi piace moltissimo il modo in cui scrivi, ma.... Che gran casino! xD

    CITAZIONE
    tek4e7762bb1d41c1477989

    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Parlato Dokushi
    Parlato Toph
    Parlato altrui

    Il Torneo di Selezione Chunin.



    Si legò le scarpe. Indossò la lunga tunica. Dokushi gli strisciò addosso annodandogli il braccio e spuntando con la testa dall' ampio colletto del vestito.
    Siamo pronti.
    Chibyo corse dietro a suo nipote con un sacchetto di yuta in mano. Aveva deciso che sarebbe venuta anche lei ad assistere al torneo, perciò si era preparata alla lunga camminata che li attendeva. Si era presa un bastone da passeggio e indossava una borsa in stoffa bianca a tracolla, all' interno della quale si poteva distinguere solo un rigonfiamento che somigliava ad una corda arrotolata.
    Possiamo andare.
    Quando qualche giorno prima aveva ricevuto la notizia, non ci avrebbe mai creduto. Era stato selezionato per il torneo di selezione dei Chunin, a quanto diceva i 6 candidati erano stati scelti dal Kage in persona, che si sarebbe tenuto nel Villaggio di Kumo. Inizialmente lo stupore era stato tale che quasi svenne, ma riuscì a trattenersi e diede la fantastica notizia a sua nonna, che si fece in quattro, anzi in otto, per organizzare il viaggio verso il grande Paese dei Fulmini. Uscirono quindi di casa, quello era un grande giorno per Zeshin e ciò lo elettrizzava, e si diressero verso la lontana Kumo.
    FLASHBACK
    Dopo che la maschera cadde a terra, non si udì più il minimo rumore in casa. Zeshin era sconvolto. Toph era sul suo letto, sdraiata in modo innaturale, con la testa appoggiata su di un lato e il respiro quasi inesistente.
    TOPH!
    Avrebbe voluto gridare il giovane, ma era del tutto privo di voce. Ammutolito dalla disperazione, scattò verso il letto e si inginocchiò vicino alla sua compagna. La testa era ustionata, le bende che le coprivano gli occhi in gran parte bruciate.
    Toph, stai bene? Toph, ti prego!
    Se non altro non era morta. Ma le condizioni in cui si trovava non facevano stare meglio Zeshin, che continuava a piangere come una fontana, senza riuscire a fermarsi.
    Zessshin?
    Il pianto si interruppe. Il ragazzo non sapeva cosa dire.
    Ssssei tu?
    Annuì, ma si ricordò che Toph era cieca. Il serpente comunque sembrò percepire il gesto. La sua voce era flebile e stranamente seria.
    Non devi sssentirti in colpa per ciò che è sssuccessssso... Io ssstarò bene... E' normale per un ninja che sssuccedano quessste cossse, non ti ritengo resssponsssabile.
    Zeshin si asciugò il volto e accarezzò il serpente nella zona del corpo non ustionata.
    Grazie, Toph.
    In quel momento sua nonna e Dokushi fecero il loro ingresso nella stanza.
    Non sono un medico, ma ci penserò io a curarla. Vedrai, entro un mesetto starà meglio di prima.
    FINE FLASHBACK
    Toph aveva insistito tanto per venire, ma Zeshin non era sicuro che fosse la decisione giusta, viste le sue condizioni.
    Sei sicura di resistere?
    Una testa bendata con diverse fasce bianche spuntò dalla borsa di stoffa bianca che Chibyo teneva in spalla.
    Ishsihiiiish! Ma certo! Non sssono mica una sssmidollata come Dokussshi, io!
    La battuta fece sorridere Zeshin, non tanto perchè fosse divertente, quanto perchè significava che Toph, almeno psicologicamente, stava tornando ad essere sè stessa.
    E poi ci sarò sempre io al suo fianco, non devi preoccuparti. Pensa solo al torneo!
    Il Villaggio della Nuvola era situato in mezzo ad una catena montuosa, in un paesaggio che a vederlo sembrava surreale, quasi dipinto. Le guardie fermarono il ninja di Oto e sua nonna alle porte del Villaggio, Zeshin mostrò loro il visto consegnatogli insieme all' invito per il torneo ed entrò nella grande città. Era molto diversa da Oto, meno cupa e misteriosa, decisamente più solare ed allegra. Zeshin chiese qualche indicazione qua e là per raggiungere l' area dove si sarebbe svolto il torneo e, nonostante molti lo avessero ignorato per via della sua provenienza, riuscì ad ottenere le informazioni necessarie. A metà strada Chibyo e suo nipote si divisero e la donna gli augurò buona fortuna. Zeshin si diresse verso il luogo di inizio del torneo.
    Non essssere tessso, ti farai riconossscere.
    Lo spero.
    Non aveva indossato la maschera questa volta. I suoi capelli erano leggermente più lunghi, perciò non si sarebbe sorpreso se qualcuno non l' avesse riconosciuto.
    Il luogo era pieno zeppo di ragazzi della sua età. A occhio e croce dovevano essere una ventina. Molti sembravano forti, altri più... particolari. Tra i molti, Zeshin riconobbe Jiro e il suo ultimo compagno di missione. Con il primo era ancora furioso per ciò che aveva fatto a Toph, per cui avrebbe ignorato un suo eventuale saluto. Vide poi anche Shiku, il ninja di Suna con cui aveva recentemente duellato e che sembrava possedere uno strano potere. Rimase poi incuriosito da un ragazzo che portava il suo stesso coprifronte, il quale era provvisto di ben sei braccia, una ragazza molto carina con una grossa giara sulle spalle, un ragazzo che portava con sè una grande bara e uno accompagnato da un cane.
    L' ultimo non è poi così ssstrano, tu ti porti dietro un ssserpente!
    Commentò Dokushi nascosto totalmente all' interno della tunica, lontano da sguardi indiscreti. La ragazza carina con la giara fu la prima ad essere chiamata, poi venne nominato un ragazzo con dei capelli sparati e uno strano tatuaggio sul ventre.
    Zeshin Kobura!
    Sentì infine chiamare. Senza dire una parola, avanzò di qualche passo, in modo da essere visto dal grosso omone di colore che aveva urlato il suo nome.
     
    Top
    .
  6. XxVanxX
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    tekfb58355


    La missione era stata portata a termine e il colloquio con Bee giunto alla fine. Le colpe del giovane ragazzo erano state prosciolte e perdonate dal Raikage-sama, era, nuovamente, un ninja di Kumo a tutti gli effetti. La felicità lo pervadeva da capo a piede, la mera stanchezza che si era protratta fino all'arrivo al villaggio era, completamente, scomparsa lasciando il posto ad un enfasi quasi innaturale; un vero toccasana per la fragile persona di Masaki. Il giorno seguente non vi era più traccia di tale felicità, ma ciò nonostante erano cambiate le cose per il ninja, adesso poteva star tranquillo e pensare al futuro e cosa doveva fare per migliorararsi e non esser succube di nessuno, bastava solo impegno e serietà, ne aveva di certo da vendere. La colazione fu sostanziosa ed il bagno rinfrescante, l'aria perfetta con un caldo sole l'invitavano a prender una boccata d'aria all'esterno della sua abitazione, più precisamente per le vie tortuose e montane di Kumogakure no Sato. Quel dì sembrava solo di riposo, era appena tornato da una dura missione che l'aveva messo in serio pericolo quindi niente allenamenti, non per il momento almeno. Uscito di casa un dolce e flebile venticello gli cullava la bianca pelle, le fronde degli alberi si muovevano sinuose come i corvini capelli del giovane, spostati leggiadramente da quella brezza confortante. In poco tempo si ritrovò immerso tra donne e uomini di ogni tipo, bimbi pestiferi o angelici, animali da soma e randagi; era arrivato al centro del caotico villaggio della Nuvola ove notò un certo affollamento. La curiosità spinse Masaki a controllare con i suoi occhi cosa o chi era che attirava così tanta gente. Tra spinte e deboli spallate, si fece largo tra la folla e lesse, con grande piacere, il tanto agoniato annuncio: un torneo di selezione per futuri chunin e si sarebbe svolto proprio nel suo villaggio natio.

    Ci sarò.

    Era giunto il gran giorno. Si doveva muovere per arrivare in orario, come ogni ninja che si rispetti, alla chiamata del emissario del torneo; il giovane Kariwa si chiedeva se ci fosse stato il Raikage o lo strambo Bee a recensire i partecipanti, letti di sfuggita. Nel più totale silenzio lasciò incustodita la sua casa, chiudendola semplicemente la porta dietro sè, la mente era ormai proiettata a cosa lo aspettava quel giorno, non aveva altri pensieri. Nulla rallentò la sua andatura decisa e svelta, nessuna distrazione gli passò davanti; era arrivato, finalmente, nel posto prestabilito ove vi erano già delle persone, forse partecipanti, che erano in attesa di qualcosa o qualcuno. Il quindicenne non dovette aspettare molto che arrivò una decina di persone e Bee si fece vedere per controllare se i partecipanti al torneo erano tutti presenti. C'era anche Darren Fukowa presente quel giorno e altri suoi compaesani, Darren il Jinchuuriki, Anakin il "rinnegato", due persone importanti per il villaggio, ma il ragazzino non si sentiva da me. Un piccolo grido venne dal ragazzo quando fu chiamato il suo nome, giusto per non passare inosservato e far capire che anche lui c'era in quel giorno.


    Buona ruolata e buona fortuna a tutti ragazzi!
     
    Top
    .
  7. infa88
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Narrato
    Parlato
    Pensato

    La nave, proveniente dall'isola conosciuta come paese dell'acqua, si stava ormai attraccando ad un porto situato in una piccola località balneare nel paese del fulmine dopo un lungo e tortuoso viaggio per mare, tra burrasche e forti temporali.
    Sull'imbarcazione, oltre all'equipaggio e vari passeggeri, era presente il giovane genin spadaccino di Kiri, Shinji Katsumoto, selezionato tra tanti ninja a partecipare al grande torneo di chunin ospitato nella città di Kumo, conosciuta anche come villaggio delle nuvole, motivo della sua presenza in quel paese.
    Dalla costa c'era ancora parecchia strada da fare prima di arrivare in cima alla montagna dove sorgeva Kumo, e per affrettare le cose il ragazzo kiriano pagò profumatamente un abitante del luogo perché lo potesse accompagnare fin lassù con il suo carro da commerciante trainato da due robusti e forti buoi: l'uomo acconsentì con piacere, intascandosi i soldi con ancora più piacere.
    Finalmente, dopo quasi due giorno di viaggio, Shinji vide da lontano quella che era l'entrata della città delle nuvole dal retro del carro in legno che solcava le rapide e sterrate stradine che salivano per tutta la montagna, fino all'entrata della città; una volta all'esterno dei confini cittadini il giovane spadaccino congedò il mercante lanciandogli un sacchetto in pelle contenete i 250 ryo promessi per il passaggio, dopodiché si legò alla vita la wakazishi, che finora aveva trasportato tenendo in mano, e si coprì la testa con il cappuccio del mantello che lo copriva dalla testa ai piedi; ora era pronto per entrare ad incontrare chi di dovere per il torneo.
    In giro per le strade c'era in ogni angolo una gran folla, molto probabilmente gran parte turisti accorsi per assistere al torneo, altri invece ninja provenienti da svariati paesi, riconoscibili dai loro coprifronte riportanti i simboli dei proprio paesi, esattamente come quello che portava anche Shinji, che però si trovava legato al braccio nascosto dal mantello marrone, così come nascondeva anche il suo volto, mantenendo il mento basso verso il petto, in modo che la gente non potesse vederlo in faccia così da fissarlo incuriositi dai suoi strani occhi.
    Sono in molti ad essere giunti per il torneo, tanti concorrenti.. sarà una sfida parecchio difficile ed interessante..
    Shinji girovagò un po' per le strade cittadine, non conoscendo il luogo voleva ambientarsi e dare qualche occhiata ai negozi per vedere merci introvabili a Kiri, interessato maggiormente alle armi che al resto, finché nel suo visitare si ritrovò casualmente nel posto prestabilito dove si stava per cominciare l'appello dei partecipanti al torneo.
    Che fortuna, me lo sarei perso se non fossi capitato di qua..
    Sempre celato nel suo mantello, entrò nella folla degli spettatori e si mise in una delle file più avanzate, mentre ascoltava il Raikege insieme al fratello Bee chiamare i nomi dei partecipanti selezionati: La prima ad essere chiamata fu una ragazza suniana con una giara sulle spalle, il secondo ad essere chiamato fu un ninja del posto, e così anche il quarto, mentre il terzo si trattava di genin di Oto; il quinto nome a rimbombare nell'aria fu proprio quello di Shinji Katsumoto.
    Da in mezzo la folla alzò la mano, non totalmente ma giusto poco sopra la testa, con i soli indice e medio che puntavano verso l'alto, in modo da far capire che fosse lui il ninja chiamato, ma senza attirare troppa attenzione; presumibilmente il gesto non attirò l'attenzione di nessuno dato che non vide nessun tipo di risposta o di reazione.
    Emise un espiro con una punta di nervosismo, quasi scocciato dalla situazione, quindi si scoprì il braccio sinistro dapprima coperto dal mantello, appoggiando la mano sull'impugnatura della spada legata sul quel fianco, si fece largo tra le prime file fino ad uscire dal muro di folla e fece ancora qualche passo in avanti per farsi vedere meglio; una volta isolato dal gruppo di persone alle sue spalle, si levò il cappuccio utilizzando la mano destra e una volta scoperto il volto alzò il mento cercando di incrociare lo sguardo con quello del Raikage.
    Eccomi
     
    Top
    .
  8. Vingard
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Scheda
    Narrato
    Parlato
    Pensato
    Parlato dei PG compagni o PNG protagonisti
    (Descrizione)
    Nonna
    Nonno

    Quella sera il nonno era tornato tardi, lui in quei giorni si recava spesso al palazzo del Kazekage.
    Quando rientrò la nonna e Vingard erano già seduti a tavola pronti per mangiare il delizioso manicaretto. Chiamò la nonna e si misero in disparte e si sussurrando qualcosa senza farsi sentire dal loro nipotino.
    Quest’ultimo provò ad ascoltare da lontano la conversazione, ma non riuscì a capire una singola parola. Dopo qualche minuto i due vecchietti si avvicinarono al ragazzo, la nonna con aria molto preoccupata ma con grande orgoglio disse al ragazzo:
    Vingard, c’è qualcosa d’importante che io e quel babbeo di tuo nonno dobbiamo dirti…
    Un lungo silenzio piombò sulla stanza, neanche il vento che in quelle notti ululava con tutta la sua forza tacque.
    Sei stato scelto come terzo ninja di Suna che parteciperà al torneo per diventare chuunin.
    Vingard si prese un momento per riflettere sopra la frase della nonna, e poi rispose:
    Io? Non mi sarei mai aspettato di essere scelto… Cercherò di dare il massimo per far valere il nome del villaggio!
    Il ragazzo cercò di non far trapelare la sua ansia, non si sentiva pronto per qualcosa di cosi grande ma visto che era stato scelto fra molti, avrebbe partecipato con coraggio e dando il massimo di se nelle prove che avrebbe dovuto affrontare.
    Ti senti pronto ragazzo?
    In realtà sono molto ansioso. Ma come ho detto farò del mio meglio…
    Allora partirai domani per Kumo. Ma sappi Vingard, questo non è un torneo come gli altri, sta attento
    Le parole del nonno tranquillizzarono Vingard che in silenzio andò il camera sua per prepararsi al grand’evento che di li a poco avrebbe visto lui e molti altri ninja protagonisti.

    La serata passo tranquillamente, il ragazzo controllò ogni singolo pezzo della sua marionetta e tutti gli attrezzi ninja.
    Quando ebbe finito l’ansia afferrò il cuore del giovane marionettista
    Non posso farcela! E troppo pericoloso!
    Ma qualcuno busso e disse:
    Vingard posso?
    Si entra pure.
    Cosi la nonna entrò, in mano aveva una lettera chiusa da della cera, la porse al ragazzo e disse:
    Aprila…
    La cera sembrava vecchia, si aprì facilmente.
    Dentro la lettera c’era un anello e una foto. L’anello era familiare a Vingard, un incisione raffigurava un sole con al centro il simbolo di Suna; E la foto, molto vecchia, erano presenti in quell’immagine i genitori di Vingard abbracciati, la madre teneva in braccio un fagottino con al centro un piccolo bambino.
    Vingard guardò quella foto per molto tempo e non potè far ameno di non piangere.
    Sai chi sono… non è vero? Quella foto è stata scattata da me quando tua madre è uscita dall’ospedale… Era una bellissima giornata, tua madre era splendida… e tuo padre… non l’ho mai visto più felice di quel giorno.
    Perchè ora?
    Quella lettera è stata trovata accanto a te, quel giorno, assieme ad un foglio con scritto “Dalla a Vingard quando sarà pronto” e ho pensato che ora lo sei. Quell’anello era di tuo padre, viene dato di padre in figlio nella nostra famiglia, ora è tuo.
    Vingard con le lacrime sul volto strinse forte il dono di suo padre e dopo lo indossò sul medio della mano sinistra.
    Grazie, lo porterò sempre con me.
    Sentendo quelle parole la nonna usci dalla stanza e chiuse dietro di se la porta, con molta delicatezza.

    Vingard era turbato ma felice, finalmente aveva qualcosa dei suoi genitori con se. Con questo sentimento si mise a letto e penso a molte cose prima di addormentarsi, una di questi pensieri era rivolto al suo compagno di squadra e ad un suo amico.
    Tiuz, Yuichi se non parteciperete al torneo lo farò anche per voi…
    Poi si addormentò sognando il torneo.

    L’indomani partì per il paese del tuono, luogo dove quest’anno il torneo aveva luogo.
    Il viaggio fu lungo ma tranquillo, il ragazzo viaggiò in compagnia di una piccola carovana di mercanti di Suna diretti a Kumo per l’evento.
    Arrivati a destinazione Vingard chiese indicazioni dei ninja del posto, che gli spiegarono dove andare. Mentre s’incamminava verso il luogo designato per l’incontro con i partecipanti, il ragazzo si guardò a torno. Il posto era molto diverso da casa, l’aria molto più fresca, i laghi cosi grandi e il sole meno cocente.
    Suna è più bella secondo me…
    Quando arrivò vide molti ninja di tutti i paesi, anche dei compaesani.
    Vingard si mise in disparte per osservare gli altri ninja, c’erano ogni sorta di personaggi li riuniti, ma pensando forse Vingard era uno dei tipi più particolare li. Un ragazzo con una bara a posto dello zaino, molto particolare come cosa.
    In mezzo la folla il ragazzo notò anche volti già visti al villaggio.
    Dobbiamo partecipare con orgoglio per Suna. Questo noi ninja dobbiamo fare!
    Vingard aveva superato il timore che aveva all’inizio, ma l’ansia dell’attesa era snervante per tutti, cosi cominciò a giocare con l’anello e mentre l’attesa continuava il ragazzo pensò:
    Chi sa come si svolgerà questo torneo? Si dovrà combattere con i propri compagni o saremo contro? Spero di essere all’altezza! Spero che formeranno dei team, non sono adatto al uno contro uno.
    Mentre il ragazzo era immerso nei suoi pensieri un ninja urlò improvvisamente, rompendo il vortice di domande di Vingard:
    Yo! Il tempo è giunto, presto inizieremo questo è il punto:
    Chi si è iscritto verrà da me chiamato,in ordine mi raccomando risponda con tanto fiato!
    Non seguirò un ordine o per paese, griderò semplicemente senza pretese!

    Che cosa è uno scherzo?! Come parla questo qui?
    Il ninja cosi comincio a chiamare i nomi dei parteciparti senza seguire alcun criterio logico…
    Devo cercare di prendere più informazioni possibili su tutti questi ninja… Per ora posso solo ascoltare la loro risposta e cercare di capire il loro atteggiamento.
    Vingard Fuaku di Suna!
    Vingard alzò il braccio destro e disse ad alta voce:
    Eccomi!
    Cosi iniziò quest’avventura!
     
    Top
    .
  9. _Gaara_
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE

    tek4e779efc29e913936231


    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Parlato altrui

    ...Ed è per questo che dovrai recarti al Villaggio della Nuvola tra tre giorni.
    Akahito aveva appena terminato di leggere la lettera inviata dal Mizukage a Shan, che quest' ultimo, non riuscendo a trattenere la gioia, aveva alzato entrambe le braccia al cielo urlando e, inavvertitamente, spruzzando acido su tutto il soffitto e creando dei piccoli solchi.
    Ops! Eheh!
    Il controllo che ormai aveva aquisito sulla propria innata era notevole, ma non riusciva a trattenere la fuoriuscita di acido nei momenti di estrema gioia, paura, rabbia e via dicendo. Suo fratello si poggiò una mano sulla fronte sconsolato, dopo che una goccia dell' acido di Shan ebbe sciolto gran parte della lettera.
    Sei sempre il solito... Per fortuna ho messo da parte l' invito...
    Ma Shan già non lo ascoltava più. Era intento, con una frenesia a dirmpoco impressionante, a stilare mentalmente una lista di cose da prendere in vista del viaggio.
    Kunai, shuriken, fumogeni... A Kumo farà caldo? Meglio prendere la crema solare... E se facesse troppo freddo lassù? E' sempre bene portarsi dietro una sciarpa... Ma cosa mangerò durante il viaggio?
    Si mise a preparare in modo disordinato e confusionario la valigia mettendo e buttando fuori gli stessi oggetti più e più volte. Akahito salutò con un cenno il fratellino e si diresse anche lui verso la sua camera, per preparare la valigia. L' idea del Torneo di Selezione Chunin esaltava parecchio il giovane membro del clan Terumi, era un' altra possibilità per dimostrare al clan che anche lui valeva qualcosa, che Hisaki non era l' unico talento della famiglia. Dopo aver riflettuto per ore su cosa portare in valigia e dopo averla preparata, si concentrò sul vestiario. Sicuramente, per quanto il Villaggio di Kumogakure fosse ad altezze elevate, il clima doveva essere più mite di Kiri, perciò optò per una camicia maniche lunghe nera, il solito mantello verde stropicciato di suo nonno, dei pantaloni lunghi neri con fiamme blu alle caviglie e gli immancabili guanti che ogni membro del clan possedeva e che servivano a impedire pericolose fughe di acido nei membri meno esperti. Poi, quando stava per uscire, qualcuno bussò alla sua porta.
    Avanti.
    Fu un ragazzo circa dell' età di Shan, con capelli rosso acceso, a fare capolino dalla fessura del fusuma. Mai visto prima.
    I Capifamiglia hanno ordinato a tutti di incontrarsi nel Giardino Principale. L' appuntamento è tra cinque minuti.
    Disse, per poi correre via.
    E' strano che i Capifamiglia radunino il clan proprio ora... Nel Giardino Principale, per giunta! Che sia successo qualcosa?
    [...]
    All' appuntamento, a dire la verità, non era presente l' intero clan, ma un gruppo di persone, compreso tra i 20 e i 30, che erano schierati in maniera disomogenea di fronte ai tre Capifamiglia. Quello a sinistra fu il primo a parlare.
    Come molti di voi sapranno, nei seguenti giorni si svolgerà il Torneo di Selezione Chunin, presso il Villaggio Nascosto della Nuvola. In quanto uno dei clan più rinomati di Kirigakure, abbiamo ricevuto in donazione un numero di posti in tribuna, numerati. Vi abbiamo convocato perchè, a parte pochi di voi che parteciperanno direttamente al torneo, voi verrete alla Nuvola come spettatori e potrete assistere allo svolgimento della prova stessa.
    Il gruppo era in evidente fibrillazione e si sentirono due o tre voci complimentarsi con il Kage e con i Capifamiglia.
    [...]
    Partirono il giorno stesso. Il gruppo era molto numeroso ed era scortato da una squadra di sei ninja, di rango compreso tra chunin e jonin. Molte persone Shan le conosceva solo di nome.
    Componenti del clan diretti verso il Torneo
    teke103886
    Hisaki Terumi
    tekdaca855
    Akahito Terumi
    tek5443676
    Hotsui Terumi
    tek5da4902
    Heinosuke Terumi
    tek6ce1692
    Mono Terumi
    tek4e5e1a7d60cfe8925198
    Karura Terumi
    tek4e78920e0a3230504533
    Sakurako Terumi
    tek4e7892e90fed38919009 tek4e7893883816f2183464
    Hinzai & Hinzoi Terumi
    tek4e78984aa167d4288080
    Choshiroi Terumi
    tek4e7899dd3786e9956949
    Tokuro Terumi
    tek4e789bb66ec498300294
    Fukusaburu Terumi
    tek4e789eb15e5194559815
    Kurai Terumi
    tek4e78a148321cd9013869
    Kurokori Terumi
    tek4e78a2bc1015e6934507
    Hachisu Terumi
    tek4e78a47b981372654797
    "Smoke" Terumi
    tek4e78a638b5de43632043
    Shirokuma Terumi
    tek4e78a795a87df8607255
    Akkiomaru Terumi
    tek4e78b0bd350c36334973
    Kuutou Terumi
    tek4e78b29f1aee64505630
    Saori Terumi
    tek4e78b42e1943c6407253
    Nagarami Terumi
    tek4e78b53a57aaa6682356
    Ori Terumi

    [...]
    Erano ormai al secondo giorno di viaggio e stavano per giungere alle porte di Kumogakure. Shan camminava tutto solo, in silenzio, osservando la natura, così come il tempo, circostante cambiare a mano a mano che si allontanavano dalla costa. Improvvisamente si avvicinò al ui una bambina, precisamente sua cugina di 11 anni Mono, che teneva con sè un grosso libro dalla fodera blu.
    Allora... Ecco... Il torneo...
    Il ragazzo la osservò in modo interrogativo, non capendo dove volesse andare a parare.
    Si, insomma... Credi che vincerai?
    Shan sorrise, poi alzò lo sguardo verso l' orizzonte, oltre i monti che li separavano da Kumo. Fece un respiro profondo, riempiendo i polmoni dell' aria fresca e frizzante che li circondava.
    Non lo so, Mono. Ma di certo non lascerò che tuo fratello mi superi un' altra volta. Mi farò valere.
    Rispose tutto d' un fiato, guardando la cuginetta e sorridendole. Questa arrossì e fece un goffo movimento, come per coprirsi il volto con il librone blu che si portava appresso. In quella arrivò Akahito, fratello maggiore di Shan, alle spalle del ragazzo.
    Vi disturbo, piccioncini?
    Disse con sorriso malizioso. Il fratellino si girò di scatto e arrossì pure lui.
    No! Piccioncini? Ma-ma cosa dici?!?!
    Akahito si fece una grassa risata.
    Visto? Vi completate già le frasi a vicenda!
    Poi, il giovane si sentì osservato. Si voltò e vide che Fukusaburu lo stava fissando con uno sguardo malvagio e di rimprovero, anche se nessun altro sembrava averlo notato. Come se con quello sguardo Fukusaburu controllasse i suoi movimenti, Akahito indietreggiò e si diresse verso sua nonna Karura, mettendosi a chiacchierare con lei.
    Il resto del viaggio fu silenzioso, perciò Shan si mise ad osservare il resto della "compagnia". Notò subito il ragazzo che lo aveva chiamato per la convocazione nel Giardino Principale, che a quanto aveva capito si chiamava Choshiroi. Notò poi un ragazzo circondato da orsetti polari, che teneva un peluche a forma dello stesso animale in mano. Poco più indietro, una ragazza con bellisimi capelli biondi tenuta a braccetto da un altro ragazzo che fumava una sigaretta. Fu superato poco dopo da un altro giovane, con un atteggiamento molto serio e composto, quasi inumano. In cima al gruppo vi era poi una ragazza inquietante che non faceva altro che rigirarsi tra le mani un coltello ricurvo. Due gemelli si rincorrevano qua e là scherzando, ma uno dei ninja della scorta li richiamò all' ordine. Alzò di nuovo gli occhi al cielo. Finalmente vide le enormi porte del Villaggio della Nuvola.
    [...]
    Il luogo dove si sarebbe tenuto l' incontro iniziale del Torneo Chunin era molto affollato. Shan rimase incuriosito dai volti dei giovani che lo circondavano, molti di loro sembravano forti. Subito riconobbe il suo sfidante nell' ultimo duello, Soah Ishida. Si era divertito parecchio in quell' occasione. C' erano anche alcuni ragazzi del suo clan, che avevano fatto il viaggio con lui. Evidentemente il Torneo aveva richiamato molti ninja da tutto il mondo. Un uomo di carnagione scura iniziò a chiamare i partecipanti, nell' ordine: una ragazza provvista di giara, un ragazzo con una sciarpa rossa, uno strano tizio in tunica lunga, un... ragazzo? Irriconoscibile e un macabro giovane che portava una bara sulle spalle. L' ultimo di questo lungo elenco fu proprio Shan, che rispose in modo sorpreso, come se si fosse appena svegliato da un sogno.
    So-Sono qui!
    Disse timidamente alzando la mano coperta dal quanto.
    "C' erano anche alcuni ragazzi del suo clan, che avevano fatto il viaggio con lui." Questo e le immagini le ho inserite perchè dovevo introdurre dei personaggi. Voi ovviamente fate come se non ci fossero.

    In bocca al lupo a tutti ^^
     
    Top
    .
  10.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Group
    Konoha
    Posts
    1,375
    Reputazione
    +218

    Status
    Offline

    PRIMO TORNEO CHUUNIN ! !



    tek12bc677




    Legenda testo


    Narrato
    Parlato Radin
    Parlato Mamma
    Rumori



    Una fitta al cuore per lo stupore colpì il ragazzo quando fu finito il tremore per l' agitazione.
    Un nome scritto su di una bacheca, questa era la causa dell' improvvisa fitta alla schiena, il ragazzo si sentì mancare...Si sentì tanto male che un altro ragazzo lo dovette aiutare.
    Radin Inuzuka non poteva credere ai suoi occhi, fu molto stupito quando vide il suo nome affisso nella lista dei candidati per il torneo al fine di diventare chuunin.
    Raku era lì, anche lui contentissimo per la notizia, ma non potendo parlare poteva lo stesso esprimere la felicità scodinzolando.
    Per chiarire meglio la faccenda è meglio fare un passo indietro alla mattina stessa...


    CITAZIONE
    Flashback.

    Poche ore prima...


    Ahhhhhhhh....Che stanchezza no Raku?!?!?

    Era un giorno comune come gli altri, il sole splendeva su Konoha...Erano quasi le 11:00 e Radin si era appena alzato dal suo letto.
    Scese le scale di casa sua per vedere se in casa era ancora presente qualcuno disposta a preparare la sua colazione.

    Mamma?? Papà??

    Dopo qualche secondo di silenzio Radin capì che entrambi i genitori erano usciti, nessuno dei due era in casa quindi.
    Radin si buttò sul bancone del tavolo in cucina per la stanchezza.

    E' ora di rifocillarci lo stomaco no Raku?!

    Il genin prese così i croccantini posti accanto alle ciotole dell' acqua e del cibo del cagnolone.
    Un rumore insolito emisero i croccantini, oltre che al solito fruscio dei dei croccantini si sentì anche un suono ambiguo...

    Dlin Dlin,

    era senza dubbio quello di una campanellina, Radin un po schifato la tirò fuori dalla busta del puzzolente mangime e notò la targhetta con scritto Raku.
    Senza pensarci due volte il ragazzo la infilò al collo del cane.
    Una volta fatto mise i croccantini nella ciotola e prese dalla dispensa i suoi cereali dove vide attaccato un post-it.
    Su di esso vi era scritto un avviso IMPORTANTE dalla mamma.

    AVVISO IMPORTANTE: LEGGI BENE

    Radin, dato che sò che ti mangerai i cereali lascio qui questo annuncio riferito a te e a Raku, presentatevi alle 12:00 davanti all' ufficio del Kage, ti devo parlare.

    Mamma


    Radin allora si mise i cereali nella ciotola con il latte, in fretta e furia li mangiò, corse su in camera e si spogliò. Notò una ragazza che dalla finestra davanti osservava il suo fisico scolpito. Si mise in dosso un paio di pantaloni, una maglietta pulita e poco dopo uscì di casa: erano le 12 meno 10.
    Corse corse corse finchè non vide in lontananza l' imponente palazzo che dominava la città.
    Li dopo altri pochi metri Radin iniziò a scorgere la mamma, la quale lo attendeva a braccia conserte. Una volta arrivato disse quest ultima :

    Mamma eccomi, ce l' ho fatta, come mai mi hai chiesto di venire qui??

    La madre indicò una bacheca.

    Vedi quella? E' la bacheca dove vi sono scritti i nomi di coloro che parteciperanno al torneo per diventare chuunin, l' altro giorno a tua insaputa ho inviato la richiesta di adesione. Ora ti inviterei a controllare la lista...

    Fine Flashback

    Poche ore prima successe tutto questo ed era questo il motivo dell' entusiasmo del ragazzo.
    Era contentissimo e corse ad abbracciare la mamma, la quale gli consigliò di andare a preparare la borsa per partire per Kumo.
    I genitori per risparmiare l' imbarazzo al figlio sarebbero rimasti a Konoha in attesa dei risultati.
    Radin tornò subito a casa, prese tutto il necessario e si mise subito in marcia verso la sua nuova e attuale destinazione: KUMO!

    Tre Giorni Dopo


    Passo dopo passo, ora dopo ora, giorno dopo giorno,bevuta dopo bevuto in un immenso paesaggio immerso nel verde arrivò a Kumo.
    Le montagne che circondavano la destinazione si vedevano da molto lontano, erano altissime ed arrivavano addirittura a toccare il cielo.
    Sembrava un monte dove vi risiedevano le persone più importanti...Almeno secondo l' immaginazione di Radin.
    Attraversate le porte del paese, Il genin Konohano rimase stupito dal clima di verso della sua città...Un clima di perfetta armonia.
    Anche questa città era piena di gente, c'erano venditori, cittadini e anche ninja di altri paesi che probabilmente erano venuti o ad assistere o a partecipare al PRIMO TORNEO CHUUNIN!
    Radin a quel punto tirò fuori una lettera firmata Bee, in essa vi era scritto il luogo, l' ora e la data dell' incontro.
    Prima però Radin andò ad affittare una stanza in una locanda dove avrebbero accettato anche Raku. Il posto si chiamava "La locanda delle meraviglie"...Pareva il nome di un negozio, Radin entrò chiese, compilò un modulo e dopo aver pagato si diresse al luogo dell' incontro, dove Il Raikage aveva cominciato a chiamare i candidati, quando Radin sentì il suo nome e tra tutta la folla si fece spazio e si fece notare dal capo del villaggio alzando il braccio e dicendo

    Presente, Eccomi, son qui !!

    Edited by Riki_005 - 20/9/2011, 20:55
     
    Top
    .
  11. Jotaro87
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Narrato
    Parlato
    Pensato

    Ichigo stette sveglio quasi tutta la notte per controllare bene il suo equipaggiamento, lo ricontrollò ogni singola volta fino a quando non sopraggiunse l'alba. Era il grande giorno che poteva cambiare finalmente la sua vita. La prima volta aveva fallito miseramente la prova, ma ora era determinato a superarla non avendo pietà per nessuno. Il giorno prima era stato convocato dal Mizukage che diede a lui e ad altri suoi compagni di Kiri una lettera contenente il luogo dove si sarebbero dovuti recare per iniziare lo svolgimento della loro prova per divenire Chunin. Era elettrizzato, non poteva credere di essere fra i ninja scelti per diventare comandanti. La sua testa era piena di mille pensieri ed era molto agitato, visto la scarsa figura che avea fatto la volta prima.
    Per fortuna l'esame si svolgerà in un paese straniero, Kumo il paese del fulmine, almeno sarò in grado di misurarmi con abili ninja di tutti i paesi!
    Il ninja di Kiri si presentò al porto all'ora prestabilita dal suo Sensei che indicandogli la barca con cui sarebbero salpati gli fece cenno di salire. Il viaggio fu abbastanza tormentato, Ichigo odiava i viaggi in barca, oltretutto con le numerose tempeste e il mare tortuoso vomitò quasi tutto il tempo. Per fortuna dopo un giorno di stenti triuscirono finalmente ad attraccare nel paese del fulmine. Si fermarono qualche ora a riposare in una locanda nel villaggio portuale di Kumo e poi ripartirono subito alla volta del villaggio del fulmine. Un giorno intero di camminata si fece sentire sulle gambe del ragazzo, ma la sua forza di volontà superò il dolore e riucì comunque a stare dietro al suo Sensei senza lamentarsi un attimo. Arrivati al villaggio il maestro parlò con le guardie che aprirono subito il portone per fare entrare i due ninja di Kiri e gli indicarono la strada per il luogo dell'incontro.
    Non ero mai stato nel villaggio del fulmine! non mi sembra poi questo granchè, devo dire che mi piacciono di più i deserti di Suna!
    Dopo qualche minuto ancora di cammino il sensei si fermò davanti ad un'imponente costruzione dove a guardia di una porta vi erano due nnja del villaggio. Il maestro andò subito a parlare con loro mostrandogli una lettera, poi i due aprirono la porta e noi entrammo subito.
    Dietro alla porta vi era un corridoio enorme con varie porte chiuse, proseguimmo attraverso l'enorme vie e poi entrammo in un'altra porta che dava in un grandissimo salone pieno di persone con al centro un trono dove sedeva il Raikage. Con lo sguardo alto senza far caso agli altri ninja, arrivai davanti al Kage di Kumo e mi inchinai abbassando il capo.
    Ichigo Kaguya del villaggio della Pioggia a rapporto signore!
     
    Top
    .
  12. << Shiku >>
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Il torneo chunin




    Parlato
    Pensato
    Yurak
    Parlato altri

    FLASHBACK

    Parteciperai? Disse una voce femminile molto familiare alle mie orecchie.
    Non so… Ti ho raccontato cosa è successo, non posso controllarlo… Non è sicuro per nessuno Risposi triste.
    Diana, la mia ex ragazza, sedeva al tavolo di un chioschetto, davanti a me. Le avevo raccontato di Shikugami, della mia parte malvagia, e lei come suo solito aveva fatto delle ricerche peraiutarmi, anche dopo quello che le avevo fatto passare.
    Vedi…. I bijuu si nutrono di odio, di paura, di tutti i sentimenti negativi del proprio jinchuriki. Fino a questo momento tu avevi sempre dato allo yurak uno spazione nelle tue avventure e quindi lui non si era mai ribellato. Ora però si sente rinchiuso dentro te come non mai, e quindi cerca di evadere dalla monotonia utilizzando il suo potere per rafforzare il tuo odio. In realtà non esiste alcun Shikugami, sei semplicemente te stesso, solo che a differenza del normale vuoi distruggere tutto e tutti. Una prova di ciò e che entrabi condividete i ricordi. Il mio consiglio è quello di parlare con lo Yurak, cercare di calmarlo… Riprendi a combatterci come compagno e allora creo che smetterà di far emergere odio dal tuo cuore.
    Ma come posso fidarmi di lui dopo aver visto quello che è capace di fare? Comunque ci penserò… Ciao, è meglio se torno a casa.
    Era stato da poco indetto il torneo chunin, ed io desideravo più di ogni altra cosa partecipare. Ma non potevo assolutamente permettermi di perdere il controllo davanti a tutti quelli spettatori… Non cenai quella sera, andai semplicemente in camenra mia e mi sdraiai a pensare.
    Passai la notte insonne, a pensare al da farsi… finchè finalmente non mi decisi a parlare a quattr’occhi col mio demone.
    Allora micione? Hai intenzione di minare la mia salute mentale ancora una volta?
    Bhè finchè tu ti rifiuterai di farmi sgranchire le gambe di tua iniziativa devo pur fare qualcosa per passare il tempo, non trovi?
    A breve ci sarà un evento importante… Ti faccio una proposta: io ti faccio divertire e tu… Tu mi lasci rimanere me stesso!
    Lo Yurak soppesò l’idea e poi rispose: Accetto

    FINE FLASHBACK

    Ora dietro le quinte del torneo, aspettavo di sentir prononciuare il mio nome, per poter infine dare segno della mia presenza. L’ansia mi pervadeva come non mai. Dopo l’accademia questa era la prima volta in cui dovevo render conto delle mie azioni a ninja più esperti, per lo meno sotto forma di esame. Prima di me furono chiamati altri ninja. Tra questi si distinse una suniana, bella ma dall’aspetto un poì insicuro, e con un occhio strano. C’era anche l’otiano contro cui avevo combattuto e persino un kumiano. Quando lo vidi avvertii una strana sensazion, che però attribuii semplicemente all’emozione.
    Alla fine lo strano tipo che parlava in rima disse anche il mio nome: Shiku Niroku
    Io mi avvicinai a lui e dissi ad alta voce Eccomi! Sono io Shiku Niroku, figlio di Suna!
     
    Top
    .
  13. Invictus
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    *Parlato Anakin*
    *Pensato Anakin*



    Fallaci presenze mi intossicavano l’animo turpe , fantasmi passati e paure assenti che riemergevano erano i miei unici compagni nelle notti solitarie che trascorrevo dopo il vespro , per casa , sul nido vuoto in cima al monte . Ormai quelle esigue tracce di legame con altri spiriti si erano dissolte assieme alla mia speranza e dunque mi chiedevo ; se diventare kage di questo maestoso paese facesse parte di me o se mi aspettasse qualcosa di ancor piu grande , un trofeo per il più encomiabile dei guerrieri , una lauta ricompensa , infelice , ma grandiosa. E mentre la perlacea luna risplendeva nella mano oscura del cielo io rimanevo sdraiato , ad affannare sospiri , con i polmoni già abituati alle vertiginose alture e il sangue che si generava fluente , in quel periodo mi venne da pensare se non fosse dipeso proprio da quel caratterizzante paesaggio che gli uomini qui sono più poderosi e di fisico molto allenato . I tratti somatici del luogo , la carnagione scura e i capelli chiari , mi facevano ancora sentire un estraneo , e questo mi riportò al mio intento : diventare Chunin. Avevo da tempo capito , che se volevo far carriera nel mondo degli shinobi e differenziarmi dai comuni traditori , mi sarei dovuto far conoscere , rendermi noto e dare sicurezza alla gente quindi arrivare a ricoprire la posizione di capo villaggio e proteggere questa gente , che mi ha concesso la cosa più grande che ho , il mio dono . Avevo già provveduto a fare richiesta il giorno precedente , i requisiti , parevo averli tutti : esperienza in missioni , ottima media all’accademia e un attitudine a lavorare per un azienda edile ,insomma , un curriculum immacolato . In quella leggiadra sera , mi abbandonai ai più profondi pensieri che riesumavo dalla mente fin quando non persi coscienza e mi calai preda nelle tenebre del talamo, poi la mattina seguente , uno stridulo grido strisciò nelle mie orecchie a svegliarmi .Stropicciai gli occhi ancora stanchi e dopo mi alzai scrutando il cielo , in previsione di ciò che avrebbe potuto trattarsi , di ciò che attendevo . Un falchetto in fiamme all’alba grifagno si innalzava e quando si abbassò per afferrare con gli artigli le vipere balenano rapaci sotto l’ala ardente, mentre io lo distolgo e gli fischio quasi in lode ad omaggiare i suoi servigi .Lui con una falcata mi avvolse rapido , lasciando cadere tra le mie mani , una lettera macchiata del sigillo rosso cremisi , la colsi al volo , era ruvida mentre la cera ancora calda , così senza indugio la aprii leggendo ciò che vi era scritto.

    La strinsi forte dopo aver concluso e appena lo feci , un processo di autocombustione accelerò il tempo , riducendo in povera cenere quel che ne restava , un efficace metodo di sicurezza per rendere irreperibili certe informazioni , non persi tempo , e dunque mi preparai : finii lo scatolo di latte e lavandomi con un guizzo inizia la mia corsa così da scendere verso il centro del villaggio . La breve stagione estiva , ormai era terminata , le prime piogge dei giorni precedenti avevano annunciato l’avvento dell’autunno , si sentiva già l’umidità provenire da sud e impregnare l’aria , le dense nuvole ad affacciarsi già all’alba e gli animali che si preoccupavano di trovare lidi adatti per il letargo .Percossi la solita via in discesa , a grandi passi e celere , mentre il vento mi pettinava i capelli ed il vitreo sguardo si posava all’orizzonte . Mi affacciai sulla balconata prima della piazza dove tutte le strade convergevano come arterie di un cuore pulsante , vivo ; il sole mi abbagliò la vista solo per un attimo , ma l’inconfondibile brusio della folla già avverava ogni mia previsione . Simili a tante formiche , incidevano il centro del villaggio con colori e ispirazioni , la città parea mutata nell’arco della notte : bancarelle ad appoggiarsi sulle vie laterali , spati greniti di curiosi che osservavano , e poi almeno un anbu posizionato ai confini di sicurezza ; mai aveva visto una celebrazione così ferviante . La missiva prima ricevuta , era stata chiara preannunciando la mia presenza all’evento , forse piu importante ed di maggior fama per le cinque grandi nazioni ; il Torneo di selezione dei Chunin. Palpitante , un barlume di emozioni imperversarono come mare in burrasca , tanto da immaginarmi in competizione con un virile toro scarlatto , esso avanzava verso di me , a corni sguainati , ed io invece di voltarmi gli andai incontro , armato solo di una volontà tagliente , a quel punto fu l’animale a ritirarsi . Tale fu il modo in cui dovevo affrontare quella competizione , quella sfida eclatante , un ulteriore occasione per superare i miei limiti .

    *Oi oi questo torneo si preannuncia davvero interessante*



    Ove mi diressi , non vi era che gente ad acclamarmi , e procedendo tra spintoni e sinuosi sbocchi , trovai faticoso avanzare per le solite vie che prima erano quasi sempre deserte . Sconosciuti , operai , fornai e saltimbanchi che mi vedevano passare di lì ogni giorno , ora si mostravano cordiali e socievoli , ciò mi insospettì a tal punto da condurmi al grande cartello , dove in caratteri ben distinti , si trovavano scalfiti i nomi dei partecipanti . Alzando la testa , saltellando tra spalla e spalla , notai i nomi dei partecipanti , erano in molti ma quelli del paese della nuvola furono gli unici che ricordai e sentii vicini , doveva trattarsi di shinobi promettenti , della nuova generazione che incalzava , soggetti a fantasie di un paese pronto ad affidarsi a loro , finalmente potevo far ingresso tra loro e rendermi un ninja del fulmine a tutti gli effetti .La sorpresa per la novità era effimera , il chiasso assordante , ed il tumultuoso via vai di stranieri e commercianti mi annoiò successivamente , seguendo gli indizi della lettera mi addentrai presso la magione , ansie come segugi mi stavano dietro , valorosi combattenti dovevano essere accorsi a Kumo per rispondere a quell’invito ed allora pensai , già in previsione della moltitudine di persone che vi assisteranno , di non usare la mia abilità , l’ardore desiderio di farcela con le mie forze era l’unica e mera tensione che dimorava in me . Allorchè Bee cominciò a chiamare ed i partecipanti a rendersi in visibil forma , io invece incarnando ogni paura dentro di me , ogni pensiero che riuscivo ad incanalare alla mia concentrazione e fermare solo per un fatidico istante mi presentai ad esordire ufficialmente nella competizione .

    *Sono pronto a superare qualsiasi ostacolo troverò davanti*

     
    Top
    .
  14. Cêrbêr
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Narrato
    Pensato
    Parlato


    Era una giornata calda, ma ventosa, d' altronde Suna era caratterizzata da quel clima sempre solare, ma fresco, insomma, il posto ideale per rilassarsi.
    Il giovane ragazzo era ormai inattivo da ben 7 mesi, da un' ultima missione che non andò a buon fine.
    Probabilmente dopo essa,il Kazekage non si faceva passare neanche per l' anticamera del cervello di assegnare un lavoro a quel fallimento di ragazzo.

    L' ho sempre detto, un giorno prima o poi me ne andrò da questo villaggio, dovrò pur raggiungere il mio obiettivo in qualche modo, ma, cribbio, mi serve più esperienza sul campo per eseguire il tutto...
    Quel dannato,giuro che lo faccio fuori un giorno..Cielo, è anche vero che tutto questo allenamento mi servirà, maaaa...


    Era quindi la solita solfa da circa sei mesi e mezzo.Colazione veloce, una bella doccia per svegliarsi, e via, fuori da casa in mezzo al deserto per i ormai monotoni allenamenti.
    Il caldo si faceva sentire, e quando il sole tramontava era ormai ora di rientrare.
    Il ragazzo, fermo sulla porta, notò alla base di questa una lettera, ma una lettera che portava lo stemma del Kage e senza indugiare Daisuke prese la busta ed entrò in casa.
    In un primo momento l'eccitazione che pervadeva il ragazzo era tanta sin troppa data la troppa inattività sul campo di battaglia, e per calmare i bollenti spiriti, ma soprattutto per togliersi di dosso la puzza e le cascate di sudore che piano piano scendevano su tutto il suo corpo, decise di farsi un bel bagno, di quelli bollenti, per rilassarsi all' estremo.
    Uscito da li, la stanchezza non era ormai che un vago ricordo, si sentiva rinvigorito, e con tutta la calma del mondo, si diresse in cucina, ove aveva lasciato sul tavolo la busta consegnatali da chissa quale persona.
    Le parole scritte su quel pezzo di carta fecero inorridire Daisuke dalla gioia.

    Cosa vuol dire, sono uno dei genin scelti per rappresentare Suna all' esame chunin?
    Avevo gia sentito parlare che ogni tanto si tengono queste prove per promuovere chi si distingue per le proprie abilità,ma, scegliere me, che senso ha, sono fermo da troppo tempo, non me la sento.


    Attimi di incertezza pervadevano il cuore del ragazzo, che non sapeva quale strada prendere.Arrendersi senza neanche provarci e quindi non essere fiduciosi delle proprie abilità,oppure dare una chance a se stesso e quindi cercare di rappresentare al meglio il proprio villaggio?

    So già che un giorno me ne andrò, ma questa forse è la mia occasione per mettermi alla prova, la mia grande possibilita prima di prendere quella dolorosa decisione.

    Infine Daisuke arrivò alla conclusione di partecipare al torneo, sperando di non deludere il Kazekage che li stava dando questa enorme possibilità.
    Era ormai sera, l'indomani il ragazzo sarebbe dovuto partire per Kumo,laddove si sarebbe tenuto l' esame, e dopo aver consumato la cena, andò di sopra in camera sua per sistemare le sue cose per il lungo viaggio che lo attendeva.
    Erano ormai passati circa 5 giorni, tanto era durato il viaggio per giungere alla tanta agognata meta quale era Kumo.

    WOOOOW, diavolo, è pieno zeppo di gente qui, sarà sicuramente a causa di questo evento, non mi sarei mai aspettato che avrebbe richiamato cosi tanti elementi, sarà un toccasana per il turismo di Kumo.


    L' incontro per i partecipanti all' esame era quella stessa mattina in cui Daisuke era giunto al villaggio organizzatore.

    BENE, sono arrivato, gli altri ragazzi presenti saranno sicuramente gli altri partecipanti, coloro con cui probabilmente mi dovrò scontrare, alcuni sembrano fortissimi, altri invece, delle mezze calzette, ma l' apparenza inganna, non devo sottovalutare nessuno di loro.

    Dinanzi ai giocatori vi era un uomo, possente,che con voce altisonante a poco a poco invocava i nomi dei vari partecipanti.Non ci volle molto che anche il nome del giovane suniano fu chiamato, e quest'ultimo fece un passo avanti per segnare la sua presenza.

    Scusate il post di cacca, ma mi devo riabituare a ruolare dato il tanto tempo di inattività

     
    Top
    .
  15. samjoker
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    LEGENDA TESTO:
    Narrato ||Parlato || Pensato ||Pensato Yamasuke * ||
    *Personalità interna di Josuke, vedi scheda
    tek4e78b44769cb32022378
    L’arrivo a Kumo



    Il viaggio da Konoha a Kumo per il giovane Uchiha fu privo di intoppi, partì con largo anticipo per evitare di dover affrettare troppo il passo e di far ritardo. Infatti dopo essere tornato dall’ultima missione, andò prima in infermeria per curare le proprie ferite provenienti dallo scontro con il vice capo di quella confraternita tanto odiata, per poi fare un salto in armeria e rifornirsi in vista del torneo. Per lui quella trasferta era motivo d’orgoglio, poiché l’Hokage in persona lo aveva raccomandato per la partecipazione a quella manifestazione di cui aveva sentito parlare già da prima di entrare in accademia. A quanto sapeva, i genin più preparati di ogni villaggio si riunivano ogni tanto per dar luogo al torneo di selezione dei chuunin, che si svolgeva ogni volta in un villaggio diverso, sempre appartenente alle cinque grandi terre. Leggendo l’elenco degli iscritti, si accorse di non conoscere nessuno, nemmeno tra i compagni del proprio villaggio, che erano soltanto tre. Si sentiva un po’ pressato al pensiero, che lui fosse l’unico Uchiha a partecipare, e questo poneva in lui le aspettative della sua gente, appartenenti al rinomato clan dall’indole guerriera, che voleva sempre essere al top tra i vari clan del popolo ninja. Soprattutto suo padre, che lo aveva da sempre disprezzato e sottovalutato, esigeva che Josuke passasse al grado di chuunin: probabilmente gli bastava anche che suo figlio facesse una bella figura, ma agli altri dava a vedere delle aspettative ben superiori. Sicuramente sarebbe stato lì negli spalti a vedere quanto suo figlio fosse migliorato, accompagnato dalla moglie e da altri shinobi appartenenti agli Uchiha. Lui non li avrebbe delusi: sapeva bene che sarebbe stato complicato anche soltanto passare una fase del torneo, non si montava certo la testa, ma ad impegno e determinazione non era certo inferiore a nessuno. Ce l’avrebbe messa tutta per competere con chiunque, per continuare a migliorarsi, e fare felici le persone a lui vicine. Questi pensieri accompagnarono il viaggio del giovane genin della foglia, le cui ferite erano già perfettamente guarite, nonostante i bendaggi che ancora si trovavano nelle zone più colpite dall’ultimo infortunio ,procedeva spedito verso il villaggio di Kumo. Giunto all’ultimo giorno di viaggio avendo già raggiunto il paese del fulmine, notò che per il sentiero principale che portava alla capitale del paese, trafficava una grande quantità di ninja e civili, di diverse etnie, clan e villaggi, che probabilmente andavano ad assistere alla tanto attesa manifestazione.

    C’è davvero tanta gente… chissà se tra questi c’è anche qualcuno degli altri partecipanti… Non vedo l’ora di vederli.. Sicuramente saranno tutti ben preparati e dotati di tantissime tecniche particolari…

    Continuando a guardarsi attorno, gli venne un buonissimo umore: tutta la felicità delle persone che accorrevano a Kumo per vedere lo spettacolo, gli permise di ricordare, quando era ancora un bambino ed era elettrizzato all’idea di vedere il torneo che quell’occasione si svolse a Konoha. Arrivò alle porte del villaggio, e cominciò a camminare per le vie seguendo le indicazioni dei molteplici cartelli che indicavano la strada a favore degli stranieri. La capitale del paese del fulmine era completamente diversa dal suo villaggio di origine, a partire dalla temperatura sino ad arrivare alla struttura delle abitazioni. Il colore principale di quel luogo era il giallo, e il forte caldo caratterizzava l’ambiente del villaggio. Seguendo le indicazioni dei cartelli, si recò alla volta del punto di incontro di quella manifestazione e durante il tragitto poté notare diversi bambini che giocavano nei parchi del villaggio a petto nudo, a testimonianza dell’afa dell’estate Kumiana. Giunse in poco tempo ad una larga piazza in cui era riunita una folla di gente, alle porte di un grosso edificio tappezzato di cartelloni pubblicizzanti il torneo. Nell’ ampio ingresso vie era un grosso uomo di colore che elencava una serie di nomi, ma dalla sua posizione non riusciva bene a sentire cosa veniva detto.

    Probabilmente, stanno facendo l’appello degli iscritti, spero di non essere in ritardo

    Si avvicinò all’uomo che parlava, facendosi strada tra la folla, sino a giungere in prossimità della prima fila, da cui riusciva ad udire perfettamente. Come aveva ipotizzato Josuke, quello era proprio l’appello degli iscritti, infatti ad ogni chiamata, si presentava il ragazzo o la ragazza corrispondente. Notò che la maggioranza era composta da ragazzi, tutti più o meno della sua età con delle caratteristiche completamente differenti. Qualcuno aveva con se delle strane giare tenute dietro la schiena, altri si portavano dietro degli animali, chi degli altri gadget, tutte cose che probabilmente rappresentavano la loro arma segreta. Anche lui aveva la sua ma in quel momento non era visibile per gli altri e risiedeva ne suo sguardo. Rimase li ad attendere che venisse pronunciato il proprio nome per unirsi al resto del gruppo dei partecipanti, mentre osservava con attenzione ogni suo probabile avversario, cercando già di inquadrare un minimo la loro personalità, ciò poteva risultare utile durante le varie prove nel corso della manifestazione. Finalmente dopo alcuni nomi, arrivò il suo turno: sollevò la mano destra per indicare la propria posizione, raggiungendo l’uomo che aveva pronunciato il proprio nome. Era alto e grosso, dalla carnagione scura, come la maggior degli abitanti di quei luoghi da quel che aveva potuto notare, la sua voce era possente e proporzionata al suo aspetto fisico. Senza dire una parola Josuke guardò l’uomo come per rispondere alla chiamata e si aggregò al resto del gruppo che sostava all’interno dell’edificio nel primo atrio che si incontrava appena dopo l’ingresso. Era una grande sala, con un soffitto molto alto, il che aumentava l’impressione di trovarsi in un luogo maestoso, e degno della competizione a cui era adibito. Attese li sino all’arrivo degli altri ragazzi, osservando uno ad uno con indiscrezione per proseguire la sua fase di studio, per poi uscire da quell’edificio una volta che i convenevoli di benvenuto fossero finiti, e cercare una locanda dove poteva alloggiare durante la sua permanenza li. Ne trovò una nei pressi della piazza principale: avvicinandosi al locandiere decise di attuare la stessa tecnica di Kant durante l’ultima missione. Il compagno chuunin infatti aveva chiesto all’oste di mettere tutto sotto il conto dell’Hokage, e così fece anche questa volta il giovane genin mostrando il proprio coprifronte all’uomo.

    In effetti è lui che mi ci ha mandato qui, è il minimo che mi paghi la permanenza eheh

    Terminate le faccende burocratiche di arrivo, gli venne mostrata la propria camera: non era nulla di che, ma sicuramente poteva andare bene per quello che ne doveva fare uso, ovvero dormire. Sistemò quindi la propria roba, preparandosi per andare a dormire in attesa del giorno successivo in cui sarebbe probabilmente iniziata prima prova. Con un po’ di fatica riuscì ad addormentarsi, anche se l’adrenalina e la voglia di iniziare a mettersi alla prova disturbarono il suo sonno quella notte, facendolo svegliare diverse volte prima dell’arrivo del mattino.

     
    Top
    .
18 replies since 18/9/2011, 04:06   912 views
  Share  
.
Top