La foresta d'inverno: Team A

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    invernoptc

    La foresta invernale. Un luogo inospitale nel vasto territorio dei domini Kumesi. Creature selvagge, resistenti ed aggressive vi sopravvivono, attaccando chiunque sia reputabile come preda, ed a volte, la fame porta ad essere vittima anche quelle bestie considerate l'apice della catena alimentare. La tundra è padrona, l'uomo non vi abita.

    step2faseregol

    Dovrete fare ingresso nella foresta. Il punto di partenza sarà uguale per tutti, tutti saranno liberi di prendere la direzione preferita. Nelle prime sei ore della prova però ( i primi 3 post ) nessuno potrà intraprendere battaglie con gli altri gruppi.
    CITAZIONE

    Si raccomanda impegno. Questa fase del torneo è già un'eliminatoria.

    Team A : Hisoka Hozuki, Fujiwara Kenusuke, Jiro Kitsuke. L'ordine di post iniziale non ha importanza, verrà però mantenuta la turnazione adottata sino la fine.

     
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  2. - Jiro -
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    Narrato
    Parlato Jiro
    Pensato Jiro
    Parlato altrui

    Il rapido e vario appello terminò, tutti quei giovani ragazzi provenienti da ogni angolo del mondo per fronteggiarsi in un torneo unico, erano stati chiamati a confermare la loro presenza, non mancava nessuno, tutti erano pronti, con il fiato ghiacciato fermo in gola per l' emozione del momento e il mistero di ciò che sarebbe loro accaduto da quel momento a pochi istanti, quando subito il portavoce del Raikage riprese la parola.
    Bene, spero che vi siate abituati a questo clima vario e ostile, purtroppo a volte anche per noi è una sorpresa ciò che scende dal cielo, dalla brezza più calma al fulmine più fragoroso, ma non è di questo che ci dobbiamo preoccupare ora. Quelli che vi sto per citare, saranno i vostri team, e quando sarete chiamati siete pregati di fare un passo in avanti fino a farvi riconoscere dagli altri ragazzi e unirvi con loro nel medesimo team. Dunque:
    Team A: Hisoka Hozuki di Otogakure no Sato

    Jiro subito riconobbe quel nome, era lo stesso del suo compagno e amico Hisoka, infatti subito lo vide fare un passo avanti tra la folla e portarsi in avanti, lui fu infatti il primo ad essere nominato, ed ecco che subito il ninja riprese:
    Fujiwara Kanusuke di Otogakure no Sato
    Jiro vide un altro ragazzo, alto, bruno e dall' aria amichevole fare un passo in avanti e avvicinarsi a Hisoka.
    Wow, già due di oto nel primo gruppo, purtroppo però tra questi mi sembra di conoscere soltanto Hisoka di Oto.
    Jiro Kitsuke di Otogakure no Sato
    Jiro istintivamente fece uno scatto con la testa verso l' uomo, ma senza nemmeno rendersene conto, stava già camminando verso Hisoka e l' altro ragazzo con un' aria serena e placata, non poteva mostrarsi felice di essere con il suo compagno di team o emozionato per la sua chiamata in quei momenti.
    Qualunque pensiero mi balzi in testa in qualsiasi momento devo reprimerlo all' istante e apparire sempre attento, scattante e dare il meglio di me, quì non posso permettermi impacci.
    Jiro poi si fece tranquillamente prendere da uno stato di serenità quando sentì l' uomo iniziare a chiamare gli altri gruppi di cui però non ascoltò quali fossero i membri, ora lì fermo sul posto aveva lo sguardo fiero e fisso ma la mente beatamente altrove, scambiandosi ogni tanto degli sguardi di emozione con il suo amico Hisoka.
    Terminate le assegnazioni dei gruppi a tutti i team venne esplicitata la prima prova e venne descritta essa in tutti i dettagli.
    Dunque, questa è la prima prova che affronterete, il territorio di esame, ve lo mostreremo a breve, ma prima alcuni avvertimenti e la spiegazione del vostro, o meglio dei vostri, obiettivi. Sappiate, che in questa foresta, si, eseguirete la prima prova in una foresta, vi sono parecchie sfide che metteranno a dura prova il vostro carisma, il vostro animo e la vostra resistenza, non sappiamo nemmeno noi con esattezza cosa incontrerete, ma sappiate che non vi piacerà, il clima non è l' ideale per passarci del tempo e vi sono animali, fiere e bestie di ogni specie, abituate alla battaglia, all' odore del sangue e a uccidere, tra le bestie quì presenti, solo chi riesce a non avere pietà della preda e a guardarsi da solo le spalle riesce a sopravvivere, quindi non sottovalutate nemmeno il più piccolo degli insetti che voi incontriate, bene, detto ciò... Ora assunse un' aria serena e con uno sfavillante sorriso sulle labbra, come se prima di "bene" avesse soltanto detto di stare attenti a non inciampare in qualche rametto, anzichè del gran pericolo di morte a cui stavano per andare incontro.
    ...Da questa parte, potete finalmente iniziare la vostra prova, avete completa libertà, ma ricordatevi che avete due grandi obiettivi: il primo sarà quello di giungere, possibilmente vivi, al checkpoint, il secondo, beh, un pò più complicato, da spiegare: in alcune zone di questa foresta vi sono stati messi un kunay bronzeo, uno argenteo e uno aureo, il vostro compito sarà di riuscire a recuperarne il più possibile trovandoli nel punto in cui sono situati o sottraendoli ad altri team. Questo è quanto, buona fortuna!
    Jiro, Hisoka e Fujiwara subito si diressero verso l' inizio di quella foresta a dir poco paurosa, ma senza ripensamenti. Era una lunghissima distesa innevata, il cielo era crespo e colorato di un rosso cremisi, la foresta completamente bianca, spiccavano degli alberi molto fini ma altissimi, sui quali rami si notavano macchie verdi di foglie ricoperte dalla neve, la vegetazione non era molto varia, ovunque vi era la tundra, una vegetazione tipicamente artica, segno della presenza di un clima ostile, non vi era la presenza di abitazioni umane.
    Bene... Esordì Jiro rivolto a Hisoka e Fujiwara.
    Io direi di iniziare a incamminarci, appena saremo soli e sicuri che nessuno ci spii credo che la cosa migliore da fare sia confrontarci per conoscerci quanto più potremo tra di noi.
    Il team A, dopo qualche altro team prese la sua strada, ogni team scelse una strada diversa, ma nemmeno loro sapevano dov era la differenza, lo sguardo si perdeva all' orizzonte e non si riconosceva nulla nel territorio, qualunque decisione non cambiava dalle altre. Dopo circa un' ora di cammino, i tre ragazzi trovarono una zona un pò muschiosa, il livello della neve era più basso, la luce del sole non riusciva a penetrarci in quanto vi era una grossa concentrazione di alberi, il terreno era infatti più freddo e umido, e per quanto quel posto potesse sembrare molto inospitale, era quello che ai tre ragazzi sembrò più sicuro per parlare.
    Bene, quì credo che nessuno degli altri team ci disturberà, ma non abbassiamo mai la guardia, non credo che ora i team vogliano venire già a dare battaglia, ma come ha detto quell' uomo, quì solo i predatori più audaci sopravvivono. Comunque, vorrei iniziare con il presentarmi, io e te Hisoka Disse Jiro rivolgendosi appunto all' amico Hisoka.
    Già ci conosciamo, quindi Fujiwara parlerò direttamente a te, io come avrai capito mi chiamo Jiro Kitsuke, sono quì perchè voglio capire se sono in grado di crescere e diventare un uomo, per poter capire alcune cose e riuscire a rispondere a dei miei perchè con la giusta maturità, e inoltre, ho un' abilità innata particolare. Le calde nuvolette di fiato condensato che uscivano dalla bocca di Jiro alle sue parole cessarono per un secondo, Jiro si scambiò uno sguardo d' intesa con Hisoka, era certo che quando nominò la sua innata anche Hisoka ripensò al duello con Zeshin Kobura e alle sue azioni, ma subito dopo continuò.
    Scusami la pausa, il freddo. Dunque, la mia abilità è quella di poter far fuoriuscire della lava dal mio corpo, poterla controllare, solidificare a mio piacimento e far arrivare ad elevatissime temperature il mio corpo, infatti... Jiro poggiò la sua mano nella bassa coltra di neve, che subito al contatto si sciolse ed evaporò mostrando il terreno.
    Questo è ciò che avevo da dire di me, spero di vincere questo torneo insieme a voi o quantomeno di crescere moralmente, ora chi vuole può parlare di sè. Dopo di chè Jiro si accomodò cedendo la parola ai suoi compagni.
     
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  3. ¬Zolf J. Kimblee
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    Narrato
    Parlato Hisoka
    Pensato Hisoka
    Parlato Jiro

    Hisoka era entrato dentro l'enorme sala in cui erano raggruppati una marea di ninja , lì erano raggruppati tutti i partecipanti del torneo di selezione chuunin e da quel momento erano tutti vincolati alla manifestazione . Su un grande palco in fondo alla sala si trovavano dei ninja , sembravano abbastanza vecchi , si trattava sicuramente di rappresentanti di alto livello se non proprio i kage dei vari villaggi . Uno di loro inizò a fare l'appello dei ninja presenti perchè venissero formati dei team , poco a poco molti ninja vennero chiamati e tutti si facevano avanti formando team pronti per la prova . Nell'attesa di essere chiamato Hisoka si era seduto per terra concentrandosi al massimo , finchè lui stesso non fu chiamato dal ninja sul palco . A quel punto si alzò , mise le mani in tasca e lentamente uscì dalla folla per mettersi di fronte al palco
    ECCOMI , HISOKA HOZUKI DI OTOKAGURE
    Il ragazzo aspettò impazientemente che venissero chiamati i suoi compgni e fu subito accontentato quando un certo Fujiwara Kanusuke venne chiamato . Il ragazzo appena nominato arrivò di fianco a Hisoka
    Non l'ho mai visto questo tipo . Inizio a pensare che conosco davvero poca gente a Oto , bhà , comunque non mi importa conoscerlo o no , l'importante è che sia forte , questa sarà una prova per team , quindi non ci si può permettere di avere un anello debole nella catena
    Subito dopo venne chiamato Jiro Kitsuke e il ragazzo si mise subito in fila con Fujiwara e Hisoka
    Quindi con noi ci sarà anche jiro . Non conosco i poteri di questo fujiwara , ma so che può fare jiro , lo fin troppo bene , quantomeno so che lui non darà minimamente problemi , anzi , sarà tutto il contrario . Le cose sono più interessanti di quanto pensassi , avrò l'occasione di mettere in chiaro le cose con jiro
    Hisoka si toccò istintivamente la ferita che l'utlimo scontro gli aveva lasciato , poi si voltò verso jiro e si accorse che lui lo fissava intensamente
    è emozionato , bhè , ha ragione , questa è una manifestazione importante , avremo modo di metterci in mostra di fronte a tutti , e poi potremmo salire di grado , non che mi importi ma forse a lui sta particolarmente a cuore
    Il ninja sul palco finì di chiamare le coppie un pò di tempo dopo , poi iniziò a descrivere la competizione , a quanto pare i ninja avrebbero dovuto affrontare la traversata di una foresta trovando dei particolari kunai nel tragitto se era possbile
    Bene , quindi per ora non dovremo combattere . La traversata della foresta però mi preoccupa lo stesso , chissà cosa ci sarà di così particolare da dover stare attenti . Comunque questa è proprio la prova per me , mi sa che Manda avrà parecchio da fare oggi
    I vari team si avviarono verso una seconda uscita che dava ad una foresta innevata . Lo spettacolo che si parò di fronte a Hisoka era straordinario, la foresta era enorme , si estendeva a perdita d'occhio , gli alberi erano altissimi e molto grandi , probabilmente difficili da distruggere , la neve rifletteva la luce del sole creando riflessi stupendi . Tutti i ninja si accalcarono di fronte alla foresta . Da lì a poco sarebbe iniziata la prova , ogni team avrebbe scelto la sua via e nessuno sarebbe tornato sui suoi passi
    Impressionante , se ora potessi leggere il pensiero di tutte le persone qui presenti torverei trepidazione , preoccupazione , eccitazione , in pratica tutta la gamma di sentimenti . Non viè da stupirsi , questa foresta incute un certo chè di timore , e poi sapere l'idea di trovare non solo i pericoli insiti della foresta , ma cnhe di dover affrontare altri ninja è abbastanza preoccupante . Hisoka , questa è la tua prova , da oggi dovrai dimostrare di essere sempre più forte , non importa come , importa solo che io riesca a portare a compimento la missione . In quella foresta troverai pericoli , avversità naturali e avversari umani , tu dovrai trarre spunto da tutto , ricordati che se conosci l'avversario allora sarai sempre un passo avanti . Ogni nemico che incontrerai sarà diverso , ognuno costituirà una lezione differente e qui potrai trovare molte lezioni , sii pronto .... e tenta di andare d'accordo con jiro e questo qui nuovo , com'è che si chiama ?? ah si , fujiwara
    Il ragazzo si ridestò dai suoi pensieri e vide che Jiro stava per parlare a lui e a fujiwara
    Bene...Io direi di iniziare a incamminarci, appena saremo soli e sicuri che nessuno ci spii credo che la cosa migliore da fare sia confrontarci per conoscerci quanto più potremo tra di noi
    Agli ordini capo
    Il team si allontanò poco a poco , senza troppa fretta cercando di inoltrarsi nella foresta in cerca di un punto buono in cui fermarsi per parlare
    Jiro ha avuto una buona idea , effettivamente è bene conoscerci e fermarci per decidere una strategia , in fondo io e lui già ci conosciamo ma non abbiamo ancora fatto delle missioni insieme , per non parlare di questo Fujiwara che io non conosco e dubito che anche jiro lo conosca . Meglio sapere tutto di tutti così da poterci regolare al meglio
    Passò quasi un'ora in cui il team percorse molta strada fra i possenti alberi innevti di kumo , finchè il trio non raggiunse uno spiazzo che sembrava perfetto per nascondersi e parlare senza che nessuno potesse sentirli . Tutti e tre si fermarono e Jiro iniziò a parlare prima rivolgendosi a lui , poi a Fujiwara
    Bene, quì credo che nessuno degli altri team ci disturberà, ma non abbassiamo mai la guardia, non credo che ora i team vogliano venire già a dare battaglia, ma come ha detto quell' uomo, quì solo i predatori più audaci sopravvivono. Comunque, vorrei iniziare con il presentarmi, io e te Hisoka Già ci conosciamo, quindi Fujiwara parlerò direttamente a te, io come avrai capito mi chiamo Jiro Kitsuke, sono quì perchè voglio capire se sono in grado di crescere e diventare un uomo, per poter capire alcune cose e riuscire a rispondere a dei miei perchè con la giusta maturità, e inoltre, ho un' abilità innata particolare
    In quel momento Jiro mise la mano sulla neve e attivò la sua innata . Subito la neve si sciolse sotto il tocco del ninja formando una densa nebbiolina , poi Hisoka guardò Jiro e notò che anche lui lo stava intensamente fissando
    A che cosa stai pensando jiro ? forse mi ero sbagliato , forse non sei preoccupato , cosa vuoi dirmi ?
    Questo è ciò che avevo da dire di me, spero di vincere questo torneo insieme a voi o quantomeno di crescere moralmente, ora chi vuole può parlare di sè
    Mi sa che tocca a me parlare
    Hisoka parlò prima guardando il vuoto , poi fissò fujiwara
    Io sono di oto proprio come te , Fujiwara Kanusuke , non avendoti mai incontrato prima pensavo fosse giusto specificarlo . Mi trovo qui con un solo scopo , ovvero emergere . Questa fase del torneo và affrontata in gruppo perciò non mi farò problemi a cooperare , ma sappiate che se dovremo estendere la competizione anche fra di noi non mi farò scrupoli a mettervi in ombra . A parte le motivazioni per cui sono qui mi sembra anche il caso di parlare delle mie potenzialità così che saprete in che modo io possa rendermi utile . Possiedo l'elemento Fuuton , conosco due jutsu che sfuttano quell'elemento , tra l'altro conosco la moltiplicazione , e la trasformazione , in più so usare due taijutsu abbastanza forti . Se volete creare una strategia di combattimento è meglio usarmi nel lancio di armi o nel corpo a corpo , sono più ferrato in quel settore . Tra l'altro possiedo una particolare innata , l'hebiton , grazie alla quale può venire da me un serpente , nel mio caso si tratta del mio serpente Manda . Volendo il mio serpente può trasformarsi in un comune animale in modo tale da non essere riconosciuto . Per quanto riguarda il mio armamentario ho con me vari spiedi , uchiha shuriken e molte palle luce oltre a fumogeni e sigilli esplosivi
    Hisoka finì di parlare e si girò guardando da dove erano arrivati , in fondo non era detto che qualcuno non gli stesse ascoltando , non notando niente tornò a fissare Fujiwara , ora toccava a quel ragazzo sbottonarsi
    Chissà che tipo di poteri avrà questo tipo
     
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    Le acute vette occupavano l'orizzonte rendendo la visione oltre di esse impossibile. La neve ne avvolgeva il capo, si avviluppava intorno a quelle e, avvolte dalla luce, brillavano rischiarando il cielo di cristallina luce. Il sole mattutino tingeva il cielo di cremisi, lo mutava, lo rendeva splendido facendo si che lo sguardo sognante di fujiwara vi si fissasse e cominciasse come suo solito a fantasticarci sopra rendendo tutto il resto poco importante. I partceipanti che vennero chiamati dopo di lui erano come ombre che si muovevno, evanescenti presenze, che gli passarono davanti per poi andarsene perdendosi nell'aria stranamente invernale. Fujiwara stava li, appoggiato ai colonnati che sostenevano la possente struttura, a fantasticare su quelle cose, a sognare quelle montagne pochi giorni prima ostili, che ora sembravano come danzare nel cielo limpido. Ben presto tutti i partecipanti furono chiamati e si passò alla suddivisione in gruppi. Un uomo, dalle bronzea pelle di kumo, si avvicinò e , schiudendo le carnose labbra, cominciò a chiamare all'appello i vari partecipanti per smistarli. Fujiwara seguiva i movimenti delle sue labbra, ne pendeva, aspettando che quelle componessero il suo nome. Ninja di oto si fecero vanti, tutti giovani genin come lui, finchè d'un tratto le labbra dell'uomo provocarono un suono molto simile al suo nome. Fujiwara si discostò lentamente dalla colonna e si diresse dai compagni, con insolita tranquillità, che aveva preso alla sprovvista anche il suo animo. Un ragazzo lo osservava con occhi pieni di odio,sembrava intenzionato a vendicarsi, come se si conoscessero, ma per quanto fujiwara cerchò di sforzarsi, non riuscì a riconoscere in lui nulla di familiare. Solo lo sguardo, il suo sguardo profondo richiamava alla mente le paure passate e le ombre che la missione avevano annidato nella sua mente. Ben presto fujiwara arrivò vicino ai suoi compagni, li guardò negli occhi cercando di capire quello che stavano provando, e trovò emozione e fibrillazione per quello che avrebbero dovuto affrontare. Fujiwara non conosceva nessuno di oto, fatta eccezzione di majeed, ma lui era già chunin e non poteva partecipare all'evento. Con un pò di nostalgia fujiwara guardò dritto davanti a se, verso l'uomo che gli stava dando spiegazioni sull'evento per poi posare lo sguardo di nuovo sullo strano ragazzo, di sicuro kumiano, ma dalla pelle perlacea come la sua.-Dunque, questa è la prima prova che affronterete, il territorio di esame, ve lo mostreremo a breve, ma prima alcuni avvertimenti e la spiegazione del vostro, o meglio dei vostri, obiettivi. Sappiate, che in questa foresta, si, eseguirete la prima prova in una foresta, vi sono parecchie sfide che metteranno a dura prova il vostro carisma, il vostro animo e la vostra resistenza, non sappiamo nemmeno noi con esattezza cosa incontrerete, ma sappiate che non vi piacerà, il clima non è l' ideale per passarci del tempo e vi sono animali, fiere e bestie di ogni specie, abituate alla battaglia, all' odore del sangue e a uccidere, tra le bestie quì presenti, solo chi riesce a non avere pietà della preda e a guardarsi da solo le spalle riesce a sopravvivere, quindi non sottovalutate nemmeno il più piccolo degli insetti che voi incontriate, bene, detto ciò... - lo strano uomo sembrò quasi calmarsi, prese un sospiro e poi , continuando a parlare, indicò la strada che i giovani avrebbero dovuto prendere. Per tutto il tragitto le squadre rimasero unite, come un unico mare ci spostavamo verso i confini dell'ostile foresta. Fujiwara si guardava intorno, osservava in volto ogni singolo partecipante per cogliere qualche dettaglio, qualche particolarità, che gli permettesse di capire le loro abilità. Nel suo viaggio attraverso i cinque grandi paesi il suo sguardo si posò su un ragazzo, su uno strano ragazzo, che aveva già incontrato. Quello trascinava la sua sciarpa fino ai piedi lasciando profondi solchi nella neve che ora ricopriva interamente il terreno. Fujiwara fermò il passo, quasi come se fosse paralizzato. Nella sua mente si accavallarono di nuovo i ricordi, gli occhi pieni di odio, il nero manto. Quel ragazzo, se umano poteva definirsi, ora camminava di fronte a lui, noncurante parlando con i compagni. La piccola paura di non riuscire a uscire dalla foresta che prima era sopita ora si risvegliò pronta a pervadere la sua mente.- Ragazzo cosa fai? Ti fermi in mezzo alla strada affrettati altrimenti ti perderai!- Dopo pochi minuti finalmente i gruppi arrivarono di fronte a quella che, fino a poco fa, doveva essere una lussureggiante foresta. I lunghi e affusolati alberi si ergevano ai confini del bosco e tant'erano alti che sembrava che riuscissero con i loro rami a tendersi verso il cielo per strapparne , di notte, le luminose stelle.-Bene...Io direi di iniziare a incamminarci, appena saremo soli e sicuri che nessuno ci spii credo che la cosa migliore da fare sia confrontarci per conoscerci quanto più potremo tra di noi.- Fujiwara fù colto di sorpresa dall'affermazione e non rispose continuando a proseguire dietro i compagni. Il cielo cremisi faceva da sfondo a quel magnifico spettacolo che si ripeteva, costante, ogni passo che si faceva avventurandosi nell'ostile foresta. Ben presto nessuno dei partecipanti fù più scorgibile e i loro passi si persero nel vento.A quel punto, mentre fujiwara osservava ancora stupito il magnifico cielo uno dei ragazzi cominciò a parlare schiudendo le labbra provate dal freddo.-Bene, quì credo che nessuno degli altri team ci disturberà, ma non abbassiamo mai la guardia, non credo che ora i team vogliano venire già a dare battaglia, ma come ha detto quell' uomo, quì solo i predatori più audaci sopravvivono. Comunque, vorrei iniziare con il presentarmi, io e te Hisoka Già ci conosciamo, quindi Fujiwara parlerò direttamente a te, io come avrai capito mi chiamo Jiro Kitsuke, sono quì perchè voglio capire se sono in grado di crescere e diventare un uomo, per poter capire alcune cose e riuscire a rispondere a dei miei perchè con la giusta maturità, e inoltre, ho un' abilità innata particolare.- Jiro fermò d'improvviso il discorso, forse provato dal freddo, per poi ricominciare dopo aver esalato un caldo respiro che sembrò indurlo di nuovo a confrontarsi-Scusami la pausa, il freddo. Dunque, la mia abilità è quella di poter far fuoriuscire della lava dal mio corpo, poterla controllare, solidificare a mio piacimento e far arrivare ad elevatissime temperature il mio corpo, infatti... - Jiro posò la mano sul candido manto. La neve cominciò lentamente a sciogliersi lasciando scoperto il terreno che ora si rivelava nella sua vera natura, roccioso e ostile , come d'altronde era anche kumo. L'altro ragazzo prese la parola dopo di lui e con sguardo ostile cominciò a dialogare-Mi sa che tocca a me parlare. Io sono di oto proprio come te , Fujiwara Kanusuke , non avendoti mai incontrato prima pensavo fosse giusto specificarlo . Mi trovo qui con un solo scopo , ovvero emergere . Questa fase del torneo và affrontata in gruppo perciò non mi farò problemi a cooperare , ma sappiate che se dovremo estendere la competizione anche fra di noi non mi farò scrupoli a mettervi in ombra . A parte le motivazioni per cui sono qui mi sembra anche il caso di parlare delle mie potenzialità così che saprete in che modo io possa rendermi utile . Possiedo l'elemento Fuuton , conosco due jutsu che sfuttano quell'elemento , tra l'altro conosco la moltiplicazione , e la trasformazione , in più so usare due taijutsu abbastanza forti . Se volete creare una strategia di combattimento è meglio usarmi nel lancio di armi o nel corpo a corpo , sono più ferrato in quel settore . Tra l'altro possiedo una particolare innata , l'hebiton , grazie alla quale può venire da me un serpente , nel mio caso si tratta del mio serpente Manda . Volendo il mio serpente può trasformarsi in un comune animale in modo tale da non essere riconosciuto . Per quanto riguarda il mio armamentario ho con me vari spiedi , uchiha shuriken e molte palle luce oltre a fumogeni e sigilli esplosivi- Fujiwara sbuffò, un pò per la delusione, un pò per la sua innata curiosità che era sempre in cerca di nuove conoscenze e che aveva sperato di poter incontrare nuovi poteri, nuove abilità- Bene... io come sapete sono Fujiwara kenusuke. Conosco già molto bene le vostre innate grazie a un mio compagno di missione e un mio avversario in duello. Sono davvero molto utili e ci torneranno comode durante la prova. La mia innata d'altrocanto non lo sarà molto.- Fujiwara raggruppò nelle mani della candida neve, che scintillava avvolta dalla vibrante luce del sole mattutino- La mia innata mi permette, attraverso il chakra katon e doton, di scindere le molecole che compongono una sostanza per poi trasformarle in un altro elemento, donargli nuova luce. Difatti la mia innata è...- Fujiwara strinse la neve tra le candide mani e prese un attimo di pausa per concentrarsi. Sentiva il chakra scorrere e il gelo prendere il possesso del suo corpo. Ogni singola cellula sembrava provata nello sforzo anche solo di respirare in quelle condizioni ostili. Il ragazzo poi lentamente aprì le mani. Polvere di cristallo aveva preso il posto del chiaccio e ora scintillava, baciata dalla luce del sole -lo shoton...- Fujiwara poi accostò le mani congiunte alle labbra e soffiò forte, cercando anche di potersi riscaldare le gelide mani. La polvere di cristallo cominciò a volteggiare nell'aria anche trasportata dal forte vento lasciando luminosa scia. Dopo di che le mille stelle discesero, scomparendo , all'orizzonte, e abbandonandosi al gelido terreno.

    CITAZIONE
    Scusa drizzt se non è un gran che ma tra missione, infermeria e impegni personali non ho potuto far molto :lacrime:

     
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    Molti di voi hanno sottovalutato il termine "Tundra", altri lo hanno ignorato e soltanto qualcuno lo ha preso in considerazione. Cosa assai rara, se non impossibile, trovare una foresta all'interno di un simile sistema e quindi in tanti hanno scelto di adottare una descrizione della zona poco compatibile. Non c'è neve, non vi sono animali comuni negli altri luoghi e la foresta avrebbe dovuto avere qualcosa di "strano" per esistere là, magari una foresta "mezza morta".

    Jiro: 6,6 Voto più che sufficiente. Nel complesso dimostri un certo... impegno. Il tuo lessico così come l'ortografia sono buoni però quando si tratta di caratterizzazione perdi un pochettino. Nel globale un voto poco meno che buono, ti perdi in troppi discorsi quando spesso il narrato sarebbe la cosa migliore.

    Zolf: 6,4 Voto più che sufficiente. Un voto che è poco dissimile da quello di jiro al contrario di lui però il tuo lessico ed ortografia sono poco inferiori per correttezza. Come detto anche sopra: " ti perdi in troppi discorsi quando spesso il narrato sarebbe la cosa migliore" :).

    Fujiwara: 7-- Voto abbastanza buono. Il tuo impegno è la prima cosa che ho potuto notare, ma non si nota dalla lunghezza del post, si nota dallo stile ( almeno per quello che appare). Nei restanti campi non sei diverso dai tuoi compagni di team ma qualcosina in più nella caratterizzazione l'hai ottenuto.



    CITAZIONE

    Nella foresta:

    Proseguirete verso la direzione che più riterrete opportuna senza però seguire nessun gruppo. Non ancora almeno. Cose più urgenti richiedono un'attenzione maggiore e procacciare al gruppo informazioni su come avanzare e sopravvivere a quella prova, lo sono sicuramente.
    CITAZIONE
    Traccia di pianificazione. Dovrete assicurarvi un riparo, cibo ( cosa rara in una tundra) e magari capire la giusta direzione nel dedalo di tronchi morti.

     
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  6. - Jiro -
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    Narrato
    Parlato Jiro
    Pensato Jiro
    Parlato altrui

    Dopo jiro subito prese la parola Hisoka.
    Mi sa che tocca a me parlare...Io sono di oto proprio come te , Fujiwara Kanusuke , non avendoti mai incontrato prima pensavo fosse giusto specificarlo . Mi trovo qui con un solo scopo , ovvero emergere . Questa fase del torneo và affrontata in gruppo perciò non mi farò problemi a cooperare , ma sappiate che se dovremo estendere la competizione anche fra di noi non mi farò scrupoli a mettervi in ombra . A parte le motivazioni per cui sono qui mi sembra anche il caso di parlare delle mie potenzialità così che saprete in che modo io possa rendermi utile . Possiedo l'elemento Fuuton , conosco due jutsu che sfuttano quell'elemento , tra l'altro conosco la moltiplicazione , e la trasformazione , in più so usare due taijutsu abbastanza forti . Se volete creare una strategia di combattimento è meglio usarmi nel lancio di armi o nel corpo a corpo , sono più ferrato in quel settore . Tra l'altro possiedo una particolare innata , l'hebiton , grazie alla quale può venire da me un serpente , nel mio caso si tratta del mio serpente Manda . Volendo il mio serpente può trasformarsi in un comune animale in modo tale da non essere riconosciuto . Per quanto riguarda il mio armamentario ho con me vari spiedi , uchiha shuriken e molte palle luce oltre a fumogeni e sigilli esplosivi
    I ragazzi poi attesero di sentir uscire parole dalla bocca del ragazzo, attesa che comunque non durò a lungo.
    Bene... io come sapete sono Fujiwara kenusuke. Conosco già molto bene le vostre innate grazie a un mio compagno di missione e un mio avversario in duello. Sono davvero molto utili e ci torneranno comode durante la prova. La mia innata d'altrocanto non lo sarà molto
    Poi si zittì e prese in mano un pugno, di quello strano nevischio e fissò il pugno con uno sguardo un pò fantasticante, come se stesse invece viaggiando con la mente tra nuvole e orizzonti
    La mia innata mi permette, attraverso il chakra katon e doton, di scindere le molecole che compongono una sostanza per poi trasformarle in un altro elemento, donargli nuova luce. Difatti la mia innata è...
    Poi aprì la mano diventata un pò pallida per il freddo della neve, era incredibile, scintillava, al posto della neve ora vi erano degli stupendi e brillantissimi petali cristallini, pezzetti di una qualche materia apparentemente molto resistente, non portava alcun segno della trasformazione, la neve era sparita senza lasciar tracce, facendo posto a un mucchio di luccichii.
    Jiro rimase estasiato da questa nobile arte, ma subito si alzò, dandosi una rapida rassettata e rivolgendosi agli altri due.
    Bene, io credo che questo piccolo lasso di tempo ci abbia dato grandi sviluppi, sarà importantissimo nel corso della prova, conoscerci a fondo e sapere su cosa poter contare, ora però, dobbiamo pensare a passare la notte, ci servirà cibo, acqua, un riparo e un fuoco per riscaldarci e proteggerci dagli animali. Ora credo che tutti i team stiano facend la nostra stessa cosa, anche lor hanno appena iniziato, anche loro come noi non conoscono il territorio e anche loro come noi consci dei pericoli che staremo per correre staranno tentando di procurarsi difese. La neve inoltre si sta sciogliendo, questo posto non è da sottovalutare, ha un chè di strano e non mi piace, guardiamoci sempre le spalle a vicenda. Detto ciò, io mi posso preoccupare di creare un riparo e creare una solida base per il fuoco, tu Hisoka, insieme a Manda, ti consiglierei di andare a caccia, ma badate a ciò che fate, agite sempre insieme, non dividetevi e accontentatevi, basta una preda, non tentate di tornare con una fattoria, rischiereste di non tornare, tu invece Fujiwara, potresti cercare legna per il fuoco, acqua, e esplorare il territorio per quel che puoi, non dico, trova i kunay, ma cerca di capire in che posto siamo finiti, noi abbiamo tre borracce in tutto, riempine quante più puoi. Incontriamoci poco prima che diventi buio, qui davanti, poi io vi condurrò alla tana.
    I tre ragazzi subito si divisero.
    Questo posto non mi convince, devo cercare di stare attento a tutto, ora la massima priorità è sopravvivere.
    Jiro si diresse verso una zona che gli sembrava più boscosa, anche se non vi erano molte differenze, camminò per circa dieci minuti, poi trovò una parete rocciosa leggermente incavata, ma non tantissimo, però poteva andare bene, avrebbe potuto sistemarla al meglio. Il genin sapeva benissimo ciò che gli serviva, doveva trovare dei rami grossi, lunghi e soprattutto ancora colmi di foglie e rami e vicini agli alberi da cui sono caduti, infatti vuol dire che sono appena morti per una qualsiasi causa, le foglie e i rami avrebbero protetto dalle intemperie climatiche e i rami avrebbero dato robustezza a una tana che si sarebbe allargata con essi. Jiro riuscì a recuperare sette rami grandissimi, ricoperti di delle strane foglie lunghe, un pò strette, ma anche piene di resina, lui però non badò a quest' ultimo dettaglio, non c' era tempo per fare gli schizzinosi, ogni minuto, ogni momento, ogni istante che trascorreva verso l' inesauribile passaggio del tempo, tanto più loro si avvicinavano al dover affrontare pericoli che nemmeno immaginavano. Il giovane tornò alla tana con i sette rami, ognuno alto quasi quanto lui, e tantissimi rami di minore grandezza ma che avrebbero compensato delle non gravi pecche, infatti riuscì a metter su un rifugio stabile e protetto grazie a questi grandissimi rami e alla sua lava, che pose in stato solido in alcuni punti dove serviva appoggio, copertura o base, infatti da solo non si sarebbe mai retto, proprio per questo plasmò sul perimetro della tana, uno sorta di muretto modellato, fatto appunto dalla sua lava, in modo da sorreggere i rami e esternare la tana da eventuali serpenti estranei a Manda o a un eventuale pioggia, per la quale lui stesso scavò due canali ai lati di quel piccolo riparo, creato dal nulla, arrangiato nel miglior modo, dove i tre ragazzi avrebbero passato la notte.
    Bene, dovremmo essere al sicuro dagli scherzi del clima
    Poi avanti alla costruzione scavò a forma di "X" una trincea, ci mise delle pietre al centro formando una circonferenza, ma non occupandola dentro, lì ci sarebbero entrati la legna per il fuoco. Tutto ciò perchè il fuoco potesse non spegnersi mai, infatti lì sarebbe arrivato un vento artificiale, prodotto dai ragazzi, ma non naturale, infatti là dentro, nulla poteva spegnere le fiamme, in quanto a un livello inferiore al terreno, Jiro aveva pensato a tutto, voleva che il team non avesse nemmeno una mancanza, quella che stavano per affrontare, non era una prova di tutti i giorni, e dovevano superarla o portarla a termine nel migliore dei modi.[/color]
    Ah, finalmente ho finito, chissà Hisoka e Fujiwara ora che staranno facendo, sono un pò stanco ma fin quando li aspetterò mi sarò riposato abbastanza per aver ripreso le forze.
    Jiro infatti osservò il tramonto, non mancava molto al calar del sole, perciò si diresse verso il luogo di incontro, e nè l' uno nè l' altro tardarono, infatti arrivarono entrambi, Hisoka e Fujiwara, quasi contemporaneamente.
    Bene, vedo che siamo tutti sani e salvi, ora vi condurrò al rifugio. I tre arrivati lì, stanchi ma riacquisenti pian piano delle forze, cenarono attorno al fuoco per quel poco che Hisoka riuscì a cacciare, ma andava bene così, lì importante era avere energia e lucidità, sapevano che non sarebbe stato facile sopravvivere, e non ti servono le prede su un piatto d' argento, ogni istante per la sopravvivenza, te lo devi conquistare.
    Bene, sappiate che tutto ciò che ci è capitato oggi, molto probabilmente non ci accadrà più, è stato tutto fin troppo facile a mio parere, persino mangiare, da un posto come questo ci potevamo anche aspettare di rimanere digiuni, quindi teniamo gli occhi sempre aperti. Ora andiamo a dormire, se a voi va bene, vorrei essere il prim nel turno di guardia. Ogni ora e mezza circa, faremo il cambio, fortunatamente siamo in tre, e questo ci porterà grandi vantaggi durante il corso della prova. Ogni fatica, ogni prova, ogni difficoltà, TUTTO! Potremo dividercelo sulle nostre TRE spalle, quindi non scoraggiamoci. Il secondo se a voi va bene sarà Hisoka, mi è sembrato che volesse farlo lui, quindi ora andate a dormire, vi sveglierò io tra un ora e mezza.
    Jiro allora, si sedette vicino al fuoco con un kunay in mano e pronto a tutto, anche al peggio, fortunatamente per lui il turno si rivelò abbastanza noioso e privo di pericoli, tranne uno, quello di addormentarsi, e ci mancò poco che si facesse prendere proprio da esso, poi si avvicinò a Hisoka.
    Ehi, pss, Hisoka! è il tuo turno, vai.
    Poi Jiro si sdraiò a terra su quel freddo terreno, ma stette subito caldo grazie alla sua temperatura corporea, e si addormentò in fretta.
     
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  7. ¬Zolf J. Kimblee
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    Narrato
    Parlato Hisoka
    Pensato Hisoka
    Parlato serpentesco Hisoka
    Parlato Manda
    Parlato Jiro
    Parlato Fujiwara

    Hisoka aveva appena finito di presentarsi , aveva esposto le sue idee sperando che i suoi compagni capissero quanto per lui fosse importante la vittoria e quindi il passaggio di quella fase del torneo , al contempo però sperava di aver dimostrato , soprattutto nei confronti di Fujiwara , la sua forza in modo tale che venisse rispettato per quello che riteneva di essere : il più forte fra di loro . Il ragazzo quasi si era dimenticato che subito dopo di lui si sarebbe dovuto presentare Fujiwara , così si perse la prima parte del suo discorso divagando con lo sguardo da un parte all'altra , in quella foresta c'era qualcosa che non gli tornava . Fujiwara poi pronunciò le seguenti parole
    lo shoton...
    Il ragazzo aveva probabilmente pronunciato il nome della sua abilità innata , d'altronde Hisoka non aveva mai sentito quel termine , inoltre ebbe la conferma di quello che pensava quando Fujiwara chiuse le mani e riaprendole mostrò della polverina di cristallo che poi fece volare nell'aria con un soffio . Non considerando l'ambiente Il tutto era estremamente poetico : tre "amici" che si confidavano l'un l'altro i loro poteri e i loro obbiettivi , e la discussione che veniva chiusa da quella pioggià cristallina che al sole prendeva i mille colori dell'arcobaleno . Il rettilofono rimase per qualche istante imbambolato a vedere quel cristallo mentre veniva portato via dal vento , chiedendosi nel frattempo se quello era il massimo che Fujiwara potesse fare , in fondo non sarebbe stato per un pò di polverina di cristallo che avrebbero vinto . Hisoka distolse la sua attenzione dai suoi pensieri quando jiro ricominciò a parlare
    Bene, io credo che questo piccolo lasso di tempo ci abbia dato grandi sviluppi, sarà importantissimo nel corso della prova, conoscerci a fondo e sapere su cosa poter contare, ora però, dobbiamo pensare a passare la notte, ci servirà cibo, acqua, un riparo e un fuoco per riscaldarci e proteggerci dagli animali. Ora credo che tutti i team stiano facend la nostra stessa cosa, anche lor hanno appena iniziato, anche loro come noi non conoscono il territorio e anche loro come noi consci dei pericoli che staremo per correre staranno tentando di procurarsi difese. La neve inoltre si sta sciogliendo, questo posto non è da sottovalutare, ha un chè di strano e non mi piace, guardiamoci sempre le spalle a vicenda. Detto ciò, io mi posso preoccupare di creare un riparo e creare una solida base per il fuoco, tu Hisoka, insieme a Manda, ti consiglierei di andare a caccia, ma badate a ciò che fate, agite sempre insieme, non dividetevi e accontentatevi, basta una preda, non tentate di tornare con una fattoria, rischiereste di non tornare, tu invece Fujiwara, potresti cercare legna per il fuoco, acqua, e esplorare il territorio per quel che puoi, non dico, trova i kunay, ma cerca di capire in che posto siamo finiti, noi abbiamo tre borracce in tutto, riempine quante più puoi. Incontriamoci poco prima che diventi buio, qui davanti, poi io vi condurrò alla tana.
    Jiro aveva detto bene , la notte sarebbe arrivata presto e loro sarebbero dovuti essere pronti , un riparo era la prima cosa da approntare e Hisoka si fidava del suo amico , era certo che sarebbe riuscito a mettere insieme qualcosa , Aveva però dei dubbi su fujiwara : sarebbe stato in grado di esplorare la zona senza farsi scoprire e soprattutto ricavandone qualcosa di buono ? meglio fidarsi comunque , perchè lui aveva un altro compito che effettivamente gli si addiceva . Hisoka si girò verso il suo amico per dargli la conferma di tutto
    Va bene Jiro , tornerò prima che cali il sole con cibo e acqua , voi non deludetemi . Se mi cercherete sarò a Nord da qui
    Il ragazzo attivò la sua innata e subito spuntò Manda da un cespuglio , sinuoso e silenzioso come sempre la sua colorazione violacea stonava con il terreno aspro e scuro del luogo
    Mi hai richiamato ragazzo ?
    Si , traformati in una volpe , stiamo per andare a caccia
    Manda obbedì al suo padrone e si trasformò in una piccola volpe dal pelo fulgido e colorato tanto che Hisoka per un momento non riconobbe l'essenza del suo compagno in quella forma fin troppo carina . Entrambi si avviarono verso Nord in cerca di cibo , la loro missione era estremamente importante e per questo motivo non potevano fallire , se non fossero riusciti a portare del cibo al loro team tutti sarebbero stati debilitati per mancanza di forze e non era ammissibile . Oltre a tutti questi bei pensieri Hisoka sapeva che la realtà era un'altra : doveva sì trovare il cibo , ma quest'ultimo non sarebbe di certo venutogli in contro per farsi mangiare , inoltre quella foresta sembrava cambiare sempre di più durante il cammino di Hisoka . La neve lucida era del tutto sparita , gli alberi che prima gli erano sembrati imponenti e maestosi ora gli sembravano morti e rinsecchiti e il paesaggio non era vivo come quello di una foresta invernale , ma come quello di una gelida tundra . Hisoka per un secondo si maledisse per la sua stupidità : come aveva fatto a dimenticare le lezioni della vecchia shizune ? Quando si stava preparando per l'accademia la sua vecchia vicina di casa gli aveva insegnato molte cose , tra cui la storia del suo paese e dei suoi jutsu , ma una cosa in particolare gli era stata insegnata dalla vecchia Shizune : la geografia dei vari paesi ! Il ragazzo si fermò a contemplare il cielo in cerca di ispirazione da parte del sole , i cui raggi caldi permettevano al ninja di Oto di non congelarsi per quel clima rigido . Il tempo passò lentamente , per una decina di minuti il rettilofono rimase in piedi a contemplare il sole , quando una brezza un pò più fredda lo risvegliò dalla sua catalessi dandogli il modo di iniziare a riordinare le idee . Quel luogo gli ricordava una tundra , che tra l'altro per quanto gli risultava era tipica di kumo . La tundra consiste in una sorta di foresta morta dove scarseggia vegetazione in grado di dare frutti commestibili , le temerature erano estremamente ostiche e gli animali scarseggiavano . Per di più il ragazzo si ricordò che tipi di animali avrebbe potuto trovare e gli vennero in mente solo volpi e alci . Entrambe le opzioni non gli andavano a genio : le volpi erano piccoli animali e soprattutto si spostavano in solitaria , anche catturandone una ci sarebbe stata poca carne per il suo team , mentre le alci erano sì più grosse , ma si muovevano in branco e diventavano aggressive in caso di attacco . Con qualche jutsu Hisoka sarebbe anche riuscito a fare fuori un branco di alci , ma per dirla tutta il ragazzo non aveva per niente voglia di sprecare chakra , così si mise l'anima in pace e decise di cercare delle volpi . Con l'intenzione di cercare del cibo la coppia serpente-uomo ricominciò a camminare alla cerca di una fonte d'acqua , il luogo più sicuro in cui trovare degli animali . Il cammino fu lungo , quando i due avevano cominciato a camminare si stava avvicinando il pomeriggio , ma quando raggiunsero uno stagno d'acqua il sole ormai era tagliato a metà dalla linea dell'orizzonte . Una lama rossa attraversò il piccolo stagno che Hisoka aveva di fronte , e mentre la piccola linea scendeva sempre di più il ragazzo si accorse che una volpe si stava avvicinando dalla lontananza
    Manda , io ora mi nasconderò nel cespuglio qua dietro , tu fatti trovare a bere dell'acqua a quella fonte e tenta di essere amichevole con quella volpe e poi appena abbassa la guardia devi stritolarla e io interverrò per ucciderla
    Hisoka si nascose dietro un cespuglio e osservò la scena attento per torvare il mometo giusto in cui intervenire . La volpe che si avvicinava da lontano era di un colore bianco sporco , non era molto grande ma si vedeva che era abbastanza scarna , persino lei soffriva la mancanza di cibo nel suo habitat naturale . Inizialmente la preda non si avvicinò a Manda , forse era preoccupata dal modo in cui era osservata dall'altra volpe , sicuramente più grossa e in carne di lei però in seguito fu la sete ad avere la meglio e la piccola volpe bianca si distrasse iniziando a bere dallo stagno . La scena seguente fu estremamente cruenta , Manda si ritrasormò in un serpente e subito fu addosso alla preda , prima mordendola al collo , poi attorcigliandosi intorno al busto dell'avversario per stritolarlo . La cosa fu veloce e indolore : un crack dalla spina dorsale della volpe e le sue sofferenze finirono . Hisoka uscì dal cespuglio e con tutta calma prese la sua borraccia e la riempì con l'acqua dello stagno , poi si girò verso il cespuglio in cui si era nascosto : vi aveva notato dei mirtilli rossi , non erano molti ma erano comunque del cibo . Dopo aver preso i frutti si girò verso il suo serpente : da una parte la scena gli era piaciuta , il modo in cui Manda aveva ucciso la volpe era stato straordinario , però una parte di se ripudiava quella violenza , in fondo quel volpino non gli aveva di certo fatto del male . Prese la volpe e se la mise in spalla : ormai il sole era quasi calato , le ombre degli alberi si erano allungate all'inverosimile , fra un pò sarebbe sorta la luna . I due ritornarono all'accampamento e trovarono Jiro nel punto in cui lo avevano lasciato
    Bene, vedo che siamo tutti sani e salvi, ora vi condurrò al rifugio
    Il gruppo si incamminò e alla fine arrivarono all'accampamento : il tutto era molto rustico ma nonostante tutto dava l'aria di essere un riparo sicuro , a quanto pare Jiro aveva fatto un buon lavoro . I tre mangiarono con voracità quel poco che Hisoka era riuscito a procurarsi : il ragazzo sperava che i suoi compagni avessero apprezzato la carne di volpe , lui personalmente l'aveva trovata troppo stopposa . Dopo un buon periodo di silenzio Jiro parlò con tono deciso
    Bene, sappiate che tutto ciò che ci è capitato oggi, molto probabilmente non ci accadrà più, è stato tutto fin troppo facile a mio parere, persino mangiare, da un posto come questo ci potevamo anche aspettare di rimanere digiuni, quindi teniamo gli occhi sempre aperti. Ora andiamo a dormire, se a voi va bene, vorrei essere il prim nel turno di guardia. Ogni ora e mezza circa, faremo il cambio, fortunatamente siamo in tre, e questo ci porterà grandi vantaggi durante il corso della prova. Ogni fatica, ogni prova, ogni difficoltà, TUTTO! Potremo dividercelo sulle nostre TRE spalle, quindi non scoraggiamoci. Il secondo se a voi va bene sarà Hisoka, mi è sembrato che volesse farlo lui, quindi ora andate a dormire, vi sveglierò io tra un ora e mezza
    Tutti andarono a dormire , Hisoka si riposò con piacere dopo una giornata così pesante . Non era stata la fatica a fiaccarlo , d'altronde non aveva fatto molto , era stata l'emozione a stancarlo . Quella era la prima vera prova che il ragazzo stava affrontando , ma aveva tutta l'intenzione di renderal una delle tante . Proprio nel momento più bello dei suoi sogni , mentre immaginava di baciare Asuka , il suo compagno Jiro lo svegliò
    Ehi, pss, Hisoka! è il tuo turno, vai
    Maledetto , proprio adesso doveva svegliarmi
    Hisoka si alzò lentamente , prese due shuriken e si mise a camminare avanti e indietro di fronte al fuoco . Non aveva di certo paura di addormentarsi , però ogni volta che un sinistro rumore veniva dalla foresta un brivido gelido gli percorreva la schiena

    CITAZIONE
    spero di essermi riuscito a correggere riguardo alle mancanze che mi avevi fatto notare prima :guru:

     
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    Le parole di quello si perdevano nella sua mente mentre fujiwara continuava, estasiato, a guardare il cremisi manto e cercava di coglierne ogni sfumatura che lo rendesse vibrante e vivo. Il terreno ruvido e nuda roccia si stendevano sotto i loro piedi mentre la vegetazione incolta si stagliava all'orizzonte e stanchi alberi si accasciavano, cedendo ad un lungo riposo. Le parole del suo compagno si inebriavano nella sua mente e a stento, fissando lo sguardo in cielo,fujiwara ne coglieva il reale significato. Il genin poi si alzò e ognuno si diresse verso la loro destinazione, con compiti diversi. Nelle sue mani fredde fujiwara stringeva delle boraccie mentre le braccia si stendevano, pronte a circondare il corpo sinuoso che cominciò, a grandi passi, a dirigerdsi verso ovest dove il sole sembrava anch'egli stesse riposando, nascosto dietro le nubi tinte dai suoi caldi raggi. Per interi minuti si ripeteva il desolante paesaggio, ogni passo che il genin compiva la roccia sembrava diventare più dura e gli alberi, tetri, sembravano accasciarsi al suolo, vinti da una misteriosa forza. Dietro gli anfratti, tra le vecchie spoglie di quelli, si celavano cupe ombre, come evanescenti presenze lo osservavano, e riportavano alla mente i ricordi di un passato triste e scuro come il legno, ormai passato, di quegli alberi. Il ragazzo strinse ancora forte le boracce e si sedette a riflettere mentre il gelo ne intorpidiva i sensi e rendeva difficile anche solo rivolgere la mente a quelle cose.- Hmph... è un bel pò che cammino e ancora nessun segno di vita. Non c'è da stupirsi, d'altronde è una tundra, ma c'è qualcosa che non mi convince... ci avevano detto che era infestata... Sarà meglio orientarci per prima cosa.- Il ragazzo osservò un pò intorno e fissò lo sguardo sull'albero più alto della zona. Concentrò il chakra e lo senti scorrere, clado, sotto la pelle, come linfa di vita. Arrivato sopra le immense distese e gli invalicabili confini della vista, fujiwara osservò quello che lo circondava. Alte montagne cingevano il paesaggio e rappresentavano il confine ultimo di quella strana foresta.Gli alberi morti si stagliavano all'orizzonte e si perdevano fino a confondersi con il bianco delle ruvide rocce. Rimase estasiato da tutto quello, si fermò ad osservare il cielo, ne colse ogni singola sfumatura, ogni cremisi squarcio. Sotto di lui vi erano le cupe ombre, che allungavano le braccia pallide verso la sua mente, sopra i confini ultimi dell'essere, i sogni che estasiano le notti degli uomini.-Anche da quassù non si nota nulla di strano... sembra che la foresta sia vuota... morta, non si sente niente, non si vede niente... sarà meglio procedere da quassù per poter avvistare più facilmente dell'acqua...però sarò esposto... mph- Fujiwara congiunse le mani, di nuovo un flusso di chakra lo riscaldò e lo trasformò, lo plasmò agli occhi indiscreti e, aprendo le minute ali, planò da albero ad albero. Ogni passo gli alberi sembravano voler cedere sotto il peso dell'improvvisato volatile che con le sue ali scindeva il cielo. Ben presto lo sguardo di fujiwara si posò su uno secchio d'acqua che brillava, avvolto dalla luce sempre più fioca del sole. Presto quello scese in picchiata e, nascosto dalla foresta, sciolse la tecnica ritornando il giovane genin di oto. Intorno al lago gli alberi avevano arrestato la loro crescita, le ombre non riuscivano a cingerlo, e un sottile strato di neve lo circondava. Fujiwara congiunse le mani e prese un sorso di quell'acqua sperando che fosse potabile. Nel fugace momento la sua mente catturò il riflesso nell'acqua cristallina per poi immergere le labbra nel liquido. Quello lo rinfrescò e gli schiarì la mente, nonostante il clima non lo richiedesse, per poi tornare a riflettere la sua immagine, come pallida ombra. Le borracce presto si immersero nelle gelide acque, a fujiwara non piaceva quel luogo. Nonostante fosse l'unica fonte d'acqua nel raggio di diversi metri attorno ad esso non si vedevano tracce di animali e il silenzio riempiva l'aria rendendo ogni cosa terribilmente pericolosa. Quel posto non gli piaceva e il genin riempì velocemente le boracce per poi riaddentrarsi nella cupa ombra. Gli alberi, ogni passo che si compiva, sembravano perdere vita, lasciarsi cadere a terra e privarsi della vita. Marci si piegavano su di loro e si accasciavano a terra lasciando che i loro rami fossero calpestati da passi incerti.-Come è possibile che qui gli alberi siano tutti marci? C'è qualcosa che non va... possibile che il cambiamento climatico sia stato così repentino da farli marcire? C'è qualcosa che non quadra... non mi piace questo luogo- Il ragazzo tornò lentamente verso il luogo d'incontro. Ogni passo gli alberi sembravano più vivi, come rianimati e riappropriati della vita, rispetto a quelli poco distanti da li. Le ombre andarono lentamente diradandosi e presto il ragazzo si ritrovò nell'incolta radura in cui si erano fermati a parlare. Lì jiro li aspettava e una volta arrivati stette un pò a guardarli per poi portarli al rifugio. Gli alberi si facevano sempre più fitti e così gli arbusti intralciavano sempre più spesso il passo finchè non giunsero al luogo. I rami e la lava solidificata aveva offerto loro un ottimo riparo.Una volta sistemati al suo interno i ragazzi mangiarono la carne che gli era stata precurata dal serpente. Poi cominciò di nuovo a parlare jiro . Fujiwara non ascoltava, era troppo impensierito per farlo, poi, quando il suo compagno ebbe finito, cominciò lui stesso a dialogare.- Ragazzi... qui c'è qualcosa che non quadra... la foresta è molto strana. Gli alberi sono marci e morti e ci dovrebbero essere dei mostri qui... eppure non ho notato un singolo essere vivente a ovest . A proposito domani dovremmo muoverci a est. A ovest ho già perlustrato la zona e non ho notato nulla, sarebbe inutile andare a sud, è da dove siamo venuti e lì vi è anche kumo, zolf tu sei andato a nord, quindi l'est rimane l'unico punto non ancora ispezionato, domani decideremo sul da farsi...- Il ragazzo poi aspettò che il silenzio scendesse nel rifugio. Le luci lentamente si spensero e i pensieri si persero nella mente, sopraggiunse il dio e la cupa notte.


    Edited by Fujiwara - 1/10/2011, 21:22
     
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    CITAZIONE
    Avete, in maggioranza, optato per il sopraggiungere della notte. Pochi hanno rispettato la consegna sul trascorrere delle prime 6 ore e questo, presumibilmente, non si attiene di molto a quella parte della traccia. Forse per colpa mia, non avendolo specificato in maniera troppo vistosa, ed in parte dei partecipanti avendo anche nuovamente sottovalutato il termine "tundra" *. Il prestare la massima attenzione alle istruzioni comunque è parte della prova. Non vedrete i vostri voti abbassarsi per quest'ultimo fatto ma d'ora in poi saprete bene di fare più attenzione ^^ .

    Jiro: 6,7

    Zolf: 7--

    Fujiwara: 7,5

    C'è chi è leggermente migliorato, chi un poco di più e chi ha provato ad elevare il proprio stile. Jiro: devi semplicemente stare più attento, di poco però, al tuo scritto e magari valorizzare meglio il pg. Zolf: tu hai dimostrato più attenzione per l'ortografia così come l'impegno. Fujiwara: hai voluto, come già detto, elevare il tuo stile adottando un lessico magari più passivo. Una cosa da fare si ma in quantità minori o rischi di annoiare il lettore oppure perderti negli arcaicismi e confodere solamente il testo. Questo voto per premiarti ed ovviamente riconoscere il tuo impegno ed il miglioramento nello stile ortografico.

    CITAZIONE
    Nel prossimo scenario, vi vedrete svolgere le ultime attività. Le ore di neutralità sono arrivate agli sgoccioli ed il timore di poter essere attaccati vi farà muovere di conseguenza. Chi si chi no. Chi più chi meno; sino ad arrivare a comprendere quale sia la giusta direzione da seguire per arrivare al punto di controllo ( apprenderete la giusta strada quando al segnale di avvertimento - quello dello scadere della "non-bellicosità"- un fulmine cadrà verso lo sterminato orizzonte, capirete la natura antropica di quel fenomeno e, grazie ad un semplice ragionamento, arriverete a pensare che quella potrebbe rivelarsi la giusta meta).

    CITAZIONE
    * Nella tundra, specialmente quelle artiche e per la disposizione del paese delle tempeste ci rientriamo abbastanza, il ciclo solare tende a seguire quello dei poli. Lunghi mesi di luce o assenza di questa senza il vedersi quindi di crepuscoli o albe.

     
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  10. - Jiro -
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    Narrato
    Parlato Jiro
    Pensato Jiro
    Parlato altrui

    La notte passò tranquillamente, ma non del tutto, la scarsa ma comunque presente cena, tutta quella tranquillità, semplicità, era tutto così strano, e Jiro infatti aveva di che pensare.
    Più tempo passa e più tutto mi sembra così sospetto.
    Jiro si mise a sedere per terra, le gambe distese e rigide, gli occhi fissi a osservare Zolf che nelfrattempo era di guardia, ma con la mente da tutt' altra parte.
    CAZZO! Siamo ad una delle più importanti prove della nostra vita, la dovremmo addirittura rischiare, siamo in un paesaggio a dir poco difficoltoso, non cè vita, eppure... Abbiamo un riparo, acqua e per quel poco che si può, cibo! tutto ciò ha un che di misterios...Yaaaawn! Un che di misterioso, ma per ora meglio non preoccuparsene, voglio dorm...
    Il pensiero non giunse a termine, almeno nella sua mente, infatti Jiro con un sordo tonfo fece cadere la testa già dormiente su un arrangiato cuscino di piume e foglie.
    Il ragazzo quella notte non sognò nulla, non ne aveva le forze, poteva però cimentarsi nel suo hobby da sempre preferito, dormire beato tra le braccia di morfeo. La notte trascorse rapidamente, nonostante il sonno, era difficile stare tranquilli in momenti del genere.
    Jiro si svegliò per ultimo, infatti quando aprì gli occhi, penetrati fin oltre le palpebre da una strana luce bianca, fioca ma al tempo stesso leggermente abbagliante, pungente, ma alquanto strana, Jiro infatti dopo una dura stropicciata degli occhi si alzò per vedere cosa fosse, si avvicinò intanto ai due amici, che gli diedero il buongiorno, erano molto spettinati e ancora con le palpebre semichiuse, probabilmente si erano svegliati pure loro da poco.
    YAAAAAAAAWN! Che sonno! Buongiorno ragazzi, dite un pò, anche voi avete notato che questa luce è la stessa di quella emanata dalla luna albeggiante appena sorta in cielo?? Però, beh, ora non c' è la luna!
    Non so se è il sonno o cosa, ma a me questa luce non mi convince. I tre ragazzi però, sapevano che avevano ben altro a cui pensare, infatti si prepararono, aggiustarono ogni cosa e una volta pronti i bagagli, si accinsero a partire.
    Beh, possiamo andare, però sinceramente, io non so proprio da dove dobbiamo andare! Fujiwara, tu che ieri hai esplorato un pò la zona, vuoi precederci e indicarci tu la strad...
    WRUUUUUUMM!
    Jiro non terminò la frase, ciò che in genere si indica come un fulmine a ciel sereno si potè descrivere a pieno significato con le medesime parole, un lampeggiante, saettante e fragorosissimo tuono, infrangette come un grande vetro in pezzi, un inquietante silenzio sempre più macabro all' orizzonte, dove l' occhio si perdeva, in fondo a quella distesa di alberi e rilievi.
    Wow, quello che si dice un fulmine a ciel sereno!...
    I tre si guardarono come per riprendere il discorso e scegliere la strada, ma Jiro subito assunse uno sguardo torvo, riflettè un attimo...
    Un attimo ragazzi, quel fulmine a ciel sereno, era DAVVERO, un fulmine a ciel sereno. Pensateci, quando è in arrivo un temporale vi è un grande vento che trascina con sè le nuvole, cè odore di zolfo nell' aria, si capisce no? E invece guardate...
    Jiro aprì le braccia, guardò il cielo e fece qualche passo in tondo.
    Non c' è aria di maltempo, non vi è un soffio di vento, anzi, tutto è così tremendamente calmo, e nell' aria non vi sono odori, inoltre quel fulmine è sceso dal cielo, non aveva un inizio, e non proveniva da un qualcosa di naturale, quel fulmine...NON ERA NATURALE! Credo che dovremmo dirigerci da quella parte, non so cosa possa significare, non so cosa vi possa essere e non voglio saperlo, almeno per ora... Voi che dite??
    I due ragazzi furono d' accordo con Jiro, e guidati da Fujiwara che aveva osservato il territorio, conosciuto l' aspetto fisico della zona, ed essendosi insediato lì dentro, poteva dirigerli con più sicurezza.
    Ragazzi, mi raccomando, io ho paura e emozione a livelli altissimi, fanno a gara a chi deve prevalere, e a me questa gara mette ancora più ansia, ma non lasciamoci prendere dalle emozioni.
    In quel momento al ragazzo salì sul labbro un sorriso, non si sapeva il perchè, o come ci fosse finito lì, però si trovò durante una corsa sfrenata contro il tempo e l' incessante palpitare del cuore, Jiro finalmente poteva mettersi alla prova.
     
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  11. ¬Zolf J. Kimblee
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    vedo subito di mettermi una mano avanti e una dietro , quindi avviso che di certo oggi non posso postare , forse domani , mi sono collegato giusto per dirlo , ho parecchi compiti . Se fujiwara ritiene di poter fare il post in questi due giorni lo facesse lui e io lo faccio dopo di lui , altrimenti io potrò farlo solo domani sul tardissimo o dopodomani
     
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    Zolf purtroppo anche io sono nella tua stessa situazione. Ho avuto a malapena il tempo di loggare adesso quindi puoi andare tu sperando che nei prossimi giorni riuscirò a liberarmi^^
     
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    Avete 72 ore ognuno di voi. Se avrete problemi con la scadenza è vostro diritto avere una piccola proroga. Basta avvertire :)
     
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  14. ¬Zolf J. Kimblee
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    Narrato
    Parlato Hisoka
    Pensato Hisoka

    Era passata la notte , fredda e tranquilla quasi inospitale , proprio come il posto in cui si trovavano i ninja . Hisoka dopo un pò di tempo aveva lasciato il posto di guardia per Fujiwara avvicinandosi al ragazzo e svegliandolo per farlo appostare al suo posto , poi si era avvicinato a una parete del giaciglio preparato da Jiro e si era addormentato lasciando che la fatica e la tensione lo colpissero insieme e brutalmente lo scaraventassero fra le braccia di Morfeo . Nulla disturbò il sonno dell'otiano il quale nonostante fosse addormentato rimaneva vigile , con i sensi all'erta in caso di pericolo . La mattina seguente fu facile alzarsi , in fondo il sole non era calato , Hisoka si rese conto che quella della notte era stata una mera illsuione dettata dall'abitudine e dalla stanchezza , infatti nella tundra il sole non cala per molti mesi all'anno . Quando il ragazzo riaprì gli occhi fu quindi accecato dalla luce del freddo sole della tundra , la sua pelle , bianca come quella di un cadavere , sembrava non scaldarsi anzi per un momento il ragazzo ebbe come l'impressione di poter congelare all'istante , ma passò subito e si alzò per scrollarsi di dosso il cattivo pensiero . Camminò un pò avvicinandosi a Fujiwara e poi a Jiro che si era già alzato e fissava intensamente l'orizzonte . Il rettilofono lì per lì non ci fece caso e decise di guardare da tutt'altra parte in cerca di qualcosa . Tutto sembrava così facile , quella tundra era stata dipinta come un luogo pieno di creature pericolose eppure non se ne erano viste fino a quel momento , e poi molti ninja si erano addentrati il quel terreno , possibile che nessuno avesse incrociato gli otiani ? Hisoka stava quasi per andare a perlustrare l'area intorno al giaciglio quando Jiro rivolse loro la parola , secondo lui all'orizzonte si intravedeva una luce simile a quella della luna . Hisoka si girò nella stessa direzione del comagno e rimase stupito come non mai . Proprio alle sue spalle la luce del sole illuminava la tundra , ma di fronte a lui un'altra luce , bianca , davvero fredda e carica di energia , emanava i suoi raggi . Sembrava proprio di vedere la luna , eppure era differente , quella luce incuteva terrore , come se fosse emanata da qualcosa di potente pronto a esplodere da un momento all'altro . I pensieri di Hisoka vagarono per mondi sconosciuti , il ragazzo era terrorizzato e inebriato da quella luce : voleva essere potente , tanto da emanare una luce del genere così anche chi si trovava a miglia di distanza avrebbe avuto paura di lui . Il mare avanzava ma la mareggiata dei pensieri venne fermata dalle parole di jiro . Sembrava che non sapesse dove dirigersi , ma i suoi dubbi vennero subito estinti . Un fulmine , seguito dal rombo del tuono si abbattè nel cielo e si diresse verso l'abbagliante luce bianca . Il fulmine aveva squarciato il cielo , solitario come un potente guerriero che si fa avanti di fronte a un esercito di inetti , sembrava che la volta celeste avesse paura e per questo si stesse nascondendo dietro un velo di nuvole che nere e pesanti allungavano la loro ombra sul paesaggio . Ormai tutto era scuro , alte nuvole nere si trovavano in cielo e l'unica luce era quella bianca all'orizzonte che era stata raggiunta del fulmine . Non vi erano dubbi , quello era un segno , era per di lì che si doveva proseguire e da quel momento ognuno sarebbe potuto essere ostile . Hisoka si guardò intorno in cerca dello sguardo di Fujiwara e Jiro , voleva sentire che insieme a lui c'era chi non lo avrebbe attaccato , perchè proprio in quel momento si sentiva addosso gli occhi di tutta la tundra , gli occhi che fino a quel momento si erano nascosti alla vista dei ragazzi e che ora il ninja si sentiva addosso , con la loro voglia della sua carne . Quel fulmine , insieme segno di speranza e di sconforto aveva turbato l'animo di Hisoka , Jiro non smetteva più di parlare esternando le sue emozioni e Fujiwara non aveva ancora pronunciato parola . Nella confusione Hisoka iniziò a ridere , la testa reclinata all'indietro e gli occhi come ignettati di sangue . La sua risata conteneva disperazione ed esaltazione , sentiva sempre più vicine le presenza maligne della tundra e aveva paura di morire ma allo stesso tempo voleva combattere , voleva il sangue dei suoi avversario a coprirgli le mani . Così scattando in avanti , con il cuore ricolmo di vita pulsante fatta di terrore e fanatismo , la faccia distorta in una smorfia dall'incessante risata , Hisoka tirò fuori la sua volontà in un unico urlo
    MALEDETTE CREATURE , PRENDETEMI MENTRE RAGGIUNGO LA LUCE !!
     
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    La notte non era accorsa sul cielo, il manto non si era velato e le stelle non avevano riscaldato la notte con il loro perlaceo e affascinante bagliore che fujiwara avrebbe tanto voluto osservare. In quel luogo le ombre del giorno non erano mai calate e il freddo, gelido compagno di quella che si poteva definire notte, restava in agguato turbando la mente e avviluppando il corpo fino a farlo cadere in una placida quanto fremente quiete. Nelle ombre degli alberi nulla si muoveva, non un rumore destava dal sonno i compagni, non un alito di vento faceva fremere gli esili rami del luogo. Avrebbe voluto chiudere gli occhi e trovare riparo dalla luce sotto una delle tante e cupe ombre , come avevano fatto i compagni, ma doveva restare sveglio, pronto a cogliere il più piccolo movimento che però si celava negli anfratti della mente. L'unica cosa con cui poteva invaghirsi era il cielo terso e tinto dei raggi cremisi del sole. In quella tundra la luna non compariva all'orizzonte e il sole non vi si sopiva ma sempre restava a guardarli creando una sorta di strana atmosfera, come sogno cinto da vette innevate e austeri arbusti, come incumbo e dolce fantasia che però rivelava la sua essenza quando i rumori dei compagni lo riportavano alla vita. Ormai era passato diverso tempo e non succedeva nulla, le palpebre di fujiwara cominciavano a cedere e a farsi avvolgere dalla tentazione del dio quando il rumore di vita dietro di lui lo riportò di nuovo indietro. I suoi compagni si erano alzati e i loro pallidi volti gli furono subito noti non appena uscirono dal piccolo nascondiglio. Nulla aveva turbato la notte, nulla aveva turbato il giorno, e tutto sembrava in una calma irrequieta, pronta a esplodere in ardente pericolo. I ragazzi presero a preparare tutto il necessario, si guardavano costantemente negli occhi, non proferivano parola e continuavano a testa bassa a prepararsi per il loro pericoloso viaggio. Ancora nessun team era entrato in contatto con loro, nessuno aveva osato spezzare la pace, ma nell'aria vi era la vibrante sensazione di cambiamento, di pericolo, che costantemente li aveva accompagnati, questa volta più forte, fin dall'ingresso nella foresta di cupe ombre. Il silenzio, come al solito, venne interrotto da jiro che cominciò a parlare, rivolgendosi a fujiwara, per andare alla ricerca dell'uscita. Le parole si arrestarono. il cielo fin poco prima sereno e radioso di eterna luce si era offuscato. Nembi di etere si erano fatti spazio nel vasto manto, ne avevano ricoperto la luce, se ne erano appropriati e ora, in continuo tumulto ammutolivano l'animo, riempivano di stupore l'essere. Una luce radiosa e pallida veniva da quelle nuvole, un fulmine si scatenò dilaniando il cielo, apparve e scomparve in un istante, avvolto dall'aurea luce del sole ancora vigile. Sembrava danzare nel cielo, definire strane ramificazioni, creare alberi di luce e scomparire nella radiosità del giorno che lo avvolgeva portando con se le luminose nebbie che l'avevano accompagnato. Quello spettacolo che aveva ammutolito l'animo, stupito l'essere, si volse al passato scomparve nella mente ma fissò lunghi momenti di silenzio. La luce di quello ancora ammaliava la sua mente e la avviluppava, come in dolce sogno, mentre jiro continuava a parlare esponendo quello che tutti pensavano. Nuvole così non le aveva mai viste, nuvole radiose, piene di luce, in un cielo ancora più sereno e irradiato di luce eterna non poteva essere di origine naturale. No, a farlo era stato l'uomo. Kumo era famosa per le sue tecniche raiton e ben presto tutti si accorsero dell'arcano segnale. Quella era la via, quella era la strada che i ninja dovevano percorrere. Ora tutti si sarebbero diretti li e gli scontri sarebbero stati inevitabili. Fujiwara era immobile, annichilito. Dalla fronte grondava il sudore e la pelle bianca si era fatta meno lluminosa. Gli occhi erano sbarrati e fissavano nel vuoto. Quella sua paura, quella paura del sangue, ora si faceva sempre più vicina. Come ombre sottili si insinuarono nella sua mente i ricordi, i compagni, i genitori, gl amici. La morte l'aveva sempre seguito e con lui il sangue. Ma non aveva paura del suo, no, e neanche di quello dei nemici. Aveva paura del sangue dei suo compagni, dei suoi cari, delle persone a cui voleva bene. L'idea di non poterli difendere ora si concretizzava e come mani d'ombra si avviluppava attorno alla sua mente. Lo stupore era passato, ora la foresta si riempiva di rumori e sussulti, la tensione era palpabile e nell'aria aleggiava la paura. Istintivamente fujiwara si guardò intorno, prese da terra il suo zaino e corse, corse fino a che il fiato gli rimaneva in corpo seguito dai compagn. La paura del passato intanto era in agguato e si nascondeva nell' ombra delle braccia della foresta, pronta a carpire la sua anima e a gettarla nell'oscurità.

    Edited by Fujiwara - 17/10/2011, 17:59
     
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