L'alleanza: Ninja di Oto e Kiri uniti! Terminata

Partecipanti: Zangestu- Adanos.

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  1. Angel in the Dark
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    CITAZIONE
    L'oscurità avvolgeva Otogakure in quella tenebrosa notte di pioggia,l'ululato dei lupi affamati in lontananza, il crepitio della pioggia battente sui vetri e il malinconico lamento del vento insinuato tra le piccole case di Oto, erano i segni inconfutabili dell'inizio, o della fine, di un nuovo stato di equilibrio..

    CITAZIONE
    Il Kokage in persona era avvolto da un alone di oscurità quella sera, seduto in angolo di quella piccola stanza, aspettava un segno di risposta da parte del suo servitore, il serpente bianco che sempre lo seguiva strisciava nervosamente sulle sue vesti .

    Ti sei svegliato dunque. Majeed Wazuka, sono rimasto alquanto deluso della tua ultima missione...con la tua bravata hai messo a rischio anni di pianificazione...non tollero ulteriori fallimenti. Altrimenti...

    Una pausa di silenzio, dopo di che il Kokage si erse in piedi e continuò a parlare.

    È giunta l'ora delle decisione irrevocabili , oggi è stata sancita in segreto accordo un nuova e prosperosa alleanza: La terra di Oto, unirà le sue forze con il villaggio di kirigakure. Dovrei partire immediatamente e raggiungere il Palazzo del Mizukage. Egli ti darà i compiti per la tua missione.

    CITAZIONE
    Zangetsu: Descrivi l'incontro e il viaggio, in un singolo post dovrai giungere fino a kiri ( rispettando i giorni di viaggio ma comprimendo tutto in un singolo post) Dopo il tuo Post interverrà Dolton e darà la nuova traccia, per te e per Adanos, il quale si inserirà appena dopo il post del Mizukage.



    Edited by Yoko Kurama - 18/12/2011, 23:20
     
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  2. ¬ Zangetsu
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    Legenda:

    Parlato Majeed
    Pensato Majeed
    Parlato Ryuu
    Parlato Kokage
    Parlato Jonin Kiri


    Sono solo ore di sonno buttate al vento, e io che mi fidavo di quel referente, si è dimostrato inutile, più che inutile è risultato un incapace, non mi capita spesso di ricevere informazioni su il clun dei dragoni oscuri, quei maledetti, sono dei bastardi sanguinari che si muovono nell'ombra, sono venuto a scoprire da poco che a muovere le file dietro l'assassinio di mia sorella c'erano loro, anche dietro la morte del nonno ci sono loro, sono dei cani che da decenni perseguitano la mia famiglia, sono i nostri parenti malvagi, ma grazie al nonno il quale mi ha lasciato un codice nel suo libro delle tecniche segrete sono riuscito ad arrivare a loro, è roba grossa questa volta ryuu mi sono cacciato in un brutto guaio, anche mio padre che possiede le mie stesse informazioni si è tirato indietro, non vuole fare un passo più lungo della gamba, è un idiota, è riuscito a dirmi solo di lasciar perdere, ha usato testuali parole, lascia stare tanto la vendetta non mi riporterà indietro tua sorella, ma come fa a essere cosi civico mi viene una gran voglia di pestarlo guarda.

    Su di un tetto al freddo attendevo la mia preda, mi sentivo una tigre, erano passati pochi giorni dal ritrovamento del diario del nonno, un diario che riportava tutte le tecniche segrete del mio clan, c'enera una in particolare che stuzzicava il mio appetito, una tecnica talmente potente da far impallidire perfino il re degli inferi, consisteva in una moltiplicazione sfruttando il DNA hebi che risiedeva all'interno delle mie cellule, elevando il chakra alla massima potenza potevo riuscire a dar vita a una copia con le mie stesse sembianze ma con una volontà propria, era davvero roba forte, talmente forte da non riuscire ad utilizzarla, richiedeva troppo chakra e questo era uno svantaggio, l'unico a saperla utilizzare dopo mio nonno era mio padre il leader attuale del clun wazuka, gli chiesi molte volte di insegnarmi ad utilizzarla ma ogni volta mi ripeteva che una volta appresa avrei ereditato la maledizione della famiglia.

    Majeed abbi fede forse il referente è stato ingannato, è più di sei mesi che sei su le tracce di questi criminali, e quello che abbiamo scoperto è solo il nome dell'organizzazione, i dragoni oscuri agiscono nell'ombra senza lasciare traccia, sono dei tipi che non vanno sottovalutati, dammi retta cerca di potenziare le tua capacità ninja prima di scovarli.

    I dragoni oscuri erano gli artefici della mia sporca esistenza, muovendomi per conto mio durante le svariate missioni ero riuscito a decifrare alcuni indizi, fu un impresa ardua non erano cose di tutti i giorni, ma nella mia ultima missione durante il viaggio di ritorno incontrai un persona assai strana, era un vecchio, la sua età a occhio e croce si aggirava intorno ai settantacinque anni, il suo stato fisico non era dei migliori, e la sua barba incolta mi ricordava quello di un alcolizzato che vive nelle locande, non sapevo se dargli fiducia o meno, ma quando dal suo scialle di lana estrasse una lettera con il mio sigillo capii che dovevo rischiare e andare avanti.

    E' qui che ti sbagli caro ryuu, la lettera parlava chiaro, era la calligrafia del nonno non mi posso sbagliare, diceva che i dragoni erano risorti dalle loro ceneri e che il clan era in serio pericolo, presto avrebbero fatto la loro mossa e che dovevamo prepararci al peggio, inoltre la lettera riportava chiaramente che i dragoni in passato erano membri del clan wazuka, loro si occupavano del lavoro sporco durante l'era di orochimaru, collaboravano in stretta segretezza con mio nonno, per muoversi sfruttavano le gallerie che si trovano a nord nel monte daiard, dove ho combattuto per la prima volta con Ginjo un mio rivale della accademia, è li che ho trovato il diario, ed è sempre li che ho capito che dietro la morte di mia sorella c'era questa organizzazione, il vecchio che ho ammazzato era solo un loro subordinato che doveva prendersi la colpa dell'accaduto per far restare i dragoni nell'oscurità, per questo cerco risposte.

    La morte di asumi non era sta architettata per vendetta nei confronti di mio padre, era stata architettata per colpire dall'interno la mia famiglia, messo a cuccia il leader avrebbero ripreso il possesso del territorio che mio padre controllava in segreto sotto alcuni accordi con il vecchio kage, o perlomeno speravano fosse cosi, ma si sbagliavano questa volta avrebbero affrontato la mia ira.
    Attesi ancora per qualche ora dopo il calare del sole, proprio quando stavo per andarmene un kunai si infilò davanti ai miei piedi, restai immobile e mi inginocchiai, i miei cinque serpenti si erano già messi in movimento, per trovare il mio aggressore, nel frattempo estrassi il kunai dal terreno ed afferrai la lettera, essa era priva di sigillo, la pergamena che si trovava al suo interno mi diede le informazioni che cercavo, il mio riferente finalmente risultava essere utile.

    Bene bene, la mia fonte mi informa che quello che cerco si trova a kiri, molto interessante, adesso sarà meglio ripiegare, ringrazierò il mio referente più tardi.

    Con il sorriso su le labbra mi avviavo a raggiungere i miei alloggi, l'indomani avrei pensato a come muovermi a riguardo.
    Raggiunsi la mia abitazione in poco tempo, ero ancora inconsapevole di quello che mi sarebbe successo, su la porta trovai un biglietto con sopra scritto, majeede wazuka è richiesto dal kokage, con un bel urgente ben evidenziato, senza pensarci due volte raccolsi le mie cose per preparare il mio zaino, sistemai dopo averlo ricontrollato il mio porta kunai e partii nuovamente alla volta di una nuova avventura, sperando che l'umore del kokage si fosse calmato dopo l'ultimo fallimento ottenuto in missione.
    Chiusa la porta alle mie spalle percorsi tutto il vialetto che mi avrebbe portato al palazzo, durante tutto il tragitto pensai a cosa dire al kage, mi sentivo nervosissimo, non ero abituato a fallire ma per fortuna avevo una scusante adir poco d'acciaio, visto e considerato che il mio avversario negli ultimi atti del mio scontro era il raikage, con questa consapevolezza e amarezza proseguivo a testa bassa lungo le vie di oto, sperando che tutto sarebbe andato come speravo.
    Raggiunsi la mia destinazione in circa trenta minuti, il sudore iniziava a scorrere lungo la mia fronte, le mie mane erano fredde e il mio cuore palpitava, avvertivo già prima di entrare l'aura negativa che circondava la stanza che avevo di fronte, ancora non ci avevo fatto l'abitudine, l'uomo che stavo per incontrare mi incuteva timore, avevo paura di incrociare il suo sguardo, e sopratutto avevo paura di ritrovarmi solo con lui dentro quella stanza, meno tempo passavo all'interno di essa e meglio stavo.
    Per prima cosa bussai, ricevetti risposta quasi subito, il kage sembrava essere impaziente di incontrarmi.

    Ti sei svegliato dunque. Majeed Wazuka, sono rimasto alquanto deluso della tua ultima missione...con la tua bravata hai messo a rischio anni di pianificazione...non tollero ulteriori fallimenti. Altrimenti...

    Al kage il mio fallimento non sembrava essere andato giù, e questo mi traumatizzava, le sue parole quasi elettriche risuonavano all'interna di quella stanza buia, la luna alle sue spalle faceva da scenario a quella situazione assai lugubre, il suo serpente bianco che strisciava su le sue gambe donava ancora più terrore a tutto il contesto appena creatosi, mi sentivo in disagio, più volte durante il suo discorso distolsi il suo sguardo, grave errore, avevo fatto davvero un grave errore, non dovevo anzi non potevo intimorirmi cosi davanti a lui, dovevo essere forte, dovevo far ribollire il mio sangue facendo ricorso a tutta la mia forza di volontà, incappai per un secondo nel suo breve silenzio, volevo rispondere ma davanti al suo "altrimenti" l'immaginazione prese il sopravento, mi chiesi cosa voleva dire, e quanto finalmente trovai la forza per chiederlo riprese a parlare bloccando le mie corde vocali, deglutii e attesi nuovamente la fine delle sue parole, mentre mi tormentavo le mani da dietro la schiena per l'eccessiva tensione accumulata durante i pochi minuti trascorsi dopo il mio ingresso.

    È giunta l'ora delle decisione irrevocabili , oggi è stata sancita in segreto accordo un nuova e prosperosa alleanza: La terra di Oto, unirà le sue forze con il villaggio di kirigakure. Dovrei partire immediatamente e raggiungere il Palazzo del Mizukage. Egli ti darà i compiti per la tua missione.

    Non poteva darmi notizia migliore, era quello che volevo, oltre la missione a kiri avrei trovato quello che cercavo, finalmente potevo mettere insieme i pezzi e vendicare la mia sorellina, mi ero ripromesso di non versare più sangue innocente, consideravo l'odio il carburante di questo circolo vizioso, ma mi sbagliavo, era l'unico modo per ripagare i dragoni oscuri, li avrei finalmente ripagati con la stessa moneta, estirpandoli alla radice.

    stai calmo e rispondi in maniera formale come sempre, dannazione il suo viso è il ritratto del male, mi chiedo se abbia una pietra al posto del cuore, sta cercando di sconvolgere tutto quello che abbiamo costruito in questi anni di duro lavoro, cosa c'è all'interno della tua testolina è kage, perchè avverto quest'aura cosi negativa, perchè non riesco a essere me stesso davanti il suo sguardo privo di vita e pungente, quale è il suo segreto, e poi quest'alleanza, non ha senso, non vorrà far scoppiare una nuova guerra ninja, poco importa per il momento resterò sottomesso al suo volere, lo rispetterò come kage ma no come persona, questa missione è un toccasana anche per i miei piani, sono troppo vicino alla verità, per il momento farò il mio lavoro, ma un giorno forse la storia prenderà una nuova piega.

    Mi scuso ancora per il fallimento della volta scorsa, non ripeterò più i sbagli del passato, mi metterò in viaggio subito alla volta di kiri, con permesso.

    Agitato e nervoso abbandonai quella stanza con estremo sollievo, percorsi le scale ancora confuso, per via delle parole che un attimo prima mi avevano borbandando la testa, ripensai al mio incontro con il primo ninja di kiri nel paese del ferro e mi chiesi se centrasse qualcosa con questa nuova alleanza, non riuscivo a venirne a capo sapevo solo che dovevo lasciare le cose superflue a un secondo momento, adesso avevo una missione da svolgere, per prima cosa dovevo arrivare a kiri e prendere possesso della situazione, non potevo investigare per i miei scopi personali, li avrei sistemati durante il mio ritorno, adesso il mio obbiettivo principale era quello di incontrare il mizukage e farmi un quadro completo di tutto questo contesto assai ambiguo.
    Mi aspettavano ben tre giorni di cammino, non era la prima volta che mettevo piede su il suolo di kirikagure.

    1° giorno di viaggio
    Oltre i confini di Oto


    Il mio primo giorno di viaggio si svolse in tutta tranquillità, per prima cosa attraversai i confini est di oto per raggiungere i paesi confinanti, ancora una volta mi lasciavo alle spalle i campi di riso, durante il mio cammino incontrai molti contadini che tornavano a casa, il sole era ormai calato del tutto, e la poca luce residua illuminava le stradine e campi inondati, amavo la mia terra, amavo vedere il sorriso su il volto della gente, mi dava speranza, dava speranza alla mia volontà ninja, se loro sorridevano voleva dire che si sentivano al sicuro dietro le mura che io proteggevo, avevano fiducia in noi giovani ragazzi che lottavamo per loro sostenendo la loro serenità.
    Il mio viaggio si prospettava esser sereno, dovevo far buon uso di quella pace, visto che tra non molto dovevo entrare nella foresta del kanto, la legenda diceva che una creatura da richiamo che perse il suo padrone durante la guerra non aveva abbandonato quel luogo, tutti gli abitanti della zona lo consideravano un demone, un demone che non voleva essere umani all'interno del suo territorio, speravo di non incontralo con tutto me stesso, non desideravo arrivare a kiri già a corto di fiato, cosi con coraggio e ottimismo mi avventurai all'interno di essa, la notte ormai era scesa, mi aggiravo in quella zona da circa sei ore, in quell'arco di tempo il lupo non si fece vedere.
    Mancava poco all'alba, tutte quelle ore di cammino iniziavano a farsi sentire, la foresta era immensa, e di notte metteva una paura incredibile, valutando la situazione in cui mi trovavo decisi di risposare per alcune ore per poi ripartire l'indomani, arrangiai un accampamento all'interno di un grosso albero secolare cavo, e da li a poco dopo aver consumato qualche cibaria mi addormentai.

    2° giorno di viaggio
    Verso la Meta


    Il sole dolce del primo mattino riscaldò il mio viso regalandomi un sereno risveglio, senza perder tempo spensi le bracia del fuoco ormai morto e ripresi a camminare, dopo qualche ora di cammino avvertii uno strano rumore dietro le mie spalle, voltandomi vidi un grosso lupo grigio con gli occhi gialli distante circa duecento metri da me, guardandolo mi accorsi che qualcosa non andava, non era il demone che mia spettavo, lo fissai per alcuni secondi per poi dargli nuovamente le spalle, avevo paura era impossibile non averla, ma sentivo dentro di me che non mi avrebbe fatto del male, fatto alcuni passi udii un ululato risuonare nella foresta, credetti mi stesse caricando cosi mi voltai di scatto, a mia sorpresa il lupo era scomparso, non c'era traccia di lui, dal mio volto nacque un sorriso, quel povero animale si sentiva solo , sentiva la mancanza del suo padrone, il suo orgoglio gli impediva di tornare nel branco, voleva trovare un amico, ma quando si avvicinava la gente lo attaccava per paura e per difendersi reagiva uccidendoli, avvertii una gran pena per la sua esistenza, esistenza che non era molto diversa dalla mia.
    Finalmente abbandonai la foresta per dirigermi verso il porto più vicino avrei trascorso un'altro giorno e mezzo su la nave che mi avrebbe condotto verso la nebbia, potevo iniziare ad avvertire l'odore di salsedine provenire dal porto ormai imminente, accelerai il passo e con una bella dose di fortuna riuscii a prendere un traghetto che mi avrebbe condotto a destinazione, l'imbarcazione era poco più di una bagnarola, ero impressionato che riusciva ancora a reggere il mare, il suo nome era Aris, il proprietario aveva utilizzato un gioco di parole strano, quello che ero riuscito a capire era che ARIS stava per IRIS , il quale significato voleva dire arcobaleno, insomma era la sua bambina che amava sopra ogni altra cosa al mondo.
    Oltre a me su la nave c'era un'altro ragazzo, che doveva consegnare il suo raccolto a un impresario della nebbia, su per giù aveva la mia stessa età, anche se per tutto il tempo non disse una parola.

    3° giorno di viaggio
    Arrivo a Kirikagure


    Dopo aver trascorso un giorno e mezzo su una nave vecchia e logora iniziavo a intravedere le coste di kiri, già fin dalle prima ore del mattino la nebbia densa ricopriva il villaggio, il proprietario del mezzo che mi aveva trasportato fino a quel punto fece ricorso a tutta la sua esperienza per attraccare la nave al molo, portata a termine questa operazione, finalmente potevo sgranchirmi le gambe su la terra, ferma, attraversai il breve tratto di porto fino a giungere ai piedi del villaggio nascosto della nebbia, era davvero stupendo, le abitazioni avevano la forma di grandi grattaceli di pietra, in lontananza potevo intravedere il palazzo del kage, anche se la nebbia continuava a persistere, in quel territorio umido regnava da sovrana.
    Prima di proseguire oltre e raggiungere il palazzo del mizukage fui fermato da tre jonin che avevano il compito di controllare e registrare chi entrava nel loro paese, diedi il copri fronte e firmai alcune carte, fatto ciò mi diedero il via libera ad entrare e mi indicarono la strada da prendere per proseguire nella mia avventura appena iniziata in terre a me sconosciute.
    Percorrendo le strade di kiri mi accorsi che non era poi molto diversa dalla mia oto, la gente che intravedevo erano tutti sorridenti e i bambini giocavano sereni, tutto filava liscio come l'olio, non mi restava che portare a termine l'ultimo atto del mio viaggio.
    Dopo una o due orette di cammino giunsi presso le grandi porte che mi avrebbero condotto al vero inizio della mia missione, ancora una volta dovevo farmi controllare e registrare, questa volta mi chiesero il foglio che prima i jonin della dogna adel porto mi avevano rilasciato.

    Buon giorno, mi porga il copri fronte e il rilascio di idonetà che i miie colleghi vi hanno rilasciato alla dogana.

    senza far storie esgui gli ordini.

    Bene Mjeed wazuka, quale è il motivo che vi porta in terre kiriane ?

    Sono qui per incontrare il vostro mizukage in questo momento mi attende nei suoi uffici per parlarmi di una presunta missione, non posso aggiungere altro.

    Bene il mizukage vi sta aspetando, aprite pure le porte.

    Le immense porte si aprirono riversando su di me un grande manto di nebbia, per un momento pensai che davanti ai miei occhi si stessero aprendo le porte del paradiso.
    Scortato da un jonin raggiunsi l'edificio, attraversammo dei lunghi corridoi fino a raggiungere una grande porta, una volta arrivati il jonin mi strinse la mano e mi salutò, da li in poi dovevo cavarmela da solo, bussai energicamente, ricevetti risposta quasi subito, feci scivolare la maniglia verso il basso e entrando notai un particolare che non poteva essere ignorato, su una immensa sedia c'era un bambino di appena dodici anni, su la sua testa c'era il classico cappello che ogni kage indossa per distinguersi dai semplici ninja, rimasi senza parole a fissarlo aspettando che dicesse qualcosa mentre impallidivo e sprofondato nella disperazione più totale, se era davvero il mizukage sarebbe stato un duro colpo per la mia carriera.

    Forse ho sbagliato stanza, dove cavolo mi ha condotto quel jonin, lui non può essere il mizukage.

    la mia faccia parlava da sola, ero in preda alla confusione più totale, iniziai a pensare che si trattasse di uno scherzo.

    Spero di non aver sbagliato nulla :smoke:


    Edited by ¬ Zangetsu - 27/10/2011, 00:18
     
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    Narrato
    Parlato Mizukage
    Pensato Mizukage

    jinchuuriki03

    Finalmente il tanto atteso ninja di Oto, raggiunse la sala del Mizukage. Da qui a poco si sarebbe dato inizio ad una missione di spionaggio che, avrebbe potuto definitivamente legare un alleanza molto importante.
    Lo shinobi forestiero, apparve molto sorpreso nel vedere il giovane aspetto del Kage, così Ao, prese parola per spezzare il disagio.


    Salve Shinobi. Sono Ao, il Mizukage.

    D-d'oh, di nuovo..perchè sono così freddo?

    Come ti ha già anticipato il tuo Kage, abbiamo intenzione di stringere un alleanza con il villaggio di cui tu oggi ne sei il rappresentante. La missione dovrà svolgere ai confini di Taki. Taki geograficamente è un territorio che confina con Konoha, però non è neppure molto lontano dai vostri territori. Abbiamo motivo di credere che Konoha, tema appunto di voi e voglia appropriarsi di quel territorio neutrale per espandersi.
    Quindi sotto questo aspetto Kiri vi aiutera. Come ben sai non si fà nulla per semplice gratitudine, infatti noi abbiamo un simil problema, con il paese delle onde. Quest'ultimo è conteso ormai da decenni con la regione del fuoco.
    Anche altre regioni, come "La Nuvola", o "La Sabbia", stanno adottando queste politiche, denigrando Kiri ed Oto.
    Questo non deve accadere. Non avremo estesi territori, come loro, ma non per questo dobbiamo essere considerati come piccoli tribù di insignificante importanza.
    La missione consisterà nel raccogliere il maggior numero di informazioni possibile, ai confini del paese della cascata. Potete tranquillamente presentarvi con il vostro villaggio di appartenenza, in quanto luogo ancora neutro. Se vedete ostilità cercate di rimanere in anonimato. Partirete al tramonto, l'incontro è prefissato alle 22:00 nella cambusa situata in zona ovest di Kiri. Io sarò presente, e provvederò per un mezzo di trasporto che vi conduca fino al molo. Adesso puoi andare, ho molto da fare, con permesso.


    CITAZIONE
    Posta adesso Adanos, e dopo Zangetsu. Arrivati sul luogo, vi incontrate e vi salutate e/o vi presentate. Si richiede a partire da questa traccia, la massima discrezione e segretezza dei vostri movimenti/azioni.

     
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    Questo Gdr Merita uno Spadaccino di maggior classe e io sarò pronto a darglielo

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    CONTINUA DA QUI

    CITAZIONE
    Parlato Acciaio/Li
    Pensato Acciaio/ Li

    L'ALLEANZA



    Tornato nuovamente al centro del villaggio notò che l’insolita calma e i rumori conosciuti non erano i soli a spadroneggiare quella sera,infatti molti occhi cingevano Kiri sotto il loro sguardo vigile,decine di Anbu saltavano e si appostavano di tetto in tetto di strada in strada alla ricerca di possibili nemici,mentre altri Li era sicuro che lo stessero osservando da lontano anche se non potevano vederlo in quanto era invisibile * molte misure precauzionali,il Mizukage non ci è andato leggero questa volta a segretezza * C’era stato poche volte nella parte Ovest del villaggio ma questo non voleva dire che non sapeva dove si trovasse il luogo dell’incontro; il capo villaggio si era interessato personalmente a trovare un mezzo di trasporto,ciò significava che molti possibili erano stati compromessi oppure che voleva controllare costantemente ogni suo possibile movimento o quello del suo compagno. Pochi lampioni c’erano ad illuminare la strada ma anche con quella poca luce riconobbe subito la fulgida capigliatura vermiglia di Majeed Wazuka che alcune settimane addietro aveva conosciuto e combattuto contro di lui nel paese del ferro. * non mi ha mai visto con indosso la maschera e l’equipaggiamento * però le spade che portava con se erano difficili da non essere riconosciute,specialmente dalle persone che erano sopravvissute alla loro collera; Non poteva salutare Majeed come un amico che si rincontra dopo tanto tempo,in fin dei conti non poteva in alcun modo dare a vedere che lo conosceva già; questa missione era un test e il Mizukage avrebbe valutato tutto e scavato a fondo ogni possibile reato dei suoi uomini * è meglio restare invisibili … non è arrivato il piccoletto e poi con la scarsa illuminazione che c’è e la nebbia,rendo la mia entrata in scena ancora più teatrale e suggestiva * * Chissà se majeed era migliorato nel percepire le presenze con assoluta precisione,c’era un solo modo per scoprirlo; si pose a circa 5 m di distanza dal ninja di Oto,in mezzo ad alcuni spruzzi di nebbia e solo all’ultimo cambio il tono della sua voce cercando di ricreare lo stesso timbro duro e minaccioso del Maestro Kambei << Cosi tu saresti il mio compagno! Piacere di conoscerti il mio nome è: …. Acciaio! >> . Adesso bisognava solo aspettare l’arrivo del gran capo per le ultime istruzioni e i convenevoli formali.

    la cosa del continua da è una vecchia abitudine di quando ero un cavaliere,alcune missioni le articolvamo in quel modo ^^ :D
     
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  5. ¬ Zangetsu
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    Legenda:

    Parlato Majeed
    Pensato Majeed
    Parlato Mizukage
    Parlato Acciaio


    Voce autoritaria e sguardo freddo, cosi si presentava il mizukage dinanzi a me, a guardarlo sembrava poco più di un bambino ma dalle sue parole ricche di autorità mi ricredetti quasi subito, non era un bambino travestito da grande era un ragazzo che stava cercando di aiutare il suo popolo, nonostante avesse un età diciamo tenera lui scendeva in piazza per far realizzare i suoi sogni, cosa che io ancora non ero riuscito a fare, diventare kokage non rientrva nei mie obbietitiv, amavo sguazzare nel indifferenza verso le questioni burocratiche, volevo sentirmi libero di aiutare il mio villaggio secondo i miei pensieri, e no ascoltare degli anziani che come iene cercano di importi i loro pensieri antichi e ormai passati.

    E' proprio vero nessuno fa niente per niente, in fin dei conti è anche giusto così, anche se in tutta questa situazione quello a non convincermi è il kokage che sta agendo in modo impulsivo forzando un alleanza, non vorrà mica mettersi contro gli altri villaggi, un'altra guerra non la voglio troppo sangue è stato versato in passato, dovremmo preservare i nostri giovani invece di mandarli al macello.

    Nel frattempo il mizukage continuava a espormi i dettagli riguardanti la missione, in quel piccolo frangente di silenzio da parte mia mi chiedevo se alla fine avrebbe fatto il nome del compagno che avrei avuto al mio fianco, ma più aspettavo di udirlo più esso non arrivava.

    Partirete al tramonto, l'incontro è prefissato alle 22:00 nella cambusa situata in zona ovest di Kiri. Io sarò presente, e provvederò per un mezzo di trasporto che vi conduca fino al molo. Adesso puoi andare, ho molto da fare, con permesso.

    la ringrazio per la fiducia mizukage, la lascio ai suoi doveri.

    Salutato il kage mi avviai a raggiungere la porta per poter lasciare la stanza, varcato il ciglio richiusi il grande portone e ripercorsi tutto il tragito al contrario svolto in precedenza con il jonin che mi aveva fatto da guita, uscito dal palazzo mi venne un dubbio, il kage aveva parlato di una cambusa e per educazione non lo avevo interrotto, il problema era che non sapevo come muovermi bene a kiri e di certo non sapevo come orientarmi, cosi con le poche informazioni alla mano mi avviaia verso la zona ovest del villaggio con la speranza di non perdermi.
    Con gran fatica giunsi a destinazione, trovai subito la cambusa e mi avviai a raggiungerla, notai che c'erano un gran numero di navi, alcune erano anche costose, iniziai a mettermi a mio agio con il luogo circostante a me nuovo, la nebbia non cessava a diminuire, a farmi compagnia c'erano le onde che si scaglivano con grande energia su i muri in pietra del porto, fu proprio in quel istante di completo isolamento dal mondo che una voce familiare risuonò alle mie spalle lasciandomi pietrificato.

    Cosi tu saresti il mio compagno! Piacere di conoscerti il mio nome è: …. Acciaio!

    E lui cosa ci fa qui, non sarà mica un complotto per uccidermi...no non sono poi cosi importante, e poi mi fido di lui e pur sempre il ninja con cui ho lottato mettendo in gioco la mia volontà.

    Si sono il tuo compagno, il piacere è tutto mio.

    Anche il mio compagno aveva fatto la sua apparizione, ero felice che non era un estraneo, mi sentivo carico come non mai, finalmente potevo affrontare una missione di livello B con un grande ninja al mio fianco, non potevo volere di meglio, restava solo aspettare l'arrivo del mizukage per dare inizio alle danze.


     
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    Narrato
    Parlato Mizukage
    Pensato Mizukage

    L'inizio era ormai giunto. Una corposa nebbia dominava sull'intera zona. Difficilmente avrebbe concesso nitidezza ad un faccia a faccia, per riconoscere gli interlocutori si sarebbe dovuto ricorrere all'attenzione di altri dettagli; riconoscere la voce avrebbe sicuramente aiutato.
    I due ninja era già presenti sul luogo, e per ultimo giunse il Mizukage. Solo una sagoma a contrassegnare le presenze, ma fu sufficiente per permettere ad egli di raggiungerli, ed esporsi:




    Spero siate pronti per partire. In questa busta ci sono 500 ryo che, dovrete dividere equamente per acquistare delle armi, una volta giunti al passaggio di Oto per varcare il confine del paese della cascata. In questo bisogna fare affidamento a Majeed, lui sicuramente sarà a conoscenza di qualche armeria in zona. Invece adesso, dovrete prendere quel carro li in fondo, e raggiungere il molo a N-O dell'isola, noto come molo del Libeccio. Qui invece, bisogna confidare in Li Asakura, lui conosce bene quella zona. Una volta giunti al molto, attendete il traghetto delle 6:15 del mattino, non avrete da attendere molto dato che, avete circa 4 ore di viaggio.Dunque giunti li, lasciate il carro, alla taverna : "Il Gabbiano Jona-chan", ed imbarcatevi.
    Avrete istruzioni una volta raggiunto il confine di Taki, prima di oltrepassarlo verrete in possesso delle dovute direttive.
    Mi raccomando ai rifornimenti in armeria, difficilmente avrete altre occasioni per degli acquisti di quel genere.
    Buona fortuna, ragazzi.


    Il primo a postare è Adanos.
     
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    -8,388,606
    Location
    Questo Gdr Merita uno Spadaccino di maggior classe e io sarò pronto a darglielo

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE
    Narrato
    <<parlato Li>>
    <<pensato Li>>
    <<parlato Criminale >>
    <<parlato Primo ufficiale>>

    IL LIBECCIO


    Il silenzio attorno alla cambusa era opprimente, anche dopo che il Mizukage se ne fu andato dopo aver magistralmente impartito gli ordini da seguire. La destinazione finale che entrambi avrebbero dovuto raggiungere era il paese della cascata,un luogo mistico e incontaminato fautore di molti racconti e leggende; il piccolo Leader era stato sufficientemente chiaro riguardo gli obbiettivi da raggiungere ma anche stavolta il sesto senso dello spadaccino si desto dalla sua profonda dormienza,molto probabilmente il Mizukage aveva scelto deliberatamente di non informare sul posto i due ninja riguardo il vero scopo della missione; Una semplice missione di spionaggio può essere eseguita facilmente dal proprio settore specializzato,Li non era una spia ma un cacciatore di taglie mentre Majeed da quanto ne sapeva era un ninja votato più per gli scontri faccia a faccia piuttosto che rimanere acquattato nel ombra ad origliare fiumi di parole. * La cosa non mi convince …*. La prima parte del viaggio secondo gli ordini sarebbe stata affidata alle abili mani dello spadaccino mentre una volta giunti nell’entroterra del continente sarebbe toccato al suo compagno di Oto guidarlo su sentieri sicuri. << Bene,possiamo andare Majeed …. Un sola raccomandazione prima di avviarci, rimani sempre all’erta … non è un porto comune quello in cui stiamo per andare >>. Fra tutte le possibili scelte del luogo d’imbarco,proprio il settore della Libeccia calo come una scure violenta sul collo di Li; prima ancora di salire controllò sbrigativamente le condizioni del carro e in modo particolare concentrò l’attenzione sulle ruote e sui 2 cavalli * Bene poteva andarci anche peggio * il veicolo per fortuna era uno di quelli specializzato nel trasporto dei materiali pesanti,quindi tutta la sua intelaiatura era di un ottimo legno,leggero ma molto resistente * speriamo solo che occasionalmente abbia fatto qualche corsa ….. non ci tengo a finire con il sedere sul fango *. Prese le redini del carro dopo essersi sistemato sulla posizione di guida e imparti subito dopo, con un secco scossone l’ordine di muoversi alle due bestie. Secondo i suoi calcoli e inserendo dentro anche una buona dose di fortuna sarebbero giunti alla locanda designata per passare la notte tra poche ore; La parte più difficile e rischiosa sarebbe stata la traversata per un motivo che presto capirete voi tutti!. La nazione di Kiri a differenza di tutte le altre non conta un singolo porto principale ma ne possiede addirittura 6 sparsi a oriente e occidente,ogni porto ha un nome proprio,una funzione ben specifica e abitualmente è visitato da un solo tipo di imbarcazione. Alcuni di loro svolgono funzioni militari,altri di natura prettamente commerciale e turistica ma solo due nascondono molto più di quanto non si veda alla vista; si rivolse al suo compagno assumendo un tono sarcastico e molto silenzioso << Che sia la Libeccia o la Giudecca non fa alcuna differenza …. Il Mizukage ci ha scelto proprio un bel settore da visitare a quest’ora della notte e con questa bruma leggera …… diamo l’idea di una coppia di fidanzati che si è smarrita nel peggior posto in cui un turista non vorrebbe mai incappare nel suo giro turistico! >> lasciò alla spalle definitivamente e dopo qualche curva il porto centrale per imboccare a malincuore la strada per la Libeccia. In tutto quel tempo ancora non aveva rivolto la parola a Majeed,ne si era scusato per quel piccolo scherzetto alla cambusa;si sarebbe fatto perdonare ma non adesso,la sua attenzione era concentrata tutta in quell’istante. Forse l’amico si stava chiedendo perché uno come lui aveva timore di quel luogo,in effetti una minuscola parte della sua volontà rabbrividiva nel frequentare quel posto. << Scusa amico,se ti sono sembrato troppo freddo poco fà e perdonami per la seconda volta per questa richiesta necessaria …. Levati il copri fronte e cambio aspetto con la trasformazione …. Basta che cambi il colore della pelle e diventi un anbu …. Fidati di me! >> La strada prese un piega decisamente in salita verso una bassa collina,a quest’ora della notte i porti commerciali sono quelli più rumorosi ma questo porto li batte tutti. La vista di cui entrambi beneficiarono guardano in basso era molto più facile da essere descritta con gli occhi che con le parole: Il porto della Libeccia non era un classico porto ma un centro nevralgico della criminalità,del contrabbando e del gioco d’azzardo. Magazzini,Casino,e Navi si confondevano in un turpiloquio di luci colorate e musiche allegre. Questo era il posto migliore in cui imbattersi nella peggior feccia di Kiri tra tagliagole,mercenari e ladri che ronzavano in giro per le strade o scatenavano violente risse sanguinose ma anche il luogo migliore per incontrare i capitani di vascello più capaci e esperti nella navigazione. << Non farti strane idee,Majeed ma tutto quello che vedi è reale e mi secca ammetterlo legale ….. ti spiegherò strada facendo …. Non dare l’idea di voler scatenare una rissa o qualcosa di peggio ….. la popolazione del luogo non aspetta altro che questo >> per maggiore sicurezza presa una fra le tante strade secondarie che procedevano dietro i magazzini,scelta rischiosa ma l’alternativa non era praticabile. Un cacciatore di taglie,e un ninja che prendono la strada principale accettando centinaia di occhi che aspettano soltanto l’occasione di balzare sopra al carro per tagliare a entrambi la gola. perché tutta questa segretezza ,forse avrà convenuto che qualora ci stessero pedinando il porto della Libeccia è la prima pista che scarterebbero tra le possibili nostre strade ….. oppure è un sistema di difesa per rallentare gli inseguitori … chissà?* La strada per fortuna non presentava ostacoli lungo il percorso ma questo non voleva significare che le cose sarebbero filate lisce e senza alcun problema; infatti il carretto era stato seguito sin da quando aveva raggiunto il porto da alcune persone poco raccomandabili,alcune erano appostate sopra i tetti dei magazzini mentre altre acquattate nell’ombra aspettavano di fare la prima mossa; non poteva permettersi di ingaggiare uno scontro nel loro territorio, la posta in gioco valeva molto di più della stessa alleanza con Oto. << Lascia parlare me Majeed >> Termino di pronunciare quelle poche parole che all’improvviso il carro venne accerchiato da un manipolo di uomini mascherati,le armi appese sulle loro cinture non erano un buon segno e a complicare tutto ciò,alzando semplicemente lo sguardo sopra i tetti degli edifici altri banditi li osservavano come lupi famelici pronti a lanciarsi sulla preda. << Che ci fa un lurido bastardo cacciatore di taglie come te, Nel nostro territorio! Sai perfettamente che non ci piace ricevere le tue attenzioni! >> uno dei banditi lasciò il cerchio di protezione arrancando verso il carretto per fissare i due conducenti con sguardo sospettoso e indagatore << Il sentimento è reciproco!! Tuttavia ho ricevuto istruzioni dal consiglio di ritirare un pacco importante … non vorrete di certo causarmi problemi .. vero?! >> i banditi oltremodo arrabbiati dalle parole di Li all’unisono tirarono fuori Kunai e coltelli mente gli altri sui tetti erano pronti a lanciare gli Shuriken << volete rompere davvero il Patto? Che cosa dirà squalo rosso quando saprà che per colpa vostra gli avete causato molti problemi con le autorità? M?! >> al solo sentire quel appellativo alcuni dei banditi più focosi e desiderosi di iniziare la lotta abbassarono le loro armi come se pervasi da terrore allo stato puro; Il piano stava procedendo molto bene,far pressione sull’unico punto debole che potesse spaventarli << che cosa sarebbe questo pacco? >> il capo della banda sembrava aver abboccato all’amo,ancora un piccolo sforzo e sarebbe riuscito ad uscire da quella situazione senza un graffio << Devo anche risponderti?! Ricorda il patto …. Adesso di ai tuoi uomini di farsi da parte .. stanno spaventando i cavalli ….. e non provare a seguirci siamo intesi …. Conosci di cosa sono capace e soprattutto di quanto sono poco incline a lasciarvi respirare la nostra aria!!! Intesi! >> Li lo afferro per il bavero del vestito portandolo vicino alla sua maschera affinchè potesse vederla meglio << ricorda se dovessi vederti di nuovo ad ostacolare il mio cammino … questa maschera sarà l’ultima cosa che vedrai su questa terra!! Ora sparisci!! >> lo lasciò andare dopo una violenta spinta all’indietro e cosi come erano venuti tutta la banda di banditi spari dalla loro prospettiva una volta per tutte,solo allora Li potè lanciare un respiro di sollievo. Superato magistralmente il primo pericolo della missione il resto della traversata non fu più motivo di allerta da parte dei due ne di paura per un altro possibile attacco. Si lasciarono alle spalle gli edifici peccaminosi del piccolo sobborgo per tornare sulla strada principale e ammirare la vista delle banchine piene zeppe di casse non marchiate e del continuo viavai di gente che le scaricava o caricava sulle navi. << Ti starai ponendo molte domande in testa non è vero? E’ difficile da accettare ma tutto quello che hai visto è vero e anche la storia della legittimazione purtroppo >> con calma Li raccontò tutta la storia a Majeed tralasciando volontariamente i punti fondamentali,non perché non si fidasse ma aveva giurato di non rivelare quelle informazioni << ricordati questo,la lealtà e l’onore sono valori dimenticati in questo nostro mondo ma uno rimane sempre inviolato e sopravvie al cambiamento del tempo: Il denaro ….. il patto è semplice …. Noi chiudiamo gli occhi sul loro conto e prendiamo una percentuale sui loro traffici di contrabbando ….. anche se come hai avuto modo di vedere poco fa la situazione sta degenerando ogni giorno che passa >> le ultime parole erano colme di amarezza, ma non era ne il momento ne il luogo adatto per affrontare una problema come questo. Giunsero in anticipo sulla tabella di marcia e questo risultò essere molto produttivo nel ricercare la taverna “Il Gabbiano Jona-chan” di cui affidarono il carretto al proprietario senza usare troppi convenevoli. Giunti sul molo trovarono la barca scelta dopo un rapido;portava il nome di Cavallo del mare, un vascello di linea a un ponte molto veloce e rapido << chiediamo il permesso di salire a bordo!>> il primo ufficiale confermò la richiesta << Permesso accordato!>>

    IL CAVALLO DEL MARE

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    Tutti i marinai erano già all’opera a sciogliere le cime e prepararsi a issare l’ancora,non erano comuni navigatori del mare o semplici pescatori dato che una lunga sciabola gli pendeva sulla schiena o coltelli di varia natura agganciati nelle pieghe dei vestiti o nei posti meno impensabili; La prora la diceva lunga su quella nave: una gigantesca balista in grado di arpionare con molta facilità anche il legno più duro * vuoi vedere che le aperture che ho visto sullo scafo servono come finestre per lanciare altri dardi .. * il primo ufficiale si accorse che da quando i due passeggeri avevano messo piede a bordo si erano guardati in giro molte volte,specialmente quello con la strana maschera si era soffermato alla vista della balista << non temete non siamo pirati … anche se a volte ci siamo scontrati con loro eheh …… siamo dei semplici balenieri addestrati a resistere agli assalti dei ladri >> il primo ufficiale porto li davanti alla poderosa arma per poi indicargli di osservare più attentamente la chiglia della nave << come vede lei stesso,i nostri territori di caccia ci spingono nelle regioni ghiacciate a volte e senza una di quelle sicuramente rimarremo arenati …. E moriremo di freddo nel giro di pochi giorni >> una struttura rompi ghiaccio era montata sul davanti della nave proprio sotto alla scultura in legno di un cavallo che saltava le onde marine * ghiaccio o legno non fa differenza …. m questi non me la raccontano giusta * non era saggio indugiare ancora a lungo sulle loro credenziali pertanto decise di rivolgersi direttamente al capitano per saperne di più. Vennero condotti nella sua cabina e lasciati soli con lui; Li scopri che il veliero faceva capo sulle coste di Kiri una volta l’anno,solo dopo aver conquistato dal mare il prezioso olio di balena molto pregiato e ricercato sul mercato;la coincidenza voleva che proprio oggi partissero di nuovo per iniziare un nuovo proficuo viaggio. Sul diario di bordo i due passeggeri Li e Majeed erano stati registrati come semplici marinai ma il capitano gli mise a disposizione due brande riservate sottocoperta in modo che la loro presenza venisse notata da pochi. << se per voi va bene capitano detesto rimanere con le mani in mano durante un viaggio …. Quindi vi aiuterò come meglio posso >> era la verità lo spadaccino infatti aveva prestato servizio più di una volta su una nave e con dedizione aveva acquisito la praticità necessaria per essere un buon marinaio,e inoltre stando a contatto con loro forse sarebbe riuscito scoprire chi erano in realtà << io vado a schiacciare un pisolino in branda Majeed,ci vediamo a pranzo … a siamo in missione segreta sarà meglio levarci questi abiti troppo vistosi ….. dobbiamo apparire come marinai scelti non come ninja d’elite ahaha …. A dopo >>.

    Il sonno temprò nuovamente le energie di Li che si sentiva carico e pronto ad affrontare qualunque cosa,aveva dormito più tempo del previsto infatti il pranzo servito nella cambusa era già stato passato lasciandolo nuovamente a bocca asciutta,anche questa volta; si tolse gli indumenti e la corazza per sistemarli dentro una sacca che ripose con grande cura in un angolo del loro giaciglio,coperto da alcune lenzuola;lo avrebbe recuperato all’arrivo sulla terraferma;rimase solo con un paio di pantaloni e una maglietta bianca. * vediamo un po’ la situazione qui * nel pieno pomeriggio non c’erano molte mansioni da eseguire a parte pulire a fondo i ponti con spazzolone e secchio; la maggior parte dei marinai si trovava sotto coperta a giocare a carte o a dadi;solamente due di loro erano appostati sopra l’albero maestro come delle sentinelle di guardia * credo sia arrivato il momento di dargli il cambio * ; convincerli non fu affatto difficile,bastò solo dire le parole adatte che in un lampo smontarono dalle loro posizioni per andare anche loro a divertirsi un po’. Sentire il vento sulla faccia e la spuma dell’onda era un toccasana in quella situazione,specialmente se unita alla ricerca della pace interiore che ogni spadaccino ricerca nelle proprie azioni,seguire il lento sciabordare delle onde che si infrangono sullo scafo costituiva un effetto rilassante per il suo spirito. Il viaggio sarebbe durato all’incirca due giorni, forse sarebbe riuscito a scoprire qualcosa di più sul misterioso equipaggio del cavallo del mare. Una voce amica lo desto da quell’attimo di pace riportandolo nuovamente nella realtà,Majeed era al suo fianco adesso,forse lo aveva cercato sulla nave dopo essersi accorto che nella branda non c’era più << cosa chiedere di meglio della visita un buon amico e una vista del genere per concludere la giornata nel migliore dei modi >> ,Majeed però non era solo venuto per fare compagnia al kiriano ma anche a rivolgergli alcune strane domande su un clan di ninja che si facevano chiamare Dragoni oscuri;dal tono della sua voce comprese che la cosa lo riguardava molto da vicino ma non se la sentiva di scavare a fondo nel suo passato per conoscerne l’origine << Non conosco queste persone,mi dispiace Majeed …… anche se 2 mesi fa,durante una missione, mi sono imbattuto all’interno di uno strano santuario …. Che portava chiaramente la firma di Oto tra le sue strutture ….. forse i due casi sono isolati ma se vuoi ricevere una risposta soddisfacente e veritiera devi dirmi di più sul loro conto >> non voleva apparire sgarbato e deludere le speranza dell’amico ma senza conoscere i dettagli di questa presunta organizzazione segreta non poteva avere la certezza di dire di averli incontrati, e poi se rappresentavano una seria minaccia per la nazione era più che giusto occuparsene con le dovute maniere. Il tempo necessario a raggiungere lo stretto di Oto filò via come un lampo,ed anche se Li passo la maggior parte del tempo ad aiutare l’equipaggio dell’imbarcazione non riuscì a cavare un ragno dal buco sul loro vero scopo di vita,la prossima volta forse ci sarebbe riuscito.

    RIFORNIMENTI E ORDINI

    In questa parte del viaggio avrebbe seguito le argute indicazioni del suo compagno per trovare prima un luogo in cui rifornirsi di armi e poi giungere al confine di Taki per ricevere le istruzioni seguenti per continuare lo svolgimento della missione; Prima di partire Majeed gli spiego per filo e per segno l’itinerario da seguire,soffermandosi specialmente sulla parte che riguardava l’armeria della foresta labirinto sorvegliata addirittura da un orso gigante come guardiano << non è nel mio stile ripiegare ad una sfida misteriosa come questa ma eseguirò alla lettere ogni tua decisione >> . Mantenne la promessa al massimo delle sue capacità e poi si sentiva strano ad essere lui la preda invece che il cacciatore,gli alberi che erano tutti uguali a seconda di dove giravi lo sguardo * adesso so come si sente una preda braccata dal predatore * . Un armeria leggendaria era la prima volta che la visitava e sicuramente il proprietario avrà sentito di fama la rinomata sede degli spadaccini,patria dei migliori fabbricanti di spade del mondo;aspetto il segnale del suo compagno per presentarsi al vecchio artigiano,con la grazia di uno sparviero esegui il saluto degli appartenenti alla casata del falco in questo modo oltre a dare prova di eleganza mostro per svariati minuti la fattura eccezionale di una delle sue spade durante l’esecuzione * dai perché non mi lanci contro il tuo orso gigante …. Ho proprio voglia di farmi uno spezzatino * il vecchio sembro più interessato alla spada che al suo possessore quindi mostro un rapido inchino facendo segno ai due occupanti di entrare nella sua umile e gigantesca bottega. Li compro un tonico della guerra utile negli scontri difficili,un sigillo esplosivo e 4 Uciha shuriken che uniti alle poderose spade che aveva con se erano più che sufficienti per sbaragliare gli eventuali nemici ostili. Il confine per Taki era ormai vicino e sia Li che Majeed stavano aspettando di ricevere i nuovi ordini. << Da adesso in poi avrò bisogno di Lui è la prima volta che visito questa nazione e non ci tengo ad essere attaccato alle spalle >> compose in rapida successione i sigilli per poi evocare Horus, che presento seduta stante al suo compagno << Majeed,Ti presento Horus dei falchi d’argento >> il giovane falco inclino la testa in segna di saluto e aspetto di ricevere gli ordini da suo fratello << Perlustra la zona dall’alto amico mio,non vogliamo seccature come trappole o attacchi a sorpresa … ora Va! >> bene ora che si erano schermato contro anche queste possibili minacce era pronto ad entrare nel vivo della missione,ma mentre aspettava di ricevere le direttive anche lui voleva chiedere alcune cose al suo compagno di squadra << Forse non è il momento più adatto per farti una domanda come questa Majeed … e capirò se non vorrai rispondermi perché ancora non ti fidi abbastanza di me …. come saprai io sono un cacciatore di taglie e so che dal tuo villaggio sono scappate due persone …… posso sembrarti troppo diretto con queste parole ma apprezzerei molto conoscere di cosa sono capaci,la loro abilità innata se la posseggono e altre notizie relative alla loro vita e motivazione del tradimento >> forse non era stata una buona idea domandare queste cose in questo momento …..

    CITAZIONE
    a te zang ^^
    p.s gamered guarda che i falchi ce vedono molto bene anche a 100 m di altezza ahahaha

     
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  8. ¬ Zangetsu
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    legenda:

    Parlato Majeed
    Pensato Majeed
    Parlato Li


    L'incontro con Li fu una sorpresa che non mi lascio indifferente, la mia reazione nel guardarlo negli occhi dopo uno scontro di proporzioni distruttive era gelida come la neve che sentii quella volta su il viso mentre stramazzavo a terra circondato da flash che mi riportavano indietro nel tempo, ora invece lo incontravo sotto spoglie diverse, stava per farmi conoscere il vero Li.
    Un'altro incontro si presto ad arrivare quasi subito, il mizukage apparve nella nebbia, la sua espressione rigida non era etichettabile a quella di un ragazzino di appena dodici anni,.
    Le sue parole scorrevano come un fiume in piena in quel momento di imbarazzo da parte mia, prendere ordini da un bambino non era facile, surclassando questo particolare riuscii a farmi forza inghiottendo il boccone amaro, la missione che ci stava esponendo consisteva in una missione di spionaggio come mi aveva accennato in precedenza, a occhio sembrava una cosa semplice, dovevamo prendere un carro arrivare al molo prestabilito e da li in poi sarebbe giunto il mio momento, ma questo era quello che pensavo io, durante il discorso del kage Li davanti alla parola Libeccio impallidii.
    La parola tanto odiata dal mio compagno era il nome del molo che dovevamo raggiungere, non riuscivo a capire per quale motivo quel molo procurava tanta paura a un ninja di quel calibro.
    Nel frattempo la nebbia continuava a dominare la zona, il kage ormai se ne era andato lasciandoci al nostro destino, senza perdere tempo Li esamino il carro che il kage ci aveva dato in dotazione, c a occhio sembrava essere in buono stato, non dissi niente a riguardo non volli esporre il mio pensiero, visto e considerato che per arrivare a kiri avevo utilizzato una bagnarola, per me vedere quel carro in piedi era più che sufficiente.
    Prima di partire Li mi fece una raccomandazione che riguardava il luogo che dovevamo raggiungere, raccomandazione che non gradii molto, a quanto stavano le sue parole il molo non era raccomandabile, visto che mi aveva chiesto di rimanere in allerta, davanti a ciò non potetti dedurre altro, finalmente mi spiegavo la paura che aveva provato prima quando il kage pronunciò il nome del molo.

    Cominciamo bene, se devo restare in allerta significa che il nostro cammino sarà pieno di pericoli, il problema principale che mi tormenta è quello che non posso combattere, se incontro un bastardo saprò resistere ? speriamo di si.

    Bramavo del sangue, volevo del sangue macchiato e corrotto da questa società ormai disorganizzata, era lo scopo per il quale da parecchio tempo aspiravo a diventare assassino, ripulire il mondo dalla feccia era il mio sogno, amavo sguazzare nella provocazione dei poveri disgraziati che per sbaglio incontravo su la mia strada.
    Con l'acquolina in bocca al solo pensiero di incontrare malviventi continuavamo il nostro viaggio, il carro saltellava tranquillo su la strada sferrata che stavamo percorrendo, a torno a me e a Li regnava il silenzio, silenzio che che poco dopo venne spezzato da Li stesso.

    Che sia la Libeccia o la Giudecca non fa alcuna differenza …. Il Mizukage ci ha scelto proprio un bel settore da visitare a quest’ora della notte e con questa bruma leggera …… diamo l’idea di una coppia di fidanzati che si è smarrita nel peggior posto in cui un turista non vorrebbe mai incappare nel suo giro turistico!

    Rimassi a fissarlo per qualche secondo, non sapevo cosa rispondergli, volevo dirgli si non poteva farmi regalo più grande, ma non potevo, per mia sfortuna dovevo controllarmi e resistere, non volevo far saltare la nostra copertura.

    Peccato che tu non sei il mio tipo, e poi io odio il turismo, preferisco attraversare vicoli bui e malfamati non so se rendo l'idea ...AHAHAH..

    Mi chiedevo quanto potesse ancora mancare ad arrivare al molo, ero impaziente di vedere cosa potesse riservarci, se Li aveva detto il vero sicuramente ci saremmo divertiti, anche se preferivo che non accadesse nulla non volevo ritrovarmi accerchiato da assassini, non rientrava nei miei piani fallire la missione senza neanche cominciarla.
    Immersi nei miei pensieri Li tornò a parlare facendomi una richiesta che in quel momento mi sembro essere molto azzeccata, mi chiese di togliere il copri fronte e di trasformarmi in ambu cambiando il colore della mia pelle, forse pensava che il mio aspetto avrebbe potuto attirare l'attenzione.

    si forse ha ragione meglio dargli ascolto...va bene, sarà meglio oscurare il mio aspetto, ci sto lottando da una vita, non voglio avere occhi puntati a dosso anche qui a Kiri.

    Fin dalla mia infanzia il mio aspetto mi aveva procurato dolore, non avevo avuto una vita facile, venivo sempre messo da parte, e non venivo mai scelto da gli altri bambini per giocare a nascondino, nessuno mi voleva al suo fianco, non ero una persona affidabile, amavo restare nell'ombra, anzi no, mi avevano imposto di restare nell'ombra, non c'era giorno che vedessi giocare i miei compagni di accademia da lontano, seduto su la mia altalena che mi conduceva verso il cielo trasportandomi nel mio mondo immaginario, mondo che avevo costruito solo per sfuggire dalla realtà dei fatti, crescendo però iniziavo a prendere visione di ciò che mi aveva riservato il il destino, aveva infierito cosi tanto crescendomi nell'oscurità solo per farmi diventare ciò che sono oggi, ero un demone che mieteva anime, non dovevo far altro, il mio scopo era uccidere, i miei occhi color cenere parlavano chiaro, a salvarmi fu il mio maestro che poco a poco riuscii a farmi riemergere da un pozzo senza fine, facendomi capire cosa dovevo fare veramente per adempiere ai miei doveri da ninja, dovevo togliere tutto lo sporco che risiedeva nella gente, dovevo seguire la mia volontà ninja, la sua morte però mi fece riconsiderare tutte le sue parole, perchè combattere se alla fine devo restare a guardare le persone che amo morire ? . Dovevo convivere con il mio destino, e per farlo dovevo portare per l'ultima volta vendetta nella mia vita da emarginato.
    Dopo alcune minuti o ore di cammino iniziammo ad avvicinarci al porto della libeccia, quello che sarei andato a vedere a da li a poco sarebbe stato surreale, ne avevo frequentati a bizzeffe di posti malfamati ma quello a cui mi stavo dirigendo li batteva tutti, il tasso di criminalità in quel luogo era assai alto, si poteva intravedere l'oscurità che avvolgeva tali terre, davanti a tale scempio capii perche Li mi aveva avvertito e consigliato di restare in allerta,, non potevamo sapere quando un energumeno sarebbe saltato fuori provando a derubarci o semplicemente ad ucciderci per divertimento, a complicarci le cose c'era la segretezza che dovevamo avere nella missione, il mio compagno cercò di spiegarmi o almeno accennarmi qualcosa rispetto a cosa mi ero imbattuto, le sue parole risultarono erano triste, quasi si vergognava di quello che stava succedendo, ancora una volontà mi dimostrava che persona che era.

    Mi chiedo cosa stia provando adesso, io al suo posto mi sentirei arabiato e deluso...Tranquillo amico anche dalle mie parti la minestra è la stessa, solo che da noi a oto sono più furbi, e sanno come muoversi nell'ombra , l'uomo fin dalla notte dei tempi ha sempre agito di impulso, si è sempre opposto al percorso che le divinità hanno scelto per lui, purtroppo questa è la cruda realtà.

    Il mio istinto urlava e mi scuoteva tutto, da un po di tempo da quando Li era entrato in quella quella strada secondaria che ci avrebbe condotto al molo un gruppetto di persone incuriosite iniziarono a seguirci, a confermarmi il tutto fu la grande accerchiata che ci sommerse in un istante, non riuscivo a contarli i miei occhi coperti dalla maschera si era trasformati assumendo un colore rosso accesso, il mio compagno invece sembrava essere più tranquillo, talemnte tranquillo che sistemo la situazione da solo, con grande maestria aveva fatto indietreggiare gli assassino pronti a colpirci, davanti a quella strana situazione non poteii far nulla rimasi semplicemente a guardare, in quel istante ringraziai le divinità che mi avevano dotato un compagno con cosi tanto autocontrollo.

    Se fossi stato da solo sicuramente sarei cadute nelle loro provocazioni, per fortuna che Li ha saputo gestire il tutto.

    Finalmente ci avevamo lasciato indietro gli assassini e quella stradina buia, dopo ore di viaggio il molo si trovava davanti a noi, l'aria in quel luogo era diversa, non avvertivo più quell'aria tesa che fino a un attimo prima ci aveva fato da guida.
    Dopo qualche ricerca finalmente trovammo il traghetto in cui dovevamo imbarcarci, una volta salpati iniziammo a solcare le onde rigide che con gran forza scuotevano l'intero scafo, avevo alcune domande da proporre al mio compagno, domande personali che mi tenevo dentro da quando avevo messo piede a kiri, la mia intenzione era quella di chiedergli se sapesse qualcosa su i dragoni oscuri , un organizzazione che agiva per conto proprio, essa era nata a oto durante il periodo d'oro di orochimaru, lavorano per suo conto insieme alla mia famiglia che come lo stesso orochiamru aveva ereditato il dna Hebi, il loro obbiettivo era semplice, consisteva nel distruggere il mio clun che era a conoscenza della loro esistenza e prendersi oto manovrandolo dall'interno.
    Da poco avevano scoperto che dietro la morte della mia sorellina c'erano loro, e che anche dietro la morte di mio nonno c'erano l'ora, tutto questo l'avevo scoperto da gli appunti di mio nonno su il diario delle tecniche segrete del clun Wazuka.

    Li, vorrei chiederti una cosa, so già che potrà risultare fuori luogo, visto che stiamo solcando questo mare per raggiungere l'atto successivo della nostra missione, però io voglio fare questo strappo alla regola e chiederti se sei a conoscenza di un organizzazione chiamata il clun dei dragoni oscuri, sono venuto a sapere che si muovono nell'ombra e si spostano in continuazione, la mia fonte mi ha riferito che adesso si trovano a kiri.

    la mia domanda risultava davvero fuori luogo ma nonostante tutto continuai a chiedere informazioni per alimentare la mia speranza.

    Mi chiedevo se hai sentito qualcosa, è davvero importante, questa è una mi missione personale che mi porto avanti da anni...quindi Li se sai qualcosa dimmelo, te lo chiedo per favore.

    Tra i miei punti domanda e i miei perchè il traghetto giunse a destinazione, accantonai per un istante i miei problemi personali e presi in pugno la situazione, dovevo trasportare Li oltre il confine di oto per raggiungere il villaggio della cascata ma prima di fare questo dovevamo rifornirci di armi, conoscevo un luogo che poteva fare al caso nostro, esso si trovava poco prima del confine, il proprietario della dispenza si chiamava taka, la sua età si aggirava su la sessantina, era molto famoso per la qualità della sua merce, era talmente famoso che veniva considerato una leggenda, data la sua fama non tutti potevano accedere alla sua armeria, solo alcuni ninja del luogo sapevano dove era collocato: all'interno di una foresta una casetta in legno con un camino acceso regnava indisturbata, essa era protetta da trappole e da una creatura da richiamo di nome kujo, kujo era l'orso bruno di taka era la sua creatura da evocazione che utilizzava come cane da guardia, kujo aveva l'ordine di attaccare chiunque oltrepassasse il suo confine.
    L aforesta era molto fitta, il suolo era composto da terra e sassi, all'interno di essa si potevano trovare molte erbe mediche, io ero a conoscenza di come percorrere quel meandro di morte senza rischiare di restare decapitato o sbranato, dovevo solo dire a Li di seguirmi.

    Caro amico io prima mi sono fidato di te tu adesso fidati di me, per raggiungere il villaggio della cascata dobbiamo proseguire dritti, per poi svoltare a sinistra, da li a poco troveremo la strada principale dei serpenti grigi, essa ci condurrà verso i confini, ma prima di tutto dobbiamo rifornirci, ci servono armi, io conosco una armeria che si trova proprio su la nostra strada, c'è un solo problema, la strada è assai pericolosa, ci sono alcune trappole, e un orso gigante pronto a sbranarci, ma per nostra fortuna io conosco queste terre e sopratutto conosco taka il padrone della dispenza, so come aggirare il tutto, ma però ti avverto, dovrai restare appiccicato a me, entreremo in un labirinto, un labirinto di alberi, tutto ti sembrerà uguale, tanti che si sono avventurati all'interno di esso per trovare l'armeria leggendaria, alcuni hanno perso se stessi, si mormora che le loro anime ancora viaggiano all'interno di quel labirinto senza via di uscita. una volta che saremmo giunti presso il confine di kujo ti farò un cenno di fermarti, davanti a lui dovrai inchinarti e presentarti, se lui ti accetterà ti porgerà un inchino se non ti accetterà, be usa L'immaginazione.

    Finito di spiegare la situazione in cui stavamo per imbatterci entrammo dentro la strada dei serpenti grigi che ci avrebbe condotto verso la scorciatoia per giungere al confine con taki chiamata la foresta del labirinto, in quella zona tutto sembrava essere identico, non c'0erano suoni non c'era nessun odore, solo un vasto meandro di alberi e arbusti, neanche la vita si era interessata verso quel posto, a regnare in quel posto però c'era un uomo che era definito una legenda per via delle armi che fabbricava, il nostro obbiettivo era raggiungerlo ma per farlo avremmo dovuto evitare le trappole che si trovavano lungo tutto il percorso.
    Giunti all'ingresso della foresta, richiamai i miei serpenti a cui diedi l'ordine di sorvegliare l'intera area, conoscevo quelle terre, la foresta veniva usata da i mukenin quando si trovavano alle strette.
    La nostra avventura aveva avuto inizio e io da brava guida davo indicazioni a Li, superammo arbusti e ostacoli improvvisi, a renderci difficile il cammino era il suolo ricolmo di sassi che rendevano la strada sdrucciolevole , superati le trappole e superati gli arbusti la grande armeria di taka apparve davanti a noi, ad aspettarci c'era il suo orso che mi riconobbe quasi subito per via delle mie numerose visite con il mio maestro defunto.

    Kujo è bello rivederti taka è in casa ?

    Li senza perdere tempo fece il suo inchino, proprio in quel momento si trovò ad uscire taka, conoscendolo sapevo che più a restare impressionato del inchino era rimasto impressionato dalle spade di Li , una volta entrati, presi 5 uchiha shuriken - 2 fumogeni - 2 sigilli esplosivi, per un totale di 250 ryo.
    Presa la merce salutai taka e kujo, quel posto mi ricordava molto il mio maestro, visto che fu proprio lui a insegnarmi la strada per giungere fino all'armeria leggendaria.
    Usciti dal meandro senza vita, giungemmo ai confini con taki in men che non si dica, per incontrare il nostro referente.
    Nel frattempo Li approfitto di quella occasione per farmi alcune domande fuori luogo, non centravano niente con tutto il contesto creatosi, ma da buon amico ricambiai il favore che prima mi aveva concesso senza storie.

    Amico mio, il problema non è il momento, il problema è che le informazioni che tu mi hai chiesto sono segrete, non essendo un ambu non posso ancora accedere alla lista dei ricercati, ma posso dirti che so l'innata di entrambi, ti avverto se si lasciano crescere con il tempo diventeranno davvero pericolosi, se hai intenzione di catturarli devi prendere atto che uno possiede l'arte della lava e un'altro ha la mia stessa innata, l'arte dei serpenti, mi dispiace solo di non poterti aiutare, provo un grande rancore verso uno di loro due, è fuggito mentre non c'ero al villaggio, verso di lui nutro un profondo odio, quindi se scasalmente dovessi incontrarli dagli una sonora lezione anche da parte mia.

    Immersi nei nostri scambi di opinioni non ci restava che aspettare l'arrivo del referente che ci averebbe condotto verso il continuo della nostra missione, missione che poteva essere considerata fuori dagli schemi...
     
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    Ragazzi data l'assenza di Doltonzerk e l'abbandono di Angel dalla carica di staffer io e PMonkey continueremo la vostra missione, cercando di non cambiare i piani. Preferisco non valutarvi perché avete fatto degli Orrori che... va beh lasciamo stare. Vi prego di scrivere in italiano e di usare le proposizioni composte, non fare errori di sintassi e cercare di usare al meglio la punteggiatura. Usate un foglio elettronico così vi correggerà eventuali sviste.

    CITAZIONE
    Passiamo alla traccia successiva. Dopo qualche minuto d'attesa arriva la vostra guida, un vecchietto decrepito che si regge su di un bastone della vecchiaia. Vi porterà al di fuori della foresta, ci metterete circa 1 ora per attraversarla per il passo lento e pacato dell'anziano, e vi ritroverete vicino ad un piccolo villaggio che si frappone tra voi e la vostra meta. Arriverete davanti alla porta principale, ma troverete molte guardie e due, soprattutto, che perquisiscono chiunque entri nel villaggio consegnando a loro armi e dare le proprie generalità; vedrete un ninja ribelle perire sotto le spade delle sentinelle. Dato che voi siete in incognito la guida preferisce di guidarvi per un'altra strada. Il post termina con l'arrivo in un villaggio agricolo poco distante dal confine e li scoprirete che tutti sembrano discutere sulla bontà e la forza del Paese del Fuoco.

    Purtroppo non ho trovato un'immagine con un bastone, ma è come se l'avesse.

     
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    <<parlato Li/Dragone d'acciaio >>
    *Pensato Li*
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    Il rifornimento era andato a buon fine e dopo alcuni minuti di attesa al margine del passo, ancora non s’intravedeva all’orizzonte nessun segno del messaggero volante che recava gli ordini da eseguire nella seconda parte della missione. La domanda che il dragone d’acciaio spesso si poneva in situazioni del genere, era sempre la solita: Forse è stata intercettata dalle forze nemiche oppure il messaggero era perito durante il tragitto per circostanze naturali, chi può dirlo? * Non possiamo restare qua in eterno, siamo un facile bersaglio dato, la nostra posizione scoperta * ecco perché quando si dilettava nella caccia dei Mukenin tutto gli riusciva più naturale,considerando che era la sua testa a dettare gli ordini e non quella di qualcun altro. << Ma perché ci mettono tanto?! >> l’ennesima domanda lanciata al vuoto che non avrebbe avuto risposta; a un tratto però qualcosa cambiò sopra al palcoscenico naturale della natura, un rumore distinto di tre passi che si stavano avvicinando, fra l’altro uno di essi sembrava non essere un arto umano ma molto probabilmente un bastone o una gamba di legno a giudicare dalla cadenza del rumore. << Si sta avvicinando qualcuno Majeed, da nord! >> da lontano sembrava un vecchio decrepito che avanzava a passo tartaruga verso di loro ma era meglio non lasciarsi ingannare dalla superficialità visiva,poteva essere benissimo anche altre cose: come un assassino o un ninja nemico sotto mentite spoglie << Ditemi che non è vero!? >> i suoi timori erano fondati purtroppo quando il vecchio armato di bastone si presenta come la loro guida nei territori del villaggio della cascata, non era molto eloquente anzi con poche rapide parole, intimo ai due prestanti e focosi ninja di seguirlo; Con il volto coperto dalla maschera Li stava digrignando ripetutamente la bocca,ogni volta che fissava la schiena curvata dagli anni della loro guida * ci risiamo con le sorprese … io odio queste missioni costruite al minuto ….. le ho sempre odiate ….. lasciamo perdere poi i punti deboli in caso di attacco * era la verità non sopportava di essere tenuto continuamente all’oscuro delle fasi della missione,questo per lui molte volte si era rivelato più fonte di guai che di perfezione; Che bella sensazione era quella di osservare la vita del bosco in ogni sua fase,il dragone d’acciaio rimase allibito nella perfezione del ragno che tesseva la sua rete bianca per catturare le prede ignare, oppure del giovane picchio che martellava ripetutamente il tronco degli alberi per costruirsi un nido; Vi starete chiedendo come ha fatto Li ad osservare per filo e per segno tutto questo? La risposta è ovvia ed è proprio davanti a voi: la loro veneranda guida conosceva soltanto un solo ritmo di camminata, quello a tartaruga, ed è per questo che attraversare un bosco in una lentezza del genere è fonte d’ispirazione e concentrazione; Se la mente è occupata a guardare altro gli istinti omicidi o furiosi vengono facilmente allontanati << scusi signore non potremmo accelerare il passo,con questa andatura arriveremo alle prime luci della notte …. Se per lei è difficoltoso camminare posso portarla io >> tutto fiato sprecato, il vecchio non lo degno nemmeno di un secondo del suo tempo. Molte volte girò lo sguardo verso Majeed sperando che almeno lui fosse rimasto calmo dalla strana piega che aveva assunto la situazione * sempre che anche lui come me non stia pensando ad altro per evitare di rivolgere la sua concentrazione al vecchio * finalmente da lontano si riusciva a intravedere la fine del bosco, mancavano soltanto un centinaio di metri e quest’agonizzante supplizio sarebbe cessato << ancora non ci ha spiegato, dove siamo diretti? >> lo stava deliberatamente prendendo in giro a non voltarsi, niente nemmeno una sillaba veniva fuori da quella bocca decrepita! La strada maestra continuava oltre per alcune miglia verso ovest ma nel mezzo sorgeva un piccolo villaggio circondato da una palizzata di legno, c’era un insolito asseriamento di persone in fila davanti alla porta principale, alcuni erano mercanti altri contadini con i loro carri carichi di viveri ma c’erano anche ninja solitari che desideravano entrare nel villaggio. Le guardie cittadine stavano svolgendo i loro compiti raccogliendo le generalità di tutti i passanti e requisendo ogni tipo di arma che potesse nuocere all’equilibrio del paese * questa cosa non mi piace * mancava ancora molto al loro turno e di certo Li si sarebbe inventato qualche sotterfugio per non consegnare tutte le sue armi a mani estranee e poi non sarebbe stata una scelta saggia restare disarmati in un villaggio sconosciuto. Alcune urla attirarono il suo sguardo verso le guardie che sembravano oltremodo divertite che un passante si fosse rifiutato di consegnare le armi, il colpo fatale arrivo alle spalle e il giovane che si era rifiutato stramazzo al suolo grondate di sangue e con un’espressione incredula e spaventata, delle affilate alabarde cozzarono contro il suo petto trafiggendolo e arpionandolo a terra. << Non ci vanno leggeri con gli ospiti … che facciamo? >> combattere di certo non era l’opzione migliore, la loro missione doveva restare celata nell’ombra e una lotta non era il sistema migliore per restare anonimi; La guida sembrò intuire la stessa preoccupazione che da alcuni minuti svolazzava nell’aria pertanto cambiò drasticamente direzione conducendo Majeed e Li da tutt’altra parte << e questo è solo un villaggio di confine …. Chissà come si comportano i Ninja di Taki! >> dopo altre agonizzanti ore di cammino la guida sembro finalmente fermarsi nei pressi di un modesto paese di confine sprovvisto di mura e guardie, abitato principalmente da contadini e qualche fabbro. Gli unici frammenti di conversazione che Li sembro catturare nelle critiche locali riguardavano il paese del fuoco; veniva descritto con molta estrema bontà nelle sue leggi e la forza militare che disponeva era senza pari capace di reprimere con facilità qualunque nemico ostile * era meglio combattere con le guardie piuttosto che sentire simili assurdità *

    il controllo di ortografia e lessico l'ho fatto tramite word ^^ La traccia era corto non dava spazio a molto
     
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    Legenda:

    Parlato Majeed
    Pensato Majeed

    La tensione saliva a vista d'occhio, il tanto atteso referente che stavamo aspettando non accennava ad arrivare, nonostante io mi sforzarsi a scrutare l'orizzonte non intravedevo nulla, niente di niente, il tempo passava inesorabilmente e il cielo celeste tinto di arancio iniziava a chiudersi poco a poco, le nuvole stavano dominando il manto azzurro sopra la mia testa, speravo che non arrivasse un acquazzone, cosa probabile dato il clima temperato del luogo, d'estate si stava bene ma d'inverno le temperature miti riversavano pioggia in continuazione, e le gelate mattutine che si formavano su il il manto erboso anticipavano l'arrivo della neve.Non volevo restare un minuto di più in quel luogo, conoscevo la zona e sapevo bene cosa ci aspettava, quelle terre venivano calpestate da tanti criminali e restare allo scoperto non faceva altro che servirgli un piatto delizioso da pregustare lentamente. Preoccupato attendevo ancora l'arrivo del tanto atteso referente, non riuscivo a guardare in faccia adanos mentre mi parlava, ero nervoso, nervoso di restarci secco, non volevo assolutamente fallire un'altra missione, prima di partire mi ero prefissato di eccellere in questa nuova avventura piena di ostacoli, una missione di livello B non poteva farmi che bene, finalmente potevo sentire il brivido del pericolo, potevo sentirmi un vero ninja. Dentro la mia bolla di emozioni incontrollabili riuscii a sentire la voce di Li, dopo tanta attesa il nostro intermediario alla fine faceva la sua comparsa, oltre a udire l'avvertimento del mio compagno udii anche un esclamazione che decifrai quando mi voltai verso nord, a quel punto non potei che portarmi la mano destra verso il viso e pregare che tutto andasse bene.

    Di male in peggio, questa non ci voleva adesso oltre a tutelare le nostre vite dobbiamo fare da badante a questo povero vecchietto, mi chiedo chi glielo fa fare ancora alla sua età, anche se dobbiamo prenderlo come esempio, non è da tutti fare da scorta a una missione ninja a questa età avanzata, non posso che dire... tanto di cappello.

    Un vecchietto con un bastone stava per portarci fuori la foresta per raggiungere finalmente i confini del villaggio della cascata, ancora non potevo crederci, il suo andamento lento e le sue breve pause mi davano un senso di tenerezza, si vedeva che anche lui come me era stato un ninja, lo potevo leggere nei suoi occhi, non so cosa avrebbe dato per stare al nostro posto, ma si sà le vecchiaia è un brutta malattia che colpisce tutti, e anche io un giorno mi sarei dovuto armare di bastone per raggiungere il mio chiosco di ramen preferito.
    In confronto a me adanos era molto più ansioso, per tutta la durata del viaggio non faceva altro che sollecitare il vecchietto, anche se lui non se lo filava di pezza. Dopo tante ore di cammino finalmente giungemmo presso i confini del villaggio delle cascata, non era proprio il villeggio stesso ma ben si un piccolo villaggio che ne faceva parte, davanti all'entra c'erano molte persone, alcune con grossi carri , e altri con carretti che avevano come motrce le gambe del contadino, un particolare che risaltò subito fu una lite scaturita con i ninja che chiedevano i documenti a chi volesse varcare la porta, e uno scinoby che non avevo identificato bene a quale villaggio nascosto appartenesse, il forte scambio di parole degenerò quasi subito, le guardie persero la pazienza davanti a quell'uomo insistente, e senza perder tempo iniziarono a colpirlo ripetutamente dopo svariati fendenti di katana, davanti a quella scena orribile rimasi quasi pietrificato, mi chiedevo il motivo di tanta crudeltà, bastava solo fargli capire che senza nessuna carta di permesso non si poteva entrare, pestarlo in quella maniera era da vigliacchi, per un istante, intravedetti lo sguardo di quel ragazzo agonizzante a terra, non potrò mai dimenticare come mi guardava, aveva paura, non voleva perdere la vita solo per una sciocchezza, aveva capito di aver sbagliato, conoscendomi tentai di resistere davanti a tale scempio, strinsi forte le mani a pugno e portai leggermente il piede in avanti, la rabbia mi stava corrodendo il senso della ragione, fu proprio in quel breve isolamento dal mondo che la voce di Li tornò a risuonare nell'aria gelida, ancora una volta mi aveva aiutato a non perdere la ragione, riportai il piede indietro e mollai la stretta alle mani, lo guardai e annui, non sapendo cosa rispondergli, il vecchietto subito dopo aver udito il punto di domanda fece un segno di seguirci, stava per farci oltrepassare i confini senza dover passare la dogana, aveva salvato la vita a quei due disgraziati che tenni puntati fino a quando non uscii dalla loro visuale.

    Dovete solo pregare che non vi rincontrerò in futuro...Li non ci resta che fidarci del vecchietto, poi penseremo al resto.

    Seguimmo il vecchio ancora una volta, mi fidavo di lui e di sicuro sapevo che ci avrebbe condotto indisturbati presso taki. Giungemmo dopo alcune ore presso un villaggio senza mura di cinta e guardie, era un piccolo villaggio di taki che sopravviva grazie all'agricoltura, le loro abitazioni erano più che capanne solo alcune erano rifinite in legno massiccio. L'accoglienza non fu delle migliori, non avevamo fatto in tempo a fare un passo che ci ritrovammo tutti gli occhi puntati a dosso, dal'tronde quella gente non amava stranieri nelle loro terre, per questo ci guardavano con sospetto, passando in mezzo a loro notai che alcuni non avevano badato a noi, e con grande indifferenza continuavano la loro routine giornaliera, tra le tante persone ce n'erano alcune che parlavano troppo, le loro discussioni trattavano maggiormente su la grande prosperità che aveva la nazione del fuoco, la stavano elogiando come se qualcuno avesse fatto propaganda per ricevere la benevolenza di quella gente.

    Bene bene...inizio a capire cosa volesse dire il mizukage.
     
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    Voto Adanos:7
    Abbiamo notato con piacere che il post è privo di errori grammaticali e di battitura e nonostante qualche piccola dimenticanza nella punteggiatura, è comunque tutte molto più che sufficiente.
    Per quanto riguarda la narrazione bella la caratterizzazione del pg, con tutta l'irritazione ecc. Forse un po frettoloso nel finale nel descrivere il vilalggio ma nulla di che. (:

    Voto Zan:7
    Anche nel tuo caso abbiamo constatato che i periodi sono strutturati in maniera corretta e la lettura risulta scorrevole e fluida, cerca solo di fare attenzione a qualche piccolo particolare come le ripetizioni o il semplice fatto di chiamare il pg del tuo compagno Adanos (nulla di tropo grave comunque) (:
    Per il resto vale quello che ho detto al tuo compagno:bella la parte in cui descrivi la violenza contro il ragazzo alla frontiera.

    Bene continuiamo...

    CITAZIONE
    Dopo l'arrivo nel villaggio decidete di iniziare la vera e propria missione di spionaggio e quindi inizierete ad inoltrarvi nel paese visitando qua e la alcuni paeselli posti lungo il vostro cammino.
    Descrivete la raccolta di informazioni in 4 villaggi, in tutti riscontrete quello che gia avete scoperto nel primo, ovvero una spiccata simpatia verso il paese del fuoco e i suoi ninja; nel terzo paesino farete un pò troppe domande e le persone arriveranno a scoprire che siete ninja stranieri e per evitare il linciaggio(o il massacro di innocenti) vi troverete a fuggire (mi raccomando belle descrizioni, anche buffe magari).
    Infine arriverete in una città più grande,la quinta che visiterete, dove troverete in piazza diversi ninja del paese del fuoco che con parole altisonanti descrivono a un gran numero di abitanti i pregi dei ninja della foglia e allo stesso modo le orribili barbarie commesse da quelli degli altri paesi (descrivete un racconto di Kiri,Ada, e uno di Oto,Zan)
    Terminate il post con il finire del discorso e con l'applauso della gente che convinta dalle parole dei ninja deciderà di arruolarsi nella "milizia di difesa del paese del fuoco" per proteggere il proprio villaggio.

    Buon lavoro!
    Per problemi mp a me o a Van! (:

     
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    Parlato Li
    Pensato Li
    Parlato Bambino/bruto
    Parlato ninja di konoha

    Le Indagini

    Dopo essersi allontanati dal nugolo di belle parole che colmavano le strade del piccolo paese, Lì non era per niente sicuro che la loro deviazione da quelle parti fosse stata una pura coincidenza; inoltre gli era difficile pensare che gli abitanti di una nazione come Taki elogiasse cosi apertamente un altro paese rinnegando le proprie origini. Il paese del fuoco si stava muovendo sulla grande scacchiera, il suo occhio vorace si era posato indubbiamente sui territori della cascata e questo non aiutava la causa di Oto e Kiri; Dovevano essere fermati. Insolitamente la strana guida che alcuni minuti prima li aveva condotti fin là era sparita nel nulla, lasciando i due ninja completamente soli in quella terra sconosciuta e ostile. Per non destare troppi sospetti tra la popolazione locale Li intimo al suo compagno Majeed di continuare a camminare come se non fosse accaduto nulla << Non abbiamo ricevuto ordini scritti amico mio, ma suppongo che la nostra missione consista almeno per ora nel raccogliere informazioni ….. avrai sicuramente notato che l’ombra del paese del fuoco incombe sopra di noi ….. voglio scoprirne il motivo >> sapeva perfettamente che non poteva obbligare Majeed a risolvere quel enigma,in fin dei conti dalla loro venuta mai una volta era stata mandata una missiva scritta << per coprire meglio la zona io dico di divederci …. Forse esistono altri piccoli paesi, come questo sparsi in lungo e in largo nella regione ….. >> L’unico problema si poneva nello stabilire un punto di raccolta in cui rincontrarsi dopo aver investigato, era la prima volta che visitava quelle terre e visto che la guida si era magicamente volatilizzata doveva improvvisare qualcosa << venendo qui ho visto un cartello che riportava la scritta di un villaggio …. Gakoro ….. forse si tratta di un villaggio più grande di questi qui …. Vediamoci davanti alla porta cittadina, prima che il sole cali >> le informazioni che aveva lo spadaccino erano assai scarse e non poteva garantire che fossero esatte, maledì mentalmente il vecchio decrepito per averli abbandonati al loro destino, senza nemmeno dargli una mappa della regione; Prima di andare definitivamente per la sua strada, Li si rivolse ancora una volta al suo compagno << Buona fortuna Majeed …. Cerca di non cacciarti nei guai >> dopo uno sonora risata e una calorosa stretta di mano rivolse la sua attenzione a Ovest,quella sarebbe stata la direzione che avrebbe preso per cominciare le sui indagini; per precauzione si tolse il copri fronte della nebbia per non attirare troppi sguardi su di se, non che passasse inosservato uno straniero armato fino ai denti di molte spade * meglio passare per un mercenario … che un ficcanaso ehe * .

    La geografia del paese della cascata non era molto difficile da afferrare, più si procedeva verso l’esterno maggiori possibilità si aveva di ritrovarsi nei paesi agricoli o in qualche snodo commerciale; la domanda principale che si poneva Li nel suo peregrinare da un posto all’altro era sempre la medesima: che diritto aveva un uomo di imporre la propria volontà su altri essere viventi! In fondo esistevano soltanto due cose che accomunavano tutte le nazioni: La ricerca di un maggior potere e l’illusione della sicurezza * spero di sbagliarmi ma comincio a capire per quale motivo il paese del fuoco nutre uno spiccato interesse per questa nazione * tra i suoi ragionamenti a occhi aperti, giunse infine ad uno dei villaggi successivi,per lo più 4 case come il precedente e anche qui non scopri nulla di nuovo a parte le solite lodi verso il paese straniero;c’era da sottolineare quanto gli apprezzamenti fossero sinceri,la gente era davvero convinta di quelle parole oppure c’era sotto qualcosa di più oscuro e recondito * Non si può valutare la grandezza di una nazione solo con qualche parola altisonante inserita nel contesto giusto * il messaggio mediatico però faceva breccia nei cuori di quelle persone come una freccia appuntita; Mentre Li sfilava sulla via principale, molte persone soprattutto bambini non gli staccavano gli occhi di dosso, però le loro espressioni non erano spaventate o sorprese come ci si aspetterebbe in queste situazioni ma erano calme e normali come se il dragone d’acciaio non fosse stato il primissimo uomo mascherato sul loro cammino * le cose si fanno sempre più interessanti * una piccola mano gli afferrò di sfuggita una parte del vestito e questo costrinse il dragone a fermare i suoi passi sulla strada; osservò più attentamente colui che con tanto ardire lo aveva trattenuto, era un bambino di circa 4 o 5 anni,la madre stava poco più indietro immobile con un espressione allibita e spaventata * forse crede che abbia cattive intenzioni .. * la domanda del bambino però fu più affilata di una spada conficcata nel cuore << Sei un ninja di Konoha? Sei venuto qua per proteggerci? >> non era saggio infrangere l’illusione di quel bambino e non voleva far preoccupare mezzo villaggio distruggendo la sua copertura << si sono in perlustrazione …. Non avete nulla da temere quando ci sono io >> la risposta sembrò piacere molto al pargolo che corse a gambe levate incontro alla madre ripetendo ogni secondo << Hai visto mamma anch’io ne ho visto uno >> la donna si inchino leggermente verso il basso riacquistando velocemente il colorito perso e poi con in braccio il figlio si allontano dalla scena definitivamente. Troppe persone si erano fermate a vedere il delizioso quadretto e Li non poteva indugiare ancora a lungo a sostare in qual luogo,c’era ancora molto da scoprire e poi non aveva la più pallida idea di cosa si aspettassero da lui. Il secondo villaggio visitato come i precedenti non portò a miglioramenti nella sua indagine;anzi la voce che lui era un ninja d’elite di Konoha si era sparsa in quel luogo con una velocità incredibile e molti applausi e grida di incitamento lo seguirono per tutta la breve permanenza in quel posto * anche qui ho fatto un buco nell’acqua … comunque qua intorno ci dovrebbero essere una manipolo di anbu di Konoha che diffondono queste verità di paese in paese …. Se fossi cosi fortunato da trovarli * .
    Non c’era tempo da perdere, doveva a tutti i costi riuscire in quell’impresa, ma prima di continuare sapeva benissimo che non era saggio addentrarsi in territori sconosciuti con la possibilità di ingaggiare scontri sanguinari a stomaco vuoto, quindi si fermo a riposare sotto la chioma di un albero vicino alla strada e consumò quel poco cibo che si era procurato passando di paese in paese << Chissà Majeed se ha fatto più progressi di me? >>.

    Il terzo paese che visito, con grande fortuna non lo acclamò appena mise piede sulla propria strada, questo era un bene perché almeno avrebbe potuto investigare conservando un minimo di discrezione; c’era una taverna lì vicino e anche se il pomeriggio non era il momento migliore per trovare il tutto esaurito valeva la pena di scambiare qualche domanda amichevole con gli occupanti locali. Ordino una birra all’oste e con la scusa dell’attesa cominciò a porre una serie di domande a voce alta affinché fossero sentite da tutti quanti << Non capisco perché dovunque io vado, sento parlare della benevolenza della nazione del fuoco …. Eppure il nostro paese non ha bisogno di simili propagande straniere … dico bene! >> sollevando il calice verso l’alto con la sua ultima battuta, la risposta però non fu strepitosa come ci si aspetterebbe in questi casi anzi un silenzio raggelante si diffuse per tutta la sala << siete tipi di poche parole …. A quanto vedo …. Che diavolo vi hanno promesso quelli di Konoha per conquistarvi in questo modo? >> la situazione non era troppo rosea giacché altra gente era entrata nella locanda attirata da quelle strane domande pronunciate a una voce cosi alta che persino da fuori era stata avvertita. All’inizio la sala ospitava pochissime persone adesso invece era tutt’altra cosa << siamo in un paese libero ..che vi prende uno bravo cittadino non può chiedere il motivo di tutto questo buon’umore? >>, l’oste finalmente torno dal retrobottega reggendo il vassoio con l’ordinazione sopra, anche lui per alcuni secondi fisso i suoi compaesani in cerca di una spiegazione a quella loro, improvvisa entrata << certo che ci hai messo tanto …. Dove l’hai presa questa birra da Konoha ahaha …… è questo che vi ha offerto? Della birra >> niente nemmeno con quest’ultima frase a effetto era riuscito a smuoverli dal loro forzato silenzio << si trova più allegria in un cimitero! Che vi hanno tagliato la lingua? Si può sapere che succede per Diana! >> un energumeno prese la parola per primo, dai muscoli sviluppati era una taglia legna ed anche bello grosso << per essere uno di Noi ..fai troppe domande per i miei gusti …. Scommetto che sei uno schifosissimo ficcanaso! Le nostre leggi sono molto rigide su quest’argomento! Ti consiglio di filartela se non vuoi guai! >> un po’ per la birra che aveva ingerito e un po’ perché voleva farsi due risate Li rispose sfrontatamente a quella ridicola minaccia << ma fatemi il piacere, in confronto a voi un branco di castori è più aggressivo ….. >> la goccia che fece traboccare il vaso fu servita su un piatto d’argento, adesso li aveva anche offesi e questo basto per chiudere il processo. Non voleva uccidere nessuno in quelle terre, sapeva che erano stati magistralmente fuorviati dai ninja di konoha quindi una ritirata strategica era l’unica cosa che poteva fare per risolvere quel piccolo fraintendimento. Salto oltre il bancone e poi fracasso una finestra per uscire illeso dalla locanda, la folla inferocita non voleva lasciarlo andare se non prima di averlo fatto a pezzi * Porca miseria a me e quando non tengo la bocca chiusa! * il villaggio era sprovvisto di molte abitazioni quindi seminare i nemici sfruttando i tetti era impossibile, non voleva voltarsi indietro per guardare; sapeva di averli tutti addosso ma continuando a correre dritto avrebbe solo fatto il loro gioco e si sarebbe stancato diventando la loro preda … quindi che cosa poteva fare? * Vai con il piano Beta-cometa* All’ ultimo istante prese una via laterale scomparendo per alcuni secondi alla vista della folla, dapprima evoco una copia superiore e poi si trasformo nell’unica oscura figura responsabile di quel grande impiccio: la vecchia decrepita guida armata di bastone. Tutto era pronto ormai, un secondo dopo la folla si riverso nel vicolo come un branco di bufali impazziti e rimase scioccata e divertita nel vedere che il fuggitivo aveva trovato pane per i suoi denti << cosi t’impari a parlare male del paese del fuoco! Brutta canaglia …. Che cosa credi che non possa sculacciarti per benino! >> Il vecchio era una furia agli occhi della folla, colpiva lo straniero con micidiali mazzate in ogni parte del corpo la più dolorosa fu all’inguine che lo fece urlare a squarciagola per alcuni secondi; Non appena si accorse che anche altre persone volevano avere la loro parte scappò a gambe levate senza mai girarsi indietro. Il vecchietto fu superato da tutti quanti << sono troppo vecchio per la corsa campestre …. Dategliele anche da parte mia! >> Il piano sembrava aver funzionato anche troppo bene visto che Li si sentiva molto in pace con se stesso * perché mi sento cosi bene? In fin dei conti le ho suonate a me stesso ehehe * Il tramonto era quasi alle porte ed era giunto il momento di recarsi a Gakoro per rincontrare Majeed, per sicurezza però decise di riassumere le vere sembianze solo dopo alcuni km dal paese.

    Non c’era ancora traccia del suo compagno davanti alle mura cittadine e che incredibilmente erano prive di guardie appostate davanti alla porta principale; con suo stupore si accorse che, in effetti, il paese era più grande degli ultimi visitati e forse avrebbe fornito maggiori informazioni allo spadaccino. << eccoti qui finalmente! Allora hai passato una buona giornata? Dimmi almeno tu che hai scoperto qualcosa di nuovo a parte le disgustose litanie sulla forza di Konoha ?! >> con rammarico anche il suo compagno gli comunico che non aveva fatto molti passi in avanti nelle ricerche; << speriamo che in questo villaggio la fortuna ci arrida >> c’era un insolito viavai di persone nel cuore del paese,tutti erano diretti nella stessa direzione e questo voleva significare soltanto una cosa: stava accadendo qualcosa nella piazza centrale. << Allora … o è la festa più tardiva del raccolto che abbia mai visto oppure stanno lapidando una donna o nella nostra migliore ipotesi … qualcuno sta facendo un annuncio …. Quale preferisci? >> senza attirare troppo l’attenzione Li si porto poco più avanti del nutrito gruppo di persone che circondavano la piazza,per precauzione si tolse la maschera per apparire come un ninja di passaggio piuttosto che una potenziale minaccia alla sicurezza. Nel mezzo c’erano molti ninja che riportavano l’effige di Konoha e anche alcuni anbu. Tutti quanti, a ruota stavano operando discorsi armoniosi e carichi di belle parole riguardanti la loro bellissima nazione << sembra che abbiamo fatto centro stavolta >> . I discorsi erano molto intensi e studiati per essere usati in quelle circostanze << Ricordate che Konoha è la patria d’origine dell’unico ninja considerato dal mondo il più forte di tutti, non abbandoniamo mai i nostri amici e gli alleati che stringono patti con noi non vengano mai abbandonati nel momento del bisogno …. Le nostre strade sono sicure e protette da qualunque minaccia ….. solo con noi avrete quella vita prospera e sincera che ognuno di voi sa di desiderare! >> in qual momento Li voleva vomitare a sentire tante idiozie tutte nello stesso discorso ma non era il momento più adatto nel dare sfogo ai suoi macabri istinti pertanto a malincuore torno a concentrarsi sull’obiettivo. Una parte del discorso lo interessava personalmente poiché era coinvolto in prima persona; un altro ninja di Konoha prese la parola << Diffidate da tutti quelli che provengono dal villaggio della nebbia …. Sono persone crudeli e malvagie ….. non vi fidate mai delle loro parole …… Una volta hanno persino mandato due dei loro assassini a uccidere i nostri studenti perché temevano quello che sarebbero potuti diventare una volta cresciuti ….. nella lotta è perito anche il loro insegnante che ha dato la vita per proteggerli ….. pensate a vostri figli che giocano spensierati nel parco …. E si ritrovano contro freddi assassini incapaci di provare pietà. Questo è il villaggio della nebbia …… Volete permettere che ciò accada? >> Molte donne presero in braccio i propri bambini fissando subito dopo L’anbu mascherato con sguardi carichi di paura; senza farsi sentire troppo Li manifestò un certo disappunto da questa grande menzogna << Non è per niente andata cosi! Soltanto la parte della morte del maestro è vera …. Tutto il resto è una futile invenzione politica >> i ninja del fuoco non si erano fermati solo a diffamare il villaggio dell’acqua ma anche al paese del suono era toccato lo stesso trattamento. Il discorso termino con un violento applauso generale che duro alcuni minuti prima di acquietarsi << Bene … chi di voi ora vuole arruolarsi nella milizia di difesa della nazione del fuoco? >> era questo lo scopo della loro venuta a Taki? << Adesso comincio a capire molte cose Majeed …. Konoha si è ridotta davvero in basso a usare simili sotterfugi ….. usare degli ignari civili come carne da macello …… che facciamo adesso? >>

    perfetto vai zang trovame un una parte ancora più buffa della mia ^^ riguardo la storia diciamo che ho preso spunto da una missione realmente accaduta ^^ in ultimo volevo aggiungere una frase del genere per chi si arruolerà riceverà un buono scontro del 20% al negozio d'armi e una porzione di ramen Gratis ahahhaha di certo Van se sarebbe piegato ma dopo andiamo oltre il ridicolo ahaha
     
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    Legenda:

    Parlato Majeed
    Pensato Majeed
    Parlato Li
    Parlato Kikio
    Parlato Piccolo Nemico
    Parlato Ninja della foglia


    Un forte vento colpiva il mio viso all'interno di quel piccolissimo villaggio, il vecchietto malandato che fino a un attimo prima ci aveva guidato era come scomparso nel nulla, Li che si trovava al mio fianco non sembrava affatto preoccupato, o almeno questa era la mia prima sensazione nel guardarlo, sapevamo entrambi che dovevamo trovare delle informazioni riguardanti quello che stava succedendo da un po di tempo in quelle terre, a primo impatto l'atmosfera del luogo sembrava essere serena, a turbarmi però cerano quelle continue lodi da parte dei cittadini verso il villaggio della foglia, tra me e me mi chiedevo cosa spingesse quelle persone a tenere su il piedistallo la nazione del fuoco, forse promesse, forse interessi a livello politici o forse per avere una posizione consona verso una presunta guerra ?. Le mie erano solo congetture infondate, per avere una solida sicurezza su le mie ipotesi dovevo solo indagare, anche se preferito risolvere tutto in fretta e procedere con i combattimenti all'ultimo sangue che tanto amavo, lo spionaggio non rientrava nelle mie mansioni preferite.

    Tranquillo Li cercherò di fare il bravo sempre se non mi mettono alle strette AHAHAH !

    Io e Li decidemmo di separarci per procedere con le indagini, non potevamo fare altrimenti, fare domande e muoverci in coppia avrebbe insospettito troppo i cittadini, e sopratutto avrebbe attirato l'attenzione di occhi nemici, tipo i ninja di konoha.

    E adesso da dove cominciò ?...bha penserò su il da farsi mentre raggiungo il prossimo villaggio, c'e ne sono all'incirca quattro prima di arrivare a gakoro, sarà meglio darsi da fare.

    Con passi lenti e decisi calpestavo il suolo delle strade sferrate di taki, raggiunto il primo villaggio notai un piccolo chioscchetto custodito da una vecchietta tremolante dal freddo, non aveva ne abiti pesanti e ne uno scialle con cui coprirsi, rimasi turbato da quella visione, vedere una persona anziana in quelle condizioni mi procurava un forte senso di tristezza, davanti ai suoi due grandi occhioni che continuavano a fissarmi decisi di fermarmi per dare a lei qualche spicciolo e anche per approfittare di un bel piatto di ramen, decisi anche di approfittare della situazione per porli qualche domanda prima di procedere con la mia perlustrazione.

    Buon giorno signorina vedo che la casa oggi offre ramen, se posso ne vorrei una ciotola...La vecchietta fece un sorriso al giovane viandante che poneva davanti a lei, era chiaro che nessuno approfittasse delle sue doti culinarie, la gente preferiva altro al ramen...I miei tempi d'oro ormai sono passati, quello che vede è un accumulo di ossa vecchie e tremolanti...Majeed notò quasi subito le dita tagliuzzate dell'anziana signora, nonostante nessuno volesse il suo ramen lei continuava a cucinare ogni mattino, non si arrendeva al suo destino...MMM...che buono si vede che qui c'è lo zampino di una mano esperta, mi chiedo se ad aiutarla sia quest'aria di festa che da giorni invade le nostre terre...Un silenzio si riverso a torno a majeed, davanti al suo quasi punto di domanda la vecchietta non volle dire una parola....Perchè non dice nulla, non capisce che forse posso aiutarla..Capisco non vuole condividere la sua gioia con me, fa niente, ma prima di andare voglio darle questo, è un mio mantello che non uso più, la terrà al caldo anche se un po malandato.

    Kikyo la vecchietta che poco prima avevo incontrato aveva gradito non poco il mio regalo, indosso subito il mio mantello per poi scoppiare in lacrime, per non seguirla nel pianto presi 50 ryo e li poggiai su il tavolo per poi salutarla e andarmene, con quel gesto capii che anche i duri di cuori possono donare qualcosa alla gente,. Proseguii la mia avventura tra i restanti villaggi, con il primo e il secondo non avevo ricavato niente di che speravo di essere più fortunato con il terzo, mi armai di ottimismo e tentati il tutto per tutto, mi avvicinai a un gruppetto di persone e tentai un approccio.

    Salve sono di passaggio posso chiedervi cosa succede ?, in queste ore vedo che la gente è in un grande stato di agitazione, non fanno altro che parlare di Konoha...Il gruppetto si girò verso di me e uno di loro mi rivolse la parola...Bè se sei di taki dovresti sapere cosa konoha sta facendo per noi... Lo guardai attesi qualche secondo e poi risposi...A dire il vero sono stato via a lungo...Dal gruppetto di persone comparve un uomo che aveva l'aspetto di un folletto, era davvero bassissimo, talmente basso che mi arrivava alle ginocchia...Ehm Bè che te guardi ? ti avverto so piccolo e tosto...quindi aria...altrimenti chiamo i ninja di konoha, ho capito le tue intenzioni...Non potei non ridere non riuscii a trattenermi...OK OK...allora le vuoi prendere è...dai fatti sotto...Il furgoletto aveva alzato i pugni e continuava a incitarmi nel combattimento, con le lacrime a gli occhi cercai di rispondere...Su via s-sono un tuo c-concittadino, n-non sto ridendo per le tue dimensioni ma dalla tuo accento cosi bizzarrò, sei davvero buffo...Il piccoletto non demordeva e con gran coraggio mi sferò un calcio alla gamba...Prendete questo e porta a casa insetto...Da li a poco altre persone si unirono a lui mentre cercava di riempirmi di calci, cercai di evitare di colpirlo cosi decisi di scappare, cosa di cui mi pentirò più avanti...Ragazzi sta a scappa, al mio segnale scatenate L'INFERNO !... La mia fuga per lui segnava la sua vittoria, eccitato aveva indotto anche il resto degli abitanti a seguirmi per pestarmi...Djeeee che c'è l'avemo in pugno regà, daje tutta e pestatelo, tu che te guardi fammi sali su le tue spalle cosi lo prendo per il parrucchino a quel cetrullo de periferia...Tutto il contesto in cui mi trovavo era un barzelletta assurda, mi voltai per un secondo e vidi per un istante il piccoletto su le spalle di un energumeno tre volte la mia grandezza che incitava la folla inferocita, a seguirlo c'erano le donne del luogo con la veste alzata con a seguito i figli armati di pomodori, non sapevo proprio come uscirne...aooooo Regà sta a scappa...non me accannate proprio mo...e dajeee scatenate l'inferno e che diamine...L'unica via di uscita che riuscii a trovare fu quella di nascondermi dentro un cespuglio attendendo che il branco di leoni se ne andasse...E te pareva lo avete fatto scappa, non vojo senti ragioni mo lo trovate e lo pestate, dajee miei prodi...Finalmente ero salvo il cesare della situazione se ne era andato, senza perdere tempo mi avviai di corsa verso gakoro per incontrare Li.

    eccoti qui finalmente! Allora hai passato una buona giornata? Dimmi almeno tu che hai scoperto qualcosa di nuovo a parte le disgustose litanie sulla forza di Konoha ?!

    Meglio evitare tutti i particolari, essere assalito da un piccoletto con la sua banda di sciroccati è davvero imbarazzante come giornata tipo...Anche io non ho ricavato nulla tutti sono esaltati da konoha ho tentato a chiedere più volte ma nessuno ha voluto dirmi niente..speriamo che qui siamo più fortunati..

    Un gruppo di persone si stava riunendo all'interno della piazza, Li ci aveva visto giusto si trattava di una propaganda dei ninja di konoha, adesso era tutto chiaro, la foglia stava cercando di farsi buona taki inserendo dentro la testa dei cittadini futili illusioni.

    Gente chi vi parla oggi è la vostra salvezza, dovete avere fede in noi, siamo gli unici che in questo delicato momento vi sostiene, noi rappresentiamo la nazione del fuoco, l'unica vera patria di tutti i ninja, alla foglia abbiamo combattenti degni di essere chiamati shinoby, quindi non vi fidate di seconde parti, il mio compagno vi farà un esempio per farvi capire quanto le persone possono essere incapaci di portare rispetto verso il prossimo, nessuno come noi ama la pace.

    I ninja iniziarono a inventarsi storie per mettere in cattiva luce gli altri villaggi, il primo fu kiri, e il secondo guarda caso fu proprio oto.

    Le parole del mio compagno sono vere quanto quelle che sto per pronunciare adesso, durante il periodo di pace che regnava dopo la quarta grande guerra ninja , uno shinoby appartenete al villaggio del suono invase la nostra nazione, ci invase solo per un motivo, il potere, voleva impadronirsi delle nostre terre, per rubare i nostri segreti si intrufolo all'interno del palazzo del hokage, a quel tempo la sorveglianza della stanza era stata affidata a due genin appena usciti dall'accademia come prima missione di livello D, per lui i due ragazzi erano solo un ostacolo, gli uccise senza nessun problema, uscendo dal palazzo uccise altri genin e chunin, versò sangue su sangue. E' questo che volete, volete del sangue, volete che i vostri figli sguazzino dentro un limbo dove regna la parola uccidere ?. Io penso di no, se non volete questo non date retta a nessuno, fatevi cullare solo dalle nostre parole, questa notte potrete fare sogni tranquilli.

    Rimasi scioccato la versione della storia era stava modificata all'inverosimile, è vero un discepolo di orochimaru non che membro dei dragoni oscuri tento di saccheggiare konoha tempo orsono, ma i fatti furono ben diversi, Shingo cercò si di saccheggiare la foglia ma fu fermato davanti alle porte del hokage, fu pestato maltrattato perfino torturato, i due genin quel giorno morirono solo per colpa di 4 kunai vaganti, fu un incidente.

    E ti pareva non c'è storia che tratta di morte in cui il nome di oto non salti fuori , ormai siamo etichettati come mietitori di anime, e a pensare che a creare questo mattatoio fu proprio un loro ninja leggendario...che ironia...comunque non lo so Li qualcosa ci inventeremo, potremmo sempre far fuori quei due..tu che dici ? ahahah !...


    Edited by ¬ Zangetsu - 21/11/2011, 10:13
     
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  15. XxVanxX
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    CITAZIONE
    Adanos: Cerca di migliorare un altro po' su tutti i fronti, ma dai primi post vedo un certo surplus.

    Voto 7+

    Zan: Lo stesso che ho detto ad Adanos.

    Voto 7

    CITAZIONE
    Sentirete ancora quei ninja di Konoha parlare sul palco a vi indispettirete a tal punto da intervenire voi davanti a tutti gli abitanti del villaggio. Avete intenzione di far capire al villaggio di non credere alle menzogne dei ninja della Foglia, ma quest'ultimi, trovandosi in difficoltà, chiamano i rinforzi e per ovvie ragioni dovete allontanarvi, velocemente, da quella gravosa situazione. Descrivete una breve fuga e come riuscite a depistare i vostri inseguitori. Ormai è sera e vi accampate per riprendere le forze data la strana e faticosa giornata. Mentre state per assaporare la vostra cena (descrivete il modo in cui catturate la selvaggina oppure che vegetali mangiate, dipende con cosa cenate ) arriverà un attacco a sorpresa da due shinobi di Konoha, ma riuscirete a sviare il loro attacco e quindi ritrovarvi faccia a faccia con questi due nemici. Fermatevi a questo punto, se volete minacciarli o intimidirli oppure piangere potete farlo, ma niente attacchi per ora.

     
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26 replies since 26/10/2011, 18:54   879 views
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