Nabucodonosor

Legenda:

Parlato Majeed
Pensato Majeed


All'interno della mia stanzetta giacevo su il letto ancora vestito, fissavo il soffitto mentre la mia ombra veniva riflessa da una minuscola candela su di esso, le parete di quella stanza erano cosi monotone, perfino il letto non sembrava più lo stesso, e quella dannata finestra del bagno continuava a sbattere con prepotenza, come se mi stesse implorando di ripararla. Non c'era giorno che non mi chiedessi io cosa stessi facendo , e più me lo ripetevo e più i miei obbiettivi sembravano cosi futili, non c'era un sogno che volevo crescere, ma c'era un desiderio che volevo si avverasse, volevo essere libero, e per farlo avrei dovuto impegnarmi con tutto me stesso...Come ho fatto a non pensarci, il mio desiderio è qualcosa che mi farà ricordare negli anni avvenire...avevo paura, avevo paura di essere dimenticato, e gettato via. A farmi nascere questa paura fu un raccontato che il nonno mi raccontava sempre, esso narrava le vicende di un giovane ninja con la fissa di essere il numero uno. Con questo obbiettivo affrontò guerre, scontri con nemici fortissimi, e perfino ninja leggendari, riusci a farsi un nome ma poi venne annientato. Non venne distrutto da un nemico, ma da se stesso, fu colpa dei suoi stessi sentimenti: una ragazza su i vent'anni dai ricci capelli biondi e dalla postura aggraziata invase il suo cuore, per molto tempo rimase con lei, non affronto più guerre e non si scontro più con nessun avversario potente, se ne stava nella sua amata capanna con l'unica ragione della su esistenza, aveva perso ideali e il desiderio di essere ricordato scomparve, fino al giorno in cui il villaggio dove viveva venne attaccato, la giovane mori, e lui si imbatte in uno scontro avventato contro duecento nemici. Quel giorno perse tutto, il suo desiderio di libertà e la sua amata, ma ottene senza volerlo comunque il suo obbiettivo, quello scontro fu ricordato negli anni, e il suo nome venne scritto su fogli di pergamena che narravano la sua storia...Come da copione, quando cerchi di ottenere qualcosa la perdi, rifugiandoti in un mondo che non ti appartiene, è stato questo il suo errore, ha rinnegato il suo obbiettivo e ha perso...Mentre ricordavo la storia del nonno, iniziai a dare dei pareri su come quel ninja avesse affrontato la sua vita, volevo dire la mia a riguardo, e mentre lo facevo indossavo il mio pigiama per prepararmi per la notte. Mi addormentai con quella vicenda ancora viva nella testa.

Un brusco risveglio

Il tempo scorreva inesorabile mentre io dormivo profondamente nel mio letto, la finestra continuava a sbattere ma niente e nessuno poteva farmi aprire gli occhi, mi trovavo immerso nei miei sogni, fino a quando però udii qualcosa di strano: La prima finestra del bagno al pian terreno aveva cessato di sbattere, e un nuovo rumore che le mie orecchie non riconobbero incombo nella mia stanza da letto. Come un cane che finge di dormire tenendo un orecchio alzato scattai di colpo dalla branda poggiando i piedi nudi sopra il pavimento ghiacciato in marmo grigio e nero, indossai un cappotto e mi avvicinai con circospezione alla finestra che dava su il cortile, notai che la luce era spenta, ma non m impedì di notare due ombre riprodotte da una piccola candela che lasciavo sempre per precauzione accesa vicino la soglia della porta. La candela si spense nel giro di venti secondo confermandomi quello che stavo intuendo. Cercai di scorgere cosa stesse succedendo, cosi con attenzione senza farmi notare spostai la tenda che mi impediva la visuale, a quel punto udii un secondo rumore e una figura con un attrezzo in mano, forse un piede di porco stava lavorando per soggiogare i perni della persiana malandata, sapevo che non ci avrebbe messo molto visto che le finestre della mia abitazione erano più vecchi della proprietaria che me l'aveva affittata...Brutti bastardi, come osate entrare in piena notte nella tana di un orso, cercate rogna è ...A quel punto aprii la finestra e saltai dal secondo piano, ma solo allora mi accorsi che non avevo indossato i miei stivaletti, e che i due che stavano forzando la finestra stavano scappando, pensai di lasciarli andare ma non volevo la passassero liscia, cosi iniziai a corrergli dietro, i due però erano veloci, sfruttavano i tetti per seminarmi: scalzo non riuscivo a raggiungerli, sentivo le dita dei piedi congelarsi, e sotto la pianta del piede destro sentivo come un tepore caldo, era di sicuro sangue, a causarmi la ferita era stato il salto dal secondo piano...brutti bastardi, se mi ricapitate a tiro vi sbudello...con l'amaro in bocca tornai a casa lasciandoli andare, a quel punto ripresi a dormire con la speranza di averli spaventati a dovere. L'indomani mi alzai presto, e come sempre scesi in pigiama al piano di sotto per raggiungere il bagno trovando una bella sorpresa : I ladri erano riusciti ad entrare, i cassetti della cucina erano stati rovistati, e il tavolo giaceva rotto a metà su il pavimento, anche l'armadio era stato rovistato, i bastardi avevano gettato tutto fuori, come se stessero cercando qualcosa...Pensavo di averli spaventati, ma questi qui hanno fegato, sono tornati, e sono riusciti ad entrare, mi chiedo cosa cercassero da rischiare cosi tanto la pelle.. TOC-TOC....E adesso chi è .... Proprio nel bel mezzo della sorpresa mattutina sentii bussare alla porta, andai ad aprire in modo sconturbo ritrovandomi davanti un anbu, che non aveva gradito la mia reazione...OPS !...L'uomo mi consegno una missiva che riportava l'invito del kage a raggiungere il suo officio, davanti a tale notizia non persi tempo e mi preparai subito. Corsi come un matto fino a raggiungere il palazzo, come al solito passai i dovuti controlli e mi avviai verso la stanza dove avrei trovata la massima autorità del villaggio...Chissà se si tratta di una missione...spero di si, non ho proprio voglia di ripulire quello schifo, lascerò questa rogna a kensuke, il mio tutto fare...Raggiunta la stanza, bussai con forza alla porta del kokage, aspettando di ricevere la sua approvazione ad entrare...