Girone B (Senior) Angel in the Dark VS Misaki Mei

Su tre incontri Kirika ne aveva vinto solo uno e forse con molta fortuna, visti come erano andati gli altri due. Dare il massimo non era servito a molto, sopratutto dopo l'ultimo incontro, che era finito piuttosto velocemente. Di certo però, il prossimo scontro non sarebbe stata una passeggiata...per l'ennesima volta doveva fronteggiare un avversario che si era dimostrato davvero un osso duro negli altri scontri a cui aveva partecipato. Forse era quello che temeva di più di affrontare, il suo volto coperto da una maschera non le permetteva di carpirne le informazioni, ma di certo dal modo in cui combatteva si poteva dire che fosse una vera forza della natura. Tecniche a lei sconosciute fino al torneo e dalla potenza inumana. Un fuoco nero che bruciava inesorabilmente, che sembra essere ancora peggiore del fuoco comune. Nessuno avrebbe avuto piacere di affrontarlo, e di certo non lo aveva Kirika, ma le toccava. Il pubblico come sempre era palpitante e desideroso di nuove emozioni, nuovi scontri...e loro era la carne da macello che soddisfava i loro appetiti. Entrarono nell'arena i due contendenti, avviandoci al centro della stessa, con l'arbitro che giunse poco dopo accanto a loro. Kirika cercò il suo sguardo nelle fessure della maschera. - I suoi occhi..... - Lo sapeva...Himeko glielo aveva detto, sapeva a cosa e a chi stava andando incontro, e forse l'idea di ritirarsi prima che lo scontro iniziasse, prima che la sua pelle fosse contrassegnata da bruciature del fuoco nero, le era davvero passata per la mente. - Vorrei...potermi ritirare...non ce la faccio più...ma....ma....sarebbe un disonore troppo grande, per me...per Suna...soffrirò, soffrirò in silenzio se necessario, ma non mi darò comunque per vinta. - I due contendenti di questo turno si presentarono, benché ormai tutti si conoscevano già seguendo i rispettivi incontri. - Kirika...Kirika Misaki...spero sia un bel duello... - Ormai non c'era molto da dire, si aspettava solo che l'arbitro desse il via all'incontro, così che questo turno potesse iniziare e finire quanto prima.

Bene Kirika...Il mio nome...lo sai. Avanti, prima le donne, fatti sotto. - I due erano in posizione, l'arbitro diede il via, anche questo duello era iniziato. Il ragazzo sembrò concedere la prima mossa alla giovane, segno che era molto sicuro di se, così la giovane decise che avrebbe sfruttato questo vantaggio. Con i precedenti incontri aveva capito che non poteva di certo indugiare, ma dare invece tutta se stessa se voleva ottenere almeno qualche risultato. I due erano posizionati a 10 metri di distanza e teneva ben conto che l'avversario aveva una particolarità che gli avrebbe permesso di vedere molto bene i suoi attacchi, quindi doveva sfruttare tutto quello che sapeva a suo vantaggio. - Forza...iniziamo... - Decise di attuare una strategia a tutto campo, di continuo movimento. Mise mano al portakunai e prese due shuriken, per poi iniziare a correre in cerchio intorno all'avversario muovendosi verso sinistra, ogni tre metri avrebbe lanciato delle armi contro di lui. Iniziò con i primi due shiriken che aveva preso, mirando al busto, poi, per i successivi tre metri, fu la volta di due spiedi diretti alle gambe e nei successivi tre metri prese altri due shuriken da lanciare nuovamente al busto. Negli ultimi tre metri compose i sigilli e alzo del terreno per usare una delle tecniche basilari del suo villaggio, i proiettili di suna. Tre di loro si scagliarono contro l'avversario. Attacchi così sapeva che non lo avrebbero messo di certo in difficoltà, ma comunque lo aveva attaccato da diverse posizioni visto che si spostava sempre. Ma ora era la volta di iniziare a fare più sul serio. - Ora tocca a voi mie marionette... - Usando il primo rotolo attivò la sua innata richiamando la prima marionetta sul campo e prendendo anche gli altri due completò la sua formazione sul campo. Senza perdere tempo le inviò subito all'attacco, per rendere simultanei i loro attacchi così da garantirle una superiorità numerica. Le tre marionette percorsero i dieci metri che le separavano dall'avversario e sferrarono i loro attacchi. Kimimaro e Himimaro usarono le loro code, la prima girandosi in senso orario e la seconda in senso anti-orario, per colpire rispettivamente schiena e busto insieme, mentre Kurotorasuji arrivato davanti al nemico uso il veleno che portava con se, per creare del disagio all'avversario. Successivamente Himimaro sfoderò due grandi ali nere, simili a quelle di un demone. - ...è proprio il caso di privare la nuova arma... - Le ali contenevano quattro palle di luce, che azionato il meccanismo esplosero tutte simultaneamente, creando una forte luce che avrebbe accecato chiunque. Grazie alle ali però Kirika sarebbe rimasta a prescindere illesa dall'accecamento, così poté continuare la sua offensiva, infatti usò una tecnica del marionettismo con Kurotorasuji, le mille mani di marionetta. Il braccio della marionetta si aprì e una moltitudine di mani di legno uscì fuori dirette verso l'avversario accecato, pronto ad intrappolarlo e a immobilizzarlo. Mentre Himimaro rimase li, ad ali aperte per coprire poi il volto del nemico in linea d'aria con Kirika, Kimimaro fu invece richiamato accanto a lei, in caso di difesa.

Dopo gli attacchi della giovane suniana, fu la volta dell'Uchiha attaccare, prima di essere imprigionato infatti questi aveva creato ben tre copie, così che potessero loro portare avanti l'attacco mentre lui era immobilizzato. Una si mise dietro un'altra, ma non sembrò voler attaccare, quella davanti invece si scagliò subito verso Kirika. - Vuole provare un'attacco frontale? Beh troppo lento in questo caso... - Kirika decise di voler schivare l'attacco, ma portando sempre accanto a se la marionetta, come era solita fare nelle sue azioni difensive, provò a spostarti quanto più poté, indietreggiando almeno di quattro metri. Improvvisamente la copia però saltò in aria e un'onda d'urto si diffuse insieme a delle fiamme. Kirika aveva provato d indietreggiare e forse nella sua cautela di tenere la sua marionetta davanti a se era riuscita a deviare su di lei il danno. Ma l'attacco nemico continuò infatti prima una coppia di kuani si diressero verso di lei...e in questo caso usò la parata della sua arma di legno umanoide per respingerli, ma subito dopo seguirono una coppia di shuriken. - Attacca a tutto campo eh?! - Non usò la marionetta per parare stavolta, ma si limitò a schivare gli attacchi, ma tutti quelli non erano serviti che a distrarla. Infatti la terza copia si era scagliata verso di lei che la attaccò con una tecnica di elemento raiton. - Accidenti!!! - Le lame di fulmine la trapassarono ferendola. Nel frattempo la presa sull'avversario con la tecnica della marionetta era finita e il nemico era nuovamente libero. - Non mi faccio sconfiggere così...si continua... - Kirika indietreggiò di qualche metro, mentre con le su dita controllava tutte le sue marionette. Mosse Himimaro per portare un attacco alla copia difronte a lei, mente mosse di qualche metro anche Kurotorasuji. Portò con Himimaro un finto attacco d'ala, ma questa si spostò all'ultimo, mentre Kurotorasuji usò il suo meccanismo acquatico per attaccare la copia alle spalle. Riorganizzate le marionette e posizionandole tutte e tre insieme, mandò Kimimaro e Himimaro ad attaccare l'altra copia. Kimimaro lasciò fuoriuscire la catena dal braccio e Himimaro la prese tenendola tesa, così da provare il loro attacco combinato. Richiamò a se Kimimaro e Kurotorasuji, e una volta che furono davanti a lei, lasciò andare la presa, mentre inviò Himimaro davanti al nemico. Una volta lì Himimaro lasciò fuoriuscire una palla di luce per accecare il nemico e contemporaneamente un fumogeno che si sarebbe esteso nel mentre. - So che il fumogeno non serve con lui...ma posso provare ad ingannarlo... - Lasciò la presa di Himimaro e con una goccia di sangue da una delle sue ferite compose i sigillo e uso la tecnica del richiamo, facendo comparire sul campo il suo piccolo amico. Senza dire mentre era ancora accecato mandò il piccolo quetzal verso la nube di fumo e contestualmente usò la sua tecnica, la nube incendiaria. Kirika prese un kunai e un sigillo esplosivo e lo lanciò nella nube lasciandolo detonare.

Parte dei colpi raggiunsero l'avversario, ma non bastarono a metterlo seriamente in difficoltà, era davvero un osso duro, Kirika lo aveva capito e sapeva che avrebbe dovuto fare qualcosa di meglio a questo punto. L'avversario a sua volta utilizzò una tecnica del richiamo evocando un corvo gigante. - Anche lui un volatile... - I due sfrecciarono verso Kirika pronti ad attaccarla e ad un tratto senza rendersene conto, senza sapere come, sul suo corpo iniziarono a formarsi delle piccole fiamme nere. - Ma cosa?? - Una sensazione di bruciore iniziò a pervaderle tutto il corpo e le fiamme iniziarono ad aumentare d'intensità e di grandezza. - B...bruciaaa....AiiAaiaAAAA - L'aveva riconosciuta era la tecnica che aveva visto usare contro Himeko al suo incontro. Una tecnica micidiale, le cui fiamme erano pressoché impossibili da estinguere. Kirika si inginocchio a terra, fino alla fine stendersi e rotolare sperando che potesse servire a spegnerle, ma non serviva assolutamente a nulla, le fiamme non accennavano a diminuire, mentre il dolore invece aumentava sempre di più. Non sapeva se sarebbe riuscita ad alzarsi dopo quella tecnica, ma sapeva che non voleva più combattere, non ce la faceva più era stanca. - Basta...basta...mi arrendo!! - Si rivolse all'avversario gridando, senza accorgersi che non sapeva dove fosse perché una nebbia si era sparsa per tutto il campo. Provò a gridare più forte, sperando che sentisse. - MI ARRENDO!!! - Forse per quella nebbia gli spettatori non avrebbero visto la sua supplica imbarazzante e priva di orgoglio, ma non le importava. Era stanca di tutti questi combattimenti, se ne voleva solo tornare a casa, anche fare una figura da codarda, tutto pur di finire quell'incontro. - Sono stanca, non ce la faccio più... - Iniziò a piangere mentre le fiamme nere ancora la avvolgevano. Sentiva il cinguettio di Sun che sembrava svolazzare intorno a lei, ma senza riuscire a trovarla per via della nebbia in cui si trovavano. - Non mi sarei ...mai dovuta iscrivere!!