Missione Mista: Strade che si Incrociano

Partecipanti: +Kakashi Hatake+ e Candy Doll

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    In viaggio



    CITAZIONE

    Parlato Kakashi
    Pensato Kakashi
    Parlato altrui
    Parlato Mishiro


    Con fare deciso mi avvicinai al portone principale evitando i mercanti e turisti indaffarati e non curanti di chi sbatteva contro di loro, era una delle prime volte che uscivo da solo dal villaggio e quando lo avevo fatto era sempre per una passeggiatina nei dintorni del villaggio ma ora ero diretto ben più lontano, la direzione era il paese del fuoco nel quale nascosto a chiunque non ne faccia parte vi era il villaggio della foglia.
    Quando raggiunsi il portone mi fermai a contemplare il mondo davanti a me, studiai per filo per segno tutte le armi a mia disposizione e ripetei nella mia mente le tecniche che avevo imparato per essere sicuro di essere perfettamente poi appoggiandomi la mano sulla cicatrice nella pancia feci un sospiro e mi diressi fuori dal cancello principale del villaggio delle nuvole.
    Che bella sensazione essere fuori dal villaggio... anche se l'ultima volta non è andata benissimo.
    Mentre seguivo la via principale ripensai alla giornata trascorsa fuori dal villaggio con il sensei e a tutto quello che era successo dopo, dagli allenamenti sfrenati al rapimento fino alla lotta finale e la fuga del professore che aveva rapito tutti quei poveri ragazzi, mentre camminavo mi chiesi che fine avessero fatto i miei due compagni di cella.
    Saranno riusciti a trovare i loro genitori?
    Continuai a camminare e pensare mentre l'ambiente attorno a me lentamente cambiava, dalle rocce e montagnette caratteristiche delle alture di Kumo lentamente una immensa pianura si stendeva davanti a me, l'erba accarezzava le mie caviglie e il sole faceva luccicare la mia pelle sudaticcia.
    Ora non mi restava che tagliare in mezzo la pianura, secondo le stime avrei dovuto impiegare circa mezza giornata o forse un pò di più, non ero mai stato così lontano dal villaggio apparte da piccolino ma non ero in grado di camminare allora e quindi non faceva testo.
    Pensare alle cose che mi erano successe in passato e agli allenamenti del sensei mi aiutava a tenere la mente lontana dalla strada, i miei piedi andavano da soli sempre dritti senza deviazioni, in questo mondo sentivo la stanchezza molto meno anche se dopo oltre 4 ore di camminata ininterrotta decisi di fare una piccola pausa per ricaricare le energie.
    Sgranocchiai una merendina che mi ero portato poi mi sedetti a gambe incrociate e unendo i pugni come mi aveva insegnato il maestro cominciai a meditare per circa dieci minuti.
    Con la meditazione il mio corpo si rilassava sinceramente non avevo mai capito cosa succedesse e avevo impiegato quasi 1 anno per apprendere bene come eseguirlo, semplicemente svuotavo la mente e ampliavo il chakra all'esterno del mio corpo, con esso andavo a toccare alcuni animaletti e quasi potevo percepire il loro chakra e a volte mi sembrava anche di captare qualche filo di pensiero, più volte durante le meditazioni mi ero chiesto se me lo ero immaginato o meno.
    Quando mi rialzai mi sentii quasi del tutto riposato anche se mi ero fermato poco ricominciai a camminare, sempre la solita direzione sempre la solita andatura...
    Lentamente il sole raggiunse lo zenit e poi ricominciò la sua discesa verso il basso, era quasi buio quando arrivai dall'altra parte della collina, ai piedi di essa sorgeva il più grande villaggio del paese del fulmine dopo Kumo, il villaggio delle feste veniva chiamato ma il suo vero nome era Daret.
    Era un villaggio piuttosto movimentato a questo era dovuto il nome di villaggio delle feste perchè ogni sera nella piazza principale vi era una festa diversa, tutti gli abitanti si riunivano in essa a festeggiare, qualunque cosa era loro brindavano e mangiavano, avevo sempre voluto visitarlo.
    Quasi quasi passo la notte qui, mi affitto una stanza tanto mi è avanzato ancora qualcosa dai soldi del Raikage mi dovrebbe bastare per dormire una notte.
    Ormai avevo deciso e con le gambe in spalla corsi verso l'ingresso del villaggio, le porte erano piene zeppe di poster la maggior parte erano vecchi ma uno era proprio per quella sera e recitava.

    "Tesure Senju del villaggio della foglia, la ragazza più bella dei 5 grandi paesi ninja sarà qui stasera per fare festa con noi tutta la notte"

    Sul manifesto vi era rappresentata una ragazza dai capelli lunghi e biondi, dovevo ammetterlo era una gran bella ragazza ma la cosa che attirò la mia attenzione fu il bellissimo ciondolo a forma di goccia d'acqua azzurra che aveva appeso al collo, quella collana doveva valere una fortuna.
    Girai per un pò nel centro villaggio e poi entrai in una locanda che dava sulla piazza, in questo modo quando sarei stato stanco della festa sarei tornato a dormire.
    La serata passò velocemente Tesure fece la sua comparsa per le 8 di sera e poi cominciò la musica, fiumi di alcol passavano da una parte all'altra e i buffet furono assaliti da tutti, non avevo mai visto nulla del genere, quella gente sapeva fare festa in una maniera incredibile, alle 10 però decisi di andare a dormire, quella era una missione il giorno dopo sarei dovuto partire molto presto per fare il resto della strada così salii in camera e mi abbandonai sul letto vestito addormentandomi di sasso.

    ***



    AAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHAAAAAAAAAA
    Mi sembrava di aver appena chiuso gli occhi che un urlo agghiacciante mi fece alzare di soprassalto, la musica continuava a suonare come se niente fosse, osservai l'ora dormivo già da 2 ore.
    Cominciai ad ascoltare tutti i rumori e per alcuni secondi non si senti più niente tanto che stavo cominciando a pensare di essermelo sognato poi la musica cessò di colpo e la voce di Tesure sovrastò le altre.
    Il ciondolo... il ciondolo della bis-nonna... me lo hanno rubato.
    Decisi di scendere in piazza, passando attraverso i passanti non tutti avevano capito cosa stava succedendo data la grande quantità di vino e idromele che si erano bevuti ma quando mi avvicinai a Tesure il mio sguardo incrociò quello di un volto fin troppo familiare, gli stessi capelli a spazzola grigi, le stesse borse sotto agli occhi, solo la bocca era diversa e sopratutto non vi era alcuna traccia della cicatrice sulla guancia sinistra.
    Non è possibile...
    Rimasi ad osservare quel volto per alcuni secondi poi una persona gli passò davanti e esso scomparve.
    Non persi tempo cominciai a correre tra la folla all'inseguimento, sapevo che nessuno era in grado di sparire nel nulla così velocemente ed infatti pochi metri più in la lo vidi correre fuori dalla folla.
    Davanti a me si era formato un gruppetto di uomini ubriachi che cominciavano a spingersi per evitarli concentrai il chakra nelle gambe e feci un salto sopra di loro disegnando un arco sopra le loro teste e facendo una capriola atterrai su un tavolino, senza perdere d'occhio il mio obbiettivo continuai l'inseguimento saltando da un tavolo all'altro fino a che non uscii dalla folla a mia volta e cominciammo a correre tra i vicoletti più stretti di daret.
    non può essere lui, cosa ci farebbe qui...
    Poi finalmente ci fermammo, svoltando in un vicolo a sinistra si era trovato un immenso muro davanti, l'uomo che fuggiva si era fregato da solo.
    I rumori della festa erano lontani e in quel vicolo vi era pochissima luce, osservai a lungo la sagoma nera prima di parlare mentre il vento lentamente ci raggiungeva.
    Sei tu...
    non feci in tempo nemmeno a sbattere gli occhi l'uomo davanti a me scomparve, nello stesso momento l'inconfondibile punta di un coltello Kunai si appoggiò alle mie scapole, il mio corpo fu paralizzato, non avevo mai visto a nessuno fare una cosa del genere, muoversi a tale velocità non poteva essere umano, poi l'uomo avvicinò la bocca al mio orecchio.
    Che bella sorpresa da quanto tempo che non ti vedo figliolo, sei cresciuto Kakashi...
    Il suono della sua voce era come una frana nella mia testa, quella voce apparteneva a Mishiro... mio padre...
    Non potevo credere a quello che stava succedendo, perchè lui era li, cosa ci faceva in quel villaggio così vicino a Kumo dopo anni di latitanza?
    Da poche settimane avevo scoperto la vera storia dell'uccisione di mia madre e da allora lo avevo cercato ma mai mi sarei aspettato di trovarmelo davanti così all'improvviso.
    Non sembri sorpreso di vedermi... il Raikage deve averti raccontato cosa è successo...
    In quel momento non seppi cosa mi convinse a parlare, forse l'arroganza nella sua voce o la promessa che avevo fatto su mia mamma di non avere mai più paura di niente.
    No... quella notte non tutti sono morti sotto il tuo attacco... a differenza della mamma Shingi-Sensei era ancora vivo...
    Shingi... il mio dolce fratellino, eppure ero convinto di avergli perforato un polmone con il chidori che strano che sia ancora vivo... ma non importa... hai detto sensei? adesso mi spiego tutte quelle acrobazie ma dovevo aspettarmelo da te dato che possiedi anche un pò del sangue particolare di tua madre, metà uchiha e metà senju...
    Non conoscevo molto i due clan appena pronunciati da mio padre ma sapevo che erano i più potenti di Konoha.
    Perchè... perchè hai dovuto ucciderla...
    Mio padre non rispose alla domanda ma rimase in silenzio per alcuni secondi prima di riprendere a parlare.
    che coincidenza cosa ci fai tu qui...
    Sono in missione... tu cosa ci fai qui, perchè sei in questo villaggio cosa ti serve?
    già in missione da solo? sono un padre fiero ehehehe.... comunque sono venuto qui per questo. facendo ciò dondolò davanti a me il ciondolo Di Tesure, i raggi della luna lo illuminarono mostrando anche il contenuto azzurrino.
    Questo ciondolo apparteneva al quinto Hokage del villaggio della foglia Tsunade Senju quella ragazza era la pro-nipote.
    A cosa ti serve?
    Sentivo che la voce di mio padre era sempre più compiaciuta mentre spiegava e raccontava cosa aveva in mente di fare.
    Questo ciondolo è stato riempito di talmente tanto chakra curativo da permettere ad una persona di tornare in vita, e con esso e altri 5 oggetti potrò riportare in vita il più grande ninja di tutti i tempi e assorbirne i poteri... prenderò i poteri di Madara Uchiha e diventerò io il più forte di tutti i secoli.
    A quel nome il mio cervello tornò rapidamente a circa un mesetto prima durante la mia visione delle divinità delle sei vie, il dio del sentiero divino aveva pronunciato quel nome come uno dei possessori del Rinnegan.
    Di nuovo quel nome chi diavolo è...
    ehehehe... tu sei ancora troppo giovane.. allena questi tuoi occhi quando raggiungerai il massimo del loro potere vieni a trovarmi quando succederà saprai dove trovarmi...
    Rimasi scioccato, sapeva del rinnegan che risiedeva nei miei occhi come diavolo faceva? poi così come il kunai si era appoggiato scomparve nel nulla mi voltai di colpo e mi accorsi di essere solo nel vicolo, in quel momento crollai in ginocchio a piangendo senza sapere che Mishiro era su uno dei palazzi e guardando verso di me gli scesero due lacrime sulle guancie, poi si voltò senza più guardarsi indietro...

    ***



    Passai il resto della notte insonne, alle 6 del mattino pagai la locanda e ricominciai a partire, nella mia mente continuavano a ripetersi le parole di mio padre della notte prima, parole che non avevo sperato di non udire mai, avevo sempre creduto allo zio ma trovarmi mio padre davanti mi aveva scioccato, il giorno dopo lo passai in silenzio saltando da un albero all'altro come una scimmia lo sguardo sempre puntato davanti a me quasi a fissare il vuoto.
    Madara... 6 oggetti... il più forte ninja di tutti i tempi...
    Ripetutamente nella mia mente si ripetevano le parole di Mishiro come un disco rotto, quello era il mio unico pensiero, nemmeno la meditazione riuscì a scacciarlo e quando mi sdraiai alla base di un albero per dormire quella notte sognai la scena della sera prima più e più volte.
    Quando il giorno dopo mi svegliai mi sentivo molto meglio, mi scolai le riserve di acqua per poi andare a riempirle nel fiumiciattolo li vicino e riuscii a meditare per circa mezzora tranquillamente passando mezzora ad ammirare la vita di una formica laboriosa.
    Quando tornai in me mi chiesi se anche io sarei stato in grado un giorno di diventare forte come quella formica che sollevava 10 volte il suo peso... a me bastava sconfiggere mio padre.
    Ormai era diventato un pensiero fisso ma dovevo scacciarlo ormai ero alle porte del paese del fuoco e dovevo concentrarmi sulla missione.
    Ricordai i passi principali della chiacchierata con il capo villaggio e quando entrai ufficialmente nel paese del fuoco rimasi meravigliato dal cambio di clima che vi era tra li e Kumo.
    qui c'è molto meno caldo e più foreste... è rilassante pensare che tra questi alberi io ci sono nato.
    Quando si fece buio decisi di accamparmi avrei cominciato le ricerche il giorno dopo con la luce del sole dato che al buio sarei potuto cadere in un eventuale trappola.
    Quella notte sognai ancora mio padre ma questa volta combattevamo ma non riuscivo a colpirlo con nessuna delle tecniche a mia disposizione e neanche shingi poi con tranquillità Mishiro uccise suo fratello e pure me, quando la lama della sua katana entrò nella mia carne mi svegliai di soprassalto.
    Era mattina inoltrata quando infilai di nuovo il sacco a pelo nello zaino, era una bellissima giornata e finalmente potevo cominciare la mia missione...


    spero che vada bene per non descrivere il tipico viaggio noioso ci ho aggiunto un pò i azione con l'incontro con l'antagonista principale del mio personaggio... spero vi piaccia ^^
     
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18 replies since 4/12/2013, 09:05   238 views
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