Missione Kumo: Freddo Pungente

Partecipanti: Masahiro - +Kakashi Hatake+ - TonyKK

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    Kumo innevata



    CITAZIONE
    Parlato Kakashi
    Pensato Kakashi
    Parlato Shingi sensei
    Parlato altri

    I giorni si susseguirono in fretta dopo il mio ritorno dalla missione, i primi due mi furono assegnati dal Raikage in persona per riposare e leccarmi le poche ferito che avevo ricevuto, una sorta di pausa forse per prepararmi a qualcosa di nuovo, poi vennero le convocazioni.
    Esse furono due la prima si svolse quando fui nuovamente in forma, il Raikage mi mandò un messaggio dicendomi di recarmi al consiglio degli anziani di Kumo, li vi erano 10 vecchietti probabilmente ormai ad un passo dalla morte e mi fecero ripetute domande sul luogo dove erano i cadaveri dei ninja di Kumo, sulla strada più rapida da seguire prima che ci riuscissero i ninja di Konoha.
    La seconda fu più tattica, discutemmo sulle abilità del nemico e della ragazza di suna che mi aveva aiutato Yaya.
    Ancora avevo in mente il suo dolce viso e il rimorso per averle causato del dolore ancora feriva il mio cuore, avrei tanto voluto rivederla ma più di una volta mi ero detto di smetterla di fantasticare, lei era una Suniana, benché alleati non poteva esserci niente tra noi.
    I giorni diventarono presto settimane, dopo i due consigli non ricevetti più nessun avviso, neanche per una missione di livello D quello più basso, cominciai anche a pensare che magari non mi ero comportato bene nella mia prima missione e che ero stato messo in punizione, allora continuai ad allenarmi, cominciai a farlo sopratutto sugli attacchi a sorpresa, già due volte ero stato attaccato alle spalle e quasi non mi costava la vita, non volevo che succedesse di nuovo.
    Il sensei mi aiutava quando non era in missione, da quando mi aveva raccontato tutta la storia di mio padre era sempre molto silenzioso, a volte provava a scherzare ma evidentemente il ricordo di quella sera lo tormentava.
    Quando ero tornato al villaggio con la lettera che avevo trovato e dopo l'incontro con mio padre avevo passato un intero pomeriggio sulla tomba di mia madre, le lacrime avevano lambito i miei occhi.
    Mi dispiace mamma, ti giuro che ti vendicherò, sconfiggerò papà e ti vendicherò.
    Nel frattempo il sensei si era impegnato per farmi apprendere una nuova tecnica dell'elemento del fulmine.
    La tecnica che ti voglio insegnare oggi è questa...
    Appena ebbe terminato di parlare creò alcuni piccoli spiedi elettrici con alcuni semplicissimi sigilli delle mani.
    Da quel momento passai la maggior parte dei miei giorni allenandomi su quella tecnica fino a farla completamente mia, era una tecnica molto particolare ma ero sicuro che data la mia abilità nel creare Ninjutsu mi sarebbe stata sicuramente di aiuto nel proseguo della missione.
    Lentamente il clima cominciò a raffreddarsi, novembre lascio posto a dicembre e le piogge cominciarono a farsi sempre più frequenti, io però non mi ero affatto dimenticato della mia (se così potevo chiamarla) missione segreta, avevo deciso appena tornato al villaggio di cominciare ad indagare sue dieci ninja di Kumo eliminati, purtroppo però la mia ricerca era stata vana, erano tutti ninja impeccabili, tutti Chunin e con molte missioni alle spalle.
    Era mattino presto a Kumo ma io come al solito ero già in piedi, nel giardino fuori dalla casa e mi stavo allenando molto duramente, avevo cominciato ad utilizzare il Rinnegan molto più spesso nei miei allenamenti, scoprendo cose molto interessanti, innanzitutto potevo creare dal mio torace un terzo braccio e questo non mi costava nemmeno un piccolo consumo di chakra, le mie riserve non venivano intaccate, poi scoprii ce dai polsi potevo fare uscire alcune piccole lame affilate, ero sicurissimo che mi sarebbe stato molto utile.
    Alle 7 e 35 decisi di fare una piccola pausa , quando mi sedetti su una sedia un piccolo fiocco bianco mi cadde sul volto, era freddo pungente, sorpreso alzai lo sguardo verso il cielo.
    wow!sussurrai estasiato.
    Il cielo era completamente bianco, il freddo pungente di quei giorni aveva trasformato la pioggia in neve, era bellissimo, rimasi ad osservare la scena incantato mentre fioccava sempre più intensamente e sempre più grosso.
    Nel giro di pochi minuti tutto era già completamente bianco, i tetti delle case, i prati, le piccole pozze di acqua all'esterno si erano già congelate a testimoniare l'abbassamento delle temperature... e dopo un altro anno molto difficile finalmente arrivava il natale.
    Infreddolito tornai in casa deciso a passare tutto il giorno ad oziare ma una volta dentro alla sala vidi Shingi, mio zio, sdraiato sul divano che mi porgeva una piccola pergamena.
    Ai genin novizi il compito di aiutare la popolazione con l'albero natalizio... eheheh ti conviene coprirti bene se non vuoi crepare dal freddo ahah
    Lessi rapidamente la missiva, l'incarico era semplice dovevo dirigermi alla piazza principale di Kumo per aiutare a addobbare l'albero natalizio di Kumo.
    Maledizione fa un freddo porco... meglio andare a coprirsi...
    Velocemente presi la giacca e i scarponi da neve poi i guanti, gettai lo zaino che tenevo sempre pronto sul letto e uscii nuovamente di casa.
    Sotto i miei passi svelti la neve appena caduta cominciava a scricchiolare allegramente mentre il vento si faceva sempre più intenso così come la nevicata.
    Impiegai quasi mezzora a combattere contro la tempesta di neve alla fin raggiunsi la piazza, vi era un piccolo gruppo di persone proprio al centro mi avvicinai a loro posizionandomi vicino ad un altro ninja di Kumo, aveva un aspetto annoiato o magari era semplicemente rimasto congelato.
    Bene ragazzi eccoci qui, il Raikage ci ha assegnato due giovani Genin, abbiamo issato l'albero già da soli però la neve non ci da tregua... chi di voi è Kakashi Akase?Chiese guardando prima me poi il ragazzo al mio fianco?
    Alzai la mano restando in silenzio attendendo solo di sapere quale sarebbe stato il mio compito.
    Bene tu spalerai insieme mentre tu ti occuperai di addobbare l'albero insieme agli altri avanti al lavoro, abbiamo molte ore davanti impegnamoci tutti così possiamo tornare a casa al calduccio.
    Detto questo si avvicinò e mi piazzò una pala in mano.
    Dovrai spalare tutto in torno all'albero, fai una pila unica ma lascia le strade libere mi raccomando...
    Gli ordini erano chiari, avrei dovuto faticare parecchio su questo non avevo dubbi, prima però mi avvicinai a tutti gli altri che sarebbero stati miei compagni di lavoro quel giorno.
    Salve piacere... salve piacere Kakashi... salve piacere... impegnamoci eh..Feci sorrisi a tutti, alla fine doveva essere un clima di festa e non di tristezza, poi mi avvicinai all'unico ninja della compagnia.
    Salve piacere Sono Kakashi Akase è un piacere conoscerti.
    Gli porsi la mano con un grande sorriso da suo sguardo potevo capire che nonostante fosse Genin aveva sicuramente più esperienza di me nel combattimento e nelle missioni.
    Le ore cominciarono a passare lentamente, il lavoro che stavo facendo era molto faticoso e presto nonostante il freddo pungente che vi era cominciai a sudare dentro al mio giaccone.
    Il vento lentamente placò la sua furia ma la neve no continuava a cadere senza pietà cominciando a rendere il villaggio quasi impraticabile, però era uno spettacolo affascinante, i negozi rimanevano aperti anche con quel tempo e anche loro avevano cominciato ad addobbare l'esterno delle loro attività rendendo Kumo tutta una luce.
    Il pino cominciò a prendere forma, le palle grandi come la mia testa venivano appese una dopo l'altra anche grazie ad Hattori che arrampicandosi sull'albero rendeva tutto molto più semplice.
    Da quanto è che sei Genin?Chiesi ad Hattori quando ci incontrammo nuovamente, avevo appena terminato l'ennesimo giro mentre la pila di neve che stavo creando cominciava a raggiungere dimensioni impressionanti.
    Poi nel bel mezzo della nevicata, un piccolo cinguettio attirò la mia attenzione, un corvo di dimensioni minuscoli cominciò a vorticare intorno all'albero fino a posarsi su uno dei rami già addobbati.
    Molti degli abitanti erano stizziti dal comportamento dell'uccello ma osservandolo bene notai che indossava una piccola sciarpa verde e bianca molto graziosa allora compresi, lanciai il mio sguardo più in alto e trovai Hattori anche lui a quanto pare aveva compreso la situazione, quando un corvo si avvicinava ad un ninja e sopratutto se esso possedeva una sciarpa per il freddo era scuramente mandato dal Raikage.
    Insieme ci avvicinammo al pennuto staccandogli il bigliettino dalle zampette.
    "Fudō e Akase, interrompano il loro servizio in piazza
    e si rechino nell'ufficio del Raikage per disposizioni prossima missione."

    Non potevo dire di non essere felice, una nuova missione era proprio quello che volevo da tempo, in quelle settimane mi ero allenato duramente per il prossimo incarico.
    Bhè direi che qui abbiamo finito... possiamo andare...
    Insieme ci incamminammo verso la magione del Raikage mentre la neve scricchiolava sotto i nostri piedi e la neve candida continuava a cadere sul villaggio...


    Buona missione :gam:
     
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