Missione Kumo: Maschere Nascoste

Partecipante: Roby1

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    Seguendo il piano elaborato cominciamo ad osservare la zona limitrofa all’insediamento in cui avvenivano le misteriose uccisioni, nessuno sembrò notare la nostra presenza. Tutto sembrava filare liscio, come se niente di quanto riportatomi dai miei superiori fosse mai accaduto veramente. Mi feci allora un po’ più audace e mi avvicinai ancora di più all’insediamento notando la presenza di alcune guardie intente a fare servizio di pattuglia

    Sembra tutto tranquillo. Strani dopo quello che è accaduto. Pensavo di vedere un po’ più di mobilitazione ed invece niente di che. La cosa mi convince poco

    L’attesa si protrasse fino al sopraggiungere dell’oscurità. Le tenebre calarono sulla pianura in cui si trovava il villaggio ingoiando tutto e rendendo le figure degli uomini di pattuglia solo delle sagome indistinte, mi avvicinai ancora un po’ e lo stesso vidi fare ad Urumi che sembrava essere anche lei molto brava nel nascondersi, gli atri erano rimasti più prudentemente indietro

    Ma cosa diavolo…quegli incoscienti stanno dormendo?! Ma come si fa dopo tutto quello che è successo a prendere sonno mentre su fa la guardia? Ovvio che poi nessuno vede niente di quello che accade e non ci sono testimoni. Comunque vada a finire questa faccenda la cosa porterà dovrà essere riferita

    Mi avvicinai furtivo ad Urumi, la quale sembrò solo allora notare la mia presenza

    Abbiamo visto abbastanza, non credi? Torniamo dagli altri e facciamo un resoconto di quello che abbiamo visto

    Ci radunammo al riparo di alcuni alberi che fornivano un riparo naturale da occhi indiscreti, con la sola luce delle stelle ad illuminare il buoi sarebbe stato molto difficile per qualcuno notarci, ma comunque feci segno ai miei compagni di parlare sottovoce

    Allora cosa avete visto nei settori che vi avevo detto di pattugliare?
    Niente di che senpai. Sembra tutto molto calmo, quasi non fosse accaduto nulla
    Anche io non ho notato niente
    Io, ed Urumi potrà dire altrettanto, ho visto che alcune guardie si sono addormentate sul posto…sembra la condizione ideale per qualcuno che voglia compere un delitto. Purtroppo però per il resto non ho notato nulla di sospetto

    Il resto della nottata trascorse senza avvenimenti di rilievo. L’incoscienza delle guardie era rimasta impunita. All’indomani ci organizzammo per andare all’interno dell’insediamento e continuare a rimanere vigili, tuttavia decisi che era il caso di riposare un po’, visto che il viaggio e la nottata erano stati lunghi. A turno ci riposammo mentre gli altri rimanevano vigili senza dare troppo nell’occhio. Nonostante i buoni propositi riposai poco a causa dei pensieri che continuavano a frullarmi per la testa

    Chi mai può essere a compiere queste uccisioni? Ma soprattutto PERCHÉ? – poggiai il dorso della mano sulla fronte mentre con gli occhi fissavo verso l’alto – Se la prende sono con gli shinobi…può essere il membro di una qualche organizzazione che vuole seminare il disordine nella zona…No. Se così fosse colpirebbe anche i civili per massimizzare il panico generato, o così farei io se volessi attuare un piano eversivo. Forse cerca vendetta per qualche torto subito e si rifà sui ninja che gli capitano a portata di mano. Se così fosse sarebbe inquietante, perché sarebbe imprevedibile

    Alla fine nonostante i mille pensieri mi abbandonai ad un sonno leggero e privo di sogni, mi sembrava passato un secondo quando sentii una mano leggera che mi si poggiava sulla spalla
    Senpai…senpai
    Che succede? – era Suguru
    Ecco…io ho finito il turno di guardia
    Hai visto nulla di sospetto?
    No, tutto come al solito. Nessuna novità purtroppo

    Il ragazzo era dispiaciuto quasi come se la mancanza di novità fosse colpa sua. Il suo faccione paffuto mostrava meno anni di quelli che aveva, il che mi fece provare un po’ di dispiacere per averlo coinvolto nella caccia ad un assassino

    Ma che razza di pensieri mi passano per la testa? È un ninja che fa il suo lavoro…come me e gli altri, non è un poppante. Non sarebbe medico altrimenti
    Va bene Suguru, hai fatto un ottimo lavoro, ora riposati

    Le ombre della sera avevano già preso ad allungarsi preanunciando l’imminente oscurità che avrebbe dato un ulteriore vantaggio al misterioso assassino, c’era un sottile spicchio di luna a fare da testimone a me e Tenma mentre osservavamo impazienti il sopraggiungere degli eventi, ma la luce era comunque poca

    Tenma sei in posizione?
    Si senpai – mi rispose usando la radiolina, come stabilito – per ora tutto tranquillo…un momento. Cos’è quello?! Senpai sta accadendo qualcosa, c’è un ombra verso il confine…caspita quant’è veloce
    Merda!
    Da che parte?
    Verso nord senpai

    Mi fiondai immediatamente verso il luogo che il mio sottoposto mi aveva indicato, avvertendo nel frattempo anche Urumi e Suguru di fare altrettanto

    Finalmente ti sei deciso a farti vivo. Bhe troverai pane per i tuoi denti!

    In pochi secondi arrivai i vista del luogo indicatomi da Tenma, mentre da dietro di me sentivo le voci concitate degli altri miei compagni farsi sempre più vicine, d’un tratto vidi a cosa Tenma si fosse riferito. Con un movimento fulmineo l’ombra attraversò lo spiazzo che separava il confine dal luogo di guardia in cui si trovavano gli shinobi e si diresse dritta verso uno degli uomini che, ignaro, stava pigramente dormendo. Per quanto spingessi sulle mie gambe l’ombra era troppo veloce e capii subito che non sarei mai arrivato in tempo, fu così che lancia un grido disperato verso il ninja di guardia

    Attento! Alla tua destra, spostati!!

    L’uomo non sembrò capire il pericolo ed invece di voltarsi dove gli avevo indicato si girò verso di me di scatto. Fu sufficiente. Alzandosi di scatto il ninja alleato espose al colpo dell’ombra misteriosa una parte del corpo non vitale, salvandogli la vita. L’ombra indugiò sull’uomo ferito, potevo immaginare la sorpresa nell’aver mancato il bersaglio in maniera così fortuita, ma non si perse di spirito e si diede subito alla fuga

    Urumi, Tenma, Suguru! Da questa parte, presto!!

    Con una progressione impressionante l’inseguitrice mi raggiunse e mi superò mettendosi sulle tracce del sicario, era dannatamente veloce e dovetti impegnarmi a fondo per stargli dietro, ancora più fatica fecero gli altri due miei compagni, ma fortunatamente riuscirono abbastanza bene a tenere il passo. Il fuggitivo si stava dirigendo lontano dal luogo del misfatto, sembrava voler trovare rifugio in una macchia di vegetazione distante alcuni chilometri da dove ci trovavamo, o almeno così immaginai richiamando alla mente la carta che avevo osservato attentamente il giorno prima

    A memoria dovrebbero essere un paio di chilometri, dobbiamo raggiungerlo prima o sarà un problema dargli la caccia tra la vegetazione

    Nonostante il nostro impegno l’uomo misterioso riuscì a guadagnare terreno su di noi, distanziandoci fin quasi a farcelo perdere di vista, mi resi conto che Urumi aveva rallentato il passo per consentirci di rimanere attaccati, ma questo aveva comportato inevitabilmente lasciare margine al fuggitivo

    Urumi non devi rallentare! Ci terremo in contatto con la radio…sei l’unica possibilità che abbiamo di non perderci l’assassino a cui diamo la caccia. Dacci dentro!

    L’inseguitrice mi lanciò un’occhiata interrogativa, poi allungò nuovamente il passo guadagnando subito terreno su di noi. Pensai che forse mi ero sbagliato sul suo conto, forse in fondo anche lei capiva il significato del lavoro di squadra anche se non le piaceva ammetterlo. Dopo pochi minuti notai che la distanza tra me ed Urumi si era stabilizzata

    Che succede, perché hai rallentato?
    è entrato nel bosco, ora per seguirlo dovremo affidarci sulle tracce lasciate sul terreno piuttosto che sul contatto visivo, oltre che sulla scia di chakra che si lascia alle spalle. Se non si allontana troppo da noi posso percepirlo

    Il bosco era scuro e buio oltre ogni dire, tanto che l’oscurità sembrava avere una consistenza propria. Urumi dovette fare appello a tutte le sue doti di sensitiva ed inseguitrice per non perdere le tracce del nostro bersaglio. D’un tratto l’inseguimento che fino a poco prima era stato frenetico era divenuto una gara di pazienza tra noi e l’assassino di ninja

    Non è lontano. Probabilmente sta cercando di nascondersi da noi perché si è accorto di non potermi distanziare – disse lasciando trasparire una punta di immodestia – ma cos’ per me sarà più facile trovarlo

    La pista ci portò prima lungo un sentiero che si arrampicava sul fianco ripido di una collina, poi costeggiò un ruscello per poi attraversarlo, tuttavia dall’altra parte la pista si interrompeva

    Che succede?
    Deve aver proseguito camminando nell’acqua del ruscello. Questo può essere un problema…l’acqua cancellerà la pista in poco tempo

    Percorremmo entrambi i fianchi del corso d’acqua per diverse centinaia di metri per vedere dove l’uomo avesse abbandonato la protezione delle acque. L’operazione richiese molto tempo perché solo Urumi era capace di individuare le minime tracce di chakra lasciate dall’assassino e la concentrazione richiesta era massima e quindi dovevamo procedere a bassa velocità. Alla fine però dopo un paio d’ore riuscimmo a trovare una lievissima traccia a circa trecento metri a sud dal punto in cui avevamo attraversato il fiumiciattolo per la prima volta. Non potevamo sbagliarci, era il mio bersaglio. La traccia seppur debolissima sembrava procedere nel folto del bosco dove il terreno sconnesso rendeva più difficoltoso confermare la presenza del nostro uomo basandoci sui segni lasciati sul terreno, dopo diversi minuti di marcia Urumi si fermò ed alzò gli occhi al cielo, afferrando qualcosa da un ramo

    Ci ha fregati
    Che cos’è?
    Un lembo del suo vestito, per di più ha voluto essere certo di ingannarmi macchiandolo con un po’ del suo sangue in modo che fosse certo che ne avvertissi la presenza
    Possiamo seguire altre piste?
    Purtroppo no. Qua si fa tutto troppo confuso, ho paura che lo abbiamo perso

    Dalla voce di Urumi traspariva un malcelato sentimenti di rabbia, evidentemente prendeva molto sul serio le sue doti di inseguitrice e non le piaceva che qualcun si prendesse gioco di lei in questo modo. In effetti la cosa avrebbe fatto arrabbiare anche me

    A questo punto non ci resta che tornare indietro ed interrogare il ninja ferito per scoprire qualcosa di più
    Si senpai!

    Tornammo indietro molto velocemente percorrendo a ritroso la strada fatta all’andata ma stavolta molto più speditamente. Urumi non volle sentire storie e camminò avanti a noi per tutto il tempo senza pronunciare una parola, ma non avevo tempo per prenderla da parte e cercare di tranquillizzarla perché il buco nell’acqua di poco prima mi aveva turbato troppo

    Se nemmeno un’inseguitrice è riuscita ad acciuffarlo si tratta di un professionista. Dovremo stare attenti al momento dello scontro

    Dopo una mezz’oretta eravamo di ritorno all’insediamento ed avevo tutto l’intenzione di interrogare la guardia aggredita per scoprire tutti i dettagli sull’aggressione…anzi anche su quelle di giorni precedenti, tuttavia quando arrivammo ci trovammo davanti una scena raccapricciante: tutti i ninja di guardia erano stati assassinati e giacevano a terra privi di vita ed immersi in posizioni grottesche nel loro stesso sangue. Chiunque fosse stato li aveva colti di sorpresa e macellati brutalmente come fossero bestie, per un attimo nella mia mente l’immagine si sovrappose a quella del giorno della mia iniziazione come assassino. Anche quella volta i cadaveri delle mie prime vittime giacevano a terra in posizioni analoghe a quelle delle guardie, solo che gli uomini che avevo ucciso io erano persone rozze e brutali, mentre i ninja di guardia erano persone qualunque, molte delle quali non avevano fatto nulla di male nella loro vita. Quando mi voltai Urumi si era portata una mano al volto, mentre Tenma e Suguru avevano gli occhi sbarrati davanti al massacro. Le emozioni che mi avevano affollato la mente in un primo momento scivolarono via come una brezza primaverile, lasciando spazio al desiderio di vendicare le persone uccise così barbaramente

    Chiunque tu sia giuro che te la farò pagare. Pregherai perché ti uccida, ma non te la caverai così a buon mercato. Hai la mia parola.






     
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