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Parlato Kariya
La missione era appena iniziata, i due ninja percorsero un ingente tratto di strada per poter raggiungere il paese in cui si riteneva fosse scomparso un uomo.
La Tsuchikage aveva parlato di una fattoria, il paesaggio quindi dovrebbe essere prevalentemente rurale. Direi che ci si stiamo avvicinando, inizio a vedere alcune piccole casupole con intorno grandi appezzamenti di terreno coltivato. Il villaggio della roccia ormai non risultava più nel campo visivo dei due ragazzi, i paesaggi iniziarono a cambiare, invece della dura roccia del villaggio di Iwa, si distinguevano grandi vallate verdeggianti. I due seguirono un piccolo fiumiciattolo che donava acqua alle terre confinanti , dopo pochi minuti arrivarono ad un piccolo paesino, ma non c’era traccia della fattoria di cui parlarono con lo Tsuchikage.
Non c’e traccia della fattoria, probabilmente questo stupido ci ha fatto sbagliare strada…devo ricordarmi di fargli delle domande appena possibile, continua a fissarmi e non è un buon sengo. Devo stare sempre all’erta. Addirittura devo dubitare dello stesso Tsuchikage, il mio potere è troppo prezioso e devo proteggerlo ad ogni costo, il mio segreto deve rimanere al sicuro.
Ogni tanto anche Sora, quando ne aveva la possibilità, osservava il suo compagno di missione.
E’ un tizio piuttosto bizzarro, a volte è come se facesse delle strane espressioni, come se parlasse da solo con se stesso. Mi fissa e improvvisamente si ritrae come se qualcuno nella sua testa gli dicesse cosa fare e cosa.
La fattoria non si trovava e i due ninja straniti continuarono a cercare finchè Kariya disse:
Chiederò indicazioni a qualcuno, arriveremo prima alla nostra metà evitando di andare a zonzo.
Poco dopo i due ninja trovarono un uomo che conosceva la posizione esatta della fattoria.
Ah la fattoria dici ? Eh siete lontani. Dovete andare ad est..
La posizione indicata dall’uomo era abbastanza lontana
...ci vuole circa un oretta di cammino e siete arrivati.
ANCORA UN ORA?....ma quali diavolo di informazioni ci hanno dato? La cosa più triste e che non so quanto tempo ancora dovrò stare con questo maniaco. Presto iniziamo, presto finiamo.
Kariya fece cenno a Sora che sarebbero ritornati in cammino verso quella direzione, allora iniziarono ad incamminarsi verso est con la speranza di riuscire a trovare la fattoria. Il giovane appariva dispiaciuto e la ragazza non riusciva a capire quale fosse il motivo.
Secondo me, gli sto antipatica. Dovrei iniziare forse ad essere più cortese con lui? No…non mi conviene, non so nemmeno chi sia, vorrei fargli qualche domanda ma sembrerei troppo invadente oppure non so, magari si farebbe strane idee.
Uhm...stavo pensando.. da quanto sei ad Iwa ? Non ti ho mai visto per il villaggio, magari come me non sei originaria del paese della terra. Io sono nato nel villaggio dell'erba, in seguito è stato attaccato dal paese del fuoco e siamo emigrati nel nostro villaggio.
Bene, questa è una buona occasione per trapelare qualche informazione da questo tizio a forma di carota gigante. Risponderò in modo molto diretto in modo tale che capisca che non sono proprio in vena di fare amicizia con lui.
Sono nata ad Iwa
La risposta quasi senza emozione della giovane Sora, turbò ulteriormente Kariya che non comprendeva appieno il comportamento della ragazza.
Capisco..fai parte di qualche clan ?
Perché proprio questa domanda?...la cosa non mi piace, non mi piace per niente, era meglio se la missione la facevo da sola, eppure dovevo aspettarmi che avrei interagito con qualcuno prima o poi, devo inventarmi qualcosa e subito altrimenti non uscirò mai da questa situazione.
Assolutamente no, non faccio parte di qualche gruppo di persone che hanno manie di protagonismo, non lo sopporterei. E' strano che mi fai queste domande, si vede lontano un miglio che io non ho proprio queste caratteristiche.
L’espressione di Kariya cambiò, egli si sentì piuttosto incuriosito dalla risposta della ragazza, forse si accorse che evitava le sue risposte e ci metteva un po’ troppo per rispondere alle sue semplici domande.
Scusami, non volevo offenderti..
Caro mio, se tu conoscessi il mio passato forse capiresti…mi dispiace. Adesso vediamo lui cosa mi dice, è meglio se inizio io a far domande qui.
Adesso faccio io le domande: perchè hai scelto di diventare un ninja ?
Stranamente anche il ragazzo sembrò turbato dalla domanda che gli pose Sora e intravide nuovamente quella sua classica espressione alquanto strana, come se stesse ragionando intensamente.
Lo faccio per avere la forza per proteggere la mia famiglia. Non voglio cambiare nuovamente casa perchè non ero in grado di difendere le persone che amavo. All'epoca ero un bambino, non avrei potuto far nulla, ma adesso non lo sono più. Oh bene, direi che siamo arrivati.
Interessante, sembra quasi innocuo, dalle cose che mi ha detto si vede che ne deve aver passate di tutti i colori, ed è anche un ragazzo coraggioso, si è messo al lavoro per proteggere la sua famiglia un domani, proprio come dovrei fare io, anzi , come sono obbligata a fare. Ma il peso che grava sulle mie spalle non è paragonabile nemmeno al suo.
I ninja durante la loro piccola chiacchierata, si apprestarono ad osservare una piccola fattoria in mezzo ai campi, e con molta probabilità era quella che stavano cercando. L’abitazione era completamente isolata, non c’era nessuno oltre alle grandi distese di varie piantagioni.
Kariya e Sora si avvicinarono alla porta principale e il giovane ragazzo bussò e dopo pochi secondi la porta si aprì e fuoriuscì una donna che disse:
Che volete ?
Il suo tono è abbastanza sgarbato, eppure dal copri fronte dovrebbe riconoscere due ninja provenienti dal villaggio della roccia
Il ragazzo iniziò a parlare dicendo:
Siamo ninja del villaggio della roccia, abbiamo ricevuto una richiesta di aiuto da parte vostra.
La donna scrutò con molta attenzione i due e con esitazione li fece accomodare all’interno della casupola. Le decorazioni erano evidenti, la casa non sembrava chissà cosa, si direbbe che i due probabilmente vivevano di pastorizia ed erano quindi anche agricoltori. Però in casa non mancavano quadri, che addobbavano il corridoio principale che faceva da tramite per tutte le altre stanze, la donna fece accomodare i due ninja in una specie di salotto dove si contraddistinguevano vari mobili con su delle porcellane e al centro della stanza c’era un tavolo di legno e 4 sedie. Nella stanza, inoltre, vi erano delle foto che probabilmente rappresentavano la famiglia. C’era anche una grande finestra da dove penetrava aria fresca di campagna. Tutti si sedettero e iniziarono a parlare.
La donna iniziò con il raccontare l’accaduto.
Mio marito era fuori nel campo. Io sono scesa in paese per fare delle compere. Era mattina quando l'ho visto l'ultima volta e quando sono tornata era quasi ora di pranzo, ma di lui non c'era più traccia.
Non sembra affatto turbata, per lei è come se fosse tutto normale. Dovrebbe piangere, o almeno avere un espressione dispiaciuta o persino disperata, dopotutto era suo marito. E’ molto strano.
Vi prego ritrovatelo.
Ed è tutto qui quello che ha da dire? Sto iniziando a pensare che in qualche modo lei sappia qualcosa ma non ci dirà niente, che fosse coinvolta anche lei nella faccenda della sparizione oppure sa che il marito si è cacciato in qualche guaio ma sarebbe troppo rischioso dirlo?
Sora osservò molto attentamente quella donna, ma precisamente non sapeva trovare alcuna spiegazione riguardante il suo comportamento. Il ragazzo allora rispose dicendo:
Lo ritroveremo signora, lasci fare a noi.
I due ragazzi uscirono dall’abitazione per mettersi subito all’opera, dovevano pur esserci delle tracce da qualche parte, il problema era che l’appezzamento di terreno era ampio, dovevano ricorrere soltanto ad un colpo di fortuna. Quando uscirono dall’abitazione Kariya disse a Sora:
Notato ?
Suo marito non si trova e per lei è come se non fosse successo nulla, era troppo serena.
Mhh…il ragazzo inizia a incuriosirmi, forse è quasi intelligente come me. No….non esageriamo, mi sto sempre paragonando a una carota e le carote non pensano, sono stupide. Quindi nel 99% dei casi mr.carotino viene attraversato da non so quale spirito che gli incute un po’ di intelligenza.
Già, c'è qualcosa sotto. Dobbiamo indagare.
I due iniziarono a cercare, stavano a pochi metri di distanza l’uno dall’altro per osservare bene l’immenso campo ma si tenevano d’occhio, il nemico poteva essere nei paraggi.
Vediamo se qui intorno possiamo trovare qualcosa, anche se la vedo difficile. Ma forse ci sono quasi, riesco ad intravedere delle strane impronte, segno che il terreno è stato calpestato, ma non da noi perché non siamo passati di qua, le orme si direbbero di più persone, e potrebbero anche non essere della donna.
Sora continuò a seguire quelle impronte quando si imbatte in una zona dove c’erano dei chiari segni di colluttazione e oltretutto c’erano anche dei lembi di tessuto, forse dell’uomo scomparso o dello stesso rapitore. Comunque erano passati di la.
Perfetto, la fortuna è dalla nostra parte, ho trovato qualcosa.
Sora fece cenno a Kariya di avvicinarsi, per mostrargli quello che aveva trovato. Il ragazzo osservò con attenzione e disse:
Probabilmente qui l’aggressore l’avrà attaccato..
Tutti e due allora, dopo aver osservato la zona iniziarono ad alzare lo sguardo e si vedevano altre impronte. Forse era la direzione giusta.
Direi che siamo sulla pista giusta. Probabilmente l'aggressore deve essersi caricato sulle spalle l'uomo e l'elevato peso ha provocato queste impronte marcate. Vediamo dove ci portano queste tracce. Rimani comunque allerta, non abbiamo la certezza che quel farabutto lavori da solo.
Decisero quindi di incamminarsi verso sud per seguire quelle impronte.
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