Missioni Kiri : Uno strano Oggetto

Part: Mattheus

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  1. <> Zangetsu
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    CITAZIONE
    Ti trovi in accademia, per sbrigare le ultime cose, per essere registrato ufficialmente come ninja, quando il tuo insegnate, quello che ti ha seguito nell'esame ti sbuca da dietro le spalle...

    Ciao ragazzo, stai ultimando le ultime procedure ?...risponderai...Bene appena hai terminato vai dal kage ti cerca ...Finito di macchinare con le scartoffie raggiungi il kage, busserai e dopo aver ricevuto il permesso, entrerai...Shiki Mizutani , di anni 13, nessuna abilità speciale registrata, ti sei diplomato con il massimo dei voti, e sei da poco un genin...è il kage a parlare, sembra ch e il tuo saluto non l'abbia raggiunto....Io sono il mizukage , ma lasciamo stare i convenevoli, sei stato affidato ad una missione, a guidarti sarà un ninja molto esperto, il suo nome è Zabusa, attualmente è impegnato con un team ma non hanno missioni, quindi sii onorato di andare in missione per la prima volta con il sannin di kiri...lui ti darà tutte le dovute spiegazioni, domani presso i cancelli ovest, è molto puntuale quindi non arrivare più tardi delle 08:00 altrimenti ti becchi il tuo primo rimprovero...apre un cassetto e ti porge una busta...questi sono per la tu a missione spendili tutti mi raccomando, voglio che i miei ninja siano sempre ben attrezzati..Vai pure ragazzo è tutto...Nella busta ci sono 250 ryo...che dovrai spendere per intero se no andranno persi ...

    Dovrai descrivere tutta la giornata come andrà a finire, fino a l'indomani alle 8 quando ti presenterai da zabusa...quello che farai è a tua descrizione...Chiudi il post una volta incrociato lo sguardo con il tuo capitano...

    NB: Ti è vietato far parlare sia il kage che zabusa oltre quello che riporta la traccia...Buon lavoro !
     
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  2. Mattheus
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    Parlato/Pensato Shiki
    Parlato Segretaria annoiata
    Parlato Responsabile
    Parlato maestro Jinka
    Parlato Mizukage
    Parlato nonna


    Un pomeriggio tranquillo stava per volgere al termine al villaggio della nebbia. Forse un po' troppo tranquillo, specialmente all'accademia ninja, dove il neo genin Shiki era impegnato con le ultime faccende per registrarsi ufficialmente come genin di Kiri. La faccenda purtroppo stava durando più del previsto, perchè a quanto pare alla "simpaticissima" segretaria non andava molto di svolgere il suo lavoro. Il povero ragazzo era ormai impegnato con quest'ultima da quasi 20 minuti e cercava di convincerla a terminare la procedura. -Ci vuole ancora molto?- -Un minuto.- -E' un quarto d'ora che ripete la stessa cosa, ma non fa altro che starsene seduta a farsi le unghie. Le basterebbe soltanto prendermi il fascicolo e io lo firmo.- -Il foglio che hai compilato adesso è in segreteria. Dopo che il responsabile lo avrà firmato, potrò andarlo a ritirare.- Mentre diceva questo, un uomo stava attraversando il corridoio, dirigendosi verso l'uscita. -Signorina, ho lasciato i documenti in segreteria. A domani.- -Arrivederci.- ........ -...Quello chi era?- -Il responsabile.- -E' perchè ora non va a prendere le carte?- -Ci vuole un po' di tempo.- -Per cosa?- -Tra un paio di minuti, passerà l'inserviente a lavare l'ufficio, ci vuole un po' di tempo perchè si asciughi.- ...............-Sta scherzando?- Il palloncino di gomma da masticare che fece esplodere, guardando con sguardo spento il ragazzo davanti a lei, fece capire chiaramente che non aveva intenzione di muovere un dito. Non restava altro da fare che aspettare, quindi si voltò e fece qualche passo per la sala in attesa che quell'assurda situazione finisse. Ma prima che questo accadesse, sentì una presenza alle sue spalle, e non appena si girò per controllare, gli venne quasi un colpo alla vista del suo maestro che era arrivato così silenziosamente che neanche lo aveva sentito. - UOH! Maestro Jinka, è lei, mi ha spaventato.- -Ciao ragazzo, stai ultimando le ultime procedure ?- -Si,sto cercando di finire, così sarò ufficialmente un genin.- -Bene appena hai terminato vai dal kage ti cerca.- Shiki non sapeva se credere o no a quelle parole, ma dopo un attimo di incredulità, si convinse che il suo serioso maestro stava dicendo la verità. -Davvero? Bé, è fantastico, grazie mille sensei, ci andrò appena possibile.- Subito dopo aver salutato il maestro, Shiki non stava più nella pelle all'idea di andare a parlare con il Mizukage e ora fremeva di impazienza per terminare finalmente le procedure. Qualche minuto dopo passò davanti a lui l'inserviente con il suo carrello delle pulizie, quindi Shiki si diresse in fretta verso quella "allegra" segretaria, che si stava appunto alzando dalla sua dannata sedia. -Oh, grazie. Sta andando a prendere i fascicoli?- -No, è scattata la pausa caffè. Torno tra 10 minuti.- Shiki rimase a bocca aperta guardando quella strana donna andare via, ancora incredulo che gli stava veramente accadendo una cosa del genere. -Non ci posso credere... Se glielo avessero raccontato non ci avrebbe mai creduto.
    Alla fine, dopo qualche altro battibecco con quell'assurda segretaria, riuscì a terminare le procedure per essere a tutti gli effetti un genin e subito dopo si diresse a tutta velocità verso gli uffici del Mizukage. -Quella pazza mi ha fatto perdere un sacco di tempo. Speriamo che il Mizukage ci sia ancora. Che figura.- Il sole era in procinto di tramontare, quindi non poteva permettersi di ritardare oltre. Era la prima volta che veniva convocato dal kage, probabilmente per una missione, e l'ultima cosa che voleva era dare una brutta impressione. Finalmente raggiunse la magione del mizukage e dopo aver salito frettolosamente le scale, raggiunge l'esterno dell'ufficio. -Oh, meno male.- Prima di bussare alla porta, restò fermo un minuto a riprendere fiato per non essere costretto a parlare con il fiatone. Era il momento di farsi coraggio e affrontare la sua prima convocazione da ninja, quindi alzò il braccio e bussò vigorosamente sulla porta di legno che aveva davanti e attese una risposta. Pochi istanti col respiro sospeso passarono così lentamente da sembrare interi minuti, dopodichè sentì una voce che lo invitava ad entrare. Una volta aperta la porta fece qualche passo per avvicinarsi e si trovò difronte una stanza non molto grande, ma piena di scaffali zeppi di scartoffie e al centro, vi era una scrivania con altri documenti sopra e un uomo seduto dalla parte opposta alla sua, in evidente attesa che il ragazzo che aveva appena bussato entrasse. Shiki si fece avanti e dopo aver chiuso la porta dietro di sè, passò a salutare e a presentarsi come i suoi nonni gli avevano premurosamente insegnato. -Buona sera Mizukage-sama, mi scusi per il ritardo. Sono Shiki Mizutani.- Solo l'aspetto di quell'uomo bastava a far intuire la sua importanza. Il suo sguardo severo e calmo al tempo stesso ed il kimono che aveva indosso gli davano l'aria di un anziano saggio e di un guerriero che aveva combattuto più di mille battaglie nonostante la sua età. Non che Shiki non l'avesse mai visto, anzi qualche volta gli era capitato di incrociarlo per strada, ma mai aveva avuto l'occasione dii parlargli direttamente e invece ora era lì proprio per parlare a quattro occhi con lui. -Shiki Mizutani , di anni 13, nessuna abilità speciale registrata, ti sei diplomato con il massimo dei voti, e sei da poco un genin...- Era la prima volta che sentiva il mizukage parlare personalmente a lui, ma il fatto che non avesse per niente calcolato il suo saluto di poco prima, lo fece sentire un po' a disagio, nonostante avesse sottolineato che si era diplomato con il massimo dei voti. Almeno non sembrava aver dato peso al piccolo ritardo che quella svogliatissima segretaria gli aveva fatto fare. -Io sono il mizukage , ma lasciamo stare i convenevoli, sei stato affidato ad una missione, a guidarti sarà un ninja molto esperto, il suo nome è Zabusa, attualmente è impegnato con un team ma non hanno missioni, quindi sii onorato di andare in missione per la prima volta con il sannin di kiri...- Le sue domande avevano appena trovato risposta e in quel momento le cose non potevano andare meglio di così. Già era una notizia meravigliosa essere assegnato alla sua prima missione ufficiale, ma essere accompagnato da un sannin, uno dei ninja più forti del villaggio, era un onore che non si sarebbe mai aspettato di avere, specialmente così presto. -lui ti darà tutte le dovute spiegazioni, domani presso i cancelli ovest, è molto puntuale quindi non arrivare più tardi delle 08:00 altrimenti ti becchi il tuo primo rimprovero...- -Nessun problema.- L'ultima cosa che Shiki avrebbe voluto era farsi rimproverare durante la sua prima missione, e non si sarebbe di certo fatto intimidire da un orario, anche se fosse stato alle 4 di mattina. Stava già riflettendo a che ora sarebbe andato a dormire quella stessa sera, mentre il kage si allungò verso un cassetto della scrivania, cosa che attirò immediatamente l'attenzione del ragazzo, e ne estrasse una busta di carta, che gli porse subito dopo. -.Questi sono per la tu a missione spendili tutti mi raccomando, voglio che i miei ninja siano sempre ben attrezzati..Vai pure ragazzo è tutto...- Un largo sorriso apparve sul viso del giovane genin, a quel punto, perché era confermato che il mizukage gli aveva appena assegnato la sua prima missione, cosa per cui si era molto preparato, e con quell'ultimo gesto aveva capito che questi si fidava di lui (o forse lo faceva con tutti, ma Shiki non aveva molta esperienza di queste cose). -Grazie infinite mizukage-sama. Non la deluderò. Arrivederci.- Dopo aver afferrato la busta con i soldi e aver salutato il capo villaggio, Shiki fece un breve inchino e uscì dalla stanza, ancora euforico da quanto era appena successo. -Non ci credo, vado in missione. Speriamo che non sia qualcosa di noioso, no, ma se mi hanno abbinato ad un sannin del villaggio deve essere una ficata. Voglio partire immediatamente, però devo comprare prima le armi con i soldi del mizukage.- Nella sua mente giravano diversi pensieri, ma in quel momento stava elaborando cosa comprare all'armeria e dopo 2 secondi aveva già tutte le idee chiare. Si diresse di corsa all'armeria, prima che chiudesse, visto l'orario, e chiese al commesso gli articoli che aveva deciso di prendere, avendo anche calcolato quanto gli sarebbero costati in totale. -Mi devo riempire di armi fino ai denti.- In tutto comprò 4 shuriken, 3 kunai, 6 spiedi e un sigillo esplosivo, che aggiunti a quelli che già possedeva, ora aveva un bell'arsenale di armi da non sottovalutare. Dopo aver fatto i suoi acquisti (e aver ringraziato il cielo di aver trovato ancora aperta l'armeria, di diresse verso casa, ma stavolta con molta calma: in fondo dopo aver corso fino alla magione del mizukage e poi in armeria, le sue gambe stavano chiedendo pietà, quindi non si fece scrupolo a camminare lentamente, anche se avrebbe fatto tardi per l'ora di cena. Ci mise un po' per arrivare a casa, e si era fatta sera da un pezzo, ormai, ma il pensiero di dover partire per una missione, gli sgombrava la mente da tutte le preoccupazioni. Almeno finché non vide sua nonna che lo aspettava fuori la porta di casa con uno sguardo assatanato. In quel momento il cuore gli si fermò, pensando a quanto aveva fatto tardi e cominciandosi a preoccupare di quello che gli avrebbe detto o fatto la nonna per essere ritornato a quell'ora. -Oh...mer*a.-
    Quando il cuore riprese a battere e lui a respirare, anche al cervello arrivò un po' di ossigeno, fornendogli immediatamente l'idea di nascondersi dietro un cassonetto per elaborare un piano. Il primo pensiero fu quello di cercare di calmarla con la notizia che aveva ricevuto la sua prima missione; in fondo non era mica colpa sua se aveva fatto tardi, ma dopo qualche secondo si rese subito conto dell'assurdità di quell'idea. -Sè...quella prima mi rompe le gambe e poi mi manda in missione con le stampelle. Maledizione.- Passò vari minuti a pensare quale strategia fosse la migliore per non farsi bastonare e dopo molte meditazioni decise di ricorrere a quell'idea che gli era rimbalzata varie volte in testa, ma che aveva rifiutato per le forti abilità della nonna, ma che ormai era l'ultima rimasta,andando per esclusione. -Ok, meglio provare. O la va o la spacca. In fondo ora sono un ninja, che diamine.- Il piano era di aggirare la casa, mentre un suo clone distraeva la nonna con qualche sassolino, e addentrarsi furtivamente dalla finestra di camera sua per raccogliere le sue cose e lasciare una lettera in cui spiegava di aver ricevuto la missione, ma scrivendo che questa fosse molto urgente e che richiedeva la sua presenza immediatamente. Si nascose nel giardino della casa affianco e subito dopo evocò un suo clone d'acqua. Il clone rimase nascosto, mentre l'originale correva sul retro della casa, e a quel punto, il primo lanciò un sassolino contro un palo, facendo voltare dalla parte opposta la spaventosa guardia della porta, mentre il secondo si arrampicò in fretta al piano di sopra, indisturbato. Fece scorrere con delicatezza la finestra per non far rumore e si calò lentamente nel buio della sua stanza, inquadrando immediatamente le cose che doveva recuperare. Si avvicinò con calma allo zaino, ma prima che potesse afferrarlo, improvvisamente si accese la luce della stanza, lasciandolo letteralmente paralizzato. Sua nonna era già nella stanza, che lo fissava con uno sguardo di fuoco, ed era stata lei ad accendere la luce. -Lo sapevo che l'avresti fatto.- Il sangue gli si gelò nelle vene capendo che era stato scoperto, ma non capendo come avesse fatto ad arrivare lì prima di lui. -M-ma non eri...ma come... -QUELLA DAVANTI ALLA PORTA ERA UN CLONE, DEFICIENTE! E per tua informazione ha già steso il tuo come un tappeto. COME TI SEI PERMESSO DI FARE COSì TARDI SENZA NEMMENO AVVISARE!- -No,m-ma non...non è stata colpa mia...io...-
    PUM SPAM PIN PAM SPOCK STOMP
    Il mattino dopo, reduce dalla battaglia (che più che una battaglia, fu una carneficina), Shiki si alzò dal letto ancora dolorante e con un bernoccolo sulla testa, oltre che qualche livido sparso per il corpo, e dopo aver fatto colazione e aver salutato i nonni, si incamminò versò il cancello ovest del villaggio. Erano le 7 e mezza quando uscì di casa, quindi aveva tutto il tempo di arrivare con calma e riprendere le forze dalle botte della sera precedente, pensando a quello che lo aspettava poco più lontano. -"Zabusa"...chi sarà, non l'ho mai sentito. Però è un sannin e dal nome sembra forte.- Certo, il nome incuteva timore, ma Shiki non riusciva a spiegarsi perchè aveva la sensazione che non sarebbe stato per niente facile andare d'accordo con quel tipo che stava per incontrare. Forse perchè si sentiva in soggezione rispetto ad un ninja di un così alto livello o forse perchè in qualche modo si sentiva come se dovesse sostenere un esame, non dovendo deludere le sue aspettative. In ogni caso non si sentiva del tutto tranquillo, ma in quel momento era meglio non pensarci e concentrarsi sulla buona riuscita della missione, qualunque essa potesse essere. Non ci impiegò molto tempo ad arrivare e basandosi sulle sue esperienze ci mise una ventina di minuti ad arrivare, quindi era in perfetto orario, anzi era anche in anticipo, secondo l'orario lasciatogli dal mizukage. Arrivato a destinazione si aspettava di vedere qualcuno, ma al contrario, c'erano solo 2 ragazzi che passavano di lì, e la cosa lo sconcertò un po'. -In effetti sono in anticipo, però il mizukage aveva detto che era un tipo preciso. Forse sta arrivando. Mentre rifletteva su questo punto, si guardò un po' intorno e notò che accanto appoggiato al cancello c'era una figura che non riusciva bene a distinguere per via della nebbia, ma avvicinandosi un po', riconobbe quello che doveva essere di sicuro un ninja. -Dev'essere lui.- Si era ormai avvicinato abbastanza per guardarlo bene in faccia e fu a quel punto che si accorse che quest'ultimo lo stava già fissando a sua volta. Non c'erano più dubbi, quello doveva essere il famoso Zabusa e solo il pensiero gli fece venire un brivido che gli attraversò la schiena, riflettendo se i suoi dubbi sulla sua difficile interazione con quest'ultimo si sarebbero dimostrati reali.

    Edited by Mattheus - 18/7/2014, 22:12
     
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  3. <> Zangetsu
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    CITAZIONE

    Tu devi essere shiki ?...non sembra un sannin, la sua giubba ricorda più quella di un chunin...Io sono Akashi taiga , piacere di conoscerti ...sei un po confuso, ti aspettavi di incontrare zabusa ma invece...Lo so che sei deluso, ma zabusa all'ultimo è partito per una missione di classe S, quindi dovrai accontentarti di me...Un po deluso, gli chiedi in cosa ocnsiste la missione...La missione, aspetta...estrae un foglietto stropicciato dalle tasche...ecco si, dobbiamo indagare su un oggetto misterioso presso il villaggio delle Ombre non molto lontano da qui ....non so altro, la lettera di zabusa riporta anche, che capiremo una volta giunti in quel luogo di cosa si tratta ...Non hai molte aspettative in quella persona, ma è sempre il tuo capitano, e gli dai retta. Inizierete cosi un viaggio, che durerà due giorni, dovrai descriverlo, e potrai far parlare akashi. Alla fine del viaggio quando ormai sarete arrivati quasi a destinazione chiudi il post ...Buon lavoro !...

    ...per essere il tuo primo post missione, te la sai cavata egregiamente, specialmente la parte della nonna arrabbiata è stata divertentissima :asd: ....

    Voto: 7,5
     
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  4. Mattheus
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    Parlato/Pensato Shiki
    Parlato/Pensato Akashi

    Mentre la nebbia delle strade andava infittendosi sempre di più, Shiki rimase in attesa che l'uomo che aveva davanti facesse la prima mossa. Aveva un'aria misteriosa, ma in effetti non sembrava minaccioso come si era immaginato finora, anzi, dava l'impressione di un tipo pacifico, ma essendo un sannin, non c'era da stupirsi se sapesse tenere nascosta la sua forza dietro un aspetto mite. Nel suo aspetto,comunque, c'era qualcosa che non convinceva il piccolo genin, ma non riusciva a focalizzare cosa. -Ha qualcosa di strano.- Dopo pochi istanti dal loro incontro, l'uomo appoggiato al cancello del villaggio, rivolse finalmente la parola al ragazzo che aveva davanti, avvicinandosi contemporaneamente a lui per poterlo guardare meglio negli occhi e mostrando tutti i 32 denti con un largo sorriso. -Tu devi essere shiki ?...- Ora che poteva guardarlo meglio, si accorse cosa aveva di strano: il suo sorriso amichevole e i capelli scombinati come quelli di un ragazzino potevano trarre in inganno, ma l'abbigliamento non era certamente quello che avrebbe dovuto avere un sannin, un ninja così importante del villaggio, al contrario sembrava quello di un comune chunin. Ne aveva visti tanti in giro per il villaggio con lo stesso giubbotto e quello che aveva lui era senza dubbio uno di quelli. Però, chissà, forse gli piaceva semplicemente vestirsi così o lo faceva di proposito per trarre in inganno gli altri. Quel pensiero tranquillizzò un po' Shiki, che a quel punto rispose alla domanda postagli un attimo prima. -Si, sono io.- -...Io sono Akashi taiga , piacere di conoscerti ...- Questa notizia sconcertò ancora di più il giovane genin, che ormai non sapeva più cosa pensare. -No, aspetti, io dovevo incontrare Zabusa.- -Lo so che sei deluso, ma zabusa all'ultimo è partito per una missione di classe S, quindi dovrai accontentarti di me...- -No, no, si figuri.- In effetti non era molto contento all'idea di non poter conoscere il sannin che tanto si era immaginato, ma preferiva fare finta di niente per non far rimanere male il suo nuovo capitano di squadra,quindi gli chiese con disinvoltura in che cosa consistesse la missione a cui erano stati assegnati. -La missione, aspetta...- In quel momento Akashi tirò fuori dalla tasca un pezzo di carta stropicciato, su cui doveva essere descritta la missione. -Cominciamo bene...- Non è che quel gesto gli facesse guadagnare molti punti in fatto di fiducia, in quanto non sapere di cosa si trattasse la sua missione ed averla inoltre scritta su un foglietto qualunque non lo faceva sembrare certo un tipo molto affidabile. -ecco si, dobbiamo indagare su un oggetto misterioso presso il villaggio delle Ombre non molto lontano da qui ....non so altro, la lettera di zabusa riporta anche, che capiremo una volta giunti in quel luogo di cosa si tratta ...- -Mm, non è molto chiaro.- -Tranquillo, se ha detto che capiremo una volta lì, dobbiamo fidarci, quindi partiamo. Il villaggio delle ombre dista 2 giorni da qui, perciò sarebbe meglio non perdere tempo, andiamo.- Il sorriso che aveva quel curioso soggetto mentre prese il suo zaino e si incamminò all'esterno del villaggio non era molto di ispirazione, ma se era stato il sannin Zabusa a volere che fosse lui ad accompagnarlo, valeva la pena dargli ascolto. Mentre controllava un'ultima volta che avesse portato tutto quello che gli sarebbe potuto servire, Shiki si fermò un attimo a riflettere che era la prima volta che stava lasciando il villaggio per chissà quanto tempo. Non era mai stato lontano dal suo adorato villaggio per più di un giorno e, se il viaggio di andata sarebbe durato 2 giorni, a voler essere ottimisti sarebbero tornati dopo 4 giorni, quindi si era appena reso conto che sarebbe stato lontano dai suoi amici e i suoi parenti per parecchio tempo, non essendosi reso conto fino a quel momento che stava già cominciando a sentire la loro mancanza. Una volta rimesso lo zaino in spalla, raggiunse il suo nuovo capitano fuori dal villaggio,ma prima di allontanarsi definitivamente, si voltò indietro un ultima volta, per poi riprendere nuovamente a camminare verso l'obbiettivo della prima missione che segnò l'inizio del suo cammino nel mondo dei ninja.
    Il viaggio era cominciato in modo abbastanza tranquillo. Erano partiti da poco più di un'ora e la nebbia andava diradandosi sempre di più, facendo uscire allo scoperto il sole, che sembrava avere una specie di allergia per l'intero villaggio. Il paesaggio si faceva sempre più gradevole, ed essendo primavera la foresta che stavano attraversando era piena di vita. Erano intenti a percorrere una stradina che sicuramente collegava tra loro i villaggi vicini e intanto un senso di disagio si era impadronito di Shiki, che non sapeva proprio cosa dire, se non rispondere brevemente alle domande del suo compagno di viaggio. Per fortuna avevano già passato la fase delle domande imbarazzanti sulla vita privata, e ora non sapevano più che cosa dirsi, continuando a camminare come se nulla fosse, guardando il paesaggio che scorreva via lentamente. In quel lasso di tempo, a Shiki giravano per la testa strane idee e supposizioni sul quel tizio che si era presentato così all'improvviso, sconvolgendo i suoi programmi. In effetti il fatto che si fosse presentato questo evidente chunin al posto del sannin, come era stato detto dal kage, gli suonava abbastanza strano, specialmente perchè se doveva essere un tipo molto preciso, non si riusciva a spiegarsi perchè non si fosse presentato e soprattutto perché quel nuovo capitano non fosse al corrente della missione. Per giunta lo aveva scritto su un foglietto stropicciato, come se lo avesse sottratto a qualcuno. -Aspetta! Ma se è vero che Zabusa gli ha dato il foglietto, perchè lui non l'ha letto appena l'ha ricevuto. Forse non ha avuto tempo? Ma allora...- In quel momento uno strano dubbio lo assalì: possibile che quello fosse una spia che avesse tolto di mezzo l'uomo scelto da zabusa, o addirittura che avesse tolto di mezzo Zabusa stesso e che si nascondesse dietro una faccia da bravo ragazzo per non dare nell'occhio? La questione gli sembrava assurda, ma forse c'era qualcosa di vero, perchè non riusciva a darsi altre spiegazioni plausibili a quello che fosse successo e la cosa lo faceva sentire sempre più nervoso. -Che situazione del cavolo. Proprio a me doveva capitare?! E se questo qui veramente è una spia e vuole uccidermi? No, non avrebbe senso riuscire ad eliminare un sannin per potersi sbarazzare di un genin qualunque. Però, allora, potrebbe averlo fatto per qualcos'altro, magari proprio per quello strano oggetto che dobbiamo andare a recuperare. Devo stare sempre in guardia con gli altri ninja, specialmente quelli che non conosco.- Shiki stava viaggiando un paio di passi indietro rispetto ad Akashi in modo da non potergli staccare gli occhi di dosso. La sua idea fissa che potrebbe essere una spia pronto ad ucciderlo lo faceva rimanere concentrato sulla poss... STONF Proprio mentre rifletteva sul da farsi, quello strano soggetto che stava tenendo d'occhio inciampò nella radice di un albero, andando a baciare il terreno con tutta la faccia e cominciandosi poi a lamentarsi per il dolore. -Ma che cavolo vado a pensare, lo sto decisamente sopravvalutando.- Quella ridicola scena tolse a Shiki ogni dubbio sull'identità di quel tipo, che oramai era più che evidente che si trattava di un semplice imbranato, invece dell'abile spia che si era stupidamente immaginato. Non sapeva se dover ridere o provare pietà per quel curioso soggetto, ma alla fine decise di non pensarci e di dargli una mano a rialzarsi come se niente fosse, resettando tutti i brutti pensieri che gli erano venuti in mente. Allungò la mano, a cui Akashi si aggrappò come sostegno per rialzarsi, dopodiché si mise a ripulirsi per bene come un bambino che non voleva avere i vestiti sporchi ti terra. -Meno male che non mi ha visto nessuno, che figura.- -Senti, a proposito di questo, scusa se non sono tanto di compagnia, ma non sono abituato a parlare molto con le persone che non conosco.- -Nha, figurati. 2 giorni sono lunghi, il tempo di conoscerci lo avremo sicuramente. Ok?- Il sorriso ed il tono disinvolto che usò per esprimere quelle parole (evidentemente le prime che gli passarono in mente), fecero ricredere Shiki di quei brutti sospetti che stava pensando e si convinse che probabilmente dovesse solo imparare ad andarci d'accordo, cosa che a quel punto sembrava facile, vista la spontaneità di quest'ultimo. -Ok. Allora riprendiamo?- -Certo, ma senti un po': che ne dici che se invece di farci tutto il tragitto, mostrassimo degli spezzoni di quello che facciamo con un simpatico sottofondo musicale?- -Non lo so, questo è un Gdr, quindi non credo che si sentirebbe la musica.- -Ok, allora mi sa che ce la dovremmo fare a piedi. Andiamo.-
    Finalmente i 2 sembravano aver fatto amicizia e continuarono il percorso lungo la stradina di campagna scambiandosi quattro chiacchiere per ingannare il tempo. Ormai erano abbastanza lontani dalla zona nebbiosa, quindi il paesaggio andava sempre migliorando, con un magnifico cielo azzurro primaverile ed una bella brezza rinfrescante. Si sentivano solo il cinguettio degli uccelli e il fruscio delle foglie al vento... oltre alle loro voci.
    -Vedo, vedo... una cosa lunga e scura.- -Un serpente.- -Uffa, ma non è possibile, vinci sempre tu.- -Lo avevo visto prima di te, pivello. Adesso tocca a me.- -Ok, ma stavolta vinco io.- Forse non era uno dei modi migliori per passare il tempo, invece di mettersi a discutere su qualche possibile formazione di combattimento, ma almeno si stavano divertendo. Sembrava proprio che le sensazioni che Shiki aveva prima di partire su quel tizio si erano rivelate semplice preoccupazione, andandoci molto d'accordo, al contrario di quello che aveva pensato. -Vedo, vedo...una cosa con le ali.- ......... -Un uccello?- -No.- -Una mosca?- -No.- ....... -Mmm....una libellula!. -Nemmeno.- -Uffa...mi arrendo, che cos'è?- A quel punto Akashi tirò subito fuori dalla tasca una cosa sottile e bianca, sbattendolo in faccia al suo compagno. -UN ASSORBENTE FEMMINILE!- -No, ma che schifo!- -Ha ha ha ha ha- -Ma che diavolo ci fai con un assorbente in tasca?!- -Ma così non vale, dai. Rifacciamo.- Entrambi volevano concludere la missione e tornarsene a casa il prima possibile, quindi non fecero molte pause, trattandosi solo di camminare e di non fare altro. Per fortuna la giornata continuò a trascorrere tranquilla, senza alterazioni del tempo, cosa che non era poi così male, dato che Shiki si era dimenticato di portare l'ombrello. Scesa la sera decisero di accamparsi allontanandosi un po' dalla strada, per passare inosservati e godersi tranquillamente la serata tra il fresco della sera, senza neanche il bisogno di accendere il fuoco. Era passato molto tempo dall'ultima volta che Shki passò la notte fuori casa, e ora che non c'era nessuno ad imporgli un orario per andare a dormire, decise di rimanere sdraiato sull'erba a fissare il cielo stellato. Il silenzio della foresta notturna era così rilassante che gli stimolava fin troppo il sonno, quindi anche se gli piaceva starsene lì, si alzò silenziosamente per non svegliare il suo capitano e si diresse verso il laghetto che avevano visto poco prima di accamparsi. Gli era sempre piaciuto starsene da solo in presenza di acqua e ora che ci stava pensando bene, non aveva ancora fatto il suo bagno quotidiano, che di solito faceva al fiume del villaggio, quindi arrivato sulla riva e aver scrutato un po' il paesaggio, si tolse i vestiti e si tuffò in acqua, mentre il suo tatuaggio risplendeva sotto la luce della luna. Stare immerso in acqua lo faceva sentire come se non ci fosse nient'altro al mondo, libero. Si fece una lunga nuotata, provando ad andare sempre più in profondità, scontrandosi a volte con dei grossi pesci e per poco anche con un coccodrillo. Rimase in acqua per 30, forse 40 minuti e una volta che si diresse a riva, uscendo per asciugarsi, si sentiva completamente rinato. -Che stai fecendo?- Si accorse solo quando era quasi del tutto uscito dall'acqua che Akashi era già lì, seduto su un masso, forse per controllare dove fosse andato. -Perchè non si vede? Tu che stai facendo?- -Perchè non si vede?- Fu quando Shiki uscì completamente dall'acqua che il suo compagno gli gettò un asciugamano e scese dal masso per dirigersi di nuovo all'accampamento. -Vedi di non fare troppo tardi, altrimenti domani non ce la fai a reggere.- Mentre era intento ad asciugarsi e a vestirsi, riprese a fissare il capitano che andava scomparendo tra gli alberi, stavolta chiedendosi se sarebbero diventati grandi amici e domandandosi se sarebbe successo lo stesso con il sannin che avrebbe dovuto essere al suo posto.
    Al sorgere sole, i 2 ragazzi erano già in viaggio da un po', dopo aver appena fatto colazione, e camminavano spediti verso la loro destinazione, ancora inconsapevoli di quello che li aspettava al villaggio delle ombre. -Secondo me è qualcosa tipo una pietra o una vecchia arma.- Shiki, intanto era impegnato a leggere e rileggere il foglietto lasciatogli da Zabusa, nel tentativo di capirci qualcosa in più. -Qui però dice che si tratta di uno strano "oggetto". Se fosse stata un'arma lo si avrebbe capito, invece quelli che l'hanno non sono riusciti a capire che cos'è. E poi non credo sia qualcosa di così piccolo, altrimenti ce lo avrebbero potuto mandare direttamente al villaggio, invece hanno mandato noi lì, forse proprio perchè non si può trasportare facilmente.- -Mmm... non ci avevo pensato, però sembra sensato. Comunque non preoccuparti, non sarà niente di ché. Altrimenti non l'avrebbero classificata come missione di rango D, affidandola ad un genin.- -Mpf, grazie tante per la fiducia.- -Ha ha ha, scusa.- Dopo qualche altra ora di viaggio, Akashi propose una pausa pranzo e tutto sembrava andare bene, finché Shiki fece ad Akashi una proposta che non poté rifiutare. -Se non ci riesci in meno di un minuto, dovrai portare il mio zaino fino al villaggio delle ombre e ritorno.- -Bello, io ti posso prendere quello scoiattolo anche con le mani legate.- Poco prima avevano visto un piccolo scoiattolo nascondersi sotto un cespuglio a pochi metri di distanza da loro, mentre erano seduti a terra per mangiare, e da lì iniziò la proposta della sfida. -Ok, vediamo se ce la fai.- E dopo avergli legato le mani dietro la schiena con una corda, cominciò la prova e Shiki a contare i secondi. -Illuso, pensa di potermi fermare.- -Illuso, pensa di poter prendere uno scoiattolo senza usare le mani.- ...... -Via!-
    La penosa dimostrazione di abilità di Akashi fu quasi letale per Shiki, che stava quasi per morire asfissiato per le fin troppe risate, per via delle sue numerose cadute e delle mazzate che prese dallo scoiattolo, che aveva capito che razza di soggetto fosse quel cretino che provava ad afferrarlo con la bocca, andando a sbattere continuamente la faccia contro gli alberi. Poco dopo che Akashi si riprese dallo stordimento delle numerose botte ricevute, si rimisero in cammino (uno dei 2 senza zaino) e non fecero più soste per parecchie ore, per poter recuperare il tempo perduto, in fondo erano ancora in missione, quindi non era il caso di rilassarsi troppo proprio ora che si stavano avvicinando sempre di più all'obbiettivo. Purtroppo il secondo giorno il tempo non resse molto come il primo e già da dopo pranzo si cominciarono ad addensare molte nuvole cariche di pioggia e a parte la locanda che incrociarono quella stessa mattina, non sembravano essercene altre fino a destinazione. Per fortuna non si mise a piovere finchè non raggiunsero la sponda di un lago, dove era ormeggiato un battello in procinto di partire. Shiki rimase un po' sconcertato alla vista di quella nave e delle innumerevoli persone che erano impegnate ad imbarcarvisi, chiedendosi cosa si facessero loro 2 in quel piccolo porto. -Il villaggio delle Ombre si trova in un'isoletta a qualche chilometro da qui. Volevi andarci a piedi?- All'idea di dover salire su un battello, Shiki si sentì risollevare: finalmente lasciavano la solita foresta che scorreva via pian piano, per un piccolo viaggio letteralmente percorso sull'acqua, cosa poteva esserci di meglio per un ragazzo completamente fissato con l'acqua e che non sapeva fare altro che usare ninjutsu d'acqua. Sfortunatamente cominciò a piovere a dirotto, continuando per tutta la notte e Akashi non riuscì a trovare dei posti al coperto, quindi senza neanche un ombrello passarono una pessima nottata in bianco a fare nient'altro che sperare di finire presto di infradiciarsi. -Al ritorno, i posti li trovo io.- Dopo molte ore passate su una scomodissima panchina, sotto la pioggia, finalmente ci fu una schiarita, e le nuvole cominciarono a diradarsi, facendo spazio ai primi raggi di sole della mattinata. Mentre Shiki e Akashi si cambiarono i vestiti bagnati, dato che erano quasi i soli rimasti sul ponte allo scoperto, si accorsero che erano ormai vicini all'isola in cui si stava dirigendo il battello. Finalmente il loro viaggio stava per giungere al termine e questo voleva dire che le risposte che stavano aspettando da tanto tempo sarebbero arrivate. Chissà cosa voleva dire Zabusa, scrivendo che avrebbero capito una volta arrivati, ma ormai non c'era più bisogno di chiederselo, perchè lo avrebbero scoperto di lì a poco. Shiki si fece avanti verso la prua del battello,appoggiandosi alla ringhiera, ammirando l'isola dove stavano per approdare, e cercando di scrutare in profondità le strade del villaggio in lontananza, illuminato a stento dai raggi rosei dalla nuova alba.
     
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  5. <> Zangetsu
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    CITAZIONE


    Per poter raggiungere il villaggio dell'ombre vi restano pochi passi da percorrere, ma akashi che ormai aveva abbandonato il su fare scherzoso, ti dice ...Shiki, ora dobbiamo stare molti attenti..ricordi cosa ha scritto zabusa su la lettera....capirete una volta arrivati...i suoi occhi sono concentrati, per poco non lo riconosci più...guarda vicino quella capanna, c'è una macchia, sembra sangue, e poco più avanti avverto una presenza, a destra invece vicino quel pozzo, c'è qualcuno che ci sta aspettando... chiedi come fa, ma per via del momento non ti risponde...Allora sentimi bene, noi dobbiamo indagare su questo oggetto, ma qualcuno è arrivato prima di noi, e ha fatto una strage, se avessero trovato quello che cercavano non sarebbero rimasti qui....quindi ora io utilizzerò il velo di nebbia, e tu catturerai l'uomo dietro il pozzo, tranquillo sarà facile, non è un ninja, il suo chakra è debolissimo, ma stai attento ugualmente potrebbe essere una trappola...Bene descrivi tutto lo scontro di akashi e come catturi il tuo obbiettivo. Una volta terminato, interrogherete l'individuo ma non parlerà, puoi utilizzare metodi non perforza umani per estrapolargli le informazioni...Chiudi il post con una rivelazione su l'oggetto, vi darà la sua ubicazione, quelli che avete ucccisi erano solo mercenari di guardia...buon lavoro !


    ...i tuoi post sono molto curati, la narazione è eccellente, e anche il metodo che usi per impostare il tuo pg è corretto, continua cosi...
    Voto: 8,5
     
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  6. Mattheus
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    Parlato/Pensato Shiki
    Parlato Akashi
    Parlato Mercenario 1
    Parlato mercenario 2


    La mattinata era appena iniziata, portando ancora con sè la fredda ed umida aria della notte appena trascorsa, ed il battello sul quale si erano imbarcati i 2 ninja di Kiri aveva da poco concluso il suo viaggio, ormeggiandosi al piccolo porto dell'isola. -Etciù!!- Shiki e Akashi erano appena scesi a terra (dopo essersi asciugati per bene dopo la tremenda nottata) e ora si apprestavano a raggiungere il villaggio che avevano avvistato dalla nave, per poter proseguire la missione che gli era stata assegnata. -Se ho preso il raffreddore, me la paghi.- -Ma di che ti lamenti, sono io quello che ha preso più acqua, tra noi 2.- Nonostante qualche lieve acciacco, si rimisero subito in cammino verso la loro meta, che ormai distava soltanto poche centinaia di metri, da percorrere attraverso un boschetto. Purtroppo per loro erano un po' affaticati per aver dormito poco, ma almeno erano molto motivati per essere quasi giunti a destinazione, dopo un viaggio lungo 2 giorni in cui avevano imparato a conoscersi. Dopo circa una decina di minuti di cammino, la stradina cominciava ad essere in salita e ormai non mancava molto al villaggio, e questo lo si poteva capire anche perchè poco più il là si cominciarono a vedere le prime casette di campagna, segno che erano quasi arrivati. Il giovane genin era molto contento della cosa e non vedeva l'ora di percorrere quel poco di strada che rimaneva, ma al contrario, Akashi, si fece improvvisamente serio, fermandosi all'istante. Shiki si fermò subito dopo, non riuscendo a capire il motivo di quel gesto e domandandogli cosa fosse successo. -Che c'è?- -Shiki, ora dobbiamo stare molti attenti..ricordi cosa ha scritto zabusa su la lettera....capirete una volta arrivati- Aveva un'aria completamente diversa da quella che Shiki aveva imparato a conoscere. Il suo sguardo serio e la postura statica gli davano un aspetto autoritario che il suo compagno non aveva mai visto, quasi lo spaventava e lo faceva sentire come se in tutto quel tempo passato insieme, fosse stato con un'altra persona, come se avesse una doppia personalità. -guarda vicino quella capanna, c'è una macchia, sembra sangue, e poco più avanti avverto una presenza, a destra invece vicino quel pozzo, c'è qualcuno che ci sta aspettando.- La capanna, posta sul lato destro della stradina, distava circa una decina di metri da loro ed il pozzo in pietra, poco più vicino, soltanto sei,ma era comunque impossibile stabilire se ci fosse qualcuno nascosto dietro, quindi Shiki rimase piuttosto sconcertato da queste sue affermazioni, ma quello che più lo preoccupava era il fatto che il suo capitano sembrava avesse dei poteri che fino ad ora aveva tenuto nascosti. -Sei sicuro? Ma come fai a vederli?- Inaspettatamente, quello che finora sembrava una persona tanto socievole non degnò neanche di una risposta il suo compagno, proseguendo con il suo discorso. -Allora sentimi bene, noi dobbiamo indagare su questo oggetto, ma qualcuno è arrivato prima di noi, e ha fatto una strage, se avessero trovato quello che cercavano non sarebbero rimasti qui.- A quel punto Shiki si rese conto anche lui che non era più il caso di scherzare e che il suo capitano era serio come mai prima d'ora, quindi capì che il pericolo era reale e la tensione cominciò rapidamente a salire. In quel momento dovette affidarsi totalmente al suo compagno di squadra, essendo ancora inesperto sul da farsi in queste situazioni. -quindi ora io utilizzerò il velo di nebbia, e tu catturerai l'uomo dietro il pozzo, tranquillo sarà facile, non è un ninja, il suo chakra è debolissimo, ma stai attento ugualmente potrebbe essere una trappola.- Il piano era chiaro e ormai Shiki aveva ben capito che sarebbe dovuto passare realmente all'azione, e questo cominciò a far scorrere sempre più adrenalina dentro di lui, anche se ancora teso, sapendo che avrebbe dovuto cavarsela da solo. Avere un ninja così sicuro di sè come Akashi al suo fianco lo avrebbe decisamente tranquillizzato, ma questi, dopo aver attivato la tecnica del velo di nebbia, fece un rapido scatto in avanti, separandosi dal suo compagno.
    La nebbia era molto fitta e non si riusciva a vedere quasi niente, ma Akashi si mosse molto rapidamente, quanto silenziosamente, in avanti, già consapevole della posizione del suo obbiettivo. Percorsi 15 metri in men che non si dica, arrivò nelle vicinanze del nemico, che essendosi accorto dell' inizio dell' attacca per la nebbia sollevatasi, si era già preparato a combattere,uscendo allo scoperto e sguainando la sua spada. Era un uomo abbastanza alto e muscoloso, indossava abiti scuri ed aveva in mano una katana. Akashi, però, aveva già eseguito diversi sigilli dall'inizio della sua corsa, creando 3 cloni perfettamente identici a lui, che si erano separati, dirigendosi verso l'obbiettivo in 3 direzioni diverse, accerchiandolo e lasciando indietro l'originale. In questo modo il nemico vide soltanto le tre copie dirigersi verso di lui, per via della vista offuscata dalla nebbia. Dopo un attimo di esitazione, colpì uno dopo l'altro i 3 cloni, in cerca del reale avversario, ma scomparvero tutte e 3. In quel preciso momento gli arrivò alle spalle il vero Akashi, che aveva appena estratto un kunai dal suo porta kunai, tentando un affondo per metterlo k.o., ma questi si girò rapidamente con la sua spada ancora sguainata e con un fendente gli mozzò la testa. -Preso!- Il suo ghigno sparì subito dalla sua faccia, perchè sfortunatamente per lui, Akashi aveva appena eseguito la tecnica della sostituzione, quindi quello che il grosso uomo affettò fu solo un semplice pezzo di legno, e prima che se ne potesse accorgere, Akashi si era già portato alle sue spalle, affondandogli il suo kunai nella schiena e trapassandogli il cuore. -Maledetto ninja...-Un lavoro di estrema precisione, che, ripensando ai momenti trascorsi negli ultimi 2 giorni, non sembrava neanche il suo. Akashi estrasse il pugnale dal corpo dell'uomo, mentre questi si accasciava al suolo privo di vita, guardandolo con occhi freddi e non pronunciando neanche una parola.
    Intanto, Shiki aveva appena visto il suo compagno sparire nella nebbia, in direzione del suo sfidante, quindi si decise anche lui di elaborare in fretta un piano di azione, anche se la tensione di quel momento non giocava affatto a suo favore. Si doveva sbrigare, perchè l'uomo che lo aspettava dall'altra parte del pozzo, si era sicuramente già messo in allerta per via della nebbia, quindi ogni secondo era prezioso, per non far mettere in atto una strategia al nemico. -Allora, calmo, calmo ,calmo! La nebbia lo avrà sicuramente messo in guardia, ma anche lui non si aspettava una cosa del genere, quindi siamo alla pari. Anzi, io ho un vantaggio, perchè so già dov'è e posso usare delle tecniche ninja che lui non conosce, se quello che ha detto Akashi è vero, quindi posso farcela. Però potrebbe tendermi una trappola. Devo mandare avanti delle copie. Anzi, no, mi è venuta un'idea.- Era il momento di mettere in pratica tutto quello che aveva imparato, dagli insegnamenti dei nonni a quello che aveva appreso all'accademia, quindi Shiki sollevò indice e medio della mano destra e dopo aver concentrato il suo chakra misto al suo elemento acqua, subito alla sua destra si formarono dall'acqua uscita dal terreno 2 perfette copie di se stesso. Queste ultime crearono a loro volta, dopo aver eseguito i 5 sigilli necessari per la tecnica, una copia ciascuno con la tecnica della moltiplicazione, ognuno alla propria destra. In questo modo c'erano un totale di 4 copie in fila, tutte alla destra dell'originale, alternandosi tra copie d'acqua e illusorie, a partire dalla copia d'acqua subito accanto a Shiki (Da sinistra: Originale, Copia d'Acqua, Copia illusoria, Copia d'Acqua,Copia illusoria) . Essendo sue copie, già sapevano cosa aveva in mente l'originale, quindi la seconda copia d'acqua (la penultima della fila) afferrò al volo il kunai passatogli da Shiki, in questo modo l'attenzione del nemico si sarebbe concentrata sull'unico avversario armato. Avendo memorizzato la posizione del pozzo prima che Akashi attivasse il velo di nebbia, Shiki passò all'azione, mandando la prima copia illusoria (centrale nella fila) all'attacco, facendola correre in posizione diretta verso il pozzo, mentre lui si separò in 2 squadre da 2 con gli altri cloni (formazione 1: Originale,,Copia aggirano il pozzo a sinistra; formazione 2: Copia con kunai, Copia aggirano il pozzo a destra), rimanendo sempre più vicini possibile per non perdere il controllo della tecnica. La copia illusoria centrale percorse in breve tempo i 6 metri che lo separavano dal pozzo, saltando all'ultimo momento per scavalcarlo, ma venendo immediatamente colpita da un pugnale volante, appena lanciato dall'uomo nascosto lì dietro, che si era già preparato ad un possibile attacco. Un uomo alto ma più grasso, ché muscoloso, vestito con abiti scuri e con una cintola piena di pugnali da lancio. L'obbiettivo era proprio quello di portarlo allo scoperto, riuscendo alla perfezione, e prendendolo di sorpresa con le altre 2 coppie ai lati,che si dirigevano velocemente verso di lui. Il nemico si trovò leggermente disorientato, ma notando che ce ne fosse soltanto uno con un arma in mano, che cercava di nascondersi dietro ad un clone, optò per colpire quella coppia di cloni con dei pugnali, finendo perfettamente nella trappola di Shiki, che intanto era ormai quasi alle sue spalle, con il clone d'acqua al seguito. In pochissimi secondi Shiki concentrò il suo chakra mescolato all'elemento acqua nella sua mano destra, sentendolo poi scorrere rapidamente fuori fino a prendere la forma di una spada d'acqua, che impugnò non appena completata. Era ancora in corsa verso l'avversario, a poco più di 2 passi di distanza, quindi, dopo aver spostato il braccio destro all'indietro per poter caricare l'attacco, lo protese in avanti con movimento circolare in modo da sferrare un veloce fendente discendente. L'uomo in nero, dopo aver capito di aver colpito solo delle copie, si girò versò le altre alle sue spalle, vedendo all'ultimo istante il colpo in arrivo, e riuscendo a schivarlo quasi del tutto, uscendone con una ferita da taglio all'addome, per aver indietreggiato rapidamente. -Aaargh!- Per fortuna Shiki aveva previsto questa eventualità, perchè subito dopo aver sferrato il suo colpo frenò la sua corsa all'istante e si abbassò appoggiando il ginocchio destro a terra, dando l'occasione al clone dietro di lui di scavalcarlo con un lungo salto verso il nemico e riuscendogli a sferrare un potente calcio destro al mento, sbalzandolo via di un paio di metri. -Spero di ricordarmeli tutti.- Il suo piano non era ancora concluso, infatti, mentre l'uomo vestito di nero si rialzava subito dopo il colpo subìto, lui (dopo aver rilasciato la spada d'acqua) rimase inginocchiato, avvicinò le mani tra loro e cominciò a comporre una serie di sigilli, rimanendo concentrato al massimo sull'obbiettivo da raggiungere. -Bue, scimmia, coniglio, topo, Cinghiale, Gallo.- -Arte dell'acqua, soffio del drago marino!- In quel momento concentrò una grossa quantità di chakra nel petto, impastandola ancora una volta con il suo elemento e sputandola subito dopo in direzione del suo avversario. Il clone che aveva appena dato il calcio, dopo essere atterrato si diresse sul nemico, impegnato a rialzarsi, e bloccando i suoi movimenti con il suo stesso corpo, si fece investire in pieno dal drago d'acqua formatosi dalla tecnica di Shiki, facendo colpire in pieno anche l'uomo che stava bloccando, che andò a schiantarsi contro un albero dopo essere stato scaraventato via. L'uomo perse i sensi per il duro colpo ed il giovane genin poté riprendere fiato e rilassare i muscoli, dopo lo sforzo appena fatto. Si era battuto molto bene, atterrando il suo avversario con una tattica ben congeniata, anche se doveva molto al velo di nebbia e le altre capacità del suo capitano, ma in quel momento si sentì come mai prima d'ora, pieno di soddisfazione e di orgoglio per aver battuto il suo primo reale avversario.
    Si alzò in piedi all'istante, pieno di una nuova energia che lo fece urlare di gioa. -Uuhuu! Non te l'aspettavi,eh?- -Ehi, superman, vedi di non fare troppo casino, se non vuoi attirare altri assassini.- In quel momento si accorse che Akashi era appena arrivato alle sue spalle e che la nebbia si stava rapidamente diradando, dopo che il suo evocatore rilasciò la tecnica, e dopo aver dato un'occhiata al risultato dello scontro, diede il suo giudizio. -Direi che non sei andato male, ma per un tipo così potevi anche risparmiarti tutto questo casino. Comunque, ben fatto.- Il suo sguardo si era ancora una volta ritrasformato, ritornando quello rilassato di sempre, facendo rilassare il suo compagno, che però ancora si domandava del comportamento di poco prima. -Loro sanno sicuramente qualcosa su quello che stiamo cercando, quindi ora ce lo faremo dire.- -Togliti, ci penso io.-
    Quando l'uomo riaprì gli occhi, si trovò impossibilitato a muoversi, notando gli erano stati legati mani e piedi, e bloccato ad un albero con una lunga corda. Davanti a lui si trovava il ragazzo che poco prima lo mise k.o., che lo guardava con fare serio, e poco più lontano, appoggiato al pozzo, un ragazzo visibilmente più grande, che sembrava in attesa che il suo compagno facesse qualcosa, anche se era più che evidente cosa avessero intenzione di fare. Gli era stato tolto il cappotto, lasciandolo a petto nudo, segno evidente che non sarebbero stati gentili con lui. Il sole splendeva ancora alto, ma l'atmosfera era comunque tesa per quello che stava per succedere. Shiki non era mai stato un tipo violento, ma al pensiero che quel tipo davanti a lui avesse massacrato della gente innocente per arrivare al suo obbiettivo, gli faceva ribollire il sangue dalla rabbia, sapendo che non avrebbe dovuto avere pietà di quell'essere disgustoso. I secondi scorrevano lenti per il prigioniero, e finalmente il ragazzo si decise a parlare, non perdendo il suo sguardo severo. -A questo punto, è evidente che non sei un ninja, quindi vorresti per favore dirci perchè volevate ucciderci?.- L'uomo non sembrava avere voglia di parlare, ma ormai anche uno stupido avrebbe capito che era inutile cercare di continuare a resistere. -Siamo mercenari, ci pagano per svolgere i compiti che altri non hanno il coraggio di fare.- -E chi ti ha pagato per questo compito?- -Non parlo dell'incarico con te.- -Mm, io dico di si. Qualcuno vi ha pagato per prelevare qualcosa che a noi serviva per poi eliminarci e io voglio sapere cos'è.- Il mercenario continuava a guardare il suo interrogatore con occhi fissi, decisi a non voler parlare del suo compito. Passarono vari secondi in silenzio, sperando che la tensione aumenti, per far parlare più facilmente l'uomo legato. -Come ti chiami?- -Yoshi.- -Ascoltami bene, Yoshi...- Mentre parlava, Shiki si inginocchiò appoggiando il ginocchio destro, avvicinandosi così alla sua faccia, per poter assumere un'aria più minacciosa e alzando il tono della voce. -...non mi interessa un accidente né chi ti ha mandato né quanto ti ha pagato, ma tu hai ucciso delle persone che non centravano niente per la vostra missione, quindi io ora voglio sapere tutto sulla cosa che vi hanno detto di portare via, altrimenti lo sai cosa succede ai prigionieri che non hanno informazioni da dare.- In quel momento estrasse quattro spiedi dal suo portakunai con la mano sinistra, e tenendoli tutti tra le dita li mostrò al mercenario. -Io ho qui 4 spiedi, che fra poco comincerò ad infilare nel tuo corpo fino a reciderti la carotide, quindi se non vuoi morire qui e subito, ti conviene rispondere. Cosa avete portato via?- ... Dopo nessuna risposta da parte del mercenario, Shiki prese il primo spiedo con la mano destra e la infilzò nel tronco dell'albero, a pochi centimetri dall'occhio destro,cercando di spaventarlo. -Le prossime 2 sono per te. COSA AVETE PORTATO VIA?- Ancora nessuna risposta da Yoshi, quindi stavolta prese 2 spiedi, infilzandoglieli rispettivamente nel fianco destro e a cavallo tra spalla destra ed il pettorale, provocandogli un dolore immenso. -AAAARGH!!- Il giovane genin si ricordò degli insegnamenti del nonno, che gli spiegò più di una volta come usare la psicologia per convincere un nemico a confessare, passando per 3 fasi: Bluff-Dolore-Minaccia di morte, ripetendogli nel frattempo sempre la stessa domanda. -La prossima è per la carotide. COSA AVETE PORTATO VIA? -NON LO SO, LO HANNO PORTATO VIA GLI ALTRI!- -DOVE?- -Gnnn...- Il mercenario stava provando a resistere, quindi il genin prese l'ultimo spiedo, piantandoglielo nel lato destro del collo, colpo che gli paralizzò quasi subito il braccio. -AAAAH!!!- -Hai pochi secondi, quindi se non vuoi morire, parla! DOVE' ADESSO?- -NELLA GROTTA DEL VAMPIRO, A EST DEL VILLAGGIO!- Finalmente Shiki ottenne la sua informazione, rimanendo visibilmente sollevato, anche perchè ormai sapeva che non sarebbe rimasto più molto tempo al suo interrogato. -Grazie...Purtroppo per te, recisa l'arteria carotide, non c'è più niente da fare. Desolato.- Il mercenario non ebbe neanche la forza di rispondere, poichè stava già perdendo i sensi a causa della forte emorragia interna, che l'avrebbe poi portato alla morte. Shiki si alzò e si voltò verso il suo capitano che aveva osservato tutta la scena, sentendosi comunque in colpa per quello che aveva fatto e confortato dall'unico pensiero che era la cosa giusta da fare. Una volta che i 2 si avvicinarono tra loro, Akashi diede una pacca sulla spalla al suo amico, conscio di quello che stava provando in quel momento e cercando di confortarlo. -Hai fatto la cosa giusta: di tipi così è meglio toglierne dalla circolazione il più possibile.- Il piccolo ninja era ancora preso dal rimorso che lo affliggeva per avere ucciso la sua prima persona, ma il conforto del suo compagno e la consapevolezza che in fondo era quella la via del ninja che aveva scelto, lo fece sentire un po' meglio, tanto da poter rispondere con un leggero sorriso e un cenno di consenso con la testa alle parole di Akashi. -La cosa importante è che ora sappiamo dove lo tengono nascosto. Non resta che andare a riprendercelo. Ci stai?- In quel momento, sollevò il braccio destro e porse la mano al suo sconsolato compagno, in modo da chiedergli definitivamente se se la sentisse di continuare, e cercando di tirarlo su di morale. Quel semplice gesto, infatti fu di estremo conforto a Shiki, che dopo aver finalmente alzato lo sguardo, strinse saldamente la mano del suo capitano, guardandolo fieramente negli occhi e riprendendo entrambi i loro sguardi tranquilli di sempre. -Si!-
    Scusa se ci ho messo tanto ma non ho avuto molto tempo per scrivere ultimamente. :fiore:
     
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  7. <> Zangetsu
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    CITAZIONE


    Raggiungerete la grotta ad est, e una volta arrivati entrerete ...inizierete la perlustrazione, fino a raggiungere una sala che si espande davanti a voi, stimate la sua ampiezza, e quando avrete terminato di scrutarla, noterete una botola...l'aprirete e scoprirete un nuova entrata, scenderete, e vi ritroverete in un lungo corridoio...stiamo attenti è pieno di trappole...il tuo capitano esperto, si accorgerà che li nascoste ci sono delle trappole, quindi dovrete attraversarlo consapevoli di rimetterci la vita. Percorrerete un centinaio di metri quando le trappole inizieranno a scattare, descrivi come le evitate. Dopo circa una decina di minuti, il corridoio termina, ed a aspettarvi ci saranno due uomini...chiudi qui il post


    ... :mog: hai scritto un poema...gran bel post
    Voto: 8,5
     
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  8. Mattheus
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    Parlato/Pensato Shiki
    Parlato Akashi

    Dopo aver terminato i rispettivi scontri ed aver ottenuto le informazioni che gli servivano, i 2 ninja di Kiri si presero qualche minuto per riprendere fiato, in vista della probabile battaglia che li aspettava alla grotta e sfruttarono quel tempo per potersi preparare ed elaborare delle strategie. Shiki provò ancora una volta a chiedere al suo compagno da dove saltassero fuori quelle abilità che aveva dimostrato poco prima e che aveva tenute nascoste fino a quel punto, ma ovviamente ricevette una risposta negativa. Tentò di mettersi il cuore in pace su quell'argomento, ma ormai la sua curiosità lo dominava e non smetteva di pensarci. -Non me lo vuoi dire proprio, eh?- -Tutto a suo tempo.- -Dai, risparmiami queste frasi da filosofo, se non me lo vuoi dire, ok. Non mi interessa.- -Come no.- -E' vero, non mi interessa. E adesso andiamo, muoviti.- Non riusciva ad ingannare neanche se stesso dicendo che non gli interessava, ma in effetti era meglio muoversi. -Va bene. La grotta del vampiro non è lontana, ma faremo meglio a muoverci. Ci conviene arrivare prima che si accorgano che siamo ancora vivi o lo sposteranno di nuovo. Dovremmo correre un po', ce la fai.- -E tu ce la farai a starmi dietro?- -Bello,spero che tu abbia fame, perchè mangerai la mia polvere. -Lo vedremo.- -Ah,si?! Pronti....via!- Da quel momento cominciò una corsa attraverso il bosco dell'isolotto per stabilire chi fosse il più veloce. Erano quasi alla pari e certe volte la rapidità di Shiki sembrava prevalere, ma veniva subito superato di nuovo dal suo sfidante. L'ultimo tratto se lo fecero saltando di albero in albero e per poco Akashi non rimase decapitato da un ramo basso, ma all'ultimo momento si accorse del pericolo, abbassandosi meglio di quanto fece Shiki, che si prese una bella botta in testa, cadendo quasi a terra. Dopo circa una decina di minuti arrivarono a destinazione (con Akashi vincitore) e dalla cima di un albero si misero a scrutare per bene il luogo, in cerca di possibili sentinelle. Fortunatamente sembrava tutto a posto, quindi non restava che addentrarsi, sempre con molta cautela. -Stiamo attenti. Potrebbero esserci altri mercenari.- La tensione cominciò lentamente a salire, man mano che avanzavano nella grotta e Shiki ricominciò a sentire le sensazioni provate quella stessa mattina, quando dovette affrontare il suo primo avversario in una missione. Sentiva scorrere sempre più adrenalina, ma allo stesso tempo era intimorito dal rischio che stavano affrontando, anche se in quel caso, la presenza di Akashi al suo fianco e il non essere solo, lo facevano sentire abbastanza al sicuro. La caverna si faceva sempre più buia e le figure demoniache scolpite nelle pareti sembravano farsi sempre più spaventose. -Visto che ne sai così tanto, non è che sai anche perché si chiama "grotta del vampiro"?- -Per una vecchia leggenda. Si dice che qualche secolo fa un vampiro terrorizzasse il villaggio delle ombre, rapendo i cittadini per poi portarli in questa caverna...per poi succhiargli via il sangue con molta calma.- A questo punto la voce di Akashi si fece più profonda. -Il suo corpo non è mai stato trovato. Si dice si sia solo trasferito in un altro luogo in cerca di carne più fresca... ma per poi tornare di tanto in tanto a controllare che non vi siano intrusi nella sua tana!!.- Si girò di colpo verso Shiki, e saltandogli addosso con la bocca aperta, mettendo bene in mostra dei canini sorprendentemente lunghi. Ma l'unica cosa che riuscì a prendere di sorpresa fu il pugno del suo compagno sul naso, che lo face cadere a terra, dolorante e sofferente. -Ahu, ahu, ahu, ahu....ahia, che male. Ma perchè mi hai colpito?- -E tu perchè fai il deficiente? Che ti aspettavi?- Ancora sdraiato a terra per il dolore, sputò la dentiera da vampiro che aveva in bocca, asciugandosi poi il sangue che gli colava dal naso. -Io vorrei sapere da dove li tiri fuori tutti questi giocattoli.- -Uffa, mi sanguina il naso.- -Così impari. Andiamo, conte imbecillacula.- Dopo aver aiutato il suo capitano ad alzarsi, continuarono ad addentrarsi sempre più nella grotta, arrivando infine ad una specie di sala, che si espandeva per diversi metri, con casse e barili sparsi un po' ovunque ed una colonna con sembianza demoniache posizionata proprio al centro. C'era una fievole luce che illuminava il tutto, proveniente da 4 torce appese ai muri. -Tutto qui?- -Ad occhio e croce dovrebbe essere grande una quindicina di metri da parete a parete. Controlliamo.- Nei minuti successivi, passarono a controllare ogni angolo di quella sala, in cerca di qualche indizio o di qualcosa che potesse essere l'oggetto stesso, sperando che quel mercenario che gli aveva dato l'informazione non li avesse ingannati. Ad un tratto, Shiki si sentì chiamare da Akashi e dopo averlo raggiunto, lo aiutò a spostare un barile molto pesante, scoprendo una botola di legno. -E' perfetto. Siamo sulla strada giusta. Prima le signore.- -Come vuoi: prima i giovani, poi i vecchietti.- Cominciarono a scendere la traballante scala di legno, e dopo essere arrivati a terra entrambi, lo sguardo di Akashi si fece nuovamente serio, fissando il lungo corridoio che avevano davanti. -Stiamo attenti è pieno di trappole.- -Fantastico. Ci mancavano le trappole. Se dici che ce la faremo, io mi fido.- -Al dire il vero non sono sicuro che ce la faremo.- -Bene....e allora andiamo. Tanto, peggio di così.-Ancora una volta il suo compagno cambiò personalità, mostrando delle abilità celate di cui non aveva intenzione di parlare, ma anche se era ancora ossessionato da quel dubbio, Shiki decise di mettere da parte lo scetticismo e fidarsi di lui. La galleria era scarsamente illuminata da qualche torcia appese alle pareti, che non superavano i 4 metri di larghezza e sarebbe quasi impossibile intravederne delle trappole, ma visto il risultato di quella mattina, non c'era ragione di pensare che avesse torto. Si incamminarono a passo lento e circospetto, e percorrerono quasi un centinaio di metri senza incontrare nessun tipo di ostacolo, tanto da far cominciare a venire dei dubbi a Shiki sulle abilità del suo capitano, ma proprio quando cominciarono a rilassare i nervi, si cominciò a sentire uno strano rumore proveniente dalle pareti. -Che cos'è?- Si fermarono di colpo, cercando di capire di cosa si trattasse. Sembrava un suono metallico, come degli ingranaggi che si muovono. -USA IL MURO D'ACQUA!!- Dopo qualche istante che si iniziò a sentire quel suono metallica, Akashi ordinò di effettuare immediatamente la tecnica del muro d'acqua, mettendosi poi praticamente appiccicato al suon compagno. Shiki in quel momento non capì cosa stesse succedendo, ma trattandosi di un ordine nella evidente situazione di pericolo, non ci pensò 2 volte e concentrò più chakra possibile, impastandolo al suo elemento acqua e componendo in meno di 2 secondi i 4 sigilli con le mani richiesti dalla tecnica, mentre il suo capitano si avvicinò rapidamente a lui per rientrare nel campo della difesa. -Arte dell'acqua, muro d'acqua!- Subito un muro d'acqua circolare si innalzò, avvolgendo i 2 ragazzi, e in men che non si dica cominciarono a fuoriuscire dalle pareti decine, forse qualche centinaio di spiedi, per almeno 10 metri di lunghezza della galleria. Fortunatamente, i riflessi di Akashi salvarono ancora una volta la vita di entrambi, e gli spiedi che avrebbero dovuto trafiggerli, si abbatterono contro la barriera innalzata da Shiki, continuando ad infliggersi su di essa per quasi 10 secondi. Quando finalmente cessò il bombardamento, il neo genin sciolse rilasciò la tecnica, non potendola trattenere oltre. -Fiuu. Siamo vivi?- -Per ora si. Andiamo.- -Uffa. Prima o poi scoprirò come fa a vedere tutto in anticipo.- Il primo pericolo era passato, ma a quanto diceva Akashi, non era ancora finita, quindi proseguirono nella galleria, tenendosi pronti ad affrontare le prossime trappole. E difatti, qualche metro più in là, si fermarono nuovamente, dietro ordine del capitano. -Ci sono dei fili di nylon collegati a delle trappole. Alza il piede destro e fai un passo avanti.- Shiki eseguì l'ordine alla perfezione, ma forse per la tensione del momento, forse per la confusione, forse perchè è un idiota, invece del piede destro, alzò il sinistro, tagliando il filo di nylon e facendo scattare la trappola. -TI HO DETTO IL DESTRO!!- -Ah, scusa, scusa, mi sono confuso!- In quel momento una serie di lance iniziarono a fuoriuscire dal terreno, cominciando da qualche metro di distanza da loro e avvicinandosi sempre di più. -No, no, no, no, no, no.- Shki non sapeva più cosa pensare e la paura gli paralizzò le gambe. Avrebbe voluto spostarsi, ma in quei pochi istanti le lance arrivarono anche sotto di lui, pensando che non ci fosse più scampo. Per qualche strano motivo le lance non lo colpirono, e a quel punto si accorse che qualcosa lo teneva sospeso da terra, quindi guardò in su per capire di cosa si trattasse e vide il suo compagno appeso al soffitto, che lo teneva per la maglietta. -Ah, già. Ma noi possiamo camminare sul soffitto, che deficiente.- -Già. Deficiente!- Le lance non si ritirarono, quindi anche Shiki concentrò il chakra nei piedi e si agganciò al soffitto, dopodichè proseguirono per il tunnel sottosopra per una decina di metri, superando la zona delle lance e scendendo a terra subito dopo. Ma non fecero in tempo a fare 5 passi, che Akashi si fermo ancora una volta, rimanendo in silenzio per qualche secondo per poi spiegare i suoi pensieri a Shiki, che ormai non doveva fare altro che affidarsi completamente a lui. -Allora, ascoltami bene. Queste dovrebbero essere le ultime trappole. Ci sono diverse piattaforme a pressione sia a terra che sulle pareti e il soffitto, ma non so come evitarle o disinnescarle, quindi credo che il modo migliore per passare dall'altra parte sia farle scattare. Mi stai seguendo?- -Non si può proprio evitare?- -No.- -Mmm...e va bene. A questo punto è inutile tornare indietro.- Bene. Credo che le piattaforme attiveranno la chiusura della porta in fondo e non so cos'altro, quindi dovremmo correre. Prima di arrivare qui ho visto che sei molto veloce, quindi dovresti essere all'altezza. Al mio 3 scattiamo.- -Ok.- -1,2...3!!- La tensione di Shiki salì ancora di più man mano che Akashi avanzava col conteggio, sapendo che avrebbe dovuto correre più veloce di quanto aveva mai fatto, perchè stavolta un singolo errore poteva costargli caro. Piegò leggermente le gambe e sporse il busto in avanti e al momento di partire, spinse il terreno sotto di sè con tutta la forza che aveva, scattando in avanti e prendendo a correre velocemente al fianco del suo compagno, che viaggiava alla sua stessa velocità. Per via della scarsa luminosità non si riusciva ancora a vedere la fine tel tunnel, ma si riusciva a distinguere molto bene un suono metallico simile a quello sentito qualche minuto prima, segno che le trappole a pressione erano già scattate. -ABBASSATI!!- All'improvviso Akashi diede l'ordine di abbassarsi immediatamente, probabilmente perchè aveva fiutato un altro pericolo, ma non c'era il tempo per fermarsi, quindi entrambi abbassarono più che poterono i loro busti, ma continuando a correre, riuscendo a schivare degli spiedi che sbucarono dalle pareti. Avevano percorso già molti metri, ma non era ancora finita, infatti, Akashi si accorse di un altro pericolo imminente, dando istruzioni al suo compagno su cosa fare. -Al mio 3 saltiamo! ...3!!- La cosa colse Shiki alla sprovvista e per poco non precipitò nella fossa che si aprì sotto di loro, ma per fortuna i suoi riflessi bastarono a farlo saltare al momento giusto, arrivando dalla'altra parte sano e salvo con il suo compagno, ma senza perdere il ritmo della corsa. -Scusa, che fine hanno fatto l"1" e il "2"?- -Non c'è tempo per contare. Guarda, laggiù c'è la porta.- Poco più lontano c'era un grande portone di legno che si stava lentamente chiudendo, ma era quasi del tutto chiuso e a quel ritmo non sarebbero mai riusciti ad arrivare in tempo. -Presto, si sta chiudendo!- -Maledizione.- Se la porta si fosse chiusa prima che la avessero attraversata, sarebbero potuti cadere in balia di altre trappola, ma stavolta senza via d'uscita, quindi con un ultimo sforzo, raccolsero tutta l'energia che avevano e sfruttarono al massimo i muscoli delle gambe per superare i limiti della loro velocità, riuscendo all'ultimo secondo a varcare il grande portone che si chiuse subito dopo alle loro spalle. I 2 erano finiti a terra, stremati e col fiatone, ma felici di essere riusciti ad arrivati vivi dall'altra parte. Ormai era quasi sicuro che le trappole fossero finite, quindi poterono tirare un sospiro di sollievo e rilassarsi, alzandosi per controllare dove erano finiti. Ma prima che potessero fare un giro di ispezione, si accorsero che a qualche metro di distanza 2 uomini li stavano osservando. Non sapevano chi fossero o cosa sarebbe successo dopo, ma non persero tempo per mettersi subito in guardia, in attesa che quegli individui nascosti nella semioscurità della caverna facessero la prima mossa, e preparandosi a dover affrontare un nuovo scontro.

    CITAZIONE
    hai scritto un poema...

    Eh lo so, scusa, ma mi hai dato un bel po' su cui lavorare =D
     
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  9. <> Zangetsu
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    CITAZIONE


    I due vi osservano e uno di loro esclama...mmm mamma mia che ratti enormi ci sono qui sotto, jenji ....ehsi hai ragione kaji, ci sono proprio dei ratti enormi, con la malattia degli spioni...Posso ammazzarli ?...certo fai pure...

    A quel punto l'uomo scatta in avanti, per attaccarti, ma il tuo compagno con una calcio in rotazione lo rimanda indietro verso la sua posizione originaria....Jenji, è troppo forte per me, forse l'altro potrebbe fare la caso mio...i due scattano insieme, e riescono a separarvi, tu te la vedi con kaji, è di energia gialla, quindi è al tuo stesso livello.l Questo è un combattimento vero, quindi inserisci il riepilogo, e rispetta le azioni della tua energia, e tutto quello che il regolamento combattimento chiede...a te la prima mossa..,Buon lavoro ! ...


    ... non ho nulla da dire ottimo post
    Voto: 8,5
     
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  10. Mattheus
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    Parlato/Pensato Shiki
    Parlato Akashi
    Parlato Kaji
    Parlato Jenji


    L'aria era tesa, e i 2 ninja che avevano appena finito di evitare una miriade di trappole, rischiando più di una volta la vita, e ora si trovavano ancora una volta davanti ad un probabile pericolo, chiedendosi se i loro sospetti fossero fondati e quanto fossero forti quei 2 individui che non facevano che fissarli. La stanza in cui si trovavano ora era abbastanza grande, più o meno una ventina di metri da parete a parete e di forma circolare, illuminata molto bene da varie torce appese ai muri e con delle casse di legno sparse in giro. Loro 2 si trovavano da un lato, con la grande porta che avevano appena superato alle spalle e i 2 che li stavano osservando più o meno al centro della stanza. Dovevano essere sicuramente delle guardie che proteggevano qualunque cosa il kage li avesse mandati a cercare, quindi se fosse stato così non rimaneva che combattere. -Uffa, ci mancavano solo questi. Neanche un momento di riposo. Speriamo che non siano guardie. Sè, e chi devono essere allora, turisti?- Dopo qualche secondo passato ad osservarsi, uno dei 2 cominciò a parlare. -.Mmm... mamma mia, che ratti enormi ci sono qui sotto, jenji.- -Eh si hai ragione kaji, ci sono proprio dei ratti enormi, con la malattia degli spioni.- La provocazione non passò di certo inosservata a Shiki, che capì che quei 2 non erano sicuramente di spirito amichevole, motivo per cui avrebbe dovuto combattere ancora, nonostante stesse ancora riprendendo fiato dalla corsa appena terminata. Quello più grosso (quello che aveva appena parlato) aveva i capelli rasati quasi a zero e una barba abbastanza trascurata ed indossava una giubbotto di pelle nera e dei pantaloni rovinati e scoloriti, che coprivano quasi del tutto gli stivali neri ; il secondo, invece, sembrava leggermente più giovane, con dei capelli lunghi biondi ed indossava un cappotto rosso sopra una maglia bianca e dei jeans blu. Avevano un'aria minacciosa, tuttavia non era del tutto spaventato da quei 2 energumeni, forse perchè aveva imparato dal mercenario affrontato quella mattina che la stazza non era tutto. -Posso ammazzarli ?- -Certo fai pure.- In quel momento il più grosso dei 2 fece un rapido scatto in avanti dirigendosi verso Akashi, mettendo in guardia il ninja, che all'arrivo della guardia non si fece trovare impreparato e gli sferrò un potente calcio in faccia roteando su se stesso, rispedendolo al punto da cui era partito. Anche se era consapevole che il suo capitano fosse più forte di lui, la cosa lo fece leggermente rilassare, soddisfacendo i suoi dubbi che quei 2 non fossero così pericolosi. Stranamente, però, l'altra guardia non sembrava preoccupata e cominciò a fissare intensamente Akashi, avendo intuito che fosse lui il più pericoloso. -Jenji, è troppo forte per me, forse l'altro potrebbe fare la caso mio.- -Mpf, te lo sogni.- Mentre si rialzava dal duro colpo, quell'energumeno decise di optare per attaccare quello che all'apparenza sembrava un incapace marmocchio, cosa che la patetica scena di qualche secondo prima non poté far altro che rassicurare Shiki, pensando che non avesse notato che il suo coprifronte volesse dire che stava per affrontare un ninja, seppur giovane. Pochi istanti dopo le 2 guardie scattarono verso i loro nemici, che si erano già preparati in posizione di difesa per respingere l'attacco. Il più basso si spinse più avanti del compagno, sfoderando le 2 spade che aveva dietro la schiena e sferrando un doppio fendente discendente, incrociandole, verso i 2 ninja, che con un movimento istintivo, schivarono il colpo con uno scatto laterale ma in direzioni diverse, separandosi e finendo a più di 15 metri di distanza l'uno dall'altro, portando con sé i rispettivi avversari. Shiki saltò su una cassa di legno alta un metro, accostata ad una parete, con il suo avversario a 5 metri di distanza dalla guardia che l'aveva raggiunto.
    Ancora una volta era giunto il momento di scontrarsi realmente con qualcuno, in un duello che poteva costargli la vita al minimo errore, cosa che non fece altro che mettergli agitazione. Non c'era molto tempo per pensare ad una strategia, quindi facendo riferimenti agli insegnamenti dei nonni, cercò di dominare le sue paure e rimanere concentrato sullo scontro, pensando immediatamente ad una possibile azione offensiva. In quei pochi istanti molti possibili attacchi gli passarono in mente, come appiccicargli una carta bomba addosso o meglio ancora, metterla addosso ad una sua copia per poi farla scontrare con lui, ma l'esplosione avrebbe potuto coinvolgere anche Akashi, quindi in quello spazio ristretto non era il caso di causare un'esplosione. Ma ad un tratto, dopo aver esaminato altre ipotesi, un'idea lo illuminò, facendolo ritornare sulla possibilità di utilizzare un sigillo esplosivo. -Akashi è dall'altra parte della stanza, non può farsi nulla e se lo passo ad un clone posso stare al sicuro anch'io, è geniale.- Elaborato lo schema di come si sarebbe dovuta svolgere tutta l'azione, passò ai fatti, mettendo la mano destra nel portakunai e attivando la palla di luce, in modo che sarebbe scattata in tempo dopo 3 secondi, appena raggiunto il nemico anche se questi l'avesse respinta, quindi la estrasse subito dopo e la lanciò contro il suo avversario. La palla di luce esplose a meno di 1 metro di distanza Kaji, accecandolo e lasciando Shki fuori dal raggio d'azione, in questo modo solo il nemico avrebbe avuto la vista oscurata, al contrario di quello che poteva succedere con un fumogeno in quel poco spazio a disposizione. Shiki passò alla seconda fase del suo piano, alzando indice e medio per evocare un suo clone d'acqua, lasciando scorrere nel terreno il suo chakra impastato con l'elemento acqua, che prese la forma di una sua copia perfetta, subito dopo essere uscito dal terreno davanti a lui. Shiki infilò ancora una volta la mano destra nel portakunai, ma stavolta tirò fuori un sigillo esplosivo e dopo averlo passato al suo clone, questi si diresse a tutta velocità verso l'avversario, cercando di non dargli il tempo di recuperare la vista. Una volta percorsi i 5 metri che li separavano in pochissimi secondi, il clone lo spinse con il proprio corpo per poterlo portare almeno ad un metro e mezzo più in là, portando così Shiki fuori dalla portata dell'onda d'urto. A quel punto, data l'eccessiva distanza dal suo creatore, il clone si ritrasformò all'istante in acqua, riversandosi insieme al sigillo esplosivo che teneva stretto nella mano fino a qualche istante prima, addossò a kaji. -Adesso!- In quel momento Shiki alzò nuovamente indice e medio uniti e attivò a distanza il sigillo esplosivo a distanza con il suo chakra, travolgendo il suo nemico, che rimase coinvolto totalmente nell'esplosione. Il piano era semplice e diretto e anche se Kaji fosse stato abbastanza rapido da schivare l'attacco del clone d'acqua, sarebbe rimasto comunque coinvolto nell'esplosione, quindi Shiki si sentiva sicuro di andare a segno con questo colpo.

    RIEPILOGO POST
    -Azione gratuita 1: Estrazione palla di luce dal portakunai ed attivazione della stessa (3 sec)
    -Azione non offensiva - Lancio oggetto: Lancio della palla di luce in direzione dell'avversario
    -Azione non offensiva - Tecnica: Tecnica della moltiplicazione acquatica
    Arte dell'Acqua: Moltiplicazione Acquatica del Corpo-( Mizu Bunshin no Jutsu - Livello I°)
    Tipo: Ninjutsu - Tecnica Modulare
    Elemento: Acqua
    Posizione delle mani: Nessuna
    Livello: D
    Descrizione: Il ninja potrà impastare il proprio chackra per creare dei perfetti cloni di acqua d se stesso, che però non SONO in grado di replicare le armi. Questi cloni potranno essere controllati per un certo raggio, fuori da questo i cloni perderanno la loro solidità diventando una semplice pozzanghera (questa non potrà tornare ad essere un Bunshin).
    Anche se hanno una consistenza solida, lievi tagli ne comporteranno la distruzione, mentre lievi ferite contundenti potranno permettergli di rimanere in battaglia. Le statistiche saranno le stesse dell'originale, a parte forza e destrezza che saranno la metà; inoltre disporranno una quantità di chakra pari a 1/10 dell'originale per poter eseguire jutsu.
    N.B.: i mizu-bushin avranno le stesse tecniche dell'utilizzatore, TRANNE le tecniche segrete e l'innata.
    [Distanza Massima dal Ninja: ± 5m]
    [Consumo: 4 (per clone)(N° max cloni = 2)]
    [Richiede: Abilità Zen uguale o superiore a 1]
    [Richiede: Intuito uguale o superiore a 1]
    [Costo: 40 Ex]
    [Energia: Gialla]

    -Azione gratuita 2: Estrazione dal portakunai del sigillo esplosivo
    -Azione gratuita 3: Passaggio al clone d'acqua del sigillo esplosivo
    -Azione di movimento: Il clone percorre 5 metri verso l'avversario
    -Azione non offensiva: Il clone spinge l'avversario
    -Azione offensiva: Attivazione a distanza del sigillo esplosivo

    ------

    -Chakra consumato: 4 (moltiplicazione acquatica) + 10 (attivazione sigillo esplosivo a distanza) = 14
    -Chakra rimasto: 26/40
    -Ferite subite: /
    -Condizioni psico-fisiche: Soddisfatto del risultato e pronto a continuare lo scontro
    -Armi rimaste:
    Porta kunai
    -Tasca 1: (5/5 kunai; 8/8 shuriken)
    -Tasca 2: (6/6 spiedi 15/15 makibishi)
    -Tasca 3: (1/2 sigilli esplosivi; 0/1 palla di luce; 1/1 fumogeno)
    -Tasca 4: (5/5 metri filo di nylon; 1/1 metro di bende)
    2/2 metri di corda legata alla vita

    -Farmaci rimasti: /
    -Posizione del pg: Davanti al mio avversario e al mio compagno (15 metri di distanza)
    Distanza dall'avversario: 6,5 metri di distanza
     
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  11. <> Zangetsu
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    CITAZIONE


    I tuoi attacchi vanno a segno, portando alla sconfitta il tuo nemico...sei forte...L'uomo ai accascia a terra, e sviene, ma proprio quando stai per tirare un sospiro di sollievo, ti ritrovi akashi scaraventato contro, cerchi di attutire la forza cinetica che il suo corpo ha sviluppato ma non puoi niente, e finite contro il muro...maledetto è forte...dovrò usarla ...

    Non sai a cosa si riferisce, e a un certo punto utilizzerà una tecnica che non avresti mai accostato a lui ...


    EDO TENSEI !

    Dal terreno sbuca una barra che si apre subito dopo, al suo interno c'è un ninja con il copri fronte graffiato della roccia

    Jirobai Hazuchi , mukenin della roccia livello A...annienta il mio avversario

    Gli occhi del tuo capitano emettono terrore, quasi non lo riconosci più, è come se in quel momento una seconda personalità si fosse impossessata del suo corpo...

    DISTRUGGILO, CON LA TU ATRASFORMAZIONE EREMETICA ! AHAHAHAH

    il resuscitato attacca...descrivi lo scontro ...chiudi il post una volta che l'ultimo degli avversari, cadde in ginocchio ormai stremato, e quasi su punto di morte ...

    ... non ho nulla da dire ottimo post
    Voto: 8,5
     
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  12. Mattheus
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    Parlato/Pensato Shiki
    Parlato Akashi
    Parlato Kaji
    Parlato Jenji


    Quando il sigillo esplosivo raggiunse Kaji ed esplosi, quest'ultimo fu avvolto da una vampata di fiamme che si propagarono per almeno 2 metri di raggio, illuminando la sala con un forte flash, ma non era ancora detta l'ultima parola. Shiki rimase in guardia, in attesa di una possibile risposta del suo avversario, nel caso avesse schivato il colpo, ma quando le fiamme scomparvero, Kaji era visibilmente ferito e a stento si reggeva in piedi, con grande stupore da parte del genin. Non che non confidasse troppo nella tattica escogitata, ma piuttosto perché era sorpreso di essere così abile da mettere al tappeto un secondo avversario in pochi colpi per la seconda volta in un giorno, senza subire nemmeno un graffio. -Porca vacca. Mi sa che mi sottovaluto un po' troppo.- La guardia che si era appena confrontato con lui in uno scontro a senso unico, con l'ultimo fiato che aveva prima di accasciarsi al suolo, disse delle parole che in quel momento Shiki non si sarebbe aspettato. -Sei forte...- Dopodiché crollò a terra, sfinito, ma ancora vivo. La cosa lo lasciò leggermente sconcertato e non sapeva cosa avesse voluto dire con quella frase, ma probabilmente era un sincero complimento per aver dimostrato di essere in gamba nonostante la sua giovane età, e in un certo senso Shiki gli fu riconoscente per la sua "sportività" nell'essere sconfitto. In quel momento comprese che il combattimento era già terminato e quindi poté finalmente rilassare i muscoli tesi, appoggiandosi con entrambe le ginocchia sulla cassa dove si trovava, contento di aver trionfato anche stavolta. Ma proprio quando stava per sedersi per riprendere quel poco di chakra che aveva consumato, visto che per un genin del suo livello era anche più che abbastanza per un solo attacco, vide arrivargli addosso il suo capitano a tutta velocità. In quell'attimo che ebbe per agire, provò a contrastare il bersaglio che gli veniva incontro, con il peso del proprio corpo, ma la forza con cui era stato scaraventato via era tale che venne coinvolto anche lui, finendo entrambi contro il muro alle sue spalle, cadendo, poi a terra, dietro la cassa su cui si trovava Shiki fino a qualche secondo prima. Il colpo fu duro per entrambi, ma stavano entrambi bene, e mentre Akashi si rialzava, Shiki notò che ancora una volta il suo sguardo era cambiato totalmente, ma stavolta era peggio delle altre volte. I suoi occhi erano iniettati di sangue e ormai anche dal tono della voce non sembrava neanche più lui. -Maledetto, è forte. Dovrò usarla.- Ancora una volta era evidente che stava per fare qualcosa che non aveva mai fatto prima e dalle sue parole doveva trattarsi di qualcosa di devastante e a quel punto, Shiki cominciava a temere che il suo capitano potesse perdere il controllo e attaccare anche lui. In quel momento Akashi unì le mani, richiamando quanto più chakra possibile e quello che ne seguì lasciò letteralmente a bocca aperta il giovane genin.
    -EDO TENSEI!!-
    Dal terreno davanti a lui uscì una bara di legno in posizione verticale, che si scoperchiò subito dopo e cadde a terra, lasciando in campo un uomo con un armatura da ninja vecchio stile, molto basso, con una folta barba e con la pelle ricoperta da crepe, come se stesse per sbriciolarsi. Shiki non riusciva a crederci: quello che aveva davanti era un uomo in carne ed ossa riportato in vita. Aveva sentito parlare di quella tecnica spaventosa, che a quanto ne sapeva doveva essere proibita e quasi impossibile da controllare, ma ormai non c'erano più dubbi che Akashi aveva eseguito davanti ai suoi occhi proprio la tecnica della resurrezione impura. Non gli era passato nemmeno una volta in mente che avrebbe visto tanto presto una tecnica di quella portata, e in particolare, per quanto sapesse che il suo capitano avesse dei poteri nascosti, mai si sarebbe aspettato di vedergli utilizzare un jutsu oscuro come quello, arrivando a capire quanto poco conoscesse il suo compagno di squadra. "Per ogni anime che torna, ci dev'essere un'anima che se ne va", queste furono le parole del nonno che non aveva mai dimenticato, quindi poteva solo immaginare quanto coraggio e quanta perfidia ci volesse per sacrificare qualcuno per utilizzare quella tencica. -No, n-non può essere. Non è possibile...
    -Jirobai Hazuchi , mukenin della roccia livello A...annienta il mio avversario!- A quell'ordine, l'uomo sbucato dalla terra, aprì gli occhi e cominciò a muoversi verso il suo avversario, che ormai sembrava anche lui senza parole per la scena a cui stava assistendo e per la consapevolezza che avrebbe dovuto affrontare un ninja già morto, oltre ché molto potente. -"Mukenin di livello A"?! Non è possibile.- In effetti, trovandosi alle sue spalle, Shiki non si era reso conto che il ninja evocato aveva un coprifronte del villaggio della roccia graffiato, simbolo dei mukenin, ma il fatto di essere un edo tensei bastava ad incutere timore sia nel giovane ninja che nell'avversario. L'unico a non essere preoccupato in quella situazione era ovviamente Akashi, che anzi sembrava assetato di sangue, in qualche modo sembrava posseduto da un demone e Shiki non sapeva di chi avere più paura. Jirobai avanzava verso il nemico lentamente ed era arrivato circa al centro della stanza, mentre questi fece uno scatto verso di lui, impugnando le sue 2 spade e sferrandogli un doppio fendente orizzontale, tagliandolo in 2 di netto. Il sorriso scomparve presto dal suo volto, quando il ninja resuscitato non fece una singola smorfia di dolore e si ricompose davanti ai suoi occhi in pochi secondi, lasciandolo di stucco e sbalzandolo subito via di qualche metro con un calcio. -DISTRUGGILO, CON LA TUA TRASFORMAZIONE EREMETICA ! AHAHAHAH-
    Da quel momento la pelle del mukenin cominciò a diventare grigia, gli occhi diventarono neri e dal suo intero corpo cominciarono ad uscire strane escrescenze, dandogli sempre di più una forma spaventosa, comprese delle protuberanze sulla schiena simili a dei propulsori, da cui cominciò a fuoriuscire del chakra ad alta potenza, sparandolo a tutta velocità verso l'avversario. Jenji si stava rialzando dal colpo appena subito, ma in pochi attimi il ninja resuscitato gli fu addosso, e lo colpì con un pugno potentissimo ad una velocità impressionante, non dandogli neanche il tempo di reagire e scaraventandolo via e sbattendolo contro il muro, nonostante fosse ancora ad una decina di metri di distanza. La guardia del tunnel si rialzò a fatica, ma una volta in piedi si scrollò la terra dai capelli e impugnò nuovamente le sue spade, visibilmente determinato a continuare a combattere, e facendo scorrere il suo chakra al loro interno, creando delle lame di chakra notevolmente grandi. Con un calcio destro, spinse una cassa di legno verso il suo avversario, che venne subito distrutta da Jirobai, ma il piano di jenji era proprio quello di oscurargli la vista per qualche secondo, per poter scattare verso di lui per attaccarlo a sorpresa e tagliarlo in 4 parti con dei rapidissimi fendenti. Ma non si limitò a quello, scattando immediatamente verso Akashi e rivelando che era lui il suo vero bersaglio. Forse si aspettava che togliendo di mezzo l'utilizzatore, la tecnica scomparisse, ma il mukenin era molto più veloce di lui e dopo essersi velocemente rigenerato allungo, il suo braccio destro e gli afferrò un piede qualche attimo prima che potesse attaccare Akashi. Jenji rimase bloccato dalla morsa che si stringeva attorno al suo piede e cadde a terra, ma ancora una volta non ebbe il tempo di contrattaccare, perché il mukenin ritirò il braccio, trascinandolo a sé nel giro di 2 secondi. In quel lasso di tempo Jirobai chiuse il suo pugno sinistro, che in un attimo triplicò di grandezza e dopo averlo caricato all'indietro lo usò per colpire il suo avversario con tutta la sua forza, che inutilmente provò a difendersi incrociando le due spade su di sé nel tentativo di fermare il colpo. Sfortunatamente per lui, le sue spade si spezzarono all'istante, facendo penetrare l'enorme pugno che lo colpì in pieno con una tale forza che si crearono varie crepe nel terreno, dopodiché venne scaraventato via dal ninja trasformato, che gli teneva ancora stretto il piede, e facendolo strisciare per parecchi metri a terra, fracessando anche una piccola cassa di legno, nel tragitto. Jenji nonostante le ferite non era ancora disposto ad arrendersi e dopo aver tossito del sangue, cercò di rimettersi in piedi, appoggiandosi al muro a fatica. Il mukenin, però, istigato dalla sete di sangue del suo evocatore, usò ancora una volta quelle specie di propulsori che aveva dietro la schiena, volando a tutta velocità contro il suo avversario e bloccandolo al muro con la sua gigantesca mano sinistra, dopodiché da tutto il suo corpo cominciarono a spuntare delle protuberanze simili ai propulsori, ma diretti tutti verso jenji. Shiki non riusciva a credere ai suoi occhi: non aveva mai visto niente del genere, né evocare dei morti, né tanto meno una trasformazione eremitica, figuriamoci se si sarebbe mai aspettato di vedere tutto in un giorno solo. Ma non era ancora finita, perchè le protuberanze cominciarono a caricarsi di una quantità di chakra elevatissima, che dopo qualche secondo il ninja resuscitato scaricò tutto in una volta sulla guardia che teneva bloccata al muro, sottoforma di un getto ad altissima pressione che provocò una potente esplosione e causando gravissimi danni al nemico. Dopo l'esplosione e dopo che la polvere sollevata si diradò, Jirobai si scostò dal muro, facendo crollare in ginocchio l'avversario, ormai coperto di sangue ed ustioni, ormai allo stremo delle forze, che non aspettava altro che il colpo di grazia. Il combattimento era stato piuttosto rapido, ma quei pochi minuti bastarono al mukenin per mettere fuori combattimento il ninja che aveva davanti, mostrando fino a che punto potessero arrivare le risorse di Akashi, che era ancora fermo al suo posto per poter controllare il morto vivente, con il suo compagno di squadra che aveva assistito a tutta la scena, completamente scioccato per l'incredibile potenza utilizzata. In quei momenti Shiki si chiedeva come si potesse raggiungere un simile livello di combattimento, ancora incredulo per quanto aveva appena visto, ma ancora pieno di timore per quello che sarebbe potuto accadere dopo, guardando ormai il suo capitano con occhi completamente diversi, rispetto a come aveva fatto fino ad allora. Non gli interessava più niente della missione e ma l'unico pensiero fisso che lo assillava era che ormai aveva deciso che non sarebbe uscito da quella caverna senza un'adeguata spiegazione da parte del suo capitano, non volendo più viaggiare al fianco di chi gli nascondesse segreti così spaventosi.
     
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  13. <> Zangetsu
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    kaji ormai in fin di vita, viene ignorato da jirobai, che viene, verso di te, pensi in un primo momento che vuole attaccarti, ma a circa due metri ti dice "per favore libera la mia anima"...a quel punto akashi interviene scagliando un pugno al non morto...Stai zitto feccia, tu sei uno schiavo della nebbia, tu hai ucciso la mia famiglia, tu hai massacrato donne bambini solo per i l gusto della tua lussuria, tu hai rinnegato il tuo kage, tu hai commesso crimini che neanche l'inferno ti accetterebbe per quanto orribili...akashi in preda a una rabbia compulsiva...tu rappresenti la mia vendetta, e dovrai continuare a vivere e patire per il resto dei miei giorni,...a quel punto la bara di legno riemerge, e jirobai senza fiatare va a posizionarsi al suo interno per poi scomparire nel terreno....Shiki, IO NON SONO UN MOSTRO, LUI MI HA RESO UN MOSTRO, IO VOLEVO SOLO CONTINUARE LA MIA VITA CON LA MIA FAMIGLIA !..a quel punto si calma e si siede...Avevo solo 5 anni quando jirobai stupro mia madre davanti a mio padre, e poi li uccise, sento ancora il loro sangue a dosso..si copre il viso con la mano, e si sdraia a terra...quel giorno io fui l'unico sopravvissuto, un uomo mi salvo, il suo nome è majeed wazuka, ora è il sannin del suono, non smetterò mai di ringraziarlo...ma devo anche ringraziare il mio maestro, l'uomo più potente della radice, è stato lui a crescermi e a insegnarmi tutto quello che so, e sempre lui mi ha consegnato jirobai, ricordo come fosse ieri quando in fin di vita giunse al carcere di massima sorveglianza...i suoi occhi erano neri , aveva gli stessi occhi di quel giorno...fu allora che mi proposero di entrare a far parte del progetto oscuro...dovevo solo imparare una tecnica, non sapevo cosa essa comportava, mi dissero solo che era per il bene del villaggio, e in cambio avrei ricevuto un potere immenso...continua a parlare per svariati minuti, dicendoti come è entrato in possesso della tecnica e di come si esegue...poi alla fine mi hanno messo davanti jirobai e un'altro mukenin, ancora vivo , mentre jirobai lo ho ucciso personalmente...alla fine ho eseguito la tecnica sacrificando la vita di quel mukenin per schiavizzare l'anima di jirobai...di la tua a riguardo di questa storia, e chiudi il post mentre vi accingete a interrogare kaji ...


    ... i tuoi post sono sempre curati nel dettaglio, sei davvero bravo a narrare, ma fai emergere di più la personalità del tuo pg
    Voto: 8,5
     
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  14. Mattheus
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    Parlato/Pensato Shiki
    Parlato Akashi
    Parlato Jirobai


    Jenji, ormai allo stremo delle forze, si accasciò a terra con la schiena appoggiata al muro, guardando il suo avversario davanti a lui, che rimaneva immobile, probabilmente in attesa di nuovi ordini da parte del suo evocatore, quando all'improvviso, gli voltò le spalle e prese a camminare nella direzione opposta. Shiki non capiva cosa stesse succedendo, quando si accorse che il ninja resuscitato non si stava apprestando a raggiungere Akashi, ma bensì lui. La situazione non fece altro che metterlo in agitazione, pensando a quello che sarebbe potuto succedere. In quel momento si trovò con le spalle al muro, incapace di capire le intenzioni del ninja e cominciando a temere seriamente per la propria vita, quindi in un disperato gesto e non sapendo cos'altro fare, estrasse degli shuriken dal porta kunai e li lanciò verso l'avversario, ormai sempre più vicino, ma questi non lo scalfiirono nemmeno, non rallentando neanche un po' la sua avanzata. A quel punto il piccolo ninja era sempre più spaventato ed estrasse un kunai, pronto per difendersi, ma non riuscendo a mascherare la sua paura, visto il tremore delle sue gambe e dell'arma che stringeva in mano al solo pensiero di quello che era capace di fare il mukenin e sapendo di non avere nessuna possibilità di farcela. -Akashi, che stai facendo?- In un disperato tentativo di riportare alla ragione il suo capitano, il quale stava assistendo a tutta la scena, impassibile, tentò un approccio comunicativo con lui, ma senza successo, in quanto il morto vivente era ormai al suo cospetto. Tuttavia Jirobai, nonostante potesse schiacciarlo in pochi secondi, non lo attaccò, fermandosi a 2 metri di distanza. -Per favore, libera la mia anima.- Quelle parole diedero una forte scossa a Shiki, che l'ultima cosa che si aspettava da quel ninja era una richiesta di aiuto, ma non durò molto, perchè Akashi intervenne immediatamente, sferrando un pugno al suo stesso ninja evocato e facendolo cadere a terra, cominciando poi ad urlargli contro, sfogando tutta la sua rabbia. -tai zitto feccia, tu sei uno schiavo della nebbia, tu hai ucciso la mia famiglia, tu hai massacrato donne bambini solo per i l gusto della tua lussuria, tu hai rinnegato il tuo kage, tu hai commesso crimini che neanche l'inferno ti accetterebbe per quanto orribili.- Shiki non lo aveva mai visto così arrabbiato, mostrando un'emozione che non aveva mai mostrato, neanche quando era in preda alle sue sfuriate da "super poteri". -Stai zitto feccia, tu sei uno schiavo della nebbia, tu hai ucciso la mia famiglia, tu hai massacrato donne bambini solo per il gusto della tua lussuria, tu hai rinnegato il tuo kage, tu hai commesso crimini che neanche l'inferno ti accetterebbe per quanto orribili.- La situazione aveva preso una piega completamente diversa e Shiki cominciò a vedere le cose da un altro punto di vista, capendo pian piano come stavano realmente le cose e riponendo il kunai nella tasca posteriore e rilassando in nervi perchè era evidente che il pericolo era passato. Difatti, il ninja evocato riprese lentamente le sue sembianze iniziali, abbandonando la sua trasformazione eremitica e senza dire più una parola, si posizionò all'interno della bara di legno che era appena rispuntata dal terreno. Dopo qualche istante la bara si richiuse col ninja al suo interno e si inabissò nuovamente nel terreno, scomparendo dal campo di battaglia e lasciando Akashi in piedi a fissare il vuoto. Il giovane genin non aveva ancora ben compreso la situazione, ma quello che aveva capito è che le cose erano più complicate di quanto apparivano. Lo sfogo di poco prima del suo capitano lasciavano trapelare un passato molto duro, ribaltando le posizioni che si era fatto mentalmente di lui e del suo edo tendei che chiedeva pietà e nonostante i suoi scatti di "sete di sangue", ormai perse il timore che aveva nei suoi confronti, cambiando ancora una volta il modo di guardarlo. Ormai non aspettava altro che gli venisse spiegata la situazione, rimanendo in silenzio ed aspettando che Akashi facesse la prima mossa, non volendo alterare i suoi pensieri, che in quel momento sembravano molto profondi e diretti al suo passato torbido. Proprio come aveva pensato, poco dopo si girò, rivolgendosi a lui, cercando evidentemente di giustificare il suo comportamento di poco prima, quasi in lacrime. -Shiki, IO NON SONO UN MOSTRO, LUI MI HA RESO UN MOSTRO, IO VOLEVO SOLO CONTINUARE LA MIA VITA CON LA MIA FAMIGLIA !- -Si...lo so che non sei un mostro.- In un modo o nell'altro, lui se lo sentiva che il suo capitano non fosse malvagio e che stesse dicendo la verità, quindi non lo interruppe e lo assecondò quando si sedette a terra, appoggiandosi alla cassa di legno che aveva affianco e si concentrò su lui, che cominciò a spiegare i fatti accaduti anni prima. -Avevo solo 5 anni quando jirobai stupro mia madre davanti a mio padre, e poi li uccise, sento ancora il loro sangue a dosso.- Solo il suono di quelle parole bastò a rendere la cosa talmente orribile e disgustosa che Shiki avrebbe voluto vomitare pensando a quella scena che il ninja che aveva davanti aveva realmente vissuto. I suoi pensieri si riempirono di disgusto, ripensando che il mukenin che aveva visto poco prima fosse stato realmente una persona così spregevole, cominciando a comprendere l'odio che aveva Akashi nei suoi confronti e continuando ad ascoltare quanto aveva da dire, dopo che questi si sdraiò a terra e si coprì la faccia con una mano. Un segno evidente che si vergognasse sia di quello che aveva dovuto passare, ché di quello che aveva fatto, probabilmente non riconoscendo se stesso in quelle brutte azioni che probabilmente aveva fatto da allora. -quel giorno io fui l'unico sopravvissuto, un uomo mi salvo, il suo nome è majeed wazuka, ora è il sannin del suono, non smetterò mai di ringraziarlo...ma devo anche ringraziare il mio maestro, l'uomo più potente della radice, è stato lui a crescermi e a insegnarmi tutto quello che so, e sempre lui mi ha consegnato jirobai, ricordo come fosse ieri quando in fin di vita giunse al carcere di massima sorveglianza...i suoi occhi erano neri , aveva gli stessi occhi di quel giorno...fu allora che mi proposero di entrare a far parte del progetto oscuro...dovevo solo imparare una tecnica, non sapevo cosa essa comportava, mi dissero solo che era per il bene del villaggio, e in cambio avrei ricevuto un potere immenso.- La storia si faceva sempre più intricata e Shiki stentava a credere che il suo capitano avesse passato tutte quelle vicende. -Quindi è così che hai imparato la resurrezione impura?- -Si...Mi ritrovai a pensare a tutto quello che mi aveva fatto quello schifoso e senza pensarci ulteriormente, forse perchè ero accecato dall'odio che provavo ancora per lui, accettai di unirmi a loro. Mi presero in disparte e mi consegnarono un rotolo, dicendomi che si trattava di una tecnica proibita, ma non mi spiegarono cosa fosse. Quando rimasi solo nella mia stanza aprii il rotolo e capii finalmente cosa avevo tra le mani. Non credevo potessero possedere una tecnica tanto potente, ma mi convinsi ad apprenderla e passai diversi giorni senza uscire dalla stanza per impararla, perchè richiede un'esecuzione complicatissima, oltre ad un consumo spropositato di chakra. Fu creata dal secondo hokage del villaggio della foglia molti anni fa e per eseguirla c'è bisogno di un sacrificio umano e del dna della persona che si intende portare in vita, in questo modo si avrà il controllo totale sulle sue azioni, schiavizzando la sua anima. Così riferii di aver appreso la tecnica, poi alla fine mi hanno messo davanti jirobai e un'altro mukenin, ancora vivo , mentre jirobai lo ho ucciso personalmente...alla fine ho eseguito la tecnica sacrificando la vita di quel mukenin per schiavizzare l'anima di jirobai...- Non era certamente una storia facile da accettare sia moralmente ché psicologicamente, ma in fondo poteva capire i motivi che lo avevano spinto ad arrivare ad una simile decisione; trovarsi in una situazione simile, dopo tante ingiustizie subite, probabilmente avrebbe convinto anche Shiki a prendere la via della vendetta, spingendolo ad abbandonare i suoi buoni principi per seguire il suo odio. Shiki, erò, in fondo sapeva di non essere così, e anche se il suo compagno aveva sbagliato si decise ad accettarlo così com'era, dimenticando quanto era successo e trattandolo come aveva sempre fatto, avendo compreso finalmente le sue ragioni. Non era mai stato bravo con le parole, ma in quell'occasione disse spontaneamente tutto quello che pensava, in modo da cercare di consolare il suo amico -Ok...Senti, io ho capito perchè l'hai fatto e non mi piace giudicare la gente, anche perchè credo che stando al tuo posto, avrei fatto la stessa costa, ma questo non è un motivo per buttarsi giù. Quello che è fatto è fatto e Jirobai ha avuto la punizione che si merita, perciò non ti chiederò di liberarlo, perchè uno come lui non si merita di essere compatito. Basta che non lo usi contro di me.- In quel momento si scostò dalla cassa e si avvicinò a lui, porgendogli la mano per aiutarlo ad alzarsi, ma soprattutto come supporto morale. -E poi non sei un mostro...mica lo hai ucciso, quello.- Disse, riferendosi a Jenji, che ancora era accasciato a terra in fin di vita. Akashi accettò volentieri l'aiuto di Shiki, dandogli la mano ed alzandosi da terra e tirando un lungo sospiro di sollievo, come se si fosse appena tolto un grosso peso dallo stomaco, dopodiché si diressero entrambi dalla guardia, che ormai non rimaneva altro che interrogare. -Ti sei calmato,allora?- -Tranquillo, è tutto ok.- -Meno male. E non mi fare più uno scherzo così, mi stava per venire un infarto.- Attraversarono tutta la sala fianco a fianco, arrivando infine al cospetto di Jenji, che respirava a fatica per via delle gravi ferite. Lo fissarono per bene, sapendo che non rimaneva altro da fare che farsi dire quello per cui avevano fatto un viaggio tanto lungo. -Vuoi avere tu l'onore? Non sei male con gli interrogatori.- -Molto volentieri.- Shiki era contento che le cose sembravano essere tornate come prima, quindi si inginocchiò, per guardare bene negli occhi il nemico e cominciò con molta calma a porgli delle domande. -Senti...Jenji, giusto? Tu sai perchè siamo qui e noi ti abbiamo risparmiato la vita per farti delle domande, ma tu sai che se non ci vorrai rispondere non ci servirai più a niente, quindi credo che ti convenga dirci tutto quello che ti chiederemo, hai capito?- Dopo una piccola pausa per lasciare che il ninja steso a terra recepisse il messaggio, Shiki passò a fare la tanto agognata domanda, supervisionato dal suo capitano. -I mercenari che avete mandato ad ucciderci, come avrai capito, non sono riusciti a fermarci e ci hanno detto che avete portato qui la cosa che stiamo cercando, quindi io ti chiedo: ... Dove l'avete nascosta?-

    Non ci ho aggiunto molto perchè non mi hai dato molto su cui lavorare, ma cmnq non credo di aver scritto poco :rofl: :rofl:
     
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  15. <> Zangetsu
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    L'uomo ti dirà che l'oggetto misterioso, doveva trovarsi li dentro, ma era stato già preso da qualcuno, cosi cercherete di farvi dire il suo nome ma morirà.

    Shiki, e ora che facciamo ? lo so che sono io il capo squadra e non tu, ma non so che fare...ahahah...

    Visto che tu sei l'unico in grado ragionare pensi a qualcosa, ma sei ancora alle prime armi e getti la spugna...

    MMM....C'è UN DETTO GIAPPONESE CHE DICE: Al Dio che non si tocca non si riceve alcuna maledizione. Non andare a stuzzicare gente o situazioni che potrebbero rivelarsi pericolose....

    Ti guardi intorno ma non noti nessuno, ma noti akashi mettersi in guardia, e tu lo segui a ruota, andandovi a mettere spalla contro spalla..

    QUINDI NON TOCCATE QUESTO DIO, E ANDATEVENE...

    Ancora una volta la voce si propaga in quel luogo, sembra essere animalesca...

    Noi cerchiamo un oggetto, zabusa-sama sannin di kiri, mi ha detto che tratta di una perla che se ingerita, amplifica le illusioni dei genjutsu ...dove si trova ?

    La voce si azzittisce...chiudi qui il post !


    ...ancora ottimo post
    Voto: 8,5
     
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18 replies since 17/7/2014, 13:10   319 views
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