Missione Konoha: " ..non era previsto"

Atsuo

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    Scusa il ritardo, ma ho avuto problemi di connessione e impegni vari, ma ora che la missione è iniziata sarò puntuale.


    CITAZIONE
    Narrato
    Pensato
    Pensato
    Parlato "postino"

    Il calore del sole aveva smesso di pervadere le vie di Konoha dove Atsuo era intento a spiare una giovinetta di 14 anni che si apprestava a tornare a casa prima che anche l'ultima luce del tramonto andasse via. I suoi occhioni verdi sembravano scintillare e attiravano il giovane genin che si perdeva dentro essi e le sue guance rosee davano al suo viso un aspetto dolce e aggraziato, insieme al suo avvenente corpo, molto sinuoso pur essendo lei ancora giovane.
    Atsuo non ne conosceva il nome, ne la casata di appartenenza, ma sentiva di esserne attratto, pur avendola vista quella sera per la prima volta in vita sua, pur avendola scrutata solo per qualche secondo.

    Non ho un gran bell'odore, ne tanto mento dei buoni vestiti, come lei, ma probabilmente non potrò più vederla in vita mia e ogni lasciata è persa. Io devo parlarle assolutamente.

    Aspettò qualche istante, finché ella arrivò, camminando lungo la strada principale, vicino al vicolo da cui il giovane vagabondo la stava osservando dalla penombra.
    A quel punto egli prese un respiro profondo, diede uno sputo alla propria mano destra e la passò sui bianchi capelli, in modo da dar loro una qualche sembianza di pettinatura, sfoderò il suo miglior sorriso e fece un passo avanti. Non aveva pensato a cosa dirle o a cosa fare per evitare che lei lo cacciasse in malo modo, ma non se ne preoccupò, si fidava di se e del proprio istinto, nonché delle proprie abilità oratorie e del carisma.
    Tuttavia non poté fare più di due passi verso quella dolce meta, che venne subito afferrato per un braccio e tirato leggermente indietro.

    Aveva intuito che quel braccio, dal modo in cui lo aveva afferrato, non aveva intenzioni malvagie nei suoi confronti, ma istintivamente estrasse un kunai dalla sacca e si girò a 180° mettendosi in posizione di guardia.

    Vide davanti a se un ragazzo poco più alto di lui , magro, lentigginoso, dai capelli corti ricci castani e gli occhi scuri, che aveva un'aria tranquillissima.

    Finalmente ti ho trovato, dalla descrizione devi essere tu. Atsuo, dico bene? Si, per forza, è difficile trovare altra gente con i capelli così bianchi alla tua età nel villaggio. Bene, ecco la tua lettere dall'Hokage. Spero tu riesca a divertirti nel prendere il prossimo gattino disperso.. gushshshshsahahah

    Rise animatamente di fronte un incredulo Atsuo che lo guardò cercando di rimanere serio e non mostrare emozioni davanti a lui. Senza parlare ripose il kunai e prese la lettere che il postino gli aveva posto innanzi, guardandolo sempre negli occhi con sguardo apatico, senza mostrare alcuna emozione.

    Dai non te la prendere, scherzavo! Tanto in fin dei conti per aiutare le vecchiette ad attraversare la strada ti pagano più di me. E' un lavoro noioso e sottopagato il mio.

    Gli fece l'occhiolino e si girò, poi, facendo un cenno di saluto, andò via allontanandosi dal vicolo.
    Il vagabondo non aprì la lettera, della cui importanza non si era reso ancora conto, ma si voltò istantaneamente verso la strada principale, a guardare la ragazza di cui si era invaghito, la quale non si trovava più a portata del suo sguardo.

    Dannazione, maledetto postino. Non avevo indugiato un solo momento, ero pronto a parlarle. Probabilmente non la rivedrò mai più in vita mia ed è tutta colpa del caso. C'erano milioni di posti e istanti in cui potevo vedere lei e ricevere la mia lettera separatamente, eppure questa coincidenza è capitata a me.

    Senza lamentarsi ulteriormente, cosa che per suo carattere non faceva mai, aprì la lettera dell'hokage, che lo invitava alla residenza di quest'ultimo alle ore nove del giorno seguente per prendere parte alla sua prima missione da genin di konoha e che gli conferiva 250 ryo invitandolo a spenderli per attrezzature ninja che gli sarebbero state utili ai fini dell'incarico che gli si avrebbe affidato.

    Finalmente! Aspettavo con ansia questo momento! Portrò mostrare il mio valore ed emergere dalla massa ignorante di vagabondi e accattoni con cui mi trovo costretto a convivere per ora. Non mi resta che andare a fare ancora acquisti in armeria e prepararmi per essere puntuale domattina.

    Cominciò a correre verso l'armeria, percorrendo le strade che conosceva meglio, per evitare di perdere tempo incontrando eventuali distrazioni lungo il percorso. Ad un certo punto però tutta la sua determinazione si arrestò quando sentì una pesante contrazione del suo addome, seguita da un rumore molto forte proveniente da suo stomaco. Pose le mani sulla pancia, come a "tenerla".

    Non mangio da stamattina, e saranno ormai le 9 di sera se non di più. Sarò costretto a rubare qualche tozzo di pane al fornaio quai vicino. Non voglio "sprecare" questi soldi per il cibo.
    _____________________________

    Dopo essere riuscito a procurarsi del cibo ed aver trovato un posto caldo vicino ad un cassonetto dell'immondizia in un vicolo buio nel quale dormire, quando il sole cominciò a levarsi e i suoi raggi prendere il posto delle argentee luci prodotte dalla luna piena di quella sera, si alzò in piedi con un entusiasmo che forse mai prima d'allora aveva provato.
    Andò a lavarsi sul letto di un fiumiciattolo appena fuori le mura della città, addentò un tozzo di pane raffermo che aveva trovato vicino il luogo dove si era riposato e partì versò l'armeria, dove acquistò, rivolgendosi in maniera seria ed educata al commesso, tutti gli oggetti che poté, utilizzando i 250 ryo messi a disposizione dall'hokage e altri 50 presi dalla sua scorta personale che ammontava a 100 ryo. Alla fine aggiunse al suo porta-kunai:

    - 10 shuriken (150 ryo)
    - 2 sigilli esplosivi (100 ryo)
    - 2 fumogeni (40 ryo)
    - 10 makibishi (10 ryo)

    TOT: 300 ryo

    Alla fine, rinvigorito ed eccitato all'idea della sua nuova avventura, si incamminò lentamente verso la residenza dell'hokage, pronto ad entrare nel suo ufficio e scoprire cosa lo aspettasse. Era in anticipo di circa un'ora, ma non aveva nient'altro da fare.

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