Missione Konoha: " ..non era previsto"

Atsuo

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  1. Atsuo_
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    CITAZIONE
    Narrato
    Pensato Atsuo
    Parlato Atsuo
    Parlato Masami

    Con spiacevole sorpresa di Atsuo, la Hokage assegnò la missione che egli si aspettava sarebbe stata svolta da lui in solitaria ad un altro giovane genin che lo avrebbe accompagnato.

    E questo chi è? Non ricordo di averlo mai visto ne al villaggio ne in accademia. Avrei preferito stare da solo e beccarmi tutta la ricompensa, invece che operare con lui e sorbirmi la sua presenza per tutta la durata della missione. Dall'aspetto sembra un omosessuale, ma, per quanto non condivida, ciò non m'importa, basta che se la cavi in combattimento e non sia d'intralcio.

    Dopo che ad entrambi gli shinobi fu spiegato ciò che avrebbero dovuto fare, Atsuo si girò e uscì fuori dall'ufficio, pronto ad incamminarsi verso il paese dei fiumi, dove avrebbe incontrato un certo Rinne Kurama, il quale gli avrebbe fornito indicazioni più precise sul suo compito. L'altro ragazzo invece ringraziò con un profondo inchino il capo del villaggio, prima di uscire dalla stanza e accelerare il passo cercando di raggiungere il suo compagno che, fregandosene di lui, continuava a passo svelto.

    Ehi aspettami! Non mi lasciare da solo!

    Atsuo fece finta di ignorare Masami, che lo raggiunse comunque e gli diede una pacca sulla spalla. A quel punto il giovane vagabondo gli afferrò il polso della mano destra, con cui era stato toccato, con decisione e lo spostò, facendo si che tutto il braccio del suo compagno ruotasse, provocandogli un leggero dolore. Poi restò immobile a guardarlo fisso negli occhi con sguardo fulminante.

    Spero capisca chi sia il più forte tra noi e che non deve più toccarmi. Avrei preferito fare questa missione con Yousuke, con cui almeno avevo già combattuto, piuttosto che con un ninja di cui non conosco nulla. Ad ogni modo sono costretto ad andare con lui finché non saprò con esattezza in cosa consiste la missione; se sarà difficile avrò bisogno del suo aiuto, altrimenti, se dovessi capire di essere in grado di poterla svolgere da solo, lo allontanerò. Daltronde non m'importa nulla di lui.

    Lasciò il polso di Masami e continuò a camminare verso l'uscita del villaggio. Il ragazzo sembrò non prendersela per quel gesto, e subito ricominciò a parlare.

    Mi dispiace, non volevo darti fastidio. Ti chiedo scusa. Ma volevo solo essere amichevole con te dato che abbiamo un intera giornata da trascorrere insieme. Se avrei voluto farti del male ti avessi colpito con uno shuriken o un kunai.

    Mentre il ragazzo parlava i due camminavano più o meno alla stessa velocità ed erano appena usciti dal villaggio, quando Atsuo si fermò di colpo e guardò fisso negli occhi Masami, con sguardo ancora più infastidito e ammonitore nei suoi confronti.

    Direi che, a giudicare dal modo in cui ti poni, tu non abbia avuto molto di cui preoccuparti nella vita. Nessuna responsabilità. Purtroppo sono cosciente che dovrò abbassare il mio registro linguistico per far si che tu mi capisca. Ma, prima che io mi adegui a te, ho la necessità che tu comprenda il periodo ipotetico, che è un periodo attraverso il quale si esprime un'ipotesi da cui può derivare una conseguenza, e nella proposizione in cui si trova il "se", per spiegarlo in parole povere, va adoperato il congiuntivo! Inoltre sei ripetitivo: volevo, volevo, volevo...

    Fece una pausa, guardando il viso spaesato del ragazzo che aveva di fronte, che sembrava non capire cosa gli stesse dicendo.

    Andiamo di male in peggio.

    Riprese il passo veloce voltandosi e gli disse, senza più guardarlo.

    TI chiedo scusa io se ho fatto uso della violenza prima. Da adesso in poi nessuno dei due toccherà l'altro, ne rivolgerà la parola all'altro a meno che non sia strettamente necessario.

    Anche Masami riprese a camminare.

    Ehi! Non trattarmi come un cane! Io sono una persona sai?!??

    Zitto e tieni il passo.

    Grrrr.. ti ha insegnato nessuno l'educazione?

    No

    Allora toccherà a me farlo!

    Lo farai quando saremo tornati, per ora dobbiamo raggiungere il signor Rinne Kurama il prima possibile.

    Non mi ero mai arrabbiato con qualcuno prima ancora di conoscere il suo nome!

    Io invece si, diciamo con quasi tutte le persone che ho visto in vita mia.

    Sei insopportabile lo sai? Come ti chiami puoi dirmelo almeno?

    Ashihei.. tu?

    Masami Osawa, 13 anni, futuro Hokage di Konoha!

    Avevo chiesto solo il tuo nome, non la tua età e nemmeno il tuo patetico e banale sogno.

    Non è patetico!

    Si che lo è.

    No!

    .......

    Così facendo, creando sempre battibecchi e contrapponendosi su ogni argomento, date le loro personalità quasi diametralmente opposte, i due camminarono speditamente verso la loro meta, fermandosi a mangiare qualcosa poco dopo che il sole avesse superato il suo punto più alto.
    Atsuo bevve soltanto un po' d'acqua dal fiume e tastò un pezzo di una mela ormai marcia che aveva in tasca da chissà quanti giorni e che aveva dimenticato.
    Masami invece consumò un pasto abbondante che probabilmente gli era stato preparato dalla madre in previsione di quella missione. Quest'ultimo non offrì nulla ad Atsuo, non perché non voleva farlo, ma a causa del comportamento del giovane vagabondo, che, spinto da uno smisurato senso d'orgoglio e dal fatto che non avesse eccessiva fame in quel momento, rifiutò in maniera categorica.
    Poi ripresero il cammino, che, a parte vari litigi e scontri verbali e non, procedette tranquillo e senza alcuna interferenza ne da parte della natura ne da altri esseri umani. Quando il cielo cominciò a tingersi di rosa e arancio e la luce a diventare più tenue e rendere le ombre più lunghe, i due videro quella bella atmosfera macchiarsi di una grigiastra foschia, probabilmente dovuta ai fumi di un incendio. Si fermarono.

    Il villaggio verso cui ci stiamo dirigendo è in quella direzione.

    Sisi, è proprio lì. E' da lì che proviene il fumo.

    (borbottando) La mia non era una domanda, ma un'affermazione.
    (a voce alta) Dobbiamo andare a vedere cosa è successo!

    Così entrambi si misero a correre nella direzione in cui avevano notato quell'imprevisto, con tutta la rapidità che avevano e arrivarono lì in meno tempo di quanto non avrebbero fatto continuando a camminare.

    Finalmente succede qualcosa! Questa missione si stava rivelando una noia mortale, almeno spero accada qualcosa di interessante ed eccitante

    Si trovarono di fronte un enorme incendio che si propagava a macchia d'olio nel villaggio inghiottendo le case costruite in legno. In lontananza videro il ponte Takushita che stava per crollare, dato che parte di esso era già stata travolta dall'impeto dell'incendio.

    _____________________________

    Edited by Atsuo_ - 25/7/2014, 14:25
     
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