Missione Konoha: " ..non era previsto"

Atsuo

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  1. Atsuo_
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    CITAZIONE
    Narrato
    Pensato Atsuo
    Parlato Atsuo
    Parlato Masami
    Altri (vari colori)

    Lo scenario che si presentava agli occhi dei giovani genin sembrava quasi apocalittico e, probabilmente, per le persone del villaggio lo era, dato che essi stavano vedendo bruciare le loro case e le loro vite, travolte dalle fiamme che continuavano a propagarsi e imperversare senza sosta e senza che qualcosa di effettivo, se non alcuni secchi d'acqua lanciati alla rinfusa, potesse fermarle.
    Atsuo rimase immobile a guardare e studiare tra se e se una strategia per uscire da quella situazione indenne e trovare l'obiettivo della sua missione, cioè il signor Kurama; invece Masami, senza parlare o indugiare, si fece guidare dall'istinto e cominciò ad impastare il suo chakra, utilizzando jutsu di tipo acqua per placare l'incendio.

    Bene, finalmente lo vedo all'opera, un po' avventato, quasi incosciente, ma almeno si dà da fare senza perdere tempo in inutili chiacchiere. Questo è positivo, credo che potrebbe rivelarsi un buon alleato.

    Il vagabondo di Konoha si diresse allora verso il ponte, allontanandosi dal suo compagno e lasciandolo fare.

    A me invece, a differenza sua, non importa nulla di questa gente che non conosco e che, sono quasi certo, non aiuterebbe me in una situazione del genere, o per incapacità o per non volontà. Devo trovare il nostro informatore il prima possibile e tirarlo via da questo casino prima che ci lasci le penne.

    Mentre correva verso il ponte Nord, si guardava intorno e osservava la situazione, cercando di notare ogni particolare e ogni volto che potesse anche solo assomigliare a quello che gli era stato fatto vedere dall'hokage prima dell'inizio della missione. Vide gente intrappolata dentro le case e altra che scappava gridando a destra e a manca, insieme agli uomini più robusti che correvano dal e verso il fiume per riempire recipienti d'acqua nella speranza di domare il fuoco.

    Perso tra queste tristi scene, che gli erano del tutto indifferenti, udì all'improvviso un enorme frastuono, di incredibile portata, che, per un istante fece bloccare tutta la gente del villaggio nel chiedersi cosa fosse successo. Atsuo si voltò subito verso il ponte in cui si stava dirigendo, e, con spiacevole sorpresa e rabbia, lo vide crollato all'interno del letto del fiume; ormai non ne restava che un cumulo di macerie.

    Sono stato fortunato a non trovarmi là su quando è crollato. Speriamo che anche Rinne Kurama lo sia stato quanto me. Ad ogni modo devo perlustrare ancora tutte le strade e i vicoli di questo maledetto inferno se voglio avere qualche speranza di individuarlo.

    Proseguì la sua meticolosa ricerca per molte ore senza concludere nulla, mentre Masami e gli altri stavano cominciando a sedare lentamente le fiamme, finché, quando già la mezza luna di quella sera aveva superato il suo punto più alto, essa fu coperta da delle nubi folte e cariche di pioggia, che in poco tempo agirono subito, quasi come fossero state mandate da qualcosa di divino per salvare quelle sciagurate genti.
    Non passò più di un'ora per far si che quelle grosse gocce piovane spegnessero anche l'ultima vampata. Allora intervennero tutti i medici che fecero il loro possibile per radunare i feriti e provare a dare cure a chi ne avesse bisogno con urgenza. Le persone continuavano a correre per raggiungere i propri cari e aiutare amici e parenti e si creò una grossa folla che si muoveva in maniera sparsa e confusa.

    Dannazione non sono ancora riuscito a trovarlo. Meglio che ritrovi Masami e cominciamo a cercarlo insieme il più in fretta possibile.

    Così Atsuo si fece strada tra tutta la gente che gli stava intorno fin quando non vide di nuovo il suo compagno di missione che stava portando in braccio un ferito da dei medici posti più in avanti rispetto a lui. Li raggiunse subito.

    Ehi vieni qui Ashi, ci sono altri che stanno male dentro quella casa, dobbiamo portarli dai dottori, dammi una mano.

    Atsuo lo afferrò per il braccio per tenerlo un secondo fermo.

    Dobbiamo trovare il nostro cliente, la nostra missione non è salvare questo popolo.

    Masami si divincolò da quella stretta e si avviò verso la casa a cui si riferiva.

    Fa come vuoi! Io non me la sento di abbandonare questi uomini al loro destino.

    Fan**lo.

    Il neo-genin, non volendo aiutare nessuno di quelli che gli stavano intorno e soffrivano, si diresse verso i medici che nel frattempo si erano allontanati per curare altri.

    Perdonatemi signori, so che questo è un momento difficile per tutti, ma io avrei la necessità di trovare una persona. Il suo nome è Rinne Kurama. Vi prego è di vitale importanza.

    Uno di quei dottori si girò verso il ragazzo e si avvicinò a lui, mentre gli altri lo ignorarono totalmente.

    Si, lo conosco, è tuo fratello per caso bambino? ... Vieni con me, ti accompagno da lui, anche se è ridotto molto molto male. Per adesso un mio collega lo sta curando con tutte le sue conoscenze, ma non credo sarà sufficiente, purtroppo.

    I due giunsero in una baracca, probabilmente montata da poco per soccorrere i feriti, dove, su una barella, si trovava quello che venne indicato ad Atsuo come Rinne Kurama, pur non assomigliando molto alla figura che il genin aveva in mente, dato che era sfigurato in viso e in tutta la parte superiore del corpo. Intanto il Sole era già spuntato nel cielo, tingendo il cielo di rosa e ocra.

    Bakin, questo credo sia il fratello dell'uomo che hai in cura tu. Non parla molto, probabilmente è scosso.

    Il dottor Bakin, che stava curando Rinne, si avvicinò verso Atsuo e lo fece avvicinare a quello che lui credette fosse suo fratello.

    Come sta? E' in grado di parlare?

    Attualmente no. Le sue condizioni stanno peggiorando. Ha perso l'uso delle gambe per colpa di una cassa...

    Ehi Ashihel! Eccomi.

    Masami raggiunse la baracca e si mise vicino ad Atsuo, guardando il dottore, che fece una pausa, poi ricominciò senza fare domande.

    Inoltre, anche se volessi parlargli non ti riconoscerebbe sicuramente. Purtroppo non sa nemmeno come si chiama attualmente. Non sappiamo se è dovuto ai sedativi o se ha perso la memoria a lungo termine a causa dei traumi subiti. Quindi il mio consiglio è quello di tonarvene a casa e aspettare lì con i vostri genitori. Io svolgerò al meglio il mio compito qui.

    Io non sono suo fratello dottor Bakin, sono un ninja di Konoha e lui era un cliente per una missione. Credo capisca, da quello che ci ha detto, che per me e il mio compagno (indicando Masami) le cose si complicano parecchio adesso.

    Potrebbe dirci dove è stato trovato il signor Rinne, così che possiamo controllare se c'è qualche indizio per il nostro compito?

    (borbottando)Se ci "sia", non se "c'è"

    Bakin, con gentilezza indicò loro il luogo dove era stato trovato il suo paziente, che corrispondeva all'abitazione di quest'ultimo; così i due si avviarono per cercare indizi su quale potesse essere lo scopo della loro missione che era stata vittima di un grosso imprevisto.
    Una volta giunti nella semi-distrutta abitazione, Atsuo cominciò a cercare con precisione chirurgica ogni angolo di ogni stanza.
    Per un attimo gli passò per la mente di poter comportarsi come uno "sciacallo", dato che in quella casa si trovavano solo lui e Masami e quasi nessuno poteva vederli, rubando tutti gli oggetti di valore presenti e rivendendoli in seguito in cambio di denaro. Tuttavia preferì non farlo, dato che ritenne che il portare a termine la sua missione gli avrebbe fruttato più Ryo di quanti ne avrebbe potuto guadagnare con quel furto.

    Dopo un paio d'ora di ricerca, quando ormai il Sole era alto in cielo e illuminava quella dissestata cittadina, Masami disse ad Atsuo con tono felice:

    Credo di aver trovato qualcosa!
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