Missione Konoha: .....maschere

tisy

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    sei in una piccola radura.
    là tua destinazione e vicina...ma hai deciso di fermarti per allenarti .
    Provare di nuovo quella tecnica che Daigo t ha insegnato per sdebitarsi.
    Loro e seduta in un angolo sul suo enorme bagaglio a guardarti
    Il gelo che tra voi due è calato ultimamente non accenna a diminuire...anzi, sembra essere peggiorato.
    CITAZIONE
    in questo post provi , almeno 2 volte senza riuscirci completamente , là tecnica di oto che vuoi apprendere.
    Un terzo tentativo invece ti riuscirà
     
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    ~ Il nuovo jutsu. ~

    Una nube scura offuscò il sole. I raggi solare che riscaldavano lo spiazzo erboso delimitato da basse piante di olmo non irraggiarono più con il loro calore la piccola radura. Una brezza leggera incominciò a soffiare tra le foglie degli alberi, rendendo quell'ambiente da caldo a freddo in un attimo. Kodoku stava per formulare una serie di sigilli, ma si bloccò e si guardò intorno. Kiko era al limitare della radura, seduta sul suo pesante bagaglio usato come fosse uno sgabello. Ha lo sguardo perso nel vuoto, sebbene sembri puntare l'anbu; un' espressione torva le deforma il viso che tuttavia rimane dai lineamenti gentili e attraenti. Il vento le agitava i capelli del colore della luce lunare e la ragazza strinse le ginocchia in petto, raggomitolandosi su di esse. Deve avere freddo. Ma non sembra essere ancora intenzionata a parlarmi. Siamo quasi arrivati, in poche ore, forse due, saremo a destinazione, ma questa radura mi sembra il luogo ideale in cui poter la tecnica che Daigo mi ha voluto insegnare. In fin dei conti aiutarlo si è rilevato vantaggioso, questa è un'ottima tecnica per rallentare gli avversari. Quando Daigo mi ha spiegato come funzionavo mi ha reso un grande favore. Spero solo di riuscire a impararla in fretta, nonostante la sua enorme utilità deve essere un jutsu di basso livello. Il kiriano sciolse le spalle, scrocchiò il collo e le dita. Il mantello si agitava, mosso dal vento, come se avesse una vita propria. Compose la successione di sigilli imparata da Daigo. Gallo... Drago... Tigre... Drago! Le mani si intrecciarono lentamente, non era la velocità a essere importante, ma il risultato. Per la rapidità di esecuzione ci sarebbe sempre stato tempo in futuro per migliorarla. Kodoku era abituato a studiare le tecniche che trovava sui rotoli nella biblioteca del villaggio. Cercare di memorizzare tutte le particolarità della tecnica semplicemente avendole udite era risultato abbastanza complicato. Per sua fortuna la tecnica era piuttosto basilare. Non succede niente? Il ninja sentì il chakra calare di un pochino e davanti a lui si formò una pozzanghera di limpida acqua. Poi più nulla. Dannazione non è così che funzionava. Non ci siamo ancora. Daigo riusciva a formare un disco con l'acqua, in più qualcos'altro era differente. L'anbu si sistemò la maschera con la mano destra. Era al centro dello spiazzo ricoperto da un basso di erba. Mirava a un albero a dieci metri di lui. Era quello con il tronco più largo. Guardò ancora Kiko. La ragazza dai capelli di luna era rimasta immobile. Aveva ancora la stessa espressione imbronciata. Riproviamo... almeno la tecnica sembra funzionare, ma sbaglio qualcosa deve formare anche un disco di acqua. L'anbu ripetè la serie di sigilli. Dai suoi piedi emerse dell'acqua che ricoprì l'erba davanti a lui, l'acqua però non si fermò. Si raggruppò fino a diventare un cerchio perfetto che tentò di sollevarsi da terra. Non era nemmeno arrivato alle ginocchia dell'anbu che ricadde al suolo, perdendo forma e bagnò il terreno che la riassorbì rapidamente. Dov'è che sbaglio? Stavolta la tecnica era riuscita. Si era formato un disco perfetto. Daigo a quel punto lo avrebbe scagliato contro il nemico ferendolo e rallentandogli i movimenti... giusto! I movimenti! Della semplice acqua non avrebbe potuto ostacolare nessuno. Avevo dimentico che la sua fosse di una densità diversa. L'acqua era... come dire... viscida! Devo aumentarne la densità e la tecnica funzionerà. L'anbu guardò nuovamente la sua compagna di viaggio. Non aveva mosso un solo muscolo da quando si era seduta. Due minuti e ci rimettiamo in marcia. Sorrise da dietro la maschera e fissò l'albero. Ricompose i sigilli, stavolta, guidato dall'istinto, li fece alla sua solita velocità. L'acqua riapparve nuovamente davanti a lui, era visibilmente diversa. Si muoveva più a fatica e i fili di erba restavano impigliati nella sostanza liquida. Bene. Formò nuovamente un disco e si sollevò dal terreno. Un centimetro alla volta raggiunse il petto dell'anbu. Non sembrava fosse fatta di acqua tanto che era densa. La massa di acqua viscida partì verso l'albero, il jutsu era piuttosto veloce e impattò con violenza sulla corteccia. Lentamente la sostanza più solida che liquida scivolò verso il basso lungo la corteccia. Il disco di acqua aveva scavato di quattro o cinque centimetri il legno dell'albero. Mmh... credo che così dovrebbe andare. La corteccia è stata danneggiata e a giudicare dal modo in cui sta scendendo verso il terreno se avessi colpito qualcuno muoversi per lui sarebbe stato difficile. Appena potrò colpire qualcuno verificherò se è davvero così. Si strinse nel mantello e girandosi verso Kiko. Possiamo andare!


     
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    La tecnica di oto è appresa (chiedi di inserirtela nella scheda) MA quando l'hai vista?
    Quando hai chiesto a "Daigo" di insegnatela?
    Chi è DAIGO??
    Perchè Kiko , mentre eravate al villaggio sembrava essersi "affezionata a te" ora invece quasi non ti parla?
    TUTTO ebbe inizio appena avete abbandonato il villaggio dove era stato commesso l'omicidio.
    Siete nel paese del suono, con l'andatura che state tenendo, rallentato dal passo "corto" della ragazza e dalle soste , arriverete a destinazione domani nel pomeriggio.
    Siete in una strada , quando dei rumori provenienti da dietro una collina richiameranno la vostra attenzione.
    Kiko, afferrandoti per la mano ti dirà N..Non andare!! ma ti deciderai di andare a vedere lo stesso .
    Lei ti seguirà, anche se continuerà a ripetere ..è pericoloso!!
    Oltre la collina vedrai un gruppo di 5 ninja che stanno combattendo contro un unico uomo
    adusbayos5 quest'ultimo eseguirà la tecnica che tu hai appreso nel post precedente.
    Ma anche quella non basterà.
    Kiko, terrorizzata ti ancorerà di nuovo a terra afferandoti n....non sai chi sono!!..forse...forse lui è UN MUKENIN..e....e loro....ninja do oto... ma gli uomini mascherati NON portano copri fronte
    Intervieni quando vedi l'uomo cade a terra sopra fatto dalla loro superiorità numerica.
    NON fare scheda riassuntiva, descrivi il combattimento.
    Sono forti, e numerosi, ma, anche se a fatica riuscirai a ferirne in modo grave uno.
    Gli altro "mogugneranno qualcosa" e recuperato il ferito spariranno.
    Il post termina quando vedrai il ninja che hai salvato cercare di rialzarsi...ma non riuscirci e vomitare un grosso fiotto di sangue
     
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    ~ Un duello impari. ~

    Mentre i due viaggiatori si apprestavano a partire alla volta della loro destinazione, il pensiero dell'anbu non potè far altro che volgere verso la tecnica appena appresa. Ricordò, quasi visse ancora, la prima volta in cui la vide.
    Non era passato molto da quando avevano lasciato il paese dove sorgeva il tempio nel quale si era consumato il delitto del monaco. Kodoku e Kiko proseguivano indisturbati nel loro viaggio. Un velo di dispiacere si celava dietro la maschera dell'anbu. Non sarei voluto andare al tappeto contro quei due. Ero riuscito a batterli... non mi aspettavo che quella ragazza potesse colpirmi alle spalle nonostante le sue condizioni. Vorrei incontrarla nuovamente per renderle il favore. Come da copione il viaggio fu più lento del previsto. Kiko aveva bisogno continuamente di fermarsi e l'anbu non riusciva a spiegarsi da dove provenisse questa sua stanchezza dato che teneva un passo tanto lento da far sembrare una tartaruga una lepre, se messe a confronto. Le ferire del kiriano, sebbene recenti, non dolevano più e ormai erano solo un remoto ricordo. Nuvole bianca macchiavano la larga distesa celeste nella quale brillava incontrastato il sole. L'anbu trovò il mantello estremamente scomodo in quella situazione, così lo portava aperto, libero di sventolare alle sua spalle. Mentre Kiko era seduta su un masso a prendere fiato, Kodoku si guardò intorno tentando di capire dove fosse. Se non sbaglio siamo molto vicini ad Oto... ma se continuiamo così... Lanciò un'occhiata alla sua compagna di viaggio. ...arriveremo domani pomeriggio, sebbene ci separino pochi chilometri dalla nostra destinazione. Questo viaggio sta durando poco... inizio ad averne abbastanza. Avanti Kiko! non possiamo sostare ogni cinque minuti. Ci stiamo impiegando troppo... dobbiamo accelerare. La ragazza dissentì, ma ormai Kodoku le aveva già dato le spalle continuando lungo la via, non potè far altro che correre per raggiungerlo altrimenti sarebbe rimasta indietro. Stavano attraversando l'ennesimo paesaggio collinare, quella terra, almeno per ora si era rivelata piuttosto collinare. Davanti a loro, un'alta collina si stagliava verso il cielo. Sassi e cespugli crescevano su di essa. Aggiriamola è meglio. Kiko già fa fatica in pianura, chiederle di arrampicarsi là sopra sarebbe un'utopia. Aggirando l'ostacolo allungheremo il tragitto, ma ne guadagneremo in tempo. Sembra un ossimoro, ma con questa ragazza ci impiegherei moltissimo tempo a scalare la collina. I due stavano per prendere un sentiero che passava intorno il promontorio, quando udirono dei rumori venire dall'altro versante di questo. Cos'è? L'anbu si bloccò e osservò la collina alla loro destra. Non vide nulla, ma sentiva chiaro che qualcuno stava combattendo dall'altro lato. I rumori della battaglia erano inconfondibili. Senza esitare Kodoku fece un passo verso la collina deciso a vedere chi fosse la causa di quei rumori. Sentì tirarsi per la mano, si voltò e vide il volto di Kiko teso per la preoccupazione. N...Non andare!! Non preoccuparti. Starò bene! Si liberò dalla presa e scattò verso la cima della collina. Kiko lo seguì, ma rimase parecchio indietro. Urlò è pericoloso! L'anbu non diede peso a quelle parole. In un attimo giunse in cima e vide sulla vallata dall'altro lato della collina un gruppo di sei uomini. Capì ben presto che il duello era chiaramente era impari. Infatti c'erano cinque uomini che fronteggiavano un'unica persona. Mmh... strana situazione. Che sia un bandito? L'uomo aveva un vestiario tendente allo scuro Portava una bandana nera che gli copriva il volto, a causa della distanza non riuscì a notare altri dettagli interessanti. Così cercò di analizzare i cinque aggressori. Non so che fare. Se quello fosse un mukenin di certo non ho intenzione di aiutarlo, ma se invece i criminali fossero quegli altri? Vediamo che succede. Lo scontro proseguiva. I cinque uomini guadagnavano terreno e l'uomo solitario arretrava. Userà una tecnica, nuova agli occhi dell'anbu. Un disco di acqua si alzò dal terreno e impattò contro uno dei cinque. Questo però diede agli altri di caricarlo e colpirlo con le loro armi da taglio. Sembrò evitare i colpi, ma sembrò essere debilitato. Kodoku stava per soccorrerlo, quando fu di nuovo bloccato da Kiko. Già è arrivata in cima? N...non sai chi sono!!..forse...forse lui è UN MUKENIN..e....e loro....ninja do oto Aveva il fiato pesante. Giusto! Mi ero dimenticato che forse quei cinque potessero essere nel giusto. Ma aspetta... L'anbu aguzzò la vista e notò che i cinque assalitori erano mascherati e non portavano alcun coprifronte. No Kiko... quei cinque non hanno segni di rinascimento con loro, sono sicuramente die banditi. Uno di loro caricherà il ninja e lo colpirà in pieno con un calcio facendolo volare all'indietro. L'uomo non riuscì a rimettersi in piedi. Kodoku accelerò il passo, sguainò la katana. Il mantello si gonfiava al vento agitandosi come fosse posseduto. Si buttò a capofitto nella mischia, uno degli aggressori mascherati stava per colpire nuovamente il ninja ormai inerme, così Kodoku lo caricò e tentò un affondo di katana. Non riuscì a fargli più di un graffio sul fianco sinistro. Il gruppo si ricompattò e osservò meravigliato l'anbu. Cinque contro uno... fantastico. E ho anche perso l'effetto sorpresa per salvare questo tizio. L'anbu pensò bene di creare sue quattro copie per compensare lo svantaggio numerico. Divise equamente i chakra fra tutti. Ora ognuno avrà il proprio avversario. Le due piccole schiere si scontrarono nuovamente. I banditi prediligevano il corpo a corpo e questo mise in difficoltà l'anbu. Riusciva a schivare i loro colpi, ma d'altro canto non riusciva e a colpirli. L'originale tentò una serie di colpi contro il suo avversario. Uno alla spalla destra che fu respinto con la wakizashi del suo avversario, allora volteggiò su stesso per provare un fendente alla coscia, l'uomo lo schivò parzialmente uscendone con un semplice graffietto. contrattaccò con un fendente ascendente, che l'anbu riuscì a evitare, scartando di lato. Le sue copie provavano a far del loro meglio, ma erano in difficoltà, una di queste riuscì a intrappolare il suo avversario in un genjutsu. L'avversario rimase immobile con lo sguardo perso nel vuoto. Un altro kage bunshin non riuscì a evitare un affondo di katana e sparì in una nuvola di fumo. Il fuorilegge sghignazzò soddisfatto, ma la copia che aveva intrappolato nell'illusione il suo avversario accorse e sfruttando la disattenzione del sua avversario lo colpi al ventre con un affondo di katana. L'originale fece calare una pioggia di olio nero tutto intorno a lui. Si allontanò di alcuni metri e sfruttando le sue copie come diversivo lanciò una palla di fuoco al centro del campo di battaglia. Mentre sono impegnati con i miei kage bunshin, finiranno in un inferno di fuoco e fiamme. Sentì però altre due sue copie venire ferite e sparire. L'altra invece fu uccisa dal suo stesso attacco. Un'immensa fiammata arse tutta nella vallata. Il solo rovente non fece che rendere ancora più caldo l'ambiente. Quando la vampata di fiamme svanì, tutta l'erba era carbonizzata e il fumo risaliva lento verso il cielo. I banditi erano riusciti a portare in salvo il loro compagno ferito ed erano anneriti per via del jutsu katon. Due di loro tossivano, ma nessuno sembrava avesse ferite da ustione. Non è andata come previsto, ma per lo meno quello sembra essere fuori uso. Infatti il furfante ferito, perdeva parecchio sangue e sembrava avesse perso conoscenza, così i suoi compagni iniziarono a farfugliare qualcosa fra di loro. Kodoku non capì niente. Sembravano agitati e così si diedero alla fuga portando di peso il compagno privo di sensi. Stanno scappando... inseguirli sarebbe da pazzi. Sono fortunato ad averli messi in fuga... piuttosto devo cercare di capire cosa stava succedendo quì. Devo fare quattro chiacchiere con la causa di questo problema. Si voltò verso l'uomo che aveva tenuto testa ai quattro banditi. Stava tentando di rimettersi in piedi, ma era visibilmente in difficoltà. Del sangue bagnava l'erba. Iniziò a tossire e più rivoli di sangue gli colarono dalla bocca. Sembra avere un'emorragia interna. Devo medicarlo o morirà in poco tempo.<


     
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    Mi sorprende la velocità con cui posti
    E sono post qualitativamente ottimi
    8,2

    Curalo.
    Kiko, guarderà tutto da una certa distanza, all' apparenza spaventata e disgustata.
    Quando le sue condizioni si saranno stabilizzate riuscirà a dirti ..g....grazie... prima di perdere i sensi.
    Lo hai curato..ora...ora possiamo andarcene!!
    Tu sei di idea diversa!
    Vuoi fargli delle domande.
    Il problema è che sei già "stracarico" a causa dei bagagli della ragazza, quindi rimarrete lì fino a quando non riprenderà i sensi.
    Cosa che non capiterà prima di sera.
    Kiko Non vuole rimanere lì e..e se arrivassero altri??.... ma quando gli dirai della tua decisione si "ri" chiuderà in un offeso silenzio!
    il post termina quando l'uomo si sveglierà (non farlo parlare)
     
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    ~ Kiko
    ~ Ninja ferito

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    ~ Tempismo perfetto. ~

    L'uomo cadde nuovamente a terra imbrattandosi del suo stesso sangue, L'anbu medico gli fu subito addosso e lo girò in modo che potesse analizzare l'addome del suo nuovo paziente. Aveva la maglia imbratta di sangue, nella parte del ventre era bucata e il sangue sembrava sgorgare da lì. Si tratta di un affondo non evitato. Spero che sia stata un wakizashi a farlo altrimenti è più grave del brevisto. L'uomo gemeva dal dolore, l'anbu unì le mani e le posò sopra la ferita. Un alone di chakra bianco e puro comparve su di esse. Passarono alcuni minuti, nei quali l'anbu sia accertò dell'entità della ferita. Ottimo non sembra essere molto profonda. Deve essere stata una wakizashi, ma è comunque una grave ferita. Devo fermare l'emorragia o morirà dissanguato. L'anbu rimase in quella posizione alcuni secondi poi iniziò a ricucire le membra tagliate del ninja che aveva perso coscienza. Ci vollero alcuni minuti. Kodoku non aveva fretta quindi agì con calma tentando di eseguire un lavoro perfetto. Nel frattempo anche Kiko stava per arrivare nella vallata, ma l'anbu non badò a lei: la medicazione lo teneva completamente occupato. Quando ebbe finito, anche lo strato di pelle più superficiale era stato ricucito senza lasciare cicatrice. Sembrava che quella ferita non fosse mai esistita eppure il sangue perso era stato molto e l'uomo era parecchio debilitato. G...grazie... Aveva la voce sottile, debole, ringraziò l'anbu con un filo di voce, l'ultimo che aveva prima di perdere nuovamente i sensi. Credevo fosse svenuto, ma sembra abbia ripreso conoscenza quando ho finito le medicazioni. Ha perso parecchio sangue quindi è normale che perda nuovamente i sensi. Ora però voglio delle risposte. Non è possibile che cinque uomini tentino di uccidere qualcuno senza un motivo. Forse erano solo dei ladri, ma non mi sembra che questo ninja porti con se oggetti di valore. Non posso nemmeno fidarmi ciecamente di lui. Dovrei legarlo nel caso si svegliasse... anzi no... sarebbe comunque troppo debole se muove in dito lo mando di nuovo al tappeto con un semplice pugno. Avrà bisogno di tempo per riprendersi. Lo hai curato..ora... Kiko che nel frattempo era arrivata di fianco all'anbu guardava il ninja priva di sensi, era preoccupata e la sua voce tremava. ...ora possiamo andarcene!! No. Non possiamo. Voglio sapere cosa stava succedendo quì. Quei cinque non mi sembravano gente per bene e forse nemmeno lui lo è. Disse rimettendosi in piedi. Fece un kage bunshin che mandò a recuperare il pesante bagaglio di Kiko che era rimasto dall'altra parte della collina. Devo fargli alcune domande per chiarire questa faccenda. Inizio a credere che tu sia un piccola calamita per ogni genere di imprevisto. Meglio se però se andiamo in un altro posto. Restare quì è poco sicuro. La copia tornò con la borse di Kiko, ma appena la posò a terra, Sparì in una nuvola di fumo. La stanchezza colpì l'anbu. Fronteggiare cinque avversari e poi curare il ninja ferito lo aveva stancato non poco. Poteva camminare, ma doveva già portare il pesante fardello della ragazza e non sarebbe riuscito a fare altri kage bunshin per portare l'uomo svenuto. Ci toccherà aspettare quì finchè non riprenderà i sensi. Kiko sembrò farsi nervosa. Stava diventando insistente. E..e se arrivassero altri?? Tranquilla... li ho sistemati per bene. Non verrà nessuno e poi ci sono sempre io quì. Non mi lascio sconfiggere facilmente. In realtà se qualcuno ci attaccasse ora sarebbe un vero problema. Ma voglio saperne di più di questa storia, aspetterò fino al suo risveglio. Kiko sembrò essersi offesa. Un'espressione torva comparve in volto e si sedette sul suo bagaglio. Kodoku la ignorò e si sdraiò a terra sull'erba. Nessuno dei due parlò. L'anbu aveva bisogno di riposo, la fanciulla stava recitando la parte dell'offesa e quindi non apriva bocca. Il tempo passava lento, l'anbu sentiva rinvigorirsi man mano che il sole perdeva intensità e quando ormai andava a nascondersi dietro i colli ad ovest e le tenebre calavano sulla vallata sentiva che le forze gli erano tornate. Si mise a sedere. Ormai è sera. Restare quì è rischioso. Ho recuperato gran parte del chakra, quindi posso trasportare tutto ciò che ho da portarmi dietro con i kage bunshin.Si alzò in piedi, stava per formulare i sigilli per la tecnica di moltiplicazione del corpo quando l'uomo si svegliò dal suo lungo sonno. Iniziò ad ansimare e attirò su di se l'attenzione dei suoi due salvatori. Tempismo perfetto!<




    Spero di non essere stato troppo sintetico, ma non c'era molto da dire.
     
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    ..Grazie!!....io..io sono DAIGO Takaoka........ guarderà Kiko con un espressione indecifrabile e lei , vedendosi "osservata" si allontanerà dal suo capezzale.
    L'uomo poi tornerà a concentrarsi su di te.
    ...Siete di Konoha??...cosa...cosa ci fate QUI??... e cercherà di alzarsi , a fatica.
    Dopo avergli spiegato cosa vi porta a OTO (puoi anche inventarti un storia) lui continuerà a guardare la ragazza ..ci...conosciamo?? NON..non credo!!.... la cosa sembrerà morire lì.
    Quei Mukenin...ero sulle loro tracce da giorni....oggi ero riusciti a raggiungerli, ma uno di loro è riuscito a farmi inalare un ....credo fosse un veleno...e...bhe..POI SIETE ARRIVATI VOI!!! in modo goffo si inchinerà davanti a te ti sono debitore!!! qualsiasi cosa possa fare per sdebitarmi DIMMELO!
    Gli chiederai di insegnarti la tecnica.
    Dopo averti dato i rudimenti cenerete assieme.
    Kiko rimarrà il più lontano possibile da Daigo.
    Lei continuerà a ripeterti che non mi fido di lui!
    Mentre mangerete Daigo dirà Sono un cacciatore di taglia.
    In teoria quelli erano pesci piccoli...il mio vero obbiettivo è un Mukenin chiamato GENKI .... ha ucciso 8 persone a OTO tre mesi fà... il Kokage ha messo sulla sua testa una taglia spropositata....quasi tutti i cacciatori di taglia del paese è sulle sue tracce

    e vi mostrerà un suo ritratto

    17-sengoku-basara-3-utage-1

    Domani riprenderò la caccia....
    Il post termina quando , la mattina dopo vi dividerete vi auguro buona fortuna
     
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    ~ Kiko
    ~ Daigo

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    ~ Il cacciatore di taglie. ~

    L'uomo si mise a sedere. Kodoku lo guardò attentamente, pronto ad intervenire nel caso si fosse rivelato un minaccia. Si guardò intorno, come se non riconoscesse il luogo dove poche ore prima era stato ferito gravemente, Fissò l'anbu e sembrò rendersi conto di quanto ero successo. Grazie! Io..io sono DAIGO Takaoka. Il mio nome è Kodoku, sono un anbu di Konoha. Annuì con il capo e concentrò il suo sguardo sulla ragazza. La guardò in un modo strano, tanto che Kiko sentendosi a disagio si allontanò dall'uomo, nascondendosi dietro l'anbu. Strano... Daigo, allora, si concentrò nuovamente sul kiriano. Lo guardò incuriosito. Siete di Konoha?? Esattamente. Cosa...cosa ci fate QUI?? Dovevo essere io quello che doveva fare domande... non lui! Una missione... niente di importante. Devo scortare questa ragazza fino ad Oto. Devo proteggerla anche a costo della vita. Si scostò in modo che il ninja potesse vederla, Kiko non gradì particolarmente la scelta dell'anbu e lo guardò male. Dovrebbe bastare. Se è un ninja di Oto non gli farebbe piacere sapere che sono quì per derubare un abitante di queste terre. E queste poche informazioni dovrebbero fargli capire che fare più domande sarebbe solo sconveniente. Daigo guardò ancora Kiko. Nel suo sguardo c'era qualcosa di strano. ci... conosciamo? La ragazza trasalì. NON... Quasi urlava, così tentò di ricomporsi e finì la frase con un tono forzatamente più calmo, ma la sua voce tradiva quella finta calma, Kiko era agitata. Non credo. Daigo non volle insistere. Mmh... questo è strano. Kiko mi sta nascondendo qualcosa. Questa ragazza è sempre stata avvolta in un alone di mistero, ma ora sono più che certo che c'è qualcosa sotto. Dovrò scoprirlo. Daigo... posso sapere cosa stava succedendo quì? Quei mukenin.... L'uomo si schiarì la voce e prese fiato. Allora erano davvero mukenin. Ero sulle loro tracce da giorni....oggi ero riuscito a raggiungerli, ma uno di loro è riuscito a farmi inalare un... Sembrava non trovasse la parole. Un veleno? Credo fosse un veleno...e...bhe... Il suo tono cambierà improvvisamente. POI SIETE ARRIVATI VOI! Si volterà verso l'anbu e assumerà una strana posizione, sarebbe dovuto essere un inchino ma gli riuscì piuttosto male. I movimenti aggraziati non facevano per lui e neanche quelli più basilari. Sembrava più un tipo che puntava maggiormente sulla forza fisica che sul controllo di essa. Ti sono debitore!!! qualsiasi cosa possa fare per sdebitarmi DIMMELO! Kodoku fu messo in difficoltà. Non si era mai trovato in una situazione simile. Nessuno gli era mai stato debitore di niente. Non c'è bisogno che tu faccia niente per me. Insisto. Mi hai salvato la vita. Devo riscattare il mio onore. Ma quale onore! Eri cinque contro uno è una fortuna che tu non sia morto. A proposito che razza di jutsu è quello che hai usato prima di finire al tappeto? Daigo alzò la testa. Quale? Il disco di acqua viscida? Ti interessa? Veramente sì! Il suiton è il mio elemento forte e quella tecnica sembrava interessante. Puoi spiegarmi come riuscire a padroneggiarla. L'uomo scatterà in piedi, carico di energia. Quasi non sembrava vero che poco prima era morente. Formulò una serie di sigilli che Kodoku memorizzò e una sostanza viscida uscì davanti i piedi dell'utilizzatore del jutsu. L'acqua si raggrumò fino a formare un cerchio perfetto e si sollevò dal suolo. La tecnica è semplice. Per un anbu come te, dovrebbe essere facile da imparare. Impasti il chakra, lo trasformi in acqua, ma attenzione, non semplice deve essere più densa in modo tale da rallentare i nemici che colpisce. Le dai la forma di un disco e lo sollevi da terra dopodichè non ti resta che far partire il colpo. Il disco si librò nella pianura fino a quando non si perse nell'oscurità notturna. In pratica è una tecnica che oltre a ferire l'avversario lo rallenta anche? Esatto! Per questo è un ottimo jutsu. Quindi gallo, drago, tigre, drago? Esatto! Gallo, drago, tigre, drago! Speriamo non mi dimentichi nulla sembra una tecnica semplice. Ad ogni modo. Ormai è sera. Trovare una locanda è fuori questione. Possiamo accamparci quì, ma dovremo trovare qualcosa da mangiare. Non preoccupatevi. Porto con me uno zaino. E dove? Kodoku lo guardò scettico. Non aveva niente con lui. Sta a vedere... Estrasse un rotolo, lo allungò a terra, fece un sigillo e comparve un grosso zaino da viaggio. Quel coso peserà più della borsa di Kiko. Dovrei avere della carne. Hai il suiton e dato che sei di Konoha avrai anche il katon. Io vado a prendere la legna. Aspettami quà. Daigo andò verso un piccolo boschetto che cresceva su una delle colline circostanti. Kiko prese Kodoku per il braccio e lo strattonò Non mi fido di lui! Era seria e nervosa. Non abbiamo di che preoccuparci. Non ci farà del male e sono sicuro di essere più forte di lui. Non so se sia vero, ma sicuramente sono io a non fidarmi di lei ora. Non me la racconta giusto. Quell'uomo potrebbe sapere qualcosa di lei. Kiko guardò torva l'anbu e si mise in disparte. Quando tornò Daigo, carico di legno e qualche spezia, prepararono la cena. Kodoku riempì una pentola con il suo chrakra suiton e accese la legna con una versione adattata alla situazione della palla di fuoco. Daigo, oltre alla pentola, estrasse dallo zaino altre spezie e della carne di cervide. L'ho catturato io personalmente. Ora mangerei il MIO stufato di carne. Mentre l'uomo si adoperava per cucinare, i due compagni di viaggio aspettavano in silenzio. Finalmente un odore invitante iniziò a spargersi per la radura. Così facendo, attireremo tutti i mukenin a distanza di 10 miglia. Che vengano pure... saranno soldi facili. Porse una scodella all'anbu e una a Kiko che fu restìa dall'accettarla, ma non potè evitarlo. L'odore era troppo buono. Soldi? Cosa sei tu esattamente? Sono un cacciatore di taglia. Mmh... che bella occupazione. Forse sarei dovuto diventarlo anche io. Forse io e lui abbiamo gli stessi ideali... anzi no... lui li cattura solo per soldi, non perchè compiono omicidi. Il tuo è un buon lavoro. In teoria quelli erano pesci piccoli. Stai cercando qualcuno in particolare? Il mio vero obbiettivo è un Mukenin chiamato GENKI Cosa ha fatto? Ha ucciso 8 persone a OTO tre mesi fà Che viscido! Il Kokage ha messo sulla sua testa una taglia spropositata....quasi tutti i cacciatori di taglia del paese è sulle sue tracce Caccerà una foto dell'uomo e la porse a Kodoku. Era un tipo strano. Aveva dei lunghi capelli bianchi, simili a quelli di kiko. Portava una lunga veste bianca e il busto era rivestito da una corazza di ferro. Domani riprenderò la caccia... Finirono il pasto e cercarono un giaciglio comodo per dormire, ma Daigo estrasse tre sacchi a pelo. Usate questi. Quello zaino è qualcosa di magico. Al suo interno c'è il necessario per girare tutte le terre ninja senza soffrire nè la fame nè il freddo. Grazie. Anche stavolta Kiko, accettò con molte esitazioni. Tutto il tempo della cena aveva cercato di stare il più lontano possibile dall'uomo e di questo Kodoku se ne era accorto. Passarono la notte dormendo tranquillo. L'anbu rimase vigile in uno stato di dormiveglia nel caso Daigo avesse tentato qualche follia. La mattina seguente si svegliarono all'alba. C'era ancora un velo di oscurità che aleggiava per la vallata. I raggi solari non oltrepassavano ancora le cime delle colline. Ripiegarono i sacchi a pelo e li porsero al loro possessore. Vi auguro buona fortuna! In bocca al lupo per la tua caccia. Crepi! Il cacciatore di taglia prese una strada differente da quella intrapresa dall'anbu e dalla ragazza. Ormai i due erano quasi giunti ad Oto, ma qualcosa ronzava in testo al ragazzo di Kiri. Devo imparare ad utilizzare quella tecnica prima che mi dimentichi come funzioni. E devo anche capire cosa mi nasconde Kiko. Una cosa per volta!<


     
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    State percorrendo gli ultimi kilometri prima di giungere a destinazione.
    SE VUOI puoi fare domande a Kiko sul suo strano comportamento, ma LEI NON ti risponderà!!
    Il sole stà quasi per tramontare.
    Le mura del villaggio sono di fronte a te, in meno di un ora sarai alle porte.
    La donna che ti accompagna parla dopo un lungo silenzio.

    Ti ringrazio.. senza il tuo aiuto non sarei mai arrivata QUI sana e salva anche se le sue parole sono gentili il suo tono è freddo.
    L'accompagnerai fino a una locanda dove , dopo aver portato i suoi (grossi pesanti ) bagagli (che hai trasportato tu per tutto il viaggio) nella sua stanza la saluterai.

    Il giorno dopo inizi a indagare.
    Trovare la villa sarà semplice: è una delle costruzioni più grandi del paese!
    Ma noterai subito che è Strettamente sorvegliata da Ninja.
    Non hanno le "facce" della "carne da cannone": sono tutti ben armati e, sembrano ben addestrati
    Pianifica come entrare in casa.
    Quella stessa notte entrerai nella villa
    Dentro è enorme .
    Guardie girano per i corridoi e muoversi sarà complicato.
    Ti lasci carta bianca su come ti intrufoli .
    Dopo aver cercato per ore troverai finalmente il vaso.
    Stai per prenderlo quando Una guardia ti vedrà! e ti lancerà 2 shuriken (valore attacco 4,5)
    Affrontala
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    ~ Parlato
    ~ Pensato
    ~ Kiko
    ~ Daigo

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    ~ Il vaso di Pandora. ~

    Camminarono tutto il giorno. Kodoku portava il pesante bagaglio di kiko sulle spalle. Ormai aveva fatto l'abitudine al pesante fardello. Era quasi il tramonto quando mancava poco all'attivo ad Oto. Il sole era ormai giunto al capolinea. Rischiarava il cielo con qualche raggio color rame dando alle nuvole, una volta biancastre, una tonalità di arancione molto intenso. Uccelli di varie specie affollano il cielo cinguettando. Una brezza leggera soffia lungo la via di terra battuta, spirando fra gli alberi che la costeggiano. Kodoku lanciò un'occhiata alla ragazza. Non sembra ancora intenzione a rivolgermi la parola. Se l'è presa così tanto solo perchè siamo rimasti con quel cacciatore di taglie? E quella storia non è ancora chiara. Come faceva a conoscerla? Che sia anche lei una mukenin? No è impossibile non riesce nemmeno a sollevare una borsa! Per giunta non si è mai voluta fermare questa volta. Sembra quasi che non veda l'ora di separarsi da me. Le mura del villaggio ormai erano ormai molto vicine. Si vedevano i bastioni difensivi farsi sempre più grandi passo dopo passo. Senti Kiko vuoi dormi cosa hai fatto? Sei silenziosa. La ragazza camminava qualche metro dietro all'anbu, aveva lo sguardo basso e non proferiva parola. Come mai quell'uomo ti metteva così a disagio? Ancora silenzio. Vuoi rispondere o preferisci restare in silenzio? Non sono uno stupido mi sono reso conto che quel cacciatore di taglia sembrava conoscerti. La ragazza sussultò, come se non si aspettasse quelle parole, ma continuò ad avere la bocca cucita. Poco prima del villaggio c'era una locanda. Non appena la ragazza la vide ruppe il suo silenzio. Ti ringrazio... L'anbu si voltò a guardarla. Aveva un tono freddo, ma lasciava trasparire una certa riconoscenza e i suoi occhi lo confermavano. Senza il tuo aiuto non sarei mai arrivata QUI sana e salva. Immagino che quì le nostre si dividano. Lascia che ti porti la valigia in camera allora. Dopo aver preso una camera, l'anbu lasciò la borsa vicino al letto e fece per uscire. Addio Kiko. Kodoku si rimise in marcia, ormai era quasi alle porte del villaggio. Non faceva altro che pensare a Kiko. Chissà cosa mi nascondeva? Temo che non lo scoprirò mai. Forse non la rivedrò nemmeno più. In fin dei conti è stata solo un peso per tutto il viaggio. Lei e quella dannata borsa. Per colpa sua mi sono anche ritrovato anche in mezzo a quell'omicidio in quel tempio shintoista. Per non parlare di quando sono stato costretto a dormire con lei! Ma allora perchè non faccio altro che pensare a lei? Ho una missione da completare. Non posso perdermi in inutili pensieri. Dannazione! Perchè penso ancora a lei? L'espressione preoccupata della ragazza era un'immagine fissa che brillava nella sua mente e non riusciva ad offuscarla. Entrò nel perimetro del villaggio. Prima di iniziare le ricerche della villa cercò una locanda dove passare la notte. La mattina seguente si svegliò presto, consumò una colazione leggera e andò in giro per il villaggio in cerca del palazzo del ricco ladro di vasi. Trovarlo fu più facile del previsto. Un enorme palazzo a tre piani si innalzava nella zona centrale del villaggio. Dalla decorazione degli esterni si capiva subito che era la villa di qualcuno che non aveva problemi economici. Intorno al palazzo di estendeva un grosso giardino circondato da alte mura, che impedivano di ammirarne la bellezza. Più che un palazzo sembra essere una fortezza. L'anbu passeggiò intorno il perimetro fece più e più giri, per poter memorizzare quante guardie sorvegliassero le mura esterne. Ci sono molto guardie: due per ogni ingresso e ve ne sono quattro. In più due guardie passeggiano lungo ogni muro impedendo a chiunque di scavalcare. Solo all'esterno ci sono... sedici guardiani. Per di più non mi sembrano i soliti incapaci. Dai loro atteggiamenti... dal loro armamentario... sembrano più un esercito sul piede di guerra che semplici guardie. Non oso immaginare cosa ci sia all'interno e non posso neanche entrare per vedere. Devo trovare un modo per entrare... ma come? Vide una guardia uscire da una delle entrate. Ma certo! Non devo far altro che seguire uno dei sorveglianti che ha appena finito il turno e ucciderlo. Poi ruberei il suo volto. Anzi no! Se quella guardia sta andando via significa che ha appena finito il suo turno. Sicuramente avrà la giornata libera e stanotte dovrà iniziare un nuovo turno. Sarà meglio fingermi una guardia a inizio turno. Kodoku seguì l'uomo restando celato fra i passanti. Lo vide entrare in un'abitazione. Si arrampicò su un albero che cresceva lì vicino e vide la guardia spogliarsi e gettarsi sul letto. Perfetto è qualcuno che ha fatto la notte e ora si sta riposando. Stanotte riprenderà il suo turno. L'anbu entrò dalla finestra aperta della camera da letto. Era una giornata calda e fuori spirava una fresca brezza. Rimase a guardare l'uomo dormire per un po'. Rovistà dentro casa in cerca di informazioni utili, ma non trovò nulla. Infine decise di cambiare il proprio vestiario e rubò le vesti della guardia. Quando si tolse il mantello notò che era forato in cinque punti. Deve essersi rovinato durante l'ultimo scontro. Dovrò farlo riparare. Nel suo nuovo vestiario potè tenere katana e portakunai, dato che le guardie erano autorizzate a portare armi. Si avvicinò al letto dell'uomo. Russa forte. L'anbu si era levato la maschera rivelando il suo vero volto: il volto di un chuunin di Kiri che divenne anbu senza volerlo, un viso non indifferente ai sentimenti umani. Sentimenti, che ormai erano per lo più spariti, rimaneva soltanto il suo senso di giustizia. La devozione per Kiri. La morte di quell'uomo sarebbe stato un omicidio in tutto e per tutto, ma era Konoha a ordinarlo. Non voleva eseguire quel gesto, ma la copertura di anbu della foglia doveva reggere e le missioni andavano portate a termine per il bene della nebbia, anche se non era lei la committente. La katana entrò nel petto dell'uomo senza intoppi. Le coperte si bagnarono di sangue e gli occhi della guardia si aprirono per spegnersi subito dopo, mentre le palpebre si chiudevano lente e inesorabili. Con lo stesso jutsu con cui si era infiltrato a Konoha rubò il viso della guardia. Ora era diventato la sua copia esatta, ma non si trattava di nessun ninjutsu. La pelle di quell'uomo ricopriva la sua rendendo impossibile capire che dietro quella maschera ci fosse un impostore. Kodoku attese che calasse la notte per poter tornare al palazzo. Entrò nella struttura indisturbato. In fin dei conti era lì per lavorare. Le due guardie dell'ingresso sud lo riconobbero e lo fecero passare. Il giardino era come se lo aspettava l'anbu. Bello. Bello da mettere i brividi sebbene fosse notte e la visibilità scarsa. Sembra di essere in un paradiso terrestre. Chissà come avrà fatto quell'uomo ad accumulare tante ricchezza. Dove ci sono i soldi c'è anche il marcio, è risaputo. Spero che nessuno abbia da ridire se faccio un giretto dentro casa. Come aveva immaginato la sorveglianza dentro era molto stretta, anche se le guardie sembravano essere più sbadate. Quando il gatto non c'è i topi ballano. Gran parte dei sorveglianti infatti, invece di eseguire le loro solite ronde all'interno del cinta muraria, erano tutti radunati sotto un portico bivaccare e sghignazzare, senza fare eccessivo rumore, altrimenti il "padrone" li avrebbe bastonati. Per l'anbu non fu un problema entrare nell'edificio principale, dovette semplicemente evitare l'ingresso principale per evitare di destare sospetti. Non ho idea di dove debba vigilare. Se sono assegnato all'esterno e mi vedono dentro la casa sono fregato. Scoppierà il finimondo. Una volta dentro la struttura, la situazione peggiorò drasticamente. Il palazzo da fuori era immenso, ma visto dall'interno lo era ancora di più. C'era un labirinto infinito di corridoio che ricordò al ragazzo quando andò con Zabusa in missione nel paese del ferro. Oltre a non aver la più pallida idea di dove andare, notò che molte guardie ronzavano per i corridoio come mosche in cerca di miele. Dannazione! Devo solo cercare di non passare troppo vicino alle guardie e non devo correre. Devo far finta di fare la guardia. Spero che non si insospettiscano se vedono qualche guardie fuori posto, in fin dei conti fuori la prendono piuttosto alla leggera. L'anbu aspettò che la guardia lasciasse il corridoio per attraversarlo, diverse porte si aprivano lungo di esso. L'anbu prima di fare ogni cosa cercò di capire il giro che effettuava ogni guardia. Capì che ogni sorvegliante copriva quattro corridoio, quindi bastava camminargli dietro e aveva tutto il tempo di ispezionare ogni stanza senza che nessuno lo vedesse. E poi non è detto che se qualcuno lo avesse visto sarebbe scattato l'allarme. In fin dei conti era una guardia anche lui in quel momento. Ispezionò tutto il primo piano senza trovare nulla. Ci vollero un paio di ore. Salì al secondo incrociò una guardia per le scale, il cuore gli smise di battere. Era già pronto a estrarre un kunai e intrappolarlo in un genjutsu, ma questa lo ignorò e continuò per la proprio strada. Bene. Non desto sospetti vestito così. Nel secondo piano rimase per poco tempo, capì subito che si trattava delle stanze da letto e che difficilmente avrebbe trovato lì il vaso. La foto... sembrava si trattasse più di un salotto che di una stanza da letto. Salì al terzo piano, c'erano molto meno guardie, ognuna doveva sorvegliare otto corridoio. A quanto pare non credono che nessuno possa salire fino a quì. Devo stare comunque attento a non farmi vedere. Una guardia che rovista in camere non accessibili non è vista di buon occhio. Ispezionò quasi metà piano fino a quando davanti a lui non si aprì una vista familiare. Riconobbe subito il vaso e gli altri oggetti che aveva già visto nella foto. Aprì la porta ed entrò, non preoccupandosi di richiuderla. Finalmente ti ho trovato. Stava per mettere le mani sul vaso. Devo recuperare unicamente il suo contenuto, quindi non devo portarmi tutto dietro... questo semplifica tutto. Percepì qualcosa fendere l'aria d'istinto s'abbassò e mise mano al portakunai. Alle sue spalle, sulla soglia della porta aperta c'era una guardia. Dannazione ho lasciato un chiaro segno del mio passaggio. Devo sistemarlo in fretta. Si voltò estraendo tre shuriken, gli ultimi che aveva e li scagliò contro l'avversario.<




    Riepilogo post

    Azione non offensiva - Difesa semplice 1: Mi abbasso per evitare le armi
    Azione Gratuita 1: Estraggo 3 shuriken
    Azione offensiva - Attacco semplice 1: Lancio 3 shuriken
    Azione di movimento 1:
    Chakra consumato: //
    Chakra rimasto/posseduto: 180/180
    Danni fisici //
    Danni psicologici //
    Condizioni psico-fisiche: Sicuro e in forma
    Armi rimaste/possedute: -3 shuriken
    Farmaci rimasti/posseduti: //
    Posizione del PG: Nella stanza
    Distanza dall'avversario: n.s.

    Considerazioni e calcoli:
    Difesa semplice 1:Ho riflessi e schivata più che sufficienti
    Attacco semplice 1: 3.25

    Edited by tisy16 - 7/8/2014, 00:00
     
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    Mi sono piaciute molto le domande che hai fatto a Kiko.


    La guardia li eviterà, per poi scagliarsi contro di te brandendo una wakizashi con cui cercherà di colpirti al braccio destro
    Intanto dei rumori provengono da fuori la stanza:
    probabilmente altre guardie che stanno arrivando!
    Azione difensiva 1: schivo shuriken
    Azione di movimento 1: corro l'avversario
    Azione gratuita 1 estraggo wakizashi
    Azione offensiva 1 sferro un fendente al mio avversario
    Chakra consumato//
    Chakra rimasto //
    Ferite//
    Stato psicofisico Determinato
    Armi usate 2 shiriken, 1 wakizashi
    Posizione nella stanza
    Distanza da avversario a ridosso
    Valore attacco 4
    Forza 5
    (nel calcolo degli shuriken mi sono sbagliata: era 4,25...e non 4,5...scusa)
     
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    ~ Il piano fallisce? ~

    La guardia evitò senza problemi gli shuriken dell'anbu. Mise mano alla sua wakizashi e la sfilò dal fodero appeso alla cinta. Come mi aspettavo... sono più di semplici guardie. Kodoku sentì dei rumori, dei passi, provenire da fuori il corridoio. Probabilmente stavano arrivando altre guardie. Dannazione! L'infiltrazione è andata male! Ormai mi hanno scoperto. Evitò nuovamente senza alcun problema il fendente del suo avversario. Certo che... se uccidessi quest'uomo con un colpo di katana potrai far passare lui come il ladro. Mmh... no, non funzionerebbe. Mi faranno sicuramente molte domande e se poi qualche guardia conosce il tizio di cui ho rubato il volto non saprei come comportarmi. Stenderò tutte le guardie che mi si pareranno davanti. Basterà usare la mia abilità migliore. Compose alcuni sigilli, balzò all'indietro di due metri e portandosi la mano destra alla bocca soffiò attraverso di essa. Una palla di fuoco incenerì ogni cosa incontrasse al suo passaggio tentando di far finire nella fiammata anche la guardia. Dovrebbe bastare.




    Riepilogo post

    Azione non offensiva - Difesa semplice 1: Evito il fendente
    Azione di movimento 1: 2 metri all'indietro
    Azione offensiva - Tecnica energia gialla: Katon: palla di fuoco suprema

    Chakra consumato: 3
    Chakra rimasto/posseduto: 177/180
    Danni fisici //
    Danni psicologici //
    Condizioni psico-fisiche: Sicuro e in forma
    Armi rimaste/possedute: -3 shuriken
    Farmaci rimasti/posseduti: //
    Posizione del PG: Nella stanza
    Distanza dall'avversario: 2 metri.

    Considerazioni e calcoli:
    Difesa semplice 1:Ho riflessi e schivata più che sufficienti
    Azione offensiva - Tecnica energia gialla: Calcolo:8 (dovrebbe fare danni 4 + ustioni di primo grado nel prossimo turno, quindi appena finito il mio turno dovrebbe subire lo slot ferite per ustioni)
     
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    Il tuo attacco andrà a segno , ma , quando il tuo avversario cadrà a terra , tra le urla causate dalle ustioni, altre 3 appariranno alle sue spalle, non hai tempo da perdere, quindi attaccale e fuggi dalla villa.
    Tutto il villaggio sarà messo in allarme.
    Devi fuggire.
    Corri.
    I tuoi inseguitori sembrano perdere terreno rispetto a te.
    Corri fino a quasi all' alba, quando 2 kunai si conficcheranno davanti ai tuoi piedi.
    ..Se volevo ti avrei già ucciso... la voce ti suona "strana", fasulla e , quando apparirà capirai perchè:
    Sul volto porta una maschera.
    E Genki!
    il Mukenin che il cacciatore di taglie DAIGO inseguiva ..come ho fatto con lui... e ti lancerà "qualcosa" che cadrà a i tuoi piedi :
    UNA TESTA!
    La testa di DAIGO.
    Senza aggiungere altro il mukenin ti assalirà con le sue falci, tre attacchi consecutivi al petto

    Scheda riassuntiva
    Azione di movimento 1: corro verso il mio avversario
    Azione offensiva 1,2,3 attacco con le falci (considerate come valore di danni come se fossero katane) mirando al petto
    Chakra consumato //
    Chakra rimasto //
    Ferite //
    Stato Psico fisico Indecifrabile
    Armi usate Falci
    Posizione nella radura
    Distanza dall' avversario A ridosso

    Valore attacco 7,5
    Forza 7
    considerale come delle katane
    La radura in cui siete è larga 15 metri per 15 di erba circondata da alberi
    ci sono piccoli oggetti (rami, pietre) con cui puoi sostituirti

    Parti con il chakra che avevi dopo lo scontro con la guardia


    Edited by white eye princess - 7/8/2014, 14:07
     
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    ~ Genki

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    ~ Attacco a sorpresa ~

    Il colpo di fuoco come previsto andò a segno e l'uomo cadde al suolo stramazzante urlando e gemendo con tutto il fiato che aveva in gola. Non speravo finisse così... Essere silenzioso non ha dato alcun frutto. Sulla soglia erano comparse altre tre guardie. Stavolta l'anbu non volle perdere tempo e non diede loro nemmeno il tempo di attaccarlo. Un'altra incandescente palla infuocata partì verso i tre. La sottile porta scorrevole fu fatta a pezzi creando un gran fracasso e le urla dei tre uomini riecheggiarono per tutta il palazzo. E ora sono sicuro che tutto il villaggio saprà della mia presenza. L'anbu, prese il vaso non era molto grande quindi poteva comodamente portarlo sotto braccio. oltrepassò i corpi ustionati delle guardie e uscito in corridoio udì che altre guardie stavano salendo le scale. Uscì dalla finestra e risalì la lussuosa villa fino al tetto. Da lì potè osservare tutto il villaggio. Nel giardino le guardie si agitavano come formiche. Alcune urlavano ordini, altri imprecavano, altre ancora giuravano di fare a fettine l'intruso. Una suonava un gong freneticamente e all'udire di tutto quel trambusto anche il resto del villaggio si svegliava. Alcune luci si accendevano in finestre prima oscurate dalle tenebre. Mi è andata proprio male. L'ordine di allarme si è esteso a tutto il villaggio. Uscire da quì sarà difficile. Devo cambiarmi. Forse questo mi aiuterà. Scese dall'alto edificio. Le guardie urlarono appena lo videro. L' anbu di gran passo oltrepassò le mura che circondavano il giardino e si trovò a vagare tra le strade del villaggio. Preferì deviare di vicolo in vicolo. La velocità non era il suo forte, ma era abbastanza intelligente da saper riconoscere subito quale fosse la via migliore da prendere in modo tale da depistare i propri inseguitori. Arrivò davanti a casa della guardia che aveva ucciso quella mattina. Si udivano lontano i rumori dello stato di allarme provocato proprio da lui. Ma dietro di lui non c'era altro che oscurità. Devo averli seminati. Entrò nell'edificio. Il cadavere era ancora lì dove lo aveva lasciato. Rimosse il finto volto che aveva e si rivestì con il suo solito vestiario. Quando la maschera coprì il suo volto si sentì come rincuorato. Stringendosi nel mantello che riportava cinque buchi sulla schiena, uscì dall'abitazione. Scelse di uscire dalla porta più lontana rispetto al luogo in cui ancora si udiva, seppur deboli, la confusione generata dalle guardie che si affannavano per cercarlo. Scese in strada, ma per sua sfortuna, cinque sorveglianti avevano appena imboccato quella strada. A giudicare dai loro discorsi stavano cercando proprio la guardia morta dato che non si era presentata al lavoro quella notte e di conseguenza le accuse erano ricadute su di essa. Appena videro la sagoma scura dell'anbu lo intimarono di fermarsi. Kodoku rispose a modo, infilandosi in un vicolo oscuro. Gli uomini lo seguirono urlando. Mentre Kodoku fuggiva sentiva che altre guardie erano richiamate dalle urla dei suoi inseguitori verso la sua posizione. Dannazione! In cosa mi sono andato a cacciare! Riuscì a uscire dal villaggio e continuò a correre tagliando per un boschetto. Sentiva di essere seguito, ma il suo vantaggio aumentava sempre più. Uscì dal bosco e si ritrovò nel paesaggio collinare attraversato il giorno prima. Rallentò il passo, i sorveglianti erano ancora intenti a cercarlo nella foresta. Posso procedere più ad agio, ma per fortuna sono riuscito a portare con me il vaso. Posso tornare dall'hogake vittorioso Era ormai l'alba. Fra lui e il villaggio c'erano molte miglia di distanza. L'oscurità notturna si dissolveva man mano che i raggi ambrati del sole diventavano più intensi. Uccelli di ogni genere lasciavano i propri nidi e si mettevano in volo cinguettando. L'anbu si infilò in un'altra foresta, sbucò in una radura, aveva quasi intenzione di accamparsi lì. La calma e la pace di quel momento fu rotto da un evento imprevisto: due kunai si piantarono davanti i piedi del giovane kiriano. Se volevo ti avrei già ucciso. A parlare è una voce strana. Sembra essere non umana. Come se qualcosa distogliesse il limpido suono emesso dalle corde vocali umane. L'anbu si voltò e vide una figura familiare. Ha il volto coperto da una maschera e forse è per questo che la sua voce risulta alterata. Kodoku riconobbe il vestiario e le armi dell'uomo. Genki... Quello è il mukenin che Daigo stava cercando! Ma che senso ha attaccare me? Come ho fatto con lui! Dalla sua veste estrasse qualcosa e lo lanciò verso l'anbu. L'oggetto era avvolto in un sacco, ma cadendo al suolo il suo contenuto venne alla luce. Una testa insanguinata rotolò sull'erba. Kodoku inorridì a quella scena, lo riconobbe subito. Daigo... Mi viene ancora in mente quella volta in cui nel paese del ferro, Danzou mi lanciò contro la testa di Fujitora. Quella volta provai un profondo odio per il mio avversario e stavolta non ho intenzione di fare sconti. Guardò quel mukenin con uno sguardo denso di rabbia, fu quasi rattristato dal fatto che la maschera nascondesse i suoi occhi. Il mukenin gli si lanciò intuì che stesse per colpirlo con le sue grosse e pesanti falci. Eseguì subito dei sigilli, ma l'avversario era più veloce di lui. Sentì il petto bruciare prima che una pietra prendesse il suo posto. L'anbu comparve due metri più a sinistra, vide la sua giubba grigia tagliata, non era molto profondo, ma fu abbastanza per far uscire un rivolo di sangue dalla pelle bianca del kiriano. Altri due fendenti di falce lo colpirono in pieno petto, l'anbu non potè fare nulla per evitarli. Ora i tagli erano tre, ma gli ultimi due erano nettamente più profondi e il sangue sgorgava copioso da esse. Dannazione! Un altro avversario forte nel corpo a corpo. Per giunta quelle falci sono dannatamente difficili da evitare. Kodoku rimase a guardare il suo avversario che sembrava impassibile. Mi serve un piano. Sono un medico. Dovrei essere capace di curare queste ferite, ma devo guadagnare tempo. Kodoku arretrò di 7 metri. Creò tre kage bunshin, solo uno aveva una piccola dose di chakra. L'originale compose dei sigilli, i tagli sul petto ululavano di dolore. Fischiettò la solita melodia, che ormai era diventata un tormentone dei suoi duelli. Se l'avversario fosse caduto nel genjutsu non sarebbe stato capace di evitare i prossimi attacchi. L'originale cercò di sistemare le proprie ferite. Prese una lozione e la cosparse sui taglia che aveva in petto, sui due più profondi. Si medicò senza levarsi la giubba, era un lavoro grossolano, ma il medicinale sarebbe pervenuto fino alla ferita.. Nel frattempo la copia con più chakra formulò alcuni sigilli dopodichè estrasse due kunai caricandoli con il chakra. Li scagliò mirando alle braccia del mukenin. Quello dovrebbe diminuire la sua forza. Le altre due copie non rimasero di certo a guardare. Estrassero tre kunai ciascuna e li lanciarono verso il loro avversario. Anche se l'avversario fosse stato libero di muoversi, avrebbe avuto difficoltà a evitare tutte quelle armi e bastava unicamente che una delle due cariche di chakra lo colpisse per debilitare i suoi arti superiori. [color=orange]Vediamo come te la cavi con quelle pesanti falci ora che farai fatica a muoverti.




    Riepilogo post


    Azione non offensiva - Tecnica energia bianca: Kawarimi
    TECNICA DELLA SOSTITUZIONE - (Kawarimi no Jutsu)
    Tipo : Ninjutsu
    Posizioni delle mani: cane
    Livello: D
    Tecnica basilare indispensabile per la promozione all'accademia degli shinobi. Tecnica utilizzata per sostituirsi a un oggetto delle vicinanze grande almeno 1/3 del corpo dell'utilizzatore.Ha lo scopo di confondere l'avversario facendogli credere di aver portato a segno il colpo,dandovi così l'opportunità di contrattaccare.
    E' possibile sostituirsi:
    -a copie reali dell'utilizzatore (quindi a kage bunshin)
    -ad animali evocati dall'utilizzatore.
    -ad oggetti grandi almeno 1/3 del corpo dell'utilizzatore.
    E' impossibile sostituirsi:
    -a copie illusorie dei ninja nemici.
    -a ninja nemici
    -animali evocati da ninja nemici.
    Questa tecnica può essere usata in combattimento soltanto 3 volte e l'oggetto a cui ci si sostituisce deve essere entro un raggio di 5 metri.
    Ci si potrà sostituire solo ad attacchi semplici, ad armi (non leggendarie) e a taijutsu livello D. Non ci si potrà sostituire a ninjutsu, genjutsu o taijutsu di livello C o superiore.
    [Consumo: 2]
    [Energia: Bianca]

    Azione di movimento 1: 7 metri all'indietro
    Azione non offensiva - Tecnica energia gialla: Inferno delle formiche
    Inferno delle Formiche
    Tipo: Genjutsu
    Sigilli: tigre - cane - drago
    Livello: D
    Descrizione: Tecnica illusoria di supporto che il ninja potrà utilizzare per effettuare attacchi corpo a corpo o dalla distanza; il jutsu illusorio consiste nel richiamare i sigilli (che l'avversario dovrà vedere ) e subito dopo fischiare una canzoncina (che l'avversario dovrà ascoltare). Se l'esecuzione andrà a buon fine l'avversario sentirà all'interno dell’ sua mente un forte terremoto che farà collassare il terreno sotto i suoi piedi , venendo risucchiato al centro di una grande fossa. L'illusione durerà massimo un turno se il ninja non avrà la statistica intuito sufficiente per accorgersi di essere entrato nell'illusione per poterne uscire con la tecnica liberazione - durante l'illusione si potranno utilizzare attacchi semplici oppure taijutsu o ninjutsu non superiori al livello D.
    [Consumo: 12]
    [Richiede: Intellettive e volontà pari a 3]
    [Costo: 30 Exp]
    [Energia: Gialla]

    Azione non offensiva - Tecnica energia verde: 3 kage bunshin(solo ad uno do 9 punti chakra)
    Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo - (Kage Bunshin no Jutsu)
    Tipo: Ninjutsu
    Posizione delle Mani: Scimmia - Drago - Serpente
    Livello: C
    La tecnica è un jutsu proibito, a causa della grande quantità di chakra che richiede e del conseguente affaticamento, che crea dei cloni reali capace di attaccare. Un colpo riuscito ad uno di questi causa la sua scomparsa in una nuvola di fumo. Poiché tutte le copie possiedono un proprio sistema circolatorio del chakra, non sono distinguibile tramite lo Sharingan e Byakugan. Il chakra restante dopo l’attivazione può essere diviso a piacimento tra l'utilizzatore e i cloni (che tuttavia devono possederne almeno 1 punto). Le copie possiedono tutte le abilità e le tecniche dell’originale, incluse le armi. Ogni qual volta un clone viene distrutto il ninja ne acquisisce tutte le informazioni, le esperienze e la stanchezza (anche per questo è una tecnica molto logorante dal punto di vista fisico), e riacquista il chakra che non utilizzato. Infatti questa tecnica viene spesso sfruttata per le ricognizioni o per conoscere le caratteristiche di un avversario.
    Questa tecnica copia tutte le armi e oggetti in possesso del ninja durante l'esecuzione della tecnica.
    Le copie potranno essere create ad una distanza massima di 5 metri e non potranno essere create in volo
    la copia ha le stesse azioni dell'originale.
    [Richiede:] Abilità zen uguale o superiore a 2
    [Consumo:] 6 per copia + quantità di chakra che essa ha disponibile.
    [Energia:]
    Verde: 3 copie
    Rossa: 6 copie
    Blu: 9 copie
    Viola: 12 copie
    Nera: 15 copie
    [per apprendere questa tecnica ci si dovrà sottoporre ad un addestramento]
    N.B.: i Kage Bunshin avranno statistiche, tecniche e armi uguali all'utilizzatore, tranne per le innate, le tecniche segrete e le armi segrete.

    Azione gratuita 1: & 2 Estrae lozione maggiore e si medica


    Chakra consumato: 1+ (18+11)+6
    Chakra rimasto/posseduto: 141/180
    Danni fisici 12
    Danni psicologici //
    Condizioni psico-fisiche: Sicuro di se, ma leggermente dolorante per le ferite anche se l'unguento sanifica il malus
    Armi rimaste/possedute: -3 shuriken
    Farmaci rimasti/posseduti: - 1 lozione maggiore
    Posizione del PG: Nella radura
    Distanza dall'avversario: 7 metri.

    Riepilogo copia 1
    Azione offensiva - Tecnica energia gialla: Kunai paralizzanti

    Azione Gratuita 3: Estra due kunai
    Azione offensiva - Attacco semplice 1 : Lancia due kunai alle braccia dell'avversario
    Posizione del PG: Nella radura, di fianco all'orginale alla sua sinistra.
    Chakra rimasto/posseduto: 1/9


    Riepilogo copia 1
    Azione Gratuita 4 & 5: Estraggono 3 kunai ciascuna
    Azione offensiva - Attacco semplice 2 & 3: Lanciano i 3 kunai
    Posizione del PG: Nella radura, di fianco all'orginale alla sua destra.
    Chakra rimasto/posseduto: 1/1

    Considerazioni e calcoli:
    Kawarimi: 7;8 Mi assegno danni minimi perchè stando al regolamento è così che funziona. Riflessi inferiori ma schivata maggiore. Per gli due attacchi non posso ripetere la kawarimi e qualsiasi altro metodo di difesa sarebbe troppo al limite.
    Azione non offensiva - Tecnica energia gialla: il genjutsu ha calcolo 7;3
    Attacchi semplici: Calcolo: 3.25+1=4.25 Danno kunai: 2-4 (in totale sono 8 kunai lanciati)

    Edited by tisy16 - 7/8/2014, 17:21
     
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    I tuoi kunai saranno parati senza problemi, il tuo avversari NON è finito nel Genjutsu!
    Ora sarà lui a emettere un sibilo, sembra quasi una risata, poi, veloce ripeterà l'attacco precedente:
    3 fendenti, i primi due mirando alle gambe, il terzo al petto .



    Scheda riassuntiva
    Azione difensiva 1: paro i kunai
    Azione di movimento 1: corro verso il mio avversario
    Azione offensiva 1,2,3 attacco con le falci (considerate come valore di danni come se fossero katane) mirando al petto
    Chakra consumato //
    Chakra rimasto //
    Ferite //
    Stato Psico fisico Indecifrabile
    Armi usate Falci
    Posizione nella radura
    Distanza dall' avversario A ridosso

    Difesa:
    riflessi 5
    parata 6

    intuito 8
    volontà 5

    Valore attacco 7,5
    Forza 7

    se i colpi vanno a segno subirai un malus di -1 in velocità e -1 in destrezza
    Il tuo avversario è parecchio forte!
     
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